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Radio Deejay in diretta da Moby Legacy con Rudy e Laura

23 Maggio 2025
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La nave diventa lo studio di una trasmissione radiofonica
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Reti idriche a Villanova, completata prima zona del cantiere

23 Maggio 2025
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Lavori Abbanoa a Cagliari, investimento da 1,3 milioni di euro
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A La Maddalena nuove restrizioni per chi sbarca nelle isole

23 Maggio 2025
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Accordo con Ente Parco, vietati gonfiabili, zaini e borse frigo
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Riparte il tour delle Pink Flamingos contro i tumori

23 Maggio 2025
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Domenica in 18 al via dal Businco, tappe in tutta la Sardegna
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Danneggia la statua di Gigi Riva poi confessa, 'ero ubriaco'

23 Maggio 2025
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A Mandas, nel sud Sardegna.Giovane si autodenuncia e la riparerà
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Tumori, Sos oncologi: "In Italia 14 mesi per accedere a nuovi farmaci"

23 Maggio 2025
(Afp)

(Adnkronos) - I pazienti oncologici del nostro Paese, dopo l'autorizzazione dell'Agenzia regolatoria europea (Ema), devono aspettare ancora 441 giorni, cioè più di 14 mesi, per accedere ai nuovi trattamenti anticancro. L'Italia è più rapida rispetto alla media europea, pari a ben 586 giorni, ma troppo lontana dalla Germania, il Paese più veloce, dove ne bastano 110. Non solo. A questi tempi molto lunghi, in Italia si aggiungono gli ostacoli ulteriori burocratici territoriali, determinati dall'inserimento delle nuove molecole anticancro nei Prontuari terapeutici regionali. Un esempio di disparità territoriali da risolvere quanto prima è quello del carcinoma della prostata. Il primo radioligando rimborsato per il trattamento del tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione, a distanza di quasi 3 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'approvazione dell'Aifa, non è ancora disponibile in tutte le 16 regioni dotate di strutture abilitate a somministrarlo. Il Piemonte, infatti, non ha emanato la nota di riconoscimento dei centri prescrittori, con la grave conseguenza che i pazienti di questa regione non possono accedere alla cura innovativa.  

E' la denuncia dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) dal Convegno nazionale 'Cancer Research: from Chicago to Bari', che si apre oggi nel capoluogo pugliese con l'obiettivo di analizzare i più importanti progressi della ricerca scientifica contro il cancro emersi dal Congresso dell'American Association for Cancer Research (Aacr), che si è svolto recentemente a Chicago. "L'innovazione porta davvero benefici se è garantita equamente a tutti i pazienti - spiega Francesco Perrone, presidente Aiom - Quando un oncologo, nel rispetto dei 'paletti' prescrittivi imposti da Aifa, richiede un trattamento, andrebbero evitate lungaggini burocratiche e ulteriori valutazioni locali, talvolta istituite per controllare la spesa farmaceutica, ma che rischiano di avere conseguenze negative sui tempi di accesso al farmaco, nonché sul carico di lavoro del professionista. La nostra società scientifica più volte ha ribadito la necessità di eliminare i Prontuari terapeutici regionali e ospedalieri che, di fatto, causano ritardi e disparità nell'accesso alle cure. Inoltre, come ha evidenziato il presidente di Aifa, Robert Nisticò, è arrivato il momento di ragionare su meccanismi di 'accesso precoce' alle terapie innovative".  

"La terapia con radioligandi - precisa Perrone - è uno degli esempi più promettenti della medicina di precisione, che individua strategie di intervento sempre più mirate, efficaci e sicure. I pazienti con tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione, che hanno già ricevuto diverse linee di terapia, sono caratterizzati da una sopravvivenza limitata e non possono aspettare che vengano risolti i nodi burocratici a livello locale. Il 'fattore tempo' è cruciale nella cura del cancro e siamo preoccupati per questi ritardi in alcune aree del Paese".  

Il tumore della prostata è il più frequente nella popolazione maschile del nostro Paese, con quasi 40.200 nuove diagnosi stimate nel 2024, ricorda una nota. Il 3 marzo 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la decisione di Aifa di rimborsare Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan nei pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione progressivo, positivo all'antigene di membrana specifico della prostata (Psma), che sono stati trattati con inibitore della via del recettore degli androgeni e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel. "Oggi un paziente che risiede in Piemonte, se vuole accedere al nuovo trattamento, deve recarsi in centri abilitati di altre Regioni - afferma Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom - e tra l'altro spesso la persona con questa neoplasia in stadio avanzato è anziana e fragile, per cui ha difficoltà a spostarsi. La soluzione non può essere rappresentata dal rimborso del farmaco fuori regione. Inoltre, i centri possono avere difficoltà a soddisfare il fabbisogno 'interno' di questa terapia e talvolta non riescono a farsi carico anche di malati provenienti da altri territori".  

"In Piemonte, ad oggi, in attesa che anche altre medicine nucleari abbiano le caratteristiche idonee per somministrare questi farmaci - continua Di Maio - l'ospedale Mauriziano di Torino e quello di Alessandria sono dotati di strutture di medicina nucleare in grado di somministrare i radioligandi. Questi due centri dovranno curare anche pazienti provenienti da altri nosocomi piemontesi, non abilitati alla somministrazione di questo tipo di radiofarmaci. La definizione del percorso di questi pazienti è un aspetto organizzativo che, però, ad oggi non può essere concretamente affrontato perché manca ancora la delibera regionale di autorizzazione dei centri prescrittori. I pazienti del Piemonte non possono avere accesso al nuovo farmaco a causa di ostacoli burocratici, non clinici, visto che Aifa ha approvato da quasi 3 mesi la rimborsabilità della terapia". 

"I radioligandi - conclude Perrone - costituiscono una nuova frontiera dell'innovazione in oncologia e possiedono le potenzialità per essere impiegati in numerosi tipi di tumori e in diversi momenti di evoluzione di una stessa neoplasia. Inizialmente, i radioligandi hanno dimostrato di essere efficaci nei tumori neuroendocrini, ma il numero di pazienti oncologici con le caratteristiche per trarre benefici da questa cura è destinato ad aumentare in seguito alla disponibilità nel carcinoma prostatico, una delle neoplasie più frequenti. Pertanto, è importante che aumenti il numero di strutture di Medicina nucleare in grado di erogare questi trattamenti. Non solo. Poiché la terapia con radioligandi non potrà essere disponibile in tutti gli ospedali, è fondamentale che i team multidisciplinari dei centri periferici siano messi in condizione di lavorare quanto più possibile a stretto contatto con l'expertise centrale delle strutture che potranno prendere in carico i pazienti per i trattamenti".  

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Moby, l'ammiraglia 'Legacy' diventa studio per Radio Deejay

23 Maggio 2025
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(Adnkronos) - Moby sulla cresta dell’onda, in questo caso radiofonica: per la prima volta nella sua storia, la compagnia porterà una trasmissione di Radio Deejay in diretta a bordo di una sua nave, domani e dopodomani su Moby Legacy, una delle due ammiraglie che operano tutto l’anno sulla tratta Livorno-Olbia-Livorno. 

Legacy e la gemella Fantasy - ricorda una nota - sono i due traghetti più grandi, capienti, moderni ed ecologicamente sostenibili del Mediterraneo e Deejay è stata scelta da Moby per la sua leadership sul target giovane e adulto e per la capacità di raccontare ogni giorno l’Italia, con ascoltatori fidelizzati e che si identificano con la radio e con il suo messaggio. In particolare, la trasmissione in onda in diretta dall’ammiraglia della Balena Blu sarà quella di Rudy Zerbi e Laura Antonini, appuntamento imperdibile dalle 8 alle 10 del mattino tutti i weekend dell’anno, apprezzatissimo dal pubblico per la leggerezza e la freschezza dell’approccio. Leggerezza e freschezza che, insieme alla stagionalità, sono anche le parole d’ordine della ristorazione a bordo di Legacy (e Fantasy), che contano su un intero ponte dedicato, con tutte le preparazioni a vista, praticamente uno show cooking in mezzo al mare. 

Rudy e Laura andranno in onda vivendo in diretta le navi. La loro trasmissione è un talk accompagnato dalla musica più apprezzata del momento e consentirà ai due conduttori di raccontare, insieme ovviamente a tutti gli altri temi tradizionali della programmazione e dell’attualità, anche le caratteristiche uniche di Moby Fantasy e Moby Legacy. In questo saranno aiutati anche da alcuni ospiti che racconteranno la storia e le caratteristiche della compagnia della Balena Blu e aneddoti della vita di bordo, in modo che gli ascoltatori si sentiranno anche loro a bordo, in navigazione fra Livorno, Olbia e viceversa. 

Anche dal punto di vista “fisico” la nave si trasformerà in un vero e proprio studio radiofonico galleggiante allestito in mare, ulteriore tassello a conferma che le navi ammiraglie Moby sono le più tecnologicamente avanzate della marineria italiana: wifi free per i passeggeri, maxischermi Sky per non perdere nemmeno un minuto delle proprie trasmissioni preferite, casse elettroniche su Fantasy per velocizzare ulteriormente il servizio a pranzo, portelloni innovativi per ridurre i tempi di imbarco e sbarco, oltre alla possibilità di essere collegate alle colonnine elettrificate in porto e di essere alimentate a gas naturale liquefatto e dotate di scrubber per ripulire i fumi. 

Tutto questo, fra l’altro, non si fermerà con la trasmissione vera e propria, perché a fianco delle quattro ore di diretta, due sabato e due domenica, ci sarà anche una attività social sui canali Moby e Deejay per continuare questo viaggio. E verrà lanciata una playlist Moby su Spotify, firmata da Rudi e Laura, pronta ad essere la colonna sonora delle vacanze 2025. 

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Sicurezza stradale, Unasca: "Scuole guida istituzioni e assicurazioni insieme per una formazione più consapevole"

23 Maggio 2025
Alfredo Boenzi segretario nazionale autoscuole Unasca

(Adnkronos) - “La sicurezza stradale non può essere un optional: servono formazione, consapevolezza e responsabilità. A partire dalle autoscuole”. A dirlo oggi Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) nella sala capitolare del Senato della Repubblica, durante l’iniziativa 'Neo patentati: più sicurezza! Giovani, scuole guida e assicurazioni verso l’Europa', promossa dal senatore Gianluca Cantalamessa. Nel suo intervento, Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole Unasca, ha posto l’accento sulla necessità urgente di rivedere i percorsi formativi attuali: “Non possiamo limitarci alle sei ore minime di guida previste dalla legge. Formare un conducente significa formare un cittadino responsabile: verso sé stesso, verso gli altri, verso l’ambiente. Questo impegno va riconosciuto anche dalle istituzioni”. 

Sulla stessa linea Andrea Onori, responsabile nazionale sicurezza stradale Unasca: “La percezione del rischio alla guida è una competenza che si costruisce con metodo, esperienza e tempo. Occorre affiancare alla tecnica una vera educazione alla sicurezza stradale, che includa simulazioni, gestione delle emergenze e consapevolezza dell’impatto sociale degli incidenti. Solo così possiamo costruire una cultura della prevenzione”. 

Unasca ha avanzato anche una proposta concreta: incentivi fiscali per i corsi di approfondimento sulla sicurezza rivolti ai giovani. “Una riduzione dell’iva per i corsi collegati al conseguimento della patente - spiegano Boenzi e Onori - sarebbe un segnale concreto da parte dello Stato. Oggi questi percorsi non sono incentivati, nonostante possano fare la differenza tra un guidatore distratto e uno realmente preparato”. L’appello di Unasca alle istituzioni è chiaro: la revisione del sistema formativo dei conducenti non è più rinviabile. “La vera rivoluzione culturale inizia dai banchi dell’autoscuola. E' lì che si costruisce un futuro più sicuro per tutti”. 

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Operazione antimafia a Sassari, restano in carcere 13 arrestati

23 Maggio 2025
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Gip, pericolo di reiterazione dei reati
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Campo largo riparte da sanità, cambio passo Asl e modifica Cup

23 Maggio 2025
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Gli obiettivi condivisi nel vertice di maggioranza con Todde
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Migranti, Meloni: "Da Italia e Danimarca lettera coraggiosa, difendere i cittadini"

23 Maggio 2025
Giorgia Meloni (Afp)

(Adnkronos) - "Italia e Danimarca hanno promosso una lettera chiara e coraggiosa, già sottoscritta anche da altre Nazioni europee. Abbiamo il dovere di difendere i nostri cittadini, i nostri valori, la nostra democrazia". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito della lettera firmata dall'Italia e da altri otto Paesi Ue per chiedere l'apertura di un dibattito politico sulle convenzioni internazionali in materia di migrazione. 

"Siamo leader di società che tutelano i diritti umani, tuttavia troppo spesso la Convenzione europea dei diritti dell'uomo viene interpretata in modo da impedire agli Stati di espellere criminali stranieri o di proteggere i propri confini. Non possiamo accettarlo", rimarca la premier. 

Nella lettera sulla Cedu, i governi di Italia e Danimarca chiedono "più autonomia a livello nazionale per decidere quando espellere cittadini stranieri che abbiano commesso reati; maggiore libertà di controllo su chi non può essere rimpatriato; basta strumentalizzare i diritti come arma contro le nostre frontiere", scrive la premier Meloni. 

"Difendere i diritti significa anche difendere la sicurezza, la legalità, la libertà. L'Italia c'è e guida questo cambiamento", conclude Meloni. 

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Garlasco, Ordine avvocati bacchetta legale Sempio Angela Taccia: "Sobrietà"

23 Maggio 2025
Nelle foto la legale di Sempio Angela (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Sul clamore mediatico della nuova indagine sul caso Garlasco, sulle numero interviste televisive e sulle esternazioni via social come il post (su profilo privato) 'Guerra dura senza paura, Cpp we love you' di Angela Taccia, una dei legali dell'indagato Andrea Sempio, interviene l'Ordine degli avvocati di Milano con un richiamo al rispetto del codice deontologico.  

Regolamento che impone all'avvocato "che rilasci dichiarazioni pubbliche o interagisca con i media o utilizzi i social network l'obbligo di assumere un comportamento riservato, sobrio e misurato a tutela del decoro e della dignità dell'avvocatura" si ricorda. Vicende giudiziarie "complesse e dolorose richiedono da parte dell'avvocatura un atteggiamento improntato alla discrezione, al rispetto della sofferenza delle vittime, dei familiari e di tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo. Ogni forma di protagonismo o spettacolarizzazione mediatica risulta non solo inopportuna, ma contraria ai valori fondanti della professione forense". E' dovere degli avvocati evitare "comportamenti che possano, anche solo indirettamente, ledere la fiducia dei cittadini nella funzione difensiva e nel ruolo di garanzia dell’avvocato, ricordando che il prestigio dell'avvocatura si fonda sull'autorevolezza, non sull'esposizione mediatica".  

Per Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, "Il nostro compito non è alimentare il clamore, ma garantire i diritti, tutelare la dignità delle persone coinvolte e mantenere alto il senso di giustizia che guida la nostra professione. L'avvocato è un presidio di legalità. Per questo ricordiamo a tutta l’avvocatura che il rispetto delle regole deontologiche è il fondamento dell’autorevolezza della nostra funzione e della fiducia che i cittadini ripongono in no". 

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Università, Lum: accordo con Federazione internazionale associazioni e corpi consolari

23 Maggio 2025
Università, Lum: accordo con Federazione internazionale associazioni e corpi consolari

(Adnkronos) - L’università Lum Giuseppe Degennaro ha stipulato un accordo di collaborazione con la Ficac, la Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari, avente come obiettivo l’avvio di relazioni di cooperazione tra le due istituzioni nei settori delle relazioni internazionali, della diplomazia, dell'economia internazionale, dell'energia, del commercio, del diritto e dell'ingegneria. "Con questo accordo avvieremo iniziative di collaborazione accademica e scientifica con le altre università partner, che vedranno capofila la Lum" ha affermato il professore Stelio Campanale, docente di Diritto diplomatico e consolare e di diritto degli scambi internazionali dell'Università Lum, nonché componente del board della Ficac e delegato per l'Italia. 

Grazie all’intesa, siglata dal rettore della Lum, Antonello Garzoni, e dal presidente della Federazione Nikolaos K. Margaropoulos, Lum e Ficac intendono: incoraggiare lo scambio di visite tra le istituzioni per facilitare la cooperazione scientifica e accademica nei Paesi sede delle associazioni e dei corpi consolari aderenti alla Federazione; organizzare workshop congiunti, conferenze, corsi estivi, programmi accademici ed eventi scientifici di rilievo; promuovere i programmi post-laurea della Lum Giuseppe Degennaro nei paesi sede delle associazioni e dei corpi consolari aderenti alla Federazione; sostenere le iniziative della Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari presso gli studenti e gli ex studenti della Lum Giuseppe Degennaro e le iniziative scientifiche; promuovere opportunità di cooperazione e partenariato tra università e accademici con cui la Ficac ha stipulato un protocollo d'intesa. 

La Federazione internazionale delle associazioni e corpi consolari è stata fondata a Copenaghen il 2 ottobre 1982 e sin dalla sua costituzione ha offerto ai consoli di ogni Paese un forum indispensabile per condividere esperienze e coordinare gli sforzi volti a migliorare il loro status e l’efficacia della loro azione attraverso iniziative che rendessero noti i loro compiti e le finalità della carica, nonché a riunire associazioni e corpi consolari. Ha sottoscritto accordi con 20 università in tutto il mondo per promuovere studi nei campi della diplomazia, della pace, della soluzione dei conflitti e delle relazioni internazionali. 

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