(Adnkronos) - Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi, sabato 19 luglio, del Superenalotto: 5, 43, 46, 56, 58, 90. Numero Jolly: 23. Numero SuperStar: 54. Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi del Superenalotto. Centrato invece un '5' che vince 177.480,60 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 28,8 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima
:- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
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(Adnkronos) - Sequestro di persona. Abbandono. Circonvenzione di incapace e truffa aggravata. Questi i reati per cui la Polizia di Stato ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su attività investigativa della Procura di Pavia nei confronti di quattro persone, due donne e due uomini, tre residenti nella città ducale e una in Calabria. L'indagine è stata condotta dalla Squadra mobile della questura di Pavia e dal commissariato di Vigevano. La vittima è un uomo poco più che quarantenne. Gli agenti di una volante lo hanno trovato in stato confusionale all'interno di un'abitazione lo scorso mese di novembre, inviata sul luogo su segnalazione di alcuni vicini.
Al momento dell’intervento, la scoperta: all’interno della villa si trovava rinchiuso il suo proprietario, in evidente stato di abbandono, incapace di provvedere a se stesso a causa del suo stato d’infermità psichico e bisognoso di cure appropriate. Alla vista delle forze dell'ordine ha chiesto aiuto, solo in casa e in condizioni precarie, senza acqua calda, riscaldamento e cibo razionato. Inoltre non gli era consentito di uscire ed entrare autonomamente a causa della presenza di una recinzione in filo spinato sul muro perimetrale della villa.
La vittima è stata soccorsa e successivamente ricoverata presso l’Ospedale civile di Vigevano. Partite le indagini, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dei quattro soggetti destinatari del provvedimento restrittivo, fatti aggravati dalla relazione domestica. Il sequestro sarebbe durato per quattro anni. Il piano, ordito con ogni probabilità dall'ex compagna, aveva come obiettivo quello di profittarsi del cospicuo patrimonio dell’uomo, vittima vulnerabile, al quale sono state sottratte diverse centinaia di migliaia di euro. Per le quattro persone sono scattate una serie di divieti, tra i quali quello di avvicinamento alla vittima e di comunicazione con qualsiasi mezzo con la stessa, nonché il loro assoggettamento al dispositivo del braccialetto elettronico.
(Adnkronos) - L'Ucraina ha proposto alla Russia un nuovo round di colloqui di pace per la prossima settimana. Lo ha annunciato Volodymyr Zelensky nel suo discorso della sera. "Il segretario del consiglio di sicurezza Umerov ha riportato di aver proposto il prossimo incontro con la parte russa per la prossima settimana - ha detto il presidente ucraino - bisogna dare nuovo slancio ai negoziati".
"Un incontro al più alto livello è necessario per assicurare veramente la pace", ha sottolineato Zelensky. A giugno si sono avuti due incontri successivi tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul durante i quali non si sono fatti passi avanti verso il cessate il fuoco.
"Scambi di prigionieri, il ritorno dei bambini, la fine delle uccisioni. E un incontro a livello di leader è necessario per assicurare veramente la pace, una pace veramente duratura. L'Ucraina è pronta per questo incontro", ha detto ancora Zelensky, aggiungendo che "si deve fare di tutto per ottenere il cessate il fuoco e i russi devono smettere di scappare dalle decisioni".
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(Adnkronos) - La procura di Milano indaga il sindaco Sala "per il reato di fare l'amministratore" e attraverso l'inchiesta che sta terremotando la giunta comunale esprime un "desiderio di supplenza per una politica urbanistica su cui non concorda, ma che così riesce a orientare". È netta la posizione dell'ex sindaco Pd di Lodi, Simone Uggetti. "Data la mia storia personale - dice all'Adnkronos - posso spingere sull'acceleratore".
Era maggio 2016, il governo era guidato dall'allora segretario Pd Matteo Renzi, quando Uggetti venne arrestato e portato a San Vittore con l'accusa di turbativa d'asta per aver manipolato un bando da 5mila euro per la gestione delle piscine estive. Dieci giorni in carcere, quasi un mese ai domiciliari, una carriera politica finita (si dimise nell'agosto) e una nube su di lui che non si dissipò del tutto fino al giugno 2023, quando venne assolto nel processo di appello bis. Una storia giudiziaria che ne ha fatto, suo malgrado, un simbolo dei rischi che corre un amministratore pubblico, a prescindere dal colore politico. Rimasto iscritto al Pd, Uggetti lo ricorda in ogni occasione e dall'interno richiama il suo partito a posizioni garantiste. Lo ha fatto quando l'anno scorso venne arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti e a maggior ragione lo fa ora, che a essere indagato (senza richiesta di misure cautelari) è un sindaco di centrosinistra.
Sui reati contestati a Sala l'ex sindaco di Lodi non nasconde la sua perplessità. "Per quel che ho letto nelle chat apparse sulla stampa, di fatto ha avuto delle interlocuzioni di lavoro, dei rapporti naturali e fisiologici".
"È normale che un architetto importante (Stefano Boeri, anche lui indagato, ndr) parli con il sindaco e che il sindaco parli con l'assessore (Giancarlo Tancredi, per cui la procura ha chiesto i domiciliari, ndr) e forse con il presidente della commissione Paesaggio (Giuseppe Marinoni, per cui è stato chiesto il carcere, ndr). L'inchiesta ha forse scoperto che esistono delle relazioni sociali? È un'inchiesta sociologica? Nel caso esistono ottime facoltà di sociologia a Milano", commenta sarcastico Uggetti, sfidando "i presunti moralisti: sarebbe molto interessante vedere intercettati per anni i loro telefoni...".
Impossibile per l'ex sindaco di Lodi non empatizzare con chi guida Palazzo Marino. "Non solo per l'aspetto giudiziario, mi rivedo anche nelle reazioni dei partiti", dice all'Adnkronos. All'epoca del suo arresto furono durissimi gli attacchi dell'M5s (Luigi Di Maio se ne scusò pubblicamente anni dopo). "Per i 5 Stelle il garantismo è una malattia", osserva, non stupito dalle critiche rivolte in questi giorni a Sala dai pentastellati. Bolla invece come "incredibili e pazzesche" le prese di posizione di alcuni esponenti del centrodestra, in primis il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Critiche arrivate dalla seconda carica dello Stato che - secondo l'ex sindaco dem - avrebbero forse dovuto accelerare una 'difesa' di Sala da parte del Pd. "Per mio temperamento, io sarei stato più rapido, ma meglio tardi che mai". E alla fine, nonostante "timori e tentennamenti", la presa di posizione è stata "adeguata nei confronti del sindaco e dell'amministrazione. Questo è l'importante". Certo - aggiunge Uggetti, che al Pd non fa mai sconti - "nel mio partito ideale ci potrebbero essere delle dichiarazioni precedenti al via libera della segretaria".
Su un altro punto l'ex sindaco di Lodi non concorda con la linea dem: "Io non credo che questo sia il momento per avviare una riflessione sulle politiche urbanistiche. È evidente che il prezzo delle case a Milano sia un problema da affrontare, ma non c'entra nulla con l'inchiesta. Aprire un dibattito adesso rischierebbe di mischiare pericolosamente i piani". Consigli a Sala, invece, Uggetti non si sente di darne. "Non ne ha bisogno. Ha coraggio e un mandato dei cittadini, sono sicuro che continuerà sulla sua strada, anche con maggiore determinazione di prima".
Leggi tutto: Sala indagato, Uggetti: "Amministrare non è reato, vada avanti determinato"
(Adnkronos) - Erika Strambi potrebbe aver incontrato qualcuno prima di morire. La sua auto, una Mini Cooper nera ritrovata in un fossato con le chiavi ancora inserite nel quadro, senza segni evidenti di una manovra brusca o di un'uscita di strada accidentale, lascia sospettare che possa essere stata posizionata lì, di proposito. Un tentativo, forse, di simulare un incidente e depistare le indagini. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti e aspetta i risultati dell'autopsia - attesi forse già lunedì - per stabilire se la donna è stata uccisa.
Cinquantatré anni, residente a Milano, si muoveva con le stampelle per un difetto congenito. La sua scomparsa è stata denunciata dal padre la mattina del 7 luglio. Due giorni prima Erika aveva trascorso la serata in un locale karaoke di Segrate. All'una di notte circa aveva salutato gli amici e dopo aver rifiutato un passaggio offerto da un conoscente è salita sulla sua macchina, da sola. Poi si sono perse le tracce. Il cellulare si è spento alle 7 del mattino, probabilmente per la batteria scarica. Durante la notte, le telecamere di sorveglianza hanno rilevato la targa della sua auto di passaggio lungo le strade provinciali dalle parti dell'aeroporto di Linate e il Parco della Muzza, ben lontano da casa sua.
È stato un agricoltore a trovare il corpo senza vita di Erika, nelle campagne tra Peschiera Borromeo e Pantigliate, nel Milanese, lo scorso 16 luglio, undici giorni dopo la sua scomparsa. La donna è stata rinvenuta a duecento metri dall'auto, distanza che rende poco probabile l'ipotesi di un malore o di un incidente casuale. Posizionata supina e in un'area isolata e senza segni evidenti di violenza, i carabinieri non escludono che abbia incontrato qualcuno. Secondo i tabulati telefonici non sono state rilevate chiamate tradizionali, ma solo attività di navigazione e utilizzo di app.
Leggi tutto: Auto in un fosso e corpo a 200 metri, è giallo sulla morte di Erika Strambi
(Adnkronos) - Nessuna notizia di Valentina Greco, la 42enne di Cagliari scomparsa in Tunisia. Da circa tre anni vive a Sidi Bou Said, la città degli artisti a pochi chilometri da Tunisi, dove lavorava da casa come freelance. Dal 9 luglio la famiglia non ha più sue notizie, ha presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri di Cagliari e si è affidata anche all'associazione Penelope, specializzata in persone scomparse. “Ci siamo messi immediatamente a disposizione della famiglia - spiega all'Adnkronos l'avvocato Gianfranco Piscitelli -. Siamo attivi 24 ore su 24 con tutti gli organismi ufficiali e abbiamo l'appoggio dell'ufficio del commissario straordinario di Governo”.
Non è in Italia che sono concentrate le ricerche e l'associazione Penelope si sta mobilitando sul fronte nordafricano. “Abbiamo fatto appelli e comunicati stampa in lingua francese e siamo in contatto con la comunità degli italiani in Tunisia - chiarisce Piscitelli -. Ora aspettiamo che nei prossimi giorni il fratello riesca ad andare sul posto e lo faremo appoggiare da persone con cui siamo già in contatto”.
Tutte le piste sono aperte. Valentina Greco è molto impegnata sul sociale per la difesa dei diritti civili e delle donne ma ha avuto qualche problema di salute in passato. Quando la polizia tunisina ha raggiunto il suo appartamento nella località tunisina vicino a Cartagine, celebre per essere bianca e azzurra, ha trovato i suoi tre gatti. Erano i suoi compagni inseparabili e quando si spostava li affidava a un'amica veterinaria che li accudiva, invece lei non ne sapeva nulla e gli animali erano affamati. Tutti elementi che alimentano le paure di parenti e amici che si stanno mobilitando in tutte le direzioni.
Leggi tutto: Italiana scomparsa in Tunisia, da 10 giorni nessuna notizia di Valentina Greco
(Adnkronos) - L’ambasciata d’Italia a Tunisi, "grazie alla eccellente collaborazione con le autorità tunisine", è riuscita a ritrovare la cittadina italiana Valentina Greco, che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia da alcuni giorni. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni. La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa. Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla.
Leggi tutto: Ritrovata Valentina Greco, Tajani telefona alla madre
(Adnkronos) - L’ambasciata d’Italia a Tunisi, "grazie alla eccellente collaborazione con le autorità tunisine", è riuscita a ritrovare la cittadina italiana Valentina Greco, che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia da alcuni giorni. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni. La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa. Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla.
Valentina Greco, 42enne di Cagliari, da circa tre anni vive a Sidi Bou Said, la città degli artisti a pochi chilometri da Tunisi, dove lavora da casa come freelance. Dal 9 luglio la famiglia non aveva più sue notizie.
Leggi tutto: Tunisia, ritrovata Valentina Greco: Tajani telefona alla madre
(Adnkronos) - L’ambasciata d’Italia a Tunisi, "grazie alla eccellente collaborazione con le autorità tunisine", è riuscita a ritrovare la cittadina italiana Valentina Greco, che aveva interrotto i contatti con la sua famiglia da alcuni giorni. Sono in corso verifiche mediche, ma le apparenti condizioni della connazionale non desterebbero al momento particolari preoccupazioni. La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa. Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla.
Valentina Greco, 42enne di Cagliari, da circa tre anni vive a Sidi Bou Said, la città degli artisti a pochi chilometri da Tunisi, dove lavora da casa come freelance. Dal 9 luglio la famiglia non aveva più sue notizie.
“Ho parlato con Valentina, era svenuta dentro casa: l'hanno ritrovata e la stanno portando in ospedale”. Roberta Murru è al settimo cielo, ha appena parlato con la figlia Valentina, e all'Adnkronos spiega: “Bisogna fidarsi delle madri, io insistevo perché cercassero dentro casa. Anni fa aveva avuto un'embolia ed era svenuta dentro casa. Con i gatti lì non poteva essersi allontanata e sentivo che poteva essere capitato qualcosa in casa”.
Prima di essere trasportata in ospedale Valentina Greco ha spiegato alla madre ciò che è successo. “Stava pulendo l'armadio, è svenuta ed è rimasta lì dentro. Mi ha detto che si sentiva ancora male e la stavano portando in ospedale, ma ero troppo contenta di sentirla”. Le indagini per la sua scomparsa andavano in tutte le direzioni, ma Roberta Murru aveva le sue sensazioni e insiste: “Bisogna fidarsi delle madri, io me lo sentivo che poteva essere successo qualcosa in casa legato ai suoi problemi di salute".
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