(Adnkronos) - Ci sono anche cinque bambini tra i 31 morti a causa del raid condotto con missili e droni dalla Russia su Kiev nella notte tra mercoledì e giovedì. Ad affermarlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annunciando che sono state completate le operazioni di soccorso nella capitale ucraina. ''Purtroppo, al momento si sa che 31 persone sono morte, tra cui cinque bambini. Il bambino più giovane aveva solo due anni'', ha scritto Zelensky sui social media.
Ci sono inoltre 159 feriti, ha annunciato il capo dell'amministrazione militare di Kiev Tymur Tkachenko, spiegando che si tratta dell'attacco con conseguenze peggiori alla capitale ucraina dall'inizio dell'invasione su vasta scala il 24 febbraio del 2022.
"Purtroppo le peggiori previsioni sul numero di persone che potrebbero rimanere intrappolate sotto le macerie sono state confermate", ha aggiunto Tkachenko, parlando delle operazioni di soccorso in atto.
Tra le vittime c'è anche il tenente di polizia Liliia Stepanchuk, un agente di pattuglia in servizio nella polizia di Kiev dal 2017. Il suo corpo è stato recuperato dalle macerie nel distretto di Sviatoshynsky durante le operazioni di soccorso, ha affermato il ministero dell'Interno. Tra i feriti ci sono anche tre agenti di polizia. Trenta persone, tra cui cinque bambini, sono ancora ricoverate in ospedale, ha dichiarato il sindaco Vitali Klitschko, aggiungendo che il numero di bambini feriti è il più alto mai registrato nella città dall'inizio dell'invasione su vasta scala.
Le forze russe hanno lanciato oltre 300 droni e otto missili contro l'Ucraina durante la notte, prendendo di mira Kiev e altre regioni. In risposta all'attacco, per la giornata di oggi è stato dichiarato giorno di lutto a Kiev. Le bandiere saranno esposte a mezz'asta su tutti gli edifici comunali. Per l'intera giornata sono vietati tutti gli eventi di intrattenimento in città. L'attacco è avvenuto poco dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva minacciato di imporre nuovi dazi alla Russia entro 10 giorni, a meno che il Cremlino non accettasse di porre fine alla sua guerra su vasta scala contro l'Ucraina.
Intanto Berlino ha annunciato la consegna imminente di due batterie antimissili Patriot all'Ucraina. A conclusione di un accordo raggiunto con Washington, l'esercito tedesco potrà fornire "nei prossimi giorni in una prima fase dei lanciamissili Patriot all'Ucraina, quindi in una seconda fase altre componenti del sistema nel corso dei prossimi due o tre mesi", ha reso noto il ministero della Difesa tedesco in un comunicato.
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(Adnkronos) - Continua la crisi di Daniil Medvedev. Il tennista russo è stato eliminato oggi, venerdì 1 agosto, dal Masters 1000 di Toronto, dove è stato battuto al terzo turno da Alexei Popyrin. L'australiano si è imposto in tre set con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-4 e agli ottavi di finale sfiderà il danese Holger Rune. Tanta la delusione del russo, ex numero uno del mondo oggi 14esimo del ranking Atp, che sembra entrato in un vortice di prestazioni negative da cui non riesce a uscire.
Al termine della partita, e come ennesima conferma del suo stato d'animo, Medvedev ha lasciato persino in campo la sua borsa e, dopo aver stretto la mano al giudice di sedia ed essersi congratulato con Popyrin, è sceso direttamente negli spogliatoi. Il borsone, con tanto di racchette e asciugami, è rimasto quindi sulla sua panchina ed è stato subito inquadrato dalle telecamere di Tennis Channel, provocando la reazione sorpresa dello stesso Popyrin.
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(Adnkronos) - Fino all'entrata in vigore di un nuovo regolamento destinato a sostituire la direttiva attualmente applicabile, uno Stato membro dell’Ue non può designare come Paese di origine “sicuro” un Paese terzo che non soddisfi, per alcune categorie di persone, le condizioni sostanziali di questa designazione. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Ue, nella sentenza che riguarda il caso di due cittadini del Bangladesh che erano stati portati dalle autorità italiane in un Cpt in Albania.
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(Adnkronos) - Polemiche nel mondo del tennis. Alejandro Davidovich Fokina ha attaccato il Masters 1000 di Toronto, lamentandosi dell'orario di oggi, ma a rispondergli, per le rime, non sono stati gli organizzatori, ma un altro tennista, Daniel Evans. Ma andiamo con ordine. Lo spagnolo ha condiviso attraverso i propri canali social uno sfogo in cui si lamenta dell'orario della sua partita contro Jakub Mensik, valida per il terzo turno del torneo canadese.
Il match è in programma alle 11 locali, alle 17 italiane, un orario che ha fatto arrabbiare Davidovich Fokina: "Voglio condividere la mia delusione e frustrazione con l'ATP. Domani tutte le partite iniziano alle 12:30, tranne la nostra, che è prevista per le 11", ha scritto lo spagnolo, "alloggeremo a un'ora di distanza dal club, il che significa che dovremo svegliarci molto presto per arrivare in buone condizioni".
"Abbiamo chiesto una modifica, ma la risposta è stata che è già stato venduto tutto: biglietti, diritti TV, etc. Ancora una volta è chiaro che i giocatori non vengono presi in considerazione", ha continuato, "l'ATP promette sempre che risolverà i problemi, ma non cambia mai nulla. Non è la prima volta che succede, e quando ci si trova dentro, ci si rende conto che non è poi così bello come sembra dall'esterno".
Davidovich Fokina non è il primo tennista a lamentarsi di orari e calendario delle partite, ma il suo sfogo non è stato condiviso da tutti. Daniel Evans, in particolare, tennista britannico, gli ha dedicato una storia sul suo profilo Instagram scrivendo: "Svegliati e gioca. Il mondo si sveglia e lavora dalle 9 alle 17, persino dalle 8 alle 18. Patetico".
Leggi tutto: Davidovich Fokina attacca Toronto: "Orario partite inaccettabile". Evans: "Patetico"
(Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato alle società Giorgio Armani e G.A. Operations una sanzione di 3,5 milioni di euro per pratica commerciale ingannevole ai sensi del Codice del consumo, attuata dal 22 aprile 2022 fino al 18 febbraio 2025. "In particolare, le società hanno reso dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale non veritiere e presentate in modo non chiaro, specifico, accurato e inequivocabile", si legge in un comunicato dell'Antitrust.
Le dichiarazioni sono presenti nel codice etico delle società, in documenti pubblicati sul sito Armani Values (www.armanivalues.com) e sul sito Armani (www.Armani.com) in cui è presente un link che rimanda al sito Armani Values. Ma dall’attività istruttoria dell’Autorità è emerso, da un lato, che le società hanno enfatizzato la loro attenzione alla sostenibilità - in particolare alla responsabilità sociale, anche nei confronti dei lavoratori e della loro sicurezza - che è diventata uno strumento di marketing utilizzato per rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori. Del resto, il nome stesso del sito aziendale (Armani Values) lo dimostra, come anche alcuni documenti acquisiti nel corso delle ispezioni, da cui emerge con evidenza l’obiettivo di “aumentare la percezione positiva del brand dal punto di vista della sostenibilità … e dal punto di vista commerciale … portare il cliente a fare acquisti consapevoli anche dei ‘valori’ veicolati attraverso i nostri prodotti”.
Dall’altro lato, le società hanno scelto di esternalizzare larga parte della propria produzione di borse e accessori in pelle a fornitori che, a loro volta, si sono avvalsi di subfornitori. Presso questi ultimi, in diversi casi, è emerso che erano stati rimossi i dispositivi di sicurezza dai macchinari per aumentarne la capacità produttiva, in tal modo ponendo a grave rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori. Inoltre, le condizioni igienico-sanitarie non erano adeguate, mentre i lavoratori erano spesso impiegati totalmente o parzialmente in “nero”. In un documento interno alla Giorgio Armani S.p.A. del 2024, precedente all’apertura della procedura di amministrazione giudiziaria richiesta dalla Procura della Repubblica di Milano, si afferma addirittura che “nella migliore delle situazioni riscontrate, l’ambiente di lavoro è al limite dell’accettabilità, negli altri casi, emergono forti perplessità sulla loro adeguatezza e salubrità”.
(Adnkronos) - E' in condizioni stabili la moglie del cestista Danilo Gallinari dopo essere stata morsa alla coscia da uno squalo mentre si trovava sulla spiaggia di Isla Verde a Porto Rico. Eleonora Boi, 39 anni, incinta, ha ricevuto cure immediate ed è stata poi trasferita al Centro medico di Rio Piedras per ulteriori accertamenti si legge su Wapa.tv.
La notizia è stata confermata dal commissario della Polizia municipale di Carolina, che ha anche confermato che si tratta della moglie del giocatore di basket in forza ai Vaqueros de Bayamon. Il commissario Ruben Moyeno ha spiegato che i suoi agenti si sono mobilitati nella zona non appena hanno ricevuto la segnalazione e hanno offerto alla donna il primo soccorso.
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(Adnkronos) - Lesioni su viso, dorso e braccia che causano dolore e disagio fisico. Ma l'impatto più devastante dell'acne è quello psicologico e sociale, tanto che oggi si parla di 'acne shaming' per descrivere ciò che subisce una persona che soffre di questa malattia della pelle: il 60% ha sperimentato una diminuzione della fiducia in sé stesso, il 57,1% ha subito abusi verbali e il 44,2% - oltre 2 persone su 5 - è stato vittima di bullismo a causa della propria condizione cutanea. Solo un esiguo 6,9% ha dichiarato di non aver riportato alcun impatto negativo sulla quotidianità, secondo un sondaggio pubblicato sul 'British Journal of Dermatology'.
L'acne è la patologia della pelle infiammatoria più comunemente trattata in tutto il mondo, tanto che, secondo l'American Academy of Dermatology, l'85% delle persone di età compresa tra i 12 e i 24 anni presenta almeno una lieve forma di acne e solo negli Usa colpisce, ogni anno, fino a 50 milioni di cittadini. Contrariamente a quanto si pensa, non è solo un problema giovanile: un terzo degli adulti, sia uomini che donne, ne soffre, con una maggiore incidenza nelle donne in età adulta. Le cicatrici sulla pelle sono frequenti, ma è sul piano emotivo che l'acne lascia cicatrici spesso invisibili e tuttavia profonde. "Durante l'adolescenza e in tutte le fasi più fragili della vita, l'acne può diventare un vero e proprio fattore di vulnerabilità psicologica", spiega la psicologa Alessia Pellegrino.
"Non si tratta soltanto di un disagio estetico - precisa - ma di un'esperienza che può minare la percezione di sé, influenzare le relazioni sociali e compromettere la qualità della vita. Anche i casi meno gravi, se vissuti con sofferenza e protratti nel tempo, possono portare a ritiro sociale, ansia e sintomi depressivi. Per questo intervenire tempestivamente non significa solo migliorare l'aspetto esteriore, ma prendersi cura dell'intera persona, restituendole fiducia, serenità e benessere".
"Un trattamento precoce è la chiave per la risoluzione della patologia e soprattutto la prevenzione delle cicatrici", afferma Benedetta Salsi, dermatologa. "L'acne attiva e le cicatrici possono creare un grave danno psicologico agli adolescenti, influenzando in modo negativo la qualità della vita. Le terapie tradizionali, come creme, gel, antibiotici o isotretinoina, pur essendo consolidate, presentano spesso effetti collaterali o richiedono assunzioni prolungate, preoccupando pazienti e genitori", evidenzia.
Tra le novità di cura, un sistema laser 'Accure' made in Italy. "In genere i pazienti si sottopongono a 4 trattamenti, 1 al mese, della durata media di circa 40 minuti", chiarisce Salsi. "Dopo aver completato un ciclo di trattamento si osserva una riduzione del 79% delle lesioni infiammatorie, dato che sale quasi al 90% (88%) dopo 2 anni".
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(Adnkronos) - Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli sono in cima alle preferenze dei campani come candidati alle elezioni per la presidenza delle regione che si terranno il prossimo autunno, nella coalizione di centrodestra. Sono i dati che emergono dalla rilevazione demoscopica effettuata da EMG Different.
Nel dettaglio, alla domanda 'Secondo lei qual è il miglior candidato del centrodestra', Piantedosi – che ha più volte ribadito la propria indisponibilità alla candidatura - e Cirielli raccolgono il 21% delle preferenze, a seguire le deputate Mara Carfagna e Marta Schifone, rispettivamente con il 17% e il 12%, il rettore dell’università Vanvitelli Giovanni Francesco Nicoletti con il 12%, il presidente dell’Unione industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci con il 9%, il commissario Zes Giosy Romano con il 5% e il deputato Gianpiero Zinzi con il 3%.
Piantedosi e Cirielli, oltre a prevalere nelle intenzioni di voto degli elettori campani come possibili candidati per il centrodestra alla carica di presidente della regione alle prossime elezioni d’autunno, raccolgono anche il maggior indice di fiducia, rispettivamente il 19% per il Ministro dell’Interno e il 14% per il Vice Ministro degli Esteri. Nel dettaglio sono anche i preferiti da chi dichiara di votare centrodestra (37% per Piantedosi e 29% per Cirielli). Tra le donne emergono le deputate Mara Carfagna (12% di fiducia) e Marta Schifone (11% di fiducia), mentre tra i candidati civici il rettore dell’Università Vanvitelli, Giovanni Francesco Nicoletti, e il presidente dell’unione industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, raccolgono entrambi l’11% di fiducia. Sono i dati che emergono dalla rilevazione demoscopica effettuata da EMG Different.
Per i campani, secondo la rilevazione demoscopica , le priorità da affrontare sono la sanità (50%), seguita da occupazione/lavoro (37%), riduzione delle tasse (31%). Fuori dal podio scuola, università e ricerca (27%), politiche sociali in favore dei giovani (22%), riduzione del precariato (20%), sviluppo rilancio economico (20%), messa in sicurezza del territorio (19%) e tutela dell’ambiente (19%). Il sondaggio è stato realizzato tra il 25 e il 28 luglio su un campione rappresentativo della popolazione regionale maggiorenne.
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(Adnkronos) - Un senzatetto è stato trovato morto a Roma, in piazza Mastai a Trastevere, questa mattina. E' stata una pattuglia della Polizia Locale, Primo Gruppo Centro, a effettuare il ritrovamento e a delimitare l'area. Al momento è atteso l'arrivo del medico legale. Dalle prime informazioni sembrerebbe essere uno straniero sulla quarantina.
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(Adnkronos) - AXA ha annunciato di aver siglato un accordo per l'acquisizione di Prima, il principale operatore assicurativo diretto in Italia con 1,2 miliardi di euro di premi nel 2024. Dal suo lancio nel 2015, Prima si è affermata come leader nel canale della distribuzione diretta in Italia, raggiungendo una posizione di vertice con una quota di mercato complessiva di circa il 10% nel Retail Motor. Con sede a Milano, la società opera in qualità di Managing General Agent ("MGA") e impiega oltre 1.100 professionisti, di cui più di 400 sviluppatori software, ingegneri informatici e data scientist. Prima ha recentemente lanciato operazioni dirette nel Regno Unito e in Spagna.
Secondo i termini dell'accordo, AXA acquisirà il 51% della società per un corrispettivo di 0,5 miliardi di euro. Per il restante 49% sono state concesse opzioni call/put rispettivamente ad AXA e agli azionisti di minoranza con un prezzo di esercizio legato agli utili futuri di Prima. Tenendo conto del capitale necessario per sostenere il previsto recupero dei premi e del margine di sottoscrizione attualmente guadagnato dalle compagnie assicurative “carrier” terze, il corrispettivo totale rappresenta un multiplo prezzo/utili atteso di circa 11x.
Includendo la riacquisizione dei premi e del margine di sottoscrizione attualmente in capo ai carriers assicurativi terzi, si prevede che l’operazione comporterà un impatto di -6 punti sul coefficiente Solvency II del Gruppo AXA.
In una nota si sottolinea come si prevede che l'acquisizione di Prima rafforzerà la posizione del Gruppo AXA in Italia, quasi raddoppiando le dimensioni del business Auto. Inoltre, Prima rafforzerà la posizione di AXA nel canale di distribuzione diretta, che nel 2024 ha generato 3,5 miliardi di euro di premi per il Gruppo, in otto aree geografiche, con posizioni di leadership in quattro. Il canale di distribuzione diretta rappresenta un'opportunità significativa all'interno del P&C Retail, in quanto si rivolge a una crescente fascia demografica di clienti digitali e sensibili al prezzo, e integra i canali di distribuzione tradizionali raggiungendo profili di clienti complementari.
"Siamo molto entusiasti di annunciare l'acquisizione di Prima, che non solo rafforzerà significativamente la nostra posizione nel mercato italiano del ramo danni, ma porterà anche la capacità di rafforzare il nostro business diretto nei mercati europei. Con Prima, stiamo acquisendo un operatore diretto leader, con una piattaforma all'avanguardia e un insieme unico di competenze nel servire i clienti" - ha dichiarato Patrick Cohen, Chief Executive Officer di AXA European Markets & Health. "Insieme al team di Prima siamo fiduciosi di poter scalare ulteriormente il nostro business diretto, allargando la nostra presenza di mercato a segmenti di clientela che si affiancano naturalmente a quelli serviti dai nostri canali distributivi tradizionali. Questa nuova acquisizione è l’ulteriore conferma che l’Italia rappresenta un mercato strategico per il Gruppo AXA nel quale continuare ad investire".
Leggi tutto: Assicurazioni, AXA acquisisce 51% di Prima per 0,5 miliardi
(Adnkronos) - Tappa a Istanbul per Giorgia Meloni oggi, venerdì 1 agosto, per incontrare il 'sultano' Recep Tayyip Erdoğan. I due leader si erano già incontrati a fine aprile a Villa Pamphili, in occasione del quarto vertice intergovernativo italo-turco, durante il quale sono stati firmati diversi accordi bilaterali e Memorandum d'intesa.
La Turchia, spiegano fonti governative, rappresenta per l'Italia un partner "fondamentale" in una fase geopolitica tanto delicata quanto incerta. Le ragioni sono molteplici: innanzitutto il ruolo di Ankara nel contenimento della rotta migratoria; quindi, il suo peso economico, testimoniato dall'accordo per la produzione di droni siglato recentemente tra Roma e Ankara; infine, il contributo turco alla stabilità della Siria e più in generale alla sicurezza dell'intero Mediterraneo, considerata una "priorità" per il governo Meloni.
Un ruolo, quello della Turchia, ritenuto strategico anche nel contesto del conflitto tra Israele e Gaza. Proprio su questo fronte, mercoledì Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso del quale ha definito la situazione nella Striscia "insostenibile e ingiustificabile".
Ieri la presidente del Consiglio ha intanto incontrato il presidente tunisino Kais Saied a Tunisi per un bilaterale incentrato sul Piano Mattei per l'Africa e sul rafforzamento della cooperazione bilaterale.
Nel corso del colloquio, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "particolare attenzione" è stata dedicata ai settori idrico e agricolo, con un focus sul progetto Tanit, che punta a riutilizzare acque reflue per il recupero di terreni agricoli, e sulla prossima nascita di un centro di formazione agricola a vocazione regionale. Non poteva mancare il tema migratorio, su cui la cooperazione tra Italia e Tunisia viene definita "eccellente": è stato confermato l'impegno comune nel contrasto "alle reti criminali di trafficanti di esseri umani e allo stesso tempo promuovere vie legali di migrazione anche nel contesto del Processo di Roma".
Ampio spazio anche al dossier energetico. Meloni e Saied hanno evidenziato come Italia e Tunisia rappresentino "snodi strategici" tra il potenziale energetico africano e la domanda crescente dell'Europa. In questo quadro la presidente del Consiglio ha ribadito l'impegno italiano per la realizzazione dell'elettrodotto Elmed, un'infrastruttura definita "strategica" per i due Paesi e per il continente europeo. Il progetto coinvolge anche il settore privato italiano, impegnato nella produzione di energie rinnovabili in Tunisia.
La Tunisia è "una scommessa strategica" per l'Italia, che sostiene convintamente il governo di Kais Saied, la cui collaborazione è fondamentale per la riduzione delle partenze dei migranti illegali dal Paese nordafricano, crollate dopo la firma dell'accordo con l'Unione Europea nel luglio del 2023. Ed è "una scommessa strategica", dicono all'Adnkronos fonti a Tunisi, perché rappresenta anche una piattaforma importante per il Piano Mattei per l'Africa. Specularmente, il governo di Giorgia Meloni è un punto di riferimento importante per la Tunisia, stretta tra i dazi del 25% imposti dagli Stati Uniti, gli interessi 'ingombranti' di Russia e Cina e la posizione dell'Ue, che non può fare a meno di bilanciare i suoi interessi alla stabilità del Paese con critiche e richiami, per quanto blandi, alla deriva autoritaria della Tunisia. Senza contare che Saied ha comunque bisogno di un sostegno politico forte "per restare in sella nel momento in cui ha poche possibilità di diversificare la sua politica estera", anche per contenere le accuse della pur debole opposizione, che gli contesta una presenza ancora molto importante in diverse zone del Paese di migranti irregolari in arrivo in particolare dal Sahel. Perché se le partenze verso l'Italia sono calate in modo drastico, gli arrivi continuano in Tunisia, che ha bisogno di più fondi per i rimpatri assistiti.
Una fonte governativa italiana riassume così il senso della missione tunisina della premier: la Tunisia "è un Paese importante con cui l'Italia desidera mantenere rapporti stretti e costanti, soprattutto per la sua stabilità e per la gestione della questione degli sbarchi". Un dossier centrale per Roma, che guarda a Tunisi anche per interessi economici e infrastrutturali ben precisi. In cima alla lista, la partita tra Sparkle e Tunisie Telecom, che lo scorso anno hanno siglato un accordo per una nuova rotta di connettività tra Nord Africa ed Europa. Ma non solo: sul tavolo anche i progetti di Enel ed Eni legati allo sviluppo dell'idrogeno verde, nell'ambito della transizione energetica e del Piano Mattei per l'Africa.
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(Adnkronos) - Justin Timberlake ha rivelato via social di avere la malattia di Lyme, una patologia originata da un batterio spiraliforme, la Borrelia burgdorferi, che viene trasmessa dalle zecche. L'artista lo ha condiviso con un lungo post pubblicato durante il suo tour mondiale 'Forget Tomorrow', che si è concluso da poco. I fan avevano recentemente notato che Timberlake appariva lento e privo di energia durante le performance della fase internazionale del tour, facendo sorgere molti sospetti sul suo stato di salute.
“Ho combattuto con alcuni problemi di salute e mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme - non lo dico per farvi dispiacere per me - ma per fare chiarezza su cosa ho dovuto affrontare dietro le quinte", ha scritto nel post. “Se hai vissuto questa malattia o conosci qualcuno che l'ha avuta, allora sei consapevole che conviverci può essere davvero debilitante, sia mentalmente che fisicamente", ha scritto spiegando di aver pensato di fermare il tour ma poi di essere tornato indietro nella sua decisione.
"Quando ho ricevuto per la prima volta la diagnosi sono rimasto sicuramente scioccato - ha continuato - ma, almeno ho potuto capire perché mi trovassi sul palco e avessi un così forte dolore di tipo neurologico o semplicemente mi sentissi una stanchezza impensabile. Mi sono trovato di fronte a una decisione personale. Fermarsi o continuare e capirci qualcosa. Ho deciso che la gioia che la musica e il palco mi dona supera di gran lunga lo stress transitorio che il mio corpo stava avvertendo. E ora sono davvero felice di aver continuato", ha assicurato il cantautore, attore e produttore discografica statunitense.
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