Cresce il trading tra gli investitori privati, un approccio che prevede il ricorso a strumenti multimediali e tecnologici per accedere ai principali mercati. Tra questi i più importanti sono le piattaforme di trading, broker virtuali, strumenti senza i quali non si può iniziare ad investire.
Una tendenza ormai nota come è noto il fatto che questi intermediari possano nascondere diverse insidie: vediamo nel dettaglio quali sono i principali rischi, come scegliere e quali possono essere considerate le migliori piattaforme di trading online.
La regolamentazione
Primo aspetto, la regolamentazione: le piattaforme di trading online devono essere sottoposte ad una vigilanza di organi che supervisionano a monte il meccanismo di questi broker. In Italia ad esempio è la Consob che si occupa di questo, in altri paesi ci sono i relativi enti corrispondenti.
Affidarsi solo a piattaforme regolamentate, ecco il primo step dal quale partire per iniziare ad investire nel trading online. Notizie di trader fai da te che sono rimasti scottati, per non dire truffati, dopo essersi affidati a piattaforme non regolamentate sono ormai all’ordine del giorno.
Tipologia di broker
Di broker ce ne sono tanti, ognuno con proprie peculiarità: a monte si deve scegliere partendo dalla tipologia di investimento che si vuole eseguire. Su quali asset si vuole investire? Azioni, materie prime, strumenti finanziari derivati, valute estere, altro?
Accertarsi allora che la piattaforma scelta consenta di tradare su quell’asset e, solo allora, aprire un conto di investimento. Che implica una registrazione alla piattaforma indicando dati reali e legando il tutto ad un conto corrente o carta di credito per prelevare e versare.
Piattaforme con conto demo
Investire non è facile come si è detto ed implica tanti rischi. Molti si avvicinano a questo strumento senza avere le adeguate conoscenze, spinti dalla facilitò di accesso (basta collegarsi in rete ad uno dei tanti broker). Ed allora, come fare per circoscrivere i rischi?
Scegliere broker che offrano possibilità di usare un conto demo, vale a dire un conto che non preveda inizialmente soldi reali. In sostanza si inizia ad investire sul mercato finanziario usando denaro virtuale. Una sorta di periodo di prova per prendere confidenza con lo strumento e, solo allora, passare ad usare soldi veri.
Lunedì consiglieri comunali e assessori consegneranno alla Comunità di Sinnai la "Soglia di inciampo" che, in data da stabilire, sarà poi sistemata all'ingresso del Parco delle Rimembranze.
La consegna sarà fatta nelle mani del sindaco Tarcisio Anedda.
"Non conosco ancora la data della manifestazione al Parco delle Rimembranze - ha detto il consigliere comunale Aldo Lobina - che si dovrà fare con le scuole per ricordare l'Olocausto e inserire la soglia commemorativa nella nostra memoria collettiva. Ad ogni buon conto lunedì mattina tutta l'amministrazione comunale, cioè tutti i consiglieri, gli assessori e il sindaco faranno la donazione di questa Soglia a Sinnai. Una generale condivisione di una iniziativa, che ci onora!".
L'idea è nata dallo stesso Lobina e dal consigliere Saverio Melis, poi è stata l'intera amministrazione a sposare l'iniziativa: ogni consigliere ha contribuito all'acquisto della Soglia di inciampo per donarla appunto alla comunità.
Fonte: L'Unione Sarda
L'assessorato al commercio e alle attività produttive del Comune di Sinnai, in collaborazione con la Confesercenti di Cagliari, organizza per il 3 febbraio alle 15, in Municipio, un seminario per la presentazione del bando regionale sul Microcredito.
In una nota l'assessore Alessandra Moriconi spiega che "all'incontro sono invitati tutti i commercianti in attività, ma anche coloro che vorrebbero diventarlo". "Un appuntamento importante - prosegue la Moriconi - Ricordo che col microcredito si possono ottenere finanziamenti a tasso zero da un minimo di 5mila euro ad un massimo di 25mila euro con la possibilità di arrivare a 35mila, sia per coloro che sono già in attività che per le nuove idee imprenditoriali".
"Si possono anche finanziare operazioni di acquisto attrezzature strettamente inerenti l'attività di impresa e, soprattutto, si possono finanziare i soggetti definiti dal bando 'non bancabili', cioè coloro che in banca non riescono ad ottenere alcunché perché non coperti da adeguate garanzie".
Un occasione di finanziamento da non perdere che garantirebbe un po' di liquidità utile per lo sviluppo del tessuto economico e sociale di Sinnai.
Fonte: L'Unione Sarda
Il Consiglio Comunale, convocato su istanza di otto consiglieri, che avevano chiesto di discutere un ordine del giorno con al centro problematiche della frazione di Tasonis danneggiata dall'alluvione di dicembre, ha accolto alla unanimità la proposta di Aldo Lobina, capogruppo del gruppo consiliare Sinnai Presente e futuro, di calendarizzare una serie di assemblee in tutte le realtà territoriali sinnaesi, compresi i quartieri urbani.
Queste assemblee dovrebbero vedere l'Amministrazione comunale (sindaco, assessori, consiglieri e funzionari) confrontarsi e discutere costruttivamente con i cittadini i problemi non solo delle località danneggiate dal maltempo ma anche dei quartieri cittadini.
Nel dibattito sono intervenuti Katiuscia Concas, Rita Matta, Roberto Loi, Alessandro Orrù, Paride Casula, Aldo Lobina, Andrea Orrù e Valter Zucca Consiglio Comunale fiume. "Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità, nessuno dei nostri concittadini della comunità di Tasonis è stato lasciato indietro - ha detto il sindaco Tarcisio Anedda - È stata una vera e propria calamità naturale: nel giro di poche ore si sono abbattuti oltre 110mm di pioggia, l'acqua ha spazzato via diversi ponti, non solo a Tasonis ma anche nella vicina Santu Basileddu, rendendo di fatto impossibile per alcuni allevatori arrivare al proprio bestiame. Si sono avuti danni un po ovunque principalmente alle strade, per le quali sono tutt'ora in corso i lavori di ripristino specie nelle zone montane. La priorità - ha aggiunto Anedda - è quella di ripristinare la viabilità rurale in tutto il territorio comunale, per la quale abbiamo impegnato tutte le risorse disponibili. Per quanto riguarda Tasonis, verrà consolidato il ponte sulla via Spencer, mentre quello sulla via dei Nuraghi, spazzato via dalla piena del rio, sarà demolito e ricostruito con una sezione rettangolare di 35 metri quadrati".
Il consigliere Andrea Orrù ha parlato per il futuro della necessità di attivare le Consulte come canale preferenziale per il dialogo costante con i residenti nelle comunità di vicinanza di Tasonis, Solanas, Villaggio delle Mimose, ma anche nei diversi quartieri di Sinnai e nelle frazioni. Oscar Schirru ha detto che dopo l'alluvione "si è fatto molto e presto a beneficio delle comunità danneggiate".
Fonte: L'Unione Sarda
Il Sindaco di Settimo San Pietro Gian Luigi Puddu lancia un appello sui social per ritrovare questo mezzo di proprietà del comune rubato mercoledì scorso.
Si tratta di un Porter Piaggio Targato CT966JB
Condividiamo l'appello del sindaco sui social
"Mercoledì sera presso il Cimitero è stato rubato questo mezzo di proprietà del Comune.
Si tratta di un veicolo molto importante per il lavoro dell’Ufficio Tecnico comunale.
Chi dovesse vederlo da qualsiasi parte è cortesemente pregato di segnalarlo immediatamente."
Instagram è sicuramente la piattaforma social che ha rivoluzionato il modo di comunicare di vip ed influencer. Il social media si è espanso negli ultimi anni coinvolgendo il pubblico grazie alle fotografie e alle “storie” che raccontano la vita social con gli scatti da mostrare a tutti i followers. Ma per molti Instagram è soprattutto una fonte di reddito. Ma come guadagnare con Instagram? Per prima cosa occorre avere un profilo creativo con parecchi seguaci “follower” che seguono il profilo e contribuiscono alla sua crescita con commenti e condivisioni.
Quindi prima di pensare ai soldi, bisognerebbe avere un’idea su un personaggio da creare che possa attirare più utenti possibili. I profili dei personaggi più seguiti, oltre ai vip del cinema, della musica e della tv, sono sicuramente uomini e donne che son riusciti a far parlare di sé, magari partendo da un evento particolare, che può generare curiosità morbosa nel pubblico. Sui social spesso va di moda il pettegolezzo e il modo di fare fashion, vero e finto che sia con storie d’amore a base di selfie di vario genere raccontato in una vita di tutti i giorni che va oltre le righe. Ma i modi per creare un profilo molto seguito dipendono sempre dal singolo individuo e dalla voglia di mettersi in mostra dietro uno schermo. Per aumentare follower Instagram ci sono tante tecniche e qualche trucco da valutare, come ad esempio l’utilizzo di diversi hashtag di successo in ogni foto per far crescere il profilo, grazie a chi cerca immagini su un determinato argomento o location. Un altro metodo molto utilizzato è quello di aiutarsi con gli altri social network più in voga condividendo le foto di Instagram anche su Facebook o Twitter. Così facendo gli utenti cliccheranno sull’immagine condivisa e magari inizieranno a seguirvi anche su Instagram. C’è chi poi investe dei soldi ed acquista dei pacchetti di follower per Instagram, è una scelta che serve solo per “scena” e far salire il numero dei seguaci, ma spesso di tratta di profili non attivi che non commenteranno o metteranno mai un like alle vostre foto.
Ma una volta raggiunto un certo numero di followers, come si può veramente guadagnare soldi con Instagram? Un po’ come spiegato in altri nostri articoli su come guadagnare soldi online, anche il social network può diventare un lavoro on line tramite la vendita di prodotti di altri marchi. Questo è possibile farlo diventando reseller, inserendo dei codici promozionali e dei link per l’acquisto del prodotto suggerito. Un altro modo è creare post sponsorizzati proposti dai brand. Gli influencer di successo riescono a guadagnare migliaia di euro per ogni post sponsorizzato. Nel loro caso, non devono nemmeno procurarsi i “clienti” in quanto saranno gli stessi brand a contattarli. Se invece sei all’inizio e devi procurare prodotti da promozionare esistono delle agenzie e dei marketplace dedicati agli influencer che faranno da tramite per trovare le aziende interessate a divulgare post sponsorizzati su Instagram.
Arrotondare lo stipendio può far comodo a molti, visto che spesso ciò che si guadagna con il proprio lavoro principale viene ritenuto non sufficiente a garantire il tipo di vita desiderato.
Tra affitto o mutuo, più le bollette, le spese per l'auto, le spese alimentari, e quelle specifiche per i figli, a volte la paga lavorativa che si percepisce copre a stento tutto il necessario. Fare soldi extra può pertanto rivelarsi davvero utile per molteplici motivi, ad esempio per soddisfare alcuni desideri personali, oppure per far fronte a possibili spese impreviste.
Come guadagnare online seriamente in modo da ottenere del denaro in più rispetto al proprio stipendio principale? Ci sono tanti modi con i quali ciò potrebbe risultare possibile sfruttando il web: si tratta di dedicare parte del proprio tempo libero allo svolgimento di attività che possono consentire l’ottenimento di risultati importanti.
Maggiori informazioni sull'argomento nei prossimi paragrafi di questo articolo.
Per dare vita ad un’attività lavorativa secondaria ci sono alcune questioni importanti da prendere in considerazione: per esempio, quanto denaro iniziale si è disposti a investire, e quanto tempo si è disposti a concedere al proprio eventuale secondo lavoro.
Per sviluppare un'attività secondaria, oltre a quella del proprio lavoro principale, è molto importante scegliere di fare qualcosa che possa risultare anche piacevole. Svolgendo un’attività che piace, la fatica e lo stress vengono avvertiti di meno, e ciò permette non solo uno stile di vita accettabile, ma consente anche di portare avanti il lavoro a lungo, per molti anni, senza il rischio di stancarsi per poi decidere di fermarsi improvvisamente.
Proprio perché deve trattarsi di un'attività che debba piacere, può rivelarsi molto utile individuarla in base agli interessi e agli hobby preferiti.
L'attività online scelta non dovrebbe avere un costo iniziale troppo elevato, però alcune spese per avviarla potrebbero essere necessarie. Per cui, è molto importante decidere fin da subito se si è disposti a spendere denaro per avviarla, e quanto.
C’è anche da considerare che ogni giorno si dovrà dedicare del tempo all’attività lavorativa secondaria. Occorre quindi stabilire sin da subito quanto del tempo libero a propria disposizione si è disposti a investire per guadagnare qualcosa in più rispetto allo stipendio principale.
Inoltre, è anche fondamentale non tralasciare mai il proprio lavoro principale: quando si svolge l'occupazione primaria bisogna dedicarsi solo ad essa, senza pensare alla propria attività secondaria, altrimenti si rischia di combinare disastri che potrebbero costare caro.
Non ci si dovrà scoraggiare se i guadagni ottenuti inizialmente saranno molto bassi. Soltanto con il tempo la seconda attività potrà dare frutti sostanziosi. Occorre quindi pensare alla propria attività come un hobby divertente da svolgere al meglio, pur senza mai perdere di mira la direzione verso la quale ci si sta muovendo, che è quella che deve appunto condurre a guadagnare denaro in modo significativo. Ma senza avere fretta, e apprezzando anche i primi guadagni ottenuti seppur modesti, per trovare le forze per andare avanti e fare sempre meglio.
Ma quali sono le attività online che è possibile svolgere come secondo lavoro? Nel prossimo paragrafo vengono fornite alcune idee interessanti da poter prendere in considerazione.
Alcune attività online che permettono di guadagnare
Fare dropshipping, diventare un assistente virtuale, aprire e gestire un blog di cucina, vendere le proprie fotografie su internet: sono alcune interessanti opportunità per svolgere un’attività online che consenta di ottenere guadagni considerevoli.
Tra le attività online che consentono di ottenere dei guadagni, alcune che potrebbero rivelarsi redditizie a lungo andare sono le seguenti:
Ogni paese della Sardegna aveva (e ha ancora) almeno una donna che praticava "sa mexina de s’ogu liau" detta anche semplicemente "sa mexina de s’ogu".
Secondo la credenza si poteva essere colpiti da malocchio anche involontariamente, bastava una lode, un gesto di ammirazione, che ogni persona normale poteva “ghettai s’ogu” (colpire di malocchio). Tanto era la credenza nel malocchio che le donne appena nasceva un figlio lo facevano toccare da tutti coloro che lo guardavano, adottando la scusa di tenerlo in braccio. Un modo di scongiurare il malocchio era quello di sputargli in testa.
Se tra tutti i visitatori c’era qualcuno, secondo la madre, che era capace di “ghettai s’ogu” (colpire di malocchio) appena questo si voltava, la madre sputava per terra tre volte per annullare il sortilegio.
Altro modo per non “ghettai s’ogu” (colpire di malocchio) era quello di toccare la persona a cui si faceva il complimento e si diceva la formula “po non ti ghettai ogu” (per non colpirti di malocchio) oppure la formula “chi Deus du conservidi” (che dio lo conservi).
Il metodo tradizionale della medicina dell'occhio (sa mexina e s'ogu) consiste nel gettare dell'acqua in un bicchiere e recitando almeno tre preghiere (la maggior parte recitano preghiere tradizionali come il padre nostro / ave maria altre hanno delle formule ad hoc) e nel frattempo buttare tre chicchi di grano (trigu) uno alla volta. Se il chicco di grano si immerge completamente nell'acqua non vi è "pigara de ogu" e si tratta di un malanno temporaneo. Se invece si forma una bolla sul grano e resta a galla il malcapitato è "pigau de ogu".
Il rito rimuove ogni malocchio e si deve ripetere per almeno tre volte.
La crisi economica, iniziata nell’ormai lontano 2008, ha colpito duramente l’Italia soprattutto nel settore produttivo e , quindi, di riflesso anche in quello occupazionale. Il tasso di disoccupazione italiano è, infatti, fra i più alti d’Europa, stabilizzatosi ormai da alcuni anni al 12%. Una delle regioni italiane più colpite dalla mancanza di lavoro è stata e continua ad essere la Sardegna, dove la crisi del settore industriale e manifatturiero ha avuto forti ripercussioni ad ogni livello del tessuto sociale. Per questo motivo molti giovani sardi da anni stanno intraprendendo la via del flusso migratorio italiano sia verso i paesi europei del nord sia verso altre parti del mondo (solo l'Argentina ha accolto 3.313 sardi, seguita da Stati Uniti e Australia). La nazione, però, che si presta maggiormente all’accoglienza sia di manovalanza non specializzata sia di giovane personale qualificato e laureato è la Germania con il suo tasso di disoccupazione fermo solamente al 5%. Senza conoscenze e senza saper come procedere nell’affrontare un trasferimento così importante i giovani sardi possono, infatti, appoggiarsi ed ottenere informazioni dai numerosi circoli culturali, istituiti dai conterranei stabilitisi in Germania e, nello specifico, nella multietnica metropoli berlinese. Fra questi centoventinove circoli vi è la pluripremiata associazione culturale Sardisches Kulturzentrum Berlin, fondata nel 1999 e finanziata dalla regione Sardegna sin dal 2001. Questa associazione collabora, infatti, con le università di Sassari e Bologna nel Programma Erasmus Placement. Fra le principali difficoltà, tuttavia, che un giovane italiano deve affrontare, trasferendosi in Germania, vi sono principalmente l’apprendimento della lingua ed il dispiego delle pratiche burocratiche. Per questo motivo, come sostiene Alessandra Porcu, presidente del circolo sardo di Berlino, molti giovani sardi sono disposti a svolgere in Germania lavori che non volgerebbero in Sardegna, sacrificando le proprie ambizioni e i propri titoli di studio conseguiti in patria. Fortunatamente le università popolari tedesche mettono a disposizione della popolazione immigrata programmi anche serali con corsi di 600 ore di lingua tedesca, facilitando così l’inserimento dei partecipanti nel mercato del lavoro e l’apprendimento basilare di una lingua straniera da molti considerata ostica. Per quanto concerne l’iter burocratico il circolo sardo di Berlino offre anche assistenza nella procedura di iscrizione all’Aire e nel conseguimento della carta rossa dell’igiene, indispensabile per risiedere in Germania. Quasi 1000 sardi, dunque, hanno messo radici nella capitale tedesca. Molti membri di questa numerosa comunità italiana svolgono ancora lavori inerenti al settore della ristorazione, proprio come all’inizio di questo processo migratorio, iniziato già negli anni ’50 del secolo scorso. Molti fra i giovani sardi, tuttavia, guardano alle start up berlinesi come la vera opportunità per il loro futuro professionale. Un esempio lampante sono, infatti, piattaforme “giovani” on-line come GoEuro, all’interno della quale spicca la figura del sardo Matteo Floris, Content Manager presso la start up berlinese. GoEuro vanta, pertanto, uno staff multiculturale in grado di acquisire una visione globale delle varie esigenze dei diversi mercati, grazie soprattutto alla conoscenza culturale e geografica dei paesi nei quali opera; o proprio Photocircle , start up coofondata dal ventiquattrenne sardo Francesco Laddomada, la quale consente l’acquisto di fotografie in formato digitale provenienti da tutto il mondo con un particolare occhio di riguardo per il sociale e la filantropia. Si può, dunque, proprio affermare che anche a Berlino si parla sardo.
Il 2019 è stato l’anno del Boom dei regali personalizzati contenenti logo o brand aziendali.
Tra i gadget personalizzati più regalati vi sono sicuramente quelli che sono attenti all’ambiente e che hanno un’utilità nella vita di tutti i giorni. Tra gli oggetti più graditi, vi sono le borracce termiche o in alluminio che consentono di portare l’acqua nel posto di lavoro senza dover acquistare le bottigliette di plastica, avendo un notevole risparmio sia in termini economici sia nella riduzione dei rifiuti plastici. Le bottiglie termiche personalizzate in acciaio inossidabile sono state quindi considerate, ideali per la pubblicità aziendale in quanto sono pratiche, utili, comode e alla moda. Inoltre, gli usi sono diversi, oltre all’ufficio sono adatte anche per le attività sportive, le camminate, le giornate al mare e in montagna o per l'utilizzo quotidiano. Ma la forza del regalo sta nella pubblicità che può trasmettere, infatti ogni borraccia può essere personalizzato con l’incisione del logo in serigrafia, tampografia o laser contenente il brand dell’azienda.
Ma tra gli oggetti pubblicitari più gettonati del 2019 vi sono anche i taccuini personalizzati, una scelta più economica rispetto alle borracce, ma sempre molto utile ed apprezzata da dipendenti e clienti. Dei veri e propri quaderni realizzabili con vari design, materiali e colori e personalizzabili con qualsiasi logo o grafica dell’azienda. Ordinandoli in stock si possono avere dei prezzi veramente vantaggiosi a partire da solo 1 euro al pezzo. Un accessorio indispensabile che non passa mai di moda, per segnalare appunti, appuntamenti, o come semplice agenda di tutti i giorni.
Molto apprezzati anche gli zaini personalizzati, anche in questo caso la scelta è sempre molto variegata e dipende dal budget che l’azienda vuole investire per la sua campagna promozionale. Si possono scegliere gli zainetti semplici leggeri in materiale di pet, poliestere o cotone con prezzi a partire da meno di 1 euro a pezzo. Oppure è possibile personalizzare degli zaini più performanti come ad esempio delle borse porta pc / notebook, borse frigo o zaini adatti a sport e viaggi.
Oggi grazie alla moderna tecnologia è possibile personalizzare parecchie tipologie di oggetti di varia utilità di utilizzo comune come ad esempio tra i più richiesti i moderni power banks che consento di caricare gli smartphone e qualsiasi altro dispositivo elettronico via usb, ma anche chiavette “pennine” usb, custodie per smartphone e tablet, mouse personalizzati, webcams, orologi, casse wireless bluetooth o con i cavi e tanti altri.
La scelta dell’oggetto da personalizzare dipende molto anche dalla tipologia dell’azienda che sceglie questo tipo di pubblicità e dal messaggio che vuole comunicare attraverso il suo brand. Ma non solo le aziende ricorrono a questo tipo di servizio. Spesso anche i privati decidono di investire in questo tipo di personalizzazioni, magari per donare un regalo originale in occasione di un festeggiamento come un battesimo o un primo compleanno. Donare a tutti gli invitati un gadget con la stampa del piccolo festeggiato/a è sicuramente una scelta originale molto apprezzata e sempre più utilizzata.
Con l’anno nuovo si cercano sempre nuove idee per personalizzare e rendere unica la propria abitazione o attività commerciale. Un elemento fondamentale è rappresentato dalle pareti che hanno sempre bisogno di una “rinfrescata” e nella maggior parte dei casi, si procede ad un classico aggiornamento del colore eseguito con il classico rullo e vernice. I più esigenti invece, ricorrono a delle soluzioni alternative come ad esempio la carta da parati o gli adesivi murali.
La scelta tra carta o gli adesivi fotomurali dipende soprattutto dal tipo di aspetto che si vuole dare alle pareti. La carta da parati solitamente viene fornita in rotoli lunghi e stretti con delle grafiche ben delineate ed è semplice da applicare con la colla adatta.
I fotomurali, sono forniti in dei fogli di varie dimensioni dove sono stampate delle gigantografie di foto che possono contenere paesaggi, città o qualsiasi altro soggetto che possa dare un tocco originale alle pareti dei muri.
Un tempo realizzare queste personalizzazioni richiedeva risorse economiche importanti, occorreva contattare un tappezziere specializzato che proponeva un preventivo non per tutte le tasche. Oggi invece, grazie ad internet tutto è più semplice ed economico. Vi sono infatti portali web dedicati al settore che consentono di scegliere la grafica, le immagini e le dimensioni di carta da parati e adesivi murali e si possono ordinare direttamente on line con un click. E’ possibile scegliere fotomurali suggestivi in alta qualità di città e paesi, natura, paesaggi, arte moderna o tante altre grafiche in base ai propri gusti. Inoltre, è possibile acquistare dei kit appositi con gli accessori, la colla, la spazzola o il rullo per l’applicazione della carta scelta.
Oltre le pareti, oggi si tende a personalizzare qualsiasi oggetto. Spesso di tende ad acquistare degli gadget personalizzati pronti, altre volte invece si preferisce personalizzare il proprio accessorio preferito con degli adesivi personalizzati. Stickers per personalizzare una finestra, una vetrina, una moto, o semplicemente dei bicchieri o il proprio pc personale. E’ possibile creare un adesivo da zero, caricando una propria grafica, una scritta o il logo di un azienda, in modo da sponsorizzare la stessa in strumenti aziendali di utilizzo quotidiano. Un’ottima scelta per piccole e medie aziende che vogliono rafforzare il proprio band aziendale e farsi pubblicità a dei costi veramente contenuti. Ad esempio, è possibile creare degli adesivi per promuovere l’account social, Facebook o Instagram dell’azienda e magari attaccarlo nella propria vetrina commerciale creando delle vere e proprie vetrofanie promozionali a costi molto contenuti.
Tra le personalizzazioni più particolari e richieste, gli adesivi da applicare sulle consolle per videogames, infatti è possibile creare degli stickers da applicare sulle consolle più in uso come ad esempio la playstation4 o gli adesivi da applicare ai propri smartphone. E’ inoltre possibile applicare gli adesivi decorativi personalizzati a porte o vecchi mobili dandogli così una nuova vita. Un nuovo stile che si può adattare a qualsiasi oggetto abbia una superficie regolare e dare così, un tocco di originalità e design ad ogni cosa.
Trouble Busters è un’innovativa Applicazione per sistemi Android nata dall’idea di Pau Gabriele, inventore, ideatore, ma sopratutto, Cagliaritano.
Cosa è? Trouble Busters è un’app ideata per dare e ricevere aiuto creando una rete tra le persone. Il sistema, infatti, è studiato per ricercare le persone nelle vicinanze, che abbiano l’app installata sul proprio dispositivo, che potranno intervenire in soccorso mediante un sistema di localizzazione gps. Una sorta di mutuo-aiuto contro le sfortune e gli imprevisti, sia umani che naturali.
Come funziona? Trouble Busters ha una modalità di funzionamento molto intuitiva, con interfacce grafiche che varieranno in base all’utilizzo dell’app per l’invio o la ricezione di una richiesta d’aiuto. Una volta inserite le proprie credenziali, infatti, l’utente sarà ufficialmente parte della community e potrà dare e ricevere aiuto in qualsiasi momento.
La persona che richiede aiuto visualizzerà un tastierino numerico nel quale troverà dei numeri dall’uno al nove; i numeri indicano il livello di gravità della situazione: si parte dall’uno, che corrisponde al livello d’emergenza più basso e quindi meno grave, fino ad arrivare al livello nove, che indica invece una situazione di pericolo imminente. Per poter richiedere aiuto basterà semplicemente cliccare su uno dei numeri, corrispondenti ai livelli, per far partire la richiesta d’emergenza. Da quel momento, il sistema contatterà le persone che si trovano nelle vicinanze e, per la sicurezza e la tutela degli utenti, gli individui contattati saranno sempre uno in più rispetto al numero richiesto, ossia, per un livello 1 contatterà due persone, per un livello 2 ne chiamerà tre, fino ad arrivare ad un massimo di dieci persone per il livello d’emergenza 9; questa procedura serve per evitare che, ad esempio, un malintenzionato possa causare ulteriori problemi ad una persona già in difficoltà e per dare un margine maggiore di sicurezza. Alla persona che invia la chiamata apparirà una mappa radar che permetterà di visualizzare il numero di persone in arrivo, le distanze a cui si trovano e le credenziali di ciascuna persona. Una volta raggiunto l’utente e prestato il soccorso, ai soccorritori e alla persona aiutata, verrà data la possibilità di rilasciare un feedback e di salvare nella rubrica i numeri delle persone conosciute, così da poter restare in contatto.
La persona che riceve la richiesta d’aiuto, invece, visualizzerà la richiesta mediante chiamata trouble busters; riceverà infatti una chiamata (sarà possibile impostare una soneria specifica dal menù), che potrà scegliere se accettare o declinare. Una volta accettata la richiesta d’aiuto all’utente appariranno le credenziali del richiedente aiuto, potrà inviare una richiesta di descrizione del problema e soprattutto potrà visualizzare una mappa che gli permetterà di localizzare ( e raggiungere) la persona in difficoltà al fine di prestare l’aiuto. Anche in questo caso si potrà rilasciare un feedback e aggiungere le persone conosciute alla propria rubrica, in maniera tale da poter mantenere i contatti anche sui principali social network o mezzi di comunicazione quali facebook, twitter, google+, whatsapp e altri sistemi.
È un invenzione piuttosto particolare, è fonte di uno studio? Direi proprio di sì, uno studio lungo 36 anni, in cui non ho fatto altro che accumulare tutte le mie sfortune e trovarne una soluzione, semplice, efficace e di utilizzo globale.
Si pensi ora se tutto il personale della difesa avesse questo sistema installato sul proprio dispositivo, la difesa è una risorsa per il paese, allora perchè non utilizzarla appieno? Diverebbe inoltre una nuova vetrina per dimostrare al popolo la nostra preparazione, i nostri valori e il nostro buon cuore. Nessuna moglie o fidanzata o sorella o uomo o bambino sarebbe piu solo quando si trova in difficoltà se tutti noi diventassimo parte di questa rete. D’altronde tutti conosciamo il legame che si crea tra commilitoni, soprattutto quando si attraversano momenti critici, ed è indubbio che in ogni parte del globo ci siano persone con i nostri stessi ideali e valori di fierezza, eroismo e caparbietà che possono fare la differenza nei momenti difficili. I motivi per installarla sul proprio dispositivo sono vari, chi per sentirsi più sicuro, chi per risparmiare dal dover chiamare un carroattrezzi, chi per altruismo, chi per conoscere persone nuove e chi perchè pensa ai propri cari e se dovesse essere lontano da casa, vorrebbe che il collega più vicino vigilasse su di loro. Perchè è esattamente quello che facciamo ogni giorno: noi tuteliamo il nostro paese, i nostri cari!
Come è iniziato? Il progetto è frutto di sventure personali, incidenti ed esperienze per lo più spiacevoli, dalle quali ho tratto insegnamento, in pratica non ho fatto altro che “unire i puntini”.
Ed ecco preparata una App Social Network basata sulla risoluzione degli imprevisti e sulla sicurezza delle persone e degli animali che fà della versatilità il suo punto di forza.
Ovviamente, vista la mole di lavoro ho dovuto richiedere l’aiuto di una ditta specializzata nel settore, la Softfobia S.r.l. Startup presente a sinnova 2014, alla quale porgo i miei ringraziamenti per la professionalità dimostrata.
A cosa potrebbe servire? Cito solo alcuni avvenimenti che mi hanno coinvolto in prima persona: la si può utilizzare per problemi con l’automobile, quando ci si ritrova in panne o perché la batteria è scarica o ancora se finisce la benzina nel bel mezzo di un viaggio o se rimaniamo impantanati, (se capita nel fine settimana, la chiamata ad un meccanico o ad un carro attrezzi risulterebbe veramente salata...); possiamo usarla anche per richiamare le persone vicine quando vediamo una situazione (maltrattamenti di animali) ma non abbiamo il coraggio di intervenire perchè troppo deboli o poco coraggiosi, o per aiutare una persona diversamente abile a oltrepassare una barriera architettonica o semplicemente per aiutare un turista in difficoltà.
E in che modo lo si può utilizzare per la sicurezza delle persone e degli animali? Semplice, ho valutato che lo stesso sistema di geolocalizzazione potesse essere un supporto utile e una risorsa per prevenire o risolvere situazioni di abbandono degli animali o, per quel che riguarda le persone, per prevenire casi di bullismo, stalking o femminicidio, che purtroppo sono all’ordine del giorno. Purtroppo, sono avvenimenti che accadono e, se è possibile dare un contributo, il mio, il nostro, quantomeno come contromisura a questi fenomeni, ben venga!
Il “Livello 9”dell’app è stato creato appositamente per tali situazioni di grave emergenza.
Si potrà utilizzare sempre? Sì, potrà essere utilizzata sempre; è presente un sistema di crediti che verrà incrementato ogni volta che si darà un aiuto. Nel momento in cui si scarica l’applicazione si avranno a disposizione 10 crediti, ogni volta che si richiederà aiuto si utilizzerà un credito, invece le persone che presteranno aiuto verranno ricompensate con un credito; in questo modo, le persone piu attive, avranno la possibilità di utilizzare l’app praticamente all’infinito.
Trouble Busters, si trova nel playstore. Per maggiori informazioni visita il sito: www.troublebusters.it.
La stagione del ritorno del Cagliari in serie A si appresta ad essere una di quelle caratterizzate da sofferenza e denti stretti, un classico per chi, matricola nella massima serie, deve acquisire quella dose di serenità e di esperienza per lottare su tutti i campi ai massimi livelli.
La società fino ad ora si è mossa molto bene sul mercato, puntando ad un mix di giovani ed esperti per dare a Rastelli la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati nel minor tempo possibile: quella salvezza che i commenti degli analisti di scommesse sul blog http://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-A/cagliari-determinato-a-centrare-la-salvezza vedono ampiamente alla portata dei sardi. È arrivato Bruno Alves, reduce dalla vittoria di Euro 2016 e che si era svincolato dal Fenerbahce. Il portoghese, 35 anni, arriva a Cagliari con un bagaglio di scudetti e coppe nazionali vinte in giro per l’Europa.Un ottimo innesto da affiancare a Ceppitelli.
Altro acquisto d’esperienza è Simone Padoin, amatissimo dai tifosi juventini, che si è lanciato in questa nuova avventura dopo i tanti successi in maglia bianconera. Il centrocampista è pronto a prendere in mano le redini del centrocampo sardo, soprattutto a livello morale oltre che tecnico.
Un bel colpo di Giulini è stato Artur Ionita, centrocampista offensivo prelevato dal Verona, che già lo scorso anno si era ben comportato con la maglia gialloblù, nonostante la stagione disastrosa degli scaligeri. Dalla Sardegna dovrebbe andar via invece Duje Cop. L’attaccante croato, che nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Malaga, è arrivato in ritiro, ma ci resterà per poco: su di lui c’è il pressing del Leganés, squadra neopromosso in Liga.
Rastelli però chiede rinforzi: alla squadra sarda serve anche un attaccante, o almeno questo è il desiderio del tecnico. Giulini si muove su più fronti, per non farsi trovare impreparato. Sul taccuino della società ci sono i nomi di Avenatti, Isac e Trotta, per i quali si sta trattando con le relative società di appartenenza.
Il sogno però si chiama Marco Borriello. Il trentaquattrenne attaccante napoletano, reduce da una stagione a metà tra Carpi e Atalanta, al momento è svincolato e attende solo la chiamata giusta per ripartire. Sulle sue tracce ci sarebbe anche il Palermo e per questo il Cagliari deve essere veloce e pratico se vuole portare il bomber ex Roma in Sardegna. Rastelli però vorrebbe anche un altro nome importante in mezzo al campo. Si era fatto il nome di Luca Cigarini, ma il centrocampista sembra a un passo dalla Samp.
Tanti i nomi che stanno circolando in queste ore, l’ultimo riguarda Raul Meireles, che arriverebbe grazie allo sponsor Bruno Alves, suo connazionale, nonché compagno di squadra al Fenerbahce. Arriverebbe a parametro zero e la società ci sta pensando seriamente.
Ma la lista di Giulini contiene anche altri nomi noti alla serie A. Il primo è Gokhan Inler del Leicester, dove seppur campione d’Inghilterra, soffre il ruolo da riserva che Ranieri gli ha dato. L’altro è Pedro Obiang. L'ex centrocampista della Sampdoria è in aria di addio dal West Ham e sarebbe stato proposto proprio al Cagliari. L’ultimo nome per il centrocampo è quello di Robert Gucher, del Frosinone. Si potrebbe definire un rinforzo di scorta per Rastelli quello di Gucher, che nella scorsa stagione ha giocato 24 partite su 38 senza realizzazioni.
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