
(Adnkronos) - "Parlare della riforma patronati oggi significa parlare di una grandissima rete di prossimità che ogni anno in Italia e nel mondo accompagna diversi milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e più in generale i cittadine e cittadini, giovani e meno giovani, in quella che è la tutela individuale, che negli ultimi vent’anni è cambiata tantissimo perché sono cambiate le prestazioni". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil.
"Se è pur vero - avverte - che siamo di fronte ad uno stato sociale via via sempre meno generoso, per cui l’accesso alle prestazioni spesso è sempre più difficile, va anche detto che ambiti come la digitalizzazione, l’avvento dell’intelligenza artificiale stanno contribuendo alla riduzione del front-office gran in parte della Pa, per cui il lavoro dei patronati diventa sempre più prezioso. Modernizzarlo significa agganciarlo alla realtà del Paese e al cambiamento in atto: l’obiettivo è quello di accrescere efficienza e soprattutto qualità dei nostri servizi".
"Da oltre un decennio - sottolinea - rivendichiamo una riforma. Con l’attuale governo abbiamo svolto un incontro molto importante il 20 febbraio del 2024, alla presenza della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. E' stata aperta la discussione sulla riforma ma, dopo oltre un anno e mezzo, ci troviamo di fronte a un nulla di fatto. L’idea su cui abbiamo discusso è stata quella di semplificare l’attività ispettiva attraverso l’aiuto della tecnologia: basterebbe mettere in linea mandato di patrocinio-domanda-provvedimento per arrivare alla definizione dell’attività svolta da ogni singolo patronato attraverso un semplice clic: una scelta che consentirebbe di liberare così gli ispettori del lavoro, che ogni anno sono chiamati a verificare le pratiche una ad una. In un paese dove la carenza degli ispettori del lavoro è cronica e dove ogni giorno quasi 4 persone fra lavoratrici e lavoratori muoiono di lavoro, con una simile scelta, da un lato, si potrebbe efficientare il sistema dei patronati e dall’altro mandare gli ispettori nei luoghi di lavoro per verificarne salubrità e sicurezza".
In che modo l'Inca guarda al futuro dei patronati, in attesa della riforma? "In primo luogo - spiega il presidente Pagliaro - rivendicando il tema della semplificazione delle visite ispettive, che resta un tema prioritario. Tra l’altro, qualche giorno fa il Tar del Lazio ha pubblicato una sentenza, su nostro ricorso, che ci dà ragione, obbligando il ministero del Lavoro a chiudere l’annualità 2022 entro 30 giorni dalla sentenza".
"I ritardi delle chiusure - rimarca - sono assurdi: il 2017 è stato chiuso nel 2025 dopo ben 8 anni Inoltre, con il Ce.Pa, il raggruppamento che mette insieme i patronati Inca, Inas, Ital e Acli, che da soli rappresentano oltre il 50% di tutta l'attività patrocinata in Italia e nel mondo, abbiamo avviato un gruppo di lavoro tecnico, per avanzare proposte: dalle attività svolte all’estero alla definizione di nuovi indicatori di qualità, dalla revisione delle tabelle ministeriali, a tutto quello che può essere utile per rafforzare la nostra rete di prossimità, senza escludere la possibilità di nuove attività".
"Non a caso - fa notare - abbiamo intrapreso interlocuzioni con i Comuni italiani attraverso l’Anci e con le Regioni attraverso la Conferenza delle Regioni. Vogliamo evitare riforme affrettate, i patronati non sono semplici sportelli: rappresentano una rete di prossimità sociale che combatte solitudine, marginalità, isolamento nelle periferie e nelle aree interne del Paese. E' un valore costituzionale riconosciuto anche dalla Corte Costituzionale. Da quando siamo nati (e quest’anno a febbraio abbiamo compiuto ottant’anni) abbiamo contribuito all’emancipazione delle persone e più in generale della società e anche adesso abbiamo raccolto la sfida del cambiamento e vogliamo continuare a fare la nostra parte".
Sopralluogo previsto dalle 14... 
(Adnkronos) - Re Carlo sarà il protagonista di un nuovo documentario sulla sua battaglia di una vita per "armonizzare natura e umanità". Nel lungometraggio, il cui titolo provvisorio è 'Finding Harmony: A King's Vision', che verrà trasmesso su Prime Video in oltre 240 Paesi in tutto il mondo all'inizio del 2026, il sovrano avverte che non è mai stato così importante "proteggere e dare priorità" al pianeta. Contiene inoltre le riflessioni del re sul suo impegno per promuovere un mondo sostenibile, attraverso la visione di speciali filmati d'archivio risalenti a decenni fa.
Dopo l'annuncio del documentario, Carlo ha affermato di sperare che possa ispirare altri a proteggere il pianeta, dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita incoraggiando le persone a "lavorare con la natura, piuttosto che contro di essa". "Mai come oggi è importante che il mondo compia uno sforzo concertato per proteggere e dare priorità al nostro pianeta e per ripristinare il nostro rapporto con esso", ha affermato il monarca in merito al progetto.
Il re ha dichiarato che la sua "speranza più grande è che questo documentario possa incoraggiare un nuovo pubblico ad apprendere la filosofia dell'armonia e forse ispirare lo stesso senso di determinazione che ha dato a me per contribuire a costruire un futuro più sostenibile". Carlo è già apparso in un documentario della Bbc, girato dietro le quinte, sull'incoronazione, ma quello in uscita avrà un approccio più insolito nell'analizzare le sue convinzioni.
"Per gran parte della mia vita ho cercato di promuovere e incoraggiare modi in cui possiamo lavorare con la natura, piuttosto che contro di essa. In altre parole, per ripristinare l'equilibrio del nostro pianeta, sottoposto a così tanto stress", ha spiegato il sovrano, il cui intento è quello di mostrare come gli esseri umani siano "parte della natura, non separati da essa" e come un sano legame con la natura sia "al centro del benessere umano".
Con esempi provenienti da tutto il mondo, il documentario mostrerà come la filosofia dell'armonia possa essere applicata all'agricoltura, alle competenze artigianali tradizionali, all'architettura e all'urbanistica. "Spero che questo film dimostri solo una parte del notevole lavoro svolto in tutto il mondo per mettere in pratica l'armonia, dalle foreste della Guyana alle comunità sostenibili in India e, più vicino a casa, attraverso il lavoro della mia King's Foundation a Dumfries House e Highgrove", ha affermato il re. Il regista Nicolas Brown ha dichiarato: "Sono sorprendentemente poche le persone al mondo che conoscono appieno la profondità della battaglia che il re ha sostenuto per tutta la vita per riportare in armonia la natura e l'umanità".
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(Adnkronos) - Lo chef Daniel Canzian è stato nominato Ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia 2025 dal Norwegian Seafood Council (Nsc), raccogliendo il testimone da numerosi illustri predecessori e assumendo il ruolo di portavoce di una tradizione che lega la Norvegia e l’Italia da secoli. Dal 2008 il Norwegian Seafood Council, l’ente norvegese che promuove il mercato e la cultura del pesce norvegese nel mondo, conferisce il titolo di Ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia a coloro che, attraverso la propria cucina, sono in grado di interpretare al meglio l’essenza di questo ingrediente unico. Dopo Marianna Vitale, Ambasciatrice nominata nel 2023, il titolo passa quindi a Daniel Canzian, che entra così a far parte della rete di chef che hanno saputo reinterpretare la tradizione con uno sguardo innovativo.
Originario di Conegliano, dopo esperienze in Italia e Francia, il percorso di Daniel Canzian si è intrecciato con quello del Maestro Gualtiero Marchesi, di cui è stato discepolo e che lo ha posto alla guida dei ristoranti del suo gruppo nel ruolo di executive chef. Nel 2013 ha aperto il Ristorante DanielCanzian nel cuore di Brera a Milano, dove porta avanti una filosofia gastronomica fondata sulla valorizzazione della tradizione regionale italiana, sulla stagionalità e su uno stile essenziale e personale.
Attualmente è presidente europeo dell’associazione Jre-Jeunes Restaurateurs, che riunisce chef e ristoratori indipendenti accomunati dalla volontà di promuovere una cucina libera da omologazioni e fedele all’identità di ciascun territorio. È proprio da questa attenzione per l’origine, l’autenticità e la materia prima, che caratterizza sia il suo lavoro in cucina sia il suo impegno associativo, che nasce l’incontro con lo stoccafisso di Norvegia. Un ingrediente legato alla sua terra d’origine e alla memoria gastronomica italiana, che oggi interpreta come Ambasciatore, rendendolo protagonista di una cucina contemporanea, essenziale e profondamente identitaria.
“Ricevere questo riconoscimento è per me motivo di grande orgoglio. Lo stoccafisso è un ingrediente che sento vicino: è parte della cultura gastronomica della mia terra e del mio percorso personale in cucina. Ha attraversato i secoli, i confini, le tavole di famiglia, e oggi può ancora raccontare qualcosa di nuovo. Ringrazio il Norwegian Seafood Council per questa opportunità: promuovere lo stoccafisso significa per me portare avanti una tradizione con uno sguardo contemporaneo, fatto di rispetto, semplicità e identità”, ha dichiarato chef Canzian.
“Siamo molto orgogliosi - ha affermato Tom-Jørgen Gangsø, Direttore Italia di Nsc - di nominare Daniel Canzian come Ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia 2025. La sua dedizione alla tradizione regionale, la cura nella selezione delle materie prime e la capacità di coniugare creatività e autenticità lo rendono l’interprete ideale per promuovere in Italia uno dei prodotti ittici norvegesi più pregiati. Le sue origini venete lo collegano in modo naturale alla storia dello stoccafisso e al viaggio di Pietro Querini, che secoli fa proprio dalla Norvegia portò in Veneto il racconto di questo ingrediente unico. Così come Querini fu in passato una sorta di primo Ambasciatore dello Stoccafisso, oggi Daniel Canzian ne raccoglie l’eredità, raccontandolo attraverso la sua cucina essenziale e contemporanea e rendendolo parte di un dialogo vivo tra culture e territori".
Nel corso dell’evento di nomina, Daniel Canzian ha presentato un piatto pensato appositamente per l’occasione: 'Stoccafisso in umido di Carote e Zenzero'. Una ricetta essenziale, costruita per esaltare la materia prima in tutta la sua autenticità, protagonista di un racconto che unisce secoli di storia e tradizione. Ad oggi, gli Ambasciatori dello Stoccafisso di Norvegia eletti dal Norwegian Seafood Council sono: Marianna Vitale -Sud Ristorante, Quarto (NA) - 2023; Ivano Ricchebono - The Cook, Genova (GE) - 2020; Enrico e Roberto Cerea - Da Vittorio, Brusaporto (BG) - 2019; Moreno Cedroni - La Madonnina del Pescatore, Marzocca (AN) - 2018; Anthony Genovese - Ristorante Il Pagliaccio, Roma (RM) - 2016; Felice Lo Basso - Felix Lo Basso, Milano (MI) - 2015; Paolo Barrale - Ristorante Marennà, Sorbo Serpico (AV) - 2014; Antonino Rossi - Qafiz, Santa Cristina D’Aspromonte (RC) - 2013; Franco Favaretto - Ristorante BaccalàDivino, Mestre (VE) - 2012; Giovanni Pozzan - Antica Trattoria Due Spade, Sandrigo (VI) - 2009; Antonio Chemello - Trattoria da Palmerino, Sandrigo (VI) - 2009; Gian Paolo Belloni - Ristorante Zeffirino, Genova (GE) - 2008.

(Adnkronos) - "Ogni giorno ci sono reporter che rischiano personalmente perché la gente possa sapere come stanno le cose. E in un tempo come il nostro, di conflitti violenti e diffusi, quelli che cadono sul campo sono molti: vittime della guerra e dell’ideologia della guerra, che vorrebbe impedire ai giornalisti di esserci. Non dobbiamo dimenticarli! Se oggi sappiamo che cosa è successo a Gaza, in Ucraina e in ogni altra terra insanguinata dalle bombe, lo dobbiamo in buona parte a loro". E' il tributo del Papa ai giornalisti in prima linea nel raccontare il dramma delle guerre in occasione dell'udienza ai partecipanti alla 39esima Conferenza dell’Associazione MINDS International.
Poi il passaggio sulle agenzie di stampa: "I giornalisti delle agenzie di stampa sono a loro volta chiamati ad essere i primi sul campo, i primi a dare la notizia. E questo vale ancora più nell’era della comunicazione permanentemente live, della digitalizzazione sempre più pervasiva dei mass media. Chi lavora per un’agenzia, lo sapete bene, è chiamato a scrivere con rapidità, sotto pressione, anche in situazioni molto complesse e drammatiche. A maggior ragione, il vostro servizio è prezioso e deve essere un antidoto al proliferare dell’informazione 'spazzatura'; pertanto richiede competenza, coraggio e senso etico".
"Fare il giornalista - ha scandito il Pontefice - non può mai essere considerato un crimine, ma un diritto da proteggere. L’informazione libera è un pilastro che sorregge la costruzione delle nostre società e, per questo, siamo chiamati a difenderla e garantirla. Occorre liberare la comunicazione dall’inquinamento cognitivo che la corrompe, dalla concorrenza sleale, dal degrado del cosiddetto click bait. Le agenzie di stampa sono in prima linea, chiamate ad agire nell’attuale contesto comunicativo secondo principi – purtroppo non sempre condivisi – che coniugano la sostenibilità economica dell’impresa con la tutela del diritto ad una informazione corretta e plurale".
"Non siamo destinati a vivere in un mondo dove la verità non è più distinguibile dalla finzione. Al riguardo - ha osservato - dobbiamo porci degli importanti interrogativi. Gli algoritmi generano contenuti e dati in una dimensione e con una velocità che non si era mai vista prima. Ma chi li governa? L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo con cui ci informiamo e comunichiamo, ma chi la guida e a quali fini? Dobbiamo vigilare perché la tecnologia non si sostituisca all’uomo, e perché l’informazione e gli algoritmi che oggi la governano non siano nelle mani di pochi".
"Il mondo - ha ammonito - ha bisogno di un’informazione libera, rigorosa, obiettiva. Vale la pena di ricordare, in questa circostanza, il monito di Hannah Arendt per la quale "il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto oppure il comunista convinto, ma la persona per la quale non c’è più differenza tra realtà e finzione, tra il vero e il falso" (Le origini del totalitarismo). Con il vostro lavoro, paziente e rigoroso, voi potete essere un argine a chi, attraverso l’arte antica della menzogna, punta a creare contrapposizioni per comandare dividendo; un baluardo di civiltà rispetto alle sabbie mobili dell’approssimazione e della post-verità. L’economia della comunicazione non può e non deve separare il proprio destino dalla condivisone della verità. Trasparenza delle fonti e della proprietà, accountability, qualità, obiettività sono le chiavi per restituire ai cittadini il loro ruolo di protagonisti del sistema, convincendoli a pretendere un’informazione degna di questo nome. Mi raccomando: non svendete mai la vostra autorevolezza!".
Leggi tutto: Papa Leone XIV: "Agenzie di stampa antidoto a notizie spazzatura"
Attesi anche 9 commissari... (Adnkronos) - Giorgia Meloni "complice della pace in Palestina". È questa la didascalia che accompagna l'immagine della premier, pubblicata su Instagram da Arianna Meloni, responsabile della segreteria di Fratelli d'Italia e sorella della presidente del Consiglio, nel giorno dell'annuncio di Trump sull'accordo tra Israele e Hamas per la prima fase del piano di pace del presidente Usa.
"L'accordo raggiunto in Egitto per l'applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza. Il governo Meloni ha da sempre sostenuto questo piano. Complici, sì: della pace in Palestina", scrive Arianna Meloni.
Leggi tutto: "Meloni complice della pace in Palestina", il post della sorella Arianna
Sarà possibile aderire anche in occasione del trofeo velico... 
(Adnkronos) - L'Italia rischia "una 'deregulation diagnostica' travestita da semplificazione". Lo denuncia la Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, che con il suo presidente Mariastella Giorlandino esprime "forte preoccupazione per l'approvazione in Senato del disegno di legge Semplificazioni che, pur perseguendo l'obiettivo di snellire procedure e accelerare i servizi, introduce nel settore sanitario misure che rischiano di compromettere la qualità e la sicurezza dell'assistenza ai cittadini". In particolare, "la norma che amplia le prestazioni sanitarie erogabili dalle farmacie rappresenta" per la Uap "una svolta impropria e pericolosa, poiché apre alla possibilità di eseguire test diagnostici e prestazioni di natura clinica in contesti privi dei requisiti di competenza, controllo e responsabilità propri della medicina di laboratorio".
"Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, in quanto operatori sanitari - spiega l'associazione - rientrano nel campo di applicazione della direttiva Ue 2022/2555 (NIS2) e del suo recepimento nazionale di cui al D.Lgs. n. 138/2024, con obblighi di sicurezza informatica, gestione del rischio e incident reporting, anche in ordine alla trasmissione dei dati sensibili al fascicolo sanitario elettronico (Fse). Le farmacie, di contro, pur erogando prestazioni analoghe e trattando dati sanitari sensibili, non sarebbero soggette a tali vincoli". Ma "chi tutela la riservatezza dei dati di un cittadino affetto da patologie i cui dati vengono trasmessi dalle farmacie alle Asl o addirittura in telemedicina?", chiede Uap. "Come verrà considerata 'applicazione della direttive Ue sulla sicurezza informativa nei confronti delle farmacie?", aggiunge l'Unione ambulatori "considerando, peraltro, che il mancato adempimento a tali norme per le strutture sanitarie private accreditate può essere causa di risoluzione del rapporto con il Ssr e/o di mancata assegnazione del budget Ssr nel 2026".
"La salute non può essere trattata come un ambito di semplificazione burocratica - dichiara Giorlandino - Ogni prestazione diagnostica comporta atti medici, responsabilità professionali e standard di qualità che le farmacie, per loro natura, non possono garantire. Siamo di fronte a un intervento che appare più il frutto di un'azione lobbistica che di una riflessione sulla qualità del servizio erogato". Uap ribadisce che "non si fa sanità con le semplificazioni: la tutela della salute richiede qualità, appropriatezza e sicurezza, non scorciatoie normative o esperimenti dettati da interessi di categoria".
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(Adnkronos) - La consegna dei missili da crociera Tomahawk all'Ucraina, da tempo richiesti, potrebbe costringere la Russia a prendere atto della reale situazione e a sedersi al tavolo delle trattative. E' quanto ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro con i giornalisti, spiegando che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "può offrire all'Ucraina alcune misure di vasta portata" che rafforzeranno significativamente la posizione di Kiev in eventuali colloqui futuri.
"In questo momento, è importante inviare un segnale che l'Ucraina sarà rafforzata con tutti i mezzi possibili. E questo è uno di quei mezzi che è importante per me: i Tomahawk", ha affermato il leader ucraino citato dal Kyiv Independent. "Tutte queste cose possono rafforzare l'Ucraina e costringere i russi a calmarsi un po' e a sedersi al tavolo delle trattative".
Zelensky ha infine quindi la Russia di voler seminare il "caos" in Ucraina lanciando attacchi alla rete energetica e alle infrastrutture ferroviarie del suo Paese. "Il compito della Russia è creare caos e esercitare pressione psicologica sulla popolazione attraverso attacchi contro gli impianti energetici e le ferrovie".
Zelensky ha poi anticipato che "un team guidato dalla premier Yulia Svyrydenko, insieme al Capo dell'Ufficio presidenziale Andriy Yermak e al mio Commissario per la politica sanzionatoria Vladyslav Vlasiuk sarà negli Stati Uniti all'inizio della prossima settimana". "La cooperazione fra Kiev e Washington prosegue - ha riferito su X - I temi in discussione saranno la difesa aerea, l'energia e passi per le sanzioni, oltre che i negoziati. Sarà anche discussa la questione degli asset congelati".
"Il presidente Trump ci vuole al tavolo dei negoziati e noi sosteniamo questo percorso. Vuole davvero un cessate il fuoco e la fine della guerra. Credo che questo fosse il suo obiettivo sin dall'inizio. Gli siamo grati. Il nostro incontro, insieme ai fatti, gli hanno dato una comprensione più ampia del gatto che i russi volevano venderli qualcosa che non sono in grado di offrire. La cosa più importante è che dopo il nostro incontro il dialogo prosegue a vari livelli e malgrado il tempo freddo che fa fuori le nostre relazioni rimangono calorose a diversi livelli".
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky: "I missili Tomahawk possono costringere Putin a negoziare"

(Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, vista la proposta di attivazione della procedura di concessione della cittadinanza italiana avanzata dal Ministro della giustizia Carlo Nordio e in considerazione del parere favorevole del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, "ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali, al sig. Gerald Joseph Cardinale, cittadino statunitense, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91. Il Sig. Cardinale, fondatore di RedBird Capital Partners, società proprietaria di Ac Milan, ha dato un fortissimo impulso a iniziative di solidarietà e inclusione sociale attraverso lo sport, promuovendo attività rivolte in particolare a giovani detenuti, in condizione di fragilità ed esposti a rischio di marginalizzazione". Lo comunica il Consiglio dei Ministri nel comunicato del Cdm.
Leggi tutto: Milan, il Consiglio dei ministri propone cittadinanza italiana per Cardinale

(Adnkronos) - "L'obiettivo di stabilizzare la Bpco, broncopneumopatia cronica ostruttiva, fa discutere tanto la comunità scientifica". E' stato trattato al congresso "dell'Ats, American Thoracic Society, dello scorso anno e quest'anno se n'è parlato molto sia all'Ats sia all'Ers, European Respiratory Society. Il tema inizia a creare non solo discussione, ma anche consenso e consapevolezza. Puntare alla stabilizzazione vuol dire alzare l'asticella, arrivare a zero riacutizzazioni senza peggioramento della sintomatologia e della qualità della vita. Questo può permettere ai pazienti di vivere non solo in maniera ottimale, ma anche più a lungo, cambiando la storia naturale della malattia e la prognosi stessa dei pazienti con Bpco". Così Donato Cinquepalmi, Respiratory & cep medical head di Gsk, partecipando all'incontro con la stampa 'Copd stability: un nuovo obiettivo nella gestione della Bpco', organizzato dalla farmaceutica a Milano.
"L'impegno di Gsk in ambito respiratorio è importante e ha delle radici molto forti - sottolinea Cinquepalmi - Per quanto riguarda la broncopneumopatia cronica ostruttiva, da oltre 50 anni Gsk lavora per cercare di migliorare il percorso di cura del paziente. Parlando di trattamento abbiamo portato un'innovazione importante in termini di molecole innovative, ma l'impegno va oltre. Vogliamo migliorare questo percorso anche da un punto di vista dell'educazione, della comunicazione e del monitoring. Per questo il nuovo obiettivo di trattamento è quello che chiamiamo Copd stability, stabilizzare i pazienti con Bpco".
Leggi tutto: Farmaci, Cinquepalmi (Gsk): "Stabilizzazione Bpco al centro del dibattito scientifico"

(Adnkronos) - Una studentessa di 17 anni, Alice Morsanutto, è morta stamane alle 6.30, dopo essere stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Edmondo Brian a Precenicco, a Udine. L’investimento è avvenuto poco distante dalla casa della ragazza che stava andando a prendere l’autobus che l’avrebbe portata al liceo artistico di Udine.
Il ragazzo che era alla guida dell’auto, una Fiat Doblò, si è fermato per soccorrerla ma l’impatto è stato tale da sbalzare la ragazza di molti metri, uccidendola sul colpo. I sanitari del Sores 118 hanno provato a rianimarla ma senza esito. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi.
Leggi tutto: Investita sulle strisce pedonali, morta a Udine studentessa di 17 anni

(Adnkronos) - Una studentessa di 17 anni, Alice Morsanutto, è morta stamane alle 6.30, dopo essere stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Edmondo Brian a Precenicco, a Udine. L’investimento è avvenuto poco distante dalla casa della ragazza che stava andando a prendere l’autobus che l’avrebbe portata al liceo artistico di Udine.
Il ragazzo che era alla guida dell’auto, una Fiat Doblò, si è fermato per soccorrerla ma l’impatto è stato tale da sbalzare la ragazza di molti metri, uccidendola sul colpo. I sanitari del Sores 118 hanno provato a rianimarla ma senza esito. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi.
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(Adnkronos) - Jasmine Paolini accede ai quarti di finale del Wta di Wuhan. L'azzurra, in vantaggio nel terzo set contro la danese Clara Tauson, n.12 del mondo, incassa il ritiro per infortunio all'adduttore destro dell'avversaria, che aveva vinto il primo set 6-3. Paolini recupera 6-1 nel secondo poi il ritiro sul 3-1 a vantaggio dell'azzurra.
Leggi tutto: Wta Wuhan, Tauson si ritira al terzo set: Paolini ai quarti
Dalla giunta regionale via libera definitivo a riqualificazione.... 
(Adnkronos) - 'Affari Tuoi' vince e sorpassa 'La ruota della fortuna'. Gli ascolti di ieri, mercoledì 8 ottobre, hanno visto 'Affari tuoi', condotto da Stefano De Martino, su Rai1 conquistare l'Access Prime Time con 5.092.000 spettatori e il 24.5% di share, seguito da 'La Ruota della Fortuna', condotto da Gerry Scotti, su Canale 5 che totalizza 5.035.000 telespettatori pari al 24.2%.
Leggi tutto: Ascolti tv 8 ottobre, 'Affari tuoi' con il 24.5% sorpassa 'La Ruota della Fortuna'

(Adnkronos) - Incidente mortale mercoledì sera a Roma in via Salaria dove un'auto e una bici si sono scontrate nel tratto fuori il Grande raccordo anulare, altezza km 17.600, in direzione Monterotondo. A bordo della bici un uomo italiano di 61 anni, morto seguito all’impatto. La conducente dell’auto, cittadina italiana di 56 anni, si è fermata a prestare soccorso. Indagini in corso da parte da parte della Polizia locale per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Leggi tutto: Roma, scontro tra auto e bici su via Salaria: morto 61enne

(Adnkronos) - Damiano David sul palco dell'Unipol Forum di Milano è tornato a parlare della pausa dai Maneskin. Il cantante ha rotto il silenzio e ha parlato di un momento particolare della sua vita, quando si è reso conto che quello che stava facendo, il successo che aveva ottenuto, era ben lontano dalla sua idea di "vita perfetta".
"Tutto è stato gigantesco, velocissimo e super emozionante. E per tantissimo tempo è stata la parte più bella che la vita volesse darmi. Poi sono cresciuto, un giorno qualcosa si è rotto dentro di me, sentivo di non essere capito in ciò che volevo trasmettere", ha detto Damiano.
"E questo non ha niente a che fare con gli altri componenti della band. - ha aggiunto -. Era una cosa solo mia, non perché l'amore fosse finito o ci odiassimo, o stronzate del genere. Ma il problema era mio e dovevo risolverlo io. La mia vita era perfetta ma non era l’idea della mia vita perfetta".
Il concerto di Milano segna il gran finale della leg europea del tour, andato tutto esaurito a sei mesi dal debutto. Un successo confermato dai numeri delle tappe precedenti: dalle due date nella storica Roundhouse di Londra (6.000 presenze totali) ai 15.000 spettatori di Madrid, passando per i 9.000 di Parigi e gli oltre 8.000 di Bruxelles, che consolidano lo status di Damiano come performer di livello globale. Il tour proseguirà con tappe in Australia, Nord America, Sud America e Asia.
In concomitanza con la partenza del tour, l'artista ha pubblicato l'Ep digitale 'Funny little Fears Dreams' , un progetto di 5 brani inediti che segue il successo dell'album 'Funny little Fears' (certificato in 9 Paesi, oltre 900 milioni di stream). L'Ep include il singolo attualmente in radio 'Talk to me' , in collaborazione con la vincitrice di un Grammy Tyla e la leggenda Nile Rodgers, e il brano 'Cinnamon' con la partecipazione di Albert Hammond Jr (The Strokes).
Leggi tutto: Damiano David: "I Maneskin? Non c'entrano, dentro di me un giorno si è rotto qualcosa"
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