(Adnkronos) - ''Siamo amici di Israele, ma ora diciamo basta'' guerra, ''ora è il momento di fare la tregua''. Perché ''Israele ha vinto la guerra contro Hamas'' e ora ''la popolazione civile di Gaza sta soffrendo troppo''. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a ReStart su Rai3.
''La trappola di Hamas ha trascinato Israele in una guerra che la popolazione civile sta pagando'', ha affermato Tajani sottolineando che ''Hamas ha un'enorme responsabilità rispetto al proprio popolo, che sta usando come scudo umano'' ed ''è criminale costruire basi militari sotto gli ospedali''.
Poi l'Ucraina. Tajani ha detto di ''non credere in un disimpegno dell'America'' rispetto alla guerra in Ucraina, sottolineando che ''le parole di ieri di Trump sono state ferme nei confronti di Putin''. Allo stesso tempo il vicepremier ha sottolineato che ''la Russia non chiuderà mai un accordo in tempi brevissimi''. Anzi, ''cercherà di conquistare più terreno possibile'' e per Mosca ''è difficile fare una marcia indietro repentina''.
Tajani ha parlato anche del programma nucleare di Teheran. ''Roma è diventata centrale di pace'' e dopo che ''è andata bene la riunione tra Iran e Usa con la mediazione dell'Oman'', ''siamo pronti a ospitare un nuovo round di colloqui'', ha dichiarato il titolare della Farnesina.
''Ho parlato con gli interlocutori'' ed è emerso che ''si può disinnescare il rischio che l'Iran costruisca un ordigno nucleare - ha proseguito - Stiamo sostenendo la propositiva mediazione dell'Oman e siamo pronti a ospitare un nuovo round colloqui qui a Roma'.
Questione dazi. ''E' grazie all'Italia se c'è un rapporto diretto tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente americano Donald Trump'', ha sottolineato il vicepremier. ''Grazie al lavoro diplomatico italiano e della presidente del Consiglio si è riusciti ad agevolare il dialogo tra l'Europa e gli Stati Uniti'', ha evidenziato Tajani ricordando la prima telefonata di ieri tra Trump e von der Leyen durante la quale ''è stato trovato un accordo per ritardare fino al 9 luglio l'introduzione dei dazi'' e usare questo lasso di tempo per ''trattare''.
''Più la situazione appare complicata, più bisogna stare calmi. Mai farsi prendere dal panico'', ha aggiunto Tajani riferendosi alla minaccia dei dazi al 50% sull'Europa da parte di Trump. ''Non dobbiamo spaventare i mercati, bisogna impedire la crescita dell'inflazione e i danni in Borsa. Occorre lavorare con grande prudenza e determinazione'', ha rimarcato.
Intervenendo a ReStart il ministro ha poi messo in chiaro: ''Se il governo italiano fosse antieuropeista non esiterei un attimo a lasciare il governo''. ''La retorica antieuropeista lascia il tempo che trova'' e ''in Italia, fino a quando ci sarà Forza Italia al governo, non permetteremo di distruggere l'Europa'', perché ''senza l'Europa non si va da nessuna parte'', ha scandito Tajani. E ''parlare contro l'Europa non serve a nulla, è soltanto propaganda'', ha sottolineato il vicepremier, aggiungendo: "Noi crediamo che l'Europa sia la soluzione ai nostri problemi''.
Leggi tutto: Tajani: "Israele ha vinto battaglia contro Hamas, ora basta"
(Adnkronos) - Canva, la nota piattaforma online per la progettazione grafica, sta avendo dei problemi oggi, 26 maggio. In tutto il mondo gli utenti stanno riscontrando difficoltà nell'accedere al sito. Anche in Italia sono tanti a segnalare sui social media di non riuscire ad accedere tramite browser e a utilizzare le funzioni di Canva: su X è già pieno di meme sul 'panico' dei social media manager e di chi utilizza questa app per lavoro.
Canva ha fatto sapere su X di essere a conoscenza del problema in corso e di essere a lavoro per risolverlo. "Sappiamo che alcune persone hanno problemi ad accedere a Canva. Stiamo lavorando il più velocemente possibile per ripristinare la funzionalità", si legge sul loro profilo ufficiale.
Leggi tutto: Canva down, la piattaforma di progettazione grafica non è raggiungibile
(Adnkronos) - Fa sempre più caldo ma il tempo sull'Italia è ancora instabile anche se c'è la data di una possibile svolta. Oggi, lunedì 26 maggio, spiegano i meteorologi del sito www.iLMeteo.it, l’Italia si troverà ancora protetta da una campana anticiclonica di matrice azzorriana. La giornata sarà in prevalenza soleggiata al Centro-Sud, mentre al Nord avremo il passaggio di nubi sparse ma con basso rischio di precipitazioni, almeno nelle ore mattutine. Infatti, dal pomeriggio non si escludono acquazzoni o temporali di calore sui rilievi, tipici della stagione. Temperature in aumento ma senza eccessi, decisamente gradevoli.
Federico Brescia, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma generale stabilità grazie alla presenza dell’Anticiclone delle Azzorre, il grande assente delle ultime estati. Quando questo tipo di alta pressione interessa l’Italia, il nostro Paese sperimenta giornate in prevalenza soleggiate con qualche rovescio pomeridiano sui rilievi e nel peggiore dei casi anche nelle alte pianure adiacenti. Le temperature aumentano ma senza troppi eccessi, restando su valori accettabili e piacevoli per ogni attività all’aperto.
A conferma di ciò, possiamo dire che i termometri non supereranno i 30-32°C e le massime saranno comprese generalmente tra 24 e 27°C, con picchi di 28-30°C solo nelle zone interne della Puglia e della Sardegna.
Purtroppo non bisogna fare troppo affidamento su questa rimonta anticiclonica, in quanto sarà facilmente disturbata da correnti più fresche in discesa dal Nord Europa che riporteranno instabilità e un nuovo calo termico fino a martedì 27 giugno. La Penisola italiana si troverà in una sorta di “zona di convergenza” tra una massa d’aria più calda e una più fresca. Questo scenario provocherà il passaggio e la formazione di temporali, anche a carattere grandinigeno, dal Nord verso il Centro-Sud. Particolare attenzione alla Lombardia, infatti temporali piuttosto forti colpiranno la regione tra la notte e la mattinata di martedì 27, colpendo anche Milano.
Una prima svolta meteo potrebbe esserci a partire da mercoledì 28 quando verremo interessati da una nuova rimonta anticiclonica, questa volta di origine africana, quindi con un netto aumento delle temperature e valori che tra sabato 31 e domenica 1 potranno superare diffusamente i 30°C al Centro-Sud. Ricordiamoci però che le fiammate africane hanno spesso vita breve, in particolare al Nord, infatti i modelli intravedono già possibili cambiamenti da domenica 1 giugno.
Lunedì 26. Al Nord: soleggiato e più caldo, temporali dal pomeriggio. Al Centro: bel tempo e caldo. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Martedì 27. Al Nord: temporali forti con grandine. Al Centro: veloci rovesci temporaleschi. Al Sud: nubi irregolari, rare piogge.
Mercoledì 28. Al Nord: bel tempo e caldo in aumento. Al Centro: stabile, caldo in aumento. Al Sud: stabile e ampiamente soleggiato.
Tendenza: sole e sempre più caldo.
Leggi tutto: Caldo ma tempo ancora instabile sull'Italia, ecco quando la svolta
(Adnkronos) - Il partito del presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha trionfato alle elezioni legislative e regionali che si sono svolte ieri. Secondo quanto ha riferito il Consiglio elettorale nazionale, il Partito Socialista Unito del Venezuela e i suoi alleati hanno ottenuto l'82,68 per cento dei voti e 23 dei 24 governatorati dello Stato. Probabile, quindi, che Maduro e i suoi alleati ottengano la maggioranza assoluta nell'Assemblea nazionale.
Le elezioni sono state boicottate dall'opposizione. L'unico stato in cui il Partito Socialista Unito del Venezuela non ha vinto è quello centroccidentale di Cojedes.
(Adnkronos) - E' salito a 30 morti, per la maggior parte bambini, il bilancio di un raid aereo israeliano condotto questa notte contro la scuola Fahmi Al-Jarjawi a Gaza City trasformata in un rifugio per sfollati palestinesi. Lo riporta l'emittente al-Jazeera citando fonti mediche locali.
Sono invece 19 le persone che hanno perso la vita a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove un raid israeliano ha colpito l'abitazione di una famiglia palestinese.
Per l'Idf c'erano ''terroristi chiave'' nascosti all'interno della scuola ed è per questo che l'esercito israeliano l'ha colpita. Le Idf hanno affermato che la scuola veniva utilizzata da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese come centro di comando. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere informazioni al fine di compiere attacchi terroristici contro i civili israeliani e le truppe dell'Idf nella zona", ha dichiarato l'esercito in una nota. L'esercito israeliano ha sostenuto di aver adottato "molte misure" per mitigare i danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e forme di intelligence.
Leggi tutto: Gaza: "Trenta morti in raid Israele su scuola". Idf: "C'erano terroristi"
(Adnkronos) - E' salito ad almeno 33 morti il bilancio di un raid aereo israeliano condotto questa notte contro la scuola Fahmi Al-Jarjawi a Gaza City trasformata in un rifugio per sfollati palestinesi. Lo ha reso noto l’Agenzia di protezione civile di Gaza. “Il numero dei martiri nel massacro della scuola Fahmi Al-Jarjawi, nel quartiere Al-Daraj di Gaza City, è di almeno 33, con decine di feriti, soprattutto bambini, tra cui diverse donne”, ha dichiarato Mahmud Bassal, portavoce dell’agenzia, all'Afp.
Altre 19 persone sono state uccise a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove un raid israeliano ha colpito l'abitazione di una famiglia palestinese.
Per l'Idf c'erano ''terroristi chiave'' nascosti all'interno della scuola ed è per questo che l'esercito israeliano l'ha colpita. Le Idf hanno affermato che la scuola veniva utilizzata da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese come centro di comando. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere informazioni al fine di compiere attacchi terroristici contro i civili israeliani e le truppe dell'Idf nella zona", ha dichiarato l'esercito in una nota. L'esercito israeliano ha sostenuto di aver adottato "molte misure" per mitigare i danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e forme di intelligence.
Le Idf hanno inoltre segnalato che tre razzi sono stati lanciati questa mattina dal sud della Striscia di Gaza e uno è stato intercettato prima che attraversasse il confine con Israele. Gli altri due, ha spiegato l'esercito israeliano, sono caduti all'interno della Striscia di Gaza.
Una delegazione israeliana sarà oggi al Cairo per negoziare la liberazione degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. Lo riporta il canale di notizie saudita Al-Hadath.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa egiziana Al-Ghad, si sono registrati dei ''progressi'' nei negoziati indiretti tra Israele e Hamas per arrivare al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e alla liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Al-Ghad spiega che i progressi riguardano il quadro proposto dall'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff. Il piano prevede il rilascio, da parte di Hamas, di 10 ostaggi in vita e la riconsegna di 16 corpi in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni.
Secondo l'agenzia di stampa Al-Ghad, Hamas chiede anche il rilascio di tutti i palestinesi di Gaza dalle carceri di Israele, sia quelli arrestati prima del 7 ottobre 2023, sia quelli detenuti dopo l'attacco.
Il giornale israeliano Haaretz, citando una propria fonte ben informata, scrive che gli Stati Uniti stanno esercitando ''forti pressioni su Israele affinché metta fine alla guerra a Gaza''. In particolare un ''messaggio'' in tal senso sarebbe stato consegnato da Witkoff al ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer durante il loro incontro a Roma a margine dei colloqui tra Iran e Usa sul programma nucleare di Teheran venerdì scorso.
Haaretz ha cercato conferme presso lo staff di Dermer e l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che però hanno rifiutato di commentare. Dermer è il più stretto collaboratore di Netanyahu.
Leggi tutto: Gaza: "Almeno 33 morti in raid Israele su scuola". Idf: "C'erano terroristi"
(Adnkronos) - Nuovo, duro affondo di Donald Trump contro Vladimir Putin e poi contro Volodymyr Zelensky. "Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa - scrive nella notte in un post su Truth, commentando gli ultimi attacchi - È diventato assolutamente pazzo! Sta uccidendo inutilmente molte persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono sparati sulle città dell'Ucraina, senza alcun motivo". Poi, il presidente americano continua: "Ho sempre detto che vuole TUTTA l'Ucraina, non solo una parte, e forse si sta rivelando giusto, ma se lo fa, porterà alla caduta della Russia!".
Quindi l'attacco al presidente ucraino, che ieri aveva denunciato il silenzio americano sugli attacchi, sostenendo che "incoraggia" la Russia. "Il presidente Zelensky non sta facendo un favore al suo Paese parlando come fa. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che smetta", intima Trump. Che poi conclude ribadendo: "Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se io fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di 'Trump', io sto solo aiutando a spegnere i grandi e brutti incendi che sono stati appiccati per grave incompetenza e odio".
Trump ha parlato di Putin anche con i giornalisti che gli chiedevano se abbia intenzione di imporre nuove sanzioni alla Russia. Da Morristown, in New Jersey, prima di rientrare a Washington, il tycoon ha risposto: "Assolutamente, sta uccidendo molte persone. Non so cosa gli sia preso. Che diavolo gli è successo? Sta uccidendo un sacco di persone e non sono contento di questo".
"Non sono contento di quello che sta facendo... - ha ribadito - Lo conosco da molto tempo, sono sempre andato d'accordo con lui, ma sta mandando razzi nelle città e uccidendo persone e non mi piace affatto. Siamo nel mezzo dei colloqui e lui manda razzi contro Kiev e altre città. Non mi piace affatto".
"Sono molto sorpreso - ha insistito Trump - Vedremo cosa fare.... Non mi piace quello che sta facendo Putin... sta uccidendo delle persone. È successo qualcosa a questo tizio e non mi piace".
Intanto ''Kiev ha subito bombardamenti russi per la terza notte consecutiva. Questa notte l'allerta è durata sei ore. Il nemico ha colpito con droni d'attacco'', ha affermato il capo dell'amministrazione militare di Kiev Timur Takachenko.
''L'attacco ha causato danni nel quartiere di Dnipro. Le finestre di uno degli edifici residenziali sono state rotte. Inoltre, si è registrata la caduta di detriti sul territorio di una cooperativa e di un centro ricreativo. Fortunatamente, non ci sono stati feriti'', ha spiegato Takachenko con un post su 'X'.
Leggi tutto: Ucraina, Trump: "Putin è impazzito". Ancora droni russi su Kiev
(Adnkronos) - Jannik Sinner si prepara all'esordio al Roland Garros. Oggi, lunedì 26 maggio, il numero uno al mondo affronterà il francese Arthur Rinderknech nel primo turno dello Slam francese. I due si sfideranno per la quarta volta e la curiosità è che Sinner ha superato il transalpino in due dei tre precedenti. L'ultimo confronto, vinto dall'azzurro in due set, all'Atp Cup del 2022.
Ma chi è Arthur Rinderknech? Classe '95, figlio del direttore di un circolo tennis di Parigi e dell'ex tennista Virginie Paquet, il francese si divertì per anni con tennis e calcio: da piccolo, i genitori lo iscrissero al Co Vincennes, club in cui si formò anche l'ex Juve Matuidi. Dopo aver praticato i due sport in contemporanea, intorno ai 14 anni fu chiamato alla scelta e optò per la racchetta.
Poi, per tenere insieme sport e studio, Rinderknech si trasferì in America per frequentare la Texas A&M University, la quarta università più importante degli States. "Sentivo che era la scelta migliore - le sue parole in un'intervista del 2022 al sito dell'Atp -. Non ero il più bravo tra gli juniores. Volevo continuare a giocare a tennis, non solo andare a scuola, e negli Stati Uniti potevo fare entrambe le cose". Dopo la laurea alla Mays Business School nel 2018, Rinderknech cominciò a fare sul serio con il tennis. Risultati? I primi titoli Challenger, vinti a Rennes e Calgary.
Il primo titolo Atp arrivò invece ad Adelaide, nel 2022, anno a cui si lega anche il suo best ranking (42). A livello Slam, l'anno scorso ha centrato per la prima volta un terzo turno (agli Us Open). Nei Masters 1000, il suo miglior risultato è un terzo turno centrato a Montreal sempre nel 2024. Al momento, Rinderknech è il numero 75 del ranking Atp.
Leggi tutto: Arthur Rinderknech, dal calcio al college in America: chi è l'avversario di Sinner
(Adnkronos) - Jannik Sinner esordisce nel Roland Garros 2025. Oggi, lunedì 26 maggio, il tennista azzurro sfida il francese Arthur Rinderknech nel primo turno di Parigi, il secondo Slam dell'anno dopo gli Australian Open, vinti proprio da Sinner lo scorso gennaio. Dopo la finale conquistata agli Internazionali d'Italia dunque, il primo torneo dopo la sospensione di tre mesi per il caso Clostebol, Jannik torna in campo sulla terra rossa. La scorsa edizione del Roland Garros, per Sinner, si era conclusa in semifinale, quando fu eliminato da Carlos Alcaraz, poi trionfatore in finale contro Alexander Zverev.
La sfida tra Sinner e Rinderknech è in programma oggi, lunedì 26 maggio, e cadrà nella fascia serale del Roland Garros, con l'inizio del match che non sarà prima delle ore 20.15. I due tennisti si sono affrontati in tre occasioni, con l'azzurro che conduce con un parziale di 2-1: l'ultimo incontro risale al 2022, quando Sinner si impose in due set, mentre Rinderknech ha vinto il primo match tra i due, trionfando in tre set negli ottavi dell'Atp di Lione nel 2021.
Sinner-Rinderknech, così come tutte le partite del Roland Garros, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
Leggi tutto: Sinner-Rinderknech: orario, precedenti e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Urne aperte anche oggi, lunedì 26 maggio, per le elezioni amministrative 2025. Dopo la prima giornata di voto terminata ieri alle 23, i seggi resteranno aperti fino alle 15 di questo pomeriggio nei 117 comuni delle regioni a statuto ordinario e in nove comuni commissariati della Sicilia, chiamati all'elezione diretta del sindaco e al rinnovo dei consigli comunali.
Sono tre i capoluoghi di provincia al voto, ossia Taranto, Ravenna e Matera, insieme a Genova, capoluogo di regione. Circa due milioni i cittadini chiamati alle urne. L'eventuale turno di ballottaggio si svolgerà quindi domenica 8 e lunedì 9 giugno.
Intanto, dopo la prima giornata di voto, il dato sull'affluenza è risultato in calo rispetto alla scorsa tornata elettorale: alle 23 aveva votato il 43,85%, nella tornata precedente a votare era stato il 49,52%.
Alle 19 il dato era stato quindi del 33,48% (alle precedenti amministrative, alle 19 aveva votato il 36,25% degli aventi diritto). Alle 12.00 si era invece attestata al 13,55%, alle precedenti elezioni alla stessa ora l'affluenza era stata del 15,54%.
A Genova voto anticipato rispetto alla naturale scadenza del 2027, perché l'ex sindaco Marco Bucci ha lasciato palazzo Tursi, dopo essere stato eletto presidente della Regione. Sono sette i candidati alla carica di primo cittadino. L'attuale vicesindaco reggente Pietro Piciocchi è candidato per il centrodestra con il supporto di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e alcune liste civiche. Il centrosinistra schiera Silvia Salis, sostenuta da Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza verdi e sinistra, Azione, Italia Viva, +Europa e alcune liste civiche. Gli altri cinque candidati sono Mattia Crucioli, per Uniti per la Costituzione, Raffaella Gualco, candidata per Genova Unita, Antonella Marras, candidata per la Sinistra Alternativa, Cinzia Ronzitti, candidata per il Partito Comunista dei Lavoratori e Francesco Toscano, candidato per Democrazia Sovrana e Popolare.
Anche Taranto è tornata alle urne dopo la fine anticipata della legislatura, a febbraio scorso, due anni prima del termine naturale, a causa delle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri e la conseguente 'caduta' dell'amministrazione, guidata da Rinaldo Melucci, eletto nel 2022 a capo di una maggioranza di centrosinistra. Sei i candidati alla carica di primo cittadino. Una sola la donna aspirante: è Annagrazia Angolano, giornalista, candidata del Movimento Cinque Stelle. Due le liste a sostegno: M5s e Angolano sindaca. Il candidato del centrosinistra è Pietro Bitetti, già presidente del consiglio comunale, sostenuto dal Pd, Avs-Socialismo XXI-Possibile, Per Bitetti, Demos, Unire Taranto, Movimento Politico Con (presente a livello regionale e fondato da Michele Emiliano e di cui l'aspirante sindaco è esponente), Democrazia Cristiana e Partito Liberal Democratico. Il centrodestra, alla fine, dopo qualche incertezza, ha fatto cadere la sua scelta su Luca Lazzàro, presidente regionale di Confagricoltura che si è dimesso dalla carica subito dopo la candidatura. A proporlo Fratelli d'Italia, mentre Forza Italia, che pure per lungo tempo aveva pensato a qualche suo esponente, ha accettato e lo sostiene insieme a Partito Liberale e a Noi Moderati-Lazzàro sindaco. Quattro, dunque, le liste in suo sostegno. E' di natura centrista la candidatura di Francesco Tacente, presidente uscente del Consorzio Trasporti Pubblici. Sette le liste a supporto: Taranto Popolare, Prima Taranto, Patto Popolare, Fortemente Liberi, Noi Taranto, Riformisti-Socialisti, Evviva Taranto- Udc. Tacente è sostenuto dalla Lega in particolare attraverso la lista Prima Taranto. A suo favore si sono espressi Matteo Salvini e il vicesegretario Roberto Vannacci. Altro avvocato candidato per un raggruppamento che sembra avere i connotati del classico civismo è Mirko di Bello, nipote della ex sindaca di centrodestra della città, Rossana Di Bello, scomparsa qualche anno fa. E' supportato da sei liste: Lista con Di Bello, Taranto e Futuro, Lista Movimento Sportivo, I Rioni, Tre Terre-Talsano-Lama/San Vito, Impronta Verde. La sua coalizione si chiama 'Adesso'. Ripropone per l'ennesima volta la sua candidatura Mario Cito, figlio di Giancarlo Cito, già sindaco e parlamentare, scomparso solo pochi giorni fa. Una sola la lista in corsa che poi è sempre quella del padre: At6-Lega d'Azione Meridionale. Sono in tutto 28 le liste presentate per circa 860 candidati e 32 posti di consigliere comunale disponibili.
Ravenna ancora al voto per eleggere il nuovo sindaco che 'succederà' a Michele De Pascale, nel frattempo divenuto presidente dell’Emilia Romagna alle elezioni regionali dello scorso novembre. I candidati alla carica di primo cittadino sono sette, sostenuti da un totale di 18 liste. In campo c'è Alessandro Barattoni, segretario del partito democratico locale. Appoggiato da una coalizione di centrosinistra, composta da Pd, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra, partito Repubblicano italiano e dalle due liste civiche 'Ama Ravenna' e 'Progetto Ravenna', ha alle spalle diversi anni di esperienza in consiglio comunale. Sul fronte opposto, il centrodestra si presenta diviso, vista la corsa di due candidati distinti: da una parte Nicola Grandi (sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica 'Viva Ravenna'), dall’altra Alvaro Ancisi (sostenuto dalla Lega e dalla lista civica 'Ambiente e animali'). Gli altri candidati sono Maurizio Miserocchi (lista civica 'Ravenna al centro'), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Rifondazione comunista, Potere al popolo, Partito comunista italiano e lista civica 'Ravenna in comune') e Veronica Verlicchi (lista civica 'La Pigna').
A Matera la sfida è a cinque, con 18 liste in tutto. Si candida per il bis Domenico Bennardi che da primo cittadino del M5s ha governato la città per quattro anni, dall'elezione nell'ottobre 2020 sino allo scioglimento anticipato per le dimissioni contestuali di 17 consiglieri comunali di cui tre del partito democratico, nell'ottobre dello scorso anno. Il centrodestra è unito, con sei liste a favore di Antonio Nicoletti, ex direttore generale di Apt Basilicata e direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Nicoletti, alla prima esperienza politica, è sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Io Sud, La scelta giusta, Acito-Udc, Nicoletti sindaco per Matera capitale. Il centrosinistra non è riuscito a trovare compattezza, anzi si è diviso nel sostegno a tre dei cinque candidati. Il Pd è assente, non ha presentato lista. Manca il simbolo ma c'è un suo esponente, il consigliere regionale Roberto Cifarelli, che ha vinto le primarie ''Matera Open City'' indette dal Movimento Giovani x Matera, ed è sostenuto da una coalizione civica trasversale in cui ci sono esponenti di Forza Italia, Azione, +Europa. Le liste sono Matera nel cuore, Matera Democratica, Materia Futura - dai giovani per Matera, Volt, Matera 2030, Matera in Azione, Periferie per Matera, Socialisti e Più Matera, Basilicata Casa Comune. Gli altri due candidati sono Vincenzo Santochirico, che si presenta con la civica Progetto Comune Matera dopo che è sfumata la possibilità di essere il candidato di tutto il centrosinistra, e Luca Prisco, candidato civico con Democrazia materana.
Leggi tutto: Elezioni comunali, si vota anche oggi: seggi aperti fino alle 15
Pagina 291 di 749