(Adnkronos) - Massimo Moratti è ricoverato in terapia intensiva presso l’Istituto Humanitas di Rozzano, probabilmente a causa di una polmonite. Lo si apprende da fonti vicine all'entourage. L’ex presidente dell’Inter, secondo le prime informazioni, non sarebbe in condizioni critiche, anche se le sue condizioni restano comunque delicate.
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(Adnkronos) - Il 26enne di origine gambiana fermato per aver stuprato una donna di 60 anni al parco di Tor Tre Teste all'alba di domenica, avrebbe violentato anche un'altra donna: una 44enne italiana, avvicinata dall'uomo con la scusa di una sigaretta mentre attendeva l’autobus in via Prenestina.
La donna sarebbe stata trascinata con la forza in un vicolo su un cumulo di rifiuti, costretta a subire una violenza andata avanti per ore. Sempre all'alba, come era stato il 24 agosto. A inchiodarlo proprio la descrizione fatta ai carabinieri della Stazione Monte Mario dalla donna di 44 anni, medicata con il protocollo rosa dai sanitari del policlinico Gemelli.
Anche lei ha raccontato di un uomo di colore, con il cappellino e gli stessi abiti con i quali una telecamera di videosorveglianza lo avrebbe poi ripreso. Poche ore più tardi, il fermo da parte dei militari della Stazione di Tor Tre Teste e dalla Compagnia Casilina, con l'accusa di rapina con violenza sessuale, ai danni della donna 60enne e, su disposizione della Procura della Repubblica, la denuncia in quanto gravemente indiziato di essere l'autore dell'ulteriore episodio di violenza sessuale.
(Adnkronos) - I siracusani l'hanno 'adottata' e lei, Whoopi Goldberg, pare aver ricambiato con lo stesso affetto sincero. I rumors la danno pronta a trasferirsi a Siracusa, città che più volte l'attrice e attività ha definito "casa mia" e pare avrebbe scelto, lasciando Stintino, in Sardegna. "Ho letto che ha venduto la casa lì, che poi scelga Siracusa per venire a vivere ce lo auguriamo. Per noi sarebbe un grande onore", dice all'Adnkronos il sindaco Francesco Italia.
Quel che è certo è che in città l'indimenticabile suor Maria Claretta di Sister Act ha trascorso diverse settimane ad agosto. A testimoniarlo le decine di foto sui social. Non una novità, per la verità. "E' stata qui diverse volte negli ultimi anni", dice il sindaco, che lo scorso giugno ha avuto "l'onore di intervistarla". Un ricordo che il primo cittadino custodisce gelosamente. L'occasione è stata la presentazione del libro di Goldberg 'Frammenti di memoria' edito dal Longanesi al teatro comunale.
L’attrice premio Oscar ha conversato per circa un’ora con il primo cittadino davanti a oltre 300 spettatori, siracusani e non solo. Perché per in molti, a Siracusa, sono venuti appositamente da altre città per incontrare la protagonista di Ghost. "Al termine della presentazione - ricorda Italia - tantissimi hanno voluto farsi autografare il libro e fare una foto con lei. Whoopi, così vuole essere chiamata, per nome, è rimasta quasi due ore a fare autografi, non sottraendosi neppure ai selfie con una generosità e un'umiltà che mi ha veramente colpito". Una serata magica grazie anche alla "semplicità e all’empatia che riesce a trasmettere". "Un altro suo grande dono è la capacità di mettere il suo interlocutore immediatamente a suo agio".
Goldberg è tra le pochissime personalità ad aver conquistato tutti e quattro i principali premi dell’intrattenimento americano – Emmy, Grammy, Oscar e Tony – entrando così nell'élite degli artisti Egot. "E' una personaggio eccezionale, anche per il suo impegno sul fronte dei diritti civili, ha conosciuto molti tra i più grandi del mondo, eppure è una donna schietta, semplice e di una umiltà disarmante, dallo stile composto e sobrio, una grande artista che non trasforma la notorietà in arroganza. E' ovvio che saremmo più che onorati e felici se diventasse nostra concittadina". (di Rossana Lo Castro)
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(Adnkronos) - Jasmine Paolini si prepara a scendere in campo agli Us Open 2025. La tennista azzurra oggi, mercoledì 27 agosto, sfiderà Iva Jovic nel secondo turno dello Slam americano, a cui arriva dopo la delusione di Wimbledon, in cui è stata eliminata al secondo turno, e soprattutto la finale di Cincinnati, dove è stata battuta da Iga Swiatek. Il cemento di New York ha mostrato però una Jasmine insolita, che veste una 'maschera' nuova.
Paolini ha infatti esordito agi Us Open battendo in due set l'australiana Destanee Aiava e, durante il match, è stata immortalata in una posa particolare. Il fotografo Ray Giubilo ha infatti condiviso su Instagram uno scatto che ritrae Jasmine, nel suo completo nero, con la faccia completamente coperta dalla racchetta, ma non è tutto.
La conformazione della racchetta, unita alla luce dell'impianto, si sposano alla perfezione con gli occhi e la bocca di Paolini, facendola sembrare una maschera di Halloween: "Jasmine Paolini agli Us Open... e non è Halloween", ha scritto divertito il fotografo a corredo della foto.
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(Adnkronos) - Come ogni anno in queste settimane di fine estate gli occhi sono puntati sull'Australia, dove è inverno e sono alle prese con il bilancio della stagione influenzale. Una stagione che quest'anno è stata molto impegnativa, come riportano i media locali, e ha fatto registrare picchi record. I virus stagionali hanno colpito duro nel South Australia che a luglio ha avuto, si legge su 'Abc News' online, il peggior aumento di ore di servizio delle ambulanze (5.866) mai registrato. Nel dettaglio, i dati evidenziano che all'inizio del mese scorso è stato raggiunto il maggior numero di casi settimanali di influenza da 6 anni a questa parte e c'è stata di conseguenza un'alta pressione sul sistema sanitario.
L'andamento della stagione influenzale in Australia è un tema di interesse anche per l'Italia. Perché è in qualche modo un anticipo di quello che potrebbe succedere a queste latitudini nel prossimo autunno-inverno. Visti i dati, commenta l'infettivologo Matteo Bassetti in un post su X, "si prevede nel prossimo inverno una stagione influenzale anche peggiore di quella appena trascorsa, che è stata la peggiore degli ultimi 20 anni". "E in Italia che si fa? - si chiede il direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - Si parla male dei vaccini".
Le premesse, in base alle notizie che arrivano dall'Emisfero Sud, effettivamente non paiono rosee. Il ministro della Salute dell'Australia Meridionale Chris Picton ha descritto l'impatto dell'influenza sugli ospedali dell'area, spiegando che ha esacerbato la situazione creando un certo stress. Il totale dei casi registrati nella stagione 2025 lì ha superato il dato già elevato dell'anno scorso. "L'influenza - ha aggiunto Picton - ha raggiunto il livello più alto visto in questo decennio e sta mettendo a dura prova i nostri ospedali. Abbiamo assistito a un grande afflusso di pazienti il mese scorso che ha portato a una pressione incredibile sul nostro sistema ospedaliero, non solo in termini di pazienti ricoverati, ma anche di malattie del personale". Negli ospedali di Adelaide qualche settimana fa si era raggiunta quota 280 pazienti in attesa di un posto letto nella struttura federale per l'assistenza agli anziani. Uno dei modi per far uscire i pazienti non acuti dagli ospedali è stato il servizio sanitario alberghiero attivato in un hotel del centro di Adelaide, ha spiegato. Si è partiti con una quota di posti letto e poi si è deciso di raddoppiare, alla luce del sovraffollamento delle strutture sanitarie.
(Adnkronos) - La Lazio sbarca su WhatsApp. Il club biancoceleste, reduce dalla sconfitta nella prima giornata di Serie A contro il Como, ha annunciato un nuovo canale ufficiale a cui i tifosi potranno iscriversi per non perdersi nemmeno una notizia riguardo la loro squadra del cuore.
I tifosi laziali, seguendo il link pubblicato sui canali ufficiali del club, potranno infatti ricevere aggiornamenti quotidiani direttamente sul proprio telefono cellulare. Un modo per rimanere collegati con la propria passione 24 ore su 24, mentre la squadra di Maurizio Sarri, tornato sulla panchina della Lazio dopo l'annata con Baroni, prepara la sfida casalinga all'Hellas Verona.
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(Adnkronos) - Mattia Bellucci risponde all’Adnkronos da New York, poco prima di fare colazione. Oggi, mercoledì 27 agosto, è il giorno del match più importante della sua carriera. Almeno fin qui. Agli Us Open, il 24enne azzurro se la vedrà contro Carlos Alcaraz. E ha cominciato la mattinata a modo suo: "Sarà la mia prima volta sul Centrale, non capita a tutti. Ho voglia di respirare un'atmosfera unica e stamattina ho rivisto alcune partite storiche su quel campo. La finale del 1990 tra Agassi e Sampras, ma anche diversi spezzoni dei match di Roddick". Tanto per calarsi subito nel clima.
Per Mattia, giocare sull’Arthur Ashe Stadium sarà la realizzazione di un sogno: "La prima volta che ho visto questo campo, dal terzo anello, è scappata una lacrima. Ero insieme al mio coach, Fabio Chiappini, e ci siamo guardati con un po’ d’emozione". L’intesa è stata immediata: “Magari, prima o poi, ci giocherò anch’io”. Detto, fatto. Il momento è arrivato e per Bellucci non è casuale, ma frutto di un percorso. Dopo la top 100 agguantata nel 2025 e la posizione numero 65 del ranking Atp. Risultati raggiunti sempre tenendo a mente il punto di partenza. Quei campi d’asfalto su cui ha cominciato a divertirsi da piccolo, insieme ai primi tornei internazionali: "Sarà un'emozione grande - sorride – e ho ripensato a quei momenti perché credo che sia giusto non dimenticare il passato, le prime difficoltà. Voltarsi indietro e guardare dove tutto è cominciato per sapere di aver meritato ogni cosa. Sono al secondo turno di uno Slam, ma ho già giocato un terzo turno a Wimbledon e ho sfiorato la possibilità di affrontare Carlos altre volte. Il fatto che stia capitando qui, sul campo che ho sempre desiderato, forse è un disegno del destino".
Sulla sfida allo spagnolo, Mattia chiarisce una cosa: "Come si affronta un giocatore così? Ci si prepara come per le altre partite, cercando di tenere sotto controllo le cose che si possono tenere sotto controllo. Pensando alla prestazione, non al risultato". Come suggerito anche da coach Chiappini: "Non mi sta dando consigli dal punto di vista motivazionale, ma suggerimenti di gioco. Sul piano da attuare in campo, il metodo più efficace per evitare la tensione e concentrarsi su qualcosa di concreto".
Un aspetto in parte mancato nel primo turno degli Us Open, vinto contro il cinese Shang per il ritiro dell’avversario nel quarto set (sul punteggio di 7-6 1-6 6-3 3-0, in favore dell’azzurro): "È stato un match molto complicato, ero entrato in partita davvero teso. I primi turni per me sono sempre impegnativi ed esordire agli Us Open non è semplice. Ho speso troppe energie nel primo set, l’ho vinto e ho faticato nel secondo. Poi sono riuscito a reagire".
Il match contro Alcaraz avrà un osservatore speciale, il rivale dello spagnolo per il primato nel ranking Atp: "Sinner non mi ha scritto – sorride Mattia – ma in questi giorni ci siamo visti e salutati. Se mi farà un regalo in caso di vittoria contro Alcaraz? Non lo so, io cerco di stare concentrato sulla mia partita. A prescindere dal risultato che verrà, per me giocare contro uno dei migliori è uno stimolo grande. Sono convinto che mi possa far crescere". Mattia ha scalato tante posizioni in classifica anche grazie all’exploit nell’Atp 500 di Rotterdam a febbraio, quando aveva ceduto solo in semifinale a De Minaur. In quei giorni, dopo i successi contro Medvedev e Tsitsipas, proprio Alcaraz aveva parlato di lui in maniera positiva (“È bello vedere volti nuovi, l’Italia merita di avere un giocatore come lui tra i primi 100”).
La replica contiene un pizzico d’orgoglio: "Il movimento italiano ha un grandissimo valore oggi. Avere la stima di uno dei top della classifica mondiale è un apprezzamento importante. Cercherò di valorizzare e rendere giustizia alle sue parole".
In chiusura, Bellucci racconta qualche curiosità. Come le origini della sua ormai iconica bandana: "È una passione nata così, le indossavo anche quando avevo 8-9 anni. Con i capelli lunghi sono comode. E poi mi piace l’abbigliamento vintage, ho trovato articoli interessanti anche in Giappone". In campo, però, nessuno sponsor: "Non so se la crescita degli ultimi mesi porterà a nuove opportunità. Fuori dal campo, Cp Company mi dà un grosso supporto e ho l’opportunità di scegliere cosa indossare. È bello avere voce in capitolo in questo senso". A New York, intanto, nelle poche ore libere gira tra un negozio e l’altro: "Sto cercando di vedere più cose possibili, non voglio perdermi le novità". Stanotte, l’Arthur Ashe Stadium gli regalerà quella più bella. (di Michele Antonelli)
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(Adnkronos) - Ryan Borgwardt, un uomo di 45 anni del Wisconsin che ha finto la sua morte per incontrare l'amante in Georgia, è stato condannato a 89 giorni di carcere, gli stessi durante i quali è riuscito a far perdere le proprie tracce.
La vicenda
Borgwardt è stato dichiarato scomparso il 12 agosto 2024, dopo aver detto alla moglie la sera prima di voler andare a fare kayak sul Green Lake, a circa 160 chilometri da Milwaukee ma poi il giorno dopo è scomparso. L'uomo, secondo l'accusa, ha finto di essere annegato, facendo perdere le proprie tracce, lasciando la moglie e i tre figli, per andare all'estero a incontrare un'altra donna in Europa.
Il 45enne è stato accusato di aver intenzionalmente ingannato le autorità, facendogli credere che fosse morto. Come riporta la Cnn, inizialmente si pensò che la sua scomparsa fosse dovuta a un possibile annegamento. Tuttavia, dopo 58 giorni di ricerche, il corpo non fu ritrovato e le indagini si ampliarono. Indizi successivi, tra cui il fatto che avesse ottenuto un nuovo passaporto tre mesi prima della scomparsa, portarono gli investigatori a ipotizzare che Borgwardt avesse simulato la sua morte per incontrare una donna uzbeka con cui aveva avuto contatti in rete. La polizia è riuscita a individuare e a incriminare l'uomo a novembre, facendolo tornare negli Stati Uniti.
Secondo la denuncia, il giorno della scomparsa Borgwardt avrebbe percorso 80 chilometri dalla sua casa di Watertown per raggiungere Green Lake poi, durante la notte, avrebbe rovesciato il suo kayak nel lago, tornando a riva pagaiando su un gommone che aveva portato con sé. L'accusa ha chiesto al giudice della contea di Green Lake, Mark Slate, di condannare Borgwardt a 45 giorni di carcere. Ma il giudice ha quasi raddoppiato la pena, condannandolo a 89 giorni, gli stessi trascorsi dalla dichiarazione di scomparsa fino a quando lo sceriffo non lo ha trovato all'estero. Borgwardt ha pagato 30.000 dollari di risarcimento alle forze dell'ordine per coprire le spese sostenute dallo Stato nel tentativo di localizzarlo. "Mi pento profondamente delle azioni che ho compiuto quella notte e di tutto il dolore che ho causato alla mia famiglia e ai miei amici", ha detto Borgwardt in tribunale prima della sentenza. La moglie, con cui era stato sposato per 22 anni, ha chiesto il divorzio.
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