seggioliniantiabbandono Scatta il decreto in merito ai seggiolini e ai dispositivi antiabbandono: multe dagli 80 ai 330 euro, più 5 punti decurtati dalla patente

Il 7 Novembre scorso è scattato il decreto attuativo in merito ai seggiolini e ai dispositivi antiabbandono, obbligatori per la tutela dei bambini in auto fino ai 4 anni d’età.

 L’entrata in vigore però del decreto 117/2018 ha colto impreparati sia le famiglie dei consumatori che i produttori.Ma vediamo in cosa consiste nello specifico.

 Come spiega l’Asaps (Associazione Sostenitori PolStrada), questi sistemi anti abbandono dovranno "dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l'invio di messaggi o chiamate)". 

Una misura ritenuta necessaria, a seguito dei casi di cronaca che si sono verificati nel corso di questi ultimi 12 anni, in cui 8 piccole vite si sono spente per essere state dimenticate in macchina dai loro genitori. Preme sottolineare come non si tratti ovviamente di un abbandono volontario: può capitare infatti che la mente umana, a causa dello stress e delle numerose pressioni a cui è soggetta ogni giorno, vada in black out, ed abbia come una sorta di amnesia momentanea. 

Da qui nasce quindi l’esigenza di salvaguardare le famiglie con una soluzione all’avanguardia, che possa consentire di preservare l’incolumità dei bambini. 

In merito i sistemi antiabbandono per auto, i genitori hanno la possibilità di scegliere tra due opzioni: 

  • dotare il seggiolino già esistente di un apposito dispositivo anti-abbandono;
  • acquistare un seggiolino con sistema già integrato. 

Che si scelga l’uno o l’altro, è importante che il sistema abbia questi requisiti perché sia ritenuto a norma: 

  • deve attivarsi automaticamente nel momento in cui il bambino viene adagiato sul seggiolino;
  • deve essere dotato di segnali acustici e visivi, percepibili sia all’interno che all’esterno dei veicolo, che possano allarmare sia il genitore che chi si trova in prossimità dell’auto;
  • il sistema deve essere collegato allo smartphone dell’adulto tramite un’apposita app, e deve essere avvisato con un messaggio nel momento in cui si allontana dalla vettura con ancora il bambino a bordo.

Chi  non rispetta la legge, vai incontro al pagamento di una sanzione che va dagli 80 ai 330 euro, più 5 punti decurtati dalla patente. Nel caso in cui, entro due anni, la stessa violazione viene ripetuta una seconda volta dal conducente, andrà incontro alla sospensione della patente dai 15 giorni ai 2 mesi. 

Per consentire l’adeguamento agli obblighi di sicurezza previsti dal decreto, lo Stato ha fissato un contributo di 30 euro per ciascuno dispositivo acquistato. Il fondo in questione ammonta a 15,1 milioni di euro per il 2019 e 1 milione di euro per il 2020. Le somme sono disponibili fino ad esaurimento.

 

 


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