Asl Gallura, 'dopo raccolta portarli all'Ispettorato Micologico'... 
"Io penso che abbiano fatto bene". Così Laura Efrikian, ospite oggi a La volta buona, ha commentato la scelta delle gemelle Kessler di ricorrere al suicidio assistito, decisione che nei giorni scorsi ha accesso un dibattito pubblico.
Interpellata da Caterina Balivo, l'attrice ha espresso il suo punto di vista: "Io penso tutto il bene possibile, soprattutto perché lo hanno scelto loro. Nasciamo e poi cosa dobbiamo fare? Vivere per forza fino a quando decide il destino?".
Secondo Efrikian è possibile che le gemelle abbiano preso la decisione insieme anche per le condizioni di salute forse difficili: "Può essere che abbiano deciso in armonia che non era più ora di continuare, magari non stavano bene, qualunque cosa sia successa io trovo che loro siano state coraggiose e io farò così", ha aggiunto. "Se penserò - ha aggiunto l'attrice - che non avrò più le possibilità di fare le cose che voglio io non voglio pesare sui miei figli e diventare una specie di ortaggio, io voglio farla finita". Parole che hanno ottenuto l'approvazione dal pubblico in studio.

Caltagirone Editore comunica che, a partire dal 2 dicembre, Roberto Napoletano assumerà l’incarico di direttore de Il Messaggero.
Nato a La Spezia nel 1961, Napoletano torna alla guida del quotidiano di Roma che ha già diretto dal 2006 al 2011 passando successivamente alla direzione de Il Sole24ore. Dall’aprile del 2024 Napoletano ha ricoperto il ruolo di direttore de Il Mattino di Napoli.
L’Editore, si legge in una nota ringrazia il direttore uscente, Massimo Martinelli, che assumerà la direzione del Master in Giornalismo e Media Communication “Paolo Graldi” e rivolge a Napoletano i migliori auguri di buon lavoro.
Contestualmente, Caltagirone Editore comunica che sempre dal 2 dicembre Vincenzo Di Vincenzo sarà il direttore del quotidiano Il Mattino. Nato a Napoli nel 1959, Di Vincenzo ha svolto la sua carriera all’interno dell’agenzia Ansa dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità a Napoli, Roma e Milano. Dallo scorso 27 maggio Di Vincenzo ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore del quotidiano. "L’Editore rivolge a Vincenzo Di Vincenzo i migliori auguri di buon lavoro e ringrazia il direttore uscente Roberto Napoletano", si legge nella nota.

A Milano sono state campionate in tutto 29 abitazioni nel tentativo di identificare l'origine del focolaio di 11 casi di legionella (con un morto), rilevato nel quartiere San Siro, zona adiacente a via Rembrandt. Si tratta sia delle abitazioni dei casi (in totale 10, in quanto 1 abitazione non è accessibile) sia "alcune abitazioni di controllo", riepiloga l'Ats nell'aggiornamento diffuso oggi. Gli esiti al momento disponibili sono quelli "riferiti a 4 abitazioni", di "2 casi e 2 controlli" e "hanno evidenziato 1 sola positività in abitazione di controllo a cui sono seguite le indicazioni per la bonifica", comunica l'agenzia di tutela della salute.
Nel frattempo, informa ancora l'Ats, "si è proceduto alla verifica delle torri evaporative della zona che sono state tutte censite e valutate. Per una di esse si è reso necessario effettuare il campionamento in quanto in funzione. In parallelo sono stati campionati diversi punti della rete acquedottistica pubblica. Le analisi di laboratorio di questi punti sono tuttora in corso".
Gli esperti hanno allargato l'indagine anche ad altri siti sensibili del quartiere, con particolare riferimento a luoghi di possibile frequentazione comune. Questi luoghi "sono stati ispezionati, ma senza riscontro di situazioni a rischio. Nel quartiere non sono presenti fontane ornamentali che potrebbero essere fonti di dispersione della legionella. Tuttavia proseguono le attività di verifica ad ampio spettro", spiega l'Ats.
I ricoveri
"Attualmente risulta ancora ricoverato un paziente". I casi di infezione[1], conferma l'agenzia di tutela della salute, riguardano persone che "abitano tutte in edifici diversi uno dall'altro, cioè non sono collegati tra di loro dall'abitare nello stesso condominio".
Come si diffonde la legionella
La legionella, ricorda l'Ats, è un batterio che vive "negli ambienti acquatici da cui può diffondersi nella rete idrica delle abitazioni e di altri impianti". Il contagio avviene esclusivamente attraverso "l'inalazione di minuscole gocce (aerosol)" di acqua contaminata, mentre "non è possibile il contagio da persona a persona, né bevendo l'acqua".

Dove vanno messe le uova? Come vanno lavate le spugnette per i piatti? Il pollo crudo va lavato? Domande che possono rimbalzare ogni giorno in ogni cucina, con dubbi legittimi e risposte che, solo apparentemente, sono scontate. Gli italiani, tra elettrodomestici e fornelli, non sanno sempre come comportarsi e come gestire gli alimenti.
Spesso ignorano che nel pesce conservato a lungo e male si accumula in quantità eccessive una sostanza tossica chiamata istamina, o che la cottura ad alte temperature (al forno, alla griglia o in frittura) di alimenti ricchi di amido come patate e pane può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena.
I dati sugli errori più comuni nelle cucine del Belpaese emergono dalle risposte al questionario 'Mangiasicuro!' dell'Istituto superiore di sanità, nell'ambito del progetto Sac (Sicurezza alimentare casalinga). Scadenza, salute e igiene sono le tre parole più frequenti che gli italiani associano alla sicurezza alimentare casalinga.
Gli esperti Iss hanno stilato 10 regole da seguire nella preparazione e conservazione dei cibi:
1. Pentole e padelle antiaderenti vanno cambiate quando il rivestimento è graffiato o rovinato perché possono rilasciare sostanze nocive per la salute a lungo termine.
2. Le spugnette per i piatti vanno pulite ad ogni utilizzo, disinfettate o lasciate in acqua bollente per 5 minuti almeno una volta a settimana e cambiate una volta al mese, per abbassare il più possibile la carica batterica.
3. La disposizione degli alimenti in frigo non deve avvenire in modo casuale. Ad esempio, le uova vanno conservate nel loro contenitore originale nel ripiano centrale del frigo, dove la temperatura rimane costante. Gli alimenti cotti vanno separati da quelli crudi e quelli pronti al consumo (per esempio affettati e formaggi) vanno posti in un ripiano dedicato.
4. Il corretto scongelamento dei cibi deve avvenire rispettando la catena del freddo, possibilmente passando per il frigorifero.
5. Vanno usati taglieri dedicati per alimenti crudi o pronti, oppure i taglieri stessi vanno puliti prima di cambiare alimento (ad esempio insalata e pesce o carne crudi).
6. Il pollo crudo non va mai lavato prima della cottura, per evitare la diffusione di batteri alle superfici della cucina interessate (in particolare il lavandino).
7. Per evitare la formazione di sostanze potenzialmente tossiche come l'istamina, il pesce fresco va consumato in tempi brevi, così come quello già in scatola una volta aperto. Va garantito il mantenimento della catena del freddo.
8. Non tutti i prodotti pronti (ready to eat) vanno consumati direttamente: seguire sempre le modalità d'uso riportate in etichetta dal produttore.
9. Cuocere troppo (bruciare) i cibi, specie se ricchi di amido (patate e pane), può essere un problema per la salute, in quanto può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena.
10. E' importante variare gli alimenti, rispettando porzioni e frequenze, prediligere vegetali, cereali integrali e utilizzare legumi almeno due volte a settimana come secondo piatto.

Giada Lini e la stoccata pungente al suo allievo Fabio Fognini a Ballando con le stelle. La maestra di ballo, scherzando ma non troppo, si è lamentata con l'ex tennista dei numerosi infortuni accumulati in tanti anni di carriera. Acciacchi assortiti che rendono difficile progettare e pensare alle performance da portare in pista di settimana in settimana. Per questo, la ballerina ha paragonato le prestazioni dell'ex tennista ligure a quelle del giornalista Alan Friedman, protagonista non indimenticabile dell'edizione 2024 di Ballando. Il giornalista in coppia con Lini venne eliminato durante la sesta puntata, a causa del televoto.
"Comunque lui ha due spalle rotte, due polsi rotti, i piedi rotti", ha esordito Giada Lini, conversando con Francesca Fialdini, anche lei infortunata, e Giovanni Pernice. "La testa rotta...", ha scherzato Fognini.
E poi ha aggiunto: "Gli ho detto: facciamo una presa? ‘No, ho i polsi rotti.’ Caricami qua. ‘No, ho le spalle rotte.’ Andavo meglio con Alan Friedman”. Un confronto che non è passato inosservato, ma la battuta è stata accolta con una risata da Fognini.
Sentenza della Corte d'appello di Sassari...
Per dieci l'accusa di associazione con finalità di terrorismo...
L'Italia torna in campo oggi, venerdì 21 novembre, nella semifinale di Coppa Davis a Bologna. Dopo il successo nei quarti di finale contro l'Austria, 2-0 grazie alle vittorie di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, gli azzurri hanno prenotato (per la quarta volta consecutiva) la semifinale, contro il Belgio, che ha superato invece la Francia con lo stesso punteggio.
In caso di passaggio del turno, l'Italia affronterà in finale la vincente della sfida tra Spagna e Germania.

Un 81enne di Asti è stato ricoverato oggi, venerdì 21 novembre, all'ospedale Cardinal Massaia per sospetto caso di febbre emorragica di Marburg. Si è recato al pronto soccorso, perché presentava "febbre e sintomi gastrointestinali", e lì ai medici ha detto di "essere tornato da un viaggio in Etiopia e di aver visitato un'area del Paese africano in cui sono stati segnalati focolai di febbre emorragica".
Gli esami del sangue sono stati inviati all'Inmi Spallanzani di Roma per la verifica della diagnosi di sospetta febbre emorragica di Marburg. Nel caso di conferma della diagnosi "il paziente verrà trasferito in una struttura con le misure di sicurezza idonee", conclude l'azienda sanitaria.

"Le sfide future di Angsa sono legate al fatto che con la nuova normativa finalmente c'è un cambio di paradigma epocale fondamentale: il riconoscimento della persona e del suo diritto all'autodeterminarsi, qualunque sia la condizione di partenza". Lo ha detto Arianna Porzi, presidente Angsa Torino Odv, intervenendo alla Camera dei deputati all'incontro con la stampa organizzato per celebrare i 40 anni dell'Associazione nazionale genitori persone con autismo.
Porzi ha spiegato che questo cambio di prospettiva impone una revisione dei servizi e delle modalità di approccio. "L'autismo - sottolinea è una condizione controintuitiva, per cui bisogna conoscerla per comprenderla e per poter approntare i servizi adeguati che possano veramente riconoscere i loro bisogni". Ha quindi richiamato il diritto delle persone autistiche a percorsi costruiti su misura: "Serve una risposta al loro diritto a un progetto personalizzato, autodeterminato di vita, e che ci siano risorse e modalità di approccio all'autismo adeguate per tutti".

"E' necessario che si intervenga sul rifinanziamento del Fondo autismo che è stato finanziato da quando è stata approvata la legge 134, cioè dal 2016, e che da 2 anni non ha più finanziamenti". Lo ha detto Giovanni Marino, presidente nazionale di Angsa-Associazione nazionale genitori persone con autismo Aps Ets, intervenendo alla conferenza stampa alla Camera dei deputati organizzata per celebrare i 40 anni dell'associazione, oggi composta da una rete di 70 realtà territoriali e rappresentativa di 4mila famiglie.
Marino ha evidenziato l'urgenza di garantire continuità ai progetti di ricerca e ai nuovi servizi, richiamando anche le indicazioni dell'Istituto superiore di sanità, e indicato un secondo nodo cruciale: "Bisogna avere il coraggio di mettere mano alla revisione dei criteri di accreditamento delle residenze. Senza una riforma - avverte - queste residenze rischiano di essere erroneamente assimilate a istituti, con la spinta di chiudere tutto". Una prospettiva che "significa mandare in rovina le famiglie delle persone con autismo e tutti quelli che di una residenza hanno bisogno quando non hanno più la famiglia dietro le spalle".

"Dobbiamo vedere in ogni persona le potenzialità e non solo i limiti". Così Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, intervenendo alla Camera dei deputati all'incontro con la stampa organizzato per celebrare i 40 anni di Angsa-Associazione nazionale genitori persone con autismo, che oggi rappresenta una rete di 70 realtà territoriali e 4mila famiglie di persone con disturbo dello spettro autistico.
Il ministro ha spiegato che dall'attività di Angsa può arrivare un sostegno rilevante sia alla ricerca sia alla riabilitazione, ricordando gli obiettivi della riforma sulla disabilità. "Benessere, salute, riabilitazione e medicina - sottolinea - sono fondamentali, ma poi nella vita di ogni persona è importante anche la dimensione sociale, lavorativa e ricreativa". Locatelli ha concluso evidenziando la necessità di un cambio di prospettiva: "Su questo dobbiamo fare ancora tanto".

Un’esperienza che racconta il cibo come linguaggio, il benessere come stile di vita e la comunicazione come connessione: Bsg presenta Squisitus, un nuovo hub esperienziale dedicato al mondo food & lifestyle, che segna un’evoluzione strategica dell’agenzia e centrale media indipendente, attraverso un’operazione di stretching marketing. Forte di oltre 35 anni di esperienza nella comunicazione integrata Bsg, in partnership con Passione per il food, società di consulenza specializzata in gdo e horeca, in Italia e all’estero, porta la propria competenza creativa e imprenditoriale in un territorio ad alto potenziale narrativo, dove il cibo diventa un mezzo capace di unire persone, brand e territorio. Squisitus nasce come format espositivo originale in cui gusto, benessere e storytelling si fondono per supportare aziende e marchi nella costruzione di strategie di comunicazione innovative, crossmediali e orientate all’experience marketing, con l’obiettivo di stringere relazioni e sviluppare nuove opportunità di business. Un progetto che interpreta il cibo non solo come alimento, ma come esperienza culturale e sensoriale, strumento di racconto e condivisione, capace di promuovere e incentivare il networking.
Guidato dal payoff ‘healthy-sport,tasty’, Squisitus dà voce a un nuovo modo di intendere lo stile di vita contemporaneo: un equilibrio tra gusto, benessere e vitalità. Il logo, un cerchio di anelli intrecciati nei colori dell’Italia, rappresenta connessione e continuità, valori che ispirano l’intero progetto. A firmare l’identità visiva sono l’art director Antonio Tropeano e l’architetto Luigi Polisi che, in sinergia con il team creativo, tradurranno il concept in un progetto di ambient marketing capace di connettere spazio, esperienza e comunicazione. “Il cibo - commenta Roberta Ceccarelli, ceo di Bsg - non è soltanto alimentazione, ma un linguaggio che racconta identità, valori e relazioni. Con Squisitus vogliamo offrire alle aziende uno strumento di visibilità e comunicazione autentico e partecipativo, fondato sulla logica della sharing economy. In un contesto dove il gusto incontra il benessere, in un equilibrio in cui il cibo diventa media e la comunicazione diventa connessione”.
“Squisitus - sottolinea Giuseppe Pepè Sciarria, ceo di Passione per il Food e cofondatore del progetto - nasce da un’idea semplice: riportare il food al suo significato originario, quello di incontro e condivisione. Per noi la relazione è la base di ogni sviluppo commerciale: assaggiare insieme, confrontarsi, costruire fiducia. È così che i racconti si trasformano in risultati”. Oltre a coinvolgere aziende e brand del comparto food & beverage, Squisitus si rivolge anche a realtà non food che operano a supporto della filiera alimentare, creando un dialogo tra mondi complementari e trasformando l’evento espositivo in un autentico ecosistema collaborativo di relazioni e innovazione. Il debutto di Squisitus è fissato per il 14 e 15 gennaio a Marca by BolognaFiere: un’area polifunzionale tra show cooking, degustazioni, multimedia e cultura, dove gusto, benessere e comunicazione si fondono in un’unica esperienza da vivere e raccontare.
Arcangeli, docente relatore: 'Simone ha avuto coraggio, bravo'... 
"Fra i grandi atenei italiani, questa università è una realtà che ci rende orgogliosi per la sua capacità di guardare con determinazione al futuro, per il suo dinamismo, la capacità di crescita, ma innanzitutto per il suo senso di comunità. Non a caso il titolo scelto per questa inaugurazione - 'Un futuro da plasmare nello spazio della comunità' - richiama immediatamente il valore della responsabilità condivisa, il senso di appartenenza e la necessità di costruire insieme, giorno dopo giorno, un orizzonte nuovo. E su questo sono certo che porterà un contributo illuminante la lectio magistralis di Suor Raffaella Petrini". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi all'inaugurazione dell'anno accademico dell'università Tor Vergata di Roma.
"Comunità - ha sottolineato - è lo spazio reso vivo dall'impegno di chi ogni giorno si impegna per garantire, attraverso la formazione, un futuro ai nostri giovani e alla società che beneficerà delle loro competenze. Comunità è lo spirito di condivisione che ha abitato questo nostro campus per il Giubileo dei giovani, inondato di ragazzi e ragazze, intorno a Papa Leone XIV. Comunità è, non da ultimo, la capacità di farsi carico dei fragili avendo sempre come faro il valore umano del 'prendersi cura'. Solo con questo senso di comunità - e questo mi preme sottolinearlo da medico, ancor prima che come ministro della Salute - è davvero possibile pensare a un futuro sostenibile per la nostra sanità", ha concluso il ministro ed ex rettore dell'università di Tor Vergata.
"Stiamo lavorando - ha aggiunto - per rendere più attrattive tutte le professioni mediche, sanitarie, socio-sanitarie in Italia, per scongiurare la fuga all'estero dei nostri professionisti. La maggior parte delle risorse stanziate con le leggi finanziarie sono state destinate ad affrontare le carenze di personale, in modo da migliorare le condizioni di lavoro, le retribuzioni e la sicurezza di tutti operatori. Finalmente la sanità è al centro dell'agenda politica. Anche la Manovra 2026 garantirà incrementi significativi di risorse per la sanità pubblica, che verranno usate soprattutto per assumere medici, infermieri e altri operatori e per alzare le indennità di specificità e soprattutto per fare più prevenzione che rappresenta il mainstream del ministero".
E infine: "Come ben sappiamo, la cura non può limitarsi a terapie, protocolli o procedure. Curare significa prima di tutto mettersi in relazione, ascoltare, avere empatia. Significa riconoscere il paziente non solo nella sua dimensione fisica, nella sua fragilità, nella malattia, ma nella sua interezza di persona, con bisogni, domande e speranze. Questa non è una semplice aggiunta all'etica del medico: è la sua essenza. Per questa ragione, ci tengo a ricordare il passo avanti che lo scorso anno nella legge di Bilancio 2025 abbiamo portato avanti con grande forza: la decisione di inserire il principio di umanizzazione delle cure nei livelli essenziali di assistenza. E' un cambio di prospettiva che vogliamo rendere concreto e per questo stiamo finalizzando il regolamento attuativo di questa norma: per rafforzare in modo strutturale le politiche di umanizzazione e personalizzazione dell'assistenza, con un'attenzione particolare ai pazienti cronici, ma anche alla formazione del personale sanitario, perché l'umanità - tanto quanto la competenza clinica - si apprende, si coltiva, si custodisce".

L'Ebu, l'Unione europea di radiodiffusione che organizza e detta le regole per l'Eurovision Song Contest, ha annunciato di aver cambiato le norme del voto della manifestazione.
L'annuncio arriva allo scopo di rafforzare "la fiducia e la trasparenza" nelle procedure, dopo le polemiche scaturite lo scorso anno dovute al boom di voti a sostegno dei concorrenti israeliani[1].
"Il concorso deve restare uno spazio neutrale e non deve essere strumentalizzato", ha spiegato il direttore dell'Eurovision Song Contest presso l'Unione Europea di Radiodiffusione Martin Green. "La neutralità e l'integrità dell'Eurovision Song Contest sono di fondamentale importanza per l'Ebu, i suoi membri e tutto il nostro pubblico. È essenziale che l'equità del concorso sia sempre tutelata".
Una delle modifiche principali riguarda il fatto che saranno ridotti da 20 a 10 i voti che ogni spettatore può esprimere tramite i metodi a pagamento (online, sms e chiamate da cellulare). Inoltre saranno intensificate le misure di sicurezza per individuare e bloccare votazioni fraudolente o coordinate.

Un quadro di “grave pregiudizio per l’integrità fisica e psichica dei bambini, l’assistenza materiale e morale, la vita di relazione e la riservatezza". E' quello delineato dai giudici del Tribunale per i minorenni dell’Aquila che ha disposto l’allontanamento urgente dei tre figli della famiglia anglo-australiana Trevallion-Birmingham, che vivevano in un casolare fatiscente nei boschi di Palmoli (Chieti). I bambini, di 6 e 8 anni, sono stati collocati in casa-famiglia[1], mentre ai genitori è stata sospesa la responsabilità genitoriale.
Secondo i giudici, presieduti da Cecilia Angrisan, i bambini hanno finora vissuto in un "rudere fatiscente e privo di utenze”, oltre che in una piccola roulotte. La perizia depositata dai genitori ha confermato “l’assoluta assenza di impianti elettrico e idrico/sanitario”, oltre alla mancanza di infissi e rifiniture.
Per i giudici è “del tutto insufficiente” a garantire la sicurezza dei bambini, mancando collaudo statico, certificazioni e verifiche sulle condizioni igienico-sanitarie. Il provvedimento afferma che, in assenza di requisiti di abitabilità, “l’assenza di agibilità… comporta una presunzione ex lege dell’esistenza di pericolo di pregiudizio per l’incolumità e l’integrità fisica dei minori”. Si cita inoltre il rischio sismico, l’assenza di prevenzione incendi e problemi legati all’umidità, che potrebbero incidere a lungo andare “sullo sviluppo di patologie polmonari”.
Il Tribunale fa poi presente che dopo la prima udienza, i genitori avevano promesso collaborazione. Ma, scrive il Servizio Sociale in una delle relazioni, “non hanno inteso più avere incontri e colloqui” con gli assistenti, arrivando a negare l’accesso in casa e il contatto diretto con i minori. Solo grazie all’intervento dell’avvocato era stato possibile concordare un progetto di sostegno, poi rimasto lettera morta. Particolarmente grave è stato il rifiuto di effettuare gli accertamenti sanitari richiesti dalla pediatra: una visita neuropsichiatrica infantile e analisi per verificare la situazione vaccinale. I genitori hanno subordinato il consenso al pagamento di “50.000 euro per ogni minore”, una condotta che per i giudici denota un atteggiamento “pregiudizievole” e “irragionevole”, oltre che contrario all’obbligo di garantire cure adeguate.
Vita di relazione compromessa
L’ordinanza evidenzia anche problemi legati all’isolamento sociale dei bambini e si sofferma sull’istruzione dei tre piccoli[2]. La maggiore aveva ottenuto un certificato di idoneità alla classe terza, ma mancavano gli atti obbligatori per l’istruzione parentale. Tuttavia, i giudici chiariscono: “L’ordinanza cautelare non è fondata sul pericolo di lesione del diritto dei minori all’istruzione, ma sul pericolo di lesione del diritto alla vita di relazione (articolo 2 Costituzione)”. La deprivazione del confronto con i pari viene descritta con dovizia di dettagli, citando i principali filoni teorici della psicologia dello sviluppo.
Secondo il Tribunale, l’isolamento “può avere effetti significativi”, come: “difficoltà di apprendimento cooperativo”; “mancanza di autostima e motivazione”; “problemi di regolazione emotiva e comportamentale”; “incapacità di riconoscere l’altro”.
La mancanza di socializzazione, di confronto con altri bambini, è definita un fattore che "ostacola lo sviluppo delle competenze sociali, emotive e cognitive essenziali, rendendo più difficile l'adattamento del bambino sia nel sistema educativo che nella società in generale".
Bimbi in tv, violato il diritto alla riservatezza
Il Tribunale segnala anche l’esposizione mediatica dei minori, tra cui la partecipazione a una puntata de Le Iene l’11 novembre 2025. Il Tribunale parla di “gravi e pregiudizievoli violazioni dei diritti dei figli… alla riservatezza e alla tutela dell’identità personale”. Il provvedimento richiama l’articolo 50 del Codice Privacy, che vieta la diffusione di immagini o informazioni che possano identificare un minore coinvolto in procedimenti giudiziari. E aggiunge: “I genitori hanno mostrato di fare uso dei propri figli allo scopo di conseguire un risultato processuale… invocando pressioni dell’opinione pubblica sull’esercizio della giurisdizione” Un comportamento che espone i bambini “alla violazione della loro dignità” e li trasforma in strumenti mediatici.
L’ordinanza ha disposto la nomina di un tutore provvisorio e autorizzato l’intervento dei servizi sociali con l’assistenza della forza pubblica per l’allontanamento. Il provvedimento sarà trasmesso anche alle autorità britanniche e australiane, poiché i genitori sono cittadini di quei Paesi, per identificare eventuali risorse familiari in grado di supplire alle carenze genitoriali. I genitori avevano dichiarato in tv che, in caso di decisione negativa del Tribunale, avrebbero valutato di lasciare l’Italia.
Avvocato famiglia: "Ordinanza giudici inesatta, va impugnata"
"Stiamo analizzando l'ordinanza del Tribunale per i minorenni dell'Aquila che, rispetto i giudici, ma contiene una valanga di inesattezze. Contiamo di impugnarlo entro i termini di legge, cioè dieci giorni, davanti alla Corte d'Appello dell'Aquila", afferma all'Adnkronos l'avvocato Giovanni Angelucci, legale di Catherine Birminghan e Nathan Trevallion. "I giudici - afferma l'avvocato - nel provvedimento delineano e descrivono un quadro inquietante, che è il contrario della realtà dei fatti. Non sono state prese in considerazione le relazioni che abbiamo prodotto. Si sono attenuti sostanzialmente ad un rapporto dei carabinieri dell'anno scorso quando la famiglia rimase intossicata dai funghi. Da lì è partita tutta la vicenda. Abbiamo prodotto tanti documenti che non sono stati considerati. Vivono in un rudere? Quello non è un rudere come viene definito nell'ordinanza, dato che abbiamo un certificato di abitabilità rilasciato da un tecnico, un ingegnere'.
Il papà porta frutta e vestiti ai bimbi in casa famiglia
Nel frattempo il papà, l'unico ad essere rimasto nel casolare, questa mattina si è recato dalla sua famiglia, portando un po' di frutta ai bimbi, vestiti e oggetti personali.

A Ballando con le stelle è tempo di tirare fuori gli artigli: i tempi stringono, la finale è sempre più vicina e le tensioni crescono. Tra i concorrenti più temuti spicca Barbara D'Urso, protagonista indiscussa di questa edizione. Nonostante sia un personaggio divisivo e nonostante i frequenti battibecchi con la giuria, in particolare con Selvaggia Lucarelli, D'Urso resta tra le più apprezzate e considerata dai più una candidata al podio.
Martina Colombari è sembrata infastidita dalla votazione della giuria dopo l'esibizione della conduttrice televisiva. Barbara e Pasquale La Rocca, suo partner di ballo, hanno totalizzato 38 punti. E dalla sale delle stelle il punteggio non è passato inosservato e si sono subito drizzate le antenne, in particolare all'ex Miss Italia che si è rivolta subito a Fabio Fognini: "Se le danno il tesoretto...", lasciando intendere il suo disappunto con un tono poco sereno. "Per forza", ha commentato Fognini, anche lui visibilmente irritato. Tesoretto poi effettivamente assegnato...

Il digitale non è più solo tecnologia, è un laboratorio sociale. Lo dimostra il progetto di EY Italia, in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia e l’università La Sapienza, che ha esplorato come gli ambienti virtuali possano favorire relazioni e superare pregiudizi. L’esperimento, condotto nel Padiglione Italia virtuale di Expo 2025 Osaka, ha coinvolto circa 200 visitatori immersi in scenari popolati da avatar di diverse etnie. I risultati parlano chiaro: la prossemica fisica si riproduce anche nel mondo digitale e le differenze culturali restano evidenti.
I giapponesi, ad esempio, mantengono distanze più ampie rispetto agli italiani, riflettendo codici sociali radicati. Inoltre, attrattività e affidabilità degli avatar influenzano la distanza percepita. Secondo quanto rilevato da EY, per ogni punto di incremento dell’attrattività, la distanza si riduce di 0,27 cm; per l’affidabilità, di 0,17 cm. Segnali che confermano come il virtuale sia un nuovo spazio di socializzazione, capace di rinegoziare confini culturali e creare fiducia.
Queste sperimentazioni anticipano il ruolo centrale del digitale all’Expo 2030 di Riad, dove innovazione e realtà immersiva promettono di ridefinire le relazioni interculturali e immaginare comunità più inclusive. Un futuro in cui la tecnologia non sarà solo progresso, ma anche ponte tra i popoli.
Questa notte attesi i fiocchi bianchi anche sul Gennargentu...
Ora pressing sulla Regione per via libera a movimentazione... Altri articoli …
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