(Adnkronos) - L’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo ha incontrato la presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen nel corso della sua visita al Padiglione Europa dell’Expo 2025. “Non ho perso l’occasione per ribadire alla Commissaria Ue una posizione chiara: la Politica Agricola Comune e i Fondi di Coesione devono restare fuori dal cosiddetto fondo unico. Le ho spiegato - continua Nicola Caputo - quanto questa proposta rischi di indebolire l’agricoltura europea e di ridurre il ruolo delle Regioni nello sviluppo dei territori. Mi ha ascoltato con attenzione, ma, devo dirlo, non è apparsa particolarmente convinta. E questo, purtroppo, non è un buon segnale”.
“Un motivo in più per farci trovare pronti, per alzare la voce, per difendere ciò che funziona e genera valore - conclude l’assessore regionale della Campania, Nicola Caputo - Non possiamo permetterci passi indietro. Confidiamo nel Parlamento Europeo. E andiamo avanti”.
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(Adnkronos) - 'Cuore matto' in estate. La stagione dell'amore nasconde diverse insidie per la salute del nostro organo motore, messo a dura prova dal caldo che può causare "sintomi da non sottovalutare". Ci sono "accorgimenti importanti per prendersene cura", avvertono i cardiologi, lanciando un vademecum dedicato al benessere cardiovascolare e alla prevenzione che - si sa - non va mai in vacanza.
"I primi effetti del caldo sul sistema cardiovascolare sostanzialmente consistono nella vasodilatazione, ossia una dilatazione dei vasi sanguigni, che di conseguenza porta spesso a un abbassamento della pressione arteriosa", spiega Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo cuore e direttore di Cardiologia all'ospedale San Camillo di Roma. "Per compensare questa riduzione della pressione, il cuore può aumentare i battiti e andare in sofferenza. Il sintomo più evidente può essere il cardiopalmo, delle palpitazioni che possono essere una reazione naturale, ma possono anche rappresentare l'inizio di una manifestazione di malattia vera e propria. Questo sintomo, che spesso si accompagna a una fiacchezza persistente, va attenzionato quando si superano i 100 battiti al minuto in maniera costante", raccomanda lo specialista.
"Il paziente cardiopatico che già assume farmaci, in particolare per la pressione, in queste giornate calde deve quindi controllare un po' più spesso la pressione - suggerisce Gabrielli - e laddove riscontri valori piuttosto bassi deve segnalarlo quanto prima al suo medico curante, che sia il cardiologo o il medico di medicina generale, in modo da rimodulare eventualmente la terapia che spesso va rivista in estate" senza però ricorrere al 'fai da te'. "Non deve mai esser fatto in maniera autonoma", puntualizza l'esperto.
"Per proteggere il cuore in estate è bene seguire un'alimentazione corretta e che garantisca una sufficiente idratazione", aggiunge Massimo Grimaldi, presidente Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e direttore di Cardiologia all'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari). "Bere 2 litri di acqua al giorno - prescrive lo specialista - e abbondare in frutta e verdura evitando i cibi grassi. Frutta e verdura, oltre all'acqua, garantiscono la reintegrazione dei sali minerali che d'estate si perdono maggiormente a causa della sudorazione. In caso di pressione tendenzialmente bassa, con il cuore sano è preferibile aumentare la quantità di sale nei condimenti. Di contro, nel paziente con ipertensione o scompenso cardiaco è preferibile fare riferimento al medico curante in quanto l'eccesso di sale e acqua potrebbero essere dannosi".
Quanto all'abbigliamento, prosegue Grimaldi, "deve essere leggero e favorire la traspirazione". Inoltre "è buona norma evitare di uscire nelle ore più calde" e via libera all'aria condizionata, ma con giudizio: "L'eccesso di caldo e umidità può essere affrontato nelle proprie abitazioni con deumidificatori e condizionatori mantenendo temperature adeguate, che non salgano al di sopra dei 28-30 gradi e non scendano al di sotto dei 22-24 gradi. Gli sbalzi eccessivi caldo-freddo possono provocare patologie respiratorie, delle alte vie aeree e pericardite".
"Quando si avvertono, e soprattutto persistono, abbassamenti eccessivi della pressione al di sotto di 90 mmHg, sensazione di cardiopalmo o svenimenti - ammonisce il presidente Anmco - è importante rivolgerci tempestivamente al nostro medico curante".
(Adnkronos) - Il trattamento della colite ulcerosa con il nuovo anticorpo monoclonale afimkibart ha portato a una remissione dei sintomi e dei segni della malattia in alcuni pazienti affetti dalla forma moderato-grave. E' quanto emerge da uno studio clinico multicentrico di fase 2b guidato da Silvio Danese, primario dell'Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, ordinario di Gastroenterologia all'università Vita-Salute San Raffaele del capoluogo lombardo. I risultati sono pubblicati su 'The Lancet Gastroenterology & Hepatology'.
Afimkibart - spiegano dall'Irccs del Gruppo San Donato - è un farmaco che agisce bloccando TL1A, una molecola coinvolta nell'infiammazione e nella fibrosi, processi tipici della colite ulcerosa, malattia infiammatoria cronica dell'intestino (Mici). TL1A stimola un'eccessiva produzione di matrice extracellulare e la crescita delle cellule che la producono, i fibroblasti. Quando afimkibart la sequestra, TL1A non riesce più a legarsi ai recettori presenti sulle cellule immunitarie e sui fibroblasti, impedendo l'avvio della catena di eventi che causa infiammazione e cicatrizzazione anomala. In questo modo afimkibart riduce la risposta infiammatoria e fibrotica tipica della colite ulcerosa.
Lo studio Tuscany-2 ha coinvolto 114 centri in 23 Paesi, con il San Raffaele capofila, testando la sicurezza e l'efficacia di afimkibart nel trattamento della forma moderato-grave della colite ulcerosa. Sono state valutate 3 diverse dosi del farmaco (50, 150 e 450 mg) del farmaco, somministrato sottocute ogni 4 settimane per 52 settimane. In parallelo a ogni gruppo di pazienti che ha ricevuto una certa dose dell'anticorpo monoclonale, un gruppo di controllo ha ricevuto un placebo. Tutti i pazienti sono quindi stati sottoposti a colonscopia dopo 14 e 56 settimane dall'inizio del trattamento. In tutti quelli che hanno ricevuto afimkibart - riporta una nota - il farmaco ha mostrato un profilo di sicurezza accettabile e non ha causato effetti collaterali significativi. Indipendentemente dalla dose somministrata, afimkibart ha inoltre portato a una remissione clinicamente rilevante dei sintomi e dei segni della malattia in una frazione del gruppo di trattamento, rispetto a quanto osservato nei pazienti che hanno ricevuto il placebo. Il farmaco ha mostrato un'azione rilevante già dopo 14 settimane dalla prima somministrazione, e la sua efficacia è stata mantenuta anche a 56 settimane, indipendentemente dalla dose somministrata.
Per gli autori, "nell'insieme i risultati di Tuscany-2 identificano afimkibart come un'alternativa promettente per il trattamento della forma moderato-grave della colite ulcerosa".
Sebbene per questa Mici esistano diverse opzioni terapeutiche, che includono i farmaci immunosoppressori, i farmaci inibitori di Jak e i farmaci biologici come gli anticorpi monoclonali, molti pazienti non rispondono o rispondono solo parzialmente ai trattamenti disponibili, evidenziano gli esperti. "E' pertanto importante continuare la ricerca di nuovi bersagli terapeutici e di nuove strategie che agiscano per attenuare l'infiammazione e la fibrosi che accompagnano le forme moderate e gravi della colite ulcerosa", commenta Danese, primo autore del trial.
"Questo - rimarca - è il più grande studio multicentrico di fase 2b condotto su una nuova classe di farmaci che agiscono contro TL1A, come fa afimkibart. Sono tuttora in corso studi clinici di fase 3 che mirano a confermare i risultati di efficacia di questi farmaci per il trattamento sia della colite ulcerosa che della malattia di Crohn, un'altra patologia infiammatoria cronica dell'intestino".
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(Adnkronos) - Natasha Stefanenko, attrice, conduttrice, imprenditrice, modella di origini russe, ha intrecciato profondamente la sua vita con le Marche, regione che ha scelto come casa dal 2000. Questo legame si riflette in tre progetti distintivi: un libro, un film e un’attività imprenditoriale, per diventare a tutti gli effetti ‘Made in Marche’. La showgirl ha raccontato il suo amore per la regione nel libro ‘Dalle Marche con amore’, una guida sentimentale tra borghi, tradizioni e paesaggi. Ha anche recitato nel film ‘A se stesso’, girato interamente nelle Marche, che unisce bellezza paesaggistica e riflessioni esistenziali, ed inoltre, è coinvolta insieme al marito Luca Sabbioni nell'azienda ‘L.A.Water’ che produce ciabattine fashion e oggetti glamour, soprattutto per l’estate, simbolo del suo legame con il territorio. In sintesi, Natasha Stefanenko ha trasformato il suo amore per le Marche in tre espressioni complementari: la narrazione affettuosa del libro, la poesia visiva del film e l’impegno concreto dell’impresa. Un esempio di come si possa vivere e raccontare un territorio con passione, autenticità e creatività.
“E’ una regione che mi ha accolta e che ringrazierò sempre, mi sono trasferita nel 2000 quando sono rimasta incinta di Sasha e all’epoca, visti gli impegni di lavoro che mi portavano spesso anche all’estero non era affatto semplice, ma poi l’amore per questi luoghi mi ha pervasa e conquistata”, ha raccontato Natasha Stefanenko in un’intervista all’Adnkronos. Il libro ‘Dalle Marche con amore’ (Cairo Editore, 2025) è una guida sentimentale che racconta il trasferimento da Milano a Sant’Elpidio a Mare, piccolo borgo marchigiano. Non è una guida turistica tradizionale, ma un racconto personale che esplora la bellezza nascosta della regione: dai paesaggi collinari ai borghi medievali, dai musei inaspettati alle osterie locali. Natasha ha descritto le Marche come “una terra di emozioni, cultura e sapori”, con un pizzico di dialetto che rende tutto più autentico.
Il libro è anche un invito al viaggio lento, alla scoperta dei Sibillini in bicicletta e alla riscoperta di tradizioni che rischiano di perdersi. “Questo libro non è solo una raccolta di luoghi, sapori e tradizioni. È un viaggio personale, un racconto intimo del mio incontro con una terra che mi ha accolta, cambiata e fatta sentire a casa”, ha spiegato la Stefanenko. “Quando sono arrivata nelle Marche venticinque anni fa, non sapevo che mi sarei innamorata così profondamente di queste colline, di questi borghi, della gente che li abita. Ho scoperto una regione autentica, generosa, piena di bellezza e di storie da raccontare. E così, pagina dopo pagina, ho cercato di restituire un po’ di quella meraviglia che ogni giorno mi regala”.
“E’ un elogio alle Marche da far conoscere sia in Italia che fuori dall’Italia, anche per questo nei miei pensieri c’è anche la possibilità di tradurlo in inglese. Al momento il libro sta andando bene. Stiamo già in ristampa, e c’è un grande interesse fuori dalle Marche. Sono andata a presentarlo nel Lazio, nel Veneto, in Toscana e altre regioni e la gente è curiosa e vuole conoscere questi luoghi. Ci sono le mappe che semplificano i percorsi anche per visite brevi di un solo giorno. C’è anche il racconto delle rievocazioni storiche che aiutano i giovani a conoscere le loro radici. Mio marito Luca, del resto, faceva lo sbandieratore in questi eventi”, ha sottolineato l’autrice. “Questo libro è nato con lentezza, come le passeggiate nei vicoli di Sant’Elpidio a Mare, come i pranzi della domenica in famiglia, come le chiacchiere con i vicini al mercato. È una guida, sì, ma sentimentale. Non troverete solo itinerari, ma emozioni. Non solo monumenti, ma incontri. Non solo consigli, ma ricordi".
"E poi c’è un messaggio che mi sta particolarmente a cuore: quello di riscoprire il valore delle cose semplici, fatte con amore. Come le ciabattine che produciamo con la nostra piccola azienda, o come il film che ho girato recentemente, ‘A se stesso’, che racconta proprio questa terra con poesia e profondità”, ha sottolineato l’autrice. “Spero che questo libro vi faccia venire voglia di esplorare le Marche con occhi nuovi, o magari di guardare con più affetto i luoghi che già conoscete. Perché non bisogna andare lontano per trovare la bellezza. A volte, basta aprire il cuore”. Parallelamente, Stefanenko ha partecipato al film ‘A se stesso’, con la Regia di Ekaterina Khudenkikh e con protagonista Enrico Oetiker, girato interamente nelle Marche e in uscita in autunno. Il titolo richiama il celebre componimento di Giacomo Leopardi, e il film si propone come un viaggio introspettivo tra paesaggi e riflessioni esistenziali. La pellicola valorizza la regione non solo come sfondo, ma come protagonista emotiva, con scenari che amplificano il messaggio del film. Natasha, con la sua presenza scenica, contribuisce a dare voce a una narrazione che unisce bellezza naturale e profondità umana.
Infine, l’impegno imprenditoriale: Stefanenko è coinvolta in un’azienda che produce ciabattine gioiello, un’attività coerente con la filosofia del “Made in Marche”. Le ciabattine, simbolo di comfort e semplicità, incarnano il legame con il territorio e le sue bellezze. Per questa estate sottolinea la Stefanenko la nuova collezione, “si concentra sull'unione di eleganza, comfort e dettagli ricercati. Il dna del brand si fonda sulla raffinatezza, sull’originalità e sull’idea di un gioiello ai piedi: non solo calzature, ma un modo per far brillare ogni passo”, spiega l’imprenditrice che svela la collezione 2026. Oltre alle iconiche ciabattine con stampe esclusive, debutta una linea da passeggio interamente in cuoio -fondo, suola e tomaia- impreziosita da accessori gioiello che rendono riconoscibile ogni sandalo. L.A. Water continua inoltre a crescere con la linea in corda, il sandalo in gomma e una gamma di borse e accessori coordinati, diventando un brand sempre più completo per una donna glamour e sicura di sé. Per me L.A. Water è una dichiarazione di femminilità: una donna deve sentirsi elegante e a proprio agio, in spiaggia come in città. Questa collezione è un invito a brillare ogni giorno, con originalità e un tocco di gioiello ai piedi”.
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(Adnkronos) - Donald Trump esce dall'Unesco, denunciando posizioni anti-americane, anti-israeliane e un'agenda 'woke', termine caro alla destra americana per stigmatizzare la cultura liberal. L'annuncio ufficiale è stato fatto da una portavoce del dipartimento di Stato, "la continua partecipazione nell'Unesco non è nell'interesse nazionale degli Stati Uniti", dopo le anticipazioni date al New York Post dalla Casa Bianca.
Dal dipartimento di Stato si afferma che l'agenzia Onu per la cultura e l'Istruzione è di parte e promuove cause "divisive". La mossa arriva dopo che a febbraio Trump aveva ordinato una revisione di 90 giorni sulla presenza di Washington nell'Unesco. Al termine della revisione, l'amministrazione Trump ha stabilito l'incompatibilità con le politiche a tutela della diversità, equità e inclusione, e anche quella che definisce posizioni di parte pro Palestina e pro Cina.
"Il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'Unesco, che sostiene cause culturali e sociali woke e divisive, che sono completamente non in linea con la politica del buon senso per la quale gli americani hanno votato a novembre", ha dichiarato al Post la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly.
Il direttore generale dell'Unesco, Audrey Azoulay, deplora "la decisione del presidente Donald Trump di ritirare nuovamente gli Stati Uniti dall'Unesco". "Per quanto deplorevole, questo annuncio era atteso e l'Unesco si è preparata", aggiunge la Azoulay in una dichiarazione.
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(Adnkronos) - "Mi hanno raccontato che mio figlio è stato legato mani e piedi, in posizione di sottomissione, e malmenato in maniera energica dalla polizia, quando era rimasto da solo in casa. Talmente tanto energica che non è stato necessario il trasferimento in ospedale, bensì direttamente in obitorio". A raccontarlo a Tgr Campania è Giuseppe Noschese, noto medico napoletano, padre di Michele Noschese, dj Godzi, 35enne morto in situazioni ancora da chiarire la notte tra il 18 e il 19 luglio a Ibiza, dove viveva da anni.
"Mi è stato comunicato dagli amici di mio figlio - ha riferito Giuseppe Noschese - e mi sono precipitato a Ibiza la sera del 19. Mi hanno detto che stavano facendo una festa con musica, bevevano qualcosa, e i vicini hanno chiamato la polizia per degli schiamazzi". Gli agenti, poi, avrebbero sospeso la festa - secondo il racconto - e chiuso Michele Noschese in casa, immobilizzato per l'arresto, ma malmenato secondo i testimoni, fino alla morte. Fonti ufficiali parlano di un decesso per arresto cardiaco successivo a crisi epilettiche.
"Le indagini sono in corso - ha spiegato Giuseppe Noschese, dopo aver presentato un esposto - la Farnesina con la sua rappresentanza consolare di Barcellona è tanto vicina ed ha agevolato il burocratismo. Alle 15.30 arriva il Console generale. Ieri è già stata eseguita l'autopsia, mentre il nostro perito di parte oggi chiederà un'integrazione diagnostica a ciò che l'esame autoptico ha messo in evidenza ieri". Giuseppe Noschese ha aggiunto che "siamo speranzosi di avere giustizia per Michele. Non vogliamo né vendetta né colpevoli, ma solo una spiegazione plausibile a quanto accaduto. Vogliamo capire come mai mio figlio, che godeva di ottima salute, è morto così, senza una spiegazione. Poi, terremo il nostro cuore più in pace di come lo abbiamo attualmente".
Leggi tutto: Dj morto a Ibiza, il padre: "È stato legato e malmenato, ora giustizia"
(Adnkronos) - Si fa sempre più ampio il divario tra chi crede nell’importanza delle trasferte di lavoro e chi preferisce alternative digitali. E gli italiani si confermano tra i più cauti: solo il 64% dei viaggiatori d’affari nel nostro Paese si dichiara disponibile a spostarsi nei prossimi 12 mesi, al di sotto della media globale del 70% e lontani dai picchi registrati in Messico (88%), Brasile (94%) e Regno Unito (87%). E' quanto emerge dalla nuova Global business travel survey di Sap Concur.
A livello globale il compromesso tra risparmio sui costi, sicurezza dei dipendenti e valore delle interazioni in presenza è ancora oggetto di accese discussioni nelle sale riunioni. Se il 94% dei business traveller considera il viaggio uno strumento essenziale per il proprio ruolo, un terzo dei travel manager vede nell’ascesa delle riunioni virtuali una minaccia per il futuro stesso del business travel. In questo scenario il 43% dei cfo è convinto che oltre la metà dei viaggi aziendali potrebbe essere efficacemente sostituita da videoconferenze.
Di fronte alla riluttanza a viaggiare, il 45% dei cfo teme che questa possa compromettere la salute dell’azienda, mentre il 35% dei travel manager considera la scarsa disponibilità dei dipendenti una minaccia concreta per la continuità delle trasferte. Le discrepanze non si fermano qui. Il 66% dei dipendenti afferma che viaggi importanti sono stati tagliati a causa dei costi, ma solo il 29% dei cfo riconosce apertamente che i limiti di budget ostacolano trasferte essenziali. E sulla governance delle trasferte? Per i cfo il potere decisionale è saldamente nelle loro mani (69%), mentre i travel manager vedono un equilibrio più distribuito tra ruoli.
“Questi dati - commenta Andrea Piccinelli, head of Sap Concur Italy - mettono in luce per la prima volta in modo così chiaro i principali punti di disallineamento tra le tre anime del business travel: dipendenti, travel manager e cfo. Se vogliamo che i viaggi d’affari tornino a essere un motore di crescita, è essenziale costruire un nuovo allineamento tra esigenze operative e visione strategica, traiettoria che abbiamo scelto di perseguire in Sap Concur anche grazie all’enorme potenziale che l’innovazione sta offrendo, dall’automazione all’ai. Un’ia, se vogliamo, al servizio della relazione, perché viaggiare sia sempre più semplice per le aziende che vogliano investire nel contatto diretto, nella presenza fisica e nella relazione umana”.
La ricerca conferma che il viaggio di lavoro resta un pilastro per il successo aziendale, ma serve una riflessione profonda sulle priorità, sulla cultura organizzativa e sulle aspettative reciproche. Per l’Italia, sarà decisivo capire se la cautela attuale è solo una fase transitoria o un cambiamento strutturale.
Leggi tutto: Ricerca: italiani sempre meno propensi a viaggiare per lavoro, sì a videoconferenze
(Adnkronos) - Con il 'debutto' di Julia Roberts, i ritorni di George Clooney, Jude Law, Adam Driver, Cate Blanchett e Charlotte Rampling e forse le sorprese di Al Pacino e Martin Scorsese, il red carpet della 82/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, si preannuncia come uno dei più abbaglianti degli ultimi anni.
Un parterre de rois che unisce le più grandi stelle del cinema internazionale ai nomi più amati del panorama italiano, in un'edizione che promette di lasciare il segno nella storia della kermesse sotto la direzione di Alberto Barbera.
Tra i nomi più attesi, c'è indubbiamente Julia Roberts: la diva consacrata da 'Pretty Woman' calcherà il tappeto rosso del Lido per la prima volta. Sarà accompagnata da Andrew Garfield, co-protagonista di 'After the Hunt', il nuovo film di Luca Guadagnino, e torna Emma Stone diretta da Yorgos Lanthimos in 'Bugonia', progetto che già si preannuncia cult.
Sul fronte delle coppie esplosive, George Clooney e Adam Sandler saranno insieme in 'Jay Kelly', diretti da Noah Baumbach, mentre Dwayne Johnson ed Emily Blunt porteranno sul Lido tutta la loro energia con 'The Smashing Machine' dei fratelli Safdie.
Grande attesa anche per 'The Wizard of the Kremlin', film di Olivier Assayas con Jude Law e Paul Dano, e per l'ambizioso 'Frankenstein' firmato Guillermo del Toro, che vanta un cast da brivido con Oscar Isaac, Jacob Elordi, Christoph Waltz e Mia Goth. Jim Jarmusch riunisce un cast stellare in 'Father Mother Sister Brother', che vede protagonisti Adam Driver, Cate Blanchett, Charlotte Rampling e Vicky Krieps, mentre Kathryn Bigelow firma il teso 'A House of Dynamite' con Idris Elba e Rebecca Ferguson. Sfileranno Amanda Seyfried (The Testament of Ann Lee di Mona Fastvold), Mads Mikkelsen (The Last Viking di Jensen) e la coppia Adèle Exarchopoulos-Louis Garrel (Chien 51 di Jimenez).
Non mancheranno le sorprese con 'Late Fame' di Johns che riporta a Venezia Willem Dafoe, mentre resta il mistero su Gal Gadot e John Malkovich, annunciati nel cast di 'In the Hand of Dante' di Julian Schnabel, ma la cui presenza sul Lido è ancora incerta.
Sul fronte italiano, spiccano Toni Servillo, volto del nuovo film di Paolo Sorrentino, 'La Grazia', Pierfrancesco Favino, interprete di 'Il maestro di Daniele Di Stefano', e Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di 'Duse' diretto da Francesca Marcello. Valeria Golino e Barbara Ronchi saranno al centro del delicato 'Elisa' di Antonio Di Costanzo, mentre Benedetta Porcaroli promette di sorprendere in 'Il rapimento di Aarabella' di Francesco Cavalli. Completano il quadro Vinicio Marchioni in 'L’isola' di Andrea di Capuano e Michele Riondino ne 'La valle dei sorrisi' di Fabio Strippoli, in una selezione italiana ricca di talento e visione autoriale.
Leggi tutto: Da Julia Roberts a George Clooney, tutti i vip attesi alla Mostra del Cinema di Venezia
(Adnkronos) - "Il signor Sala si è in sostanza auto-assolto con la compiacenza della 'stampa'. I processi mediatici non si fanno agli amici. Caso chiuso, sipario". Fedez non usa mezzi termini e in una storia pubblicata su Instagram, dice la sua sul sindaco di Milano, Giuseppe Sala, indagato nell’inchiesta sull’urbanistica che sta facendo tremare la sua giunta. Ieri Sala si è presentato in aula a Palazzo Marino per riferire in consiglio comunale e il rapper di Rozzano non ha fatto attendere molto per commentare la vicenda, condividendo in una storia un post del nuovo episodio del suo Pulp Podcast, che conduce con Mr Marra, nel quale il sindaco Sala viene raffigurato vestito da mago, con tanto di bacchetta, cappello a cilindro, guanti bianchi e la scritta 'Sim Sala Bim'.
"Sei il sindaco della città di Mani Pulite, inchiesta che ha svelato il modus operandi di un'intera classe politica, fondato sulla corruzione. E che fai? Per manifestare la tua estraneità ai fatti e alle inchieste che stanno segnando le ultime settimane del capoluogo meneghino, decidi di usare l'espressione 'io ho le mani pulite'. Davvero? - si legge nella didascalia del post -. Cioè, nessuno del team del sindaco ha pensato, chessò, a un 'ho la coscienza pulita'? Proprio le mani dovevate andare a pulire... Freud avrebbe parecchio da dire. E da analizzare".
E ancora: "Nel breve discorso fatto ieri da Beppe Sala davanti al Consiglio comunale di Milano resosi necessario dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, ha dichiarato di voler andare avanti. Nulla di più legittimo, se non si pensasse che un tempo la sinistra parlava di 'opportunità' politica quando, in occasioni come questa, le dimissioni potevano rappresentare il classico 'passo indietro' per permettere alla magistratura di lavorare al meglio. Ma quelli erano altri tempi, e ora l'unica opportunità da considerare è quella elettorale: se Sala si dimettesse, la sinistra avrebbe un candidato, o una candidata, da proporre? No, e così si spiega come mai oggi sono tutti un po' più garantisti di prima".
Nel nuovo episodio di Pulp Podcast, viene intervistato Gianni Barbacetto, giornalista querelato dalla giunta Sala (querela poi sospesa), autore del libro 'Contro Milano - Ascesa e caduta di un modello di città'. "Nonostante non si sia dimenticato di lanciare un monito a chi lo critica - testuale: 'Ricordo a chi approfitta, politicamente, di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te' - il sindaco Sala ha deciso di soprassedere su quel tentativo di prestidigitazione chiamato 'Salva Milano', sul quale solo qualche mese fa era così solerte a invocarne la rapida approvazione in Parlamento - prosegue il post di 'Pulp Podcast' -. E dire che avremmo tutti voluto sentire le ragioni di quel decreto che il sindaco stesso riteneva vitale, e che adesso si cerca invece di far passare in sordina. sul quale solo qualche mese fa era così solerte a invocarne la rapida approvazione in Parlamento".
Leggi tutto: Fedez attacca Sala: "Si è auto-assolto. Mani pulite? Freud avrebbe da dire"
(Adnkronos) - Multe, tante e per tutti i gusti. Ci sono quelle pagate per le infrazioni al codice della strada di auto, moto e scooter ma ci sono le sanzioni per una serie di comportamenti scorretti che trovano la loro 'punizione': dalle case sfitte, alle siepi non tagliate adeguatamente, ai bisogni dei cani abbandonati sui marciapiedi. L'Adnkronos, con dieci notizie riferite solo all'ultimo mese, ricostruisce il flusso di denaro che dalle tasche degli italiani finisce nei bilanci dei Comuni. Il quadro che emerge è piuttosto chiaro: le multe servono alle amministrazioni locali per fare cassa. E, quando i conti non tornano tra le previsioni e l'effettiva riscossione, il 'buco' in bilancio è inevitabile.
20 luglio. La legge ancora non c'è ma è in arrivo. A Roma si preparano multe per i grandi proprietari che lasciano gli immobili sfitti. Il Comune si appresta ad adottare la delibera di iniziativa popolare 'Vuoti a rendere' che prevede la sperimentazione di meccanismi di disincentivo per chi lascia in uno stato di ingiustificato utilizzo grandi proprietà immobiliari. Si sta parlando di multe per chi possiede più di cinque appartamenti e li lascia vuoti, come già previsto da analoghe disposizioni a Milano e Genova.
19 luglio. Prati e siepi non falciati adeguatamente, a Belluno le multe da 200 euro. Il termine indicato per eseguire il taglio e la sistemazione di siepi, alberi e piante private che si affacciano su strade pubbliche o di uso pubblico era il 30 giugno. Una cittadina sanzionata: "Nessun avviso, subito la sanzione. Pago ma anche Palazzo Rosso dovrebbe fare la sua parte", pulendo i marciapiedi.
17 Luglio. Quindici cittadini sono stati multati (166 euro a testa) per il conferimento dei rifiuti fuori dagli orari consentiti. E' questo il report del primo giorno di attività dei 37 ispettori ambientali della Srr, incaricati dal Comune che oggi - coordinati dalla polizia municipale - hanno operato sugli assi di viale Michelangelo, via Brunelleschi e viale della Resurrezione.
16 luglio. Si parla di multe tradizionali, quelle per infrazioni al codice della strada. Un agente della polizia municipale di Napoli di 44 anni è stato licenziato per aver annullato 282 multe a carico suo e dei suoi familiari. Delle sanzioni cancellate irregolarmente, 13 erano state inflitte a lui o a un suo familiare e altre 269 erano a carico di altre due persone, per un totale di circa 50mila euro sottratti al comune.
13 luglio. Cinque anni dopo, Salerno fa i conti con oltre 12.000 cittadini morosi che, tra aprile e giugno 2020, in piena emergenza Covid, hanno accumulato migliaia di multe senza mai pagarle. Il Comune ha deciso di dire basta: è partita la riscossione coattiva per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro.
11 luglio. A Terni, fino al 30 settembre 2025 è entrato in vigore un dispositivo che, per arginare il "degrado urbano e i cattivi odori causati da tali deiezioni liquide", dispone l’obbligo di uscire di casa con una bottiglia d’acqua, o simili, per ripulire l’urina degli amici a quattro zampe. La prima ordinanza prevedeva multe fino a 600 euro. Poi però il Comune ha firmato un secondo documento che abbassa le sanzioni che possono andare da 80 a 480 euro. La rettifica di Palazzo Spada è stata necessaria per adeguare i limiti delle multe al massimo consentito per legge.
10 luglio. Il Comune di Lucca si schiera, con multe ai locali che usano i 'buttadentro'. L’amministrazione comunale ha messo nero su bianco un’ordinanza di divieto per i procacciatori di clienti su strada. Per i trasgressori sono previste sanzioni, revoche e sospensioni delle concessioni in caso di recidiva.
9 luglio. Chi sbaglia, paga. Incluso il Comune di Lecce. Il giudice di pace ha condannato l'amministrazione al risarcimento di 500 euro, annullando una multa elevata per aver attraversato un incrocio, presumendo il semaforo rosso. Questo perché dopo mezzanotte, e la multa è delle 00:08, il semaforo era lampeggiante e il Comune non è riuscito a dimostrare di aver autorizzato il funzionamento notturno dell’impianto.
5 luglio. Personale della polizia locale in abiti civili e con mezzi non contrassegnati è intervenuto a Catania per contrastare l'abbandono di rifiuti. Le attività di sorveglianza hanno portato all’accertamento di 62 violazioni. A ciascun trasgressore è stata comminata una sanzione di 333 euro.
27 giugno. Il comune di Padova si affida a una società specializzata nel recupero crediti per provare a chiudere almeno una parte del buco prodotto da 13,5 milioni di euro che non è mai riuscito ad incassare. Palazzo Moroni si è rivolto ad Area srl che "dovrà realizzare un’analisi delle posizioni debitorie del valore di 13,5 milioni di euro, relative a violazioni amministrative non riscosse riferite a circa 18mila posizioni per il triennio 2016- 2018". (Di Fabio Insenga)
Leggi tutto: Multe, non solo auto: dalle case sfitte ai rifiuti, una tassa occulta per fare cassa
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