(Adnkronos) - "L'impegno di essere una biofarmaceutica fortemente focalizzata su ricerca e innovazione si è tradotto nel 2024 nello stanziamento di circa 13 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Nei primi mesi del 2025 abbiamo ulteriormente potenziato i nostri sforzi grazie a nuove partnership e acquisizioni che hanno rafforzato la nostra pipeline". Lo ha detto Caterina Golotta, direttore medico di AbbVie Italia, alla prima giornata di lavori dell'evento Free2Choose, organizzato dall'azienda a Milano e nato con 'obiettivo di approfondire la conoscenza inerente le principali criticità nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici- Ibd, in inglese) e di esplorare nuove opportunità terapeutiche in grado di migliorare gli outcome clinici del paziente affetto da tali patologie.
"La ricerca clinica è soltanto una parte del nostro impegno - spiega Golotta - poiché siamo anche focalizzati sulla real world evidence, che è una componente fondamentale per conoscere meglio le necessità non soddisfatte dei pazienti, utile per studiare l'efficacia e la sicurezza, dei nostri farmaci nella pratica clinica. Accanto a questo abbiamo diversi progetti di collaborazione con altri importanti interlocutori, come le associazioni dei pazienti. AbbVie - conclude - è impegnata in diverse iniziative di sensibilizzazione e di miglioramento della conoscenza delle Mici, ma anche in attività di comunicazione che danno voce ai pazienti per favorire la diagnosi precoce e anche dei percorsi terapeutici più efficienti".
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(Adnkronos) - Ridurre il danno da fumo resta un obiettivo non semplice da raggiungere. A fare il punto sull’efficacia della Convenzione quadro per la lotta al tabacco (Fctc) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il trattato internazionale per la salute pubblica, a vent’anni dalla sua entrata in vigore (2005), sono gli esperti presenti al Global Forum on Nicotine (Gfn), il convegno internazionale, in svolgimento a Varsavia, che riunisce esperti di tutto il mondo per confrontarsi sul ruolo dei prodotti contenenti nicotina nell'aiutare i fumatori ad abbandonare le sigarette tradizionali.
"Quando si considera il successo di qualsiasi trattato, i 3 aspetti fondamentali da considerare sono: l’efficacia giuridica, l’efficacia politica e l’efficacia oggettiva ed effettiva", afferma Jeannie Cameron, fondatore e amministratore delegato di Jcic International Consultancy, specializzata nella difesa delle policy di riduzione del danno da tabacco. "Si potrebbe dire che questo trattato ha certamente adempiuto ai suoi obblighi legali - riflette Cameron - Nel primo anno di apertura dei negoziati, 168 paesi hanno firmato e ratificato o aderito. Sull'efficacia politica, si potrebbe dire che la maggior parte dei paesi ha agito in termini di divieti di pubblicità, divieti di fumo in pubblico, imballaggio ed etichettatura e tassazione. Ma sono tutte cose che non hanno influito sugli aspetti di riduzione del danno".
"L’Fctc afferma di voler controllare non solo il fumo di tabacco ma anche tutte le alternative che potrebbero offrire alternative per i fumatori", evidenzia David Khayat, professore di Medicina e Medico Oncologo presso la Clinica Bizet di Parigi. Per Derek Yach, esperto di policy di salute pubblica globale ed ex presidente della Fondazione Smoke-Free World, l’applicabilità di un trattato come l’Fctc dipende anche dal Paese al quale si rivolge. "Il pensiero e l'intento del trattato erano grandiosi ma dove non ci sono risorse, competenze, volontà politica e capacità organizzative, si può fare davvero poco - sottolinea - C’è un divario tra i paesi a reddito medio-basso e quelli a reddito medio-alto per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca sulla riduzione del danno da tabacco". Infatti, in relazione ai paesi a basso reddito, le problematiche sono legate anche "alla mancanza di capacità di valutare in modo indipendente i propri dati", fa notare Tikki Pangestu, accademico senior presso una delle principali università asiatiche e direttore della politica di ricerca e cooperazione dell'Oms dal 1999 al 2012. "Vengo dall'Indonesia - aggiunge - dove il 70%, 2 uomini adulti su 3, fumano sigarette tradizionali. Questo dato rappresenta l’incapacità di valutare le evidenze. Inoltre, manca una ricerca a livello locale", conclude.
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(Adnkronos) - "Chi porterei sulla famosa isola deserta? Il generale Roberto Vannacci, Simone Pillon e Mario Adinolfi. Ma poi li lascerei lì e tornerei solo con due donne, Michela Murgia e Samantha Cristoforetti". A parlare è Francesca Pascale , ospite di Monica Setta a 'Storie di donne al bivio' nella puntata che andrà in onda martedì 24 giugno alle 21.30 su Rai 2 che sulla sua ex compagna Paola Turci, risponde: "non c'è bisogno di dire nulla. Se non sei in un posto felice è meglio andartene. Non è facile. Io ci sono riuscita perché mi sono ispirata a una donna che stimo e mi dà grande forza, Marina Berlusconi".
E a proposito di Silvio Berlusconi, Francesca confessa che fu lei a baciarlo per la prima volta una serata che erano ad Arcore a guardare la televisione. "Gli dissi 'ti desidero'. Lui mi guardò perplesso, 'potrei essere tuo padre forse tuo nonno'. Non mi lasciai incantare e passammo la nostra prima appassionata notte d'amore. Al mattino dopo trovai uno splendido brillante ma soprattutto un uomo che voleva stare con me, capirmi, curare perfino le ferite del cuore provocate da mio padre nella mia infanzia. Giocavamo ed eravamo complici", ha aggiunto Pascale. "Io ero gelosissima - confessa ancora a Monica Setta - e lui buttava fuoco sulla mia furia disseminando casa di biglietti dove scriveva 'Cara Sofia stanotte Francesca non ci sarà e starò con te'". Facevo scenate e lui ridendo, ma non capisci che Sofia non esiste? Ti prendo in giro". L'affetto per Berlusconi? "Ho amato Silvio più della mia vita e fu forse solo mia madre a capirlo per prima. Era in fin di vita, mi strinse a se dicendomi 'Sono contenta che lo ami, ma proteggiti'. E ancora: "Berlusconi e io non abbiamo mai parlato di nozze. Ma una cosa è certa. Non lo avrei mai sposato né con una festa simbolica né davanti al sindaco perché avevo troppo rispetto per i suoi figli. Per me Marina Piersilvio e gli altri venivano prima di tutto", ha detto Francesca.
Corteggiata dal 'Movimento 5 stelle' e Matteo Renzi, Francesca sceglie 'Italia Viva'. "Io sono e morirò Berlusconiana, ma stimo Renzi perché si occupa di diritti civili, è un democratico progressista. Per tanto tempo il partito di Silvio mi ha fatto la guerra. Sembrava che fossi il grande male perché ho dichiarato la mia omosessualità. Fumo marijuana e non sono ipocrita", conclude.
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(Adnkronos) - La promozione di eventi aperti al pubblico, come la lectio-show dello storico e divulgatore Alessandro Barbero sullo scrittore medievale dal nome sconosciuto, il cosiddetto Anonimo Romano, in un contesto architettonico e storico di grande valore culturale come Villa Mondragone, di proprietà dell’università di Roma Tor Vergata, “è molto importante perché consente di offrire al grande pubblico eventi culturali di altissimo livello. Si tratta inoltre di una modalità didattica diversa rispetto a quella che si tiene tradizionalmente all’università, con una fruibilità e un livello di coinvolgimento certamente molto interessanti e stimolanti”. Lo ha affermato Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università di Roma Tor Vergata, in occasione della lectio-show 'Anonimo Romano e Cola di Rienzo', tenuta ieri dallo storico Alessandro Barbero e ospitata e promossa dal Centro Congressi e rappresentanza della più grande delle ville tuscolane.
“La valorizzazione del territorio - ha proseguito il rettore - passa anche attraverso il restauro e la conservazione di elementi di pregio importanti all’interno di questa Villa una di queste, per esempio, è la fontana di Draghi, recentemente ristrutturata, che può essere visitata e fruita durante tutti i periodi dell’anno. Anche altri elementi di tipo archeologico ci consentiranno di mettere in evidenza dei percorsi che affondano le loro radici nella storia e che saranno resi disponibili al grande pubblico”.
(Adnkronos) - "Il vertice di questa mattina tra Meloni e Von Der Leyen ha fatto seguito alla Conferenza organizzata lo scorso marzo, sempre a Roma, dalla Struttura di Missione Piano Mattei e dall'Ue, che ha riunito oltre 400 partecipanti tra istituzioni e privati, con un focus particolare nei settori delle infrastrutture fisiche e digitali, dell'agricoltura e dell'energia. Particolare attenzione è stata data alle potenziali sinergie tra Piano Mattei e Global Gateway ed al coinvolgimento delle imprese italiane nell’implementazione del Corridoio di Lobito, uno dei progetti strategici del Partnership for global infrastructure and investment (Pgii). Riteniamo che questi progetti e programmi europei e internazionali, in sinergia con le iniziative del Piano Mattei, potranno senz’altro essere un volano per una presenza più forte e strutturata delle imprese italiane nel Continente africano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Patrizia Mauro, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo, commenta il vertice di oggi Meloni-Von Der Leyen.
"Dal lancio di questa strategia, gennaio 2024, abbiamo registrato una accelerazione da parte delle imprese nel volere essere partecipi e presenti nel Continente africano", ha continuato.
Secondo Mauro "dobbiamo guardare all’Africa come ad un partner strategico con cui condividere conoscenza, tecnologia e opportunità. Le aziende che sceglieranno di investire in questo percorso troveranno non solo opportunità di crescita ma anche la possibilità di contribuire concretamente ad un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo", continua.
Per Mauro "il ruolo che abbiamo voluto perseguire come Confindustria Assafrica & Mediterraneo è stato quello di rappresentare prontamente agli interlocutori istituzionali le priorità, i progetti e gli interessi delle nostre imprese. In questi ultimi mesi, abbiamo presentato alla Struttura di Missione Piano Mattei oltre 30 progetti delle nostre imprese associate, nei 14 paesi target, in diversi settori, tra cui la l’agroalimentare, le infrastrutture, l’energia, il digitale. Sempre nel quadro delle iniziative Piano Mattei, lavoriamo a stretto contatto con tutti gli attori del Sistema Italia che operano nel Continente, dal Maeci a Cdp, Sace e Simest, a Ice Agenzia, per organizzare e promuovere iniziative a supporto delle imprese in questi mercati, quali missioni di sistema, country presentation e webinar settoriali", ha concluso.
(Adnkronos) - Ancora un morto sul lavoro oggi, venerdì 20 giugno, a Poggiomarino in provincia di Napoli dove ha perso la vita un operaio di 55 anni.
L'incidente in via Arcivescovo D’Ambrosio. Da una prima sommaria ricostruzione pare che il 55enne, impiegato in una ditta che opera nel settore trasporto merci su strada, mentre effettuava lo scarico delle merci sarebbe caduto da un’altezza di circa 3 metri. L’uomo è deceduto sul colpo. Indagini in corso. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro per i rilievi del caso.
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(Adnkronos) - Nozze tra Jeff Bezos e Lauren Sánchez a Venezia. In attesa dei lunghi festeggiamenti con tanti invitati vip per il matrimonio in Laguna, la città è divisa tra chi protesta e chi, invece, come i promotori del comitato spontaneo 'Yes Venice Can' lo vedono come "un motivo d'orgoglio". "In qualità di cittadini, lavoratori, imprenditori, artigiani e rappresentanti di associazioni di categoria Veneziani, sentiamo il dovere di esprimere pubblicamente il nostro pensiero davanti alle proteste e alle polemiche sollevate in vista del matrimonio del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, e di Lauren Sánchez, che si svolgerà nei prossimi giorni nella nostra città" sottolineano in una nota, firmata "cittadini, lavoratori, imprese e associazioni per una Venezia internazionale e inclusiva". "Venezia è una città che accoglie, non respinge! Da sempre è stata crocevia di culture, viaggiatori, imprenditori e grandi personalità" aggiungono.
"Che una figura di rilievo mondiale abbia scelto Venezia per uno dei momenti più importanti della sua vita privata - viene rilevato - è motivo di orgoglio per tutti noi. Siamo indignati dalle voci di protesta che stanno emergendo da parte di alcuni sparuti gruppi ideologicamente ostili e disconnessi dalla realtà economica e sociale del territorio. Chi vive e lavora davvero a Venezia sa cosa significa attrarre attenzione positiva, investimenti e opportunità. Un evento come questo non è solo una celebrazione privata, ma una vetrina internazionale, una spinta all’economia reale, un segnale di fiducia verso la città. Non possiamo permettere che una minoranza rumorosa screditi l’immagine di Venezia nel mondo".
"Ogni ospite che sceglie Venezia è un alleato nella tutela del suo valore - aggiungono dal comitato- della sua bellezza e della sua vitalità. Daremo il nostro miglior benvenuto a Mr. Bezos come sempre diamo a chi sceglie la nostra meravigliosa città come meta di vacanza o come cornice per celebrare eventi e ricorrenze importanti. Sarebbe superfluo elencare le personalità che negli anni hanno scelto Venezia come luogo ideale per dirsi 'Sì' e sottolineare come molti di questi eventi hanno visto la presenza di centinaia o migliaia di ospiti. Venezia è una città in grado di ospitare decine di migliaia di persone al giorno e non saranno certo 250 ospiti Vip a metterla in difficoltà. Giusto per citarne uno, ricordiamo il matrimonio di George Clooney che si svolse meravigliosamente e senza alcuna polemica da parte di chicchessia. Diciamo Sì a una Venezia viva, dinamica e rispettata - concludono -. Diciamo no a chi la vorrebbe chiusa, ostile e disconnessa dal mondo. Diciamo Sì a una Venezia meta di turismo di alta qualità, fuori dalle logiche del turismo di massa".
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(Adnkronos) - Venti ingressi omaggio in 22 impianti balneari. Ventimila lettini gratuiti per tutta l’estate per chi è rimasto senza spiaggia dopo i recenti sequestri. In un’estate che tarda a decollare, i balneari di Ostia lanciano un’iniziativa di solidarietà verso tutti i clienti degli stabilimenti rimasti "senza un posto al sole". "La stagione balneare 2025 ha visto la momentanea indisponibilità di alcune delle spiagge più amate del litorale romano: La Mariposa, Peppino a Mare, La Spiaggia di Bettina, Bungalow e Venezia - scrivono i balneari in una nota - Per non lasciare soli i frequentatori abituali di questi lidi, 22 stabilimenti balneari di Ostia hanno deciso di offrire 22 ingressi gratuiti al giorno, dal lunedì al venerdì, a partire da lunedì 23 giugno".
L’iniziativa si traduce in 440 lettini al giorno, destinati ai clienti che presenteranno l’abbonamento del proprio stabilimento momentaneamente chiuso. A partecipare all’iniziativa sono: La Nuova Pineta, Belsito, La Bonaccia, La Conchiglia, La Marinella, La Bussola, Lido, Bahia, L’Ancora, Corsaro, La Bicocca, Plinius, Mami, Le Palme, La Capannina, Vittoria, Elmi, Il Capanno, Arcobaleno, Il Curvone, Guerrino il Marinaro e Il Gabbiano. "Un gesto concreto per non lasciare a casa nessuno e per ricordare che il mare di Roma è di tutti. È un segno di vicinanza e comunità verso chi - continuano i balneari - non per sua scelta, si è trovato senza il suo stabilimento di riferimento". Per accedere agli ingressi gratuiti sarà sufficiente presentarsi direttamente in uno degli stabilimenti aderenti con l’abbonamento dello stabilimento attualmente chiuso. Per ulteriori informazioni è possibile consultare le pagine social dei singoli stabilimenti partecipanti o rivolgersi direttamente alle segreterie.
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