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Ignazio Boschetto presto papà: "Prossima settimana ti avremo con noi..."

26 Agosto 2025
Ignazio Boschetto e Michelle Bertolini - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Ignazio Boschetto sta già contando le ore. Il cantante de 'Il Volo' e la moglie Michelle Bertolini sono pronti a diventare genitori. Con un post condiviso su Instagram, la coppia ha condiviso la gioia dell'attesa, mostrando il pancione della modella italo-venezuelana e scrivendo un messaggio dedicato al loro bambino.  

"Prossima settimana ti avremo tra le nostre braccia. Ogni giorno ci chiediamo come sarai, a chi assomiglierai, se sarai calmo come la mamma o pazzo come papà. Manca davvero poco piccolo nostro", queste le parole. 

 

 

Ignazio e Michelle avevano annunciato la gravidanza pubblicamente lo scorso aprile: "Fra pochi mesi arriverai e non vediamo l’ora di vederti, di crescerti, di farti conoscere il mondo e di conoscere il meraviglioso privilegio di essere papá e mamma. Nel nostro centro del mondo adesso ci sei tu Bianca". Inizialmente, infatti, la coppia credeva di aspettare una bambina che avrebbero chiamato Bianca. Ma dopo l'ecografia morfologica, che si effettua solitamente durante il secondo trimestre della gravidanza, e dai risultati i due hanno scoperto che ad arrivare sarà invece un maschietto. E il nome scelto per lui è Gabriele.  

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Il Learning Centre Helen Doron di San Sperate (CA) dà il via alle iscrizioni con lezioni gratuite di inglese per bambini e ragazzi

26 Agosto 2025
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(Adnkronos) - Cagliari, 26/08/2025 - Il Learning Centre Helen Doron di San Sperate e Sestu riprende le attività didattiche dopo la pausa estiva e si prepara a una nuova entusiasmante ripartenza: da fine agosto, per tre settimane, la scuola organizza lezioni gratuite dimostrative dedicate a bambini e ragazzi, in attesa della ripresa ufficiale. 

«Ci siamo ritagliati circa tre settimane, a cavallo tra agosto e settembre, per organizzare lezioni divise per fasce d’età: sono gratuite e servono per toccare con mano il metodo Helen Doron. E per chi si iscrive entro 24 ore dalla lezione dimostrativa ci sono vantaggi sull’iscrizione», esordisce Tiziana Trapani, responsabile del centro, mamma e insegnante, che nel 2019 ha scelto di portare questo progetto a San Sperate in provincia di Cagliari.  

Il metodo Helen Doron è famoso in tutto il mondo: nasce oltre 40 anni fa da una linguista britannica e negli anni si è diffuso in 38 Paesi con oltre 3 milioni di studenti. Si tratta di un approccio didattico basato sull’ascolto quotidiano, sull’esposizione continua alla lingua inglese, sull’apprendimento naturale e sull’empatia. E viene aggiornato costantemente da un team di pedagogisti, neuroscienziati ed esperti di linguistica: «Dai 3 mesi fino all’adolescenza, ogni percorso viene adattato all’età e alla fase di crescita – illustra Trapani -. Tutte le lezioni si tengono in inglese e comprendono giochi, musica, movimento, danza, storytelling e App multimediali. Il bambino impara con gioia, fiducia e rinforzo positivo, senza alcuna pressione o forzatura. La grammatica si scopre giocando, gli errori non spaventano perché fanno parte del percorso». 

Tiziana Trapani ha aperto questo centro dopo la laurea in lingue moderne: «Mi ha colpito subito l’idea che l’inglese potesse essere un veicolo di crescita personale e non soltanto una lingua da studiare: un modo per far acquisire ai bambini sicurezza in se stessi e curiosità attraverso una lingua straniera. Ecco perché ho voluto realizzare concretamente questa idea costruendo io stessa gli spazi. L’ambiente conta tantissimo: ho inserito colori vivaci, materiali naturali, angoli gioco, libri, musica e relax. I bambini entrano sorridendo, si divertono e imparano senza accorgersene. Qui l’inglese si vive, non si studia semplicemente». 

Il fulcro del centro è il team: gli insegnanti vengono selezionati non solo per la loro preparazione accademica, ma anche per la sensibilità, la motivazione e la capacità di entrare in relazione coi piccoli.  

«La formazione di una persona non si misura solo con un titolo – precisa Trapani -. Ogni nostro insegnante segue percorsi formativi continui. Lavoriamo con passione e attenzione, tenendo conto del temperamento di ogni bambino e delle sue inclinazioni naturali. Molte di noi sono anche mamme, per cui sappiamo quanto sia importante offrire un ambiente educativo sereno, pulito e rispettoso dei tempi di ciascuno. Infine, a casa, l’apprendimento continua grazie ad App dedicate come il Kangi Club, alla piattaforma digitale e a contenuti multimediali creati per rafforzare ciò che si apprende in aula. L’inglese diventa così un compagno quotidiano anche tra le mura domestiche». 

Oltre ai corsi per bambini e ragazzi, il Learning Centre propone percorsi personalizzati anche per adulti, con laboratori pratici di conversazione e preparazione alle certificazioni Cambridge, portando l’inglese nella vita quotidiana di chi desidera una padronanza solida della lingua, per esigenze professionali o, semplicemente, per passione. 

Contatti: Immediapress Contatti: https://www.helendoron.it/sansperatesestu/ A cura di:Pagine Sì! SpA https://www.paginesispa.it/ tel. 0744.431.927 

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Gaza, la decisione dei patriarcati cristiani: "I religiosi non lasciano Gaza City"

26 Agosto 2025
Gaza City - Afp

(Adnkronos) - I religiosi cristiani che fanno capo al complesso greco ortodosso di San Porfirio e del complesso della chiesa cattolica della Sacra famiglia in cui operano le Sorelle missionarie della Carità di Madre Teresa hanno deciso di rimanere a Gaza City "e continuare a prendersi cura di tutti coloro che vi hanno trovato rifugio". Lo annunciano in un comunicato congiunto il Patriarcato greco ortodosso e il Patriarcato Latino di Gerusalemme - guidati rispettivamente da Teofilo III e dal cardinale Pierbattista Pizzaballa - perché "fra coloro che hanno cercato protezione fra le mura di questi siti, molti sono indeboliti e malnutriti a causa delle difficoltà degli ultimi mesi. Lasciare Gaza City e cercare di scappare a sud non sarebbe niente di meno che una sentenza di morte".  

"Si è aggiunta più distruzione e morte in una situazione che era già drammatica prima di questa operazione", si sottolinea. "Sembra che l'annuncio di Israele che 'le porte dell'inferno si apriranno' stia assumendo davvero una forma tragica. Questa operazione non è solo una minaccia ma una realtà che ha già iniziato a essere attuata".  

Dall'inizio della guerra, il complesso greco ortodosso di Gaza City "è un rifugio per centinaia di civili, fra cui anziani, donne e bambini". Nel complesso latino "ospitiamo da molti anni persone con disabilità, che sono affidate alle cure delle Sorelle missionarie della Carità. Come altri residenti a Gaza City, i rifugiati che vivono in questi siti dovranno decidere secondo coscienza cosa fare".  

"Non sappiamo esattamente cosa accadrà sul terreno, non solo per la nostra comunità ma per l'intera popolazione. Possiamo solo ripetere quello che abbiamo già detto: non ci può essere un futuro basato sulla cattività e gli spostamenti dei palestinesi o sulla vendetta. Facciamo eco alle parole pronunciate da Papa Leo XIV alcuni giorni fa", sul rispetto dovuto a tutti, anche ai più piccoli e deboli, da parte dei potenti. "Non c'è ragione per giustificare il trasferimento di civili in massa deliberato e forzato", si denuncia inoltre.  

"E' il momento di porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare la priorità al bene comune della gente. C'è stata abbastanza devastazione nei territori e nelle vite delle persone. Non c'è ragione per giustificare il continuare a tenere civili come prigionieri e ostaggi in condizioni drammatiche. E' il momento della guarigione per le famiglie di tutte le parti che soffrono da lungo tempo".  

I due patriarcati sollecitano "con pari urgenza la comunità internazionale ad agire per porre fine a questa guerra senza senso e distruttiva e per il ritorno dei dispersi e degli ostaggi israeliani".  

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Allerta per caldo torrido in Sardegna, picchi di oltre 40 gradi

26 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAvviso della Protezione civile per mercoledì e giovedì...

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Professore accoltellato a Bassano del Grappa, bloccato presunto aggressore

26 Agosto 2025
Carabinieri

(Adnkronos) - E' stato bloccato il presunto autore dell'accoltellamento del professore di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un giovane con seri problemi psichiatrici, individuato grazie alle telecamere di zona analizzate con il supporto della polizia locale. Portato in caserma, i carabinieri lo stanno interrogando.  

L'aggressione è avvenuta ieri mattina, lunedì 25 agosto. Il 62enne, accoltellato alle spalle mentre passeggiava lungo viale XI Febbraio, una delle strade più trafficate del centro cittadino, è stato ricoverato nell'ospedale San Bassiano e poi trasferito al San Bortolo di Vicenza dove è stato operato per la rimozione di alcune schegge della lama vicino all'aorta.  

L'accoltellamento di un professore di Bassano del Grappa "è un fatto sconcertante, ci ha lasciati tutti di stucco. Nel nostro comune vivono circa 42.000 abitanti ed è una realtà tranquilla, non abbiamo memoria di episodi simili", ha detto il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco all'Adnkronos parlando del caso dello "stimato professore del liceo 'Brocchi', tra i più anziani". "Se il motivo scatenante è stato il rifiuto di una sigaretta, siamo davvero alla follia. Poteva capitare a chiunque: un episodio in pieno centro città, a due passi dal liceo classico", ha aggiunto il primo cittadino che augura al ferito di "rimettersi quanto prima". 

"Già nel prossimo bilancio, prevediamo ulteriori risorse sui sistemi di videosorveglianza. Ogni anno continuiamo a investire anche sul potenziamento dei controlli della forze dell'ordine, ma di fronte a una follia del genere non basterebbe nemmeno mettere una telecamera ogni metro. Non è un problema solo legato alla sicurezza, serve contrastare un disagio sociale che si sta diffondendo sempre di più", ha concluso Finco. 

“Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale”, ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando quanto accaduto a Bassano del Grappa. 

“La ferita - ha aggiunto - era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni, dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”. 

 

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Spazio: tre nuovi esopianeti della categoria 'Nettuniani caldi'

26 Agosto 2025
Spazio: tre nuovi esopianeti della categoria

(Adnkronos) - Un team internazionale guidato da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Università di Roma Tor Vergata ha confermato e caratterizzato tre nuovi esopianeti della categoria 'Nettuniani caldi', pianeti extrasolari con dimensioni e masse simili a quelle di Urano e Nettuno ma che si muovono intorno alle loro stelle su orbite molto più stette (pochi giorni invece di un centinaio di anni). Le scoperte sono state rese possibili grazie al programma Hot Neptune Initiative e alle misure di alta precisione effettuate con gli spettrografi Harps all’Osservatorio La Silla dell’Eso in Cile e Harps-N installato sul telescopio nazionale Galileo dell’Inaf nelle Canarie, in Spagna, integrando i dati raccolti dal telescopio spaziale Tess della Nasa. 

Tra i tre pianeti spicca Toi-5800 b, il nettuniano più eccentrico mai osservato all’interno del cosiddetto 'deserto dei Nettuniani caldi', una regione dello spazio dove si riscontra una marcata scarsità di pianeti di dimensioni simili a quelle di Nettuno ma su orbite molto vicine alle proprie stelle, scarsità che può essere causata da diversi fenomeni, come la migrazione planetaria, in cui l'orbita dei pianeti viene modificata, l'evaporazione atmosferica che porta a una diminuzione delle loro dimensioni o l'interazione gravitazionale con altri corpi relativamente vicini. In particolare, questa zona desertica comprende pianeti con raggi da circa 3 a 7 volte quelli terrestri e periodi orbitali inferiori a pochi giorni.  

Nato da una collaborazione tra ricercatori italiani e statunitensi, il programma Hnei ha come obiettivo quello di scoprire e misurare con grande precisione le masse e le altre proprietà fisiche e orbitali dei candidati Nettuniani caldi identificati dal satellite Tess. Tali misure permettono di selezionare i migliori target da puntare con i telescopi di nuova generazione come il James Webb Space Telescope, per determinare la composizione chimica delle atmosfere di questi pianeti. La capacità di misurare le masse con strumenti di alta precisione consente di confermare la natura planetaria di questi corpi e di valutare la loro evoluzione dinamica e strutturale. I primi risultati del programma Honei sono stati presentati per la prima volta in due articoli scientifici appena accettati per la pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics. 

Come spiega Luca Naponiello, primo autore del primo articolo, ex studente di dottorato all’università di Roma Tor Vergata, ora post-doc Inaf e fondatore del programma Honei, “Toi-5800 b è un sub-Nettuno molto vicino alla propria stella, con un periodo orbitale di soli 2,6 giorni. Ha un raggio di circa 2,5 volte quello terrestre e una massa di circa 9,5 volte quella terrestre. Ciò che ne testimonia l’unicità è l’elevata eccentricità orbitale, inusuale per pianeti con orbite così strette che, per effetto delle forze mareali, di norma si ‘circolarizzano’ rapidamente. Questa eccentricità lascia ipotizzare che il pianeta sia ancora in fase di migrazione orbitale o influenzato gravitazionalmente da un altro corpo celeste nel sistema, ancora da individuare. Inoltre, Toi-5800 b si sta progressivamente avvicinando alla sua stella, perdendo momento angolare, e in futuro potrebbe stabilizzarsi in una regione ancora più interna del deserto dei Nettuniani caldi”. 

Il secondo pianeta, classificato come Toi-5817 b, ha un’orbita più ampia di circa 15,6 giorni ed è ideale per studi atmosferici grazie alla luminosità della sua stella ospite. In un secondo articolo del programma Honei, con prima autrice Francesca Manni, dottoranda presso il dipartimento di Fisica dell'università di Roma Tor Vergata sotto la supervisione del professor Luigi Mancini, viene presentata la scoperta di Toi-5795 b, un “super-Nettuno caldo” in orbita con un periodo di 6,14 giorni attorno a una stella povera di metalli (ovvero di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio). 

“L'esopianeta è stato scoperto dal satellite Tess intorno alla stella Toi-5795, a circa 162 parsec (ossia circa 528 anni luce) dalla Terra - spiega Manni - È stato poi osservato anche con lo spettrografo Harps, per misurare le variazioni di velocità radiale e quindi stimare la massa del pianeta. La stella è un po’ più grande del Sole ma più povera di metalli. Il pianeta ha un’orbita molto stretta e circolare, e caratteristiche da ‘super-Nettuno caldo’, ovvero massa e raggio superiori a quelli di Nettuno, ma temperature elevate".  

“Questo pianeta - aggiunge Manni - si inserisce al confine del deserto dei Nettuniani caldi e la sua orbita quasi circolare e la composizione stellare pongono sfide ai modelli di formazione planetaria attuali, suggerendo che dinamiche successive alla formazione abbiano modellato la sua configurazione attuale”. 

Dopo la scoperta del pianeta ultra-denso Toi-1853 b, "confermiamo l’interesse cruciale della comunità scientifica per il deserto dei Nettuniani caldi. Questi risultati gettano nuova luce sui processi di migrazione e perdita atmosferica, fondamentali per capire la formazione di questo tipo di mondi”, dice Luca Naponiello. 

Tali risultati, ottenuti mediante l’impiego di spettrografi di eccellenza gestiti con il coinvolgimento rilevante di Inaf pongono solide basi per il futuro studio delle atmosfere planetarie con il telescopio spaziale James Webb e con telescopi terrestri di nuova generazione come l’Extremely Large Telescope e saranno fondamentali per comprendere la diversità dei sistemi planetari e la storia evolutiva del nostro stesso Sistema solare. 

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William e la visione sul futuro della monarchia britannica, cosa cambierà quando sarà re

26 Agosto 2025
William e Kate - Ipa

(Adnkronos) - La nuova casa con otto camere da letto del principe e della principessa del Galles offre viste spettacolari sul Castello di Windsor e un'intrigante visione sul futuro della monarchia britannica. Dall'ultimo piano del Forest Lodge, la dimora in mattoni rossi di tre piani risalente al 1780, dove William e Kate si trasferiranno prima di Natale, potranno sorvegliare il castello abitato più antico e più grande del mondo, dimora storica di 40 monarchi, da quando Guglielmo il Conquistatore ne iniziò la costruzione nel 1070. Tuttavia, in rottura con la tradizione, la coppia, che prevede di trasferirsi dalla sua attuale casa con quattro camere da letto nel vicino Adelaide Cottage al Forest Lodge, in un angolo tranquillo del Windsor Great Park, non vivrà mai nel castello a poco meno di cinque chilometri di distanza. Non vivrà a Buckingham Palace o probabilmente in qualsiasi altro palazzo reale quando William diventerà re. 

Il piano dei Galles è di diventare i primi re e regine a non vivere in un palazzo o in un castello in oltre mille anni di storia del regno nasce dal desiderio di creare una casa di famiglia il più normale possibile, non isolati nelle regge in cui i monarchi hanno vissuto per secoli, circondati da servi e cortigiani. Sotto il regno di William, si prevede che il numero di membri della famiglia reale in attività scenderà a cinque o sei, circa la metà del numero attuale e un terzo del numero impiegato durante il regno di Elisabetta II. "William non avrà cugini ad aiutarlo come ha fatto la Regina Elisabetta. Quindi dovrà lavorare in modo più intelligente", ha detto una fonte reale al The iPaper. È probabile che ciò significhi concentrarsi maggiormente su campagne ed eventi a breve termine che riuniranno diverse organizzazioni benefiche, piuttosto che sul re e sulla sua famiglia, ciascuno dei quali rappresentano centinaia di organizzazioni di volontariato.  

Il principe George, dopo William prossimo erede al trono, assumerà i suoi doveri reali probabilmente dopo un periodo nelle Forze Armate, ma è ancora presto per dire con certezza se i suoi fratelli, la principessa Charlotte e il principe Louis, saranno membri lavoratori della famiglia reale. "William e Catherine sono genitori moderni. Possono avere le loro idee, ma credo che aspetteranno di vedere cosa vorranno fare i figli", ha detto un ex assistente della coppia, rifiutandosi – come molti altri – di escludere la possibilità che sia Charlotte che Louis possano in futuro intraprendere una carriera al di fuori della famiglia.  

Un numero inferiore di membri della famiglia reale che lavorano e partecipano a meno impegni dovrebbe significare meno personale: i Galles attualmente impiegano 68 persone, circa la metà di quelle che lavoravano per Carlo quando era principe. Potrebbe anche significare un calo reale dei costi della monarchia e, potenzialmente, un risparmio per i contribuenti. Il Palazzo, già sensibile alle critiche sui costi della monarchia e preoccupato per la revisione del Sovereign Grant prevista per il 2027, sarà consapevole della necessità di risparmiare denaro. 

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Ue, Metsola: "Gaza dimostra che serve un'Europa più forte, non è nata per essere spettatrice"

26 Agosto 2025
Roberta Metsola - Ipa

(Adnkronos) - "La terribile situazione a Gaza ha mostrato a una nuova generazione quanto abbiamo bisogno di un'Europa più forte che promuove la pace". E' il richiamo che arriva dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini, enumerando le sfide a cui va incontro il progetto europeo, che "non è definito né completo", e il cui destino "dipende da ciascuno di noi". 

"Sì, il mondo è cambiato. Sì, gli Stati Uniti sono più complicati di un tempo. Sì, la guerra in Ucraina aveva messo in luce la nostra dipendenza dalla Russia", enfatizza Metsola prima del riferimento a Gaza, sottolineando poi che "come ha detto Mario Draghi, la forza economica e il soft power dell'Europa non sono più sufficienti per garantire che resti un leader globale", ammonisce. 

"Dobbiamo anche rivolgerci a un pubblico più giovane e più scettico sul ruolo dell'Europa nel tracciare una via d'uscita in Medio Oriente e a Gaza, dove la situazione resta orribile. Troppe vittime innocenti, gli ostaggi non sono ancora stati rilasciati, troppi bambini stanno pagando le conseguenze, ieri altri giornalisti sono stati uccisi. Questa situazione è intollerabile", scandisce la presidente. "Vogliamo che le uccisioni cessino, che la sofferenza finisca, che gli ostaggi vengano rilasciati. Non possiamo essere indifferenti. Lo dobbiamo questo a tutte le generazioni future, per aiutare a porre fine a questo ciclo di guerra perpetua. E questo è possibile", aggiunge. 

Quindi torna a evidenziare che lo status quo dell'Ue "significa arrendersi, significa lasciare l'Europa ai margini. L'Europa non è stata mai spettatrice nel mondo e non dobbiamo mai abituarci ad esserlo. Siamo leader, dobbiamo solo avere il coraggio di prendere le decisioni necessarie. È tempo di smettere di guardare all'Europa così com'è e iniziare a costruire l'Europa come può e che può essere", prosegue Metsola, spiegando che all'Ue restano "solo due opzioni: un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l'irrilevanza. Io sostengo il cambiamento". 

E per farlo l'Unione europea "deve diventare più agile, più veloce, più giusta, più capace di produrre risultati concreti per le persone", dice Metsola secondo cui "il primo passo per creare le condizioni per una crescita stabile e sostenibile" passa dal semplificare le regole, rafforzare il mercato unico e sviluppare il commercio".  

"Approvare 13.000 provvedimenti legislativi nella scorsa legislatura contro solo 3.000 negli Stati Uniti frenerebbe chiunque dal poter guidare la strada verso il futuro. Chiunque", evidenzia la presidente del Parlamento europeo. "Su questo dobbiamo essere onesti con noi stessi, capire dove siamo andati troppo in fretta e dove invece non siamo andati abbastanza lontano", prosegue Metsola, sottolineando che "questa riflessione, questa consapevolezza che oggi deve guidare il nostro modo di governare, legiferare, il lavoro quotidiano che io e i miei colleghi svolgiamo nella vostra casa in Europa". 

"L'Europa dovrebbe dare meno lezioni del tono moralista e agire di più", afferma la presidente del Parlamento europeo ricordando che le industrie europee "sostengono milioni di posti di lavoro". 

"Io sono orgogliosa delle nostre industrie. Voglio sostenerle, non ostacolarle. In definitiva, il nostro principio è semplice: dove possiamo semplificare dobbiamo farlo, dove occorre correggerci e adattarci alle nuove realtà dobbiamo farlo. Questa è la direzione che stiamo dando al nostro lavoro", prosegue Metsola, riferendosi all'agenda di semplificazione. 

"Lo stesso vale per il rafforzamento dei nostri mercati unici nei settori dell'energia, dei servizi bancari, dei mercati dei capitali, delle telecomunicazioni e della difesa. È così che potremo colmare il divario tecnologico con Stati Uniti e Cina: un'integrazione più profonda potrebbe sostenerla, ridurrebbe i costi, aumenterebbe gli investimenti e renderebbe più facile per le imprese operare in tutta Europa", spiega. 

"Voglio essere inequivocabile: non esiste alleanza più solida, né sintonia democratica più profonda nella storia del mondo moderno, di quella tra Europa e America. Le nostre aziende sono fondamentalmente integrate, come sono i nostri stili di vita", aggiunge, spiegando che l'accordo commerciale provvisorio è un passo avanti per le nostre relazioni transatlantiche e per la fiducia tra i nostri due continenti" e promettendo che l'Eurocamera farà la sua parte esaminando a fondo l'accordo per garantire che funzioni per le imprese e i consumatori europei. 

"Ma dobbiamo anche trasformare questa esperienza in un insegnamento. Dobbiamo guardare oltre, verso partnerships con Africa, con l'America Latina, basate su investimenti e relazioni commerciali solide. Questo è il messaggio che condivido in ogni Paese e che porterò al G7 dei presidenti del Parlamento in Canada la prossima settimana", aggiunge la presidente del Parlamento europeo. 

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Veneto, stallo su candidato centrodestra. Fdi: "Non escluso nome Lega ma nulla è deciso"

26 Agosto 2025
Raffaele Speranzon - Facebook / Raffaele Speranzon

(Adnkronos) - Sciolto il nodo del candidato governatore in Toscana, con l'investitura ufficiale del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, per il centrodestra restano ancora diverse partite da chiudere in vista delle prossime regionali. Una delle più delicate è quella del Veneto, Regione che la Lega punta a mantenere dopo lo stop alla ricandidatura del presidente Luca Zaia, fermato dal limite dei mandati. 

Nonostante alcune aperture da parte di Fratelli d'Italia sull'ipotesi di un candidato leghista, la situazione resta in stallo, in attesa di un vertice tra i leader del centrodestra. Alla domanda se Fdi si sia decisa a sostenere un nome espresso dalla Lega, il senatore veneto Raffaele Speranzon, interpellato dall'Adnkronos, chiarisce: "Non mi pare proprio. C'è solo una frase che ha detto Luca De Carlo (intervistato da 'La Stampa', ndr): sarebbe uno straordinario atto di generosità verso la Lega. Come a dire: non lo escludiamo. Ma la questione non è affatto definita. Nella dichiarazione di De Carlo io mi ritrovo: nulla è escluso, ci mancherebbe. Fin dall'inizio abbiamo detto che non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno, tenendo però conto che Fdi, alle ultime elezioni, è stata la forza politica che ha raccolto la stragrande maggioranza dei voti di centrodestra in Veneto". 

Il vice capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato rimanda la decisione al tavolo dei leader - Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi - che dovranno sciogliere definitivamente il nodo: "Rimandiamo tutto a quando, a livello di leader nazionali, si deciderà cosa fare. Da parte nostra, in questo momento, c'è grande serenità, con la convinzione che sarà scelto il miglior candidato possibile", spiega Speranzon, considerato a sua volta tra i papabili di Fdi insieme al coordinatore del Veneto De Carlo. "Non ne facciamo una questione di partito. L'unica certezza - insiste - è che il criterio per la scelta non sarà la casacca, ma le qualità del candidato". 

Quanto all'ipotesi di una Lista Zaia - che la Lega, tra l'altro, avrebbe accantonato - resta lo scetticismo di Fdi: "Francamente - dice ancora Speranzon - non era mai successo che ci fosse una lista del presidente uscente senza che fosse candidato alla presidenza. Forse potrà esserci una lista del candidato presidente, ma è una valutazione che spetterà ai leader dei partiti". Diverso il discorso sulla candidatura di Zaia come capolista in tutte le province venete: "E' un'ottima notizia. La sua candidatura permetterà alla Lega di ottenere un ottimo risultato e al centrodestra, nel complesso, di non disperdere il consenso che Zaia ha saputo conquistare anche a livello personale. Ben venga". 

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West Nile, nuovo caso a Oristano: 64enne positivo al virus

26 Agosto 2025
Una zanzara - (Ipa)

(Adnkronos) - Un 64enne residente nel Campidano di Oristano è risultato positivo al virus della West Nile. Si tratta del nono caso umano di febbre del Nilo diagnosticato nel corso del 2025 nella provincia di Oristano. Come fa sapere la Asl di Oristano il sessantaquattrenne è ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano e le sue condizioni sono buone. Dopo l’accertamento, il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria, diretto da Maria Valentina Marras, ha fatto scattare immediatamente tutte le misure previste per il caso: indagine epidemiologica e circoscrizione dell’area dell’abitazione dell’uomo per consentire una disinfestazione più approfondita nel raggio dei 200 metri dalla stessa casa. 

"Nelle scorse settimane erano risultati positivi al virus altri tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni, un ultraquarantenne e un ultranovantenne. Di questi otto contagiati, sei sono ancora ricoverati in diversi ospedali, mentre due sono stati dimessi e hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni", ricorda la Asl di Oristano sottolineando che "non esiste un vaccino per la febbre West Nile, né una terapia specifica. Per questo è fondamentale proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi adottando alcune precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara". 

E' invece fuori pericolo la donna di 74 anni ricoverata la scorsa settimana nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Papardo di Messina per infezione da West Nile. I medici hanno sciolto la prognosi. "La paziente, ricoverata in degenza ordinaria e già da sabato in stato vigile - spiega Antonio Albanese, direttore dell'Uosd Malattie infettive del nosocomio - è stata sottoposta a ulteriori esami ematochimici e diagnostici, che hanno escluso la concomitanza di danni cerebrali importanti. Migliorata sia nell’orientamento sia nelle capacità vitali, resta ancora ricoverata per eseguire un ciclo di riabilitazione". Al pronto soccorso del Papardo la donna era arrivata giovedì scorso, dopo sei giorni a casa con febbre e rigidità alla nuca, una sintomatologia compatibile con un'encefalite. Esame sierologico e ricerca Rna virale sul sangue hanno fornito la diagnosi: infezione da virus West Nile. Immediata l'attivazione da parte della Direzione generale e della Direzione medica di tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali. 

I campioni sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma ufficiale e il caso è stato segnalato all’Azienda sanitaria provinciale e all’assessorato regionale alla Salute per un'indagine epidemiologica. "La signora S.M. ha detto di risiedere in una zona infestata da zanzare e api", spiegano dall'ospedale Papardo, invitando ancora una volta i cittadini ad attuare le adeguate misure preventive come munirsi di repellenti per zanzare, indossare abiti coprenti, utilizzare zanzariere, evitare le ore critiche soprattutto all'alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive, eliminare i luoghi di riproduzione delle zanzare e svuotare i ristagni d'acqua. 

"Le evidenze scientifiche nazionali e internazionali - concludono dall'ospedale - hanno dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza, volti al monitoraggio della circolazione del vettore infetto e alla sorveglianza attiva degli uccelli selvatici, nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus. La tempestività della diagnosi risulta cruciale per la cura e la guarigione del paziente". 

 

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Pellegrini, Matilde guarda papà Matteo giocare in spiaggia: l'orgoglio di Federica

26 Agosto 2025
Federica Pellegrini, Matteo Giunta e Matilde - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Un ritratto di famiglia al mare. Federica Pellegrini, in vacanza, ha condiviso un dolce scatto sui social che ritrae la piccola Matilde mentre osserva il papà, Matteo Giunta giocare a beach volley.  

Matilde, nata a gennaio del 2024, sta crescendo in un ambiente dove lo sport è di casa. La mamma la porta spesso in piscina, non per spingerla a seguire le sue orme, ma per farle acquisire sicurezza in acqua fin da piccola. Matilde sta già muovendo i primi passi, o meglio le prime pinnate, senza l'aiuto dei braccioli. L'obiettivo, ha spiegato più volte la 37enne, è chiaro: "Sono una mamma che sa quanto importante sia imparare a nuotare bene e sapersi destreggiare in un elemento così complesso come l'acqua". 

In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Federica Pellegrini aveva rivelato che il sogno di Matteo Giunta sarebbe quello di vedere la figlia alle prese con il tennis o con la pallavolo. E a giudicare dalla foto condivisa dalla campionessa non sembra affatto un'idea così lontana. Anzi, la piccola Matilde con lo sguardo fisso su papà e una posa curiosa e attenta, sembra già interessata al gioco.  

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Energia, al Meeting Rimini Acquirente Unico illustra azioni tutela consumatori

26 Agosto 2025
Energia, al Meeting Rimini Acquirente Unico illustra azioni tutela consumatori

(Adnkronos) - Con uno stand informativo e un evento aperto al pubblico, al Meeting di Rimini Acquirente Unico racconta la sua evoluzione e come continua a tutelare i consumatori, in particolare i più deboli. Dal 1° luglio 2024 è finita la 'Maggior Tutela': una svolta che ha riguardato milioni di famiglie, chiamate a orientarsi tra mercato libero, tutele graduali e servizi dedicati ai consumatori vulnerabili. "La sfida – ha spiegato l'Amministratore Delegato Giuseppe Moles – è stata comunicare in modo semplice concetti complessi, per accompagnare i cittadini in un cambiamento epocale". Da qui la campagna #Facciamoluce, diffusa su tv, radio, stampa e social. 

Particolare attenzione è rivolta ai consumatori più fragili: over 75, famiglie con ISEE basso, persone con gravi problemi di salute o residenti in aree disagiate. Per loro, Acquirente Unico assicura forniture a prezzi equi e trasparenti, sfruttando strumenti come i contratti di lungo termine per proteggerli dalle oscillazioni del mercato. 

Accanto a questo, i cittadini hanno oggi a disposizione strumenti digitali come il Portale Offerte, il Portale Consumi e lo Sportello per il Consumatore, utili per confrontare tariffe, monitorare i consumi e risolvere controversie in modo rapido. Sul fronte tecnologico, Egis Ligorio - Responsabile dell'Unità Sistema Informativo Integrato - ha posto l’accento sulla piattaforma che gestisce miliardi di dati tra fornitori, distributori e utenti."Il nostro impegno principale è la sicurezza – ha sottolineato – con investimenti in cybersecurity, intelligenza artificiale e formazione del personale". 

La protezione, però, non è solo compito delle istituzioni. I cittadini devono fare la loro parte, imparando a riconoscere possibili truffe e a diffidare di chi chiede dati personali in modo sospetto. "Solo lavorando insieme – ha concluso Ligorio – possiamo costruire un mercato dell’energia più sicuro, trasparente e a misura di cittadino". 

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Verme mangia carne, confermato caso umano di infezione

26 Agosto 2025
Un microscopio - (Ipa)

(Adnkronos) - Si chiama verme a vite del Nuovo Mondo (New World screwworm), è una sorta di larva mangia carne, un parassita che divora tessuti vivi di animali a sangue caldo (uomo compreso). Nel Maryland le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno confermato la diagnosi di un raro caso umano e ora l'amministrazione Trump sta cercando di impedire la ricomparsa di questo parassita che era stato in gran parte eradicato dal bestiame negli ultimi 50 anni. Il caso, riporta il 'Washington Post' e diversi media Usa, è stato confermato il 4 agosto in una persona che era arrivata negli Stati Uniti da El Salvador. A spiegarlo è stato Andrew Nixon, portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani. 

Il residente è guarito e non ci sono evidenze che abbia infettato altri esseri umani o animali, hanno puntualizzato le autorità sanitarie dello Stato in una nota.  

A preoccupare, per il potenziale rischio di diffusione e l'impatto che avrebbe sull'industria del settore bovini, è però la recente epidemia di verme mangia carne del Nuovo Mondo (Nws) registrata in America Centrale. Le autorità sanitarie statali e federali hanno tenuto tuttavia a precisare che il caso del Maryland non è motivo di allarme e che i piani per un nuovo impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas mirano a mitigare le minacce globali derivanti dal parassita. "Il rischio per la salute pubblica negli Stati Uniti" legato al Nws "è molto basso", ha affermato Nixon. 

Questo parassita può colpire soprattutto ferite aperte o non curate. Poiché non esiste un trattamento, "la prevenzione e la rapida rimozione sono fondamentali", secondo i Centers for Disease Control and Prevention. La scorsa settimana, il dipartimento Usa della salute e dei servizi umani ha autorizzato la Food and Drug Administration (Fda) a rilasciare autorizzazioni all'uso di emergenza per farmaci destinati a trattare o prevenire il verme mangia carne negli animali. Le recenti epidemie sia umane che animali in America Centrale e Messico hanno spinto le autorità statunitensi a intensificare nuovamente gli sforzi. La maggior parte delle infezioni negli Stati Uniti, incluso l'ultimo caso nel Maryland, viene contratta durante i viaggi nelle regioni tropicali e subtropicali, ricordano i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie).  

"È qualcosa che abbiamo sconfitto una volta e che sconfiggeremo di nuovo", ha assicurato Phillip Kaufman, direttore del Dipartimento di entomologia alla Texas A&M University. Queste infezioni non sono contagiose, ha precisato. Una mosca femmina deposita fino a qualche centinaio di uova nella ferita di un mammifero e vola via. Le uova si schiudono in circa 12 ore e le larve si insinuano nella ferita e iniziano a nutrirsi di tessuto vivo, emanando un cattivo odore che può attirare altri insetti, ha illustrato l'eseprto. Una persona infetta dovrebbe recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico di base. Per gli animali, un veterinario deve estrarre meticolosamente le larve dalla ferita, disinfettare la zona, rimuovere il tessuto danneggiato e suturare la ferita, che dovrebbe chiudersi e guarire senza antibiotici. 

Circa una settimana prima dell'identificazione dell'ultimo caso, il Dipartimento dell'Agricoltura ha annunciato un piano radicale per combattere il parassita, che il segretario all'Agricoltura Brooke Rollins si è impegnato a sradicare. A giugno, Rollins aveva reso noto il progetto da 8,5 mln di dollari di un impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas. Obiettivo: disperdere queste mosche sterili per impedire la riproduzione dei vermi. L'American Veterinary Medical Association ha esortato i veterinari e gli allevatori a cercare segni di infestazione, soprattutto negli animali che hanno partorito di recente, presentano ferite aperte o sono stati sottoposti a interventi chirurgici o procedure come la marchiatura.  

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