
"Le raccomandazioni attuali per la creazione di password sicure si sono evolute molto negli ultimi anni. Gli esperti di sicurezza ora concordano che la lunghezza è molto più importante della complessità: una password dovrebbe avere almeno 8 caratteri, ma idealmente 12-15 caratteri o più. Contrariamente a quello che si credeva in passato, i requisiti di complessità obbligatori (come dover includere maiuscole, numeri e simboli) sono stati abbandonati dalle principali organizzazioni di sicurezza. Il motivo è semplice: questi vincoli portano le persone a creare password prevedibili, come mettere la prima lettera maiuscola o aggiungere un '1' o un '!' alla fine". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Fulvio Duse, coo di Aton IT, società che si distingue per la pluralità di competenze approfondite in ambito digital transformation, cyber security, business intelligence, Ia, blockchain.
"Un'altra importante novità - spiega - è l'abbandono dei cambi password periodici obbligatori. Costringere gli utenti a cambiare password ogni pochi mesi li porta a scegliere password più deboli e a incrementarle con schemi prevedibili. Le password dovrebbero essere cambiate solo quando c'è un sospetto di compromissione. E' fondamentale che ogni password sia unica per ogni servizio e che venga verificata contro database di password comuni e già compromesse in attacchi precedenti. Le password non devono contenere informazioni personali facilmente reperibili come nomi, date di nascita o nomi di familiari".
"Un approccio consigliato - suggerisce - è l'uso di 'passphrase' composte da parole casuali, che sono sia più sicure che più facili da ricordare rispetto a stringhe brevi e complesse. L'autenticazione a più fattori è fortemente raccomandata come secondo livello di protezione, e l'uso di password manager è incoraggiato per gestire password lunghe e uniche per ogni servizio".

(Adnkronos) - "L'internazionalità di Eicma è certificata dalle 50 nazioni presenti, un dato che cresce del 20% rispetto alla passata edizione, con più di 2000 marchi e 700 espositori. È dunque un’edizione sempre più internazionale e un momento imperdibile per la filiera delle due ruote". Lo afferma Paolo Magri, amministratore delegato di Eicma, alla giornata di apertura alla stampa dell’edizione 2025 dell’esposizione internazionale delle due ruote, che si aprirà al pubblico dal 6 al 9 novembre a Rho Fiera Milano.
"Anche le prevendite dei biglietti stanno andando benissimo - prosegue - stamattina siamo a + 20% rispetto all'anno scorso, che era un anno record. Meglio di così è difficile immaginarlo".
"I dazi e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina stanno sicuramente impattando le vendite di molti marchi - conclude -. Questo non si è trasferito ad Eicma, perché è un momento di visibilità così importante che ad oggi è al di sopra di questo. Non si può però escludere che, alla lunga, ci possa essere un indebolimento della presenza in funzione di questa guerra commerciale, che speriamo venga chiusa".
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(Adnkronos) - Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha nominato Natale Forlani, presidente dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Rinnovato anche il consiglio di amministrazione dell’Istituto con la nomina di Fabrizio Antolini, in rappresentanza del ministero del Lavoro, di Fiorella Lunardon, in rappresentanza del ministero del Lavoro d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Giovanni Bocchieri, in rappresentanza della Conferenza delle regioni e delle province autonome e Sandra D’agostino in rappresentanza dei ricercatori e dei tecnologi dell’Inapp.
Presidente e consiglio di amministrazione dureranno in carica 4 anni. Per Natale Forlani, che svolgerà il suo incarico a titolo gratuito, si tratta di una conferma in quanto era stato nominato al vertice dell’Istituto nell’aprile del 2024. Esperto di relazioni industriali, mercato occupazionale e organizzazione del lavoro, è stato tra gli estensori con Marco Biagi del Libro bianco sul lavoro.
Dopo aver ricoperto il ruolo di Segretario confederale nazionale della Cisl, Forlani è stato presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro spa, in seguito direttore generale della D.G. Immigrazione e Politiche di Integrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché membro del collegio dei sindaci dell’Inps.
Leggi tutto: Inapp, rinnovato cda Natale Forlani confermato presidente

(Adnkronos) - Ogni anno nel Lazio si registrano oltre 32mila nuovi casi di tumore e più di 46mila ricoveri ospedalieri legati a patologie oncologiche, come riportato dal Registro tumori della Regione. Più di 9 casi su 10 riguardano il cancro alla prostata, per un totale che supera le 3mila nuove diagnosi. I numeri confermano l'impatto crescente del cancro sulla salute pubblica regionale e la necessità di rafforzare strategie di prevenzione, diagnosi precoce e continuità assistenziale, per migliorare la qualità e l'aspettativa di vita dei pazienti. Questi temi sono stati al centro del tavolo clinico-istituzionale 'Oncologia nel Lazio. Diagnosi precoce, innovazione terapeutica e sostenibilità: migliorare gli outcome di cura', promosso da Dico Sanità, che si è svolto ieri a Roma. Istituzioni regionali, clinici, farmacisti e rappresentanti dei pazienti si sono confrontati con l'obiettivo di favorire l'accesso precoce alla diagnosi e alle cure oncologiche, valorizzare l'appropriatezza prescrittiva e garantire sostenibilità economica e percorsi di cura continuativi. Particolare attenzione è stata dedicata al tumore della prostata, che rappresenta la neoplasia più frequente tra gli uomini in Italia.
Secondo i dati dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) - ricorda una nota - ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 40mila nuovi casi. Nonostante i tassi di sopravvivenza a 5 anni superino ormai il 90%, il tumore della prostata resta una sfida significativa: ogni anno si registrano oltre 8.200 decessi, e i nuovi casi sono destinati a crescere dell'1% all'anno fino al 2040. Nel Lazio ogni anno vengono diagnosticati più di 3mila nuovi casi, pari al 9,4% di tutte le neoplasie della regione, come registra il documento ufficiale 'Pdta-Neoplasia prostatica' della Regione Lazio (Delibera n. 1273 del 10 luglio 2025, Asl Roma 5).
"Le principali innovazioni terapeutiche nel tumore della prostata stanno cambiando la prospettiva clinica dei pazienti, grazie all'introduzione di farmaci a target molecolare e, più di recente, alla medicina di precisione supportata dall'intelligenza artificiale - spiega Fabio Calabrò, direttore di Oncologia medica 1 dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena Irccs - L'obiettivo è duplice: individuare i soggetti ad alto rischio e personalizzare il trattamento, evitando over-treatment e garantendo appropriatezza prescrittiva. Questo approccio è indispensabile in un contesto in cui in Italia si registrano oltre mezzo milione di persone con una diagnosi di tumore prostatico. Parallelamente, la costruzione di reti oncologiche regionali e l'attivazione di piattaforme digitali condivise rendono possibile una gestione realmente multidisciplinare, in cui medici di base, specialisti e centri di riferimento collaborano in modo integrato. Questo modello migliora l'accesso alle cure, la sostenibilità del sistema e la qualità di vita dei pazienti, che possono essere seguiti vicino casa quando la condizione clinica lo consente".
Il tumore della prostata ha origini multifattoriali. Tra i principali fattori di rischio ci sono l'età, la storia familiare, le mutazioni genetiche, la sindrome metabolica, l'obesità, lo stile di vita e l'alimentazione, oltre al fumo e al consumo di alcol. In Italia - ricordano gli esperti - circa il 27% degli uomini adulti sono fumatori e l'11% presenta obesità, condizioni che possono aumentare l'aggressività della malattia. La familiarità gioca un ruolo significativo: circa 1 paziente su 10 sviluppa una forma ereditaria della malattia, e tra coloro con carcinoma metastatico il 12% presenta mutazioni ereditarie in geni coinvolti nella riparazione del Dna, in particolare nel gene Brca2.
"Nel tumore della prostata la vera innovazione è saper unire efficacia, appropriatezza e sostenibilità - sottolinea Bernardo Maria Cesare Rocco, direttore Uoc Clinica Urologica Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, università Cattolica del Sacro Cuore - Lo screening deve essere mirato: rivolto a chi presenta familiarità o rischio genetico, integrando Psa e risonanza magnetica senza contrasto, così da ridurre la mortalità evitando l'over-treatment". Per lo specialista "è tempo di un modello nazionale, equo, che non lasci differenze tra regioni. La qualità delle cure dipende anche dall'organizzazione: interventi complessi nei centri ad alto volume e una rete che colleghi ospedali, medici di base e specialisti. Solo un lavoro multidisciplinare garantisce decisioni più precise e percorsi più rapidi. Dobbiamo adottare una medicina di misura: dal massimo trattamento tollerato al minimo trattamento efficace. E' questa la chiave per offrire cure di valore ai pazienti e un sistema sanitario davvero sostenibile".
L'innovazione terapeutica e tecnologica rappresenta oggi uno strumento fondamentale per migliorare gli esiti di cura dei pazienti. L'introduzione di nuove terapie comporta però sfide significative: garantire accesso equo, sostenibilità e appropriatezza clinica richiede strategie mirate, programmi di screening capillari e l'uso di strumenti di telemedicina e digital health. Gli esperti hanno sottolineato l'importanza della diagnosi precoce e della collaborazione tra ospedale e territorio, promuovendo modelli organizzativi integrati, approccio multidisciplinare e personalizzazione delle cure.
"E' fondamentale che la rete oncologica centrale dialoghi con il territorio - evidenzia Fabio De Lillo, responsabile Coordinamento attività strategiche spesa farmaceutica, Regione Lazio - A supporto di questa rete è stata istituita anche una rete delle anatomie patologiche, che consente una valutazione rapida dei casi sospetti di tumore. Un ruolo centrale è svolto inoltre dallo screening oncologico, coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, che permette di intercettare precocemente le formazioni tumorali e di sensibilizzare i cittadini all'importanza della diagnosi preventiva. La rete oncologica, nel suo insieme, opera in modo capillare su tutto il territorio regionale, ma è necessario un crescente coinvolgimento e una maggiore partecipazione da parte dei cittadini".
In questo contesto, emerge il ruolo centrale del medico di medicina generale, protagonista attivo nel percorso oncologico, anche nell'approccio al tumore della prostata, in particolare nel favorire prevenzione e diagnosi precoce, garantire una presa in carico integrata e continua e nel contribuire al superamento della frammentazione dei percorsi assistenziali. Grazie all'uso di strumenti digitali e all'adozione di percorsi condivisi con gli specialisti - sostengono gli esperti - il medico di medicina generale diventa un vero e proprio costruttore di percorsi di cura, partecipando alla progettazione dei flussi assistenziali e garantendo equità di accesso e qualità delle cure in ogni fase della malattia.
"La medicina generale non è un anello accessorio della rete oncologica, ma il suo punto di partenza e di continuità - rimarca Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale - Se vogliamo migliorare davvero gli outcome di cura nel Lazio, dobbiamo costruire una rete che parli un linguaggio comune, che metta il paziente al centro e che riconosca nel medico di famiglia il riferimento costante lungo tutto il percorso di malattia e di vita. E' questa la sfida che, come Fimmg, siamo pronti ad affrontare, insieme alle istituzioni, agli specialisti e ai pazienti, per un'oncologia più umana, più integrata e più vicina alle persone". Il tavolo clinico-istituzionale ha rilanciato quindi la sfida di una rete oncologica più efficace e vicina ai cittadini, puntando su nuovi programmi di screening, collaborazione con i medici di medicina generale e sinergia tra professionisti per garantire cure tempestive e personalizzate. Tra le priorità emerse figurano anche innovazione, formazione continua e riduzione delle tossicità dei trattamenti, con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti e assicurare uguali opportunità di cura in tutto il territorio.
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(Adnkronos) - Si preannuncia un altro mese caldo sul fronte scioperi, quello di novembre, che sarà segnato dallo sciopero generale contro la manovra per l'intera giornata del 28 novembre e per tutte le categorie, pubbliche e private, indetto da Usb insieme a Cobas, Cub, Adl, Clap, Sgb, Sial. Ma prima di arrivare a quella data, il calendario delle proteste coinvolgerà diversi settori per tutto il mese, dalla scuola alla sanità, con più di una data 'nera' per il trasporto pubblico locale.
Dopo la mobilitazione di oggi del comparto scuola e università, indetta dal sindacato Sisa, domani 5 novembre sarà la volta dello sciopero nazionale dei medici di medicina generale proclamato da Snami, il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani. Saranno garantite le prestazioni indispensabili. La protesta è contro il 'ruolo unico' che, spiega il presidente nazionale Snami, Angelo Testa, "equivale alla fine della medicina territoriale. Il medico di famiglia sta diventando un semplice ingranaggio amministrativo, dipendente del sistema ma con tutti gli svantaggi della convenzione. Così si cancella l’autonomia professionale e si spezza il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente da generazioni". In assenza di correttivi adeguati, fa sapere il sindacato, saranno proclamate ulteriori giornate di sciopero.
Il 6 novembre a incrociare le braccia per 24 ore saranno i farmacisti: lo sciopero nazionale, indetto unitariamente dai sindacati di categoria, è stato proclamato a sostegno del rinnovo del contratto collettivo di lavoro.
Per il trasporto pubblico locale la prima data nera da segnare sul calendario è quella del 7 novembre: nella stessa giornata si incrociano gli scioperi del Tpl di Latina, da inizio servizio alle ore 6.30 dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 a fine servizio; di Milano, Monza e Brianza (gruppo Atm) indetto da Ai Cobas; di Palermo (Amat) dalle ore 8.30 alle ore 17.30 e dalle 20.30 alle 23.59, indetto da Cub trasporti; di Messina (Atm Messina) dalle ore 16.01 alle ore 20.00 indetto da Fit Cisl, Faisa Cisal, Orsa Trasporti.
Trasporti a singhiozzo, poi, con diverse proteste locali da tenere presente: mezzi pubblici a rischio il 10 novembre a Genova dalle ore 11.30 alle ore 15.30 per lo sciopero indetto da Ugl; taxi fermi a Napoli l'11 novembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00; a Roma la protesta arriverà il 14 novembre con lo sciopero dell'Atac indetto da Usb Lavoro Privato e Orsa Tpl Lazio dalle ore 08.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 a fine servizio; a Milano il 30 novembre con lo sciopero Atm dalle ore 8.45 alle ore 12.45.
Per il trasporto aereo, la data da segnare è quella del 14 novembre quando a scioperare saranno i lavoratori di Volotea per l'intera giornata.

(Adnkronos) - "Il Digital Networks Act - Dna deve essere l'occasione per gli Stati membri dell’Unione europea, e per l'Unione come tale, per arrivare ad un’armonizzazione legislativa, con misure che consentano di investire nelle infrastrutture con tempi e procedure certi e permettano l'assegnazione delle frequenze in modo tale che gli Stati membri possano, sulla base della conoscenza dei rispettivi mercati, operare alcune scelte e condividerle con gli operatori”. Lo ha sottolineato Federico Eichberg, capo di Gabinetto ministero delle Imprese e del Made in Italy, in occasione della tavola rotonda organizzata da Adnkronos e Open Gate Italia a Palazzo dell’Informazione a Roma, dal titolo “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”.
Questo permetterà anche “l'armonizzazione rispetto ad alcuni provvedimenti già presenti, come quelli sulla responsabilità ambientale ed energetica, l’AI Act per l'intelligenza artificiale e tutte le altre normative sulla cyber security, in particolare la Nis2. Pertanto, il Dna dovrà essere un'occasione per garantire certezze agli investitori, sia quelli della rete sia agli investitori nei servizi, che sono cross-border a differenza delle infrastrutture, e che sia anche occasione per armonizzare con la legislazione preesistente”, conclude.
Leggi tutto: Digitale, Eichberg (Mimit), "Dna occasione per arrivare ad armonizzazione legislativa"
In un post su X, Zelensky ha spiegato di aver ascoltato i rapporti dei militari, "discusso la situazione in prima linea e le esigenze più urgenti, prestando molta attenzione alle questioni relative alle armi, all'aumento della produzione di droni, alle esigenze delle brigate, all'esperienza del Primo Corpo della Guardia Nazionale e ad altri aspetti".
"Ho ringraziato i soldati per il loro servizio e li ho personalmente insigniti delle onorificenze statali - ha aggiunto il presidente - Questo è il nostro Paese, questo è il nostro Est e faremo di tutto perché resti ucraino".
Hanno provocato un'esplosione e tre incendi i due attacchi con droni contro un impianto petrochimico nella città russa di Sterlitamak, nella Repubblica del Bashkortostan, nel sud degli Urali, oltre 1500 chilometri dal confine ucraino. Ad annunciarlo su Telegram è stato il governatore locale Radi Khabirov, precisando che non ci sono feriti. Un impianto di depurazione dell'acqua situato nel complesso industriale è stato parzialmente distrutto, stando all'amministrazione locale. Nella città di Kstovo della regione di Nizhny Novgorod sul Volga un incendio è scoppiato in un complesso industriale dove sorge una raffineria appartenente al gruppo Lukoil. Il ministero della Difesa russo ha intanto riferito dell'abbattimento di 85 droni ucraini la notte scorsa.
Il Consiglio dell'UE ha approvato oggi, martedì 4 novembre la quinta tranche del finanziamento dell'Ukraine Facility per un importo di 1,8 miliardi di euro. "Questo importo attesta il completamento con successo da parte dell'Ucraina di nove passaggi procedurali indispensabili per l'approvazione della quinta tranche, nonché di una fase ancora in sospeso del quarto esborso", si legge nella dichiarazione ufficiale .
Il finanziamento mira principalmente a rafforzare la stabilità macrofinanziaria dell'Ucraina e a sostenere il funzionamento continuo della sua pubblica amministrazione.
L'Ucraina vuole chiudere i negoziati di adesione all'Ue entro la fine del 2028, e la Commissione Europea "si impegna a sostenere questo ambizioso obiettivo", ma ritiene che, per raggiungerlo, sia necessaria "un'accelerazione del ritmo delle riforme", in particolare per quanto riguarda gli aspetti fondamentali, specialmente "lo Stato di diritto". Lo sottolinea la Commissione nel pacchetto allargamento approvato oggi dal collegio dei commissari a Bruxelles.
Nonostante la guerra scatenata dalla Russia, l'Ucraina rimane "fermamente impegnata" nel suo percorso di adesione all'Ue, avendo completato "con successo" il processo di screening e compiuto "progressi" nelle riforme chiave. L'Ucraina ha adottato "tabelle di marcia" sullo Stato di diritto, la pubblica amministrazione e il funzionamento delle istituzioni democratiche, nonché un "piano d'azione" sulle minoranze nazionali, che la Commissione ha valutato "positivamente".
L'Ucraina ha "soddisfatto" le condizioni necessarie per l'apertura dei cluster uno (aspetti fondamentali), sei (relazioni esterne) e due (mercato interno). La Commissione si attende che l'Ucraina soddisfi le condizioni per l'apertura dei restanti tre cluster e si "adopera" per far sì che il Consiglio sia in grado di procedere all'apertura di tutti i cluster "entro la fine dell'anno". L'Ungheria ha finora bloccato l'apertura dei negoziati di adesione con Kiev.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha incaricato il governo di approvare entro il primo dicembre una road map per lo sviluppo a lungo termine di metalli rari e terre rare, un settore ritenuto strategico per l'economia nazionale e per la sovranità tecnologica del Paese. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass, precisando che l'ordine - pubblicato sul sito ufficiale del Cremlino - è stato impartito dopo il Forum economico orientale di Vladivostok.
Nel documento si legge che il Consiglio dei ministri dovrà "tenere conto delle direttive precedentemente impartite" e definire un piano d'azione dettagliato per stimolare il comparto, dalle attività estrattive alla lavorazione e produzione dei metalli.
Responsabile dell'attuazione del provvedimento sarà il primo ministro Mikhail Mishustin, che si trova in visita in Cina. L'iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di Mosca mirata a ridurre la dipendenza da fornitori esteri e a rafforzare la capacità industriale interna in settori strategici, dove i metalli rari e le terre rare rivestono un ruolo cruciale.
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky nel Donetsk: "Faremo di tutto perché resti ucraino"

(Adnkronos) - "La posizione di Anitec-Assinform, l'associazione del sistema Confindustria che rappresenta tutte le imprese del settore dell'Ict e digitale, è molto chiara: per noi il Digital Network Act deve essere una semplificazione. Non deve, quindi, comportare degli appesantimenti normativi”. A dirlo Letizia Pizzi, Direttore Generale Anitec-Assinform, in occasione della tavola rotonda organizzata da Adnkronos e Open Gate Italia a Palazzo dell’Informazione a Roma, dal titolo “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”.
“Anche nella logica del digital omnibus europeo, tutto deve essere in una chiave di semplificazione e armonizzazione a livello di regolamentazione europea dei singoli Stati. Per noi è la priorità fondamentale” conclude.
Leggi tutto: Digitale, Pizzi (Anitec-Assinform): "Dna semplifichi norme e non le appesantisca"

(Adnkronos) - C'è un fermo per l'omicidio di Marco Veronese, l'imprenditore 39enne ucciso a coltellate in strada, sotto casa dei genitori, nella notte del 23 ottobre scorso a Collegno, nel torinese. Si tratterebbe di una persona legata sentimentalmente alla ex compagna della vittima che a quanto si apprende avrebbe confessato il delitto. A carico dell'uomo i carabinieri, coordinati dalla procura di Torino, avrebbero raccolto gravi indizi di responsabilità.
Leggi tutto: Imprenditore ucciso a coltellate in strada a Collegno, c'è un fermo

(Adnkronos) - La vittima scelta a caso, la piazza no. Vincenzo Lanni, 59 anni, ha accoltellato una donna di 43 anni senza conoscerla, ma conoscendo bene il luogo: piazza Gae Aulenti, epicentro del potere economico milanese, simbolo di capitali globali in movimento dietro statici palazzi in vetro. Un gesto premeditato, secondo la confessione, non sulla vittima ma al "contesto" in cui si trovava: finanza, ricchezza, mondo scintillante che domina la skyline della città.
Un mix di rancore, follia e desiderio di vendicare vecchi torti, con quel risentimento tutto nuovo verso la comunità di recupero, che lo aveva allontanato giovedì scorso per cattiva condotta, e una insofferenza antica e mai sopita per il licenziamento, avvenuto dieci anni fa, da una società di programmazione informatica in cui lavorava. I carabinieri hanno già rinvenuto la giacca usata durante l'attacco, abbandonata poco dopo nei pressi dell'Esselunga di viale Famagosta. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, cercano ora di dare un senso al suo racconto e di ricostruire ogni passaggio della vicenda.
Intanto il sangue versato ai piedi della torre Unicredit porta lo sguardo sulle piazze del potere che definiscono l'anatomia economica della città. C’è Piazza Affari, la cattedrale della finanza, con il Palazzo Mezzanotte e il dito di Cattelan (fatto con lo stesso marmo di Carrara del David di Michelangelo), che da anni sfida ironicamente il Capitale - tra odio e amore - lasciando la spiegazione del significato di quel 'dito medio' soprattutto "all’immaginazione, all’immaginazione di tutti quanti, di quelli che ce l’hanno“ (parole d'autore).
Poco distante, l'ellittica Piazza Cordusio - 'cor ducis' o 'curia ducis', palazzo del 'dux', il capo, con storie che rimandano al 572, quando Alboino, re dei longobardi, divenne Duca di Milano - e nel 1900 diventa, sempre cuore sì, ma del capitalismo italiano in fieri, con le vecchie sedi storiche della Borsa e di Credito Italiano, Generali, di Poste. Oggi la piazza è riconvertita a salotto internazionale con i quartier generali di grandi catene globali, esempio: qui c'è la prima sede Starbucks a Milano. Un punto d'incontro fra il capitalismo storico e quello contemporaneo, crocevia tra i tre volti della Milano economica: triangolo industriale prima, Milano 'da bere' poi e nuova 'City' della nuova finanza transnazionale.
E ancora, piccola e discreta, Piazzetta Cuccia, appena fresca di espugnazione da parte di Mps. È la sede storica di Mediobanca, dove per decenni si sono decise le strategie industriali del Paese. Qui, dal balconcino del primo piano, si è assistito prima al passaggio dal potere che sussurra ai potenti di Cuccia (nel mondo dei patti di sindacato, del capitalismo misto e delle azioni che si pesano e non si contano) all'ebrezza liberista tutto a nozze di 'laissez faire', con l'Ad Nagel che la porta a diventare campione di wealth management; eppoi, sempre da quel balconcino e con la discrezione di sempre, si è potuto vedere il ritorno di fiamma della finanza di sistema che trionfa con Monte dei Paschi sulla finanza indipendente. Due passi più in là: piazza della Scala con la "Prima" che diventa vetrina di pellicce borghesi e di giovani ribelli che nel '68 quelle pellicce prendono di mira con fitti lanci di uova ma abbracciano i poliziotti in divisa (come racconta Mario Capanna).
La Milano del potere economico danza poi tra CityLife - vetrina del potere assicurativo e della consulenza, dominata dalle torri Generali (e la sua insegna ancora sbilenca), Allianz e PwC - e la triade di Piazza San Babila, via Monte Napoleone, Corso Europa: luoghi dove la finanza incontra il lusso, le banche private dialogano con le Maison e il potere assume la forma di una borsa di pelle o di un attico con vista Duomo. E arriva diretto al luogo dove tutto è iniziato, il grattacielo Pirelli, o Pirellone, come viene chiamato, progettato dall’architetto Gio Ponti nel 1950 ed edificato tra il 1956 e il 1960. Anche qui, tra economia e ribellione, come racconta Luciano Bianciardi nel romanzo La vita agra: il protagonista vorrebbe mettere un ordigno esplosivo per far esplodere il famoso grattacielo, da lui considerato simbolo del capitalismo spietato responsabile della morte di quarantatré minatori in Toscana, sua terra d’origine.

(Adnkronos) - "La trasformazione digitale, nel nostro Paese in particolare, passa attraverso la costruzione di un ecosistema che ruoti intorno a connettività performante, cloud e intelligenza artificiale. Per quanto riguarda connettività e adozione delle nuove tecnologie, i dati della Commissione europea, recentemente pubblicati, mostrano un avanzamento, ma è necessario che l'Italia acceleri nel completamento della copertura in fibra, nonché nello sviluppo del 5G standalone, standard non raggiunto al momento da grandissima parte della copertura”. Lo ha affermato da Silvia Compagnucci, senior consultant Open Gate Italia, all’evento “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”, organizzato da Adnkronos e Open Gate Italia a Palazzo dell’Informazione a Roma.
“È poi necessario che le piccole e medie imprese, che costituiscono gran parte del nostro tessuto economico e produttivo, siano favorite nell'adozione di cloud e intelligenza artificiale, così da essere competitive nel panorama internazionale. Se questo è il contesto di base, la nostra posizione nel Dna - Digital Networks Act deve essere volta a favorire l'innovazione. Porre le barriere regolatorie sicuramente non serve al nostro Paese, dunque il Dna è un’ottima opportunità per ripensare l'ecosistema digitale e capire fino in fondo il ruolo svolto dai vari attori, nella logica di costruire una cornice che sia innovation friendly”, conclude.

(Adnkronos) - “La decisione di partecipare alla gara per l’online tira dietro anche la partecipazione a questa importante fiera per il comparto online che parte oggi”. Lo ha sottolineato il direttore affari istituzionali e sviluppo business di Codere Italia, Marco Zega, al SiGma Europe 2025 in corso presso la Fiera di Roma.
“Siamo qui al SiGma Europe 2025 per far conoscere la nostra offerta ai clienti. Sicuramente all’interno del mercato italiano siamo molto conosciuti per la nostra presenza nel comparto retail e per la qualità dei nostri servizi. Cercheremo di farci notare anche per quello che siamo in grado di offrire nel segmento online - ha continuato Zega illustrando cosa ha spinto Codere a partecipare alla fiera -. Abbiamo deciso di partecipare per stare al passo con i tempi. Oramai, con le concessioni che vanno oltre l’anno 2030, poter pensare di poter vendere qualcosa soltanto sul canale retail non è più possibile. Quindi, c’è l’esigenza di mettere in piedi anche l’online e di offrire un approccio omnicanale ai nostri clienti che sia in grado di offrire qualcosa sempre più vicino a quello che sono le loro esigenze”.
“ll nostro obiettivo è quello di abbracciare l’omnicanalità, di stare al passo con i tempi e di assecondare le esigenze dei nostri clienti. In questo modo loro possono trovare la stessa esperienza visitando le nostre gaming hall che abbiamo in Italia e giocando nel nostro sito Codere.it. All’interno del portale si possono trovare molti dei contenuti o servizi che si trovano anche nell’ambiente retail”, ha concluso il direttore affari istituzionali e sviluppo business di Codere Italia rimarcando l’obiettivo che l’azienda si è prefissata con il sito Codere.it.
Leggi tutto: Giochi, Zega (Codere Italia): "Nostro obiettivo è abbracciare l’omnicanalità"

(Adnkronos) - L’Italia consolida la sua posizione tra i protagonisti della transizione digitale europea: 179 data center attivi (erano 153 nel 2024), una spesa cloud da 4,8 miliardi di euro (+30% in un anno) e oltre 2 milioni di imprese che utilizzano soluzioni di intelligenza artificiale. Numeri che raccontano un Paese sempre più centrale nella costruzione dell’infrastruttura digitale europea e che fanno da sfondo alla sfida regolatoria aperta dal futuro Digital Networks Act (DNA). È quanto emerso nel corso dell’evento “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”, organizzato da Open Gate Italia in collaborazione con Adnkronos, che si è tenuto al Palazzo dell’Informazione di Roma. Un confronto tra istituzioni, accademici, imprese e autorità di regolazione per discutere il nuovo quadro normativo che la Commissione europea presenterà entro la fine del 2025, destinato a ridisegnare la governance delle reti digitali europee.
Ad aprire i lavori è stata Silvia Compagnucci, Senior Consultant di Open Gate Italia, seguita dal keynote speech di Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e dall’intervento di Luca Rigoni del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Alla tavola rotonda hanno partecipato Giovanni Santella, Segretario Generale di AGCom, Giuseppe Bianchi dell’Università di Roma Tor Vergata, Stefano Cavedagna, Europarlamentare e membro della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori, e Letizia Pizzi, Direttore Generale di Anitec-Assinform. Il dibattito è stato moderato da Giorgio Rutelli, Vicedirettore di Adnkronos.
Al centro del confronto la futura proposta di Digital Networks Act, che punta a riformare il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (EECC) per adattarlo all’evoluzione tecnologica e al nuovo equilibrio competitivo del mercato delle telecomunicazioni e dei servizi digitali.“Il Digital Networks Act deve essere l’occasione per gli Stati membri dell’Unione europea, e per l’Unione come tale, per arrivare ad un’armonizzazione legislativa, con misure che consentono di investire nelle infrastrutture con tempi e procedure certi e permettano l’assegnazione delle frequenze in modo tale che gli Stati membri possano, sulla base della conoscenza dei rispettivi mercati, operare alcune scelte e condividerle con gli operatori”, ha dichiarato Federico Eichberg.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati che descrivono la crescita del settore digitale italiano. Milano concentra oggi il 38% dei data center nazionali, seguita da Roma e Torino. L’adozione del cloud continua a crescere: l’84% delle grandi imprese e il 67% delle PMI utilizza almeno una soluzione cloud, mentre l’intelligenza artificiale registra un’espansione costante, con un aumento del 30% annuo e un impatto diretto su ricavi (+27%) e produttività (+64%). “La trasformazione digitale, nel nostro Paese in particolare, passa attraverso la costruzione di un ecosistema che ruoti intorno a connettività performante, cloud e intelligenza artificiale.” ha commentato Silvia Compagnucci. “Per quanto riguarda connettività e adozione delle nuove tecnologie, i dati della Commissione europea, recentemente pubblicati, mostrano un avanzamento, ma è necessario che l’Italia acceleri nel complemento della copertura in fibra, nonché nello sviluppo del 5G standalone, standard non raggiunto al momento da grandissima parte della copertura”. Il DNA - ha ricordato Open Gate Italia - si inserisce nel percorso europeo delineato dal Libro bianco “How to master Europe’s digital infrastructure needs?” e dai rapporti Draghi e Letta, che chiedono di accelerare sulla semplificazione normativa, sull’armonizzazione dei mercati nazionali e sulla sovranità tecnologica europea.
Nel dibattito si è discusso anche dell’esperienza italiana in materia di regolazione. Con la delibera n. 207/25/CONS, l’AGCom ha esteso il regime di autorizzazione generale alle Content Delivery Network (CDN), qualificandole come “risorse correlate di rete”. Una decisione che, pur accolta con favore da parte delle telco, ha sollevato preoccupazioni da parte dei provider cloud e delle piattaforme OTT per i possibili oneri aggiuntivi e le implicazioni operative, prima tra tutte, la possibile applicazione dell’arbitrato Agcom che potrebbe tradursi nell’applicazione di una network fee. Uno studio di Plum Consulting, citato durante l’incontro, ha sottolineato come il mercato dell’interconnessione IP si sia dimostrato competitivo anche in assenza di interventi ex ante, avvertendo che un eccesso di regolazione potrebbe penalizzare la concorrenza e rallentare la digitalizzazione europea.
Dal confronto è emersa la necessità di un nuovo equilibrio regolatorio, capace di bilanciare investimenti, concorrenza e innovazione, con regole flessibili ma coerenti tra i diversi Paesi membri. “Le reti e il cloud non sono solo infrastrutture tecnologiche, ma la base della sovranità economica e industriale dell’Europa,” ha concluso Silvia Compagnucci. “Il Digital Networks Act dovrà costruire un contesto normativo stabile e lungimirante, in grado di accompagnare la trasformazione digitale e rafforzare la competitività del sistema europeo.” L’evento ha confermato la centralità del dialogo tra istituzioni, regolatori e imprese nel processo di definizione del nuovo quadro normativo europeo, ponendo l’Italia tra i Paesi più attivi nel dibattito sul futuro della governance digitale.

(Adnkronos) - Ha aperto ufficialmente i battenti nella Capitale l’evento più atteso del settore gaming: SiGma Central Europe. Dal 4 al 6 novembre, presso la Fiera di Roma, i protagonisti dell’industria del gaming internazionale si incontreranno per discutere del futuro del settore e per vivere esperienze esclusive legate al mondo del gioco digitale. Più di mille espositori, 100mila metri quadri di area, 550 speaker esperti che illustreranno come sta cambiando il settore su 4 palchi per conferenze, e 30mila delegati provenienti da tutto il mondo sono solo alcuni dei numeri da capogiro che dimostrano come “tutte le strade portano a Roma”. SiGma Central Europe 2025 è quindi l’evento di gaming per eccellenza, con un programma ricco di incontri, esperienze esclusive e momenti di networking riservati ai tanti protagonisti dell’industria del gaming internazionale.
Il SiGma Central Europe 2025 è stato inaugurato dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, e dal ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, che hanno avuto modo di rimarcare quanto siano fondamentali l’innovazione, la regolamentazione e il networking nel settore tecnologico e digitale.
Particolare attenzione è stata rivolta dagli organizzatori all’hub del gaming europeo del futuro: il gioco online a cui è dedicato ampio spazio. Un modo per essere al centro di una trasformazione che farà da apripista all’innovazione, favorendo i contatti tra aziende desiderose di esplorare nuove opportunità. L’industria del gioco online è fondamentale per l’Italia: un settore in continua crescita e che attira un numero sempre maggiore di giocatori. Per questo motivo anche Codere, operatore di gioco di riferimento internazionale, ha presentato la nuova piattaforma digitale, pensata per offrire ai clienti un’esperienza di gioco sicura, fluida e coinvolgente. Una scelta fortemente voluta da Codere Italia, presente all’interno dell’iniziativa presso la Fiera di Roma, che con il sito Codere.it entra ufficialmente nel mondo del gioco online, segnando un passo strategico per rafforzare il legame con i clienti dopo 25 anni di leadership nel settore del gioco fisico.
“La decisione di partecipare alla gara per l’online tira dietro anche la partecipazione a questa importante fiera per il comparto online che parte in questi minuti - così il direttore affari istituzionali e sviluppo business di Codere Italia, Marco Zega, al SiGma Europe 2025 - Siamo qui alla fiera per far conoscere le nostre offerte ai clienti. Sicuramente all’interno del mercato italiano siamo molto conosciuti per la nostra presenza nel comparto retail e per la qualità dei nostri servizi. Cercheremo di farci notare anche per quello che siamo in grado di offrire nel segmento online”.
Il gruppo ricorda come "la piattaforma digitale Codere.it nasce per offrire un ecosistema di gioco integrato, dove affidabilità, trasparenza e innovazione si incontrano. Un nuovo orizzonte per uno dei principali player in Italia che nel corso di questi anni si è affermato costruendo una reputazione solida basata, tra l’altro, sul rispetto delle regole. L’apertura al canale online rappresenta una naturale evoluzione che punta a offrire un’esperienza di gioco completa, responsabile e sostenibile e che permette all’azienda di consolidare la propria presenza nel mondo del gaming italiano". “Oramai, con le concessioni che vanno oltre l’anno 2030, poter pensare di poter vendere qualcosa soltanto sul canale retail non è più possibile. Quindi, c’è l’esigenza di mettere in piedi anche l’online e di offrire un approccio omnicanale ai nostri clienti che sia in grado di offrire qualcosa sempre più vicino a quello che sono le loro esigenze”, ha continuato Marco Zega.
Codere.it seguirà la stessa filosofia che guida Codere Italia sin dal primo giorno con uno sguardo sempre rivolto verso il futuro che per l’azienda significa offrire valore, crescita e opportunità, mettendo a disposizione dei propri partner strumenti concreti e un marchio serio e affidabile. “Il nostro obiettivo è quello di abbracciare l’omnicanalità, di stare al passo con i tempi e di assecondare le esigenze dei nostri clienti. In questo modo loro possono trovare la stessa esperienza visitando le nostre gaming hall che abbiamo in Italia e giocando nel nostro sito Codere.it. All’interno del portale si possono trovare molti dei contenuti o servizi che si trovano anche nell’ambiente retail”, ha concluso il direttore affari istituzionali e sviluppo business di Codere Italia.
Leggi tutto: Al via a Roma SiGma Europe 2025, rassegna sul futuro del gaming

(Adnkronos) - Quasi 1 miliardo di euro il fatturato generato dalle nozze di stranieri nel 2024 e per l’anno corrente si prospetta ulteriore crescita. Per conoscere le migliori proposte delle diverse realtà italiane, oggi e domani, a Roma oltre 70 buyer provenienti da tutto il mondo per l’undicesima edizione di Bmii-Borsa del matrimonio in Italia destination wedding, l’evento che incrementa il turismo legato al mondo delle nozze con attività di incoming e internazionalizzazione, presso il Precise House Mantegna. Con il patrocinio di Enit-Agenzia nazionale del turismo, la manifestazione giunge alla sua 11a edizione e conferma la sua centralità strategica nei progetti di promozione e sviluppo a livello nazionale e territoriale.
Una vetrina e un’opportunità di business per piccole e medie imprese ed enti territoriali. Per l’edizione 2025, tra gli altri, rinnovano la loro presenza la Regione Lazio e la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest (province di Lucca, Pisa e Massa-Carrara), che saranno presenti con uno spazio collettivo per dare sostegno alla competitività delle imprese turistiche del territorio, incentivando lo sviluppo e l’attrattività delle aree geografiche.
Le nozze di stranieri in Italia sono infatti delle vere e proprie esperienze e immersioni nelle italianità a tutto tondo, che spesso si estendono su più giorni, includendo eventi pre-matrimonio e post-matrimonio, escursioni e degustazioni.
Una formula che favorisce la destagionalizzazione del turismo, poiché gli eventi nuziali non si limitano ai mesi estivi, e che contribuisce a promuovere non solo il territorio ma anche l'enogastronomia e l'artigianato locale. Presenti anche il Consorzio Turistico di Volterra e Val di Cecina, che propone diverse soluzioni per il sì nella città etrusca per eccellenza, e per la prima volta a Bmii visit Piemonte della Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte che promuove il turismo territoriale dei matrimoni e la ricca eredità culturale ed enogastronomica, con la presentazione di location esclusive: oltre 300 castelli e dimore storiche.
Il territorio piemontese offre una vasta gamma di paesaggi diversi e affascinanti come laghi, colline e vigneti, che si fondono armoniosamente con cattedrali ed edifici storici. Un territorio di inestimabile bellezza, scenario perfetto per matrimoni eleganti e raffinati, come quelli realizzati nelle residenze reali, tra cui la 'Corona delle delizie' dei Savoia, patrimonio dell'Unesco, dove è possibile vivere l'atmosfera di uno straordinario patrimonio culturale. Una varietà di attività tra cime montuose, colline e laghi per gli appassionati di sport, oltre a musei di fama mondiale, con antichità e arte contemporanea, oltre a capolavori barocchi e Art Nouveau per gli amanti della cultura. Vini e prelibatezze gastronomiche per gli amanti del cibo.
Gli stranieri che scelgono l'Italia per il proprio matrimonio cercano un'esperienza che vada oltre la semplice cerimonia: desiderano un evento memorabile e personalizzato, immerso nell'atmosfera unica e romantica che il Paese sa offrire, tra location mozzafiato e uniche come ville storiche e castelli, vigneti e agriturismi, resort sul mare o sui laghi, fino a un’esperienza fiabesca in borghi medievali e giardini…anche molto particolari. È il caso del Sacro Bosco di Bomarzo, nel Lazio, un giardino manierista della metà del '500 che, oltre ad essere una realtà museale, è anche location per matrimoni ed eventi esclusivi, con ristorante interno al Parco che permette di realizzare anche ricevimenti al chiuso.
La tradizione culinaria italiana è uno dei maggiori richiami per gli stranieri. Vogliono sorprendere i propri ospiti con menù di alta qualità, ricchi di sapori autentici e genuini. Ma non solo. Tra le esperienze più richieste quelle che permettono un’immersione nella cultura e nella enogastronomia italiana: è il caso del Casale Verdeluna wine resort, a Piglio in provincia di Frosinone, che oltre a un’introduzione al mondo della produzione vinicola - con visita ai vigneti e alla cantina per conoscere le diverse varietà di uva e il processo di vinificazione, dalla vendemmia alla fermentazione, dall'invecchiamento all'imbottigliamento - crea un'esperienza degustativa che abbini tre diverse etichette del vino Cesanese a piatti cucinati con ingredienti tradizionali ciociari o romani. E per chi vuole cimentarsi in prima persona c’è 'Mani in pasta', la lezione di cucina per imparare a fare l’impasto utilizzando le farine di grano tenero, macinatura a pietra. Un modo unico di creare ricordi italiani indimenticabili.
Se di eccellenze si parla perché non scoprire la linea di produzione dell’olio extra vergine di oliva? Ecco allora il matrimonio al Frantoio del Monte Pisano che trasforma le cerimonie nuziali in brevi vacanze che coinvolgono gli ospiti per più giorni: allestita in stile industriale ma richiamando fortemente il tema dell’olivicoltura, la struttura include la visita agli oliveti, la visita al frantoio e la degustazione degli oli…fino alla possibilità di utilizzare la rampa di carico delle olive come palcoscenico per spettacoli. Una location, sicuramente non convenzionale, che ha come filo conduttore l’olio extra vergine di oliva, pluripremiato a livello italiano ed europeo, in tutte le proposte gastronomiche, dal brunch alla cena.
Le città d’arte certo mantengono il loro fascino e molto richieste sono strutture recettive dall’effetto 'wow': tesoro e punto di forza del dell’Hotel Atlante Star****S è proprio il roof garden con ristorante panoramico Les Etoiles e la terrazza che si snoda su tre livelli, agli ultimi piani della struttura offrendo una vista davvero mozzafiato ed unica su tutta Roma e la Basilica di San Pietro, che sembra così vicina da poterla toccare con le dita. Un'esperienza indimenticabile che incanta gli stranieri, felici di festeggiare il proprio matrimonio avvolti dalla magia della città eterna. Una scena da film. Per i matrimoni internazionali, ancora più di quelli nazionali, è importante poter garantire un’assistenza dedicata per ogni tradizione, stile e preferenza culturale, essendo sempre pronti a tutto: tra le richieste più particolari esaudite dallo Sheraton Rome Parco de’ Medici, la possibilità di privatizzare un intero building, soluzione spesso scelta da coppie provenienti da sposi provenienti dal Nord Europa e dall’Asia. Eventi, quelli internazionali, che riservano spesso qualche sorpresa: come quella avvenuta durante un matrimonio cinese, quando gli sposi sono arrivati direttamente in elicottero, atterrando all’interno della proprietà per l’ingresso trionfale alla loro festa. Un momento spettacolare, accolto dagli applausi degli ospiti e reso possibile grazie agli ampi spazi della struttura.
Le coppie cercano una celebrazione prolungata che coinvolga gli invitati in una vera e propria vacanza, spesso della durata di un intero fine settimana. L'obiettivo è offrire a parenti e amici un'esperienza completa e autentica, che vada oltre il giorno del matrimonio, per scoprire il territorio, la cucina e la cultura italiana. Molto ricercate sono location esclusive come Baia dei Faraglioni nel Gargano, in Puglia, la cui attrattività della struttura deriva sicuramente innanzitutto dalla sua posizione: una stupenda baia esclusiva raggiungibile a piedi solo dall’hotel e dalla struttura affianco o via mare. Un luogo unico, scenografico, intimo, perfetto per i matrimoni e le coppie arrivano davvero da tutto il mondo: Australia, Stati Uniti, Sud America, Europa e Asia. A rendere tutto più indimenticabile la bontà della cucina pugliese, tra degustazioni di specialità del territorio e della tradizione culinaria locale e show cooking.
Sempre sul mare ma su altra costa, è la vista offerta da Lloyd’s Baia Hotel, affacciato sul Golfo di Salerno, scelto da coppie internazionali che desiderano un matrimonio elegante, curato e ricco di emozione: qui l’amore trova la sua cornice naturale tra luci e profumi del Mediterraneo in una delle location più affascinanti della Costiera Amalfitana, con ampie terrazze panoramiche a picco sul mare. Cuore romantico della location è sicuramente la spiaggia privata, raggiungibile tramite un ascensore panoramico che regala agli ospiti un ingresso spettacolare. Qui è possibile celebrare il rito in riva al mare, avvolti dal suono delle onde e da un panorama che incanta, per un momento di pura magia e intimità. Protagonista la cucina mediterranea contemporanea, esaltata da ingredienti locali e da un servizio su misura, in cui ogni piatto, ogni drink, ogni dettaglio è pensato per raccontare il gusto e l’eleganza del territorio. Molto richiesta l’organizzazione di attività ed escursioni, come tour tra i borghi della Costiera, visite ai siti archeologici di Pompei ed Ercolano, crociere private e degustazioni. Sempre sul mare la proposta di Principino Eventi a Viareggio.
Rappresenta la nuova frontiera per gli eventi in Toscana, distinguendosi dalle zone più consolidate, la Lunigiana, la 'Terra dei 100 castelli', luoghi ricchi di fascino e particolarmente amati dai visitatori internazionali. Per il 2026, accanto alla consolidata offerta di classici e romantici matrimoni in castelli medievali, una nuova proposta, il wedding picnic: l’evento, ideato da Mare e Monti Catering, offre un’immersione nella rigogliosa natura del territorio, in un inno al gusto e alla semplicità autentica. Un'esperienza in perfetto stile country chic, dove ogni dettaglio è curato: dai prodotti a km zero artigianali e i vini di produttori locali per un menù genuino, fino agli allestimenti caratteristici che comprendono cestini da picnic, tovaglie a quadretti rossi che richiamano le trattorie di una volta, damigiane, sedute, tavoli bassi e pizzi vintage.
Molto italiani e particolari i matrimoni celebrati in antichi borghi, come quello affacciato sul Lago di Bracciano, a pochi passi da Roma: Relais Villa Clodia, immersa nella quiete incanta con la sua eleganza senza tempo, un luogo dove la storia incontra la bellezza della natura, creando l’atmosfera perfetta per un matrimonio da sogno. Che dire poi dell’atmosfera di un casale antico, come quello di Scuderie Villa Mori, una location immersa nelle colline toscane che permette di svolgere il rito gli ulivi, seguito da cena con tavoli imperiali davanti alla villa, momenti di convivialità, risate e balli sotto il cielo stellato. Presente a Bmii 2025 la Rosselmini Collection, quattro affascinanti proprietà storiche (tre in Toscana, tra Pisa, Lucca e Siena, e una in Abruzzo) che preservano la loro autenticità rurale, offrendo anche soggiorni esclusivi e soluzioni di city escape, a Siena e Pisa, perfette per vivere diversi scenari del Centro Italia.
Nel cuore del Chianti Classico si trova invece Borgo di Vignamaggio, una storica tenuta tra Firenze e Siena, immersa in un paesaggio di vigneti, oliveti e boschi che incarna perfettamente il sogno toscano, particolarmente amata dalle coppie straniere per la possibilità di vivere un’esperienza autentica. Le provenienze più frequenti sono Stati Uniti, Regno Unito e Nord Europa, ma negli ultimi anni presenti molte coppie provenienti da Asia e Australia, attratte dall’idea di un 'Italian wedding retreat' in un contesto di charme e natura.
Tra le soluzioni più originali offerte per le nozze certamente quella a tema storico proposta da Crazy Revolution, che permette la tematizzazione parziale (con allestimenti e corner) o totale dell’evento: l’offerta include dal rito del matrimonio secondo la storia al menù dedicato e realizzato da archeo-cuochi, fino alla vestizione di tutti gli ospiti. Un viaggio temporale nelle diverse epoche che hanno reso l’Italia nota in tutto il mondo, come quella dell’Impero Romano o del Rinascimento, fino al Barocco. Iconiche e storiche sono anche le location chieste dagli stranieri, come Palazzo Borghese a Firenze, Palazzo Gentili a San Severino Marche o Palazzo Podestà a Civitavecchia (Roma). L’Italia è tutta da scoprire: con Bmii i buyer sono in grado di conoscere in due giorni la panoramica più ampia dei prodotti e servizi made in Italy per il giorno del sì, attraverso un contatto diretto con i seller provenienti dalle diverse regioni di Italia, sviluppando una conoscenza approfondita delle offerte e un’opportunità di business che permette di essere pronti alle richieste più bizzarre: come quella accolta dalla dimora storica Villa Graziosi a Roma, di organizzare un matrimonio in grande di una coppia proveniente dal Brasile solo tramite call e in soli 90 giorni

(Adnkronos) - Gli italiani attribuiscono valore ai propri dati ma faticano a orientarsi tra informative, diritti e pratiche di protezione: è quanto emerge dalla nuova indagine Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini e le percezioni dei consumatori realizzato da Pulsee Luce Gas con NielsenIQ, intitolata 'Il rapporto degli italiani con i dati online'. Per il 69% la percezione di un corretto trattamento dei dati è un fattore determinante per affidarsi a un’azienda e il 60% ritiene che i propri dati posseggano un grande valore.
Allo stesso tempo, più della metà (56%) dichiara di accettare spesso o sempre informative privacy e cookie senza leggerle, e la conoscenza del Gdpr si ferma al 37%. Solo il 12% afferma di saper valutare se un’azienda tratta correttamente i dati personali. La fiducia rappresenta un fattore cruciale, ma fragile: appena il 15% ritiene che le aziende facciano abbastanza per spiegare come usano i dati. Da segnalare anche un maggiore fiducia rispetto alla gestione dei dati verso il settore pubblico (31% delle preferenze) rispetto al privato (8%).
La cautela si traduce in strategie di autodifesa: 7 italiani su 10 dichiarano di aver evitato almeno una volta l’accesso a un sito o a un’app per non condividere informazioni e il 18% lo fa spesso o sempre. Guardando agli ultimi cinque anni, circa un terzo (31%) pensa che oggi i propri dati siano più protetti rispetto al passato. A determinare la fiducia contano riconoscibilità e reputazione del marchio (59% degli intervistati), la presenza di certificazioni/garanzie di sicurezza (35%), e la trasparenza nelle comunicazioni sull’uso dei dati (33%). Inoltre, le principali preoccupazioni riguardano l’uso fraudolento dell’identità (61% del campione), furto/violazione dei dati, come l’hackeraggio (59%) e la rivendita senza consenso (55%).
Appena il 4% degli italiani afferma di non avere alcuna preoccupazione particolare sull’uso dei propri dati. Tra i più delicati spiccano i dati bancari (79% delle preferenze) e il numero di carta di credito (76%), seguiti dai dati biometrici (55%), di contatto (47%), anagrafici (41%) e sanitari (37%). In risposta ai rischi, gli italiani introducono azioni di autotutela: il 62% ha chiesto almeno una volta la cancellazione dei propri dati da un sito/app e il 26% dichiara di controllare con buona frequenza le impostazioni di privacy su app e social.
Il divario tra principi e pratiche è evidente. La lettura integrale delle informative privacy riguarda circa il 13% degli utenti (e intorno all’11% per i cookie), mentre solo il 29% sa come esercitare i propri diritti (accesso, rettifica, cancellazione, opposizione). Anche la conoscenza delle opportunità offerte da siti, app e social in cambio dell’autorizzazione ai dati risulta polarizzata: circa il 38% dichiara di conoscerle contro un 24% che afferma il contrario, segno di un’informazione non omogenea. Quando il 'prezzo' del servizio è la condivisione dei dati, prevale la prudenza. Solo il 31% è disposto a farlo per accedere gratuitamente a un servizio e appena il 15% accetterebbe di condividere più dati in cambio di servizi migliori o più personalizzati. Quasi 1 italiano su 2 (47%) racconta di aver ricevuto pubblicità così personalizzate da sentirsi 'spiato'. L’impatto è concreto anche sui comportamenti d’acquisto: per il 28% le richieste di dati personali incidono sulle scelte di prodotti e servizi, mentre il 27% dichiara di aver modificato spesso o talvolta il proprio comportamento online e offline per proteggere la privacy.
Nel settore energetico la consapevolezza nell’utilizzo dei dati è parziale: la maggioranza (51% del campione) non sa se il proprio fornitore raccoglie o analizza i consumi, contro il 36% che afferma di esserne al corrente. Quando però l’uso dei dati è percepito come utile e sicuro, si apre uno spazio concreto di collaborazione: 2 su 5 (40%) dichiarano la disponibilità a condividere dati aggiuntivi oltre ai consumi per ottenere servizi più personalizzati sull’efficienza energetica e 7 su 10 (70%) accetterebbero la raccolta continuativa dei consumi per ricevere consigli di efficienza energetica in casa.
I risultati dell'indagine sono stai presentati nel corso dell'evento al The St. Regis Rome promosso da Pulsee Luce e Gas e Axpo Italia 'Etica digitale e Tutela dei consumatori - La protezione dei dati come impegno condiviso da imprese e istituzioni'. L’appuntamento ha fornito un confronto trasversale tra imprese, istituzioni e associazioni, con particolare attenzione al settore dell’energia, per condividere pratiche operative e obiettivi comuni capaci di rafforzare la fiducia lungo tutto il ciclo del servizio, dall’attivazione alla gestione quotidiana delle forniture.
“L’etica digitale è la nuova infrastruttura su cui si costruisce la fiducia. Mettere diritti, trasparenza e controllo al centro dei servizi significa migliorare la qualità della vita delle persone e la competitività del Paese. Con questo appuntamento abbiamo promosso un percorso di collaborazione stabile tra imprese, istituzioni e cittadini, condividendo metodi e obiettivi per misurare l’efficacia delle azioni e migliorarne l’impatto nel tempo”, afferma Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“Pulsee Luce e Gas è una realtà nativa digitale, ma profondamente umana, oggi anche presente su tutto il territorio con agenzie e punti vendita. Usiamo i dati per conoscere i nostri clienti, non per sorvegliarli; per semplificare la loro esperienza, non per condizionarla. Crediamo che il dato, se trattato con rispetto, possa diventare un ponte - non un confine - tra tecnologia e persona. Attraverso le nostre piattaforme, i dati dei consumi energetici diventano strumenti di consapevolezza: aiutano ciascun cliente a comprendere meglio come usa l’energia, dove può risparmiare, come può ridurre il proprio impatto ambientale. Ecco perché per Pulsee Luce e Gas il valore del dato è nella fiducia che genera", afferma Alicia Lubrani, Ceo Pulsee Luce e Gas e Cmo di Axpo Italia.
Leggi tutto: Privacy&data protection, 7 italiani su 10 vogliono 'dati in buone mani'

(Adnkronos) - "Un giovane su 4 consuma sostanze, di questi 910mila 'si sballano' regolarmente. Sono 79 le nuove sostanze psicoattive identificate solo quest'anno". Numeri che fotografano "un'emergenza sanitaria silenziosa ma devastante". E' il focus della Società italiana patologie da dipendenza (Sipad) che dal 19 al 21 novembre terrà il X congresso nazionale a Roma. "Non possiamo più permetterci di guardare altrove - spiega Claudio Leonardi, presidente (Sipad) - Questi numeri raccontano storie di persone, famiglie, comunità intere che hanno bisogno di risposte concrete. Il nostro congresso sarà l'occasione per condividere le migliori pratiche, le innovazioni terapeutiche e le strategie di prevenzione più efficaci".
Secondo l'Agenzia dell'Unione Europea per le Droghe (Euda) e l'Oms, il consumo di sostanze causa 600.000 decessi evitabili all'anno nel mondo, tra overdose, malattie correlate, incidenti e suicidi. "In Italia i dati sono allarmanti - prosegue la Sipad - Quattro milioni di italiani sopra gli 11 anni bevono alcol a livelli rischiosi per la salute, mentre un milione sono consumatori dannosi. Particolarmente preoccupante è l'aumento dell'80% tra le consumatrici femmine negli ultimi dieci anni. La 'Gen Z' paga il prezzo più alto: 910.000 giovani si sballano regolarmente, rappresentando il 25% della loro fascia d'età. Nel 2024 sono stati registrati 8.378 accessi in pronto soccorso per patologie direttamente droga-correlate, con una lieve riduzione rispetto al 2023 (-2,5%): il 43% riguarda soggetti tra i 25 e i 44 anni, ma preoccupa il dato sui minorenni, che rappresentano il 10% degli accessi".
Nel 2024 il sistema di allerta News-D "ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Si tratta principalmente di catinoni sintetici (27%), cannabinoidi sintetici (24%), feniletilamine (8%) e oppioidi sintetici (8%). Un mercato in continua evoluzione che sfida quotidianamente operatori sanitari e forze dell'ordine. Oltre 160.000 studenti italiani tra i 15 e i 19 anni possono essere considerati ‘poli consumatori’, avendo fatto uso di almeno due sostanze psicoattive illegali, e tra questi si registrano un maggior consumo di cannabis associata a nicotina e alcol", avvertono gli specialisti.
I SerD (Servizi pubblici per le dipendenze) hanno attualmente in carico circa 135.000 persone. Di queste, il 59% sono consumatori di eroina, il 27% di cocaina e crack, il 13% di cannabinoidi, mentre l'1% presenta dipendenze comportamentali come gioco d'azzardo patologico, internet, social media e sesso. La Società italiana patologie da dipendenza stima però "che oltre 500.000 persone, soprattutto giovani, siano a rischio per comportamenti rischiosi fuori dal loro controllo. Un sommerso preoccupante che non emerge nelle statistiche ufficiali. Le comunità terapeutiche - rimarca la Società scientifica - hanno registrato un'utenza di circa 24.000 unità. Emerge inoltre un quadro preoccupante sull'eroina, che continua a rappresentare la sostanza principale per il 59% delle persone in carico presso i SerD. La maggior parte è seguita da tempo, segnalando un progressivo invecchiamento della popolazione assistita, tendenza che si contrappone a quella dei giovani, prevalentemente in carico per sostanze psicostimolanti. I servizi di primo livello in Italia sono 198, di cui 46 pubblici e 152 gestiti dal privato sociale, mentre i servizi ambulatoriali sono 1134, di cui il 96% pubblici, con una dotazione di 6000 operatori".
“Rispetto alle indicazioni del Dm 77 lo standard minimo è stato raggiunto, ma mancano più di 480 medici e infermieri per raggiungere lo standard a regime. Oltre a 400 psicologi, 342 assistenti sociali e 475 educatori", ricorda Leonardi.
Di fronte a questa emergenza che attraversa tutte le fasce d'età e le classi sociali, dal 19 al 21 novembre a Roma (Piazza della Pilotta 4) i massimi esperti nazionali si confronteranno sulle nuove frontiere delle dipendenze patologiche. Si parlerà di terapie innovative, dalla gestione dei farmaci oppioidi alle nuove linee guida per il disturbo da uso di alcol, con un focus particolare sulla dipendenza di genere. Spazio anche alle strategie di 'harm reduction', alle relazioni familiari, alla recovery e psicoeducazione, fino al ruolo potenziale dei nuovi farmaci Glp-1 nella gestione delle dipendenze.
Leggi tutto: Allarme droga, 79 nuove sostanze psicoattive e 'sballo' regolare per 910mila giovani

(Adnkronos) - Corsi pratici su ecografia tiroidea, andrologia, intelligenza artificiale e telemedicina, oltre ai minicorsi su obesità, osteoporosi e diabete. Sono i temi al centro del XXIV Congresso nazionale Ame - Associazione medici endocrinologi, in calendario a Roma dal 6 al 9 novembre. Tra i relatori internazionali sono attesi Kevan Herold, dell'università americana di Yale, e Annunziata Lapolla, che affronteranno le nuove frontiere dell'immunoterapia e della gravidanza nelle pazienti diabetiche. "Oltre 1.000 endocrinologi iscritti al congresso nazionale rappresentano un successo che conferma la centralità dell'evento per medici, ricercatori e operatori sanitari - afferma Andrea Frasoldati, presidente Ame - A 25 anni dalla fondazione, Ame conferma la propria missione di promuovere la formazione continua e il confronto tra specialisti dell’endocrinologia italiana".
Al congresso Ame uno spazio è dedicato anche all'intelligenza artificiale destinata a diventare uno strumento di supporto fondamentale per l'endocrinologo - prospetta la società scientifica - ma anche al tema degli interferenti endocrini (Ie), sostanze chimiche capaci di alterare l'equilibrio ormonale. "Gli Ie colpiscono soprattutto i soggetti più vulnerabili, come feti e adolescenti - chiarisce Agostino Paoletta, segretario nazionale Ame - e si trovano in pesticidi, plastiche, cosmetici e inquinanti ambientali persistenti".
Le malattie tiroidee colpiscono oltre 2 milioni di italiani, con netta prevalenza femminile, ricorda l'Ame. Nel 2024 sono stati diagnosticati oltre 11mila nuovi casi di tumore tiroideo, con prognosi generalmente favorevole, ma necessità di follow-up costante. "La gestione del tumore tiroideo - spiega Rinaldo Guglielmi, coordinatore della Commissione tiroide Ame - è oggi guidata dalle nuove linee guida dell'Ata - American Thyroid Association, che privilegiano strategie conservative e attenzione alla qualità di vita dei pazienti". Aggiunge Enrico Papini, coordinatore del Comitato scientifico Ame: "Le linee Guida 2025 della European Thyroid Association chiariscono inoltre la gestione dell'ipotiroidismo primario, un problema apparentemente semplice ma di grande impatto sulla qualità della vita". Per quanto riguarda sovrappeso e obesità, l'Italia è al quarto posto in Europa per prevalenza nell'età infantile. La recente legge Pella riconosce l'obesità come malattia cronica e la inserisce nei Livelli essenziali di assistenza. "In Italia l'obesità resta un'emergenza silenziosa che coinvolge oltre 6 milioni di persone - sottolinea Marco Chianelli, coordinatore della Commissione obesità Ame - Servono misure efficaci di prevenzione e trattamento". Le nuove terapie, come semaglutide e tirzepatide - concludono gli esperti - consentono una riduzione media del peso del 20% e migliorano le complicanze metaboliche.
Leggi tutto: Endocrinologia, oltre 1.000 specialisti al congresso nazionale Ame
Subentra a Massimo Bulleri, esonerato dopo 5 sconfitte... 
(Adnkronos) - È Jonathan Bailey l'uomo più sexy del 2025 secondo People. Lo annuncia la rivista con la copertina e il servizio fotografico dedicato all'attore amato in 'Bridgerton', 'Wicked' e 'Jurassic World - La rinascita'. "È un grandissimo onore. Ovviamente sono incredibilmente lusingato. Ed è completamente assurdo", ha detto Bailey a People che ogni anno, da 40 anni (il primo fu Mel Gibson nel 1985), assegna il riconoscimento di 'Sexiest man alive" (letteralmente "uomo vivente più sexy").
La star inglese 'eredita' il titolo dal collega statunitense John Krasinski. Prima di lui, tra gli altri, si sono aggiudicati il riconoscimento Brad Pitt, Johnny Depp, Jude Law, Richard Gere, Harrison Ford, Patrick Dempsey, Chris Evans, Chris Hemsworth e George Clooney.
"Mi sento incredibilmente fortunato. La vita - ha dichiarato Bailey - è un viaggio per tutti, non importa chi sei o da dove vieni. L'importante è assicurarsi, durante il viaggio, di guardare a destra e a sinistra e assicurarsi che tutti stiano bene. E dare loro il 'cinque' lungo il percorso, se ne hanno bisogno".
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(Adnkronos) - Passeggiando per Napoli Simona Riccardi, rappresentante Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), e Roberta Lanzillo, professore associato di Neurologia, Dipartimento di Neuroscienze e Scienze riproduttive e odontostomatologiche dell'università degli Studi Federico II, si confrontano sull'importanza per le persone con sclerosi multipla di vivere pienamente, affrontando le sfide quotidiane con coraggio e resilienza. Succede in 'Crescere con la sclerosi multipla', secondo episodio della serie vodcast 'Mille storie', realizzato da Merck Italia con i patrocini di Aism e di Sin (Società italiana di neurologia). Il progetto - 5 brevi videointerviste documentaristiche, della durata di 15 minuti, realizzate in 5 città italiane - prevede in ogni puntata il dialogo tra un paziente e un neurologo. Mentre il paziente condivide la sua storia, le sue paure, i suoi obiettivi, il neurologo offre spunti di riflessione basati sulla propria sensibilità ed esperienza clinica. Un viaggio nella quotidianità delle persone con sclerosi multipla, un dialogo aperto su temi che coinvolgono la vita di tutti: genitorialità, relazioni, carriera, studio, sport.
"La sclerosi multipla in età pediatrica e adolescenziale rappresenta una sfida che, paradossalmente, può rendere i giovani più forti, più resistenti e più resilienti rispetto a chi non ha ricevuto questa diagnosi - sottolinea Lanzillo - E' però indispensabile introdurre già a livello scolastico un'educazione alla consapevolezza che alcuni ragazzi possano convivere con patologie spesso invisibili, ma che comportano fastidi, disturbi, difficoltà attentive, problematiche sfinteriche, maggiore affaticabilità o disturbi visivi. Nulla è più importante che educare al sostegno, all'inclusione e a una maggiore complicità tra i ragazzi, aiutando i genitori a non vivere questa condizione con troppa ansia, che potrebbe essere deleteria per lo sviluppo armonico dei figli. Occorre ascoltare i loro bisogni e difficoltà, offrendo la migliore terapia possibile e una presa in carico globale".
'Mille storie' - spiega la farmaceutica in una nota - è un progetto che parla di libertà e resilienza. La serie mostra come la sclerosi multipla non debba necessariamente rappresentare un ostacolo: con i giusti strumenti, informazioni e supporto, è possibile continuare a sognare, a costruire, a vivere pienamente. "Per un'azienda come la nostra, avere cura dei pazienti e delle persone a loro vicine vuol dire rispondere a tutti i loro bisogni: non solo quelli terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute", afferma Ramon Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia. "Il progetto 'Mille storie' - aggiunge Mario Alberto Battaglia, direttore generale Aism e presidente Fism - racconta ciò che Aism promuove da sempre: la possibilità di andare oltre la sclerosi multipla, integrandola in un percorso di vita pieno e significativo. Questo è possibile quando si mette al centro la persona, riconoscendone il ruolo attivo nel percorso di cura e nella ricerca". La serie vodcast è disponibile sul canale YouTube di Merck Italia, accompagnata da una campagna social sulle pagine Instagram e LinkedIn dell'azienda.
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(Adnkronos) - “Sostenere con forza il patrimonio storico-artistico è essenziale anzitutto per il suo immenso valore etico e sociale. Ma la cultura è anche un elemento essenziale dell’economia del nostro Paese. Dobbiamo valorizzarla sempre più per farne una leva di crescita per l’Italia. Parliamo di un settore che, in quanto sinergico con l’industria del turismo, ha rilevanti ricadute sui territori e sull’occupazione". Lo ha affermato la presidente e Ceo Gruppo Bracco e presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco intervenendo agli Stati Generali della Cultura 2025 organizzati dal Sole 24 Ore.
"Il matrimonio tra imprese e cultura - ha proseguito - si può o si deve fare. Lo consiglio sempre ai miei colleghi in Confindustria. Fare impresa, fare filantropia, sono per me due facce della stessa medaglia. Nei bilanci delle aziende devono esserci sempre delle risorse per iniziative culturali e valoriali. I privati – aziende e Fondazioni – sono partner essenziali per lo Stato, soprattutto in Italia dove le risorse scarseggiano e il patrimonio artistico è sconfinato. Difatti, la filosofia che guida l’operato di Bracco e della Fondazione nel sostegno della cultura è la creazione di partnership pubblico-privato con una progettualità condivisa e realizzata a quattro mani. Questa è la ricetta che ha permesso di dare continuità nel tempo e solidità a relazioni con grandi istituzioni come il Teatro alla Scala e la sua Accademia, la National Gallery of Art di Washington, il Museo Poldi Pezzoli, il Palazzo del Quirinale, e tante altre. Le imprese, dunque, vanno coinvolte per rendere più efficiente l’intero ‘sistema cultura’ in Italia. Le aziende però non possono essere considerate un mero ‘bancomat’, ma devono diventare degli effettivi partner di progetto. Alle imprese devono essere offerte certezze sui tempi di realizzazione", ha aggiunto Bracco.
“Le agevolazioni fiscali, come l’Art Bonus, sono importantissime come è importante la legge sull’Iva delle Opere d’arte appena approvata dal Parlamento italiano. L’Art Bonus, in particolare, è stato un provvedimento positivo, e io anzi ho proposto di estenderlo anche ai beni culturali di proprietà privata ma resi fruibili alla collettività. Penso ai circuiti delle Case Museo, alla Rete dei Musei d’impresa, alle associazioni nazionali come il Fai, che svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico" ha proseguito Bracco.
“Io ho avuto la fortuna di respirare cultura sin da piccola, perché è sempre stata nel Dna della nostra famiglia. Sono pertanto ben consapevole dell’incredibile valenza morale ed educativa dell’arte e della musica. E siamo assolutamente convinti che sia fondamentale offrire a tutti, a iniziare dalle nuove generazioni, le chiavi per poter conoscere e apprezzare la cultura. Ad esempio, è importante che nei programmi scolastici l’insegnamento della Storia dell’arte sia maggiormente valorizzato. La bellezza cambia davvero la vita, e i giovani devono avere gli strumenti per conoscerla e amarla. Il gusto si raffina e si educa. D’altronde Henry Miller sosteneva che: ‘L’arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita’” ha precisato.
Infine: “La diplomazia della cultura funziona: Bracco è un Gruppo globale presente in 100 Paesi e ha sempre puntato sulla cultura italiana come biglietto da visita e driver del suo processo di internazionalizzazione. Per citare gli eventi più recenti, sono particolarmente orgogliosa di aver portato i giovani musicisti e ballerini dell’Accademia della Scala, di cui Fondazione Bracco è Socio fondatore, all’Expo di Dubai e a quella, appena conclusa, di Osaka. Insomma, per me la cultura unisce gli uomini e non deve mai essere trascinata in dispute politiche o ideologiche. Ad esempio, penalizzare grandi artisti per ciò che fanno i governi dei loro Paesi è una follia”.
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