(Adnkronos) - L'Atalanta scende in campo in Serie A. Il club bergamasco ospita oggi, sabato 4 ottobre, il Como nella sesta giornata di campionato al Gewiss Stadium di Bergamo. La squadra di Juric è reduce dalla vittoria di Champions League contro il Bruges, battuto 2-1 in casa, mentre in Serie A nell'ultimo turno di Serie A ha pareggiato 1-1 a Torino contro la Juventus.
La sfida tra Atalanta e Como è in programma oggi, sabato 4 ottobre, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Musah, Djimsiti, Ahanor; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Bernasconi; Samardzic, Sulemana; Krstovic. All. Juric
Como (4-2-3-1): Butez; Posch, Diego Carlos, Ramon, Valle; Perrone, Da Cunha; Addai, Paz, Kuhn; Douvikas. All. Fabregas
Atalanta-Como sarà trasmessa in diretta televisiva da Dazn, visibile tramite smart tv, ma anche dai canali SkySport. Il match sarà disponibile in streaming sulla piattaforma web di Dazn, sull'app SkyGo e su NOW.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner debutta nel Masters 1000 di Shanghai e affronta oggi, sabato 4 ottobre, il tedesco Daniel Altmaier, numero 49 del mondo, nel secondo turno del torneo. L'azzurro torna così in campo (in un match visibile in diretta tv e streaming) dopo il successo nell'Atp 500 di Pechino e la finale dominata contro l'americano Learner Tien. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
Il match tra Sinner e Altmaier inizierà non prima delle 12:30 ora italiana. Sarà la terza sfida tra i due: fin qui, i precedenti raccontano una vittoria per parte. Agli Us Open 2022 vinse Sinner in 5 set, mentre al Roland Garros dell'anno dopo il successo andò al tedesco in 4 set.
Il match tra Jannik Sinner e Daniel Altmaier sarà visibile in diretta su Sky Sport. Il match sarà trasmesso anche in streaming su Sky Go, Now e Tennis Tv.
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(Adnkronos) - L'Inter torna in campo in Serie A e affronta la Cremonese. Oggi, sabato 4 ottobre, i nerazzurri ospitano la squadra di Davide Nicola a San Siro nella sesta giornata. La squadra di Chivu è reduce dai successi in campionato contro Sassuolo e Cagliari e da quelli in Champions contro Ajax e Slavia Praga. I grigiorossi arrivano invece dal pari contro il Como dell'ultimo turno. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere Inter-Cremonese in tv e streaming .
Ecco le probabili formazioni di Inter-Cremonese, in campo alle 18:
Inter (3-5-2) Sommer; Akanji, de Vrij, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Bonny. All. Chivu.
Cremonese (3-5-2) Silvestri; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Zerbin, Bondo, Grassi, Payero, Pezzella; Sanabria, Vazquez. All. Nicola.
Inter-Cremonese sarà visibile in esclusiva su Dazn, ma anche su Sky per gli abbonati con Zona Dazn (canale 214). Partita visibile anche in streaming sull'app di Dazn.
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(Adnkronos) - Sfida casalinga per la Lazio in Serie A. I biancocelesti affrontano oggi, sabato 4 ottobre, il Torino nella sesta giornata di campionato allo stadio Olimpico di Roma. La squadra di Sarri è reduce dalla vittoria per 2-0 sul campo del Genoa, decisa dai gol di Cancellieri e Castellanos, mentre quella di Baroni, grande ex di giornata e sostituito proprio dal toscano sulla panchina laziale, è stata battuta dal Parma 2-1 al Tardini.
La sfida tra Lazio e Torino è in programma oggi, sabato 4 ottobre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Tavares; Cataldi, Basic; Cancellieri, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Sarri
Torino (4-2-3-1): Israel; Lazaro, Coco, Maripan, Nkounkou; Casadei, Asllani; Ngonge, Vlasic, Aboukhlal; Simeone. All. Baroni
Lazio-Torino sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
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(Adnkronos) - Oggi, sabato 4 ottobre, e domani, domenica 5, torna su Canale 5, con il doppio appuntamento del weekend, 'Verissimo'. Alla conduzione Silvia Toffanin, che quest’anno festeggia i suoi vent’anni alla guida del talk show. Al centro della nuova stagione tanti ospiti con i loro racconti, i progetti, le emozioni e gli aspetti meno conosciuti della loro vita.
Per la prima volta a Verissimo la carriera e la vita privata dell’avvocato, e tra i giudici di 'Forum', Annamaria Bernardini de Pace. Prima intervista anche per un grande talento: Nicolò Martinenghi, oro alle Olimpiadi di Parigi e argento agli ultimi Mondiali di Nuoto di Singapore.
E ancora, il percorso complicato per trovare se stessa, della modella Carly Tommasini. Inoltre, tutto l’amore per suo marito Ascanio e per la sua famiglia di Katia Pedrotti. A Verissimo anche la terribile vicenda che vede protagonista Francesca De Andrè che sta cercando di curare le ferite di un amore tossico e pericoloso.
Infine, direttamente da 'Tradimento' Caner Şahin e Feyza Sevil Güngör, gli attori che interpretano i personaggi di Tolga e Oylum nella serie di Canale 5.
Per la prima volta a Verissimo un campione dello sport: Alessandro Michieletto, il pallavolista che ha fatto sognare tutta Italia vincendo, con la Nazionale Maschile, l’ultima Coppa del Mondo di Volley.
Silvia Toffanin accoglierà Lino Banfi, un super bisnonno, con 65 anni di carriera.
In studio, le emozioni di Veronica Peparini e Andreas Müller, che dopo tanti anni d’amore e la nascita delle loro gemelline, il 29 settembre sono finalmente diventati marito e moglie.
Inoltre, spazio a Gianni Sperti volto storico di 'Uomini e Donne' e a due ex gieffini molto innamorati: Helena Prestes e Javier Martinez.
Infine, la drammatica testimonianza di Stefania Matteuzzi, sorella di Alessandra, la donna brutalmente uccisa nel 2022 dall’ex compagno, condannato all’ergastolo.
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(Adnkronos) - Roma si prepara alla grande manifestazione per Gaza prevista per oggi, sabato 4 ottobre, dopo la grande adesione ai cortei di ieri per cui la Cgil ha parlato di "oltre due milioni di persone in 100 piazze". Il preavviso è stato presentato da Giovani palestinesi in Italia, Comunità palestinese in Italia e Associazione Palestinese in Italia per 20mila persone ma, considerata la grande partecipazione alle mobilitazioni estemporanee di questi giorni, se ne attendono molte di più. In piazza, oltre alle sigle pro Pal, ci saranno sindacati, collettivi studenteschi e società civile. Tutti i dettagli del dispositivo di sicurezza, che prevede un impiego imponente di forze dell'ordine e come sempre la massima attenzione, saranno messi a punto questa mattina nel corso di un tavolo tecnico in questura.
Ieri il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha parlato della "manifestazione nazionale" di oggi, definendola "altrettanto impegnativa" rispetto a quelle di venerdì.
Il corteo, che dovrebbe partire per le 14.30 da piazzale Ostiense arriverà a piazza di Porta San Giovanni, percorrendo viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e via Merulana.
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(Adnkronos) - Bel tempo in tutta Italia in mattinata oggi, sabato 4 ottobre, ma "dalla sera e, soprattutto, nella notte dal nord Europa arriverà una perturbazione atlantica". Mattia Gussoni, meteorologo de 'iLMeteo.it', spiega, parlando con l'Adnkronos, che "le precipitazioni colpiranno prima il nord est, si prevedono piogge anche piuttosto intense anche sulla Lombardia orientale, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. E ci saranno ancora, nevicate sull'arco alpino, oltre i 2mila metri di quota".
"Il peggioramento meteo si estenderà abbastanza rapidamente anche nelle regioni del Centro sud in particolare nella giornata di domenica con piogge e temporali. Con il passare delle ore - evidenzia Gussoni - la perturbazione si allontanerà dall'Italia e la novità è che da lunedì è in arrivo un vasto campo di alta pressione che porterà un miglioramento decisivo delle condizioni meteo tanto che tornerà anche un po' di caldo. E' in arrivo, infatti anticiclone, con masse d'aria in arrivo anche dall'Africa - conclude -, quindi, le temperature sono previste in deciso aumento, soprattutto al Centro sud, arriverà la classica ottobrata con temperature tra i 24 e i 25 gradi a Napoli, Roma, Palermo e su diverse città del centro sud. Il bel tempo dovrebbe durare per buona parte della prossima settimana".
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(Adnkronos) - Gli attivisti italiani bloccati da Israele a bordo delle barche della Flotilla stanno bene ma sono provati dalle condizioni di detenzione in carcere. Sono 42 le persone che attendono l'espulsione per lasciare il paese e rientrare in Italia. Gli attivisti, compresi alcuni giornalisti, hanno ricevuto la visita consolare dell'Ambasciata d'Italia nella giornata di ieri, come riferisce la Farnesina.
Il team consolare ha potuto incontrare tutti i fermati, che stanno bene anche se sono provati da un mese trascorso in mare e dai due giorni di profondo stress in coincidenza con l'operazione militare contro le barche. Il team consolare ha segnalato che nel carcere le condizioni detentive sono particolarmente disagevoli. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dato quindi istruzioni all'ambasciata di chiedere tramite il ministero degli Esteri israeliano una verifica e un miglioramento delle condizioni di detenzione. L'ambasciata è al lavoro per accelerare le pratiche di espulsione, che saranno particolarmente veloci soprattutto per gli attivisti che hanno deciso di firmare il foglio di via proposto dalle autorità israeliane.
Un'indicazione sul trattamento riservato agli attivisti arriva con la diffusione di un video che documenta il comportamento del ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben-Gvir. Il 'falco' del governo di Benjamin Netanyahu si presenta davanti agli attivisti, radunati dopo lo sbarco e tutti seduti a terra, definendoli "terroristi" e invocando una lunga carcerazione.
In Italia, intanto, sono rientrati i 4 parlamentari che hanno partecipato alla missione della Flotilla. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi sono stati liberati da Israele e sono sbarcati a Fiumicino nel primo pomeriggio di ieri, accolti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e da Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di AVS.
"Sto bene, siamo un po' provati ma il nostro pensiero continua a essere a Gaza. Anche con tutte le persone che non sono tornate. Ci sono state delle violazioni e sono successe un sacco di cose", ha detto Scuderi. "Non siamo stati trattati benissimo, mi hanno sequestrato bancomat e telefono, non si poteva uscire per andare al bagno, nella notte non abbiamo potuto chiamare l'ambasciata. Ci sono state violazione dei diritti, siamo stati presi in acque internazionali".
"Siamo stati tutto il tempo insieme ai componenti della Flotilla, in questo centro dove ci hanno schedato e monitorato – ha raccontato Croatti –. Siamo stati poi portati con dei furgoni verso il carcere, fotografati e rimessi a bordo. Poi ci hanno fatto fare una dichiarazione che stavamo bene, perché stavamo bene, e ci hanno riportato nuovamente sui furgoni".
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(Adnkronos) - Donald Trump fissa l'ultimatum per Hamas e chiede l'ok al suo piano per Gaza entro le 18 di domenica 5 ottobre. La risposta arriva nel giro di qualche ora: è un sì parziale, con la disponibilità a rilasciare tutti gli ostaggi e con una serie di condizioni che Hamas mette sul tavolo chiedendo ulteriori negoziati. Ai termini perentori posti dal presidente americano, che punta all'approvazione integrale dei 20 punti illustrati lunedì, si replica in maniera positiva ma tutto sommato interlocutoria. La replica del movimento islamista, però, soddisfa Trump.
Il presidente degli Stati Uniti, via social, esulta e annuncia la 'quasi fumata bianca': "Sulla base della dichiarazione di Hamas, credo che siano pronti per una pace duratura. Israele deve interrompere immediatamente i bombardamenti su Gaza, così possiamo liberare gli ostaggi in modo sicuro e rapido! Al momento, è troppo pericoloso farlo. Stiamo già discutendo i dettagli da definire. Non si tratta solo di Gaza, si tratta della pace a lungo ricercata in Medio Oriente", dice il presidente americano, che chiede lo stop ai raid di Israele.
Un funzionario israeliano fa sapere che il premier Benjamin Netanyahu "è rimasto sorpreso dalla risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump" al comunicato di Hamas, come riferisce Barak Ravid, il giornalista di 'Axios' e di 'Channel 12'. "Nelle consultazioni che si sono svolte venerdì, dopo la risposta di Hamas e prima dell'annuncio di Trump, Netanyahu ha sottolineato che considera la risposta di Hamas come un rifiuto del piano di Trump, ha affermato il funzionario israeliano", scrive ancora Ravid.
Il funzionario israeliano, inoltre, osserva che Netanyahu ha sottolineato "la necessità di coordinarsi con gli Stati Uniti sulla risposta in modo da garantire che non venga stabilito che Hamas abbia risposto positivamente al piano degli Stati Uniti". Una risposta negativa di Hamas, come spiegato lunedì scorso da Trump, autorizzerebbe Israele a proseguire l'offensiva.
Il funzionario, secondo Axios, aggiunge che il team di negoziazione israeliano che si occupa della questione degli ostaggi "ha effettivamente considerato la risposta di Hamas come una reazione positiva che apre la strada al raggiungimento di un accordo".
L'entusiasmo con cui Trump chiude la giornata è almeno in parte sorprendente. La risposta di Hamas lascia ipotizzare ulteriori colloqui e confronti prima di un'intesa complessiva. Senza dubbio, va evidenziato il cambiamento dei toni adottati dal numero 1 della Casa Bianca nel giro di alcune ore.
"Hamas ha tempo fino alle 18 di domenica per accettare l'accordo. Poi sarà l'inferno", dice Trump in un post su Truth quando negli Usa è mattina. "Se quest'ultima chance di raggiungere un accordo non sarà raggiunta, tutto l'inferno, come non si è mai visto prima, si scatenerà contro Hamas", scrive.
Nel post, Trump afferma anche che "come risposta all'attacco del 7 ottobre contro la civiltà, oltre 25mila 'soldati' di Hamas sono già stati uccisi. La maggior parte dei restanti sono circondati e militarmente intrappolati, e si aspetta - aggiunge - solo il mio 'andate' perché le loro vite vengano velocemente cancellate". Invece se rilasceranno gli ostaggi vivi e consegneranno i corpi dei morti, "l'accordo risparmia le vite di tutte i combattenti di Hamas rimasti".
Nel messaggio, il presidente si rivolge "a tutti i palestinesi innocenti", chiedendo di "lasciare immediatamente questa area di potenziale grande morte sicura" per recarsi "nelle zone di Gaza più sicure", dove - sostiene il presidente americano - "tutti saranno ben accuditi da chi aspetta di recare aiuto".
Nella serata italiana, ecco le prime news relative alla risposta di Hamas. Le prime indiscrezioni fanno riferimento alla disponibilità a liberare tutti gli ostaggi, come chiesto da Trump. Il 'sì', in realtà, si accompagna ad una serie di precisazioni e richieste di approfondimenti. Hamas nella sua nota fa riferimento a tutti gli ostaggi, vivi e morti, e si dice pronta ad avviare negoziati sui dettagli della proposta. Hamas inoltre di voler consegnare l'amministrazione di Gaza "ad un organismo palestinese di tecnocrati indipendenti sulla base di un accordo nazionale palestinese e del sostegno arabo e islamico".
Nella proposta di Trump, invece, si parla di un'amministrazione temporanea affidata ad un organismo internazionale. La distanza tra le posizioni appare evidente e si allarga ulteriormente quando Hamas afferma che "le proposte del Presidente Trump riguardanti il futuro della Striscia di Gaza e i diritti fondamentali del popolo palestinese sono legate a una posizione nazionale globale, fondata sul diritto e sulle risoluzioni internazionali pertinenti, e vengono discusse in un quadro nazionale. Un movimento palestinese unito, di cui Hamas - che non ha intenzione di uscire di scena - sarà membro e al quale contribuirà responsabilmente".
Alla nota, si aggiungono le dichiarazioni di esponenti del movimento islamista. Il piano di Trump è "vago" e richiede negoziati su diversi punti chiave, dice Mahmoud Mardawi all'Afp. "La proposta americana è vaga, ambigua e pertanto richiede negoziati attraverso mediatori", aggiunge.
Moussa Abu Marzouk, alto funzionario di Hamas, ad al Jazeera spiega che in linea di principio c'è il sì agli aspetti principali del piano statunitense per porre fine alla guerra di Gaza, ma "l'attuazione della proposta richiede negoziati". In particolare Abu Marzouk contesta l'ipotesi prevista dal piano di rilasciare tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore. Per il funzionario del gruppo palestinese si tratta di un'ipotesi "irrealistica nelle circostanze attuali".
Trump, su Truth, pubblica la risposta ufficiale di Hamas parola per parola. "Spinti dal desiderio di porre fine all'aggressione e al genocidio perpetrati contro il nostro popolo risoluto nella Striscia di Gaza, e in virtù della responsabilità nazionale e della difesa dei diritti fondamentali e degli interessi superiori del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha condotto approfondite consultazioni all'interno delle sue istituzioni di leadership, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi e consultazioni con fratelli, mediatori e amici, al fine di raggiungere una posizione responsabile nel trattare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump", si legge nel testo.
"Dopo un attento studio, il movimento ha preso la sua decisione e ha comunicato la seguente risposta ai mediatori. Hamas apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, nonché gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiedono la fine della guerra nella Striscia di Gaza, lo scambio di prigionieri, l'immediato ingresso degli aiuti, il rifiuto dell'occupazione della Striscia e il rifiuto dello sfollamento del nostro popolo palestinese".
"In questo contesto, e in modo tale da porre fine alla guerra e ottenere il ritiro completo dalla Striscia, il movimento annuncia la sua approvazione al rilascio di tutti i prigionieri dell'occupazione, sia vivi che morti, secondo la formula di scambio contenuta nella proposta del presidente Trump, date le condizioni sul campo necessarie per attuare lo scambio. In questo contesto, il movimento afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente, attraverso i mediatori, negoziati per discutere i dettagli", afferma Hamas.
"Il movimento ribadisce inoltre la propria approvazione alla consegna dell'amministrazione della Striscia di Gaza a un organo palestinese composto da indipendenti (tecnocrati) basato sul consenso nazionale palestinese e sostenuto dall'appoggio arabo e islamico. Per quanto riguarda le altre questioni incluse nella proposta del presidente Trump riguardanti il futuro della Striscia di Gaza e i diritti inalienabili del popolo palestinese, queste sono legate a una posizione nazionale collettiva e in conformità con le leggi e le risoluzioni internazionali pertinenti, da discutere in un quadro nazionale palestinese globale, in cui Hamas sarà inclusa e contribuirà con piena responsabilità", conclude.
Leggi tutto: Hamas: "Pronti a liberare ostaggi". Trump: "Israele fermi bombardamenti su Gaza"

(Adnkronos) - "La priorità per tutti deve essere ora giungere a un cessate il fuoco che conduca all'immediato rilascio di tutti gli ostaggi". Ad affermarlo è il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni commentando la situazione in Medio Oriente e l'annuncio di Hamas e la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "L'Italia rimane pronta a fare la sua parte" sottolinea.
"Seguo con grande attenzione gli sviluppi a Gaza e rinnovo il mio pieno sostegno agli sforzi del Presidente Trump per portare la pace in Medio Oriente" conclude.
Leggi tutto: Meloni: "Priorità deve essere giungere al cessate fuoco per il rilascio degli ostaggi"

(Adnkronos) - Sean 'Diddy' Combs è stato condannato a 50 mesi di carcere (4 anni e 2 mesi) per trasporto di persone oltre i confini statali per prostituzione. Il rapper e produttore dovrà pagare anche una multa di mezzo milione di dollari secondo la sentenza pronunciata dal giudice Arun Subramanian, nel tribunale della corte del distretto meridionale di New York. "E' una sentenza pesante che rispecchia la gravità dei suoi crimini e della sua condotta", ha detto il giudice rivolgendosi all'imputato.
Le accuse all'ex re dell'hip hop si riferivano alla condotta di Combs in relazione in particolare a due fidanzate, Cassie Ventura e 'Jane'. Con Ventura, 'Diddy' aveva avuto una relazione dal 2007 al 2018 circa. L'altra donna, identificata come 'Jane', aveva avuto una relazione con Combs dal 2021 al 2024. Entrambe sono state costrette, sotto minacce, ad avere rapporti sessuali con altre persone.
L'imputato in aula ha chiesto clemenza definendo le proprie azioni "disgustose, vergognose e malate". Combs si è scusato con le vittime e "con tutte le vittime di violenza domestica".
Leggi tutto: Sean 'Diddy' Combs condannato a 4 anni di carcere

(Adnkronos) - E' morto oggi, venerdì 3 ottobre, a 76 anni Remo Girone. Attore dal carisma magnetico, volto indimenticabile con la sua interpretazione di Tano Cariddi nella serie tv 'La Piovra', è morto improvvisamente nella sua casa nel Principato di Monaco, dove viveva da alcuni anni insieme alla moglie, l'attrice argentina Victoria Zinny.
Con lui se ne va una delle figure più iconiche della televisione e del cinema italiano, ma soprattutto un artista che ha saputo unire popolarità e profondità interpretativa. La sua consacrazione definitiva presso il grande pubblico arriva nel 1987, quando presta volto, voce e sguardo glaciale a Gaetano 'Tano' Cariddi, il ragioniere corrotto e spietato de "La Piovra", lo sceneggiato della Rai diretto da Luigi Perelli, simbolo della connivenza tra mafia e finanza. Un personaggio destinato a entrare nella storia della televisione, capace di trasformarlo in un'icona indelebile per generazioni di spettatori.
Chi era Remo Girone
Nato ad Asmara, in Eritrea, il 1º dicembre 1948 da una famiglia di emigrati italiani, Remo Girone sin da piccolo dimostrò una spiccata vocazione per la recitazione. A tredici anni si trasferì a Roma, dove più tardi abbandonò gli studi in economia per diplomarsi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica 'Silvio d’Amico'. Fu il teatro, prima ancora del cinema e della televisione, a dargli le sue prime grandi soddisfazioni. Lavorò con registi del calibro di Luca Ronconi, Orazio Costa e Peter Stein, ricevendo ampi riconoscimenti anche a livello internazionale, come il premio vinto al Festival Teatrale di Edimburgo nel 1996 con lo Zio Vanja di Čechov.
Al cinema, Girone alternò con disinvoltura produzioni italiane e internazionali, collaborando con registi come Marco Bellocchio (Il gabbiano), Ettore Scola (Il viaggio di Capitan Fracassa), Peter Greenaway, Tom Tykwer e Krzysztof Zanussi. Negli ultimi anni aveva trovato nuova linfa in ruoli di respiro globale: è stato Enzo Ferrari in Le Mans '66 - La grande sfida accanto a Christian Bale e Matt Damon, ed è apparso in The Equalizer 3 di Antoine Fuqua, al fianco di Denzel Washington. Anche la televisione ha continuato a chiamarlo in ruoli di spessore: da Il Grande Torino a Diritto di difesa, fino alle recenti serie Vostro Onore ed Everybody Loves Diamonds.
Uomo riservato e mai sopra le righe, Girone ha sempre vissuto con discrezione il suo successo, condividendo la vita e spesso anche il palcoscenico con sua moglie Victoria Zinny, con cui era sposato dal 1982.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio alla carriera ai Premi Flaiano nel 2021. La sua voce profonda è stata prestata anche al doppiaggio, come nel film Disney Pocahontas, dove interpretava (e cantava) il ruolo del capo Powhatan. (di Paolo Martini)

(Adnkronos) - "Guerra politica dalla Cgil al governo? Più un appello alla rivolta sociale". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parlando con i giornalisti alla Leopolda 13, commenta quanto detto dal vicepremier Matteo Salvini a Reggio Calabria che ha parlato proprio di "guerra politica". "Come governo siamo soddisfatti che i temi che vengono portati in piazza non sono quelli dell'occupazione e dei temi economici, tutti temi sui quali il governo sta marcando dei risultati come non si verificavano da anni e da decenni, e questo anche su quelli della sicurezza e dell'immigrazione. Questi sono i temi classici che in qualche modo venivano portati in piazza e non sono più questi quelli su cui si realizzano le contrapposizioni ma è Gaza, è un tema nobilissimo, per carità"."Lascio ad altri non dico le interpretazioni, ma le definizioni", ha detto Piantedosi.
"Due milioni in piazza? Non lo so. Le nostre stime sono diverse" ha detto il ministro dell'Interno, parlando dei cortei pro-Pal in tutta Italia di venerdì. "Noi abbiamo al momento tra le 400mila e le 500mila persone sicuramente che hanno manifestato, che non sono poche, non voglio dirlo per sminuire, è il solito discorso dei numeri quando ci sono queste manifestazioni". "Sicuramente - ha aggiunto Piantedosi - la gran parte dei manifestanti, e noi l'abbiamo sempre detto, fanno questo nell'esercizio di una libertà e un diritto costituzionalmente garantito che noi faremo sempre di tutto perché venga assecondato. Altri si compiacciono di creare poi situazioni di violenza conclamata, come è stato in altre occasioni e anche ieri sera con aggressione alle forze di polizia. Anche venerdì c'è stato chi ha lanciato oggetti. Comunque, diciamo che il bilancio, per il momento provvisorio, ci lascia ben sperare anche per la giornata" di sabato quando abbiamo "una manifestazione nazionale che si preannuncia altrettanto impegnativa".
"Come sono andate le manifestazioni? Dipende dai diversi punti di vista - aggiunge -. Considerando i numeri dell'impegno, io non posso che esprimere soddisfazione e ringraziamento per i dispositivi di ordine e sicurezza pubblica che sono stati messi in campo, per il lavoro paziente, difficile, complicato delle forze di polizia in praticamente in tutta Italia. Abbiamo contato - adesso non ho i numeri ancora definitivi - ma circa 30 manifestazioni contemporanee in altrettante città in tutta Italia, quindi uno sforzo imponente".
Il ministro ha concluso dicendosi "orgoglioso di essere a capo della amministrazione, delle istituzioni delle forze di polizia che anche in questa occasione hanno dimostrato di essere una delle parti migliori del Paese".
Leggi tutto: Flotilla, Piantedosi: "Da Cgil appello a rivolta sociale"

(Adnkronos) - Da sette anni Ttg Next Startup è il motore che fa muovere l’innovazione turistica italiana: un progetto che, per il secondo anno consecutivo, conquista un intero padiglione, l’A6 di Rimini Fiera durante la 62a edizione di Ttg Travel Experience 2025, la fiera internazionale del turismo in programma dall’8 al 10 ottobre. La crescita dell’attenzione verso questo mondo è evidente: erano poche decine di pionieri all’inizio, oggi si contano 65 tra startup e partner che espongono, con un forte innesto internazionale guidato da sei realtà francesi coinvolte da Business France nonché startup da Germania, Spagna e Austria. Il network, curato come sempre dall’Associazione Startup Turismo (Ast), si espande, la contaminazione si fa più ricca, mentre le realtà del settore - dalle Dmo ai grandi player dell’ospitalità, fino agli investitori - puntano sulle soluzioni che arrivano proprio da qui: dalle novità sull’Ai alle tecnologie per l’ospitalità, dall’esperienza di viaggio alla mobilità smart.
Ogni realtà arriva in fiera per far toccare con mano come innovare davvero la filiera del viaggio, con case history e prodotti pronti ad essere adottati dal mercato. “Innovare è aprire mercati, non solo sperimentare nuove idee. Il vero valore delle startup è nel creare soluzioni che generano opportunità, rispondono ai bisogni reali, forniscono vitalità ed energia al mercato e permettono agli operatori del turismo di conquistare nuovi spazi di business. Stiamo crescendo anno dopo anno perché il Ttg Next Startup è diventato il punto di riferimento per chi vuole scoprire come sarà il turismo di domani”, afferrma Giulia Trombin, presidente di Associazione Startup Turismo.
Tante le proposte all’avanguardia in esposizione in 4 cluster: Technology, Hospitality, Mobility e Tour operating / Experience. Una buona parte delle startup in fiera porta soluzioni di intelligenza artificiale declinata su ogni aspetto del turismo, dal digital concierge all’organizzazione dei viaggi, dalla semplificazione delle operations per hotel fino all’automazione di processi di vendita e marketing. Grande spazio anche alla dimensione immersiva dell’esperienza, con piattaforme che reinventano il customer journey, tecnologie per il patrimonio culturale, itinerari personalizzati e proposte per il wellness travel. L’elenco completo degli espositori è online e consultabile sul sito di Associazione Startup Turismo.
“Al Ttg Next Startup - prosegue Giulia Trombin - non presentiamo solo prototipi o idee ancora da validare, ma strumenti che sono già adottati sul campo: qui l’innovazione si misura in competitività e capacità di crescita, offrendo un vantaggio concreto per tutto il settore”. Il Ttg Next Startup 2025, infatti, non è solo esposizione, ma soprattutto contenuti e incontri che anticipano le trasformazioni più attese del settore. Il programma di quest’anno, con 22 eventi in tre giorni, tra talk, tavole rotonde e presentazioni, riflette la varietà e la profondità delle innovazioni portate dalle startup: dai panel sulla intelligenza artificiale che trasforma l’hospitality, alle strategie che puntano a diversificare e digitalizzare l’offerta alberghiera, passando per il ruolo crescente dello spatial computing nel viaggio e le tecnologie immersive per la promozione delle destinazioni.
Immancabili, poi, i focus sui Travel Trends e i numeri di un settore che ben incarna il claim che accompagna la manifestazione 2025: “L’energia delle startup per il turismo che cambia”. Spiega Giulia Trombin: “Ogni panel, ogni talk, è un viaggio nel futuro del turismo, costruito attorno alle vere forze che stanno cambiando il settore: persone, tecnologie, idee e connessioni. La vera forza delle startup è la capacità di generare energia: ogni impresa che entra in quest’area porta visioni, soluzioni e contaminazioni che accendono il cambiamento".
Portare sul palco non solo idee, ma soluzioni che cambiano davvero il modo in cui viviamo, gestiamo e raccontiamo le destinazioni: è questo l’obiettivo della Startup Competition Innovation Freestyle Jam, lanciata da Associazione Startup Turismo insieme a PwC Italia e in collaborazione con partner come LifeGate Way, Art-ER, Datapizza, Sposi Magazine, Destinaction, Assidema, Ttg Italia, e che avrà il suo atto finale proprio nel corso del Ttg.
Durante la Startup Battle del 9 ottobre, le migliori soluzioni saliranno sul palco per presentare case history reali davanti a operatori, investitori e giuria, sfidandosi in una 'freestyle jam' a tema: format inedito, pensato per premiare la capacità di improvvisare, argomentare ed essere davvero pronti a dialogare con il mercato. Obiettivo: la trasformazione digitale del destination management.
Gloria Armiri, Group Exhibition Manager Tourism & Hospitality Division di Ieg, spiega: “Quest’anno Ttg è partner della nuova Innovation Freestyle Jam promossa da Associazione Startup Turismo con PwC Italy in qualità di Innovation Partner, rivolta a chi vuole reinterpretare il mondo del travel con un approccio creativo e sostenibile. Una sfida dal vivo tra innovatori e imprenditori del settore per far conoscere i progetti a investitori e aziende e accedere al premio Ttg: un desk gratuito nell’area Next Startup 2026”.
Oltre al premio Ttg il vincitore della Innovation Freestyle Jam avrà anche un mentoring personalizzato a cura di PwC Italy e LifeGate Way e un’iscrizione gratuita al network dell’Associazione Startup Turismo. Fuori dagli stand, quando la giornata si chiude ma le connessioni continuano, torna uno degli appuntamenti più attesi: la festa 'Startup’s Got Talent - Party Night & Karaoke', fissata per giovedì 9 ottobre alle ore 20:30 nello storico giardino di Villa Adriatica a Rimini, dove nelle ultime edizioni ha fatto registrare il tutto esaurito. Qui, professionisti, startup, investitori e operatori si ritrovano per vivere il networking in una dimensione diversa: tra musica, karaoke, brindisi e chiacchiere informali, si creano le alleanze più autentiche e le collaborazioni che spesso nascono proprio davanti a un microfono o tra un ballo e una risata.
A sostenere e rendere possibile la crescita dell’Area Next Startup sono alcuni dei brand più visionari e autorevoli nel panorama travel e tech, che condividono la mission di accelerare il futuro del turismo attraverso l’innovazione concreta, spesso investendo direttamente, e che saranno protagonisti anche all’interno dei panel per portare valore alla filiera dell’innovazione turistica: PwC Italy, tra i principali player della consulenza e innovation partner della competition; Amazon Alexa Smart Properties, che porta l’intelligenza vocale nelle strutture ricettive; Alpitour World, riferimento assoluto nel panorama dei viaggi organizzati; Repower, pioniere nei servizi energetici per il turismo sostenibile; Regiondo, piattaforma leader per la gestione di tour e attività.
E ancora realtà come Dilium, Sharewood, InsightUp, Wau73, Expirit: tutti insieme contribuiscono a costruire un contesto in cui le idee delle startup possono crescere, diventare soluzioni adottate dal mercato e creare nuovo valore per operatori e viaggiatori.
Startup che ridefiniscono il viaggio digitale, tecnologie di AI già adottate dagli hotel, nuove esperienze immersive, soluzioni per la sostenibilità, partnership operative tra leader di settore e imprese emergenti: qui il futuro non si racconta, si vede in azione. La crescita record, la presenza internazionale, l’engagement dei grandi sponsor e il format innovativo dell’Innovation Freestyle Jam sono argomenti interessanti per articoli, interviste e approfondimenti di settore.
Leggi tutto: Turismo, al Ttg di Rimini protagoniste 65 startup del settore

(Adnkronos) - Azerbaijan Tourism Board (Atb), insieme a cinque partner commerciali tra cui la compagnia di bandiera Azerbaijan Airlines (Azal), ha portato a termine con successo il suo roadshow in Italia, svoltosi l’1 e il 2 ottobre. L’iniziativa ha messo in contatto diretto il Paese con i più importanti operatori del settore turistico italiano e con i media. Il roadshow, che ha fatto tappa a Roma e a Milano, ha offerto opportunità di networking per rafforzare le collaborazioni e accrescere la conoscenza dell’offerta turistica dell’Azerbaijan in Italia. Agli eventi hanno partecipato circa 80 rappresentanti italiani dell’industria turistica e dei media, che hanno potuto mettersi in contatto diretto con gli operatori del turismo azero, tra cui hotel, Dmc e rappresentanti del turismo regionale.
Il roadshow ha avuto inizio a Roma con la partecipazione di ospiti di rilievo, tra cui Fuad Nagiyev, Chairman della State Tourism Agency della Repubblica di Azerbaijan (Sta), Florian Sengstschmid, Ceo di Azerbaijan Tourism Board, e Ilgar Mukhtarov, Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of the Republic of Azerbaijan presso la Santa Sede. L’evento di Milano ha ulteriormente evidenziato il forte interesse dei partner italiani, includendo anche numerosi incontri con professionisti del settore e rappresentanti dei media.
“Siamo lieti di riconnetterci con i nostri partner commerciali, i professionisti del turismo e i rappresentanti dei media durante questo roadshow”, ha dichiarato Florian Sengstschmid, Ceo di Atb. “Questa iniziativa rafforza i nostri legami con l’industria turistica italiana e offre un’introduzione diretta all’ampia varietà di esperienze disponibili in Azerbaijan: dalla scoperta culturale alle immersioni nella natura, fino a esclusivi percorsi di benessere”, ha aggiunto.
Il programma ha incluso una presentazione della destinazione, con focus sugli ultimi sviluppi del settore dell’ospitalità in Azerbaijan, sui progetti legati al turismo della salute e del benessere, e sulle opportunità di turismo culturale e d’avventura. Ogni tappa del roadshow ha previsto sessioni B2B e momenti di networking, offrendo una piattaforma per incontri one-to-one tra stakeholder italiani e azeri. La serata si è conclusa con le esibizioni musicali del celebre pianista e compositore azero Isfar Sarabski.
Il roadshow riflette l’impegno strategico di Atb nel rafforzare la collaborazione turistica e nel consolidare la presenza della destinazione sul mercato italiano. Sulla base di questi legami rafforzati, e riconoscendo l’importanza delle relazioni turistiche con l’Italia, a partire dal 2026 Atb prevede di ampliare le proprie attività nel Paese, organizzando ulteriori workshop, fam trip per media e operatori del settore, e partecipando a fiere e manifestazioni internazionali in Italia.
A supporto di queste iniziative, l’Azerbaijan è facilmente raggiungibile grazie a collegamenti aerei diretti e a procedure di e-visa semplici per i visitatori italiani. Azal Airlines opera voli diretti giornalieri da Milano a Baku, mentre WizzAir offre collegamenti diretti da Roma a Baku quattro volte a settimana. I cittadini italiani possono richiedere un e-visa tramite il portale evisa.gov.az almeno tre giorni prima della data prevista di arrivo, oppure optare per un visto urgente, che può essere elaborato in 3–5 ore. Il visto ha una validità di 90 giorni, durante i quali i viaggiatori italiani possono soggiornare in Azerbaijan per un massimo di 30 giorni consecutivi. Grazie alla maggiore accessibilità, il numero di visitatori italiani è cresciuto del 13% da gennaio ad agosto 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024.
Assessora Manca: 'ora attendiamo le offerte dei vettori'...
Iniziativa del Comune di Arzachena... 
(Adnkronos) - Jihad al-Shamie, l'uomo che ieri ha sferrato l'attacco terroristico contro la sinagoga di Manchester, era in libertà vigilata per presunto stupro. Lo scrive il Guardian in esclusiva spiegando che l'uomo, di origini siriane, sarebbe dovuto comparire in tribunale per un'aggressione sessuale compiuta all'inizio di quest'anno. L'aggressore, che aveva 35 anni, aveva anche altre condanne penali per reati minori, ma non era noto agli agenti dell'antiterrorismo, come hanno spiegato le fonti citate dal Guardian.
La polizia di Manchester sta indagando se Shamie sia responsabile di una minaccia di morte inviata via mail a un ex parlamentare conservatore nel 2012. "Sono persone come te che meritano di morire", diceva ma mail firmata da qualcuno che si faceva chiamare "Jihad Alshamie".
Due persone sono rimaste uccise nell'attacco di ieri. Una delle quali, ha reso noto la polizia di Manchester, è stata uccisa dagli agenti. Secondo quanto ricostruito in una nota dal capo della polizia, sir Stephen Watson, il sospetto dell'attacco, Jihad al Shamie, non sarebbe stato in possesso di un'arma da fuoco. La ferita d'arma da fuoco che ha portato alla morte di una delle due vittime sarebbe stata "una tragica e non prevedibile conseguenza dell'azione richiesta con urgenza per fermare l'orribile attacco".
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