
(Adnkronos) - Il messaggio della Bce è arrivato, inaspettato, in uno studio allegato al Bollettino economico: in caso di crisi, servono i contanti. Intitolato 'Keep calm and carry cash', da tradurre "mantieni la calma e porta con te del contante", firmato dagli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, e pubblicato nei giorni scorsi, ha suggerito di tenere in casa la liquidità necessaria ad affrontare le esigenze primarie per circa 72 ore. La raccomandazione, già adottata in Paesi come Austria, Olanda e Finlandia, può essere quantificata in una cifra compresa tra i 70 e i 100 euro per ciascun membro della famiglia.
La Banca centrale europea, da sempre sostenitrice della digitalizzazione dei pagamenti, ha improvvisamente cambiato rotta? Meglio, quindi, le care vecchie banconote dell'atteso euro digitale? No, al contrario. Un'indicazione pratica, che si lega ai tempi complessi che stiamo vivendo, non può essere letta come una resa alla logica del contante, da sempre strumento preferito soprattutto da chi ritiene un problema la tracciabilità delle transazioni elettroniche.
Lo dimostrano con chiarezza le parole pronunciate oggi a Tallin da Piero Cipollone, membro italiano del board della Banca centrale. "L'euro digitale vi consente di avere il controllo del vostro denaro, delle vostre scelte e del vostro futuro in un mondo sempre più frammentato", dice, rivolgendosi direttamente ai cittadini, evidenziando qual è la priorità per l'Eurotower: "Garantire che la moneta della banca centrale – la nostra moneta sovrana, che gli europei utilizzano ogni giorno sotto forma di contante – rimanga universalmente accessibile per le transazioni quotidiane".
Per raggiungere questo obiettivo, spiega Cipollone, "il contante deve essere disponibile non solo in forma fisica, ma anche digitale. Come moneta legale, un euro digitale potrebbe essere utilizzato ovunque siano accettati i pagamenti digitali. Preserverebbe la nostra libertà di scegliere come pagare". Sintetizzando, dice ancora, l'euro digitale "rafforzerà l'unità dell'Europa, salvaguarderà la nostra autonomia e rafforzerà la nostra resilienza di fronte a sfide in continua evoluzione".
Nessuna contraddizione con il contenuto dello studio pubblicato la scorsa settimana che, semplicemente, non va letto mettendo in contrapposizione l'uso del contante e lo sviluppo dei pagamenti digitali né, a maggior ragione, l'uso del contante e l'Euro digitale. La Bce, citando i momenti di crisi più recenti, dalla crisi del debito greco al blackout in Spagna dell'aprile 2025, passando per l'invasione russa dell'Ucraina, ha evidenziato come il contante non sia solo un mezzo di pagamento ma anche un fattore psicologico di stabilità. Non servono i soldi nel materasso o nascosti nell'intercapedine di un muro, per intenderci, ma la certezza di poter utilizzare il denaro e fare transazioni quando servono. La sfida per l'Euro digitale sarà essere disponibile sempre e comunque, per avere lo stesso identico ruolo delle banconote. (Di Fabio Insenga)

(Adnkronos) - Due nuove ricerche dimostrano che l'assunzione quotidiana di mandorle può favorire la salute intestinale e avere un ruolo nell'asse intestino-cuore. La prima, promossa da Almond Board of California - informa una nota - ha dimostrato che le mandorle hanno un potenziale significativo come alimento funzionale con un effetto prebiotico, cioè in grado di migliorare l'equilibrio e la diversità dei batteri intestinali, aumentando i livelli di quelli benefici come Bifidobacterium, Lactobacillus e Roseburia. Inoltre, può aumentare la produzione di composti benefici come gli acidi grassi a catena corta (Scfa), che aiutano a proteggere il rivestimento intestinale, a mitigare l'infiammazione e a sostenere la salute metabolica.
"Questa ricerca suggerisce che le mandorle agiscono come prebiotici, contribuendo a sostenere la salute dell'intestino", spiega Jack Gilbert, professore all'università della California di San Diego, responsabile del progetto Nutrition for Precision Health dei National Institutes of Health e coautore del documento. "Le mandorle contengono fibre alimentari, polifenoli e carboidrati non digeribili come gli oligosaccaridi - chiarisce - che forniscono i loro effetti prebiotici. Questi nutrienti vengono metabolizzati dai batteri intestinali benefici, favorendone la crescita e producendo composti benefici come gli acidi grassi a catena corta". Gli autori della ricerca - che ha valutato l'insieme dei dati sugli effetti delle mandorle sulla salute dell'intestino, compresi quelli in vitro (laboratorio), degli studi clinici e delle revisioni sistematiche - pur concludendo che "esistono prove sufficienti per dimostrare che le mandorle hanno un effetto prebiotico", sottolineano la necessità di altri studi, in particolare di quelli che utilizzano metodi standardizzati. "Ulteriori ricerche - osserva Gilbert - aiuteranno a determinare la quantità di mandorle necessaria e la durata del loro utilizzo per ottenere benefici per la salute dell'intestino".
Il secondo studio, sempre promosso da Almond Board of California - continua la nota - ha esaminato come il consumo di mandorle apporti benefici alla salute cardiovascolare e intestinale e ha esplorato i collegamenti tra le due aree. Il discussion paper mostra che il consumo di mandorle influisce sulla salute cardiovascolare agendo sui fattori di rischio correlati e sul microbioma intestinale. Gli autori evidenziano che, oltre a favorire la crescita di batteri intestinali benefici e l'aumento della produzione di Scfa, in particolare di butirrato, il consumo di mandorle può promuovere la salute del cuore, ad esempio riducendo il colesterolo 'cattivo' Ldl e la pressione sanguigna. "L'asse intestino-cuore è un'area di interesse emergente ed entusiasmante nella ricerca cardiovascolare e la nostra revisione della letteratura suggerisce che le mandorle possono influire positivamente su questo aspetto - sottolinea Ravinder Nagpal, coautore dell'articolo e direttore del Gut Biome Lab della Florida State University - Mangiare mandorle sembra regolare il microbioma intestinale, promuovere la crescita di batteri benefici e aumentare la produzione di butirrato. Nel complesso, ciò contribuisce ad alleviare l'infiammazione e a sostenere la funzione metabolica. Ciò potrebbe contribuire a spiegare i numerosi effetti cardioprotettivi delle mandorle". Anche in questo caso i ricercatori auspicano l'avvio di ulteriori lavori per capire come interagiscono l'intestino e il cuore e l'impatto diretto del consumo di mandorle: mancano infatti, a loro avviso, studi che analizzino come le sostanze prodotte dal microbiota intestinale dopo il consumo di mandorle influiscano specificamente sulla salute cardiometabolica.
Entrambi i lavori - rimarca la nota - fanno eco ai risultati di un consensus paper pubblicato di recente, che ha confermato che il consumo di mandorle stimola la crescita di batteri benefici e la produzione di Scfa e altre sostanze che possono influenzare la salute metabolica.
"Questi due importanti studi scientifici confermano quanto da tempo consigliato dalle società scientifiche internazionali - commenta Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello sport e in Scienza dell'alimentazione e professore a contratto della Scuola di specializzazione in Medicina dello sport e dell'esercizio fisico dell'università Sapienza di Roma - Il consumo regolare di frutta secca e, quindi, anche delle mandorle può avere effetti positivi sullo stato di salute generale, proprio a partire dall’intestino. Recentemente, anche la Sinu (Società italiana di nutrizione umana) con la nuova piramide alimentare della dieta mediterranea ha ribadito l'importanza di integrare la frutta secca nella propria alimentazione quotidiana. In questi nuovi studi le mandorle vengono, a ragione, definite come dei veri e propri prebiotici poiché ricche di fibre, macronutrienti, antiossidanti come la vitamina E e polifenoli: sostanze preziosissime per il microbiota in quanto favoriscono lo sviluppo di batteri cosiddetti buoni e utili al nostro benessere, aiutando a rafforzare in primis le difese immunitarie e la salute del cuore".
Una porzione da 30 g di mandorle - conclude la nota - fornisce 6 g di proteine, 4 g di fibre, 13 g di grassi insaturi, solo 1 g di grassi saturi e 15 nutrienti essenziali, tra cui 81 mg di magnesio, 220 mg di potassio e 7,7 mg di vitamina E. Sono un ottimo spuntino, perfette per guarnire cereali o yogurt, e sono un'aggiunta deliziosa a piatti come spaghetti saltati, curry e insalate.
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(Adnkronos) - La trasformazione epidemiologica e sociale in atto nel Paese, con l'invecchiamento della popolazione, sta evidenziando le problematiche e le carenze strutturali del sistema sanitario fra i migliori al mondo, universalistico ed equo. E' necessario quindi sviluppare anche in Piemonte modelli organizzativi innovativi che favoriscano la multidisciplinarietà e la multiprofessionalità per la presa in carico della cronicità. Su questo si sono confrontati i partecipanti al VI Convegno regionale Sifop, Società italiana di formazione permanente per la medicina specialistica, che si sono riuniti 26 settembre a Torino per l'evento dal titolo 'La specialistica convenzionata interna: nuovi modelli organizzativi territoriali e nuove opportunità terapeutiche per la salute globale della comunità'.
La giornata di lavori - informa una nota - si è sviluppata in tre sessioni. Nella prima sono state evidenziate le attuali criticità documentate attraverso la progressiva riduzione dell'offerta di assistenza medica specialistica ambulatoriale interna nel periodo 2017-2023, in un contesto di progressivo aumento delle liste d'attesa, della spesa privata out of pocket e della rinuncia ai servizi sanitari da parte dei cittadini. Si sono quindi presi in esame i nuovi strumenti normativi come il Pnrr e il Dm n. 77/2022, che dovranno garantire cure più accessibili, integrate e sostenibili puntando sulla centralità del territorio attraverso le nuove strutture: Case di comunità, Ospedali di comunità e l'attivazione delle centrali operative territoriali. Si è inoltre trattato il tema del nuovo assetto organizzativo territoriale con le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) degli specialisti ambulatoriali interni (Sai), finalizzate alla presa in carico dei pazienti con percorsi integrati e multidisciplinari, e dell'adozione di un approccio di cura per percorsi e garantire continuità assistenziale. La seconda sessione ha preso in esame l'importanza dei nuovi approcci farmacologici nella co-gestione plurispecialistica del paziente cronico. Nella terza sono stati illustrati esempi di Aft presentando diverse esperienze, in varie fasi di realizzazione, di gestione multidisciplinare e multiprofessionale di patologie croniche.
Il convegno, si legge, ha visto la numerosa partecipazione degli specialisti ambulatoriali e degli altri attori dell'assistenza territoriale - direttori di distretto, dirigenti aziendali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri - e fornito interessanti spunti di riflessione circa il rinnovato ruolo dello specialista ambulatoriale che mette al servizio del cittadino il bagaglio di conoscenze e competenze cliniche, scientifiche, manageriali ed organizzative per la salute globale della comunità. All'evento hanno partecipato: Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte; Guido Giustetto, presidente dell'Ordine dei medici di Torino; Antonio Magi, segretario generale Sumai Assoprof e presidente dell'Ordine dei medici di Roma; Ivana Garione, consigliera comunale di Torino; Stefania Orecchia, direttrice del Dipartimento Cure primarie Asl Città di Torino; Federica Riccio, direttrice Medicina territoriale Azienda Zero, e Luigi Fontana, direttivo Sifop nazionale.

(Adnkronos) - Electronic Arts (EA), colosso dei videogame che produce una lunga serie di titoli - da EA Sports Fc (ex Fifa) a The Sims, da Madden a Battlefield - ha annunciato lunedì la sua acquisizione da parte di un consorzio di investitori guidato dal fondo sovrano dell'Arabia Saudita, il Public Investment Fund. L'operazione valuta Ea circa 55 miliardi di dollari. L'acquisizione dovrebbe concludersi all'inizio del 2026 e richiede l'approvazione degli azionisti di Ea e delle autorità di regolamentazione.
Il consorzio comprende anche le società di investimento statunitensi Silver Lake e Affinity Partners, la società con sede a Miami fondata da Jared Kushner, ex consigliere della Casa Bianca e genero del presidente Donald Trump. "Questa operazione è un potente riconoscimento del loro straordinario lavoro", ha dichiarato in un comunicato il presidente e amministratore delegato di Ea Andrew Wilson riferendosi ai dipendenti dell'azienda e aggiungendo che l'accordo contribuirà a "sbloccare nuove opportunità sulla scena globale".
Ea ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di dollari nell'ultimo esercizio fiscale. Il Pif dell'Arabia Saudita detiene già una partecipazione del 9,9% in Ea. L'operazione sarà finanziata con circa 36 miliardi di dollari di capitale proprio dei membri del consorzio e 20 miliardi di dollari di debito impegnati da Jp Morgan Chase. Una volta completata l'operazione si procederà al delisting di Ea dalla borsa Nasdaq. La società manterrà la sua sede a Redwood City, in California. L'operazione segna l'ultimo importante investimento del Pif nel settore dei videogiochi, mentre l'Arabia Saudita cerca di diversificare la propria economia.
Leggi tutto: Rivoluzione videogame, EA acquistata dal fondo saudita: affare da 55 miliardi

(Adnkronos) - Nessun mistero dietro il rinvio della trasmissione 'I Fatti Vostri', la cui nuova stagione debutterà il prossimo 6 ottobre con al timone Anna Falchi e Flavio Montrucchio. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti Rai, il motivo dello slittamento di una settimana (era inizialmente previsto per oggi, 29 settembre), è dovuto ad un rinnovo dell'allestimento scenografico, che ha richiesto più tempo, e ad alcune novità nel meccanismo del gioco. Nessun 'problema', dunque, come riportato da alcuni media, tra i conduttori o sull'organizzazione del programma.
Il posticipo del debutto di stagione della storica trasmissione di Rai2, condotta per il quinto anno da Anna Falchi quest'anno affiancata dalla new entry Flavio Montrucchio, aveva creato un po' di suspence sui social e tra i telespettatori fan del programma, inducendo alle più disparate ipotesi sulle possibili motivazioni, e portando l'hastag della trasmissione in tendenza su Google Trends.
Leggi tutto: 'I Fatti Vostri' quando va in onda? Il motivo dello slittamento

(Adnkronos) - Mentre il mondo del lavoro si trasforma a velocità vertiginosa, spinto dall'intelligenza artificiale e dalle tecnologie emergenti che ridisegnano interi processi economici e industriali, nasce in Italia la prima risposta concreta a questa sfida epocale: The future play, la prima 'virtual school Ia based' che rivoluziona completamente il concetto di formazione professionale. Una piattaforma online con oltre 200 microcorsi e 40 percorsi focalizzati sulle professioni del futuro, fruibile in abbonamento, che ha fatto del microlearning la sua arma vincente, permettendo di formarsi sui trend più strategici del momento in sessioni rapide e ultra-focalizzate da 5 a 20 minuti.
In questo scenario, la formazione non è più un'opzione: è il primo strumento di competitività professionale. I dati sono inequivocabili: entro il 2030 il 40% delle professioni attuali sarà in declino o destinato a scomparire, sostituito da ruoli emergenti nei settori più innovativi dell'economia globale - dall'intelligenza artificiale alla space economy, dalla blockchain alla green economy, dalle biotecnologie alla medicina digitale. La trasformazione interesserà ogni livello professionale: commessi, agenti di viaggio, postini, contabili sono solo alcune tra le figure che dovranno evolversi più rapidamente. Parallelamente, nascono figure professionali impensabili fino a ieri, censite nella 'Guida alle 100 professioni del futuro' offerta gratuitamente dalla piattaforma: dai Digital Tailor che personalizzerebbero abiti venduti online intervenendo direttamente a domicilio agli Augmented reality tour builder che progettano esperienze turistiche immersive, la rivoluzione delle competenze attraversa tutti i settori.
Non si tratta semplicemente di automazione, ma di un'evoluzione che richiede nuove capacità: come quelle dei climate risk analyst che valutano l'impatto ambientale sugli investimenti o degli human-ai collaboration specialist che ottimizzano il lavoro tra team umani e sistemi intelligenti, fino agli space traffic controller, gestori del traffico satellitare in orbita, o altre figure emergenti come il vertical farmer, il genomic data analyst, il chief metaverse officier, il blockchain legal consultant, l’ai generative prompt designer, il drone security coordinator, il time broker o lo smart city planner.
La vera rivoluzione di The future play sono gli avateacher: docenti avatar generati dall'intelligenza artificiale che rendono ogni lezione un'esperienza intrigante. Fatti di bit e tanta Ia, questi 'professori virtuali' sono in grado di replicare movimenti ed espressioni umane, addestrati con le fonti più autorevoli e focalizzati sui trend del futuro. Insieme a loro, un network di docenti umani (manager e leader d’impresa) arricchisce l'esperienza formativa con i webinar 'Pillole di futuro' e le interviste experience in live streaming con focus su contenuti verticali ad alta richiesta di mercato. Questa combinazione tra innovazione tecnologica e competenza umana crea un ponte diretto tra teoria innovativa e applicazione pratica nel mondo reale.
Dietro questa innovazione tecnologica c'è Ateneo impresa, business school dal 1990. I numeri parlano chiaro: oltre 20.000 studenti formati, 900+ partnership con aziende italiane e internazionali e più di 5 milioni di euro in borse di studio erogate. Divenuta Fondazione Ateneo impresa nel 2008, ha dato vita nel 2019 a The future school, evoluzione digitale del progetto che ha generato The blockchain management school (prima scuola italiana dedicata esclusivamente alla blockchain) e The Artificial intelligence school (prima focalizzata sull'Ia management). The Future play rappresenta la loro naturale evoluzione: una scuola nativa digitale che risponde a un'esigenza concreta.
Il team didattico Ia|tfs garantisce che ogni contenuto trasmesso dagli avateacher sia selezionato secondo 5 criteri rigorosi: attualità, fruibilità, utilità professionale, rigore scientifico e valore etico. In un mercato italiano dell'Ia che supererà i 2 miliardi di euro entro il 2027, ma dove solo il 16% del personale si dichiara soddisfatto della formazione ricevuta sul lavoro, The Future Play colma questo divario con un modello di apprendimento concreto, pratico e continuo. The future play si rivolge a un pubblico trasversale ma altamente qualificato: studenti universitari e post-universitari che vogliono costruire una carriera a prova di futuro; professionisti che necessitano di aggiornamento continuo compatibile con i ritmi lavorativi; manager e imprenditori alla ricerca di strumenti competitivi per mercati in rapida evoluzione.

(Adnkronos) - Con la chiusura delle urne alle 15 nelle Marche, è iniziato lo spoglio delle schede per le elezioni regionali. Quando sono pervenuti i dati di 322 sezioni su 1.572, l'affluenza è al 50,13%.
Sono sei i candidati: la coalizione di centrodestra sostiene la ricandidatura del governatore uscente Francesco Acquaroli; il centrosinistra insieme al M5s l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Gli altri candidati sono Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) e Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).
Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione dell'82%, il candidato della coalizione di centrodestra e governatore uscente Francesco Acquaroli è al 48-52% mentre l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sostenuto dal centrosinistra insieme al M5s è al 46-50%. La candidata Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) è tra lo 0,0% e il 2%.
Secondo l'instant poll Swg per il TgLa7, Acquaroli è al 48,5-52,5% mentre Ricci al 45,5-49,5%. Gli altri candidati sono al'1-3%. Copertura 85%. Francesco Acquaroli al 46-50% e Matteo Ricci al 46-50% secondo l'Instant poll realizzato in esclusiva da Youtrend per Sky Tg24.
Leggi tutto: Regionali Marche, iniziato lo spoglio. Exit poll: Acquaroli in vantaggio su Ricci

(Adnkronos) - Una proteina per individuare le persone con cancro al colon che risponderanno alla chemioterapia, evitando così inutili effetti collaterali ai pazienti che non possono trarne beneficio. A scoprirla un gruppo di lavoro coordinato da Livio Trusolino e Andrea Bertotti, responsabili del Laboratorio di Oncologia Traslazionale dell’Irccs di Candiolo e docenti di Istologia presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Cancer Discovery: gli scienziati hanno identificato una proteina – RAD51 – che, se espressa ad alti livelli, predice la resistenza alla chemioterapia standard. La scoperta ha un duplice valore: consente di riconoscere in anticipo i pazienti che difficilmente risponderanno al trattamento e apre la strada a strategie terapeutiche alternative.
La chemio, infatti, è il trattamento standard per la maggior parte dei pazienti con tumori del colon metastatici non operabili, ma solo la metà circa risponde. Per capire le ragioni di questa resistenza, i ricercatori dell’Istituto di Candiolo- Irccs hanno utilizzato organoidi (i mini-organi) tumorali, repliche tridimensionali in miniatura ottenute da campioni di pazienti.
"Ci siamo concentrati sul Folfiri, un trattamento chemioterapico che quasi tutti i pazienti ricevono durante il percorso clinico", spiega Marco Avolio, assistente post-dottorato che ha eseguito i saggi sugli organoidi. "La prima osservazione è stata che gli organoidi sensibili subivano un forte danno al Dna dopo esposizione al Folfiri, mentre in quelli resistenti il Dna appariva sostanzialmente intatto: un indizio che suggeriva che la resistenza fosse legata a un’alta capacità di riparazione delle lesioni alla struttura del Dna provocate dalla chemioterapia".
Dopo un’analisi sistematica delle proteine coinvolte nei meccanismi di riparazione, la svolta è arrivata con RAD51. "Era chiaramente più espresso negli organoidi resistenti", racconta Simonetta Leto, ricercatrice senior. "Inserendolo artificialmente nei modelli sensibili, questi diventavano resistenti. Avevamo trovato un marcatore funzionale di resistenza". Il passo successivo è stato verificarne il valore clinico. Con lo studio multicentrico Iris, che ha coinvolto circa 80 pazienti italiani e spagnoli, i ricercatori hanno dimostrato che livelli elevati di RAD51 si associano sistematicamente alla mancata risposta a Folfiri non solo nei modelli sperimentali, ma anche nei pazienti. "Il marcatore è facilmente misurabile su campioni diagnostici di routine", sottolinea Bertotti, "ne può aiutare a selezionare precocemente i pazienti candidabili a terapie diverse dalla chemioterapia standard".
Ma non finisce qui. Se RAD51 rende i tumori resistenti, la sua inibizione potrebbe risensibilizzarli al Folfiri. "Abbiamo testato diversi approcci", spiega Trusolino. "Il blocco diretto di RAD51 non è clinicamente praticabile, ma un’alternativa si è rivelata molto promettente: inibire Atm, una proteina che controlla a monte la funzione di RAD51. Nei nostri modelli, l’associazione di un inibitore di Atm con Folfiri ha ristabilito una importante efficacia terapeutica. E la buona notizia è che farmaci contro Atm sono già in sperimentazione clinica. Adesso che la pubblicazione è uscita ed è all’attenzione della comunità scientifica, stiamo iniziando a scaldare i motori con i nostri collaboratori dell’oncologia clinica per contattare le case farmaceutiche che producono gli inibitori di Atm e coinvolgerle nel disegno di uno studio ad hoc".
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(Adnkronos) - Come sta Lorenzo Musetti? Il tennista azzurro è stato costretto al ritiro oggi, martedì 29 settembre, nel corso del terzo set della sfida con lo statunitense Learner Tien, nei quarti di finale dell'Atp 500 di Pechino. Dopo aver vinto il primo set 6-4, Musetti ha accusato un dolore nella parte superiore della coscia destra, tanto da richiedere un medical time out durante il secondo parziale.
L'intervento del fisioterapista però non sembra aver aiutato Musetti, che subito break nel game successivo e non è riuscito più a muoversi liberamente in campo, cedendo terreno all'avversario. Tien ha vinto il secondo set 6-3 e le cose non sono cambiate nemmeno nel terzo e decisivo parziale, quando l'americano ha piazzato due break in apertura, volando così sul 3-0, e Musetti ha alzato bandiera bianca, ritirandosi quindi dal torneo.
Leggi tutto: Musetti si ritira a Pechino, cos'è successo durante il match con Tien

(Adnkronos) - I risultati emersi da una sottoanalisi dello studio di fase III Waypoint, presentati ad Amsterdam in occasione del Congresso dell'European Respiratory Society, mostrano che "tezepelumab, oltre a ridurre in maniera significativa la severità dei polipi nasali, il bisogno di ricorrere a un intervento chirurgico e la necessità di assumere corticosteroidi sistemici per la poliposi, induce anche un'importante riduzione dei biomarcatori infiammatori. Il controllo dell'infiammazione a livello epiteliale, riconosciuto come fulcro della patogenesi della malattia, rappresenta un passaggio chiave per migliorare gli outcome clinici dei pazienti". Così Enrico Heffler, allergologo e immunologo clinico, responsabile dell'Unità operativa di Medicina personalizzata, Asma e allergie dell'Irccs Humanitas Research Hospital e professore associato di Medicina interna alla Humanitas University, commenta le novità sull'efficacia tezepelumab nel controllo dei processi infiammatori guidati dall'epitelio. L'anticorpo monoclonale, già approvato e rimborsato in Italia per il trattamento dell'asma grave, ha appena ricevuto da parte del Comitato medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) la raccomandazione per l'approvazione nell'Unione europea per il trattamento dei pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale, grazie ai risultati emersi dallo studio Waypoint, presentati in occasione del Congresso dell'American Academy of Allergy, Asthma, & Immunology (Aaaai) 2025.
Nella gestione e nel controllo delle malattie infiammatorie respiratorie - spiega una nota - l'epitelio rappresenta un elemento cruciale. Il suo ruolo sta infatti emergendo nei processi di rimodellamento strutturale che favoriscono lo sviluppo e la progressione di importanti malattie respiratorie croniche, quali l'asma grave e la rinosinusite cronica con poliposi nasale. Queste due patologie spesso coesistono e sono strettamente collegate tra loro e anche se possono manifestarsi con sintomi diversi, la risposta immunologica sottostante è spesso simile. L'epitelio collega in modo continuo le vie aeree superiori e inferiori, agendo come barriera strutturale e immunologica verso l'ambiente esterno. Agenti patogeni, inquinanti e allergeni possono danneggiare le cellule epiteliali respiratorie e causare il rilascio di citochine epiteliali che guidano diversi processi infiammatori a valle. La linfopoietina timica stromale (Tslp) è una citochina epiteliale che svolge un ruolo chiave nell'avvio e la persistenza di molteplici processi infiammatori che interagiscono direttamente con l'epitelio, generando un ciclo perpetuo di danno e infiammazione.
"L'epitelio respiratorio - sottolinea Heffler - non è soltanto una barriera fisica, ma una struttura immunologicamente attiva, capace di interagire con l'esposoma, l'insieme di allergeni, irritanti e inquinanti che respiriamo, e di rispondere producendo citochine chiave come la Tslp. Questa proteina svolge un ruolo centrale nell'innesco dei processi infiammatori, e la possibilità di bloccare Tslp rappresenta dunque una strategia cruciale per interrompere in maniera più completa i meccanismi patogenetici che sostengono malattie respiratorie croniche come l'asma grave e la rinosinusite cronica con poliposi nasale". Attualmente - rimarca la nota - tezepelumab rappresenta il primo farmaco biologico disponibile che agisce selettivamente contro la Tslp determinando un'azione mirata a livello dell'epitelio delle vie respiratorie, una barriera fondamentale per la regolazione immunitaria. Il farmaco è indicato come terapia aggiuntiva di mantenimento nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti da asma grave che non sono adeguatamente controllati nonostante l'utilizzo di corticosteroidi inalatori ad alto dosaggio, in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento di mantenimento.
"Intervenendo sulla Tslp - prosegue Heffler - è possibile bloccare in maniera significativa la risposta infiammatoria, con effetti clinici rapidi. Nei pazienti con asma grave questo si traduce in un miglioramento dei sintomi respiratori, una riduzione delle esacerbazioni, miglioramento della qualità di vita e riduzione nell'uso di cortisonici orali". I pazienti con poliposi nasale "nello studio Waypoint hanno mostrato una riduzione marcata delle dimensioni dei polipi, un recupero dell'olfatto nei casi di anosmia, un miglioramento significativo della qualità di vita complessiva misurata attraverso strumenti validati, e la pressoché completa abolizione della necessità di utilizzare cortisonici sistemici o di essere sottoposti a nuovi interventi chirurgici per la poliposi nasale. La rapidità e l'ampiezza della risposta osservata indicano che il blocco della Tslp rappresenta una strategia terapeutica innovativa e potenzialmente di svolta per la gestione delle malattie respiratorie croniche ed evidenziano quanto tezepelumab sia promettente: il livello di risposta su tutti gli endpoint dello studio Waypoint è così consistente da far supporre che il farmaco possa diventare un best in class nella terapia biologica della rinosinusite con poliposi nasale, per la quale siamo in attesa dell'approvazione degli enti regolatori".
"I dati presentati al Congresso Ers confermano l'impegno di AstraZeneca nella ricerca scientifica nell'ambito delle patologie respiratorie, nell'ottica di modificarne l'andamento e con l'obiettivo di comprendere in maniera sempre più completa i meccanismi alla loro base e il ruolo cruciale che riveste l'epitelio nella loro patogenesi - dichiara Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia - Tezepelumab è il primo inibitore del Tslp approvato in Italia per l'asma grave, il cui meccanismo di azione, a livello epiteliale, ha consentito di rispondere a un importante bisogno clinico non soddisfatto nel trattamento dell'asma grave. Inoltre, i risultati dello studio Waypoint, recentemente riconosciuti anche dal parere positivo dal Chmp dell'Ema per l'utilizzo nell'Unione europea, aprono a una nuova importante prospettiva di trattamento per le persone con la rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questa patologia è una malattia complessa ed eterogenea che ha un forte impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto. I risultati delle sottoanalisi dello studio Waypoint ampliano ulteriormente il patrimonio di evidenze a sostegno dell'efficacia di tezepelumab nel trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie di origine epiteliale".
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(Adnkronos) - Gli accertamenti bancari effettuati nei mesi scorsi nei confronti dell'ex procuratore di Pavia Mario Venditti "hanno dato esito negativo, altrimenti lo avremmo trovato valorizzato nel decreto di perquisizione" di venerdì scorso. E' la riflessione dell'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex magistrato indagato per corruzione in atti giudiziari e perquisito perché avrebbe favorito l'archiviazione nel 2017 di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
La Procura di Brescia sostiene che tra i familiari di Sempio (non indagati) e l'ex procuratore aggiunto ci siano stati dei movimenti sospetti: la cifra della presunta corruzione si aggira - secondo quanto emerge nel decreto di perquisizione - tra i 20-30 mila euro; contanti che sarebbero stati prelevati per pagare i legali è invece la difesa sostenuta dai Sempio.
Per 'scoprire le carte' - nell'atto della Procura si fa riferimento a bonifici, rapporti opachi e chat 'dimenticate' - l'avvocato Aiello annuncia ricorso al Riesame per vedere se ci sono altri elementi (non indicati nel decreto) su cui si regge l'accusa della Procura di Brescia.
Leggi tutto: Caso Garlasco, il legale: "Non c'è prova dei soldi a Venditti, ricorreremo al Riesame"

(Adnkronos) - Dal 'piano Trump', a quello che prevede un 'ritorno' di Tony Blair, passando per l'iniziativa franco-saudita e per un nome, quello di Samir Halilah. Per far tacere le armi nella Striscia di Gaza e per il dopoguerra nell'enclave palestinese, martellata dalle operazioni militari israeliane, scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, ci sono più proposte sotto i riflettori nel giorno dell'atteso faccia a faccia alla Casa Bianca tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu.
Il tycoon è sembrato ottimista sulla possibilità di un accordo che ponga fine alla guerra, mentre nel suo intervento di venerdì all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il premier israeliano è apparso sempre determinato ad andare avanti con l'offensiva militare, a raggiungere gli obiettivi dichiarati e Hamas, che nel 2007 prese il controllo della Striscia, oggi afferma di non aver ricevuto alcuna proposta. A Gaza, intanto, si consuma una crisi umanitaria, denunciata da più voci, che peggiora di giorno in giorno.
Il piano Trump
E' una proposta in 21 punti che, come ha riferito la Cnn, citando un funzionario di alto livello di Washington e fonti in Medio Oriente, è stata presentata dall'amministrazione Trump ai leader arabi martedì scorso. Hamas accetterebbe di consegnare tutti gli ostaggi vivi, tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza, e le salme degli ostaggi deceduti entro 48 ore dall'accordo, secondo quanto riferito da un funzionario arabo e da un'altra persona informata a condizione di anonimato citati dal New York Times. Stando alle fonti del quotidiano, per chi tra le fila di Hamas si impegnerà a una coesistenza pacifica con Israele verrà garantita un'amnistia e a chi vorrà lasciare Gaza verrà garantito un passaggio sicuro. E' previsto anche, stando a un funzionario di alto livello della Casa Bianca citato dal Nyt, che entrambe le parti si impegnino ad avviare un dialogo per la coesistenza pacifica e un impegno da parte di Israele a non procedere mai più con un'operazione in Qatar dopo il raid a Doha contro Hamas dello scorso 9 settembre. Secondo le fonti della Cnn, si parla di cessate il fuoco "permanente" e di una proposta per un "ritiro graduale" di Israele dalla Striscia.
Il piano Blair
Dopo indiscrezioni del sito di notizie israeliano Ynet, la Bbc ha confermato nei giorni scorsi che l'ex premier britannico Tony Blair è stato coinvolto in colloqui sulla guida di un'autorità di transizione per il dopoguerra a Gaza. La rete britannica riferiva di una proposta, che avrebbe il benestare della Casa Bianca, che vedrebbe Blair alla guida di un'autorità di governo sostenuta da Onu e Paesi del Golfo, che si prevede debba poi cedere i poteri ai palestinesi. Il piano potrebbe vedere Blair alla guida della Gaza International Transitional Authority, secondo quanto ha raccontato anche l'Ecomist, pronta a chiedere un mandato Onu per essere per cinque anni "la massima autorità politica e legale" su quel che resterà della Striscia di Gaza. Con Blair, alla presidenza con un segretariato di 25 persone, ci sarebbe anche un board con sette poltrone per controllare un organismo esecutivo a cui verrebbe affidata la gestione dei territori. Al-Arish, in Egitto, sarebbe la sede iniziale, fino alla 'stabilizzazione' della Striscia.
Di possibile un ruolo centrale per Blair hanno parlato anche tre fonti citate dal Nyt. L'autorità di transizione sarebbe sostenuta da una forza di sicurezza multinazionale, che sarebbe incaricata della sicurezza ai valichi e, stando alla versione della proposta visionata dal Nyt, di "impedire il riemergere di gruppi armati, interrompere il contrabbando di armi e neutralizzare minacce asimmetriche". Sarebbe anche compito dell'autorità di transizione rilasciare "certificati di partenze protette" in modo che - si afferma - chi vuole lasciare Gaza abbia poi garantito il diritto di ritorno in futuro. La versione della proposta a cui ha avuto accesso il Nyt non cita Hamas, ma afferma che l'Autorità palestinese - alla quale si chiedono riforme significative - avrebbe un ruolo limitato nella governance di Gaza e afferma che l'autorità di transizione e l'Autorità palestinese dovrebbero prendere decisioni "in linea con l'eventuale unificazione di tutti i territori palestinesi sotto" l'Autorità palestinese.
Il piano 'Franco-Saudita'
L'Assemblea generale dell'Onu ha adottato, a grande maggioranza, con il sostegno di 142 Paesi, la risoluzione che avalla la 'dichiarazione di New York' sulla soluzione a due stati messa a punto da Francia e Arabia Saudita, in collaborazione con i partner. Chiede il ritiro di Israele dalla Striscia, per il dopoguerra a Gaza viene indicato un comitato transitorio fatto di tecnici, che opererebbe sotto l'ombrello dell'Autorità palestinese e si ipotizzano elezioni entro un anno dal cessate il fuoco, sintetizza il Nyt. Le notizie dell'agenzia ufficiale saudita Spa hanno insistito sul dispiegamento di una "missione internazionale temporanea di stabilizzazione" su mandato del Consiglio di Sicurezza Onu. A Hamas verrebbe impedito di governare a Gaza e la proposta prevede il gruppo accetti di consegnare le sue armi all'Autorità palestinese.
Un nuovo nome per Gaza?
A metà agosto, sempre sul sito di notizie israeliano Ynet, spuntava per il futuro di Gaza il nome di Samir Halilah, imprenditore palestinese, che è stato segretario generale del terzo governo Anp (2005-2006) di Ahmed Qurei, morto due anni fa, e anche presidente del Consiglio di amministrazione della Palestine Securities Exchange fino allo scorso marzo. Il sito di notizie scriveva di un lavoro andato avanti per mesi dietro le quinte per la nomina di un "governatore" per la Striscia, qualcuno che operi sotto gli auspici della Lega Araba, sia accettato sia da Israele che dagli Usa e consenta una transizione al dopoguerra. Lo stesso Halilah, intervistato dall'agenzia palestinese Maan vicina alle autorità di Ramallah, parlava di una proposta "sul tavolo da un anno e mezzo" e sosteneva che era "stata accettata da Hamas".
Maan scriveva in quell'occasione di "un accordo in fase di definizione", incentrato sulla "cessazione delle ostilità" e sul "ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza". E l'agenzia palestinese sosteneva prevedesse anche "l'ingresso di forze arabe sotto la supervisione americana e la nomina di un governatore palestinese incaricato di gestire gli affari civili, garantire la sicurezza e supervisionare il processo di ricostruzione". "La proposta - diceva Halilah - prevede che l'amministrazione di Gaza sia sotto la supervisione del Comitato della Lega Araba, che comprende sei membri ed è composto da Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Anp e Qatar, per gestire gli affari civili a Gaza e garantirne la sicurezza".
Leggi tutto: Gaza, quale sarà il suo futuro dopo la fine della guerra: le ipotesi

(Adnkronos) - Jannik Sinner va a caccia della finale a Pechino. Il tennista azzurro sfida domani, martedì 30 settembre, l'australiano Alex De Minaur - in diretta tv e streaming - nella semifinale dell'Atp 500 cinese. Sinner è reduce dalla vittoria contro Fabian Marozsan nei quarti di finale, battuto in due set 6-1, 7-5, mentre nei turni precedenti ha superato Marin Cilic all'esordio e Terence Atmane negli ottavi. Sinner scende in campo per difendere la finale conquistata lo scorso anno, quando proprio a Pechino fu battuto all'ultimo atto da Carlos Alcaraz.
La sfida tra Sinner e De Minaur è in programma domani, martedì 30 settembre, non prima delle 8 ora italiana. I due tennisti si sono affrontati in dieci precedenti, tutti vinti dall'azzurro, che conduce quindi con un parziale di 10-0. L'ultimo incontro tra Sinner e De Minaur risale ai quarti di finale degli ultimi Australian Open, poi vinti proprio dall'azzurro, in cui Jannik si impose in tre set.
Sinner-De Minaur, come tutte le partite dell'Atp 500 di Pechino, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e TennisTv.
Leggi tutto: Sinner-De Minaur: orario, precedenti e dove vederla in tv

(Adnkronos) - La navigazione verso Gaza della Global Sumud Flotilla è in questi giorni, anche per le implicazioni per la sicurezza delle decine di italiani a bordo, uno dei temi più dibattuti sulla stampa italiana. Il governo continua con i suoi appelli agli attivisti affinché riconsiderino i loro piani, nel timore di un possibile blitz di Israele, che dal suo canto suo ribadisce l'intenzione di impedire la violazione di quello che ritiene essere un legittimo blocco navale. La vicenda è seguita con attenzione anche da diverse testate giornalistiche internazionali, tendenzialmente di quei Paesi che, per diversi motivi, hanno interessi regionali o sono coinvolti in qualche forma nella guerra a Gaza.
Al-Jazeera, la tv del Qatar - Paese che fino al raid israeliano su Doha delle scorse settimane era protagonista degli sforzi di mediazione - ha una pagina 'live' sul viaggio della Flotilla, con l'ultimo aggiornamento in cui si legge che le navi si trovano a quasi 700 chilometri da Gaza, "con l'arrivo stimato in tre-quattro giorni" e l'ingresso "in soli due giorni" nella zona ad alto rischio. Anche l'agenzia turca Anadolu fornisce un aggiornamento sulla distanza che separa le imbarcazioni dall'enclave palestinese.
Diversa l'impostazione della Bbc, che pubblica un'intervista a Greta Thunberg, uno dei 'volti' della Flotilla, in cui l'attivista svedese respinge le critiche di chi ritiene l'iniziativa solo una trovata pubblicitaria. "Non credo che nessuno rischierebbe la vita per una trovata pubblicitaria", ha commentato Thunberg, respingendo le affermazioni delle autorità israeliane che hanno ridicolizzato le imbarcazioni definendole "yacht da selfie".
Proprio in Israele le vicissitudini della Flotilla sono seguite con grande attenzione. Il Times of Israel scrive che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha messo in guardia gli attivisti dal rischio che comporta rompere il blocco navale, sottolineando che ci sono circa 40 italiani a bordo e che i leader della Flotilla hanno finora respinto tutti i tentativi di mediazione.
Anche Haaretz scrive della vicenda, annunciando che le imbarcazioni sono ripartite dalla Grecia nonostante le condizioni meteo non favorevoli e un sospetto attacco di un drone delle Idf.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa, infine, riferisce che la Global Sumud Flotilla si "avvicina a Gaza nonostante gli attacchi dei droni" e mette in evidenza come le decine di navi vengano scortate nel loro viaggio dalle Marine di Spagna e Italia.

(Adnkronos) - Esami medici, cartelle cliniche, dati: tutto a portata di click per ogni paziente. Da domani nel Fascicolo sanitario di ogni italiano sarà presente un profilo sintetico tutto in un ecosistema online che renderà più veloce la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei pazienti.
Si chiude il 30 settembre, infatti, l'implementazione del Profilo sanitario sintetico (Pss) previsto dall'articolo 4 del decreto sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse) 2.0, un documento socio-sanitario informatico, curato e aggiornato dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, che raccoglie i dati essenziali del paziente e ne favorisce la presa in carico e la continuità di cura anche nell'eventualità di una emergenza in pronto soccorso.
Il Pss completa il Fse che sarà il punto unico di accesso per dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici riguardanti l'assistito - precisa il ministero della Salute sul proprio sito - riferiti a prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale.
Cosa c'è nel profilo sanitario elettronico? Ecco le informazioni:
- Anagrafica dell'assistito (nome, cognome, codice fiscale, domicilio e recapiti);
- informazioni sul medico curante (nome, contatti, Pec);
- situazione clinica attuale con patologie croniche e rilevanti, organi mancanti o trapianti effettuati; malformazioni e disabilità motorie;
- allergie, reazioni avverse a farmaci o alimenti; terapie farmacologiche croniche, in particolare trattamenti insulinici e anticoagulanti; anamnesi familiare per la valutazione del rischio eredo-familiare.
Sono invece facoltativi dati come altezza, peso, Bmi e pressione arteriosa, mentre altre informazioni (vaccinazioni, piani di cura riabilitativi, esenzioni, reti di patologia, trattamenti e ricoveri) potranno essere inserite solo tramite i servizi di supporto previsti dall'Eds", l'ecosistema dei dati sanitari.
Uno degli aspetti più importanti - si evidenzia - è che il Pss garantirà l'integrazione con l'Anagrafe nazionale assistiti (Ana) e consentirà anche l'accesso in emergenza ai dati del paziente, anche in assenza di consenso esplicito, come previsto dall'articolo 20 del decreto 2023.
Leggi tutto: Esami medici e cartelle cliniche, online il fasciolo sanitario: cosa cambia domani

(Adnkronos) - "Le parole del Primo Ministro Narendra Modi, per il quale nutro un profondo rispetto, nella sua prefazione all’edizione indiana del libro Io sono Giorgia, mi toccano e mi onorano nel profondo". Così Giorgia Meloni commenta con l’Adnkronos la prefazione di Narendra Modi, primo ministro indiano, alla sua biografia “Io sono Giorgia”, che uscirà nei prossimi giorni in India con il titolo “ I Am Giorgia - My Roots, My Principles ”, edita da Rupa Publications, una delle principali case editrici del Paese. Prosegue il presidente del Consiglio: "Sono sentimenti che ricambio sinceramente, con tutto il cuore, e che testimoniano quanto sia forte il legame tra le nostre Nazioni".
Le parole di Modi: il richiamo al suo “Mann Ki Baat”
La prefazione di Modi, che l’Adnkronos ha potuto leggere, spicca per i toni personali e simbolici. Il premier sottolinea la vicinanza tra India e Italia, fondata – scrive – “su istinti civilizzatori condivisi, come la difesa del patrimonio, la solidità della comunità e la celebrazione della femminilità come forza guida”. Modi lega questo messaggio alla sua amicizia personale con Meloni e alla comune capacità di coniugare tradizione e modernità: “Sono fiducioso che sarà accolto come un racconto stimolante di una straordinaria leader politica contemporanea e di una patriota. È stato un grande onore scrivere questa prefazione”.
Un passaggio notevole è la chiusura, in cui Modi definisce il libro non solo un’autobiografia ma “la sua Mann Ki Baat”, cioè “le idee del cuore”. L’espressione rimanda al titolo del programma radiofonico mensile che dal 2014 lo vede rivolgersi in prima persona agli indiani, diventato nel tempo un marchio politico e comunicativo del premier.
Una rarità editoriale
Modi ha firmato solo altre due prefazioni: nel 2014, per un libro dedicato ad Anandiben Patel, che prese il suo posto come chief minister del Gujarat – prima donna a guidare lo Stato – e nel 2017 per l’autobiografia di Hema Malini, storica star di Bollywood poi entrata in politica. La prefazione al libro di Meloni rappresenta quindi un gesto politico e personale di rilievo. Il rapporto tra i leader è al centro di un’attenzione particolare da quando, il 1 dicembre 2023, Meloni ha pubblicato un selfie scattato alla Cop28 di Dubai insieme al premier indiano. L’hashtag #Melodi da quel momento ha generato centinaia di milioni di visualizzazioni su X, Instagram, TikTok e Facebook, e torna virale ogni volta che i due si incontrano.
Trump jr. e il parallelo con il padre
Il libro contiene una seconda prefazione, a firma di Donald Trump jr., che accompagna anche l’edizione americana del libro (edita da Skyhorse Publishing). Nel testo si legge: “Pochissime persone nella politica odierna possono onestamente affermare che la loro elezione abbia segnato l’inizio di un cambiamento radicale nella loro nazione. Tra queste, Giorgia Meloni. che ha apportato un cambiamento duraturo nella politica italiana, proprio come mio padre qui in America”.
Trump jr. insiste anche sull’aspetto umano della premier: dalle radici in un quartiere operaio romano all’ascesa come leader di Fratelli d’Italia, fino alla guida del governo italiano. “Ciò che rende la sua storia ancora più potente – aggiunge – è che molto prima di guidare l’Italia, Meloni era semplicemente una giovane donna della working class con un profondo amore e una visione per la sua nazione. Ha sfidato l’élite globalista, ha difeso il suo Paese e ha portato al suo incarico un coraggio e una chiarezza che la maggior parte dei cosiddetti ‘leader’ potevano solo sognare”.
Meloni, dalla Garbatella a Palazzo Chigi
Il libro racconta il percorso umano e politico di Giorgia Meloni: dall’infanzia nel quartiere romano della Garbatella, agli inizi in politica, fino alla leadership di Fratelli d’Italia e alla nomina a prima donna presidente del Consiglio in Italia nel 2022. Meloni ricostruisce le difficoltà personali, il rapporto con la madre e la sorella, l’assenza del padre e le sfide di una carriera politica in un ambiente dominato dagli uomini.

(Adnkronos) - "La guerra in Ucraina è anche la nostra guerra, che ci piaccia o meno". A lanciare l'avvertimento senza giri di parole è stato oggi il premier polacco Donald Tusk, sollecitando l'Occidente a unirsi nel suo sostegno a Kiev, nel suo intervento all'apertura di una conferenza di due giorni dedicata alla sicurezza europea e globale a cui partecipano esponenti di 80 Paesi diversi. "Perché il conflitto in Ucraina è solo parte di questo orribile progetto, un progetto che ogni tanto ricompare nel mondo che ha sempre lo stesso obiettivo: schiavizzare Paesi, sottrarre la libertà alle persone, far trionfare autoritarismo, dispotismo, crudeltà e assenza di diritti umani".
Il compito principale dei leader "è quello di rendere l'intera comunità occidentale, l'intera comunità transatlantica, dolorosamente consapevole, nel profondo, di cuore e testa, che c'è una guerra in corso", ha sottolineato il premier.
"La pace non è una caratteristica particolare di questa parte del mondo. Al contrario. E questa è la ragione per cui questa riflessione sulla sicurezza, la guerra, la pace, sulla comunità occidentale, è così importante", ha detto ancora Tusk.
"Se perdiamo questa guerra, le conseguenze ci colpiranno e colpiranno non solo la nostra generazione ma anche quelle future. In Polonia, attraverso l'Europa, negli Stati Uniti, ovunque nel mondo", ha aggiunto il premier polacco, per cui la guerra di aggressione della Russia è un progetto politico il cui obiettivo è quello di sottomettere altre popolazioni.
Per Tusk non sono possibili compromessi con la Russia. Le uniche ragioni per capitolare sarebbero "una volontà debole, il dubbio, la codardia e la mancanza di immaginazione", ha affermato inoltre il premier. Putin fermerà questa guerra - aveva detto poco prima il suo ministro degli Esteri, Radoslaw Sikorski in una intervista a Cnn, "solo quando si renderà conto che non può vincerla e perché arrivi a questa conclusione c'è bisogno di maggiori pressioni sull'economia russa e più aiuto internazionale per l'Ucraina. La guerra finirà probabilmente nel modo in cui è finita la Prima guerra mondiale. Una delle due parti esaurirà le risorse per portarla avanti".
In un contesto di crescenti tensioni, su Telegram ecco quindi arrivare il post del vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, secondo cui i Paesi europei "non possono permettersi una guerra" con Mosca, "sono vulnerabili e non sono uniti", e in un conflitto del genere ci sarebbe un "rischio molto concreto" di impiego di "armi di distruzione di massa".
"Nei Paesi europei si annuncia da tutte le parti che ci sarà una guerra con la Russia nei prossimi cinque anni. Non dovrebbe accadere", ha affermato, sostenendo che un conflitto del genere "andrebbe contro gli interessi" della Russia, che "in linea di principio non ha bisogno di una guerra con nessuno" e "neanche" con "la vecchia Europa". "Non c'è nulla da guadagnare. L'economia dell'Europa è debole e dipende dagli Stati Uniti - ha proseguito nel lungo messaggio, parlando anche di declino culturale -. L'Europa sta perdendo la sua identità, si sta dissolvendo tra migranti aggressivi".
"Il compito principale della popolazione russa è sviluppare i territori dei russi, ha aggiunto con un riferimento anche ai territori occupati in Ucraina. Non è "facile", ha proseguito, sostenendo ancora che la Russia sia "sempre andata in Europa solo come forza liberatrice, non come invasore".
Secondo Medvedev, i Paesi europei "possono solo perseguire i loro interessi, cercando di sopravvivere nell'attuale caos economico". "Semplicemente non possono permettersi una guerra con la Russia", ha incalzato accusando i leader europei di "non essere in grado di assumersi la responsabilità di nessuna questione importante", di "mancare di pensiero strategico" e della "passione necessaria per assumere decisioni sensate".
"Gli europei sono inerti - ha insistito - non vogliono battersi per ideali comuni o per la loro terra". E, ha concluso, se esiste il rischio di guerra è perché "esiste sempre la possibilità di un incidente fatale" e in "un conflitto del genere c'è il rischio molto concreto che possa degenerare in una guerra con armi di distruzione di massa", motivo per cui "dobbiamo rimanere vigili".

(Adnkronos) - Web3, blockchain, criptovalute e finanza decentralizzata (Defi) saranno sempre più catalizzatori di nuove opportunità di carriera. E’ quanto emerge dal Rapporto di Bitget research che ha evidenziato come l’adozione diffusa della blockchain, a un ritmo simile a quello dell’Intelligenza artificiale, potrebbe generare un aumento esponenziale di posti di lavoro, superando le attuali proiezioni di 500.000 nuovi ruoli entro il 2028, toccando oltre un milione di opportunità lavorative entro il 2030. Nonostante la sua crescita esponenziale, il settore Web3, però, rimane fortemente sotto-rappresentato dalle donne, specialmente in ruoli tecnici o di leadership. Lo studio di Diversity in Blockchain Inc. ha evidenziato come gli uomini ricoprano il 76% delle posizioni tecniche, mentre Bitget research ha analizzato che le startup blockchain guidate da donne rappresentano solo il 9% del totale.
Per colmare questo gap, Bitget, principale exchange di criptovalute a livello globale e azienda Web3, ha stretto una partnership con Women lead, organizzazione dedicata a ridurre il divario occupazionale e salariale di genere nel Sud Italia, dove il tasso di occupazione femminile complessivo è solo del 36,9% (dati Istat) e l’elevata vulnerabilità lavorativa tocca il 31,2% delle donne. Ne parla all’Adnkronos/Labitalia Gracy Chen, ceo di Bitget.
“Siamo convinti che l’inclusione e la diversità di genere siano fondamentali per il futuro della blockchain. Il webinar gratuito 'Women lead crypto' sviluppato in collaborazione con Women lead, vuole essere un’opportunità concreta e offrire a donne di talento gli strumenti per diventare protagoniste attive di questo cambiamento tecnologico e sociale. Il webinar si terrà il 1° ottobre e offrirà un’introduzione al Web3, spiegando concetti chiave come blockchain, criptovalute e finanza decentralizzata (Defi). L’evento esplorerà anche le numerose opportunità di carriera in questo settore in forte crescita" spiega Gracy Chen.
“Questo webinar - sottolinea Gracy Chen, ceo di Bitget - è un esempio concreto del programma globale Blockchain4Her di Bitget, creato per promuovere l'inclusività e la diversità di genere nel settore blockchain. Grazie a questa iniziativa, oltre 3.000 donne sono già state sopportate con programmi di formazione e più di 50.000 dollari di contributi sono stati distribuiti alle imprenditrici. Un altro passo importante è la nostra partnership triennale con Unicef game changers coalition (gcc), che mira a formare oltre 300.000 ragazze e insegnanti in tutto il mondo”.
“In Women Lead - aggiunge Gaia Costantino, ceo di Women Lead - la nostra missione è colmare il divario di genere attraverso l’orientamento di carriera e la formazione digitale. Crediamo che le competenze tecnologiche siano la chiave per sbloccare il potenziale femminile e creare un futuro più equo. Grazie alla partnership con Bitget, possiamo offrire alle donne un’opportunità unica per entrare in un settore all’avanguardia come il Web3, contribuendo a superare le sfide del nostro territorio e a costruire una nuova generazione di professioniste del digitale”.
Leggi tutto: Bitget, 'Women lead crypto' webinar nato per avvicinare le donne al Web3

(Adnkronos) - Livia Giuggioli Firth, attivista italiana ed ex moglie dell'attore Colin Firth, ha deciso di restituire la sua onorificenza di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico, dopo l'incontro fra re Carlo e Donald Trump. Il motivo della decisione? Gli onori con cui il presidente degli Stati Uniti è stato accolto a corte, che hanno sconfinato in un atteggiamento "codardo" che ha legittimato la politica del tycoon. In un post su Instagram, la plateale azione dell'avvocatessa, famosa per l'impegno nella moda sostenibile e nella difesa dell'ambiente: davanti alla telecamera, prende e strappa il certificato dell'Mbe, che le era stato conferito nel 2019, mostrando la medaglia che intende presto restituire.
"Nel 2019 - spiega nel video la Giuggioli - mi è stata conferita questa onorificenza Mbe per i servizi resi nel tentativo di rendere la catena di fornitura della moda un luogo di lavoro più giusto e meno mortale per i lavoratori dell'abbigliamento di tutto il mondo. Sebbene io sia contro l'Impero britannico e i resti di quel sistema tossico, ho accettato l'onorificenza a nome dei molti attivisti dei lavoratori dell'abbigliamento che mi hanno istruito e sostenuto. Avevo anche un grande rispetto per re Carlo, all'epoca principe di Galles, e per le sue decennali battaglie a favore della giustizia sociale e ambientale. Mentre scrivo, vediamo quell'orribile scusa umana (chiamata Trump) in piena attività all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la sua retorica velenosa amplificata e legittimata. Ho riflettuto sulla sua visita nel Regno Unito la scorsa settimana e temo di non riuscire a conciliare il modo in cui è stato assecondato e onorato e, ancora una volta, legittimato".
"In effetti - prosegue nel post l'attivista - lo show della scorsa settimana non mi ha mostrato nulla di quei valori che pensavo re Carlo sostenesse o del suo spirito. Piuttosto, è stata una spaventosa e vile dimostrazione di acquiescenza nei confronti di qualcuno che è a favore della distruzione del mondo naturale e delle persone più vulnerabili del pianeta. Poiché non riesco a conciliare queste due posizioni, ho stracciato la mia onorificenza e la rispedisco al mittente. Conosco molti britannici onesti e rispettabili che non riusciranno a conciliare i loro valori di equità e giustizia con la grottesca pantomima a cui abbiamo assistito. Credo che solo prendendo posizione possiamo far conoscere i nostri sentimenti".
La Giuggioli Firth è stata sposata con il marito attore dal 1997 al 2021. Hanno due figli, Luca e Matteo. Colin Firth non ha commentato la decisione dell'ex moglie. È stato nominato Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico (Cbe) in occasione del compleanno della regina nel 2011 per i suoi servizi al teatro.
Leggi tutto: "Re Carlo codardo con Trump": Livia Giuggioli Firth restituisce onorificenza reale
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