
I volumi degli ortaggi freschi sono in aumento del 4,9%, così come per le uova (+7,5%) il pesce fresco (+3,7%), i formaggi freschi (+5,3%) e il pane (+4,9%). Questi alcuni dei dati contenuti nel report sui consumi alimentari di Ismea relativi al primo semestre del 2025. Il report evidenzia la crescita degli acquisti delle famiglie italiane per il consumo alimentare domestico rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che conferma la vitalità del mercato interno e rappresenta un segnale positivo, grazie anche all’aumento dei volumi acquistati di molti dei principali prodotti alimentari.
In tutti i territori si è registrata una maggiore frequenza d’acquisto (+10% su base annua), segnale di una ritrovata fiducia dei consumatori e di una più costante propensione al consumo domestico. Il supermercato si conferma il canale di riferimento per gli acquisti alimentari, con una quota di mercato del 41% e un incremento del 6,1%, seguito da discount e ipermercati.
Nel complesso, il primo semestre del 2025 restituisce un quadro di rafforzamento dei consumi alimentari e di particolare vitalità per i prodotti freschi, che tornano al centro delle scelte degli italiani, riflettendo una crescente attenzione alla qualità, alla salubrità e alla sostenibilità dell’alimentazione quotidiana.

"I democratici stanno facendo tutto il possibile per promuovere nuovamente la bufala Epstein - nonostante il Dipartimento di Giustizia abbia pubblicato 50.000 pagine di documenti - al fine di distogliere l'attenzione dalle loro politiche inadeguate e dalle loro sconfitte, in particolare dall'imbarazzante shutdown, che ha causato il caos totale nel loro partito". Lo ha scritto il presidente americano Donald Trump in un post su Truth Social.
"Alcuni repubblicani deboli sono caduti nelle loro grinfie perché ingenui e poco risoluti. Epstein era un democratico ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! - ha proseguito - Chiedete di Epstein a Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers, loro sanno tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare!". "Chiederò alla procuratrice generale Pam Bondi, al Dipartimento di Giustizia e ai grandi patrioti dell'Fbi di indagare sul coinvolgimento e i rapporti di Epstein con loro, con J.P. Morgan, Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare quello che accadeva tra di loro", ha annunciato Trump. "Tutte le frecce puntano ai democratici - ha aggiunto - i file indicano che questi signori, come molti altri, hanno passato gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua 'isola'".
Pressing Trump su repubblicani per bloccare pubblicazione file
Trump ha intanto avviato una campagna di pressioni sui deputati repubblicani che appaiono intenzionati a votare la prossima settimana con i democratici, permettendo quindi l'approvazione della mozione che chiede la pubblicazione di tutti i file del dipartimento di Giustizia relativi a Jeffrey Epstein[1]. I contatti con questi repubblicani si sono intensificati da quando Mike Johnson ha dovuto fissare per la prossima settimana la votazione della mozione, che lui per diversi mesi ha cercato in tutti i modi non portare in aula.
Il cambio di strategia dello Speaker repubblicano è stato determinato nella giornata cruciale di mercoledì scorso, segnata da una parte dalla diffusione delle mail in cui il finanziere pedofilo, morto impiccato in cella nell'agosto del 2019, affermava che Trump "sapeva delle ragazze"[2], e dall'altra della presentazione della petizione, con 218 firme di deputati, tra i quali un gruppetto di repubblicani, che avrebbe costretto lo Speaker a portare in aula per il voto la mozione che aveva cercato a tutti i costi di bloccare.
A questo punto, il leader repubblicano ha deciso di anticipare i tempi - con il percorso della petizione si sarebbe arrivati al voto all'inizio di dicembre - perché "se dobbiamo farlo, meglio farlo velocemente", spiega alla Cnn una fonte repubblicana. Un cambio di strategia concordata con Trump che comprende che "questa è una realtà inevitabile", affermano fonti della Casa Bianca alla Cnn, e quindi ha scelto di esercitare la massima pressione da parte di Trump per convincere a non votare per la mozione quelli che oggi su Truth Social definisce "alcuni repubblicani deboli caduti nelle reti" dei democratici che continuano ad usare il "falso di Epstein per distrarre dalle loro cattive politiche e sconfitte, in particolare l'imbarazzo dello shutdown".
Con quattro repubblicani che hanno firmato la petizione, compreso Thomas Massie che è anche cofirmatario della mozione, tre deputati che hanno già annunciato che voteranno per la pubblicazione, i media americani prevedono che decine di altri repubblicani potrebbero votare, per evitare di tradire le promesse elettorali fatte sul caso Epstein, come ha in fondo fatto Trump bloccando la pubblicazione dei file.
Secondo la Cnn, la Casa Bianca si è concentrata su due delle deputate che, insieme all'orma ex fedelissima di Trump, Marijorue Taylor Greene, che hanno firmato la mozione. Una è Lauren Boebert, anche lei considerata una grande alleata di Trump, che nei giorni scorsi ha sia incontrato alla Casa Bianca la ministra della Giustizia Pam Bondi e il capo dell'Fbi Kash Patel e poi ha anche ricevuto una telefonata del presidente, senza però che la repubblicana ritirasse la firma. Come non l'ha ritirata Nancy Mace, anche lei contattata da Trump e Casa Bianca, che ha spiegato in una lettera al presidente come da vittima di abusi sessuali considera la questione dei file di Epstein "profondamente personale"-.
Un eventuale passaggio alla Camera della misura avrebbe un forte impatto politico, ma il successivo passaggio al Senato non è scontato. Massie, il deputato repubblicano diventato una sorta di nemesi per Trump che ha già dato il sostegno ad uno suo sfidante nelle primarie repubblicane, confida nel fatto che la mozione possa raggiungere una maggioranza a prova di veto, almeno 290 voti, in modo da "mettere tanta pressione sul Senato, e nel caso di approvazione del Senato allora sarebbe un grave passo per il presidente" l'eventuale veto. Intanto, per aumentare la pressione sui membri del Congresso, Massie e gli altri firmataria della mozione stanno organizzando a Capitol Hill conferenze stampa con le vittime della rete di traffico sessuale di minori di Epstein.
Da file emergono scambi politici e incontri segreti con Bannon
Jeffrey Epstein avrebbe svolto il ruolo di consigliere informale di Steve Bannon, durante la campagna mediatica del 2018 finalizzata a promuovere e difendere il programma del presidente Donald Trump. È quanto emerge - secondo il Guardian - da alcuni dei file diffusi dalla commissione di vigilanza della Camera statunitense: uno scambio di sei giorni, dal 17 al 23 agosto, in cui Epstein fornisce a Bannon suggerimenti e indicazioni per le sue comparsate televisive e la sua strategia politica in generale. La presenza dell'ex stratega di Trump all'interno dei file era stata anticipata nei mesi scorsi da Elon Musk, a cui Bannon aveva risposto chiedendo l'intervento di un investigatore speciale per analizzare "tutti i documenti".
Dallo scambio emergono anche indicazioni di merito sulle politiche economiche dell’amministrazione Trump: Epstein suggerisce a Bannon argomentazioni per rispondere alle critiche sui tagli fiscali, sostenendo che le accuse di favoritismi ai più ricchi siano "fuorvianti" e insistendo sulla percezione pubblica degli sgravi alle corporation. I due commentano inoltre in tempo reale gli sviluppi del 'Russiagate' e le conseguenze per l'ex avvocato di Trump Michael Cohen, riconoscendo l’importanza dell’immunità concessa al publisher del National Enquirer, David Pecker, e prevedendo ulteriori rivelazioni sui pagamenti a donne legati al presidente.
I messaggi mostrano infine l’attenzione di entrambi alla riservatezza dei loro contatti. Bannon manifesta timori per la costante sorveglianza attorno a Epstein, mentre quest’ultimo si offre di organizzare un incontro a New York "sotto la protezione dell'oscurità", con accessi secondari e massima discrezione, proponendo il proprio appartamento sulla East 66th Street e garantendo che qualcuno avrebbe potuto accompagnare Bannon all’interno senza essere visto. Bannon accetta, chiedendo solo di fissare un orario.

Diversi morti e feriti a Stoccolma, dove un bus ha travolto una pensilina a Östermalm, nel centro della città, dove erano in attesa numerosi passeggeri. Lo ha riferito la polizia svedese, precisando che il conducente del mezzo è stato arrestato e che non sono ancora chiare le cause dell'incidente.
Il primo ministro Ulf Kristersson ha commentato la notizia ad Aftonbladet: "Sono stato raggiunto dalla tragica notizia che diverse persone sono morte e sono rimaste ferite a una fermata dell'autobus nel centro di Stoccolma. Persone che forse stavano tornando a casa da familiari, amici o per trascorrere una tranquilla serata in casa". "Non conosciamo ancora la causa di tutto questo, ma in questo momento i miei pensieri sono rivolti principalmente alle persone colpite e ai loro familiari. La polizia, le ambulanze e i servizi di soccorso hanno ora un compito molto difficile e importante da svolgere. Esorto tutti a mostrare considerazione e comprensione per i loro compiti."

“L’Assemblea Anci è un momento fondamentale di confronto con i Comuni, nostri principali interlocutori”. Lo ha dichiarato Alessandro Moricca, amministratore unico di PagoPa spa, ribadendo il ruolo della società come partner strategico nel percorso di trasformazione digitale del Paese.
Moricca ha ricordato come PagoPa sia una tech company pubblica incaricata di sviluppare un ecosistema di piattaforme che semplificano la vita dei cittadini e agevolano il lavoro degli enti. Tra queste, la piattaforma dei pagamenti – che quest’anno ha già gestito oltre 389 milioni di transazioni per un valore di circa 85 miliardi di euro –, l’app IO, canale unico di accesso ai servizi pubblici che ha registrato più di 13 milioni di utenti attivi negli ultimi dodici mesi e Send, il sistema di notifiche digitali a valore legale, con più di 26 milioni di invii già realizzati.
Il manager ha sottolineato come questi strumenti abbiano reso standard e omogenei i processi digitali sul territorio nazionale, favorendo una relazione più diretta ed efficace tra Pa e cittadini.
Nel corso dell’assemblea Anci Moricca, ha presentato Pari, la nuova piattaforma realizzata da PagoPa per l’erogazione di bonus e incentivi welfare. “Pari rappresenta l’ultimo tassello di un sistema integrato di servizi che punta a semplificare la vita delle persone e il lavoro degli enti”, ha spiegato.
Pari è già operativa e nei prossimi giorni consentirà l’erogazione del bonus elettrodomestici permettendo una gestione digitale, uniforme e trasparente dei benefici destinati ai cittadini.
Moricca ha evidenziato come Parisi inserisca in un percorso più ampio di innovazione che comprende la gestione dei pagamenti, l’app IO e Send: elementi che, insieme, costituiscono l’infrastruttura digitale pubblica su cui si basa la modernizzazione dei servizi erogati dai Comuni.

“Anci è per noi un appuntamento prezioso, un luogo di confronto con Comuni, ministeri e amministrazioni centrali con cui collaboriamo tutto l’anno”. Lo ha affermato Jessica De Napoli, direttrice affari istituzionali & comunicazione di PagoPa.
De Napoli ha ricordato il mandato istituzionale di PagoPa sotto la guida del Dipartimento per la Trasformazione digitale con l'obiettivo di realizzare infrastrutture tecnologiche semplici, sicure e interoperabili.
“Il nostro obiettivo è evitare disparità geografiche e garantire inclusione nei progetti che portiamo avanti”, ha aggiunto, sottolineando il valore del confronto diretto con gli enti per assicurare soluzioni realmente utili ai territori.

Torna 'La promessa 2025', la maratona live in cui musica, spettacolo e storie di vita si intrecciano per sostenere la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). L'appuntamento è per giovedì 20 novembre, dalle 19 alle 22, in piazza Mastai a Roma, con diretta streaming, per chi vorrà seguirla da casa. Al centro della scena Ron, artista iconico che da sempre trasforma le parole in cura e vicinanza che però non sarà solo: attori, sportivi, medici e rappresentanti del mondo sociale e culturale si alterneranno sul palco, tutti uniti dallo stesso obiettivo: dire insieme 'ci siamo, sempre'.
L’evento non è solo da seguire comodamente da casa: piazza Mastai sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito, per vivere l’emozione dal vivo, respirare la magia delle luci e degli applausi, e condividere connessioni autentiche in un momento di comunità senza filtri.
"Ogni promessa è una scintilla", afferma Fulvia Massimelli, presidente Aisla- Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. "Questa serata - aggiunge - è la nostra occasione per accendere insieme la speranza, ricordando che la cura e la vicinanza non sono mai gesti isolati, ma un impegno collettivo". L'invito è di partecipare, condividere vivere l’emozione: 2 ore intense, piene di musica, storie vere e solidarietà concreta. 'La Promessa 2025' non è solo uno spettacolo - ricorda Aisla - "è una chiamata a esserci, insieme, per la ricerca e per le persone con Sla".

Per un miglioramento del Servizio sanitario nazionale "confidiamo che l'acquisizione di ulteriori competenze possa innovare i percorsi e rendere le tecnologie pienamente utilizzabili e accettate". Lo ha detto Giuseppe Pompilio, Market access director di Johnson & Johnson Innovative medicine Italia, oggi a Roma, all’incontro per il lancio di ‘Officina delle competenze’, l’iniziativa della farmaceutica, realizzata in collaborazione con Altems, l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’università Cattolica del Sacro Cuore, che mira a formare figure professionali e manageriali a supporto del Ssn.
Sulla scelta dell'azienda di investire anche nelle competenze e nei modelli organizzativi del Sistema sanitario nazionale, Pompilio spiega che "sono molte le situazioni in cui abbiamo introdotto tecnologie o farmaci che non hanno poi espresso il loro pieno potenziale come accade anche negli studi clinici. Questo succede perché il contesto in cui vengono applicati spesso non soddisfa le condizioni necessarie. Questa è una presa di coscienza critica nei nostri confronti. Il punto è evidenziare quanto sia importante lavorare sui miglioramenti nei percorsi e nei processi e favorire l’acquisizione di competenze nuove, diverse da quelle attuali. Lo step di oggi è parte di un percorso più ampio e si concentra proprio su questo", conclude.

Il Lazio è tra le regioni più colpite dalle malattie tiroidee, soprattutto nelle province di Latina e Frosinone, con circa 360 mila casi diagnosticati. L’ipotiroidismo e la tiroidite di Hashimoto sono al terzo posto tra le patologie più diffuse nella Regione, dopo ipertensione e ipercolesterolemia, con un incremento di quasi il 9% in soli cinque anni. Eppure non sempre i disturbi della tiroide provocano sintomi evidenti e riconoscibili, anche per molti anni, con conseguenze a lungo termine su tutto l’organismo, se non diagnosticati. Nel caso dell’ipotiroidismo, ad esempio, può portare a disturbi cardiovascolari, metabolici, ormonali, cognitivi.
Per aiutare i cittadini del Lazio a intervenire prima che sia troppo tardi, Fondazione Consulcesi ha scelto di lanciare la 'Campagna di prevenzione Tsh – Focus ipotiroidismo', in collaborazione con Fimmg Roma e il contributo non condizionante di Merck. Dopo la tappa dello scorso 7 novembre, dove la popolazione ha potuto richiedere consulenza e screening gratuiti nel gazebo sanitario allestito presso il Centro Commerciale Roma Est, l'11 novembre - informa una nota - è stata la volta dei dipendenti del Consiglio Regionale del Lazio, su iniziativa del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, che si è avvalso del patrocinio della Regione. In gran numero i dipendenti regionali hanno colto l’occasione della presenza di medici e operatori nel gazebo e nell’Unità mobile salute e inclusione della Fondazione Consulcesi - nel piazzale antistante gli uffici della Pisana - per effettuare la misurazione della pressione arteriosa, il test rapido per la rilevazione del Tsh e un colloquio con esperti, qualora i risultati degli esami avessero segnalato un’anomalia.
L’iniziativa è stata inserita all’interno del programma gratuito di prevenzione 'Un consiglio in salute', voluto dal Consiglio regionale del Lazio, rivolto ai dipendenti. L’obiettivo è quello di promuovere, in questo caso, la prevenzione delle malattie tiroidee per favorire diagnosi precoce e tutelare la qualità della vita. "Ora, proseguiremo su questa strada - ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma - al fine di promuovere e diffondere la cultura della prevenzione, che genera ricadute positive sulla salute e sul benessere, e al fine di educare a sani e corretti stili di vita. Continua quindi il nostro impegno, entrando nei luoghi di lavoro, di ritrovo, proprio perché è fondamentale andare incontro alle persone, per far comprendere quanto la prevenzione sia una priorità assoluta”.
"Uno dei principali obiettivi che l'Amministrazione Rocca si è posto è quello di curare i pazienti della Regione Lazio tramite la prevenzione – ha ribadito Fabio De Lillo, responsabile Coordinamento Attività strategiche spesa farmaceutica della Regione Lazio – Quindi, cercando di diffondere una politica di informazione molto accurata e una politica di screening attenta e personalizzata sulla fascia di popolazione a rischio. Voglio dire veramente grazie a tutti coloro che, come oggi, vogliono aiutare la Regione Lazio a raggiungere il grande scopo condiviso, che è quello della salute e della cura dei nostri pazienti".
"Questa è un’iniziativa importante – ha spiegato Pierluigi Bartoletti, vicesegretario nazionale e segretario provinciale di Roma della Fimmg – perché si tratta di patologie spesso asintomatiche, e la medicina del futuro sarà la medicina personalizzata. Si farà non soltanto su coloro che accusano sintomi di malattie, ma sugli esami della prevenzione, così da intervenire prima con cure mirate che possano impedire l’aggravamento della patologia”.
"Voglio ringraziare sia la Regione Lazio per il patrocinio e la collaborazione ormai storica della nostra Unità mobile della Fondazione con la Fimmg Roma e anche il sostegno ricevuto da Merck – ha affermato Simone Colombati, presidente della Fondazione Consulcesi – Abbiamo visto anche l'attenzione che il Governo ha messo adesso nella Legge di bilancio, stanziando sempre più fondi sulle attività preventive. Noi non ci fermeremo qui, abbiamo già in campo alcune altre iniziative in cui proseguiremo attività di screening su patologie oncologiche. Stiamo inoltre già dialogando nuovamente con la Regione per altre iniziative sempre di screening, siamo a disposizione perché crediamo nella prevenzione".

Proseguono i lavori che restituiranno alla Capitale il nuovo Mercato dell’Unità di via Cola di Rienzo, nel cuore di Prati. Passo avanti fondamentale è stato l’arrivo nel cantiere delle prime “lanterne”, i moderni box luminosi che sostituiranno i tradizionali banchi di vendita. Le nuove strutture, veri e propri dispositivi architettonici multifunzionali, potranno trasformarsi in elementi illuminanti durante eventi e manifestazioni, contribuendo a rendere il mercato un luogo vivo anche nelle ore pomeridiane e serali. Nel nuovo mercato troveranno posto 41 box, di cui 29 “lanterne” mobili, dotate di luce interna regolabile e meccanismo di sollevamento telescopico. I banchi saranno affiancati da postazioni dedicate anche alla somministrazione di cibi e bevande, mentre il nuovo layout prevede percorsi centrali di sosta e incontro concepiti come una piazza coperta, pensata per favorire la socialità e la fruizione degli spazi durante tutto l’arco della giornata.
Il progetto, finanziato con fondi giubilari per circa 4 milioni di euro, rientra nel programma di riqualificazione e valorizzazione dello spazio pubblico promosso da Roma Capitale ed è gestito da Giubileo 2025 Spa in qualità di Soggetto Attuatore. Il disegno architettonico è firmato dall’architetto Antonio Atripaldi di Adat Studio, con sviluppo ingegneristico a cura di LaSIA SpA. L’intervento comprende inoltre il restauro delle facciate esterne, il rifacimento dei pavimenti e dei lucernai e una nuova illuminazione capace di valorizzare la monumentalità dell’edificio. Se i lavori proseguiranno secondo programma, il mercato sarà pronto a riaprire al pubblico nei primi mesi del 2026.
“Il nuovo Mercato dell’Unità rappresenta un tassello centrale nella trasformazione di tutto il quadrante di Prati – dichiara Lorenza Bonaccorsi, Presidente del Municipio I Roma Centro –. Non sarà solo un luogo di commercio, ma un vero punto di aggregazione, in grado di vivere anche di sera e durante gli eventi. Intorno al mercato stiamo ridisegnando un intero quartiere, con la riqualificazione di via Ottaviano, di piazza Risorgimento e delle vie principali di Prati: un insieme di interventi che restituiranno ai cittadini spazi più belli, più funzionali e finalmente a misura di comunità”. “Il mercato dell’Unità è uno dei simboli più riconoscibili di Prati – aggiunge Jacopo Scatà, Assessore al Commercio del Municipio I Roma Centro–. Restituirlo ai cittadini completamente rinnovato, più accessibile e capace di ospitare nuove forme di socialità, significa rafforzare il tessuto economico e commerciale del quartiere, ma anche dargli una nuova identità contemporanea che unisce tradizione, innovazione e vita di comunità”.

"Siamo alla vigilia di un importante cambiamento del Servizio sanitario nazionale, che abbiamo fortemente voluto attraverso gli investimenti del Pnrr e con il Decreto ministeriale 77 del 2022, con l’obiettivo di portare il Servizio sanitario più vicino ai cittadini. A questo processo abbiamo dedicato molte risorse che stanno trasformando tecnologicamente il sistema grazie alla digitalizzazione, al Fascicolo sanitario elettronico 2.0, all’ecosistema dei dati sanitari e alla piattaforma nazionale di telemedicina. Ma tutto questo richiede una reale trasformazione organizzativa e un aggiornamento delle competenze". Così Americo Cicchetti, commissario straordinario Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali intervenendo, oggi a Roma, all’incontro per il lancio di ‘Officina delle competenze’, l’iniziativa di Johnson & Johnson, realizzata in collaborazione con Altems, l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’università Cattolica del Sacro Cuore.
Sul cambiamento del Ssn, Cicchetti evidenzia che si tratta di "riconnettere ciò che accade sul territorio con le competenze specialistiche degli ospedali. Ciò implica la revisione dei profili di ruolo e, di conseguenza, del modello di competenze necessario per operare in modo efficace. Analizzare e comprendere i gap - conclude - è fondamentale per raggiungere questo obiettivo".

"È strategico investire sulle competenze del sistema salute. L’innovazione da sola non basta: servono persone formate, competenti e preparate al cambiamento". Lo ha detto Mariella Mainolfi, direttore generale delle Professioni sanitarie e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale del ministero della Salute, partecipando, oggi a Roma all’incontro per il lancio di 'Officina delle competenze', l’iniziativa di Johnson & Johnson, realizzata in collaborazione con Altems - l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’università Cattolica del Sacro Cuore, che punta a tradurre l’innovazione sanitaria in nuove figure professionali e manageriali a supporto del Servizio sanitario nazionale.
"Si parla molto di dati e di intelligenza artificiale - osserva Mainolfi - ma senza professionisti in grado di governare i processi non si riesce a trasformare gli strumenti disponibili in un reale avanzamento operativo di un sistema complesso. Al centro deve rimanere sempre il fine del Servizio sanitario nazionale: la cura dei cittadini. In quest’ottica - conclude - è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo e creare, accanto alle figure già esistenti, nuove professionalità capaci di supportare, mediare e integrare gli strumenti dell’innovazione".
Sassari, Fiori in primo grado era stato assolto... 
Jannik Sinner batte Ben Shelton alle Atp Finals oggi, venerdì 14 novembre, e rompe... la racchetta. Il fuoriclasse azzurro ha risolto agevolmente la pratica contro l'americano, in due set, ma un momento del match merita un focus. Nel secondo parziale, durante il settimo game (poi conquistato da Jannik per il 4-3) Sinner ha addirittura rotto la sua racchetta per la potenza messa nel servizio.
A Torino succede anche questo. Jannik è stato così costretto al cambio al termine del game, tornando in campo per chiudere al tie-break un confronto controllato fin dall'inizio e gestito senza particolare fatica.

Anche Lorenzo Musetti rinuncia alla Coppa Davis dopo Jannik Sinner, ma l'ondata di indignazione social non c'è stata per il toscano, a differenza di quanto accaduto all'altoatesino. "Forse, dopo la rinuncia di Sinner, probabilmente un po' tutti abbiamo accettato la situazione e la possibilità che un giocatore possa rinunciare alla Davis per determinate motivazioni: riaprire questo tipo di discorso è completamente inutile". Lo dice all'Adnkronos l'ex capitano di Davis, vincitore della Coppa nel '76 ed ex n.7 in era Atp Corrado Barazzutti.
"Tutto sommato se ne è parlato tanto già con Sinner; la decisione di giocare la Davis deve essere rispettata, soprattutto per giocatori che hanno già giocato. Ritengo che sia un argomento che si è esaurito e le motivazioni di Sinner sono valide anche per Musetti. Penso che non si senta il bisogno di quella gogna social, di quei cecchini che si divertono tanto a colpire tutti".
E non si tratta neanche di trattamento diverso causa 'etnia'. "Per niente, Sinner è assolutamente italiano e non deve dimostrarlo", dice secco Barazzutti, sottolineando che il mondo dei social "è pieno di scemi, e continuerà a esserlo, per cui dobbiamo non curarci di loro e andare avanti".
Tornando a Musetti ha fatto bene perché era abbastanza sfiatato? "Ha fatto quello che lui riteneva fosse la scelta migliore. Ha giocato moltissimo, ricordiamoci che è sempre stato presente in tutte le Coppe Davis, è sempre stato a disposizione, ora viene da non so quanti tornei consecutivi, c'è anche la nascita del secondo figlio che capita proprio in quel periodo: scelta assolutamente più che da rispettare".
"Poi va detto che, preso atto che Sinner e Musetti hanno rinunciato alla Davis, mi sembra inutile parlarne: non ci sono. Parlerei invece della bella squadra che abbiamo, estremamente competitiva. Da addetto a lavori, penso che sia giusto soprattutto in questo momento ricordarci che noi abbiamo una squadra di giocatori molto, molto forti. Non c'è dubbio che con Sinner e con Musetti la squadra sarebbe stata più forte, ma abbiamo una squadra estremamente competitiva con i giocatori che Volandri ha convocato: abbiamo uno dei doppi più forti del mondo, forse il più forte dopo queste Finals e speriamo che vincano".
"Abbiamo giocatori di grandissimo valore, come Berrettini che in Coppa Davis ha sempre dato il massimo, ha portato risultati importanti, c'è Sonego, poi un giovanissimo come Cobolli che è in grande crescita. Insomma, mi occuperei più di loro che di Sinner e di Musetti in questo momento". Coppa Davis morta come dice Bertolucci[1]? "Morta no ma sicuramente è stata svilita molto. Poi ci sono anche le dichiarazioni di Binaghi che dice 'meglio avere un numero uno del mondo che vincere una Coppa Davis': questo non aiuta, ecco".

Re Carlo III compie oggi 77 anni e Buckingham Palace diffonde una nuova foto ufficiale del sovrano. L'immagine, scattata da Millie Pilkington, ritrae il re nella sua tenuta di Sandringham, nel Norfolk, mentre tiene in mano un bastone da pastore.
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Un post condiviso da The Royal Family (@theroyalfamily)[1]
È stata pubblicata sui social media con un'emoji a forma di palloncino e il messaggio: "77 anni oggi! Grazie per le gentili parole e gli auguri per il compleanno di Sua Maestà”. Carlo trascorre il suo compleanno nel Galles del Sud in compagnia della regina Camilla, dove tra gli impegni in programma c'è l'incontro con Ruth Jones, protagonista della serie della Bbc 'Gavin and Stacey'.
Prevista anche la presenza del re e della regina Camilla e un ricevimento in occasione del 200mo anniversario del castello di Cyfarthfa.
Riconoscimento a Genova per il terzo anno consecutivo... 
Filippo Magnini è crollato in lacrime tra le braccia di Barbara D'Urso che lo ha accolto e consolato in silenzio durante uno dei suoi momenti più complessi a Ballando con le stelle.
La clip, mostrata oggi a La volta buona, documenta lo sfogo di Magnini dopo un confronto con la giuria. Nella scorsa puntata infatti c'è stato un vero e proprio dibattito che ha portato Magnini a togliersi qualche "sassolino dalla scarpa". "Voglio far bene ma non è che mi cambia la vita", ha confidato dietro le quinte, visibilmente provato, riferendosi al peso dei giudizi ricevuti.
"Essere costantemente giudicati... io sono venuto qui a ballare se va bene ok, altrimenti amen", ha detto poi il concorrente tra le braccia di Barbara D'Urso. Per poi ripetere più volte l'espressione: "Figli e figliastri... Anzi, figli, figliastre e figliastri", lasciando intuire di percepire spesso un trattamento non equo.
L'atleta alla giuria aveva spiegato: "Ho l'impressione che a me facciate le pulci. Fate notare sempre qualcosa che non va, a prescindere dai voti. Io non sono Roberto Bolle, sono un concorrente. Non capisco cosa pretendiate da me".[1]

"E' stato importante aver raggiunto la vittoria anche se nel finale perché, come si dice, vincere aiuta a vincere, ora però mi aspetto da questa Nazionale miglioramenti nel gioco". Così all'Adnkronos il campione del mondo 1982 Alessandro Altobelli all'indomani della stentata vittoria degli azzurri sulla Moldavia.
"Gattuso ci sta mettendo il massimo dell'impegno e il suo carattere che tutti conosciamo, i giocatori sono questi e quindi se non vogliamo correre rischi a marzo al playoff è assolutamente necessario che la squadra migliori dal punto di vista del gioco - ribadisce l'ex attaccante di Inter e Juventus -. Non voglio nemmeno immaginare che l'Italia manchi il terzo mondiale di fila. Se accadesse mi aspetto che chi guida il nostro calcio ci spiegasse i motivi e ne traesse le conseguenze, perché le colpe non sarebbero solo del ct e dei giocatori".
Unica luce nel buio l'esplosione di Francesco Pio Esposito. "Conosco lui e la famiglia, sta facendo un bellissimo percorso, è già un attaccante importante e avendo solo vent'anni mi aspetto che faccia ulteriori progressi e diventi uno dei più forti in circolazione". conclude Altobelli.
Dell'Italia ha parlato all'Adnkronos anche Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori (Aiac): "Intanto con Gattuso in panchina ci sono state 5 partite 5 vittorie, si può discutere sul livello degli avversari ma le partite sono state vinte e non è mai facile, la squadra si è compattata intorno al ct e quindi la valutazione sul lavoro di Rino è positiva".
"Al playoff ci si va con fiducia - sottolinea Ulivieri - Dobbiamo prepararci bene, ci si deve pensare da subito perché bisogna arrivare nella condizione migliore possibile e sono convinto che il campo ci darà ragione anche perché abbiamo una squadra di buona levatura con giocatori di provata esperienza internazionale".
Sui criteri di qualificazione al mondiale che Gattuso ha criticato l'ex allenatore del Bologna taglia corto: "Fa strano vedere una nazionale con sei vittorie di fila non essere già qualificata ma il regolamento per adesso è questo ed è inutile pensarci. C'è solo da arrivare al meglio a marzo".

Le 22 fotografie che compongono il Calendario Pirelli 2026 ritraggono 11 protagoniste del mondo del cinema, della moda, dello sport e della musica: l'attrice scozzese Tilda Swinton, l'attrice britannica Gwendoline Christie, la cantautrice britannica FKA twigs, l'attrice e filmmaker italo-americana Isabella Rossellini (FOTO[1]).
E ancora, la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, la stilista ed ex modella inglese Susie Cave, moglie del musicista Nick Cave (già apparsa nelle edizioni di Clive Arrowsmith del 1991 e di Helmut Newton del 1986, presentata nel 2014), l'attrice italiana Luisa Ranieri, la modella russa Irina Shayk, la modella e attrice cinese Du Juan (già nel Calendario 2008 di Patrick Demarchelier), la top model ceca Eva Herzigová (presente nelle edizioni 1996 di Peter Lindbergh e 1998 di Bruce Weber) e l'attrice portoricana Adria Arjona.
A Praga, nella città ‘magica’ per eccellenza, debutta The Cal 2026, un’edizione che sembra nascere da una collisione poetica tra natura e tecnologia.
L'emozione tra natura e tecnologia
La natura è una forza che respira e si trasforma nel Calendario Pirelli 2026 (FOTO[2]). E così la tecnologia: non un artificio ma lo strumento che permette di catturarla, amplificarla e reinventarla. A firmare il calendario è il fotografo e regista norvegese Solve Sundsbo, sperimentatore visionario che da anni indaga i confini tra immaginazione, materia e innovazione digitale. Il risultato è un calendario che riporta al centro il corpo femminile, ma lo fa trasformandolo in un territorio simbolico: terra, aria, fuoco, acqua, energia, etere, luce. Gli elementi naturali come specchio di stati d’animo ed emozioni. Un viaggio nel rapporto degli esseri umani con il mondo che li circonda e con i tempi che stiamo vivendo.
Chi è il fotografo norvegese Solve Sundsbo
Solve Sundsbo è il fotografo norvegese che ha scattato il calendario Pirelli 2026. Ha realizzato alcune delle immagini più memorabili e sorprendenti degli ultimi anni, conquistando il rispetto del settore, grazie alla sua visione senza compromessi e ai suoi concept ultraterreni, che spesso mettono in discussione la percezione della realtà e spingono il linguaggio della moda oltre il semplice scatto fotografico. Sundsbo è celebrato per la sua versatilità, sia per la sua apertura verso le nuove tecnologie – dalla scansione 3D al ritocco dipinto a mano – sia per l’ampiezza del suo stile.
Nato in Norvegia nel 1970, si è trasferito a Londra nel 1995 per studiare fotografia al London College of Printing. Pur vivendo ancora oggi a Londra con la moglie e i quattro figli, il suo Paese d’origine continua a ispirarlo e l'influenza dell’estetica norvegese – pulita e naturale – è evidente in molte sue immagini. Le sue collaborazioni commerciali hanno dato vita a immagini e film iconici per alcuni dei principali marchi della moda e della bellezza, tra cui Bulgari, Cartier, Chanel, Estée Lauder, Giorgio Armani, Gucci, Guerlain, Hermès, Lancôme, Louis Vuitton, Narciso Rodriguez, Prada, Thierry Mugler e Tom Ford. Sundsbo nutre una particolare passione per la pubblicazione del suo lavoro nel contesto editoriale e ha realizzato numerosi editoriali e copertine pionieristici. Collabora regolarmente con Harper’s Bazaar Italia, i-D, Love, The New York Times Magazine, Numéro, Perfect, Re-Edition, V, Vogue Italia e W. "Non volevo essere troppo letterale - spiega il fotografo -. Il calendario non si limita ai quattro elementi tradizionali. Ho voluto catturare emozioni, istinti e stati d’animo centrali nella vita umana…una sorta di mistero, immaginazione, passione, libertà, il legame con la natura e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio".
Tronchetti Provera: "Il prossimo calendario in fabbrica? Non abbiamo limiti"
Il prossimo calendario Pirelli verrà scattato in fabbrica? “Non abbiamo limiti. Ci sono 30mila famiglie che lavorano per la Pirelli e devono essere orgogliose, forse è un concetto antico ma io voglio mantenerlo” ha detto il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, presentando The Cal 2026 a Praga, replicando a chi gli chiedeva se, visto che come afferma il top manager “oggi si parla troppo di finanza e poco di industria e di prodotto” abbia intenzione di realizzare The Cal in fabbrica. “The Cal è libero, non deve promuovere niente, ma esprimere qualità e avere un artista che sappia dare qualcosa di speciale. Solve aveva il desiderio di esprimere la sua arte e ci ha proposto qualcosa di molto interessante, con la natura e gli elementi, e un cast di donne e non ragazze, ognuna, in mondi diversi, con una storia vera”.
“Prima abbiamo scelto Praga, che è una città magica, e poi è venuto il calendario e l'ha resa un luogo naturale” dove presentarlo ha osservato il top manager. Il fatto che dall’anno scorso sul The Cal sia tornato il corpo femminile, secondo Tronchetti Provera è una reazione ai tempi. “Ci sono cicli e momenti - sottolinea - e abbiamo ritenuto che fosse giusto così, per non dare idea un po’ paludata di calendario. The Cal rappresenta quello che l’artista che lo realizza vuole esprimere, ed è figlio dei tempi. Tutto avviene in modo assolutamente naturale e coincide con il mondo che ci circonda. E’ la libertà che diamo al fotografo per potersi esprimere”.
Quanto alla scelta del cast, quest’anno di sole donne, Tronchetti Provera ribadisce che è il fotografo a occuparsene: “Noi abbiamo condiviso l’idea che fossero donne che arrivano da diversi campi di lavoro e attività - spiega - che avessero uno spessore in quello che hanno fatto, con natura e bellezza legate a qualità personali. Direi che ne è uscito un mix particolare e la magia di Praga, in questo senso, ci ha aiutati”. “Entrare in altri mondi per noi oggi sarebbe un errore”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a chi, durante la presentazione a Praga del Calendario Pirelli 2026, gli chiedeva se il gruppo avesse in mente di partecipare a un piano di riassetto con altri gruppi industriali italiani per preservare l’italianità del marchio Giorgio Armani.
“Noi siamo totalmente focalizzati” sul nostro business “abbiamo un futuro molto sfidante - ha proseguito -. Abbiamo idee sulle tecnologie che vanno non solo coltivate, ma ci vuole un’attenzione costante e continua alla luce della velocità dei cambiamenti”. Oggi, al di là delle capsule collection, il top manager ha spiegato che non ci sono altri progetti legati al mondo della moda all’orizzonte: “Sono capsule sempre più rilevanti ma non vogliamo fare un’azienda di moda, tutto è legato alla qualità” ha assicurato.
Venus Williams: "Sinner 'on fire', lo sarà a lungo"
“Sinner è ‘on fire’, è incendiario, bravissimo e strepitoso, non solo adesso ma lo sarà a lungo” dice la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, uno dei volti del calendario. Sinner “sta crescendo sempre di più - ha osservato -. E’ affascinante e vi divertirete molto a seguire la sua carriera tennistica. Sono davvero felice di questa popolarità del tennis in Italia”. Quanto alla sua personale carriera, Venus Williams parteciperà all'Asb Classic di Auckland, in Nuova Zelanda, a gennaio 2026. L'evento segna il ritorno della tennista, 45 anni, in competizione dopo una pausa. “Inizierò in Nuova Zelanda a gennaio e ho tanti bei ricordi lì” conclude. (dall'inviata Federica Mochi)

Le 22 fotografie che compongono il Calendario Pirelli 2026 ritraggono 11 protagoniste del mondo del cinema, della moda, dello sport e della musica: l'attrice scozzese Tilda Swinton, l'attrice britannica Gwendoline Christie, la cantautrice britannica FKA twigs, l'attrice e filmmaker italo-americana Isabella Rossellini (FOTO[1]).
E ancora, la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, la stilista ed ex modella inglese Susie Cave, moglie del musicista Nick Cave (già apparsa nelle edizioni di Clive Arrowsmith del 1991 e di Helmut Newton del 1986, presentata nel 2014), l'attrice italiana Luisa Ranieri, la modella russa Irina Shayk, la modella e attrice cinese Du Juan (già nel Calendario 2008 di Patrick Demarchelier), la top model ceca Eva Herzigová (presente nelle edizioni 1996 di Peter Lindbergh e 1998 di Bruce Weber) e l'attrice portoricana Adria Arjona.
A Praga, nella città ‘magica’ per eccellenza, debutta The Cal 2026, un’edizione che sembra nascere da una collisione poetica tra natura e tecnologia.
L'emozione tra natura e tecnologia
La natura è una forza che respira e si trasforma nel Calendario Pirelli 2026 (FOTO[2]). E così la tecnologia: non un artificio ma lo strumento che permette di catturarla, amplificarla e reinventarla. A firmare il calendario è il fotografo e regista norvegese Solve Sundsbo, sperimentatore visionario che da anni indaga i confini tra immaginazione, materia e innovazione digitale. Il risultato è un calendario che riporta al centro il corpo femminile, ma lo fa trasformandolo in un territorio simbolico: terra, aria, fuoco, acqua, energia, etere, luce. Gli elementi naturali come specchio di stati d’animo ed emozioni. Un viaggio nel rapporto degli esseri umani con il mondo che li circonda e con i tempi che stiamo vivendo.
Chi è il fotografo norvegese Solve Sundsbo
Solve Sundsbo è il fotografo norvegese che ha scattato il calendario Pirelli 2026. Ha realizzato alcune delle immagini più memorabili e sorprendenti degli ultimi anni, conquistando il rispetto del settore, grazie alla sua visione senza compromessi e ai suoi concept ultraterreni, che spesso mettono in discussione la percezione della realtà e spingono il linguaggio della moda oltre il semplice scatto fotografico. Sundsbo è celebrato per la sua versatilità, sia per la sua apertura verso le nuove tecnologie – dalla scansione 3D al ritocco dipinto a mano – sia per l’ampiezza del suo stile.
Nato in Norvegia nel 1970, si è trasferito a Londra nel 1995 per studiare fotografia al London College of Printing. Pur vivendo ancora oggi a Londra con la moglie e i quattro figli, il suo Paese d’origine continua a ispirarlo e l'influenza dell’estetica norvegese – pulita e naturale – è evidente in molte sue immagini. Le sue collaborazioni commerciali hanno dato vita a immagini e film iconici per alcuni dei principali marchi della moda e della bellezza, tra cui Bulgari, Cartier, Chanel, Estée Lauder, Giorgio Armani, Gucci, Guerlain, Hermès, Lancôme, Louis Vuitton, Narciso Rodriguez, Prada, Thierry Mugler e Tom Ford. Sundsbo nutre una particolare passione per la pubblicazione del suo lavoro nel contesto editoriale e ha realizzato numerosi editoriali e copertine pionieristici. Collabora regolarmente con Harper’s Bazaar Italia, i-D, Love, The New York Times Magazine, Numéro, Perfect, Re-Edition, V, Vogue Italia e W. "Non volevo essere troppo letterale - spiega il fotografo -. Il calendario non si limita ai quattro elementi tradizionali. Ho voluto catturare emozioni, istinti e stati d’animo centrali nella vita umana…una sorta di mistero, immaginazione, passione, libertà, il legame con la natura e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio".
Tronchetti Provera: "Il prossimo calendario in fabbrica? Non abbiamo limiti"
Il prossimo calendario Pirelli verrà scattato in fabbrica? “Non abbiamo limiti. Ci sono 30mila famiglie che lavorano per la Pirelli e devono essere orgogliose, forse è un concetto antico ma io voglio mantenerlo” ha detto il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, presentando The Cal 2026 a Praga, replicando a chi gli chiedeva se, visto che come afferma il top manager “oggi si parla troppo di finanza e poco di industria e di prodotto” abbia intenzione di realizzare The Cal in fabbrica. “The Cal è libero, non deve promuovere niente, ma esprimere qualità e avere un artista che sappia dare qualcosa di speciale. Solve aveva il desiderio di esprimere la sua arte e ci ha proposto qualcosa di molto interessante, con la natura e gli elementi, e un cast di donne e non ragazze, ognuna, in mondi diversi, con una storia vera”.
“Prima abbiamo scelto Praga, che è una città magica, e poi è venuto il calendario e l'ha resa un luogo naturale” dove presentarlo ha osservato il top manager. Il fatto che dall’anno scorso sul The Cal sia tornato il corpo femminile, secondo Tronchetti Provera è una reazione ai tempi. “Ci sono cicli e momenti - sottolinea - e abbiamo ritenuto che fosse giusto così, per non dare idea un po’ paludata di calendario. The Cal rappresenta quello che l’artista che lo realizza vuole esprimere, ed è figlio dei tempi. Tutto avviene in modo assolutamente naturale e coincide con il mondo che ci circonda. E’ la libertà che diamo al fotografo per potersi esprimere”.
Quanto alla scelta del cast, quest’anno di sole donne, Tronchetti Provera ribadisce che è il fotografo a occuparsene: “Noi abbiamo condiviso l’idea che fossero donne che arrivano da diversi campi di lavoro e attività - spiega - che avessero uno spessore in quello che hanno fatto, con natura e bellezza legate a qualità personali. Direi che ne è uscito un mix particolare e la magia di Praga, in questo senso, ci ha aiutati”. “Entrare in altri mondi per noi oggi sarebbe un errore”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a chi, durante la presentazione a Praga del Calendario Pirelli 2026, gli chiedeva se il gruppo avesse in mente di partecipare a un piano di riassetto con altri gruppi industriali italiani per preservare l’italianità del marchio Giorgio Armani.
“Noi siamo totalmente focalizzati” sul nostro business “abbiamo un futuro molto sfidante - ha proseguito -. Abbiamo idee sulle tecnologie che vanno non solo coltivate, ma ci vuole un’attenzione costante e continua alla luce della velocità dei cambiamenti”. Oggi, al di là delle capsule collection, il top manager ha spiegato che non ci sono altri progetti legati al mondo della moda all’orizzonte: “Sono capsule sempre più rilevanti ma non vogliamo fare un’azienda di moda, tutto è legato alla qualità” ha assicurato.
In merito all’industria nazionale Tronchetti Provera ha osservato: “L’Italia era il Paese dell’industria, tutto si è sciolto e nessuno se ne è preoccupato. Questo è accaduto per degli errori, ci siamo un po’ persi. Bisognerebbe tornare a fare cose belle, sappiamo fare cose belle, siamo più creativi degli altri”. Come Paese, ha aggiunto, “riusciamo a fare cose che alle spalle hanno un elemento fondamentale: la passione”. E poi, ha sottolineato, ci sono la competenza e gli strumenti tecnologici a fare la parte del leone. “In Pirelli, da Settimo Torinese al Brasile alla Romania, nessuno viene lasciato indietro e c’è un Welfare che protegge le persone”.
Venus Williams: "Sinner 'on fire', lo sarà a lungo"
“Sinner è ‘on fire’, è incendiario, bravissimo e strepitoso, non solo adesso ma lo sarà a lungo” dice la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, uno dei volti del calendario. Sinner “sta crescendo sempre di più - ha osservato -. E’ affascinante e vi divertirete molto a seguire la sua carriera tennistica. Sono davvero felice di questa popolarità del tennis in Italia”. Quanto alla sua personale carriera, Venus Williams parteciperà all'Asb Classic di Auckland, in Nuova Zelanda, a gennaio 2026. L'evento segna il ritorno della tennista, 45 anni, in competizione dopo una pausa. “Inizierò in Nuova Zelanda a gennaio e ho tanti bei ricordi lì” conclude. (dall'inviata Federica Mochi)

"La prima cosa che ho pensato di lui è che fosse uno sborone". Con queste parole, Roberta Bellesini ricorda il suo primo incontro con Giorgio Faletti, l'attore e scrittore morto il 4 luglio 2014, in seguito a una lunga battaglia contro un tumore, a 63 anni.
Lui aveva 35 anni, e lei appena 15: "Eravamo davanti al bar Cocchi di Asti con gli amici. Lui arriva con una Ferrari rossa accompagnato da una modella bellissima con le gambe lunghe otto metri. Ho pensato fosse un cafone", ha raccontato sorridendo Roberta.
Col tempo quel giudizio si è trasformato in un grande amore. Poi, ha raccontato un aneddoto curioso, che la stessa Roberta definisce come "un segnale del destino": "Quando stavamo insieme da qualche mese scoprimmo che la casa dove io avevo vissuto con i miei nonni da bambini, successivamente fu acquistata dai suoi genitori. Quindi dopo di me, ci visse anche lui in quella casa. Era comunque ad Asti, una città molto grande...".
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