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Fisco, Cuchel (Commercialisti): "nuova Rottamazione cartelle? potenziale introito di 30 mld per Stato"

15 Maggio 2025
Marco Cuchel, presidente dell

(Adnkronos) - "Dal nostro osservatorio sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle per un potenziale introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi; somme iscritte a bilancio ma che senza una nuova rottamazione diverrebbero nella quasi totalità inesigibili. Mettere i cittadini, che hanno incontrato difficoltà, nelle condizioni di tornare in bonis con lo Stato è un dovere in uno Stato di diritto come quello Italiano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale Commercialisti, sulle opportunità del disegno di legge sulla rottamazione quinquies delle cartelle attualmente in fase di approvazione in Parlamento, che dovrebbe riguardare la possibilità di sanare i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. 

Le modalità 

"Prevedere una rateizzazione lunga in 120 rate mensili tutte uguali per il pagamento delle imposte arretrate e la decadenza dal beneficio a seguito di 8 rate, a nostro avviso, è l’unica forma per far sì che il contribuente possa sistemare l’arretrato e poter pagare il corrente, cosa che invece tutte le altre quattro rottamazioni non permettevano. Abbiamo sollevato più volte la questione sulla sostenibilità del pagamento e finalmente il legislatore sembra averla percepita. Ci auguriamo che in tempi brevi possa trovare piena attuazione il disegno di legge in discussione al Parlamento", spiega Cuchel.  

E Cuchel ribadisce la posizione dei professionisti "Siamo totalmente favorevoli ad nuova rottamazione delle cartelle ritenendola necessaria per milioni di contribuenti che hanno il desiderio di onorare i propri debiti con il fisco. Inoltre la nuova rottamazione è necessaria anche perché interverrebbe in un momento storico dove l’agenzia della riscossione ha notificato milioni di cartelle del periodo Covid e il regime sanzionatorio è stato ridimensionato per effetto dell’attuazione della delega fiscale". 

 

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No a standard imposti dai social ai ragazzi, medici estetici nelle scuole

15 Maggio 2025
No a standard imposti dai social ai ragazzi, medici estetici nelle scuole

(Adnkronos) - Imparare 'la bellezza' - oltre le imposizioni di influencer e Vip e oltre la dittatura dei 'filtri' e della perfezione sui social - è possibile. Nel 2024 la Società italiana di medicina estetica (Sime) ha dato vita a un progetto educativo dal titolo 'Laboratorio di bellezza', rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori della Calabria per superare i modelli convenzionali. E quest'anno gli esperti sono tornati nelle classi per verificare i risultati scoprendo che il progetto ha lasciato il segno. A raccontare l'esperienza Rosanna Catizzone, segretario generale della Sime, società che aprirà il suo 46esimo congresso domani a Roma.  

"Il progetto - spiega Catizzone - è stato realizzato con le classi di seconda media dell'Istituto comprensivo di Taverna (Catanzaro) e con le terze liceo di un istituto di Cittanova (Reggio Calabria). L'obiettivo era ambizioso: proporre una nuova idea di bellezza, autentica e libera dagli standard imposti da influencer e celebrità. E la risposta è stata sorprendente. Ai ragazzi è stato proposto un concetto di bellezza integrata: non solo esteriore, ma anche interiore, emotiva, culturale e spirituale. Sono stati esplorati temi come il garbo, l'eleganza dei modi, la grazia, la solidarietà, l'amicizia, la libertà. Messaggi semplici, ma potenti sono stati ripetuti con forza: 'La bruttezza non esiste, siete tutti belli così come siete'. Un invito a valorizzarsi, ad accettarsi, a non inseguire modelli irraggiungibili e artefatti". 

Per contrastare il culto della perfezione estetica e la pressione del confronto continuo, aggiunge l'esperta, "si è parlato anche di ciò che è veramente brutto: la violenza, l'arroganza, il pregiudizio, il bullismo, il body shaming. Con il supporto di tecniche di comunicazione coinvolgenti come il Metaplan e la Simulata, i ragazzi sono stati protagonisti attivi: hanno guardato video, risposto a domande e condiviso pensieri. Le insegnanti hanno riscontrato un alto livello di partecipazione, soprattutto tra i più giovani, che hanno risposto con entusiasmo, attraverso disegni, messaggi scritti e feedback personali. Il riscontro più emozionante - prosegue Catizzone - lo abbiamo avuto un anno dopo: i ragazzi ricordavano i messaggi ricevuti e avevano fatto propri i concetti appresi. Questo dimostra che parlare ai ragazzi con sincerità, senza filtri né giudizi, può davvero produrre un cambiamento profondo". 

"Anche attraverso questi progetti rivolti ai giovanissimi, Sime conferma e ribadisce la sua mission educativa - commenta il presidente della società scientifica, Emanuele Bartoletti - E' necessario insegnare alle nuove generazioni che la vera bellezza è pensiero, cultura, rispetto, empatia. E che la libertà di essere se stessi è il più potente atto di bellezza. Sulla scia dell'esperienza della dottoressa Catizzone, la Sime, attraverso una iniziativa di Nadia Fraone, consigliere della società, sta proponendo al ministero dell'Istruzione e del Merito uno studio pilota per un programma educativo che promuova un concetto di medicina estetica basato sulla salute, sulla prevenzione e sul benessere psicofisico".  

Questi i punti del progetto: informare gli studenti su cosa sia realmente la medicina estetica e sul suo ruolo preventivo; sensibilizzare i giovani sull'importanza della prevenzione per mantenere la salute e la bellezza naturale; promuovere il concetto di benessere psicofisico integrato, che unisce salute fisica, mentale ed emotiva; contrastare i pregiudizi e le disinformazioni sulla medicina estetica e sull’immagine corporea; insegnare a distinguere i trattamenti estetici realmente utili da quelli inutili o dannosi; favorire comportamenti sani e responsabili per il proprio benessere; fornire strumenti scientifici per un'informazione corretta. 

"Confidiamo molto nel successo di questa iniziativa - affermano i promotori - perché oggi più che mai gli adolescenti sono esposti a messaggi fuorvianti che circolano sui social media, veicolando ideali di bellezza falsati e pericolosi. Troppe trasformazioni richieste da ragazze giovanissime, e acconsentite da professionisti senza scrupoli che nulla hanno a che fare con la vera medicina estetica, rappresentano una deriva che non possiamo più ignorare. E' tempo di intervenire con decisione". 

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Fisco, Cuchel (Commercialisti): "Nuova Rottamazione cartelle? potenziale introito di 30 miliardi per Stato"

15 Maggio 2025
Marco Cuchel, presidente dell

(Adnkronos) - "Dal nostro osservatorio sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle per un potenziale introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi; somme iscritte a bilancio ma che senza una nuova rottamazione diverrebbero nella quasi totalità inesigibili. Mettere i cittadini, che hanno incontrato difficoltà, nelle condizioni di tornare in bonis con lo Stato è un dovere in uno Stato di diritto come quello Italiano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale Commercialisti, sulle opportunità del disegno di legge sulla rottamazione quinquies delle cartelle attualmente in fase di approvazione in Parlamento, che dovrebbe riguardare la possibilità di sanare i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. 

Le modalità 

"Prevedere una rateizzazione lunga in 120 rate mensili tutte uguali per il pagamento delle imposte arretrate e la decadenza dal beneficio a seguito di 8 rate, a nostro avviso, è l’unica forma per far sì che il contribuente possa sistemare l’arretrato e poter pagare il corrente, cosa che invece tutte le altre quattro rottamazioni non permettevano. Abbiamo sollevato più volte la questione sulla sostenibilità del pagamento e finalmente il legislatore sembra averla percepita. Ci auguriamo che in tempi brevi possa trovare piena attuazione il disegno di legge in discussione al Parlamento", spiega Cuchel.  

E Cuchel ribadisce la posizione dei professionisti "Siamo totalmente favorevoli ad nuova rottamazione delle cartelle ritenendola necessaria per milioni di contribuenti che hanno il desiderio di onorare i propri debiti con il fisco. Inoltre la nuova rottamazione è necessaria anche perché interverrebbe in un momento storico dove l’agenzia della riscossione ha notificato milioni di cartelle del periodo Covid e il regime sanzionatorio è stato ridimensionato per effetto dell’attuazione della delega fiscale". 

 

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Aggressioni in corsia, negli ospedali Gsd corsi di Krav Maga con Gabrielle Fellus

15 Maggio 2025
Aggressioni in corsia, negli ospedali Gsd corsi di Krav Maga con Gabrielle Fellus

(Adnkronos) - 'I Respect - La cultura del rispetto' entra negli ospedali del Gruppo San Donato che lancia "un'iniziativa concreta, nata anche grazie al supporto di Gsd Foundation Ets, rivolta a medici, infermieri, operatori sanitari e operatori amministrativi" che verranno addestrati a prevenire, gestire e controllare le aggressioni verbali e fisiche in corsia da una 'guru' d'eccezione. Gabrielle Fellus, l'unica donna in Italia ad aver raggiunto il livello Expert (Ikmf) di Krav Maga come istruttrice in area civile, ha ideato il workshop formativo che ha preso il via nei policlinici bergamaschi San Marco e San Pietro e coinvolgerà anche gli Irccs milanesi ospedale San Raffaele e Policlinico San Donato.  

L'obiettivo è duplice, spiegano da Gsd Foundation: "Sensibilizzare le persone e fornire strumenti pratici ed efficaci per riconoscere i segnali precoci di un comportamento aggressivo e intervenire in sicurezza, riducendo i rischi per l'incolumità del personale, senza mai ricorrere alla violenza. Una necessità, dato l'aumento preoccupante, negli ultimi anni, degli episodi di violenza ai danni del personale sanitario, fenomeno che ha spinto il ministero della Salute a emanare la Raccomandazione n. 8/2007, proprio per indicare alle strutture sanitarie le misure da adottare nella prevenzione e gestione degli atti di aggressione a tutela degli operatori". 

"Il primo passo per contenere il conflitto - afferma Fellus - è riconoscere il valore del rispetto: per se stessi, per gli altri e per il proprio ruolo professionale. In ospedale o in ambulatorio il dialogo, il controllo dello spazio, della voce e dello sguardo diventano strumenti di autodifesa consapevole, senza escalation. Questo workshop nasce proprio per fornire i mezzi principali per riconoscere, prevenire e gestire i comportamenti aggressivi, tutelando la salute fisica e psicologica di chi ogni giorno si prende cura degli altri. La prevenzione parte dal rispetto reciproco e dalla consapevolezza del proprio valore professionale", sottolinea l'esperta. Fellus ha seguito corsi di formazione nelle aree Security, Vip Protection e Law Enforcement, ricorda la Gsd Foundation. Si è specializzata nell'insegnamento a donne, bambini e persone diversamente abili, e ha creato un metodo - gestito dalla sua associazione 'I Respect' - grazie al quale ha supportato donne vittime di violenza, minori con problemi di bullismo, dipendenze e disturbi alimentari, ansie, attacchi di panico e stati di depressione, collaborando con importanti strutture ospedaliere. 

Il corso rivolto agli operatori Gsd - descrive una nota - ha una durata di 2 ore, prevede un massimo di 50 partecipanti e si sviluppa in 5 fasi:  

1) Teoria: i principi del rispetto reciproco e le basi per rafforzare autostima e assertività; 2) Giochi propedeutici: esercizi ludici per sciogliere le tensioni e favorire l'interazione; 3) Pratica a coppie: tecniche mirate per la gestione di situazioni aggressive, con scambio di ruoli tra 'vittima' e 'aggressore'; 4) Condivisione: analisi di casi reali e narrazione di esperienze personali; 5) Simulazioni realistiche: esercitazioni in situazione per consolidare la capacità di reazione. 

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Ia, Intesa Sp, 18,6% imprese già strutturate riconoscono valore strategico tecnologie digitali

15 Maggio 2025
Ia, Intesa Sp, 18,6% imprese già strutturate riconoscono valore strategico tecnologie digitali

(Adnkronos) - Il 18,6% delle imprese italiane ha già strutturato soluzioni intelligenza artificiale (Ia) con un interesse in forte crescita guidato dal riconoscimento del suo valore strategico, quasi una su due (43%) segnala già un miglioramento dell’efficienza operativa. L’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi aziendali è destinato a crescere nel prossimo futuro con effetti rilevanti sul fatturato che potrà aumentare fino al 29% e sui costi che potranno ridursi del 17% nei prossimi 3 anni. Lo sottolinea la ricerca di Intesa Sanpaolo e Luiss Guido Carli sull’integrazione tra intelligenza artificiale e persone è il futuro.  

Accanto allo sviluppo tecnologico, fondamentale per le imprese il rafforzamento delle competenze: 8 su 10 investiranno in percorsi formativi specifici nei prossimi tre anni e il 42% lo farà in collaborazione con le università; tra le competenze trasversali necessarie, quelle digitali giocano un ruolo centrale per il 62% delle imprese 

Investire sulle persone è condizione necessaria per valorizzare appieno il potenziale della tecnologia, l’Ia è un'opportunità significativa per la crescita delle imprese italiane, ma deve accompagnarsi a investimenti mirati in formazione e a una visione strategica e organizzativa integrata, capace di trasformarla in una leva di creazione di valore sostenibile 

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Pochi medici e senza pediatria,di nuovo in piazza il Mandrolisai

15 Maggio 2025
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Protesta davanti all'ospedale di Sorgono, 'dateci medici cubani'
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Economia circolare, l'Italia leader ma l'import di materiali rimane elevato

15 Maggio 2025
Economia circolare, l

(Adnkronos) - L’Italia mantiene il suo primato per livelli di circolarità, in seconda posizione dopo i Paesi Bassi tra i 27 Paesi Ue ma in prima posizione nel confronto con le altre principali economie europee (Germania, Francia e Spagna). E aumenta la produttività delle risorse, con un miglioramento del 20% rispetto al 2019. Allo stesso tempo, però, la dipendenza dalle importazioni di materiali rimane elevata. Nel 2023 è stata pari al 48% del fabbisogno complessivo, valore nettamente superiore a quello dell’Ue che nello stesso anno si è attestato al 22%. Il costo delle nostre importazioni è salito da 424,2 Mld di euro nel 2019 a ben 568,7 Mld nel 2024, con un aumento del 34%. Questa l'analisi contenuta nel Rapporto 2025 sull’economia circolare del Circular Economy Network (Cen), promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e realizzato in collaborazione con Enea, presentato in occasione della Conferenza nazionale sull’economia circolare.  

“Bene ma non benissimo - dice Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile - In un contesto economico e politico incerto, con l’aggravarsi di conflitti internazionali, in cui anche le materie prime giocano un ruolo fondamentale, l’Italia deve decidere se rafforzare la sua leadership nella circolarità o perdere questo vantaggio. Per far decollare davvero l’economia circolare dobbiamo cambiare prospettiva. Oggi si punta troppo sulla gestione dei rifiuti e troppo poco su azioni a monte, come progettare prodotti che durano di più, si riparano facilmente e si possono riutilizzare. Inoltre, il mercato delle materie prime seconde è ancora debole e mancano strumenti efficaci per monitorare i veri progressi sulla circolarità che non si misurano solo dai rifiuti. Per superare questi ostacoli, bisogna rendere più convenienti per tutti, sia per chi produce sia per chi consuma, le scelte sostenibili; usare la leva fiscale per premiare chi riduce gli sprechi e introdurre criteri circolari anche negli acquisti pubblici. L’economia circolare non è solo una buona idea per l’ambiente, ma è un’occasione concreta di innovazione e sviluppo”. 

“L’Italia si conferma tra i primi in Europa in termini di circolarità, in particolare su produttività delle risorse, riciclo dei rifiuti e tasso di utilizzo circolare dei materiali, rimane invece indietro negli investimenti privati per la circolarità delle attività produttive - afferma Claudia Brunori, direttrice del dipartimento di Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali di Enea - Nell’attuale quadro di instabilità geopolitica e climatica occorre limitare la nostra dipendenza dall’importazione di materiali che è oltre il doppio rispetto alla media europea. Pertanto, risulta urgente l’implementazione di un sistema economico basato su un approccio circolare a partire dall’eco-design e dall’innovazione di prodotto, che garantisca un approvvigionamento sostenibile e sicuro delle materie prime, con particolare riguardo a quelle critiche e strategiche”.  

IL RAPPORTO - Utilizzando il sistema europeo di indicatori, l’Italia risulta leader per livello complessivo di circolarità fra le principali economie europee e seconda fra i 27 Paesi europei. La performance migliore è dei Paesi Bassi (70,6 punti), seguita dal nostro Paese con 65,2 punti. La Germania si classifica in terza posizione (60,6 punti). La Francia e la Spagna si trovano in quinta e settima posizione totalizzando rispettivamente, 58,7 e 56,9 punti. Nel 2023 l’Italia ha raggiunto una produttività delle risorse pari a 4,3 euro di Pil per ogni kg di risorse consumate. Si tratta di un dato nettamente superiore alla media Ue (2,7 euro/kg) e anche a quella di Paesi come Spagna (4,1 euro/kg), Francia (3,5 euro/kg) e Germania (3,4 euro/kg). L’Italia ha confermato nel 2023 gli ottimi livelli di tasso di utilizzo circolare di materia, facendo segnare un valore pari al 20,8%, a fronte di una media dell’11,8% nell’Ue, con una crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2019. È la performance migliore tra i principali Paesi europei, seguita dalla Francia (17,6%), dalla Germania (13,9%) e dalla Spagna (8,5%).  

Ottime le performance dell’Italia anche nella gestione dei rifiuti. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani in Italia è cresciuto di 3,2 punti percentuali rispetto al 2019, attestandosi al 50,8% nel 2023. Confrontando le performance dei quattro principali Paesi europei, solo la Germania fa meglio dell’Italia con il 68,2%, mentre risultano peggiori le performance di Francia (42,2%) e Spagna (41,4%). Il consumo dei materiali per abitante (11,1 tonnellate nel 2023) è minore della media europea (14,1 t) ma è in crescita, mentre altri Paesi come Germania, Francia e Spagna lo stanno riducendo. 

Nel 2023, gli investimenti privati in alcune attività tipiche dell’economia circolare (riciclo, riparazione, riutilizzo, noleggio e leasing) nell’Ue 27 sono stati pari a 130,6 miliardi di euro (0,8% del Pil). L’Italia, con 10,2 miliardi (0,5% del Pil), si colloca al terzo posto dopo Germania e Francia, ma registra un calo significativo rispetto al 2019: -22% in valore assoluto e -0,2 punti percentuali in rapporto al Pil. Anche sul fronte occupazionale l’Italia perde terreno in valore assoluto: 508mila occupati in alcune attività tipiche dell’economia circolare, con un calo del 7% rispetto al 2019. Tuttavia, in rapporto al totale degli occupati, l’Italia si allinea alla media Ue del 2%, superando Francia (1,8%) e Germania (1,7%). 

UNO SCENARIO PIU' CIRCOLARE - Uno studio della Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha stimato i potenziali benefici per l’Italia con una crescita del tasso di riciclo dell’1,5% annuo, una riduzione della produzione di rifiuti dell’1% annuo e una riduzione del consumo di materiali del 3,5% annuo. Questo scenario più circolare genererebbe al 2030 una riduzione del 14,5% del consumo di materiali (rispetto al 2020), una diminuzione di 17 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, un aumento del tasso di riciclo fino all’89,8% (+18%), e soprattutto una riduzione di 40 milioni di tonnellate della dipendenza da importazioni con un risparmio di 82,5 miliardi di euro. Va inoltre considerato che a livello di impatto climatico le misure di circolarità hanno un valore strategico nel percorso di decarbonizzazione verso la neutralità climatica.  

E la Commissione europea stima che l’aumento della circolarità può ridurre i costi del sistema energetico in Europa del 7% tra il 2031 e il 2050, pari a 45 miliardi di euro di risparmio annuo. 

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Pa, Gigliuto (Istituto Piepoli): "Piattaforma Send migliorerà vita italiani"

15 Maggio 2025
Livio Gigliuto

(Adnkronos) - “Quello che emerge dall’indagine portata avanti con PagoPA è, innanzitutto, il ruolo che ha avuto la digitalizzazione nella vita della pubblica amministrazione italiana. Gli intervistati ci hanno detto che il percorso di digitalizzazione è stato sicuramente difficile. Infatti, 9 persone su 10 hanno detto che c’è stata qualche difficoltà, ma poi l’87 per cento degli intervistati ha rimarcato che è stato utile perché ha reso la vita dei cittadini più semplice”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Piepoli, Livio Gigliuto, all’evento ‘PagoPA: la Pubblica Amministrazione che semplifica’ che si è tenuto a Roma, presentando i risultati dell’indagine condotta dall’istituto inerente la digitalizzazione della pubblica amministrazione.  

Gigliuto ha poi sottolineato che “lo stesso succederà con la piattaforma Send che ancora è poco diffusa”, poi ha continuato ad illustrare i dati della ricerca dicendo che il rapporto tra italiani e PagoPA è ottimo e che per i primi la società “è stata e sarà protagonista del percorso di modernizzazione del Paese” 

“Nonostante tutto – ha concluso il presidente dell’Istituto Piepoli -, c’è sempre qualcosa da migliorare. Serve più formazione per accettare la digitalizzazione, ma tra i dipendenti della pubblica amministrazione su questo c’è grande fiducia” 

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Fine vita, morto paziente in Emilia Romagna: era in attesa del suicidio assistito

15 Maggio 2025
Corsia di ospedale - Fotogramma

(Adnkronos) - Era in attesa di sottoporsi al suicidio assistito e aveva completato tutte le fasi dell’iter burocratico previsto per accedere al trattamento. La procedura però si era interrotta dopo che il Tar dell’Emilia Romagna aveva accolto la richiesta di sospensiva avanzata da Valentina Castaldini, consigliera regionale di Forza Italia. E così il paziente è morto per cause naturali, a poche ore dalla discussione sul ricorso cautelare che il Tribunale amministrativo regionale avrebbe esaminato nella giornata di oggi.  

A comunicare l’avvenuto decesso sono stati Domenico Menorello e Francesco Fersini, legali della Castaldini e di molti comitati pro-vita che si sono costituiti nel corso dei mesi.  

“In udienza è stato comunicato il decesso per cause naturali del paziente che era in attesa di accedere al suicidio assistito, dunque è cessato il motivo di ricorso per quanto riguarda la fase cautelare della sospensiva“ spiegano gli avvocati, che specificano come rimanga comunque valida la richiesta avanzata al Tar affinché vengano discusse le delibere regionali che disciplinano la materia.  

La richiesta di Castaldini e delle associazioni è quella di fissare una serie di linee guida e procedure omogenee per le Ausl per somministrare il farmaco che porta al suicidio assistito. Il tutto in attesa di una legge nazionale che regolamenti la materia, visto che la Regione Emilia Romagna, con le delibere approvate dalla giunta Bonaccini nel 2024 che depenalizzano l’aiuto al suicidio in specifiche condizioni, seguendo le indicazioni stabilite dalla Corte costituzionale nel 2019, si era mossa in autonomia rispetto al governo centrale. Nel frattempo la consigliera Castaldini - anche di recente - ha sempre ribadito che il ricorso presentato al Tar trova fondamento nel fatto che il tema del fine vita sia di competenza esclusiva di una legge nazionale. 

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Sostenibilità, Ronchi: "Circolarità è un fattore decisivo di competitività"

15 Maggio 2025
Sostenibilità, Ronchi:

(Adnkronos) - “Il Made in Italy dipende dall'import di materiali. Il 48% dei materiali che consumiamo sono importati e molto costosi, basti pensare che l'importazione di materiali come combustibili fossili, minerali, metalli e biomasse di vario genere, costa circa 500 miliardi. Per l'Italia migliorare la circolarità non vuol dire solo riciclo, vuol dire anche ridurre gli sprechi, prolungare l'utilizzo dei prodotti, migliorare il riciclo e l'impiego di materie prime e seconde derivanti dal riciclo; quindi risparmiare materiali e usarli in modo più efficiente, è per noi un fattore decisivo di competitività”. Così Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, alla Conferenza nazionale 'Circolarità per il rilancio del Made in Italy', presso la Biblioteca Nazionale a Roma, durante la quale è stato presentato il nuovo Rapporto sull’economia circolare. 

“Oggi abbiamo circa una decina tra regolamenti e direttive europee già approvate - dall’ecoprogettazione agli imballaggi, fino all’estensione della responsabilità del produttore e alla trasparenza informativa - che l’Italia è chiamata a recepire e attuare in modo efficace. Questo rappresenta, a mio avviso, il primo e più urgente impegno politico che il governo deve assumere a livello centrale”. 

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Rifiuti, Pichetto su impianti: "Sfida è avere un'Italia uniforme"

15 Maggio 2025
Rifiuti, Pichetto su impianti:

(Adnkronos) - Sul fronte del trattamento dei rifiuti "il 70% degli impianti sono al Centronord, la sfida nazionale è avere un'Italia uniforme. Perché significa quasi raddoppiare la nostra capacità di creare materia prima seconda e salubrità per i territori". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, nel suo intervento alla Conferenza Nazionale sull’Economia Circolare dal titolo 'Circolarità per il rilancio del made in Italy', oggi a Roma presso la Biblioteca Nazionale Centrale. 

Per raggiungere tale uniformità "ci vuole la determinazione di tutti: ci sono ancora alcune barriere di tipo ideologico, è chiaro che io dico che ci vogliono i termovalorizzatori; io so che ci sono realtà regionali che continuano ad andare avanti con le discariche, su questo io non sono d'accordo".  

"Noi non abbiamo materie prime. Il più grande giacimento che abbiamo è dato dall'immondizia, da ciò che abbiamo già utilizzato. Bisogna ingegnarsi e trovare nuovi percorsi. Noi stiamo andando avanti con la mappatura di aree, di miniere, di luoghi dove è possibile fare estrazione di alcuni minerali critici", ricorda il ministro. 

"L'Italia è un paese molto sviluppato sul fronte del riciclo. In alcuni settori siamo anche leader a livello mondiale. È chiaro che dobbiamo, man mano, anche adeguare quelle che sono le norme di individuazione, di catalogazione di ciò che oggi è rifiuto e, grazie alla tecnologia e alla ricerca, domani può essere materia prima. Non sono contrario al riuso - spiega - ma noi abbiamo un sistema che ci permette di avere il riciclo e quindi di non utilizzare più materia prima ma utilizzare il rifiuto come nuova materia prima". 

Non solo. "L'economia circolare in questo momento è già una gamba importante, è praticamente un settore produttivo, un settore manifatturiero, abbiamo migliaia di imprese che operano nel settore dell'economia circolare - continua - E' chiaro che producendo materia prima, l'economia circolare aiuta il sistema perché non devo andare a importarla nel mondo. Poi ci permette anche di fare un'esperienza, di attrezzarsi verso il futuro, perché nel futuro abbiamo bisogno di tutta una serie di materie che in alcune casi chiamiamo materie critiche". 

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