(Adnkronos) - “Siamo orgogliosi di aver organizzato questo Industry summit qui a Bologna. Il ruolo del distributore è di creare la filiera tra chi produce innovazione, chi produce tecnologia e gli installatori, i clienti, le industrie a valle". Sono le parole di Sergio Novello, presidente e ad di Sonepar Italia, leader nazionale nella distribuzione di prodotti e soluzioni per il mercato elettrico con un forte presidio nel comparto industry. L’occasione è l'apertura di 'Sonepar industry summit', manifestazione che per due giorni richiamerà circa mille tra manager del mondo industriale, responsabili di aziende costruttrici di macchine, system integrator, installatori e quadristi.
"Il ruolo del distributore - spiega - è quello di cerniera tra la proposta tecnologica e la capacità installativa, facendo formazione e muovendosi in modo coordinato con i partner per cogliere le opportunità offerte dalla normativa e dal mercato. Il piano Transizione 5.0, ad esempio, mette in campo finanziamenti interessanti ma a cui non è sempre semplice accedere. Sonepar può accompagnare le aziende in questa fase, facendo da ponte tra chi produce la tecnologia e chi la deve implementare. Credo che dal punto di vista tecnologico il nostro sia un Paese molto ricettivo, all'avanguardia e con grandi capacità sia dal punto di vista della produzione, sia dal punto di vista dell'installazione".
(Adnkronos) - E' scontro tra i medici di famiglia della Fimmg e il governatore del Lazio Francesco Rocca che, su Facebook, posta un video per chiarire - scrive - "alcune cose rispetto alla mia posizione sui medici di medicina generale". In particolare, Rocca ritiene che i camici bianchi lo accusino di voler togliere i farmaci ai cittadini. "Un'infamia che mi ha ferito e che ha danneggiato profondamente il dialogo con la Fimmg nella nostra Regione", dice Rocca.
"Nel Lazio - aggiunge - ho decine di milioni di euro di prescrizioni farmaceutiche inappropriate. Io voglio poter controllare tutto questo, sanzionare, prendere a pedate chi magari fa questo per un sistema magari un po' più losco". Ma "dire che io voglio prescrivere i farmaci e dire con quali farmaci curare o meno, questo è un'offesa all'intelligenza mia e dei loro pazienti, perché chi dà le indicazioni su quali farmaci sono prescrivibili è l'Aifa, che è un organismo dove ci sono scienziati, ci sono farmacologi, ci sono medici e dicono che per questa patologia questi sono i farmaci, oppure utilizza il generico". Ci sono "linee guida che i medici devono rispettare ed è previsto che in casi eccezionali debbano motivare perché non danno quel farmaco e ne danno uno che è fuori dalle linee guida".
"Spiace dover constatare", risponde al video la Fimmg Lazio, che "il presidente della Regione Lazio, invece di impegnarsi a risolvere le emergenze della sanità territoriale - solo a Roma mancano 400 medici di famiglia, e dai 400 ai 600mila cittadini sono privati dell'assistenza e del loro diritto di scelta - si attardi in attacchi pubblici scomposti e infondati, con un linguaggio fuori da ogni pur minimo galateo istituzionale, contro tutti i 4.000 medici di medicina generale oggi al lavoro nel Lazio". Per quanto riguarda le prescrizioni di farmaci fuori dalle linee guida, cioè off label, e gli eventuali interessi loschi, "le accuse sono fuori da ogni pur minima evidenza", ribadisce la Fimmg Lazio.
"Se il presidente, che ha tutti gli strumenti per verificare eventuali difformità, è a conoscenza di dinamiche 'losche' - precisano i medici di famiglia - non deve fare altro che rivolgersi alla magistratura, è un suo dovere morale proprio nei confronti dei cittadini. Anche perché i dati Aifa dicono il contrario, ovvero che la spesa farmaceutica del Lazio, riconducibile alla medicina generale, è in linea con gli standard nazionali, anzi sotto di 36 milioni. Allora dove sarebbero tutti questi sprechi?".
Il sindacato invita Rocca a "prendere le sue carte" e a consegnarle "in Procura, nel caso avrà anche il nostro plauso. Per quanto riguarda le 'pedate', invece, informiamo il presidente che i medici già ne prendono in abbondanza nei pronto soccorsi e negli studi. Suo compito istituzionale sarebbe quello di opporsi a questa deriva, non istigare alla violenza. 'En passant' si aggiunge che la Fimmg Lazio non ha mai minacciato scioperi".
"Certi che le parole usate nel video siano 'dal sen fuggite' - concludono i medici - confermiamo ancora una volta, come stiamo facendo inutilmente da 2 anni, la nostra totale disponibilità al confronto per applicare il contratto integrativo come hanno fatto già molte Regioni dalla Toscana alla Puglia al Piemonte, via maestra per risolvere i problemi della sanità territoriale del Lazio e garantire ai cittadini l'assistenza dovuta e per la quale pagano un miliardo di tasse in più l'anno. Si governa con il dialogo, non con il livore e gli insulti".
(Adnkronos) - “Per Termini Imerese oggi è una giornata importantissima. Abbiamo trasferito i container da una zona congestionata di Palermo, che aveva grandissime difficoltà di viabilità e di fruiblità per le aziende, al porto di Termini che ha vari vantaggi: viabilità, tempi di movimentazione dei container velocissimi rispetto a Palermo e, cosa più importante, è centrale per la Sicilia occidentale. Siamo molto fiduciosi che nel medio periodo Termini potrà avere una funzione economica ben diversa da quella attuale". Così il presidente Portitalia Giuseppe Todaro a margine della conferenza stampa di presentazione del terminal container del porto di Termini Imerese.
(Adnkronos) - Computer di ultima generazione, connessione alla fibra super veloce, esperti informatici e spid: è quanto serviva a una organizzazione con base in provincia di Napoli per "inquinare" il clickday previsto dal Decreto flussi e permettere anche al clan Fabbrocino, la camorra dell'area Nolana, di guadagnare illegalmente sulle pratiche. E' quanto emerge da un'inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, con il procuratore Nicola Gratteri, l'aggiunto Michele Del Prete e il sostituto Giuseppe Visone, che ha analizzato oltre 40mila domande di permesso di soggiorno temporaneo per motivi di lavoro presentate dal 2023.
L'indagine ha attirato l'attenzione della premier Giorgia Meloni che, un anno fa, aveva presentato un esposto alla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo proprio per denunciare gravi irregolarità nel sistema del 'click day' per i permessi di soggiorno. Una denuncia fatta, ha ricordato oggi la presidente del Consiglio, "mentre molti gridavano allo scandalo e ci accusavano di fare propaganda". "Avevamo ragione. E avevamo il dovere di denunciare", rivendica Meloni.
Sono 34 le persone arrestate (11 in carcere, 23 ai domiciliari) dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli nell'operazione che, come ha sottolineato la premier, ha smantellato una rete organizzata e criminale "grazie al lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine".
In totale 45 gli indagati, a vario titolo, nell'inchiesta: tra i reati contestati associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina pluriaggravato, estorsione aggravata dal metodo mafioso, falso ideologico e truffa. A capo dell'organizzazione ci sarebbero tre avvocati, in un giro da diversi milioni di euro che avevo permesso ad uno di loro di acquistare una Ferrari, ieri sequestrata dalla Polizia di Stato.
Il sistema prevedeva diverse complicità. Innanzitutto dei procacciatori di cittadini extracomunitari, in gran parte del Bangladesh, desiderosi di ottenere l'approdo in Italia e il visto. Per arrivare al documento - spesso neanche ritirato dai migranti - bisognava passare da un trafila. Prima il Caf di riferimento, gestito da uno dei 3 avvocati, secondo l'accusa. Poi, grazie agli accessi Spid forniti da 11 imprenditori compiacenti (alcuni ignari di ciò che accadeva) che simulavano la volontà di assumere manodopera proveniente dall'estero, la connessione super veloce permetteva di caricare decine di domande per richiedere la regolarizzazione degli immigrati.
Il tutto, scavalcando chi effettivamente ne aveva necessità. Dopo circa 30 giorni, con il silenzio-assenso arrivava il nulla osta che permetteva il passaggio successivo, quello del visto. Per ogni pratica, hanno ricostruito gli investigatori, il costo oscillava dai 2-3mila euro per iniziare, fino ai 10mila per il completamento dell'iter. Su 160mila pratiche presentate in Italia, 40mila sono state istruite in Campania e circa 4mila dall'organizzazione sgominata ieri tra San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano.
Leggi tutto: Migranti, ecco come funziona la truffa del click day
(Adnkronos) - Alessio e Sonia M. sono la prima coppia ufficiale di Temptation Island, il reality show di Canale 5 condotto da Filippo Bisciglia. "Prossimamente su Canale 5", scrive il profilo ufficiale del programma sui social a corredo di un filmato che presenta la primissima coppia. Lui ha 39 anni e lei 48: ecco chi sono e cosa fanno nella vita Alessio e Sonia.
Sono entrambi avvocati. Il primo a scrivere al programma è stato proprio Alessio e alle telecamere di Temptation Island ha spiegato il motivo: "Il nostro rapporto è turbolento e quindi io vivo le nostre giornate quotidiane con un mix di emozioni pressoché negative che mi fanno soffrire", ha detto.
Un sentimento condiviso anche dalla fidanzata Sonia M. che rivela: "Forse avrei dovuto scrivere io perché nell'arco degli ultimi due anni io ho notato da parte sua un allontanamento. Una serie di comportamenti e atteggiamenti che mi fanno dubitare del suo amore nei miei confronti”.
Sonia ritiene di amarlo e di averglielo dimostrato negli anni: "L'ho aiutato quando è diventato avvocato. Esercita anche adesso in casa mia". Ammette, però, di non voler ricadere negli errori del passato: "Ho subito una relazione che mi ha fatto soffrire in quanto ho ritenuto di essere stata usata e a oggi non voglio più sbagliare".
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(Adnkronos) - "A Termini Imerese non c'è soltanto la realizzazione di un terminal container ma c'è la ricostruzione di un porto, finalmente un'infrastruttura in cui crediamo molto e in cui stiamo investendo 186mln. Un porto, come quello di Palermo, multifunzionale in cui non ci sarà un luogo chiuso che vedrà solo movimentazione di merci e di contenitori ma un porto aperto che sarà in grado di ospitare la città, i termitani e anche tanti turisti". Così il presidente dell'Adsp del Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti parlando a margine della conferenza stampa di presentazione del terminal container del porto di Termini Imerese. "Abbiamo in itinere tutta la parte della nautica da diporto e del porto turistico - ha aggiunto - per cui, come abbiamo sempre fatto, siamo convinti di rispettare i tempi contrattuali, ovvero giugno 2026".
(Adnkronos) - "Con l'apertura del terminal container, Termini Imerese si pone oggi come polo logistico strategico del Mediterraneo. Torneremo ad occupare il posto che alla nostra città spetta, non soltanto in Sicilia ma al centro del Mediterraneo". Cosi il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova parlando a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo terminal container del porto che si è tenuta nella sede dell'Adsp del Mare di Sicilia occidentale a Palermo. "Dal primo incontro nell'ottobre del 2020 con il presidente (dell'Adsp del Mare di Sicilia occidentale ndr) Monti - ha aggiunto - abbiamo condiviso una visione: lo sviluppo di Termini Imerese, che per anni aveva faticato soprattutto dopo la chiusura della Fiat, doveva ripartire necessariamente dal suo porto. Oggi celebriamo questa giornata: l'utilizzo del porto di Termini in tutte le sue vocazioni, quella commerciale e quella turistica".
La situazione di Blutec a Termini Imerese “ci preoccupa. Dall'ultimo incontro avvenuto lo scorso anno al Ministero con il ministro Urso, non abbiamo più notizie. Non è mai stato presentato il piano industriale di Pelligra e neppure la Regione ha notizie chiare. A febbraio era previsto un incontro a Termini Imerese con il ministro Urso ma poi non si è concretizzato. Stiamo continuando a chiedere un incontro anche in assessorato regionale perché il territorio merita di avere risposte. Noi stiamo lavorando ma dall'altra parte vorremmo avere una chiarezza istituzionale che in quest'ultimo periodo sta mancando".
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