Ucraina, ambasciata russa a Roma critica Calenda per il tatuaggio. E lui replica: "Verrete sconfitti come l'Urss"

L'ambasciata russa a Roma ha criticato il leader di Azione, Carlo Calenda, per essersi tatuato il tridente ucraino, che è lo stemma nazionale dell'ex Repubblica sovietica. "Ma il politico italiano Carlo Calenda capisce l'essenza del simbolo che ha applicato sul suo corpo?", scrive l'ambasciata in un post su Facebook, sottolineando che la "bravata" del leader di Azione "non è altro che un ingresso volontario nella comunità di seguaci di Petlyura, Bandera, Shukhevich e altri nazisti e collaboratori di nazionalità ucraina, le cui mani sono coperte dal sangue di ebrei, zingari, ungheresi, russi, ucraini".
La risposta di Calenda non si fa attendere. "Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. E se vi mettete paura di un tatuaggio[1] vuol dire che ne siete già consapevoli", scrive su X il leader di Azione. A conclusione del tweet, il senatore aggiunge l'hashtag 'Slava Ukraïni'.
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