(Adnkronos) - E' scontro tra i medici di famiglia della Fimmg e il governatore del Lazio Francesco Rocca che, su Facebook, posta un video per chiarire - scrive - "alcune cose rispetto alla mia posizione sui medici di medicina generale". In particolare, Rocca ritiene che i camici bianchi lo accusino di voler togliere i farmaci ai cittadini. "Un'infamia che mi ha ferito e che ha danneggiato profondamente il dialogo con la Fimmg nella nostra Regione", dice Rocca.  

"Nel Lazio - aggiunge - ho decine di milioni di euro di prescrizioni farmaceutiche inappropriate. Io voglio poter controllare tutto questo, sanzionare, prendere a pedate chi magari fa questo per un sistema magari un po' più losco". Ma "dire che io voglio prescrivere i farmaci e dire con quali farmaci curare o meno, questo è un'offesa all'intelligenza mia e dei loro pazienti, perché chi dà le indicazioni su quali farmaci sono prescrivibili è l'Aifa, che è un organismo dove ci sono scienziati, ci sono farmacologi, ci sono medici e dicono che per questa patologia questi sono i farmaci, oppure utilizza il generico". Ci sono "linee guida che i medici devono rispettare ed è previsto che in casi eccezionali debbano motivare perché non danno quel farmaco e ne danno uno che è fuori dalle linee guida". 

"Spiace dover constatare", risponde al video la Fimmg Lazio, che "il presidente della Regione Lazio, invece di impegnarsi a risolvere le emergenze della sanità territoriale - solo a Roma mancano 400 medici di famiglia, e dai 400 ai 600mila cittadini sono privati dell'assistenza e del loro diritto di scelta - si attardi in attacchi pubblici scomposti e infondati, con un linguaggio fuori da ogni pur minimo galateo istituzionale, contro tutti i 4.000 medici di medicina generale oggi al lavoro nel Lazio". Per quanto riguarda le prescrizioni di farmaci fuori dalle linee guida, cioè off label, e gli eventuali interessi loschi, "le accuse sono fuori da ogni pur minima evidenza", ribadisce la Fimmg Lazio. 

"Se il presidente, che ha tutti gli strumenti per verificare eventuali difformità, è a conoscenza di dinamiche 'losche' - precisano i medici di famiglia - non deve fare altro che rivolgersi alla magistratura, è un suo dovere morale proprio nei confronti dei cittadini. Anche perché i dati Aifa dicono il contrario, ovvero che la spesa farmaceutica del Lazio, riconducibile alla medicina generale, è in linea con gli standard nazionali, anzi sotto di 36 milioni. Allora dove sarebbero tutti questi sprechi?". 

Il sindacato invita Rocca a "prendere le sue carte" e a consegnarle "in Procura, nel caso avrà anche il nostro plauso. Per quanto riguarda le 'pedate', invece, informiamo il presidente che i medici già ne prendono in abbondanza nei pronto soccorsi e negli studi. Suo compito istituzionale sarebbe quello di opporsi a questa deriva, non istigare alla violenza. 'En passant' si aggiunge che la Fimmg Lazio non ha mai minacciato scioperi". 

"Certi che le parole usate nel video siano 'dal sen fuggite' - concludono i medici - confermiamo ancora una volta, come stiamo facendo inutilmente da 2 anni, la nostra totale disponibilità al confronto per applicare il contratto integrativo come hanno fatto già molte Regioni dalla Toscana alla Puglia al Piemonte, via maestra per risolvere i problemi della sanità territoriale del Lazio e garantire ai cittadini l'assistenza dovuta e per la quale pagano un miliardo di tasse in più l'anno. Si governa con il dialogo, non con il livore e gli insulti".  

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