
Il Consiglio Ue ha concordato la propria posizione negoziale su due atti legislativi dell'Ue che cambieranno l'applicazione del concetto di Paese sicuro nelle norme Ue in materia di asilo ai migranti. Il nuovo regolamento che rivede il concetto di Paese terzo sicuro amplia le circostanze in cui una domanda di asilo può essere respinta perché considerata inammissibile.
Il Consiglio ha inoltre completato un elemento chiave del patto sulla migrazione e l'asilo del 2024, concordando il primo elenco comune Ue di Paesi di origine sicuri, che consentirà agli Stati membri di trattare le domande di protezione internazionale presentate dai cittadini di questi Paesi in modo "accelerato". Questi Paesi sono, oltre a quello candidati all'adesione all'Ue, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Kosovo, Marocco e Tunisia.
Il concetto di Paese terzo sicuro consente inoltre agli Stati membri dell'Ue di respingere una domanda di asilo come inammissibile (senza esaminarne il merito) quando i richiedenti asilo avrebbero potuto chiedere e ottenere protezione internazionale in un Paese extra-Ue considerato sicuro per loro.
"Abbiamo un afflusso molto elevato di migranti irregolari - dice il ministro per l'Immigrazione danese Rasmus Stoklund, sociademocratico - i nostri Paesi europei sono sotto pressione. Migliaia di persone annegano nel Mar Mediterraneo o subiscono abusi lungo le rotte migratorie, mentre i trafficanti di esseri umani accumulano fortune".
Questo dimostra, continua il ministro socialdemocratico, che "il sistema attuale crea strutture di incentivi malsani e un forte fattore di attrazione, difficili da eliminare. La Danimarca e la maggior parte degli Stati membri dell'Ue si sono pronunciati a favore dell'esame delle domande di asilo in Paesi terzi sicuri, al fine di eliminare gli incentivi a intraprendere viaggi pericolosi verso l'Ue".
Stoklund è "lieto che noi, Stati membri, abbiamo concordato un approccio generale alla revisione del concetto di Paese terzo sicuro, che consente agli Stati membri di stipulare accordi con Paesi terzi sicuri sull'esame delle domande di asilo al di fuori dell'Europa".
Oggi nell'Ue si assiste finalmente ad una "riorganizzazione" della politica migratoria, sottolinea quindi il ministro dell'Interno tedesco Alexander Dobrindt, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles.
"Fin dall'inizio del mio mandato - dice l'uomo politico della Csu bavarese - ho chiarito che non esiste un singolo interruttore che possa essere premuto per riorganizzare completamente la politica migratoria. Ci sono invece misure nazionali urgenti da adottare, come il controllo delle nostre frontiere interne e la riduzione dei fattori di attrazione. Ma anche il livello europeo è urgentemente necessario".
E oggi, continua, "siamo al punto di attuare questa riorganizzazione della politica migratoria in Europa. Sono state raggiunte due tappe fondamentali: la riorganizzazione della politica migratoria in Germania e la riorganizzazione della politica migratoria in Europa. Sono molto grato alla presidenza danese del Consiglio per aver colto questo slancio, in stretta collaborazione con la Germania", conclude.

"Quando nel 2022 la regina ProPal Francesca Albanese partecipa alla conferenza '16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects', tra i relatori c’erano anche due dei volti più noti di Hamas, Bassem Naim e Ghazi Hamad. Non solo, nel tavolo d’onore c’era uno dei volti più strategici del terrorismo palestinese, colui che è stato visto letteralmente a braccetto con Islam Haniyeh e Yaya Sinwar, nonché in eventi dal titolo 'Resistenza Islamica – Hamas. Governatorato di Khan Yunis' e con indosso la sciarpa su cui compariva la scritta 'Comitato Amministrativo Locale'. Ma anche vicino a Abu Hilal, leader del Palestinian Freedom Movement – Al-Ahrar, figura centrale del gruppo e considerata il principale punto di collegamento di Al-Ahrar con le altre organizzazioni palestinesi attive a Gaza". E' quanto rivela oggi 'Il Tempo'.
Si tratta, secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Daniele Capezzone, di una fazione palestinese nata nel 2007 da una scissione di Fatah che si è progressivamente allineato alle posizioni del fronte islamista, diventando un attore politico e militare pienamente inserito nel blocco guidato da Hamas all’interno della Striscia. Il movimento negli anni ha rivendicato diversi attacchi contro Israele e, pur non avendo la notorietà internazionale delle grandi fazioni, mantiene un ruolo significativo nel mosaico delle milizie gazawi, soprattutto come forza fedele all’asse Hamas e vicina all’Iran. "Lì - si legge - c’era il gotha. Perché insieme a quest’uomo, proprio accanto a lui, sedeva Momen Aziz, il portavoce dei Mujahidden, definito così dall'agenzia di stampa Qods (Qodsna), la prima agenzia di stampa specializzata della Repubblica Islamica e la seconda non governativa in Iran".
Il Albanese, continua il quotidiano, "non fornisce risposte circa i suoi rapporti con il cuore del terrorismo palestinese. Ha risposto a 'Il Giornale' utilizzando la scusa del collegamento da remoto: 'Collegandomi, io come gli altri ospiti internazionali, non avevo alcuna idea di o controllo su chi fosse in sala'. Già quando aveva incontrato il filo Hamas Mohammad Hannoun, condividendo con lui il palco, la special rapporteur aveva detto di aver sbagliato a non controllare chi fosse".
"Siccome, però, Albanese ci sembra una persona che tutto ha fuorché deficit mnemonici, sarebbe il minimo che, con il ruolo che ricopre all’Onu, chiarisse il suo più totale distacco da taglia gola come sono quelli di Hamas. Gli stessi che hanno causato il 7 ottobre, che hanno usato lo stupro come arma di guerra, che hanno messo in moto una macchina propagandistica di altissimo livello grazie ai finanziamenti del Qatar e alla sinistra occidentale che si è piegata a una narrazione distorta", scrive 'Il Tempo'.
“Francesca Albanese non dovrebbe restare un minuto di più a ricoprire il ruolo di rapporteur dell’Onu. Dopo le intemerate su Hamas come movimento di resistenza e addirittura le sconcertanti e vergognose dichiarazioni sull’assalto alla redazione de La Stampa, definita un “monito” per i giornalisti, oggi apprendiamo che nel 2022 partecipava ad una conferenza dal titolo “16 anni di assedio a Gaza” assieme a soggetti vicini a Hamas. In sala presente addirittura un esponente del jihad islamico. La assoluta mancanza di equilibrio della Albanese, nonché le inaccettabili posizioni assunte in più occasioni sulla natura di un movimento terroristico, responsabile del pogrom del 7 ottobre, fanno di lei un soggetto assolutamente inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale così rilevante in seno ad un’organizzazione internazionale che prevede il rispetto di un preciso codice di condotta, che tuttavia appare dalla rapporteur sistematicamente violato", commentano i deputati di Fratelli d’Italia Francesco Filini e Sara Kelany.
''Presenteremo un’interrogazione al ministro degli esteri per valutare se la Albanese alla luce delle sue inqualificabili prese di posizione possa essere considerata compatibile con il suo ruolo in seno all’Onu”.
L'atleta oristanese di Young Azzurra prima in Brasile... 
Turnbull & Asser, la storica camiceria e casa di abbigliamento britannica fondata 140 anni fa, ha nominato il rinomato designer italiano Roberto Menichetti Direttore Creativo. Questa nomina, si legge in una nota, "segna un momento significativo nella storia della maison, che continua a unire un orgoglioso patrimonio artigianale a una visione contemporanea dell’eleganza". Nel suo ruolo, Menichetti supervisionerà la direzione creativa di tutto il guardaroba Turnbull, dalle camicie, agli abiti, capispalla e accessori su misura. Roberto Menichetti avrà inoltre un ruolo chiave nello sviluppo di nuove sinergie e iniziative di design che valorizzino la reputazione della casa per la qualità senza compromessi e l’eleganza senza tempo.
Nato negli Stati Uniti e cresciuto in Italia, Menichetti ha sviluppato una prospettiva internazionale che ha definito la sua straordinaria carriera. Ha iniziato a Parigi al fianco di Claude Montana in giovane età, prima di entrare a far parte del Gft (Gruppo Finanziario Tessile), allora leader nella gestione delle licenze per grandi maison di moda come Valentino e Armani. Successivamente, l’amministratore delegato di Gft, Roland Böhler, lo ha scelto per entrare in Jil Sander negli anni ’90, dove ha lanciato la collezione uomo, consolidando la sua reputazione per le linee pure e le forme raffinate.
Menichetti ha poi guidato la rinascita di Burberry, ringiovanendo l’immagine del marchio e quasi decuplicandole vendite in un periodo cruciale di trasformazione. Ha modernizzato il celebre motivo 'check' e lo ha reintrodotto in una versione nuova e duratura, con il sostegno dell'allora presidente di Burberry, Victor Barnett. In seguito è stato Direttore Creativo di Céline e consulente per diverse prestigiose maison, da Cerruti a Ballantyne. Conosciuto per la sua filosofia 'essenzialista' - "Cerco l’essenza della forma, rifiutando lo spettacolo della moda" - Menichetti porta un approccio scultoreo alle proporzioni e ai materiali che è diventato un segno distintivo della sua carriera.
Oltre a lavorare sul design, Menichetti collaborerà con gli artigiani altamente qualificati di Turnbull & Asser nei laboratori di Gloucester e Londra, concentrandosi sull’innovazione nello sviluppo dei tessuti, sulle pratiche sostenibili e sulle tecniche sartoriali su misura. "Porterà un valore inestimabile alla maison grazie al suo, internazionalmente riconosciuto, approccio unico e quasi maniacale a forme e posture riflesse nei suoi modelli, concepiti e calibrati per le generazioni moderne. L’obiettivo è rafforzare la presenza globale di Turnbull & Asser rimanendo fedele alla sua ancestrale eredita' legata al mondo di Jermyn St", sottolinea il gruppo.
Turnbull & Asser, rileva Roberto Menichetti, Direttore Creativo di Turnbull & Asser, "rappresenta più di un marchio; è un’espressione vivente dello stile e dell’eleganza britannici, costruita con cura nel corso delle generazioni. È straordinario che la maison abbia preservato così fedelmente la propria identità, rimanendo inattaccata dalle mode passeggere, e che l’abbia condotta fino ai giorni nostri con dedizione sotto la guida di James e della sua famiglia. Essere incaricato del suo futuro creativo è per me un onore e una responsabilità. La mia filosofia è sempre stata quella di cercare l’essenza della forma — chiarezza, proporzione e atemporalità — piuttosto che il rumore delle tendenze passeggere. In Turnbull & Asser, questa filosofia incontra un’eredità artigianale senza eguali. La mia visione è quella di mantenere e proteggere questa tradizione introducendo al contempo innovazioni discrete che permettano alla sua voce di continuare a risuonare tra i clienti più esigenti del mondo".
La nomina di Roberto, commenta James Fayed, Presidente di Turnbull & Asser, "riflette la nostra ambizione di infondere nuova energia al nostro guardaroba, rimanendo fedeli all’artigianalità che definisce Turnbull & Asser da oltre un secolo. La sua comprovata capacità di modernizzare le case storiche rispettandone il Dna lo rende il partner ideale per il futuro. Quel futuro continua a essere plasmato dalla maestria dei nostri artigiani a Londra e Gloucester e dalla nostra costante convinzione nel valore del ‘Made in England’. Siamo certi che l’esperienza internazionale di Roberto e la sua comprovata leadership creativa garantiranno il successo e la crescita continua della nostra maison".

Una donna è stata aggredita e sfregiata al volto con un coccio di bottiglia nella serata di sabato 6 dicembre in piazza delle Carceri a Prato. La vittima, una trentenne italiana, è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano per le cure del caso. L'autore dell'aggressione è un giovane marocchino di 20 anni, in regola con il permesso di soggiorno. Secondo quanto comunicato dalla Procura, si tratta di un soggetto già responsabile di sei episodi analoghi, tutti contro donne italiane.
Il procuratore Luca Tescaroli ha sottolineato in un comunicato la pericolosità del ventenne, per il quale il giudice delle indagini preliminari del Tribunale pratese ha disposto il ricovero provvisorio, rilevando che il giovane è risultato incapace di intendere e di volere e di stare in giudizio. Si tratta dunque del settimo episodio di aggressione di questo tipo da parte dello stesso autore, segnalato dalle autorità locali, che hanno sottolineato la gravità dei fatti e l'urgenza delle misure adottate.

Un aereo militare cinese J-15 ha puntato due volte il radar contro aerei giapponesi F-15 in corrispondenza delle acque internazionali al largo di Okinawa. Il ministero degli Esteri giapponese ha convocato l'ambasciatore cinese a Tokyo, in seguito all'ultimo incidente della forte tensione fra i due Paesi delle ultime settimane, dalle parole pronunciate dalla Premier giapponese Sanae Takaichi in Parlamento sul coinvolgimento del Giappone in una eventuale crisi militare su Taiwan.
L'aereo cinese era decollato dalla portaerei "Liaoning". Pechino ha iniziato a citare presunte ragioni storiche per rivendicare Okinawa. La marina cinese ha denunciato che gli aerei giapponesi "si erano ripetutamente avvicinati alla zona di addestramento della marina cinese provocando problemi, incidendo pesantemente sulle attività di addestramento".

Poche nubi, niente neve, bel tempo quasi ovunque. Anche oggi il meteo registra l'ennesimo slittamento verso una fase di caldo anomalo che rischia di protrarsi oltre ogni previsione, con l'alta pressione a frenare ogni tentativo dell'aria fredda di arrivare sulla Penisola. Temperature in salita quindi e, soprattutto al Centro e al Sud, tempo stabile e mite. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, lunedì 8 dicembre, e per i giorni a venire.
Scenario meteo atipico, cosa dice l'esperto
Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma che stiamo andando verso la solita fase più mite, con l’alta pressione che bloccherà ogni tentativo alle perturbazioni o all’aria fredda di raggiungere il nostro Paese e non solo, anche su buona parte d’Europa.
Ci stiamo avvicinando al Natale ma le carte mostrano uno scenario decisamente atipico per i prossimi giorni, fatto di caldo anomalo per il periodo e, purtroppo, anche di nebbie e smog.
Dalla giornata dell’Immacolata, lunedì 8 dicembre, la pressione aumenterà rapidamente sul nostro Paese a causa di una importante rimonta anticiclonica che con un richiamo di aria subtropicale farà impennare le temperature e ci accompagnerà per quasi tutta la settimana. Attenzione però, le termiche aumenteranno sensibilmente ma non ovunque.
In inverno, soprattutto in regioni come la Pianura Padana o le grandi vallate interne, la persistenza di un campo di alta pressione non è affatto sinonimo di giornate soleggiate e limpide. Al contrario, è la condizione ideale per lo sviluppo e il mantenimento di uno dei fenomeni meteorologici più caratteristici e insidiosi della stagione fredda: la nebbia.
Nelle pianure e nelle vallate, l'alta pressione crea un vero e proprio "coperchio" invisibile. L'aria fredda, più densa e pesante, tende a ristagnare negli strati più bassi, mentre sopra di essa si trova uno strato d'aria più calda: si verifica così il fenomeno dell'inversione termica che non permette alle temperature al suolo di impennare più di tanto. Saranno invece le nubi basse a dominare la scena lungo le coste dell’alto Tirreno.
Questa cappa anticiclonica impedisce quindi il rimescolamento dell'aria e la dispersione verticale degli agenti atmosferici. Di conseguenza, si verifica il concreto rischio che gli inquinanti (come il PM10) prodotti dal traffico, dal riscaldamento domestico e dalle attività industriali si accumulino in prossimità del suolo, portando rapidamente al superamento delle soglie consentite e al raggiungimento di livelli massimi di inquinamento atmosferico.
Al contrario, la stessa alta pressione determina un clima opposto in montagna. Le vette si trovano al di sopra dello strato d'inversione termica e del "mare di nebbia". Qui, l'aria scende e si riscalda per compressione (subsidenza), unita alla radiazione solare diretta su cieli sereni. Per questo motivo, in quota le temperature risultano sorprendentemente più miti che in pianura, creando il tipico paradosso invernale: nebbia e freddo al livello del mare, sole e caldo in montagna.
In poche parole nelle principali città del Nord le temperature resteranno comprese generalmente tra 5 e 11°C, mentre al Centro-Sud il sole dovrebbe riuscire a farsi notare maggiormente portando valori massimi anche vicini ai 20°C. Altro aspetto drammatico sarà lo zero termico che sulle Alpi si assesterà temporaneamente tra i 3500 e 4000 metri. Stiamo parlando di quote quasi estive.
Le previsioni nel dettaglio
Lunedì 8. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse e/o nebbie in Val Padana, specie nelle ore notturne. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: bel tempo.
Martedì 9. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse in Val Padana. Pioviggine in Liguria. Al Centro: bel tempo prevalente; nubi in Toscana. Al Sud: bel tempo con prevalenza di sole.
Mercoledì 10. Al Nord: nubi basse in Liguria, nebbie in pianura all’alba e di notte. Al Centro: poco o parz. nuvoloso, mite. Al Sud: soleggiato e molto mite.
Tendenza: condizioni anticicloniche, tempo stabile e mite.

Un'esplosione nella notte ha provocato la morte di un uomo di 71 anni nella sua abitazione di via Garibaldi a Barberino di Mugello, in provincia di Firenze. Il boato è stato avvertito intorno alle 4.30 dai residenti della zona: subito dopo, le fiamme hanno avvolto l'appartamento situato al primo piano dello stabile, senza lasciare scampo al proprietario.
Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118, ma quando i soccorritori sono riusciti a entrare nell’abitazione per l'uomo non c'era ormai più nulla da fare. I pompieri hanno domato il rogo e avviato le verifiche sulla stabilità della struttura, estendendo i controlli anche agli edifici circostanti, composti da condomini e terratetti. Non risultano altre persone ferite.
I carabinieri hanno avviato le indagini per chiarire le cause dell'esplosione e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.

"Sono deluso dal fatto che il presidente Zelensky non ha ancora letto la proposta (di pace americana, ndr) di poche ore fa. Il suo entourage la adora, ma lui no". In un colloquio con i giornalisti, Donald Trump è tornato ad accusare il presidente ucraino, 'reo' di "non essere pronto" a sottoscrivere la bozza. Il nuovo round di trattative fra Usa e Ucraina è terminato sabato senza un risultato evidente, con Zelensky - che oggi sarà ricevuto a Londra dal premier britannico Keir Starmer, insieme a Emmanuel Macron e Freidrich Merz -, che ha definito i colloqui "costruttivi anche se non facili". "Alla Russia il piano va bene, ma non sono sicuro che questo valga anche per Zelensky" le parole del presidente americano, sempre più insofferente, dopo aver incassato l'elogio del Cremlino per il nuovo, durissimo atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti dell'Europa[1].
Trump del resto, ha fatto sapere ieri al Forum di Doha il figlio maggiore del tycoon, potrebbe abbandonare il processo di pace in Ucraina[2]. E questo perché la questione non rappresenta una priorità per gli americani mentre "il pubblico americano non ha voglia" di guerre infinite e di ulteriori finanziamenti per gli sforzi militari per Kiev. Una nuova doccia fredda per l'Ucraina e i suoi alleati europei, spronati dagli Usa a "farsi avanti" e fare di più.
Il momento inquietante dei leader europei
Per i leader europei, sottolinea la Cnn, il momento è inquietante: gli Stati Uniti stanno guidando i colloqui di pace in Ucraina proprio mentre la loro posizione nei confronti dell'Europa si irrigidisce, alimentando il timore che questo cambiamento possa influenzare i negoziati in un momento critico.
Queste questioni saranno probabilmente sul tavolo oggi nell'incontro tra Zelensky e il leader britannico, francese e tedesco. I numeri uno europei "faranno insieme il punto della situazione e dei negoziati in corso nel quadro della mediazione americana", ha affermato Macron.
La Russia "si sta bloccando in un approccio di escalation e non sta cercando la pace", ha continuato Macron. "Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia per costringerla alla pace", ha poi affermato, aggiungendo: "Perché ciò che è in gioco in Ucraina è anche la sicurezza dell'Europa nel suo complesso".
La lettera di 7 leader Ue: "In prossimo summit decidere su asset russi"
Intanto, sette capi di Stato e di governo dell'Ue, tutti di Paesi affacciati sul Mar Baltico tranne uno, hanno scritto una lettera ai presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea per sostenere la necessità di raggiungere un accordo, nel prossimo summit a Bruxelles, sul cosiddetto prestito di riparazione all'Ucraina, basato sui beni congelati alla Banca centrale della Federazione Russa.
"Il tempo è essenziale - scrivono - raggiungendo una decisione sul prestito di riparazione al Consiglio Europeo di dicembre, avremo l'opportunità di mettere l'Ucraina in una posizione più forte per difendersi e in una posizione migliore per negoziare una pace giusta e duratura. Siamo pronti a collaborare in modo costruttivo con voi a tal fine". La lettera è firmata dai capi di governo di Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia e Irlanda.
Domani Consiglio di Sicurezza Onu sull'Ucraina
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà intanto domani per discutere dell'Ucraina, ha reso noto la Rappresentanza della Slovenia, che detiene la presidenza per il mese di dicembre e ha convocato la seduta insieme a Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia e Corea. La riunione inizierà alle 10 del mattino (ora di New York).

Sono stati 55 gli arresti e 42 le denunce per evasione dai domiciliari registrati da agosto scorso a oggi. C’è chi evade per regolare conti sentimentali lasciati a metà, chi tenta la fuga all’alba sperando di passare inosservato, chi sfreccia in scooter senza casco convinto che nessuno lo riconoscerà e chi si lancia da una finestra del bagno sparendo per settimane, salvo poi ricomparire in una stanza d’albergo a pochi chilometri di distanza. Le pattuglie dei carabinieri hanno assistito a casi di ogni genere: dalla donna che si copre il volto in un suv diretto verso una cena giapponese improvvisata, al detenuto che reinterpreta la fuga napoleonica dall’isola d’Elba dove era costretto a stare e autorizzato a muoversi.
E poi, il giovane in fila al traghetto con un passamontagna, un 60enne convinto che Pasquetta giustifichi una bibita al bar, un uomo che trasforma l’evasione in contenuti social e persino un detenuto in pasticceria con la famiglia, sorpreso da un carabiniere fuori servizio.
A sipario chiuso, dietro le quinte della Scala, nella tarda serata di domenica 7 dicembre è iniziata la cena delle maestranze e degli artisti del Teatro milanese per festeggiare il debutto di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" di Dmitrij Šostakovič. L'opera che ha inaugurato la stagione lirica 2025/26 è stata salutata dal pubblico con undici minuti di applausi.

Oggi, lunedì 8 dicembre 2025, si celebra il dogma dell'Immacolata Concezione, una delle ricorrenze più importanti per la religione cattolica.
Letteralmente 'concepimento senza macchia', nella giornata di oggi "l’universo festeggia la concezione di Anna avvenuta per opera di Dio, perché questa concepì colei dalla quale sarebbe nato il Verbo", ossia la Vergine Maria, immune quindi dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
La festa ebbe origine nella Chiesa di Gerusalemme, presso cui era sempre viva la memoria del sito della casa natale di Maria nelle vicinanze della Porta e della Piscina Probatica, cioè delle pecore. La concezione senza peccato originale di Maria è un evento cosmico, perché la Vergine, nata da un seno sterile, santifica il seno sterile della natura e innesta sulla sua infecondità la fecondità della virtù, preparando così una dimora per il Creatore. Ecco perché Maria, sin dalle origini del cristianesimo, è venerata dai fedeli come la 'Tutta santa'. La solennità, è introdotta a Roma da papa Sergio I (687-701). Pio IX nel 1854 con la bolla ‘’Ineffabilis Deus’’ proclama il dogma della Concezione Immacolata di Maria.

L'America? Non sarà più "l'idiota con il libretto degli assegni" mentre è ormai tempo per l'Europa di "farsi avanti" e fare di più. A una manciata di giorni dalla diffusione della 'Strategia per la sicurezza nazionale' elaborata dal presidente americano, che ha tradotto la dottrina 'America First' in politica estera, a ribadire la sempre più evidente distanza tra il Vecchio Continente e gli Stati Uniti è stato il figlio maggiore del tycoon, Donald Trump jr, che dal Forum di Doha non solo ha rilanciato il monito, ma anche una nuova - metaforica - bomba sull'Ucraina. E cioè affermando che il padre potrebbe decidere di abbandonare il processo di pace in Ucraina perché, semplicemente, non è più "la priorità" nell'agenda americana.
Una posizione che fa sorridere la Russia e che ha scatenato il plauso del Cremlino, pronto a definire "in linea" con la propria visione la nuova posizione del presidente Usa, sempre più critico nei confronti dell'Europa e - almeno in apparenza - sempre più vicino alla linea di Putin, almeno nei rapporti con l'Occidente.
La nuova visione Usa e il monito a Europa e Ucraina
Come se non bastasse il documento diffuso dalla Casa Bianca - ma anche l'intervento a gamba tesa di Elon Musk che ha suscitato la risposta irritata dell'Ue[1] -, ecco quindi arrivare il figlio del presidente americano a rimarcare ancora una volta la distanza dall'Europa e l'intenzione ormai palese di mettere l'America al centro dell'interesse dell'amministrazione Usa.
Gli Stati Uniti, quindi, non intendono essere "l'idiota con il libretto degli assegni" rispetto a quanto sta accadendo nel mondo, ha detto Donald Trump Jr. al Forum di Doha in Qatar. "Non funzionerà. Non accadrà", ha ribadito il maggiore dei figli del tycoon, per poi rimarcare non solo come l'opinione pubblica americana non abbia alcuna ansia "di finanziare tutto per tutti in tutto il mondo senza trarne alcun beneficio diretto", ma anche che la guerra tra Russia e Ucraina non è una priorità per il popolo americano.
Le operazioni statunitensi nei Caraibi contro il narcotraffico rappresentano "un pericolo chiaro e attuale molto più grande per gli Stati Uniti di qualsiasi cosa stia accadendo in Ucraina e Russia", ha detto ancora, chiarendo quindi che Washington vuole la pace in Ucraina, ma nel contempo esortando l'Europa a "farsi avanti" e ad assumersi maggiori responsabilità.
Ma non è tutto. Per gli stessi motivi il presidente Usa potrebbe anche abbandonare il processo di pace in Ucraina, ha spiegato ancora Trump Jr., sostenendo ancora una volta che la questione non è una priorità per gli americani. "Penso di sì - ha detto, rispondendo a chi gli chiedeva se lo ritenesse possibile - ciò che è buono e unico in mio padre è che non si sa mai cosa farà. È imprevedibile".
Tracciando un parallelo con l'attuale "guerra" di Trump contro i cartelli della droga, Trump Jr. ha descritto le gang che introducono droghe illegali in America come un "pericolo chiaro e effettivo molto più grande per gli Stati Uniti di qualsiasi cosa in Ucraina o in Russia". Donald Trump Jr. ha detto poi di non credere che l'Ucraina verrebbe "abbandonata", ma, ha aggiunto, "il pubblico americano non ha voglia" di guerre infinite e di ulteriori finanziamenti per gli sforzi militari dell'Ucraina. Per il figlio del presidente americano, l'Ucraina è "un paese molto più corrotto della Russia", e Zelensky "uno dei più grandi esperti di marketing di tutti i tempi". L'approccio adottato dal padre è quello del 'buon senso', ha poi affermato.
Non sono poi mancate critiche all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Kaja Kallas: le sanzioni europee non stanno funzionando, ha detto, e il piano europeo equivale a dire 'aspetteremo che la Russia vada in bancarotta': questo - ha però sentenziato il giovane Trump - non è un piano".
La Russia sorride a Trump e dà consigli all'Europa
A sorridere per la svolta Usa è, ovviamente, Mosca. La nuova visione del tycoon piace infatti al Cremlino, che ha spiegato come "i cambiamenti che stiamo vedendo sono in gran parte in linea con la nostra visione". Secondo il portavoce Dmitry Peskov "forse possiamo sperare questa possa essere una garanzia modesta del fatto che saremo in grado di continuare in modo costruttivo il lavoro comune per trovare una soluzione pacifica in Ucraina".
Mosca ha poi parlato di "passo positivo" con la nuova Strategia Usa, che abbandonerebbe l'"approccio" delle precedenti Amministrazioni e la descrizione della Russia come "minaccia diretta". Il Cremlino, ha quindi aggiunto Peskov, sta studiando il documento e, ha sostenuto, "nel complesso i messaggi (sulle relazioni Usa-Russia) sono certamente in contrasto con gli approcci delle precedenti Amministrazioni" Usa.
Per quanto le posizioni dei due Paesi si stiano avvicinando, per Mosca tuttavia sono necessari "cambiamenti radicali" al piano di pace prima che questo sia accettabile ha spiegato Yuri Ushakov, consigliere di Vladimir Putin per la politica estera. Gli Stati Uniti - ha affermato - dovranno infatti "apportare modifiche serie, direi radicali, ai loro documenti" su Kiev. Commenti che sono seguiti a quelli di Keith Kellogg[2], inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina, secondo il quale un accordo per porre fine alla guerra sarebbe "davvero vicino".
Intanto Mosca, galvanizzata dal nuovo corso Usa, trova il tempo di dare dei consigli all'Europa per 'tornare di nuovo grande'. Secondo l'inviato speciale del Cremlino Kirill Dimitriev, infatti, il Vecchio Continente "merita di meglio". Secondo il consigliere di Putin, che ha stilato un elenco, l'Europa dovrebbe infatti risolvere il problema della migrazione incontrollata e l'aumento della criminalità; rimediare alla deindustrializzazione ma anche mettere un freno agli alti prezzi dell'energia e al rapido declino economico e fermare la censura diffusa.

Prima gli insulti e le offese, poi le scuse. Michael Folorunsho protagonista del caso che monopolizza l'attenzione in Cagliari-Roma. Il centrocampista sardo, in un momento rovente del match, ha rivolto pesantissimi insulti alla madre di Mario Hermoso, difensore spagnolo dei giallorossi. Le telecamere hanno 'beccato' Folorunsho e il labiale eloquente è rimbalzato sui social.
"Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto successo: non posso che chiedere scusa. In campo l'adrenalina ha preso il sopravvento: era un momento delicato, c'era tensione e ad una offesa ho risposto con un'altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice che 'finita la partita finisce tutto'", il posto con cui Folorunsho si scusa su Instagram.
'Tanta adrenalina, ho risposto a un'offesa con un'altra offesa'... 
È stato arrestato dalla polizia Roberto Palumbo, primario del reparto Nefrologia e Dialisi dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Insieme al medico è stato arrestato anche Maurizio Terra, imprenditore del settore delle cliniche private specializzate in dialisi. L'arresto risale a giovedì scorso, 4 dicembre, quando gli agenti della squadra mobile hanno fermato i due uomini in flagranza nel momento in cui Palumbo aveva ricevuto una busta da Terra contenente 3mila euro in banconote da 50 e 100 euro: lo scambio è avvenuto nei pressi della Regione Lazio nell'auto del primario.
I due arresti si inseriscono in una più ampia indagine condotta dalla sezione anticorruzione della squadra mobile della polizia di Stato sull'ipotesi di corruzione relativa alla gestione dei pazienti in dialisi. Secondo chi indaga infatti una volta dimessi, i pazienti sarebbero stati indirizzati verso le strutture riconducibili a Terra in cambio di "benefit". Dopo l'arresto gli agenti hanno effettuato delle perquisizioni e sono stati sequestrati i telefoni.
Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe De Falco, ci sarebbero più di dieci indagati. Palumbo è stato portato in carcere, con l'accusa di corruzione, mentre Terra è stato posto agli arresti domiciliari: sono entrambi in attesa della decisione del gip sulla richiesta di convalida delle misure da parte della procura di Roma. L'indagine andava avanti da circa un anno.
Secondo l’ipotesi investigativa, il medico, in cambio di denaro contante e altre utilità ricevuti dagli imprenditori dei centri dialisi compiacenti, sfruttando la propria posizione quale dirigente dell'Unità Operativa Complessa del Sant’Eugenio, smistava i pazienti nelle cliniche di suo interesse, anche attraverso disposizioni al proprio staff affinché i pazienti venissero indirizzati o comunque convinti ad effettuare la dialisi esclusivamente presso le cliniche nelle quali aveva diretti o indiretti interessi.
Parte dei pagamenti illeciti legati al rapporto corruttivo, inoltre, secondo l'accusa, sarebbero stati convogliati attraverso fatture per operazioni inesistenti, emesse da una società 'schermo' che aveva come oggetto sociale lo svolgimento di attività di consulenza, costituita ad hoc attraverso un prestanome e nella quale formalmente il primario non avrebbe rivestito alcuna carica sociale né avrebbe detenuto partecipazioni.

Il Napoli batte la Juventus per 2-1 oggi domenica 7 dicembre nel match della 14esima giornata ed è primo in classifica. Gli azzurri, che si impongono con la doppietta di Hojlund, salgono a 31 punti con una lunghezza di vantaggio sull'Inter e 3 sul Milan, impegnato lunedì 8 dicembre in casa del Torino. La Juventus, a cui non basta il momentaneo pareggio di Yildiz, rimane a quota 23, in settima posizione.
Il Napoli conquista il successo nel match iniziato col piede sull'acceleratore. La formazione di Conte spinge sin dall'avvio e sfonda al 7'. Neres scappa a destra, cross rasoterra e Hojlund piomba sul pallone: 1-0. La Juve soffre, rischia più volte di incassare il colpo del k.o. nel primo tempo e non riesce a reagire. La sfida cambia nella ripresa, i bianconeri di Spalletti sono più aggressivi e trovano il pari al 59'. Combinazione tra Yildiz e McKennie, il turco inizia e conclude l'azione: diagonale preciso, 1-1.
Il Napoli si riversa in avanti e torna avanti al 78'. McKennie non riesce ad allontanare il pallone, Hojlund ringrazia e di testa firma il 2-1: vittoria e primo posto.
Nel prossimo turno il Napoli fa visita all'Udinese, la Juve giocherà a Bologna.

Il Napoli batte la Juventus per 2-1 oggi domenica 7 dicembre nel match della 14esima giornata ed è primo in classifica. Gli azzurri, che si impongono con la doppietta di Hojlund, salgono a 31 punti con una lunghezza di vantaggio sull'Inter e 3 sul Milan, impegnato lunedì 8 dicembre in casa del Torino. La Juventus, a cui non basta il momentaneo pareggio di Yildiz, rimane a quota 23, in settima posizione.
Il Napoli conquista il successo nel match iniziato col piede sull'acceleratore. La formazione di Conte spinge sin dall'avvio e sfonda al 7'. Neres scappa a destra, cross rasoterra e Hojlund piomba sul pallone: 1-0. La Juve soffre, rischia più volte di incassare il colpo del k.o. nel primo tempo e non riesce a reagire. La sfida cambia nella ripresa, i bianconeri di Spalletti sono più aggressivi e trovano il pari al 59'. Combinazione tra Yildiz e McKennie, il turco inizia e conclude l'azione: diagonale preciso, 1-1.
Il Napoli si riversa in avanti e torna avanti al 78'. McKennie non riesce ad allontanare il pallone, Hojlund ringrazia e di testa firma il 2-1: vittoria e primo posto.
Nel prossimo turno il Napoli fa visita all'Udinese, la Juve giocherà a Bologna.
Napoli e Juventus in campo oggi domenica 7 dicembre per il match - in diretta tv e streaming - valido per la 14esima giornata della Serie A. I campioni d'Italia, reduci dalla vittoria sul campo della Roma, vanno a caccia della vetta della classifica. I bianconeri, dopo il successo di una settimana fa contro il Cagliari, cercano punti per avvicinare la zona altissima della graduatoria.
Nel prossimo turno il Napoli fa visita all'Udinese, la Juve giocherà a Bologna.
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