(Adnkronos) - “Dobbiamo continuare a produrre di più e meglio, con una sostenibilità anche economica e una reale reciprocità nelle regole, altrimenti rischiamo il paradosso agricolo: ci si chiede di fare cose che altrove non si fanno, con costi e limiti maggiori per le nostre imprese”. Lo ha dichiarato Giordano Emo Capodilista, vicepresidente di Confagricoltura, intervenendo a Roma alla conferenza per i 40 anni di Assofertilizzanti. “Non possiamo accettare – ha proseguito – di dover ridurre la qualità dei nostri prodotti e allo stesso tempo importare materie prime da Paesi dove non valgono le stesse norme ambientali. Questo non è solo un problema produttivo, ma anche sociale, perché mette a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole e delle aree interne”. Capodilista ha sottolineato come “l’agricoltura sia un settore strategico” e che “gli agricoltori italiani stanno già andando nella direzione della sostenibilità, come dimostra la riduzione dell’uso di azoto e l’impiego di pratiche innovative come l’interramento, gli inibitori e i fertilizzanti a rilascio lento. Non dobbiamo buttare via il bambino con l’acqua sporca – ha aggiunto – fermando pratiche che stanno già migliorando l’impatto ambientale, ma che devono restare sostenibili anche economicamente. Serve continuità e collaborazione lungo tutta la filiera”. Il vicepresidente di Confagricoltura ha infine auspicato una revisione della direttiva nitrati “alla luce delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale” e ha sollecitato “chiarezza normativa sull’uso del digestato in agricoltura, che può rappresentare un’importante risorsa se regolata in modo corretto”.
(Adnkronos) - "Ha vinto la Toscana illuminata e riformista. Il risultato è stato chiaro fin dai primi scrutini. Ed è un voto che guarda al futuro. E' una soddisfazione straordinaria". Eugenio Giani è stato riconfermato presidente della Regione Toscana, conquistando il suo secondo mandato con "un risultato netto che, già dalle prime proiezioni, non ha lasciato spazio a dubbi".
Il campo largo di centrosinistra, ha spiegato Giani nella conferenza stampa nel suo comitato elettorale alla Casa della Cultura a Firenze, dove ha festeggiato la vittoria con i leader nazionali Elly Schlein, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, si è imposto "con un margine di circa sei punti percentuali in più rispetto al risultato di cinque anni fa e una differenza di circa quindici punti sul candidato del centrodestra, Alessandro Tommasi".
"Ringrazio tutti i toscani, è un’emozione vedere un risultato così evidente e chiaro già dalle prime battute degli scrutini", ha dichiarato Giani. "Questo voto indica una Toscana che decide con autonomia, con il proprio cervello, ispirata ai valori di libertà, democrazia e giustizia sociale. Una regione che guarda avanti con uno spirito progressista e illuminato".
Il presidente della Regione ha rivendicato il lavoro svolto nei cinque anni appena trascorsi, elencando alcune delle iniziative più significative della sua amministrazione: dagli asili nido gratuiti alla legge sul fine vita medicalmente assistito, fino all'investimento sulla sanità pubblica, definita "tra le eccellenze del Paese".
Giani non ha nascosto la difficoltà della campagna elettorale, soprattutto nella sua fase finale: "Nell'ultima settimana mi sono trovato contro la premier, i due Vicepremier, tutti i ministri... sembrava una mobilitazione quasi feudale, come accaduto in altre regioni. Ma alla fine ha vinto la Toscana, quella che pensa, che sceglie con autonomia, che non si fa trascinare".
Nonostante si trattasse di elezioni regionali singole, con una minore attenzione mediatica rispetto ad altri appuntamenti elettorali, l'affluenza – secondo Giani – è rimasta in linea con quella di dieci anni fa: "Il 48% dei votanti è un dato da leggere in quel contesto. E sono particolarmente fiero che la mia provincia, Firenze, abbia superato il 53% e che il mio comune, Sesto Fiorentino, abbia raggiunto quasi il 60%".
Giani ha espresso soddisfazione per tutte le quattro liste che lo hanno sostenuto: "il Partito Democratico che si attesta oltre il 35%, la lista Giani Presidente - Casa Riformista che supera l’8%, Alleanza Verdi-Sinistra (Avs), accreditata intorno al 6%, E infine il Movimento 5 Stelle, attorno al 5%, nonostante un percorso d’adesione non privo di frizioni. Un risultato plurale che dà forza a un progetto inclusivo e progressista, capace di interpretare la complessità della nostra regione", ha sottolineato Giani, che ha anche riconosciuto il buon risultato della candidata Antonella Bundu di Toscana Rossa, in rappresentanza delle forze alternative a sinistra.
Nel suo intervento, Giani ha voluto sottolineare la valenza nazionale del risultato: "Questo voto è un segnale che parte dalla Toscana e parla al Paese. Quando c’è un buon governo progressista, capace di rispondere ai bisogni delle persone, si crea consenso. Questo può essere il modello su cui costruire una coalizione vincente anche a livello nazionale".
Il presidente della Toscana ha voluto ringraziare la segretaria del Pd, Elly Schlein, definendola "sempre presente e vicina", dalla partenza della campagna elettorale all’evento finale di chiusura a Firenze. Ha poi espresso gratitudine anche a Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd.
In conclusione, Giani ha voluto lanciare un messaggio di unità: "Da questo momento sarò il presidente di tutta la Toscana. Sarà fondamentale il dialogo, anche con Alessandro Tommasi, con cui il confronto è sempre stato rispettoso e costruttivo. Continueremo a lavorare per una Toscana che sia laboratorio di buon governo, esempio per il centrosinistra nazionale". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Toscana, Giani riconfermato presidente: "Ha vinto una regione illuminata e riformista"
(Adnkronos) - Nel 2024 il fatturato generato da ingegneri e architetti liberi professionisti si sia mantenuto a livelli elevati, simili a quelli del 2023, pari a 16,7 miliardi di euro. Per il 2025, nonostante il forte clima di incertezza, si prevede un leggero incremento del fatturato (+0.9%), grazie alla forza trainante degli investimenti. E' quanto si legge nel Report elaborato e curato dal Centro studi Cni diffuso in occasione del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia in corso ad Ancona.
Il fatturato del comparto Servizi di ingegneria e architettura (Sia) allargato (ingegneri, architetti, società di ingegneria, geometri, geologi e periti industriali) ammonta a 21,9 miliardi di euro, registrando pertanto un incremento poco più che doppio rispetto al 2020. Tutto questo è corrisposto ad un incremento del contributo dato dalle attività di ingegneria svolte dai liberi professionisti alla formazione del Pil.
Nel 2020 l’incidenza del fatturato generato dagli ingegneri e architetti operanti nella libera professione sul valore aggiunto del macro comparto dei servizi (1.114 miliardi di euro) era pari allo 0,8%. Nel 2024 tale incidenza è passata all’1,2%, confermando un incremento del peso strategico di tali attività nel quadro economico nazionale.
Permane - evidenzia il report- una differenza abbastanza sostanziale sia nel valore del fatturato che del reddito medio tra ingegneri e architetti iscritti ad Inarcassa, quindi tra professionisti che esercitano in via esclusiva la libera professione (sono esclusi da questi dati i professionisti con gestione separata Inps e le società di ingegneria). Nel 2023 il volume d’affari degli ingegneri iscritti ad Inarcassa è stato pari a 6,2 miliardi di euro superiore agli architetti, che hanno realizzato un volume d’affari di 5,1 miliardi.
Dal 2023 il reddito medio degli ingegneri ha superato la soglia dei 60.000 euro annui, raggiungendo per la precisione i 62.529 euro. Si tratta di un traguardo importante, tenendo conto che fino al 2020 il reddito medio annuo per un ingegnere libero professionista si attestava sotto i 35.000 euro.
Per il 2024 si stima un leggero ridimensionamento di tale valore che potrebbe poi mantenersi anche per il 2025. Sebbene i Superbonus 110% siano stati dismessi, forte è l’impressione che per molti professionisti la domanda di servizi di ingegneria si mantenga ancora su livelli elevati in ambiti come ad esempio la progettazione di edifici non residenziali, interventi di ristrutturazione edilizia e di messa in sicurezza di strutture, ingegneria della sicurezza antincendio, progettazione di opere pubbliche.
Nell'ultima parte dell’anno 2025 risultano introvabili quasi 7000 ingegneri su un fabbisogno di 12.000 ingegneri espresso dal sistema produttivo. Questo dato rappresenta un elemento fisso di ogni rilevazione periodica sui fabbisogni di figure professionali ed ha assunto dimensioni preoccupanti subito dopo la fase pandemica. A gennaio 2025 risultavano di difficile reperimento più di 9.000 laureati in ingegneria, su un fabbisogno di oltre 16.000 ingegneri.
Nella parte alta della classifica delle figure professionali maggiormente richieste oggi in Italia, figurano sempre i laureati in ingegneria. Secondo le rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior, nel 2024, ad esempio, vi è stata una richiesta di oltre 24.000 laureati in ingegneria industriale e gestionale, di oltre 14.000 ingegneri civili e di oltre 13.000 ingegneri meccanici. Se si sommano le tre specializzazioni, gli ingegneri sono, nell’ambito delle professioni a più elevata specializzazione, quelli di cui il mercato ha espresso la domanda più elevata. Parallelamente però gli ingegneri risultano essere le figure più difficili da reperire insieme ai progettisti in ambito Ict. Sempre nel 2024 gli ingegneri industriali e gestionali, quelli energetici e meccanici e quelli civili hanno occupato rispettivamente il secondo, il terzo ed il quarto posto per livello difficoltà di reperimento incontrato dalle imprese. Anche gli ultimi dati, relativi a settembre 2025 confermano questa difficoltà. Degli oltre 90.000 laureati nelle varie discipline per i quali il mercato esprime attualmente una domanda, gli ingegneri sono quelli per i quali si registrano i più elevati livelli di difficoltà di reperimento. In particolare attualmente il livello di difficoltà di reperimento di ingegneri industriali è pari al 62%, quello per gli ingegneri elettronici e dell’informazione e pari al 54% e quello per gli ingegneri civili è pari al 55%.
Il sistema universitario immette nel mercato oltre 25.000 laureati magistrali provenienti dai corsi di ingegneria. La domanda di specialisti nell’area tecnica si intensifica però verso aree dell’ingegneria di più recente affermazione se messe a confronto con il filone più tradizionale e consolidato dell’Ingegneria civile. E’ cresciuta repentinamente negli ultimi 4 o 5 anni la domanda di ingegneri che operano nell’ambito delle Ict e nel ramo gestionale e sebbene il numero di iscritti in tali classi di laurea sia in aumento questo trend non riesce a compensare la domanda espressa dal mercato. Va detto, però, che un cambio è in atto chiaramente: il Centro studi Cni ha rilevato come per la prima volta nel 2024 fra tutte le classi di ingegneria in Italia, il maggior numero di laureati e laureate provenga da ingegneria gestionale (oltre 4.500 nuovi laureati magistrali), il secondo posto è occupato dai laureati in ingegneria meccanica, il terzo da ingegneria informatica ed il quarto da ingegneria biomedica. Ingegneria civile si posiziona al sesto posto nel 2024 con poco meno di 1.600 laureati magistrali. Però il numero di laureati disponibili nelle aree di specializzazione maggiormente richieste non sono numericamente sufficienti per fare fronte alla domanda del sistema produttivo.
Attualmente molte imprese e studi professionali hanno difficoltà a reclutare ingegneri operanti in ambito civile, più direttamente connessi con il settore delle costruzioni. Nel 50% dei casi la ricerca va a vuoto. Il dato sorprende in quanto per il settore civile vi è stata sempre una certa disponibilità di ingegneri. Dopo la crisi da Covid-19 tuttavia il settore delle costruzioni, sia quello relativo agli edifici residenziali che quello concernente le opere pubbliche, ha registrato una evidente fase espansiva, con ricadute positive non solo sulle organizzazioni di grandi dimensioni operanti nel settore dell’ingegneria, ma anche sugli studi professionali più tradizionali, generando un incremento forte della domanda di figure professionali ancora oggi difficile da soddisfare.
Se è vero che negli ultimi 4 anni il reddito medio degli ingegneri ha registrato un salto in avanti notevole, restano forti sperequazioni per esempio tra le diverse classi d’età. Un ingegnere iscritto ad Inarcassa con età compresa fra 31 e 35 anni registra un reddito medio annuo di 36.000 euro a fronte degli 80.000 euro di chi si colloca nella fascia d’età tra 51 e 55 anni. Questo aspetto ne richiama poi un secondo, ovvero il fatto che la libera professione ed il sistema ordinistico siano sempre meno attrattivi per i giovani che, infatti, optano per il lavoro dipendente.
Uno degli aspetti che maggiormente caratterizzano oggi la figura dell’ingegnere è quello di contribuire con le proprie competenze ed il proprio operato a creare un contesto sicuro, nel quale operano soggetti diversi: sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza degli edifici, sicurezza contro eventi naturali avversi, sicurezza e affidabilità delle infrastrutture materiali e immateriali attraverso le quali transitano persone, merci, dati e informazioni, sicurezza e affidabilità dei processi produttivi.
Attualmente l’ingegneria della sicurezza si esplicita in 4 grandi ambiti in cui sono state sviluppate negli anni metodiche di prevenzione e di intervento sempre più precise e sofisticate: la prevenzione in chiave antisismica; la prevenzione e la mitigazione del rischio derivante da dissesto idrogeologico; la prevenzione dai rischi sui luoghi di lavoro; la prevenzione dei molteplici rischi derivanti da incendio e dalla gestione di sostanze pericolose.
Più volte, negli ultimi 15 anni, il Consiglio nazionale degli ingegneri ha avanzato alle Istituzioni competenti una serie di proposte finalizzate a rendere più efficaci le politiche pubbliche per gli interventi riparativi a seguito di eventi catastrofali e soprattutto per la prevenzione dei rischi, nella consapevolezza che intervenire con opere di prevenzione generi costi per la collettività minori di quelli di ricostruzione.
(Adnkronos) - Prende il via domani a Villa Erba di Cernobbio la nuova edizione del Digital innovation forum-ComoLake 2025, il summit internazionale organizzato da Micromegas Comunicazione, che riunisce per quattro giornate Premi Nobel, scienziati, leader industriali e rappresentanti delle istituzioni europee per discutere il futuro del digitale, dell’intelligenza artificiale e del quantum computing.
I lavori partiranno alle 9 con i saluti istituzionali del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e di Antonio Franceschetti, presidente della Fondazione Innovazione Digitale Ets, promotrice del Forum. Seguiranno interventi introduttivi di Alberto Tripi (Confindustria) e del fisico Ugo Moschella (Università dell’Insubria), prima delle lectio magistralis di Gian Francesco Giudice (Cern), Marc Mézard (Université Bocconi) e Luciano Maiani, già presidente del Cnr e medaglia Dirac.
La prima sessione plenaria, dedicata a 'Reti e Infrastrutture', vedrà protagonisti i vertici di Almawave, Inwit, Aws, Google, Open Fiber, Accenture, Reply, Tim, Ei Towers, Boldyn Networks, Cloudera, Amazon e Cellnex Italia, in un confronto guidato da Barbara Carfagna (Rai) sui nuovi modelli di connettività e sul ruolo strategico dell’Europa nel rafforzare la leadership tecnologica. Nel pomeriggio il dialogo tra scienza e impresa sarà al centro delle 'keynote lecture' dedicate alla fisica fondamentale, con la partecipazione del Premio Nobel per la Fisica Gerardus ’t Hooft, di Thibault Damour, Mariafelicia De Laurentis e ancora Maiani, Mézard e Giudice, che chiuderanno la giornata con la tavola rotonda 'Dalla fisica fondamentale alle tecnologie emergenti'.
Un ulteriore momento di approfondimento tematico sarà garantito dalla tavola rotonda 'Forum paneuropeo dell’industria quantistica' moderata da Alessio Jacona (Ansa) con Fabio Beltram (Scuola Normale Superiore), Alessandro Curioni (Ibm), Antonio La Gatta (Presidenza del consiglio dei ministri), Tommaso Macrì (QuEra Computing), Irwan Owen (D-Wave) e Marco Pistoia (IonQ). Un confronto per fare il punto sul quantum computing. Tra gli interventi istituzionali sono attesi Alessio Butti (Presidenza del consiglio dei ministri), Adolfo Urso (ministro delle Imprese e del Made in Italy) e Bruno Frattasi (direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale). Accanto alle plenarie, ComoLake aprirà anche i lavori delle sessioni tematiche parallele dedicate a fotonica e intelligenza ottica e mobilità elettrica e smart cities. In questi panel si confronteranno rappresentanti di aziende come Enel, Cellnex Italia, Inwit e Ntt Data, e accademici di Insubria, Politecnico di Milano e QuEra Computing.
"ComoLake è il luogo in cui istituzioni, imprese e ricerca possono dialogare concretamente sull’impatto dell’innovazione nella vita reale -spiega Antonio Franceschetti, presidente della Fondazione Innovazione Digitale-. Il nostro obiettivo è superare la logica dei convegni autoreferenziali e costruire uno spazio di confronto aperto, dove la tecnologia diventi motore di inclusione, crescita sostenibile e competitività per l’Europa e per il Paese".
Organizzato da Micromegas Comunicazione e promosso dalla Fondazione Innovazione Digitale Ets, ComoLake 2025 conferma la sua vocazione a piattaforma europea di confronto tra scienza, economia e istituzioni, in un dialogo che guarda alla trasformazione digitale e quantistica del prossimo decennio. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.comolake.it.
(Adnkronos) - In mattinata un operaio di 29 anni, originario del Bangladesh, è morto in seguito a un incidente sul lavoro in un’azienda metalmeccanica a San Giorgio di Piano (Bologna). L’uomo era regolarmente residente in Italia ed era dipendente della Righi Lavorazioni Meccaniche con ha sede nella zona industriale di Stiatico. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che la vittima stesse lavorando a un macchinario e sia stato colpito da un oggetto in lavorazione. Dopo la segnalazione, il 118 è intervenuto sul posto ma non c’è stato nulla da fare. Sul luogo anche i carabinieri e il personale di Medicina del lavoro dell'Ausl. Fim, Fiom e Uilm Bologna hanno proclamato uno sciopero di due ore a fine turno per domani con presidio dalle 15.30 davanti ai cancelli dell’azienda.
Leggi tutto: Incidente sul lavoro nel bolognese: operaio 29enne muore in azienda metalmeccanica
(Adnkronos) - Maledizione infortuni in casa Milan. La squadra rossonera dovrà fare i conti con il ko di Alexis Saelemaekers, che ha accusato un problema fisico durante gli impegni della Nazionale belga. Gli esami a cui si è sottoposto oggi, lunedì 13 ottobre, l'esterno hanno evidenziato una "lesione al flessore della gamba destra".
Il 26enne belga salterà quindi sicuramente la sfida di Serie A con la Fiorentina, in programma domenica prossima, per essere poi sottoposto a nuovi esami tra una settimana. I tempi di recupero dovrebbero aggirarsi intorno ai 20 giorni, con il giocatore che non sarebbe a disposizione di Allegri nemmeno per la sfide contro il Pisa del 24 ottobre, mentre potrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta il 28.
Leggi tutto: Milan, infortunio al flessore per Saelemaekers: quando torna in campo
(Adnkronos) - L’urea è una commodity irrinunciabile per la produttività agricola, grazie al suo elevato contenuto di azoto, il più alto tra i fertilizzanti. Un mezzo tecnico essenziale, soprattutto per le filiere cerealicole, poiché garantisce rese adeguate e qualità delle produzioni. È quanto emerge dallo studio di Nomisma sull’impatto della fertilizzazione azotata e dell’urea in Italia, commissionato da Assofertilizzanti, l’associazione di Federchimica che rappresenta i fabbricanti di fertilizzanti nazionali. La ricerca è stata presentata in occasione del 40° anniversario dell’Associazione, che coincide con la Giornata Mondiale dei Fertilizzanti, nel corso di una tavola rotonda che ha riunito rappresentanti del mondo agricolo, delle associazioni di categoria, delle istituzioni e dell’università.
Il quadro che ne risulta è abbastanza chiaro: l’azoto è un elemento nutritivo essenziale per la crescita delle colture e in Italia circa il 44% deriva dall’urea, sebbene la sua distribuzione incida per il 16% del volume distribuito di tutti i fertilizzanti (Istat 2023). Nonostante negli ultimi dieci anni si sia già operata una riduzione del 20% dei fertilizzanti azotati, segno di una maggiore sensibilità sull’ottimizzazione d’uso dei mezzi tecnici in agricoltura, un’ulteriore restrizione come la messa al bando dell’urea nel bacino padano andrà inevitabilmente a compromettere la produttività di filiere di punta dell’agricoltura italiana.
Lo studio analizza anche l’impatto del divieto sull’uso dell’urea in termini di riduzione delle rese agricole, in particolare nelle colture cerealicole. In uno scenario in cui nel Bacino Padano si producono annualmente circa 4,4 milioni di tonnellate di mais da granella, si stima una diminuzione del 36% nella produzione (pari a circa 1.6 milioni di tonnellate in meno l’anno), un calo del 17% su circa 2.1 milioni di tonnellate di frumento tenero, del 25% su 551mila tonnellate di frumento duro e, addirittura, del 63% su 1.4 milioni di tonnellate di riso. Queste perdite avrebbero ricadute significative su numerose filiere agroalimentari d’eccellenza italiane.
Le prospettive peggiorano gravemente in uno scenario di totale assenza di fertilizzanti azotati: le produzioni calerebbero del 61% per il mais, del 57% per il frumento tenero, del 78% per il frumento duro e del 77% per il riso, con gravi conseguenze sulla sicurezza alimentare nazionale e sulla competitività del comparto agricolo italiano. In assenza di urea, oltre al calo produttivo di mais, frumento e riso, si rileverebbero anche dei cali qualitativi, che genererebbero una contrazione complessiva del valore per l’intero comparto dei cereali fino al 45% e questo in un Paese che già si distingue per un impiego di azoto significativamente inferiore rispetto ai principali Paesi dell’Ue, sia in valori assoluti che per unità di superficie coltivata.
I dati mostrano come da un punto di vista ambientale l’applicazione dell’urea incida sulle emissioni di gas serra in maniera estremamente contenuta: appena lo 0,1% delle emissioni totali italiane e solo l’1,3% di quelle agricole. Dati che confermano come il suo divieto non avrebbe effetti significativi sulla mitigazione delle emissioni di gas climalteranti.
Inoltre, da diversi anni esistono soluzioni tecnologiche applicabili all’urea per mitigarne gli impatti ambientali. Tra queste i polimeri ricoprenti o i cosiddetti inibitori dell’ureasi: molecole innovative con performance scientificamente comprovate, in grado di contenere le perdite di ammoniaca in atmosfera fino a una media del 70–80%. “L’industria dei fertilizzanti gioca un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza alimentare del nostro Paese e crediamo che una gestione sempre più razionale, responsabile ed evoluta dei fertilizzanti sia una sfida da affrontare insieme a tutto il comparto agricolo, per guardare al futuro dell’agricoltura italiana" ha dichiarato Paolo Girelli, presidente di Assofertilizzanti-Federchimica.
"Siamo fortemente preoccupati del provvedimento che prevede il divieto di impiego dell'urea, - prosegue - poiché non sono stati presi in considerazione i suoi effettivi impieghi e la sua indispensabilità per la filiera cerealicola italiana". "La complementarità nell’uso di tutte le tipologie di fertilizzanti rappresenta un principio fondamentale che la nostra Associazione promuove da sempre". Lo studio elaborato da Nomisma offre un contributo concreto e di grande valore al dibattito nazionale sull’impiego sostenibile dei fertilizzanti, mettendo in evidenza la necessità di mantenere un equilibrio tra produttività, qualità delle colture e tutela dell’ambiente.
"L’analisi evidenzia come una gestione non efficiente della fertilizzazione azotata possa generare perdite economiche rilevanti. In particolare, l’ipotesi di un blocco dell’uso dell’urea nel Bacino Padano avrebbe effetti estremamente negativi su alcune colture chiave del nostro sistema agroalimentare. Il mais, ad esempio, è una componente essenziale per sostenere il comparto zootecnico e le grandi produzioni Dop; il frumento costituisce la base delle filiere 100% italiane dei prodotti da forno, dolciari e della pasta; mentre il riso italiano assicura una quota significativa dell’approvvigionamento europeo. Senza soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili, si rischia di compromettere in modo serio la produttività e la redditività delle aziende agricole dell’area padana" ha dichiarato Paolo De Castro, presidente di Nomisma.
Leggi tutto: Agricoltura: Assofertilizzanti, divieto uso urea causerebbe perdita 45% valore cereali
(Adnkronos) - Scoppia il caso Neymar in Brasile. L'attaccante verdeoro, tornato al Santos dopo la parentesi dorata in Arabia Saudita con la maglia dell'Al Hilal, è stato escluso dai convocati del ct Carlo Ancelotti per le due amichevoli asiatiche contro Corea del Sud, battuta 5-0, e Giappone, in programma domani, martedì 14 ottobre.
Nonostante l'ex attaccante del Barcellona sia tornato a giocare in patria proprio per conquistarsi un posto nella spedizione verdeoro che parteciperà ai Mondiali 2026, di scena in Stati Uniti, Messico e Canada, Ancelotti non lo ha ancora convocato da quando è stato nominato ct. Decisioni che, ovviamente, hanno fatto rumore: "Quando è in forma, ha un livello tale per giocare in qualsiasi Nazionale e squadra del pianeta”, ha detto l'ex tecnico, tra le altre, di Milan e Napoli in conferenza stampa.
Ancelotti non chiude comunque le porte a una possibile convocazione di Neymar per i prossimi Mondiali, a patto di avere una condizione fisica accettabile, con una prima lista che arriverà il prossimo marzo: "I convocati di marzo potrebbero essere praticamente gli stessi che parteciperanno ai Mondiali. Vogliamo vedere come alcuni giocatori si sono integrati, ma l’idea è che il gruppo si stia già delineando", ha concluso Ancelotti.
Leggi tutto: Brasile, scoppia caso Neymar. Ancelotti non lo convoca: "Deve essere in forma"
(Adnkronos) - Ha atteso che la ex uscisse dal posto di lavoro e l'ha accoltellata. E' accaduto a Canicattini Bagni nel Siracusano. La donna, 33 anni, è in fin di vita. I carabinieri hanno identificato e arrestato l'uomo, accusato di tentato omicidio.
L'indagato dopo avere accoltellato la ex è scappato, ma alcuni testimoni hanno consentito ai carabinieri di ricostruire la vicenda anche grazie alle telecamere di sicurezza della zona.
Leggi tutto: Siracusa, accoltella la ex che esce dal lavoro: lei in fin di vita, lui arrestato
(Adnkronos) - Donald Trump e Emmanuel Macron, ci risiamo. A Sharm-el-Sheik, per il vertice che sancisce la pace a Gaza e la fine delle ostilità tra Israele e Hamas, il presidente degli Stati Uniti accoglie oltre 20 leader. Quando arriva il presidente francese, ecco la 'tradizionale' stretta di mano versione extralarge. Trump e Macron si scambiano un saluto lunghissimo, passando da una stretta all'altra in un balletto davanti ai fotografi.
La scena non è una novità. Praticamente ogni incontro tra il numero 1 della Casa Bianca e quello dell'Eliseo è caratterizzato da vigorosi saluti che durano decine di secondi. Da record, probabilmente, la stretta di mano del 2018: all'epoca, Trump uscì con una mano segnata dalla 'potenza' del presidente francese.
Leggi tutto: Trump e Macron, il balletto per la solita stretta di mano extralarge
(Adnkronos) - “Il titolo scelto per il Congresso nazionale degli ingegneri, Visioni, evoca la capacità di essere visionari, di immaginare nuovi scenari, nuovi scenari per l’ingegneria. L’ingegneria è il cuore delle trasformazioni del Paese. Per decenni ha significato costruzioni materiali, ponti, fabbricati, opere pubbliche, ma oggi è anche una riflessione che avvolge il digitale, l’intelligenza artificiale, la gestione dei dati, la cybersecurity”. A dirlo il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, in un videomessaggio inviato al 69° Congresso nazionale degli al 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia che si è aperto oggi ad Ancona.
“Voi - ha detto rivolgendosi alla categoria degli ingegneri - garantite la continuità della vita civile in un tempo di rischi che sono certamente inediti. Questo è il vero passaggio generazionale, anagrafico, culturale e tecnologico. Un salto che state compiendo in modo consapevole e che il Paese e il governo devono saper riconoscere e accompagnare. In questo quadro i giovani hanno un ruolo decisivo, portano un approccio diverso, parlano la lingua dei dati e dell’Intelligenza artificiale, sono più esigenti verso le istituzioni, meno parole, più strumenti e opportunità. E’ per loro che il governo ha varato le misure per l’autoimpiego, perché il lavoro libero e autonomo ha la stessa dignità di quello dipendente”.
“L’innovazione - ha sottolineato - è il terreno decisivo del passaggio generazionale. L’intelligenza artificiale deve essere alleata del lavoro umano. Qui la sicurezza non è un capitolo separato. Processi affidabili, reti protette, comunità difese da tecnologie mirate a ridurre il rischio. L’ingegnere diventa garante della qualità della vita collettiva. Abbiamo bisogno delle vostre idee, delle vostre critiche, dei vostri dati, delle vostre proposte. Il Paese deve sapere che il cambiamento tecnologico può essere governato e la vostra professionalità è garanzia di affidabilità".
“Le donne stanno - ha continuato-mai riscrivendo il volto dell'ingegneria italiana. Non è più una professione maschile, non deve più esserlo neanche nelle retribuzioni e nelle carriere”.
“Gli ingegneri italiani possono davvero guidare la transizione tecnologica e il passaggio generazionale, che non sia un mero ricambio ma un cammino di miglioramento sostanziale del ruolo dei professionisti all’interno della società. Anche per questo ci stiamo impegnando per costruire insieme un sistema ordinistico più moderno e attrattivo. Per tutto questo, come sempre, sapete di poter contare su di me, sul Ministro del Lavoro, sulla vostra collega professionista”. Ha concluso
Leggi tutto: Professioni, Calderone: "Ingegneria cuore trasformazioni Paese"
(Adnkronos) - "Noi di Cia-Agricoltori italiani accogliamo favorevolmente la direttiva Breakfast, in sintonia con il ministro Lollobrigida, per dare valore ai prodotti dei contadini. Quindi materie prime di qualità, certezza per il consumatore e soprattutto gratificazione per i contadini, che non solo fanno un sacrificio per produrre ma anche un sacrificio burocratico per dimostrare cosa c'è all'interno dei prodotti. E in conclusione salubrità garantita". Così, con Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di Turismo Verde, l'organizzazione che promuove gli agriturismi di Cia-Agricoltori italiani, commenta l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto che recepisce la direttiva europea cosiddetta 'Breakfast', con la quale vengono introdotte diverse novità che migliorano la tracciabilità e la trasparenza di prodotti di largo consumo alimentare come il miele, i succhi di frutta e le marmellate.
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