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Iran, scorte di uranio arricchito scampate ai raid Usa-Israele: la rivelazione

11 Luglio 2025
Missili Iran, murales a Teheran - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Scorte sotterranee di uranio arricchito dell'Iran, di qualità quasi pari a quella necessaria per una bomba, sono scampate agli attacchi americani e israeliani del mese scorso e potrebbero essere accessibili agli ingegneri nucleari iraniani. A rivelarlo un alto funzionario israeliano a condizione di anonimato al New York Times, riferendo della conclusione a cui è arrivata Israele.  

L'alto funzionario ha anche spiegato che Israele già alla fine del 2024 pensava a un'azione militare contro l'Iran, dopo aver assistito a quella che la fonte ha descritto come una corsa alla costruzione di una bomba nell'ambito di un progetto segreto iraniano. 

Il funzionario ha affermato che l'intelligence israeliana ha individuato l'attività di armi nucleari subito dopo l'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e questo ha spinto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a prepararsi a un attacco, con o senza l'aiuto degli Stati Uniti. 

Nei giorni precedenti l'attacco israeliano all'Iran a metà giugno e la successiva decisione del presidente Trump di unirsi all'azione, i funzionari dell'intelligence statunitense hanno affermato di non aver riscontrato alcuna prova di un'azione da parte dell'Iran per militarizzare le sue scorte di uranio di grado quasi nucleare.  

Gli Stati Uniti hanno colpito due dei siti di arricchimento più critici dell'Iran con bombe da circa 13.600 chili e hanno puntato una raffica di missili Tomahawk lanciati da sottomarini contro un terzo sito, dove il combustibile poteva essere convertito per l'uso bellico. 

Il funzionario israeliano ha affermato che le prove raccolte sul programma segreto, che il funzionario non ha descritto nei dettagli, sono state pienamente condivise con gli Stati Uniti. Per gli iraniani, avere accesso al combustibile già arricchito al 60% di purezza è fondamentale. La stragrande maggioranza degli sforzi per arrivare all'uranio altamente arricchito è ancora nelle fasi iniziali. 

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Sinner-Djokovic, oggi la semifinale di Wimbledon: orario, precedenti e dove vederla

11 Luglio 2025
Jannik Sinner - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo e oggi, venerdì 11 luglio, affronta Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon 2025. L'azzurro è reduce dal successo in tre set contro Ben Shelton, mentre il serbo arriva dal combattuto match con Flavio Cobolli. Il numero uno al mondo insegue la sua prima finale nel torneo inglese, mentre Nole continua a sognare il 25esimo Slam di una carriera da favola. Ecco orario, precedenti e dove vedere Sinner-Djokovic a Wimbledon 2025.  

La semifinale di Wimbledon tra Sinner e Djokovic è in programma oggi, venerdì 11 luglio, non prima delle 17 sul Centrale. Fin qui, sono 9 i confronti tra i due: il numero 1 al mondo è in vantaggio 5-4 grazie agli ultimi 4 successi consecutivi (tra cui quello nella semifinale del Roland Garros di inizio giugno) 

Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi. 

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Emergenza cinghiali a Sinnai: in Consiglio comunale si chiedono interventi urgenti

11 Luglio 2025

cinghialiaffamati Sarda News - Notizie in Sardegna

La presenza sempre più massiccia di cinghiali nella pineta di Sinnai sta diventando un’emergenza che non può più essere ignorata. I consiglieri comunali di minoranza – Roberto Loi, Cosimo Lai, Paride Casula e Aurora Cappai del gruppo "Uniti per Sinnai", Aldo Lobina di "Sinnai Libera", e Walter Zucca e Roberta Simoni di Forza Italia – hanno formalmente richiesto l’inserimento del tema all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, sollecitando un piano di contenimento immediato.

Una situazione fuori controllo

Secondo i consiglieri, nella pineta sono presenti almeno due mute di cinghiali, con una popolazione in costante crescita. «L’assenza di predatori naturali e un ambiente favorevole, uniti alla disponibilità di cibo – sia quello lasciato per i gatti randagi che quello fornito volontariamente dai cittadini – stanno aggravando il problema», sottolineano i firmatari della richiesta.

La semplice installazione di cartelli informativi, così come i controlli sporadici dei vigili urbani, non bastano più. «Serve un approccio strutturato, che coinvolga più attori e preveda soluzioni concrete», insistono i rappresentanti della minoranza.

Rischi per sicurezza e ambiente

La proliferazione dei cinghiali non rappresenta solo un pericolo per l’ecosistema della pineta, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Gli animali, sempre più confidenti, potrebbero avvicinarsi alle aree abitate, aumentando il rischio di incidenti o danni.

«Chiediamo che l’Amministrazione affronti la questione con la massima urgenza – concludono i consiglieri –. È necessaria una discussione approfondita per valutare interventi efficaci, come recinzioni, piani di controllo della popolazione e campagne di sensibilizzazione per evitare l’alimentazione indiscriminata».

Cosa succederà ora?

La palla passa ora al Consiglio comunale, che dovrà valutare se e come inserire il tema nella prossima seduta. Intanto, i residenti attendono risposte, sperando che l’emergenza venga affrontata prima che sia troppo tardi.

Ucraina, dai Volenterosi monito a Putin e grazie a Trump: prima volta degli Usa al meeting

11 Luglio 2025
Raid russi sull

(Adnkronos) - I leader della Coalizione dei Volenterosi per l'Ucraina, riuniti ieri a Londra, Roma e in videocollegamento, hanno riaffermato il loro impegno incrollabile verso la sovranità e l'integrità territoriale di Kiev, denunciando con fermezza "l’invasione illegale e non provocata di Putin, in flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite". Per la prima volta hanno partecipato anche rappresentanti degli Stati Uniti, tra cui il generale Keith Kellogg, inviato speciale del presidente, e i senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal. I leader si sono congratulati con la premier italiana Giorgia Meloni per l’organizzazione della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, da cui il presidente Volodymyr Zelensky ha preso parte alla riunione. 

Nel comunicato congiunto arrivato nella prima giornata della conferenza romana, si esprime sostegno agli sforzi di pace e si denuncia l’aggravarsi della situazione: "Sono trascorsi quattro mesi da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco totale e incondizionato. In questo periodo, la Russia ha intensificato gli attacchi contro i civili, uccidendo oltre 700 persone e ferendone più di 3.500 nei raid aerei più violenti dall’inizio dell’invasione". La Coalizione ha chiesto a Mosca di porre fine agli attacchi e di accettare un cessate il fuoco completo per negoziare una pace giusta e duratura. È stato espresso apprezzamento anche per gli sforzi del presidente Donald Trump nel favorire un processo di pace "sostenuto dagli Stati Uniti e da altri partner chiave".  

I leader hanno inoltre convenuto di rafforzare le misure contro l’economia di guerra russa, annunciando nuove restrizioni sui settori energetico e finanziario, con particolare attenzione alle esportazioni di petrolio e gas, alla cosiddetta "flotta ombra" e al supporto indiretto di Paesi terzi alla macchina bellica del Cremlino. È stato ribadito che "forze armate ucraine forti sono la garanzia primaria della sicurezza del Paese". Per questo motivo è stato confermato l’impegno a fornire almeno 40 miliardi di euro di aiuti militari nel 2025, in linea con quanto deciso dalla Nato per il 2024. Massima priorità sarà data al rafforzamento della difesa aerea integrata dell’Ucraina e alla produzione di intercettori contro droni. 

Infine, i leader hanno accolto con favore "lo sviluppo di piani operativi per il dispiegamento di una forza di rassicurazione, la ‘Multinational Force Ukraine’, una volta cessate le ostilità", e la creazione di un quartier generale operativo congiunto franco-britannico per la pianificazione. È stata anche confermata l’intenzione di sostenere le finanze pubbliche ucraine nel 2026 e i lavori per il ripristino della navigazione sicura nel Mar Nero. "Continueremo a esplorare tutte le vie legittime affinché la Russia paghi per i danni causati all’Ucraina, inclusa l’opzione di utilizzare i ricavi derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati", si legge nella dichiarazione. 

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Ucraina, da Roma il 'piano Marshall' per Kiev: 200 accordi per oltre 10 miliardi

11 Luglio 2025
Zelensky e Meloni a Roma per la conferenza sulla ricostruzione dell

(Adnkronos) - Con oltre 200 accordi firmati per un valore di oltre 10 miliardi di euro si è chiuso il primo giorno della Conferenza internazionale per la ripresa dell'Ucraina, che si concluderà oggi alla Nuvola dell'Eur a Roma. Presenti oltre 8.300 partecipanti, fra cui un centinaio di delegazioni ufficiali, con 15 capi di Stato e governo e una quarantina di ministri degli Esteri. Hanno preso parte anche una decina di commissari europei, circa 40 organizzazioni internazionali e 2mila rappresentanti di aziende, di cui 500 italiane. 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l'importanza di un piano di ripresa simile al piano Marshall, che fu determinante per il rilancio economico dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale. "Abbiamo bisogno di un piano coeso e chiaro di ripresa, simile al piano Marshall, perché dopo un'aggressione su larga scala abbiamo bisogno di una ripresa su larga scala. Noi contiamo sull'Italia che sarà molto attiva su questo percorso". 

Zelensky ha fatto appello ai suoi alleati, insistendo sulla necessità di mantenere alta la pressione su Mosca. "Le sanzioni stanno funzionando, grazie all'Ue per tutti i pacchetti, ma abbiamo bisogno di dure sanzioni da parte degli Usa. Con questo sanzioni la Russia non avrà un bel futuro". Aggiungendo che "la Russia sta bloccando ogni sforzo di pace e Putin ha respinto tutte le proposte di cessate il fuoco, inclusa quella avanzata dagli Stati Uniti". 

Dal palco della conferenza, la premier Giorgia Meloni ha garantito l'impegno del governo, sottolineando che l'Italia "è dalla parte dell'Ucraina. Non la lasceremo sola, né oggi né domani" e ha definito la sfida per la ricostruzione come "una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti". Meloni ha anche rimarcato la resilienza italiana, ricordando che "noi siamo quel popolo che sulle macerie della Seconda guerra mondiale ha costruito il miracolo economico degli anni Sessanta, mi piace pensare che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell'Ucraina, che costruiremo insieme". 

E "un miracolo economico" è stato evocato dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, che ha paragonato la situazione attuale dell'Ucraina a quella dell'Europa, e della Germania in particolare, dopo l'ultima guerra mondiale. Nel suo intervento il cancelliere si è rivolto direttamente ai presidenti di Stati Uniti e Russia. "Ho due messaggi. Il primo molto diretto e semplice per Putin: non smetteremo di combattere. Il secondo messaggio è diretto a Washington e al presidente Trump: stai con noi europei, vogliamo lo stesso obiettivo, un ordine politico ed economico stabile". 

Sul piano concreto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro ucraino, Oleksii Kuleba, hanno firmato due accordi su Odessa, per il ripristino dei beni culturali e l'efficienza idrica. "Questa non è solo una semplice dichiarazione, ma un segnale della nostra unità a sostegno della ricostruzione dell'Ucraina con la partecipazione del settore privato. Vogliamo trasformare le idee delle aziende in azioni concrete", ha chiarito il titolare della Farnesina. 

Nel giorno in cui il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha reso noto che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha presentato, nel loro colloquio a Kuala Lumpur, una "nuova idea" sulla soluzione della guerra in Ucraina, gli Usa, che per la prima volta ieri hanno partecipato alla riunione in video-collegamento dei cosiddetti 'Volenterosi', con l'inviato speciale per l'Ucraina, Keith Kellogg, hanno definito la guerra una "catastrofe orribile", evidenziando che "tutto questo non può continuare". Kellogg ha ribadito il ruolo americano: "La distruzione creata dalla guerra è il motivo per il quale gli Usa sono partner dell'Ucraina, per poter portare avanti uno sforzo di ricostruzione dopo l'accordo per la pace". 

Dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un miliardo di euro aggiuntivo in sostegno macrofinanziario oltre ai 3 miliardi già previsti, e l'avvio dell' 'European Flagship Fund, "il più grande fondo di equity al mondo a sostegno della ricostruzione", per investimenti in energia, trasporti e industrie strategiche: "Stiamo letteralmente scommettendo sul futuro dell'Ucraina".  

"Le garanzie e le sovvenzioni che stiamo firmando a questa conferenza sbloccheranno oltre 10 miliardi di euro di investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione. E ci assicureremo che l'Ucraina sia sostenuta fino al 2028", ha precisato. 

Non sono mancate le critiche russe, con l'ambasciata a Roma che ha definito la conferenza un evento che "ben rispecchia la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dai leader dei Paesi Occidentali, Italia compresa" e accusato l'Occidente di "finanziare la prosecuzione della guerra sine die". E critiche per l'organizzazione sono arrivate anche da decine di giornalisti e operatori che hanno lamentato ritardi nel ritiro degli accrediti ai desk allestiti presso il Palazzo dei Congressi all'Eur. Molti di loro sono rimasti ore in attesa sotto il sole. (di Piero Spinucci) 

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Ultimo torna a casa, delirio all’Olimpico per la prima delle 3 notti magiche

10 Luglio 2025

(Adnkronos) - Un boato. Poi il buio. Sui maxischermi, un video-manifesto con le immagini dei suoi stadi e una scritta che è un'appartenenza: ‘Noi siamo Ultimo’. Un'esplosione di fuochi d'artificio e infine, eccola. La sua voce. Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, è tornato a casa.  

Dopo aver infiammato gli stadi di Lignano, Ancona e Milano, l'onda del tour ‘La favola continua…’ è approdata in un Stadio Olimpico sold out, per la prima delle tre date che lo consacrano profeta nella sua terra. “Belli”, grida al suo pubblico. 

Nessun ballerino, nessun ospite a sorpresa. Solo lui: cappellino d'ordinanza, canotta e un microfono. Al centro di un palco monumentale, largo 65 metri e dominato da 900 metri quadrati di led, si staglia una passerella a forma di chiave, quel simbolo che porta al collo fin dagli esordi e che rappresenta l'accesso al suo mondo. Un mondo in cui solo questa sera si sono riversate 60.000 persone (le prime di 180.000 totali nei tre giorni) per sentirlo cantare. E per cantare con lui. 

Lo show è un'imponente dichiarazione di intenti: Ultimo basta a se stesso. La sua forza è un repertorio che, canzone dopo canzone, ha costruito un legame viscerale con il pubblico. Per oltre due ore, snocciola una scaletta generosa di 25 brani e un medley, un viaggio che parte da ‘Dove il mare finisce’ e arriva fino ai cori assordanti di ‘Sogni appesi’. In mezzo, ci sono tutte le sue anime: la malinconia di ‘Rondini al guinzaglio’, l'intimità di ‘I tuoi particolari’ e ‘Piccola stella’, l'energia di ‘Vieni nel mio cuore’. 

Il picco emotivo della serata arriva però con uno dei momenti più suggestivi del live. Le luci si abbassano e, sospeso in aria su un pianoforte volante, Ultimo incanta l'intero stadio. Da quella postazione magica, regala in sequenza: ‘Pianeti’, ‘Alba’ e la La parte migliore di me’, la ballad romantica dedicata al figlio.  

Quello di Roma, però, non è un concerto qualunque. È la celebrazione di un record. Con la data di domenica 13 luglio, Ultimo raggiungerà il traguardo storico del suo decimo Stadio Olimpico, diventando a soli 29 anni l'artista più giovane di sempre a raggiungere un simile risultato. Un traguardo che ha deciso di festeggiare con un regalo alla sua gente. "Domenica, per il mio decimo Stadio Olimpico, ho pensato di farvi un regalo: ci sarà un maxischermo al parchetto, dove tutto è iniziato. Trasmetteremo tutto il concerto in diretta, come fosse una finale dei mondiali. Non si pagherà un biglietto, potrete vivere il concerto gratuitamente". I posti limitati sono andati sold out in una manciata di minuti. 

Un gesto che rafforza il patto con la sua 'Generazione Ultimo', un pubblico che gli ha permesso di riempire 42 stadi in carriera, vendere oltre 1.750.000 biglietti e collezionare 84 dischi di platino. Ma le sorprese non finiscono qui. Sempre domenica, Ultimo ha promesso che annuncerà “qualcosa di veramente grandioso per tutti noi", alludendo al già chiacchieratissimo ‘raduno degli Ultimi’: un mega-evento previsto per il 2026 che, secondo diversi indizi, dovrebbe tenersi alla Vela di Calatrava di Tor Vergata. 

Ma intanto i fan si godono il live 2025 accompagnato da una band solida e impeccabile: Joel Ainoo (tastiere), Manuel Boni (chitarra), Jacopo Carlini (pianoforte), Mylious Johnson (batteria), Raffaele 'Rufio' Littorio (chitarra), Silvia Ottanà (basso), e una sezione di fiati e archi che aggiunge profondità e colore al sound. 

Dopo l'apoteosi romana (si replica domani e domenica), il tour prodotto da Vivo Concerti proseguirà la sua marcia verso sud, con le tappe allo Stadio San Filippo di Messina e allo Stadio San Nicola di Bari, per chiudere un'altra estate da record. Ma la favola, a Roma, è appena iniziata. (di Loredana Errico) 

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Albanese: "Sanzioni Usa contro di me oscene, intimidazioni di tipo mafioso"

10 Luglio 2025
Francesca Albanese - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - La relatrice dell'Onu per i diritti umani nei Territori palestinesi, l'italiana Francesca Albanese, ha definito ''oscene'' le sanzioni decise dagli Stati Uniti nei suoi confronti. E' una ritorsione per la "ricerca della giustizia" nella guerra di Israele contro Gaza, ha detto Albanese in una intervista ad al-Jazeera. Albanese ha sottolineato che le sanzioni imposte dall'amministrazione del presidente Donald Trump non fermeranno la sua "ricerca del rispetto della giustizia e del diritto internazionale" e ha detto che le ricordavano le "tecniche di intimidazione della mafia". 

La relatrice dell'Onu ha aggiunto che "le sanzioni funzioneranno solo se le persone saranno spaventate e smetteranno di impegnarsi". "Voglio ricordare a tutti che il motivo per cui vengono imposte queste sanzioni è la ricerca della giustizia", ha detto Albanese. 

"Continuerò a fare quello che devo", anche se sarà "una sfida", aveva ribadito stamane la relatrice dell'Onu, parlando di sanzioni "calcolate per indebolire la mia missione" in una conferenza stampa a Lubiana. 

Albanese è ‘accusata’ dagli Usa di collaborare con la Corte penale internazionale contro cittadini statunitensi e israeliani. Secondo il Segretario di Stato Marco Rubio, avrebbe "incoraggiato la Corte penale internazionale a procedere contro funzionari e imprese americane e israeliane". 

"Quali iniziative intenda intraprendere il governo per garantire l’indipendenza delle Nazioni Unite e l’autonomia della Corte Penale internazionale da eventuali pressioni politiche o interferenze esterne che possano comprometterne l’azione e il funzionamento delle istituzioni multilaterali e anche i diritti di una cittadina italiana nell’esercizio del suo mandato per conto delle Nazioni Unite". È questa la domanda posta in conclusione dell’interrogazione del Pd promossa dal responsabile nazionale Esteri del Partito democratico Peppe Provenzano e firmata da Debora Serracchiani, Laura Boldrini, Fabio Porta, Valentina Ghio, Sara Ferrari e Arturo Scotto. 

Nel testo si evidenzia che “la dottoressa Albanese, giurista specializzata in diritto internazionale e diritti umani, è dal 2022 relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati e in questa veste ha pubblicato diversi rapporti ufficiali - che recano la firma delle Nazioni Unite e non sono quindi affatto “illegittimi” come sostiene Rubio - sulle violazioni dei diritti umani che sono avvenute e avvengono in quei territori che, secondo numerose risoluzioni dell’Onu, Israele occupa illegalmente e sui quali, sempre illegalmente, autorizza e protegge la costruzione di colonie il cui obiettivo è cacciare i palestinesi ed espropriare le loro terre”.  

"Secondo un’inchiesta di Fanpage -si riporta nell’interrogazione- dal 5 luglio 2025 il governo israeliano avrebbe inoltre promosso in Italia una campagna pubblicitaria su Google per screditare la relatrice, accusandola di contatti con Hamas e violazioni del suo mandato. Alla luce della normativa europea sul contrasto alla disinformazione (Digital Services Act), si chiede al governo di intervenire a tutela dell’indipendenza delle istituzioni internazionali e dei diritti di una cittadina italiana incaricata dall’ONU", concludono i dem. 

In poco più di due ore il sito mettilafirma.it - dove è stata lanciata la petizione online a sostegno di Francesca Albanese dopo gli attacchi ricevuti dall’amministrazione Trump e a sostegno della sua candidatura al Premio Nobel per la Pace - ha ricevuto oltre 15mila sottoscrizioni. La raccolta delle adesioni è risultata per alcuni minuti molto rallentata o addirittura bloccata a causa del notevole afflusso di utenti. "Ce ne scusiamo e vorremmo far sapere che stiamo lavorando per ovviare a questi problemi. Nell’occasione ringraziamo tutti coloro che stanno aderendo a questa campagna di civiltà e di dignità in modo così incredibile", rende noto l’ufficio stampa di Avs. 

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Turismo, al Gewandhaus Hotel Dresda carne stagionata al ristorante e cake-shop per dessert

10 Luglio 2025
Turismo, al Gewandhaus Hotel Dresda carne stagionata al ristorante e cake-shop per dessert

(Adnkronos) - Un angolo gourmet in un luogo dove il lusso ha un tocco umano. L’indirizzo che non ti aspetti, nel cuore di una delle città d’arte tedesche più amate, e che spicca tra un’offerta mediamente distante dagli standard nostrani. E’ il Gewandhaus di Dresda, hotel a cinque stelle del Gruppo Marriott Bonvoy (Autograph Collection) che in questa città della ex Germania Est rasa al suolo sul finire della Seconda Guerra mondiale, e poi orgogliosamente ricostruita, ha puntato su un’offerta food&beverage di altissimo livello e, soprattutto, con un format unico nel suo genere, che comprende un ristorante specializzato nella carne e un cake-shop. 

Il concept del ristorante interno all’albergo, aperto anche a clienti esterni con ingresso diretto dalla strada, è tutto nel nome: [m]eatery. Un vero e proprio invito rivolto ai meat-lovers per venire ad assaporare carne di eccellente qualità. A rendere originale la proposta è il fatto che qui la carne non viene solo selezionata dai migliori allevamenti e cucinata a regola d’arte, ma viene anche stagionata a secco ‘in casa’ all’interno di una cella climatizzata a vista, come la cucina, da cui il cliente può vedere il grado di maturazione e scegliere il taglio. Questo procedimento, che assicura la giusta temperatura fredda, un’elevata umidità e la costante circolazione di aria, consente di ottenere un manzo più tenero e dal gusto più concentrato.  

E le preparazioni sono le più varie, dalla tartare per gli amanti del crudo alla tagliata italian style, passando per le immancabili bistecca e filetto, fino ai tagli tipicamente americani come la rib-eye e la t-bone; tutto servito con una varietà di salse di accompagno e contorni a scelta. Un locale che è al tempo stesso una steakhouse per intenditori e un pub di lusso ma anche un ‘botanist bar’, con ricca carta di vini, birre, distillati e più salutari succhi e centrifugati.  

A completare la speciale offerta food&beverage del Gewandhaus hotel di Dresda è il Kuchen Atelier, una pasticceria raffinatissima che offre una selezione di torte e pasticcini, realizzati con ingredienti di prima qualità, dalla frutta fresca e secca al cioccolato fondente. Ce ne sono per tutti i gusti, dai macaron, ormai divenuti internazionali, all’Eierschecke, dolce tradizionale della città di Dresda: una torta a tre strati, con una base di pasta lievitata, uno strato intermedio di crema pasticcera e uno superiore a base di uova, burro, zucchero e vaniglia. Il Kuchen Atelier occupa un angolo colorato dell’albergo, a cui si accede dalla hall e, anche in questo caso, direttamente dalla strada; i dolci fanno bella mostra di sé nelle teche una volta usciti dalle mani del maestro pasticcere Dirk Gunther.  

Kuchen Atelier, infatti, è aperta a chiunque voglia acquistare un dolce, ordinarlo magari per una ricorrenza, oppure consumarlo in loco, che si sia alloggiati in hotel oppure clienti esterni. Così, a una certa ora soprattutto del pomeriggio gli eleganti saloni al piano terra del Gewandhaus, compreso il suo cortile interno coperto, diventa un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per i più golosi che si danno appuntamento qui per gustare un irresistibile dolce accompagnato da un tè, un caffè o una bibita (da provare una speciale limonata bio alle erbe).  

Come spiega il direttore dell’hotel Gewandhaus, Stephan Becker, “questo è un format creato dalla proprietà, un piccolo Gruppo che è in franchising con Marriott fin dal 2015, anno in cui l’hotel è stato rinnovato”. “Nel ristorante, il cliente sceglie il taglio di carne che preferisce dalla vetrina: è la carne migliore, proveniente da Argentina, Stati Uniti e da allevamenti locali. Si può scegliere addirittura il coltello, che per i più affezionati viene personalizzato. Anche nella pasticceria è tutto fatto in casa dal nostro pasticcere e si può vedere la preparazione. Spesso ci ordinano torte particolari per occasioni speciali. Vero valore aggiunto è poi il personale, molto attento, fidelizzato, flessibile: qui, infatti, tutti sono sempre pronti a dare una mano per qualsiasi necessità, ad aiutarsi l’un l’altro nei vari reparti”, sottolinea. 

Il Gewandhaus è un hotel che, spiega il direttore, “vanta una clientela abituale, molti americani, ma anche tedeschi; tante le persone dall’Asia e dall’Europa dell’Est; Oltre agli ospiti dell’hotel, per il ristorante abbiamo una clientela esterna, anche business durante la settimana, mentre nei weekend prevalgono i turisti in città per un city break”. 

Una storia, quella del Gewandhaus, che va di pari passo con quella di Dresda. L’edificio infatti è menzionato fin dal 1295, ai suoi albori, e da allora ha seguito le sorti della città, fino al bombardamento del 1945, quando della struttura riprogettata nel 1724 dall’architetto Johann Friedrich Knobel rimasero solo tre muri esterni. Fu ricostruito, come tutta la città, esattamente dov’era e com’era, al numero 1 di Ringstrasse, in quello stile tra il Barocco e il Classicismo che nel 18° secolo rifletteva l’animo culturale ma anche mercantile del tempo. Il Gewandhaus, infatti, è stato in fasi alterne azienda, banca, teatro e poi albergo dalla ricostruzione del 1997 fino al rinnovamento che 10 anni fa lo ha reso il cinque stelle di oggi, con 94 camere e 3 suite. Il cortile interno coperto, da cui si accede anche alla Spa, ricorda i palazzi ringhiera e soprattutto offre un’atmosfera raccolta e al tempo stesso maestosa. Fiore all’occhiello sono gli arredi, tutti realizzati da artigiani del territorio, in un’ottica di sostenibilità.  

L’albergo si trova proprio a fianco del Rathaus e da qui ci si può facilmente muovere a piedi per una passeggiata in centro. Pochi passi e si è alla Kreuzkirche, con la sua inconfondibile torre campanaria, e nella piazza dell’Alt-Markt. Da qui, è facile raggiungere il Neumarkt con l’iconica Frauenkirche, emblema della ricostruzione post-bellica. Pochi passi ancora e si può passeggiare sulla terrazza affacciata sull’Elba, con la vista sul quartiere di Neu-Stadt, arrivare alla Cattedrale e al Castello o alla zona dei musei con il palazzo dello Zwinger, e il Semperoper, uno dei teatri più importanti della Germania. Tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti, così come, in direzione opposta, la zona commerciale fino alla stazione centrale, dal Gewandhaus, dove le porte per viaggiatori e locals sono sempre aperte. 

 

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Incendio a Castiglione della Pescaia, il disastro dopo le fiamme

10 Luglio 2025

(Adnkronos) - Spento l'incendio che è divampato stamane a Castiglione della Pescaia, in località in Rocchette, che ha minacciando abitazioni, strutture ricettive e la storica pineta di Roccamare, si iniziano a contare i danni. Nelle immagini dell'Adnkronos, i danni al campeggio Santapomata dal quale sono state fatte evacuare 600 persone. 

"Dopo l'incendio di questo pomeriggio il campeggio è stato parzialmente riaperto e parte degli ospiti sono rientrati. C'è una parte del camping che è andata distrutta, mentre un'altra parte limitrofa per ragioni di sicurezza è stata interdetta. La Protezione civile di Castiglione della Pescaia sta trovando una sistemazione per la notte per gli ospiti che non sono potuti rientrare somministrando loro, nel frattempo, pasti e beni di prima necessità" nel campeggio Santapomata. Così il viceprefetto aggiunto Michele Bray, capo di gabinetto della Prefettura di Grosseto, spiegando che sono 90 gli ospiti rimasti fuori dopo l'incendio, per i quali si è trovata una sistemazione in strutture ricettive limitrofe. "La zona è in sicurezza. Tutta la notte ci sarà un presidio dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine per garantire l'antisciallaggio", ha aggiunto.  

"Non ci sono né feriti, né dispersi a conferma del grandissimo lavoro dei vigili del fuoco, della Vab (Vigilanza Antincendi Boschivi Toscana), delle forze dell'ordine intervenuti prontamente mettendo in sicurezza tutti gli ospiti della struttura", ha concluso. 

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Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 10 luglio

10 Luglio 2025
Superenalotto - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, giovedì 10 luglio 2025. Centrati invece otto '5' che vincono 20.019,60 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 24,3 milioni di euro. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

Questa la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 5, 15, 20, 32, 65, 75. Numero Jolly: 12. Numero SuperStar: 24.  

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Rivolta al carcere di Rieti, sala ricreativa in fiamme: 6 agenti penitenziari in ospedale

10 Luglio 2025
Polizia penitenziaria (Fotogramma)

(Adnkronos) - Rivolta all'interno del carcere di Rieti. La sala ricreativa dell'istituto penitenziario è stata data alle fiamme e il fumo si è propagato in tutte le sezioni. A denunciarlo la Fns Cisl Lazio, spiegando che sono cinque gli agenti di polizia penitenziaria trasportati in ospedale per intossicazione da fumo, mentre un altro è stato aggredito da alcuni detenuti con una testata al volto.  

Nella Casa circondariale di Rieti attualmente sono presenti 493 detenuti rispetto ai 295 che l'istituto potrebbe ospitare. Il carcere soffre della carenza di 56 unità di personale di polizia penitenziaria, si tratta del 32% di agenti in meno.  

Per la Fns Cisl Lazio, che esprime solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti nei fatti, "occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità".  

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Rivolta nel carcere di Rieti, sala ricreativa in fiamme: 6 agenti penitenziari in ospedale

10 Luglio 2025
Polizia penitenziaria (Fotogramma)

(Adnkronos) - Rivolta all'interno del carcere di Rieti. La sala ricreativa dell'istituto penitenziario è stata data alle fiamme e il fumo si è propagato in tutte le sezioni. A denunciarlo la Fns Cisl Lazio, spiegando che sono cinque gli agenti di polizia penitenziaria trasportati in ospedale per intossicazione da fumo, mentre un altro è stato aggredito da alcuni detenuti con una testata al volto.  

Nella Casa circondariale di Rieti attualmente sono presenti 493 detenuti rispetto ai 295 che l'istituto potrebbe ospitare. Il carcere soffre della carenza di 56 unità di personale di polizia penitenziaria, si tratta del 32% di agenti in meno.  

Per la Fns Cisl Lazio, che esprime solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti nei fatti, "occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità".  

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Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, 17enne scava buca e muore sepolto dalla sabbia

10 Luglio 2025
Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, 17enne scava buca e muore sepolto dalla sabbia

(Adnkronos) - Tragedia in spiaggia a Montalto di Castro, nel Viterbese. Un giovane di 17 anni è morto sepolto dalla sabbia dopo aver scavato una buca profonda circa un metro e mezzo. E' successo nel pomeriggio in un tratto di lido nei pressi del camping Villaggio California. Secondo quanto si apprende, il ragazzo stava giocando con i fratellini piccoli e ha deciso di scavare nella sabbia. Poi si è introdotto nella buca realizzata ma inaspettatamente le pareti di sabbia gli sono crollate addosso seppellendolo letteralmente. I fratellini in quel momento si erano allontanati, quando poi si sono accorti del fatto hanno chiamato il padre che, a sua volta, ha lanciato l'allarme. Arrivato il 118 sul posto, i soccorritori hanno provato a rianimare il ragazzo, ma non c'è stato nulla da fare. La famiglia, originaria di Roma, era in vacanza presso il camping. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Tuscania, la salma è a disposizione della magistratura della Procura di Civitavecchia.  

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