
(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro, quattro giorni dopo le sue dimissioni. Come si legge in una nota dell'Eliseo lo ha incaricato di costituire un governo.
"Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Macron gli avrebbe dato "carta bianca", fanno sapere dall'entourage del presidente. In particolare questo riguarderebbe "i negoziati" con i partiti politici e "le proposte di nomina", ha precisato all'Afp una persona vicina al capo dello Stato.
La nomina è avvenuta esattamente alla scadenza del termine di 48 ore che Emmanuel Macron si era fissato mercoledì sera per designare un nuovo capo del governo, dopo le ultime trattative con i suoi alleati.
"Il governo Lecornu II, nominato da Emmanuel Macron più che mai isolato e sconnesso all'Eliseo, è un brutto scherzo, una vergogna democratica e un'umiliazione per i francesi" ha commentato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella. "Il Rassemblement National censurerà ovviamente immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d'essere è la paura dello scioglimento" dell'Assemblée Nationale, la Camera dei Deputati francese, "cioè del popolo".
"Coloro che hanno fatto da sfondo a questa commedia sono ridicoli. Macron non può fare altro che Macron" dice in un post su 'X' è il leader di La France Insoumise, Jean - Luc Mélenchon che dopo la nuova nomina di Sébastien Lecornu a premier in Francia parla anche di un ennesimo "giro di giostra" che non cambia nulla.
Ricordo che Sébastien Lecornu quando stava cercando di costituire il suo primo esecutivo in Francia, dice la presidente del gruppo Rassemblement Nationale alla Camera francese, Marine Le Pen, "aveva il solo scopo di consentire l'approvazione del bilancio per decreto". Le manovre continuano, la censura, di conseguenza, arriverà e lo scioglimento" dell'Assemblée Nationale (la Camera dei Deputati frances) che è più che mai inevitabile".
Leggi tutto: Francia, Macron nomina ancora Lecornu premier. E lui: "Accetto l'incarico per dovere"

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro, quattro giorni dopo le sue dimissioni. Come si legge in una nota dell'Eliseo lo ha incaricato di costituire un governo.
"Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Macron gli avrebbe dato "carta bianca", fanno sapere dall'entourage del presidente. In particolare questo riguarderebbe "i negoziati" con i partiti politici e "le proposte di nomina", ha precisato all'Afp una persona vicina al capo dello Stato.
La nomina è avvenuta esattamente alla scadenza del termine di 48 ore che Emmanuel Macron si era fissato mercoledì sera per designare un nuovo capo del governo, dopo le ultime trattative con i suoi alleati.
"Il governo Lecornu II, nominato da Emmanuel Macron più che mai isolato e sconnesso all'Eliseo, è un brutto scherzo, una vergogna democratica e un'umiliazione per i francesi" ha commentato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella. "Il Rassemblement National censurerà ovviamente immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d'essere è la paura dello scioglimento" dell'Assemblée Nationale, la Camera dei Deputati francese, "cioè del popolo".

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro e lo ha incaricato di costituire un governo. E' quanto si legge nella nota dell'Eliseo. "Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una Legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Leggi tutto: Francia, Macron nomina nuovamente Lecornu premier

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, venerdì 10 ottobre, del Superenalotto. Centrati sei '5' che vincono 21.278,24 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 63,2 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 20, 38, 42, 61, 81, 82. Numero Jolly: 16. Numero Superstar: 80
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente del 10 ottobre

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, venerdì 10 ottobre, del Superenalotto. Centrati sei '5' che vincono 21.278,24 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 63,2 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 20, 38, 42, 61, 81, 82. Numero Jolly: 16. Numero Superstar: 80
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente di oggi 10 ottobre

(Adnkronos) - Per molti "i risultati di queste elezioni sono già scritti, ma la mia e la nostra storia dimostra che niente è già scritto, quando si decide di combattere davvero. Noi siamo nati per stravolgere i pronostici, e lo vogliamo fare anche in Toscana”. Così Giorgia Meloni dal palco di Firenze, per la chiusura della campagna elettorale del candidato alle regionali in Toscana del centrodestra, Alessandro Tomasi.
La presidente del Consiglio al suo ingresso sul palco è stata subissata dagli applausi e dai cori: "Grazie, siete meravigliosi, solo per l’amore che ho per voi, riesco a fare la vita che sto facendo", dice appena arriva. Quindi inizia a elencare i successi incassati contro ogni previsione.
"Hanno detto che non potevamo rivincere nelle Marche e che sarebbe stata l’inizio della” loro “riscossa”, ‘daremo al governo di centrodestra, daremo a Meloni la spallata', e l'hanno presa loro. Secca. Allora poi si sono lanciati nella Calabria, dove hanno detto ‘centrodestra non può rivincere in Calabria’ e si sono giocati proprio il tutto per tutto schierando il padre del reddito di cittadinanza, pensando di poter ancora intortare la gente del Sud con i sussidi. Siamo passati dal ‘graduidamente’ al ‘qualunquemente’ senza passare dal via, e sappiamo come è andata. Perché? Perché gli italiani - scandisce - sono un po' più svegli di come li fa la sinistra. Gli italiani sono un po' più intelligenti. Gli italiani capiscono quando qualcuno li umilia cercando di comprare il loro voto con promesse facili. E capiscono ancora di più quando la politica li tratta da imbecilli".
"In questi giorni - prosegue la premier - qualcuno aveva scritto che noi saremmo andati a caccia di una piazza per la chiusura della campagna elettorale in Toscana. Forse pensavano che non avremmo avuto il coraggio di venire in piazza, ma noi possiamo permetterci di scendere in piazza e di guardare la gente negli occhi. Noi siamo cintura nera di capacità di smentire le bugie della sinistra".
"Dopo tre anni - rivendica Meloni - sempre più italiani decidono di darci fiducia, una cosa che non ha precedenti, almeno da quando esistono i sondaggi che però dimostra davvero quando gli italiani guardino al merito delle cose".
Quindi rivendica l'unità del centrodestra. “Ci vedete qui uniti in un palco a combattere insieme un’altra volta, fieri di stare uno a fianco all’altro, a differenza di quello che succede nella sinistra in cui si fanno gli accordi di palazzo, ma non hanno il coraggio di farsi vedere insieme. Hanno un solo collante che li tiene insieme: l’odio verso di noi”, attacca.
“Sono uniti solo per cercare di mandare a casa Meloni ma non dicono che cosa vogliono fare. Potete spiegare cosa ci volete fare con il governo della nazione una volta che ci arrivate? – aggiunge -. Non hanno le idee molto chiare, si sa che sono disposti a fare qualsiasi patto per tornare a gestire il potere. E’ per quello che non li vedete sullo stesso palco”.

(Adnkronos) - Diverse persone sono rimaste uccise oggi, venerdì 10 ottobre, in una "devastante esplosione" avvenuta in una fabbrica militare di esplosivi in Tennessee. Lo riferiscono le autorità locali, precisando che l'esplosione è avvenuta questa mattina nell'impianto dell'Accurate Energetic Systems a McEwen, a un'ottantina di chilometri da Nashville.
Lo sceriffo della contea di Humphreys, Chris Davis, ha parlato di "alcuni" morti e diversi dispersi. Mentre il sindaco della contea di Hickman, Jim Bates, ha detto ad Abcnews che al momento almeno 13 persone non rispondono all'appello.
Leggi tutto: Tennessee, esplosione in una fabbrica militare: "Diverse vittime"

(Adnkronos) - "Non ci convince affatto che il Nobel per la Pace sia stato dato a Maria Corina Machado". Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i leader di Avs, si esprimono dopo l'assegnazione del premio Nobel per la Pace 2025 a Maria Corina Machado, esponente di primissimo piano dell'opposizione venezuelana al regime di Nicolas Maduro. Per Bonelli e Fratoianni, il Nobel a Machado è il frutto di "una scelta che risponde più all’egemonia politica che la destra conservatrice e i suoi adepti nel mondo stanno cercando di rendere predominante".
Per i due esponenti politici italiani, "chi chiede l'intervento militare degli Usa nel suo Paese, per rovesciare il governo cui lei si oppone, evidentemente c’entra davvero poco con l'impegno per la Pace come il sostegno alle politiche di Netanyahu", conclude.
La posizione di Bonelli e Fratoianni viene stigmatizzata in particolare da Carlo Calenda. Il leader di Azione, su X, commenta la nota di Avs: "Ma ci rendiamo conto!", scrive.
Leggi tutto: Nobel per la Pace a Machado, Bonelli e Fratoianni: "Non ci convince"

(Adnkronos) - "L’intervista voleva essere un invito alla pace". Così il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, rispondendo alle accuse dell’ambasciata di Israele dopo l’intervista su Gaza e sul secondo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele.
"L’intervista - ha osservato Parolin - che voleva manifestare la presenza e la partecipazione della Santa Sede per quanto era avvenuto il 7 ottobre voleva essere un invito alla pace. Non credo ci sia equivalenza morale tra l’una e l’altra situazione. Dove c’è violenza c’è sempre da condannare. Si voleva esprimere il desiderio della pace, di mettere fine a questa violenza e di avviare un percorso di riconciliazione e di pace".
Quanto all'accordo raggiunto per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, "anche noi ci uniamo alla soddisfazione e ci auguriamo che questo sia il primo passo per un cammino verso la pace duratura e definitiva".
“Ora - ha aggiunto - si tratta di realizzare l’accordo e credo sia la parte più difficile perché come si dice il diavolo sta nei dettagli e quindi ci sono punti che chiedono di essere implementati e probabilmente sui quali non c’è perfetta coincidenza tra le parti. Adesso ci vuole la buona volontà. Speriamo si possa proseguire in questo senso”.
Una parola il cardinale la dedica anche all’assegnazione del premio Nobel per la pace alla leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado: "Spero che questa decisione possa aiutare davvero il Paese a ritrovare la serenità, la via della democrazia e della collaborazione tra tutte le parti politiche".

(Adnkronos) - "L'associazione art4sport è un'associazione che sì occupa da 15 anni di ragazzi che hanno subito un'amputazione. Abbiamo ragazzi di un po' di tutte l'età, dai 4 anni in su, e il nostro scopo è riuscire a dare il pezzettino mancante che può servire ai ragazzi con disabilità fisica per fare sport". Lo ha dichiarato l’atleta paralimpica Bebe Vio Grandis nel corso dell’evento intitolato 'Oltre le barriere:Sport e inclusione' a Roma, tenutosi presso il Circolo degli Esteri a Roma.
"Facciamo tutti lo sport, facciamo qualsiasi cosa, lo scopo è riuscire a fare in modo che si divertino e basta, che ci sia inclusione e che riescano a trovare una seconda opportunità di felicità attraverso lo sport. Di progetti ne abbiamo tantissimi, ogni anno facciamo due eventi grandi, i 'WEmbrace Awards' a Milano che quest’anno saranno a marzo e, dall'altro lato, abbiamo una sorta di 'Giochi senza frontiere', i WEmbrace Games”, che faremo a giugno. In più a Roma e a Milano durante tutto l'anno abbiamo la Bbv Accademy dove i ragazzi dai 16-18 anni vengono a fare un’attività insieme".

(Adnkronos) - “Stiamo lavorando molto sull'impiantistica sportiva comunale, che è un'impiantistica purtroppo ancorata ai tempi del fascismo, o delle Olimpiadi del '60, o dei Mondiali di calcio del '90, o a quelli di nuoto del 2009”, ha dichiarato l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma, Alessandro Onorato, nel corso dell’evento intitolato “Oltre le barriere:Sport e inclusione" a Roma, tenutosi presso il Circolo degli Esteri a Roma.
“Sono tanti i cantieri aperti, da Corviale a Cesano, passando per tanti quartieri più popolari, come Settecamini, Casalbianco e Ostia. Abbiamo un'impiantistica antica che non è adeguata verso chi ha una disabilità. Abbiamo introdotto anche un altro intervento preziosissimo, che non risolve il problema ma lo attutisce, per abbattere i costi. Oggi fare sport è diventato un lusso per troppe famiglie, da tre anni diamo 500 euro l'anno per fare sport, o gratuitamente o per compensare buona parte di questi costi, e la cosa preziosa è che questo strumento è tra i 5 e i 16 anni su chi ha un Isee fino a 40.000 euro. Quindi vuol dire che ci rientrano anche persone che hanno due stipendi ma non ce la fanno a mandare i figli a fare sport. Inoltre, per chi ha una disabilità non ci sono né limiti di reddito, né limiti di età.”
“E' uno strumento utile - ha concluso Onorato - perché 5000 persone l’anno, di cui 1000 con disabilità, lo hanno ottenuto. Ci auguriamo che prima o poi ci sia una rivoluzione culturale nel nostro Paese dove i soldi si mettono sull’impiantistica scolastica e pubblica, e magari a quel punto lo sport diventerà un diritto per tutti”.

(Adnkronos) - Affluenza ancora una volta in crescita (+3% sul 2024) per la 62ma edizione di Ttg Travel Experience, in contemporanea a InOut | The Hospitality Community, organizzate da Italian Exhibition Group (Ieg) e concluse oggi alla Fiera di Rimini. Una crescita nel solco di un trend di importante e costante aumento, negli ultimi tre anni, delle presenze complessive, qualità dei visitatori, soddisfazione degli espositori. Un risultato che racconta un settore in pieno fermento e conferma il ruolo strategico della manifestazione come hub internazionale del turismo e dell’hospitality. Per tre giorni Rimini è diventata la capitale del business turistico, con 2.700 brand espositori, 1.000 buyer da 75 Paesi, 60 startup, 400 relatori tra istituzioni, aziende e accademia e 700 giornalisti accreditati. Un’edizione vivace, partecipata e sempre più globale, che ha visto crescere in modo significativo anche le occasioni di business: oltre 19.500 meeting realizzati sulla piattaforma di matching, a testimoniare la forza di un marketplace in costante evoluzione.
Il tema 2025, 'Awake to a New Era', ha guidato il racconto della manifestazione, invitando a una riflessione profonda sul cambiamento in atto. Oltre 200 eventi distribuiti in 7 arene tematiche hanno esplorato le nuove frontiere del turismo e dell’hospitality, dall’intelligenza artificiale alla formazione, dalla sostenibilità al design dell’accoglienza. La ricerca di 'nuove regole' per il turismo ha attraversato ogni panel: un invito a sviluppare competenze trasversali, integrare visione etica e tecnologia e costruire modelli di business capaci di anticipare il futuro. Ttg ha confermato la sua vocazione internazionale con buyer provenienti da 75 Paesi: dagli Stati Uniti al Canada, dal Regno Unito alla Germania, fino a India, Cina e Sud America.
Le regioni italiane hanno presentato l’offerta completa dell’incoming nazionale, dai borghi ai cammini, dai paesaggi rurali al turismo enogastronomico, mentre le destinazioni estere hanno offerto un panorama globale di nuove opportunità di turismo esperienziale.
Il turismo del lusso è oggi uno dei segmenti in crescita: solo in Italia vale oltre 9 miliardi di euro in termini di spesa diretta negli alberghi a 5 e 5 stelle lusso, pari al 16,8% del fatturato complessivo dell’offerta alberghiera nazionale (Demoskopika). Un comparto che si estende ben oltre le città d’arte, coinvolgendo anche destinazioni più autentiche e riservate, capaci di attrarre viaggiatori d’alta gamma in cerca di esperienze uniche. In questo contesto, Ttg si conferma punto di riferimento per l’intera industry con il Luxury Event by Ttg, che con oltre 1.600 incontri di business ha valorizzato l’expertise italiana nell’hotellerie d’alta gamma. Grande novità lanciata a Ttg è Aura the Luxury Travel Event, il nuovo evento che segna l’evoluzione dell’ecosistema Ttg e ne consolida la leadership come piattaforma di sviluppo per l’intero settore turistico. L’appuntamento debutterà a Firenze dal 27 al 29 ottobre 2026, come nuovo hub internazionale dedicato al luxury travel.
"Il Ttg di quest’anno arriva dopo il primo Wttc Global Summit ospitato in Italia, che ha confermato il turismo come leva strategica per crescita, occupazione e innovazione", ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, in apertura dell’evento, parlando di "un settore che oggi vale il 13% del Pil nazionale e che nei prossimi dieci anni continuerà a crescere in modo significativo". A testimoniare l’importanza della manifestazione, anche quest’anno è stata registrata una forte partecipazione degli assessorati regionali al Turismo, presenti non solo con gli stand territoriali ma anche con numerose conferenze, incontri e momenti di confronto dedicati alle strategie di promozione del sistema turistico italiano. Grande partecipazione quest’anno da parte di università e accademie del turismo che nella Next Start-up Arena hanno affrontato il tema dei giovani legato alle professioni del turismo, un settore che continua ad attrarre, ma che richiede investimenti in formazione e percorsi di crescita più strutturati. Qui sono state premiate anche le idee più promettenti delle start-up e delle pmi del settore.
Ottimo andamento anche per Inout |The Hospitality Community, il format dedicato al mondo dell’ospitalità e del design degli spazi di accoglienza, dalle forniture ai servizi, dall’arredo indoor e outdoor alle soluzioni per spiagge e campeggi. Particolare rilievo è stato dato al tema del wellness, protagonista anche nell’area Poolwide: oggi il benessere si misura nella capacità di offrire esperienze complete, che intrecciano cura di sé, alimentazione di qualità e armonia psicofisica. Dalla sauna ai rituali sensoriali, fino all’integrazione con l’offerta gastronomica e sportiva, emerge una visione del turismo del benessere che abbraccia corpo, mente e territorio.
Leggi tutto: Turismo, Ttg Travel Experience e InOut 2025 crescono ancora con +3% presenze

(Adnkronos) - Dalla gita scolastica preclusa alla studentessa con sindrome di Down, fino alle barriere architettoniche che hanno impedito a un ragazzo in sedia rotelle di salire su un mezzo pubblico per partecipare a uno spettacolo: l'intelligenza artificiale prova a restituire i ricordi 'assenti', perché ingiustamente sottratti, a Bryan, Emma, Simone e Rossella. Sono loro i quattro protagonisti dello short documentary 'Memor.IA', che ha fatto vincere a Pulsee Luce e Gas il Premio Aretè 2025. Il riconoscimento giunto alla XXII edizione, che celebra l'eccellenza nel campo della comunicazione responsabile, è stato consegnato a Roberta Frau, Event, Sponsorship, Csr & Internal Communication manager della società per le utenze domestiche di Axpo Italia, nell'ultima giornata del Salone della Csr e dell'Innovazione sociale, che si è svolto presso l'Università Bocconi di Milano dall'8 al 10 ottobre 2025.
"Quando l'arte incontra la tecnologia e la mette al servizio dell'inclusione e dei diritti" i motivi per cui la giuria ha voluto premiare Pulsee Luce e Gas, la società per le utenze domestiche di Axpo Italia, sia nella categoria 'Comunicazione d'Impresa' sia con il premio assoluto Areté 2025. Un riconoscimento che negli anni, oltre ad essere attribuito ai migliori progetti di alcune delle principali aziende italiane, ha visto premiati i lavori di artisti e intellettuali del calibro di Ermanno Olmi, Gabriele Salvatore, Gianluca Nicoletti ed eccellenze della ricerca come l’Istituto nazionale dei tumori.
Pulsee Luce e Gas lo ha conquistato grazie al progetto 'Memor.IA'. Un documentario, realizzato dalla casa di produzione Indiana Production con la regia di Niccolò Maria Pagani su sviluppo creativo dell'agenzia GB22, che attraverso le storie dei quattro protagonisti, accumunati da ricordi mancanti e diritti non riconosciuti, affronta temi cruciali come la discriminazione di genere, l'esclusione per motivi di disabilità, le barriere architettoniche e l'importanza del supporto psicologico. Il team di Ai directors coordinati da Guido Callegari, ha ricostruito visivamente i loro ricordi assenti, dando così ai protagonisti la forza di guardare al futuro con una nuova energia di cambiamento.
"Questo riconoscimento, che ci riempie di orgoglio e di gioia, conferma che l'energia più potente è davvero quella delle persone", dichiara Alicia Lubrani, ceo di Pulsee Luce e Gas. "Siamo convinti - prosegue - che la credibilità di un marchio oggi si costruisca tramite l'attenzione, l'ascolto e la capacità di essere inclusivi. Il Premio Aretè riconosce il nostro impegno come aziende nel promuovere una comunicazione che sia non solo innovativa dal punto di vista tecnologico, ma che riconosca la centralità dell’elemento umano come motore del cambiamento cui vogliamo ispirarci".
La vittoria s'inserisce in un percorso consolidato di Pulsee Luce e Gas a sostegno dei diritti e dell'inclusione, iniziato nel 2020 con la 'Digital Parade' e proseguito con il progetto 'Pride Year' del 2021, che ha supportato concretamente Casa Arcobaleno di Spazio Aperto Servizi. Il progetto 'Memor.IA' - ricorda in un comunicato stampa la società per le utenze domestiche di Axpo Italia - è solo l’ultima delle iniziative di Pulsee per la comunicazione d’impresa responsabile. Da 'Field For Rights' con Ac Monza e Genoa Cfc che aveva reso possibile a due squadre della Serie A di calcio di scendere in campo con la stessa maglia richiamando le parole della Dichiarazione dei Diritti umani al sostegno del docufilm 'Seydou - Il sogno non ha colore"ì', l'azienda ha utilizzato il linguaggio dell'arte visiva e cinematografica per dare voce a ciò che rischia di essere dimenticato, creando spazi di discussione in cui libertà, inclusione e diritti siano protagonisti, anche e soprattutto quando vengono ingiustamente messi in discussione o negati.
Leggi tutto: Ia per l'inclusione sociale, Pulse riceve premio Aretè a Salone Csr

(Adnkronos) - In un momento in cui le imprese italiane trovano sempre più difficoltà nel reperire manodopera specializzata, il cosiddetto 'Decreto Cutro' si propone come uno strumento utile per favorire l’ingresso di lavoratori stranieri qualificati nei settori tecnici e industriali. E' l'esempio che arriva dalla Irem Spa di Siracusa, storica azienda dell’impiantistica industriale, che ha avviato l’inserimento di 60 lavoratori egiziani specializzati in saldatura e tubisteria. "Il nostro obiettivo - racconta l’amministratore delegato Giovanni Musso - non è sostituire i lavoratori italiani, ma integrarli con nuove competenze. Sul mercato nazionale, figure come saldatori e tubisti sono sempre più difficili da trovare. Abbiamo scelto di formare e inserire professionisti qualificati che possano lavorare fianco a fianco con il nostro personale, condividendo metodi, esperienze e valori", sottolinea.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Orienta Spa, è partito in Egitto con corsi di lingua italiana e formazione tecnica certificata da enti terzi. "Abbiamo voluto costruire un percorso completo - aggiunge Musso - che parte dalla selezione e arriva fino all’inserimento operativo nei nostri cantieri. Il primo gruppo di venti lavoratori è già attivo da gennaio 2025 a Siracusa, mentre altri quaranta stanno arrivando progressivamente in Italia". Ma nonostante la positività del percorso, non mancano i passaggi critici, secondo Musso. Il 'Decreto Cutro' "è un provvedimento utile e necessario - sottolinea - perché consente alle aziende di reperire manodopera qualificata in modo più flessibile rispetto al vecchio Decreto Flussi, che era troppo rigido e vincolato da quote e click day. Tuttavia, i tempi delle procedure restano eccessivi: tra corsi di formazione, nulla osta e rilascio dei visti sono passati circa sei mesi. Per un’impresa che lavora su commesse complesse, con tempistiche molto rigide, questo è un ostacolo serio".
E il dirigente aziendale sottolinea la centralità della formazione come leva di integrazione: "Crediamo fortemente che la competitività passi dalle persone - spiega ancora Musso - questi lavoratori, che arrivano con competenze già solide, si stanno integrando bene nei nostri team. Stanno imparando la lingua, la cultura aziendale e le regole di sicurezza. Non c’è distinzione tra chi è italiano e chi no: tutti lavorano con la stessa professionalità e dignità". Secondo l’ad di Irem, la sfida è comune a molte realtà italiane: "Il problema non è solo del Sud o del nostro settore - conclude Musso - ma di tutto il Paese. Se vogliamo davvero sostenere la crescita industriale, dobbiamo creare canali di ingresso più rapidi e strutturati per i lavoratori qualificati, senza rinunciare alla formazione e alla legalità. Il Decreto Cutro va nella giusta direzione: ora serve farlo funzionare con tempi certi e procedure più snelle".

(Adnkronos) - "Siamo giunti alla 13° edizione del Digitalmeet e abbiamo fatto passi avanti sulla digitalizzazione. Dobbiamo lavorare molto sulla conoscenza e sull’alfabetizzazione perché siamo ancora al 25° posto nell’indice Desi. Questo è un aspetto fondamentale per far crescere il nostro Paese nel contesto sociale ed economico”. Queste le parole del senatore questore, Antonio De Poli, in occasione della presentazione del Digitalmeet 2025, il più grande festival nel campo dell'innovazione e della digitalizzazione. Per l’occasione è stata presentata una ricerca di InfoCamere che analizza quanti creator hanno fatto il “salto” e sono diventati imprenditori.
“Dalla ricerca si vede che, dove ci sono delle aziende che sono digitalizzate, c'è un aumento del contesto produttivo. Questo significa che dobbiamo mantenere i nostri cervelli all'interno della nostra nazione. È un aspetto fondamentale sia per i giovani sia per ognuno di noi” conclude De Poli.
Leggi tutto: Innovazione, senatore De Poli: "Bisogna lavorare su conoscenza e alfabetizzazione"

(Adnkronos) - “L’obiettivo di questa edizione di Digitalmeet è l’alfabetizzazione digitale. Tutti in Italia devono imparare ad usare meglio i mezzi che offre la tecnologia. Sono spesso straordinari, ma non li conosciamo a sufficienza”. Così Gianni Potti, presidente della Fondazione Comunica e founder di Digitalmeet, intervenendo alla presentazione della 13° edizione del più grande festival italiano sull’alfabetizzazione digitale, che prende il via il 20 ottobre e prosegue fino al 25 ottobre, con oltre 150 eventi organizzati in tutta Italia.
“L’indice europeo Desi – prosegue Potti – ci colloca al 18° posto per quanto riguarda le infrastrutture digitali, una posizione discreta. Ma sull’alfabetizzazione siamo arretrati negli ultimi due anni scendendo al 25° posto Questo ci deve far riflettere perché cade sulle spalle dei nostri figli”.
Leggi tutto: Innovazione, Potti (Fondazione Comunica): "Digitalmeet per l’alfabetizzazione digitale"


(Adnkronos) - "I genitori erano sconvolti". Raccontano, così, fonti vicine alla giovane madre di Pellaro in provincia di Reggio Calabria, arrestata ieri per il duplice omicidio dei suoi due neonati appena partoriti, lo stato d'animo dei familiari dopo la macabra scoperta, fatta nell'armadio di casa. I due corpicini senza vita giacevano lì, avvolti in una coperta. La giovane, che adesso si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico, li avrebbe prima soffocati e poi nascosti in casa.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, sarebbe riuscita, grazie anche alla corporatura robusta, a tenere la famiglia del tutto all'oscuro dello stato di gravidanza nei mesi precedenti. La donna è parsa perfettamente lucida e cosciente del gesto compiuto, sebbene non sia da escludere la presenza di problematiche di natura psicologica o depressiva, dal momento che, già tre anni fa, avrebbe partorito e ucciso il neonato.
Nell'ambito delle investigazioni, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria, il fidanzato della donna è indagato per favoreggiamento personale.

(Adnkronos) - "L’Italia corre ancora troppo poco sul fronte dell’alfabetizzazione digitale, sia sul piano dei singoli che su quello delle imprese. Dobbiamo puntare a entrare tra i primi 10 Paesi in Europa, sfruttando al meglio l’economia della digitalizzazione. Dobbiamo correre di più, con l’obiettivo di fare più impresa: alcuni dati sono confortanti, ma l’impegno deve continuare". A dirlo Gianni Potti, Presidente della Fondazione Comunica, presentando oggi a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya al Senato, l’edizione 2025 di DIGITALmeet, il più grande festival italiano sull’alfabetizzazione digitale, che prende il via il 20 ottobre e prosegue fino al 25 ottobre, con oltre 150 eventi organizzati in tutta Italia.
"La vera sfida della transizione digitale – sottolinea il Senatore Questore, Antonio De Poli in conferenza stampa - non è soltanto tecnologica ma profondamente umana. Possiamo avere infrastrutture avanzate e piattaforme all’avanguardia, ma se mancano le competenze diffuse rischiamo di ampliare le disuguaglianze invece di ridurle. Serve una nuova alfabetizzazione digitale, capillare e condivisa, che coinvolga scuola, università, imprese e istituzioni. È una sfida che riguarda la coesione sociale del Paese: il digital divide non è solo una frattura tecnologica, ma territoriale e generazionale. Investire sul capitale umano significa dare a tutti la possibilità di essere protagonisti del cambiamento, non spettatori ai margini”.
Sul tema, è intervenuto anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, che, partecipando al convegno organizzato da DIGITALmeet a Palazzo Giustiniani, Competenze Digitali e Istruzione, Verso una Nuova Alfabetizzazione, ha sottolineato che “avere confidenza con qualcosa è determinante per governarla e non esserne governati. L’alfabetizzazione digitale dei cittadini e delle imprese è per questo imprescindibile in questo momento storico. Con la legge italiana sull’intelligenza artificiale, da un lato consentiamo un uso sicuro dell’AI per i cittadini; dall’altro autorizziamo fino a 1 miliardo di euro di investimenti in equity e quasi-equity tramite il Fondo di sostegno al venture capital e CDP Venture Capital. Risorse che andranno a PMI innovative e start-up attive nei settori AI, cybersicurezza e telecomunicazioni”.
Su questo tema DIGITALmeet va oltre con una ricerca: “L’alfabetizzazione digitale si fa impresa: l’economia dei digital content creators”. Lo studio InfoCamere-DIGITALmeet analizza quante sono, come e dove operano le aziende che in Italia hanno come core business la creazione di contenuti: quanti digital creator oggi hanno fatto il salto di qualità e sono diventati imprenditori? In Italia le società che si occupano esclusivamente (core) o parzialmente (ibride) di questo tipo di business sono circa 25 mila, delle quali 15 mila le core.
La top 5 delle regioni ad alto tasso di content creation – aziende core - è composta da: Lombardia (5.700), Lazio (4.600), Campania (2.400), Veneto (1.600), Sicilia ed Emilia-Romagna a pari merito (1.500). L’evoluzione temporale evidenzia una crescita esponenziale del numero di imprese tra il 2015 e il 2024. In otto anni il totale delle Digital Content Creator è aumentato del +185% (da 8.918 a 25.429 imprese), con un ritmo più intenso per le core che triplicano (+206%, da 5.219 a 15.986) rispetto alle ibride (+155%, da 3.699 a 9.443 imprese). Il valore della produzione – il fatturato – per le core è schizzato da 9 a 16 miliardi di euro (con una verticale sul fatturato da 11 a 16 miliardi di euro in 4 anni: dal 2021 a oggi). Le ibride sono passate da 2.2 miliardi a 4.7: crescita molto rilevante (dal 2021 a oggi: da 2.8 a 4.7 miliardi di euro).
“Le competenze digitali – spiega Paolo Gubitta, professore ordinario di organizzazione aziendale, Università di Padova e coordinatore scientifico della ricerca Infocamere - diventano motore di inprenditorialità e aprono spazi inediti che non hanno bisogno di grandi capitali e così nascono le imprese che abbimo definito Core. Il Digital Content Creator non è più un comunicatore amatoriale, ma un nuovo soggetto imprenditoriale, che opera all’intersezione tra creatività, tecnologia e modelli di business data-driven. L’accesso diffuso agli strumenti digitali ha ridotto le barriere finanziarie all’ingresso: sono sufficienti le skill digitali, una connessione e abilità narrative per trasformare un’idea in un progetto economico. È in questo spazio che la creator economy ha trovato terreno fertile, dando origine a migliaia di microimprese che nascono attorno a un canale, un format o una community. Le imprese ibride invece sono aziende che fanno altro ma che incorporano queste nuove competenze legate ai nuovi media e ne beneifciano nella crescita: sia in chiave numerica che di valoire della produzione”.
“Le competenze digitali – sottolinea Alessandro Sperduti, del Dipartimento di Matematica “Tullio Levi-Civita’’ dell’Università di Padova, Direttore del Centro Augmented Intelligence Fondazione Bruno Kessler – sono fondamentali per il futuro delle persone e del Paese. Dobbiamo lavorare per ridurre il divario rispetto alle altre nazioni europee, in modo da permetterci di essere protagonisti anche nell’ambito delle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale. Le tecnologie dell’Intelligenza Artificiale, infatti, stanno sempre più permeando gli ambiti sociali e produttivi delle nazioni avanzate, con un valore di mercato stimato dalle Nazioni Unite di 4,8 trilioni di dollari entro il 2033”.
Per Gianni Dal Pozzo, AD di Considi, la sfida nel campo dell'alfebtizzaizone digitale è la difesa, protezione e custodia dei dati in particolare quelli aziendali: "il vero patrimonio delle aziende risiede nei dati aziendali percio' abbiamo imparato a lavorare con gli LLM: i Large Language Model ossia il sistema di apprendimento su vasta scala dell'AI, deputato alla generazione di sintesi e testi. Spesso assistiamo a casi dove contratti e relazioni vengono caricati su sistemi di IA per ottenere rapidamente un risssunto: è in quel momento che stiamo cedendo dati preziosi. La sfida oggi è usare gli LLM su dati proprietari riuscendo a preservarli".
Il messaggio che DIGITALmeet vuole diffondere è più che mai attuale: “Serve che chi oggi ha a cuore l’innovazione faccia una scelta: mettere a disposizione le proprie competenze per non perdere il treno del futuro. Il capitale umano è quel pilastro necessario che consente quella integrazione indispensabile con le nuove tecnologie. L’AI, ad esempio, non è uno strumento da temere o rifuggire, piuttosto è un’opportunità unica da saper governare” – conclude Potti.
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