Le fiamme hanno gravemente danneggiato il locale...
Concerto di fine anno nel segno del dialogo tra culture...
Il 52enne è stato fermato dai Finanziari allo sbarco del traghetto... 
Un'operazione in mare aperto per impedire all'Iran di ricostituire il suo arsenale dopo i raid americani e israeliani di giugno. A raccontare del blitz è il Wall Street Journal, che sulla base di resoconti di ufficiali Usa, scrive di come a novembre le forze americane sarebbero salite a bordo di una nave nell'Oceano Indiano per sequestrare materiale partito dalla Cina e diretto nella Repubblica Islamica.
La nave sarebbe stata a centinaia di miglia dalla costa dello Sri Lanka al momento dell'operazione rivelata dal giornale. L'imbarcazione ha poi potuto riprendere il viaggio, affermano le fonti del Wsj, secondo cui gli Stati Uniti avevano monitorato attentamente la spedizione e le informazioni di intelligence raccolte suggerivano il carico fosse destinato ad aziende iraniane specializzate nell'approvvigionamento di componenti per il programma missilistico della Repubblica Islamica.
Nel carico c'erano componenti potenzialmente utili per la realizzazione di armi convenzionali, ha detto un ufficiale. Il materiale è stato distrutto, ha aggiunto, e le componenti sequestrate erano 'dual-use'. Nessun dettaglio sull'armatore e sul nome della nave. No comment dal Comando Indo-Pacifico, che ha condotto il blitz. Nessuna risposta alle richieste di commento da parte del giornale ai ministeri degli Esteri di Cina e Iran.

L'attore e leggenda di Hollywood Dick Van Dyke compie oggi 100 anni, ma non ha intenzione di fermarsi. "Cento anni non sono abbastanza. Vuoi vivere di più, e io ho intenzione di farlo", ha dichiarato la star, celebre per i suoi ruoli iconici in "Mary Poppins" e "Chitty Chitty Bang Bang". Nato il 13 dicembre 1925 a West Plains, Missouri, l'attore si è interessato al mondo dello spettacolo in tenera età dopo aver visto i film di Stanlio e Ollio (Laurel and Hardy). La sua popolarità come annunciatore radiofonico lo portò a firmare un contratto con la Cbs e, dopo alcuni programmi TV, si affermò come un nome familiare al grande pubblico grazie alla sua interpretazione nel musical "Bye Bye Birdie", che gli valse la vittoria di un Tony Award nel 1961. Al programma di informazione statunitense "Good Morning America (Gma), ha confidato: "Ho interpretato spesso uomini anziani come arrabbiati e brontoloni, ma non è affatto così. Non conosco altri centenari, ma posso parlare per me stesso".
L'attore, noto per aver interpretato il personaggio di Bert in "Mary Poppins" – lo spazzacamino dall'accento cockney che canta e balla – ha rivelato che prova ancora a danzare: "Ho una gamba malandata, non so per quale motivo ma provo ancora a ballare". Per il compleanno di Van Dyke si stanno svolgendo celebrazioni in tutti gli Stati Uniti, incluso un flash mob a Malibu, dove vive l'attore. Van Dyke è anche il soggetto di un nuovo documentario e ha pubblicato un libro intitolato "100 Rules For Living To 100: An Optimist's Guide To A Happy Life" (100 Regole per Vivere fino a 100 Anni: la Guida di un Ottimista a una Vita Felice). L'attore attribuisce parte della sua longevità alla moglie Arlene Silver, di 46 anni più giovane, sposata nel 2012. "È un privilegio e un onore prendermi cura di lui e renderlo felice", ha dichiarato lei a Gma. Van Dyke ha quattro figli – Barry, Carrie, Christian e Stacy – avuti dalla sua prima moglie, Margie Willett, dalla quale ha divorziato nel 1984 dopo 36 anni di matrimonio.
Ha poi avuto una relazione trentennale con Michelle Triola Marvin, scomparsa nell'ottobre 2009 all'età di 76 anni. Tra il 1961 e il 1966, l'attore è stato protagonista della sitcom "The Dick Van Dyke Show", che lo ha reso una star della TV. Ha inoltre trovato il successo con la serie televisiva "Diagnosis: Murder" (in Italia "Un detective in corsia"), andata in onda dal 1993 al 2001 e da cui sono stati tratti alcuni film per la TV. È stato inserito nella Hollywood Walk of Fame nel 1993 e successivamente nella Television Hall of Fame nel 1995. Nel 2017, ha ricevuto il Britannia Award for Excellence in Television e si è scusato ironicamente con i membri della Bafta "per aver inflitto loro il più atroce accento cockney nella storia del cinema" con la sua interpretazione di Bert in "Mary Poppins".

Non si ferma la guerra tra Ucraina e Russia. Odessa è stata presa di mira nella notte da pesanti raid con droni e missili russi. Blackout sono segnalati in quasi tutta la città. L'attacco è durato quattro ore. E viene descritto dall'amministrazione locale come "uno dei raid aerei più vasti da parte del nemico".
Il piano russo per Odessa
Sembra prendere forma quindi il piano di Putin per la città di Odessa[1]. Mosca "potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l'oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell'Ucraina sudoccidentale", secondo quanto riferito da 'l'Institute for the study of war'. L'Isw fa riferimento a informazioni fornite dall'intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni.
Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell'oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria.
Controffensiva ucraina a Kupiansk
Le forze ucraine hanno invece recentemente liberato parte di Kupiansk in una controffensiva che ha consentito al Presidente Volodymir Zelensky di farsi fotografare ieri, con indosso il giubbotto anti proiettile, nel territorio che Vladimir Putin sostiene di controllare, a sud, in coincidenza dell'autostrada Kupiansk-Shevchekove.
I militari di Kiev hanno lanciato una controffensiva che ha stabilizzato la situazione nella direzione di Kupiansk, liberando Kindrashivka e Radkivka (a nord della città) e le foreste dei dintorni, e i quartieri settentrionali della città. E sono riusciti a far saltare le linee di rifornimento russe. Circa 200 miliari di Mosca sono rimasti intrappolati in una sacca nella città.
Mosca: "Due morti in attacco con droni"
La Russia ha inoltre accusato l'Ucraina per un attacco con droni in cui sono morte due persone nella regione russa di Saratov. Su Telegram il governatore Roman Busargin scrive di "danni in diversi appartamenti di un palazzo a causa dell'attacco con droni" e conferma la morte di due persone, oltre a danni sulle facciate di un asilo e una clinica "in cui non c'erano bambini o pazienti". Le vittime sono due civili, aggiunge l'agenzia russa Tass.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, nella notte sono stati intercettati e distrutti 41 droni ucraini, 28 dei quali nei cieli della regione di Saratov.

L'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, è atteso a Berlino per colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e leader europei mentre prosegue da oltre tre anni il conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina. Lo ha confermato all'agenzia Dpa un funzionario di alto grado a Washington, limitandosi a spiegare che Witkoff si recherà nel fine settimana nella capitale tedesca.
Mosca è disposta ad accettare l'istituzione di una 'zona demilitarizzata' nel Donbass[1] in cui schierare la Rosgvardia (Guardia nazionale), ha affermato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov precisando che Mosca sarebbe disposta a ritirare i militari solo se Kiev farà altrettanto e che un cessate il fuoco potrà avvenire solo dopo il ritiro delle forze ucraine.
"E' del tutto possibile che non ci siano militari, né russi né ucraini. Ma ci sarà la Guardia nazionale, tutto il necessario per mantenere l'ordine e organizzare la vita", ha spiegato, in un'intervista a Kommersant. La regione sarebbe comunque sotto l'amministrazione di inviati di Mosca. "Se non controlleremo questi territori in negoziati, lo faremo in termini militari".
Odessa e altre regioni sotto attacco
Non si fermano gli attacchi russi. Odessa è stata presa di mira nella notte da pesanti raid con droni e missili. Blackout sono segnalati in quasi tutta la città. L'attacco è durato quattro ore. E viene descritto dall'amministrazione locale come "uno dei raid aerei più vasti da parte del nemico".
Zelensky ha denunciato che migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricità nel sud dell'Ucraina dopo i pesanti bombardamenti delle forze russe nella notte, con 450 droni e 30 missili di vario tipo, che oltre a Odessa hanno colpito le regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Chernihiv, Dnipro e Cherkasy. "La Russia continua ad avere come obiettivo quello di distruggere il nostro stato e infliggere il peggio alle persone. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di sostegno con tutto quello che ci aiuti a proteggere le vite e ponga fine a questa guerra, rafforzando la difesa aerea e i nostri combattenti al fronte, aumentando le nostre capacità a lungo raggio e intensificando le pressioni sulla Russia".
Il piano russo per Odessa
Sembra dunque prendere forma il piano di Putin per la città di Odessa[2]. Mosca "potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l'oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell'Ucraina sudoccidentale", secondo quanto riferito da 'l'Institute for the study of war'. L'Isw fa riferimento a informazioni fornite dall'intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni.
Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell'oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria.
Controffensiva ucraina a Kupiansk
Le forze ucraine hanno invece recentemente liberato parte di Kupiansk in una controffensiva che ha consentito al presidente Zelensky di farsi fotografare ieri, con indosso il giubbotto anti proiettile, nel territorio che Vladimir Putin sostiene di controllare, a sud, in coincidenza dell'autostrada Kupiansk-Shevchekove.
I militari di Kiev hanno lanciato una controffensiva che ha stabilizzato la situazione nella direzione di Kupiansk, liberando Kindrashivka e Radkivka (a nord della città) e le foreste dei dintorni, e i quartieri settentrionali della città. E sono riusciti a far saltare le linee di rifornimento russe. Circa 200 miliari di Mosca sono rimasti intrappolati in una sacca nella città.
Mosca: "Due morti in attacco con droni"
La Russia ha inoltre accusato l'Ucraina per un attacco con droni in cui sono morte due persone nella regione russa di Saratov. Su Telegram il governatore Roman Busargin scrive di "danni in diversi appartamenti di un palazzo a causa dell'attacco con droni" e conferma la morte di due persone, oltre a danni sulle facciate di un asilo e una clinica "in cui non c'erano bambini o pazienti". Le vittime sono due civili, aggiunge l'agenzia russa Tass. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, nella notte sono stati intercettati e distrutti 41 droni ucraini, 28 dei quali nei cieli della regione di Saratov.
Axios: "Usa pronti a garanzia basata su art.5 Nato con voto Congresso"
Intanto "progressi significativi" si sono registrati nei negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina otterrebbe da Usa ed Europa. Ne scrive Axios che cita un funzionario Usa di alto livello secondo il quale l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina "una garanzia basata sull'articolo 5 della Nato".
"Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco ma che sia sufficientemente forte - ha detto la fonte - Siamo disposti a sottoporla al Congresso per il voto". Se approvata, la clausola sarebbe vincolante.

Si terrà domani a Berlino un nuovo round di colloqui sul piano di pace per l'Ucraina. Vi prenderanno parte i consiglieri per la politica estera di diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Ucraina ed europei, hanno confermato fonti del governo tedesco all'agenzia di stampa 'Dpa'. Gli Stati Uniti avevano anticipato l'arrivo a Berlino dell'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff che, domenica e lunedì, incontrerà Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer (fonte Wall Street Journal). Lunedì Merz incontrerà Zelensky, "molti altri leader europei", fra cui Macron e Starmer, e i vertici di Unione europea e Nato, come rende noto Berlino.
Mosca è disposta ad accettare l'istituzione di una 'zona demilitarizzata' nel Donbass[1] in cui schierare la Rosgvardia (Guardia nazionale), ha affermato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov precisando che Mosca sarebbe disposta a ritirare i militari solo se Kiev farà altrettanto e che un cessate il fuoco potrà avvenire solo dopo il ritiro delle forze ucraine.
"E' del tutto possibile che non ci siano militari, né russi né ucraini. Ma ci sarà la Guardia nazionale, tutto il necessario per mantenere l'ordine e organizzare la vita", ha spiegato, in un'intervista a Kommersant. La regione sarebbe comunque sotto l'amministrazione di inviati di Mosca. "Se non controlleremo questi territori in negoziati, lo faremo in termini militari".
Odessa e altre regioni sotto attacco
Non si fermano gli attacchi russi. Odessa è stata presa di mira nella notte da pesanti raid con droni e missili. Blackout sono segnalati in quasi tutta la città. L'attacco è durato quattro ore. E viene descritto dall'amministrazione locale come "uno dei raid aerei più vasti da parte del nemico".
Zelensky ha denunciato che migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricità nel sud dell'Ucraina dopo i pesanti bombardamenti delle forze russe nella notte, con 450 droni e 30 missili di vario tipo, che oltre a Odessa hanno colpito le regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Chernihiv, Dnipro e Cherkasy. "La Russia continua ad avere come obiettivo quello di distruggere il nostro stato e infliggere il peggio alle persone. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di sostegno con tutto quello che ci aiuti a proteggere le vite e ponga fine a questa guerra, rafforzando la difesa aerea e i nostri combattenti al fronte, aumentando le nostre capacità a lungo raggio e intensificando le pressioni sulla Russia".
Il piano russo per Odessa
Sembra dunque prendere forma il piano di Putin per la città di Odessa[2]. Mosca "potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l'oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell'Ucraina sudoccidentale", secondo quanto riferito da 'l'Institute for the study of war'. L'Isw fa riferimento a informazioni fornite dall'intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni.
Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell'oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria.
Controffensiva ucraina a Kupiansk
Le forze ucraine hanno invece recentemente liberato parte di Kupiansk in una controffensiva che ha consentito al presidente Zelensky di farsi fotografare ieri, con indosso il giubbotto anti proiettile, nel territorio che Vladimir Putin sostiene di controllare, a sud, in coincidenza dell'autostrada Kupiansk-Shevchekove.
I militari di Kiev hanno lanciato una controffensiva che ha stabilizzato la situazione nella direzione di Kupiansk, liberando Kindrashivka e Radkivka (a nord della città) e le foreste dei dintorni, e i quartieri settentrionali della città. E sono riusciti a far saltare le linee di rifornimento russe. Circa 200 miliari di Mosca sono rimasti intrappolati in una sacca nella città.
Mosca: "Due morti in attacco con droni"
La Russia ha inoltre accusato l'Ucraina per un attacco con droni in cui sono morte due persone nella regione russa di Saratov. Su Telegram il governatore Roman Busargin scrive di "danni in diversi appartamenti di un palazzo a causa dell'attacco con droni" e conferma la morte di due persone, oltre a danni sulle facciate di un asilo e una clinica "in cui non c'erano bambini o pazienti". Le vittime sono due civili, aggiunge l'agenzia russa Tass. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, nella notte sono stati intercettati e distrutti 41 droni ucraini, 28 dei quali nei cieli della regione di Saratov.
Axios: "Usa pronti a garanzia basata su art.5 Nato con voto Congresso"
Intanto "progressi significativi" si sono registrati nei negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina otterrebbe da Usa ed Europa. Ne scrive Axios che cita un funzionario Usa di alto livello secondo il quale l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina "una garanzia basata sull'articolo 5 della Nato".
"Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco ma che sia sufficientemente forte - ha detto la fonte - Siamo disposti a sottoporla al Congresso per il voto". Se approvata, la clausola sarebbe vincolante.

Si terrà domani a Berlino un nuovo round di colloqui sul piano di pace per l'Ucraina. Vi prenderanno parte i consiglieri per la politica estera di diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Ucraina ed europei, hanno confermato fonti del governo tedesco all'agenzia di stampa 'Dpa'. Gli Stati Uniti avevano anticipato l'arrivo a Berlino dell'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff che, domenica e lunedì, incontrerà Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer (fonte Wall Street Journal). Lunedì Merz incontrerà Zelensky, "molti altri leader europei", fra cui Macron e Starmer, e i vertici di Unione europea e Nato, come rende noto Berlino.
Mosca è disposta ad accettare l'istituzione di una 'zona demilitarizzata' nel Donbass[1] in cui schierare la Rosgvardia (Guardia nazionale), ha affermato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov precisando che Mosca sarebbe disposta a ritirare i militari solo se Kiev farà altrettanto e che un cessate il fuoco potrà avvenire solo dopo il ritiro delle forze ucraine.
"E' del tutto possibile che non ci siano militari, né russi né ucraini. Ma ci sarà la Guardia nazionale, tutto il necessario per mantenere l'ordine e organizzare la vita", ha spiegato, in un'intervista a Kommersant. La regione sarebbe comunque sotto l'amministrazione di inviati di Mosca. "Se non controlleremo questi territori in negoziati, lo faremo in termini militari".
Axios: "Usa pronti a garanzia basata su art. 5 Nato con voto Congresso"
Intanto "progressi significativi" si sono registrati nei negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina otterrebbe da Usa ed Europa. Ne scrive Axios che cita un funzionario Usa di alto livello secondo il quale l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina "una garanzia basata sull'articolo 5 della Nato".
"Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco ma che sia sufficientemente forte - ha detto la fonte - Siamo disposti a sottoporla al Congresso per il voto". Se approvata, la clausola sarebbe vincolante.
Odessa e altre regioni sotto attacco
Non si fermano gli attacchi russi. Odessa è stata presa di mira nella notte da pesanti raid con droni e missili. Blackout sono segnalati in quasi tutta la città. L'attacco è durato quattro ore. E viene descritto dall'amministrazione locale come "uno dei raid aerei più vasti da parte del nemico".
Zelensky ha denunciato che migliaia di famiglie sono rimaste senza elettricità nel sud dell'Ucraina dopo i pesanti bombardamenti delle forze russe nella notte, con 450 droni e 30 missili di vario tipo, che oltre a Odessa hanno colpito le regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Chernihiv, Dnipro e Cherkasy. "La Russia continua ad avere come obiettivo quello di distruggere il nostro stato e infliggere il peggio alle persone. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di sostegno con tutto quello che ci aiuti a proteggere le vite e ponga fine a questa guerra, rafforzando la difesa aerea e i nostri combattenti al fronte, aumentando le nostre capacità a lungo raggio e intensificando le pressioni sulla Russia".
La Russia da parte sua ha rivendicato di "aver colpito in modo massiccio siti dell'energia e dell'industria" in Ucraina anche con missili ipersonici Kinzhal "in risposta - ha asserito il ministero della Difesa - "ad attacchi contro obiettivi" in Russia.
Il piano russo per Odessa
Sembra dunque prendere forma il piano di Putin per la città di Odessa[2]. Mosca "potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l'oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell'Ucraina sudoccidentale", secondo quanto riferito da 'l'Institute for the study of war'. L'Isw fa riferimento a informazioni fornite dall'intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni.
Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell'oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria.
Controffensiva ucraina a Kupiansk
Le forze ucraine hanno invece recentemente liberato parte di Kupiansk in una controffensiva che ha consentito al presidente Zelensky di farsi fotografare ieri, con indosso il giubbotto anti proiettile, nel territorio che Vladimir Putin sostiene di controllare, a sud, in coincidenza dell'autostrada Kupiansk-Shevchekove.
I militari di Kiev hanno lanciato una controffensiva che ha stabilizzato la situazione nella direzione di Kupiansk, liberando Kindrashivka e Radkivka (a nord della città) e le foreste dei dintorni, e i quartieri settentrionali della città. E sono riusciti a far saltare le linee di rifornimento russe. Circa 200 miliari di Mosca sono rimasti intrappolati in una sacca nella città.
Mosca: "Due morti in attacco con droni"
La Russia ha inoltre accusato l'Ucraina per un attacco con droni in cui sono morte due persone nella regione russa di Saratov. Su Telegram il governatore Roman Busargin scrive di "danni in diversi appartamenti di un palazzo a causa dell'attacco con droni" e conferma la morte di due persone, oltre a danni sulle facciate di un asilo e una clinica "in cui non c'erano bambini o pazienti". Le vittime sono due civili, aggiunge l'agenzia russa Tass. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, nella notte sono stati intercettati e distrutti 41 droni ucraini, 28 dei quali nei cieli della regione di Saratov.

Due suore dalla faccia di gomma e fianchi imbottiti, cloni in lattice del volto di Till Lindemann, fanno capolino ai lati del palco. È un’apparizione grottesca, disturbante quel tanto che basta a far capire che all’Alcatraz di Milano sta per andare in scena uno spettacolo fuori dal comune. Le luci si tingono di blu, parte ‘Fat’ e le due iniziano una lap dance che strappa risate e applausi. Al centro del palco Lindemann, faccia dipinta d’oro e completo nero d’ordinanza con alamari dorati. Alle sue spalle, il solito Joe Letz: una macchina più che un batterista, issato in una sorta di gabbia con due artigli metallici, animale da palcoscenico e forse il personaggio più folle in circolazione. Il perché si capirà presto.
Lo show di Till Lindemann, del resto, è un’esperienza sensoriale estrema, vietata ai minori di 18 anni più per filosofia che per reale necessità: non ci sono immagini davvero scioccanti, solo sensualità ostentata, humor nerissimo e provocazione che scorre a fiumi. È teatro granguignolesco, musica industrial e cabaret perverso triturati insieme con precisione. E forse proprio per questo funziona. Per il suo ritorno in Italia, dopo la tappa estiva a Lucca, il frontman dei Rammstein porta in scena il suo progetto solista con il ‘Meine Welt Tour’, più sperimentale e meno legato all’imponenza titanica della band madre. Esplicito in ogni accezione, eccessivo ma capace di improvvisi slanci poetici, Lindemann rimane uno dei simboli contemporanei dell’industrial metal: un genere tradizionalmente indigesto alle masse, che lui e i Rammstein hanno trasformato in fenomeno popolare.
Ad aprire la serata pensano gli Aesthetic Perfection, che scaldano l’Alcatraz con il loro mix di electro-industrial, preparando il terreno a ciò che accadrà a breve. Till appare con tutta la band in divisa nera e oro, cappotti militareschi e cappelli coordinati. L’apertura con ‘Fat’ è chirurgica e dà il tempo a tutto ciò che verrà. In ‘Golden Shower’ sullo schermo scorrono immagini di vagine con piercing, sequenze che più che disturbare puntano alla pura provocazione, e durante ‘Allesfresser’ stappa champagne e offre cestini di frutta al posto delle celebri torte alla panna che solitamente volano dal palco. In questa versione ‘dietetica’, il vero protagonista è Joe Letz: si avvicina al pubblico vestito da donna, inizia a sfilarsi dei finti tampax intrisi di sangue e li lancia ai fan come fossero coriandoli. È il momento in cui il confine tra disgusto e comico si sfalda completamente. Durante ‘Fish On’ il chitarrista Danny Lohner (ex Nine Inch Nails) impersona un chirurgo che estrae pesci finti dal corpo di Letz e li scaglia in platea. Tutto è teatrale, volutamente eccessivo da essere ipnotico. Così come Kristin Kaminski che sostituisce Constance Day alle tastiere: mentre suona le sue pose da contorsionista sono, in tutta sincerità, davvero ammalianti.
Tra la marcia ossessiva di ‘Sport Frei’ e la cinica ‘Praise Abort’ - inno satirico alla paternità irresponsabile e alla società ipocrita - lo spettacolo continua a cambiare pelle. Le recenti ‘Meine Welt’ e ‘Und die Engel singen’ confermano l’anima provocatoria e carnale del progetto. La parentesi electro di ‘Platz Eins’ è uno dei momenti più riusciti: Till abbandona il palco, riappare tra il pubblico mentre una GoPro sulla sua testa proietta in diretta le reazioni della sala.
Il registro torna cupo con ‘Skills in Pills’, recitata con tono divertito mentre Till elenca il suo catalogo di dipendenze e rimedi: pillole per l’umore, per la virilità, per dimenticare. Il climax arriva con ‘Knebel’, disturbante e magnetica, accennata dopo la più intima ‘Übers Meer’ prima di chiudere con il sarcasmo di ‘Ich Hasse Kinder’, attacco frontale al politicamente corretto mascherato da filastrocca velenosa. Nonostante le proiezioni spesso esplicite, qui ridotte, l’impatto visivo resta altissimo fino all’ultimo secondo. La band è una macchina perfetta, i visual diretti, il suono massiccio. E le ballerine completano il quadro: una di loro danza sul palco con la grazia di un’étoile uscita da un teatro classico, non fosse per il completo in Pvc nero che rende l’immagine assai distopica.
Carismatico, controverso, teatralmente irriducibile, Lindemann ti prende per mano con un sorrisetto sadico e ti trascina in un mondo a parte. Lo fa da sempre e continua a farlo, nonostante tutto. Chi pensava che lo slogan “Kill Till”, urlato da alcune attiviste e comparso sui muri di Berlino durante le polemiche di due anni fa, potesse realmente scalfirne l’impatto, si è dovuto ricredere. Le accuse di molestie che avevano investito il frontman sono state successivamente archiviate dalla Procura di Berlino e il suo pubblico è rimasto lì, compatto, a sostenerlo senza esitazioni. Il suo show è tutto ciò che un concerto non dovrebbe essere, ed è proprio per questo che funziona terribilmente bene. (di Federica Mochi)

Magia di Steph Curry. Il cestista statunitense dei Golden State Warriors si è preso la scena prima del match di Nba contro i Minnesota Timberwolves, perso 127-120, con un canestro direttamente dal tunnel degli spogliatoi. Curry, specialista dei tiri da tre punti, questa volta ha voluto andare ben oltre l'arco, facendosi passare un pallone appena all'ingresso del campo.
Dopo aver preso brevemente la mira, Curry ha 'lanciato' il pallone mettendo a segno un incredibile canestro, con la sfera che non ha nemmeno toccato il ferro insaccandosi direttamente nel più classico dei 'ciaf'. L'impianto di San Francisco è quindi esploso per lui, che, altrettanto incredulo, per festeggiare è corso negli spogliatoi.
Curry è sceso in campo con Golden State dopo cinque gare d'assenza, ma, nonostante i suoi 39 punti, non è riuscito a evitare la sconfitta dei Warriors.

Peter Greene, attore statunitense noto al grande pubblico per i ruoli di 'cattivo' in film di culto come "Pulp Fiction" e "The Mask - Da zero a mito", è stato trovato morto nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre nel suo appartamento nel Lower East Side di Manhattan. Aveva 60 anni. A confermare la notizia è stato il suo manager Gregg Edwards al "New York Daily News".
Secondo quanto riferito dalla polizia, Greene è stato rinvenuto privo di sensi nella sua abitazione di Clinton Street intorno alle ore 15.25 ed è stato dichiarato morto sul posto. Le autorità hanno escluso al momento segni di violenza; le cause del decesso saranno stabilite dopo l'esame del medico legale. "Era una persona straordinaria", ha dichiarato Edwards. "Uno dei grandi attori della nostra generazione. Aveva un cuore enorme. Era un grande amico e mi mancherà molto". Il manager ha raccontato che Greene era prossimo a iniziare, nel mese di gennaio, le riprese di un thriller indipendente intitolato "Mascots", accanto a Mickey Rourke. La notizia della sua scomparsa ha profondamente scosso anche il regista e sceneggiatore del film, Kerry Mondragón.
Greene si era costruito negli anni Novanta una solida reputazione come interprete di personaggi oscuri e disturbanti. Indimenticabile il ruolo di Zed, la guardia sadica e serial killer in "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino (1994), così come quello del crudele gangster Dorian Tyrell in "The Mask - Da zero a mito" (1994), accanto a Jim Carrey e Cameron Diaz, considerato da molti il suo miglior lavoro.
Nonostante la fama di attore difficile, Edwards lo ha descritto come un perfezionista capace di dare tutto se stesso a ogni interpretazione. Nel corso della sua carriera ha lavorato con alcuni dei più importanti registi e attori di Hollywood, collezionando circa 95 crediti tra cinema e televisione. Tra i titoli più noti figurano anche "I soliti sospetti", "Trappola sulle Montagne Rocciose", "La moglie di un uomo ricco", "Fine della corsa", "Congiura mortale", "Laws of Gravity", "Clean", "Shaven", "Blue Streak" e "Training Day".
Nato a Montclair, nel New Jersey, l'8 ottobre 1965, Peter Greene aveva avuto un'adolescenza segnata da grandi difficoltà. Fuggito di casa a 15 anni, aveva vissuto per strada a New York, cadendo nel vortice della droga, come raccontò in un'intervista alla rivista "Premier" nel 1996. Dopo un tentativo di suicidio nello stesso anno, aveva intrapreso un percorso di cura per superare le dipendenze. "Ha combattuto i suoi demoni e li ha superati", ha ricordato il manager. (di Paolo Martini)

A Verissimo oggi, sabato 13 dicembre, sarà ospite Deborah Magagna per raccontare la sua storia drammatica e per rinnovare la sua richiesta di aiuto e giustizia come vittima di violenze da parte dell’ex fidanzato.
Ospite a 'Storie di coraggio al femminile – Sopravvissute', condotta da Matilde D’Errico, in onda su Rai 3, Magagna aveva già condiviso il suo drammatico percorso. Tutto era iniziato con un semplice appuntamento in un bar: "Il primo mese la nostra relazione era normale, era bella". Poi, sono emersi comportamenti sempre più possessivi: controllo dei social e isolamento dagli amici e dalla famiglia.
L'uomo, col tempo, era diventato sempre più aggressivo, fino alla violenza che l'ha ridotta in ospedale in codice rosso l'11 marzo 2022, come riporta anche il sito web maiupiusola.ch, l'associazione che protegge in anonimo le donne vittime di violenza.
A D'Errico lo scorso novembre, Deborah aveva raccontato che la magistratura nel 2022 ha disposto contro l'aggressore un divieto di avvicinamento e obbligo di mantenere una distanza di sicurezza. Successivamente è stato rinviato a giudizio per stalking e lesioni personali aggravate dal rapporto affettivo. Le indagine si sono chiuse e il processo è in corso. Al momento l'uomo è a piede libero. Deborah chiede giustizia e tutela.

Da Temptation Island all'altare. Gabriella Chieffo e Giuseppe Ferrara saranno ospiti oggi, sabato 13 dicembre, a Verissimo per raccontare a Silvia Toffanin la loro vita insieme e le prime emozioni da marito e moglie.
La coppia, che ha messo a dura prova il suo amore nel reality show condotto da Filippi Bisciglia, torna nello studio di Verissimo con "una dolce sorpresa", come promettono le anticipazioni.
Giuseppe Ferrara e Gabriela Chieffo sono stati tra i protagonisti dell'edizione 2023 di Temptation Island. Si conoscono da quando erano due adolescenti, lei aveva 12 anni e lui 16. La scelta di partecipare a Temptation Island arriva dopo sette anni di relazione, quando lei aveva scoperto che il ragazzo era iscritto a sua insaputa a un sito di incontri con il nickname 'American Boy'. A chiedere il falò anticipato era stato il ragazzo dopo aver visto un avvicinamento sospetto tra Gabriella e un tentatore. Dopo essere usciti separati dal programma, sono tornati insieme, mano nella mano, durante un secondo falò di confronto, ricominciando una nuova avventura insieme. E da quel momento non si sono più lasciati.
Poco dopo è arrivata la proposta di matrimonio a Uomini e Donne. I due si sono sposati lo scorso luglio e ora sono pronti a raccontare la loro nuova vita da marito e moglie.

Sole nel weekend, poi piogge e neve arriveranno, di nuovo, sull'Italia. L'arrivo di una perturbazione atlantica farà tornare il maltempo sulla Penisola, dopo una settimana di sole e belle giornate che aveva 'scaldato' dicembre. iLMeteo.it[1] conferma che dopo un bel weekend di Santa Lucia, quello del 13 e 14 dicembre, ci sarà un deciso peggioramento delle condizioni metereologiche a partire da lunedì sera.
Il giorno peggiore sarà martedì 16, quando una perturbazione atlantica, come detto, porterà precipitazioni, anche intense, soprattutto sul fianco occidentale dell'Italia. Nel dettaglio, martedì mattina ci saranno fenomeni diffusi sul Nord-Ovest, in Toscana, Sardegna e Sicilia; dal pomeriggio il fronte si sposterà leggermente verso est portando un peggioramento su gran parte del Centro-Nord e tra Sicilia e Calabria.
La situazione sarà migliore sul versante adriatico, mentre sarà peggiore in Piemonte, dove la neve potrebbe cadere fino a 200-400 metri di quota sul settore meridionale, a causa di un “cuscinetto di aria fredda”, ovvero uno strato di aria fredda più pesante che si accumula nelle zone pianeggianti e nei fondivalle, favorendo gelo, nebbie e neve.

Eva Henger sarà ospite oggi, sabato 13 dicembre, a Verissimo. La modella ungherese torna nello studio di Silvia Toffanin per condividere la sua storia. Con lei, in studio, anche la figlia Mercedesz, in attesa della sua prima bambina.
Eva Henger chi è
Eva Henger nasce a Győr, in Ungheria, nel 1972. La carriera da modella per Eva comincia presto: nel 1989 partecipa e vince il concorso di bellezza Miss Teen Ungheria 1989, mentre l’anno successivo trionfa a Miss Alpeadria del 1990. Inizia così una breve carriera come ragazza immagine nei night club di Budapest.
Nel 1995 si trasferisce in Italia e conosce il regista Riccardo Schicchi, grazie al quale realizza i primi servizi fotografici a luci rosse e comincia a girare film pornografici.
Nel 2001 debutta accanto a Nina Moric su RaiDue a 'Convenscion' e 'Superconvenscion', poi con Max Tortora e Max Giusti in 'Stracult'. Dopo la conduzione di 'Paperissima Sprint' e l’occasione di partecipare come opinionista in programmi Mediaset, come 'Pomeriggio Cinque', nel 2017 Eva partecipa alla tredicesima edizione de 'L’isola dei famosi' ma viene eliminata dopo una sola settimana. La sua partecipazione tuttavia passa alla storia del reality per la vicenda del ‘canna-gate’. L’attrice ha accusato il concorrente Francesco Monte di fumare erba sull’isola dei naufraghi, causando la squalifica del modello ex-tronista, che successivamente l’ha querelata.
Vita privata
Nel 1994 Eva Henger si unisce in matrimonio con Riccardo Schicchi, il regista con cui realizza i primi film erotici durante i suoi primi anni in Italia. Dalla relazione nasce la loro prima figlia, Mercedesz, anche se successivamente l’attrice confessa di non essere figlia biologica di Schicchi.
Dopo la nascita del secondogenito, Riccardino, la relazione con Schicchi si interrompe ma non si separano mai legalmente. Nel 2012 è stata Eva ad annunciare la morte del marito, che da tempo soffriva di una grave forma di diabete di tipo 2.
Nel 2013 Eva Henger sposa il produttore cinematografico Massimiliano Caroletti, con cui ha una figlia, Jennifer, nata nel 2009.
Mercedesz in dolce attesa
Mercedesz Henger ospite lo scorso settembre a Verissimo aveva parlato del magico periodo che sta vivendo al fianco del suo compagno Alessio. La coppia infatti è in attesa della loro prima bambina, che si chiamerà Aurora.
Mercedesz, figlia di di Eva Henger, aveva raccontato: "La mamma è contentissima di diventare nonna, non vedeva l'ora. Mi dà tantissimi consigli. Nel periodo di intensa nausea, la chiamavo sempre, così come la mamma di Alessio. Mi stanno aiutando tantissimo queste due donne, anche a vivere quest'esperienza in tutto".
La gravidanza prosegue bene: "Dovrebbe nascere a febbraio, sono entrata nel quinto mese. Sognavo tanto questo momento ed è bellissimo, però non è vero che è tutto rosa e fiori". Mercedesz aveva raccontato di aver vissuto momenti di tensione dalla settima settimana fino alla tredicesima: "È stato un incubo. Ho avuto la nausea tutti i giorni, mi addormentavo ovunque".
Il rapimento
Eva Henger ospite a 'La volta buona', aveva ricordato quando la figlia Mercedesz, a soli 2 anni, venne rapita dalla vicina di casa che viveva nel loro stesso condominio. "Ad aiutarmi a cercarla è arrivata subito mia suocera e abbiamo chiamato la polizia. Io ero anche incinta di Riccardino, ero al quarto mese", aveva spiegato Eva Henger. "Ho cominciato a sanguinare. Tremavo, non riuscivo più a vedere nulla".
"A mia suocera - aveva spiegato Eva Henger - è venuto in mente che c'era la vicina di casa che aveva un'ossessione per Mercedesz, diceva sempre che doveva essere sua figlia e allora è andata subito a bussare". "Io ricordo che mi hanno chiuso in una stanza buia, mi hanno messa a giocare al Nintedo ed ero agitata, piangevo", aveva commentato la figlia Mercedesz. "L'ho persa per cinque ore, in quel periodo erano anche uscite le notizie sulla piccola Angela Celentano, ero terrorizzata. Poi l'abbiamo trovata e da quel momento non l'ho più lasciata da sola", aveva aggiunto Henger.

Garrison sarà ospite oggi a Verissimo per un’intervista ritratto. Il celebre ex insegnante di Amici, talent show di Maria De Filippi, torna nello studio di Silvia Toffanin per raccontare la sua carriera, i successi e la vita privata.
Garrison, chi è
Garrison Rochelle è nato a Dallas nel 1955. È il volto noto di Amici, celebre per il suo ruolo di insegnante di danza moderna e coreografo nel talent show di Canale 5. La sua carriera comincia partecipando a diversi musical, tra cui Dancin’ del 1978.
Il suo debutto televisivo in Italia avviene nel 1983 come ballerino nella quarta edizione di Fantastico. Successivamente entra nel corpo di ballo del Festivalbar. Dal 1998 al 2004 è parte di Buona Domenica, mentre nel 2001 Maria De Filippi lo sceglie come insegnante e coreografo di Saranno Famosi, poi divenuto Amici, ruolo che ricoprirà fino al 2018. Dal 2021 torna a Amici come giudice esterno e continua a curare coreografie per la fase pomeridiana del programma.
Vita privata
Cresciuto in Texas in una fattoria con i nonni messicani, Garrison ha sempre raccontato la sua infanzia come un periodo magico. Il rapporto con il padre è stato sempre difficile perché non ha mai accettato la sua scelta di diventare ballerino, non supportandolo economicamente.
Uno dei suoi sogni mai realizzati è diventare padre. Intervistato a Vieni da me nel 2019, ha raccontato: “Mi verrebbe voglia di diventare padre ma a sessantatré anni sarebbe un’assurdità crescere un bambino piccolo. Per questo ho deciso di aiutare gli orfani”.
L'amore
Garrison Rochelle è gay e ha raccontato il suo coming out ospite a Verissimo. “Non ho dovuto mai dire a mamma della mia omosessualità. Ho avuto una donna durante l'università e lei la trattava malissimo mentre tutti i miei fidanzati sono diventati come dei figli per lei. In questi 40 anni non ho mai avuto problemi di bullismo e mi sono innamorato per la prima volta di un uomo a 19 anni”. Nel 2024, sempre ospite di Verissimo, Garrison ha parlato della sua situazione sentimentale: “La mia situazione sentimentale è un casino. Sono di nuovo single, ma voglio un uomo che mi guardi come guardo i miei cani”.
Torna in campo l'Atalanta. Oggi, sabato 13 dicembre, i nerazzurri ospitano il Cagliari alla New Balance Arena in uno degli anticipi della quindicesima giornata di Serie A. La Dea, dodicesima a 16 punti, dopo il successo prestigioso in Champions contro il Chelsea va a caccia di un successo pesante per riavvicinarsi alla zona Europa. I tre punti peserebbero anche per i rossoblù, fermi ora a quota 14. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.
Atalanta-Cagliari, orario e probabili formazioni
Ecco le probabili formazioni di Atalanta-Cagliari, in campo stasera alle 20:45:
Atalanta (3-4-2-1) Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kossonou; Zappacosta, Ederson, De Roon, Zalewski; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. All. Palladino.
Cagliari (3-5-2) Caprile; Zappa, Juan Rodriguez, Luperto; Palestra, Adopo, Deiola, Folorunsho, Obert; Sebastiano Esposito, Borrelli. All. Pisacane
Atalanta-Cagliari, dove vederla
Atalanta-Cagliari sarà trasmessa in diretta su Dazn e su Sky (canali Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251). Inoltre, sarà possibile seguirla in streaming su Sky Go, NOW e sull'app di Dazn.

SpaceX può diventare la società privata più preziosa del mondo. Secondo quanto riportato dal New York Times, l'azienda di Elon Musk, che produce principalmente razzi e satelliti, sarebbe prossima a essere valutata circa 800 miliardi di dollari, una cifra record che supererebbe il primato, da 500 miliardi, finora mantenuto da OpenIA, società di intelligenza artificiale .
L'azienda avrebbe avviato una vendita di azioni privilegiata, quindi interna, a 421 dollari, mentre Musk si prepara a quotarla in borsa. L'azienda, in una lettera ai dipendenti rivelata dal quotidiano statunitense, ha infatti comunicato che avrebbe acquistato 2,56 milardi di dollari di azioni per, come detto, 421 dollari ciascuna, quasi il doppio rispetto al precedente prezzo interno delle azioni.
Il direttore finanziario di SpaceX, Bret Johnsen, ha inoltre affermato che potrebbe arrivare un'offerta pubblica di acquisto della società: "Se ciò accadrà effettivamente, quando accadrà e a quale valutazione è ancora molto incerto, ma l'idea è che se agiamo brillantemente e i mercati collaborano, un'offerta pubblica potrebbe raccogliere una quantità significativa di capitale", ha scritto.

Tether vuole comprare la Juventus. Ad annunciarlo è stata la stessa società di criptovalute attraverso il Ceo Paolo Ardoino: "Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus". Nel mirino ci sono quindi le quote dell'azionista di maggioranza, che ha già fatto sapere di non essere però intenzionato a vendere il club: "Sin dall'inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita. Come parte del nostro commitment, se questa transazione andrà a buon fine, Tether investirà 1 miliardo di Euro nel club", aggiunge Ardoino.
Tether possiede già l'11,5% delle quote della società bianconera ed è rappresentata in Cda da Francesco Garino. Ma cos'è Tether?
Cos'è Tether
Tether è una società leader nel campo delle criptovalute e più in generale degli asset digitali. A differenza di altre aziende di criptovalute che in passato hanno investito in Serie A, spesso senza lasciare un bel ricordo, Tether fin dalla sua fondazione, nel 2014, opera prevalentemente sul mercato degli stablecoin, vale a dire criptovalute il cui valore è ancorato a una valuta classica e sono meno soggette quindi alle oscillazioni dei mercati.
Per fare un esempio pratico, Tether riceve dollari o euro autentici e in cambio fornisce USDt, ovvero la criptovaluta stabile in questo momento più importante e utilizzata al mondo. In undici anni la crescita della società è stata costante, tanto che nel 2024 è arrivata a fatturare oltre 13 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato che supera i 140 miliardi.
L'offerta di Tether per la Juventus
Tether ha presentato a Exor una proposta vincolante interamente in contanti per l'acquisizione dell'intera partecipazione in Juventus Football Club. Subordinatamente alle approvazioni normative, Tether intende lanciare un'offerta pubblica per le azioni rimanenti allo stesso prezzo, interamente finanziata con capitale proprio e supportata da un impegno a lungo termine nei confronti del club, si legge in una nota del gruppo in cui si precisa che la proposta prevede l'acquisizione della partecipazione di Exor, pari al 65,4% del capitale sociale emesso da Juventus.
Il perfezionamento dell'operazione, sottolinea la nota, sarà subordinato all'accettazione da parte di Exor, alla sottoscrizione della documentazione definitiva e all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari. A seguito del perfezionamento, Tether intende procedere con un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni rimanenti allo stesso prezzo per azione. Nel caso in cui la transazione si concluda, Tether è pronta a investire 1 miliardo di euro nel supporto e nello sviluppo del club.
La risposta di Exor
La risposta di Exor non si è fatta attendere. "Exor non intende vendere la propria partecipazione in Juventus né a Tether né ad altri soggetti. La Juventus non è in vendita", hanno sottolineato infatti a a stretto giro fonti vicine a Exor.

Non c'è fine per la nuova escalation, e lo scambio di accuse, tra Thailandia e Cambogia nonostante le ultime dichiarazioni di Donald Trump. Su X il ministero cambogiano della Difesa ha accusato i militari thailandesi di nuovi attacchi nelle ultime ore. "Il 13 dicembre le forze thailandesi hanno usato due F16 per sganciare sette bombe" su diversi obiettivi, hanno tra l'altro denunciato.
La Thailandia ha fatto sapere che "continuerà a condurre azioni militari fin quando non riterremo non ci siano più danni e minacce per il nostro territorio e la nostra popolazione", come ha scritto su Facebook il premier Anutin Charnviraku, che ha sciolto il Parlamento aprendo la strada a elezioni anticipate passati tre mesi da quando è arrivato al potere sostituendo Paetongtarn Shinawatra dopo la destituzione.
Per l'ultima escalation si contano, in entrambi i Paesi, almeno 21 morti e 700.000 sfollati, riporta la Bbc. Nelle scorse ore su Truth Trump aveva riferito di un colloquio con i premier di Thailandia e Cambogia, aggiungendo che "hanno concordato di cessare tutti gli scontri a fuoco a partire da questa sera" e di "tornare all'accordo di pace originario firmato con me, con l'aiuto del grande primo ministro della Malaysia, Anwar Ibrahim".
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