(Adnkronos) - "L'azione della mia assistita, Evelina Sgarbi, nasce a seguito della grave depressione che ha colpito il padre. Evelina è seriamente preoccupata, vede che il padre non è supportato in modo adeguato, l'ha visto in condizioni pietose ed è per questo che ha chiesto un'amministrazione di sostegno". A parlare con l'Adnkronos è Lorenzo Iacobbi, il legale della figlia di Vittorio Sgarbi, Evelina, che dopo la notizia della richiesta di un'amministratore di sostegno per il padre da parte della donna - e la reazione di amarezza del critico d'arte - ci tiene a fare chiarezza sulle reali intenzioni della sua assistita.
Sgarbi, secondo quanto riporta il legale della figlia, avrebbe avuto "due ricoveri al Gemelli, e l'ultimo ricovero aveva certificata nel referto una grave depressione e una grave malnutrizione. Evelina non ha contatti diretti con l'entourage che lo circonda, perché hanno sollevato un muro facendolo diventare inaccessibile. Essendo dunque estremamente preoccupata per il padre, vuole vederci chiaro". L'intento dunque "non è certo quello di arricchirsi, è preoccupata dello stato di salute di Vittorio Sgarbi - scandisce l'avvocato Iacobbi- Vorrebbe che chi gli sta accanto lo curasse perché lei non lo può fare, e avere chiarezza per capire chi e come lo stanno gestendo".
Le "critiche ricevute" dopo la diffusione della notizia sulla decisione di far nominare un amministratore "l'hanno molto ferita -rivela il legale- perché sono illazioni che insinuano che l'azione di Evelina sia contro il padre, e che lo abbia fatto per interesse. Ma basta pensare che lei ha chiesto la nomina di un amministratore esterno, non si sta proponendo lei, e questo la dice lunga". Evelina "è stata tacciata dal padre di essere troppo esosa, ma lei ha rifiutato di partecipare a due reality proprio perché è molto schiva e non le interessa arricchirsi o apparire". E sugli "attacchi" che la sua assistita avrebbe ricevuto, il legale chiosa: "Sono denigratori e saranno affrontati nelle sedi opportune".