
Tregua dal maltempo oggi domenica 23 novembre sull'Italia con maggiori spazi soleggiati, anche se le temperature si manterranno molto basse. Da lunedì 24 arriva una perturbazione con piogge e nevicate.
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma la pausa dalle piogge grazie alla timida rimonta di un campo di alta pressione che garantirà maggiori spazi soleggiati su buona parte del Paese. Da segnalare però le temperature decisamente gelide. L’irruzione di aria artica, che negli ultimi giorni ha alimentato il maltempo, ha trascinato verso il basso i valori termici, ora ben sotto le medie climatiche di riferimento. Sulle pianure del Nord le massime faranno fatica a superare i 5–6°C, mentre al Centro ci si fermerà intorno ai 9–10°C: numeri che raccontano un’Italia avvolta da un freddo dal sapore pienamente invernale.
Tuttavia la pausa avrà vita breve. Una perturbazione in arrivo dal Nord Europa si prepara infatti a destabilizzare il tempo su diverse regioni italiane. Le correnti fredde in ingresso dalla Porta del Rodano - il corridoio naturale tra il Sud-Est della Francia e il Nord-Ovest italiano - favoriranno la nascita di un ciclone mediterraneo, destinato poi a isolarsi sui nostri mari.
Si tratta di una configurazione piuttosto insidiosa in quanto il vortice in formazione, ruotando in senso antiorario, richiamerà venti dai quadranti meridionali che scorreranno lungo un Mediterraneo ancora insolitamente tiepido e ricco di umidità. Questo passaggio sul mare fungerà da “ricarica” energetica: l’aria mite e umida, una volta inglobata nel sistema depressionario, diventerà un vero e proprio carburante atmosferico, capace di potenziare le nubi temporalesche e favorire lo sviluppo di fenomeni meteo intensi.
Le conseguenze? Già da lunedì 24 novembre sono previste piogge persistenti e localmente abbondanti, con il rischio di accumuli importanti e possibili criticità idrogeologiche. I versanti tirrenici - Toscana, Lazio e Campania - e alcune aree della Romagna saranno tra le più esposte, con la possibilità di nubifragi e raffiche di vento. Sugli Appennini, invece, tornerà la neve con accumuli consistenti oltre i 1500 metri.
Il Nord vivrà una giornata più stabile e luminosa, salvo gli ultimi rovesci sul Triveneto, dove la neve potrà scendere fin verso i 600 metri. Il maltempo continuerà ad insistere anche nel corso di martedì 25 con piogge battenti specie sul Triveneto e al Centro Sud; per un miglioramento dovremo aspettare la giornata di mercoledì 26 quando una timida area di alta pressione regalerà maggiori spazi soleggiati a partire dalle regioni del Centro Nord.
Domenica 23. Al Nord: sole e freddo, ma peggiora dal pomeriggio/sera. Al Centro: tregua con schiarite. Al Sud: tregua con schiarite; qualche rovescio sulle tirreniche.
Lunedì 24. Al Nord: piogge veloci su Triveneto, neve su Alpi orientali. Al Centro: nuova perturbazione con rovesci e temporali. Al Sud: piogge sparse specie in Campania.
Martedì 25. Al Nord: piogge al Nord Est con neve sopra i 700 metri. Al Centro: piogge e temporali. Al Sud: nubifragi su Campania e Calabria.
Tendenza: ultime piogge al Sud; altrove rimonta l’alta pressione.

Torna oggi, domenica 23 novembre, un nuovo appuntamento con Francesca Fialdini e con 'Da noi... a ruota libera'. Sono Barbara Alberti, Paolo Belli, Moira Cucchi, Massimo Giusti, Anastasia Kuzmina e Alessandro Preziosi gli ospiti della nuova puntata del programma condotto da Fialdini, in onda alle 17.20 su Rai 1.
Francesca Fialdini ospiterà Alessandro Preziosi che, in 'Sandokan', la serie evento internazionale in onda su Rai 1 dal 1° dicembre, interpreta Yanez de Gomera; da 'Ballando con le stelle' la coppia formata da Paolo Belli e Anastasia Kuzmina. Poi, con Barbara Alberti, spazio alla storia di Moira Cucchi, una donna vittima di violenza fisica e psicologica da parte del suo ex marito, che è riuscita, anche grazie all’aiuto dei figli, a iniziare il 'viaggio del coraggio' per sensibilizzare le donne, vittime della violenza tra le mura domestiche, a chiedere aiuto.
Con lo psicologo Massimo Giusti si parlerà di 'Uno smartphone per amico', lo spot dedicato al tema dell’utilizzo consapevole dello smartphone, nell’ambito della campagna promossa dalla Rai in collaborazione con il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Verissimo torna oggi, domenica 23 novembre, con il secondo appuntamento del weekend. Ecco le interviste e gli ospiti di oggi di Silvia Toffanin.
A Verissimo la storia di un’attrice dal fascino senza tempo: Elena Sofia Ricci.
Interviste di famiglia per Al Bano con la figlia Jasmine Carrisi e, a un mese dalla nascita della loro piccola Clara Isabel, Cecilia Rodriguez con Ignazio Moser.
Per parlare della vicenda che vede protagonista Vittorio Sgarbi, tornerà in studio, ancor più battagliera, sua figlia Evelina.
Silvia Toffanin accoglierà Pietro Orlandi per un aggiornamento sulle nuove piste e documenti spuntati nelle ultime settimane sulla scomparsa, ormai 42 anni fa, di sua sorella Emanuela.
Infine, spazio all’impegno contro la violenza sulle donne di Alessandra Cuevas. Alessandra era solo una bambina quando fu vittima di abusi sessuali da parte di un vicino di casa. Sua mamma Teresa pagò il coraggio di denunciare il colpevole con la sua vita.

La Roma torna a giocare in Serie A. Il club giallorosso oggi, domenica 23 novembre, vola a Cremona per sfidare la Cremonese - in diretta tv e streaming - nella 12esima giornata di campionato. La squadra di Gasperini, prima in classifica a quota 24 punti a pari merito con l'Inter, arriva dal successo interno dell'ultimo turno, dove ha battuto l'Udinese per 2-0 all'Olimpico, mentre quella di Nicola, artefice di un ottimo avvio di stagione che la vede in undicesima posizione con 14 punti, è stata battuta dal Pisa 1-0.
Cremonese-Roma, orario e probabili formazioni
La sfida tra Cremonese e Roma è in programma oggi, domenica 23 novembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Cremonese (3-5-2): Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Barbieri, Payero, Vandeputte, Bondo, Pezzella; Bonazzoli, Vardy. All. Nicola
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Ferguson. All. Gasperini
Cremonese-Roma, dove vederla in tv
Cremonese-Roma sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibile tramite smart tv. Il match si potrà seguire anche sulla piattaforma streaming di Dazn.

Oggi, domenica 23 novembre, alle 14.00 su Canale5 Maria De Filippi conduce un nuovo appuntamento della domenica pomeriggio del talent show ‘Amici’. In studio a giudicare le gare di canto e di ballo: Noemi, cantante multiplatino che prima di valutare i ragazzi presenta al pubblico a casa e in studio il suo nuovo brano ‘Bianca’.
Saranno ospiti l’amatissima Fiorella Mannoia e la star spagnola internazionale di ballo Sergio Bernal. Il ballerino e coreografo Gabriele Rossi valuta la sfida dell’allieva Paola mentre l’A&R manager di Columbia/Sony Elia Burioni quella di Riccardo.
Tornano sul palco del talent ad ascoltare gli inediti i tre network radiofonici RTL 102.5, RDS e RADIO 105 rappresentati rispettivamente da Mario Vai, Filippo Ferraro e Rosario Pellecchia.
Superospite ad Amici il cantautore Fulminacci che si esibisce con il brano ‘Niente di particolare’.

"Io rifatta? Neanche per idea". Prima regola: il 'ritocco' non si deve vedere. Il mercato della medicina estetica in Italia sta vivendo una fase di trasformazione che riflette un cambiamento profondo nelle aspettative dei pazienti. E' l'era dell'accettazione estetica, con incrementi di trattamenti superiori al 20% in Italia, ma anche della crescente diffidenza verso i ritocchi. Ed è così che, dai 757mila trattamenti effettuati nel 2025, emerge un dato: molto diffuso fra chi si rivolge alla medicina estetica è il desiderio di non apparire 'rifatto'. Il fenomeno riguarda soprattutto professionisti, manager e imprenditori, che tendono a cercare risultati naturali e impercettibili. Questo fenomeno, secondo gli esperti che lo definiscono come 'medicina estetica invisibile', sta ridefinendo il settore, allontanandolo dagli stereotipi del passato.
"C'è un crescente timore del giudizio sociale", spiega, confermando la tendenza, Pietro Carlomagno, esperto in medicina estetica e co-fondatore del Centro Medico 'Forma Sana' insieme ad Alessandra Patti, ozonoterapista e medico estetico. "I nostri pazienti vogliono vedere risultati concreti - più energia, meno stress, un aspetto più fresco - ma senza che colleghi o conoscenti si accorgano che hanno fatto ricorso a trattamenti di medicina estetica". Questa esigenza ha portato alla creazione di approcci nuovi, come programmi pensati "specificamente per professionisti sempre più impegnati che necessitano di soluzioni discrete ed efficaci".
Medicina estetica e anti-aging
Il mercato globale dei trattamenti non invasivi, che - si legge in una nota - raggiungerà i 15,23 miliardi di dollari nel 2025, con un tasso di crescita annuale del 10,93%, riflette questa evoluzione. Non si tratta più solo di correggere inestetismi, ma di creare percorsi che combinino medicina estetica e anti-aging per affrontare le cause profonde dello stress e dell'invecchiamento precoce tipici delle professioni ad alta intensità: "Abbiamo recentemente avuto come paziente una professionista molto presente nel mainstream e sui social - racconta Patti - che è venuta da noi proprio perché non voleva fare filler e botulino tradizionali, ma cercava qualcosa di gentile che non bloccasse il viso e che le persone non potessero identificare come intervento estetico. E' la filosofia che stiamo sviluppando".
Nuovo approccio
Il nuovo approccio si basa su una valutazione completa dello stato di salute del paziente durante la prima visita, costruendo programmi personalizzati che vanno oltre il singolo trattamento, illustrano gli esperti. Obiettivo: creare una trasformazione progressiva che tocchi sia l'aspetto energetico che quello estetico, "senza risultare artificiale o evidente". Elemento chiave, spiegano, è l'integrazione tra trattamenti in studio e mantenimento domiciliare: "Non è sufficiente fare un trattamento isolato - puntualizza Carlomagno - Bisogna creare un percorso che includa medicina estetica, anti-aging e skincare personalizzata. Solo così si possono ottenere risultati duraturi e naturali che non tradiscono l'intervento medico".
Personalizzazione
La personalizzazione è uno dei capisaldi dell'approccio: alcuni centri stanno introducendo laboratori interni per creare cosmetici su misura, formulati specificamente per le esigenze di ogni paziente. Gli esperti prospettano un futuro "dove ogni aspetto del trattamento viene calibrato sulle caratteristiche individuali". I dati del 2025 sembrano confermare questa direzione. I professionisti che si rivolgono a questi trattamenti cercano di "combattere lo stress psicosomatico derivante non solo dal lavoro intenso, ma anche dalla pressione sociale di mantenere un'immagine sempre performante", si legge nella nota.
L'obiettivo
"Il nostro obiettivo - conclude Carlomagno - è trasformare lo stress in energia attraverso percorsi integrati. Non si tratta solo di apparire più giovani, ma di sentirsi realmente più energici e performanti, senza dover nascondere o giustificare i propri interventi estetici perché semplicemente non sono visibili". Questa evoluzione del settore, nella visione degli esperti, promette di "abbattere i tabù" legati alla medicina estetica, soprattutto nel mondo professionale dove l'apparenza conta ma l'autenticità è sempre più valorizzata. Con proiezioni che indicano un mercato da 25,62 miliardi di dollari entro il 2030, concludono, la filosofia della medicina estetica 'invisibile' rappresenta un trend che promette di avere un impatto trasformativo nel modo di concepire il benessere e la cura di sé.

Il grande giorno del derby di Milano è arrivato. Oggi, domenica 23 novembre, si gioca a San Siro il big match Inter-Milan. La squadra di Chivu arriva all’appuntamento da prima in classifica, con 24 punti, mentre i rossoneri di Allegri inseguono a quota 22. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere Inter-Milan in diretta tv e streaming.
Inter-Milan, orario e probabili formazioni
Ecco le probabili formazioni di Inter-Milan, in campo alle 20:45:
Inter (3-5-2) Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Sucic, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Chivu.
Milan (3-5-2) Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Estupinan; Pulisic, Leao. All. Allegri.
Inter-Milan, dove vederla
Inter-Milan sarà visibile su Dazn (anche in chiaro) e su Sky per gli abbonati con Zona Dazn (canale 214). Partita visibile anche in streaming sull'app di Dazn.

Verissimo ricorda Ornella Vanoni. Oggi, domenica 23 novembre, in apertura di puntata Silvia Toffanin ricorderà e renderà omaggio all'icona della musica italiana, morta venerdì all'età di 91 anni, con la sua ultima intervista a Verissimo.
A Silvia Toffanin, Ornella Vanoni aveva parlato del suo rapporto con il pensiero della morte: “Per me è facile pensare che la morte sia vicina. Ho praticamente 91 anni. Ma non voglio morire troppo tardi, troppo grande, troppo vecchia insomma. Non voglio perché io voglio vivere finché do alla vita qualcosa e la vita mi dà a me. Il giorno che io non do più o non mi dà più io non voglio vivere”.
L'appuntamento è su Canale 5 alle 16.00.

Veneto, Campania e Puglia al voto oggi e domani per le elezioni regionali 2025. I cittadini sono chiamati ad eleggere il presidente della giunta e il consiglio regionale delle tre regioni. Urne aperte dalle ore 7 alle 23 di oggi, domenica 23 novembre 2025, e domani, lunedì 24 novembre, dalle ore 7 alle 15.
Contemporaneamente si terrà anche il turno elettorale straordinario nei comuni delle regioni a statuto ordinario sciolti per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso: interessati Monteforte Irpino (Avellino), Caivano (Napoli), Acquaro e Capistrano (Vibo Valentia).
Al voto quasi 12 milioni di cittadini. Ecco chi sono i candidati e come funziona il voto, regione per regione.
Veneto
In Veneto sono chiamati alle urne 4.296.562 elettori per eleggere il nuovo governatore e i 49 consiglieri regionali, scelti tra 845 candidati distribuiti in 16 liste. I candidati presidente sono:
Alberto Stefani per il centrodestra (Lega, Fdi, Fi, Udc, Noi Moderati, Liga Veneta Repubblica);
Giovanni Manildo per il campo largo (Pd, M5s, Avs, Il Veneto che Vogliamo, Rete delle Civiche Progressiste, +Europa, Volt Italia, Psi, Movimento Socialista Liberale);
Fabio Bui per i Popolari per il Veneto;
Marco Rizzo per Democrazia sovrana popolare;
Riccardo Szumski per la lista Resistere.
Rispetto al 2020 ci sono 140mila elettori in più: tra questi oltre 252mila giovani al primo voto regionale e 22mila neo-18enni. Le circoscrizioni sono sette, corrispondenti alle province: Treviso è la più popolosa, seguita da Padova, Vicenza, Verona, Venezia, Belluno e Rovigo.
Una particolarità: i veneti iscritti all’AIRE sono 524mila, ma alle regionali possono votare solo tornando in Italia.
Campania
In Campania votano circa 5 milioni di cittadini per eleggere il successore di Vincenzo De Luca e i 50 membri del Consiglio regionale. Le sezioni sono 5825, metà delle quali a Napoli. I candidati presidente sono:
Roberto Fico per il centrosinistra, sostenuto da 8 liste;
Edmondo Cirielli per il centrodestra, sostenuto da 8 liste;
Nicola Campanile Per – Per le persone e la comunità
Giuliano Granato di Campania popolare
Carlo Arnese di Forza del popolo
Stefano Bandecchi di Dimensione Bandecchi
La soglia di sbarramento è 2,5% per tutte le liste, che sarà sufficiente per assegnare uno dei 50 seggi. I seggi sono ripartiti così: 27 Napoli, 9 Salerno, 8 Caserta, 4 Avellino, 2 Benevento.
Puglia
In Puglia sono oltre 3,5 milioni gli elettori chiamati a scegliere il nuovo presidente dopo i dieci anni di mandato di Michele Emiliano. I seggi sono 4.032 distribuiti in 258 comuni. I candidati presidente sono:
Ada da Donno, per Puglia pacifista e popolare (con una unica lista che raggruppa Partito comunista italiano, Potere al Popolo, Risorgimento socialista);
Sabino Mangano per l'Alleanza civica della Puglia, con una unica lista che mette insieme i movimenti Marziani e Next Italia;
Antonio Decaro, candidato dei Progressisti con sei liste: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Decaro presidente, Per la Puglia–Decaro Presidente, Avanti Popolari con Decaro (dove c'è anche il Psi che presenta alcune candidature in Salento);
Luigi Lobuono candidato della coalizione di centrodestra con cinque liste: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega (insieme a esponenti di Udc, Nuovo Psi e Puglia popolare), Noi Moderati-Civici per Lobuono, La Puglia con Noi (solo nelle circoscrizioni Bat, Lecce, Taranto).
Le circoscrizioni sono sei: Foggia, BAT, Taranto, Brindisi, Lecce e l’area metropolitana di Bari. In Puglia è consentito il voto disgiunto tra la lista e il candidato presidente. Cinquanta i seggi in palio in Consiglio regionale più il presidente eletto.
Soglia di sbarramento e al 4% per le liste in coalizione, 8% per quelle singole. ono al massimo due le preferenze che gli elettori possono esprimere ma soltanto se sono a favore di candidati di sesso diverso e che facciano parte della stessa lista. Se si indicano candidati dello stesso sesso o di liste diverse la scheda viene annullata.

Filippo Magnini o Fabio Fognini? Sulla rivalità del fronte sportivo che sta animando le serate di Ballando con le stelle si è espressa anche Federica Pellegrini. L'ex nuotatrice, che lo scorso anno è arrivata seconda nel programma condotto da Milly Carlucci, continua a seguire il programma con interesse e partecipazione, tanto da invitare i suoi follower a votare.
Ma chi è il preferito di Pellegrini? Se qualcuno pensava che nel cuore di Federica potesse ancora esserci posto per Filippo Magnini, si sbagliava di grosso. L'ex nuotatrice ha 'snobbato' l'ex fidanzato, con cui è stata insieme per sei anni dal 2011 al 2017 in una relazione finita in maniera burrascosa.
La preferenza di Pellegrini va quindi a Fabio Fognini, ex tennista e in gara in coppia con Giada Lini: "Daje Fabi! E voi votate mettendo un cuore", è stato il messaggio pubblicato nelle storie Instagram con tanto di emoticon. Con buona pace delle vecchie storie d'amore.

Emma featuring Maria De Filippi. Il duetto che non ti aspetti è andato in scena stasera, sabato 22 novembre, a Tu si que vales. La cantante è stata ospite d'onore nell'ultima puntata del programma televisivo di Canale 5, dove si è esibita cantando 'Amami', uno dei suoi brani più famosi.
Ma sul palco, a sorpresa, non era sola. Con lei infatti, con tanto di microfono e 'coreografia' c'era Maria De Filippi, giurata del programma e grande fan dell'artista e della sua discografia. Ma questa non è una novità, dato che le due si conoscono dal 2010 quando Emma partecipò al talent show di Amici, vincendolo. Il loro rapporto, nato in quell'occasione, negli anni non è mai svanito ed è diventato sempre più forte. "La mia mamma televisiva", ha detto Emma più volte parlando del loro rapporto.
la conduttrice televisiva è scesa in pista e si è messa in gioco lasciando gli altri giurati e il pubblico senza parole. Il video dell'esibizione è diventato virale sui social: "Non avevo mai visto Maria De Filippi in queste vesti", ha scritto un utente.

Nuovo confronto, accesissimo, tra Barbara D'Urso e Selvaggia Lucarelli a Ballando con le stelle. Dopo l'esibizione della conduttrice televisiva, in coppia con Pasquale La Rocca, la giurata l'ha 'rimproverata' di nascondersi dietro il suo ballerino. Un'accusa che Barbara D'Urso ha respinto. Ma è stato solo l'inizio di uno scontro epocale.
"Trovo tutto molto divertente", ha ripetuto più volte D'Urso senza guardare negli occhi la giurata. Atteggiamento che ha infastidito parecchio Lucarelli: "Perché vi lamentate del vostro percorso? Non vi sentite particolarmente valorizzati? Barbara sono qui, mi vedi?", ha detto scuotendo la mano e cercando di attirare la sua attenzione.
"Dato che sono una donna di spettacolo, ho visto che" il cameraman "stava facendo un primo piano e stavo guardando gli amici a casa... col cuore!", ha replicato D'Urso, ironicamente, guardando dritto nella telecamera, ignorando così l'attenzione richiesta da Selvaggia.
Lucarelli ha poi messo benzina sul fuoco tirando in ballo contenuti pubblicati da Barbara sui social nel corso della settimana: "Tu dici che sei sottoposta a una demolizione psicologica lenta e logorante, e che questo programma è un purgatorio televisivo". "Sei qui per giudicare o per parlare di cosa scrivo sui social? Ecco perché mi fai ridere", ha replicato la conduttrice.
Nessuna frenata. Anzi, ulteriore escalation fino a quando D'Urso ha perso la pazienza: "Se continui a interrompermi sei scostumata". "Il pubblico si conquista con un po' di verità e tu non ce la regali mai", ha concluso Lucarelli mettendo fine al confronto. Almeno fino alla prossima settimana.

L'allenamento fa bene al cuore e lo aiuta a superare situazioni di stress. I benefici dell'attività fisica, anche di intensità medio-bassa, sono certificati da decine di studi. Una ricerca in particolare evidenzia l'effetto utilissimo dell'esercizio sugli adulti che, secondo il quadro clinico, rischiano di andare incontro a disturbi cardiaci in età avanzata.
La professoressa JoAnn Manson, dell'Harvard Medical School, sottolinea che l'allenamento 'di forza' due volte a settimana può ridurre la rigidità cardiaca. Per gli anziani che mostrano i primi segni di problemi al cuore, questo programma contribuisce a prevenire ulteriori danni e favorisce il miglioramento dell'efficienza del cuore.
Lo studio
A delineare il quadro provvede uno studio pubblicato su Circulation. La ricerca ha monitorato l'attività di 46 adulti di età compresa tra 45 e 64 anni affetti da ipertrofia ventricolare sinistra, un ispessimento della camera sinistra del cuore che rende più difficile pompare il sangue in modo efficiente. Molti soggetti presentavano anche livelli elevati di biomarcatori cardiaci, sostanze chimiche nel sangue che indicano stress cardiaco o un aumento del rischio di insufficienza cardiaca.
Le persone coinvolte nella ricerca sono state divise in due gruppi, uno dedicato a un programma di allenamento ad alta intensità e un gruppo di controllo. I soggetti inseriti in questo secondo 'girone' si sono dedicati a yoga, esercizi di equilibrio e allenamenti di resistenza leggera.
L'allenamento che aiuta il cuore
Il gruppo di allenamento, invece, ha seguito un piano strutturato, progettato in base al livello di forma fisica di ogni individuo. I partecipanti hanno lavorato con personal trainer e utilizzato cardiofrequenzimetri per monitorare i progressi.
Il programma di allenamento comprendeva camminata, nuoto o bicicletta tre volte a settimana per 30-60 minuti. Nel menù anche allenamenti a intervalli, con alternanza tra fasi di attività intensa fasi di sforzo più moderato. L'allenamento legato alla forza è stato svolto una o due volte a settimana.
Cosa dicono i risultati
Dopo un anno, i risultati. Gli esami cardiaci e i test funzionali hanno rivelato che i partecipanti al programma di allenamento ad alta intensità avevano un cuore più 'flessibile' ed efficiente nel pompare il sangue. Al contrario, il gruppo di controllo non ha mostrato miglioramenti dello stesso livello. Secondo la professoressa Manson, i risultati suggeriscono che l'esercizio fisico costante potrebbe contrastare alcuni danni cardiaci precoci e potenzialmente ridurre il rischio di sviluppare ulteriori patologie.
L'esercizio fisico, come è noto, produce l'abbassamento della pressione sanguigna e il miglioramento dei livelli di colesterolo. L'allenamento che comprende attività legate alla forza aiuta specificamente a mantenere la flessibilità del muscolo cardiaco, che si irrigidisce naturalmente con l'età. Tale flessibilità favorisce un'efficiente circolazione sanguigna e preserva la funzionalità cardiaca in generale.
Il team di Harvard evidenzia che i risultati a lungo termine necessitino ancora di ulteriori studi. Le prove raccolte, però, dimostrano chiaramente che integrare l'allenamento di forza e l'allenamento cardio a intervalli nelle routine settimanali si rivela una ricetta vincente per gli adulti con problemi cardiaci precoci.

La storia delle riforme elettorali nell'Italia 'moderna' inizia col botto. Anzi, col sangue. "L’onorevole Ruini è stato ferito alla testa da una tavoletta lanciatagli dai settori dell’estrema sinistra", si legge nei resoconti della seduta al Senato sulla 'legge truffa', la riforma voluta da Alcide De Gasperi nel '53 e approvata a fatica tra tumulti in aula e di piazza. Un monito, mai ascoltato negli anni a venire, sulla fatica che costa il cambio del sistema di voto. E anche un pò sul prezzo politico che, di solito, paga chi l'ha voluto.
La legge truffa, creata per assicurare piena governabilità alla Dc, non regala il tanto agognato premio di maggioranza allo Scudo crociato, che alle elezioni del '53 si ferma al 49,85%. La riforma dura un anno, abolita in fretta e furia nel '54. "La volontà del popolo ha vinto!", titola l'Unità. Da lì in poi è tutto un confronta, studia, tratta tra i partiti italiani per cercare e approvare il sistema elettorale perfetto, il Graal del potere. Fino ai giorni nostri, con Giorgia Meloni e Elly Schlein descritte come grandi tessitrici dell'ennesimo accordo per riformare il sistema.
Al netto della parentesi della legge truffa, la lunga stagione del proporzionale puro (e del potere custodito nelle mani dei partiti) nell'Italia democratica viene interrotto nel '93, con la legge che vanta un relatore d'eccezione: Sergio Mattarella. Dopo i referendum e il 'minotauro' (il mix di sistemi) che si era creato, il Mattarellum viene approvato senza fiducia da uno schieramento trasversale. Piaceva a tutti? No. "Tradisce lo spirito del referendum", tuona Marco Pannella, che come sempre bastian contrario vota no.
La novità del Mattarellum è il 75% dei seggi maggioritario, con turno unico in collegi uninominali, il resto proporzionale. L'idea alla base della legge è spingere il bipolarismo. E infatti fa salire sul palcoscenico le due star del genere, Silvio Berlusconi e Romano Prodi, che dominano quel periodo.
Il Mattarellum resta in vigore fino al 2005 quando viene sostituito dal Porcellum. Lo votano Fi, An, Udc e Lega. Non l'Unione. Alla base della riforma messa a punto del leghista Roberto Calderoli c'è l''allergia' di Silvio Berlusconi per i collegi, che il Cavaliere vede come terreno di troppo facile conquista per i candidati "di sinistra". Così si torna al proporzionale con un premio di maggioranza e senza preferenze. Il Porcellum regala alla storia maggioranze risicatissime al Senato, che si compone su base regionale.
Come quella di 158 voti a 156 per l'Unione dopo il voto del 2006 segnata dalle 'gesta' del senador Luigi Pallaro. Il Porcellum, che vanta ammiratori e detrattori di pari numero, finisce però sotto i riflettori della Corte costituzionale, che lo dichiara in parte incostituzionale nel 2013. E così si arriva all'Italicum, messo a punto in piena era Matteo Renzi, allora premier. Il disegno del 'rottamatore', ai temi, è ambizioso. Il sistema elettorale, un proporzionale con sbarramento al 3% e premio al 40%, viene definito solo per la Camera. Il Senato, nel progetto di Renzi, deve diventare una assemblea di secondo grado. Se non peggio.
Da qui in poi, la storia è arci nota. Il referendum manda all'aria la riforma Renzi (e anche la sua permanenza a palazzo Chigi), ma intanto la legge elettorale viene approvata. Con il Senato resta tagliato fuori. In più, anche sull'Italicum la Corte costituzionale dice stop. Insomma, si deve cambiare tutto.
Quindi si approda al 'Rosatellum', un sistema misto che viene approvato a larga maggioranza nel 2017 ma con non poca fatica (e diverse fiducie). E con, di nuovo, un monito sempre poco ascoltato. La riforma viene avversata dal M5s, che lo giudica tagliato su misura per le coalizioni di centrodestra e centrosinistra e davvero scomodo per chi di coalizioni non ne vuole sapere. E chi, da lì a poco, finisce al governo? In bocca al lupo a Meloni e Schlein.

Doveva essere uno dei temi sullo sfondo del summit, ma gli sviluppi della guerra in Ucraina - dopo la presentazione del piano di pace proposto da Donald Trump - hanno rubato la scena al G20 in Sudafrica, il primo nella storia del continente africano. Al Nasrec Expo Centre di Johannesburg si è aperto il blindatissimo vertice delle 20 economie più importanti del pianeta, con un'assenza pesante: quella degli Stati Uniti. Al punto che il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa "non effettuerà il passaggio di consegne" del G20 all'incaricato d'affari Usa, come annunciato dal ministro degli Esteri Ronald Lamola: se gli Usa vogliono essere rappresentati al vertice dei leader del G20 - il succo del discorso - dovrebbero mandare qualcuno di rango adeguato.
Nonostante il forfait americano, i leader presenti hanno adottato una dichiarazione finale a larghissima maggioranza (l'Argentina non ha firmato il documento, lamentando la mancanza di consenso tra tutti i membri e un testo parziale sul conflitto in Medio Oriente), che spazia dalla riforma del Wto ai temi legati ai materiali critici. Tuttavia, è il conflitto in Ucraina a dominare le discussioni, sia sulla scena sia dietro le quinte. Una fitta girandola di telefonate e incontri, iniziata venerdì e culminata ieri con la riunione dei cosiddetti 'volenterosi', ha visto i leader confrontarsi sul controverso piano in 28 punti stilato dalla Casa Bianca per porre fine al conflitto ucraino. Tra i presenti c'era la premier Giorgia Meloni, che venerdì ha avuto una telefonata con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, prima di incontrare i vertici Ue Ursula von der Leyen e Antonio Costa.
La riunione ha messo attorno a un tavolo i leader europei (tra cui Macron, Merz e Meloni), insieme ai rappresentanti di Gran Bretagna, Giappone e Canada, sfociando in una dichiarazione congiunta[1] in cui i leader accolgono "favorevolmente i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina". Il focus resta sul piano in 28 punti elaborato da Trump[2], che prevede, tra l'altro, il riconoscimento di Crimea e Donbass come territori russi. Per i 'volenterosi', quel documento contiene "elementi importanti" che "saranno essenziali per una pace giusta e duratura" e rappresenta "una base su cui lavorare ulteriormente".
Le perplessità
Non mancano però forti perplessità sulla soluzione targata Trump. "I confini non devono essere cambiati con la forza", sottolineano i leader nel documento, esprimendo preoccupazione per "le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che potrebbero lasciare l'Ucraina vulnerabile a futuri attacchi". Il riferimento è al punto del piano Trump che prevede la riduzione dell'esercito ucraino a 600.000 unità. I leader ribadiscono che l'attuazione degli elementi relativi all'Unione Europea e alla Nato richiederebbe il consenso dei rispettivi membri, confermando il loro "sostegno costante all'Ucraina" e assicurando: "Continueremo a coordinare da vicino con l'Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni".
Le perplessità sono condivise anche all'interno del governo italiano. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito in un tweet il piano Trump "duro", con punti "inaccettabili", ma comunque "il punto di partenza" di una trattativa. La linea della premier, spiegano fonti governative, è quella di partire dagli elementi positivi del piano, a partire dalle garanzie di sicurezza per Kiev modellate sull'articolo 5 della Nato, come l'Italia propone da tempo.
A Ginevra incontro Ue-Usa-Ucraina
Le diplomazie continuano a lavorare. Oggi, a Ginevra, rappresentanti delle potenze europee parteciperanno ai colloqui con Stati Uniti e Ucraina sul piano di pace proposto da Washington: per l'Italia sarà presente il consigliere diplomatico della premier, Fabrizio Saggio, che ha lasciato in anticipo i lavori del G20. Lunedì, invece, i vertici Ue hanno convocato un incontro straordinario sull'Ucraina con tutti i 27 leader dell'Unione Europea, a margine del summit Ue-Unione Africana a Luanda.
Di Ucraina Meloni ha parlato anche durante il suo intervento nella prima sessione del G20, ribadendo che l'Italia "è pronta a lavorare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta" e sottolineando come "l'Italia stia già contribuendo in Medio Oriente per consolidare un risultato fragile ma comunque molto importante". La premier ha richiamato anche il Piano Mattei per l'Africa e le azioni di contrasto ai trafficanti di esseri umani: un punto, quest'ultimo, ripreso nella dichiarazione finale dei leader, documento di 30 pagine che auspica modifiche all'architettura del Wto e una riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per renderlo più inclusivo. Altri passaggi sono dedicati ai rischi e ai benefici dell'intelligenza artificiale e alla necessità di proteggere la catena del valore dei minerali critici dalle tensioni internazionali.
(dall'inviato Antonio Atte)

Selvaggia Lucarelli boccia Nancy Brilli e il pubblico fischia. Scintille a Ballando con le stelle dopo l'esibizione dell'attrice che ha portato in scena una salsa, in coppia con Filippo Zara, e che ha ottenuto un totale di 22 punti dalla giura, con un 3 da Guillermo Mariotto e un 4 da Selvaggia Lucarelli.
E il commento 'velenoso' è arrivato proprio da Lucarelli che ha, nuovamente, criticato lo show portato in scena da Brilli. "C'era poca incoscienza e pochissima allegria: era davvero brutto", ha esordito la giurata tra i fischi del pubblico. "Selvaggia quanto rompi, era molto allegro. Che ho sbagliato ci credo, ma non che fosse allegro", ha replicato Brilli con tono scocciato.
Poi, è arrivata la stoccata di Lucarelli: "Pensavo stessi crescendo, ma poi ripiombi in questa zona grigia... magari non sarai ultima classifica ma sei sempre lì, ma siamo arrivati ad un punto in cui escono gli ultimi e inevitabilmente tocca a te... Io purtroppo devo dirti la verità", ha concluso.

Paul Pogba torna in campo. Ventisei mesi dopo l'ultima volta. Il centrocampista francese, reduce da oltre due anni di stop tra problemi fisici e una squalifica per doping, è tornato a giocare con il Monaco, nella partita di Ligue 1 contro il Rennes. L'ex Juve è entrato in campo solo poco prima del 90esimo, per una manciata di minuti, e nonostante la sconfitta dei suoi per 4-1 ha ritrovato il sorriso per la fine di un incubo. "Ho provato tantissime emozioni. Ero contento, ma un po' triste per il risultato" ha detto nell'intervista post-partita ai microfoni di Ligue 1+.
Pogba ha spiegato di essersi emozionato nel giorno del suo ritorno in campo, anche in virtù dei tanti applausi del pubblico. Il Roazhon Park, lo stadio del Rennes, lo ha accolto alla grande, anche da avversario. Al triplice fischio, il francese si è inginocchiato per qualche minuto e in seguito ha raccolto gli applausi dei tifosi: "Non me lo aspettavo. Un grande grazie ai tifosi che mi hanno supportato . Il calcio è la cosa che amo di più al mondo e sono contento di essere tornato. Ho sofferto per ciò che è successo". E ancora: "Sono un combattente. Il calcio non è finito per me e voglio divertirmi ancora. Ho lavorato, ho aspettato più di due anni per tornare. Continuerò a lavorare per nuovi obiettivi".

Donna accoltellata nel piazzale di casa a Qualiano (Napoli), i carabinieri cercano un uomo in fuga. Intorno alle 21:30, i carabinieri della sezione Radiomobile di Giugliano in Campania sono intervenuti nel parco Cerqua per una donna ferita. Secondo una prima ricostruzione ancora tutta da verificare, una 35enne è stata accoltellata più volte in varie parti del corpo, mentre era nel piazzale antistante la sua abitazione. A sferrare le coltellate, un uomo ancora sconosciuto. La vittima è stata portata in pericolo di vita all’ospedale di Giugliano. Indagini in corso per ricostruire la vicenda.

Esibizione a sorpresa a Ballando con le stelle oggi 22 novembre. A scendere in pista come ballerina per una notte nella nona puntata è stata un volto che all'Auditorium conoscono piuttosto bene: Milly Carlucci, o almeno, la sua 'sosia'. L'attrice e comica Giulia Vecchio ha portato nella prima serata di Rai 1 un'imitazione pressoché perfetta della storica conduttrice, che si è lasciata andare anche a un imprevisto, e un po' confuso, ballo sulle note di musica disco.
Vecchio ha 'rubato' poi la scena alla 'vera' Carlucci, rivolgendosi alla giuria e ottenendo, come al solito, tutti 10. "Mi fate un po' paura voi due" è stato il commento di Selvaggia Lucarelli, per una volta addolcita dallo spettacolo in pista. Alla fine Milly, divertita e un po' disorientata, ha dato appuntamento a Vecchio più avanti nel corso della serata, quando l'attrice tornerà in pista per ballare una salsa.

Barbara D'Urso ha portato in scena a Ballando con le stelle un momento fondamentale della sua vita, quando ha trovato una lettera del padre che ha cambiato la visione che aveva di lui. "Ho sempre visto mio padre come un uomo molto rigido, dopo la morte di mia mamma lui si è risposato e ha avuto altri tre figli", ha esordito la conduttrice televisiva.
"Non ricordo un suo abbraccio, nemmeno quando è morta mia mamma. Era anaffettivo, noi siamo in sei e abbiamo tutti un trauma per avere avuto un padre così", ha aggiunto. Ma un giorno tutto è cambiato: Barbara ha trovato una lettera scritta dal padre e indirizzata al nonno di Barbara. "In questa lettera lui pregava suo padre di acconsentire al matrimonio con mia madre, l'amore della sua vita. Quell'amore, fortissimo, era ostacolato dalla famiglia di mio padre che non voleva questo matrimonio", ha spiegato.
"Loro si sono sposati da soli. Poi, sono nata io, mi hanno chiamata Maria Carmela come mia nonna e i genitori di mio padre hanno accettato finalmente mia mamma. Quando è morta, giovanisima, mio padre ha perso completamente la testa". Dopo quella lettera Barbara D'Urso ha imparato a conoscere profondamente il padre, cambiando totalmente la visione che aveva di lui: "Nel momento in cui ti rendi conto che tuo papà non era come te lo immaginavi è chiaro che ti cambia la visione del mondo maschile", ha raccontato.

Il Napoli non sbaglia. I campioni d'Italia vincono 3-1 contro l'Atalanta allo stadio Maradona oggi, sabato 22 novembre, e tornano in testa alla classifica di Serie A con 25 punti (in attesa di Roma e Inter, ora a -1). Decidono la super doppietta di David Neres e la rete del tris di Noa Lang, chiusura di un primo tempo di altissimo livello per gli azzurri. Prima sconfitta sulla panchina bergamasca per Raffaele Palladino: alla Dea non basta il guizzo di Scamacca nella ripresa.
Inizio di gara tattico con il Napoli più intraprendete. Al 17' la squadra di Conte passa in vantaggio. Palla in profondità di Hojlund per Neres che brucia Ahanor in velocità, entra in area e batte con il mancino Carnesecchi per l'1-0. L'Atalanta prova a reagire, portando diversi uomini nei pressi dell'area avversaria ma non trova sbocchi. Al 36' Lookman al limite dell'area serve Pasalic che spreca tutto aprendo troppo il destro. Poco dopo il Napoli raddoppia. Al 38' è ancora il brasiliano Neres mattatore, battendo nuovamente Carnesecchi con un sinistro incrociato per il 2-0. La squadra di Palladino accusa il colpo e al 45' la formazione di Conte cala il tris: Hojlund tocca per Di Lorenzo che sterza in area e crossa sul secondo palo per Lang, che di testa anticipa Bellanova e mette dentro il pallone del 3-0.
Il tecnico nerazzurro cambia e a inizio ripresa inserisce Scamacca e Kossounou per Pasalic e Ahanor, ma è ancora il Napoli pericoloso. Al 46' dopo un rimpallo in area nerazzurra, McTominay calcia forte in porta col destro incrociato ma Carnesecchi risponde alla grande deviando la palla in corner. Gli orobici aumentano i ritmi nel tentativo di riaprire la gara e al 51' dialogo nello stretto tra Lookman e De Ketelaere con il belga che prova a piazzare un pallone rasoterra a incrociare che esce di poco. Il gol dell'Atalanta arriva un minuto dopo. Al 52' sul cross dalla destra di Bellanova arriva la perfetta girata volante di Scamacca che non lascia scampo sul primo palo a Milinkovic-Savic per il 3-1.
Gli ospiti provano a scardinare la retroguardia avversaria con Scamacca e Lookman, i più pericolosi, ma senza successo. Nel finale succede poco o nulla. Conte torna a sorridere.

Dramma della disperazione a Brindisi: un uomo di 41 anni, in cura al Centro di igiene mentale, per problemi psichiatrici, ha accoltellato in casa e ucciso il padre di 70 anni. È accaduto al quartiere Sant'Elia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno sentendo alcuni testimoni presenti. Il 41enne è stato fermato. Sarà sentito dal pm di turno ma il quadro sembra abbastanza chiaro.
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