(Adnkronos) - Chiudi gli occhi, immagina il vento. Quello che sibila tra le sartie di un catamarano lanciato ad altissima velocità sul mare di Sydney. E' il vento della Formula 1 del mare: SailGp. La notizia, in fondo, è semplice: Muse Sport Consortium ha acquisito SailGp Italia, la squadra nazionale che rappresenterà il tricolore nel campionato più spettacolare della vela mondiale. Ma la notizia vera è un’altra: l’Italia è tornata nel grande mare. Perché Muse Sport non è solo un consorzio. È un’idea. Un progetto che parla la lingua antica della vela ma con l’accento del futuro. I tre demiurghi: Assia Grazioli Venier, imprenditrice e investitrice. Gian Luca Passi de Preposulo, advisor per i più grandi marchi del lusso, con la cultura del bello come orizzonte. E Jimmy Spithill: leggenda vivente. Il ragazzo di Pittwater che nel 2013, alla guida di Oracle, compì l’impresa delle imprese. Da 8 a 1 a 9 a 8. Contro i neozelandesi. “È come chiudere un cerchio,” racconta Assia Grazioli Venier, che ricorda all'Adnkronos l'amicizia ventennale con Passi de Preposulo. “I nostri padri hanno navigato insieme nella Whitbread del ’73. Quella vera, quella epica. Adesso siamo noi a riportare il tricolore nella vela.”
Ma attenzione: la Formula 1 del mare non è l'America's Cup. Qui ci sono dodici nazioni, barche identiche, inclusione obbligatoria, zero segreti. "Conta il talento del team", dice De Preposulo all'Adnkronos. Tappe da New York a Sydney, da Saint-Tropez ad Abu-Dhabi. Numeri da capogiro: 1,8 miliardi di visualizzazioni globali nel 2024, 133 milioni di fan, 6,5 milioni di euro di impatto economico medio a tappa. Audience digitale e televisiva superiore a molti sport olimpici. Un'opportunità straordinaria per l’Italia. Una nazione con l’anima d’acqua e il corpo di costa: il 70% del territorio nazionale si affaccia sul mare. “La vela è nel nostro Dna,” dice Grazioli Venier. E quando lo dice, lo accompagna con i numeri: 8,6 milioni di fan della vela nel Paese. Quasi 2 milioni già consapevoli di SailGp. E soprattutto, 79% di conversione. Tradotto: otto italiani su dieci che scoprono SailGp se ne innamorano.
Potenziale economico espolosivo. Nel 2022, Taranto ha ospitato una tappa SailGp senza una barca tricolore in gara. Eppure i numeri dicono che è come se ci fosse: 25.000 spettatori in due giorni, 10,3 milioni di audience globale, oltre 6 milioni di euro di ricadute economiche per la città. Perché? La risposta è già scritta nel mare. Red Bull Italy SailGp non vuole essere solo una squadra, un team. Ma un cambio di paradigma. Non solo perché al timone c'è Spithill, che promette all'Adnkronos: "Vogliamo diventare il team numero uno della SailGp". E perché a bordo c’è Ruggero Tita, oro olimpico, atleta totale. Ma perché dietro ci sono visione e progetto, davanti un orizzonte: fare della vela una piattaforma. “Vogliamo creare un ecosistema che unisca sport, design, turismo, media, tecnologia, sostenibilità. Dove la vela è la punta dell’iceberg e sotto c’è il meglio del Made in Italy", dice Passi de Preposulo.
"Siamo entrati con una valutazione di 45 milioni di dollari – competitiva ma proiettata al futuro. Era una cifra coerente sia per gli investitori di fascia alta che per la lega, che ci voleva come partner strategici. Da quando ho investito nella squadra Usa, le valutazioni sono cresciute di 3–4 volte, quindi il nostro ingresso è arrivato al momento giusto. E siamo orgogliosi di essere la prima squadra SailGP co-acquisita da un fondo guidato da donne", sottolinea Grazioli Venier. Un'opportunità commerciale vera: ci sono vari settori che oggi dominano le sponsorship SailGp: automotive, banche e fintech, luxury & fashion, media & intrattenimento, healthcare & beauty e consumer tech. Brand come Rolex, Oracle, Mubadala, Cognizant, T-Mobile, Range Rover sono già saliti a bordo. Il valore commerciale per le squadre è aumentato del 300% negli ultimi due anni.
Le città in lizza per la tappa italiana del 2026 sono più di una: Venezia, Napoli, Palermo, Roma. Città di mare, certo. Ma soprattutto, città di storie. E SailGp, in fondo, è questo: uno sport che si fa racconto. Basti pensare a Henry (Larry) Ellison, ceo di Oracle e ideatore di SailGp. Si dice che Ellison aveva un sogno sin da ragazzo: possedere una barca a vela. Si racconta che la sua prima moglie lo lasciò perché, invece di comprare una casa dopo il matrimonio, acquistò una barca a vela e si trasferirono a vivere lì, in California. Storie di vela ma soprattutto di passione, capaci di unire mondi distanti. "Dalla Formula 1 alla MotoGP, c’è qualcosa per tutti", dice Spithill. "L’ho visto in tutta la mia carriera ed è ancora più evidente adesso. Un dato interessante? Circa l’85% dei fan di SailGP proviene dal mondo del motorsport. Un Campionato non solo per i veri appassionati di vela". (di Andrea Persili e Michele Antonelli)
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(Adnkronos) - Le vendite di Tesla nell'Ue hanno registrato un calo del 52,6% e dall'inizio dell'anno del 46,1%. E' quanto emerge dai dati dell'Acea, l'Associazione dei costruttori di auto europeo. La quota di mercato di Tesla è scesa all'1,1% nei primi 4 mesi dell'anno con 41.677 veicoli immatricolati (77.314 nei primi 4 mesi del 2024).
Leader delle vendite di auto elettriche fino al 2024, Tesla è stata superata in questa categoria in Europa ad aprile da 10 marchi tra cui Volkswagen, Bmw, Renault ma anche la cinese Byd secondo i dati di Jato Dynamics.
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(Adnkronos) - Le sessanta impronte rilevate dal Ris di Parma con polveri e adesivi per evidenziarle e asportarle dalle superfici all’interno della villetta di via Pascoli a Garlasco sono a "forte rischio contaminazione". E' il nuovo elemento che si aggiunge all’indagine della Procura di Pavia su Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. I para adesivi sono stati repertati dagli esperti poco dopo il delitto del 13 agosto 2007 e dopo quasi 18 anni saranno al centro dell’incidente probatorio che prenderà il via il prossimo 17 giugno.
Le impronte, prelevate in particolare al piano terra della villetta e attribuite a persone note o non approfondite in quanto non ritenute utili, si trovano anche sulla porta d'ingresso toccata da più soccorritori e carabinieri, alcuni dei quali entrati senza guanti. Una di queste in particolare, la numero 10, vicino alla maniglia interna della porta d’ingresso ha catturato l’attenzione dei nuovi inquirenti e la difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata, che punta ora a trovare un Dna utile all’indagine in corso. La consulenza tecnica dei pubblici ministeri ha già escluso che l’impronta sia riconducibile a Sempio, a Stasi o dei familiari della vittima.
Ora, però, il consulente della famiglia Poggi, il genetista Marzio Capra che ha partecipato fin dall’inizio all’indagine sull’omicidio, solleva una questione: "Sui para-adesivi - svela all'Adnkronos - c’è un forte rischio contaminazione, l’ipotesi è che non avendo utilizzato pennelli singoli per evidenziare ciascuna traccia, non si può escludere che ci sia stato un ‘trasferimento’ di materiale pennellando da una all’altra”. Difficile per lui anche pensare di poter ottenere ulteriori risultati dall’impronta 33, la traccia palmare - attribuita dai consulenti della procura a Sempio - trovata sulla parete della scala dove giaceva il corpo senza vita di Chiara. Un'impronta senza sangue - come mostrano i test fatti subito dal Ris - trovata vicino ai gradini che tuttavia l’assassino non calpesta. "L'intonaco grattato dalla traccia 33 è andato interamente consumato nel tentativo di trovare del Dna che comunque non sarebbe stato databile", conclude il genetista.
Ma tra battaglia di indizi e speranza di prove certe, la nuova inchiesta della Procura di Pavia riapre il dibattito sul caso Garlasco. Mentre sull'amico del fratello della vittima c’è un’indagine coperta da segreto istruttorio, per l’allora fidanzato resta una condanna definitiva che ha seguito le regole.
La Procura di Pavia non si è mai occupata di Alberto Stasi, all'epoca c'era Vigevano poi la Corte d'Appello di Milano. Le richieste di archiviazione di Sempio, firmate dall'ex pm di Pavia Mario Venditti, hanno ottenuto l’approvazione di due diversi giudici e fanno parte dei sette tentativi della difesa Stasi di riaprire i giochi, tra cui due tentativi di revisione davanti Corte d'Appello di Brescia (nel secondo caso anche dalla Cassazione). Di recente il ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo ha stabilito che il processo a Stasi è stato equo. I magistrati (circa 40) che si sono occupati del condannato hanno tutti riconosciuto la responsabilità di Stasi oltre ogni ragionevole dubbio.
Quando Stasi va a processo la legge gli consente di scegliere il rito abbreviato (non più possibile nei casi più efferati come dimostrano le condanne di Alessandro Impagnatiello o Filippo Turetta) e viene punito “con il massimo della pena” prevista per l’omicidio. Alberto Stasi "non appare meritevole di alcuna attenuante” visto il comportamento “tenuto contemporaneamente e dopo l'omicidio” data l’assenza di pietà per la vittima e avendo da subito sviato le indagini. La pena di 24 anni deve essere ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato e si arriva così ai 16 anni di condanna.
Chiara viene colpita all’ingresso, trascinata fino alle scale della cantina, sollevata con le mani sporche di sangue e gettata giù. Le suole insanguinate delle scarpe ‘a pallini’ dicono che l’assassino si ferma al gradino zero, poi si lava in bagno. E’ certo che l’assassino si pulisce le mani ed essendoci sul dispenser (pulito) solo le impronte di Stasi questo fa di lui l’ultimo che l'ha toccato e quindi il killer, si legge in sentenza. Una prova rafforzata dalla suola insanguinata sul tappetino del bagno davanti al lavabo: scarpa Frau numero 42 che combacia con la taglia del fidanzato. Stasi ha una bici nera da donna vista da una testimone e non ha un alibi in quei 23 minuti (tra le 9.12 e le 9.35).
Ma allora le scarpe immacolate? Stasi uccide la mattina, torna a casa e finge di lavorare alla tesi. Prova a chiamare più volte Chiara e solo dopo quattro ore, pur sapendola sola in casa, va da lei in auto indossando le scarpe Lacoste. Dice di entrare, ma la perizia dell’appello bis (che in primo grado il gup Stefano Vitelli non fa fare) dimostra che quando il laureando dice di aver sceso un paio di gradini e di aver visto Chiara senza vita sta mentendo. E’ statisticamente impossibile su quelle macchie di sangue fresco non sporcarsi le scarpe. Ed è fisicamente impossibile vedere il corpo senza scendere, le conclusioni dei giudici.
Il fidanzato parla di un incidente domestico difficile da credere guardando la scena del crimine. La vittima non ha il volto pallido: il sangue le ricopre il viso. Inoltre, Stasi nasconde di avere una bici nera da donna che verrà sequestrata solo alcuni anni dopo. Il processo d’appello bis svelerà che sono stati sostituiti i pedali su quella ‘Umberto Dei’ e che su altri pedali non sospetti è stato trovato il Dna della vittima.
Diversi carabinieri entrano in casa senza guanti e senza calzari, le scarpe di Stasi verranno sequestrate solo il giorno dopo. Passano 40 giorni e i militari notano un sistema d’allarme nell’officina di biciclette del padre dell’allora sospettato, ma è tardi: conserva solo cento eventi e i dati del 13 agosto sono cancellati. Il computer acquisito la mattina del 14 agosto viene aperto e rovistato dai carabinieri senza rispettare le procedure forensi.
E poi c'è la bici. La scelta "anomala" - costata un processo all’allora carabiniere Francesco Marchetto - di non sequestrare la bici nera da donna di Stasi “ha avuto indubbie ripercussioni negative sull'andamento delle indagini, senz'altro non limpido, caratterizzato anche da errori e superficialità”, scrive la Cassazione.
C’è il movente? Il ragazzo perbene e lo studente modello con "la passione per la pornografia" (a dire dei giudici) uccide con disprezzo Chiara Poggi diventata "per un motivo rimasto sconosciuto, una presenza pericolosa e scomoda, come tale da eliminare". La ventiseienne viene colpita a morte "dall'uomo di cui si fidava e a cui voleva bene, che l'ha fatta definitivamente 'scomparire' in fondo alle scale". Dopo averla uccisa "è riuscito con abilità e freddezza a riprendere in mano la situazione, e a fronteggiarla abilmente, facendo le sole cose che potesse fare, quelle di tutti i giorni: ha acceso il computer, visionato immagini e filmati porno, ha scritto la tesi, come se nulla fosse accaduto”.
Gli strani suicidi che avvengono a Garlasco, la pista satanica, lo strano mondo che si muove intorno al Santuario della Bozzola e sensitive che dicono di sapere chi è stato. Il presunto segreto fatale alla vittima e il sicario, l'assassino fumatore e l'ipotesi della rapina senza bottino, ogni ipotesi alternativa è stata vagliata. E le gemelle K? Dopo quasi 18 anni resta il fotomontaggio delle sorelle Stefania e Paola Cappa, cugine della vittima, e l’odio social. Hanno un alibi e di loro non c’è traccia vicino al corpo di Chiara.
Sui social c’è chi mette in dubbio anche il fratello Marco Poggi che era in vacanza in Trentino insieme ai genitori. Mamma Rita Preda e papà Giuseppe non hanno saltato una sola udienza dei cinque processi durati otto anni. Mai una parola di rabbia verso chi avevano accolto in casa e che hanno poi scoperto essere l’assassino. Si sono affidati alla giustizia e il verdetto di condanna “oltre ogni ragionevole dubbio” è stato pronunciato in nome del popolo italiano. Per lo Stato Alberto Stasi è il colpevole dell'omicidio di Chiara Poggi.
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(Adnkronos) - Almeno 27 persone, tra cui un bambino in gravi condizioni, sono state trasportate in ospedale tra le circa 50 che sono rimaste ferite dopo che un'auto è piombata sulla folla durante la parata per la vittoria della Premier League del Liverpool. Tra questi ci sono anche quattro bambini. A renderlo noto sono state le forze di sicurezza locali, spiegando che due tra i feriti ricoverati in ospedale sono gravi, uno di loro è un bambino.
Il vice capo della polizia del Merseyside, Jenny Sims, ha reso noto che l'incidente non viene trattato come un fatto terroristico, che si ritiene si tratti di un episodio isolato e che nessuno viene attualmente ricercato in relazione a esso dopo il fermo di un uomo di 53 anni, britannico, originario della regione di Liverpool e proprietario dell'auto.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha definito “terribili" le scene di Liverpool e ha affermato: “Penso a tutte le persone ferite e colpite. Voglio ringraziare la polizia e i servizi di emergenza per la rapida risposta che stanno dando a questo scioccante incidente”, ha dichiarato in un comunicato ufficiale. “Mi tengo informato sugli sviluppi. Chiedo di lasciare alla polizia lo spazio necessario per indagare”, ha aggiunto. "Tutti, soprattutto i bambini, dovrebbero essere in grado di celebrare i loro eroi senza questo orrore”, ha concluso.
Migliaia di tifosi hanno festeggiato lunedì, mentre un autobus che trasportava i giocatori attraversava le strade della città britannica in mezzo a una moltitudine di razzi rossi, il colore della squadra.
(Adnkronos) - Dopo il giorno di riposo, torna il Giro d'Italia con la sedicesima tappa. Oggi, martedì 27 maggio, tocca alla frazione 16 della Corsa Rosa: si parte da Piazzola del Brenta e si arriva a San Valentino per un totale di 203 chilometri di percorso. Si tratta del primo vero tappone alpino dell'edizione 2025 del Giro d'Italia, che vede ancora Isaac Del Toro in maglia rosa.
La prima salita del percorso, che arriverà dopo circa 65 chilometri di percorso, sarà il Carbonare, 12,9 km con un 4,6% di pendenza media. Seguirà una lunga discesa e poi per i ciclisti arriverà il Candriai, 10,1 chilometri con 7,6% di pendenza media, prima della salita di Santa Barbara, 12,7 km con pendenza massima che arriverà al 14%. Dopo una scalata di ulteriori 18,2 chilometri, con punte del 14%, ci sarà l'arrivo posto a San Valentino.
La sedicesima tappa del Giro d'Italia 2025 partirà alle 11.20, con orario d'arrivo stimato verso le 17.20. La diretta tv in chiaro dell’edizione numero 108 della Corsa Rosa sarà a cura di Rai Sport e Rai 2 (streaming gratuito su RaiPlay), mentre la diretta tv in abbonamento sarà fruibile su Eurosport 1. Lo streaming in abbonamento sarà disponibile su Discovery+, Sky Go, Now e Dazn.
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(Adnkronos) - Genova e Ravenna vanno al primo turno al campo largo, mentre per Taranto e Matera la sfida è rimandata al ballottaggio. Per le elezioni amministrative 2025 si è votato in 117 Comuni delle regioni a statuto ordinario e nove Comuni commissariati della Sicilia (Palagonia, Castiglione di Sicilia, Montemaggiore Belsito, Prizzi, Favignana, Solarino, Realmonte, Raddusa e Ramacca) ma gli occhi erano puntati sui quattro capoluoghi al voto. Primo fra tutti Genova, ma anche Ravenna, Taranto e Matera. L'affluenza, con il 56,29%, è in linea con la precedente tornata elettorale (56,32%): a Genova e Taranto è anzi addirittura aumentata rispetto alle precedenti votazioni, mentre a Ravenna e Matera si registra un calo.
Confermati gli exit poll, a Genova Silvia Salis - sostenuta da Partito democratico, Alleanza verdi e sinistra, Silvia Salis sindaca, Riformiamo Genova, Movimento 5 Stelle - incassa la vittoria al primo turno, strappa la città al centrodestra, e ha la meglio, con il 51,48%, sul principale sfidante, il candidato Pietro Piciocchi (44,20%), appoggiato dalle liste Bucci Noi Moderati Orgoglio Genova, Lega, Forza Italia, Piciocchi sindaco vince Genova, Udc, Fratelli d'Italia, Npsi-Democrazia cristiana.
"Dedico la vittoria a mio padre, mi avrebbe detto che è orgoglioso di me", ha commentato la neo-sindaca Silvia Salis parlando del padre Eugenio, morto pochi giorni prima dell'inizio della campagna elettorale.
"Cambiamento e unità sono stati sicuramente due elementi fondanti di questa campagna elettorale che partiva già da un senso di un risultato negativo di questa amministrazione che era emerso alle Regionali, dove comunque il sindaco uscente a Genova aveva ricevuto una sonora bocciatura", ha sottolineato Salis. "Sicuramente un cambiamento era auspicato, la città lo chiedeva e il senso di unità che abbiamo saputo dare con la giusta coalizione ha convinto l’elettorato - ha aggiunto - Credo che questo ampio risultato sia il risultato di questo". "La narrazione della destra di quelli del no è stata una narrazione grossolana. Io ho detto tutta una serie di sì alle infrastrutture, ai grandi progetti già in corso e chiaramente ho parlato anche di infrastrutture sociali, cosa che loro hanno totalmente ignorato", ha proseguito Salis.
A Ravenna è una riconferma. Alessandro Barattoni, candidato del campo largo, passa al primo turno con il 58,15% staccando di oltre 30 punti il principale sfidante, Nicola Grandi sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica 'Viva Ravenna' che si ferma al 25,05%. “È una bella vittoria, merito del lavoro di tanti e di un progetto che punta a guidare i cambiamenti dei prossimi 10 anni. I ravennati ci hanno dato fiducia, lavoreremo fin dal primo giorno per recuperare sull’astensione e sulla percentuale del voto”, ha commentato a caldo Barattoni.
Invece a Taranto e Matera la partita si giocherà al ballottaggio, fissato per l'8 e il 9 giugno. Nella città pugliese, dove il centrodestra si era diviso, il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (sostenuto dal Pd, Avs, Per Bitetti sindaco, Demos, Unire Taranto, Con Bitetti, Democrazia Cristiana e Partito Liberal Democratico-Azione) ha ottenuto il 37,39% e sfiderà al secondo turno Francesco Tacente (candidato di Taranto Popolare, Prima Taranto, Patto Popolare, Fortemente Liberi, Noi Taranto, Riformisti per Taranto-Socialisti, Udc-Evviva Taranto) che si è fermato al 26,14%.
A Matera invece Roberto Cifarelli, ex Pd, sostenuto da una coalizione civica trasversale in cui ci sono esponenti di Forza Italia, Azione, +Europa, che ha ottenuto il 43,52% sfiderà al secondo turno Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra, che si è fermato al 36,98%.
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A Sinnai tutta la comunità si unisce per festeggiare Sa dì de su sardu, la manifestazione organizzata dall'Istituto comprensivo 1-2 di Sinnai, giunta alla terza edizione e che continua ad arricchirsi anno dopo anno di nuove proposte.
L'intera mattinata di mercoledì 28 maggio sarà dedicata a percorsi di valorizzazione della lingua e della cultura sarda e vedrà coinvolti circa 200 alunni che ruoteranno tra laboratori e attività proposte interamente in sardo nella piazza Santa Barbara.
I bambini vivranno anche l'incontro con l'archeologo e divulgatore Nicola Dessì e si uniranno in un unico coro per la conclusione della giornata con la partecipazione della cantautrice Rossella Faa per cantare con tutta la piazza l'amore per la nostra lingua.
"Il sostegno della dirigente scolastica Cogotti e della sindaca Pusceddu, profondamente convinte dell'importanza della trasmissione del patrimonio linguistico e culturale quale fonte di crescita personale e identitaria - afferma la coordinatrice della manifestazione, l'insegnante Valeria Zedda - sono stati determinanti per crederci ancora e proseguire il percorso avviato da anni.
Tutto il corpo docente ha lavorato con grande entusiasmo e ha trovato sostegno nella comunità e ampia disponibilità a dare il proprio contributo. A cominciare dalla biblioteca comunale e in particolare l'Ufficio lingua sarda, che ha collaborato durante tutto l'anno e nell'organizzazione de Sa dì, il museo Mua in cui verranno proposte la proiezione dei video in sardo, realizzati dai bambini e rivolte agli adulti.
Inoltre i ragazzi delle medie illustreranno in sardo la chiesa di Santa Barbara. L'Università della Terza età ha favorito la trasmissione del patrimonio culturale e la sensibilizzazione al rispetto dei meno giovani attraverso i laboratori di ceramica".
La manifestazione sarà seguita dall'emittente Rts che, sottolinea Valeria Zedda "aiuta a dare visibilità a queste esperienze e all'evento con il comune interesse a valorizzare la lingua sarda e tutto il patrimonio umano e culturale che è associato ad essa".
(Adnkronos) - Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti hanno revocato le restrizioni sulla gittata delle armi fornite all'Ucraina. Ad annunciarlo è stato ieri il Cancelliere tedesco Friedrich Merz intervenendo all'Europaforum di Wdr.
"Non ci sono più restrizioni sulla gittata delle armi consegnate all'Ucraina. Né dagli inglesi, né dai francesi, né da noi. Nemmeno dagli americani", le parole di Merz, che ha aggiunto come l'Ucraina ora possa "anche difendersi, ad esempio, attaccando posizioni militari in Russia. Cosa che non faceva qualche tempo fa, salvo alcune eccezioni. Ora può farlo".
"E' evidente che Putin considera le offerte di dialogo come un segno di debolezza. Se anche una proposta di incontro in Vaticano non trova l'approvazione della Russia, dobbiamo prepararci al fatto che questa guerra durerà più a lungo di quanto vogliamo o possiamo immaginare", l'interpretazione che il cancelliere tedesco ha dato delle ultime azioni del presidente russo.
Le parole di Merz hanno prevedibilmente scatenato l'ira del Cremlino, che ha definito "pericoloso" l'annuncio del Cancelliere tedesco e dei suoi alleati. "Se tali decisioni ci sono veramente state, vanno assolutamente nella direzione contraria della nostra spirazione a entrare in un percorso politico. Dunque è una decisione pericolosa", ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov.
La decisione degli alleati di Kiev costringe quindi Mosca a rivedere i suoi piani. E' stata la senatrice Natalia Nikonorova, membro della Commissione Affari Internazionali del Consiglio della Federazione russa, a spiegare alla Tass le implicazioni strategiche delle forniture di armi a lungo raggio a Kiev.
Nikonorova ha affermato che ogni dichiarazione politica europea riguardo alle forniture, indurrebbe la Russia a rivedere i propri piani per l'istituzione di una zona cuscinetto strategica. La senatrice ha quindi puntualizzato che "gli europei dovrebbero tenere presente che ogni annuncio di questo tipo sul dispiegamento di armi a lungo raggio influenza i nostri piani operativi, adeguandoli in base alla gittata dell'arma, come ha ripetutamente sottolineato il presidente russo Vladimir Putin. La nostra priorità assoluta rimane la sicurezza dei nostri cittadini".
Infine, la senatrice ha ipotizzato che l'Occidente persegua la strategia di un cessate il fuoco temporaneo di 30 giorni, al solo fine di sfruttare questo periodo per riarmare e rafforzare le forze armate ucraine.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà intanto domani a Berlino in visita ufficiale, rivela Der Spiegel citando proprie fonti. I negoziati tra ucraini e russi, così come il nuovo pacchetto di sanzioni della Ue contro Mosca, saranno al centro dell'incontro tra Zelensky e il cancelliere Merz, afferma il quotidiano.
In particolare, scrive Der Spiegel, Merz vorrebbe parlare di persona con Zelensky dei passi da compiere verso ulteriori colloqui tecnici tra Ucraina e Russia. Probabile, si legge, che il cancelliere tedesco parli con il leader ucraino anche di un ulteriore sostegno militare della Germania all'Ucraina. In Germania Zelensky incontrerà anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, aggiunge il giornale.
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(Adnkronos) - Tornata amministrativa ampia, ma una la città con gli occhi addosso della politica nazionale: Genova. E il centrosinistra l'ha vinta al primo turno delle elezioni comunali. Il capoluogo ligure torna quindi a sinistra con Silvia Salis dopo gli anni dell'era Bucci. E poi Ravenna confermata a valanga con Alessandro Barattoni. Il campo progressista festeggia già alla prima tornata, là dove è unito. In altre realtà come Taranto e Matera si pagano invece le divisioni. Il centrosinistra, senza M5S, è avanti ma dovrà affrontare i ballottaggi tra due settimane e bisognerà vedere quale sarà l'indicazione di voto, se ci sarà, dei 5 Stelle.
Intanto, le vittorie di Genova e Ravenna rilanciano il mantra dell'unità. "Uniti si vince, è un dato oggettivo", rimarca Elly Schlein. "Testardamente unitari", si dicono Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli citando la segretaria del Pd. E poi Matteo Renzi, fulmineo, appena dopo i primi exit poll: "Quando il centrosinistra è unito e ha candidati credibili vince. Praticamente ovunque", posta sui social. "Candidati riformisti, concreti e competenti", puntualizza Carlo Calenda.
Riccardo Magi guarda al prossimo appuntamento, quello del referendum e sottolinea il dato dell'affluenza: stavolta ha tenuto. "Bene il centrosinistra che quando si presenta unito vince. Molto bene l’affluenza che fa ben sperare per il voto dell’8 e 9 giugno", evidenzia il leader di Più Europa. Difficilissimo, però, raggiungere il quorum.
Intanto festeggia il centrosinistra. Ma con diversi gradi di intensità. Al Pd i risultati sorridono. I dem escono rafforzati dal voto e Schlein non manca di sottolinearlo. Avs evidenzia il 7% preso a Genova. M5S si concentra sulla vittoria nel capoluogo ligure: "Miglioriamo il risultato della scorsa tornata comunale", sottolinea Giuseppe Conte. A Taranto e Matera, i 5 Stelle in solitaria arrivano soltanto terzi, fuori dal ballottaggio e nella nota del leader pentastellato, diffusa in serata, nessun accenno su quale sarà l'atteggiamento ai ballottaggi.
La segretaria Pd trionfa e lancia un affondo su Giorgia Meloni: "Ormai è chiaro, il centrodestra esulta per i sondaggi, noi vinciamo le elezioni”. E quindi sottolinea: "Il Pd cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito. Vinciamo anche ad Assisi con Valter Stoppini e sono ottimi i risultati di Taranto, dove andremo al ballottaggio nettamente in vantaggio. Il Partito Democratico conferma la sua crescita, dopo le regionali dello scorso anno e le europee". Poi si rivolge alle forze di opposizione: "Essere testardamente unitari, è necessario ripeterlo oggi più che mai, non è una tesi o un dibattito politologico, ma - conclude - un dato oggettivo: uniti si vince, congratulazioni a tutte le forze che hanno contribuito a queste belle vittorie!”.
Una sollecitazione raccolta da Avs: "Noi, che siamo testardamente unitari, continueremo a batterci perché dopo Genova si possa liberare presto l’Italia dalla peggior destra della storia repubblicana", dicono Fratoianni e Bonelli. "Uniti si vince: questo è il messaggio che viene da tutte i comuni in cui si è votato, è l’avviso di sfratto a Meloni e al suo governo".
Valutazioni che combaciano con quelle di Matteo Renzi: "Quando il centrosinistra non mette veti, succede che vince. La Meloni ha preso una scoppola mica da ridere. Per Meloni si è un po' rotto l'incantesimo. Se si guardano i dati in generale il centrosinistra cresce. Si dice che Meloni non porta a casa risultati ma non c'è l'alternativa: se però l'alternativa si trova con persone credibili e un programma chiaro... Bisogna che il centrosinistra individui 3- 4 punti. Il primo sono gli stipendi, poi i servizi, la sanità".
Conte si concentra sul risultato di Genova e sul lavoro in atto nel Movimento. "Auguri di buon lavoro a Silvia Salis, neo-sindaca di Genova. La sua vittoria, con un margine così ampio e ottenuta al primo turno, è la dimostrazione che progetti nati dal basso ed inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come più vicini alle proprie esigenze - e, per questo, meritori di fiducia ed entusiasmo. All’interno di questa partita, il M5S migliora il risultato della scorsa tornata comunale, portando a casa anche la presidenza nei due municipi in cui aveva presentato le candidature: un risultato importante che conferma il buon lavoro di radicamento che stiamo facendo sul territorio e ci sprona a continuare in questa direzione per fare meglio e di più".
Nel centrodestra non parlano i leader ma in serata è Giovanni Donzelli a tirare le somme. "Siamo dispiaciuti per aver perso Genova: in Liguria si conferma il trend delle Europee e delle Regionali in cui il centrodestra ha prevalso ovunque tranne che nel capoluogo. Ma siamo molto felici per Bolzano, vinta pochi giorni fa per la prima volta nella storia".
Per il responsabile organizzazione di Fdi non va data una lettura nazionale al voto: "Si tratta di una tornata amministrativa a cui è improbabile tentare di dare una lettura nazionale. Aspettiamo i dati definitivi, ma in ogni caso il centrodestra cresce e continua a prevalere diffusamente e in diverse circostanze, nonostante la solita propaganda della sinistra provi a gettare fumo sulla realtà".
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(Adnkronos) - La Roma denuncia il comportamento di Nicolò Zaniolo, giocatore della Fiorentina, dopo il match Primavera tra viola e giallorossi a Firenze. "La AS Roma comunica che, al termine della gara odierna, si è verificato un episodio increscioso che coinvolge il calciatore Nicolò Zaniolo. Secondo quanto ricostruito, il calciatore si sarebbe recato nello spogliatoio della squadra Primavera al termine della partita e avrebbe avuto un comportamento provocatorio nei confronti di alcuni atleti del vivaio giallorosso. Durante il confronto, sarebbero stati colpiti fisicamente due calciatori della formazione Primavera", si legge nella nota del club capitolino. "La AS Roma condanna con fermezza ogni forma di comportamento aggressivo o non conforme ai valori dello sport", conclude la Roma.
Zaniolo, ex giallorosso, nella sfida di campionato giocata all'Olimpico lo scorso 4 maggio tra giallorossi e viola è stato espulso al termine del match vinto 1-0 dai padroni di casa.
A stretto giro è arrivata la replica di Zaniolo affidata a una nota della Fiorentina, che riporta le parole dell'ex giallorosso: "Al termine della partita sono sceso negli spogliatoi per complimentarmi con i ragazzi della Fiorentina e poi sono passato nello spogliatoio della Roma per salutare e complimentarmi anche con loro per la stagione, ma ad un certo punto - spiega Zaniolo - hanno iniziato ad insultarmi quindi, a quel punto, per evitare che la situazione degenerasse, ho preferito andare via".
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(Adnkronos) - Jannik Sinner vola al secondo turno del Roland Garros 2025. L'azzurro, numero uno del mondo, all'esordio oggi, lunedì 26 maggio, ha battuto nel primo turno del singolare maschile il francese Arthur Rinderknech, 75esimo del ranking Atp, per 6-4, 6-3, 7-5. Nel prossimo turno Sinner affronterà un altro francese e idolo di casa, Richard Gasquet.
Primo set molto equilibrato sul Philippe-Chatrier, con Sinner che fatica a entrare in partita e concede qualche chance a Rinderknech. Il francese si ritrova tra le mani ben tre palle break, ma non riesce a sfruttarle, con Jannik molto bravo a rimanere concentrato e annullarle tutte. Con il passare dei punti cresce il gioco dell'azzurro, che piazza il break decisivo al decimo game e si prende il primo parziale 6-4. Il secondo set è in discesa per Sinner, che riesce a giocare libero e si diverte. Al quarto gioco ruba la battuta all'avversario, poi si ripete e chiude il set 6-3.
Il copione però cambia nel terzo parziale. Rinderknech gioca sciolto e sale di livello, affidandosi anche a qualche 'trucchetto' per fare un po' di show e distrarre Sinner, e volando via con due break di vantaggio. Sul 4-0 però parte la rimonta di Jannik, che un game dopo l'altro recupera terreno fino a completare l'opera, e portare a casa il match, conquistando il terzo set 7-5.
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(Adnkronos) - Arthur Rinderknech primo avversario sulla strada di Jannik Sinner al Roland Garros 2025 tra servizi da sotto, giravolte, smorfie e gesti plateali. Oggi, lunedì 26 maggio, il francese ha sfidato il numero uno del mondo al primo turno dello Slam parigino e ha dato spettacolo, a modo suo. Fin dalla vigilia del match, Rinderknech, 75esimo del ranking Atp, aveva pubblicato qualche messaggio divertente e divertito su X, un approccio alla sfida che poi ha replicato in campo.
A fronte di un primo set molto equilibrato, che Rinderknech ha giocato con una concentrazione altissima, il francese ha messo su un vero e proprio show nei due set successivi. Nel secondo parziale ha provato a sorprendere Sinner con un servizio da sotto, scelta a volte poco elegante da parte dei tennisti, e si è preso anche qualche fischio dal 'suo' pubblico. Il Philippe-Chatrier si è meravigliato però soprattutto nel terzo set, quando la 'performance' di Arthur è salita di livello.
Prima ha tirato a tutto braccio un dritto 'no look', senza guardare, riuscendo però a trovare la linea e pescando uno dei punti più belli della giornata. Rinderknech si è poi esibito in un'esultanza tutt'altro che pacata, incitando il pubblico parigino. Più avanti nel set il tennista francese, dopo una timida risposta di rovescio, effettua una giravolta poco spiegabile, se non con l'intenzione di distrarre il colpo dell'azzurro, che infatti sbaglia il dritto. Un gesto che non rispetta il fair play tipico del tennis, ma che fa parte dello show.
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(Adnkronos) - Il nuovo completo di Jannik Sinner fa discutere. Per il suo esordio al Roland Garros 2025 di oggi, lunedì 26 maggio, il tennista azzurro ha scelto un outfit molto 'particolare', in completa controtendenza rispetto al nero visto negli ultimi Internazionali d'Italia, quando Sinner riuscì ad arrivare fino alla finale, persa poi contro Carlos Alcaraz. Nel match di esordio dello Slam parigino contro Arthur Rinderknech, Jannik ha sfoggiato polo verde con colletto bianco, pantaloncini e cappellino blu acceso. Le scarpe infine sono bianche e blu con il 'baffo' Nike rosso e i calzini bianchi.
Una scelta che sta facendo molto discutere i tanti tifosi e appassionati di tennis che stanno assistendo all'esordio parigino di Sinner, e che si sono confrontati su X. "Combinazioni di colori figlie degli anni '80" scrive qualcuno allegando una foto dal celebre cartone 'Holly e Benji', "Inguardabile, eleganza pari a zero. Meriterebbe un kit di Gucci!", si lamenta un altro utente. Più moderato, seppur della stessa idea, qualche altro commento: "Veramente bruttino questo kit..almeno non avessero fatto il colletto bianco! Quello dell'anno scorso era nettamente migliore".
L'outfit colorato di Sinner fa discutere specialmente se si pensa alle parole dello stesso Jannik, che durante gli scorsi Internazionali aveva spiegato la scelta del 'total black' così: "A me piace indossare completi di un solo colore. Penso che mi stiano bene. Non mi piacciono outfit gialli, arancioni, o di questi colori chiari, ma preferisco quelli scuri", aveva spiegato il numero uno del mondo, "tutti però sono diversi, la moda fuori dal campo ovviamente è diversa, devo ancora imparare molte cose in questo campo. Sono solo un normale ragazzo di 23 anni".
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