Un ragazzo di 24 anni è precipitato da un'altezza di 10 metri all'interno di una fabbrica abbandonata alla periferia sud di Torino. La caduta è stata attutita da una trave metallica del tetto e poi da una catasta di legno. Sono stati gli amici del ragazzo a dare l'allarme.
Quando i sanitari del 118 di Azienda Zero sono giunti sul posto, il giovane era vigile e dopo essere stato soccorso è stato trasportato in codice rosso in ospedale.

Novità in arrivo per il certificato di malattia e le ricette. "Il disegno di legge sulle semplificazioni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il 18 dicembre, con due importanti novità per i medici di medicina generale, sostenute dalla Fimmg, ma che non saranno immediatamente operative". Lo precisa la Federazione italiana medici di medicina generale, che fa chiarezza sui tempi effettivi per l'avvio delle certificazioni di malattia da remoto e delle ricette ripetibili per i malati cronici.
"La prima novità - spiega il sindacato dei medici di famiglia in una nota - riguarda il rilascio del certificato per l'assenza del lavoratore dovuta alla malattia: il medico di famiglia potrà, diversamente a quanto avviene oggi, rilasciarlo anche a distanza tramite una televisita. L'articolo 58 del provvedimento equipara la certificazione effettuata da remoto, attraverso la telemedicina, a quella tradizionale in presenza. Quando accadrà? Non immediatamente", puntualizza la Fimmg, sottolineando che "la legge rinvia a un successivo accordo che sarà assunto in Conferenza Stato-Regioni, senza indicare nessuna precisa scadenza: in questa sede, su proposta del ministro della Salute, saranno definiti i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. Fino ad allora resteranno in vigore le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente. Fimmg vigilerà e parteciperà attivamente alle determinazioni - assicura la sigla - portando la propria esperienza messa in campo nel periodo della pandemia per le certificazioni dei positivi al Covid. Nel provvedimento resta ferma la tutela contro i certificati falsi, con pene severe per i lavoratori e i medici che li rilasciano, sia in presenza che in modalità telematica".
"La seconda novità del provvedimento - continua la Fimmg - è contenuta nell'articolo 62 e riguarda la possibilità che hanno i medici di medicina generale di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a 12 mesi, riducendo la necessità di ripetere continuamente le ricette. Anche questa non sarà subito operativa, ma entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre, quando entrerà in vigore la legge, previo decreto attuativo del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell'Economia, che definirà le modalità di attuazione della norma anche per garantire che non ci siano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Sarà inoltre possibile ottenere i farmaci prescritti anche con documentazione di dimissione ospedaliera o referti del pronto soccorso, senza dover attendere una seconda prescrizione da parte del medico di famiglia, facilitando così la semplificazione e la continuità dei percorsi assistenziali e soprattutto coprendo i periodi festivi e prefestivi viste le numerose dimissioni del venerdì". Al termine dell'iter normativo, illustra la Fimmg, "il medico indicherà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell'arco temporale massimo di 12 mesi. Il medico potrà sospendere in qualsiasi momento la ripetibilità della prescrizione o potrà modificare la terapia, qualora lo richiedano ragioni di monitoraggio sulla ridotta compliance del paziente, la conoscenza e stratificazione dei comportamenti di aderenza alle terapie già a disposizione nei nostri gestionali, in un'ottica di appropriatezza prescrittiva finalizzata agli esiti di salute del paziente". "Il farmacista, ricevuta la ricetta - conclude il sindacato dei medici di medicina generale - informerà l'assistito sulla corretta modalità di assunzione dei medicinali prescritti e consegnerà un numero di confezioni sufficiente a coprire 30 giorni di terapia in relazione alla posologia indicata e dovrà trasmettere la consegna al paziente del farmaco al rispettivo medico di famiglia nell'ottica di una vera collaborazione interprofessionale nell'ambito delle cure territoriali".

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata un minuto dopo la mezzanotte di oggi martedì 9 dicembre a Montefredane, in provincia di Avellino, dove il 25 ottobre c'era già stato un evento sismico, ma di magnitudo 4.
L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rilevato il movimento sismico, che è stato avvertito dalla popolazione, a una profondità di 11 chilometri. "Al momento non si registrano danni a persone o cose", ha comunicato nella notte il sindaco del comune irpino, Ciro Aquino in un post social, in cui ha spiegato di essersi "subito messo in contatto con la Prefettura di Avellino" e di aver "emanato un'ordinanza di chiusura della scuola, in via precauzionale, per la giornata di oggi" al fine di "effettuare - si legge nel provvedimento - le verifiche tecniche di integrità strutturale degli edifici".
Il sindaco ha aggiunto: "A quanti mi hanno scritto, desidero rassicurare che la situazione sembra sotto controllo. Le verifiche più accurate saranno effettuate con la luce del giorno".

Nello sport, come in politica, trasformare i fischi in applausi è un'impresa ardua, che richiede sacrificio, abnegazione, tempo, a volte persino anni. A Gianfranco Fini, storico leader della destra italiana, ce ne sono voluti 17 per riuscirci. E quindi rieccolo, ad Atreju, quella festa "di parte, ma non di partito", acclamato dalla folla, che prima stoppa il suo tour per il villaggio natalizio, poi lo incensa quando fa capolino sul palco, per un altro momento amarcord: il duello 'trentadue anni dopo' con Francesco Rutelli. E se nella corsa per il Campidoglio del 1993 era stato la (poi) guida dell'Ulivo ad avere la meglio, oggi non si contano né vincitori, né vinti, solo "un momento bello, emozionante, un ritorno a casa", come lo battezza lo stesso Fini appena prende la parola nella sala 'Giustizia giusta' gremita di persone per lui.
Di quella sfida accesa, che aveva posto le basi per l'inizio della seconda Repubblica, specialmente dopo l'endorsement - ma solo per il ballottaggio - di Silvio Berlusconi, non è rimasto granché. Lo sanno tutti, specialmente Rutelli, che infatti si autodefinisce "un'esca". "Sapevo che sarei venuto - dice dal palco - per un tributo a un fondatore e rinnovatore, è stato un pretesto per farlo tornare qua", tra la sua gente, la sua comunità, che poi è la stessa di Giorgia Meloni.
Ed è indirettamente alla premier che l'ex presidente della Camera si rivolge quando ammette che "l'errore è stato chiedere e ottenere lo scioglimento di Alleanza nazionale, perché era un movimento politico basato su un senso comunitario". Dopo i dissapori, nati proprio per essere entrato a far parte del Popolo della Libertà, Fini parla con il cuore in mano quando dice che "il merito che ha avuto Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni è stato ricostruire questa comunità, perché se si rimane al di fuori del proprio perimetro si rischia di essere in qualche modo apolidi".
"Sono passati tanti anni, è tutto cambiato, è tutto diverso e quindi mi riconosco, l'ho votata, la voterò. Non condivido al 100%, come è naturale da uomini liberi", ammette, ma intanto, come sanno sia lei, sia la sorella Arianna, seduta in prima fila tra il pubblico, non ha nulla da chiedere. Che la pace sia cosa fatta, lo testimonia anche la responsabile organizzazione del primo partito italiano: "È stato emozionante oggi rivedere insieme sul palco di Atreju Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Sono passati 30 anni ed è bello vedere dove siamo arrivati, alla guida di un governo di centrodestra solido, efficace e rispettato nel mondo", scrive sui social la sorella della presidente del Consiglio".
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Al netto, certamente, delle frasi d'odio, che si leggono anche nel Bullometro, che con "certi cattivi maestri, certe parole in libertà generano dei frutti avvelenati", della situazione in Ucraina, per cui dal governo non ci devono essere tentennamenti, perché la vicenda "non riguarda soltanto quel popolo, che è un popolo semplicemente eroico, e troppi in Italia e in Europa sembra quasi che non se ne rendano conto", ma riguarda la "difesa dei valori dell'Occidente", rimarca Fini. E del centrosinistra. Ma il veleno non lo mette l'ex presidente della Camera, ma il suo 'ormai amico' Rutelli. "Si riconosce?", chiede la moderatrice Hoara Borselli per mettere un po' di pepe. "Faccia la domanda successiva", la risposta dell'ex sindaco di Roma. Una risposta che forse piace al pubblico di Castel Sant'Angelo, sicuramente non farà impazzire di gioia Elly Schlein, Giuseppe Conte e chi per loro.

Trenta persone sono rimaste ferite in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito il nord del Giappone durante la notte, con conseguenti onde di tsunami di 70 cm. A dichiararlo è stata oggi la premier Sanae Takaichi.
L'Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) ha avvertito la popolazione che il sisma - inizialmente stimato a 7,6 - avvenuto in mare al largo della regione settentrionale di Aomori, alle 23:15 ora locale, potrebbe essere seguito da altre forti scosse nei prossimi giorni.
"Ascoltate le informazioni della JMA e delle autorità locali per tutta la settimana, e preparatevi a evacuare se sentite una scossa", ha affermato Takaichi. Un primo allarme tsunami per il rischio di onde fino a tre metri è stato prima ridimensionato, quindi revocato.

Volodymyr Zelensky oggi martedì 9 dicembre a Roma. Il presidente ucraino andrà in mattinata a Castel Gandolfo per un faccia a faccia alle 9.30 con papa Leone XIV. I due si sono già incontrati a luglio a margine della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina a Roma. In quell’occasione avevano discusso di pace e di aiuti umanitari e in quell'occasione venne evidenziata l’urgenza di una pace giusta e duratura. Il Papa riaffermoò la disponibilità del Vaticano per i negoziati.
Zelensky a Palazzo Chigi da Meloni
Zelensky sarà poi ricevuto dalla premier Giorgia Meloni nel pomeriggio alle 15 a Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio ha avuto ieri una conversazione telefonica con il presidente ucraino e ha partecipato, sempre nella giornata di lunedì, a una videoconferenza conZelensky e altri leader europei per un nuovo punto della situazione sul percorso di pace in Ucraina alla luce degli ultimi colloqui tra le delegazioni americana e ucraina e in vista della visita nella Capitale.
Meloni, ha riferito Palazzo Chigi, ha nuovamente posto l’accento sull’importanza dell’unità di vedute tra partner europei e Stati Uniti per il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina. E' "fondamentale in questo momento, ad avviso dei leader riuniti, aumentare il livello di convergenza su temi che toccano gli interessi vitali dell’Ucraina e dei suoi partner europei, come la definizione di solide garanzie di sicurezza e l’individuazione di misure condivise a sostegno dell’Ucraina e della sua ricostruzione", è emerso dalla videocall.
Nel corso del colloquio tra la presidente del Consiglio e Zelensky, hanno inoltre fatto sapere da Palazzo Chigi, la premier "ha innanzitutto voluto rinnovare la solidarietà italiana a seguito di una nuova serie di attacchi indiscriminati russi contro obiettivi civili ucraini e ha annunciato al presidente Zelensky l’invio di forniture di emergenza a sostegno delle infrastrutture energetiche e della popolazione. I generatori forniti da aziende italiane verranno inviati in Ucraina già nelle prossime settimane".
"Sono grato per la grande attenzione prestata agli sforzi diplomatici e per il sostegno alle nostre infrastrutture energetiche con le attrezzature che l'Italia consegnerà nei prossimi giorni", ha scritto su X Zelensky riferendo del "colloquio molto approfondito" avuto con Meloni con la quale ha discusso "i risultati del nostro impegno con la parte americana, nonché le prospettive e le sfide attuali". Secondo quanto scritto su X dal presidente ucraino dopo il loro colloquio telefonico, "c'è ancora molto lavoro da fare insieme per garantire che la Russia si impegni realmente a porre fine alla guerra. L'Italia sostiene chiaramente la necessità di una reale sicurezza e di prevenire lo scoppio di nuove guerre".
L'incontro di Zelensky a Londra con Starmer, Macron e Merz
"Stiamo preparando sforzi congiunti in Europa per far funzionare la diplomazia", ha concluso Zelensky che ieri è stato a Londra dove è stato accolto dal premier britannico Keir Starmer a Downing Street[1] dove ha incontrato anche il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Due ore di colloquio serrato per fare il punto sui negoziati per mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina prima di volare a Bruxelles per una cena con i vertici Ue a cui ha partecipato anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
"Oggi abbiamo discusso approfonditamente del nostro lavoro diplomatico congiunto con la parte americana, abbiamo concordato una posizione comune sull'importanza delle garanzie di sicurezza e della ricostruzione e abbiamo concordato i prossimi passi", ha fatto sapere via X Zelensky al termine del vertice. "Separatamente abbiamo anche discusso dell'ulteriore sostegno alla difesa dell'Ucraina. Sono grato ai leader per la loro disponibilità a stare al fianco del nostro popolo e ad aiutarci nel cammino verso un avvicinamento alla pace", ha aggiunto Zelensky, ribadendo che "ciò che oggi è cruciale è l'unità tra Europa e Ucraina, così come l'unità tra Europa, Ucraina e Stati Uniti".

L'Unione europea cambia registro sulla gestione dell'immigrazione. I ministri dell'Interno dell'Ue hanno trovato a Bruxelles un accordo sulla posizione negoziale del Consiglio su un rilevante pacchetto di norme: il regolamento Ue sui rimpatri, quello sui Paesi di origine sicuri, la modifica del concetto di Paesi terzi sicuri e il cosiddetto 'solidarity pool', gli impegni che i Paesi Ue non di primo arrivo si assumono nei confronti di quelli considerati come sottoposti a pressione migratoria, che ora sono Grecia, Cipro, Spagna e Italia.
Per il commissario europeo alle Migrazioni, l'austriaco del Ppe Magnus Brunner, si tratta di una "svolta della nostra politica migratoria e di asilo". Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi può rivendicare che "la svolta che il governo italiano ha chiesto in materia di migrazione c’è stata". Per il ministro dell'Interno tedesco, Alexander Dobrindt della Csu bavarese, nell'Ue si assiste finalmente ad una "riorganizzazione" della politica migratoria.
Piantedosi ha sottolineato che il governo italiano ha lavorato con Francia e Germania per arrivare a un approccio comune e ha rivendicato di aver portato Berlino sulle posizioni dell'Italia su un punto politicamente 'caldo': considerare le Ong che salvano i migranti in mare come un "pull factor", un fattore di attrazione delle migrazioni. Nell'Ue il clima è cambiato e prevale la linea dura contro l'immigrazione illegale: come ha detto chiaramente la commissaria al Mediterraneo Dubravka Suica di recente a Bruxelles, i migranti illegali devono essere "deportati" altrove.
Il copresidente dell'Ecr Nicola Procaccini ha sottolineato che la politica Ue ora fa differenza tra la migrazione "legale" e quella "illegale". La posizione negoziale concordata dal Consiglio ora andrà nel trilogo con il Parlamento per dare forma definitiva ai testi di legge, ma di fatto anche nell'Aula gli equilibri politici sono cambiati. "Mi auguro - dice Procaccini - che la prossima settimana a Strasburgo non vi sia chi vuole riportarci indietro, verso le morti in mare e l’immigrazione di massa che sta alimentando povertà, degrado, violenze e business criminali".
Cosa cambia
Di fatto, i quattro provvedimenti votati ieri in Consiglio introducono cambiamenti rilevanti nel quadro legislativo. Il regolamento sui rimpatri Ue dà tra l'altro la possibilità ai Paesi membri di stipulare accordi con Paesi extra Ue per creare hub di rimpatrio, rispettando determinati parametri. Prevede anche misure speciali nei confronti dei migranti considerati un rischio per la sicurezza, con la possibilità di vietare loro l'ingresso a tempo indeterminato e di detenerli, anche in carcere. La legge mira ad aumentare il tasso di rimpatrio di coloro che si vedono respinta la domanda di asilo, che oggi è inferiore a "uno su quattro", come ha detto il ministro dell'Immigrazione danese Rasmus Stoklund, socialdemocratico.
Il regolamento sui Paesi sicuri di origine stila per la prima volta un elenco Ue di Paesi di origine considerati, appunto, sicuri: di conseguenza, le domande di asilo presentate dai cittadini di questi Paesi verranno esaminate con procedura accelerata, perché considerate a priori meno fondate rispetto a quelle presentate da richiedenti asilo provenienti da altri Paesi. L'elenco dei Paesi di origine sicuri comprende, oltre ai Paesi candidati ad aderire all'Ue (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Serbia, Turchia), anche Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Kosovo, Marocco e Tunisia.
"Ogni anno - ha detto il ministro danese Stoklund - decine di migliaia di persone arrivano in Europa e chiedono asilo, pur partendo da Paesi sicuri, dove generalmente non sussiste alcun rischio di persecuzione. Il primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri contribuirà a creare procedure di asilo più rapide ed efficienti e al rimpatrio di coloro che non necessitano di protezione". Si tratta di "un traguardo importante per la politica di asilo dell'Ue".
Non solo. La modifica del concetto di Paese terzo sicuro consente agli Stati membri dell'Ue di respingere una domanda di asilo come inammissibile, senza esaminarne il merito, quando i richiedenti asilo avrebbero potuto chiedere e ottenere protezione internazionale in un Paese extra-Ue considerato sicuro per loro, per esempio passandoci.
Gli Stati membri potranno applicare il concetto di Paese terzo sicuro sulla base di tre opzioni. Prima opzione: esiste un legame tra il richiedente asilo e il Paese terzo. Tuttavia, il legame non sarà più un criterio obbligatorio per l'utilizzo di questo concetto. Seconda opzione, il richiedente asilo ha transitato attraverso il Paese terzo sicuro prima di raggiungere l'Ue. Terza opzione, esiste un accordo o un'intesa con un Paese terzo sicuro che garantisca che la richiesta di asilo di una persona venga esaminata nel Paese terzo in questione. L'applicazione del concetto di Paese terzo sicuro sulla base di un accordo o di un'intesa non è possibile nel caso di minori non accompagnati.
I centri in Albania
Il combinato disposto delle norme cui il Consiglio ha dato via libera, di fatto, convalida la scelta del governo italiano di creare centri per il rimpatrio dei migranti irregolari in Albania. Piantedosi ha rivendicato che il Cpr di Gjader e il centro di Shengjin, in Albania, si "ricandidano con forza" ad "essere attivi su tutte le funzioni per i quali erano stati concepiti: luoghi di trattenimento per l'esercizio delle procedure accelerate di frontiera", ma soprattutto "ad essere il primo esempio di quegli hub per il rimpatrio che sono citati da uno dei regolamenti", sui quali oggi il Consiglio Ue ha concordato una posizione negoziale.
Lo stesso Stoklund, che è socialdemocratico (gruppo S&D, lo stesso del Pd), ha definito il tentativo dei Paesi Bassi di trovare un'intesa con l'Uganda per crearvi un hub per i rimpatri come un modello "interessante", che potrebbe essere replicato da altri Paesi. La stessa Germania sta lavorando per creare un hub per i rimpatri in Africa, ha riferito il ministro greco per le Migrazioni Thanos Plevris la settimana scorsa.
Il Consiglio Ue ha anche trovato un'intesa sul 'solidarity pool', l'insieme degli impegni che gli Stati membri non di primo arrivo si assumono per aiutare quelli di primo arrivo, considerati come sottoposti a pressione migratoria. Per la seconda metà del 2026, a partire dal 12 giugno, il 'pool' prevede 21mila ricollocamenti o altri impegni materiali, oppure 420 milioni di euro di contributi finanziari. Per Piantedosi, non è la priorità: il governo Meloni, ha spiegato, punta al "controllo delle frontiere", in modo da non trovarsi ad avere bisogno del meccanismo di solidarietà.
Ira di Orban
Il primo ministro ungherese Viktor Orban, che è in piena campagna elettorale, ha tuonato via social che "Bruxelles sta cercando di costringere l'Ungheria a pagare ancora di più o ad accogliere migranti. Questo è inaccettabile. L'Ungheria spende già abbastanza per proteggere la frontiera esterna dell'Unione. Non accoglieremo nemmeno un singolo migrante e non pagheremo per i migranti degli altri. L'Ungheria non applicherà le misure del patto. Inizia la ribellione".
Posture elettorali a parte, la linea sull'immigrazione decisa dal governo Meloni ha cambiato nettamente la posizione dell'Italia nell'Ue, portando ad una oggettiva convergenza con quelle di altri Paesi membri, a partire da quelli destinatari dei movimenti secondari, come la Germania governata dalla Grosse Koalition, ma anche la Danimarca a guida socialdemocratica. Il tema delle migrazioni è politicamente ultrasensibile in molti Paesi Ue, a partire dalla Germania dove l'AfD è in testa nei sondaggi. Il fatto che l'Italia ora si sia spostata su posizioni più dure sui controlli di frontiera ha oggettivamente facilitato l'intesa con i Paesi del nord, che hanno il problema dei movimenti secondari, cioè l'immigrazione di richiedenti asilo provenienti da altri Paesi membri.
Più che porre l'accento sulla necessità di ricollocare i richiedenti asilo arrivati, come facevano i governi passati, ora il focus è sul controllo dei confini, come dice Piantedosi e come Meloni diceva da ben prima di diventare premier. Di fatto, riducendo i numeri, la speranza è quella di ridurre i flussi in arrivo a un rivolo (Libia permettendo). E, una volta ridotti i numeri, allora l'intesa sulla solidarietà si potrà trovare. Anche con i Paesi dell'ex blocco di Visegrad. Ungheria compresa, ma solo dopo le elezioni. (di Tommaso Gallavotti)

L'Atalanta torna in campo in Champions League oggi, 9 dicembre 2025, per il match - in diretta tv e streaming alle 21 - contro il Chelsea. I nerazzurri, reduci dalla sconfitta in campionato sul campo del Verona, ricevono i blues nella sfida della sesta giornata. Nella classifica di Champions, le due squadre sono appaiate a 10 punti.
Le probabili formazioni
ATALANTA - (3-4-2-1) - Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Bellanova, de Roon, Ederson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. All: Palladino.
CHELSEA - (4-2-3-1) - Sanchez; Gusto, Fofana, Chalobah, Cucurella; James, Caicedo; Estevao, Enzo Fernandez, Garnacho; Pedro Neto. All: Maresca.
Atalanta-Chelsea in tv e streaming
Atalanta-Chelsea è visibile in tv in esclusiva su Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251). In streaming, il match è visibile su Sky Go e NOW.
Per guardare Atalanta-Chelsea live i canali su NOW, Sky e Sky Go sono in particolare i numeri 202 (Sky Sport Calcio) e 253 (Sky Sport).

Sciopero dei trasporti pubblici Atac oggi a Roma, con lo stop a bus e metro. Martedì 9 dicembre "il servizio di trasporto pubblico gestito da Atac sarà interessato da un'agitazione sindacale di 24 ore". La protesta è stata indetta dal sindacato SUL e l'interruzione del servizio riguarderà esclusivamente la rete Atac. Regolari le linee gestite dagli operatori privati e anche quelle di Cotral e Trenitalia. Regolare anche il servizio di bus a chiamata.
Sono previste fasce di garanzia, con orari in cui il servizio è garantito: il regolare svolgimento delle attività è garantito fino alle ore 8.30 e successivamente nella fascia oraria compresa tra le 17.00 e le 20.00.
Le linee regolari
Nessuno sciopero, e servizio quindi regolare, sui diciassette collegamenti bus che Atac dà in sub-affidamento. Si tratta delle linee 021, 043, 075, 33, 77, 113, 246, 246P, 313, 319, 351, 435, 500, 515, 551, 669 e 980.
Regolare, poi, il servizio di bus a chiamata dei quartieri Massimina-Villa Troili-Maglianella di Sopra.
Servizio regolare anche sui 91 collegamenti bus gestiti in città dagli operatori privati Atr, Bis, Troiani e Tuscia.
Si tratta delle linee 011, 013, 017, 018, 022, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 036L, 037, 039, 040, 041, 042, 048, 049, 051, 053, 054, 055, 056, 057, 059, 066, 078, 08, 081, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 533, 541, 543, 546, 548, 552, 555, 657, 660, 663, 665, 701, 702, 710, 711, 721, 764, 771, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998, 999, C1 e C19.
Le motivazioni
L'Atac rende note le motivazioni della protesta: cambi turno individuali degli autisti, disagio del pasto, discriminazioni premiali nei diversi settori produttivi aziendali e negli adeguamenti parametrali, valorizzazione delle professionalità interne, la disciplina, i livelli di sicurezza nelle rimesse e all'uscita pedonale della rimessa Portonaccio, l'applicazione della sentenza di Cassazione dal punto di vista normativo ed economico relativa alla IV area a tutti i lavoratori interessati, la riorganizzazione del settore biglietteria, eccetera.

L'Inter torna in campo in Champions League oggi, 9 dicembre 2025, per il match - in diretta tv e streaming alle 21 - contro il Liverpool. I nerazzurri, reduci dal netto successo in campionato contro il Como ricevono i reds nella sfida della sesta giornata. Nella classifica di Champions, l'Inter ha 12 punti, il Liverpool è a quota 9.
I campioni d'Inghilterra vivono un momento molto complicato: in Premier League annaspano a metà classifica, a -10 dall'Arsenal capolista, e ora devono fare anche i conti con il caso Salah. L'attaccante egiziano dopo il pareggio per 3-3 a Leeds si è lamentato pubblicamente per il trattamento che gli riserva il tecnico Slot. Risultato: Salah non convocato per Milano.
Cosa ha detto Chivu
"Ci aspetta una partita delicata contro una squadra competitiva negli ultimi anni, soprattutto a centrocampo", dice l'allenatore nerazzurro Cristian Chivu. "Il Liverpool è uno dei club più blasonati e titolati a livello mondiale: le difficoltà possono creare solo illusioni. Hanno una rosa forte e competitiva, in grado di metterci in difficoltà, quindi dobbiamo essere pronti".
"Abbiamo una squadra molto compatta da quando sono qui. I giocatori mostrano ogni giorno quanto ci tengano e quanto vogliano essere competitivi. A me interessa questo impegno quotidiano", aggiunge riferendosi al clima sereno che si respira nello spogliatoio. "L0atmosfera positiva nasce dal lavoro, dai risultati e dall’impegno dei giocatori. Siamo ancora a dicembre, il campionato è lungo e dobbiamo migliorare. Mancano ancora molti mesi in cui alzare il nostro livello. I giocatori sono consapevoli di questo, ma stiamo andando nella direzione giusta".
Inter-Liverpool, le probabili formazioni
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Chivu.
LIVERPOOL (4-2-3-1): Alisson; Gomez, Konaté, van Dijk, Robertson; Gravenberch, Mac Allister; Szoboszlai, Wirtz, Ngumoha; Ekitike. All. Slot.
Inter-Liverpool, dove vederla in tv e streaming
La partita tra Inter e Liverpool è visibile in diretta tv esclusiva per abbonati su Sky (canali Sky Sport 1 e 252, Sky Sport 4K), ma anche in streaming su Sky Go e Now.

Vladimir Putin concede la cittadinanza russa a due italiani e la notizia viene evidenziata dall'agenzia Tass. Il presidente russo, si legge nell'aggiornamento che la Tass diffonde anche su Telegram, "ha concesso la cittadinanza russa all'attivista italiano Ennio Bordato, presidente dell'associazione benefica 'Aiutateci a salvare i bambini' Ennio Bordato". L'agenzia nello stesso messaggio aggiunge che "il presidente della Federazione Russa ha inoltre concesso la cittadinanza a Eliseo Bertolasi, autore del libro 'Il conflitto in Ucraina visto dagli occhi di un giornalista italiano'". Il libro, ad ottobre, è stato presentato a Mosca, come ricorda il sito dell'ambasciata russa in Italia. A novembre, Putin aveva conferito l'"Ordine dell'Amicizia" al giornalista italiano.

Il Milan vince in rimonta 3-2 sul campo del Torino nel posticipo della 14esima giornata e sale al primo posto in classifica agganciando il Napoli.
La squadra di Allegri si impone allo stadio Grande Torino dopo essere stata in svantaggio 2-0 dopo appena 17'. Poi, con il gol di Rabiot e la doppietta del febbricitante Pulisic ribalta il match. I rossoneri sono in vetta alla classifica di Serie A con 31 punti, insieme al Napoli, mentre i granata restano fermi a 14 punti.
Lo squalificato Allegri, che segue la gara dalla tribuna, sceglie Nkunku al fianco di Leao in attacco, visto l'attacco febbrile che ha colpito Pulisic, recuperato solo per la panchina. Nel Torino Baroni rilancia Duvan Zapata, preferito a Ngonge per affiancare Adams in attacco, in sostituzione dell'infortunato Simeone.
Primo tempo divertente con il Torino che parte meglio e sblocca la partita al 10' con il calcio di rigore realizzato da Vlasic, assegnato ai granata per un fallo di mano di Tomori. La squadra di Baroni continua a spingere e trova anche il raddoppio, sette minuti più tardi, con il ritorno al gol di Duvan Zapata, bravo a finalizzare un contropiede condotto ancora da Vlasic. Il Milan reagisce e torna in partita al 24' grazie ad un bellissimo gol dalla distanza di Rabiot, ma al 27' perde Leao che nel tentativo di tiro da lontano lamenta un problema all'inguine ed è costretto ad uscire. Al suo posto Ricci.
Al 45' è ancora Rabiot a sfiorare il pareggio: Saelemaekers alza il pallone al centro dell'area per l'inserimento del francese, che calcia al volo con l'interno, ma sfiora il palo. In pieno recupero c'è la grande uscita a una mano di Maignan, che arriva prima di Zapata sul cross di Pedersen.
Milan più convinto ad inizio ripresa e al 48' Loftus-Cheek va via di forza a Maripan, entra in area e scarica all'indietro per Nkunku, che prova a sorprendere Israel concludendo di tacco ma il portiere del Torino si distende e blocca a terra. Il Torino è in difficoltà, la squadra di Allegri spinge e al 55' arriva la doppia parata di Israel che salva prima sull'inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, e poi sulla conclusione di Ricci sulla ribattuta. Entra Pulisic e dopo un minuto va a segno. Al 67' Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per Pulisic che controlla e calcia con il sinistro, battendo Israel per il 2-2.
Il Torino reagisce al 71' con il gol di Adams ma l'arbitro Chiffi ferma tutto per un fallo di Pedersen su Saelemaekers. I rossoneri continuano a spingere e al 77' trovano il sorpasso, ancora con Pulisic: Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l'inserimento dell'americano che di sinistro di controbalzo fa doppietta per il 2-3. Lo statunitense sigla anche il tris personale all'89' ma la rete viene annullata per fuorigioco di Nkunku.

Nuovo affondo di Donald Trump contro l'Europa. "Guardate, l'Europa deve stare molto attenta - ha detto il presidente americano ai giornalisti, pochi giorni dopo la pubblicazione della sua strategia di sicurezza nazionale nella quale si paventa il rischio di "un'erosione della civiltà europea" - L'Europa sta andando in una brutta direzione. È molto grave, molto grave per la popolazione. Non vogliamo che l'Europa cambi così tanto", ha avvertito il presidente.
L'attacco all'Europa arriva anche con un post su Truth nel quale Trump rilancia un duro editoriale del New York Post dal titolo "Gli europei impotenti possono solo fumare di rabbia mentre Trump li esclude giustamente dall'accordo con l'Ucraina".
Un martellamento, quello che arriva da Washington contro il Vecchio Continente, iniziato proprio con il documento diffuso la scorsa settimana[1] in cui si afferma nero su bianco che "se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent'anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata".
Nel mirino del presidente degli Stati Uniti soprattutto "le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità" indicate tra le "questioni più gravi che l'Europa deve affrontare", così come "le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell'opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali".

La Bce torna a intervenire sulla questione dell'oro di Bankitalia dopo l'emendamento di Fdi alla manovra. "Nonostante le modifiche apportate alla proposta di disposizione rivista" con un nuovo emendamento alla legge di bilancio, "non è ancora chiaro alla Bce quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista".
Per questo motivo, "e in assenza di spiegazioni in merito alla finalità della proposta di disposizione rivista, le autorità italiane sono invitate a riconsiderare la proposta di disposizione rivista, anche al fine di preservare l'esercizio indipendente dei compiti fondamentali connessi al Sebc della Banca d'Italia ai sensi del trattato". E' quanto si legge in un parere della Banca centrale europea riguardante la proprietà delle riserve auree della Banca d'Italia.

Importante colpo esterno per il Genoa di De Rossi che si impone 2-1 contro l'Udinese in Friuli, grazie al gol nel finale di Norton-Cuffy, dopo il vantaggio nel primo tempo firmato da Malinovskiy su calcio di rigore e il momentaneo pareggio di Piotrowski. Grazie a questo successo i rossoblu salgono a 14 punti, togliendosi dalla zona pericolosa, mentre i bianconeri restano fermi a 18. L'Udinese crea ma non è abbastanza pericolosa nel primo tempo, con la squadra di Runjaic che prova ad attaccare il Genoa e riesce anche ad andare in vantaggio al 9' ma la rete di Davis viene annullata per fuorigioco. Poco dopo però Okoye stende in area Colombo e dal dischetto al 34' Malinovskyi porta avanti il Genoa.
L'Udinese al 51' ha una doppia opportunità per il pareggio, sempre con Bertola ma è bravo Leali a chiudere lo specchio della porta. Il gol dei bianconeri arriva al 65': Solet apre per Rui Modesto che serve in area Piotrowski che con il piattone infila la palla sotto l'incrocio dei pali per l'1-1. La gara si accende e al 69' grande occasione per il Genoa con Colombo che ad un passo dalla porta ci prova di testa ma è attento Okoye che allunga la mano ed evita il gol. All'83' in ripartenza il Genoa trova il nuovo vantaggio: veronica di Messias in mezzo al campo e apertura per Ekuban che prova a ridare palla in area al brasiliano che cicca il tiro da sotto porta ma di fatto libera Norton-Cuffy che tutto solo non sbaglia, con il pallone che tocca il pallo e termina in porta per l'1-2 rossoblu. L'Udinese prova subito a reagire e all'85' arriva il colpo di testa di Buksa che però non trova lo specchio della porta. Nel recupero ci prova dal limite Lovric ma Leali respinge e fa gioire i tifosi del Genoa.

Riesplodono le tensioni tra Thailandia e Cambogia a meno di due mesi dalla firma di un accordo di pace tra i due Paesi, con l'esercito thailandese che ha effettuato attacchi aerei nella zona di confine, definiti "di ritorsione" dalle autorità di Bangkok.
L'escalation, che ha provocato diversi morti, ha spinto il premier thailandese, Anutin Charnvirakul, a dichiarare nullo l'accordo di pace firmato a ottobre e mediato dagli Stati Uniti. "Niente più negoziati. Se la Cambogia vuole che i combattimenti cessino, dovrà soddisfare le nostre richieste", ha dichiarato Anutin ai giornalisti.
Le forze thailandesi hanno compiuto "numerose provocazioni per molti giorni", ha dichiarato il ministero della Difesa di Phnom Penh, definendo "false" le affermazioni thailandesi secondo cui l'attacco sarebbe stato una ritorsione. La Cambogia, ha sottolineato, ha mantenuto "la massima moderazione" e non ha aperto il fuoco.
La Thailandia ha invece spiegato che i raid aerei sono stati una risposta a scontri iniziati dei militari cambogiani nell'area di Chong An Ma, in cui un soldato thailandese è rimasto ucciso. Secondo il portavoce dell'esercito Winthai Suvaree, la Cambogia ha per prima bombardato obiettivi militari e civili thailandesi con granate e razzi, ferendo altri soldati. Almeno quattro civili sono morti e nove sono rimasti feriti negli attacchi thailandesi, stando invece al ministro dell'Informazione cambogiano, Neth Pheaktra.
Secondo il Bangkok Post, le strade delle province di confine erano congestionate da veicoli in fuga dall'area di conflitto. Migliaia di persone su entrambi i lati hanno lasciato le proprie case.
Il conflitto riguarda un contenzioso tra i due Paesi che va avanti da decenni sulla demarcazione di un confine lungo 800 chilometri. A fine ottobre i due Paesi avevano firmato un accordo di pace durante il vertice dell'Asean, mediato dal presidente Donald Trump, dopo i pesanti scontri di luglio. Già a novembre, il cessate il fuoco era stato sospeso a seguito di nuovi incidenti al confine che avevano mostrato la fragilità della tregua.
L'Unione Europea ha esortato Thailandia e Cambogia a "esercitare la massima moderazione" dopo i nuovi scontri tra i due Paesi lungo il confine. "Il recente scontro a fuoco tra Cambogia e Thailandia rappresenta un'escalation delle ostilità", ha dichiarato una portavoce del servizio diplomatico dell'Unione. "L'Ue - ha aggiunto - esorta entrambi i Paesi a esercitare la massima moderazione e a tornare alla Dichiarazione congiunta firmata il 26 ottobre e alle misure di rafforzamento della fiducia stabilite in quell'occasione".

Fratelli d'Italia e Pd in calo, il Movimento 5 Stelle in crescita. E' il quadro del sondaggio Swg per il Tg La7 oggi 8 dicembre 2025, con le intenzioni di voto in caso di elezioni. Il partito guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni si conferma ampiamente la prima forza nel paese pur perdendo lo 0,1%.
Fratelli d'Italia scende al 31,2%, con il secondo calo consecutivo secondo Swg, ma conserva oltre 9 punti di vantaggio sul Pd della segretaria Elly Schlein, che cede lo 0,2% e si attesta al 22%. Anche i dem, secondo il rilevamento Swg, scendono per la seconda settimana di fila. Nuova crescita invece per il M5S di Giuseppe Conte, che guadagna lo 0,3% e arriva al 13%.
Alle spalle dei primi 3 partiti cresce la Lega, che guadagna lo 0,2% e sale all'8,1% staccando Forza Italia, stabile al 7,9%. Scendono Verdi e Sinistra, ora al 6,7% dopo il -0,2% registrato.
Più staccate Azione (3,2%), Italia viva (2,4%), +Europa (1,4%), Noi Moderati (1,2%). Le altre liste, nel complesso, valgono il 2,9%.

Le nomination dell'83esima edizione dei Golden Globe - annunciate oggi a Los Angeles - aprono ufficiale la cosiddetta 'season award' (ovvero 'la stagione dei premi'). Il film con il maggior numero di candidature ai riconoscimenti assegnati dalla stampa internazionale è 'Una battaglia dopo l'altra'. I riconoscimenti saranno consegnati in occasione della cerimonia di premiazione, in programma l'11 gennaio. A guidare l'evento sarà di nuovo la comica Nikki Glaser, dopo il successo della scorsa edizione.
'Una battaglia dopo l'altra', film di Paul Thomas Anderson con Leonardo DiCaprio, si è aggiudicato 9 nomination: Miglior film (musicale o commedia), Miglior regia, Migliore attore protagonista in un film musicale o commedia (DiCaprio), Migliore attrice protagonista in un film musicale o commedia (Chase Infiniti) Migliore attore non protagonista in un film musicale o commedia (Sean Penn e Benicio del Toro), Migliore attrice protagonista in un film musicale o commedia (Tatiana Taylor), Miglior sceneggiatura e Miglior colonna sonora. A seguire con 8 c'è 'Sentimental Value', con 7 c'è 'Sinners', con 6 'Hamnet' e con 5 'Frankenstein' e 'Wicked - Parte 2'.
Tra le 'attrici protagoniste' (di un film drammatico o commedia/musical) a contendersi la statuetta sono: Julia Roberts per 'After the Hunt', Jessie Buckley per 'Hamnet', Emma Stone per 'Bugonia', Jennifer Lawrence per 'Die My Love', 'Cynthia Erivo' per 'Wicked - Parte 2', mentre tra gli 'attori protagonisti': Oscar Isaac per 'Frankenstein', Dwayne Johnson per 'The Smashing Machine', Jeremy Allen White per 'Springsteen: Liberami dal Nulla', George Clooney per 'Jay Kelly', Timothée Chalamet per 'Marty Supreme'. Tra le 'attrici non protagoniste' Emily Blunt per 'The Smashing Machine', Ariana Grande per 'Wicked - Parte 2', mentre tra gli 'attori non protagonisti' Jacob Elordi per 'Frankenstein', Paul Mescal per 'Hamnet' e Adam Sandler per 'Jay Kelly'. Sul fronte serialità, domina 'The White Lotus' (Hbo Max) con 6 nomination, tra queste Miglior serie drammatica.
Si contende la statuetta con 'The Diplomat' (Netflix), 'The Pitt' (HBO Max), 'Pluribus' (Apple Tv), 'Severance' (Apple Tv) e 'Slow Horses' (Apple Tv). In lizza per la categoria Miglior serie musicale e commedia ci sono: 'Abbott Elementary' (Abc), 'The Bear' (FX on Hulu), 'Hacks' (HBO Max), 'Nobody Wants This' (Netflix), 'Only Murders in the Building' (Hulu) e 'The Studio' (Apple Tv).
Tutte le nomination
I candidati all’83esima edizione dei Golden Globe. La cerimonia di premiazione si terrà l’11 gennaio a Los Angeles e sarà condotta di nuovo dalla comica Nikki Glaser.
Miglior film drammatico: Frankenstein; Hamnet; Un semplice incidente; L’agente segreto; Sentimental Value; I peccatori
Miglior film musical o commedia: Blue Moon; Bugonia; Marty Supreme; No Other Choice – Non c’è altra scelta; Nouvelle Vague; Una battaglia dopo l’altra
Miglior regista: Paul Thomas Anderson per Una battaglia dopo l’altra; Ryan Coogler per I peccatori; Guillermo del Toro per Frankenstein; Jafar Panahi per Un semplice incidente; Joachim Trier per Sentimental Value; Chloé Zhao per Hamnet.
Miglior attore in un film drammatico: Joel Edgerton per Train Dreams; Oscar Isaac per Frankenstein; Dwayne Johnson per The Smashing Machine; Michael B. Jordan per I peccatori; Wagner Moura per The Secret Agent; Jeremy Allen White per Springsteen: Liberami dal nulla
Miglior attrice in un film drammatico: Jessie Buckley per Hamnet; Jennifer Lawrence per Die My Love; Renate Reinsve per Sentimental Value; Julia Roberts per After the Hunt – Dopo la caccia; Tessa Thompson per Hedda; Eva Victor per Sorry, Baby
Miglior attore in un film musical o commedia: Timothée Chalamet per Marty Supreme; George Clooney per Jay Kelly; Leonardo DiCaprio per Una battaglia dopo l’altra; Ethan Hawke per Blue Moon; Lee Byung-hun per No Other Choice – Non c’è altra scelta; Jesse Plemons per Bugonia
Miglior attrice in un film musical o commedia: Rose Byrne per If I Had Legs I’d Kick You; Cynthia Erivo per Wicked – Parte 2; Kate Hudson per Song Sung Blue; Chase Infiniti per Una battaglia dopo l’altra; Amanda Seyfried per Il Testamento di Ann Lee; Emma Stone per Bugonia
Migliore attore non protagonista: Benicio Del Toro per Una battaglia dopo l’altra; Jacob Elordi per Frankenstein; Paul Mescal per Hamnet; Sean Penn per Una battaglia dopo l’altra; Adam Sandler per Jay Kelly; Stellan Skarsgard per Sentimental Value
Migliore attrice non protagonista: Emily Blunt per The Smashing Machine; Elle Fanning per Sentimental Value; Ariana Grande per Wicked – Parte 2; Inga Ibsdotter Lilleaas per Sentimental Value; Amy Madigan per Weapons; Teyana Taylor per Una battaglia dopo l’altra
Miglior film straniero: Un semplice incidente ; No Other Choice – Non c’è altra scelta; L’agente segreto; Sentimental Value; Sirāt; La voce di Hind Rajab
Miglior sceneggiatura: Una battaglia dopo l’altra; Marty Supreme; I peccatori; Un semplice incidente; Sentimental Value; Hamnet
Miglior film d’animazione: Arco; Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba; Elio; KPop Demon Hunters; Little Amélie or the Character of Rain, Zootrpolis 2
Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat, Frankenstein; Ludwig Göransson, I peccatori; Jonny Greenwood, Una battaglia dopo l’altra; Kangding Ray, Sirat; Max Richter, Hamnet; Hans Zimmer, F1
Miglior canzone originale: ‘Dream As One’, Avatar: Fire and Ash; ‘Golden’, KPop Demon Hunters; ‘I Lied To You’, I peccatori; ‘No Place Like Home’, Wicked – Parte 2; ‘The Girl in the Bubble’, Wicked – Parte 2; ‘Train Dreams’, Train Dreams
Miglior film per incassi: Avatar – Fuoco e cenere; F1; KPop Demon Hunters; Mission: Impossible – The Final Reckoning; I peccatori; Weapons; Wicked – Parte 2; Zootropolis 2
Miglior serie drammatica: The Diplomat; The Pitt; Pluribus Severance (Scissione); Slow Horses; The White Lotus
Miglior serie commedia o musical: Abbott Elementary; The Bear; Hacks; Nobody Wants This; Only Murders in the Building; The Studio
Miglior attore in una serie drammatica: Sterling K. Brown per Paradise; Diego Luna per Andor; Gary Oldman per Slow Horses; Mark Ruffalo per Task; Adam Scott per Severance (Scissione); Noah Wyle per The Pitt
Miglior attrice in una serie drammatica: Kathy Bates per Matlock; Britt Lower per Severance (Scissione); Helen Mirren per Mobland; Bella Ramsey per The Last of Us; Keri Russell per The Diplomat; Rhea Seehorn per Pluribus
Miglior attore in una serie commedia: Adam Brody per Nobody Wants This; Steve Martin per Only Murders in the Building; Glen Powell per Chad Powers; Seth Rogen per The Studio; Martin Short per Only Murders in the Building; Jeremy Allen White per The Bear
Miglior attrice in una serie commedia o musical: Kristen Bell per Nobody Wants This; Ayo Edebiri per The Bear ; Selena Gomez per Only Murders in the Building; Natasha Lyonne per Poker Face ;Jenna Ortega per Mercoledì; Jean Smart per Hacks
Miglior miniserie o film televisivo: Adolescence ;All Her Fault; The Beast In Me ; Black Mirror ;Dying for Sex ;The Girlfriend
Miglior attore in una miniserie o un film televisivo: Jacob Elordi per La strada stretta verso il profondo Nord; Paul Giamatti per Black Mirror; Stephen Graham per Adolescence; Charlie Hunnam per Monster: La storia di Ed Gein; Jude Law per Black Rabbit; Matthew Rhys per The Beast In Me
Miglior attrice in una miniserie o un film televisivo: Claire Danes per The Beast In Me; Rashida Jones per Black Mirror; Amanda Seyfried per Long Bright River;Sarah Snook per All Her Fault; Michelle Williams per Dying for Sex; Robin Wright per The Girlfriend
Miglior attore non protagonista in una serie, una miniserie o un film televisivo: Owen Cooper per Adolescence; Billy Crudup per The Morning Show; Walton Goggins per The White Lotus;Jason Isaacs per The White Lotus;Tramell Tillman per Severance (Scissione);Ashley Walters per Adolescence
Miglior attrice non protagonista in una serie, una miniserie o un film televisivo: Carrie Coon per The White Lotus; Erin Doherty per Adolescence; Hannah Einbinder per Hacks; O’Hara per The Studio; Parker Posey per The White Lotus; Aimee Lou Wood per The White Lotus
Miglior performance di Stand-Up Comedy: Bill Maher per Is Anyone Else Seeing This?; Brett Goldstein per The Second Best Night of Your Life; Kevin Hart per Acting My Age; Kumail Nanjiani per Night Thoughts;Ricky Gervais per Mortality; Sarah Silverman per Postmortem
Miglior podcast: Armchair Expert with Dax Shepard; Call Her Daddy ;Good Hang with Amy Poehler; The Mel Robbins Podcast;Smartless; Up First
Niente Italia, 'Familia' è out
'Familia' di Francesco Costabile non è entrato nelle nomination. In lizza per la statuetta per la categoria Miglior film straniero ci sono: 'It was just an accident' (Francia), 'No other choice' (Corea del Sud), 'The Secret Agent' (Brasile), 'Sentimental Value' (Norvegia), 'Sirāt' (Spagna) e 'La voce di Hind Rajab' (Tunisia). Con l'assenza di 'Familia' ai Golden Globe, le speranze dell'Italia si spostano sugli Oscar.
Il film di Costabile, infatti, è stato designato a rappresentare il Paese agli Academy Award nella categoria dedicata al miglior film internazionale. Ora l'obiettivo è entrare nella shortlist dei quindici titoli selezionati dall'Academy, che sarà resa nota il 16 dicembre. L'annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 22 gennaio 2026, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 15 marzo.

"Dopo le porte sante, si aprano ora altre porte di case e oasi di pace in cui rifiorisca la dignità, si educhi alla non violenza, si impari l’arte della riconciliazione". E’ uno dei passaggi della preghiera di papa Leone XIV nel tradizionale atto di venerazione dell'Immacolata a piazza di Spagna.
Prevost è stato accolto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dal cardinale vicario Baldo Reina ma anche da trentamila romani e pellegrini che hanno preso parte alla cerimonia. Il Pontefice - in mozzetta rossa - è arrivato in auto scoperta dopo una breve sosta davanti alla Chiesa della Santissima Trinità, dove ha ricevuto l’omaggio dell’Associazione dei Commercianti Via Condotti.
Prevost nella preghiera chiede alla Madonna di ispirare "nuove intuizioni per una Chiesa che in Roma cammina e alle Chiese particolari che in ogni contesto raccolgono le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei nostri contemporanei, dei poveri soprattutto, e di tutti coloro che soffrono”. Nell’innovazione, il Pontefice chiede a Maria di intercedere “per noi, alle prese con cambiamenti che sembrano trovarci impreparati e impotenti. Ispira sogni, visioni e coraggio, tu che sai più di chiunque altro che nulla è impossibile a Dio, e insieme che Dio non fa nulla da solo. Mettici in strada, con la fretta che un giorno mosse i tuoi passi verso la cugina Elisabetta e la trepidazione con cui ti facesti esule e pellegrina, per essere benedetta, sì, ma fra tutte le donne, prima discepola del tuo Figlio, madre del Dio con noi”.
“Aiutaci ad essere sempre Chiesa con e tra la gente, lievito nella pasta di un’umanità che invoca giustizia e speranza. Immacolata, donna di infinita bellezza, abbi cura di questa città, di questa umanità. Indicale Gesù, portala a Gesù, presentala a Gesù”, l’invocazione finale alla Madonna.

La compagnia aerea Croatia Airlines, l’Ente per il Turismo della città di Dubrovnik, l’Ente Nazionale Croato per il Turismo e l’Ente per il Turismo della Regione di Dubrovnik-Neretva hanno presentato a Roma la nuova linea Dubrovnik-Roma, attiva tutto l’anno. La linea era già operativa durante l’alta stagione, ma, grazie al crescente interesse dei passeggeri e alla rilevanza strategica di collegare la perla turistica croata con la capitale italiana, è stata trasformata in un collegamento operativo tutto l’anno, con due voli settimanali: il giovedì e la domenica nel periodo invernale, e il sabato e la domenica in estate. I passeggeri possono acquistare i biglietti di andata e ritorno sulla tratta Dubrovnik-Roma a partire da 140 euro sul sito web: www.croatiaairlines.com.
Come ha dichiarato Marija Pavić, responsabile vendite di Croatia Airlines, i voli stagionali sulla rotta Dubrovnik-Roma sono stati operati durante la stagione turistica, ma da ora saranno disponibili anche nel periodo invernale: “Quest’inverno Croatia Airlines - ha annunciato - opererà 27 rotte internazionali, collegando sei aeroporti nazionali (Zagabria, Osijek, Spalato, Dubrovnik, Zara e Fiume) con 17 destinazioni all’estero: Amsterdam, Barcellona, Vienna, Berlino, Bruxelles, Istanbul, Copenaghen, Francoforte, Londra (Heathrow), Mostar, Monaco, Parigi, Roma (via Spalato/Dubrovnik), Sarajevo, Skopje, Stoccolma e Zurigo. Il prolungamento della rotta Dubrovnik-Roma consolida ulteriormente il collegamento tra Croazia e Italia, facilitando i viaggi sia per i passeggeri business sia per quelli turistici, e rafforzando al tempo stesso il legame della Croazia con le principali destinazioni europee”.
Anamarija Jurinjak, responsabile marketing di Croatia Airlines, ha sottolineato come quest’inverno Croatia Airlines migliorerà ulteriormente il proprio traffico aereo prolungando l’attività di alcune rotte stagionali e aumentando il numero di voli e di posti disponibili rispetto allo scorso inverno. Oltre a Roma, da Dubrovnik si potrà volare anche a Francoforte; da Zagabria verranno prolungati i collegamenti per Stoccolma, Berlino e Barcellona; mentre da Spalato sarà estesa la rotta per Istanbul. “Grazie al prolungamento della rotta Dubrovnik-Roma - ha detto - anche nell’orario invernale, rispondiamo alle aspettative dei passeggeri e al tempo stesso rafforziamo strategicamente la rete di voli di Croatia Airlines. Con l’introduzione del collegamento annuale, la compagnia contribuisce ulteriormente allo sviluppo del turismo a Dubrovnik e a un migliore collegamento della Croazia con l’Europa e il resto del mondo. Inoltre, grazie al più grande rinnovo di flotta nella storia dell’azienda, miglioriamo la rete infrastrutturale dei trasporti croati, puntando al comfort e alla qualità del servizio offerto ai passeggeri”.
Inoltre, l’agenzia di viaggi Obzor putovanja ha creato pacchetti speciali per viaggiare a Dubrovnik, stringendo una collaborazione Fly&Drive per il mercato italiano. Il direttore dell’Ente per il Turismo della città di Dubrovnik, Miroslav Drašković, e il direttore dell’Ente per il Turismo della Regione Dubrovnik-Neretva, Julijo Srgota, hanno sottolineato che l’introduzione della rotta annuale Dubrovnik-Roma rappresenta un passo decisivo verso il raggiungimento dell’obiettivo strategico di posizionare Dubrovnik e l’intera regione come destinazione fruibile tutto l’anno. “L’Italia è uno dei dieci mercati di riferimento più importanti per la nostra città, e il collegamento diretto con Roma rafforza ulteriormente tale legame. Siamo convinti che la nuova rotta incentiverà gli arrivi nei mesi invernali e permetterà a un numero sempre maggiore di visitatori di scoprire Dubrovnik e i dintorni anche al di fuori dell’alta stagione”, hanno sottolineato.
Questa linea, come ha affermato Viviana Vukelić, direttrice dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia, rafforza ulteriormente la posizione di Dubrovnik come destinazione di punta nel Mediterraneo e apre nuove opportunità per i viaggi d’affari e turistici. “La tratta aerea tra Dubrovnik e Roma, attiva tutto l’anno, rappresenta un importante passo avanti nel consolidamento dell’accessibilità internazionale della città di Dubrovnik, ma anche nel prolungamento della stagione turistica e nel garantire uno sviluppo più uniforme del turismo durante tutto l’anno. Il trasporto aereo svolge un ruolo importante nello sviluppo del turismo croato, soprattutto nei periodi di bassa stagione, quando collegamenti efficienti con i principali mercati europei sono determinanti per ottenere buoni risultati turistici”, ha dichiarato.
Tale presentazione ha ulteriormente sottolineato l’importanza di questo collegamento aereo per lo sviluppo del turismo e dell’economia, e Croatia Airlines conferma ancora una volta il proprio ruolo di promotore della Croazia sul mercato internazionale.

Passaggio di testimone tra le Capitali europee della cultura (ECoC-European Capital of Culture). Il 5 dicembre si è svolta la cerimonia che ha incoronato le due città che detengono il titolo per il 2026, Trenčín in Slovacchia e Oulu in Finlandia, ricevuto dalle uscenti Chemnitz in Germania e Nova Gorica/Gorizia, che è stata la prima Capitale europea transfrontaliera che ha unito all'insegna di 'GO!2025' Slovenia e Italia. Ed è proprio qui, nella simbolica piazza Transalpina, a cavallo tra i due Stati, in quella linea di confine che al tempo stesso separa e unisce, che si è svolta la cerimonia del passaggio di consegne, per la prima volta in chiave transfrontaliera, alla presenza delle autorità di cinque paesi e con performance di musica e luci.
Una celebrazione, dunque, all'insegna dell'unità europea, che ha messo insieme le Capitali uscenti e le entranti. A suggellare questo momento la scultura in vetro dell'artista lussemburghese Pascale Seil ('Made by Seil'), la cui struttura rappresenta il potere e l'infinito, il materiale dà trasparenza e luce e i colori esprimono la diversità e la coesione. La cerimonia del passaggio ha rappresentato lo spirito unico che contraddistingue il progetto della Capitale europea della cultura: la celebrazione della diversità, la creatività e il dialogo. Un anno, quello che si sta per chiudere, che ha segnato anche il 40° anniversario di questo programma lanciato nel 1985 e che è diventato una delle più emblematiche iniziative culturali dell'Ue, volto a promuovere la ricchezza delle culture europee e la cooperazione internazionale.
Attraverso centinaia di collaborazioni artistiche, progetti comunitari, partnership e iniziative condivise, questo riconoscimento porta nuova energia alle città e regioni coinvolte e rafforza i legami attraverso l'Europa. La cerimonia 2025-2026 ha riaffermato proprio il messaggio che la cultura resta uno degli strumenti più potenti di cooperazione europea. Così, anche Oulu 2026 e Trenčín 2026 si apprestano a cominciare l'anno del titolo di Capitali europee della cultura condividendo i valori e le aspirazioni che sono il cuore della missione ECoC: connettere persone, favorire la comprensione e costruire un comune futuro europeo.
Ad aprire ufficialmente l'anno della Capitale europea della cultura, per Trenčín 2026, sarà una celebrazione di tre giorni, in programma dal 13 al 15 febbraio. Il centro storico rinnovato diventerà un palcoscenico culturale aperto, in cui saranno accolte istituzioni, comunità locali, artisti e ospiti dalla Slovacchia e dal resto d'Europea. Il programma dell'opening prevede la rappresentazione di un simbolico 'risveglio della curiosità', accanto agli eventi della comunità supportati da centinaia di volontari. Le vie e le piazze saranno animate da parate festose, performance e ancora teatro, musica, poesia, dibattiti, che costituiranno un vibrante 'assaggio' del programma che si svilupperà durante tutto l'anno.
Patrik Žák, vicesindaco di Trenčín, ha dichiarato: "Ricevere il titolo ECoC ha rappresentato un momento storico per Trenčín. Non è solo un prestigioso riconoscimento, ma soprattutto una grande opportunità di trasformazione, per la nostra città, la nostra regione e la nostra gente. La cultura ha il potere di portare energia, visibilità e valore nel lungo termine. Siamo determinati a fare il massimo".
Per Stanislav Krajči, Ceo di Trenčín 2026, "il titolo ECoC è un catalizzatore di cambiamento". "Vogliamo dimostrare - ha aggiunto - che anche una città più piccola può avere ambizioni culturali che vanno oltre i confini della Slovacchia e oltre il 2026. Stiamo già lavorando con artisti e partner da tutta Europa, al tempo stesso coinvolgendo la cittadinanza locale e costruendo comunità forti in modo che molte delle attività possano continuare dopo che il progetto sarà concluso. Un aspetto chiave della nostra visione è anche la democratizzazione dello spazio pubblico, e per questo stiamo trasformando strade e piazze in luoghi della vita di tutti i giorni".
A Oulu, in Finlandia, la cerimonia di apertura della Capitale europea della cultura si terrà, sempre per tre giorni, dal 16 al 18 gennaio, quando il centro della città si trasformerà in palcoscenico per una serie di eventi per tutte le città e tutti i gusti. Un programma vario e ampio con molti presentatori ed esibizioni che offrirà un'idea di ciò che Oulu ha in serbo per questo anno speciale. Alcuni eventi saranno interattivi con il pubblico, altri disponibili anche in streaming sul canale YouTube di Oulu2026 e la maggior parte ad accesso libero.
"Oulu2026 è finalmente arrivata. La festa di apertura ha qualcosa di magnificamente unico e da vivere per ciascuno. Ora è venuto il momento di sentirsi orgogliosi e invitare i propri amici, parenti e conoscenti. Queste cerimonie di apertura avvengono una volta sola nella vita e stavolta sarà a Oulu", ha affermato Piia Rantala-Korhonen, Managing Director della Oulu Cultural Foundation, l'organizzazione che sovraintende alle attività di Oulu2026.
Con circa 200 eventi sparsi in oltre 20 location nel centro della città, il festival inaugurale avrà davvero molto da offrire per tutti. Ci saranno eventi indoor e all'aperto, in centri commerciali, nella sede del Municipio, nelle piazze, nei caffè e negli spazi culturali. Si potrà scegliere fra concerti, dibattiti, hockey sul ghiaccio, acrobazie, mostre, techno-party e molto altro ancora. Si potrà saltellare da un evento all'altro, costruirsi il proprio itinerario, ma soprattutto essere rapiti dallo spirito della festa per la nuova Capitale europea della cultura.
Per loro primo posto anche per finale di Nature Race Series... Altri articoli …
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