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Fiere: logistica, trasporti e servizi protagonisti con Lts Expo a Mostra d’Oltremare di Napoli

23 Giugno 2025
Fiere: logistica, trasporti e servizi protagonisti con Lts Expo a Mostra d’Oltremare di Napoli

(Adnkronos) - Tutto pronto per Lts Expo, il nuovo salone dedicato alla logistica, ai trasporti e ai servizi, che sarà inaugurato venerdì, 27 giugno, alle 11, a Napoli, presso il polo fieristico della Mostra d’Oltremare di Napoli, organizzato dalla Progecta di Angioletto de Negri, con il patrocinio della Regione Campania e dell’Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale e in collaborazione con Marican Holding (gruppo campano guidato dai fratelli Carlo, Ferdinando e Michele Canciello, leader nella progettazione e realizzazione di immobili destinati alla logistica integrata, intermodale e sostenibile), Msc, Unione Industriale Napoli, Eav – Ente Autonomo Volturno, Assorame Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale. 

“Con questa prima edizione di Lts Expo – afferma Angioletto de Negri, amministratore di Progecta - accogliamo qui a Napoli i big player del mondo della logistica, dei trasporti e dei servizi. L’evento, che si annuncia fin da subito di grande qualità, anche grazie al supporto di partner eccellenti, in primis Marican Holding della famiglia Canciello, è stato pensato per rispondere a un’esigenza sentita dal “Sistema Paese”: potenziare l'intermodalità tra tutte le infrastrutture logistiche aeree, ferroviarie, stradali e marittime, senza perdere di vista i principi della sostenibilità ambientale e dell'innovazione digitale. In questa ottica assume un carattere centrale il ruolo della Campania come hub strategico della logistica del Mediterraneo, perché è da qui che può passare il futuro dell’economia italiana, ma anche europea”. 

L’evento si aprirà con il convegno inaugurale, venerdì 27 giugno, alle ore 11, nella sala Mediterraneo della Mostra d’Oltremare (Padiglione 5), sul tema 'Le porte di accesso del Mediterraneo: Campania hub della logistica integrata', nel corso del quale, insieme al Patron di Progecta Angioletto de Negri, interverranno: Antonio Iannone, sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti; Luca Cascone, presidente della iv commissione urbanistica, trasporti e lavori pubblici della Regione Campania; Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli, Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale; Gianfranco Liotti, general manager di Marican Holding; Leonardo Massa, vice president Southern Europe della Divisione Crociere del Gruppo Msc; Umberto De Gregorio, presidente ed amministratore delegato Eav– Ente autonomo Volturno; Mila De Iure, direttore generale di Assoram; Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione Industriali di Napoli; Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli.  

Il 27, 28 e 29 giugno 2025 saranno tre giornate pensate da Progecta per facilitare il dialogo tra il mondo imprenditoriale e le istituzioni e contribuire alla creazione di un sistema logistico più sostenibile, digitale e competitivo, per un settore fondamentale dell'economia italiana, che genera valore oltre l'8% del pil nazionale e impiega forza lavoro per oltre 1,4 milioni di addetti. Data la forte propensione all'export del nostro Paese, focus di Lts Expo sarà quello di promuovere il Mezzogiorno come hub di riferimento della logistica del Mediterraneo ed elemento essenziale per la competitività dell'industria italiana.  

Lts Expo rappresenta un’importante occasione per esplorare il futuro della logistica, dei trasporti e dei servizi in un contesto di apertura e collaborazione, proponendosi come una piattaforma unica per aziende, start-up, ricercatori e addetti ai lavori, offrendo un’occasione imperdibile per il networking, la condivisione di idee e la scoperta di nuove soluzioni con un occhio attento alla tecnologia e alla sostenibilità. Pertanto, hanno scelto di affiancare Lts Expo: Unione Industriale di Napoli, Assoram, Federtrasporto, Associazione Italiana Imprese Traslocatori Italiani, Associazione Nazionale Italiana Traslocatori, Assologistica, Assomarinas, Assonat, Confetra, Federmobilità, Unione Interporti Riuniti, Pharmacom e Trasporto Unito. 

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Design, Schiffini: un secolo di storia fra tradizione e innovazione per brand made in Italy

23 Giugno 2025
Design, Schiffini: un secolo di storia fra tradizione e innovazione per brand made in Italy

(Adnkronos) - Nel 2025 Schiffini celebra un traguardo importante: 100 anni di storia. Una storia fatta di innovazione e e di design d’eccellenza. Fondata nel 1925 a La Spezia come piccola falegnameria per la fornitura di arredi navali, l’azienda ha saputo evolversi con visione e determinazione, trasformandosi in un’icona del design italiano nel settore delle cucine modulari, forte dell’impegno nel coniugare tradizione e innovazione ma mantenendo intatta l’identità e il prestigio di un brand storico del made in Italy. A ripercorrere questo cammino, con Adnkronos/Labitalia, è Lorenzo Marconi Fornari, Ceo di Schiffini. "Credo che la longevità di Schiffini - afferma - si possa spiegare con tre parole chiave: identità, coerenza e visione. Fin dalla sua nascita, l’azienda ha saputo interpretare il cambiamento mantenendo salda la propria cifra stilistica. Abbiamo sempre creduto nel design come cultura progettuale e non come moda passeggera. La nostra forza è stata la capacità di unire artigianalità e innovazione, portando avanti un dialogo continuo con i grandi nomi dell’architettura e del design. È questo equilibrio tra radici profonde e apertura al nuovo che ci ha permesso di attraversare un secolo, restando sempre rilevanti". 

Mantenere un’identità profondamente legata al made in Italy, in un mercato sempre più globalizzato, per un marchio come Schiffini, oggi è fondamentale. "Il made in Italy - avverte - non è solo un’etichetta geografica, è un insieme di valori: qualità, estetica, competenza tecnica e cultura del progetto. Per Schiffini, è un fondamento identitario che non possiamo, e non vogliamo, perdere. In un mercato globalizzato, dove l’omologazione rischia di appiattire le differenze, la nostra italianità è un asset distintivo, un linguaggio unico che parla di autenticità. È ciò che ci permette di dialogare con un pubblico internazionale senza snaturarci". 

Nel 2023 l’acquisizione da parte di Scic. "L’ingresso in Scic - osserva il Ceo di Schiffini - è stato un passaggio importante e strategico, che ha rafforzato la nostra struttura industriale e aperto nuove prospettive di crescita. Ma è avvenuto nel pieno rispetto del Dna Schiffini. Abbiamo lavorato fin da subito per valorizzare la nostra eredità storica, rilanciando modelli iconici, recuperando archivi, e rimettendo al centro una narrazione forte del marchio. L’obiettivo è stato chiaro: preservare l’identità, ma renderla attuale. Non si tratta di guardare al passato con nostalgia, ma di usarlo come leva per costruire il futuro". 

Schiffini ha sempre saputo dialogare con il mondo del design e dell’architettura, che, sottolinea Marconi Fornari, "sono e restano fondamentali". "Il design per noi - prosegue - non è solo una questione di prodotto, ma una forma di pensiero. Collaborare con architetti e designer significa mettere a sistema idee, visioni, linguaggi, e questo arricchisce profondamente il nostro lavoro. Continueremo a cercare interlocutori che condividano la nostra sensibilità e la nostra tensione verso l’essenziale. Non cerchiamo firme da esibire, ma progettisti con cui condividere un percorso". 

In occasione del centenario, sono stati riportati alla luce modelli storici come Cina e Cinqueterre, un ritorno alle origini che si inserisce nella strategia futura del brand. "Riproporre modelli iconici come Cina e Cinqueterre - spiega - non è stata una semplice operazione di nostalgia, ma un atto progettuale. Sono cucine che hanno segnato un’epoca e che oggi, ripensate con materiali e tecnologie contemporanee, raccontano con forza la nostra identità. Il passato è una risorsa, se lo si sa interpretare con intelligenza. Questo ritorno alle origini è parte di una strategia più ampia: valorizzare la memoria per ispirare l’innovazione, e riaffermare il nostro ruolo di pionieri nel design della cucina". 

Nuove sfide e nuovi traguardi attendono Schiffini per il prossimo 'secolo'. "l nostro sguardo è rivolto al futuro, con l’ambizione di continuare a essere un laboratorio di cultura progettuale. Le sfide sono molte: la sostenibilità, la digitalizzazione, i nuovi stili di vita. Ma sono anche opportunità. Vogliamo evolvere senza perdere autenticità, esplorare nuovi mercati mantenendo la nostra unicità, e continuare a proporre un design che sia pensiero prima ancora che forma. L'obiettivo è semplice e ambizioso al tempo stesso: fare in modo che Schiffini resti un punto di riferimento anche nei prossimi 100 anni", conclude il Ceo di Schiffini. 

 

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Olly realizza il sogno di Aurora. La fan uscita dal coma: "La tua voce mi ha aiutata"

23 Giugno 2025
Olly e la sua fan Aurora - Facebook / Aurora Angeli

(Adnkronos) - Incontrare Olly era il suo sogno da quando la sua musica l'ha aiutata ad affrontare un brutto momento. A Rimini la 19enne Aurora Angeli è riuscita a realizzare il desiderio di conoscere il cantante vincitore dell'ultimo festival di Sanremo e raccontargli la sua storia: il grave incidente stradale dello scorso agosto in cui il fidanzato ha perso la vita e in cui lei è rimasta gravemente ferita, il mese di coma, poi la riabilitazione e il dolore per il suo amore che non c'è più. Quando era in coma sua madre le faceva ascoltare le canzoni di Olly, sperando potessero aiutarla e poi quelle parole e quelle note non l'hanno più abbandonata. 

La 19enne ha potuto incontrare Olly prima della sua esibizione a Rds Summer Festival, grazie ai tentativi della madre e degli amici e alla disponibilità degli organizzatori. Dopo l'abbraccio con il cantante, Angeli ha condiviso foto e video sui social. 

"Non so se riuscirò mai a trovare le parole giuste per spiegarti quanto sei stato importante per me… ma voglio provarci, perché te lo meriti", inizia così il post che la giovane ha dedicato all'artista dopo l'incontro. "Tu forse non lo sai, ma nel momento più buio della mia vita, quando tutto mi era crollato addosso e io faticavo persino a respirare, la tua voce, il tuo esempio, la tua forza, hanno acceso in me una luce laddove io vedevo solo buio. Mi hai fatto sentire meno sola. Mi hai fatto credere che, in qualche modo, ci fosse ancora speranza. Senza nemmeno conoscermi, sei riuscito a parlarmi come nessun altro. Hai toccato corde che nemmeno io sapevo di avere. Hai dato valore ai miei silenzi, dignità alla mia fatica, un senso al dolore che stavo vivendo, perché dopotutto è tutta vita no?". 

Il post continua con i ringraziamenti al cantante: "Grazie. Non solo per quello che fai, ma per ciò che sei: una persona vera, capace di trasmettere emozioni, coraggio e amore in ogni gesto, in ogni parola. Oggi, con tutta la sincerità del mio cuore, ti dico che sei stato il mio punto di svolta e sei parte del motivo per cui sono ancora qui. Poi Aurora Angeli conclude: "Continua a essere te stesso, perché la tua luce arriva molto più lontano di quanto pensi. E io sarò per sempre grata di averti incrociato sul mio cammino". 

 

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Dermatite bovini in Sardegna,Unità di crisi conferma blocco capi

23 Giugno 2025
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Zona infetta nel Nuorese. Primo caso accertato in Italia
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David Rossi, primi esiti Ris su video: al momento della caduta non aveva orologio al polso

23 Giugno 2025
Ris (Fotogramma)

(Adnkronos) - Quando David Rossi, l’ex capo della Comunicazione di Mps, è caduto da una finestra del palazzo della banca il 6 marzo 2013, non aveva più l’orologio al polso: il cinturino e la cassa dell’orologio sono caduti separatamente. Il nuovo particolare, che rafforza gli interrogativi sulla lesione che l’ex manager aveva al polso, emerge dai primi risultati dell’esame del video della caduta dell’ex manager che la Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, presieduta dal deputato Gianluca Vinci, aveva richiesto al tenente colonnello dei Ris di Roma Adolfo Gregori proprio per fare ulteriori verifiche sul particolare dell’orologio insieme all’esame incaricato al medico legale incaricato, Robbi Manghi, da cui era già emerso che la ferita al polso era difficilmente compatibile con la caduta.  

Dei primi esiti dell’esame del Ris sul video si è discusso nella riunione di oggi dell’Ufficio di presidenza e poi nella seduta plenaria della commissione come spiega all’Adnkronos lo stesso Vinci. “Il tenente colonnello Gregori ha lavorato sul video della caduta di Rossi e lo ha separato in sette frame - riferisce Vinci - Ha individuato la cassa che cade al suolo e schizza via, e all’altezza del piede di Rossi un punto nero, il cinturino che cade dove viene ritrovato. Dall’esame emerge sostanzialmente che cinturino e cassa dell’orologio si sono staccati prima (della caduta al suolo ndr) e sono caduti separatamente”, sottolinea Vinci ricordando che all’esame del video si affiancano i primi esiti del medico legale incaricato dalla Commissione secondo cui le ferite sul polso sono al 99% incompatibili con la caduta e con l’impatto della cassa sul polso. 

La Commissione parlamentare di inchiesta ha intenzione di andare avanti con gli approfondimenti per capire i motivi per cui l’orologio sia caduto separatamente. Le ipotesi sul motivo del distacco dell’orologio, che emergono dalla relazione, infatti, sono che il cinturino possa essersi staccato perché si è agganciato al perno centrale del davanzale da cui Rossi è precipitato oppure che le anse dell’orologio, sul polso di Rossi trattenuto con una o due mani, si siano piegate e sganciate. Ulteriori chiarimenti che, a quanto si apprende, saranno al centro di nuove verifiche e simulazioni anche con l’impiego di un manichino.  

“Nella Commissione Plenaria, seguita all’Ufficio di presidenza dove era presente il Tenente Colonnello Adolfo Gregori del Ris di Roma, ho illustrato gli esisti riportati nella relazione depositata da Gregori nella quale si dà atto che da un esame attento del video già agli atti della commissione si possono vedere sia la caduta della cassa dell’orologio, che dopo l’urto al suolo viene proiettato contro il muro alle spalle di Rossi, dove poi verrà ritrovata, e si vede anche il cinturino cadere accanto alla scarpa di David Rossi, già staccato dalla cassa, che infatti verrà li ritrovato”, riferisce il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, sottolineando che “questo ci fornisce un ulteriore tassello in questa vicenda, il fatto che al momento della caduta l’orologio non era più al polso di Rossi ed era già diviso in cassa e cinturino”. “Ora ci sarà da verificare come Rossi si sia procurate quelle lesioni sanguinanti sul dorso del polso visto che non possono essere state causate dall’urto col suolo”, osserva Vinci.  

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Leonardi (Sin): "Academy europea neurologia su modello italiano"

23 Giugno 2025
Leonardi (Sin):

(Adnkronos) - "Proprio qui a Helsinki, con l'European Academy, abbiamo aperto una task force sull'intelligenza artificiale nella neurologia, sia clinica che di ricerca. L'anno prossimo a Ginevra dedicheremo tutto il congresso alle nuove tecnologie. E l'Italia è molto avanti. Grazie anche alla visione del professor Alessandro Padovani, presidente della Sin", la Società italiana di neurologia, "abbiamo istituito il primo corso con diploma per diventare neurologi digitali. Siamo i primi in Europa e l'idea è piaciuta moltissimo". Lo sottolinea Matilde Leonardi, Chair del Communication Committee dell'European Academy of Neurology (Ean) e membro del board della Sin, all'Adnkronos Salute in occasione dell'11esimo Congresso Ean in corso a Helsinki. 

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Cinecittà World e Luneur Park: David Tommaso è il nuovo general manager

23 Giugno 2025
David Tommaso

(Adnkronos) - Dal prossimo 14 luglio David Tommaso entrerà in Network Holding Spa con il ruolo di general manager amusement parks per dirigere le attività e lo sviluppo di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della TV di Roma, Roma World, il parco tematico dell’antica Roma, il parco acquatico Aqua World e lo storico Luneur Park. “Siamo lieti di dare il benvenuto a David Tommaso nel nostro team - dichiara Antonio Abete, presidente e ad Cinecittà World Spa - la sua consolidata esperienza rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo dei nostri parchi”. 

Professionista nel settore dell’intrattenimento, Tommaso ha sviluppato un’esperienza estesa nei parchi divertimento e acquatici contribuendo alla loro crescita come direttore marketing e vendite a Leolandia e prima ancora a Zoomarine. A salutare il passaggio a questo nuovo incarico anche Giuseppe Ira, presidente di Leolandia: “Ringrazio David Tommaso per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e gli porgo i miei migliori auguri per questa nuova esperienza professionale”. 

Tommaso ha anche ricoperto ruoli di rilievo in diversi modelli di business nell’entertainment, tra cui direttore commerciale in Blockbuster, direttore vendite in Paramount H.E e sales director in Universal Pictures. “Sono davvero felice e grato per questa opportunità – commenta Tommaso - ci impegneremo per arricchire l’esperienza dei parchi offrendo contenuti e servizi che possano sostenere il loro posizionamento distintivo e proseguire il processo di crescita”. 

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Leonardi (Sin): "Al Congresso Ean una sessione sulla neurologia della guerra"

23 Giugno 2025
Leonardi (Sin):

(Adnkronos) - "Ho organizzato una sessione intitolata 'Neurology & War'. Non pensavo avrei mai dovuto farlo. Il tema della neurologia della guerra è oggi più che mai rilevante per i nuovi tipi di armi e le problematiche sanitarie legate ai conflitti vicini. Abbiamo colto profondamente la fragilità e l'incertezza che non toccano solo i pazienti, ma anche i giovani medici che vivono in un'epoca complessa. Oggi vicino a noi abbiamo 3 guerre: quella russo-ucraina, quella azerbaijano-armena e quella israelo-palestinese-iraniana. Solo 5-6 anni fa non eravamo nemmeno pronti a parlare di guerra". Così Matilde Leonardi, Chair del Communication Committee dell'European Academy of Neurology (Ean) e membro del board della Società italiana di neurologia (Sin), parlando con l'Adnkronos Salute dei temi all'attenzione degli specialisti all'11esimo Congresso Ean in corso a Helsinki.  

"La guerra cambia tutto. Cambia la salute pubblica, cambia la percezione della fragilità, e cambia il nostro modo di ragionare sulla brain health", la salute del cervello, sottolinea Leonardi. "I 450 milioni di cittadini europei - osserva - si sentono più fragili". Inoltre, in questo tempo, "i nostri pazienti cronici fanno più fatica ad accedere alle cure, abbiamo meno medici, ci sono flussi migratori, carenze di specialisti. E' un problema di tutti, non solo italiano. Ne abbiamo discusso anche con colleghi americani in un incontro bilaterale".  

In questo contesto, suggerisce Leonardi, "crediamo sia fondamentale puntare su due cose: da un lato sull'empowerment delle persone attraverso la prevenzione - tema impensabile fino a 10 anni fa in neurologia - e dall'altro sull'organizzazione strutturata della rete di cura. Nel caso dello stroke abbiamo dimostrato che si può prevenire attraverso una sana alimentazione, il controllo della pressione, la riduzione del colesterolo. Ma abbiamo anche visto che, aprendo le Stroke unit, in Italia abbiamo ridotto del 39% la disabilità da ictus. Questo vuol dire che prevenzione e presa in carico precoce funzionano". 

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Farmaci, esperti: "Prevenzione emicrania con anti-Cgrp riduce giorni disabilità"

23 Giugno 2025
Farmaci, esperti:

(Adnkronos) - "La prevenzione non guarisce, ma riduce i giorni in cui si devono assumere i farmaci sintomatici, quindi la disabilità, l'intensità dell'attacco. Questo migliora la qualità della vita e riduce la progressione della malattia". Lo ha detto Henrik Winther Schytz, consultant in neurology and associate professor at the Danish Headache Center at the Department of Neurology, Rigshospitalet, Copenhagen, primo ricercatore dello studio Resolution i cui risultati, presentati oggi a Helsinki nel corso dell'11esimo Congresso Ean - European Academy of Neurology, hanno dimostrato l'efficacia di un intervento educativo e dell'impiego di eptinezumab (un anti-Cgrp) in pazienti con emicrania cronica e cefalea da uso eccessivo di farmaci (Medication-overuse headache, Moh).  

"L'emicrania - continua l'esperto - si può trattare con approcci non farmacologici, come cambiamenti nello stile di vita, trattamenti sintomatici, al momento dell'attacco, ma anche con la prevenzione. Il problema è che il paziente vive nell'ansia, nella paura che, se non prende il farmaco, si ripresenti l'emicrania, per questo serve un approccio educazionale. Nello studio Resolution il placebo ha dato dei miglioramenti, ma l'uso del farmaco ha dato risultati clinicamente significativi nella riduzione dei giorni di emicrania da 11 giorni senza analgesici, rispetto ai 7-8 del placebo. Del resto, gli studi dimostrano che anche l'iniezione di Cgrp causa un attacco di emicrania anche in chi è sano. La disponibilità di farmaci che bloccano questo peptide riduce i giorni e intensità del sintomo, ma questi farmaci vengono introdotti tardi, quando il paziente ha già la forma cronica indotta anche da farmaci come triptani e altri analgesici, per 8-9 giorni al mese, questo è il limite".  

Anche i risultati dello studio registrativo di fase 3 Sunrise, per valutare l'efficacia e la sicurezza di eptinezumab rispetto al placebo in una popolazione prevalentemente asiatica affetta da emicrania cronica e presentati contestualmente al congresso, confermano che l'anticorpo monoclonale riduce in modo statisticamente significativo il numero medio di giorni mensili con emicrania (Mmn) rispetto al placebo. I pazienti trattati avevano infatti 4 volte più probabilità di ottenere una riduzione del 75% o maggiore dei giorni mensili con emicrania nelle prime 4 settimane, rispetto al placebo, con miglioramenti osservabili già dal primo giorno e mantenuti fino alla dodicesima settimana. 

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Attacco Usa all'Iran, le opzioni per la rappresaglia di Teheran: i piani anti-Trump

23 Giugno 2025
Un murales a Teheran - (Ipa)

(Adnkronos) - "Una reazione simbolica" con un attacco contro una base americana nella regione, come quello del gennaio del 2020 condotto dai Pasdaran per 'vendicare' l'uccisione a Baghdad del generale Qasem Soleimani, il comandante della Forza Quds che aveva ridisegnato la presenza militare iraniana nella regione attraverso i proxies. E' lo scenario 'migliore' di una rappresaglia all'attacco americano contro i siti nucleari iraniani, mentre Teheran valuta diverse opzioni. "Un attacco del genere, con il lancio di missili che, auspicabilmente, farebbero danni ma non vittime, come fu cinque anni fa contro due basi americane in Iraq, sarebbe lo scenario ideale - dicono all'Adnkronos fonti informate - perché consentirebbe al regime di vendersi con la popolazione la rappresaglia contro gli Stati Uniti, mentre si riprende a negoziare". 

 

Al di là di questa opzione 'ideale', c'è quella che l'Iran colpisca in modo più duro gli obiettivi degli Stati Uniti nella regione, dove ha un totale di 19 siti militari, di cui otto permanenti. I Pasdaran hanno minacciato di "ridurre in cenere" le basi americane e di colpire le navi e potrebbero farlo con missili a corto raggio e droni di cui ancora dispongono in abbondanza, a differenza dei missili balistici. Ma gli Stati Uniti intanto hanno rafforzato le difese aeree intorno ai loro dispositivi e 'disperso' la presenza navale, avvertendo in particolare che, in caso di rappresaglia iraniana, l'obiettivo dei caccia americani diventerebbe l'ayatollah Ali Khamanei, ricorda il Guardian. 

 

C'è poi la possibilità che Teheran ricorra all'Asse della resistenza, sempre più debole però: gli Hezbollah libanesi, le cui capacità sono decimate, gli Houthi yemeniti, che a maggio hanno concordato un cessate il fuoco con gli Stati Uniti, o le milizie irachene. Queste ultime, per la maggior parte "ormai istituzionalizzate", sono quelle che più di tutte, negli ultimi mesi, si sono tenute lontane dal conflitto, nonostante la minaccia nei giorni scorsi di uno dei leader di Kata'ib Hezbollah, Abu Ali al-Askari, secondo cui le basi statunitensi nella regione "diventeranno simili a zone di caccia alle anatre". 

"L'eventuale reazione delle milizie è un'incognita. Sono in attesa di ordini da Teheran, ma certo avrebbero tutto da perdere nel caso di un loro intervento, perché gli Stati Uniti colpirebbero duro appena alzassero la testa", spiegano le fonti. Convinte che in effetti le opzioni per Teheran siano abbastanza limitate e piene di rischi. Come quella di bloccare la navigazione nello Stretto di Hormuz, minando il canale, sequestrando le navi e conducendo cyberattacchi. Ma anche questa ipotesi porta con sé tutta una serie di effetti 'autolesionistici' per l'Iran, che usa quel passaggio per le sue esportazioni di petrolio, in particolare alla Cina. 

 

Le prossime ore potrebbero essere le più critiche, come dicono a Nbc News due fonti della difesa americana e un funzionario della Casa Bianca. La stessa emittente rivela che nei giorni prima dell'ordine finale dato da Trump, l'Iran ha inviato un messaggio privato al presidente avvertendolo che avrebbero risposto a un eventuale attacco attivando cellule terroristiche dormienti per condurre attacchi terroristici su suolo americano. E l'avvertimento sarebbe stato trasmesso a Trump attraverso un intermediario durante il G7 in Canada, che il presidente aveva lasciato anticipatamente. 

 

Teheran, infine, potrebbe anche decidere di servire la sua vendetta a freddo, in un momento successivo, come farebbero intendere le parole pronunciate dal ministro degli Esteri Abbas Araghchi, che ha parlato di "conseguenze eterne" per l'attacco americano al suo Paese. Nessuna reazione contro gli Stati Uniti, nella consapevolezza di non avere la forza di sostenere un confronto con gli americani, mentre continua a colpire Israele. 

 

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Cordier (Groupama): "Pmi protagoniste del nuovo patto sociale"

23 Giugno 2025
Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni

(Adnkronos) - “In un contesto socioeconomico come quello attuale, caratterizzato dal calo del valore delle pensioni, dall'invecchiamento della popolazione e dalla riduzione della copertura del sistema sanitario nazionale, le imprese sono chiamate a svolgere un ruolo sociale sempre più importante, andando a colmare alcune lacune del sistema statale. La nostra indagine conferma una chiara trasformazione sociale. Quasi un lavoratore su due si aspetta che il proprio datore di lavoro intervenga su pensioni e sanità". E' quanto spiega Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni.  

“Questo significa che il welfare aziendale sta diventando una risposta concreta ai bisogni che il sistema pubblico non riesce più a coprire del tutto. Allo stesso tempo, è una leva strategica fondamentale per le aziende, per attrarre e mantenere i talenti migliori e per la competitività", continua. “Secondo l'analisi sui lavoratori dipendenti fatta dall'Osservatorio, meno di 4 italiani su 10 hanno -continua- una copertura pensionistica integrativa o una copertura sanitaria, nonostante due terzi degli intervistati giudichino inadeguato il sistema sanitario nazionale. Il welfare aziendale diventa così leva strategica per la competitività e l’attrazione di talenti: 8 lavoratori su 10 considerano il pacchetto welfare un elemento chiave nella scelta di un nuovo impiego”.  

Groupama risponde a questa trasformazione con un’offerta dedicata alle imprese italiane e costruita attorno ai bisogni reali: “Nell’offerta 'Welfare aziende' includiamo Benessere impresa per la gestione dei piani sanitari e Programma Open per la previdenza complementare. Un modello – conclude Cordier – vantaggioso per tutti: le aziende con una valida offerta welfare riescono a tutelare i loro dipendenti e a mettere al sicuro le loro famiglie, diventando al tempo stesso più attraenti per i nuovi talenti. E anche noi assicuratori possiamo svolgere fino in fondo il nostro ruolo sociale, integrando le prestazioni offerte dal sistema pubblico e contribuendo alla resilienza della società nel suo complesso di fronte alle sfide della contemporaneità", conclude.  

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L'economista Canova: "Il welfare cambia insieme a persone, aziende possono diventare comunità di fiducia"

23 Giugno 2025
Luciano Canova

(Adnkronos) - Il concetto di welfare sta vivendo una profonda trasformazione, e a guidarla sono le stesse persone che ne sono protagoniste. È quanto emerge dall’analisi dell’economista Luciano Canova, che commenta i risultati di una recente indagine condotta da Groupama sul futuro del welfare aziendale.  

“Il benessere oggi è un fiore a più petali: lo stipendio resta importante, ma previdenza, salute e qualità della vita sono sempre più centrali. Le persone cercano soluzioni che integrino il welfare pubblico, non che lo sostituiscano”, spiega Canova, sottolineando come questo approccio apra nuove opportunità: “In un universo come quello italiano, in cui l'idea predominante è quella di piccola e media impresa, c'è spazio per inserirsi in questo mercato come datore di lavoro in un patto sociale che crea fiducia tra datore di lavoro e lavoratori e integra i servizi di welfare per una qualità della vita alta e una visione della vita completa”, prosegue. 

Al centro della riflessione dell’economista, anche il concetto di "economia dell’ottimismo" per “abituarci ad avere una visione complessa della realtà. Perché è chiaro che esistono delle notizie critiche e negative. Gli elementi che emergono dalla ricerca di Groupama ci dicono che le persone sono preoccupate rispetto alle esigenze che avranno con riferimento a sanità e previdenza. Tuttavia, rappresentano anche uno spazio per costruire fiducia tra impresa e lavoratori e progettare servizi che generano valore condiviso”. Secondo Canova, l’indagine dimostra anche una “maggiore consapevolezza economico-finanziaria da parte di lavoratori e lavoratrici, capaci oggi di guardare con lungimiranza al proprio futuro. È un cambio di mentalità importante – osserva – e rappresenta un’occasione per costruire un welfare integrato e più umano, dove l’impresa non è solo datore di lavoro, ma parte di una comunità di valore”.  

Infine, l’economista invita a leggere “l'aspettativa di vita che aumenta” come “un dato positivo”, una popolazione che invecchia è anche una popolazione che vive più a lungo e meglio. Nasce così la 'Silver economy', con nuove domande di benessere, cultura, viaggio, intrattenimento. Ed è proprio qui che un “welfare aziendale moderno può fare la differenza nel garantire sicurezza, serenità e qualità della vita alle persone, anche dopo i 50 e i 65 anni".  

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Farmaceutica, Streffer (Lundbeck): "Anche centri italiani in ricerca su neuroscienze"

23 Giugno 2025
Farmaceutica, Streffer (Lundbeck):

(Adnkronos) - "Siamo fortemente orientati alla Ricerca & Sviluppo e l'Italia è un Paese con importanti centri di ricerca con cui lavoriamo. Circa il 20–30% del fatturato viene reinvestito in R&S. Ciò dimostra il nostro forte impegno nello sviluppo di nuovi farmaci, che vogliamo portare avanti internamente con mille dei 6mila nostri collaboratori. Abbiamo una forte tradizione in psichiatria e siamo ancora impegnati in questo ambito. Tuttavia, ci rendiamo conto che è molto difficile trovare nuovi trattamenti per queste grandi popolazioni ed è per questo che ci stiamo spostando sempre di più verso le neuroscienze specialistiche. La prevenzione dell'emicrania e i neurologi specializzati che trattano questi pazienti rappresentano un esempio. Lo stesso vale per alcune delle forme più gravi della sindrome di Parkinson. E' in quest'ambito che le neuroscienze specialistiche rappresentano per noi un'area su cui puntare con decisione. Ci stiamo inoltre orientando verso le malattie neurologiche rare come risultato di un processo iniziato alcuni anni fa". Lo sottolinea Johannes Streffer, Senior Vp Global Clinical Development Lundbeck, all'Adnkronos Salute alla presentazione dei risultati degli studi Resolution e Sunrise presentati oggi a Helsinki, nel corso l'11esimo Congresso Ean - European Academy of Neurology, che hanno dimostrato l'efficacia di un intervento educativo e dell'impiego di eptinezumab (un anti-Cgrp) in pazienti con emicrania cronica e cefalea da uso eccessivo di farmaci (medication-overuse headache, Moh), in particolare, nel Sunrise, in popolazioni asiatiche. 

"Comprendiamo le malattie neurologiche e psichiatriche sempre più da una prospettiva biologica - spiega Streffer - Il Cgrp, peptide correlato al gene della calcitonina, abbiamo visto essere rilevante per l'emicrania e qualcosa di simile avviene in altre patologie. In particolare, nelle malattie neurologiche rare conosciamo spesso molto bene il meccanismo alla base. Ciò significa che possiamo sviluppare terapie molto mirate per un gruppo specifico di pazienti. Non si tratta di cercare piccoli numeri, ma gruppi ben definiti di pazienti, e questo è il motivo per cui stiamo entrando sempre più nel campo delle malattie neurologiche rare. Questo non significa che non collaboriamo anche con altre aziende. Per esempio, alla fine dello scorso anno abbiamo acquisito la biotech Longboard Pharmaceuticals per portare un nuovo farmaco nella pipeline. Eptinezumab, ad esempio, è stato sviluppato esternamente e poi acquisito da noi. Al contrario, un altro farmaco contro il dolore (anti-Pacap) lo stiamo sviluppando internamente a Lundbeck. Abbiamo 25 trattamenti già commercializzati e 12 studi clinici in corso, con un numero crescente di trial clinici, concentrandoci sempre più sullo sviluppo clinico. Attualmente, il 90% della nostra pipeline è focalizzato su neuro-specialità e malattie neurologiche rare". 

A tale proposito, "abbiamo diversi programmi in fase avanzata - illustra Streffer - Abbiamo un forte impegno nella prevenzione dell'emicrania, con eptinezumab e anche con il nuovo farmaco anti-Pacap" (polipeptide attivante l'adenilato ciclasi pituitaria) che è stato presentato all'Ean. "Non sappiamo ancora con certezza se funzionerà, ma crediamo che rappresenti un nuovo meccanismo promettente e vogliamo verificarne l'impatto. Abbiamo poi trattamenti neuro-ormonali, ad esempio per l'iperplasia surrenale congenita e la malattia di Cushing - prosegue - Lavoriamo anche a un progetto per il disturbo da stress post-traumatico (Ptsd), su cui avremo un incontro con la Fda a luglio. Abbiamo recentemente acquisito un farmaco per le encefalopatie epilettiche dello sviluppo, ora in fase 3, e stiamo proseguendo con altri partner in ambito neurologico. Stiamo inoltre lavorando a un anticorpo anti-alfa-sinucleina per l'atrofia multisistemica (Msa), che agisce contro l'aggregazione patologica nel cervello di questa proteina. Si tratta di una malattia neurodegenerativa molto progressiva: abbiamo avviato la fase 3. Inoltre, ci stiamo concentrando su neuroimmunologia e neuroinfiammazione, riconoscendo che molte patologie neurologiche includono caratteristiche infiammatorie. Pensiamo che questo approccio possa avere un grande impatto terapeutico".  

"Siamo molto ottimisti rispetto alla forza della nostra pipeline - conclude Streffer - Potrebbe portare a 4 programmi in fase 3 già nel prossimo anno, e ci consentirebbe di rinnovare il nostro portafoglio puntando su neuro-specialità e malattie neurologiche rare". 

Leggi tutto: Farmaceutica, Streffer (Lundbeck): "Anche centri italiani in ricerca su neuroscienze"

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