in un report la preoccupazione dei sardi per danno economico e dati
sensibili...
Carla Puligheddu fa gli auguri per Natale. Avviate procedure per
nuova nomina...
Pubblicato il report dell'osservatorio dell'Università...
Sigle, 'mancato pagamento indennità arretrate e ore in più non
riconosciute'... 
Da gennaio, Luca Palermo assumerà gli incarichi di amministratore delegato e direttore generale di Federlegno Arredo Eventi Spa, la società controllata al 100% da FederlegnoArredo e che organizza e gestisce, tra l’altro, il Salone del Mobile.Milano. A darne notizia è il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, che rivolge a Palermo i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico. "La sua esperienza manageriale, unita a una profonda conoscenza del sistema fieristico - commenta Claudio Feltrin - rappresenta un valore aggiunto importante per affrontare le sfide che ci attendono. Sono convinto che il suo ingresso potrà contribuire a consolidare i risultati raggiunti fino ad ora e a sviluppare nuove opportunità di crescita, rafforzando ulteriormente il ruolo strategico della Spa a servizio delle imprese della filiera legno-arredo".
"Federlegno Arredo Eventi Spa è un asset centrale per la promozione internazionale del Made in Italy che trova la sua massima espressione nel Salone del Mobile.Milano. A nome mio e di tutto il CdA della società rivolgo i migliori auguri di buon lavoro al dottor Palermo e confermo la nostra piena collaborazione e impegno per un percorso condiviso di crescita", commenta Gianfranco Marinelli, presidente di Federlegno Arredo Eventi Spa.
"Per Salone del Mobile.Milano l’ingresso di Luca Palermo rappresenta una scelta di continuità e, al tempo stesso, di visione, che ci vedrà lavorare insieme per consolidare il ruolo internazionale della manifestazione e il valore per l’intera filiera", sottolinea Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano.
"Sono orgoglioso - spiega Luca Palermo - di intraprendere questa nuova sfida professionale e desidero ringraziare il presidente Feltrin, il presidente Marinelli, il Consiglio di amministrazione di Flae, il Consiglio di presidenza di Fla e la presidente del Salone del Mobile.Milano Maria Porro per la fiducia che mi è stata accordata. Affronto questo incarico con grande senso di responsabilità e con la volontà di mettere a disposizione esperienza, energia e visione, con l’obiettivo di guidare Flae in una fase di sviluppo e consolidamento strategico, rafforzandone il posizionamento in Italia e sui mercati internazionali e valorizzando l’heritage e il ruolo unico al mondo del Salone del Mobile.Milano quale piattaforma globale di riferimento".
Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Pavia, Luca Palermo ha conseguito il General Management Program (Gmp) presso la Harvard Business School. Dirigente e imprenditore con oltre vent’anni di esperienza, ha ricoperto ruoli di Ceo e membro di Consigli di amministrazione in aziende dei settori dei servizi e della tecnologia.
Dal 2023 ha avviato un percorso imprenditoriale e di advisory, ricoprendo incarichi di presidenza e partecipazione in realtà attive nella trasformazione digitale e nella smart logistics. Nel 2023 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti professionali. Dal 2020 al 2023 ha ricoperto il ruolo di Ceo e direttore generale del Gruppo Fiera Milano. In precedenza, dal 2017 al 2020, è stato Ceo di Edenred Italia. Dal 2008 al 2017 ha ricoperto il ruolo di Ceo di Nexive, dopo precedenti incarichi manageriali in Vodafone.
'Il prezzo giusto per iniziare è almeno un euro e mezzo'...
Iniziativa del Regionale di Trenitalia per Ghali, Pezzali e Mengoni... 
EY-Parthenon rinnova il sostegno al 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', iniziativa di AIfi che dal 2004 valorizza il ruolo del Private Equity e del Venture Capital nella crescita delle imprese italiane. Il premio riconosce le eccellenze che guidano l’evoluzione del settore, promuovendo competitività e innovazione.
Il private equity si conferma leva strategica per l’innovazione e la competitività del tessuto produttivo e imprenditoriale. Non solo un semplice strumento finanziario, ma un acceleratore della competitività e dell’internazionalizzazione delle imprese. Lo dimostra la XXII edizione del 'Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year', organizzato da Aifi con il supporto di EY-Parthenon, che dal 2004 celebra le operazioni di successo nel settore. Il 18 dicembre, a Milano, sono state premiate 19 realtà finaliste, selezionate da una giuria composta da esperti industriali, finanziari e accademici. Le aziende, attive in settori che spaziano dall’alimentare al farmaceutico, condividono una forte vocazione alla crescita: circa la metà ha compiuto il salto da player regionale a protagonista nazionale o internazionale, confermando il ruolo del private equity come acceleratore di sviluppo e innovazione.
Il Premio Demattè fotografa anche le nuove tendenze: attenzione crescente alle Pmi innovative e alle imprese tra 20 e 50 milioni di fatturato, oltre a un interesse in espansione verso Centro e Sud Italia, territori ricchi di storie imprenditoriali ad alto potenziale. Marco Ginnasi, Private Equity Leader EY-Parthenon, Italia, commenta: “Le operazioni premiate dal Dematté dimostrano come il private equity sia in grado di trasformare imprese locali in player nazionali e internazionali. Nel 2025 il 45% dei player è rappresentato da fondi e il 48% delle operazioni è avvenuto tramite portfolio companies: partnership solide e investimenti mirati hanno accelerato crescita, innovazione e passaggi generazionali".
Secondo l’EY-Parthenon Bulletin, nel 2025 i fondi di private equity e infrastrutturali hanno partecipato a 615 operazioni su target italiane, per un valore complessivo di 23,5 miliardi di euro. Non solo capitale: i fondi portano competenze strategiche, digitalizzazione e sostenibilità, trasformando il private equity in una partnership di lungo periodo. “Il private equity è oggi una leva fondamentale per la competitività del sistema produttivo che, oltre a fornire risorse finanziarie, porta competenze e capacità di accelerare processi di trasformazione che altrimenti richiederebbero anni. È un catalizzatore di crescita per l’economia reale”, dichiara Umberto Nobile, Private Equity Leader EY Italia.
Leggi l’articolo completo[1].

Il costo dell'abbonamento in palestra rappresenta oggi il principale ostacolo per milioni di italiani che vorrebbero mantenersi in forma. Con il 53% degli utenti che indica il prezzo come fattore decisivo nella scelta del centro fitness e un mercato da 3,1 miliardi di euro che conta oltre 5 milioni di iscritti, il settore sta vivendo una trasformazione radicale. La risposta a questa sfida economica arriva dal franchising, che oggi serve il 22% degli sportivi italiani offrendo tariffe percepite come migliori dal 67% degli utenti rispetto ai centri indipendenti. A evidenziarlo una ricerca di Nomisma spa per Reting, che rivela un profilo molto specifico dell'utente tipo del franchising: giovani tra i 18 e i 35 anni (35%), residenti nel Nord-Ovest (44%), single (37%) e prevalentemente uomini (33%). Questo target cerca convenienza economica ma anche flessibilità oraria, con il 54% degli utenti che valuta superiori gli orari di apertura delle catene rispetto ai centri tradizionali.
La crescita del franchising nel fitness non è un fenomeno isolato. Nel 2024, il settore ha registrato un aumento del giro d'affari del 9,9%, raggiungendo i 34 miliardi di euro complessivi in Italia. Nel solo 2023, il numero di punti vendita in franchising è aumentato del 7,6%, contribuendo all'1,8% del Pil nazionale. Questi numeri riflettono un cambiamento strutturale nel modo in cui gli italiani approcciano l'attività fisica. 'Il franchising nel fitness - spiega Enrico Tosco, esperto del settore e Ceo di Reting - sta rispondendo a un'esigenza reale del mercato. Non si tratta solo di prezzi più bassi, ma di un modello di business completamente diverso che punta su efficienza, standardizzazione e tecnologia per abbattere i costi operativi".
Il paradosso del settore emerge quando si analizzano i fattori di fidelizzazione. Mentre il prezzo attira i clienti, è l'ambiente motivante e positivo a trattenerli, come dichiarato dal 46% degli iscritti. "La sfida per il franchising è mantenere un equilibrio tra efficienza economica e qualità dell'esperienza. I dati mostrano che il 37% degli utenti resta fedele grazie a programmi personalizzati, un aspetto su cui i centri indipendenti hanno tradizionalmente un vantaggio", osserva Tosco.
Il contesto europeo conferma la vitalità del settore. I ricavi totali del mercato del fitness in Europa sono aumentati del 14% nel 2023, raggiungendo 31,8 miliardi di euro e superando i livelli pre-pandemia del 2019. In questo scenario, le quote associative rappresentano il 52,53% della quota di mercato dei centri fitness, evidenziando un modello basato sugli abbonamenti ricorrenti che favorisce le economie di scala tipiche del franchising. La tecnologia sta giocando un ruolo cruciale in questa trasformazione. Il settore del fitness digitale ha raggiunto un fatturato globale di 59 miliardi di dollari nel 2024, con una previsione di crescita del 7% fino al 2029.
In Italia, quasi 10 milioni di persone hanno utilizzato almeno un'app per salute e benessere, con il 38% che si concentra su fitness e yoga. "L'integrazione tra fisico e digitale è il futuro del settore. Le catene in franchising hanno maggiori risorse per investire in tecnologia e questo rappresenta un vantaggio competitivo significativo", afferma Tosco.
Il processo decisionale degli italiani nella scelta della palestra sta evolvendo. Mentre il passaparola rimane fondamentale per il 43% degli utenti, il 25% usa internet per confrontare le opzioni e uno su quattro è influenzato dalle recensioni online. Questo shift digitale favorisce le catene organizzate che possono investire in marketing e presenza online. La percezione del valore offerto dal franchising è particolarmente forte su aspetti specifici. Oltre ai prezzi, il 48% degli utenti valuta superiore la qualità e varietà dell'attrezzatura nelle catene. Tuttavia, su aspetti come la pulizia e la qualità dei corsi, molti utenti non vedono differenze significative o preferiscono ancora i centri indipendenti.
"Il mercato si sta polarizzando. Da un lato abbiamo le grandi catene che puntano su volumi, prezzi competitivi e tecnologia. Dall'altro, i centri indipendenti che devono differenziarsi attraverso la personalizzazione e l'esperienza boutique. Entrambi i modelli hanno spazio per crescere in un mercato che vede 8 italiani su 10 praticare qualche forma di attività fisica", conclude Tosco.
Le prospettive future indicano una continua espansione del franchising, trainata da diversi fattori. La crescente attenzione al benessere, con l'84% degli utenti che si allena per 'sentirsi in forma', garantisce una domanda sostenuta. L'evoluzione demografica, con giovani sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo, favorisce modelli efficienti. Infine, l'integrazione con il digitale apre nuove opportunità di servizio e fidelizzazione.
Il settore del fitness italiano si trova, quindi, a un punto di svolta. Con 7.500 centri attivi e un mercato in crescita, la competizione tra modelli di business diversi sta ridefinendo l'offerta. Per i consumatori, questo si traduce in maggiori opzioni e prezzi più competitivi. Per gli operatori, la sfida è bilanciare efficienza economica e qualità del servizio in un mercato sempre più esigente e informato.
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in collaborazione con The Glenrothes
Premiumizzazione e identità visiva potente e fuori dagli schemi. Ecco quali sono le novità nel bicchiere per il whisky, distillato con tre secoli di storia che però da venti anni vive una grandiosa età dell’oro e si dimostra capace di scrollarsi la polvere di dosso. Un esempio su tutti è quello di The Glenrothes, che presenta una nuova identità e un nuovo packaging per celebrare l’eccellenza dello Speyside scozzese. The Glenrothes è una storica distilleria scozzese fondata nella cittadina di Rothes nel 1879, una storia lunga e gloriosa ben nota agli appassionati del 'Re dei Distillati', lo Scotch Whisky, eppure la strada scelta è quella di un restyling profondo dell’immagine e di un packaging completamente riprogettato.
Il restyling, curato dall’agenzia di branding e design londinese Lewis Moberly, ridefinisce l’identità visiva di The Glenrothes, costruendo una gamma coerente e immediatamente riconoscibile. La bottiglia tondeggiante iconica della distilleria è stata reinterpretata con un profilo più alto ed elegante e un collo più slanciato. Le etichette presentano le note di degustazione scritte a mano da Laura Rampling, Master Whisky Maker di Glenrothes
Il packaging secondario - un cilindro a doppio strato che si apre rivelando la bottiglia - è ispirato ai legni di maturazione e ai colori della Tenuta di The Glenrothes: dal verde lichene del 15 anni alle tonalità più profonde e autorevoli del 18 e 25 anni. Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: zero plastica, zero metallo, zero pelle. Interamente a base di carta e cartone, con uso minimo di lamina, il packaging è 100% riciclabile e in linea con l’approccio sostenibile del gruppo.
La nuova gamma non punta infatti a volumi da prodotto mass market, ma a rendere l’immagine coerente con le dinamiche qualitative dell’industria del whisky. "The Glenrothes è un Single Malt dedicato a chi sa scegliere e riconoscere la qualità, un prodotto dal carattere accessibile ma dalla complessità raffinata. Eleganza, genuinità del colore, equilibrio dei legni e profondità aromatica definiscono un brand che, pur rimanendo fedele alla propria storia, entra oggi in una nuova era, spiega una nota dell'azienda.
La nuova identità visiva è poi inoltre l’occasione per alzare ulteriormente l’asticella della qualità in casa Glenrothes. Scompaiono i classici imbottigliamenti con 10 e 12 anni di età e si parte direttamente dal 15 anni- una prima assoluta per la distilleria di Rothes, per poi ascendere verso l’olimpo dei Single Malt, con invecchiamenti importanti di 18 anni e 25 anni. The 15 rappresenta quindi la nuova espressione stabile della distilleria e matura per 15 anni in botti di rovere europeo ex sherry, selezionate personalmente da Laura Rampling. Il suo profilo aromatico combina frutta matura, spezie e un’eleganza commovente, con un colore 100% naturale, tratto distintivo dell’intero portafoglio The Glenrothes.
Riconosciuta come “tesoro nascosto dello Speyside”, The Glenrothes si distingue per l’uso di acqua di sorgente dal contenuto minerale eccezionalmente basso e per un processo di distillazione lento, condotto in alambicchi particolarmente alti. Il risultato è un distillato di base fragrante, fruttato e di grande finezza. La distilleria è una delle poche a mantenere in vita un laboratorio interno di artigiani bottai, che restaurano e preparano migliaia di botti ogni anno. Una scelta artigianale che, unita alla filiera dei legni controllata direttamente dalla casa madre Edrington, dall’albero alla botte, garantisce una qualità costante e una personalità inconfondibile.
Appello dell'Aou di Sassari, 'una scelta consapevole può fare la
differenza'...
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Traffico deviato in entrambe le direzioni...
Sabato trasferta a Torino. Da verificare condizioni Folorunsho... 
Gli amanti del bianco Natale saranno accontentati. Almeno in alcune zone d'Italia, dove una perturbazione porta neve e maltempo invernale a causa di un vortice alimentato da correnti più fredde orientali.
Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che il tempo durante le feste mostrerà una spiccata dinamicità. Gli effetti di questo peggioramento meteo si avranno fin da oggi, lunedì 22 dicembre, con precipitazioni abbondanti specie al Nord-Ovest e Isole Maggiori. Attenzione perché sulle Alpi Occidentali avremo copiose nevicate con accumuli anche di 100-120 centimetri di neve fresca in sole 24 ore nella zona di Artesina e Prato Nevoso (Alpi Marittime). Un fenomeno davvero importante come non si vedeva da anni in questa zona.
Tra martedì 23 e venerdì 26 sul Mediterraneo centro-occidentale resterà intrappolata un’area di bassa pressione con maltempo diffuso sull’Italia. Oltre a piogge sparse un po’ ovunque e a venti sostenuti dai quadranti orientali (SE-E-ENE-NE), avremo anche il ritorno della neve a quote relativamente basse sull’Appennino settentrionale. Da segnalare anche una burrascosa Bora a Trieste.
Questo vortice nel Mediterraneo infatti verrà alimentato costantemente da fredde correnti da Est con un inevitabile calo termico e abbassamento della quota neve su alcune zone. Sui rilievi al confine tra Liguria, Emilia e Toscana, si osserveranno nevicate oltre i 700-800 metri con accumuli oltre i 1000 metri di quota.
Sarà invece un bianchissimo Natale in tutte le aree sopra i 1000-1200 metri sul Piemonte occidentale e meridionale e in Valle d’Aosta. Anzi, attenzione se dovete muovervi verso queste zone, perché oltre i 1200-1300 metri di quota gli accumuli supereranno facilmente i 150 centrimetri. Sorprese anche a Cuneo città.
Dal nulla al troppo, tipico di questi ultimi anni, tipico comportamento del riscaldamento globale.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 22. Al Nord: maltempo al Nord-Ovest. Neve oltre i 1300 metri. Al Centro: asciutto, ma con cielo molto nuvoloso. Al Sud: rovesci sui settori ionici.
Martedì 23. Al Nord: piogge sparse al Nordovest e in Emilia. Neve su Ovest Alpi. Al Centro: maltempo sulle Tirreniche. Al Sud: piuttosto instabile.
Mercoledì 24. Al Nord: piogge diffuse, neve in montagna. Al Centro: instabile su tirreniche e Marche. Al Sud: piogge in Campania, meglio altrove.
Tendenza: torna l’alta pressione, ma farà via via più freddo.

Andrea Delogu pensa già al prossimo Ballando con le stelle. Appena laureatasi campionessa della 20esima edizione, la conduttrice televisiva e radiofonica non sembra aver ancora concluso il suo percorso nel dance show di Rai 1, arrivato in fondo grazie alle coreografie del maestro Nikita Perotti, con cui è nato un rapporto di amicizia, che qualcuno aveva scambiato per flirt, che va oltre la pista.
Su X, Delogu ha repostato il messaggio di un utente che scriveva "ma ci pensate che la prossima stagione Nikita Perotti gareggerà con una ballerina diversa da Andrea Delogu?", pronta la risposta della conduttrice, che ha fatto una vera e propria promessa al suo giovane maestro: "E vi giuro che farò il panico sui social per aiutarlo a fargli alzare la coppa una seconda volta!".
Nelle storie Intagram invece Delogu ha voluto mandare un messaggio a Francesca Fialdini, battuta proprio all'ultima sfida della finalissima e arrivata seconda insieme a Giovanni Pernice: "Amo questa foto perché ha mantenuto fede a quello che ci eravamo promesse: fare di tutto per arrivare in fondo insieme", ha scritto postando un abbraccio con la conduttrice, sorridente nonostante la sconfitta, "grazie ai nostri maestri che hanno dato tutto quello che avevano per portarci fino a lì".
Poi, una promessa anche a Fialdini: "Franci, ci vediamo in quel solito bar per spettegolare di tutto e di niente (ma fra un mese perché ora ci dobbiamo riprendere santo cielo), ha scritto accompagnando il messaggio a un cuore.

Un ufficiale dello Stato Maggiore russo, Fanil
Sarvarov, capo del Dipartimento di addestramento operativo, è
rimasto ucciso stamani a seguito dell'esplosione di un'auto nella
zona sud di Mosca. Lo rende noto il Comitato investigativo russo.
E' stata aperta un'inchiesta per "omicidio", affermano in un
comunicato. Tra le piste al vaglio, aggiungono, quella "collegata"
ai "servizi speciali ucraini".
Stamani "è stato attivato un ordigno esplosivo collocato sotto
un'auto lungo via Yasenevaya a Mosca. Fanil Sarvarov - ha detto
all'agenzia russa Tass la portavoce del Comitato investigativo,
Svetlana Petrenko - è morto per le ferite riportate a causa
dell'esplosione".
La pista ucraina
Sono diverse le piste al vaglio delle autorità russe. Lo ha confermato all'agenzia russa Tass proprio Petrenko: "Una - ha precisato - è che il crimine sia stato organizzato da agenzie di sicurezza ucraine".
Negoziati Ucraina
"Grazie, Miami. La prossima volta: Mosca". E' quanto si legge in un post pubblicato nelle ultime ore su X dall'inviato del Cremlino, Kirill Dmitriev, che lascia intendere possa tenersi nella capitale russa un futuro nuovo incontro tra delegazioni di Russia e Stati Uniti mentre prosegue il conflitto in Ucraina. Nel post, che segue i colloqui degli ultimi giorni a Miami, c'è anche una foto di Dmitriev che indossa una T-shirt con la scritta "Prossima volta a Mosca" e la firma di Putin.
Imbarcazioni danneggiate in attacco droni a Krasnodar
Un attacco con droni attribuito all'Ucraina ha danneggiato due moli e due imbarcazioni nella zona di Volna, nella regione russa di Krasnodar. E' quanto affermano le autorità locali, come riporta l'agenzia russa Tass. "Due moli e due imbarcazioni risultano danneggiati nella località di Volna a causa di un attacco di droni. Tutte le persone che erano a bordo sono state trasferite", fanno sapere, precisando che "non ci sono vittime tra l'equipaggio e il personale a terra" e che prosegue l'intervento per domare le fiamme. Stando alle notizie della Tass, l'area interessata dall'incendio è di circa 1.000 - 1.500 metri quadrati.

Napoli e Bologna in campo per la finale di Supercoppa italiana. Oggi, lunedì 22 dicembre - in diretta tv e streaming - i partenopei sfidano i rossoblù per il trofeo che si assegnerà a Riad, in Arabia Saudita. Le due squadre sono arrivate alla finale dopo aver vinto le rispettive semifinali: il Napoli, campione d'Italia in carica, ha superato il Milan con un netto 2-0 grazie ai gol di Neres e Hojlund, mentre il Bologna ha battuto l'Inter ai calci di rigore, dopo che i novanta minuti si erano chiusi sull'1-1, con Ciro Immobile a trasformare quello decisivo.
Napoli-Bologna, orario e probabili formazioni
La sfida tra Napoli e Bologna è in programma oggi, lunedì 22 dicembre, alle ore 20. Ecco le probabili formazioni:
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Politano, McTominay, Lobotka, Spinazzola; Neres, Højlund, Elmas. All. Conte
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Heggem, Lucumì, Miranda; Moro, Pobega; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Castro. All. Italiano
Napoli-Bologna, dove vederla in tv
Napoli-Bologna sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Mediset, in particolare su Italia 1. Il match sarà dunque visibile in chiaro e disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.

"Le nuove misure introdotte da Israele per la registrazione delle organizzazioni non governative internazionali rischiano di privare centinaia di migliaia di persone a Gaza di cure mediche salvavita", avverte Medici Senza Frontiere (MSF), una delle più grandi organizzazioni mediche attualmente operative nella Striscia. "Le nuove disposizioni potrebbero comportare la revoca della registrazione delle Ong internazionali a partire dal 1° gennaio 2026", segnala l'organizzazione in un comunicato spiegando come "la mancata registrazione impedirebbe alle organizzazioni, tra cui Msf, di fornire servizi essenziali alla popolazione di Gaza e della Cisgiordania".
Il sistema sanitario di Gaza è ormai distrutto, e se le organizzazioni umanitarie indipendenti ed esperte perdessero la possibilità di operare, ne conseguirebbe un disastro per i palestinesi, lancia l'allarme Msf, che chiede alle autorità israeliane di garantire che le Ong internazionali possano continuare a operare in modo imparziale e indipendente a Gaza. La risposta umanitaria, già limitata, non può essere ulteriormente ridotta.
“Nell'ultimo anno, i team di Msf hanno curato centinaia di migliaia di pazienti e fornito centinaia di milioni di litri d'acqua - afferma Pascale Coissard, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza - Le équipe di Msf stanno cercando di ampliare le attività e supportare il sistema sanitario di Gaza, ormai distrutto. Solo nel 2025 abbiamo effettuato quasi 800.000 visite ambulatoriali e gestito più di 100.000 pazienti con trauma, e se otterremo la registrazione, intendiamo continuare a rafforzare le nostre attività nel 2026”.
Msf garantisce cure mediche salvavita su vasta scala, ma nemmeno questo è sufficiente a soddisfare le enormi esigenze della popolazione di Gaza. Solo nel 2025, con un budget di oltre 100 milioni di euro, le équipe di Msf hanno curato oltre 100.000 pazienti con trauma, gestito l'assistenza per oltre 400 posti letto ospedalieri, eseguito 22.700 interventi chirurgici su quasi 10.000 pazienti, effettuato quasi 800.000 visite ambulatoriali, somministrato 45.000 vaccinazioni, assistito più di 10.000 parti, fornito più di 40.000 sessioni individuali di salute mentale e sessioni di gruppo per oltre 60.000 persone, hanno distribuito più di 700 milioni di litri d'acqua e prodotto quasi 100 milioni di litri di acqua.
Per il 2026, Msf ha stanziato tra i 100 e i 120 milioni di euro per la sua risposta umanitaria a Gaza. Molti dei servizi forniti da Msf non sono disponibili altrove a Gaza a causa della distruzione del sistema sanitario. Msf avverte che "se perdesse l'accesso alla Striscia nel 2026, a causa della decisione delle autorità israeliane, gran parte della popolazione di Gaza perderebbe l'accesso alle cure mediche essenziali, all'acqua e all'assistenza di base". Msf ricorda che le sue attività aiutano quasi mezzo milione di persone a Gaza e "continua a cercare un dialogo costruttivo con le autorità israeliane per poter continuare ad operare".
A Gaza, Msf supporta attualmente 6 ospedali pubblici e gestisce 2 ospedali da campo. Msf supporta anche 4 centri sanitari e gestisce 1 centro di alimentazione per persone affette da malnutrizione. Msf ha recentemente aperto 6 nuovi centri di salute che forniscono cure per le ferite e altri servizi sanitari.
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