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Ire Roma, primo reimpianto robotico di tessuto ovarico crioconservato

17 Settembre 2025
Ire Roma, primo reimpianto robotico di tessuto ovarico crioconservato

(Adnkronos) - Primo reimpianto di tessuto ovarico crioconservato realizzato con tecnica robotica a singolo accesso in una paziente oncologica. Il traguardo è stato raggiunto con successo all'Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma dall'équipe di Enrico Vizza, direttore della Uoc di Ginecologia oncologica e del Centro di Oncofertilità Ifo (Istituti fisioterapici ospitalieri). La giovane donna, dopo aver superato la malattia, ha ripreso il ciclo mestruale a 4 mesi dall'intervento di reimpianto. La testimonianza della paziente è stata condivisa all'evento 'Oncofertilità: cure che proteggono il futuro', aperto a cittadini, specialisti e istituzioni. La voce delle pazienti ha rappresentato un segnale di speranza e un esempio di come la ricerca, il rigore dei processi e la collaborazione interaziendale possa restituire futuro e progettualità di vita oltre la malattia. 

Il risultato - spiegano dall'Ire - rappresenta una svolta internazionale nell'oncofertilità, disciplina che tutela la possibilità per bambine e giovani donne colpite da tumore di preservare e recuperare la fertilità dopo le terapie oncologiche. L'impiego della chirurgia robotica 3D di ultima generazione a singolo accesso ha permesso di reimpiantare circa 25 frammenti di tessuto ovarico, ciascuno di pochi millimetri, con tempi dimezzati rispetto alla laparoscopia tradizionale: un'operazione che in passato richiedeva più di un'ora di intervento minuzioso è stata completata in circa 30 minuti. La rapidità dell'intervento è un elemento decisivo: il tempo ridotto di permanenza del tessuto fuori dall'organismo limita lo stress ischemico e termico, aumentando la probabilità di attecchimento e di ripresa della funzione ormonale e riproduttiva. 

La chirurgia robotica permette una visione tridimensionale ingrandita, simile a quella di un microscopio, e assenza di tremore: il chirurgo può così osservare dettagli poco visibili a occhio nudo e individuare con precisione le aree più vascolarizzate in cui collocare i frammenti. La manualità è naturale e stabile, meno faticosa per il chirurgo, riducendo al minimo l'impatto sui tessuti. L'accesso avviene dall'ombelico con un'unica incisione di 2,5 cm. "La chirurgia robotica a singolo accesso ci consente di unire rapidità, precisione e minore impatto sui tessuti - afferma Vizza - Lavoriamo su frammenti di pochi millimetri come se stessimo scrivendo con una penna, ma in un campo visivo ingrandito che ci permette di preservare al meglio la vitalità del tessuto. Questo significa aumentare le chance di successo per le pazienti che hanno già affrontato un percorso oncologico e restituire loro la prospettiva di diventare madri". 

Il traguardo - evidenziano dagli Ifo - si inserisce in un modello di rete interaziendale unico in Italia, che vede il Regina Elena collaborare con il Policlinico Gemelli, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'ospedale Pertini e l'Asl Roma 1. Grazie a protocolli condivisi e alla formazione garantita dagli esperti Ire, le pazienti non devono spostarsi da un ospedale all'altro: l'espianto del tessuto ovarico avviene nella stessa struttura in cui vengono curate per il tumore e viene poi trasferito, con procedure di massima sicurezza, alla Banca del tessuto ovarico e cellule germinali dell'Ifo, unica nel Lazio certificata dal Centro nazionale trapianti. Questo garantisce continuità di cura, prossimità e una presa in carico totale in un momento di grande fragilità, permettendo alle pazienti di sentirsi sempre seguite nello stesso percorso assistenziale. 

I dati confermano il ruolo di eccellenza del Centro per la tutela dell'oncofertilità Ifo: circa 400 giovani donne hanno avuto colloqui di counseling dalla sua nascita nel 2018, oltre 100 hanno effettuato il prelievo e la crioconservazione del tessuto ovarico, la percentuale di gravidanza dopo reimpianto si attesta intorno al 30%, mentre la ripresa della funzionalità ovarica è riportata nel 90-100% dei casi. Sempre più pazienti giungono al centro in età giovane, anche in fase prepuberale, in età fertile al fine di preservare anche l'integrità ormonale, quindi avviare tempestivamente percorsi di preservazione della fertilità. L'ambulatorio è accessibile tutti i giorni e il team multidisciplinare comprende un team multidisciplinare di clinici, biologi, psiconcologi, case manager. 

"Restituire a una giovane donna, guarita da un tumore, la possibilità di progettare il proprio futuro e di diventare madre significa andare oltre la cura e costruire un modello di sanità che mette davvero al centro la persona - commenta Livio De Angelis, direttore generale Ifo - Questo primato dimostra come l'innovazione e la ricerca possano tradursi in nuove opportunità concrete per i pazienti, confermando la forza della nostra rete e la capacità degli Ifo di essere riferimento nazionale e internazionale". 

La giornata 'Oncofertilità: cure che proteggono il futuro' ha offerto una panoramica chiara delle opportunità cliniche e organizzative già attive e aperto un dibattito con gli esperti per analizzare criticità e prospettive future. L'iniziativa si è svolta nell'ambito della Giornata mondiale per la sicurezza delle cure e della persona assistita.  

Ad aprire i lavori i saluti istituzionali portati dall'onorevole Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII Commissione Affari sociali della Camera, e dall'assessore regionale all'Inclusione sociale e servizi alla persona, Massimiliano Maselli. Tra i relatori hanno partecipato, oltre gli esperti dell'Ire, Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Roma, Mariano Feccia, direttore del Centro trapianti del Lazio, Giacomo Corrado, ginecologo oncologo, e Stefano Lello, ginecologo ed endocrinologo della Fondazione Policlinico Gemelli, Giuseppe Maria Milano, oncoematologo del Bambino Gesù, Adriana Bonifacino (associazione IncontraDonna), Mariavita Ciccarone (associazione Gemme Dormienti) e Vito Trojano, presidente della Società italiana ginecologia e ostetricia (Sigo).  

Le testimonianze hanno dato volto e voce ai risultati: Tiziana, protagonista del reimpianto con tecnica robotica single port, che ha ripreso il ciclo mestruale, e Sara, che dopo il congelamento del tessuto ovarico e il reimpianto sempre in Ifo è oggi madre di un bimbo di 2 anni. 

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Ventinove opere di Mitoraj a Siracusa e sull'Etna, pronti i finissage della mostra

17 Settembre 2025
Ventinove opere di Mitoraj a Siracusa e sull

(Adnkronos) - Sta per chiudersi la mostra 'Lo sguardo – Humanitas Physis' a Siracusa (nel Parco archeologico Neapolis e accanto al Castello Maniace di Ortigia) e sulle pietre laviche dell’Etna, nel comune di Ragalna (Catania), inaugurata il 26 marzo 2024 in occasione dei 10 anni dalla scomparsa del maestro Mitoraj, il giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Le 29 opere monumentali, collocate dal curatore Luca Pizzi con la collaborazione del direttore di produzione esecutiva Paolo Patanè, saranno il fulcro del finissage del 19 e 20 settembre prossimi. Atelier Mitoraj e Galleria d’Arte Contini hanno organizzato rappresentazioni artistiche affidando a Gisella Calì, docente di musical theatre, performance dedicate ai quattro elementi sui quali è stata sviluppata la mostra. Si partirà con il fuoco intorno al Teseo Screpolato sull’Etna, per passare a Neapolis: alla terra dell’Eros Bendato, all’aria di Luci di Nara, all’acqua dove Icaro si incanta. Le due giornate saranno un omaggio al percorso artistico della mostra, che finisce creando nuovi inizi. 

Un percorso che esce dai confini siciliani e torna in Toscana, chiudendo un’estate in cui l’arte di Mitoraj è stata protagonista di due importanti appuntamenti musicali della stagione. A luglio il Tindaro Screpolato in bronzo ha fatto da scenografia nei tre grandi concerti di Andrea Bocelli e del figlio Matteo al Teatro del Silenzio di Lajatico, altro appuntamento organizzato con la Galleria Contini, mentre nel centro del paese sono stati posizionati altri due bronzi: Ikaria e Torso di Ikaro. Mitoraj – cui era stata affidata la scenografia del primo concerto, per la quale aveva scelto il Grande Sonno, oggi simbolo del Teatro del Silenzio – è stato di nuovo presente nella ventesima edizione con la sua arte. Un ritorno anche quello al Festival Pucciniano di Torre del Lago, dove nel 2002 lo scultore polacco aveva creato scene e costumi della Manon Lescaut. "Allora ero il suo assistente scenografo, oggi ho l’onore e la responsabilità di rimetterlo in scena - dice Luca Pizzi, responsabile dell’Atelier Mitoraj e scenografo -. Per la parte estetica ho cercato di rispettare il più possibile quello che aveva fatto Mitoraj, adattandolo al nuovo palcoscenico. Saranno sempre emozioni forti, che si rafforzano con il passare del tempo: Mitoraj riuscirà ancora a parlare a ciascuno di noi, toccandoci nel profondo". 

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'Sorrisi e cure in sicurezza', festa al Policlinico Tor Vergata per il World Patient Safety Day

17 Settembre 2025
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(Adnkronos) - "Sorrisi e cure in sicurezza" è il motto che ha guidato le attività con cui il Policlinico Tor Vergata di Roma ha celebrato la Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, promossa oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Chiaro l'obiettivo dell'evento: trasmettere ai bambini il messaggio positivo che l'ospedale è un luogo accogliente, dove possono sentirsi sicuri e protetti. Con l'iniziativa - ispirata al tema del World Patient Safety Day 2025, 'Cure sicure per ogni neonato e ogni bambino', e allo slogan 'Sicurezza del paziente fin dall'inizio!' - gli organizzatori hanno ricordato l'importanza di garantire ai bambini un percorso di cura sicuro, attento alle loro specifiche fragilità e basato sul rispetto dei loro diritti, come sancito nella Carta dei diritti del bambino.  

"La sicurezza delle cure - sottolinea il policlinico capitolino - deve accompagnare ogni individuo dalla gravidanza fino all'età adulta, senza distinzioni geografiche, culturali o socioeconomiche, coinvolgendo in modo sinergico operatori sanitari, istituzioni, famiglie e pazienti". 

Prevenzione, educazione, gioco e intrattenimento sono stati al centro del programma della giornata, che si è svolta nella Galleria della struttura ospedaliera, coinvolgendo famiglie e bambini, dopo il saluto istituzionale del rettore dell'università degli Studi di Roma Tor vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e del commissario straordinario del policlinico, Ferdinando Romano. Ospite di eccellenza Sir Richard John Roberts, premio Nobel per la Fisiologia, accompagnato da Giuseppe Novelli, direttore dell'Unità di Genetica. 

Raffaella Docimo, responsabile dell'Unità di Odontoiatria dell'età evolutiva, insieme al suo team, ha allestito nella Galleria un'area dedicata al bambino e ai genitori, nell'ottica di fornire adeguata informazione sulla necessità di prevenzione e terapie sin dalla prima infanzia, secondo percorsi sicuri e protetti; Viviana Moschese, responsabile della Uosd di Immunopatologia e Allergologia pediatrica, ha incontrato i genitori rispondendo alle domande, fornendo materiale informativo e sulla opportunità dei percorsi dedicati su vaccinazioni, diabete e allergie e immunodeficienze primitive; Luigi Mazzone, responsabile dell'Unità di Neuropsichiatria infantile, ha posto l'attenzione sul mondo del disturbo dello spettro autistico e dei disturbi del comportamento alimentare, e sulla possibilità di diagnosi precoce.  

Sono state inoltre esposte T-shirt 'griffate' realizzate nel Laboratorio Aut in Art dai giovani pazienti. E' stato molto apprezzato - riporta una nota - il box pedagogico per l'igiene e quindi 'il lavaggio delle mani', curato dal Servizio Epidemiologico, che ha coinvolto i bambini in un clima di gioco e di allegria. Infine, la Polizia di Stato ha informato genitori e figli sulla necessità di controllo e monitoraggio dell'uso dei cellulari e dei dispositivi digitali nei più piccoli, esposti sempre più al rischio sul web, fornendo informazioni e materiale educativo. Nel corso della giornata, l'animazione dell'associazione Teniamoci per mano ha intrattenuto ed entusiasmato i piccoli ospiti con palloncini, magie, musica e karaoke. Alla riuscita dell'evento ha contribuito anche l'associazione Volontari per il Ptv. A chiudere la giornata è stata la musica con l'associazione Roma Sinfonietta: i maestri Alessandro Bonanno (pianoforte) e Gianni Oddi (sax) hanno eseguito celebri brani tratti dal repertorio Disney, regalando un finale magico e coinvolgente. L'evento ha riscosso grande successo e partecipazione, con tantissimi sorrisi da parte dei molti bambini presenti.  

Con questa giornata, il Policlinico Tor Vergata ribadisce "l'importanza della collaborazione attiva con i genitori e della costruzione di una rete di alleanze per promuovere la qualità delle cure e lo sviluppo della ricerca". 

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Lingua blu, la Regione sblocca indennizzi per quasi 26 milioni

17 Settembre 2025
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'The Sea' è il candidato agli Oscar per Israele, è bufera sul film

17 Settembre 2025
Una scena di

(Adnkronos) - Il ministro della Cultura israeliano Miki Zohar ha annunciato il ritiro dei finanziamenti pubblici agli Ophir Awards, i premi nazionali del cinema israeliano, dopo che il film 'The Sea' ha vinto il riconoscimento come miglior film dell’anno. La decisione, comunicata il giorno successivo alla cerimonia, ha scatenato un acceso dibattito nel mondo culturale israeliano. 

Il film, diretto dal regista israeliano Shai Carmeli-Pollak, racconta la storia di un ragazzo palestinese di 12 anni che vive sotto occupazione in Cisgiordania e rischia la vita per raggiungere per la prima volta la spiaggia di Tel Aviv. Il film ha ricevuto il premio principale, diventando automaticamente il candidato ufficiale di Israele agli Oscar nella categoria miglior film internazionale. 

Zohar ha definito la vittoria “una vergogna” e ha dichiarato che “non c’è schiaffo più grande per i cittadini israeliani” di un premio che, a suo dire, “sputa in faccia ai nostri soldati eroici”. Ha quindi annunciato che, a partire dal prossimo anno, gli Ophir Awards “non saranno più finanziati con denaro pubblico”. 

La polemica era già iniziata con l’annuncio delle nomination, che includevano anche 'Yes' di Nadav Lapid, una satira sulla complicità morale della società israeliana nella crisi umanitaria di Gaza, e 'Oxygen' di Natali Braun, incentrato su una madre che cerca di sottrarre il figlio al servizio militare. Zohar aveva accusato i premi di promuovere “narrazioni palestinesi” a scapito degli interessi nazionali. 

Durante la cerimonia, molti partecipanti hanno indossato abiti neri e fatto riferimento alla guerra, ricordando sia gli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 durante gli attacchi di Hamas, sia le vittime dell’operazione militare israeliana nella Striscia. 

Il giovane Muhammad Gazawi, 13 anni, ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo in 'The Sea' e ha lanciato un appello: “Che tutti i bambini possano vivere e sognare senza guerre”. Il co-protagonista Khalifa Natour, premiato come miglior attore non protagonista, non ha partecipato alla cerimonia, ma ha inviato un messaggio in cui ha condannato il conflitto: “Non trovo parole per descrivere l’orrore. Tutto il resto diventa secondario, anche il cinema e il teatro”. 

Nel frattempo, oltre 1.300 cineasti internazionali, tra cui Olivia Colman, Mark Ruffalo e Tilda Swinton, hanno firmato un appello per boicottare le istituzioni cinematografiche israeliane, accusate di essere “implicate nel genocidio e nell’apartheid contro il popolo palestinese”. 

Durante la serata, il regista Uri Barbash (Oltre il muro, La scelta di Nitza), insignito del premio alla carriera, ha pronunciato un discorso appassionato contro il governo Netanyahu e contro il boicottaggio hollywoodiano, invocando invece solidarietà: “Creeremo, protesteremo e sciopereremo insieme, ebrei e arabi, religiosi e laici. Tutti insieme per sradicare il male dalla nostra terra. La dignità umana non ha confini etnici o geografici”. 

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Francesca Bellettini è la nuova presidente e ceo di Gucci

17 Settembre 2025
Francesca Bellettini - Ipa

(Adnkronos) - Dopo i rumors dei giorni scorsi arriva l'ufficialità: Francesca Bellettini è stata nominata presidente e amministratrice delegata di Gucci, riportando direttamente a Luca de Meo, amministratore delegato del gruppo Kering. "In questo momento cruciale, intendo costruire un’organizzazione più snella e chiara, con i migliori talenti alla guida delle nostre maison - spiega - de Meo -. A Gucci, in qualità di brand di punta del nostro Gruppo, deve essere riservata la massima attenzione, e Francesca, una delle professioniste più esperte e rispettate del settore, porterà la leadership e l’eccellenza nell’esecuzione necessarie per riportare il marchio al livello che merita". 

Francesca Bellettini ha commentato: "Sono veramente onorata di assumere la diretta responsabilità di Gucci, una delle maison di lusso più iconiche al mondo. Sono entusiasta di lavorare sotto la guida di Luca de Meo, la cui visione innovativa e dirompente ci ispira a superare ogni confine. Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida insieme a tutto il team di Gucci e al fianco di Demna, del quale ho sempre ammirato la creatività". 

Jean-Marc Duplaix continuerà a ricoprire il ruolo di chief operating officer di Kering, supportando Luca de Meo nello sviluppo del Gruppo e nella gestione della sua organizzazione. Come conseguenza di questo cambiamento, le funzioni di deputy ceo di Kering saranno eliminate. 

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Renzi: "Meloni metta museruola ai suoi pitbull"

17 Settembre 2025
Matteo Renzi (Ipa)

(Adnkronos) - "Non so se il governo funziona, quello che non funziona sono le rotelle di questo ministro". Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Tagadà su La7, riferendosi a quanto detto da Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, su Italia Viva.  

"Quel signore - ribadisce - non ha le rotelle a posto perché non si deve permettere di dire che sono nel clima delle Brigate rosse. Se questo è quello buono, che deve parlare con il Parlamento, figuratevi gli altri". 

"Io dico a Giorgia Meloni: il clima d'odio se lo vuoi bloccare, inizia a mettere la museruola ai pitbull che hai intorno a te, metti la museruola a chi dice che noi siamo come le Brigate rosse, perché io democratico cristiano non me lo faccio fare il paragone con le Brigate rosse", scandisce Renzi. 

Il leader di Italia Viva parla anche del titolare della Farnesina. "Il governo italiano sulla politica estera non esiste. C'è Tajani che ha fatto la Pimpa in arabo per i bambini della Palestina, è stato il massimo livello politico", afferma Renzi.  

"La senatrice Maiorino, dei Cinquestelle, è stata molto accusata per aver detto una frase molto dura", che Tajani "è un influencer prezzolato da Israele, ma figuriamoci - aggiunge - Gli israeliani vanno a prezzolare gli influencer che servono, nessuno si preoccupa di prezzolare Tajani, perché la politica estera non c'è". 

"La presidente del Consiglio Meloni ha un'ottima reputazione perché nei bilaterali è molto empatica, saluta, stringe le mani, sorride bene, viene bene in foto, ma poi la sostanza è: dov'è la politica estera? Un tempo c'erano Andreotti e Moro alla Farnesina, oggi c'è Tajani", dice Renzi. 

Capitolo centrosinistra. "Bisogna dare atto a Schlein, che non è la mia best friend, che in questi due anni si è fatta un mazzo tanto per tenere insieme tutti - afferma il leader di Italia Viva - Lei dice 'testardamente unitari' e sta iniziando a funzionare. C'è il Pd che è il partito più grosso, poi ci sono il Movimento 5 Stelle e Avs, io sto cercando, possibilmente con Silvia Salis, Gaetano Manfredi, Alessandro Onorato, con tanti sindaci che vorranno starci di costruire una quarta gamba che è la casa dei riformisti. Se ci stanno solo Pd, M5S e Avs con il 40% perdono, in Liguria senza di noi hanno perso, a Genova con noi hanno vinto".  

"Chi va a fare il premier o la premier? Intanto vinciamo che sarebbe già un passo in avanti, teniamo tutti insieme, perché tutti insieme la destra, numeri alla mano, perde, e il leader ha due possibilità: o come ha fatto Meloni, il capo del principale partito" governa "e se vince questa regola a occhio tocca a Schlein", altrimenti "l'alternativa è che si facciano le primarie di coalizione. Se cambia la legge elettorale, trovo più facile che si facciano le primarie. Con questa legge, è più normale che sia il capo del principale partito", conclude Renzi. 

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Dress code a scuola, le nuove regole: cosa non indossare in classe

17 Settembre 2025
 - Ragazzi vanno a scuola

(Adnkronos) - A scuola con l'outfit giusto. L'abbigliamento da indossare in classe è l'argomento di una serie di circolari, diramate dai presidi negli istituti sul territorio, con indicazioni sul dress code. Nel mirino dei regolamenti scolastici finiscono top e canottiere considerate troppo 'minimal', magliette che lasciano scoperte spalle e addome, scollature generose, gonne e pantaloni corti, jeans strappati. Le circolari, emanate dai dirigenti scolastici, includono anche il divieto di indossare cappelli o cappucci durante le lezioni.  

Numerosi istituti utilizzano formule generiche che bandiscono capi d'abbigliamento definiti 'sgarbati' o potenzialmente 'distraenti' per gli altri studenti. Come riporta 'Orizzonte Scuola', le circolari definiscono nuovi divieti agli alunni, invitandoli ad 'adottare un abbigliamento sobrio, decoroso, pulito e ordinato'. Niente 'abiti scollati o eccessivamente sbracciati, pantaloni a vita bassa, minigonne, abiti attillati o trasparenti, short, pantaloncini', si legge in una circolare di un istituto di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) e in una scuola di Pisa.  

Regolamenti e divieti che si estendono anche agli accessori: ci sono scuole che vietano unghie finte per motivi di 'sicurezza', trucchi appariscenti, capelli dai colori vivaci, accessori vistosi e piercing eccessivi. Per i ragazzi, l'attenzione si concentra principalmente su barbe lunghe o incolte. E proprio da un sondaggio di Skuola.net condotto su quasi tremila studenti emerge che circa tre ragazzi su dieci devono prestare attenzione quotidiana al proprio abbigliamento proprio per evitare richiami o sanzioni disciplinari. Solo uno su 5 può vestirsi come vuole senza restrizioni. Mentre a un ulteriore 55% di studenti è 'solo' raccomandato di presentarsi in classe con un look 'adeguato'. (di Giselda Curzi) 

 

 

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Fiere, Ideagroup al Cersaie per riaffermare l'eccellenza dell'arredobagno made in Italy

17 Settembre 2025
Fiere, Ideagroup al Cersaie per riaffermare l

(Adnkronos) - Da quasi 40 anni è tra i protagonisti in Italia nel settore dell’arredobagno e dal 2023 ha esteso la sua proposta al settore del Wellness. Ideagroup, brand mande in Italy nato nel 1987, è pronto a sbarcare al Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredobagno in programma da lunedì 22 a venerdì 26 settembre a BolognaFiere. Ad annunciare le novità che presenteranno in fiera e soprattutto la ricetta del successo, sono i soci fondatori e titolari Roberto Lucchese e Alessandro Colledan, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia. 

"Ideagroup è nata nel 1987 - racconta Roberto Lucchese - perché abbiamo percepito e interpretato con prontezza l'evoluzione che stava avendo il settore dell’arredobagno, riuscendo così ad anticipare le esigenze di un mercato in trasformazione con soluzioni mirate per il consumatore. L’evoluzione del bagno, da semplice stanza di servizio ad ambiente di benessere, anche di dimensioni più grandi, ha determinato la necessità di far convivere nello stesso spazio più prodotti e complementi con caratteristiche molto diverse, mantenendo sempre un equilibrio estetico e funzionale. Questo cambiamento ha coinvolto aspetti diversi e tra loro collegati, in primis la progettazione degli spazi e il volume degli ambienti. Stanze di dimensioni ridotte, che in passato portavano spesso a scelte obbligate, si sono trasformate in stanze con volumi e dimensioni generosi che ci hanno permesso di realizzare progettazioni di arredi e complementi più libere e maggiormente creative". 

"L’approccio di Ideagroup - spiega Lucchese - è diventato quello della progettazione per il 'total bathroom', un ecosistema dedicato alla stanza da bagno e anche agli spazi lavanderia, per offrire un concetto di totalità d’arredo Made in Italy: dal mobile, allo specchio, dalla vasca al box doccia fino al termoarredo. Oggi la nostra sala da bagno ha aperto i suoi confini anche wellness, inteso come benessere e prendersi cura di sé, sempre riflettendo la vocazione industriale unita al savoir-faire artigianale che ci connotano". 

Alessandro Colledan aggiunge: "Ideagroup è stata anche una delle prime aziende del settore ad applicare alla sua produzione nel 2013 i concetti del 'Lean Management', una filosofia gestionale sviluppata da Toyota che punta a eliminare gli sprechi e a massimizzare il valore per il cliente. L'azienda ha sviluppato un proprio sistema di produzione interno, denominato Ips (Idea Production System) che si basa su alcuni principi fondamentali che sono l’eliminazione degli sprechi, il miglioramento continuo, il coinvolgimento delle persone, flussi fluidi e scorte ridotte per accorciare i tempi di attesa e l'accumulo di materiali non necessari. Adottare il Lean Management per Ideagroup non ha significato solo utilizzare specifici strumenti gestionali, ma anche promuovere una vera e propria cultura aziendale basata su efficienza, responsabilità e collaborazione. Questo approccio ci ha reso un’azienda competitiva, resiliente e sostenibile nel tempo, migliorando la qualità dei prodotti e servizi, riducendo i tempi di produzione e contenendo i costi".  

"In un mercato che cambia velocemente, restare fermi - avverte Colledan - equivale a tornare indietro. Per questo oggi non basta avere una strategia: bisogna allenare l’intera organizzazione a migliorare ogni giorno. Con questo obiettivo abbiamo creato la 'Idea Academy' con degli spazi dedicati all’interno dell’azienda per formare i dipendenti dei Reparti Produttivi, dell’Ufficio Tecnico e Commerciale, ma anche e soprattutto per sviluppare competenze e allineare la cultura aziendale. L'Idea Academy è un luogo dove vengono trasmessi i valori, la missione e la visione dell'azienda. In questo modo, si crea una cultura condivisa e un senso di appartenenza tra tutti i collaboratori". 

"Il mercato - osserva Roberto Lucchese - ha riconosciuto il nostro impegno per l’arredo bagno di qualità e i risultati raggiunti confermano la stabilità del nostro modello industriale, fondato su una visione di lungo periodo e su investimenti continui in innovazione e sostenibilità. Abbiamo chiuso il 2024 con un fatturato di gruppo di oltre 90 milioni di euro, in aumento di oltre il 3% rispetto all’anno precedente. Il fatturato in Italia, dove siamo tra i leader di mercato nella fascia medio-alta, rappresenta il 65% del totale, mentre quello estero il 35%. Siamo presenti in più di 30 paesi all’estero con risultati particolarmente positivi in Francia, area Dach, Svizzera e Usa". 

Una realtà internazionale presente in molti paesi e contribuisce a fare tendenza con il Made in Italy. "L'Italia è sinonimo di eccellenza e qualità nell'arredobagno - assicura Roberto Lucchese - grazie al design ricercato, l'abilità artigianale, la cura del dettaglio, la personalizzazione dei prodotti e l'uso di materiali pregiati. Tutte queste caratteristiche che rendono i prodotti Made in Italy un investimento a lungo termine, riconosciuto come un imbolo di lusso e prestigio nel mercato globale. Il savoir-faire artigianale tipicamente italiano, unito a un'avanzata innovazione e a rigorosi controlli di qualità, garantisce che i prodotti siano esteticamente validi ma anche durevoli, funzionali e unici, contribuendo così a sostenere la nostra economia nazionale". 

Anche la filiera corta per l'azienda è un valore aggiunto e va di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la formazione. "La filiera corta - sottolinea Alessandro Colledan - rappresenta un modello che premia la sostenibilità, la trasparenza e favorisce il rafforzamento delle relazioni umane, offrendo benefici tangibili come risposte rapide al mercato. I fornitori sono selezionati per l’80% nel distretto dell’arredamento del Nord-Est e sono scelti per le loro competenze qualitative e serietà professionale. Per questo acquistare da una filiera corta significa garantire qualità del prodotto ma anche maggiore flessibilità e personalizzazione su misura. Per noi filiera corta vuole dire anche sostenere le imprese locali, valorizzando il lavoro artigianale e contribuendo a mantenere vivo il tessuto economico di un territorio vocato all’arredamento". 

"Certamente, riducendo il numero di passaggi e i trasporti - rimarca Colledan - si diminuisce anche l'impatto ambientale legato alla logistica. Questo si traduce in una scelta più sostenibile e consapevole che riguarda anche i materiali. Per la nostra produzione vengono utilizzati materiali innovativi, ripristinabili ed ecosostenibili e il continuo aggiornamento tecnologico ci permette di ridurre al minimo gli sprechi di materie prime ed energia limitando le emissioni di sostanze nocive senza rinunciare alla qualità del prodotto".  

Al Cersaie 2025, uno degli appuntamenti fieristici di settore più importanti del mondo, le novità non mancheranno, come annuncia Roberto Lucchese: "Al Cersaie 2025 siamo presenti con uno spazio espositivo di 550mq dove presentiamo le novità ideate per la stanza da bagno e per il mondo wellness e outdoor. La collezione Sense, caratterizzata da un’estetica geometrica e contemporanea che gioca con i contrasti materici di superfici tra loro diverse, si arricchisce di nuove finiture Fenix in colori accesi e caldi come il Rosso Namib, Blu Shaba, Verde Kitami. Grazie alle caratteristiche tecnologiche distintive di questo materiale, le superfici delle composizioni si distinguono per l’aspetto opaco e la morbidezza al tatto, sono anti impronta e facilmente riparabili in caso di micrograffi grazie alla nanotecnologia. La collezione Nyù, dal design elegante e raffinato, oltre che con l’inserimento delle nuove finiture Fenix viene valorizzata con le nuove finiture di legno in Hpl (High Pressure Laminate) Parquet Light, Parquet Medium, Parquet Dark in tutti gli elementi della collezione. conferendo al mobile un aspetto di naturalezza al prodotto". 

"Per chi ama il design senza tempo - prosegue Lucchese - presentiamo Provence, un nuovo modello di arredobagno dal gusto più classico e curato in ogni dettaglio, ideale per chi è alla ricerca di uno stile riconoscibile per le forme e la tridimensionalità delle linee. Provence si contraddistingue per i moduli con ante a telaio caratterizzate da una cornice esterna che racchiude un pannello bugnato e l’ampia gamma di finiture disponibili: polimerico colorato ed essenza, laccato opaco, lucido e metal color. Maniglie, pomoli e piedini coordinati impreziosiscono la collezione dando un tocco retrò". 

"La nuova vasca Domina, freestanding o a parete, progettata dal designer Claudio Papa, unisce ricerca estetica e innovazione funzionale. Realizzata in M-Solid, un materiale performante e gradevole al tatto, trasforma la stanza da bagno in uno spazio moderno e fluido. Il suo design dalle linee morbide e avvolgenti non è solo estetico ma anche ergonomico, progettato per accogliere il corpo, ottimizzare gli spazi e facilitare l'installazione. Elementi come il piano d'appoggio integrato e il maniglione porta asciugamani opzionale la rendono un prodotto che combina bellezza e funzionalità, trasformando il bagno in un rituale di benessere quotidiano", fa notare Lucchese. 

Ancora, continua Lucchese: "The Wellness Collection presenta un'importante novità pensata specificamente per architetti e interior designer. Nell'attuale panorama del design, assistiamo a una crescente domanda di soluzioni che sappiano interpretare con precisione i gusti e le esigenze di una clientela sempre più esigente e raffinata. Per supportare il prezioso lavoro di questi professionisti, è stata ampliata la gamma di gres porcellanato per il rivestimento delle minipiscine in modo da offrire al progettista la possibilità di contestualizzarle in progetti e ambientazioni con la massima flessibilità".  

"In fiera è presentata in anteprima -annuncia Lucchese - la minipiscina di design Helba 210 nella nuova e raffinata versione con livrea gres Verde Alpi di Florim e guscio interno bianco satinato. Ideale per ambienti indoor e outdoor, Helba 210 offre in uno spazio contenuto alte prestazioni e un’ergonomia curata che permette la contemporanea presenza di tre persone, regalando un benefico idromassaggio con il piacere di un’immersione totale".  

"Altra novità presentata al Cersaie 2025 - conclude Lucchese - è il nuovo accessorio Reef, ideato per riporre accessori e attrezzature per la pulizia della minipiscina. Realizzato in acciaio e disponibile nelle stesse finiture delle minipiscine, è caratterizzato da una struttura portante in tubolare, una base in lamiera forata che consente il deflusso dell’acqua e una tasca contenitiva in lamiera d’acciaio, pensata per portare ordine e praticità a tutto ciò che serve alla minipiscina come copertura, retino e aspiratore". 

 

 

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