
(Adnkronos) - “La ricerca ‘Donne: negoziate meglio’ è uno studio condotto dall’università Bicocca su un campione di 120 studentesse, adolescenti e 210 universitari. Dall’indagine emerge come la netta maggioranza delle ragazze pensa di non essere adeguatamente preparata a fare una negoziazione e di non essere brava a negoziare. Quasi il 70% tra le adolescenti reputa che i ragazzi sono più bravi a farsi ascoltare durante le trattative. Questi risultati richiamano interventi formativi ad hoc per migliorare una soft skill fondamentale per la competenza negoziale”.
Così Emanuela Rinaldi, professoressa associata di Sociologia dei processi culturali all’università Milano-Bicocca, intervenendo oggi alla presentazione della ricerca condotta da Rinaldi con la sua collega Veronica Cucchiarini, professoressa di psicologia generale presso la stessa università e Federica Fortunato, membro del Comitato organizzativo di Obiettivo Effe, il progetto proposto dall’ateneo milanese per diffondere l’educazione finanziaria e promuovere l’empowerment femminile.
All’interno di Obiettivo Effe “ogni anno a giugno, proponiamo gratuitamente l’Effe Summer Camp, presso l’ateneo - fa sapere la professoressa Rinaldi - 40 ore riconosciute come Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) dove le ragazze imparano di finanza, di imprenditorialità e acquisiscono anche soft skills importanti come le competenze negoziali. Quest'anno - aggiunge - grazie all’Effe Summer Camp, che si è svolto a Milano e a Bari, abbiamo fatto degli interventi specifici per migliorare le competenze negoziali e abbiamo osservato che al termine delle 40 ore, le ragazze non solo avevano migliorato le loro conoscenze, ma anche la propria confidence nell'affrontare una negoziazione”, riporta Rinaldi.
“Obiettivo Effe si fonda ogni anno su tre pilastri - approfondisce - il Summer Camp, la ricerca e la conferenza annuale, che quest'anno si tiene il 10 novembre presso l’università Milano-Bicocca, dedicata al tema ‘Donne e valore. La negoziazione come chiave del cambiamento culturale ed economico’.
La professoressa fa sapere inoltre che anche quest'anno sarà disponibile gratuitamente, sia online sia in formato cartaceo, il volume ‘Donne contanti - Storie di imprenditrici e trader che hanno fatto scuola’. “Un libro dedicato alle ragazze che vogliono migliorare le loro competenze finanziarie - spiega - e ai docenti che cercano degli esercizi da proporre in classe all'interno delle ore di educazione finanziaria”, conclude.
Leggi tutto: Formazione, Rinaldi (Bicocca): "Negoziare? Le ragazze non si sentono all’altezza"

(Adnkronos) - Re Carlo III ha inaugurato un monumento commemorativo in onore del personale militare lesbico, gay, bisessuale e transgender, dopo una campagna durata decenni contro il divieto di appartenenza dei gay alle forze armate. Nel suo primo impegno ufficiale a sostegno della comunità Lgbt+, il re ha visitato la scultura, chiamata 'Una lettera aperta', presso il National Memorial Arboretum nello Staffordshire dove ha deposto dei fiori. Il memoriale è dedicato ai membri della comunità Lgbt+ arruolati nelle forze armate, nonché a coloro che prestavano servizio quando essere gay nell'esercito era illegale. Durante il divieto, che durò fino al 2000, coloro che erano gay o erano percepiti come tali - ricorda la Bbc - subivano indagini intrusive, venivano licenziati e in alcuni casi venivano incarcerati.
I veterani colpiti dai provvedimenti, molti dei quali hanno partecipato alla cerimonia, hanno affermato che il monumento, una scultura in bronzo progettata dal collettivo di artisti Abraxas Academy con sede a Norfolk, simboleggia la "chiusura" dopo anni di campagne prima per cambiare la legge e poi per spingere il governo a risarcire i danni. Assomiglia a un pezzo di carta accartocciato contenente parole tratte da lettere personali, utilizzate come prova per incriminare le persone. Il primo ministro Keir Starmer ha affermato che il monumento "rappresenta un tributo duraturo al coraggio e al servizio di questi veterani".
Louise Sandher-Jones, ministro per i veterani e le persone, ha dichiarato alla bbc di essere "inorridita" nel sentire come le persone soffrissero a causa del divieto e ha affermato che l'inaugurazione del memoriale rappresenta un "momento di guarigione". L'Lgbt+ Veterans Memorial è nato grazie al The Etherton Review, un rapporto indipendente commissionato dal governo che ha esaminato il trattamento dei veterani Lgbt+ che hanno prestato servizio sotto il divieto. L'autore del rapporto, il defunto Lord Etherton, ha affermato che esso fornisce prove "scioccanti" di una cultura omofoba, di bullismo e di aggressioni sessuali subite da coloro che sono stati perseguiti in base al divieto, tra cui Pádraigín Ní Rághillíg.
La Rághillíg, che oggi ha 69 anni, non si era resa conto di essere lesbica quando si arruolò nella Royal Air Force femminile nel 1976, ma iniziò a comprendere la sua sessualità quando provò dei sentimenti per un'amica. Dopo aver divorziato dal marito, fu assegnata alla Raf di Gibilterra, dove lavorò come telegrafista. Quando un collega la vide baciare una donna della Women's Royal Navy, fu la fine di quasi un decennio di servizio. Racconta di essere stata sottoposta a interrogatori invadenti, durante i quali le sono state poste domande intime sulla sua vita sessuale, di aver fatto coming out con amici e familiari e di aver mentito nel tentativo di convincerla a rivelare i nomi di altri membri del personale gay.
Mentre attendeva il rimpatrio nel Regno Unito, la signora Rághillíg racconta di essere stata aggredita sessualmente da un collega. Ha raccontato: "Mi toccava il seno e cercava di infilare la mano nei miei pantaloni. Ha detto: 'Ti sistemo io'. A quanto pare c'era una specie di lotteria, alcuni ragazzi scommettevano su chi sarebbe riuscito a 'mettermi nei guai', il che era terrificante". Racconti simili di decine di altri veterani Lgbt+ che hanno subito aggressioni sessuali dopo aver rivelato la propria omosessualità sono ampiamente documentati nell'Etherton Report.
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(Adnkronos) - Continuano le polemiche per il rigore concesso al Napoli nel big match contro l'Inter, vinto poi 3-1 dai partenopei nell'ottava giornata di Serie A. Oggi, lunedì 27 ottobre, la discussione si è arricchita di un nuovo capitolo dopo le parole dell'ex arbitro Mauro Bergonzi che aveva accusato Giovanni Di Lorenzo, protagonista del presunto fallo di Mkhitaryan in area di rigore, di "comportamento antisportivo" e di aver quindi simulato. Immediata la reazione sia dell'agente del giocatore, che ha minacciato azioni legali, che del Napoli.
Tutto è partito dalla moviola dell'episodio di Mauro Bergonzi: "Guardate Di Lorenzo: la gamba si allarga tantissimo, non per proteggere il pallone ma per andare a cercare un contatto. Il contatto tra i due è leggerissimo. Un gesto antisportivo questo, mi sarei aspettato che il Var richiamasse davanti al monitor il direttore di gara per fargli vedere questa gamba sinistra che si allarga in modo improprio a creare un inganno", ha detto l'ex arbitro a La Domenica Sportiva, "per me qua non è mai calcio di rigore e ci poteva stare il cartellino giallo per l'antisportività del giocatore del Napoli
Immediata la reazione dell'agente di Di Lorenzo, Mario Giuffredi: "Avrei preferito non parlare, ma dopo aver sentito le dichiarazioni così gravi di Bergonzi non posso farne a meno. Se lui vuole fare delle dichiarazioni sul rigore mi sta bene, non mi sta bene se in una televisione pubblica offende un calciatore come Di Lorenzo, non lo posso permettere e non è corretto", ha detto a Radio Kiss Kiss.
"Il signor Bergonzi, prima di parlare, dovrebbe studiare la storia di Di Lorenzo che è stato un esempio di lealtà sportiva per tutta la sua carriera. Di Lorenzo prima dell’espulsione di Manchester in Champions League non veniva espulso da 12 anni: vorrei ricordare a Bergonzi che gli stessi arbitri hanno dichiarato che il capitano più corretto della Serie A è proprio Di Lorenzo. Le dichiarazioni di Bergonzi sono fuori luogo. Bergonzi può dire che non è rigore, ma non può usare il termine 'antisportivo', valuteremo una possibile querela", ha concluso Giuffredi.
Netta anche la presa di posizione del Napoli. "La SSC Napoli esprime ferma condanna per le dichiarazioni rese dall’ex arbitro Mauro Bergonzi durante la trasmissione La Domenica Sportiva, nelle quali ha messo in discussione la correttezza di Giovanni Di Lorenzo, accusandolo di comportamento antisportivo", ha scritto il club partenopeo sui propri canali ufficiali.
"Si può discutere liberamente di episodi di gioco, compresi i casi da rigore", ha continuato il Napoli, "ma non è in alcun modo accettabile mettere in dubbio la sportività, l’integrità e la professionalità di un calciatore esemplare come il nostro capitano".

(Adnkronos) - Filippo Magnini ospite oggi a 'La volta buona' ha rotto il silenzio sulle indiscrezioni circolate negli ultimi giorni riguardo all'assenza della moglie Giorgia Palmas a Ballando con le stelle nella puntata di sabato 25 ottobre.
Negli ultimi giorni si era diffusa la voce che l'ex velina fosse gelosa del rapporto tra Magnini e la partner di ballo, Alessandra Tripoli. Un'ipotesi alimentata anche dai commenti della giuria, che aveva elogiato la loro ultima esibizione, una delle più apprezzate della serata, ma aveva sottolineato anche la 'freddezza' dell'ex nuotatore, giudicato poco sciolto e poco partecipe nella performance. Guillermo Mariotto in particolare aveva ironizzato: "Se c'è Giorgia in studio, Filippo non si scioglie".
Oggi, nel salotto di Caterina Balivo, l'ex nuotatore ha chiarito la situazione: "Non è così, non ci conoscono. Noi ci amiamo alla follia. Dipende da me, sono io che non sono capace a esternare i miei sentimenti in un contesto che non mi è familiare", ha spiegato. La moglie Giorgia non era presente in studio perché era a casa con la figlia Mia: "Giorgia ha cercato di tenerla sveglia e si è addormentata poco prima della nostra esibizione".
Poi, un simpatico aneddoto: "Mia figlia mi ha scambiato per Simone Di Pasquale… era convinta che ballassi con la Signora Coriandoli!"
Leggi tutto: Filippo Magnini: "Mia moglie Giorgia gelosa? Ecco perché non era a Ballando"

(Adnkronos) - Flash mob di +Europa davanti a Palazzo Chigi contro la visita del premier ungherese Viktor Orbán, atteso per l'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sui cartelli esposti dagli esponenti del partito si leggono slogan come: "Dittatori con i soldi nostri", "Mettiamo il veto a Orbán", "Questa non è la nostra Europa" e "Orbán you are not welcome".
Tra i partecipanti, il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha dichiarato ai giornalisti: "Solo poche settimane fa Orbán ha affermato che la colpa della guerra, dell'invasione russa in Ucraina, è dell'Europa. Orbán ha sempre rappresentato il governo europeo più servizievole nei confronti di Putin. Quella che oggi viene rappresentata a Palazzo Chigi non è la nostra Europa: non è l'Europa della democrazia e dello Stato di diritto. È l'Europa di un impostore che ha ricevuto miliardi di euro in contributi dall'Unione Europea per utilizzarli nel proprio Paese, ma con l'obiettivo di annientare la democrazia in Ungheria".
Il primo ministro ungherese, ha rimarcato Magi, "è l'inventore della cosiddetta 'democrazia illiberale', ed è colui che ancora oggi considera Putin, tutto sommato, un modello da seguire. Noi pensiamo che si debba manifestare contro Orbán, e soprattutto contro chi - come lui - ha fatto il maggior uso del potere di veto nel Consiglio europeo. Quel potere di veto che la presidente Meloni, pochi giorni fa in Parlamento, ha detto di apprezzare tanto, perché le piace un'Europa debole, politicamente ininfluente, a cui poter continuare ad attribuire tutte le colpe di ciò che non funziona".
Leggi tutto: Flash mob +Europa contro Orban a Palazzo Chigi: "Dittatore con i soldi nostri"

(Adnkronos) - Quando gioca Jannik Sinner? Il tennista azzurro è reduce dal trionfo di Vienna, dove ha battuto il tedesco e numero tre del mondo Alexander Zverev nella finale dell'Atp 500 austriaco, ma non c'è tempo di fermarsi a festeggiare. Sinner infatti si prepara a tornare in campo nel Masters 1000 di Parigi, iniziato oggi, lunedì 27 ottobre, ultimo torneo dell'anno di questa categoria e ultimo impegno prima delle Atp Finals di Torino.
Il torneo parigino è iniziato con il primo turno, dove Flavio Cobolli ha battuto Tomas Machac mentre Luciano Darderi è stato eliminato. Sinner, insieme alle prime otto teste di serie, ha ottenuto un bye e partirà quindi dal secondo, dove l'attende il vincente della sfida tra lo statunitense Alex Michelsen, numero 35 del mondo, e il belga Zizou Bergs, 41esimo del ranking Atp. L'esordio di Sinner dovrebbe avvenire mercoledì 29 ottobre, con orario ancora da definire.
Leggi tutto: Sinner, dopo trionfo a Vienna c'è Parigi: quando gioca Jannik
(Adnkronos) - Realtà virtuale per migliorare l'esperienza del ricovero e guarire la psiche, insieme al corpo. Accade all'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, primo in Italia - annuncia l'Irccs fondato da Umberto Veronesi - a offrire ai suoi pazienti in ambito terapeutico 'Inner Healing', una soluzione tecnologica che attraverso uno speciale visore permette di vivere un'esperienza immersiva. L'obiettivo è contrastare l'isolamento, ridurre l'ansia e contribuire al processo di 'guarigione interiore', spiegano dall'istituto di via Ripamonti.
Inner Healing viene proposto al momento ai pazienti ricoverati nel reparto di Medicina nucleare per sottoporsi a terapie con radiofarmaci nell'ambito della teranostica, l'approccio innovativo che associa diagnosi e terapia per personalizzare e ottimizzare i risultati delle cure. Molecole caricate di una minima dose radioattiva vengono utilizzate sia per identificare le cellule tumorali sia per distruggerle selettivamente, ottenendo una terapia più precisa e più efficace, ricorda una nota. "La teranostica si sta affermando come nuovo pilastro delle cure anticancro per alcuni tumori, come il carcinoma della prostata e i tumori neuroendocrini. I risultati sono eccellenti, ma le procedure terapeutiche possono richiedere un ricovero isolato e si sa che la solitudine può aumentare le ansie e le paure consciamente o inconsciamente legate alle terapie tumorali", sottolinea Francesco Ceci, direttore della Medicina nucleare Ieo. "Per questo abbiamo cercato soluzioni per migliorare la qualità dell'esperienza dei giorni di ricovero, scegliendo di cogliere le opportunità della sanità digitale. Inner Healing è già in sperimentazione in altri ospedali italiani durante gli esami diagnostici o le terapie ambulatoriali. Noi - precisa - abbiamo deciso di proporlo ai pazienti per la prima volta nell'ambito di una terapia intraospedaliera così innovativa".
Il paziente che accetta di utilizzare i visori per la realtà virtuale potrà scegliere diversi contenuti informativi. Per esempio 'vedere' cosa sta succedendo nel suo corpo, come funzionano queste terapie di precisione di ultima generazione, quali sono i luoghi e gli strumenti della sua cura (sale, esami, macchinari con le relative spiegazioni). L'obiettivo è evitare o ridurre al minimo la sensazione di spaesamento di fronte a un percorso curativo complesso, che richiede di immagazzinare ed elaborare molte informazioni diverse. Oppure il paziente potrà scegliere contenuti rilassanti come la partecipazione virtuale a mostre, concerti, paesaggi e visite guidate. La finalità, in questo caso, è diminuire lo stress che tutti inevitabilmente sperimentano quando iniziano un trattamento oncologico in ospedale.
"Sappiamo dagli studi più recenti che un vissuto positivo della degenza in ospedale migliora l'adesione alla cura, che si protrae anche nella successiva fase a domicilio, permettendo di ottenere globalmente i migliori risultati terapeutici possibili - afferma Gabriella Pravettoni, direttore della Divisione di Psiconcologia Ieo - E' una conferma in più di quanto è importante che la cura psicologica sia parte integrante del percorso di guarigione in tutte le tappe del percorso del paziente: dalla diagnosi all'eventuale ricovero o terapia domiciliare fino al follow-up, senza soluzione di continuità. L'esperienza del paziente nella sua stanza d'ospedale merita di essere approfondita dal punto di vista psicologico. In Ieo attiveremo uno studio clinico su Inner Healing per capire nel dettaglio quali elementi maggiormente contribuiscono alla 'guarigione psicologica'".
"La soluzione Inner Healing - conclude Ceci - va a completare l'offerta Ieo di terapia di precisione in ambito teranostico che è a livello dei migliori centri internazionali. In ricerca gestiamo il maggior numero di trial clinici a livello nazionale ed europeo; in clinica abbiamo la casistica più elevata con migliaia di pazienti trattati, di cui più di 150 trattati con le nuove terapie (ad esempio Lutezio-Psma) per il carcinoma prostatico; in tecnologia disponiamo della strumentazione diagnostica più avanzata oggi disponibile. Siamo fieri di ciò che abbiamo conseguito in soli 3 anni dall'apertura del nostro nuovo reparto di terapia medico nucleare, e siamo felici di essere un buon esempio di integrazione tra medicina e tecnologia, dimostrando con i fatti che questa associazione porta grandi vantaggi per i nostri pazienti".
Leggi tutto: Allo Ieo di Milano realtà virtuale contro l'isolamento e lo stress del ricovero

(Adnkronos) - "Le sanzioni imposte da Donald Trump al petrolio russo sono un errore". Viktor Orban non usa giri di parole parlando a Il Messaggero durante la sua visita a Roma per incontrare la premier Giorgia Meloni. Il primo ministro ungherese, che nei prossimi giorni sarà a Washington, spiega di voler "discutere con il presidente Trump" le misure decise contro Mosca: "Stiamo ragionando su come costruire un sistema sostenibile per l’economia ungherese, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. E senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando carenze nelle nostre scorte".
Alla domanda se il presidente americano abbia dunque "commesso un errore", Orban risponde: "Dal punto di vista ungherese sì. E dunque cercheremo di trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria". Quanto all’Europa, il leader ungherese si mostra disilluso sul ruolo del continente nel conflitto: "Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere questa guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi", sottolinea, aggiungendo che anche "sul futuro della sicurezza e dei rapporti tra russi e ucraini" l’Unione "resta ai margini".
Oggi Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza Orban, il quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
“Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato - fa sapere il Vaticano - sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali e l’apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all’importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili. Ampio spazio è stato riservato altresì alle questioni europee, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medio Oriente”.

(Adnkronos) - "Io fossi un allenatore non accetterei la panchina della Juventus". Luciano Moggi è categorico sulla crisi della Juventus, che ha appena esonerato l'allenatore Igor Tudor e si prepara ad affrontare l'ennesima rivoluzione tecnica.
"In questo momento la Juventus è una malata grave e non si vede chi la possa curare. Io non voglio dare colpe a nessuno, mi limito a vedere che questa squadra fatica a segnare e invece subisce molto. I reparti sono scollegati, il centrocampo inesistente. Da fuori si vede una squadra costruita male", dice l'ex direttore generale bianconero all'Adnkronos.
"Io fossi un allenatore non accetterei la panchina della Juventus, Tudor l'ha accettata a marzo perché è innamorato del club che gli ha dato tanto da giocatore -sottolinea Moggi-. Mi sento di dire che lui è vittima di questa situazione, non riesco a trovargli particolari responsabilità. Faccio fatica anche a dare responsabilità ai nuovi dirigenti perché sono arrivati da poco. Certo qualcosa da dire sul mercato ci sarebbe perché sono stati comprati tre attaccanti David, Openda e Zhegrova quando invece sarebbe servito di più un difensore e un centrocampista".
Leggi tutto: Juve e esonero Tudor, Moggi: "Squadra è malata grave, allenatore è vittima"

(Adnkronos) - Primi italiani in campo nel Masters 1000 di Parigi. Oggi, lunedì 27 ottobre, a La Defense va in scena il primo turno dell'ultimo torneo prima delle Atp Finals, con due tennisti azzurri impegnati. Flavio Cobolli ha esordito battendo il ceco Tomas Machac, mentre Luciano Darderi è stato eliminato dal francese e 'padrone di casa' Arthur Cazaux.
Flavio Cobolli, eliminato agli ottavi di Vienna da Jannik Sinner, ha superato in scioltezza Machac, numero 34, in due set con il punteggio di 6-1 6-4 in 55 minuti di gioco. Ora il tennista romano affronterà al secondo turno lo statunitense Ben Shelton, numero sette del ranking.
Eliminato invece Darderi, che ha ceduto a Cazaux, numero 62 del ranking Atp e in tabellone grazie ad una wild-card, con il punteggio di 7-6 (5), 7-6 (4) in due ore e dieci minuti.
Leggi tutto: Cobolli, buona la prima a Parigi: azzurro batte Machac. Darderi eliminato

(Adnkronos) - Il mondo della musica piange Jack DeJohnette, uno dei più influenti batteristi jazz del Novecento. La notizia della sua scomparsa, riportata da Clash Music e rilanciata da colleghi come Marvin 'Smitty' Smith e Ulysses Owens Jr., segna la fine di un’epoca per il jazz contemporaneo.
Nato a Chicago il 9 agosto 1942, DeJohnette ha saputo fondere il groove dell’R&B con le sperimentazioni dell’avant-garde, diventando uno dei protagonisti della rivoluzione sonora che ha portato alla nascita del genere fusion. La sua carriera decollò a New York, dove fu chiamato da Miles Davis a sostituire Tony Williams nella sua band. Fu il batterista principale di 'Bitches Brew', album seminale che ha ridefinito il jazz e aperto la strada alla contaminazione con rock e psichedelia.
Per tre anni ha lavorato con Davis, contribuendo a trasformare il linguaggio musicale del secolo. Collaborò con altri giganti come Chick Corea e John McLaughlin, e incise come leader per etichette di culto come CTI e ECM. Tra i suoi lavori più personali, 'Music For The Fifth World', un viaggio musicale ispirato alle sue radici Crow e Seminole, con il contributo di anziani nativi americani.
Jazz Dispensary lo ha definito "un vero stregone del ritmo", mentre Marvin “Smitty” Smith ha espresso profonda tristezza per la perdita di un mentore e maestro.
Jack DeJohnette lascia un’eredità immensa: non solo per la sua tecnica fluida e innovativa, ma per la sua capacità di trasformare la batteria in uno strumento narrativo, capace di evocare mondi, emozioni e visioni. La sua musica continuerà a parlare, come solo i grandi sanno fare.
Leggi tutto: È morto Jack DeJohnette, la leggenda della batteria jazz aveva 83 anni
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(Adnkronos) - Investire nella rieducazione dei detenuti, mettendo al centro formazione e lavoro. E' l'obiettivo di un progetto di reinserimento sociale che il Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro sta portando avanti in tutta Italia attraverso diversi consigli provinciali dei professionisti, come quello di Bologna.
"Noi a Bologna -racconta ad Adnkronos/Labitalia Pier Paolo Redaelli, presidente del Consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti del lavoro di Bologna- seguiamo un'impresa sociale che si chiama 'Fare Imprese in Dozza'. La Dozza è il carcere di Bologna e questa impresa è stata costituita da tre società che operano nel campo della costruzione delle macchine automatiche. E la novità di questo progetto è che è stato costruito all'interno della carcere, grazie all'amministrazione carceraria che ha dato in uso la palestra, un'officina meccanica. In quest'officina meccanica in questo momento operano come dipendenti assunti a tempo indeterminato 14 detenuti che sono stati selezionati e formati dalla 'Fondazione Aldini Valeriani', che è una fondazione che si ricollega all'Istituto tecnico 'Aldini Valeriani'", sottolinea.
E in questi anni i risultati sul reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti sono arrivati. "Dal 2012 sono stati assunti 77 dipendenti proprio all'interno del carcere -sottolinea Redaelli- che ovviamente nel corso di questi anni hanno cessato la loro attività lavorativa perché sono stati scarcerati. Di queste 77 persone l'80% circa non ha più avuto recidiva, nel senso che oggi ha un lavoro stabile all'interno di questa impresa", sottolinea Redaelli.
E il presidente del consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti di Bologna sottolinea come quindi "sia un progetto che funziona molto bene. È entrata a far parte di questa realtà la Granarolo latte, perché all'interno delle carceri della Dozza ci sono dei macchinari per produrre prodotti caseari, e quindi inizieranno questa nuova avventura".
"L'altra realtà che seguiamo -spiega Redaelli- è un'impresa sociale che si chiama 'Siamo Qua', ed è un'impresa per le detenute. Loro hanno realizzato all'interno del carcere che presso la sede della cooperativa sociale, un laboratorio di sartoria. Delle operaie formano all'interno del carcere queste detenute, che poi quando ottengono la semilibertà vengono trasferite appunto nella sede sociale della coop. Le problematiche sono molte per queste detenute, perché ovviamente al termine del periodo di detenzione perdono la loro qualifica di svantaggiate e quindi si ritrovano nel mondo del lavoro".
"Molto spesso però in particolare per quelle extracomunitarie, senza permesso di soggiorno, farle entrare nel mondo del lavoro è sempre più complesso. Ecco perché noi stiamo cercando di portare avanti una richiesta di riforma della norma, proprio per dare la possibilità a questo persone svantaggiato di poter riprendere la propria attività lavorativa, la propria dignità", conclude Redaellli.
Leggi tutto: Lavoro: l'opportunità arriva dietro le sbarre, l'esperienza del carcere della Dozza

(Adnkronos) - Infortunio Kevin De Bruyne, come sta e quando torna? Dopo il ko contro l'Inter, arrivato calciando e segnando il discusso rigore dell'1-0, il centrocampista del Napoli si è sottoposto oggi, lunedì 27 ottobre, a esami strumentali per capire l'entità del problema fisico. A comunicare i risultati è stato proprio il club azzurro con un comunicato sul proprio sito ufficiale.
"In seguito all'infortunio occorso durante il match contro l'Inter, Kevin De Bruyne si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia destra. Il calciatore azzurro ha già iniziato l'iter riabilitativo", ha scritto il Napoli, comunicando, di fatto, che De Bruyne non tornerà in campo, a meno di un recupero lampo, prima del 2026.
Kevin De Bruyne quindi dovrà restare fermo ai box per almeno tre mesi. Il centrocampista del Napoli salterà quindi le restanti partite dell'anno sia di campionato che di Champions League, con la speranza di essere di nuovo in campo per la ripresa della stagione nel 2026.
Leggi tutto: Napoli, infortunio De Bruyne: quando torna in campo

(Adnkronos) - Tutti i pazienti oncologici in cura presso le strutture sanitarie del Piemonte devono vaccinarsi. Cinque sono le immunizzazioni fortemente raccomandate dagli specialisti: Covid-19, antinfluenzale, anti-pneumococcica, Hpv ed Herpes zoster. La sopravvivenza dal cancro è in costante aumento ed è importante tutelare a 360 gradi la salute dei malati anche prevenendo pericolose infezioni. E' quanto emerge dal convegno 'La vaccinazione nel paziente oncologico', organizzato da Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) presso l'azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino. L'apputamento fa parte di una campagna nazionale che prevede un tour di sensibilizzazione in 10 regioni con incontri tra oncologi medici, associazioni pazienti e altre figure del team multidisciplinare. L'intero progetto è reso possibile grazie alla sponsorizzazione non condizionante di GlaxoSmithKline.
"Ogni anno in Piemonte sono stimati oltre 30mila nuovi casi di tumore - afferma Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom, professore ordinario di Oncologia medica presso il Dipartimento di Oncologia dell'università di Torino e direttore dell'Oncologia medica 1U dell'Aou Città della Salute e della Scienza di Torino - In totale nella regione vivono più di 280mila persone con una neoplasia e spesso sono uomini e donne non più giovanissimi. I vaccini sono un'arma fondamentale per evitare alcune malattie che in un paziente oncologico possono essere davvero pericolose. L'Aiom è stata una delle prime società scientifiche al mondo a pubblicare delle linee guida specifiche sulle immunizzazioni. Un documento importante e uno strumento di lavoro, per molti professionisti, nel quale indichiamo modalità e tempistiche di somministrazione dei vaccini. Queste devono tenere conto degli schemi terapeutici del paziente e delle sue condizioni generali di salute. Con la nuova campagna stiamo girando tutta l'Italia per sensibilizzare clinici, malati e caregiver su un aspetto non più secondario dell'assistenza oncologica. Notiamo infatti un'esitazione vaccinale del tutto ingiustificata e che intendiamo contrastare anche attraverso una corretta informazione".
"Il virus Herpes zoster non provoca solo forte dolore, prurito o la comparsa di rash cutanei - sottolinea Roberta Siliquini, professore ordinario di Igiene, Dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche dell'università di Torino - In alcuni casi può anche essere fatale soprattutto per i pazienti già fortemente immuno-compromessi dalla malattia e dalle terapie. I vaccini disponibili sono in grado di dare risposte anticorpali, prevenire l'insorgenza della patologia e ridurre la gravità dei sintomi. Le immunizzazioni vanno incentivate e favorite il più possibile, anche rendendole più facilmente accessibili. Per esempio è consigliabile eseguirle all'interno degli ospedali che fanno parte della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta. Sono strutture dove malati ricevono i trattamenti anticancro e qui possono anche reperire informazioni e consigli da personale medico-sanitario che già conoscono". La campagna 'La vaccinazione nel paziente oncologico' è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione Aiom per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 regioni prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo (vaccininelpazienteoncologico.it), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.
Leggi tutto: In Piemonte 30mila nuovi casi di tumore l'anno, oncologi: "Vaccinare tutti i pazienti"

(Adnkronos) - La sconfitta della Juventus all'Olimpico contro la Lazio di Maurizio Sarri è costata cara a Igor Tudor che viene esonerato oggi, lunedì 27 ottobre, dal club bianconero dopo un avvio di campionato molto incerto. E' la prima panchina a saltare in Serie A in questa stagione. Ma i due ex della gara di Lazio e Juve hanno visto incrociarsi in alcuni frangenti i loro destini.
Il 12 marzo del 2024 dopo la sconfitta con l'Udinese, Sarri diede le dimissioni come tecnico biancoceleste e il 18 marzo la Lazio scelse proprio Tudor come nuovo allenatore. Il croato restò pochi mesi alla Lazio, rassegnando le dimissioni il successivo giugno, principalmente per le divergenze sul calciomercato, visto che Tudor voleva una vera e propria rivoluzione della rosa.
Poi il 1 luglio del 2025 Sarri tornò alla Lazio, mentre alla Juventus veniva confermato Tudor che aveva preso il posto di Thiago Motta il 23 marzo del 2025. Infine il 27 ottobre 2025 dopo la sconfitta dei bianconeri guidati da Tudor con la Lazio, il tecnico croato viene esonerato dalla Juventus.
Leggi tutto: Sarri 'esonera' Tudor, i destini incrociati dei due allenatori

(Adnkronos) - Gravi ma stabili le condizioni di Silvia Piancazzo, la ragazza che era nella Mini insieme a Beatrice Bellucci, la 20enne morta nell'incidente sulla Cristoforo Colombo a Roma. La ragazza, fanno sapere con un bollettino medico dall'ospedale San Camillo, è entrata nella terapia intensiva della Uoc Shock e Trauma la notte del 25 ottobre scorso in seguito al gravissimo incidente stradale.
"Al momento le condizioni della ragazza sono ancora gravi - spiega il dottor Emiliano Cingolani, direttore F.F. Uoc shock e trauma - siamo ormai in terza giornata post operatoria. Al momento dell'ingresso in pronto soccorso è stata sottoposta a un intervento multidisciplinare ortopedico e chirurgico di riduzione delle numerose fratture delle ossa lunghe e di asportazione della milza. Attualmente le condizioni, nella gravità, sono sufficientemente stabili e il decorso post operatorio è il migliore possibile che ci possiamo aspettare in questo momento, ovviamente in relazione alla gravità complessiva delle lesioni che interessavano gli arti, l'addome, la pelvi e il torace. La prognosi è ancora strettamente riservata vista la vicinanza all'evento traumatico datato solo tre giorni fa".
Intanto nelle prossime ore verrà conferito dai pm della procura di Roma l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo di Beatrice Bellucci. Dopo l’esito dei test di alcol e droga, negativi, sul ragazzo alla guida della Bmw coinvolta nello scontro, oggi sono arrivati i risultati degli stessi esami eseguiti su Silvia Piancazzo che era alla guida della Mini, negativi anche per lei.
Prosegue poi l’analisi delle immagini delle oltre venti telecamere acquisite dagli inquirenti lungo la strada. La polizia locale infatti sta indagando per approfondire la dinamica di quanto accaduto anche prima dell'impatto tra le due auto e i video permetteranno di capire se l’auto che ha travolto la Mini in cui si trovava la vittima stesse facendo una gara con altre auto. Se dovesse essere appurata questa ipotesi, oltre all’omicidio stradale, i pm potrebbero contestare la violazione dell’articolo 9 ter del codice della strada, che prevede pene fino a 10 anni. In parallelo verranno esaminati anche i due telefonini recuperati nella Bmw che appartengono ai due ragazzi.

(Adnkronos) - Massimo Brambilla è il nuovo allenatore della Juventus. Oggi, lunedì 27 ottobre, il club bianconero ha ufficializzato la decisione di esonerare Igor Tudor dopo il ko contro la Lazio, che si è imposta 1-0 all'Olimpico nell'ultimo turno di campionato, e di affidare la panchina, almeno per il match contro l'Udinese, in programma mercoledì 29 ottobre all'Allianz Stadium, proprio al tecnico della Next Gen.
"La Juventus comunica inoltre di aver affidato momentaneamente la guida della Prima Squadra Maschile a Massimo Brambilla che mercoledì sera siederà sulla panchina in occasione del match Juventus-Udinese", ha annunciato il club bianconero in una nota. Ma chi è Brambilla?
Massimo Brambilla è un allenatore di 52 anni, classe 1973, nato a Vimercate, in provincia di Monza, e attualmente alla guida della Juventus Next Gen, la seconda squadra bianconera che milita nel campionato di Serie C. Prima di allenare però Brambilla è stato calciatore. Ha iniziato proprio nelle giovanili del Monza per poi esordire in prima squadra nel 1990.
Poi la sua carriera, che può contare anche 17 presenze con la Nazionale Under 21, si è sviluppata tra Serie A e B, vestendo le maglie di Reggiana, Parma, Bologna, Torino, Siena, Cagliari e Mantova. Il ritiro è arrivato nel 2007 nel 'suo' Monza.
Da allenatore diventa uno 'specialista' del settore giovanile. Brambilla siede sulla panchina del Novara, allenandone le giovanili, per poi volare a Bergamo e guidare prima l'Under 17 e poi la Primavera. Nel 2022 è arrivata la chiamata della Juventus, che lo ha ingaggiato per la Next Gen, con nel mezzo una parentesi al Foggia nel 2024, prima di promuoverlo, almeno per una partita, in prima squadra.
Leggi tutto: Massimo Brambilla, chi è nuovo allenatore (ad interim) della Juve

(Adnkronos) - Israele ha messo fine allo stato di emergenza in vigore nel sud del Paese dall'attacco di Hamas del 7 ottobre del 2023. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. Come spiega il Times of Israel, lo stato di emergenza ha consentito al Comando del Fronte Interno dell'esercito israeliano di limitare gli assembramenti e chiudere alcune aree. Per la prima volta in oltre due anni, quindi, in Israele non ci sarà alcuna "situazione speciale" attiva.
''Ho deciso di adottare la raccomandazione delle Idf e di rimuovere, per la prima volta dal 7 ottobre, la situazione particolare sul fronte interno", ha affermato Katz in una nota. "La decisione riflette la nuova realtà della sicurezza nel sud del Paese, raggiunta grazie alle azioni determinate e potenti degli ultimi due anni delle nostre eroiche truppe contro l'organizzazione terroristica Hamas", ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar in una conferenza stampa a Budapest ha annunciato che Israele non accetterà la presenza delle forze armate turche nella Striscia di Gaza. "I Paesi che vogliono o sono pronti a inviare forze armate dovrebbero essere almeno equi nei confronti di Israele", ha affermato Sa'ar. Le relazioni tra Israele e Turchia sono peggiorate durante la guerra nella Striscia di Gaza, con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha criticato aspramente la campagna aerea e terrestre nell'enclave palestinese, paragonandone le azioni a quelle dei nazisti e accusando il Paese di genocidio.
"La Turchia, guidata da Erdogan, ha adottato un approccio ostile nei confronti di Israele", e "non solo dichiarazioni ostili, ma anche misure diplomatiche ed economiche", ha affermato Saar in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. "Quindi non è ragionevole per noi permettere alle loro forze armate di entrare nella Striscia di Gaza e non lo accetteremo, come abbiamo detto ai nostri amici americani", ha aggiunto.
Le famiglie degli ostaggi israeliani deceduti e i cui corpi sono ancora nella Striscia di Gaza hanno chiesto agli Stati Uniti e al governo di Benjamin Netanyahu di non procedere con la seconda fase del piano sul cessate il fuoco a Gaza fino a quando le salme dei loro cari non verranno restituite. ''Hamas sa esattamente dove si trova ognuno di loro'', si legge in una lettera dell'Hostages and Missing Families Forum, che aggiunge: ''Sono trascorse due settimane dalla scadenza stabilita nell'accordo per il ritorno di tutti i 48 ostaggi, eppure 13 rimangono prigionieri di Hamas".
L'Hostages and Missing Families Forum prosegue affermando che "le famiglie esortano il governo di Israele, l'amministrazione degli Stati Uniti e i mediatori a non procedere alla fase successiva dell'accordo finché Hamas non avrà adempiuto a tutti i suoi obblighi e restituito tutti gli ostaggi a Israele".
Intanto Hamas ha denunciato i "cambiamenti unilaterali del sistema politico" attuati dalla leadership dell’Autorità nazionale palestinese "senza un consenso nazionale", dopo che il presidente Mahmud Abbas ha annunciato ieri un processo formale di successione in caso di potere vacante, che affiderebbe temporaneamente la presidenza al suo vice, Husein al Sheij.
"I cambiamenti unilaterali al sistema politico da parte della dirigenza dell’Autorità nazionale palestinese, in violazione della Legge Fondamentale e senza consenso nazionale, così come i tentativi di sfruttare tali modifiche a vantaggio di alcune parti, hanno profondamente distorto il sistema politico e complicato la possibilità di riformarlo", ha dichiarato il portavoce di Hamas, Hazem Qasem. "Hamas continuerà i propri sforzi per riformare il sistema politico nel quadro di un consenso nazionale - ha proseguito Qasem - Continueremo i nostri sforzi per costruire questo consenso e una vera unità palestinese che ci permetta di affrontare sfide senza precedenti nella storia della causa palestinese".

(Adnkronos) - Stasera, lunedì 27 ottobre, in prima serata, su Canale 5, nuovo appuntamento con 'Grande Fratello', il reality show condotto da Simona Ventura. In studio Cristina Plevani, Ascanio Pacelli e Floriana Secondi e anche, questa settimana, ospite d’eccezione Sonia Bruganelli.
Dopo le rivelazioni fatte nei giorni scorsi alla Ventura, Valentina - la compagna di Domenico - torna nella Casa per un duro confronto con Benedetta e con lo stesso Domenico. Questa sera si approfondirà la storia di Donatella: dietro la sua simpatia e la sua apparente leggerezza, si nasconde un passato doloroso e difficile con cui ha fatto i conti tutta la vita. Per lei una dolce sorpresa: potrà incontrare la madre.
Riflettori puntati sul rapporto tra Omer e Rasha, tra loro sta nascendo una complicità speciale? Spazio poi al televoto. Chi tra Matteo, Benedetta e Rasha dovrà lasciare definitivamente il gioco? Appuntamento per scoprirlo stasera alle 21.30 su Canale 5.
Leggi tutto: Grande Fratello, stasera 27 ottobre: torna Sonia Bruganelli come ospite

(Adnkronos) - "Finalmente abbiamo un dato di sopravvivenza estremamente interessante in pazienti" con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) e mutazioni di Egfr. "Fino a oggi la sopravvivenza mediana era di circa 3 anni. Oggi abbiamo un'informazione che ci conforta, mostrando un incremento di circa 1 anno" con la combinazione chemioterapia più osimertinib. "Ciò è tanto più rilevante perché questo beneficio riguarda anche una popolazione particolarmente fragile: nella malattia Egfr-mutata, molto frequentemente i pazienti presentano metastasi cerebrali già all'esordio". Così Chiara Bennati, medico specializzato in oncologia medica, Ausl Romagna di Ravenna, commenta gli ultimi risultati dello studio Flaura 2, "una delle novità più importanti nel mondo oncologico presentate quest'anno" al recente Congresso mondiale del cancro del polmone.
"In questo studio - spiega Bennati - erano arruolati pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) con mutazioni di Egfr. I pazienti venivano randomizzati a ricevere chemioterapia più osimertinib rispetto al trattamento standard con il solo osimertinib, una compressa al giorno. Endpoint primario era la progressione libera da malattia. I dati positivi presentati nel 2023 dimostravano la superiorità della combinazione chemioterapia più osimertinib rispetto al solo osimertinib in termini di progressione libera da malattia, con un vantaggio di circa 9 mesi e una mediana" di sopravvivenza libera di progressione di malattia (Pfs) "di 25,5 mesi rispetto ai 16 mesi con osimertinib in monoterapia. Ma i dati di quest'anno sulla sopravvivenza globale, con un follow-up mediano di 51 mesi, mostrano una sopravvivenza mediana con chemioterapia più osimertinib di 47,5 mesi rispetto ai 36,7 mesi con osimertinib da solo, quindi una sopravvivenza mediana di circa 4 anni".
Questo significa che "abbiamo finalmente la possibilità di disporre di diverse scelte nel trattamento della malattia Egfr-mutata in prima linea - sottolinea l'oncologa - Possiamo continuare a somministrare osimertinib da solo nei pazienti più fragili, ma disponiamo anche di due novità importanti rappresentate da due combinazioni. La prima è proprio quella di chemioterapia più osimertinib, secondo i dati dello studio Flaura 2, mentre l'altra è la combinazione amivantamab più lazertinib, secondo lo studio Mariposa. Entrambe le combinazioni hanno dimostrato un vantaggio significativo, statisticamente e clinicamente rilevante, rispetto alla monoterapia con osimertinib sia in termini di progressione libera da malattia sia di sopravvivenza globale, anche nei pazienti con caratteristiche prognostiche sfavorevoli, come quelli con metastasi cerebrali o con mutazioni puntiformi dell'esone 21". Certo, "le terapie di combinazione sono certamente associate a un maggior numero di effetti collaterali rispetto alla monoterapia - evidenzia Bennati - Tuttavia, per quanto riguarda lo studio Flaura 2, si tratta di eventi avversi ben conosciuti e legati prevalentemente alla chemioterapia, concentrati soprattutto nei primi 3 mesi di trattamento con platino. A un follow-up più lungo - conclude - la qualità di vita dei pazienti migliora rispetto a chi riceve il solo osimertinib, come evidenziato dai patient-reported outcomes, sia sul piano fisico che cognitivo ed emozionale".
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