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Dal 23 ritorna in scena il festival Danza Sassari Danza

15 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATra gli ospiti la coreografa e performer Silvia Gribaudi...

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Trapianti, a Modena il primo in Europa di fegato da donatore vivente con robot

15 Settembre 2025
Foto di repertorio - FOTOGRAMMA

(Adnkronos) - "Al Policlinico di Modena per la prima volta in Europa è stato eseguito un trapianto di fegato da donatore vivente con un approccio completamente robotico sia per il donatore che per il ricevente. Una tecnica che finora era stata adottata solamente in centri ad altissimo volume come Seoul (Corea del Sud) e Riyadh (Arabia Saudita)". Lo annuncia la Regione Emilia Romagna, che oggi a Bologna ha ospitato la conferenza stampa su un "duplice intervento - prelievo dell'emifegato e trapianto - effettuato con robot chirurgico daVinci lo scorso giugno. Entrambi i pazienti sono in buone condizioni generali e hanno fatto ritorno alla propria regione di origine: il donatore è stato dimesso 4 giorni dopo l'intervento in ottime condizioni generali, il ricevente dopo 10 giorni di ricovero", si legge in una nota. 

"Siamo orgogliosi dei nostri professionisti e di un sistema sanitario pubblico sempre più innovativo, capace di aprire nuove strade e di coniugare a strumentazioni all'avanguardia competenze straordinarie. Un sistema davvero universalistico, perché a servizio di tutti i cittadini", hanno dichiarato il presidente della Regione e l'assessore alle Politiche per la salute, Michele de Pascale e Massimo Fabi, intervenuti alla presentazione dell'intervento insieme a Fabrizio Di Benedetto, direttore della Chirurgia oncologica, epatobiliopancreatica e trapianti di fegato dell'azienda ospedaliero universitaria di Modena e professore ordinario di UniMoRe, e al direttore generale dell'Aou modenese, Luca Baldino. "Sulla rete donativa e trapiantologica coordinata dal Centro riferimento trapianti - hanno aggiunto - questa Regione ha creduto e investito, e oggi può contare su 23 sedi donative su tutto il territorio e sui 3 centri trapianto di Modena, Bologna e Parma, diventati nel tempo un punto di riferimento a livello nazionale e non solo, come questo ulteriore traguardo raggiunto dimostra. Una realtà che però non esisterebbe senza la grande generosità dei donatori e delle donatrici e senza il lavoro delle associazioni che continuano a promuovere il valore del dono: anche a loro va il nostro grazie". 

"Il Centro trapianti dell'Aou Policlinico di Modena - ha sottolineato Di Benedetto - ha saputo catalizzare la mission della Regione Emilia Romagna offrendo ai pazienti trattamenti sempre più all'avanguardia. Questo caso premia un percorso ultradecennale, che rispecchia la vocazione del centro e che permette sia a chi attende un trapianto di fegato, sia al donatore che compie un gesto di grande altruismo, di affrontare questi interventi riducendone al massimo l'invasività. Nello specifico, sia il prelievo dell'emifegato dal donatore che il trapianto nel ricevente sono stati eseguiti con tecnica completamente robotica, ovvero solo con una piccola incisione cutanea per, rispettivamente, prelevare l'emifegato donato e rimuovere il fegato malato dal ricevente inserendo l'organo da trapiantare. I vantaggi tecnici sono rappresentati dall'ingrandimento che rende la procedura simile a un intervento eseguito con il microscopio, dalla filtrazione del fisiologico tremore e dalla conseguente precisione nell'esecuzione delle suture che risulta estremamente migliorata". 

"Siamo di fronte a un nuovo grande traguardo della Chirurgia dei trapianti nel nostro Paese - ha commentato Baldino - per la quale desidero fare anzitutto i complimenti a tutta l'équipe del professor Di Benedetto. La donazione di organi è sempre un gesto di grande generosità, che nel caso del trapianto da vivente assume un significato ancora più profondo. Per questo motivo la ricerca di procedure chirurgiche sempre più mini-invasive per donatore e ricevente è un dovere etico che oggi si è concretizzato con questo grande risultato, a beneficio dei cittadini". 

Il Centro trapianti di Modena - ricorda la nota regionale - è attivo da novembre del 2000 presso il policlinico cittadino e ha all'attivo oltre 1.500 trapianti di fegato. Da novembre 2019 la Chirurgia diretta da Di Benedetto ha acquisito la responsabilità chirurgica del trapianto di rene, anch'essa innovata con l'introduzione della tecnologia robotica sia per il prelievo di rene da donatore vivente sia per il trapianto. Il gruppo della Chirurgia trapianti ha avuto un ruolo preminente in 3 recentissime Consensus Conference mondiali: sull'uso della tecnologia robotica per i tumori epatici e pancreatici a Parigi nel 2023, a Riyadh nel 2024 sull'uso della tecnologia robotica nei trapianti d'organo, e a Toronto nel 2025 sulla sicurezza del donatore nell'ambito dei trapianti da donatore vivente. Risultati che confermano il prestigio e la credibilità internazionale ottenute in questi anni grazie all'impegno degli operatori, dell'università, dell'Aou e della Regione Emilia Romagna. Un contesto altamente innovativo e capace di garantire il miglioramento continuo degli standard di cura, che favorisce anche la possibilità di crescita e formazione per i giovani chirurghi. 

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Roma, accusa di abusi su paziente: ok Tribunale a patteggiamento Richeldi

15 Settembre 2025
Piazzale Clodio (Fotogramma)

(Adnkronos) - Ok del tribunale di Roma alla richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa del professore Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. I giudici della prima sezione penale hanno accordato il patteggiamento a undici mesi e dieci giorni e hanno fissato per il 20 novembre l'udienza per indicare la struttura dove Richeldi dovrà svolgere un percorso bisettimanale di assistenza psicologica per l'intera durata della pena.  

“Esprimiamo soddisfazione per questo esito favorevole. Il Tribunale, infatti, nell'accogliere la richiesta di patteggiamento, così come reiterata negli identici termini in cui era stata incomprensibilmente disattesa nella fase dell’udienza preliminare, ha indicato una rosa di strutture tra le quali dovrà essere individuata quella più idonea presso cui svolgere i percorsi di assistenza psicologica previsti dalla legge”, afferma in una nota il professor Carlo Bonzano difensore insieme all’avvocata Tatiana Minciarelli di Richeldi. 

“L’esito, tutto processuale, prescinde dal merito dei fatti, rispetto ai quali il professor Richeldi si è sempre dichiarato e continua a dichiararsi estraneo; fatti che comunque, anche solo stando alla lettera di un'imputazione rimasta senza riscontro, vengono oggi riconosciuti di lieve entità - aggiunge Bonzano -. La scelta del patteggiamento, infatti, per un verso, evita il disagio legato alla celebrazione, anche mediatica, di un processo che sarebbe stato gravoso in termini emotivi per tutte le parti; per un altro verso, ridimensiona nella sua portata naturale una vicenda che fin da principio era stata invece fatta oggetto di inappropriate rappresentazioni”. 

“E’ un risultato importante, tre anni fa è iniziato questo percorso che è stato molto difficile dal punto di vista psicologico e umano e oggi siamo arrivati al fatto che il professor Richeldi ha concordato una condanna”, afferma la donna, parte civile nel procedimento, che ha denunciato Richeldi. 

“Invito veramente tutte le donne che hanno subito violenza a denunciare sempre, perché comunque nel momento in cui si viene credute poi si arriva a una definizione - aggiunge - come in questo caso di una condanna, quindi andare avanti e non fermarsi davanti a nessuno”.  

L'avvocata Ilenia Guerrieri, legale di parte civile, sottolinea poi: “Siamo sicuramente curiose di leggere la sentenza di patteggiamento perché è vero che è un accordo sulla pena, ma è sempre una sentenza a una condanna a 11 mesi, con un percorso obbligatorio e una sospensione della pena subordinata a un percorso per sexual abuser”.  

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Note da Oscar al Carmen Melis apre la rassegna Rotte sonore

15 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAProtagonista il sassofonista Mondelci il 19 e 21 settembre...

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Campus Bio-Medico di Roma, ecco la campagna di comunicazione 'Hub, Lab, Us'

15 Settembre 2025
Campus Bio-Medico di Roma, ecco la campagna di comunicazione

(Adnkronos) - L’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) presenta la nuova campagna di comunicazione 'Hub, Lab, Us', pensata per raccontare in modo innovativo la propria identità, l’eccellenza scientifica, la ricerca e il ruolo internazionale dell’Ateneo. Partendo dalla forza evocativa del linguaggio visivo e della narrazione integrata, la campagna si ispira a modelli comunicativi moderni, fondendo estetica contemporanea e storytelling coerente. Il claim scelto racchiude l’essenza dell’università e le sue radici. Lo sfondo grafico richiama una rete neuronale, metafora di un sapere vivo e interconnesso, che cresce e mette in relazione studenti, docenti, ricercatori e personale amministrativo.  

Un simbolo che evoca tanto la scienza quanto le radici dell’Ateneo, richiamando la vocazione a unire conoscenza, cura e attenzione alla persona. La scelta di utilizzare l’inglese riflette l’impegno dell’Ucbm verso un progetto di internazionalizzazione di lungo periodo, volto a rafforzare il respiro globale dell’Ateneo e ad attrarre studenti, ricercatori e partner da tutto il mondo.  

Il progetto prende il nome da tre concetti chiave: Hub, come centro di eccellenza e di formazione internazionale che connette saperi, persone e opportunità. Simbolo tangibile è il nuovo edificio Cu.Bo, spazio multifunzionale dedicato a didattica, ricerca, innovazione, cultura e benessere in un ambiente sostenibile. Lab, i laboratori d’avanguardia dove teoria e pratica si incontrano ogni giorno.  

Tra questi, il Simulation Center, inaugurato nel 2024, offre simulazioni immersive di scenari clinici complessi, fondamentali per la formazione pratica e l’innovazione medica, ed opportunità di testing di prodotto e di processo in ambito ingegneristico. Us, la comunità dell’Ateneo, ispirata dai valori cristiani, che valorizza collaborazione, inclusione e partecipazione, attraverso iniziative come la settimana sport, arte, scienza e cultura, progetti di volontariato e cooperazione internazionale, percorsi di benessere dedicati a studenti (Proben) e la promozione della ricerca interdisciplinare con particolare attenzione al contributo femminile in ambito stem. 

La campagna – realizzata con stile contemporaneo, diretto e ispirazionale – fa propri alcuni elementi di storytelling visivo tipici di campagne internazionali: un’identità grafica forte, testi evocativi e coinvolgenti e un mix integrato di mezzi che dialogano tra loro in modo coerente. Questo approccio rafforza la riconoscibilità del brand e il coinvolgimento dei pubblici, rendendo la campagna realmente memorabile.  

Secondo Carlo Tosti, presidente dell’università Campus Bio-Medico di Roma "questa campagna segna un passaggio importante nel percorso di consolidamento dell’Ateneo. È un’opportunità per raccontare la nostra identità: un’università che investe in formazione, ricerca, innovazione e comunità, forte delle sue radici e capace di guardare al futuro con apertura internazionale. Il segno concreto di un progetto che guarda lontano e che intende rafforzare il ruolo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma come polo di riferimento nel panorama accademico globale".  

Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale dell’università Campus Bio-Medico di Roma, commenta: “L’iniziativa ha l’obiettivo di raccontare un Ateneo in continuo sviluppo, dove la qualità della formazione e della ricerca e della terza missione è al centro. La nostra offerta formativa è pensata per preparare professionisti capaci di unire competenza scientifica e attenzione alla persona, in un contesto che favorisce il confronto e lo scambio di idee. Hub, Lab, Us. rappresenta un approccio innovativo con cui vogliamo condividere questa visione con studenti, docenti, personale ucbm e partner internazionali, rafforzando il ruolo dell’università Campus Bio-Medico di Roma come Polo di riferimento scientifico e tecnologico”.  

Secondo Alexandra Tomassi, responsabile comunicazione e fundraising Ucbm, la campagna è stata pensata per parlare in modo autentico a giovani e stakeholder: “Con Hub, Lab, Us. abbiamo scelto di posizionare L’università Campus Bio-Medico di Roma in un contesto internazionale sempre più competitivo, adottando un linguaggio semplice ma universale, capace di unire prossimità e autorevolezza. La definizione di un media mix strategico – dalle affissioni al digitale – è parte integrante di questa visione: ogni canale contribuisce a costruire un racconto coerente, immediato e riconoscibile. L’obiettivo è rafforzare l’attrattività dell’Ateneo, parlando alle nuove generazioni e agli stakeholder globali con una voce chiara, distintiva e in linea con i valori fondativi che ci caratterizzano”.  

La campagna è stata sviluppata in collaborazione con l’agenzia creativa Ploomia. La nuova immagine e i key visual della campagna saranno visibili su diversi media: affissioni urbane, mezzi di trasporto, canali digital, radio, connected TV e all’interno dell’Ateneo stesso. Con 'Hub, Lab, Us.', l’Ucbm mette al centro la propria comunità e si propone come polo di riferimento per studenti, docenti, ricercatori e partner internazionali, trasformando la campagna in un messaggio di fiducia e di visione globale. 

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Università Campus Bio-Medico di Roma, ecco la campagna di comunicazione 'Hub, Lab, Us'

15 Settembre 2025
Università Campus Bio-Medico di Roma, ecco la campagna di comunicazione

(Adnkronos) - L’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) presenta la nuova campagna di comunicazione 'Hub, Lab, Us', pensata per raccontare in modo innovativo la propria identità, l’eccellenza scientifica, la ricerca e il ruolo internazionale dell’Ateneo. Partendo dalla forza evocativa del linguaggio visivo e della narrazione integrata, la campagna si ispira a modelli comunicativi moderni, fondendo estetica contemporanea e storytelling coerente. Il claim scelto racchiude l’essenza dell’università e le sue radici. Lo sfondo grafico richiama una rete neuronale, metafora di un sapere vivo e interconnesso, che cresce e mette in relazione studenti, docenti, ricercatori e personale amministrativo.  

Un simbolo che evoca tanto la scienza quanto le radici dell’Ateneo, richiamando la vocazione a unire conoscenza, cura e attenzione alla persona. La scelta di utilizzare l’inglese riflette l’impegno dell’Ucbm verso un progetto di internazionalizzazione di lungo periodo, volto a rafforzare il respiro globale dell’Ateneo e ad attrarre studenti, ricercatori e partner da tutto il mondo.  

Il progetto prende il nome da tre concetti chiave: Hub, come centro di eccellenza e di formazione internazionale che connette saperi, persone e opportunità. Simbolo tangibile è il nuovo edificio Cu.Bo, spazio multifunzionale dedicato a didattica, ricerca, innovazione, cultura e benessere in un ambiente sostenibile. Lab, i laboratori d’avanguardia dove teoria e pratica si incontrano ogni giorno.  

Tra questi, il Simulation Center, inaugurato nel 2024, offre simulazioni immersive di scenari clinici complessi, fondamentali per la formazione pratica e l’innovazione medica, ed opportunità di testing di prodotto e di processo in ambito ingegneristico. Us, la comunità dell’Ateneo, ispirata dai valori cristiani, che valorizza collaborazione, inclusione e partecipazione, attraverso iniziative come la settimana sport, arte, scienza e cultura, progetti di volontariato e cooperazione internazionale, percorsi di benessere dedicati a studenti (Proben) e la promozione della ricerca interdisciplinare con particolare attenzione al contributo femminile in ambito stem. 

La campagna – realizzata con stile contemporaneo, diretto e ispirazionale – fa propri alcuni elementi di storytelling visivo tipici di campagne internazionali: un’identità grafica forte, testi evocativi e coinvolgenti e un mix integrato di mezzi che dialogano tra loro in modo coerente. Questo approccio rafforza la riconoscibilità del brand e il coinvolgimento dei pubblici, rendendo la campagna realmente memorabile.  

Secondo Carlo Tosti, presidente dell’università Campus Bio-Medico di Roma "questa campagna segna un passaggio importante nel percorso di consolidamento dell’Ateneo. È un’opportunità per raccontare la nostra identità: un’università che investe in formazione, ricerca, innovazione e comunità, forte delle sue radici e capace di guardare al futuro con apertura internazionale. Il segno concreto di un progetto che guarda lontano e che intende rafforzare il ruolo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma come polo di riferimento nel panorama accademico globale".  

Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale dell’università Campus Bio-Medico di Roma, commenta: “L’iniziativa ha l’obiettivo di raccontare un Ateneo in continuo sviluppo, dove la qualità della formazione e della ricerca e della terza missione è al centro. La nostra offerta formativa è pensata per preparare professionisti capaci di unire competenza scientifica e attenzione alla persona, in un contesto che favorisce il confronto e lo scambio di idee. Hub, Lab, Us. rappresenta un approccio innovativo con cui vogliamo condividere questa visione con studenti, docenti, personale ucbm e partner internazionali, rafforzando il ruolo dell’università Campus Bio-Medico di Roma come Polo di riferimento scientifico e tecnologico”.  

Secondo Alexandra Tomassi, responsabile comunicazione e fundraising Ucbm, la campagna è stata pensata per parlare in modo autentico a giovani e stakeholder: “Con Hub, Lab, Us. abbiamo scelto di posizionare L’università Campus Bio-Medico di Roma in un contesto internazionale sempre più competitivo, adottando un linguaggio semplice ma universale, capace di unire prossimità e autorevolezza. La definizione di un media mix strategico – dalle affissioni al digitale – è parte integrante di questa visione: ogni canale contribuisce a costruire un racconto coerente, immediato e riconoscibile. L’obiettivo è rafforzare l’attrattività dell’Ateneo, parlando alle nuove generazioni e agli stakeholder globali con una voce chiara, distintiva e in linea con i valori fondativi che ci caratterizzano”.  

La campagna è stata sviluppata in collaborazione con l’agenzia creativa Ploomia. La nuova immagine e i key visual della campagna saranno visibili su diversi media: affissioni urbane, mezzi di trasporto, canali digital, radio, connected TV e all’interno dell’Ateneo stesso. Con 'Hub, Lab, Us.', l’Ucbm mette al centro la propria comunità e si propone come polo di riferimento per studenti, docenti, ricercatori e partner internazionali, trasformando la campagna in un messaggio di fiducia e di visione globale. 

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Fenomeno Duplantis, vince l'oro nel salto con l'asta e batte il record del mondo

15 Settembre 2025
Armand Duplantis - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Armand Duplantis in cima al mondo. L'alteta svedese ha vinto oggi, lunedì 15 settembre, l'oro nel salto con l'asta ai Mondiali di atletica di Tokyo 2025, ma non solo. Con la medaglia già in tasca, Duplantis ha voluto tentare un nuovo salto per battere il record del mondo, che apparteneva sempre a lui, riuscendo a superare, al terzo tentativo, la misura di 6,30 e prendendosi la standing ovation del pubblico giapponese. 

Si tratta del 14esimo record battuto da Duplantis. L'ultimo primato lo aveva siglato lo scorso agosto, quando a Stoccolma, nella tappa 'di casa' della Diamond League, aveva superato i 6,29 metri. Questa volta 'Mondo' ha 'ritoccato' ancora il suo primato, scrivendo sempre più il suo nome nei libri di storia dello sport mondiale. 

 

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Cagliari rafforza la tutela ambientale, intesa anche con Wwf

15 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATerzo patto di collaborazione dopo Legambiente e Rebelterra...

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Briatore: "Io alla Ferrari? Ho già i miei problemi"

15 Settembre 2025
Flavio Briatore

(Adnkronos) - "Io alla Ferrari? Sono qui a Londra nel team, ho già i miei problemi. Prima o poi la Ferrari risolverà i suoi". Flavio Briatore risponde così alle domande su un eventuale accostamento alla Ferrari. Il manager, attualmente Executive Advisor della Alpine, viene interpellato sull'ennesima stagione grigia del Cavallino. 

La Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton, è relegata al ruolo di comprimaria in un Mondiale che si è trasformato in un duello tutto targato McLaren tra Oscar Piastri e Lando Norris, con la Red Bull di Max Verstappen ipotetico terzo incomodo. I piloti di Maranello galleggiano in quinta e sesta posizione, con l'unica prospettiva di vivere - prima o poi - un weekend da protagonisti. 

"Conosco Vasseur, è una persona molto valida", dice Briatore, a La politica nel pallone, 'assolvendo' il team principal Fred Vasseur, che da 2 anni comanda il muretto della Rossa. "Per tornare a vincere la Ferrari deve avere la macchina, quest'anno non è competitiva. Quest'anno l'unico team ad averla è la McLaren", aggiunge Briatore. 

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Russia, l’economia non può più fare a meno della guerra? Il rischio di una aggressione ‘a oltranza’

15 Settembre 2025
Russia, l’economia non può più fare a meno della guerra? Il rischio di una aggressione ‘a oltranza’

(Adnkronos) - La Russia di Vladimir Putin continua la guerra in Ucraina e continua a minacciare il fronte orientale dell’Europa, ‘promettendo’ future aggressioni militari. Le istituzioni europee, i governi e le intelligence nazionali, oltre agli analisti di tutto il mondo, si interrogano su quanto sia concreta la minaccia e, di conseguenza, su quali siano le reali intenzioni del Cremlino. C’è un aspetto che inizia a imporsi, sostenuto dai numeri e dalle informazioni che riescono a superare la coltre della propaganda: l’economia di Mosca sta diventando dipendente dalla guerra in maniera quasi irreversibile.  

Iniziano a essere evidenti le conseguenze delle sanzioni internazionali, che hanno svuotato i canali tradizionali della crescita, dall’energia alla siderurgia, così come lo sforzo per la produzione bellica, che nel 2025 assorbe ormai metà del bilancio statale, con il 62 per cento della spesa militare classificata come segreta. E segreta vuol dire senza la minima trasparenza, anche verso quello che resta dei controlli interni. La stessa Banca Centrale, pur avendo appena abbassato i tassi di interesse al 17%, ha riconosciuto che il Paese ha ormai sfruttato per la guerra in Ucraina quasi tutte le capacità produttive, logistiche e infrastrutturali, così come le risorse umane disponibili.  

Qualsiasi economia di guerra regge fino a quando non si supera la soglia oltre la quale diventa difficilissimo tornare indietro. Cosa vuol dire? Che immaginare una riconversione della produzione bellica verso gli obiettivi civili diventa costosissimo se non praticamente impossibile.  

Un esempio pertinente è quello che riguarda i colossi dell’acciaio. La Russia sta lavorando per salvare il settore metallurgico, partendo dal colosso Mehel, dal rischio sempre più concreto di una bancarotta generalizzata. Come pensa di farlo? Sostanzialmente consentendo all’intero settore di violare la legge fondamentale dell’economia, quella sui fallimenti. I ministeri dell’Economia e dell’Industria stanno pensando di sospendere le procedure fallimentari per le grandi aziende siderurgiche, molte delle quali versano in condizioni finanziarie disastrose. Vorrebbe dire compiere un passo senza ritorno. Anche il Cremlino sa che una decisione del genere sarebbe di fatto irreversibile, rendendo il Paese ‘schiavo’ della guerra, perché costretto a continuarla per non implodere.  

Questo perché la concatenazione di fattori che ha ormai trasformato il tessuto produttivo diventerà sempre più difficile da disinnescare. Da una parte, si prova a salvare decine di migliaia di posti di lavoro e ad evitare ripercussioni negative sull’intera economia nazionale e sulle regioni dove queste aziende operano. Dall’altra, si alimenta una spirale pericolosa, che anche la popolazione ha imparato a riconoscere. A luglio, la quantità di contante in circolazione ha toccato un massimo storico di 16 mila miliardi di rubli, segnale che i cittadini stanno accumulando liquidità in previsione di ulteriori difficoltà economiche. 

Altri segnali concorrono a sostenere la tesi che Mosca sia ormai dipendente dalla guerra e che una riconversione in un contesto di pace comporterebbe ulteriori gravi difficoltà al regime di Putin. Il Cremlino ha investito ingenti somme di denaro nella guerra contro l’Ucraina, con le fabbriche che lavorano a pieno ritmo per continuare a produrre armi e con massicci incentivi finanziari offerti per reclutare nuove leve nell’esercito. Ciò ha portato a una carenza di manodopera, in tutti gli altri settori. I prezzi fuori controllo e la contrazione dei salari ha fatto il resto. Le banche russe hanno lanciato l’allarme su una potenziale crisi del debito, poiché gli alti tassi di interesse pesano sulla capacità di chi ha contratto un mutuo di pagarne le rate. Va malissimo anche l’agricoltura, con raccolti che vengono definiti disastrosi dalle fonti indipendenti. 

La conclusione? Putin potrebbe avere tutto l’interesse di continuare a fare la guerra, ovunque gli sia possibile farlo, non solo per difendere il proprio potere ma anche per non rischiare di perderlo affrontando una pace costosissima sul piano economico. (Di Fabio Insenga) 

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Dialoghi di Carta a Cagliari con Biglino, Alliata e D'Angelo

15 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATALa cultura come baluardo nel Festival de La Fabbrica Illuminata...

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Dybala, lesione muscolare: salta derby Lazio-Roma per infortunio?

15 Settembre 2025
Paulo Dybala

(Adnkronos) - Paulo Dybala salta il derby Lazio-Roma per infortunio? L'attaccante giallorosso è stato costretto a lasciare il campo dopo il primo tempo del match che la Roma ha perso ieri in casa per 1-0 contro il Torino. Oggi Dybala, 31 anni, si è sottoposto agli esami che hanno evidenziato "una lesione di basso grado alla coscia sinistra". 

Il derby capitolino si gioca domenica 21 settembre alle 12.30: Dybala ha meno di una settimana per recuperare dall'infortunio che, a giudicare dallo scarno comunicato del club, ha provocato la rottura di fibre muscolari. L'ipotesi di un recupero lampo appare a dir poco azzardata e la presenza dell'argentino della stracittadina ad oggi appare estremamente improbabile. 

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Fazzari (Fater): "Una mamma su 2 si sente sola, un papà su 3 si sente inadeguato"

15 Settembre 2025
Fazzari (Fater):

(Adnkronos) - “Ci siamo messi all'ascolto delle famiglie italiane insieme ad Eumetra e la fotografia che emerge ci racconta che essere genitori in Italia è anche un'esperienza difficile. Una mamma su due, un papà su tre, ci parlano di un senso di solitudine e di inadeguatezza. ‘Per crescere una bambina o un bambino ci vuole un intero villaggio’. Questo motto ha ispirato la creazione di Pampers Village, un luogo fisico e digitale dove le famiglie creano relazioni e dove, soprattutto, si ricostruisce un senso di comunità”. Sono le parole di Antonio Fazzari, general manager di Fater, al debutto del progetto presentato a Milano e realizzato dall’azienda in collaborazione con la onlus Centro per la salute delle bambine e dei bambini (Csb). Un Villaggio dedicato al sostegno dei genitori e dei loro bambini. 

I dati esposti da Fazzari sono i risultati del primo Osservatorio sulla genitorialità promosso da Pampers e realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra. Partito dall’ascolto di esperti con diverse competenze, l’Osservatorio ha raccolto le opinioni di un campione di oltre 3mila genitori in attesa, potenziali e con figli in età compresa dagli 0 ai 6 anni. Dopo aver ascoltato le necessità delle famiglie, Pampers ha scelto di impegnarsi per dare vita ad una rete in grado di offrire ai genitori un ecosistema concreto e accessibile di ascolto, orientamento e sostegno nei primi 1000 giorni di vita del bambino, un periodo delicato e trasformativo. 

“Ci siamo resi conto che Pampers e Csb avevano dei valori in comune - spiega Fazzari- l'interesse per le relazioni e per la creazione di un senso di comunità così importante in questo Paese. Le famiglie in Pampers Village trovano innanzitutto altre famiglie, ma possono anche incontrare gli esperti di Csb. Il tutto in un tempo finalmente lento, dove si creano relazioni e si fanno esperienze profonde di comunicazione, grazie per esempio al supporto di 'Nati per leggere' -racconta- oppure si fanno esperienze con i suoni e con la musica, grazie alla collaborazione con 'Nati per la musica'. Uno spazio dove ci si incontra, ci si diverte e si impara come giocare”. 

“Pampers Village è un ecosistema aperto -illustra il general manager- e si compone di quattro elementi. Il primo è l'ascolto, avvenuto tramite Eumetra. In secondo luogo, uno spazio fisico. Crediamo nella relazione fisica e quello presentato a Milano è la partenza di una serie di eventi itineranti in giro per i parchi e per le città d'Italia. Saremo a Roma, Pescara e Palermo. Vogliamo andare in tanti luoghi per invitare le famiglie a conoscersi, a giocare, a leggere, a fare musica insieme - spiega - Il terzo pilastro è anche quello della community digitale nella nostra app Coccole, dove le persone possono, in maniera anche semplice, condividere domande, ma anche soluzioni. 

In ultimo - conclude - anche una campagna di comunicazione straordinaria, grazie ai nostri amici di Saatchi & Saatchi, che ricorda che è vero che facciamo sempre meno bambini in Italia, ma che le famiglie italiane sono tante e che se ci si mette in relazione, come stiamo facendo oggi, riusciamo a fare comunità”. 

 

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