(Adnkronos) - Il Roland Garros rende omaggio a Rafa Nadal, trionfatore per 14 volte nello Slam parigino. Il fuoriclasse spagnolo è stato protagonista di una emozionante cerimonia davanti a 15mila persone sul campo Philippe Chatrier, il Centrale dell'impianto della capitale francese. Nadal, visibilmente commosso, è riuscito a tenere il discorso programmato per ringraziare famiglia e pubblico, avversari e amici, fino al pensiero speciale per la Francia che lo ha 'accolto' nel 2005, nella prima edizione a cui ha preso parte.
Prima della chiusura, l'omaggio finale che regala allo spagnolo un posto speciale sul campo del Roland Garros. Nella terra rossa è incastonata una placca con il numero 14 e con l'impronta del piede del fuoriclasse: il nome di Nadal sarà impresso per sempre sulla terra rossa che al mancino di Mallorca ha regalato 14 trionfi e un posto nella storia dello sport.
In campo si sono presentati Roger Federer, Novak Djokovic e Andy Murray, i principali avversari di Nadal in una carriera strepitosa, affrontati complessivamente 124 volte, con 70 successi e 54 sconfitte.
"Nulla sarebbe stato così emozionante senza queste rivalità che ci hanno spinto a migliorarci ogni giorno", ha sottolineato Nadal nel suo discorso. "E' incredibile come il tempo cambia le prospettive. Siamo stati rivali per tantissimo tempo, ma ora possiamo essere felici di quello che abbiamo costruito. Fra noi non è mai mancato il rispetto, per me significa molto che siate tutti qui. Sul campo mi avete fatto vivere anche momenti difficili, ma mi sono goduto il fatto di essere spinto al limite per competere contro di voi. Alla fine il tennis è solo un gioco, non dovremmo mai dimenticarlo e possiamo dare un grande messaggio, essere amici fuori dal campo dopo essere stati grandi rivali. Spero che continueremo a fare cose belle per il nostro sport".
"Nel 2005 ho giocato qui per la prima volta, avevo 19 anni -ha ricordato Nadal-. La mia prima grande esperienza è stata la partita contro il mio rivale e amico d’infanzia Richard Gasquet. Da allora ho capito pienamente cosa significasse Roland Garros".
"Qui, nella tribuna che mi è stata riservata, ci sono molte persone che mi hanno accompagnato -ha proseguito il vincitore di 22 titoli del Grande Slam-. Amici, il mio team, i miei cari, che sono sempre stati pilastri molto importanti per me: li ringrazio. Ringrazio anche mio zio Toni. Sei la ragione per cui sono qui. Grazie per aver dedicato gran parte della tua vita ad allenarmi. Mi hai fatto soffrire, mi hai fatto ridere, mi hai spinto oltre i miei limiti. Quello che abbiamo vissuto non è sempre stato facile, ma ne è valsa la pena. Abbiamo difficoltà a esprimere i nostri sentimenti, ma voglio che tu sappia che sei stato il miglior allenatore che avrei potuto avere".
Nadal ha ringraziato poi sua moglie, con un pensiero dolce e profondo insieme: "Spero di renderti felice quanto tu hai reso felice me". Infine, in francese, ha ringraziato Parigi e la Francia. "Non potete immaginare quanto sia gratificante sentirsi apprezzato, amato, nel luogo che per me conta di più. Mi avete dato la possibilità di ricevere la torcia olimpica da Zizou Zidane. Mi avete donato una statua magnifica qui, al Roland Garros. Mi avete fatto sentire come un francese in più".
Al Roland Garros, Nadal ha affrontato 74 avversari, vinto 112 partite su 116 e tutte le 14 finali. Solo in tre sono riusciti a batterlo: lo svedese Robin Söderling (ottavi 2009), il tedesco Alexander Zverev (primo turno 2024) e il serbo Djokovic, l’unico a sconfiggerlo due volte (quarti 2015 e semifinali 2021).
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(Adnkronos) - "Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?". Così Nanni Moretti interviene sul conflitto a Gaza sui social, postando su Instagram una foto del premier israeliano Benjamin Netanyahu e rivolgendosi direttamente al primo ministro.
Il regista e attore romano, recentemente operato al cuore dopo un infarto, raccoglie così il consenso di centinaia di follower, che lo ringraziano per essersi esposto. Non mancano però anche i commenti contrari, le polemiche, ma anche lunghe discussioni tra utenti sotto al post.
Leggi tutto: Gaza, Nanni Moretti contro Netanyahu: "Quanti palestinesi devono ancora morire?"
(Adnkronos) - "Nel bene e nel male, l’America cambia ancora una volta le coordinate fondamentali della politica italiana. Successe durante l’ultima guerra e poi l’’indomani con il vincolo del patto Atlantico e l’elargizione del piano Marshall. Successe ancora sul finire della prima repubblica, quando si cominciò a sentire il morso della diffidenza d’oltreoceano verso quel che rimaneva del nostro sistema di partiti. E sta succedendo ora, sull’onda di una presidenza imperiale e unilaterale, che non sembra concedere grandi prospettiva all’atlantismo di una volta. Trump non fa mistero di guardarci tutti, noi europei, dall’alto in basso e con una buona dose di spregiudicata sufficienza. Può affiorare, di tanto in tanto, qua e là, una nota di simpatia personale. Ma la chiave della sua visione di noi e del mondo sta cominciando a diventare fin troppo chiara. Gli Stati Uniti ormai hanno altre priorità e altri disegni".
"E la loro visione geopolitica non concede più di tanto al vecchio sistema di alleanze scaturito dalle macerie del secolo scorso. Così, la palla della responsabilità geopolitica torna a noi. E ci costringe a scegliere ponendoci dinanzi a un bivio. O l’Europa coglie questa occasione per ridefinire se stessa, oppure il suo destino sarà inevitabilmente quello di un mesto ripiego sui sentieri del nazionalismo. Tertium non datur. Illudersi che il mondo risolva per noi il problema che ci pone rischia di farci trovare a malpartito più prima che poi".
"Il punto è che a ridosso di quel bivio si biforcano tutte le nostre politiche domestiche. Poiché non vi è uno straccio di idea comune tra maggioranza e opposizione. E ancora, poiché vi sono molte tracce di disunione all’interno di ognuno dei due schieramenti di cui sopra. Ci fossimo trovati in questa condizione all’indomani della seconda guerra mondiale non avremmo aderito né alla Nato né alla Cee. Oggi che ci si para davanti uno scenario ancora più inquietante il rischio della marginalità si fa a sua volta ancora meno improbabile. Certo, si può sempre sperare che dalla difficoltà sortisca un’occasione. E che magari proprio il bailamme in cui il mondo -il 'nostro' mondo- s’è venuto a trovare ci aiuti a scoprire nuove possibilità. Ma è, per dirla all’americana, un 'wishful thinking'. Un desiderio più che una previsione. Ed è fin troppo risaputo che i desideri, anche i più nobili, non sono la materia prima della geopolitica. La realtà è che ci sta cambiando il mondo sotto i nostri occhi. E il nuovo mondo che si profila non sembra foriero di grandi riguardi nei nostri confronti. Tant’è che nella pochezza delle nostre risorse abbiamo ripreso a guardare di là del Tevere sperando che sia il Papa a farci trovare una via d’uscita non solo spirituale".
"Speranza tutt’altro che vana, s’intende. Anche se si fa una certa fatica a immaginare Putin a San Pietro che negozia una pace che non ha mai smesso di sabotare con tutti gli strumenti possibili e immaginabili. Leone XIV, certo, lenisce la nostra solitudine e conforta le nostre speranze. Ma resta il fatto che l’Italia si troverà di qui in avanti a dover reinventare la sua politica estera. A decidere come fronteggiare una nuova America, ormai così poco amichevole. A decidere quanto investire sulla sovranità europea. E anche a decidere se tutte queste decisioni saranno il pretesto per approfondire il solco tra le forze politiche oppure -quasi miracolosamente- ci offriranno il destro per trovare nuove idee e nuove combinazioni. Le diverse virtù della Meloni e dei suoi oppositori si misureranno su questo terreno. Laddove il rischio di perdersi non è così facile da schivare". (di Marco Follini)
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(Adnkronos) - Un drammatico episodio di violenza si è verificato nella tarda serata di sabato 24 maggio, intorno alle ore 23:00, in piazza Buonamici, nel centro di Prato. Un giovane italiano di 18 anni, residente a Campi Bisenzio (Firenze), è stato aggredito da un uomo di origine straniera che, secondo le prime ricostruzioni, lo avrebbe colpito con un pugno al volto. Il colpo ha fatto perdere l'equilibrio al ragazzo, che è caduto violentemente sui gradini della piazza, battendo la testa. L'aggressore si è subito dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Al momento dell'aggressione erano presenti la fidanzata della vittima, una ragazza di 17 anni, e un’altra giovane, le cui testimonianze saranno fondamentali per le indagini in corso. Il 18enne è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi: si trova attualmente in coma farmacologico.
La Procura della Repubblica di Prato ha assunto la direzione delle indagini, affidandole alla Squadra Mobile della Questura, che sta lavorando per chiarire le cause del violento alterco e per risalire all’identità dell’aggressore. Gli inquirenti invitano eventuali testimoni a farsi avanti per contribuire alla ricostruzione dei fatti.
Leggi tutto: Prato, 18enne in coma dopo un pugno in piazza: caccia all'aggressore
(Adnkronos) - Esordio vincente per Lorenzo Musetti al Roland Garros 2025. Oggi, domenica 25 maggio, il tennista azzurro ha battuto il tedesco Yannick Hanfmann in tre set con il punteggio di 7-5, 6-2, 6-0. Nel prossimo turno Musetti affronterà il vincente della sfida tra il francese Velentin Royer e il colombiano Daniel Elahi Galan.
Primo set complicato per Musetti, che fatica a trovare confidenza con il campo e con le condizioni del Philippe-Chartier. Il vento non aiuta l'azzurro e favorisce Hanfmann, che riesce a prolungare il parziale, vinto comunque dall'azzurro 7-5. Nel secondo set la partita diventa in discesa per Lorenzo, che conquista il parziale 6-2 e certifica il suo dominio nel terzo, trionfando 6-0 e volando al secondo turno del Roland Garros.
"Il primo set non è stato facile, le condizioni erano difficili per il vento e ho faticato. Non sentivo la palla, ma dopo ho iniziato a servire bene e questa è stata la chiave della partita. Ho sentito un po' di pressione, sono onorato di aver giocato il primo match sul campo centrale", dice Musetti dopo il match.
"È stato un mese incredibile, ho raggiunto tanti obiettivi, ma penso che il meglio debba ancora arrivare -sottolinea il 23enne toscano-. Penso di essere riuscito a fare un click mentale, quel passo per salire nel ranking e salire di livello. Entrare in campo sapendo che dopo ci sarebbe stato il tributo a Nadal è stato difficile, lui è stato una fonte d'ispirazione. La parola che definisce meglio Rafa è combattente: qui ha vinto 14 volte, dirlo è incredibile. La sua mentalità, il suo atteggiamento e la sua dedizione al lavoro: uno dei più grandi atleti del nostro sport".
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(Adnkronos) - Una donna è stata trovata morta in casa nel pomeriggio a Legnano, in provincia di Milano, uccisa con una coltellata alla schiena. A dare l'allarme è stato un vicino di casa della vittima, una trentacinquenne romena che viveva in via Stelvio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini e le ricerche dell'aggressore.
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(Adnkronos) - Carlos Verona vince in solitaria la quindicesima tappa del Giro d'Italia, con partenza da Fiume Veneto e arrivo ad Asiago dopo 219 km.
Lo spagnolo della Lidl-Terek si impone con 22" sul tedesco Florian Stork (Tudor Pro Cycling team) e 23" sull'italiano Christian Scaroni (Astana). Il messicano Isaac Del Toro (Uae team Emirates) conserva la maglia rosa di leader della corsa. Domani il Giro osserverà l'ultima giornata di riposo.
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(Adnkronos) - Lando Norris ha vinto il Gran Premio di Monaco, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Oggi, domenica 25 maggio, il pilota della McLaren ha preceduto Charles Leclerc, secondo, e il compagno di scuderia Oscar Piastri, che ha chiuso al terzo posto. Quarto Verstappen, a lungo leader della gara, e quinto Hamilton. Con questo successo Norris si porta a soli tre punti dalla testa della classifica Piloti, mentre la McLaren certifica il suo dominio in quella Costruttori.
1. Lando Norris (McLaren)
2. Charles Leclerc (Ferrari)
3. Oscar Piastri (McLaren)
4. Max Verstappen (Red Bull)
5. Lewis Hamilton (Ferrari)
6. Isack Hadjar (Racing Bulls)
7. Esteban Ocon (Haas)
8. Liam Lawson (Racing Bulls)
9. Alexander Albon (Williams)
10. Carlos Sainz (Williams)
11. George Russell (Mercedes)
12. Oliver Bearman (Haas)
13. Franco Colapinto (Alpine)
14. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
15. Lance Stroll (Aston Martin)
16. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
17. Yuki Tsunoda (Red Bull)
18. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
1. Oscar Piastri (McLaren) 161
2. Lando Norris (McLaren) 158
3. Max Verstappen (Red Bull) 136
4. George Russell (Mercedes) 99
5. Charles Leclerc (Ferrari) 79
6. Lewis Hamilton (Ferrari) 63
7. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) 48
8. Alexander Albon (Williams) 42
9. Esteban Ocon (Haas) 20
10. Isack Hadjar (Racing Bulls) 15
11. Lance Stroll (Aston Martin) 14
12. Carlos Sainz (Williams) 12
13. Yuki Tsunoda (Racing Bulls / Red Bull) 10
14. Pierre Gasly (Alpine) 7
15. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) 6
16. Oliver Bearman (Haas) 6
17. Liam Lawson (Red Bull / Racing Bulls) 4
18. Fernando Alonso (Aston Martin) 0
19. Jack Doohan (Alpine) 0
20. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) 0
21. Franco Colapinto (Alpine) 0
1. McLaren 319
2. Mercedes 147
3. Red Bull 143
4. Ferrari 142
5. Williams 54
6. Haas 26
7. Racing Bulls 22
8. Aston Martin 14
9. Alpine 7
10. Kick Sauber 6
Leggi tutto: Gp Monaco, ordine d'arrivo e classifiche del Mondiale di Formula 1
(Adnkronos) - Lando Norris vince un Gp di Monaco più vivace del previsto al termine di un weekend da incorniciare. La sua McLaren è la prima a tagliare il traguardo, davanti alla Ferrari di un arrembante Charles Leclerc, anche lui protagonista di un fine settimana straordinario, e all'altra McLaren di Oscar Piastri. Max Verstappen, campione del mondo in carica, è stato leader del Gran Premio del Principato fino all'ultimo giro: l'olandese ha deciso di effettuare il secondo pit stop (obbligatorio) proprio all'ultima possibilità, nella speranza di un colpo di scena, concludendo poi al quarto posto davanti all'altra Ferrari di Lewis Hamilton. Proprio l'inglese era stato l'ultimo pilota riuscito a regalare un successo alla McLaren su questo circuito, nel 2008.
Per Norris, decisivo il giro capolavoro del sabato, valso la pole position. La strategia perfetta della scuderia ha poi fatto il resto, nonostante la pressione degli attacchi di Leclerc negli ultimi giri.
Malissimo le Mercedes, in virtù di una strategia di pit stop difficile da capire, con George Russell 11esimo e Kimi Antonelli 18esimo e doppiato. Ritiri per Pierre Gasly e Fernando Alonso.
"Noi piloti Ferrari siamo fortunati perché ovunque andiamo abbiamo tanti tifosi che ci seguono, ma per me gareggiare qui è speciale. Avrei voluto regalare loro il primo posto, ma spero di farlo l'anno prossimo" ha detto Charles Leclerc dopo il secondo posto nel Gp di Monaco.
Lando Norris ha invece riassunto così un fine settimana perfetto per la McLaren: "Weekend fantastico, vincere a Monaco è speciale. Non importa come. Verso la fine, con Verstappen davanti che mi rallentava, è stato difficile. Sapevo che Leclerc mi avrebbe attaccato. Sono riuscito a gestire la gara e sono riuscito a vincere".
Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Monaco 2025:
1) Norris (McLaren)
2) Leclerc (Ferrari)
3) Piastri (McLaren)
4) Verstappen (Red Bull)
5) Hamilton (Ferrari)
6) Hadjar (Racing Bulls)
7) Ocon (Haas)
8) Lawson (Racing Bulls)
9) Albon (William)
10) Sainz (Williams)
11) Russell (Mercedes)
12) Tsunoda (Red Bull)
13) Bearman (Haas)
14) Colapinto (Alpine)
15) Bortoleto (Kick Sauber)
16) Hülkenberg (Kick Sauber)
17) Stroll (Aston Martin)
18) Antonelli (Mercedes)
Rit. Alonso (Aston Martin) Problema al motore
Rit. Gasly (Alpine) Incidente
Leggi tutto: Gp Monaco, trionfo storico di Norris davanti a Leclerc. Hamilton quinto
(Adnkronos) - "A titolo speciale, oggi posso dire che per voi e con voi sono romano". Così Papa Leone XIV in piazza del Campidoglio oggi per l'omaggio del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
"Appena dopo l’elezione, ricordavo ai fratelli e alle sorelle convenuti in Piazza San Pietro che sono con loro cristiano e per loro vescovo: a titolo speciale, oggi posso dire che per voi e con voi sono romano!", le parole di Papa Prevost.
“Signor Sindaco, Le sono molto grato per l’accoglienza e le parole di saluto che mi ha rivolto. Ringrazio, insieme con Lei, l’Amministrazione civica, nonché le Autorità civili e militari, nel giorno del mio insediamento come Vescovo di Roma. Iniziando ufficialmente il ministero di Pastore di questa Diocesi, sento la grave ma appassionante responsabilità di servire tutte le sue membra, avendo a cuore anzitutto la fede del popolo di Dio, e quindi il bene comune della società. Per quest’ultima finalità siamo collaboratori, ciascuno nel proprio ambito istituzionale", ha detto Leone XIV.
"Auspico che Roma, ineguagliabile per la ricchezza del patrimonio storico e artistico, si distingua sempre anche per quei valori di umanità e civiltà che attingono dal Vangelo la loro linfa vitale" le parole del Papa, impartendo "la Benedizione Apostolica su questa Città e su tutti i suoi abitanti".
"Da due millenni la Chiesa vive il proprio apostolato in Roma annunciando il Vangelo di Cristo e prodigandosi nella carità. L’educazione dei giovani e l’assistenza verso chi soffre, la dedizione agli ultimi e la coltivazione delle arti sono espressioni di quella cura per la dignità umana che in ogni tempo dobbiamo sostenere, specialmente verso i piccoli, i deboli e i poveri", ha poi sottolineato il Pontefice.
“Nell’anno santo del Giubileo, - ha osservato Leone XIV - questa sollecitudine si estende ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, e si avvale anche dell’impegno profuso dall’Amministrazione Capitolina, per il quale esprimo viva gratitudine".
"Roma, Santità, è oggi una città impegnata a curare i suoi mali, in primo luogo occupandosi della condizione di sofferenza che vivono le tante periferie urbane e sociali che ancora esistono”, ha quindi assicurato il primo cittadino nel corso dell’omaggio al Vescovo di Roma ai piedi del Campidoglio.
“Continueremo a lavorare - ha detto il sindaco di Roma - affinché Roma diventi un modello di armonia tra l’uomo e l’ambiente, una città capace di governare i tumultuosi cambiamenti legati alle grandi rivoluzioni in atto, a partire dall’irruzione nelle nostre vite della tecnologia e dell’intelligenza artificiale”.
“In questo sforzo, - ha aggiunto Gualtieri - sappiamo che la Chiesa di Roma, il suo Vescovo, le diocesi e le parrocchie, i volontari, camminano accanto a noi. Per dare qualità e dignità alla cittadinanza. Anche a quella di chi, in questa città da sempre votata all’accoglienza, è venuto da lontano, cercando qui diritti e speranza. Abbiamo colto nelle sue parole, Santità, il senso di una Chiesa capace di mettersi in cammino, con coraggio, determinata a stare nel presente e tra le persone”.
“Questa città - ha assicurato Gualtieri al Papa - è pronta ad accompagnarla, per contribuire ad affermare il paradigma di una nuova politica, di nuove relazioni tra popoli e Stati, di un miglioramento del modello sociale. Questo messaggio è il testimone prezioso che Papa Francesco ci ha lasciato per il Giubileo e che, ne sono certo, la Chiesa porterà ancora avanti nelle modalità che Lei, Santità, con saggezza saprà indicare”.
"Sia certo che noi e tutta la città di Roma saremo suoi alleati. Siamo felici che Roma sia ora la sua città, e Le porgiamo gli auguri più intensi e sinceri per la sua nuova missione. Noi abbiamo un grande desiderio di camminare insieme", ha detto ancora Gualtieri.
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(Adnkronos) - Marco Bezzecchi vince il Gp di Silverstone e riporta la sua Aprilia al successo in MotoGp oggi 25 maggio, davanti alla Honda di Johann Zarco e alla Ducati di Marc Marquez. Podio d'oro per lo spagnolo, che consolida il suo primato in vetta alla classifica piloti del Motomondiale con 196 punti. Dietro di lui, il fratello Alex (Gresini) con 172 punti e il compagno di squadra Pecco Bagnaia con 124 punti. Giornata amara per il pilota italiano, caduto. Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Silverstone e la classifica piloti aggiornata.
Ecco l'ordine di arrivo del Gp di Silverstone:
1) Marco Bezzecchi (Aprilia Factory)
2) Johann Zarco (Honda LCR)
3) Marc Marquez (Ducati Lenovo)
4) Franco Morbidelli (VR46 Ducati)
5) Alex Marquez (Gresini Ducati)
6) Pedro Acosta (KTM)
7) Jack Miller (Pramac Yamaha)
8) Luca Marini (Honda HRC)
9) Fermin Aldeguer (Gresini Ducati)*
10) Fabio Di Giannantonio (VR46 Ducati)
11) Joan Mir (Honda HRC)
12) Maverick Viñales (KTM Tech3)
13) Raul Fernandez (Trackhouse Aprilia)
14) Brad Binder (KTM)
15) Alex Rins (Yamaha)
16) Miguel Oliveira (Pramac Yamaha)
17) Enea Bastianini (KTM Tech3)
18) Lorenzo Savadori (Aprilia)
19) Somkiat Chantra (Honda LCR)*
Ritirati: Fabio Quartararo (Yamaha), Francesco Bagnaia (Ducati), Aleix Espargaro (Honda Test Team)
Ecco la classifica del Motomondiale dopo il Gp di Silverstone:
1 Marc Marquez (Ducati) 196
2 Alex Marquez (Ducati Gresini) 172
3 Francesco Bagnaia (Ducati) 124
4 Franco Morbidelli (Ducati) 98
5 Johann Zarco (Honda) 97
6 Fabio Di Giannantonio (Ducati) 87
7 Marco Bezzecchi (Aprilia) 69
8 Fabio Quartararo (Yamaha) 59
9 Pedro Acosta (KTM) 58
10 Fermin Aldeguer (Ducati) 55
11 Luca Marini (Honda) 45
12 Maverick Viñales (KTM) 44
13 Ai Ogura (Aprilia) 43
14 Brad Binder (KTM) 34
15 Enea Bastianini (KTM) 31
16 Jack Miller (Yamaha) 29
17 Alex Rins (Yamaha) 24
18 Raul Fernandez (Aprilia) 18
19 Joan Mir (Honda) 17
20 Takaaki Nakagami (Honda) 10
21 Lorenzo Savadori (Aprilia) 8
22 Augusto Fernandez (Yamaha) 3
23 Miguel Oliveira (Yamaha) 2
23 Somkiat Chantra (Honda) 0
24 Aleix Espargaró (Honda) 0
25 Jorge Martin (Aprilia) 0
Leggi tutto: Gp Silverstone, ordine di arrivo MotoGp e classifica aggiornata Motomondiale
(Adnkronos) - Durante la sua visita nella regione di Kursk, lo scorso 20 maggio, l'elicottero del presidente russo Vladimir Putin si sarebbe ritrovato al centro di un massiccio attacco di droni ucraini. A rivelarlo è il comandante della divisione di difesa aerea russa Yuri Dashkin nel programma Vesti Nedeli sul canale televisivo Rossiya 1.
Secondo Dashkin, il massiccio attacco dei droni è stato respinto con successo e l'esercito russo ha garantito pienamente la sicurezza del presidente.
Il 20 maggio Putin si era recato nella regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, che la Russia aveva annunciato di aver liberato dalle forze di Kiev alla fine di aprile, dopo l'incursione dello scorso agosto. Lo ha reso noto il Cremlino in una dichiarazione rilasciata oggi. In quella occasione, definita dal Cremlino "un viaggio di lavoro", Putin aveva incontrato il governatore ad interim, Alexander Khinstein, e i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato.
Alla fine di aprile, la Russia ha affermato di aver riconquistato completamente, con l'aiuto dei combattenti nordcoreani, la regione di Kursk, nella quale le forze ucraine erano entrate lo scorso agosto.
Putin aveva anticipato, nel suo incontro con il governatore facente funzione Aleksandr Khinshtein, l'estensione della zona a economia speciale per l'intero territorio, con misure discusse con il ministero dello Sviluppo economico per evitare che imprese di altre zone del Paese si trasferiscano nel Kursk solo per beneficiare dei sussidi. Putin aveva anche visitato il sito dove è in fase di costruzione la nuova centrale nucleare Kursk-2 nella città di Kurchatov.
Leggi tutto: Russia: "Elicottero di Putin attaccato da droni mentre era nel Kursk"
(Adnkronos) - I corpi di cinque sciatori sono stati trovati sulle Alpi svizzere, nel massiccio del Rimpfischhorn, vicino alla stazione sciistica di Zermatt. Lo ha reso noto la polizia del Canton Vallese, aggiungendo che l'identificazione formale delle vittime, che si trovavano sul ghiacciaio Adler, "è ancora in corso".
Leggi tutto: I corpi di cinque sciatori ritrovati sulle Alpi svizzere
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