
“Il Difensore civico è colui che funge da ponte tra il cittadino e la pubblica amministrazione e cerca, con il suo intervento, di accorciare la distanza. Quando un cittadino trova una difficoltà o un muro nei confronti della pubblica amministrazione, può rivolgersi a questa figura”. Così, Marino Fardelli, Difensore civico della Regione Lazio e presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori Civici italiani, al convegno ‘Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili’, svoltosi presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio a Roma. L’iniziativa ha promosso una riflessione sul ruolo del Difensore civico nella tutela del diritto alla salute. Ispirata alla Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017), approfondisce funzioni e responsabilità del Garante del diritto alla salute e mira a favorire il dialogo tra istituzioni, esperti e cittadini per individuare strumenti concreti che rendano più effettiva la tutela di questo diritto fondamentale.
“Dal 2017 il Parlamento italiano ha decretato che il Difensore civico possa essere anche garante del diritto alla salute. La Regione Lazio, però, è una di quelle poche regioni in Italia che ancora non ha ottemperato a questa facoltà - spiega Fardelli - Pertanto, la giornata di oggi è utile anche per sollecitare la politica a dare al difensore civico questa opportunità, che già noi svolgiamo ogni giorno, perché sulla mia scrivania arrivano istanze di tanti cittadini che chiedono dignità e rispetto degli stessi”.
“I giovani studenti delle scuole fanno parte di un progetto dove sono cittadini attivi e protagonisti della vita delle istituzioni. Il Difensore civico cerca di dialogare con i giovani e con gli studenti, cercando di creare una sorta di formazione sul capitale umano, in quanto loro saranno i cittadini del domani e con la loro partecipazione oggi fanno parte di un progetto che è denominato ‘Il Difensore civico tra i banchi di scuola’, una sorta di educazione civica multidisciplinare dove è il Difensore civico a presentarsi e che rappresenta ruoli e funzioni”, conclude.

“E’ fondamentale non solo la presenza, ma anche il lavoro che fa il Difensore civico per tutelare il diritto alla salute dei cittadini. Purtroppo, in questo momento, troppi cittadini, anche nella nostra regione, non riescono ad accedere alle cure. Per tanti motivi: dai problemi economici, alle difficoltà, alla lungaggine delle liste d'attesa”. E’ quanto affermato da Rodolfo Lena, consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lazio, al convegno ‘Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili’, svoltosi presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio a Roma. L’iniziativa ha promosso una riflessione sul ruolo del Difensore civico nella tutela del diritto alla salute. Ispirata alla Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017), approfondisce funzioni e responsabilità del Garante del diritto alla salute e mira a favorire il dialogo tra istituzioni, esperti e cittadini per individuare strumenti concreti che rendano più effettiva la tutela di questo diritto fondamentale.
“Vi è un problema serio, parliamo di quasi 700mila abitanti nella nostra regione che non riescono a curarsi - spiega Lena - Il Difensore civico è quel tramite importante tra la necessità dei cittadini e il bisogno di dare sanità ai nostri cittadini della regione. Pertanto, il lavoro che svolge è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l'offerta”.
“Noi stiamo diventando un paese di anziani, c'è una denatalità importante nella nostra regione, ma i giovani non sono il nostro futuro, sono il nostro presente e come tale devono entrare nelle tematiche, negli argomenti e nelle problematiche che vivono i cittadini quotidianamente. Pertanto, farli assistere, e far capire loro esattamente quali sono le difficoltà per l'accesso alle cure dei cittadini ed entrare all'interno di un difficile sistema sanitario è importante per costruire il loro presente e il loro futuro”, conclude.

“L’articolo 32, disciplina il diritto fondamentale della salute, che è un diritto che va reso esigibile. Il nostro ordinamento disciplinerà le Regioni come gestori del servizio sanitario ed è per questo che oggi ci troviamo a questo importante convegno organizzato dal Difensore civico, perché le Regioni svolgono un ruolo di organizzazione e gestione e lo Stato disciplina i livelli essenziali di assistenza e finanzia il Fondo sanitario nazionale con il riparto tra le Regioni”. Sono le parole di Egidio Schiavetti, responsabile della Segreteria Tecnica del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio nel corso del convegno ‘Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili’, svoltosi presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio a Roma. L’iniziativa ha promosso una riflessione sul ruolo del Difensore civico nella tutela del diritto alla salute. Ispirata alla Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017), approfondisce funzioni e responsabilità del Garante del diritto alla salute e mira a favorire il dialogo tra istituzioni, esperti e cittadini per individuare strumenti concreti che rendano più effettiva la tutela di questo diritto fondamentale.
“Il ruolo delle professioni è fondamentale, così come è importante il ruolo di mediazione che può svolgere il difensore civico - spiega Schiavetti - Il difensore civico svolge un ruolo importante in molte materie e oggi, farlo anche nel mondo della salute, come tutela e garante dei diritti dei cittadini, è un elemento importante poiché, in questo settore, il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione deve essere mediato nel migliore dei modi”. “Sono trent'anni che seguo le tematiche che riguardano la sanità, dal Consiglio regionale e dalla Giunta e in questi anni il rapporto tra cittadini e servizio sanitario si è modificato molto: Cittadinanza Attiva, organizzazione di supporto dei cittadini, ad esempio, una volta si chiamava Tribunale dei diritti del malato. Era una modalità quasi già di contenzioso con la pubblica amministrazione. Poi, il ruolo anche di evoluzione del mondo dell'associazionismo dei pazienti, l'associazionismo dei cittadini, degli stakeholder, si è maturato molto e quindi ad oggi c'è un rapporto sempre positivo, che va costruito - sottolinea - Nella Regione Lazio il maggior numero di segnalazioni all'Ufficio relazioni con il pubblico della Giunta avviene sul tema della sanità, perché i cittadini sanno che è la Regione che gestisce la sanità, attraverso le aziende sanitarie locali: abbiamo, complessivamente, dieci Asl nel Lazio e abbiamo delle aziende ospedaliere che gestiscono soprattutto le prestazioni sanitarie, come la grande azienda ospedaliera universitaria”.
“Pertanto, disponiamo di un sistema complesso che va governato in rapporto anche con la comunicazione di sanità. Un tema molto delicato, soprattutto con l'avvento dei social. Molti di voi, utilizzano spesso quello che viene definito ‘dottor Google’, cioè pensare di capire attraverso un'informazione mediata dai social alcune cose, che, invece, sono complesse. Ne è un esempio il rapporto difficile tra il mondo e le professioni sanitarie, dove c'è molta fiducia, ma allo stesso tempo molta conflittualità - continua Schiavetti - la violenza stessa nei confronti degli operatori nasce da una disinformazione e da una cattiva gestione del rapporto. Gli operatori, spesso, vivono situazioni di stress e di burn out, come vengono definite in gergo. Pertanto, è necessario capire il clima che molte volte si vive all'interno dei reparti e dei pronto soccorso. Si tratta di una cultura del rapporto di mediazione con la pubblica amministrazione e con la sanità, che secondo aiuta”.
“Oggi è un'importante giornata proprio per dire che il difensore civico può diventare anche nel Lazio garante della salute dei cittadini, ma soprattutto garante del diritto fondamentale, che è quello della salute. Penso che sia una figura utile a tutti, soprattutto anche a chi gestisce il servizio sanitario, perché aiutare a lavorare meglio tutti e aiutare i cittadini significa anche ridurre un contenzioso spesso forzato, anche in modo utilitaristico. I cittadini vanno tutelati e penso che la cosa migliore sia dare al difensore civico, a Marino Fardelli, questo ruolo”, conclude.

Bayer annuncia che acoramidis è ora rimborsato in Italia per il trattamento dell'amiloidosi da transtiretina (Attr), sia nella forma 'wild type' sia variante, in pazienti adulti con cardiomiopatia (Attr-Cm). L'accesso alla terapia attraverso il Servizio sanitario nazionale segna "un passo importante per una malattia rara progressiva e spesso sottodiagnosticata", si legge nella nota. La rimborsabilità da parte dell'Agenzia italiana del farmaco segue le approvazioni delle autorità regolatorie statunitense (Fda, novembre 2024) ed europea (Ema, febbraio 2025).
L'amiloidosi cardiaca da transtiretina - spiega l'azienda - è caratterizzata dal deposito nel cuore di fibrille amiloidi derivanti dalla proteina transtiretina (Ttr), con impatto negativo sulla funzione cardiaca. La malattia può manifestarsi con sintomi comuni ad altre cardiopatie, come affaticamento persistente, dispnea anche a sforzi leggeri, aritmie o sincope, rendendo la diagnosi complessa. Spesso anni prima del coinvolgimento cardiaco possono comparire manifestazioni sistemiche come sindrome del tunnel carpale bilaterale, disturbi della colonna lombare o sintomi neuropatici. Riconoscere questi segnali è fondamentale per intercettare la malattia nelle fasi iniziali, quando il cuore non ha ancora sviluppato un danno strutturale avanzato. Il miglioramento nella gestione dell'Attr-Cm deriva oggi dalla combinazione di una maggiore consapevolezza clinica e dall'impiego di strumenti diagnostici sempre più accurati, dall'imaging non invasivo ai test ematochimici e alle analisi genetiche, che consentono di identificare precocemente i pazienti a rischio e avviare percorsi terapeutici mirati. In questo contesto, acoramidis rappresenta un'innovazione farmacologica atta a migliorare il decorso della patologia. Sviluppato per stabilizzare la proteina transtiretina nella sua forma fisiologica, il farmaco riduce la formazione di fibrille amiloidi che si depositano nel miocardio, intervenendo direttamente sul processo patologico alla base dell'Attr-Cm.
"L'ingresso di acoramidis nella pratica clinica quotidiana rappresenta un avanzamento rilevante nella gestione dell'Attr-Cm - commenta Giovanni Palladini, medico internista, direttore del Centro amiloidosi sistemiche e malattie ad alta complessità della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, professore ordinario di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica all'università di Pavia - Avere un trattamento mirato che stabilisce un legame specifico con la transtiretina, dimostrando grande potenza e capacità di stabilizzare la proteina stessa, permette di intervenire con efficacia sul processo patologico e di costruire percorsi di cura strutturati. E' un passo importante per una malattia che richiede diagnosi precoci, monitoraggi attenti e terapie mirate".
"La rimborsabilità di acoramidis da parte di Aifa rappresenta un traguardo significativo per i pazienti con Attr-Cm, per le loro famiglie e per la comunità clinica - dichiara Simona Gatti, direttore medico di Bayer Italia - Questo risultato testimonia l'impegno costante e continuo di Bayer nel campo delle malattie cardiovascolari e la nostra volontà di rendere disponibili soluzioni innovative e accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti".
La rimborsabilità di acoramidis - ricorda la nota - si basa sui risultati dello studio clinico registrativo 'Attribute-Cm' condotto su pazienti con Attr-Cm. Il trial ha raggiunto l'endpoint primario composito di mortalità per tutte le cause e ospedalizzazioni cardiovascolari, mostrando un miglioramento rispetto al placebo già dopo tre mesi di trattamento. Dopo 30 mesi il rischio combinato di mortalità e ricoveri cardiovascolari ricorrenti si è ridotto del 42% rispetto al placebo, mentre il tasso annualizzato di ospedalizzazioni cardiovascolari è risultato dimezzato. Il profilo di sicurezza è risultato complessivamente favorevole. Questi dati hanno supportato l'approvazione di Ema e il successivo riconoscimento della rimborsabilità in Italia, confermando il valore clinico di una terapia progettata per agire direttamente sul meccanismo alla base della malattia.
Assenti Fi e Lega, sul tavolo anche il decreto sulle rinnovabili... 
Rita De Crescenzo, tiktoker napoletana, famosa per 'l'assalto' a Roccaraso di inizio anno, che in queste elezioni regionali in Campania si è spesa molto per Forza Italia, non ha potuto votare. "Notizia, notizia ingiustizia, notizia shock: è successo che mi hanno tolto la residenza, è una cosa gravissima. Nella sede dove mi sono recata con mio marito e altri per votare" è successa "un'anomalia, un accanimento vero e proprio" perché "tre/quattro mesi fa mi hanno fatto votare, ho votato Conte", "non mi hanno trovato nella lista per votare", ha detto in un video sui social la tiktoker. "L'importante è che se ne parli", ha detto nella chiosa.

Dieci talenti internazionali, età ed esperienze diverse alle spalle. Ad unirli la voglia di fare la differenza, in Italia e in Europa. Dopo l'inaugurazione della stagione 2025/2026 sul parquet di gioco, la squadra di basket in carrozzina Volpi Rosse Menarini si presenta ufficialmente ai suoi tifosi con una formazione rinnovata. Questa mattina il Comune di Firenze ha accolto nello storico Palagio di Parte Guelfa i giocatori in gara per il campionato di Serie A Fipic e l'Eurocup 3.
Al Palavalenti e in trasferta il coach Antonino Savio Favano e l'aiuto-coach Antonio Calamai quest'anno guidano un gruppo di cestisti dai percorsi molto differenti. Dalla Spagna alla Finlandia, dalla Svezia alla Francia all’Italia passando per il Brasile, le Volpi Rosse Menarini possono contare su un team davvero internazionale. Il capitano Luciano Felipe Da Silva, Francesco Marotta, Bilal Oujedid e Carlos Anderson Silva Ferreira, i veterani, hanno accolto fra le loro fila Frédéric Bauche, Xabier Iragorri Alconada, Andrea Papi, Sini Paukkeri, Ludvig Sjöström e Matteo Veloce.
"Siamo orgogliosi di avere in città una realtà sportiva così importante - ha sottolineato l'assessora allo sport Letizia Perini - Le sfide dell'Eurocup si aggiungono a una stagione nel campionato di Serie A che già si presenta eccezionale. Le Volpi Rosse Menarini sono un punto di riferimento per Firenze, grazie alla capacità di coinvolgere e promuovere i valori dello sport e dell’inclusione. Voglio ringraziare il Gruppo Menarini che da anni sostiene questa realtà, la società, i suoi dirigenti, lo staff tecnico per il prezioso lavoro sul territorio che ha diffuso l’interesse per la pallacanestro in carrozzina, dimostrando che tutte le cittadine e i cittadini possono vivere lo sport come opportunità di crescita personale e collettiva. Invito i fiorentini a riempire le tribune del Palavalenti per sostenere con passione e calore la squadra che porterà alto il nome di Firenze in Italia e in Europa". L'assessora Perini ha poi rimarcato l'importanza del sostegno alle attività sociali e sportive del Gruppo Farmaceutico Menarini, "una grande realtà produttiva che onora con il suo lavoro Firenze".
"La pallacanestro in carrozzina è nella storia dello sport per persone disabili - ha dichiarato Massimo Porciani, vicepresidente vicario del Comitato Italiano Paralimpico e presidente del Cip Toscana - Ed è per me un grande onore vedere che nella mia regione ci sono squadre che rendono merito al movimento ed una che da anni lo onora giocando con sempre maggior vigore nella massima serie del campionato italiano. Gloria alle Volpi Rosse Menarini!"
Un team ora alle prese con le partite del campionato italiano che fungerà da banco di prova per l’Eurocup 3, in programma dal 12 al 15 marzo 2026 ad Amsterdam.
"Per quest'anno abbiamo scelto di puntare su giocatori con un importante potenziale di crescita, al fine di costruire una base solida per il futuro - ha spiegato Ivano Nuti, presidente delle Volpi Rosse Menarini - Il nostro obiettivo in Serie A è migliorare i risultati ottenuti nella passata stagione. Sul fronte europeo, invece, guardiamo con grande determinazione all'Eurocup di marzo, con il sogno di conquistare il torneo dei quarti di finale in Olanda". Nuti ha poi evidenziato l'importanza del sostegno del Gruppo Farmaceutico Menarini, "che offre un contributo fondamentale e insostituibile alla nostra attività".
Fondata nel 2005, la squadra delle Volpi Rosse Menarini è diventata negli anni un simbolo di crescita personale attraverso lo sport: la passione, il talento e la determinazione dei suoi atleti hanno trasformato ogni partita in un messaggio concreto di inclusione. Accanto a loro, dal 2011, il Gruppo Menarini continua a sostenere questo percorso come title sponsor, condividendone i valori di solidarietà ed etica sportiva.
"Come se fossero vasi comunicanti, le Volpi Rosse Menarini e il nostro Gruppo si scambiano ogni giorno l'un l'altro i valori in cui crediamo - hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini - La tenacia necessaria per migliorarsi continuamente e guardare con fiducia e impegno al futuro contraddistinguono questa squadra da sempre. Forza Volpi Rosse Menarini".
Ennio Troiano, direttore delle risorse umane globali del Gruppo Menarini, ha osservato durante la presentazione della squadra: "È un'emozione grandissima essere qui oggi, perché questa è un'avventura iniziata 14 anni fa: un percorso lungo, nel quale avevamo l'ambizione - poi realizzata di far conoscere lo sport e renderlo accessibile al maggior numero possibile di persone con disabilità sul territorio. Questo progetto è stato un veicolo straordinario di promozione e oggi possiamo sorridere, perché il risultato è stato raggiunto".
"L'aspetto più complesso per noi - ha continuato Troiano - è sicuramente quello logistico, ma la squadra è cresciuta enormemente, sia dal punto di vista sportivo che numerico, arrivando così a giocare in Serie A. Un campionato molto importante e impegnativo, ma la risposta del pubblico a Firenze è stata incredibile. Ancora oggi vediamo persone seguire la squadra con grande attenzione: questa è stata senza dubbio la sfida più grande. Il riconoscimento più importante, però, viene dal territorio. Il territorio ha compreso lo sforzo che Menarini sta facendo per le Volpi Rosse Menarini, seguendo la squadra con grande affetto. Questo è forse l'elemento più bello e significativo: quando ci fermano per strada o ci raggiungono in azienda semplicemente per dirci 'grazie', per noi è un segno prezioso di riconoscimento e sostegno".
Ma la storia delle Volpi Rosse Menarini non si ferma qui: accanto all'attività agonistica, la squadra promuove iniziative di inclusione e sensibilizzazione nelle scuole fiorentine, come i progetti "Oltre l'Ostacolo" e "Movimento in Allegria" sostenuti da Menarini. Un impegno che il gruppo farmaceutico estende oltre i confini italiani supportando la squadra spagnola di basket in carrozzina, Menarini Joventut di Badalona (Barcellona). Perché il vero traguardo è costruire, giorno dopo giorno, una comunità più consapevole e inclusiva.
Volpi Rosse Menarini nasce nel 2005 come associazione di promozione sociale e diventa Asd nel 2011, anno in cui inizia il supporto del Gruppo Menarini. Dal punto di vista sportivo, ha ottenuto risultati di grande rilievo nel basket in carrozzina. Dopo aver conquistato il terzo posto nel campionato italiano Under 22 e il titolo di campione d'Italia Uisp nella stagione 2017/18, la squadra ha continuato a crescere, arrivando seconda nel campionato italiano Under 22 e vincendo il torneo internazionale di Kavala in Grecia nella stagione successiva. A seguito della pausa forzata dalla pandemia, nella stagione 2020/21 ha trionfato nel campionato italiano Under 22 e nel campionato di Serie B, ottenendo la promozione nella serie maggiore. Nelle stagioni seguenti ha consolidato la sua presenza in Serie A, chiudendo l’annata 2021/22 all’ottavo posto, mentre nel 2022/23 è arrivata sesta in campionato e ha trionfato nel Tournament di Eurocup 3 in Francia. Nel 2023/24 ha raggiunto il quinto posto in Serie A e il secondo posto in Eurocup 3 in Spagna; nella stagione passata (2024/25) ha ottenuto il quinto posto in Serie A confermandosi come una realtà sempre competitiva.

"Accanto alla nostra missione di portare innovazione dove finora non esistevano soluzioni terapeutiche o opportunità di prevenzione, sentiamo forte la responsabilità di diffondere conoscenza su temi di grande impatto per la salute. Lo facciamo esplorando canali e linguaggi diversi, dalla comunicazione istituzionale ai social media, dai programmi educativi alle partnership con società scientifiche e associazioni pazienti, convinti che solo così si possa raggiungere un pubblico sempre più ampio". Attraverso il racconto autentico ed emozionante, "mettendo al centro le persone e le loro esigenze", è possibile promuovere "consapevolezza, favorire diagnosi più tempestive e sostenere percorsi di cura più efficaci". Lo ha detto Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, commentando il lancio del docufilm 'Il bagaglio', promosso dall'azienda insieme alle associazioni Andos onlus nazionale, Europa donna Italia, Fondazione Incontradonna, Komen Italia e Salute donna Odv. Il docufilm non racconta l'esperienza in modo indiretto, ma dà voce alla protagonista, Martina, che ripercorre in prima persona il momento della diagnosi e il suo percorso di cura. E' lei a trasmettere allo spettatore le emozioni più profonde che seguono una diagnosi di cancro, diversa per ogni donna, e affrontata in modo unico da chi la riceve.
"Msd rafforza la collaborazione con istituzioni, comunità scientifica e territorio, per trasformare l'informazione di qualità in azioni concrete a beneficio dei pazienti - aggiunge Luppi - Crediamo nel potere delle storie. Il cinema, con il suo linguaggio universale ed emotivo, è uno strumento potente per sensibilizzare e promuovere comportamenti di prevenzione e corretta informazione".

La violenza sulle donne continua la sua drammatica escalation con un aumento nel 2025 rispetto all'anno precedente. Ma dietro questo dato spaventoso, ce n'è un altro che fa ugualmente paura: quello delle donne che provano a liberarsi da un partner violento che non accetta la decisione e si vendica infliggendo una punizione per l'abbandono e segni indelebili che cambieranno per sempre la vita della vittima. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre, il progetto RigeneraDerma, nato da un'idea di Maurizio Busoni, ricercatore e docente del master di Medicina estetica dell'università di Camerino e dell'università di Barcellona, offrirà a 500 persone la cura gratuita delle cicatrici con Biodermogenesi, metodologia per la rigenerazione dei tessuti cutanei al 100% italiana presente in 32 Paesi nel mondo. Un percorso di rinascita che ha già aiutato Filomena Lamberti, Maria Antonietta Rositani e Pinky: tutte hanno beneficiato delle cure gratuite del progetto RigeneraDerma che si pone un nobile obiettivo: riparare il danno funzionale per migliorare la vita delle donne vittime di violenza di genere.
Chi può aderire? Oltre alle donne vittime di violenza - spiega una nota - il progetto è aperto anche a persone di entrambi i sessi economicamente svantaggiate. Per tutti le terapie saranno erogate interamente pro-bono. Non potranno essere coinvolti: pazienti affetti da dismorfofobia; pazienti psicologicamente non stabili; pazienti non sani; pazienti con reddito medio, medio/alto o alto.
"RigeneraDerma ci mette di fronte persone devastate da coloro che dichiaravano di amarle. Il nostro obiettivo è aiutarle giorno dopo giorno a ritrovare fiducia in se stesse e negli altri, intraprendendo un percorso destinato a migliorarne le cicatrici, a mitigarne le conseguenze psicologiche e a migliorare il loro livello di qualità della vita", dichiara Busoni.
La nota ripercorre le storie di alcune delle donne che RigeneraDerma ha aiutato. Filomena Lamberti è stata la prima donna in Italia vittima di acido, che le fu versato nella notte dall'ex marito su testa, volto, mani e décolleté. Dopo essere stata tra la vita e la morte ed essere stata sottoposta a ben 30 interventi, Filomena presentava anche danni funzionali e problemi respiratori per via della retrazione del naso. A 10 anni di distanza da quel tragico episodio, grazie ai trattamenti pro bono ha riacquistato la sensibilità dei tessuti, tanto da riuscire a "sentire nuovamente il vento sul volto", come lei stessa ha raccontato. I risultati ottenuti sono stati pubblicati su una rivista specialistica, 'Bioengeneering'.
Maria Antonietta Rositani è scampata al tentativo di omicidio da parte dell'ex marito che le diede fuoco nel 2019 a Reggio Calabria. Dopo 20 mesi in ospedale tra terapia intensiva e decine di interventi chirurgici, la donna presentava ustioni di III grado sull'80% del corpo, diffuse sugli arti inferiori, con fibrosi estese e profonde. Aveva difficoltà a muovere le gambe e problemi anche semplicemente a stare ferma in piedi. Grazie alle cure ricevute, oggi racconta commossa: "Ora inseguo felice la mia nipotina". Da un punto di vista clinico sono state documentate la ricomparsa del reticolo venoso superficiale, ripresa della sudorazione e della sensibilità, ricomparsa dei peli. Un risultato mai registrato in letteratura medica prima d'ora, si evidenzia nella nota, pubblicato su 'Bioengeneering'.
Parvinder Aoulakh, nota a tutti come Pinky, è la donna di origine indiana, cresciuta in Italia, aggredita dall'ex marito con un combustibile e poi con le fiamme davanti ai propri figli di 2 e 5 anni. L'India - si legge - è un Paese in cui, purtroppo le donne sono quotidianamente aggredite con acido e date alle fiamme dai mariti, anche semplicemente perché il coniuge è stanco di loro e per poterle ripudiare ha prima bisogno di sfigurarle.
"RigeneraDerma si pone una mission nobile, cui ogni medico dovrebbe voler aderire, quasi come se fosse una volontà istintiva - afferma Salvatore Marafioti, senologo, chirurgo generale ed estetico, tra i primi ad aderire pro bono a RigeneraDerma - Sulle vittime di violenza abbiamo ottenuto risultati incredibili. Il contatto con queste donne, con le loro storie e il loro dolore ha arricchito me e i colleghi che hanno messo a disposizione pro bono tempo e professionalità, sia da un punto di vista professionale che sotto il profilo umano. Non credo esistano altre realtà di supporto in grado di ottenere risultati di questa portata".
Dallo scorso 3 novembre Biodermogenesi, con il progetto RigeneraDerma, è partner ufficiale della Polizia di Stato per offrire un aiuto concreto alle donne vittime di violenza. Secondo il protocollo d'intenti, "il progetto RigeneraDerma, volto alla terapia pro-bono delle cicatrici di donne oggetto di violenza di genere o domestica, basato sull'uso di Biodermogenesi, è partner ufficiale della Polizia di Stato, con la quale collabora al fine di curare tali donne e di organizzare e promuovere attività di formazione ed informazione, convegni, workshop, tavole rotonde, con il coinvolgimento di primari esponenti del mondo scientifico e accademico, per promuovere la cultura della prevenzione e la tutela delle fasce più deboli, ma anche della comunità tutta, contro lo stalking, mobbing e bullismo, attraverso l'interazione di più professionisti con competenze diverse, che si interfacciano per offrire strumenti di risoluzione del problema a 360 gradi".
Successo dell'ultima tappa del progetto ideato da Ierfop... 
Orietta Berti, Martina Colombari e Filippo Magnini sono gli ospiti di Belve nella puntata del programma condotto da Francesca Fagnani e in onda domani, 25 novembre, alle 21.20 su Raidue. Con Colombari e Magnini, ampio spazio ai concorrenti di Ballando con le stelle. La trasmissione si aprirà con un omaggio a Ornella Vanoni, morta venerdì 21 novembre all'età di 91 anni. Prevista ancora una sorpresa speciale con Maria De Filippi.
Non mancherà, come di consueto, la sigla di chiusura con tutti i fuori onda, uno dei momenti più attesi dal pubblico di “Belve”.

Due cadaveri in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati oggi verso mezzogiorno in un casolare abbandonato di via Bariglaria, a Udine. Si tratta di due adulti, deceduti da molto tempo. Secondo fonti della questura di Udine che sta conducendo le indagini è probabile che i due uomini avessero occupato l'immobile inutilizzato usandolo come loro rifugio.
Oltre alla Squadra mobile, sul posto anche i vigili del fuoco e i sanitari del Sores Fvg per la constatazione di decesso. A segnalare la presenza dei corpi alle forze dell'ordine sarebbero stati alcuni passanti che abitano in zona. Al momento le cause del decesso sono ancora al vaglio degli inquirenti e del medico legale.
Urne chiuse in Veneto, Campania e Puglia per le elezioni regionali 2025 che si sono svolte tra ieri e oggi, domenica 23 e lunedì 24 novembre. Dalle 15 di oggi, via allo spoglio in attesa dei risultati, mentre il quadro si delinea con exit poll e proiezioni sui duelli per la carica di governatore nelle 3 regioni.
In netto calo il dato dell'affluenza: secondo i dati di Eligendo, rispetto a 5 anni fa, la percentuale di affluenza degli aventi diritto, alle 23 di ieri sera, è di appena il 31,96% contro il 41,53% del dato del 2020 alla stessa ora. Quasi dieci punti in meno.
Indagine lampo della Polizia di Stato...
Temperature in calo nell'Isola dove permane l'instabilità... 
Da eroe della Coppa Davis a futuro top ten? Il trionfo azzurro di Bologna consacra Flavio Cobolli, protagonista assoluto delle Final Eight con Matteo Berrettini. Il 23enne, numero 22 del mondo, ha dato spettacolo in semifinale contro il Belgio e si è ripetuto in finale contro la Spagna. Due vittorie al cardiopalma per conquistare l'Insalatiera d'argento. E ora? Qual è l'obiettivo del romano, che ha vissuto la settimana più importante della carriera? L'Italia ha trovato la terza punta di diamante dopo Jannik Sinner e Lorenzo Musetti? A leggere il futuro di Cobolli provvede Vincenzo Santopadre, amico di lunga data tanto che conosce Cobolli dal fonte battesimale (ne è il padrino, ed è amico da sempre del padre, Stefano).
Per crescere ancora, il 23enne "deve continuare a fare quello che sta facendo perché lo sta facendo bene. Altrimenti non sarebbe salito così tanto. Ci ha sorpreso tutti per le sue qualità, e forse l'unico che non si è sorpreso è stato proprio lui", dice Santopadre all'Adnkronos.
"Vedo ancora tanti margini di crescita in campo, e fuori dal campo, perché comunque stiamo parlando di un ragazzo particolarmente giovane. Potrà acquisire esperienza semplicemente giocando; ancora ha tante parti che può migliorare in campo, ha migliorato il servizio ma ancora c'è tanto da fare, risponde molto bene ma ancora c'è tanto margine", aggiunge il coach.
Cobolli si è disimpegnato con disinvoltura, a dir poco, anche nella conferenza stampa trasformata in uno show: "E' un ragazzo che può sfondare anche fuori dal campo perché ha questa genuinità, questa autenticità, questa simpatia innata che lo rende molto vicino all'appassionato. E' un grandissimo lottatore, molto coraggioso in campo, ha la faccia pulita: tutte qualità che chi vede e segue il tennis si può riconoscere anche fuori dal campo e come ha detto Berrettini ci sta che diventi popolare[1]".
A cosa può aspirare? "Ha sorpreso tutti: quindi è da valutare con più attenzione e senza mettergli dei limiti perché ecco l'errore che si può fare è mettere dei limiti a un ragazzo del genere perché è un ragazzo che si supera continuamente: forse l'unico che non ha sorpreso è se stesso. A questo punto anche un traguardo top ten non gli è precluso". Da padrino gli ha fatto già un regalo per la Davis? "Ancora no, ma mi sa proprio che dovrò farglielo".

Uniamo Rare Diseases Italy inaugura oggi la campagna nazionale per la Giornata delle malattie rare 2026, con un incontro con la stampa presso la sede dell'Aifa-Agenzia italiana del farmaco a Roma. L'evento - spiega in una nota la Federazione italiana malattie rare - segna l'avvio ufficiale del percorso che accompagnerà i prossimi mesi fino al 28 febbraio 2026, data in cui in tutto il mondo si celebrerà il Rare Disease Day. L'edizione 2026 rappresenta l'ultima tappa del 'viaggio' ideato da Uniamo per raccontare le sfide della comunità delle persone con malattia rara: diagnosi, presa in carico olistica e ricerca. Il focus di quest'anno è dedicato a un tema cruciale e complesso: l'accesso equo, tempestivo e omogeneo alle terapie e ai trattamenti, farmacologici e non.
Oggi - sottolinea Uniamo - solo per il 5% delle oltre 8mila malattie rare esiste una cura, e la maggior parte non dispone nemmeno di una terapia o un trattamento. Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca nel campo delle malattie rare ha aperto scenari completamente nuovi: terapie avanzate e innovative che stanno modificando la storia naturale di alcune patologie; digital therapies e tecnologie assistive ad alto valore tecnologico; processi di drug repurposing che stanno dando nuova vita a farmaci già in uso e trattamenti non farmacologici - dalla riabilitazione alla logopedia, ma anche alimenti a fini medici speciali - fondamentali per la qualità di vita. Ci sono tante opportunità, ma persiste anche qualche criticità. Ci sono infatti differenze regionali nei tempi e nella disponibilità di farmaci, terapie riabilitative e ausili. C'è disomogeneità spesso anche a livello di singola provincia o addirittura di aziende sanitarie locali. Questo crea spesso sconcerto nelle persone con malattia rara. Secondo i dati Eurordis (Rare Barometer, 2017), il 24% delle persone con malattia rara in Europa non può accedere ai trattamenti necessari, rispetto al 17% della popolazione generale. Una disuguaglianza che in alcuni Paesi arriva a livelli estremi.
"Con la campagna del Rare Disease Day 2026 - ha dichiarato Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo - iniziamo l'ultima tappa di un viaggio cominciato 4 anni fa, che ci ha portato ad attraversare tutta l'Italia affrontando i temi cruciali che riguardano la vita delle persone con malattia rara. Partire da Aifa è stata una scelta naturale, perché il focus della campagna 2026 sarà incentrato su terapie e trattamenti, anche se il nostro sguardo si allarga a quelli non farmacologici e agli ausili. Sono in arrivo molte nuove terapie che promettono un miglioramento, a volte drastico, di salute e qualità di vita. Sarà importante metterle a disposizione in tempi rapidi e uniformemente su tutto il territorio nazionale. L'organizzazione e lo stanziamento di budget sufficienti, anche in un'ottica di horizon scanning, saranno fondamentali - avverte Scopinaro - L'alta mobilità delle persone con malattia rara richiede un adeguamento delle procedure burocratiche, per garantire le stesse prestazioni anche al rientro a casa; solleva inoltre un tema di sostenibilità per i centri che hanno maggiore attrattiva. I trattamenti riabilitativi, spesso unico muro rispetto al peggioramento della qualità di vita, dovrebbero essere garantiti in via continuativa e senza tetti; gli ausili necessitano di personalizzazione e individuati fra quelli più performanti".
Alla presentazione dell'iniziativa erano presenti rappresentanti delle istituzioni, della comunità scientifica, aziende farmaceutiche e associazioni di pazienti, con l'obiettivo di avviare un confronto concreto e condiviso.
Come ha ricordato il presidente di Aifa, Robert Nisticò, durante il suo intervento, "le persone con malattia rara ci ricordano ogni giorno qual è la ragion d'essere di un'agenzia regolatoria: garantire che l'innovazione arrivi davvero a chi ne ha più bisogno, senza diseguaglianze. Per me questo è un impegno personale, prima ancora che istituzionale come presidente di Aifa. Oggi - ha evidenziato - più del 20% dei nuovi farmaci autorizzati in Europa riguarda malattie rare e abbiamo già a disposizione oltre 140 farmaci orfani; nel solo 2024 l'Ema ha approvato 17 nuovi medicinali orfani, molti dei quali altamente innovativi. In questo scenario è prioritaria la necessità di rafforzare i registri di patologia, l'interoperabilità dei dati e un'infrastruttura informativa nazionale che consenta di misurare bisogni, esiti e valore delle terapie. Questo è cruciale soprattutto alla luce dell'arrivo di terapie ad altissimo impatto clinico, ma anche economico. Le associazioni dei pazienti rappresentano un motore fondamentale per orientare le politiche regolatorie e l'accesso all'innovazione sulla base di bisogni reali".
Con oggi prendono ufficialmente il via le attività che accompagneranno la campagna nazionale: eventi, iniziative di sensibilizzazione, progetti nelle scuole, collaborazioni con enti e istituzioni e l'attivazione di una rete territoriale che ogni anno cresce e si rafforza. Uniamo, ente coordinatore del Rare Disease Day in Italia sin dalla prima edizione, in qualità di National Alliance di Eurordis, conferma così il proprio impegno nel dare voce alla comunità rara e portare l'attenzione sulle necessità quotidiane di oltre 2 milioni di persone in Italia e 300 milioni nel mondo. L'obiettivo della campagna 2026 - conclude la nota - è chiaro: promuovere una riflessione pubblica sul diritto alla cura e rendere trattamenti e terapie accessibili a tutti, indipendentemente dal luogo di residenza o dalla condizione economica e sociale.
L'evento promosso da Comitato unico di garanzia dell'ateneo...
Interruzione martedì 25 negli impianti serviti dal Coghinas... 
Si è conclusa a Roma con grande successo, negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la quinta edizione della 'Live communication week', appuntamento di riferimento internazionale per l’industry degli eventi, ideata e promossa da Adc group, società editrice specializzata nel settore pubblicità, marketing, media ed eventi. Un format consolidato e distintivo, articolato in tre momenti chiave – le giurie con le live presentation dei progetti in short list, la giornata di contenuti e le cerimonie di premiazione – che rappresenta il cuore pulsante della manifestazione.
L’evento, che ha visto la partecipazione di circa 2.000 delegati provenienti da 40 Paesi, ha ospitato al suo interno i lavori della XXII edizione del Bea - Best event awards Italia (19 e 20 novembre), e della XX edizione del Bea World (21 e 22 novembre), che premiano rispettivamente, l’eccellenza creativa degli eventi italiani e internazionali. 317 i progetti iscritti al Bea Italia da 64 agenzie. 470, invece, gli eventi iscritti al Bea World provenienti da 40 Paesi del mondo. L’edizione 2025 del Bea World è particolarmente significativa perché celebra il XX anniversario della competizione internazionale che negli anni è cresciuta per numero di eventi e Paesi partecipanti.
Come ogni anno, le giurie, composte in totale da oltre 120 top manager di aziende big spender, hanno assegnato gli ambiti Grand Prix e i GP Iconic Awards, oltre ai premi di tipologia. Oro grand prix Bea Italia 2025 all’evento 'Ferrari Amalfi world première' firmato per il cliente Ferrari S.p.a da Next Group, che si aggiudica anche l'oro come Best event agency. Il Grand prix iconic award è stato assegnato a Ninetynine per il progetto 'Giubileo 2025 - Grandi Eventi'. Simone Mazzarelli di Ninetynine ha inoltre ottenuto il riconoscimento di direttore creativo dell’anno. A vincere l’Oro grand prix al Bea World 2025 è l’evento norvegese ‘The breathing space by gjensidige’ di Nosleeptillbrooklyn per il cliente Gjensidige. Il Grand prix iconic award internazionale è stato assegnato alle italiane Mosaico Studio and Fondazione Fratelli tutti per l’evento ‘World meeting on human fraternity’.
Il claim di quest’anno, 'Live! With Respect' ha rappresentato il fil rouge di tutta la kermesse e, in particolare delle giornate dedicate ai contenuti e alla formazione, caratterizzate da un fitto programma di talk e tavole rotonde che ha coinvolto il gotha della Live Communication italiana e internazionale.
Due le ricerche presentate, fotografia dello stato dell’arte del mercato italiano ed europeo. Nello specifico, il XXI Monitor sugli eventi e la live communication in Italia di AstraRicerche per Adc group ha confermato la fase espansiva e il ruolo della live communication come elemento imprescindibile per le strategie aziendali.
Ecco alcuni highlights: mercato complessivo stimato nel 2024 a quota 1.123 milioni di euro, con una crescita del 12.2% rispetto all’anno precedente; gli investimenti dovrebbero raggiungere quota 1.290 milioni entro i prossimi due anni; il 37% delle aziende ha aumentato l'investimento nell'ultimo anno, e ben il 52,3% prevede un ulteriore incremento nei prossimi due anni. Solo il 7% non ha investito, un minimo storico; aumentano in modo significativo gli eventi B2I (rivolti al target aziendale interno, che raggiungono il 49,3% del totale) e gli eventi educational/formativi (+6,7%); si registra per la prima volta un sostanziale pareggio tra creatività (20,4%) e digital/AI/ tecnologia (19,1%) come parola chiave per il futuro, indicando un equilibrio strategico tra innovazione e fattore.
Il mercato europeo è stato invece protagonista dell’European experience index (Eex) 2025 a cura di 27Names, l’associazione delle migliori agenzie indipendenti europee specializzate in live experience. L’indagine analizza i settori della live communication, del marketing e della brand experience con una duplice prospettiva, raccogliendo le opinioni sia delle aziende clienti sia delle agenzie in 27 mercati europei.
Tra i principali dati emersi dalla ricerca. Ai: potente, ma non magica. Il 79% delle agenzie considera l'Ai una tendenza dominante e il 97% la utilizza già nei flussi di lavoro creativi, ma molti clienti si aspettano miracoli immediati. L'Ai può accelerare la creatività, ma non sostituirla. ROI: metriche mancanti. Quasi la metà dei clienti non è in grado di misurare efficacemente il Roi e molti non dispongono di kpi chiari. Talento: il punto critico, 1 agenzia su 2 afferma che trovare e mantenere persone qualificate è la sfida più grande. Partnership: creatività vs. cautela. I clienti chiedono idee audaci, ma spesso scelgono l'affidabilità; la fiducia è la nuova valuta. Sostenibilità: il divario di investimento. Le aspettative sono in aumento, ma c'è ancora un divario di circa 30 punti tra coloro che richiedono la sostenibilità e coloro che la finanziano.
Con la cerimonia del Bea World cala il sipario sulla live communication week. I dati presentati e l’elevata qualità dei progetti premiati confermano ancora una volta come la industry della comunicazione ‘dal vivo’ rappresenti un settore strategico, capace di generare un grande valore economico, e un polo di eccellenza professionale a livello globale. La Live communication week passa il testimone da Roma a Venezia che sarà la splendida cornice delle edizioni 2026 e 2027, che verranno ospitate negli spazi del Comune di Venezia gestiti da Vela Spa.

"Essere giunti alla 20ma edizione del Forum dopo esser partiti dalla prima ricerca sul tema della prevenzione e il controllo dei rischi in sanità, svolta in partnership con Asser - ora Agenas - ministero della Salute e Regioni rappresenta di per sé un eccellente biglietto da visita per il Forum che, nel tempo, grazie anche all'incessante impegno del presidente, onorevole Vasco Giannotti, ha assunto sempre maggiore rilevanza sia per i temi trattati sia per l'autorevolezza dei partecipanti". Lo ha detto Stefano Moriconi, direttore Ufficio 5 Consiglio superiore di sanità e organi collegiali, Dg Vigilanza enti e organi collegiali, ministero della Salute, alla vigilia dell'evento della sanità italiana che si apre domani ad Arezzo alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che vede gli esperti impegnati a discutere e proporre soluzioni innovative per l'intero sistema salute del nostro Paese.
"Sappiamo che il sistema più complesso esistente al mondo è quello della salute - sottolinea Moriconi - e il Forum ha avuto il merito di offrire ai cittadini, grazie alle eccellenze professionali che ne hanno sempre caratterizzato l'evento, la possibilità di essere aggiornati quasi in tempo reale sull'evoluzione della sanità e sulle opportunità" offerte dallo "sviluppo delle innovazioni tecnologiche" in termini di "servizi di prevenzione e di percorsi diagnostico-terapeutici. Nella scorsa edizione", il ministro Schillaci "ha presentato 'un nuovo modello di sanità finalizzato all'equità, alla sostenibilità e allo sviluppo del Servizio sanitario nazionale' - ricorda Moriconi - un documento alla base di una riforma necessaria per il nostro sistema sanitario. L'edizione attuale del Forum ha voluto proseguire sulla via indicata ponendo in risalto proprio la riforma" che è in corso.
Infine, questa edizione ospita una sessione che prevede la partecipazione del Css che "è l'organo tecnico consultivo del ministro della salute e rappresenta la massima istituzione scientifica nel settore della sanità - sottolinea l'esperto - La sua partecipazione al Forum rappresenta l'occasione di un maggiore coinvolgimento e di apertura del Css alla società e al mondo scientifico".
All'evento, anticipa Moriconi, "saranno presentati, dal segretario generale, dottoressa Daniela Rodorigo, gli aspetti storici organizzativi e funzionali che sono il fulcro logistico-tecnico-amministrativo necessario per permettere al Consiglio di svolgere le proprie attività. Inoltre saranno illustrati dal presidente, professor Alberto Siracusano, e a seguire dai rispettivi presidenti e/o vice presidenti delle 5 sezioni che compongono il Css i temi scientifici ritenuti di maggiore attuale interesse per la sanità pubblica che attengono alle funzioni propositive del Css".
"L'attività propositiva che ho avuto modo di coordinare per molti anni - evidenzia Moriconi - ha prodotto documenti con rilevante impatto in sanità pubblica nei settori della pianificazione e programmazione sanitaria di sistema ed economica, innovazione e ricerca, sviluppo di nuovi modelli di servizio del Ssn in particolare nei settori dell'oncologia, delle malattie rare, della genomica, dei dispositivi medici e del farmaco, dell'intelligenza artificiale, anche in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tale funzione propositiva ha rappresentato la base per numerosi provvedimenti normativi tra cui l'introduzione nei Lea dei test prenatali non invasivi (Nipt) o l'uso dei test diagnostici molecolari per il tumore della mammella".
"La sessione - conclude - terminerà con la tavola rotonda dei presidenti delle Federazioni nazionali degli Ordini professionali, componenti di diritto del Consiglio, che rappresentano il mondo delle professionalità sanitarie e il cui focus verterà sull'evoluzione delle figure professionali alle quali il Css ha dato un forte impulso dal punto di vista tecnico scientifico, anche in vista della prossima riforma delle professioni sanitarie che rappresenta un'opportunità per aggiornare ruoli e competenze, ottenere maggiore riconoscimento e creare un sistema più moderno, integrato e vicino ai bisogni reali dei cittadini".

Incidente nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 23 novembre, lungo la Salaria SS4, al km 123. Una Jeep Renegade è uscita fuori strada e finita contro il guardrail a Cittareale (Rieti). Morto un 56enne seduto al lato passeggero, lievemente ferita la donna al volante. Le squadre sul posto hanno estratto la vittima dalle lamiere con cesoie e divaricatori. Soccorsi, in buone condizioni, anche i due cani che si trovavano all'interno dell'auto. Impegnati nei rilievi gli agenti della Polizia stradale.
Altri articoli …
- Venezuela, Trump designa Maduro come capo di organizzazione terroristica
- Prevenzione cardiovascolare gratuita in 28 città, riparte 'Truck tour Banca del cuore'
- E' morto Jimmy Cliff, icona del reggae giamaicano
- Violenza donne: Todde, 'serve cambiamento culturale profondo'
- Violenza donne: le iniziative della Polizia di Sassari
- Paese senza elettricità in Sardegna per neve, attivi generatori
- Famiglia nel bosco, chiesta in Csm apertura pratica a tutela Tribunale minorenni dell'Aquila
- Ornella Vanoni, oggi i funerali a Milano - La diretta
- Gb, ex premier David Cameron curato per tumore alla prostata
- Milano-Cortina: con Coca-Cola, viaggio della fiamma olimpica percorso che celebra sport, musica e condivisione
- Scoperto un disegno sconosciuto di Michelangelo legato alla Cappella Sistina
- Malattie reumatiche, con 'Everest' la remissione è una scalata possibile
- Beni architettonici, 20 posti per la Scuola di specializzazione
- Allenare il cervello riduce l'infiammazione e frena il declino cognitivo
- Cammina, leggi, gioca: se alleni il cervello freni il declino cognitivo e 'sfiammi' l'organismo
- Donna scomparsa a Cagliari, riprese ricerche ma nessuna traccia
- Nursing Up, appello alla Asl di Oristano sul fondo perequativo
- Doge di Musk, media: "Sciolto il Dipartimento per l'Efficienza governativa"
- Osservatorio Sigep, dal superfood al viola panettoni oltre la tradizione
- Anvcg, al via il 28esimo congresso nazionale dell'Associazione, rinnovo cariche e tracciare il futuro
Pagina 11 di 1014
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie



