(Adnkronos) - Crisi carburanti in Russia. Le isole Kurili nell'estremo oriente russo sono rimaste a secco di benzina, denunciano le autorità locali, in seguito agli attacchi dell'Ucraina contro le raffinerie. "La vendita al pubblico di AI-92 (uno dei due tipi di benzina più venduti in Russia, ndr) è stata sospesa provvisoriamente. L'intero rifornimento è necessario per i mezzi speciali", ha spiegato il presidente del distretto delle Kurili (che rientra nella regione di Shakhalin), Konstantin Istomin, cinque giorni dopo che anche nel suo distretto era stato imposto un limite all'acquisto di carburante per ogni acquirente.
In realtà la scarsità di carburante viene segnalata in tutto il Paese. Problemi di rifornimento e restrizioni alla vendita sono stati imposti anche nella regione di Primorye, dove nei giorni scorsi si erano formate lunghe file davanti ai distributori. Restrizioni sono state introdotte anche in Crimea e nella territorio di Zabaikalsky. I prezzi della benzina in tutto il Paese sono aumentati a livelli record.
Il Cremlino ha imposto il bando alle esportazioni per tutto il mese di agosto e lo ha poi esteso a tutto il mese di settembre. Il vicepremier Aleksandr Novak ieri ha convocato i vertici delle principali aziende petrolifere per discutere della crisi e delle misure necessarie per porvi rimedio.
Il benzinaio con le armi atomiche - la definizione che il senatore americano John McCain aveva dato della Russia - è rimasto senza benzina dopo che almeno dieci raffinerie e terminal per il carburante sono stati colpite nelle ultime settimane in diverse regioni del Paese (Samara, Ryazan, Volgograd, Oryol, Leningrado), un settore già messo a dura prova dalle sanzioni occidentali e dalla conseguente difficoltà a reperire equipaggiamenti. Ad acuire la crisi, l'aumento del consumo di benzina, con un maggiore traffico su gomma, a causa dei raid contro le ferrovie e gli aeroporti in coincidenza con gli spostamenti per le vacanze estive.
Secondo le fonti militari di Kiev citate da Militarnyi, i raid hanno messo fuori uso 17 unità per il trattamento del petrolio, abbassando del 13-14% la capacità di raffinamento complessiva in Russia. Sono state pesantemente danneggiate le raffineria di Rosneft di Ryazan, della Lukoil a Volgograd, e terminal vicino a San Pietroburgo. Secondo analisti americani citati dal Wall Street Journal, sono fuori uso per almeno quattro sei settimane sei delle principali raffinerie del Paese.
E' dal 2023 che le forze di Kiev puntano alle raffinerie in Russia, ma di recente gli attacchi si sono fatti più precisi, con proiettili più pesanti con i nuovi missili da crociera 'made in Ukraine' Flamingo, e un immediato nuovo raid dopo le riparazioni del sito. "Il nostro obiettivo è quello di ridurre la capacità russa a finanziare e alimentare la guerra. Ogni raffineria in meno che funziona, significano meno risorse per il fronte", ha spiegato una fonte militare di Kiev riportata da United Media 24.
Il costo della benzina in Russia è aumentato del 45% dall'inizio dell'anno, pur a fronte di un calo significativo del costo del petrolio. I trader di combustibile in Russia, che usualmente immagazzinano benzina a costi ridotti l'invrno per rivenderla l'estate, non lo hanno fatto quest'anno a causa dell'elevato costo del denaro. Le riserve sono insufficienti e la benzina è razionata. Se non sparita del tutto, come alle Kurili.
Intanto Kiev accusa la Russia per nuovi attacchi con droni contro il territorio ucraino. Le sirene dell'allarme antiaereo hanno continuato a suonare fino a stamani in alcune regioni dell'Ucraina. In quella nordorientale di Sumy le autorità hanno denunciato che tre persone sono rimaste lievemente ferite. L'Aeronautica militare ucraina ha segnalato che sono stati intercettati 47 droni su 59 fatti partire dalla Russia.
La Russia dal canto suo afferma di aver intercettato e abbattuto nella notte 43 droni fatti partire dall'Ucraina. E' quanto riferiscono i media russi sulla base delle informazioni diffuse dal ministero della Difesa di Mosca, mentre prosegue il conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio di tre anni fa.
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(Adnkronos) - Bianca Balti è tornata a parlare delle sue condizioni di salute. La top model, a distanza di un anno dalla diagnosi del tumore alle ovaie, si è messa a nudo e ha raccontato tutto il suo percorso, dalla diagnosi alla consapevolezza.
In un’intervista video rilasciata al marchio ‘Camilla and Marc’, Bianca ha spiegato di essersi recata al pronto soccorso a causa di forti dolori. Dopo l’ecografia è arrivata la diagnosi che ha cambiato tutto. “La mia prima reazione è stata piangere, non riuscivo quasi a respirare”.
La scoperta del tumore è arrivata poco dopo aver perso un’importante decisione: sottoporsi a una mastectomia preventiva. Una scelta presa in seguito alla scoperta della mutazione genetica BRCA1, che aumenta il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie.
Balti ricorda di aver detto: "Sono stata così stupida a non rimuovere le ovaie". “È parte della tua femminilità. Le ovaie in particolare – spiega la modella - ho sempre saputo di volere altri figli, e avevo paura di sentirmi meno donna senza le mie ovaie. È come una parte dell’essere donna che ho sempre sentito mia”.
“Nel momento in cui mi sono sentita così vicina alla morte, mi sono sentita anche incredibilmente legata alla vita. Ora conosco il valore della vita. Anche se ho ancora tanta paura. Ho sempre fatto da principale sostegno per le mie figlie, e quindi… sì, è una grande preoccupazione”, ha raccontato.
Balti oggi ha nuove consapevolezze: “Non devo più compiacere nessuno. Potrebbero essere i miei ultimi giorni sulla terra, quindi non li sprecherò cercando di piacere a tutti o fingendo di essere qualcosa che non sono. E sai una cosa? Ho scoperto che la gente mi apprezza di più così”.
E ancora: “Da quando ho ricevuto la diagnosi, vivo la vita in modo molto più profondo, più significativo di quanto abbia mai fatto. Ogni giorno ha un sapore diverso. Ma sono viva. Quello che mi dà speranza è la ricerca scientifica. E il fatto che, grazie alle campagne di sensibilizzazione, ci stiamo avvicinando a un test che potrà individuare precocemente questo tumore… e questo cambierà tutto. Tutto”.
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(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre dazi fino al 200% sulle importazioni cinesi se Pechino non fornirà in modo affidabile agli Stati Uniti magneti realizzati con terre rare. Parlando alla Casa Bianca, durante un incontro con il presidente sudcoreano Lee Jae Myung, Trump ha dichiarato: "Devono fornirci i magneti. Se non ce li forniscono, allora dobbiamo imporre loro dazi del 200% o qualcosa del genere".
Il presidente americano ha riconosciuto che misure così estreme avrebbero di fatto bloccato gli scambi commerciali con la Cina, aggiungendo che la mossa sarebbe accettabile, se necessario. Le terre rare sono metalli fondamentali per la tecnologia moderna, inclusi smartphone, turbine eoliche, veicoli elettrici ed equipaggiamento militare, e i magneti sono particolarmente importanti. La Cina è il leader mondiale nella produzione e lavorazione di questi metalli e gli Stati Uniti dipendono da tali importazioni. Pechino aveva già limitato le esportazioni di terre rare e magneti nel contesto del conflitto commerciale.
Le ultime dichiarazioni di Trump contrastano con il tono più conciliante adottato all'inizio di agosto, quando la Casa Bianca aveva annunciato una proroga di 90 giorni della tregua commerciale con la Cina. A maggio, entrambi i Paesi avevano concordato di sospendere le nuove misure punitive per far avanzare le discussioni sul commercio, l'approvvigionamento di terre rare e l'accesso ai chip per l'intelligenza artificiale (Ia).
Secondo il Wall Street Journal,è atteso in settimana a Washington il negoziatore e vice ministro del Commercio cinese Li Chenggang per quello che sarebbe il primo round di colloqui qui tra Cina e Stati Uniti, nel mezzo della 'tregua' tra le due superpotenze nella guerra di dazi e controdazi che scadrà a novembre, dopo l'ultima proroga. Secondo le fonti del Wsj, Li, collaboratore numero uno del capo negoziatore He Lifeng, vicepremier e 'zar' dell'economia cinese, incontrerà vice del Rappresentante per il Commercio Usa, Jamieson Greer, e funzionari del Dipartimento del Tesoro, oltre a esponenti della comunità imprenditoriale Usa.
La proroga della 'tregua' è arrivata con l'impegno delle due parti a contenere gli aumenti di dazi e controdazi e allentare le restrizioni sull'export di beni considerati strategici, anche i magneti di terre rare dalla Cina. Tra l'altro, conferma il Wsj, negli ultimi mesi ci sono stati contatti tra Cina e Usa per un possibile vertice tra Donald Trump e Xi Jinping. Ieri lo stesso tycoon ha detto ai giornalisti di valutare una visita nel gigante asiatico. "A un certo punto, durante l'anno o poco dopo, andremo in Cina", ha detto.
Le tensioni comunque non mancano. A inizio mese Trump ha messo nero su bianco l'auspicio che la Cina possa "quadruplicare rapidamente gli ordini di soia". Richiesta rimasta sinora senza risposta, evidenzia il giornale, mentre l'Amministrazione Usa si prepara a intensificare i controlli sulle importazioni cinesi di acciaio, rame e litio, con una mossa volta ad attuare il divieto Usa sui beni che si presume siano frutto di lavori forzati nello Xinjinag e pensata in nome dell'obiettivo di ridurre il deficit commerciale con la Repubblica Popolare.
Proprio gli ordini di soia dovrebbero essere tra i temi dei colloqui di Li, che è stato rappresentante cinese al Wto. E, stando alle fonti del Wsj, prima di qualsiasi impegno - che si tratti di soia o di aerei Boeing - Pechino continuerà a chiedere all'Amministrazione Trump la revoca dei dazi al 20% collegati al dossier fentanyl. Anche se finora, dicono le fonti, la Cina deve ancora presentare una proposta per il contrasto ai precursori del fentanyl che sia ritenuta sufficiente dall'Amministrazione Trump. Le fonti si aspettano Li continui anche a spingere per un allentamento delle restrizioni sulla vendita di tecnologia alla Cina, pur in assenza - almeno per ora - di incontri fissati con il Dipartimento del Commercio, responsabile per i controlli sull'export.
Leggi tutto: Dazi Usa-Cina, Trump minaccia "tariffe del 200%": negoziatore Pechino vola a Washington
(Adnkronos) - "Il mondo dello sci piange la prematura scomparsa di Chiara Arduino, 25 anni, di Garessio". Lo riporta la Federazione Italiana Sport Invernali in una nota. "Chiara - si legge - aveva una grande passione per lo sport e per la montagna, tanto da avere iniziato da piccolissima come giovane atleta nel Garessio, nel Sangiacomo e poi nel Mondolé Ski team, per poi diventare maestra di sci nello sci club Ceva. Lavorava a Valtournenche, dove è stata colpita da un malore improvviso che le è stato fatale".
Chiara Arduino si era laureata lo scorso anno a Torino e recentemente aveva ripreso a sciare e ad arrampicarsi in montagna. "La Federazione Italiana Sport Invernali si stringe alla famiglia Arduino in questo momento triste e doloroso" chiude il comunicato.
Leggi tutto: Lutto nel mondo dello sci, morta a 25 anni Chiara Arduino
(Adnkronos) - Torna in campo l'Italia di pallavolo. La nazionale femminile affronta oggi, martedì 26 agosto, il Belgio nel terzo match del pool B dei Mondiali di volley che si stanno disputando in Thailandia. La squadra allenata da Julio Velasco, che ha conquistato l'oro alle Olimpiadi di Parigi e trionfato nell'ultima Nations League, ha vinto le prime due partite contro Slovacchia e Cuba, salendo a 31 successi consecutivi. Già qualificate agli ottavi di finale, l'Italia si gioca ora il primo posto nel girone.
La sfida tra Italia e Belgio, valida per i Mondiali di pallavolo femminile 2025, è in programma oggi, venerdì 22 agosto, al Phuket Municipal Stadium di Phuket alle ore 12. Il match sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
Leggi tutto: Italia-Belgio ai Mondiali di pallavolo: orario e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Centinaia di vasetti di vetro già utilizzati più volte, in alcuni casi ancora sporchi, destinati a nuovo riempimento. Numerosi contenitori di confetture autoprodotte, privi di etichette e non conformi, alcuni dei quali avevano perso il sottovuoto. E' quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nas di Bologna nell'ambito della campagna di prevenzione e sicurezza alimentare 'Estate Tranquilla 2025', intensificata a seguito dei recenti casi di botulismo.
I Nas di Bologna hanno eseguito mirati controlli in aziende e stabilimenti di produzione di conserve vegetali, alla luce dei recenti casi di cronaca che hanno riportato l'attenzione sul rischio botulino. In particolare, nella seconda metà di agosto è stata eseguita una ispezione in una azienda agricola del bolognese, attiva nella produzione e nella vendita di confetture e succhi di frutta. Le verifiche hanno consentito di riscontrare la totale inadeguatezza delle procedure di pastorizzazione adottate, tali da non garantire la sicurezza delle conserve e da esporre i consumatori al concreto rischio di sviluppo della tossina botulinica.
Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti centinaia di vasetti di vetro già utilizzati più volte, in alcuni casi ancora sporchi, destinati a nuovo riempimento; numerosi contenitori di confetture autoprodotte, privi di etichette e non conformi, alcuni dei quali avevano perso il sottovuoto; oltre 1.500 vasetti e bottiglie di confetture e succhi di frutta, in larga parte privi di etichettatura, risalenti a produzioni degli anni 2010, 2012 e 2018; ambienti di lavorazione e stoccaggio in condizioni igieniche precarie, caratterizzate da presenza di sporcizia, polvere, ragnatele, guano e materiali promiscui.
All’esterno della struttura, poi, i militari hanno inoltre accertato la preparazione di passata di pomodoro in un paiolo di rame arrugginito, alimentato con legname di pallet dismesso, in assenza dei requisiti minimi di sicurezza alimentare. Al termine del controllo, i carabinieri del Nas hanno sequestrato 674 kg di confetture e succhi di frutta, per un valore stimato di oltre 15.000 euro. Dell’esito dell’ispezione è stata data comunicazione alla competente Ausl che ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di produzione, stoccaggio e commercio di conserve alimentari, quantificata in circa 150.000 euro. Per le violazioni accertate, sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 4.500 euro.
Leggi tutto: Botulino, sequestrati dai Nas oltre 600 kg di conserve e succhi a rischio
(Adnkronos) - Anche quest’anno Engineering è tra i protagonisti del Meeting di Rimini. Il Gruppo leader nei processi di digitalizzazione per aziende e pa ha partecipato con l’executive director energy & utilities, Italo Moroni a 'L’energia è vitale. Occorre realismo', panel che ha messo a confronto mondo della politica e delle aziende sulle sfide della transizione energetica.
Alla fine del suo intervento, Moroni ha commentato: “La transizione energetica italiana sta vivendo una crescita non lineare e segnata da alcune contraddizioni. Solo per fare uno degli esempi possibili, basta dire che nel 2024 abbiamo raggiunto il record del 41% di energia da fonti rinnovabili, mentre nel primo trimestre 2025 siamo scesi al 33%. In questa fase è quindi necessario un approccio sistemico in cui la digitalizzazione gioca un ruolo cruciale. Se da una parte, infatti, le nuove tecnologie diventano driver di efficienza, semplificazione e sostenibilità, dall’altra possono supportare aziende e decisori politici nel trasformare la complessità di un settore fortemente diversificato in opportunità di realizzare servizi innovativi e a beneficio di una produzione e distribuzione energetica sempre più capillare e inclusiva, portando vantaggi concreti ai cittadini", ha aggiunto.
"In Engineering abbiamo oltre trent’anni di esperienza -ha spiegato ancora- nel settore energy & utilities, di cui supportiamo uno sviluppo costantemente orientato all’innovazione e alla sostenibilità economica e ambientale, guidandoli verso soluzioni green e con impatti positivi sulle comunità. Per questo riteniamo che in una fase così complessa la transizione energetica si realizzi combinando ambizione tecnologica e realismo operativo. Proponiamo tre azioni concrete: aprire tavoli tecnici tra istituzioni, operatori e player di tecnologia, per mettere a fattor comune esigenze, obiettivi e know how; incrementare gli investimenti in nuove tecnologie abilitanti come intelligenza artificiale, digital twin e iot, per velocizzare una digitalizzazione in equilibrio tra standardizzazione e customizzazione di servizi che rispondano alle esigenze delle singole utility; rafforzare competenze ibride capaci di integrare business, tecnologia e sostenibilità, sempre più centrale nelle strategie energetiche. Solo così potremo rendere la transizione in corso un percorso stabile, efficiente e in grado di guardare alle sfide del futuro”, ha spiegato ancora.
Con oltre 35 anni di esperienza, 1100 specialisti e 300 clienti, Engineering è tra i principali abilitatori tecnologici della transizione energetica italiana. Gestisce, integra e coordina il ciclo di vita delle risorse naturali per l'energia (elettricità, gas, acqua), abilitando l'erogazione innovativa di servizi attraverso le nuove tecnologie, l'empowerment del consumatore finale e la gestione intelligente di infrastrutture e sistemi energetici.
Cuore dell’approccio di Engineering è l’utilizzo strategico dell’intelligenza artificiale, ormai leva essenziale per rendere la transizione energetica non solo possibile, ma sostenibile e stabile nel tempo. L’Ai consente di anticipare, ottimizzare e decidere in tempo reale in un contesto caratterizzato da reti bidirezionali, micro-produzione diffusa e domanda energetica sempre più variabile. Gli algoritmi di machine learning trasformano grandi volumi di dati grezzi in insight operativi, guidando le scelte degli operatori e delle istituzioni verso un sistema energetico più resiliente, distribuito e coerente con gli obiettivi di transizione ecologica.
Con la piattaforma proprietaria Neta, modulare e data-driven, Engineering supporta oltre 150 clienti italiani e internazionali, favorendo e velocizzando la digitalizzazione dei processi core del settore (dalla gestione operativa alla relazione con il cliente), abilitando ecosistemi più efficienti e pronti ad accogliere i nuovi modelli energetici distribuiti. Il panel 'L’energia è vitale. Occorre realismo' è stato moderato da Felice Vai, vicepresidente di Compagnia delle Opere, e ha visto la partecipazione di Paolo Arrigoni, presidente del Gse, Marco Bernardi, presidente di Illumia, Giorgio Gori, europarlamentare, Nicola Procaccini, europarlamentare e responsabile energia di Fratelli d’Italia, e Francesco Salerni, direttore strategia, digitale e sostenibilità di Terna.
(Adnkronos) - Agli Us Open 2025 è il giorno di Jannik Sinner. Oggi, martedì 26 agosto, il numero uno del ranking Atp e campione in carica a New York debutterà nell'ultimo Slam americano contro il ceco Vit Kopriva, nel primo turno del torneo. Per l'azzurro, una sfida importante per capire il proprio stato di forma dopo il ritiro nella finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Alcaraz. "Ora sto bene. L'obiettivo è prepararci per questo torneo e la strada è quella giusta" aveva detto Jannik pochi giorni fa, in un'intervista a Sky Sport.
Sinner ha intanto ultimato il suo avvicinamento al debutto a New York contro Kopriva con un allenamento sul cemento insieme a Roman Safiullin. Gli scambi con il russo, tra abbracci e sorrisi, sono arrivati dopo quelli dei giorni scorsi con Michelsen e Khachanov, due giocatori che hanno nella battuta il miglior colpo del proprio repertorio. E scelti dunque per lavorare sulla risposta e sulla reattività, dopo il malore nell'ultimo atto del torneo di Cincinnati contro Carlos Alcaraz. L'obiettivo, per Jannik, è chiaro: difendere il titolo a New York e conquistare la quarta finale stagionale di uno Slam (che sarebbe anche la quinta consecutiva, considerando il successo a New York un anno fa). Alcaraz è avvisato.
(Adnkronos) - E' nato Venice for Israel in risposta a Venice for Palestine. Alla vigilia dell'inaugurazione dell'82esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il Lido si ritrova al centro di una polemica sempre più accesa sulla Striscia di Gaza. Due appelli contrapposti agitano le acque di una manifestazione che da sempre si vuole vetrina del cinema globale e, al tempo stesso, spazio di libertà espressiva e confronto.
Tutto è iniziato il 22 agosto con una lettera firmata da oltre 1.500 tra attori, registi e professionisti del settore riuniti sotto la sigla V4P - Venice for Palestine, che hanno denunciato pubblicamente quello che definiscono "il genocidio a Gaza", chiedendo alla Biennale di Venezia spazi per discutere quanto sta accadendo in Palestina e denunciare le responsabilità del governo di Israele.
Gadot e Butler non saranno a Venezia 2025
A rispondere a questa posizione è ora il neonato comitato Venice for Israel, sostenuto dal gruppo Free4Futur, che ha lanciato un contro-appello con oltre un migliaio di adesioni iniziali, tra cui intellettuali, artisti e cittadini italiani e stranieri. "L'arte non può essere ridotta a strumento di propaganda né piegata alle campagne di odio che circolano nel mondo - si legge nel nuovo appello - Con questa lettera al direttore della Mostra del Cinema di Venezia e agli altri responsabili della Biennale, chiediamo di difendere la libertà creativa e di opporsi all'uso distorto dei simboli culturali per diffondere antisemitismo e falsità. Crediamo che la Biennale debba farsi garante di un dibattito basato sulla verità, distinguendo nettamente tra arte e menzogna, tra creatività e pregiudizio. Per questo nasce il Comitato Venice for Israel: per proteggere il valore universale dell’arte e affermare che la libertà non può esistere senza verità".
"Chiediamo che la Biennale, la più importante vetrina culturale italiana e una delle massime al mondo, assuma una posizione chiara: l'arte è libertà, e non può diventare copertura di menzogne e antisemitismo. La narrazione di un 'genocidio a Gaza', diffusa da Hamas e amplificata da reti di propaganda russa e iraniana, è un caso esemplare: un falso costruito a tavolino che trova spazio anche nei linguaggi culturali, fino a sembrare una verità acquisita - prosegue il nuovo appello - Siamo convinti che la Mostra di Venezia possa essere il luogo in cui si distingue tra creazione e manipolazione, tra immaginazione e propaganda. Un luogo che restituisca agli artisti di tutto il mondo lo spazio di libertà che meritano, senza piegarsi al linguaggio dell'odio. Con questo spirito chiediamo un confronto".
In risposta al logo ufficiale di Venice for Palestine, che contiene riferimenti grafici al libello del sangue, il contro-appello si presenta con un logo che presenta sullo sfondo la bandiera di Israele: "vi proponiamo di riconoscere il nostro logo: non un plagio, ma una risposta, un contrappunto a chi usa la grafica come arma retorica contro Israele. Perché la libertà artistica non può esistere senza verità". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Gaza divide il Lido, nasce 'Venice for Israel' in risposa a 'Venice for Palestine'
(Adnkronos) - Terza giornata di match agli Us Open 2025. Oggi, martedì 26 agosto, a New York è il turno dei big azzurri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Il numero uno se la vedrà con il ceco Vit Kopriva. Il toscano esordirà nello Slam americano contro il francese Mpetshi Perricard. In campo anche Lorenzo Sonego, contro l’australiano Tristan Schoolkate, e Matteo Arnaldi, che se la vedrà con l’argentino Francisco Cerundolo. Ecco il programma di giornata agli Us Open 2025 e dove vedere tutti i match in tv e streaming .
Arthur Ashe Stadium, ore 17:30
E. Arango COL vs I. Swiatek POL
J. Sinner ITA vs V. Kopriva CZE
Arthur Ashe Stadium, ore 1
A. Tomljanovic AUS vs C. Gauff USA
A. Zverev GER vs A. Tabilo CHI
Louis Armstrong Stadium, ore 17
L. Musetti ITA vs G. Mpetshi Perricard FRA
A. Anisimova USA vs K. Birrell AUS
Louis Armstrong Stadium, ore 1
G. Minnen BEL vs N. Osaka JPN
E. Moller DEN vs T. Paul USA
Grandstand, ore 17
K. Boulter GBR vs M. Kostyuk UKR
A. Bublik KAZ vs M. Cilic CRO
A. Krueger USA vs S. Kenin USA
C. O’Connell AUS vs A. de Minaur AUS
Stadium 17, ore 17
M. Fucsovics HUN vs D. Shapovalov CAN
D. Collins USA vs J. Cristian ROU
B. Harris GBR vs F. Auger-Aliassime CAN
H. Baptiste USA vs K. Siniakova CZE
Campo 5, ore 17
V. Jimenez Kasintseva AND vs M. Joint AUS
A. Popyrin AUS vs E. Ruusuvuori FIN
L. Siegemund GER vs D. Shnaider
G. Monfils FRA vs R. Safiullin
Campo 6, ore 19
L. Riedi SUI vs P. Martinez ESP
F. Jones GBR vs E. Lys GER
S. Cirstea ROU vs S. Sierra ARG
Campo 7, ore 17
M. Arnaldi ITA vs F. Cerundolo ARG
L. Noskova CZE vs D. Galfi HUN
S. Tsitsipas GRE vs A. Muller FRA
A. Zakharova vs E. Avanesyan ARM
Campo 10, ore 19
L. Boisson FRA vs V. Golubic SUI
H. Gaston FRA vs S. Mochizuki JPN
Campo 11, ore 17
S. Lamens NED vs V. Glozman USA
Q. Halys FRA vs D. Goffin BEL
E. Alexandrova vs A. Sevastova LAT
N. Borges POR vs B. Holt USA
Campo 12, ore 17
B. Haddad Maia BRA vs S. Kartal GBR
C. Dolehide USA vs X. Wang CHN
L. Sonego ITA vs T. Schoolkate AUS
R. Bautista Agut ESP vs J. Fearnley GBR
Campo 13, ore 19
V. Royer FRA vs Y. Bu CHN
D. Altmaier GER vs H. Medjedovic SRB
D. Vekic CRO vs J. Bouzas Maneiro ESP
Le partite degli Us Open 2025 sono trasmesse in diretta tv in Italia in chiaro su Supertennis e via satellite sui canali di Sky Sport. I match saranno visibili anche in streaming sulle piattaforme Sky Go, NOW e SuperTenniX.
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