
“Io credo che ci sia bisogno di un pressing al governo perché capisca che i trasferimenti a favore della Lombardia devono essere almeno pari a quelli della Campania. Io darò una mano”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine degli Stati Generali dei Trasporti, in corso a Milano, riferendosi alla necessità di fondi per il trasporto pubblico locale in Lombardia. “Mi rivolgo -aggiunge- al presidente di una delle più importanti commissioni parlamentari, Marco Osnato (la commissione finanze, ndr), perché capisca che i trasferimenti a favore della Lombardia devono essere almeno pari a quelli della Campania”.

I modelli predittivi in sanità sono "un nuovo strumento utile per i decisori al fine di garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale". Lo ha detto Filippo Rumi, partner e co-founder di Altems Advisory, intervenendo al simposio 'Nuovi modelli farmaco-economici a supporto del decisore: policy predictive model in asma grave', a Genova nel corso del 46° Congresso nazionale Sifo - Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie. "Nello specifico, il modello predittivo di cui abbiamo discusso - spiega Rumi -indaga, attraverso un approccio basato sul 'budget impact', le conseguenze economico-finanziarie derivanti dall'introduzione o dalla diffusione di una determinata tecnologia sanitaria all'interno di un contesto di riferimento".
Tre le policy indagate, illustra l'esperto: "Quella sull'aderenza alle terapie prescritte nell'ambito delle malattie respiratorie, in particolare nell'asma e nell'asma grave; quella relativa alla diffusione dei farmaci biologici per la popolazione eleggibile e, l'ultima, sulla gestione e la presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da questa patologia. E' emerso che queste 3 policy, insieme, possono avere un impatto molto significativo non solo in termini di risorse sanitarie dirette, ma anche di costi indiretti, con una riduzione significativa delle perdite di produttività legate alle giornate di lavoro perso a causa della condizione". Il modello descritto, conclude Rumi, "rappresenta un'innovazione nell'ambito delle valutazioni economiche in sanità utili a garantire l'efficienza allocativa necessaria per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale".
Appuntamento sabato 15 alla Fiera nella sala Pasolini...
Appello di Irene Testa, 'spazi nel carcere di Uta non idonei'... 
Nel trattamento dell'amiloidosi ereditaria da transtiretina con polineuropatia (Attrv-Pn), "si affaccia all'orizzonte eplontersen, una molecola innovativa per cui ci aspettiamo il via libera alla rimborsabilità entro i primi 6 mesi del 2026". Del farmaco "è stato valutato il beneficio in termini di costo-efficacia e di impatto sociale, oltre che tanti altri aspetti, rispetto ai bisogni insoddisfatti della patologia". Lo ha detto Laura Obici, ricercatrice del Centro per lo studio e la cura delle amiloidosi della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, intervenendo a Genova al 46° Congresso nazionale Sifo - Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie.
Come ha evidenziato l'analisi Hta (Health Technology Assessment) - processo multidisciplinare finalizzato a valutare l'impatto di una tecnologia sanitaria dal punto di vista economico, clinico, etico e sociale al fine di guidare le scelte di politica sanitaria - il farmaco "ha alcune caratteristiche importanti", illustra Obici: "Innanzitutto l'autosomministrazione e la possibilità di somministrarlo con una frequenza minore rispetto a quella dell'antisenso precedente. Si somministra infatti una volta ogni 4 settimane, non richiede premedicazione e ha un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità".
L'amiloidosi ereditaria da transtiretina "è una malattia genetica rara a trasmissione autosomica dominante - spiega l'esperta - causata dall'accumulo nei tessuti di un materiale insolubile proteico, formato appunto dalla proteina plasmatica chiamata transtiretina. Si tratta di una proteina di trasporto che ha come funzioni biologiche principali quella di trasportare la tiroxina e la vitamina A attraverso la retinol binding protein (Rbp). In presenza di mutazioni, la proteina diventa più instabile, perde la sua struttura nativa e si accumula in forma di fibrille di amiloide all'interno di diversi organi e tessuti, soprattutto a livello dei nervi periferici e del cuore. Le manifestazioni cliniche sono in realtà molto eterogenee, perché i tessuti colpiti sono pressoché tutti. La polineuropatia sensitivo-motoria e autonomica, però, domina il quadro clinico di questi pazienti ed è il motivo per cui abbiamo necessità di trattamenti che abbiano questa indicazione".
Sulla patologia, "l'epidemiologia è in continua evoluzione - riferisce Obici - E' una malattia rara, quindi non è semplice comprenderne la prevalenza e l'incidenza. Diversi studi recenti mostrano che la prevalenza sta aumentando grazie a una maggiore consapevolezza di questa patologia, sia tra gli specialisti neurologi che cardiologi. Solo fino a qualche anno fa il registro Telethon dava una prevalenza italiana di 4 casi per milione di abitanti, mentre 2 studi recenti l'hanno portata prima a 6 casi e poi a 7,5 casi per milione di abitanti. Stimiamo dunque circa 500 pazienti viventi in Italia, calcolando che gli studi vedono l'esperienza dei centri più dedicati alla malattia".
I pazienti con Attrv-Pn "hanno molti bisogni ancora insoddisfatti - sottolinea la specialista - In primo luogo, è necessaria maggiore precocità nella diagnosi: ci sono ancora molti pazienti che hanno un danno permanente legato ad un riconoscimento tardivo della malattia. E' poi necessario intervenire più precocemente con farmaci in grado anche di restituire, almeno parzialmente, una capacità funzionale ai pazienti. Disponiamo infatti di terapie efficaci nel rallentare la progressione della malattia. Infine, ci sono aspetti legati alla gestione multi sistemica della patologia: essendo così tanti gli organi e i tessuti interessati, molti specialisti sono coinvolti nella presa in carico e nella cura di questi pazienti. Purtroppo - conclude Obici - ancora non tutti i centri hanno queste competenze multidisciplinari e ci sono aspetti, anche di carico psicologico per il paziente e per i familiari, che necessiterebbero di una gestione più accurata".

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo agli Stati generali dei Trasporti, in corso a Milano, nella sede della Regione Lombardia
“La Lombardia è la regione italiana più penalizzata: siamo l’unica Regione che deve integrare le risorse del tpl con cifre superiori ai 419 milioni di euro di soldi nostri, che avremmo dovuto o potuto investire in altre cose”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo agli Stati generali dei Trasporti, in corso a Milano, nella sede della Regione Lombardia. “La Lombardia -ha aggiunto Fontana- ha una copertura del fondo tpl pari al 57%, mentre in altre regioni invece è pari al 105%. E non fatemi dire quali sono”.

Otto morti, oltre a tre persone gravemente ferite, è il bilancio dell'esplosione di un'auto in India, nei pressi della stazione della metropolitana di Forte rosso, nel centro di Nuova Delhi. Lo riporta l'agenzia Ani, citando il sovrintendente medico Lok Nayak Jai Prakash Narayan. L'esplosione ha provocato un incendio che ha coinvolto altre macchine parcheggiate. Secondo quanto riporta il sito di Times of India, dopo l'esplosione è scattata l'allerta in tutta la capitale.

“La Lombardia rappresenta il 30% del trasporto nazionale, qui viaggiano oltre 3400 treni al giorno. Vogliamo essere pronti per affrontare le Olimpiadi. C'è stato un investimento importante dal punto di vista infrastrutturale: 15 miliardi di fondi spesi per la rete ferroviaria. Siamo convinti che saremo in grado di offrire un buon servizio”.
Così Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, intervenendo agli Stati generali dei trasporti, l’evento dedicato al futuro della mobilità, in svolgimento a Milano, presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L’incontro è promosso dall’assessorato rappresentato da Lucente e organizzato in collaborazione con Fnm.
Durante l’evento, l’assessore si è soffermato sulle priorità di Regione Lombardia riguardo al trasporto pubblico locale (tpl) specificando che le priorità sono due: “La riforma della legge 6/2012 - Disciplina del settore dei trasporti - che sta per approdare anche in Consiglio regionale e la bigliettazione digitale, affinché entro il 2028 diventi un sistema integrato su tutta la Regione”.
L’assessore ha poi illustrato un’importante novità in concomitanza al cambio orario ferroviario di dicembre 2025, frutto del protocollo siglato con Piemonte e Liguria a fine luglio, finalizzato a migliorare e integrare i collegamenti tra i tre territori: “Raddoppieremo l’offerta ferroviaria tra Milano e Genova, attiveremo la nuova relazione Milano–Novi Ligure (AL), prolungheremo i servizi fino ad Asti”, fa sapere.

State litigando con le società di gas, elettricità o acqua e non riuscite ad uscirne? Provate con il servizio di conciliazione di Arera l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. E' uno strumento messo a disposizione dei consumatori per risolvere in maniera semplice e veloce eventuali controversie con gli operatori che forniscono servizi di energia elettrica, gas naturale, servizi idrici e telecalore.
La normativa stabilisce che il tentativo di conciliazione è obbligatorio per i clienti o utenti di tutti i settori regolati, ad eccezione del settore dei rifiuti urbani, per il quale il tentativo è facoltativo e alternativo al reclamo di seconda istanza allo Sportello, sulla base di una disciplina transitoria.
Sono escluse dal Servizio di Conciliazione: le tematiche relative alle sole questioni tributarie e fiscali; oggetto di procedure Smart Help o in tema di bonus sociale idrico o rifiuti, fatti salvi eventuali risarcimenti; che il cliente/utente non potrebbe eventualmente presentare in giudizio perché è intervenuta la prescrizione; per le quali sono state promosse azioni inibitorie, azioni di classe e altre azioni a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti attivate da Associazioni dei Consumatori; relative alla qualità dell'acqua.
Per il settore elettrico possono attivare la procedura tutti i clienti domestici e i clienti non domestici connessi in bassa tensione e media tensione. Per il settore del gas la possono attivare tutti i clienti domestici e i clienti non domestici, sia di gas naturale che di gas diversi da gas naturale distribuiti a mezzo di reti urbane, connessi in bassa pressione. Gli stessi criteri valgono anche per i clienti 2dual fuel” e cioè coloro che hanno sottoscritto un unico contratto per la fornitura di luce e gas,
Per il settore idrico la può attivare l'utente finale, ossia la persona fisica o giuridica che abbia stipulato o che intenda stipulare un contratto di fornitura per uso proprio di uno o più servizi del SII (l'insieme dei servizi pubblici di acquedotto, fognatura e depurazione, ovvero ciascuno dei suddetti singoli servizi).
Per il settore del telecalore la può attivare l'utente finale, ossia la persona fisica o giuridica che abbia stipulato o che intenda stipulare un contratto di fornitura per uso proprio di uno o più servizi del telecalore (il servizio relativo ad una qualsiasi delle attività di distribuzione, di misura e di vendita di energia termica a mezzo di reti, o anche relativo a più di una di queste attività), con esclusione degli utenti con una potenza contrattualizzata o convenzionale superiore a 350 kW o dei richiedenti un allacciamento con potenza superiore al medesimo valore.
Anche per il settore dei rifiuti urbani può attivare la procedura l'utente finale, ossia la persona fisica o giuridica che è o sarà intestataria del documento di riscossione. Le utenze condominiali sono a tutti gli effetti equiparate alle utenze finali.
La procedura conciliativa si svolge esclusivamente in stanza virtuale o tramite call conference, nelle date e orari stabiliti dal Servizio, alla presenza di un conciliatore che funge da facilitatore terzo e imparziale. Il conciliatore aiuta le parti nella ricerca di un accordo equo e condiviso.
Durante il processo di conciliazione, è importante sapere che solo l’accordo sottoscritto davanti al Servizio nelle forme previste dalla regolazione Arera ha valore di titolo esecutivo, ovvero può essere utilizzato per iniziare l’esecuzione forzata ed è condizione per l’applicazione delle sanzioni previste dall’ordinamento giuridico in caso di inadempimento.
Le parti mantengono comunque il diritto di gestire eventuali problematiche anche attraverso procedure alternative al Servizio dell’Autorità, purché ciò avvenga in maniera trasparente e consapevole per il consumatore. Tuttavia, la risoluzione di una controversia già pendente presso il Servizio comporta automaticamente la cessazione della materia del contendere e la conseguente rinuncia alla domanda presentata dal cliente.
Tutti gli operatori di energia elettrica e gas (venditori e distributori), i gestori del servizio idrico integrato e gli operatori del telecalore sono tenuti a partecipare al tentativo di conciliazione. La partecipazione dei gestori nel settore dei rifiuti urbani è facoltativa sulla base di una disciplina transitoria. Il gestore comunica la partecipazione entro 5 giorni antecedenti alla data dell'incontro; nel caso di dichiarazione esplicita di non voler partecipare alla procedura o in mancanza di conferma della partecipazione, la procedura è archiviata.
Il Servizio di Conciliazione prevede che la procedura si concluda entro un massimo di 90 giorni solari dalla ricezione della richiesta completa di tutta la documentazione necessaria. Questo termine può essere prorogato fino a un massimo di 60 giorni aggiuntivi in casi di particolare complessità o su richiesta congiunta e motivata delle parti.
La durata effettiva della procedura dipende dalla disponibilità delle parti coinvolte e dalla velocità con cui vengono presentate le informazioni e la documentazione richieste dal Servizio.
Il Servizio di Conciliazione ARERA rappresenta un’alternativa efficace e gratuita al ricorso presso le autorità giudiziarie ordinarie. I principali vantaggi includono la gratuità per il consumatore, la velocità di risoluzione, la semplicità della procedura guidata online, l’efficacia dell’accordo raggiunto che ha valore di titolo esecutivo, e l’assistenza di un conciliatore terzo e imparziale.
Questo strumento si configura come una soluzione accessibile e professionale per la risoluzione di controversie nei settori energetici e idrici, rappresentando spesso la prima scelta consigliabile prima di intraprendere azioni legali più complesse e costose.
Nel 2024, il Servizio conciliazione ha ricevuto 34.564 domande (+6% rispetto al 2023). Il 38% delle domande di conciliazione è stato presentato da delegati di clienti o utenti finali diversi dalle associazioni rappresentative della clientela domestica e non domestica, il 33% direttamente dai clienti interessati mentre una quota pari al 29% da delegati delle associazioni CNCU. Per quanto riguarda i settori, prevalgono elettricità (13.826) e gas (11.407); seguono il settore idrico e il dual fuel (unica bolletta per luce e gas) con, rispettivamente, 5.185 e 3.803 domande, infine le pratiche attivate dai prosumer (i produttori-consumatori di energia elettrica (346) e telecalore (44). Il tasso di accordo si riduce al 63% (70% nel 2023) con un tempo medio di conclusione di 57 giorni (un giorno in più rispetto al 2023). Guardando ai tre principali settori per numero di domande, è il settore idrico a registrare il tasso di accordo maggiore (66%), seguito dal gas (63% e dall’elettrico (59%). Nel 2024 è di circa 23 milioni di euro la “compensation”, ossia il corrispettivo economico ottenuto dai clienti o utenti finali mediante l’accordo di conciliazione (sotto forma di valore recuperato anche rispetto al valore della controversia oppure di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate, rinuncia a spese e interessi moratori ecc.).
link pagina dedicata sul sito arera https://www.arera.it/consumatori/conciliazione[1]

Resta in prognosi riservata Matteo Bettanti, il 21enne giocatore di basket, che domenica sera a Vigevano (Pavia), ha perso il controllo della Ferrari ed è andato a sbattere. Il grave incidente è avvenuto intorno alle 19.40 in corso Genova.
In auto con il cestista c'era l'imprenditore edile Alberto Righini. Il 52enne, ferito in modo meno grave rispetto al giovane alla guida, è stato trasportato all'ospedale San Matteo di Pavia. Bettanti, invece, è stato portato in elisoccorso all'ospedale Niguarda di Milano, con diverse contusioni e un trauma cranico. Sull'incidente indagano i carabinieri della compagnia di Vigevano.
In apprensione per le condizioni del giocane giocatore di basket la Nuova Pallacanestro Vigevano 1955, che con una nota pubblicata sul sito "fa il tifo per Matteo Bettanti". La società ricorda che il "ventunenne vigevanese era rientrato in Italia nel 2023/24 , proveniente da una esperienza al college presso la Montverde Academy negli Stati Uniti, aggregato alla Elachem Vigevano con la quale ha disputato l'intero campionato di serie A2. Ha perduto quasi tutta la scorsa stagione a causa di un infortunio e in queste settimane era in contatto con diverse squadre per tornare a giocare". Matteo - fa sapere la Nuova Pallacanestro Vigevano 1955 "sta rispondendo alle cure ed è continuamente monitorato dai medici del reparto. Forza Matteo, non mollare!".

A 35 anni dall’uscita torna al cinema dal 4 al 10 dicembre 'Mamma ho perso l'aereo', il cult natalizio più amato degli anni ‘90. Un classico delle feste, una commedia che ha fatto la storia, un appuntamento da condividere in famiglia. Un’occasione unica per ridere, emozionarsi e ritrovare la magia del Natale con il piccolo, imprevedibile e ingegnoso Kevin (Macaulay Culkin), che fece il suo debutto nelle sale americane il 10 novembre del 1990 con la prima di Chicago.
Per festeggiare l’iniziativa, l’invito è quello di recarsi al cinema sfoggiando il maglione di Natale preferito per scattarsi il proprio 'Family Christmas Portrait' accanto al poster celebrativo del film.
Diretto da Chris Columbus, scritto da John Hughes, campione d’incassi, candidato a due Oscar e due Golden Globes, il film è diventato uno dei simboli assoluti degli anni ’90. Grazie alla brillante interpretazione di Macaulay Culkin, divenuto una star mondiale, e a un mix irresistibile di comicità, ritmo e cuore, Mamma ho perso l'aereo ha conquistato generazioni di spettatori in tutto il mondo.
Kevin viene accidentalmente lasciato a casa da solo mentre la sua famiglia parte per le vacanze natalizie. Quando due ladri maldestri cercano di entrare nella sua casa, il bambino metterà in atto una serie di trappole esilaranti per difendersi.

"Nei prossimi giorni saremo interessati da un vasto campo di alta pressione, una massa d'aria piuttosto calda, sull'Italia e sull'Europa, con il tempo estremamente stabile, con temperature eccessivamente miti per il periodo stagionale. Però su alcuni settori torneranno anche i cieli coperti tipici della Maccaja". A dirlo all'Adnkronos è Mattia Gussoni meteorologo de IlMeteo.it.
"La Maccaja - spiega Gussoni - è un fenomeno che vede delle nubi basse o delle nebbie raggiungere la terra ferma: capita sovente, soprattutto in questa stagione, tra l'autunno e l'inverno, e interessa soprattutto le zone costiere della Liguria e dell'Alta Toscana. Nubi basse, cielo coperto, ma senza precipitazioni. Almeno fino a domenica prossima avremo queste condizioni meteo, bloccate da questo vasto campo di alta pressione che dominerà la scena".

Arriva alla Corte Suprema il ricorso di un uomo di fede rastafari che accusa una prigione della Louisiana di aver violato la sua libertà religiosa, tagliando i dreadlock che faceva crescere da due decenni, come prescritto dal movimento religioso e culturale nato negli anni '30 del secolo scorso. La vicenda di Damon Landor risale al 2020, quando entra in una prigione della Louisiana per scontare una pena di cinque mesi per possesso di droga.
Agli agenti carcerari che lo registravano, l'uomo consegna una copia di una sentenza di una corte federale del 2017 che vieta alle prigioni della Lousiana di tagliare i capelli, come previsto dei regolamenti carcerari, ai detenuti di fede rastafari, che considera la lunghezza dei dreadlock un simbolo della devozione e forza spirituale. Gli agenti buttano la copia della sentenza nella spazzatura, ammanettano Landor ad una sedia e, tenendolo fermo in due, lo rasano a zero. "Privare di una così importante simbolica e fisica connessione con Dio contro la volontà di un individuo è una brutale e disumanizzante intrusione nella libertà di religione rastafari che richiede di essere compensata", si legge nel ricorso presentato alla Corte Suprema che, controllata da una maggioranza conservatrice e di orientamento cristiano, in questi anno ha appoggiato la libertà religiosa, in diversi importanti casi.
La Corte ha per esempio dato ragione ai genitori che chiedevano che i figli venissero sospesi per motivi religiosi da lezioni a contenuto Lgbt. Oppure a un allenatore di football che voleva pregare sul campo di una scuola pubblica e al web designer cristiano che ha rifiutato i suoi servizi per un matrimonio gay. Frank Ravitch, docente della Michigan State University, sottolinea la diversità di questo caso, dal momento che finora "nell'espandere l'esercizio della libertà religiosa, i giudici l'hanno fatto in modo predominante in favore dei cristiani conservatori".
"Una decisione in favore di Landor farebbe fare dei passi avanti nel considerare gli agenti responsabili per violazioni dei diritti religiosi e assicurare che questo non succeda più", ha detto l'avvocato di Landor, che porta avanti un ricorso contro gli agenti che hanno commesso i maltrattamenti, che sono stati del resto riconosciuti dal sistema carcerario della Louisiana, perché una sentenza della Corte Suprema del 2011 impedisce ai detenuti maltrattati di richiede i danni ai singoli stati. Finora i giudici di livello inferiore non hanno accolto il ricorso di Landor.

Bper partecipa alla 42ª Assemblea Annuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), il principale appuntamento nazionale dedicato a sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni per discutere le sfide e le prospettive dei Comuni, in programma a BolognaFiere dal 12 al 14 novembre 2025. Il tema di quest’anno, 'Insieme per il bene comune', trova piena sintonia con gli obiettivi di Bper Bene Comune, l’insieme di iniziative, servizi e progetti che la Banca dedica al Terzo Settore, alla Pubblica Amministrazione e all’economia sociale. Nell’ambito della manifestazione, Bper sarà presente con uno stand dedicato a Bper Bene Comune e in particolare all’iniziativa Bper Civic Hub, il nuovo spazio digitale gratuito volto a diffondere competenze e buone pratiche di collaborazione tra settore pubblico e privato sociale. L’Hub, infatti, è stato ideato da Bper proprio per favorire la crescita di una cultura condivisa sui temi della co-programmazione, co-progettazione e amministrazione condivisa.
"Il progetto nasce nel solco della rilevazione dei bisogni emersi durante le dieci tappe del Piano di ascolto del Terzo Settore realizzato da Bper Bene Comune nell’autunno 2024. Creare alleanze e reti, far evolvere il rapporto con la Pubblica Amministrazione, creare competenze innovative sono alcuni tra i principali temi emersi. Evidenze che stanno ispirando il tratto distintivo con il quale Bper Bene Comune intende porsi sui territori e nelle comunità locali, basato su una logica co-progettativa e collaborativa, nella convinzione dell’importanza di agire un ruolo attivo per la promozione del bene comune", commenta Daniele Pedrazzi, responsabile di Bper Bene Comune.
Il momento centrale della presenza di Bper sarà il workshop promosso in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, 'Competenze ed alleanze per l’amministrazione condivisa: banca, enti locali e Terzo Settore per lo sviluppo di ecosistemi territoriali', che si terrà giovedì 13 novembre dalle ore 12 alle 13.30 nella Sala Filippo Brunelleschi. Con la partecipazione all’Assemblea Nazionale Anci, Bper ribadisce il proprio impegno quale facilitatore della generazione di alleanze territoriali e propulsore di competenze per la gestione condivisa dei beni comuni, sostenendo l’innovazione amministrativa e sociale.

Agsm Aim Energia, società del Gruppo Agsm Aim, annuncia il perfezionamento dell’operazione di acquisizione del Gruppo Global Power (Global Power S.p.A. e Global Power Plus S.r.l.) da Vittoria Srl. Il Gruppo Global Power è attivo nella vendita di energia elettrica e gas, con circa 50.000 punti di fornitura su tutto il territorio italiano. Global Power è un operatore storico nel settore energetico italiano, che opera dal 2004 con una forte presenza nella Pubblica Amministrazione – oltre 1.000 Comuni serviti in tutta Italia –, nel mercato reselling e nel retail con un’offerta dedicata anche a privati e pmi attraverso la società controllata Global Power Plus.
L’operazione di acquisizione rappresenta un passo significativo nel percorso di crescita del Gruppo Agsm Aim, in linea con le direttrici strategiche del Piano Industriale 2025–2030, che punta a rafforzare il ruolo del Gruppo come multiutility leader su scala nazionale nella transizione energetica. L’operazione contribuirà al piano di rafforzamento territoriale e ampliamento della base commerciale del Gruppo verso il target di 1,2 milioni di clienti al 2030. L’acquisizione di Global Power all’interno della nostra società commerciale Agsm Aim Energia conferma la forte volontà del nostro Gruppo di espandersi commercialmente in tutto il territorio nazionale”, commenta Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim. “Il nostro Gruppo ha un piano industriale ambizioso che non solo guarda alle sfide della transizione energetica con lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili: vogliamo anche essere un partner affidabile al di là dei nostri territori storici di riferimento per poter così offrire a sempre più cittadini la qualità dei nostri prodotti”.
“L’ingresso del Gruppo Global Power rappresenta un altro passo decisivo nel percorso di crescita delineato dal nostro piano industriale presentato nei mesi scorsi”, spiega Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim. “Questa operazione conferma la solidità della nostra visione e la capacità dei nostri collaboratori di tradurre gli obiettivi fissati in risultati concreti. Grazie a questa integrazione, ampliamo il nostro perimetro commerciale e rafforziamo la presenza sul territorio avvicinandoci alla copertura nazionale completa. La crescita del nostro Gruppo non può che passare da investimenti strategici come questo e dalla costante attenzione alla qualità e all’innovazione”.
“Oggi si porta a compimento, nel migliore dei modi, un percorso ventennale che ha visto il Gruppo Global Power posizionarsi come importante operatore a livello nazionale del settore energia e gas”, dichiara Luca De Rosa, Ceo di Global Power. “Ci integriamo in una realtà territorialmente attigua, strutturata e in forte crescita quale il gruppo Agsm Aim, che ci permetterà di valorizzare appieno il know-how e l’esperienza accumulati in questi anni, partecipando attivamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano industriale”.
Nel contesto dell’operazione Agsm Aim Energia è stata assistita dallo Studio Todarello in qualità di advisor legale, dallo studio AndPartners Tax and Law Firm, in qualità di advisor contabile, fiscale e accise, nelle persone di Pietro Bracco, Giulia Giacchetti, Stefano Versino, Fabio Bertucci, Marco Coletta, Giuseppe Lanotte, Giulia Cristini, Francesco Giotta e Andrea Ziaco.
Per gli aspetti finanziari, il supporto è stato fornito dal team interno di Business Development nelle persone di Andrea Molinari e Fabrizio Orrù, supportati dal legale Daniela Ambrosi. La venditrice è stata assistita da Pirola Pennuto Zei & Associati per gli aspetti legali e contabili connessi all’operazione e alla negoziazione e revisione dei contratti riguardanti la compravendita, con un team composto dagli Associate Partner Federico Salvatore e Massimiliano Gobbi e dall’Associate Flavius Nicolae Duca. Gli aspetti operativi e finanziari sono stati seguiti da Deloitte nelle persone dell’Equity Partner Claudio Scardovi, il Senior Director Mario Ciunfrini e dall’Associate Mattia Gatti, unitamente a Luca De Rosa, CEO del Gruppo GP, dal CFO Alberto Bersanini e dal Legale Erika Coin.

Con l’arrivo del Black Friday e delle festività natalizie, cresce in tutta Italia la domanda di personale per rispondere all’aumento dei volumi di attività e dei consumi. A confermarlo è Gi Group, la prima agenzia italiana per il lavoro, che è alla ricerca di oltre 4.500 profili da inserire in diversi ambiti su tutto il territorio nazionale. Le opportunità si concentrano soprattutto nei settori logistica, grande distribuzione organizzata, retail, horeca e fast moving consumer goods, dove il picco di acquisti e consumi genera un forte incremento della domanda. Si conferma anche quest’anno la dinamicità del customer care, settore strategico per la gestione dei clienti in un momento di alta intensità operativa.
La principale novità riguarda invece il facility e i servizi di sicurezza, ambiti in cui cresce il fabbisogno di profili dedicati, fondamentali per garantire l’efficienza, la conformità e la sicurezza delle attività commerciali e produttive.
“I periodi che precedono il Black Friday e il Natale si confermano due dei momenti più dinamici per il mercato del lavoro, con una crescente richiesta di personale in diversi ambiti. Questa tendenza si traduce in numerose opportunità rivolte a diversi profili: dai giovani che muovono i primi passi nel mondo del lavoro, a studenti che desiderano fare esperienza durante la pausa dalle lezioni, fino a lavoratori e lavoratrici con esperienza” afferma Giada Donati, central delivery director di Gi Group.
Per il settore Logistica Gi Group ricerca 2.250 figure per i ruoli di pickerista, carrellista, retrattilista, magazziniere/a, preparatore/preparatrice merce, impiegato/a di magazzino e autista. Le proposte si rivolgono sia a profili senza esperienza pregressa sia a figure esperte. Si richiede disponibilità part-time, full-time, nei weekend e giorni festivi.
Per la grande distribuzione organizzata sono invece 670 le posizioni aperte come addetto/a ai banchi specializzati (gastronomia, macelleria, pescheria e forno), cassiere/a e scaffalista. Ci si rivolge sia a coloro che non hanno esperienza sia a chi ha un percorso professionale già avviato. Anche in questo caso, è richiesta disponibilità part-time, full-time, nei weekend e giorni festivi.
Ulteriori opportunità arrivano dal comparto Retail, per il quale Gi Group sta cercando 500 profili come addetto/a vendita e allestimento, e dall’horeca con 360 profili da inserire come addetto/a alla ristorazione, cameriere/a, barista, cuoco/a, commis di cucina e pizzaiolo/a. Per gli inserimenti in ambito horeca è gradita l’esperienza nel settore e la disponibilità a lavorare anche nei giorni festivi e nel fine settimana. Per il mondo fast moving consumer goods sono invece 240 gli inserimenti previsti come operaio/a alimentare, tutti rivolti a profili preferibilmente con esperienza pregressa in contesti produttivi o di magazzino. Si richiede inoltre disponibilità a lavorare su turni, anche di notte.
Per quanto riguarda il settore customer care, Gi Group sta selezionando 280 figure da inserire come addetto/a customer service inbound e outbound. Le opportunità si rivolgono sia a profili senza esperienza pregressa sia a figure esperte. È richiesto l’utilizzo di sistemi informatici e la disponibilità part-time e su turni. Infine, quest’anno, per il comparto facility e servizi di sicurezza sono 380 le posizioni aperte come addetto/a al controllo accessi, alla sicurezza non armata e alle pulizie. Le proposte si rivolgono sia a profili senza esperienza pregressa sia a figure esperte. È richiesta la disponibilità a lavorare full-time, part-time, su turni, nei weekend e festivi.
Le offerte interessano tutto il territorio nazionale. In particolare, per il settore logistica: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Sicilia. Per il settore Fast Moving Consumer Goods la ricerca si svolge principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il customer care, invece, concentra la domanda in Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna.
“Il periodo di fine anno può rappresentare un’occasione utile anche per investire nella propria crescita professionale, valutando percorsi di formazione mirati ad accrescere l’occupabilità e a sviluppare competenze in linea con le reali esigenze del mercato. Con il Gi Group Training Hub supportiamo studenti, candidati e lavoratori attraverso programmi formativi costruiti ad hoc, spesso realizzati in collaborazione con aziende ed enti, per favorire un più efficace inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, dopo il successo ottenuto negli scorsi mesi, lanceremo prossimamente una nuova serie di open day, momenti nei quali le nostre agenzie sul territorio apriranno le proprie porte a candidati e candidate accompagnandoli alla scoperta delle opportunità formative e lavorative nei settori con maggiore domanda di professionalità", conclude Donati. Per inviare la propria candidatura e rimanere aggiornati sui prossimi Open Day: Sito Gi Group www.gigroup.it

L'ultimo episodio della fiction 'Màkari 4', in onda ieri su Rai1, vince la sfida del prime time con 2.965.000 spettatori, raggiungendo il 18,8% di share. Sul secondo gradino del podio Canale 5 con 'La Notte nel cuore' che ha incollato allo schermo 2.441.000 spettatori, pari al 15,1% di share mentre il Nove con 'Che Tempo Che Fa' ha registrato 1.823.000 spettatori (10,1% share).
Fuori dal podio troviamo Rai3 che con 'Report' ha radunato 1.460.000 spettatori (8% share) mentre Italia1 con 'Le Iene presentano: Inside' ha raccolto 948.000 spettatori (7,6% share). A seguire: Tv8 con 'Gran Premio di Formula 1' (805.000 spettatori (4,5% share); Rete4 con 'Fuori dal Coro' (602.000 spettatori, 4,9% share); Rai2 con 'Swat' (524.000 spettatori, 2,7% share) e La7 con 'Adaline – L'eterna giovinezza' (354.000 spettatori (1,9% share).
In access prime time continua la corsa di Canale 5 che con 'La Ruota della Fortuna' ha interessato 5.147.000 spettatori (25,1% share) mentre Rai1 con 'Affari tuoi' ha raggiunto 4.899.000 spettatori (23,9%). Nel pomeriggio, talent show di Canale 5 'Amici' di Maria De Filippi ha catturato 3.037.000 spettatori pari al 24,5% di share. A seguire, 'Verissimo' ha intrattenuto 2.255.000 spettatori (21,2% share) nella prima parte e 2.346.000 (18,7% share) nella seconda. Su Rai1, 'Domenica In' ha registrato 2.259.000 spettatori (18,1%) nella sua prima parte, per poi assestarsi al 16.8% e al 16.7% nei segmenti successivi.

Il tumore più frequente in Italia è quello della mammella che fa registrare ogni anno 53mila nuove diagnosi. Per la prevenzione della neoplasia già esiste il programma di screening attraverso la mammografia biennale. Si stima che in Italia in cinque anni sono state salvate 13.660 vite grazie alla diagnosi precoce garantita dagli screening.
“Merito di questo successo è da ricercare però anche nell’innovazione terapeutica in cui l’oncologia di precisione gioca un ruolo decisivo. Uno dei passi avanti importanti degli ultimi 20 anni è rappresentato dai test genomici che consentono una reale personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione di terapie inutili. Sono esami fondamentali, infatti, sono stati inseriti nell’aggiornamento dei Lea. Vengono utilizzati nel carcinoma mammario ormonoresponsivo per stabilire, dopo l’intervento chirurgico, la necessità o meno di ricorrere solo all’ormonoterapia ed evitare così l’aggiunta di altre cure più invasive per prevenire la recidiva di malattia. Uno dei test disponibili in Italia ha dimostrato di ridurre del 48% il ricorso alla chemioterapia”. Così Alessandra Fabi, Consigliere nazionale Aiom nel corso della conferenza stampa finale del 27esimo congresso nazionale dell’Associazione nazionale oncologia medica che si chiude oggi a Roma.
“A livello nazionale è stato creato nel 2020 un fondo di 20 milioni di euro per l’acquisto dei test genomici per 10mila pazienti l’anno – sottolinea Fabi - Ora queste risorse sono quasi terminate e secondo più recenti studi scientifici le donne che in Italia necessitano dell’esame ammontano a 13mila l’anno. Il fondo va perciò incrementato di ulteriori 5 milioni per assicurare esami che devono rientrare stabilmente nella pratica clinica”. I test genomici sono “in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti soprattutto perché limitano l’uso di farmaci con effetti collaterali importanti, anche a lungo termine. Hanno dimostrato un’evidente capacità di orientare in positivo le scelte terapeutiche degli oncologi e di personalizzare i trattamenti anti-tumorali. Al tempo stesso favoriscono la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”, conclude.

L’olio minerale usato da rifiuto pericoloso a risorsa preziosa. L’esempio virtuoso di economia circolare arriva da Bottari Srl, azienda veronese del gruppo Itelyum che si occupa della raccolta, trattamento e rigenerazione degli oli esausti e delle emulsioni industriali, da oltre quarant’anni raccoglitrice del Conou (Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati); scelta come protagonista della 34° tappa in Veneto della campagna nazionale di Legambiente 'I cantieri della transizione ecologica' che racconta progetti, innovazioni e iniziative che promuovono la sostenibilità ambientale in Italia.
Nel 2024, Bottari Srl ha raccolto circa 7mila tonnellate di oli usati, collocandosi tra le prima aziende della filiera di raccolta consortile del Conou. A questa attività si affianca il trattamento di emulsioni oleose, sia raccolte direttamente sia conferite da altri operatori: da 34mila tonnellate di emulsioni, ha recuperato 9mila tonnellate di olio rigenerabile, evitando l’avvio a combustione e reimmettendo la materia nel ciclo produttivo. In totale, Bottari Srl contribuisce ogni anno con circa 12mila tonnellate di olio rigenerabile alla filiera nazionale Conou, rafforzando un record nazionale: infatti, secondo l’ultimo Rapporto di Sostenibilità del Conou, nel 2024 in Italia sono state raccolte 188mila tonnellate di olio minerale usato, pari al 100% del potenzialmente raccoglibile, con oltre il 98% avviato a rigenerazione.
Tra le caratteristiche distintive dell’impianto Bottari S.r.l c’è l’utilizzo di una tecnologia avanzata e a basso impatto ambientale: dopo la decantazione, la miscela viene inviata a uno scambiatore di calore (evitando di riscaldare l’intero serbatoio) e poi trattata nel Tricanter, dove olio, acqua e fanghi vengono separati per via centrifuga. In aggiunta il trasporto sostenibile: nel 2024 l'azienda ha convertito la propria flotta di 14 mezzi Euro 6 all’uso dell’Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), un biocarburante avanzato che ha permesso l’abbattimento delle emissioni in atmosfera.
Inoltre, situata su una superficie di appena 3.300 m2, l’azienda gestisce un traffico intenso di rifiuti grazie all’utilizzo di serbatoi ad alta rotazione (6 da 220 m3, 1 da 2.500 m3, 4 da 10 m3), movimentando ogni anno decine di migliaia di tonnellate, con tempi di conferimento e scarico rapidi. Dispone di un laboratorio interno ad alta tecnologia - dotato di Xrf, gascromatografi e fotometro - che controlla i carichi in entrata e in uscita, garantendo conformità, tracciabilità e qualità. Guardando avanti, Bottari Srl è pronta a investire anche nel recupero delle acque reflue.
Questa mattina l’azienda veronese ha ospitato una visita all’impianto a cui è seguita una conferenza stampa. “L’Italia fa scuola all'Europa nella gestione circolare degli oli minerali usati, derivanti dal ciclo di vita dei lubrificanti, grazie ad esperienze virtuose come questa - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - La raccolta non è solo il primo anello della catena circolare ma è la condizione essenziale affinché esista circolarità: senza una raccolta efficiente, tempestiva e di qualità, non ci può essere rigenerazione, né riciclo. Il Belpaese ha imparato questa lezione ed è fondamentale che continui su questa strada, affermando con orgoglio la sua leadership in questo campo dell’economia circolare, per tutelare l’ambiente e la salute della cittadinanza, ma anche ridurre la dipendenza energetica dall’estero, abbattendo importazioni e costi, nel nome della transizione ecologica”.
"Il Conou - spiega Riccardo Piunti, presidente del Conou - è noto come eccellenza in Europa perché raccoglie il 100% dell’olio usato e lo rigenera al 98%. Il lavoro svolto dalla Bottari è parte di rilievo in questi risultati: recuperare l’ultima goccia significa saper trattare le miscele acqua olio che provengono dalle fabbriche e gestire adeguatamente gli oli recuperati, di qualità inferiore, per portare anche loro a rigenerazione. Questo è quello che la nostra filiera ha imparato a fare e che ci consente di dire che raccogliamo tutto, a differenza da quanto accade nel resto d'Europa”.

"La prima cosa" che chiediamo ai candidati in campo per la presidenza della Regione Campania "è l'interessamento, la spinta al completamento in tempi rapidi delle infrastrutture che interessano la nostra regione, che rappresentano il volano di sviluppo per il futuro". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Campania, sulle richieste degli industriali campani, ai due candidati alla presidenza della Regione Campania, che l'associazione incontrerà, in vista delle elezioni previste per il 23-24 novembre, rispettivamente il 13 novembre alle 16 (Roberto Fico) e il 17 novembre alle 17 (Edmondo Cirielli).
E De Vizia sottolinea che in particolare l'attenzione della sua associazione è incentrata verso l'Av "Napoli-Bari, che di fatto non sarà solo un'Alta velocità che collega due grandi città, e già questo è abbastanza importante per Napoli, ma soprattutto è un tratto di ferrovia che attraversa delle aree interne della nostra regione". "Su questa tratta è prevista anche la realizzazione di una stazione intermedia in provincia di Avellino, con la previsione della realizzazione di una piattaforma logistica in adiacenza alla stazione. Se quest'opera, con tutte le opere complementari di collegamenti stradali che sono necessarie e già individuate, alcune già progettate, altre parti in progettazione, può rappresentare, secondo me, un po' quello che ha rappresentato l'autostrada Napoli-Bari negli anni '60", sottolinea De Vizia.
Per il leader degli industriali campani, che è anche presidente di Confindustria Avellino, "a questo punto noi avremmo una regione che ha dei grossi centri urbani, ma anche delle aree interne collegate con servizi e con infrastrutture a queste aree". "Le aree interne in questo modo possono diventare, secondo me, un'occasione per 'liberare' i grossi centri dell'area metropolitana di Napoli da una serie di problematiche importanti", sottolinea. "E poi -aggiunge- non dimentichiamoci che l'Alta velocità collega due porti fondamentali, che sono diventati il centro dello sviluppo dei territori", sottolinea.
Secondo De Vizia "i numeri della Campania dimostrano che la regione cresce molto più di altri territori, anche del Nord Italia. Ma si può fare ancora tanto e per farlo bisogna rendere ancora più attrattiva la nostra regione. Bisogna agire, ad esempio, sulla gestione delle aree industriali che sta diventando un problema molto forte, come nell'Aversano, ma anche nell'Avellinese. Non è possibile che spesso manchino i servizi, in alcuni casi la depurazione delle fognature a regime. O altri casi in cui le aziende hanno dovuto sospendere le attività produttive a causa della mancanza dell'acqua", sottolinea ancora l'industriale.
I possibili effetti dei dazi Usa
"Al momento i dati che abbiamo sono ancora frammentati, ma è assolutamente necessario capire quali sono le difficoltà che alcune imprese e alcuni settori produttivi stanno avendo rispetto ai dazi Usa, a livello di calo dell'export verso quella regione. E una volta ben chiaro il quadro, sarà necessario trovare un sistema tale che queste aziende possano ricollocare le loro merci su altri territori, assistendole con finanziamenti e altri strumenti, con un'attenzione particolare alle pmi", sottolinea De Vizia.
Secondo De Vizia, con i dazi Usa oltre agli effetti diretti sull'export delle imprese "campane dell'agroalimentare, rischiamo che ci sia anche un altro fenomeno: i prodotti di altri Paesi che avranno anch'essi dei problemi sul mercato americano inizieranno ad arrivare in Europa e in Italia e ci sono rischi concreti di ripercussioni sul nostro tessile ma anche sul settore della ceramica ad esempio", spiega.
Il giudizio sulla manovra del governo
"Nella manovra economica del governo per le imprese io vedo poco, non la vedo come una manovra tesa allo sviluppo. C'è il super ammortamento, ma poco altro, anche se attendiamo i decreti attuativi", spiega il leader degli industriali campani.
Le preoccupazioni sulla Zes
"Questa riorganizzazione della Zes unica, con una struttura meno agile, ci preoccupa. La forza della Zes era infatti l'autorizzazione unica in 30 giorni, questa era la media delle autorizzazioni, che di fatto ha sbloccato un sistema e soprattutto ha toccato una serie di poteri di interventi di interdizione che avevano a serie di enti comunali, sovracomunali o regionali che spesso mettevano l'ostacolo più che risolvere un problema. Stiamo parlando di circa 900 autorizzazioni rilasciate nel 2024 tra cui una buona parte, quasi il 40%, riguardano la regione Campania e questa è la prova che è la Regione a guidare la locomotiva del Sud", spiega De Vizia.
La crisi dell'automotive
"La Campania ha un legame ancora forte con l'automotive, e siamo quindi penalizzati dalla crisi di questo settore a livello nazionale ed europeo. La nostra regione ha ancora stabilimenti importanti in provincia di Avellino e a Pomigliano, con un indotto enorme le cui aziende vivono un dramma nel dramma, nel senso che erano quelle più legate al mondo Stellantis mentre in altre regioni le aziende si erano legate anche ad altre case automobilistiche. Quindi speriamo che il 2026 sia l'anno di ripresa dell'automotive", conclude De Vizia.

Cala il sipario sull’82ª edizione di EICMA – Esposizione internazionale delle due ruote, e anche quest’anno il bilancio è da record. In sei giorni, più di 600.000 presenze complessive tra pubblico, professionisti, operatori del settore e media hanno decretato il successo di un’edizione che ha saputo unire spettacolo, opportunità di business e passione, confermandosi punto di riferimento mondiale per l’industria, i motociclisti e la cultura della moto.
Con oltre 730 espositori provenienti da 50 Paesi e più di 2.000 marchi rappresentati, EICMA 2025 consolida la crescita registrata negli ultimi anni e ribadisce la propria dimensione internazionale. La prova di forza dell’evento espositivo sta nei numeri: dall’edizione post-Covid del 2021 a oggi sono infatti letteralmente raddoppiati visitatori, espositori e superficie occupata.
Significativo anche il dato 2025 relativo agli operatori B2B: sono stati più di 43.000 i professionisti, provenienti da 167 nazioni, profilati e accreditati con standard di maggior qualità rispetto al passato, che hanno animato i padiglioni nei giorni riservati al settore, generando nuove opportunità di networking e di business. Particolarmente rilevante in questo ambito l’aumento degli operatori esteri, che segnano un solido +28% sul 2024. Sul fronte della comunicazione, si registra un ulteriore incremento della presenza di giornalisti, media, tecnici e content creator, che superano quota 8.200 con una provenienza da 67 Paesi.
Tra i contenuti di maggiore richiamo di questa edizione, il ventesimo anniversario di MotoLive, l’arena outdoor di oltre 60.000 metri quadrati, la più estesa di sempre, che ha fatto vibrare la platea con gare, show acrobatici, trial, competizioni con le bicilindriche adventure e la straordinaria Champions Charity Race in diretta televisiva, che ha riunito dodici leggende del motorsport per una causa solidale.
Ad arricchire l’offerta espositiva anche la mostra “Desert Queens”, realizzata in collaborazione con ASO – Amaury Sport Organisation: un tributo alla storia e al mito della Dakar, con 31 moto originali esposte per la prima volta in Italia, e incontri quotidiani con i protagonisti del rally più celebre del mondo, che ha fatto registrare più di 42.000 visite.
Grande successo anche per l’area Y.U.M. – Your Urban Mobility, dove migliaia di visitatori hanno potuto provare gratuitamente oltre 40 veicoli tra scooter, ciclomotori e quadricicli elettrici ed endotermici. Un’area di 4.000 mq che ha confermato la capacità di EICMA di interpretare le nuove tendenze della mobilità urbana.
L’edizione 2025 ha parlato il linguaggio delle emozioni con il suo claim “That’s Amore”, un inno alla passione che unisce costruttori, piloti e pubblico. Dalla Tattoo Station, dove sono stati applicati più di 80.000 tatuaggi temporanei, al palco centrale di MotoLive, fino ai contenuti esperienziali diffusi in tutti i padiglioni, passando dall’Adventuring Area e da quella dedicata alle Star Up e alla sicurezza con le Forze dell’Ordine, il tema dell’appartenenza e dell’amore per le due ruote ha attraversato ogni spazio della manifestazione.
Conferma la sua popolarità anche l’Area Gaming, che ha attirato anch’essa migliaia di giovani e meno giovani che hanno giocato sui simulatori. Su una sorprendente superficie di oltre 300 mq, la più grande mai realizzata, i visitatori hanno potuto vivere esperienze di guida immersive grazie a otto simulatori di ultima generazione con moto vere. Le sfide sul circuito di Misano Adriatico hanno regalato adrenalina e spettacolo, arricchiti dalla presenza di VIP, influencer e piloti internazionali.
Grande riscontro, infine, per il piano straordinario di mobilità realizzato da EICMA con ATM, Comune di Milano e Trenord. Grazie all’adesione intelligente del pubblico e al loro comportamento, più di 15.000 parcheggi gratuiti in città, collegamenti potenziati e agevolazioni ferroviarie hanno garantito, un’esperienza di visita e un accesso più fluidi, sostenibili e ordinati rispetto al passato, malgrado il grande impatto di EICMA sull’area metropolitana milanese, contribuendo al successo e ai numeri record di questa edizione.
''EICMA 2025 segna la piena consacrazione del passaggio da fiera a evento espositivo globale e attrattivo – affermano il presidente di EICMA Pietro Meda e l’AD Paolo Magri –. Abbiamo lavorato molto per accrescere i contenuti, per migliorare l’accesso all’esposizione e l’esperienza di visita. I numeri importanti e la qualità dei contenuti testimoniano come la manifestazione sia ormai un’esperienza che unisce business, innovazione e passione in modo unico. Il merito, con il nostro ringraziamento, va anche agli espositori e ai nostri partener, che hanno creduto e investito in questa evoluzione, contribuendo a rendere EICMA un luogo vivo, capace di raccontare il presente e il futuro del settore delle due ruote''.
Con una superficie complessiva di oltre 300.000 metri quadrati, un’offerta ricchissima e in costante evoluzione, EICMA 2025 chiude dunque nel segno della partecipazione, dell’innovazione e della passione condivisa. L’appuntamento è già fissato per l’anno prossimo, dal 3 all’8 novembre, quando la manifestazione tornerà a Fiera Milano Rho per scrivere un nuovo capitolo.

"Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalità di gestione dell’Autorità Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuità. Io penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell’intero consiglio". Lo dice la leader dem Elly Schlein.
"Le inchieste giornalistiche di Report hanno rivelato un sistema gestionale opaco, caratterizzato da numerosi conflitti di interesse e da una forte permeabilità alla politica. Senza un azzeramento e una ripartenza sarà impossibile ricostruire la fiducia dei cittadini nell’istituzione che deve tutelarne i diritti e assicurare la necessaria terzietà del collegio, anche rispetto alla politica", conclude la segretaria del Pd.
Sulle dimissioni del Garante per la Privacy "spetta al collegio decidere, come sapete l'azzeramento non è di nostra competenza, è una decisione che spetta a loro", risponde la premier Giorgia Meloni, interpellata mentre raggiunge l'aereo che la porterà a Bari per il comizio dei leader del centrodestra.
"Però una cosa la voglio dire, questo Garante è stato eletto durante il governo giallorosso, in quota Pd e Cinque Stelle. Dire che sia pressato dal governo di centrodestra mi sembra ridicolo", aggiunge, commentando le inchieste di Report sui presunti conflitti di interesse dell'Authority, con al centro Agostino Ghiglia, membro dell'organismo eletto in quota FdI.
"Se Cinque Stelle e Pd non si fidano di chi hanno messo alla guida dell'Authority sulla Privacy non se la prendano con me. Forse potevano scegliere meglio", dice. Cambiare la legge per rivedere il sistema di quote dei partiti? "Sulla legge da cambiare possiamo discutere. Se volete rifacciamo la legge ma non l'ho fatta io manco quella", risponde la premier.
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