(Adnkronos) - L'Inter torna in campo nella Serie A 2025/26. Oggi, lunedì 25 agosto, i nerazzurri affrontano il Torino a San Siro nella prima giornata di campionato - in diretta tv e streaming. Grande attesa per le novità in panchina, da una parte e dall'altra: i vicecampioni d'Europa, battuti in finale nell'ultima edizione di Champions League dal Paris Saint-Germain, con Cristian Chivu dopo l'addio di Simone Inzaghi, i granata con Marco Baroni dopo la separazione con Paolo Vanoli.
L'Inter è stata protagonista di un precampionato con alti e bassi, condizionato da una preparazione partita in ritardo a causa degli impegni nel Mondiale per Club, in cui i nerazzurri sono stati eliminati agli ottavi di finale dai brasiliani del Fluminense, e da un mercato iniziato a rilento e che negli ultimi giorni ha regalato a Chivu Andy Diouf, centrocampista francese arrivato dal Lens.
Nella seconda giornata di Serie A, in programma il weekend del 31 agosto, l'Inter sarà impegnata ancora una volta in casa contro l'Udinese, mentre il Torino ospiterà la Fiorentina.
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(Adnkronos) - L'Inter torna in campo nella Serie A 2025/26. Oggi, lunedì 25 agosto, i nerazzurri affrontano il Torino a San Siro nella prima giornata di campionato - in diretta tv e streaming. Grande attesa per le novità in panchina, da una parte e dall'altra: i vicecampioni d'Europa, battuti in finale nell'ultima edizione di Champions League dal Paris Saint-Germain, con Cristian Chivu dopo l'addio di Simone Inzaghi, i granata con Marco Baroni dopo la separazione con Paolo Vanoli.
L'Inter è stata protagonista di un precampionato con alti e bassi, condizionato da una preparazione partita in ritardo a causa degli impegni nel Mondiale per Club, in cui i nerazzurri sono stati eliminati agli ottavi di finale dai brasiliani del Fluminense, e da un mercato iniziato a rilento e che negli ultimi giorni ha regalato a Chivu Andy Diouf, centrocampista francese arrivato dal Lens.
Nella seconda giornata di Serie A, in programma il weekend del 31 agosto, l'Inter sarà impegnata ancora una volta in casa contro l'Udinese, mentre il Torino ospiterà la Fiorentina.
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(Adnkronos) - L'Inter torna in campo nella Serie A 2025/26. Oggi, lunedì 25 agosto, i nerazzurri affrontano il Torino a San Siro nella prima giornata di campionato - in diretta tv e streaming. Grande attesa per le novità in panchina, da una parte e dall'altra: i vicecampioni d'Europa, battuti in finale nell'ultima edizione di Champions League dal Paris Saint-Germain, con Cristian Chivu dopo l'addio di Simone Inzaghi, i granata con Marco Baroni dopo la separazione con Paolo Vanoli.
L'Inter è stata protagonista di un precampionato con alti e bassi, condizionato da una preparazione partita in ritardo a causa degli impegni nel Mondiale per Club, in cui i nerazzurri sono stati eliminati agli ottavi di finale dai brasiliani del Fluminense, e da un mercato iniziato a rilento e che negli ultimi giorni ha regalato a Chivu Andy Diouf, centrocampista francese arrivato dal Lens.
Nella seconda giornata di Serie A, in programma il weekend del 31 agosto, l'Inter sarà impegnata ancora una volta in casa contro l'Udinese, mentre il Torino ospiterà la Fiorentina.
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(Adnkronos) - L'Inter è tornata in campo nella Serie A 2025/26. Oggi, lunedì 25 agosto, i nerazzurri hanno affrontano il Torino a San Siro nella prima giornata di campionato - in diretta tv e streaming - battendolo per 5-0. Decidono i gol, nel primo tempo, di Bastoni e Thuram nel primo tempo, che nel secondo ha firmato la sua doppietta. Nella ripresa a segno anche Lautaro Martinez e il nuovo acquisto Bonny, all'esordio in maglia Inter.
Nella seconda giornata di Serie A, in programma il weekend del 31 agosto, l'Inter sarà impegnata ancora una volta in casa contro l'Udinese, mentre il Torino ospiterà la Fiorentina.
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(Adnkronos) - Il cinema spagnolo perde una delle sue interpreti più intense e versatili: Verónica Echegui, attrice dal talento multiforme e dalla sensibilità profonda, è morta all'età di 42 anni presso l'Ospedale 12 de Octubre di Madrid. Da tempo lottava contro una malattia, che ha affrontato con riservatezza e dignità, lontana dai riflettori. La notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia.
Chi era Verónica Echegui
Nata nella capitale spagnola il 16 giugno 1983 con il nome di Verónica Fernández de Echegaray, era discendente del celebre drammaturgo, matematico e Premio Nobel per la Letteratura José Echegaray y Eizaguirre. Un'eredità intellettuale e artistica che Verónica ha saputo trasformare in una carriera intensa, costellata di ruoli sfaccettati, progetti coraggiosi e un costante impegno culturale.
Il debutto arriva in televisione, con piccoli ruoli in serie come Una nueva vida e Paco y Veva. Nel 2005 calcò le scene del Teatro María Guerrero di Madrid con lo spettacolo Infierno di Tomaž Pandur, tratto dall'omonima cantica di Dante Alighieri. Ma il grande pubblico la scopre nel 2006 grazie a Yo soy la Juani, film di Bigas Luna che le valse la prima candidatura ai premi Goya come miglior attrice esordiente. Da lì in poi, Echegui non si è più fermata: Tocar el cielo (2007), El patio de mi cárcel (2008), prodotto da Pedro Almodóvar, e ancora La casa de mi padre, Bunny and the Bull e Seis puntos sobre Emma, dove interpretava una giovane non vedente con il sogno di diventare madre. Nel 2012 ottiene una nuova candidatura ai Goya per Katmandú, un espejo en el cielo, diretto da Icíar Bollaín. Nello stesso anno debutta a Hollywood nel thriller La fredda luce del giorno, accanto a Henry Cavill, Sigourney Weaver e Bruce Willis.
Negli anni successivi ha spaziato tra commedia e dramma, alternando ruoli brillanti a interpretazioni più complesse. Ha recitato in La gran familia española, Kamikaze, No culpes al karma..., ma anche nel cinema italiano con Lasciati andare (2017), al fianco di Toni Servillo, e nel thriller internazionale Hunter’s Prayer - In fuga.
Molto attiva anche sul piccolo schermo, ha recitato nella serie britannica Fortitude (2015–2017), nella produzione americana Trust (2018) e nella miniserie Netflix Tre giorni di Natale. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Gaudí come miglior attrice non protagonista per L'ofrena, mentre nella commedia musicale Ballo ballo, ispirata alle canzoni di Raffaella Carrà, ha conquistato il pubblico e una nuova nomination ai Goya.
Recentemente aveva lavorato nelle serie Intimidad (Netflix, 2022), Los pacientes del doctor García (2023), e Amare da morire (2025), produzione Apple TV+ in cui era protagonista accanto a Joan Amargós. Il suo ultimo film, Justicia artificial, thriller politico uscito nel 2024, aveva mostrato ancora una volta il suo coraggio nel confrontarsi con tematiche sociali e attuali.
Nel 2021 ha esordito come regista con il cortometraggio Tótem loba, ispirato a esperienze personali e riletto in chiave femminista, con il quale ha vinto nel 2022 il Premio Goya per il miglior cortometraggio di fiction. Un'opera potente, capace di fondere il racconto intimo alla denuncia sociale.
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(Adnkronos) - Nuovo capitolo nel lungo e complicato caso della presunta truffa di figli in Brasile. La vicenda, raccontata dall'Adnkronos fin dalla prima denuncia dell'avvocato italiano Nunzio Bevilacqua, si arricchisce di uno sviluppo giudiziario significativo. Edson Ribeiro tra i più noti avvocati penalisti del Brasile - oggi presidente associazione avvocati criminalisti dello Stato di Rio de Janeiro (ANACRIM) e legale di Bevilacqua nel caso che lo riguarda, ha denunciato il Sindaco italo-brasiliano di Pedras Grandes, Agnaldo Filippi, per ingiurie e diffamazione.
Un passo che evidenzia l'intreccio di interessi e di possibili ingerenze malavitose che si muove dietro una storia che nasce da un caso di una discutibile attribuzione di paternità ma che nei mesi ha svelato connivenze e legami oscuri degni di un intrigo internazionale.
La denuncia dell'avvocato Ribeiro si riferisce al tentativo di esercitare pressioni indebite sul penalista brasiliano, al fine di far rendere dichiarazioni - anche testimoniali - contro il proprio assistito (l’avvocato italiano), violare il segreto professionale (avere informazioni detenute in ragione del suo incarico, tra le quali, “questioni patrimoniali e familiari” riguardanti Bevilacqua) e, comunque, per istigare il difensore all'infedeltà del difensore.
In attesa di comprendere quale sia il reale interesse sottostante del Sindaco Agnaldo Filippi, sono stati intanto chiamati in giudizio - come testimoni della condotta diffamatoria pubblica - Padre Nivaldo Ceron e Barbara Zandomenico Perito (la donna brasiliana che attribuisce a Bevilacqua la paternità senza voler procedere a un test del dna attendibile) dinanzi alla Corte Criminale di Rio de Janeiro.
La condotta diffamatoria in questione sarebbe mirata alla denigrazione della reputazione del Professionista Edson Ribeiro reo, probabilmente, di non essersi piegato ad alcuna pressione esterna da parte di un determinato 'contesto territoriale'.
“Sono rimasto, negli ultimi mesi, in permanente contatto con l’avvocato Edson Ribeiro, a cui non ho fatto mai venir meno, rinnovandola costantemente, la mia fiducia. Mi ha comunicato ogni tentativo di avvicinamento da parte di Agnaldo Filippi (ed altri) - quale anomalo “portavoce” anche degli interessi della signora Zandomenico Perito - per ottenere informazioni riguardo il materiale istruttorio della sua investigazione difensiva e sulla mia persona”, racconta Bevilacqua, che ricorda anche "le minacce pubbliche di morte nei miei riguardi e diffamazione, la ‘manipolazione’ delle dichiarazioni di Ribeiro e lo ‘svilimento’ della sua figura professionale al fine di ostacolare le indagini”.
Le parole dello stesso avvocato Ribeiro servono a definire ulteriormente il quadro. “Bevilacqua e’ sempre stato il mio cliente e, per conto suo, ho svolto in massima lealtà una mia personale e accurata investigazione difensiva - comunicata ritualmente all’Ordine degli Avvocati del Brasile - che ha ricevuto non solo ‘riscontri oggettivi’ ma anche rilevato atteggiamenti gravemente omertosi e a volte ‘significativi’ nei territori in cui e’ avvenuta, in special modo a Santa Catarina; ostacoli di ogni tipo e ad ogni ‘livello’, in modo che non mi fosse consentito fare chiarezza su di un caso che permane, per volontà di qualcuno, realmente oscuro”. L'avvocato brasiliano, quindi, conclude: “Come responsabile dell’indagine sono stato sempre a disposizione, come lo sono attualmente, dell’autorità giudiziaria brasiliana che avrebbe potuto ascoltami in ogni momento se solo avesse voluto, come di quella italiana, anche diplomatica, per riferire tutte le anomalie del caso e dei comportanti di taluni soggetti in questione”. Il caso non solo resta aperto, si aggrava ulteriormente perché aggiunge alla presunta truffa il profilo dell'attività fraudolenta di un intero sistema. (Di Fabio Insenga)
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(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump oggi, lunedì 25 agosto, parla in conferenza stampa dalla Casa Bianca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo dato 350 miliardi di dollari all'Ucraina. Penso che Zelensky sia il miglior venditore che io abbia mai incontrato" dice. "Entrava nel Paese e se ne andava con 50 miliardi di dollari ogni volta, ma ora non diamo più soldi all'Ucraina", ha concluso Trump.
La telefonata con Putin
Donald Trump in conferenza stampa alla Casa Bianca ha detto di aver parlato con Vladimir Putin, dopo il vertice a Washington con il leader ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei per la pace in Ucraina. Alla domanda su come è andata la conversazione, Trump ha risposto: "Ogni conversazione che ho con lui è una buona conversazione, e poi, sfortunatamente, viene caricata una bomba su Kiev o da qualche altra parte, e allora mi arrabbio molto". "Penso che riusciremo a portare a termine la guerra, ma è dura", ha detto Trump.
Futuro incontro con Kim Jong Un?
Donald Trump ha annunciato che "prima o poi" incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong Un. "Abbiamo delle relazioni molto positive" ha detto il presidente americano. L'annuncio di Trump è arrivato poco prima di un suo incontro con il Presidente sudcoreano Lee Jae-myung.
Trump risponde a chi lo critica
Trump ha risposto, poi, alle critiche ricevute per aver inviato la Guardia Nazionale a Washington per il contrasto della criminalità, sostenendo che alcune persone pensano che un dittatore potrebbe "piacere". "Mi attaccano, mi dicono: 'Non abbiamo bisogno di lui. Libertà, libertà. È un dittatore, è un dittatore'", ha detto Trump, riferendosi a coloro che disapprovavano le sue azioni, tra cui la minaccia di inviare le truppe dell'esercito a Chicago. "Ma molte persone dicono: 'forse ci piacerebbe un dittatore'", ha aggiunto Trump sottolineando: "Non mi piacciono. Non sono un dittatore. Sono un uomo con un grande buon senso e sono una persona intelligente". "Quando vedo cosa è successo alle nostre città, mando le truppe e invece di essere elogiato mi dicono: 'State cercando di prendere il controllo della Repubblica'. Queste persone sono malate", ha concluso Trump.
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump oggi, lunedì 25 agosto, parla in conferenza stampa dalla Casa Bianca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo dato 350 miliardi di dollari all'Ucraina. Penso che Zelensky sia il miglior venditore che io abbia mai incontrato" dice. "Entrava nel Paese e se ne andava con 50 miliardi di dollari ogni volta, ma ora non diamo più soldi all'Ucraina", ha concluso Trump.
La telefonata con Putin
Donald Trump in conferenza stampa alla Casa Bianca ha detto di aver parlato di nuovo con Vladimir Putin, dopo una prima chiamata successiva al vertice a Washington con il leader ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei per la pace in Ucraina. Alla domanda su come è andata la conversazione, Trump ha risposto: "Ogni conversazione che ho con lui è una buona conversazione, e poi, sfortunatamente, viene caricata una bomba su Kiev o da qualche altra parte, e allora mi arrabbio molto". "Penso che riusciremo a portare a termine la guerra, ma è dura", ha detto Trump. Putin, ha aggiunto, non vuole vedere Volodymir Zelensky "perché non gli piace". "In realtà non si piacciono a vicenda", ha sottolineato.
Futuro incontro con Kim Jong Un?
Donald Trump ha annunciato che "prima o poi" incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong Un. "Abbiamo delle relazioni molto positive" ha detto il presidente americano. L'annuncio di Trump è arrivato poco prima di un suo incontro con il Presidente sudcoreano Lee Jae-myung.
Trump risponde a chi lo critica
Trump ha risposto, poi, alle critiche ricevute per aver inviato la Guardia Nazionale a Washington per il contrasto della criminalità, sostenendo che alcune persone pensano che un dittatore potrebbe "piacere". "Mi attaccano, mi dicono: 'Non abbiamo bisogno di lui. Libertà, libertà. È un dittatore, è un dittatore'", ha detto Trump, riferendosi a coloro che disapprovavano le sue azioni, tra cui la minaccia di inviare le truppe dell'esercito a Chicago. "Ma molte persone dicono: 'forse ci piacerebbe un dittatore'", ha aggiunto Trump sottolineando: "Non mi piacciono. Non sono un dittatore. Sono un uomo con un grande buon senso e sono una persona intelligente". "Quando vedo cosa è successo alle nostre città, mando le truppe e invece di essere elogiato mi dicono: 'State cercando di prendere il controllo della Repubblica'. Queste persone sono malate", ha concluso Trump.
(Adnkronos) - Dopo aver esposto due anni fa la bandiera dell'Ucraina, ieri don Vitaliano Della Sala, parroco a Mercogliano, in provincia di Avellino, noto come il prete no-global ai tempi del G8 di Genova, ha celebrato la messa della domenica esponendo quella della Palestina sull'altare. "E' da tanto che avrei voluto farlo e ieri ho deciso di schierarmi. Ho pensato al Vangelo, che ci dice di schierarci sempre a favore delle vittime, e io sono vicino alle vittime palestinesi", spiega all'Adnkronos don Vitaliano, che nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo invita sempre i fedeli a pregare per tutte le popolazioni, colpite dalla guerra.
"Quello è il simbolo di un popolo, non di Hamas. Non dobbiamo confonderli. Io difendo tutte le vittime della guerra, come ho difeso quelle israeliane, morte nell'attacco del 7 ottobre. Non sono contro gli ebrei - precisa il parroco -, ma il rischio che si corre oggi, schierandosi con il popolo palestinese, è di essere tacciati di antisemitismo. Ma non è così, io non accetto questa guerra che sta andando avanti contro un popolo che chiede solo di essere riconosciuto. I palestinesi non c'entrano nulla con i terroristi - conclude -. Non sono d'accordo con Netanyahu e con le politiche del suo governo, spero che presto tutto questo possa finire".
(Adnkronos) - Le aziende di Elon Musk, 'xAI' e 'X', hanno intentato una causa di vasta portata contro Apple e OpenAI, sostenendo che i giganti della tecnologia hanno stretto una partnership illegale per soffocare la concorrenza nei mercati dell'intelligenza artificiale e degli smartphone.
La denuncia di 61 pagine, depositata presso un tribunale federale del Texas, accusa Apple e OpenAI di aver stipulato un accordo esclusivo che rende ChatGpt l'unico chatbot di intelligenza artificiale generativa integrato nel sistema operativo iPhone di Apple, bloccando al contempo rivali come il chatbot Grok di xAI.
(Adnkronos) - E' durato circa due ore oggi, lunedì 25 agosto, l'interrogatorio di convalida del fermo di Christian Persico, l'ex compagno 36enne di Tina Sgarbini, la donna 47enne uccisa in casa a Montecorvino Rovella nel Salernitano. L'uomo, accusato di omicidio pluriaggravato e recluso nel carcere di Fuorni , ha risposto alle domande del gip.
Domani intanto la procura conferirà l'incarico per l'autopsia sul corpo della donna, che sarebbe stata strangolata in casa. "Il mio assistito è affranto – afferma all'Adnkronos il difensore del 36enne, l'avvocato Michele Gallo –. Già prima di essere fermato dai carabinieri ha tentato il suicidio. E' molto provato’’.
(Adnkronos) - Dopo due ore di interrogatorio davanti al gip, Christian Persico ha confessato oggi, lunedì 25 agosto, di aver ucciso Tina Sgarbini, la sua ex compagna di 47 anni, trovata morta in casa a Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, la mattina del 23 agosto. Per l'uomo, accusato di omicidio, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Domani, intanto, la procura conferirà l'incarico per l'autopsia sul corpo della donna, che sarebbe stata strangolata in casa. "Il mio assistito è affranto – afferma all'Adnkronos il difensore del 36enne, l'avvocato Michele Gallo –. Già prima di essere fermato dai carabinieri ha tentato il suicidio. E' molto provato".
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