
Si è tenuta presso la Sala Convegni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio Tesi di laurea 'Ingenio al femminile', l’iniziativa del Consiglio nazionale degli ingegneri, organizzata in collaborazione con Cesop HR Consulting Company, azienda che mira a valorizzare il talento e la professionalità delle donne ingegnere in Italia.
Tra le novità dell’edizione 2025, la partecipazione di ragazze provenienti da 31 atenei diversi, sui 54 che in Italia offrono almeno un corso di laurea in ingegneria. E’ risultato coinvolto, dunque, il 57% di quelle che una volta erano le facoltà di ingegneria italiane. Le classi di laurea di provenienza (fra triennali e magistrali) sono state in tutto 19. La parte del leone l’hanno fatta i corsi di ingegneria biomedica, che registrano circa il 30% delle partecipanti al bando 2025, e di ingegneria informatica con circa il 25% delle partecipanti, seguiti a ruota da tutte le classi di laurea generalmente ascrivibili al settore industriale (meccanica, chimica, automazione e così via) che sommano il 20%. La quota restante se la dividono i corsi del settore civile-ambientale e gli altri corsi di laurea del settore dell’informazione (gestionale, elettronica-telecomunicazioni etc.). Le partecipanti, infine, provengono da 46 diverse province italiane.
La cerimonia, moderata da Guido Razzano (Consiglio nazionale degli ingegneri), è stata introdotta dai saluti istituzionali di Emilio Fortunato Campana (direttore del Dipartimento Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti del Cnr) e del presidente del Cni Angelo Domenico Perrini. Campana ha sottolineato come il Cnr sia molto avanti in tema di parità di genere, anche se ancora resta molto da fare per quanto riguarda le posizioni apicali. Perrini si è espresso così: "Questo premio è diventato ormai una piacevole consuetudine per il Consiglio nazionale. Il mondo dell’ingegneria è profondamente cambiato: questo premio e il progetto ‘Ingenio al femminile’ ne sono la testimonianza. Servono ancora molti passi in avanti, soprattutto nel mondo del lavoro, in particolare nella direzione del superamento del salary gap. Ma il mondo femminile ormai riempie l’ingegneria italiana".
E’ stata poi la volta di Ippolita Chiarolini, consigliera del Cni con delega al progetto 'Ingenio al femminile'. "Secondo il World economic forum - ha detto - servono ancora molti anni, oltre cento, per raggiungere una parità di genere. Quindi c’è ancora molto lavoro da fare. Sempre secondo il Wef, il 58% delle aziende considera la promozione del talento femminile come fattore strategico. Uno dei concetti chiave per le aziende è l’innovazione e questa non può fare a meno della componente femminile, fondamentale per creare valore. L’ingegneria al femminile, dunque, consente di avere un vantaggio competitivo; è una scelta strategica vincente e un'opportunità da cogliere per progettare il potenziale inclusivo dell’Ia. Il talento e la creazione di valore deve essere un’unica potente missione".
Il tema centrale di questa edizione 2025 è stato 'Intelligenza artificiale per le nuove sfide del 2050'. Il focus ha evidenziato l'importanza del ruolo femminile nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia e nella riduzione del gender gap in ambito Stem in linea con l'Obiettivo 5 dell'Agenda Onu 2030 sulla parità di genere. L'edizione di quest’anno ha confermato cinque categorie di premio, ciascuna con un riconoscimento in denaro di 1.500 euro.
I premi assegnati sono stati i seguenti. Premio Ingegneria civile e ambientale: Sarah Olimpia Sardone (Università di Bologna) per uno studio della Torre Garisenda di Bologna che usa un modello predittivo con l’ausilio dell’Ia. Premio Ingegneria industriale: Eloisa Mazzocco (Università di Modena e Reggio Emilia) per una tesi su frameworks di reinforcement learning basati su Ia per i sistemi multi-drone.
Premio Ingegneria dell’informazione: Sara Zoccheddu (Politecnico di Milano) che ha studiato la metodologia casual discovery che identifica le relazioni causa-effetto a partire dall’analisi dei dati. Premio Giulia Cecchettin per l’Ingegneria biomedica a Irene Iele (Università Campus Biomedico di Roma) per una tesi sullo sviluppo di un framework che garantisca affidabilità ed equità dei modelli di Ia.
Premio Tesi di dottorato: Giulia Saccomano (Università di Trieste) per una tesi sulla tecnica XVH che consente osservazioni tridimensionali ad alta risoluzione. Menzione d’onore: Carmen Penepinto Zayati (Università di Pisa) per uno studio sulle cellule staminali e la loro reazione agli stimoli esterni.
Ha chiuso la cerimonia Remo Giulio Vaudano, vicepresidente vicario del Cni: "Andiamo verso una società 5.0, quella dell’umanesimo tecnologico. In questo mondo le donne ingegnere avranno un ruolo determinante per la forza e le capacità che esprimono".
Nel 2024 la componente femminile tra gli ingegneri arriva a costituire il 31,5% dei laureati (di primo e secondo livello), quota massima mai raggiunta, laddove 15 anni fa era inferiore al 25%. Per alcuni corsi di laurea magistrale, la presenza femminile si rivela così consistente da formare addirittura la maggioranza assoluta dei laureati, come nel caso dei laureati in Ingegneria biomedica e in Architettura e ingegneria edile- architettura dove arrivano a costituire oltre il 60% dei laureati. Emerge dai dati resi noti dal Centro studi del Cni, Consiglio nazionale ingegneri.
Valori decisamente consistenti si rilevano anche tra i laureati in Ingegneria chimica (46%), Ingegneria dei sistemi edilizi (45,9%) e Ingegneria per l’ambiente ed il territorio (43,5%). Non sembrano, al contrario, riscuotere particolare successo i corsi in Ingegneria meccanica, Ingegneria elettronica e Ingegneria elettrica, considerato che tra i laureati di queste classi la componente femminile non va oltre il 16,8% (14% tra i laureati in Ingegneria meccanica).
Volgendo lo sguardo sull’universo delle laureate di primo livello, sebbene la maggioranza abbia seguito un corso di laurea in Ingegneria industriale (52,7% delle laureate) e oltre un terzo (34,3%) abbia conseguito un titolo di laurea in Ingegneria dell’informazione, la presenza femminile risulta particolarmente nutrita nel settore civile ed ambientale, in particolar modo nella classe di laurea Scienze e tecniche dell’edilizia dove costituiscono oltre il 40% dei laureati.

Fedez e Mr Marra hanno condotto una puntata speciale di Pulp Podcast, dal titolo 'Ci è accaduto un fatto allarmante'. I due hanno raccontato di un episodio avvenuto il 5 novembre scorso nella sede della società Doom, di proprietà dell'artista.
Secondo quanto riferito da Fedez, due uomini si sono diretti verso la sua società affermando di essere poliziotti in borghese. "Hanno iniziato a fare delle domande in merito a Pulp Podcast, chiedendo se registrassimo in quella sede, gli orari in cui giravamo le puntate e hanno pure chiesto espressamente quando io sarei stato presente alla registrazione", ha raccontato il rapper.
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Dopo l’episodio Fedez e Mr Marra hanno presentato un esposto in Procura ed è stato allertato il questore di Milano Bruno Megale che ha detto di non essere a conoscenza di nessuna attività in questo senso: "Noi andiamo avanti, non ci facciamo intimidire", hanno poi aggiunto. "Le preoccupazione ci sono ma non si può vivere nella paura, quindi non muterà assolutamente il nostro contenuto. Non è il metodo giusto per farci fermare", ha aggiunto Mr. Marra.

"Nel Consiglio direttivo di oggi abbiamo rinnovato l’invito, aperto a tutti, a partecipare al grande appuntamento dell’Assemblea Generale Alis, in programma il 2 dicembre a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. L’evento riunirà i principali protagonisti del mondo associativo, governativo ed economico con l’obiettivo di condividere i risultati raggiunti e delineare insieme le strategie future della logistica e della mobilità sostenibile, promuovendo un dialogo costruttivo sulle politiche per la competitività, la promozione del Made in Italy e l’innovazione che interessano il sistema produttivo e industriale. Siamo molto orgogliosi del profondo interesse che la nostra Assemblea Generale sta suscitando, a partire dalle conferme di autorevoli relatori e di illustri moderatori del calibro di Bruno Vespa, Monica Maggioni e Massimo Giletti". Il presidente di Alis Guido Grimaldi apre il Consiglio dei Soci, svoltosi nella sede nazionale dell’Associazione, annunciando così l’imminente Assemblea Generale di Alis, che si terrà martedì 2 dicembre 2025 presso l’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia (Via Pietro de Coubertin 30, Roma) dalle ore 10 alle ore 13.30 ed invitando tutti i Soci e tutti gli interessati a partecipare iscrivendosi sul sito www.alis.it.
"Nella seduta di oggi abbiamo approvato con grande orgoglio numerosi Soci che rafforzano ulteriormente la nostra Associazione e, in particolare, diamo il benvenuto ai nuovi Consiglieri: Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo), la società che gestisce e controlla il traffico aereo civile in Italia, garantendo sicurezza ed efficienza nei cieli nazionali; Nyk Line Italy, filiale italiana del gruppo giapponese Nyk, parte del gruppo Mitsubishi, tra i leader mondiali nel trasporto e nella logistica; Cooperativa di Lavoro La Cascina, storica realtà italiana attiva nei servizi di ristorazione collettiva ed aziendale, pulizia e facility management; Sir.tel.: fornisce consulenza e servizi in ambito tecnologico, distribuisce prodotti e soluzioni avanzate per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e telecomunicazioni".
"Crescere con queste straordinarie realtà e con questa trasversalità - aggiunge Guido Grimaldi - è un segnale di profonda fiducia nei nostri confronti ma è anche una grande responsabilità, specialmente considerati i contesti e le evoluzioni socio-economiche. Con enorme piacere inoltre vorrei ringraziare gli ospiti intervenuti oggi, che hanno contribuito ad arricchire il nostro dibattito con la loro competenza e professionalità: il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale Francesco Mastro, che ha illustrato l’attuale situazione del sistema portuale nazionale e la strategicità dei nostri scali pugliesi, e il Direttore del Servizio Polizia Postale della Polizia di Stato Ivano Gabrielli, che ha evidenziato la rilevanza in termini di sicurezza e di produttività di prevenire i crimini informatici nelle aziende e nelle amministrazioni”.
Tra i temi centrali affrontati nel corso del Consiglio, il Presidente si è soffermato sul progetto di piattaforma It interoperabile presentato da Digitalis spa, che da qualche settimana rientra nell’elenco delle imprese che hanno ottenuto i contributi previsti dal bando LogIN Business emanato dal Mit e da Ram spa.
“Digitalis rappresenta la piattaforma digitale della logistica e della mobilità sostenibile: un vero cambio di paradigma per il nostro settore - ha affermato il presidente di Alis - perché consente di collegare in modo sicuro, neutrale e certificato i sistemi digitali tutti gli attori dei comparti coinvolti nonché di semplificare la vita delle aziende. Questa progettualità innovativa mira, infatti, alla creazione di un ecosistema integrato ed interconnesso, capace di mettere in rete gli operatori del trasporto stradale, marittimo, ferroviario e aereo con le principali infrastrutture - autostrade, porti, interporti, aeroporti, terminal, magazzini e centri di stoccaggio - e con le imprese della filiera, al fine di favorire un flusso continuo e intelligente di dati e servizi lungo l’intera catena logistica”.
Da oggi al 2 dicembre tornano le tanto attese Black Friday Weeks per acquistare il divertimento di Mirabilandia e Mirabeach a prezzi super convenienti. Tre settimane per scegliere fra diverse tipologie di abbonamento con sconti fino al 33% e benefit esclusivi, per godere della nuova stagione 2026 del Parco divertimenti più grande d’Italia. L'abbonamento Bronze a soli 64,90 euro comprende l'ingresso a Mirabilandia tutti i giorni di apertura fino al 25 ottobre 2026 (escluso dall’8 al 23 agosto), tariffe speciali in occasione di feste, compleanni, comunioni e cresime festeggiate al Parco. L'abbonamento silver a 69,90 euro comprende l'ingresso a Mirabilandia tutti i giorni di apertura, sconto del 40% sul parcheggio auto e moto, sconto del 10% su acquisti nei negozi e ristoranti, tariffe speciali in occasione di feste, compleanni, comunioni e cresime festeggiate al Parco, abbonamento a Mirabeach con integrazione di soli €39,90 al prezzo dell’abbonamento.

L'abbonamento Gold a soli 99,90 euro include l'ingresso a Mirabilandia e Mirabeach tutti i giorni di apertura delle rispettive stagioni, sconto del 50% sul parcheggio auto e moto, speciali sconti e promozioni anche per amici e parenti dell’abbonato, sconto del 15% su acquisti nei negozi e ristoranti, tariffe speciali in occasione di feste, compleanni, comunioni e cresime festeggiate al Parco, ingresso gratuito nei parchi europei del Gruppo Parques Reunidos. Gli abbonati Gold che rinnovano il proprio abbonamento per la stagione 2026 ricevono in omaggio 1 biglietto aggiuntivo, da destinare a un amico o a un familiare.
Infine, l'abbonamento Vip a 119,90 euro include l'ingresso a Mirabilandia e Mirabeach tutti i giorni di apertura delle rispettive stagioni, parcheggio auto e moto gratuito, speciali sconti e promozioni anche per amici e parenti dell’abbonato, riduzione del 50% per l’acquisto di un Flash Pass Gold giornaliero a Mirabilandia, sconto del 15% su acquisti nei negozi e ristoranti, tariffe speciali in occasione di feste, compleanni, comunioni e cresime festeggiate al Parco, ingresso gratuito nei parchi europei del Gruppo Parques Reunidos. Gli abbonati Vip che rinnovano il proprio abbonamento per la stagione 2026 ricevono in omaggio 2 biglietti aggiuntivi, da destinare ad amici o familiari. Durante le Black Friday Weeks sarà possibile acquistare anche il biglietto giornaliero a data aperta, valido per qualsiasi giorno della stagione 2026, a soli €36,90 per adulti e €34,90 per la tipologia ridotto. In promozione anche il pacchetto parco + hotel con un esclusivo sconto del 10%.

In una finanziaria "destinare risorse per quasi un terzo alla sanità non è facile. Mi sembra scorretto paragonare quello che ha fatto questo governo in una sola legislatura con quello che hanno fatto i precedenti governi in 4 o 5 legislature". Lo ha detto Francesco Zaffini (Fratelli d’Italia) e presidente X Commissione (Sanità lavoro e previdenza) del Senato, partecipando al 57° Congresso Sumai - Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità nell’area sanitaria, in svolgimento a Roma.
"Mi chiedo, quindi, come mai il sistema sia così resistente alle operazioni importanti che stiamo facendo - aggiunge il senatore - che non sono solo il finanziamento e il rifinanziamento del Sistema sanitario nazionale, ma comprendono anche i primi approcci a riforme importanti sui grandi problemi che abbiamo trovato e ricevuto. Abbiamo gli stessi percorsi e le stesse resistenze di chi ci ha preceduto. Abbiamo lo stesso sistema, con tempi lunghi e vischiosità, che ci è stato consegnato da quella modifica del titolo V, che rende il sistema ingovernabile". Sul "provvedimento di luglio per le liste di attesa", il cuore "era di sapere dalle Regione che cosa fare, era quindi necessario implementare il cruscotto in modo che chi deve fare una valutazione sui dati, abbia i dati per farla. Ancora oggi, però, alcune Regioni non implementano il cruscotto - sottolinea Zaffini - Non do colpe, ma leggo una realtà e un sistema che è di fatto ingovernabile. Il ministro Schillaci per questo sistema ha messo 30 miliardi - illustra il senatore - ha impostato importanti riforme sulle professioni sanitarie, cambiato le regole d'accesso alla facoltà di Medicina, tolto l'esclusività per le professioni infermieristiche - e lo renderemo strutturale appena possibile - e ha tassato con il 15% flat le prestazioni aggiuntive".
"Certo, siamo in ritardo, ma non è possibile che questo ritardo si colmi da un momento all’altro - osserva Zaffini - Questo è un sistema che deve anche ritrovare l'orgoglio dell'appartenenza per chi ci lavora". Gli specialisti ambulatoriali, erogano "2 milioni di prestazioni al giorno: è normale che su 2 milioni di prestazioni al giorno, ce ne siano qualche migliaio che non funzionano, lo dice la regola statistica - afferma - Noi siamo l'ultimo Paese ancora con un sistema sanitario progettato 45 anni fa. Tutti gli altri, compresi gli inglesi, hanno modificato il sistema. Bisogna strutturare il secondo pilastro, bisogna fare questa riforma della sanità integrativa. Ogni volta che mi accingo a portare in Parlamento i provvedimenti, anche piccole cose che riguardano questa necessità di riforma del sistema - evidenzia - trovo resistenze impossibili. Se non liberiamo il primo pilastro da tanta inappropriatezza e da tante prestazioni che può fare, e deve fare il secondo pilastro, da queste difficoltà non ne usciamo".
Tra le sfide aperte c'è la "transizione demografica. L'anno scorso sono nati 370mila bambini, metà bambine. Dobbiamo renderci conto di quello che sta accadendo nel nostro sistema di welfare, e nei suoi blocchi di spesa, come il fatto che circa 630 dei 1.100 miliardi che lo Stato italiano spende ogni anno sono destinati a sostenere il nostro sistema di welfare - sanità e pensioni - e non potremo continuare a farlo in futuro con questo quadro demografico - avverte Zaffini - Dobbiamo affrontare insieme queste sfide, uscendo dalla dialettica dei ‘più soldi’ perché più soldi di 30 miliardi in una legislatura non ci sono".
Secondo il senatore "è inutile fare paragoni con altri paesi e con altri sistemi sanitari ed economici. La Germania paga un decimo rispetto a noi di interessi a servizio del debito, quindi è inutile paragonare quello che mette la Germania in sanità rispetto a quello che mette l'Italia - rimarca - Il lavoro che stiamo facendo è importante, ma ci piacerebbe avere più vicino i professionisti della sanità, perché è rispetto a loro, soprattutto, che le attenzioni di questo governo si stanno materializzando e si sono materializzate", conclude.

"Gli specialisti ambulatoriali non sono un elemento accessorio del Servizio sanitario nazionale. Sono un anello fondamentale di congiunzione tra l'ospedale e il territorio. Sono i garanti della continuità assistenziale e della presa in carico dei pazienti e questo evita anche oneri aggiuntivi al sistema. Con la nuova finanziaria, che oggi è all'esame del Parlamento, vogliamo estendere le agevolazioni fiscali per le prestazioni aggiuntive che sono già previste per i dirigenti medici". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, partecipando al 57° Congresso Sumai, il Sindacato degli specialisti ambulatoriali, in corso a Roma fino al 13 novembre.
Il titolare del dicastero illustra alla platea del Congresso gli obiettivi raggiunti dal Governo, come la legge sulle liste d'attesa - Decreto n. 73 del 7 giugno 2024 - le case di comunità, l’aumento dei fondi del Pnrr per l'assistenza domiciliare integrata di 250 milioni e l’aumentato di 500 milioni di fondi per la telemedicina nell’ottica di aumentare "il numero di persone che possono essere assistite e seguite con questi servizi per una sanità di prossimità che riduce le distanze e le diseguaglianze e migliora la qualità della vita dei pazienti".
Pur avendo raggiunto importanti risultati, il ministro osserva che "abbiamo davanti tante sfide, ma credo che abbiamo intrapreso la strada giusta. Vogliamo collaborare ancora più con Sumai-Assoprof - afferma - e sono fiducioso che potremo veramente avere quel cambio di passo per il quale tutti siamo impegnati per conservare forse la struttura più bella che abbiamo, il nostro Servizio sanitario nazionale pubblico, invidiato da tutto il mondo. Un sistema - conclude - basato sull'uguaglianza, sull'equità e sulla gratuità. Conserviamolo lavorando con due caratteristiche - conclude - la serietà e la professionalità”.

Episodi come quello della madre che in provincia di Trieste ha ucciso il figlio di 9 anni tagliandogli la gola, "rimandano a un quadro che in psichiatria viene spesso definito 'sindrome di Medea', in cui l'uccisione dei figli rappresenta un atto di vendetta nei confronti del partner. In situazioni di forte conflittualità di coppia o di separazione, l'omicidio del figlio può diventare, nella mente della persona che agisce, un modo estremo per colpire l'altro genitore, sottraendogli ciò che ha di più caro". Lo spiega all'Adnkronos Salute lo psichiatra Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia.
"Si tratta di dinamiche molto rare - sottolinea - più frequentemente associate a condizioni in cui l'omicidio è seguito dal suicidio, cosa che in questo caso non sembra emergere. Non sappiamo ancora - precisa lo specialista - se fossero presenti disturbi psicopatologici o altri fattori di rischio, ma il contesto di separazione e l'elemento vendicativo rappresentano una possibile chiave di lettura iniziale".
Mencacci evidenzia che "l'omicidio dei figli da parte della madre[1] resta, in termini assoluti, un evento meno frequente rispetto agli omicidi intrafamiliari commessi dagli uomini. Tuttavia, quando avviene è spesso legato a dinamiche di coppia altamente conflittuali, vissute in modo distorto e drammatico da chi compie il gesto".

"Con l’Anci e con i Sindaci italiani stiamo portando l’INPS dove oggi non è presente. L’accordo siglato a settembre prevede l’attivazione fino a 4.500 Punti Utente Evoluti nei Comuni privi di sportello, per garantire ai cittadini l’accesso diretto ai servizi dell’Istituto anche nei territori più lontani". Lo ha dichiarato il Presidente dell’Inps, Gabriele Fava, intervenendo all’Assemblea Anci di Bologna, intitolata “Insieme per il bene comune”.
"I Punti Utente Evoluti – ha spiegato Fava – sono sportelli telematici attivati presso i municipi, con personale locale formato dall’Inps. Consentiranno di gestire in modo guidato le principali prestazioni e certificazioni, dall’Assegno Unico alle pensioni, dalla Naspi ai servizi per la famiglia. L’obiettivo è ridurre le distanze, assicurando la stessa qualità del servizio pubblico, indipendentemente da dove si viva".
"Lì dove le fragilità sociali sono più alte, l’Inps deve essere presente. E non soltanto presente: deve essere il primo ad arrivare. Questo è il significato operativo del welfare di prossimità che stiamo costruendo insieme ai Comuni – una rete di collaborazione istituzionale che unisce innovazione, responsabilità e servizio al Paese", sottolinea.

Affari Tuoi stasera, giovedì 13 novembre, non andrà in onda. Il game show di Rai 1 condotto da Stefano De Martino subisce uno stop forzato a causa di un cambio di palinsesto. Questa sera, infatti, Affari Tuoi non andrà regolarmente in onda, al tradizionale orario, per dare spazio alla Nazionale.
La Nazionale azzurra affronta oggi la Moldavia - in diretta tv e streaming - allo Zimbru Stadium di Chisinau, nella penultima giornata del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026, di scena la prossima estate in Stati Uniti, Canada e Messico. La sfida tra Italia e Moldavia è in programma alle ore 20.45 su Rai 1.
Stefano De Martino e il 'gioco dei pacchi' tornano in onda già domani sera, venerdì 14 novembre, come si consueto alle 20:45 su Rai 1.
Mrsic, 'Era molto importante vincere, per noi e per il club'...
Precedente titolare Conservatoria indagato con altre 4 persone... 
Un giallo lungo 31 anni potrebbe giungere a una svolta. A quanto si apprende, le ricerche sotto la Casa del Jazz a Roma, dei resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso misteriosamente, puntano a ispezionare gallerie mai esplorate prima.
L'ispezione è stata chiesta dalla prefettura dopo la decisione presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura in seguito a una richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni. Sul posto carabinieri e forze dell'ordine.
Dall’alba di oggi, ha scritto 'Il Corriere della Sera' online, cani molecolari e investigatori stanno scavando sotto la Casa del Jazz, punto di riferimento della cultura romana all’inizio di via Cristoforo Colombo nato sulle ceneri di un bene sequestrato alla malavita organizzata, alla ricerca dei resti di Adinolfi.
Adinolfi, sparito il 2 luglio 1994, aveva detto uscendo di casa in via della Farnesina che sarebbe tornato a pranzo. Nel corso degli anni si sono fatte numerose ipotesi sui motivi della scomparsa del magistrato che nel suo incarico precedente alla nomina appena ricevuta aveva avuto a che fare con casi importanti passati dalla sezione Fallimentare, allora come oggi ufficio che decide su questioni che possono avere risvolti anche in vicende di criminalità. L’inchiesta sulla sua sparizione è stata archiviata ma i misteri sono rimasti. Secondo una serie di testimonianze, Adinolfi fu visto su un autobus quando era invece uscito di casa in macchina poi ritrovata al Villaggio Olimpico. E anche un’altra sulla presenza accanto a lui negli uffici giudiziari di piazzale Clodio di un giovane sconosciuto.
Nel corso degli anni si sono fatte diverse ipotesi compresa quella di un collegamento fra la scomparsa del giudice e il fatto che negli anni precedenti si fosse occupato del fallimento della Fiscom, e poi anche quella della Ambra Assicurazioni. Nel primo caso, spiega ancora il quotidiano, fu condannato Enrico Nicoletti, considerato dagli investigatori il cassiere della Banda della Magliana, e per molto tempo si è ipotizzato che il giudice fosse sepolto in una sua proprietà. Proprio come l’attuale Casa del Jazz dove stamattina si sta scavando.

"Il timore è che prenda piede la narrazione di una sanità talmente malata da far pensare che sia meglio lasciarla morire. E' una profezia che rischia di auto-avverarsi, e dobbiamo evitarlo". Lo ha detto Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenendo alla tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma
Mandorino ha ricordato come "la sanità pubblica, nella sua storia, abbia superato molte crisi grazie a chi l'ha difesa: non solo i cittadini, ma anche gli operatori e i professionisti che ogni giorno ne tengono viva la missione". "La situazione attuale non è casuale - ha sottolineato - ma il frutto di anni di disinvestimenti e scelte politiche inefficaci". Secondo la segretaria di Cittadinanzattiva, "se vogliamo che la sanità sopravviva, dobbiamo scegliere consapevolmente di tutelarla".
Mandorino ha infine invitato a "passare dalla teoria alla pratica, puntando sul protagonismo di cittadini, professionisti e istituzioni", e a "coinvolgere realmente chi ogni giorno tiene in piedi il Servizio sanitario nazionale".

Roma, cuore antico di memorie millenarie, respira oggi una nuova promessa di qualità nel Rione Campitelli, territorio simbolo dove la storia ha scritto le sue pagine più nobili tra il Campidoglio e il Palatino. È qui che tre amici cresciuti nella ristorazione romana hanno scelto di scrivere un nuovo capitolo della ristorazione capitolina con 'Tribuna Campitelli'. Francesco Brandini e Roberto Bonifazi, chef entrambi classe 1992, e Daniele Gizzi, maître e sommelier del 1989, si conoscono da sempre. La loro amicizia, nata tra i banchi di scuola e cementata nelle cucine e nelle sale dei ristoranti romani, è cresciuta alimentandosi di un sogno comune: restituire al centro di Roma qualità autentica, cura artigianale e umanità.
Dopo anni di gavetta e di esperienze formative in giro per l'Europa, hanno trasformato una promessa reciproca in un ecosistema che, da Bottega Tredici (2018) e dal Tartarughe Bar e Bottega (2023), approda oggi a Tribuna Campitelli, il loro progetto più maturo. I tre soci hanno accolto la sfida più ambiziosa: aprire un ristorante in un palazzo storico del 1585, nel quadrante più centrale della Capitale. Qui hanno costruito un 'salotto' contemporaneo dove ogni dettaglio promette coerenza tra ciò che si vede e ciò che si vive , dove il classicismo e la memoria dialogano con l’eleganza.
Aperto ufficialmente a settembre 2025, Tribuna Campitelli nasce come sintesi coerente di tradizione e contemporaneità, con circa 80 coperti tra il dehor sulla piazzetta e l’interno, dove si aprono piccole sale pensate per garantire intimità e un servizio sartoriale. Il progetto di interior dello spazio è firmato da Square Architects e si inserisce nel tessuto del Rione Campitelli, trasformando vincoli storici in un racconto d’insieme che unisce estetica, funzione e un forte impianto narrativo. Tribuna Campitelli è l’evoluzione matura dell’ecosistema dei tre soci, che coniuga cucina contemporanea, cocktail e distillati serviti al tavolo, una carta vini importante (composta da 500 referenze, di cui 60 solo di champagne) e sale privatizzabili in un “salotto” contemporaneo dal carattere internazionale. La promessa al pubblico è di una coerenza completa: ciò che l’esterno lascia intuire si ritrova nei piatti, nei drink e nel servizio, puntando su comfort e cura del dettaglio.

Nel corso della tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma, il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone, in collegamento, ha sottolineato la necessità di riorganizzare la sanità territoriale partendo dalle persone. "Il bisogno di salute oggi cambia profondamente - ha detto - ma deve continuare ad avere al centro il nostro Servizio sanitario nazionale universalistico".
Alparone ha poi evidenziato come "negli ultimi anni si sia investito molto sugli strumenti, ma troppo poco sul capitale umano". Per costruire "una vera medicina territoriale serve investire sulle persone e organizzare il sistema intorno a loro". Per valorizzare gli operatori "non possiamo continuare con contratti vecchi, nati in contesti diversi: servono strumenti adeguati ai bisogni di oggi", ha evidenziato, annunciando la volontà di chiudere l'Acn 2022-2024 e di avviare subito il nuovo accordo. "Solo lavorando in rete, con medici di famiglia, farmacie dei servizi e operatori territoriali - ha concluso - possiamo garantire una sanità di prossimità ed eccellenza, accessibile a tutti".

Voli temporaneamente sospesi, la Borsa aprirà con un'ora di ritardo mentre i genitori preparano altari per le preghiere. Accade in Corea del Sud, nel giorno dell'esame di ammissione all'università. Esame, noto localmente come 'Suneung' e considerato davvero molto difficile, fondamentale per l'ammissione alle migliori università, è considerato come una porta d'accesso alla società, alla sicurezza economica e persino a un buon matrimonio.
Con così tanto in gioco, il governo sudcoreano non vuole correre rischi mentre gli studenti, dall'aria ansiosa, salutano i propri genitori in quello che molti considerano il giorno più importante della loro adolescenza si legge su channelnewsasia.com.
Durante la prova di ascolto in lingua inglese è stato imposto un divieto di volo a livello nazionale della durata di 35 minuti, salvo casi di emergenza, mentre le banche e gli uffici pubblici hanno chiesto ai propri dipendenti di andare al lavoro un'ora più tardi per evitare il traffico sulle strade.

Il presidente russo Vladimir Putin vuole utilizzare "l'inverno come arma" contro l'Ucraina, bombardandone le infrastrutture energetiche, e "ancora una volta deve fallire". Lo ribadisce la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la miniplenaria del Parlamento a Bruxelles.
"In un solo giorno la scorsa settimana - afferma - la Russia ha lanciato oltre 40 missili balistici e da crociera e quasi 500 droni contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Due importanti centrali elettriche sono state distrutte. Non essendo riuscito a fare progressi sul campo di battaglia, il presidente Putin sta di nuovo cercando di terrorizzare il popolo ucraino. Di usare l'inverno come arma. Di congelare l'Ucraina fino alla sottomissione".
Putin, aggiunge von der Leyen, "ancora una volta, deve fallire. Pensa di poterci prendere per stanchezza. Ma l'Europa continuerà a rafforzare la resistenza dell'Ucraina. Ripareremo i danni causati dagli attacchi russi. Stabilizzeremo la rete energetica ucraina, con oltre 2 gigawatt di esportazioni di elettricità dalla nostra Unione all'Ucraina. E proteggeremo le infrastrutture critiche, ad esempio, con nuovi equipaggiamenti anti-droni. Quest'inverno plasmerà il futuro della guerra e la nostra risposta deve essere all'altezza della sfida. Insieme all'Ucraina, sconfiggeremo il terrore russo", afferma.
Secondo von der Leyen un prestito dell'Ue basato sui beni congelati alla Banca centrale russa è l'opzione "più efficace" per sostenere finanziariamente l'Ucraina nei prossimi anni. "Accolgo con grande favore - dice - l'impegno del Consiglio Europeo di coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi due anni. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Belgio e tutti gli Stati membri sulle opzioni per rispettare questo impegno. E' chiaro che produrremo risultati e che copriremo il fabbisogno finanziario di Kiev per i prossimi anni: discutiamo sul come farlo. L'opzione uno è quella di utilizzare il margine di bilancio per raccogliere fondi sui mercati dei capitali. L'opzione due è quella di stipulare un accordo intergovernativo, in base al quale gli Stati membri raccolgono autonomamente il capitale necessario. L'opzione tre è quella di avere un prestito di riparazione basato sui beni russi immobilizzati".
Questo prestito, ricorda, "si baserebbe sul saldo di cassa dei beni immobilizzati. Noi concediamo un prestito all'Ucraina, che l'Ucraina rimborsa se la Russia paga le riparazioni. Questo è il modo più efficace per sostenere la difesa e l'economia dell'Ucraina. E il modo più chiaro per far capire alla Russia che il tempo non è dalla sua parte. Dimostreremo che, se necessario, staremo in questa situazione per il lungo periodo. Che l'Europa sosterrà l'Ucraina per tutto il tempo necessario", conclude.
Zelensky: "Serve maggiore pressione sulla Russia, vogliono guerra su larga scala"
"Abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. A giudicare dalla situazione sul campo di battaglia, non ci sembra che la Russia voglia fermarsi. Il problema è che, osservando l'industria militare, vediamo che sta aumentando la sua produzione. E la nostra valutazione è che vogliano continuare questa guerra", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Riteniamo che, con una forte pressione, i russi avranno bisogno di una pausa. Ma dobbiamo riconoscere che vogliono una guerra su larga scala e prepararci a essere pronti nel 2029 o nel 2030 – questo il lasso di tempo – ad iniziare una guerra di tale portata. Sul continente europeo. Consideriamo questa una sfida davvero grande", continua.
"Penso - conclude - che dobbiamo pensare a come fermarli ora in Ucraina. Ma anche a fare tutto il possibile per ridurre le loro capacità. Non dare loro denaro, che possono ancora ottenere dall'energia. E non dare loro armi. Quindi, questo è il problema su cui dobbiamo riflettere".
Mosca: "Intercettati e distrutti 130 droni su nostro territorio"
Il ministero della Difesa russo ha annunciato questa mattina di aver "intercettato e distrutto 130 droni ucraini" che hanno sorvolato il suo territorio durante la notte.
Di questi 130 droni, la Russia afferma di averne intercettati 32 nell'oblast di Kursk, 32 nell'oblast di Belgorod, 20 nell'oblast di Voronezh, 17 sul Mar Nero, sette sulla Crimea, cinque sul Kraj di Krasnodar, tre sull'oblast di Rostov, e due sull'oblast di Bryansk. Pochi altri sono stati intercettati su oblast un po' più lontani dal confine russo-ucraino: Orel, Tambov, Tula e Mosca, secondo la stessa fonte.

"Dobbiamo prima di tutto trovarla, questa barca, e cercare di non annegare nel frattempo", ha esordito il vicepresidente di Fiaso (Federazione italiana azienda sanitarie e ospedaliere), Paolo Petralia, nel suo intervento alla tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma. Petralia ha sottolineato che "il primo step per passare dalla teoria alla pratica è restituire tempo alla cura e, soprattutto, alla relazione di cura".
"Nella parola relazione - ha spiegato - si trovano molte risposte: è lì che si costruisce l'alleanza tra medico e paziente e si restituisce pieno valore alla dignità della persona e del cittadino". Per Petralia, "l'integrazione significa interprofessionalità, non solo multidisciplinarietà".
Il vicepresidente di Fiaso ha poi richiamato l'attenzione sui rischi di un uso acritico delle tecnologie: "Digitale e intelligenza artificiale sono strumenti utili, ma dobbiamo governarli per evitare il deskilling, la perdita progressiva di competenze. Il tempo che recuperiamo - ha precisato - deve essere restituito al paziente: solo così la nostra barca potrà avanzare nella stessa direzione".

"Un anno fa, proprio al Congresso Sumai, annunciai l'avvio di un'indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie. L'indagine è andata avanti ed è stato fatto un grande lavoro fino ad arrivare al disegno di legge che contiene la misura per la riforma delle professioni sanitarie. Le risorse sono fondamentali, ma senza le riforme non si mette mano ai problemi e non si va da nessuna parte. Nel provvedimento si valorizzano le competenze professionali con un sistema di certificazione e riconoscimento dell'esperienza acquisita. Ci sta inoltre a cuore la semplificazione della burocrazia perché il tempo clinico è molto più prezioso del tempo amministrativo". Così Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali della Camera, intervenendo oggi a Roma al 57° Congresso Sumai, il Sindacato degli specialisti ambulatoriali, in programma fino al 13 novembre.
Il deputato di Forza Italia ha illustrato i punti chiave del Ddl delega sulle professioni sanitarie approvato a inizio settembre. "Il cardine del provvedimento è la ridefinizione della responsabilità professionale - illustra Cappellacci - Si tratta di una norma di giustizia ed equilibrio attesa da anni. Se il professionista segue le linee guida e buone pratiche potrà rispondere penalmente solo per colpe gravi. Resta il diritto al risarcimento danni per il cittadino quando dovuto - aggiunge - ma questa riforma vuole ridurre la cosiddetta medicina difensiva ed evitare cause infondate. La medicina difensiva oggi costa al Paese 9 miliardi".
Tra gli obiettivi del provvedimento anche "migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro e a combattere la violenza e le aggressioni ai professionisti sanitari". Sono presenti anche "i principi che puntano a definire una maggiore attrattività del sistema sanitario nazionale - conclude Cappellacci - con percorsi di carriera e sviluppo professionale che non spingano i nostri giovani, formati in Italia, a trasferirsi all'estero".
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