(Adnkronos) - Covid avanza in Italia, complice la variante Stratus (XFG) di Sars-CoV-2 che, come forma ricombinante di altre due versioni del coronavirus pandemico, riesce a sorprendere le difese naturali dell'organismo mostrandosi immunoevasiva e contagiosa. E mentre l'ultimo bollettino pubblicato dal ministero della Salute registra a livello nazionale più di 2.800 positivi a Covid-19 nell'ultima settimana, contro gli oltre 2mila della precedente, già spunta la nuova influenza 2025-2026. Lo annuncia all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco. "In Lombardia, per esempio - riferisce il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano - il 19% dei campioni arrivati alla rete di sorveglianza sono rappresentati da Covid, poi abbiamo un 6% di coronavirus non Sars-CoV-2 è c'è già qualche caso isolato di influenza. Pochissimi casi sporadici - precisa l'esperto - che nemmeno fanno più notizia, tanto si è affinato il nostro sistema di sorveglianza virologica".
Che stagione ci aspetta? "I dati che arrivano dall'Australia - ricorda Pregliasco - non sono confortanti. Le ultime tre stagioni loro, quindi le nostre ultime due e la terza che comincerà a breve, sono state pesanti. L'ultima stagione australiana è stata sostenuta da virus A/H3N2 e B/Victoria, che fanno pensare" anche per l'Italia e in generale per il nostro emisfero "a una prossima stagione influenzale bella pesante". Se quella passata "si è chiusa con oltre 16 milioni di casi, quest'anno saremo lì - prevede il virologo - Ci attendiamo valori paragonabili, con un coinvolgimento dal 15% al 25% della popolazione, quindi fino a 1 italiano su 4 colpito da sindromi simil-influenzali. Oggi sappiamo che nel periodo invernale circola un 'mescolone' di virus respiratori - sottolinea il medico - con anche una rilevanza del virus respiratorio sinciziale Rsv e del Covid, quest'ultimo non sempre sincronizzato alle altre forme. Speriamo dunque che questa attuale risalita del Covid non sia troppo prolungata, come invece è successo lo scorso anno. Poi tutto dipenderà come sempre anche dal meteo, da quanto e per quanto a lungo il freddo sarà intenso", puntualizza Pregliasco.
"L'Istituto superiore di sanità - evidenzia - ha appena pubblicato i dati sui casi gravi dell'ultima stagione influenzale, quando in Italia si sono registrati 601 ricoverati in terapia intensiva e 134 decessi. Dati che rappresentano tuttavia solo punta dell'iceberg del reale impatto dell'influenza e delle sue complicanze, perché non sempre l'infezione viene riscontrata e quindi riconosciuta come elemento determinante o meno del ricovero ospedaliero". Da qui l'importanza della vaccinazione, ribadisce lo specialista considerando che "lo scorso anno abbiamo avuto una copertura del 52,5% degli over 65, con una tendenza alla riduzione". Soprattuto, osserva il virologo, sarà cruciale "la pianificazione della campagna vaccinale, con un coinvolgimento dei fragili da parte dei medici specialisti che possono facilitare la vaccinazione dei loro pazienti. Serve un lavoro di squadra, in modo che ci sia una spinta dolce e gentile alla vaccinazione, con un'offerta vaccinale a misura di paziente, con luoghi vicini e orari comodi per tutti", suggerisce Pregliasco. "Da notare che la circolare ministeriale c'è per l'influenza, ma ad oggi non è uscita quella per Covid", rimarca l'esperto. "L'occasione di combinare le vaccinazioni anti-influenza e anti-Covid non va persa", ammonisce: "E' un elemento fondamentale".
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(Adnkronos) - Marco Bezzecchi vince la gara Sprint del Gran Premio di San Marino e della Riviera Romagna. Il pilota italiano dell'Aprilia ha trionfato oggi, sabato 13 settembre, a Misano dopo la pole position conquistata nelle qualifiche della mattinata. Secondo posto per la Ducati Gresini di Alex Marquez, che partiva anche lui dalla prima fila, e terzo per la VR46 di Fabio Di Giannantonio.
Ai piedi del podio un altro azzurro, Franco Morbidelli. Cade invece il leader del Mondiale Marc Marquez, mentre l'altra Ducati di Pecco Bagnaia, che partiva ottavo in griglia, arriva al traguardo della gara corta tredicesima. Dopo la Sprint di Misano Marquez rimane comunque saldamente al comando della classifica pilota rimanendo a quota 487 punti e inseguito dal fratello Alex, che grazie a questo secondo posto sale a 314. Terzo Bagnaia a quota 237.
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(Adnkronos) - Partita oggi, sabato 13 settembre, la Global Sumud Flotilla. Le 18 imbarcazioni italiane della missione umanitaria hanno lasciato una a una il porto di Augusta, nel Siracusano, alla volta di Gaza per rompere il blocco di Israele e consegnare aiuti alla popolazione civile della Striscia sotto assedio.
A bordo circa 150 persone. In mare si riuniranno con le sei imbarcazioni provenienti dalla Grecia, con sessanta persone a bordo, e le dieci barche provenienti dalla Tunisia, per un totale di circa 600 persone.
(Adnkronos) - Taylor Swift si ritrova nel mezzo di una battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni, protagonisti del film 'It Ends With Us'. La cantante, molto amica di Blake Lively, potrebbe essere costretta a testimoniare, ma solo se il giudice federale Lewis Liman accetterà di prorogare la scadenza per la raccolta delle prove.
La causa, che si sta svolgendo presso il tribunale federale di New York, è nata dopo la controversa promozione del film del 2024. Lively ha denunciato Baldoni e la sua casa di produzione, Wayfarer Studios, per molestie sessuali e diffamazione. Baldoni ha risposto con una controquerela, poi respinta a giugno.
Secondo l’avvocato di Baldoni, Ellyn S. Garofalo, Swift avrebbe accettato di rendere una deposizione tra il 20 e il 25 ottobre, compatibilmente con i suoi impegni professionali. Garofalo ha chiesto al tribunale di modificare il calendario “esclusivamente per consentire la testimonianza della terza parte Taylor Swift”.
Ma l’avvocato di Lively, Michael J. Gottlieb, ha contestato la richiesta, accusando Baldoni di voler coinvolgere Swift per alimentare una strategia mediatica. In una lettera al giudice, Gottlieb ha sottolineato che non esistono prove concrete dell’accordo di Swift a testimoniare e ha definito la richiesta “priva di fondamento”.
Swift, che il 3 ottobre pubblicherà il suo dodicesimo album 'The Life of a Showgirl', ha fatto sapere tramite il suo legale J. Douglas Baldridge che non ha alcun ruolo materiale nella causa. Baldridge, secondo quanto riferisce il sito della Bbc, ha dichiarato che la cantante non ha mai acconsentito a una deposizione, ma che si renderebbe disponibile “solo se costretta dal tribunale”. Ha inoltre precisato che la richiesta è stata comunicata solo tre giorni prima e che l’unico periodo compatibile con l’agenda di Swift sarebbe la settimana del 20 ottobre.
Gottlieb ha inoltre accusato Baldoni di “straordinaria negligenza” e di mancanza di rispetto verso la privacy e gli impegni della cantante. Secondo lui, il team legale di Baldoni non ha contattato l’avvocato di Swift con i dettagli della deposizione fino a pochi giorni prima della richiesta ufficiale.
La tensione tra le parti era già emersa a maggio, quando Baldoni aveva cercato di ottenere messaggi privati tra Lively e Swift tramite un mandato. La richiesta era stata respinta dopo che il team legale di Swift l’aveva definita una “battuta di pesca ingiustificata”. Tuttavia, a giugno, il giudice ha stabilito che le comunicazioni tra le due amiche, riguardanti l’atmosfera sul set del film, sono rilevanti per il caso e possono essere consegnate a Baldoni.
La decisione finale spetta ora al giudice Liman, che dovrà valutare se concedere l’estensione richiesta e permettere la deposizione di Swift. Intanto, la causa continua a suscitare grande interesse mediatico, alimentata da nomi di alto profilo e da una narrazione sempre più intricata.
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(Adnkronos) - “Osserviamo, abbastanza sgomenti, il tentativo della destra, e oggi anche di Giorgia Meloni, di incendiare il clima politico con accuse insensate e pericolose all’opposizione. Come Pd, a partire dalla segretaria Elly Schlein, abbiamo espresso sempre parole di dura condanna per ogni tipo di violenza politica". Così i capigruppo del Pd al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga e il capo delegazione Pd a Bruxelles Nicola Zingaretti.
"Chiediamo conto noi alla destra, soprattutto in Usa, di mettere al bando le armi che, in mano a estremisti, pazzi e delinquenti uccidono donne, uomini e spesso nelle scuole ragazze e ragazzi. Meloni oggi straparla. Accusarci di chissà quali nefandezze - affermano gli esponenti Dem - serve solo alla destra per coprire il nulla cosmico dell’azione di questo governo. Siamo alla vigilia della quarta manovra di questa legislatura e il Paese è fermo, sotto la minaccia dei dazi dell’amico Trump, con le aziende che invocano misure urgenti, con il rischio della perdita di posti di lavoro, con la sanità pubblica senza risorse e un anno scolastico che sta cominciando con l’ennesimo carolibri. Oggi Giorgia Meloni ha annunciato misure per il ceto medio. La aspettiamo in Parlamento per il confronto. Invece di accusarci per colpe che non abbiamo dimostri di saper governare. Fino ad ora non ci è riuscita”, concludono.
"Con chi ce l’ha la premier Meloni? Perché punta il dito contro l’opposizione? La morte di Kirk è stato un omicidio orribile che va condannato. Invito la presidente del Consiglio, proprio perché ha la massima responsabilità politica e di governo, a chiedere a tutti di non alzare i toni e a non accusare l’opposizione, come stanno facendo i suoi ministri, di essere responsabile della campagna di odio", afferma Angelo Bonelli di Avs. "Io ho sempre preso le distanze dalla violenza e lo faccio anche oggi, ho dato la mia solidarietà alla premier quando ha subito attacchi infami che hanno coinvolto sua figlia. Ma sentirsi accusati di essere alla base del clima di odio che ha portato alla morte di Kirk è un’operazione indegna e gravissima", rileva l'esponente dei Verdi.
"Chiedo alla presidente Meloni - rimarca Bonelli - le minacce che ho ricevuto, tra cui l’invito a uccidermi e messaggi di odio rilanciati dal sindaco Bandecchi, meritano o no la sua attenzione? Io posso passeggiare con mia figlia senza essere insultato e minacciato? È legittimo che il direttore del Tempo, Cerno, mi definisca complice dei terroristi di Hamas con tanto di foto in prima pagina come se fossi un bersaglio? Io le chiedo di invitare tutti ad abbassare i toni per fermare un’escalation che rischia di far male al nostro Paese", conclude.
"La presidente Meloni ha ragione quando riconosce che anche in Italia il clima sta diventando insostenibile. Anch’io, come lei, sono inorridito davanti alle manifestazioni di esultanza per l’assassinio di Charlie Kirk, un giovane padre di famiglia con le sue idee sulle cose della vita, da accettare e condividete oppure rifiutare - dichiara Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione - . Ma tutto è diventato fuori misura. Il discorso pubblico si misura non più per le proposte e le idee, ma per la forza che mettiamo nel denigrare, deridere e umiliare un avversario. Il sarcasmo lasciato cadere a piene mani per criticare un avversario intossica il linguaggio dei social e quello della politica. E tutto è iperbolico. Chi ha ucciso Kirk pensando di uccidere le sue idee è un assassino fanatico, privo di idee che se le avesse avute avrebbe sfidato Kirk a un confronto".
Ma, prosegue, "se per contestare l’esito del voto qualcuno decise di dare l’assalto al Congresso americano, e lanciare nella mischia un manipolo di violenti, non stava forse sdoganando l’idea che con la violenza e la prevaricazione si può ottenere quello che è stato liberamente negato nelle urne? Il punto è che la politica, non solo Meloni, fatica a riconoscere i limiti della propria azione e fatica soprattutto a riconoscere l’importanza di concedere all’avversario quello che noi ci aspetteremmo da lui: il reciproco contegno nell’uso della parola, il reciproco rispetto della dignità, insomma la condivisione di quei valori minimi grazie ai quali esiste una grammatica comune. Sono questioni che riguardano tutta la politica, diventano irrisolvibili quando si pensa che esse riguardino soltanto i nostri avversari", conclude.
(Adnkronos) - "A che punto siamo per Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina? Siamo arrivati, il 6 febbraio 2026 è domani e i pochi giorni che mancano corrono ben oltre le 24 ore". Insomma, il futuro è qui. Così ha parlato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, a margine dell’evento ‘Per lo sport femminile si può fare molto di più’, nella 12esima edizione de ‘Il tempo delle donne’ a Milano. "Nel febbraio 2028 - ha aggiunto - ospiteremo le Olimpiadi invernali giovanili e ragazzi e ragazze di tutto il mondo, dai 15 ai 18 anni, verranno in Italia. Gli stimoli organizzativi, ma anche legati all’eredità di questi grandi eventi, non mancano. Non c'è cosa peggiore che far passare questo tempo e non lasciare niente".
Per Abodi, le Olimpiadi sono "una marea che copre tutto di entusiasmo, di passione, di tensione organizzativa. Quando si ritira la marea dobbiamo vedere cosa resterà dal punto di vista degli impegni, dell'offerta di sport e socialità in questa città e in tutte le città di questo perimetro, il più grande della storia dell'olimpismo, visto che comprende due regioni, due province autonome. È l'unica vera e profonda ragione degli investimenti che stiamo facendo. Cosa resterà".
Il ministro ha parlato anche di un tema centrale per la città di Milano: "Quali effetti potrebbe avere la vendita di San Siro? Sulle Olimpiadi nulla, il programma olimpico che riguarda San Siro è definito. La cerimonia inaugurale sarà giustamente celebrata e sarà un evento straordinario, planetario. Non voglio anticipare nulla, ma la cerimonia inaugurale ci collegherà con il resto dei luoghi simbolo delle Olimpiadi di Milano Cortina e raggiungerà il mondo. Io auspico soprattutto che Milano e l'Italia, grazie a Milano, abbiano un nuovo stadio moderno. Ne avvertiamo l'esigenza, ci è stato segnalato in maniera molto chiara e inequivocabile anche dalla Uefa".
Il ministro ha aggiunto: "Bisogna avere rispetto della storia da un lato, ma anche rispetto del futuro dall'altro. Il futuro negli altri paesi è già arrivato e in Italia fa fatica. A Milano c'è questa dimostrazione di fatica di affermare i principi del futuro, ovvero uno stadio moderno, accessibile, funzionale che consenta di rispondere alle esigenze non soltanto del calcio, ma dell'intrattenimento in senso generale. San Siro è stato ed è storia insieme ad altri stadi iconici della nostra nazione, ma non è la prospettiva. Io credo che si debba saper coniugare il rispetto per il passato con questa voglia irrefrenabile di futuro. Spero che i club abbiano definitivamente la possibilità di esprimere tutta la capacità di investimento oltre alla creatività, che non mancherà in un nuovo San Siro che nasca in quell'area e che consenta allo sviluppo urbano di trovare anche in quell'elemento un fattore di pregio”.
A breve, il consiglio comunale di Milano si esprimerà sulla vendita a Milan e Inter: "Rispetto le posizioni di tutti. Non entro – dice Abodi - nel merito delle scelte del consiglio comunale, che quindi deve esprimersi come ritiene più opportuno ma auspico fortemente che un nuovo San Siro nasca".
(Adnkronos) - Carlos Alcaraz torna ad allenarsi. Dopo la vittoria agli Us Open 2025, dove ha battuto Jannik Sinner in finale e si è ripreso il primo posto nel ranking Atp, il tennista spagnolo è tornato in campo in vista dell'ultima parte di stagione. Nonostante abbia deciso di non rispondere alla chiamata della Spagna, impegnata in Coppa Davis contro la Danimarca per raggiungere un posto nelle final 8 di Bologna, appuntamento a cui l'Italia arriverà da campione in carica, Alcaraz si è rivisto in un campo indoor con tanto di nuovo look.
Dopo il trionfo a New York infatti, quando Carlos aveva sfoggiato un'inedita rasatura, Alcaraz ha deciso di tingersi i capelli di biondo e per la prima volta il tennista è stato immortalato dal direttore del centro sportivo di Murcia, città natale dello spagnolo, Antonio Hernandez, in campo con il nuovo look. E il video, ovviamente, è diventato subito virale.
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(Adnkronos) - Da oggi riapre il tratto di via Trionfale chiuso lo scorso giugno per permettere i lavori del progetto 'Adduttrice Ottavia-Trionfale'. Un cantiere a tempo di record visto che è stato terminato con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma e prima dell’avvio dell’anno scolastico a Roma. L’intervento è stato realizzato da Acea Ato 2 e Acea Infrastructure. Dopo la riapertura di via Trionfale, nel tratto da via Giuseppe Taverna a viale dei Monfortani, proseguono i lavori per potenziare l’infrastruttura idrica: restano chiuse via dell’Acquedotto Paolo dall'incrocio con via Trionfale fino al civico 14 e viale dei Monfortani, dall’incrocio con via Trionfale fino al civico 11. Sarà comunque sempre garantito il passaggio pedonale per consentire l’accesso alle abitazioni e alle attività commerciali presenti. Per limitare gli impatti sulla circolazione e ridurre i disagi per i cittadini e i commercianti, è sempre a disposizione, gratuitamente, un parcheggio in via De Gubernatis, con 126 posti auto.
“Abbiamo concluso questa fase dei lavori con un mese di anticipo. L’intervento di Acea Ato 2 permetterà di potenziare il trasporto della risorsa idrica dagli acquedotti principali alle condotte di rete, che sono dirette al centro della città e a tutti i quartieri a ovest di Roma fino al litorale, per un bacino di utenza di circa un milione di persone”, dichiara il presidente di Acea Ato 2 Marco Salis. L’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale Ornella Segnalini dichiara che “la riapertura di oggi, in anticipo rispetto al cronoprogramma, è il frutto di una strategia condivisa per ridurre al minimo i tempi degli interventi. Oggi riapriamo una strada fondamentale per la circolazione della zona. Ringrazio Acea per il lavoro fatto su questo importante cantiere e auspichiamo che i lavori che insistono su questo quadrante possano chiudere il prima possibile, per far sì che si torni alla normale gestione della viabilità. La collaborazione e la condivisione sono il metodo giusto per avviare e completare i cantieri arrecando il minor disagio possibile ai cittadini”.
L’'Adduttrice Ottavia-Trionfale' è un’opera dal valore complessivo di oltre 94 milioni di euro, in parte finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) tramite il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che prevede la realizzazione di una nuova linea di collegamento dal Centro Idrico di Ottavia al nuovo Centro Idrico denominato 'Pineta Sacchetti' per una lunghezza complessiva pari a 5,2 Km. L’opera è strategica e necessaria per potenziare e garantire la disponibilità dei fabbisogni idrici futuri della Capitale. Sono previste lavorazioni complesse, con la posa di tubazioni che raggiungono anche i 2,5 metri di diametro. La durata complessiva del progetto è stimata in 24 mesi, con fine prevista per il mese di marzo 2026. I cittadini saranno costantemente aggiornati sulle tempistiche e l’avanzamento dei lavori. Per ogni approfondimento è possibile consultare la pagina dedicata del sito: https://www.gruppoacea.it/innovazione/pnrr-grandi-opere-acea/acquedotti-grandi-opere/adduttriceottavia-trionfale.
(Adnkronos) - "Ho una polmonite in atto" e "ho bisogno di un antibiotico di ultima generazione (principio attivo linezolid) che le farmacie non possono distribuire anche con ricetta medica, perché è un farmaco cosiddetto ospedaliero per cui mi dovrei ricoverare per averlo. Non posso procurarmelo per curarmi", ma "si tratta sostanzialmente di un farmaco salvavita". Che "cosa devo fare per averlo?". E' l'appello raccolto ieri dall'Adnkronos, lanciato dall'ex ministro Paolo Cirino Pomicino che si dice "sconvolto e preoccupato" da "una normativa schizofrenica" che rende "sempre più difficile curarsi, anche a pagamento".
Ma cos'è, a cosa serve e come viene dispensato il farmaco di cui ha bisogno l'ex parlamentare democristiano 86enne? Lo spiega all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, infettivologo ospedaliero, primario dell'Irccs Policlinico San Martino di Genova.
"Il linezolid è un antibiotico della classe degli ossazolidinoni, molto attivo nei confronti degli stafilococchi e in particolare dello stafilococco resistente", illustra Bassetti. "E' un antibiotico disponibile sia in flebo che in pastiglie" e che "rimane un farmaco ospedaliero, che quindi deve essere prescritto da un medico ospedaliero". Per averlo in caso di necessità "non c'è nessun problema - assicura lo specialista - Può essere tranquillamente distribuito anche a livello delle farmacie comunitarie, però ha bisogno della prescrizione di un medico ospedaliero. Un medico territoriale, un medico di medicina generale, non lo può prescrivere" e non è un'anomalia, fa notare Bassetti. "Ci sono alcuni antibiotici che sono di prescrizione ospedaliera e quindi mi sembra che sia una polemica capziosa", osserva.
Cirino Pomicino racconta di essere stato "ricoverato per 4 mesi all'ospedale di Torino a causa di una polmonite. Ora sono a Roma, ho riavuto un attacco febbrile a domicilio" per cui ci sarebbe necessità del linezolid. Ma "se ce n'è bisogno - ragiona Bassetti - il medico che lo aveva in cura, che deve essere un medico evidentemente ospedaliero, lo prescrive e il farmaco si può tranquillamente ottenere".
"L'importante - puntualizza l'infettivologo genovese - è che questi farmaci vengano sempre prescritti con appropriatezza, perché sappiamo bene qual è il rischio, soprattutto di lunghe terapie antibiotiche. La normativa funziona molto bene", garantisce Bassetti. "Questo antibiotico viene distribuito sul territorio - ripete - purché ci sia una prescrizione ospedaliera".
Evidenziano l'importanza dell'appropriatezza del trattamento anche le specifiche tecniche sulle specialità medicinali a base di linezolid riportate sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa. "Linezolid è indicato - fra l'altro - per il trattamento delle polmoniti acquisite in comunità e delle polmoniti nosocomiali quando si sospetta o si ha la certezza che siano causate da batteri Gram-positivi sensibili", si legge. "Occorre considerare i risultati dei test microbiologici o le informazioni sulla prevalenza della resistenza agli agenti batterici dei batteri Gram-positivi per determinare l'appropriatezza del trattamento", si precisa. "Il trattamento con linezolid deve essere iniziato solamente in ambito ospedaliero e dopo consultazione con uno specialista qualificato, come un microbiologo o un infettivologo. Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali sul corretto utilizzo delle sostanze antibatteriche".
(Adnkronos) - "Non si può utilizzare il dramma del popolo palestinese per motivi di politica interna. Purtroppo ci sono oggi, in Italia, troppi cattivi maestri che usano un linguaggio violento, aggressivo nei confronti degli avversari politici". Così Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, a margine di Azzurra Libertà, la tre giorni di festa del movimento forzista a San Benedetto del Tronto.
"Io lancio un appello a tutti, a partire dal presidente Conte, leader del Movimento 5 stelle, affinché si abbassino i toni: basta minacce, basta insulti, basta affermazioni che rischiano di creare danni, tant’è che poi il ministro dell’Interno è costretto ad alzare il livello di sicurezza per figure istituzionali, basta con questo linguaggio violento, che è inaccettabile e sta trasformando la battaglia politica in una caccia al nemico politico".
"Chiedo veramente al Movimento 5 stelle - ha ribadito - di assumere un atteggiamento di responsabilità, perché alcune affermazioni e dichiarazioni sono irresponsabili. Su questo noi non possiamo tacere perché la situazione sta continuamente peggiorando. Basta, è il momento di chiudere perché sappiamo bene quello che è successo in passato: troppi cattivi maestri hanno poi fomentato menti malate a compiere gesti scellerati".
"I segnali preoccupanti sono le parole che vengono usate nei confronti del nemico politico. Io non ho mai usato parole come quelle che sono state usate contro di me contro altri esponenti del governo da parte del Movimento 5 stelle durante interventi alla Camera o al Senato - ha continuato Tajani -Indicare al pubblico ludibrio un avversario politico come responsabile di ciò che sta accadendo a Gaza, cosa che non è assolutamente vera, accusando di essere prezzolato dal governo di Israele sono calunnie che trasformano l’avversario politico in obiettivo politico, ed è un atto gravissimo e inammissibile".
"Il Movimento 5 stelle - ha detto ancora - sta assumendo una posizione talmente aggressiva, con un linguaggio verbale violento da dover, a mio giudizio, essere richiamata a cambiare atteggiamento. E lo dico in particolare al presidente Conte, che è stato presidente del Consiglio di questo Paese: il suo partito non può continuare a fomentare odio nel Paese. E’ una questione di responsabilità politica". "Quello che è successo nelle aule del Parlamento è molto grave, non va sottovaluto. In un clima di tensione generale, innalzare il tono dello scontro è veramente da irresponsabili", ha concluso il ministro.
"Gentile ministro Tajani, ha appena rilasciato una dichiarazione davvero abnorme: 'Il Movimento 5 stelle è una forza sempre più estremista… ed è alla guida di chi usa il linguaggio violento e se ne deve assumere la responsabilità'", ha scritto ieri in un post su Facebook il presidente del Movimento Cinque Stelle Conte.
"Sin qui non sono intervenuto perché le polemiche mi sono apparse francamente pretestuose, costruite ad arte. Basta infatti riascoltare la dichiarazione della senatrice Maiorino per appurare che non ha inteso affatto darle del 'prezzolato' da Israele, ma ha suggerito un’assimilazione riguardante il suo comportamento ('lei si comporta come uno di quegli influencer …') che esprime un duro giudizio critico - da estendere, aggiungo, all’intero Governo italiano - visto che continuate a glissare sul genocidio in corso a Gaza, mostrando una indulgenza che piuttosto si addice al piano di propaganda attuato dal Governo israeliano, che da ultimo ha assoldato anche gli influencer per provare a nascondere la realtà dei fatti", si legge ancora.
"Ma non posso accettare -ha continuato Conte - che si attribuisca al Movimento 5 Stelle la responsabilità di utilizzare un linguaggio violento o di fomentare odio, quando invece la violenza è nella realtà dei fatti che ci ostiniamo a non vedere o che sostanzialmente ci lasciano indifferenti. La violenza è nel silenzio complice di chi ha la responsabilità di onorare il sentimento di umanità che prova il popolo italiano, che chiede governanti in prima linea nell’adottare tutte le misure concrete utili a scongiurare che prosegua il genocidio, non limitandosi solo a prestare le pur necessarie cure ai pochi bambini che vengono fatti evacuare da Gaza. Ministro Tajani, glielo chiedo con la massima chiarezza, se proprio non ve la sentite di stare in prima linea, almeno adottate le misure decise dalla Spagna, in modo da chiarire, di fronte alla comunità internazionale e alla storia, che l’Italia non difende più e non si considera più alleata di un governo criminale, responsabile di un genocidio".
"Mi permetta un’ultima notazione personale. Mentre lavoravo giorno e notte, come presidente del consiglio, per salvare il Paese dalla pandemia - premurandomi, tra le altre cose, di contattare il suo presidente Berlusconi, colpito dal virus, per informarmi sul suo stato di salute - venivo sommerso da accuse gravi e dirette, persino di essere un “criminale”. A rivolgermi queste accuse era Giorgia Meloni, attuale premier, il suo migliore alleato. Signor ministro, allora lei dov’era? Le sue premure contro il linguaggio violento sono il frutto di una sensibilità maturata solo di recente? Cordialmente, Giuseppe Conte", ha concluso.
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(Adnkronos) - E' Julia Marie Gaiser, pattinatrice artistica su ghiaccio, la ragazza travolta e uccisa da un camion mentre si trovava sulla pista ciclabile lungo la Gaisbergstrasse, a Salisburgo, dove si era trasferita da alcuni anni per studiare all'università. Come riporta il Corriere dell'Alto Adige, la 23enne originaria di Bressanone, è morta sul colpo nonostante i tentativi di rianimazione. Ora sono in corso le indagini delle autorità austriache per stabilire la dinamica dell'incidente. Il camionista è stato anche sottoposto all'alcoltest, che è risultato negativo.
"Porgo di cuore le mie condoglianze alla famiglia Gaiser. Si tratta di una grande perdita, anche per il mondo dello sport - è il commento del sindaco di Bressanone, Andreas Jungmann - Julia Marie era infatti una grande atleta del pattinaggio artistico".
"Aveva iniziato tardi l'attività sul ghiaccio, rispetto allo standard del nostro sport: aveva circa 8 anni, quando molte bambine iniziano già a 4-5 anni. Nonostante questo - ricorda con commozione la responsabile provinciale del pattinaggio artistico Anneliese Schenk, responsabile del settore pattinaggio artistico del comitato provinciale Fisg - Marie era riuscita a ottenere buoni risultati, grazie agli allenamenti quotidiani. Per lei il pattinaggio era tutto e viveva questo sport con grande passione. Per un periodo era stata anche convocata in nazionale".
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