
(Adnkronos) - "La destra perde solo se c'è un'alternativa di governo con programmi e obiettivi precisi. Per ora l'alternativa è scarsa, che non ha la forza e la visione futura per dire di essere pronti a governare. Il leader può venire, ma dobbiamo avere un programma pluralistico". Così Romano Prodi a Otto e mezzo su La7.
"Il dialogo è quello che può portare alla formazione di una forza di un'ampiezza tale da rappresentare un'alternativa - sottolinea - Per ora non appoggio nessun nuovo movimento ma li guardo con interesse. Non mi chiedono consigli ma li posso dare anche se non me li chiedono".
"Meloni ha l'abitudine di dire cose diverse in Italia e all'estero", aggiunge Prodi prima di concludere che "non esiste un problema di alternativa al sistema democratico ma il governo fa figli e figliastri. Nella finanziaria taglia sovvenzioni per le metropolitane nelle grandi città governate dal centrosinistra quando tutti dicono proprio che servono. C'è un potere che discrimina".
Leggi tutto: Prodi: "Alternativa al governo è scarsa, non ha forza né visione"

(Adnkronos) - "La destra perde solo se c'è un'alternativa di governo con programmi e obiettivi precisi. Per ora l'alternativa è scarsa, che non ha la forza e la visione futura per dire di essere pronti a governare. Il leader può venire, ma dobbiamo avere un programma pluralistico". Così Romano Prodi a Otto e mezzo su La7.
"Il dialogo è quello che può portare alla formazione di una forza di un'ampiezza tale da rappresentare un'alternativa - sottolinea - Per ora non appoggio nessun nuovo movimento ma li guardo con interesse. Non mi chiedono consigli ma li posso dare anche se non me li chiedono".
"Meloni ha l'abitudine di dire cose diverse in Italia e all'estero", dice Prodi aggiungendo che "non esiste un problema di alternativa al sistema democratico ma il governo fa figli e figliastri. Nella finanziaria taglia sovvenzioni per le metropolitane nelle grandi città governate dal centrosinistra quando tutti dicono proprio che servono. C'è un potere che discrimina".
Secondo Prodi, la premier "Meloni è obbediente a Trump. Non parla mai di Europa ma di Occidente. Pensa che si possano difendere gli interessi del Paese senza l'Europa".
"L'Europa non ha contato nulla né a Gaza né in Ucraina - afferma - C'era sempre qualcuno dissidente che ha bloccato tutto. Se a un politico va bene così vuol dire che non vuole l'Ue. Abolire l'unanimità in Ue, eliminare il diritto di veto sarebbe la cosa più naturale da fare".
Prodi dice di trovare "interessante l'incontro fra Trump e Xi Jinping della prossima settimana. Peraltro, ho sempre detto che non saremmo mai arrivati alla pace senza un accordo Usa-Cina. Senza un loro accordo - conclude - non si fa la pace".

(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Il Motomondiale riparte sabato 25 ottobre con la gara Sprint del Gran Premio della Malesia - in diretta tv e streaming. Si riparte dal trionfo, a sorpresa, dell'Aprilia di Raul Fernandez in Australia, seguito da VR46 di Fabio Di Giannantonio e dall'altra Aprilia di Marco Bezzecchi, protagonista di un finale di stagione in crescendo.
Ancora in difficoltà invece Pecco Bagnaia, caduto con la sua Ducati. Stagione finita invece per il compagno di scuderia Marc Marquez per infortunio, già laureatosi campione del mondo.
La gara Sprint del Gran Premio della Malesia di MotoGp è in programma sabato 25 ottobre alle ore 9. La gara corta si potrà seguire in diretta televisiva sui canali SkySport, ma anche in chiaro su TV8 e in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma web di TV8.
Leggi tutto: MotoGp, in Malesia si corre gara Sprint: orario e dove vederla in tv

(Adnkronos) - ''Oggi la prospettiva per l’Europa è tra le più difficili che io ricordi. Quasi ogni principio su cui si fonda l’Unione è sotto attacco''. Ad affermarlo oggi, venerdì 24 ottobre, è l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo in occasione della consegna del premio princesa de Asturias per la cooperazione internazionale. ''Abbiamo costruito la nostra prosperità sull’apertura e sul multilateralismo: ora affrontiamo protezionismo e azioni unilaterali. Abbiamo creduto che la diplomazia potesse essere la base della nostra sicurezza: ora assistiamo al ritorno della potenza militare come strumento per affermare i propri interessi. Abbiamo promesso leadership nella responsabilità climatica: ora vediamo altri ritirarsi mentre noi sosteniamo costi crescenti".
''Il mondo intorno a noi è cambiato radicalmente e l’Europa fatica a rispondere', ha continuato Draghi, "questo solleva una domanda cruciale: perché non riusciamo a cambiare? Ci viene spesso detto che l’Europa si forgia nelle crisi. Ma quanto grave deve diventare una crisi affinché i nostri leader uniscano le forze e trovino la volontà politica di agire? Dopo la grande crisi finanziaria e quella del debito sovrano la Bce, anche grazie al suo mandato europeo, si è evoluta in un’istituzione più federale: è stata anche avviata l’unione bancaria".
''Ma da allora, le nostre sfide sono diventate sempre più complesse e ora richiedono un’azione comune da parte degli Stati membri'', ha dichiarato l'ex presidente della Bce. ''Riguardano ambiti come la difesa, la sicurezza energetica e le tecnologie di frontiera che necessitano di scala continentale e investimenti condivisi. E in alcuni di questi settori, soprattutto difesa e politica estera, è necessario un grado più profondo di legittimità democratica. Da molti anni non abbiamo modificato la nostra governance''.
''Oggi siamo una confederazione europea che semplicemente non riesce a far fronte a tali esigenze'', ha osservato Draghi. ''Questo lascia responsabilità a livello nazionale che non possono più essere gestite efficacemente. E anche se volessimo trasferire più poteri all’Europa, questo modello non ci offre la legittimità democratica per farlo. Non è solo una questione di vincoli giuridici dei trattati Ue. Il vincolo più profondo è che, di fronte a questo nuovo mondo, non abbiamo costruito un mandato condiviso approvato dai cittadini per ciò che, come europei, intendiamo davvero fare insieme''.
''Non in ossequio a un sogno ma per necessità, il futuro dell’Europa deve essere un percorso verso il federalismo'' pragmatico costruito da ''coalizioni di volenterosi'', ha spiegato Draghi, ''ma, per quanto desiderabile sia una vera federazione, essa richiederebbe condizioni politiche che oggi non esistono. E le sfide che affrontiamo sono troppo urgenti per aspettare che emergano. Un nuovo federalismo pragmatico è quindi l’unica strada percorribile'', secondo Draghi. ''Si tratta di un federalismo basato su temi specifici, flessibile e capace di agire al di fuori dei meccanismi più lenti del processo decisionale dell’Ue''.
''Sarebbe costruito da 'coalizioni di volenterosi' attorno a interessi strategici condivisi, riconoscendo che le diverse forze dell’Europa non richiedono che ogni paese si muova allo stesso ritmo'', ha spiegato l'ex presidente. ''Immaginate paesi con settori tecnologici forti che concordano su un regime comune che consenta alle loro imprese di crescere rapidamente''. ''Nazioni con industrie della difesa avanzate che uniscono ricerca e sviluppo e finanziano appalti congiunti. Leader industriali che co-investono in settori critici come i semiconduttori, o in infrastrutture di rete che riducono i costi energetici. Questo federalismo pragmatico permetterebbe a chi ha maggiore ambizione di agire con la velocità, la scala e l’intensità delle altre potenze globali". Inoltre potrebbe ''contribuire a rinnovare lo slancio democratico dell’Europa stessa''.
''Aderire richiederebbe ai governi nazionali di ottenere il sostegno democratico per obiettivi condivisi specifici, diventando così una costruzione dal basso di uno scopo comune, non un’imposizione dall’alto'', secondo l'ex presidente. ''Tutti coloro che vogliono unirsi potrebbero farlo, mentre chi cerca di bloccare i progressi non potrebbe più trattenere gli altri. In breve, offre una visione piena di fiducia dell’Europa e una in cui i cittadini possono credere. Un’Europa in cui i giovani vedono il loro futuro. Un’Europa che rifiuta di essere calpestata. Un’Europa che agisce non per paura del declino, ma per orgoglio di ciò che può ancora realizzare. Dobbiamo offrire questa visione se vogliamo che l’Europa si rinnovi. E sono fiducioso che possiamo farlo'', ha concluso Draghi.
Leggi tutto: Ue, Draghi: "Sotto attacco principi su cui si fonda, futuro deve essere federalismo"

(Adnkronos) - Una donna di 52 anni, di origine americana, è stata travolta e uccisa dal treno Roma-Ciampino all’altezza della stazione Colle Mattia, tra Colonna e Monte Porzio Catone. È successo intorno alle 14.30. Sul posto, impegnati nelle indagini, gli agenti della Polfer. Testimoni avrebbero visto la donna inciampare. Saranno le telecamere di videosorveglianza a chiarire la dinamica di quello che potrebbe essere un incidente.
Leggi tutto: Roma, investita dal treno a Colle Mattia: morta 52enne americana

(Adnkronos) - Jannik Sinner tornerà in campo a Parigi. Mentre il tennista azzurro festeggiava oggi, venerdì 24 ottobre, la vittoria contro Alexander Bublik nei quarti di finale dell'Atp 500 di Vienna, volando così in semifinale, è stato sorteggiato il tabellone del Masters 1000 francese, in programma dal 27 ottobre al 2 novembre. Sinner, che ha ricevuto un bye al primo turno, esordirà al secondo turno contro il vincente della sfida tra l'americano Alex Michelsen e il belga Zizou Bergs, rispettivamente numero 34 e 40 del mondo.
Agli ottavi di finale per Sinner potrebbe esserci l'incrocio con il ceco Mensik, il serbo Kecmanovic oppure l'argentino Cerundolo. Ai quarti invece l'azzurro potrebbe trovare l'americano Ben Shelton o il russo Andrej Rublev, mentre in semifinale potrebbe andare in scena il derby azzurro con Lorenzo Musetti o Alexander Zverev, oltre che con Daniil Medvedev.
Soltanto in finale la sfida con il rivale, anche nel ranking, Carlos Alcaraz oppure con lo statunitense Taylor Fritz. Proprio lo spagnolo esordirà con Norrie o baez, mentre Musetti se la potrebbe vedere con un altro azzurro, Lorenzo Sonego, o un qualificato all'esordio nel torneo. Luciano Darderi affronterà la wild card francese Arthur Cazaux, mentre per Flavio Cobolli ci sarà il ceco Tomas Machac.

(Adnkronos) - Resta in carcere Luigi Moncardi, l'uomo accusato di omicidio aggravato dell'ex compagna Luciana Ronchi, 62 anni, accoltellata sotto la sua abitazione a Bruzzano, periferia nord di Milano. Lo ha stabilito la giudice delle indagini preliminari Lorenza Pasquinelli che riconosce la presenza "dei gravi indizi di colpevolezza" e ritiene il carcere l'unica misura possibile per "scongiurare non solo il pericolo di fuga, ma anche quello di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato".
Per la giudice la difficoltà di Morcaldi "di controllare i propri impulsi aggressivi e violenti emerge proprio dalla risoluzione criminosa adottata, intervenuta peraltro dopo un lasso significativo di tempo dalla separazione ed evidentemente vissuto nella palese incapacità di superare il rancore e gestire la frustrazione, nonché realizzata con modalità cruente, sprezzanti della pubblicità della situazione e con approccio psicologico evidentemente indifferente ad ogni possibile conseguenza della sua azione", si legge nel provvedimento.
Luigi Morcaldi, per il quale la gip Pasquinelli ha convalidato il fermo, ha ammesso di aver aggredito l'ex compagna Ronchi, ma riferisce "solo due o tre coltellate" e di averla colpita "per mero e momentaneo 'impeto', sopraffatto dalla rabbia, senza alcuna premeditazione e mosso solo dal proposito di 'darle una scossa'". "Voglio l'ergastolo, sono pentito", avrebbe poi affermato, come ricostruisce la sua legale Patrizia Iacobino, nel corso dell'interrogatorio nel carcere di San Vittore.
In più occasioni, avrebbe parlato di "una reazione emotiva improvvisa e non lucida" in seguito a un incontro casuale che finisce con almeno 14 coltellate con "un'arma acquistata circa trent'anni fa e che spesso era solito portare con sé, in parte per legittima difesa e in parte perché utilizzato come strumento per preparare e consumare i suoi pasti al parco".
Per la gip Pasquinelli c'è "un quadro indiziario certamente solido e specifico" dove occorre tenere conto della sua presenza la sera prima del delitto sotto la casa della vittima, la lettera "livorosa" al figlio e l'arma che è stata trovata su indicazione del 64enne, il video della fuga acquisito agli atti, le sue stesse dichiarazioni. "Il numero di coltellate inferte alla vittima e la zona anatomica attinta in via pressoché esclusiva (viso e collo) depongono in maniera inequivocabile per la sussistenza piena anche della volontarietà del reato commesso e del relativo evento, a prescindere dai tentativi del Morcaldi di ridimensionare ex post l'intensità del dolo omicidiario" conclude la giudice.
Leggi tutto: Omicidio Luciana Ronchi, ex resta in carcere. Gip: "Incapace di controllare rancore"

(Adnkronos) - "Vaccinare gli adulti e gli anziani contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) non solo riduce i costi sanitari diretti, ma rappresenta anche uno strumento concreto di contrasto all'antimicrobico-resistenza (Amr)". Lo ha detto Giovanna Elisa Calabrò, professoressa di Igiene e sanità pubblica all'università di Cassino e del Lazio Meridionale, oggi a Bologna nel corso del 58esimo Congresso nazionale Siti-Società italiana di igiene. Calabrò ha ricordato che il gruppo di ricerca da lei coordinato ha già pubblicato una valutazione di Health technology assessment (Hta) sul vaccino anti-Rsv adiuvato ricombinante per l'adulto, con risultati "molto significativi in termini di casi evitati e di impatto economico positivo sul sistema sanitario".
La vaccinazione "nella popolazione adulta fragile - sottolinea la specialista - non può essere valutata solo per il suo effetto clinico diretto, ma anche per il suo valore sociale complessivo. Ridurre l'uso inappropriato di antibiotici significa contribuire alla lotta globale contro l'antibiotico-resistenza". Per Calabrò, "ogni dose somministrata è anche un passo avanti verso un uso più sostenibile delle risorse sanitarie e un modello di prevenzione integrata".
Leggi tutto: Vaccini, igienista Calabrò: "Anti-Rsv investimento di salute pubblica e arma contro...

(Adnkronos) - "La malattia meningococcica resta rara, ma nei casi in cui si manifesta può avere esiti letali in una percentuale molto alta. Per questo è essenziale raggiungere coperture vaccinali più elevate, possibilmente vicine al 95%, come per le vaccinazioni obbligatorie". A lanciare l'appello è Paolo Castiglia, professore ordinario di Igiene all'università di Sassari, intervenuto al Congresso Siti-Società italiana di igiene, in corso a Bologna. Secondo Castiglia, la vaccinazione anti-meningococcica "soffre di una minore adesione rispetto ad altre, come l'anti-pneumococcica, che invece beneficia della co-somministrazione con l'esavalente nell'infanzia". L'esperto invita dunque a "individuare nuovi strumenti organizzativi e comunicativi per recuperare le coperture, perché ogni mancata vaccinazione è una possibile vita a rischio - avverte - Non possiamo accontentarci di percentuali discrete: l'obiettivo deve essere la protezione collettiva".
A tale proposito, per Castiglia l'informazione ai genitori e l'integrazione dei calendari vaccinali possono essere "leve fondamentali per riportare il Paese ai livelli raccomandati". In particolare, è "fortemente raccomandata la vaccinazione" anti-meningococcica "nell’'adolescenza che, dopo la prima infanzia, rappresenta la seconda età a più alta incidenza di malattia meningococica - osserva l'igienista - oltre a essere l'età a maggiore prevalenza e dove si ha una maggiore letalità. Queste indicazioni - prosegue - sono state date dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, dando facoltà alle Regioni, sulla base del loro contesto epidemiologico, di promuovere questa vaccinazione. Noi abbiamo al momento 2 vaccini che sono sicuri ed efficaci per questa età. Uno di questi è quello che è già stato utilizzato nell'infanzia o nell'età prescolare: chi avesse già effettuato questo vaccino - consiglia lo specialista - può fare semplicemente una dose booster. Chi invece non è mai stato vaccinato deve cominciare un nuovo ciclo a 2 dosi".
"Alcune Regioni offrono gratuitamente questa vaccinazione - evidenzia Castiglia - altre lo stanno introducendo. I genitori che vogliono vaccinare i propri figli in età adolescenziale devono quindi rivolgersi ai servizi di igiene pubblica per capire qual è lo stato di offerta della Regione. In ogni caso la vaccinazione, qualora non fosse stata ancora offerta e la si voglia fare, può essere fatta con il pagamento di un ticket". L'auspicio è che "in tempi brevi tutte le Regioni arrivino a offrirlo gratuitamente assieme alle altre vaccinazioni dell'adolescenza".
Leggi tutto: Vaccini, Castiglia (UniSs): "Per meningococco coperture basse, serve recuperare"

(Adnkronos) - La resistenza antimicrobica (Amr) rappresenta una delle sfide globali più urgenti per la salute pubblica, e per affrontarla serve un impegno congiunto tra igienisti, infettivologi e operatori sanitari. "Contrastare l'antimicrobico-resistenza significa lavorare insieme, in modo multidisciplinare, unendo le competenze di sanità pubblica con quelle cliniche e infettivologiche. I vaccini sono parte integrante di questa strategia, perché riducono la circolazione dei patogeni e quindi la necessità di ricorrere agli antibiotici". Così Giovanni Gabutti, del gruppo di lavoro Vaccini e politiche vaccinali della Società italiana di igiene, intervenendo al Congresso Siti in corso a Bologna. Tale prospettiva - sottolinea - è perfettamente in linea con il Pnpv, Piano nazionale di prevenzione vaccinale, e il Piano nazionale di contrasto all'Amr (Pn-Car): "Investire nelle vaccinazioni significa prevenire infezioni, ridurre l'uso improprio di antibiotici e salvaguardare la loro efficacia per il futuro".
Il ruolo dei vaccini nel contrasto alla resistenza antimicrobica è ancora poco considerato sul territorio, ma è fortemente raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla stessa Siti. "I vaccini - chiarisce l'esperto - non solo prevengono l'insorgenza di malattie infettive, ma riducono la circolazione dei microrganismi e quindi l'uso, spesso inappropriato, degli antibiotici". Il vaccino antipneumococcico riduce i casi di infezione batterica e, di conseguenza, le prescrizioni antibiotiche. L'antinfluenzale, pur essendo virale, previene infezioni respiratorie secondarie per le quali si tende a usare antibiotici in modo non corretto. "Ogni vaccinazione efficace - conclude Gabutti – rappresenta un passo avanti nella lotta all'antibiotico-resistenza e un guadagno di salute per l'intera collettività".

(Adnkronos) - "Non bisogna mai dimenticarsi del passato, da dove si arriva. Serve per guardare al futuro e per restare con i piedi per terra, perchè quando si sale tanto in alto e poi si cade ci si fa ancora più male. Questo non vuol tornare a fare solo quello che facevamo in passato, e cioè gli adempimenti, ma piuttosto guardare alle nuove sfide". Così Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, che celebra i 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti.

(Adnkronos) - "La formazione continua è sempre più un'infrastruttura del sistema produttivo italiano. Dobbiamo regolare questo sistema e aumentare la qualità. Abbiamo infatti necessità che questa formazione sia spesa bene, euro per euro, spingendo su un livello qualitativo superiore verso la media europea". Così, con Adnkronos/Labitalia, Massimo Temussi, direttore centrale politiche del lavoro ministero del Lavoro e delle politiche sociali, a margine del suo intervento alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione del 60esimo anniversario del consiglio nazionale dei professionisti.
Temussi ha ricordato come l'attività del ministero ha permesso che "oggi finalmente tutti i corsi di formazione sono mappati". E Temussi ha ricordato anche l'impegno del ministero nell'individuare con precisione la quota dei Neet in Italia, e cioè dei giovani che non studiano e non lavorano.
"Sapremo il numero in Italia ma teniamo conto che anche in Europa non esiste una certificazione del dato. Stiamo cercando di fare qualcosa di diverso attraverso l'integrazione delle piattaforme, visto che oggi con il digitale è possibile, e in perfetta interoperabilità con gli stakeholder sarà possibile avere un dato geo referenziato e perfetto su cui potere costruire una politica finalmente coerente", conclude.

(Adnkronos) - "La vaccinazione non è solo una misura individuale di protezione, ma un vero e proprio investimento per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale". Lo ha detto Roberta Siliquini, professore ordinario di Igiene all'università di Torino e past president Società italiana di igiene, in occasione del Congresso Siti in corso a Bologna, osservando che "un quarto degli anziani convive con almeno 2 patologie croniche". In questa popolazione "vaccinarsi significa prevenire malattie che possono avere un impatto importante sulla salute individuale e sull'intero sistema sanitario, riducendo ricoveri e liste d'attesa".
Non solo i vaccini stagionali come quelli per l'influenza e Covid-19, ma anche quelli contro pneumococco e Herpes zoster, contribuiscono a evitare complicanze e a migliorare la qualità della vita. "Le vaccinazioni - rimarca Siliquini - sono un presidio fondamentale per mantenere efficiente la sanità pubblica e per proteggere le persone più vulnerabili". In particolare, per pazienti oncologici, reumatologici o diabetici una semplice infezione può non solo avere esiti più gravi, ma anche compromettere la continuità delle terapie. "Pensiamo a un paziente diabetico: un'infezione può portare rapidamente a uno scompenso metabolico, aggravato dall'uso di farmaci che a loro volta interferiscono con il controllo della malattia", spiega l'esperta. Da qui l'importanza di vaccinarsi non solo contro influenza e Covid-19 - con vaccini specifici e ad alto dosaggio per chi ha difese ridotte - ma anche contro pneumococco e Herpes zoster. "La vaccinazione - conclude - è una misura semplice, ma determinante per preservare la salute e garantire continuità terapeutica alle persone più fragili".
Leggi tutto: Vaccini, Siliquini (Siti): "In anziani e fragili un investimento in salute pubblica"

(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale a Vienna. L'azzurro ha battuto oggi, venerdì 24 ottobre, il kazako Alexander Bublik in due set con il punteggio di 6-4, 6-4 nei quarti di finale dell'Atp 500 austriaco. Sinner si regala così la sfida all'australiano e amico Alex De Minaur, numero sette del mondo e che ha sempre sconfitto negli 11 precedenti giocati in carriera. Jannik torna quindi in semifinale a Vienna dopo aver vinto l'edizione 2023 del torneo e aver dato forfait lo scorso anno. Sinner continua così la sua corsa nel torneo dopo aver eliminato il tedesco Daniel Altmaier all'esordio e aver vinto il derby azzurro degli ottavi con Flavio Cobolli.
Bublik, probabilmente memore della sfida senza storia degli ultimi US Open, sa che si si giocherà molto nel suo turno di servizio, e così cerca di tenere alta la propria percentuale di prime e incidere da subito nello scambio, a costo di forzare anche la seconda. La risposta di Sinner però sembra quella di New York e l'azzurro si conquista cinque palle break tra primo e terzo game, con il kazako costretto agli straordinari per annullarle tutte, una dopo l'altra. Mentre il numero due non soffre praticamente mai nel proprio turno di battuta, concedendo un solo punto nei primi quattro parziali al servizio, Bublik continua a disperarsi sulla risposta profonda e precisa dell'azzurro.
L'equilibrio, ma soltanto nel risultato, si spezza nel settimo game, quando una corta sbagliata del kazako, reduce dalla miglior stagione della carriera con quattro titoli vinti, vale il break. Bublik prova a giocare con il pubblico concedendosi il lusso di firmare un punto battendo dal basso e prendendosi un misto di applausi e fischi: è l'ultima emozione del primo set, che Sinner conquista 6-4.
Bublik prova a cambiare qualcosa nel secondo parziale. Varia tanto il servizio, sale a rete, colpisce al volo da fondocampo, cerca di sorprendere Sinner, insomma, ma senza grande successo. I turni di battuta di Jannik scorrono lisci, mentre il kazako deve lottare con la risposta avversaria, sempre più profonda e a caccia delle righe. Il break è nell'aria e arriva al quinto game, con Bublik che spacca la racchetta in un moto di frustrazione difficile da contenere. Sinner continua a giocare con il pilota automatico al servizio. L'unica speranza di Bublik nella prima e così il kazako tira tutto, ma ormai è troppo tardi. Sinner chiude il set con un altro 6-4 e vola in semifinale.
Leggi tutto: Sinner, è semifinale a Vienna: Bublik battuto nei quarti. Ora De Minaur

(Adnkronos) - Nell'estate del 1812, l'imperatore francese Napoleone Bonaparte guidò oltre mezzo milione di soldati a invadere l'Impero russo. Già a dicembre solo una piccola parte di quella Grande Armata era ancora in vita, e la campagna di Russia si concluse con una sconfitta devastante che inferse un duro colpo alle ambizioni napoleoniche. I documenti storici raccontano che la fame, il freddo e il tifo sfiancarono gli uomini di Bonaparte costringendoli alla ritirata. Ora, a più di 2 secoli di distanza, la scienza riscrive quel pezzo di storia. Uno studio dell'Istituto Pasteur - apparso a luglio in versione preprint su 'bioRxiv' e pubblicato oggi su 'Current Biology' - analizzando il Dna isolato ed estratto dai denti di 13 soldati dell'esercito francese ha scoperto che a combattere dalla parte nel nemico ci furono 2 insospettabili alleati: i batteri della febbre paratifoide e della febbre ricorrente.
I ricercatori dell'Unità di Paleogenomica microbica dell'Istituto Pasteur, in collaborazione con il Laboratorio di Antropologia bioculturale dell'università di Aix-Marseille, hanno condotto le loro indagini su resti riesumati nel 2002 da una fossa comune di Vilnius (Lituania), sulla strada della ritirata dell'esercito di Napoleone. Gli scienziati hanno utilizzato tecniche di sequenziamento di nuova generazione applicate al Dna antico per scovare nel genoma ottenuto dai denti dei soldati potenziali agenti infettivi. Per riuscirci, hanno collaborato con colleghi dell'università di Tartu (Estonia) sviluppando una metodica che permettesse di identificare accuratamente eventuali microrganismi anche se il loro Dna forniva solo una bassa copertura, indicando in alcuni casi anche una discendenza specifica. Hanno così trovato le 'firme genetiche' di 2 batteri: Salmonella enterica sottospecie enterica (sierotipo Paratyphi C), che causa la febbre paratifoide, e Borrelia recurrentis, responsabile di una malattia trasmessa dai pidocchi e caratterizzata da febbre ricorrente, con attacchi seguiti da periodi di remissione. Entrambe le patologie possono provocare sintomi come febbre alta, affaticamento e problemi digestivi. "La loro presenza simultanea - ritengono gli autori - potrebbe aver contribuito al peggioramento delle condizioni dei soldati", i cui fisici erano già "indeboliti da freddo, fame e carenza di servizi igienici".
Dei 13 soldati napoleonici riesumati a Vilnius, i denti di 4 sono risultati positivi a S. enterica Paratyphi C e quelli di 2 a B. recurrentis. Poiché l'analisi si è basata sui campioni di soli 13 soldati (su oltre 3mila corpi sepolti a Vilnius e circa 500-600mila componenti della Grande Armée , 300mila dei quali morirono durante la ritirata), i ricercatori ritengono "impossibile determinare in che misura questi patogeni abbiano contribuito all'altissima mortalità osservata". Tuttavia, lo studio fornisce "la prima prova genetica" della presenza di questi 2 batteri nell'esercito napoleonico della campagna di Russia. Mentre lavori precedenti avevano rilevato nell'Armata di Bonaparte tracce genetiche dell'agente del tifo, la Rickettsia prowazekii, e di quello della febbre delle trincee, Bartonella quintana, il nuovo studio non ha rinvenuto questi 2 microrganismi. Una discrepanza di risultati legata probabilmente all'impiego di tecniche di sequenziamento diverse, ipotizzano gli scienziati.
"Accedere ai dati genomici dei patogeni che circolavano nelle popolazioni storiche ci aiuta a comprendere come le malattie infettive si siano evolute, diffuse e siano scomparse nel tempo", nonché "a identificare i contesti sociali o ambientali che hanno avuto un ruolo in questi sviluppi. Queste informazioni ci forniscono spunti preziosi per comprendere e affrontare meglio le malattie infettive oggi", afferma Nicolás Rascovan, responsabile dell'Unità di Paleogenomica dell'Istituto Pasteur e autore principale del lavoro.
"Nella maggior parte dei resti umani antichi - sottolinea - il Dna patogeno è estremamente frammentato e presente solo in quantità molto ridotte, il che rende molto difficile ottenere genomi completi. Abbiamo quindi bisogno di metodi in grado di identificare in modo univoco gli agenti infettivi a partire da questi segnali deboli, e talvolta persino di individuare le discendenze, per esplorare la diversità patogena del passato".
Leggi tutto: Due batteri sfiancarono l'esercito di Napoleone nella campagna di Russia
Tra testi classici e contemporanei, al TsE di Cagliari...
Progetto finanziato da Regione rivolto a donne pescatrici Bahia... 
(Adnkronos) - E' stata condannata all'ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale, la 27enne di origini algerine Dahbia Benkired che nell'ottobre del 2022 stuprò, torturò e uccise Lola Daviet, di 12 anni, rapita dopo essere uscita da scuola. Un caso che ha sconvolto la Francia e che, dopo una settimana di processo, si è concluso con il tribunale che ha accolto la richiesta della madre della vittima di condannare Benkired alla pena massima consentita in Francia. Le Figaro nota che si tratta di una pena estremamente rara in Francia, la più pesante prevista dal Codice penale, che impedisce qualsiasi adeguamento della pena.
"Questa decisione non vi restituirà Lola. Tuttavia, speriamo che rappresenti un passo avanti nel vostro percorso di recupero", ha detto il presidente del Tribunale rivolgendosi alla madre e al fratello maggiore della vittima, Delphine Daviet-Ropital e Thibault. Nel crimine è stata esercitata "estrema crudeltà", ha aggiunto parlando di "vera tortura". Benkired ha dieci giorni per presentare ricorso.
Leggi tutto: Francia, ergastolo a donna che ha stuprato e ucciso la 12enne Lola

(Adnkronos) - Ci vorrà ancora qualche mese per vedere il ritorno in tv, su Rai1, di 'Ok, il prezzo è giusto', uno dei format più iconici della televisione italiana. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, la Rai starebbe valutando la messa in onda del game show in prima serata non prima di fine febbraio, dopo le Olimpiadi invernali e dopo il Festival di Sanremo.
Il progetto, ancora in fase di definizione, prevederebbe inizialmente un ciclo di 3 o 4 puntate, con una formula rinnovata rispetto al format all'originale.
Per la conduzione, il nome in pole position sarebbe quello di Flavio Insinna, che non conduce un programma seriale sulla Rai da quando nel 2023 si è conclusa la sua fortunata esperienza a 'L'Eredità'. Da allora, ha condotto 'Famiglie d'Italia' su La7 nel 2024. Su Rai1 è però tornato negli ultimi due anni per partecipare a diversi programmi, compresa l'edizione attualmente in onda di 'Tale e Quale Show'. Non sarebbe la prima volta che Insinna riporta in tv un format storico: nel 2021 toccò sempre a lui testare un ritorno estivo su Rai1 del format 'Il pranzo è servito'.
Al momento vige il massimo riserbo da parte di Viale Mazzini e non vi sono conferme ufficiali. Tra le incognite, secondo i rumors, ci sarebbe anche il titolo definitivo del programma, che potrebbe anche discostarsi da quello storico.
Leggi tutto: 'Ok, il prezzo è giusto' su Rai1 dopo Sanremo, Insinna in pole per conduzione
(Adnkronos) - Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Garlasco, è arrivato poco prima delle 15 insieme ai suoi legali, Liborio Cataliotti, Angela Taccia e al consulente tecnico Armando Palmegiani nella Clinica Mangiagalli di Milano "per fare delle misurazioni antropometriche" nell'ambito della nuova consulenza che la Procura di Pavia ha affidato all'antropologa forense Cristina Cattaneo. Da quando emerge - la notizia è stata diffusa dalla trasmissione tv 'Dentro la notizia' in onda su Canale 5 - le misurazioni antropometriche riguarderebbero tutto il corpo: caviglie, piedi, arti superiori, statura e peso. Si tratta di elementi che dovranno essere confrontati con le ferite trovate sul corpo di Chiara Poggi e con la Bpa del Ris di Cagliari.
Leggi tutto: Caso Garlasco, Andrea Sempio convocato per accertamenti antropometriche
(Adnkronos) - Andrea Sempio, indagato per il delitto Garlasco, è arrivato poco prima delle 15 insieme ai suoi legali, Liborio Cataliotti, Angela Taccia e al consulente tecnico Armando Palmegiani nella Clinica Mangiagalli di Milano "per fare delle misurazioni antropometriche" nell'ambito della nuova consulenza che la Procura di Pavia ha affidato all'antropologa forense Cristina Cattaneo.
Da quando emerge - la notizia è stata diffusa dalla trasmissione tv 'Dentro la notizia' in onda su Canale 5 - le misurazioni antropometriche hanno riguardato tutto il corpo: caviglie, piedi, arti superiori, statura e peso. Si tratta di elementi che dovranno essere confrontati con le ferite trovate sul corpo di Chiara Poggi e con la Bpa del Ris di Cagliari e che serviranno a chiarire la dinamica del delitto di Garlasco.
"Sono assolutamente tranquillo, tutto bene", ha detto Sempio lasciando, dopo circa tre ore, l'istituto di Medicina legale. Mentre il legale ha aggiunto che "Andrea ha acconsentito spontaneamente, e senza rifiutarsi, a farsi prendere le misurazioni corporee dimostrando piena collaborazione". Agli approfondimenti hanno preso parte anche il consulente tecnico Armando Palmegiani oltre ai difensori Liborio Cataliotti e Angela Taccia.
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