(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della tiroide, in programma il 25 maggio, l'Associazione medici endocrinologi (Ame) partecipa con le principali società scientifiche nazionali alla campagna internazionale dedicata alla salute della tiroide, promossa ogni anno dalle maggiori associazioni europee e mondiali, come l'American Thyroid Association (Ata) e la European Thyroid Association (Eta). "La Giornata mondiale della tiroide è un'occasione preziosa che ci aiuta a ricordare, a medici e pazienti, l'importanza della tiroide per il nostro benessere e per la nostra salute - afferma Andrea Frasoldati, presidente Ame - Quest'anno 'Ia' è la parola chiave della campagna di prevenzione, il perno attorno a cui abbiamo voluto puntare l'attenzione parlando di tiroide. Ovvero ciò che l'intelligenza artificiale può e potrà consentire sempre di più in futuro, fornendo aiuto di qualità nella gestione dei pazienti'.
Le patologie della tiroide rappresentano un capitolo rilevante, ma spesso sottovalutato della salute pubblica, evidenziano gli endocrinologi. Si stima che 6 milioni di persone in Italia convivano con un disturbo tiroideo, più del 10% della popolazione del nostro Paese, spesso senza esserne consapevoli. La prevalenza aumenta con l'età e colpisce soprattutto le donne, in cui sono da 5 a 10 volte più frequenti rispetto agli uomini (dati EpiCentro Iss). Come in altri campi della medicina, in campo endocrinologico si moltiplicano le ricerche per verificare le possibili applicazioni dell'Ia nella diagnosi e nella cura delle patologie tiroidee.
I noduli tiroidei - spiegano dall'Ame - sono da considerare tra le patologie endocrine più comuni. L'ecografia è il primo strumento diagnostico, ma la sua interpretazione varia in base all'esperienza del medico. L'Ia applicata alla valutazione ecografica dei noduli potrebbe ridurre il numero di agoaspirati effettuati per noduli benigni in virtù di un'accuratezza che in alcuni studi raggiunge il 95-98%, risultando quindi paragonabile a quella degli specialisti più esperti. Inoltre sono state sviluppate anche applicazioni basate sull'Ia che analizzano l'insieme dei dati molecolari, citologici ed ecografici, migliorando la definizione diagnostica dei noduli 'indeterminati', quelli più problematici da interpretare.
L'Ia - proseguono gli endocrinologi - potrebbe col tempo rivelarsi uno strumento prezioso nello sviluppo di algoritmi in grado di prevedere la comparsa di metastasi linfonodali o a distanza, di stimare le probabilità di recidiva o progressione della malattia e di personalizzare i trattamenti. In alcuni protocolli sperimentali, i modelli basati sull'intelligenza artificiale hanno raggiunto livelli di accuratezza del 95%, superiori a quelle delle metodologie tradizionali. Tuttavia, la maggior parte di questi strumenti necessita di ulteriori validazioni prima di una loro adozione nella pratica clinica.
"Da alcuni anni i pazienti utilizzano sempre più spesso la Rete come fonte di informazioni in ambito sanitario - sottolinea Frasoldati - Oggi sono disponibili sul web modelli di Ia progettati proprio per fornire una assistenza 'esperta' alle più diverse domande dei pazienti. In molti casi, le consulenze fornite sono estremamente qualitative, e lo sono in misura direttamente proporzionale alla precisione e all'appropriatezza dei quesiti formulati. Queste 'consulenze' non sostituiscono certamente una visita specialistica, ma possono certamente contribuire a una corretta informazione e, nel caso del medico, riducendo la richiesta di indagini laboratoristiche e strumentali inappropriate".
Tra le patologie della tiroide più comuni, illustra l'Ame: ipotiroidismo (più frequente e spesso misconosciuto), ipertiroidismo oppure il riscontro di noduli tiroidei. La prevalenza nella popolazione dell'ipotiroidismo, cioè di una ridotta funzionalità della tiroide - approfondisce l'associazione - è ritenuta pari al 4-5%, anche se alcuni studi recenti riportano per l'insieme dei casi diagnosticati e trattati e di quelli 'subclinici' valori del 9%. Ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 300-350mila nuovi casi di ipotiroidismo. L'ipertiroidismo, malattia derivante da un'eccessiva attività della tiroide, presenta numeri inferiori, ma comunque sempre molto importanti, con una prevalenza nella popolazione pari all'1,3% e una frequenza da 6 a 10 volte superiore nel sesso femminile. L'incidenza annuale dei casi di ipertiroidismo è di circa 30mila italiani a cui viene diagnosticata una condizione di ipertiroidismo. I noduli tiroidei sono presenti nel 30-50% della popolazione generale e in oltre il 90% dei casi sono di natura benigna. Tuttavia tumori della tiroide sono una neoplasia tutt'altro che rara - precisano gli specialisti - presentando un'incidenza annuale pari a 13,5 casi per 100mila abitanti, con punte di 30-35 casi per 100mila nelle donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Come è noto, la prognosi di queste neoplasie è ottima, con una sopravvivenza a 10 anni dalla diagnosi superiore al 95% (dati Fondazione Airc).
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(Adnkronos) - Donald Trump raccomanda dazi del 50% sulle merci importate dall'Unione Europea a partire dal primo giugno. Il messaggio minaccioso arriva via Truth, come d’abitudine. In poche righe c’è tutta la dottrina trumpiana. "E' molto difficile avere a che fare con l'Unione Europea, formata con l'obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio", è la premessa, a cui segue un bilancio, pessimo, sulle trattative in corso: "Le nostre discussioni non stanno andando da nessuna parte".
Ci sono, immediatamente, delle conseguenze. La guerra commerciale fra Stati Uniti ed Europa, anche quando viene solo evocata, produce danni. L’annuncio di Trump ha scosso le Borse europee. Come mostra l’andamento dell’Euro Stoxx 50, che raccoglie le 50 maggiori società europee per capitalizzazione, dalla diffusione delle parole del presidente è crollato di quasi tre punti. Stessa reazione per Wall Street, che ha aperto in negativo. Danni su danni. Come quelli che registra Apple, bruciando in pochi minuti 100 miliardi di valore per l’ennesima minaccia del presidente degli Stati Uniti: dazi al 25% sull’iphone se non sarà prodotto negli Stati Uniti.
A tentare di spiegare la mossa di Trump ha pensato via X Andrea Stroppa, il referente di Elon Musk in Italia: “Esito scontato. Per gli Stati Uniti la Commissione Europea è un muro di burocrazia. In Europa solo un presidente ha ottime possibilità di fare un buon accordo: Giorgia Meloni”. Ci sono due cose diverse da tenere in considerazione rispetto a questa affermazione. La prima, sostanziale, è che l’Italia sulla politica commerciale non può fare accordi che non siano accordi europei. La seconda, che può essere interpretata come un segnale negoziale, è che la premier italiana potrebbe contribuire a una mediazione facendo valere le sue buone relazioni con la Casa Bianca. E la posizione dell'Italia è chiara: no ai contro dazi, trattare per arrivare a dazi zero.
La domanda che viene spontanea è però soprattutto una: Trump vuole veramente andare allo scontro o tornerà ancora una volta sui suoi passi? Altro punto interrogativo riguarda la posizione dell’Europa. Fino a che punto si può sperare di poter negoziare per ad arrivare a una soluzione simile a quella ipotizzata per il Regno Unito, con le tariffe al 10%? E, ancora, fino a che punto sarà capace di far pesare la propria forza commerciale che è sicuramente superiore a quella politica, almeno in questa fase?
La risposta a queste domande passa per la bassissima affidabilità del presidente americano. Continua con ossessione a ripetere lo stesso schema: alza la posta, torna indietro, minaccia e rilancia. A fermarlo, almeno nel medio termine, possono essere però le spinte interne, dalle grandi aziende americane ai miliardari del tech, a partire proprio dallo stesso Musk, che sanno ancora fare i conti e stanno già accumulando perdite. Trump può anche giocare la sua partita di poker ma senza sperperare la fortuna su cui è seduto. (di Fabio Insenga)
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(Adnkronos) - "Le parole di Nadal mi hanno aiutato molto, mi hanno fatto bene. Lui sa come sono fatto io e collega le caratteristiche della mia persona a quelle che ho come sportivo". Jannik Sinner parla così da Parigi, durante la conferenza stampa di presentazione del Roland Garros.
In attesa dell'esordio nello Slam francese contro il transalpino Rinderknech, il numero uno al mondo è tornato sui mesi di stop legati al caso Clostebol, ringraziando il fuoriclasse spagnolo per la vicinanza. Nadal ha mostrato totale fiducia nella correttezza di Sinner, assumendo una posizione nettissima: "Ci scommetto la vita".
"Parole del genere, da una persona così importante a livello mondiale, mi hanno aiutato moralmente. Ho apprezzato davvero tanto quello che ha detto, lui è una persona molto onesta. Ed è così, uguale a come lo vediamo in tv", dice Sinner.
Jannik ha poi parlato del sostegno del pubblico francese, già pronto a spingere il suo primo avversario: " Qui il tifo sarà sicuramente diverso , ne sono consapevole, ma non penso che sia qualcosa contro di me. È giusto che supportino i giocatori locali, è normale. A Roma c'era una atmosfera fantastica perché sono italiano. Internazionali? Roma mi ha dato tanta energia positiva".
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(Adnkronos) - OnlyFans è in vendita. Secondo i media britannici Fenix International è in trattative con un consorzio di investitori guidato dalla Forest Road Company (FRC) per cedere per 8 miliardi di dollari la piattaforma di contenuti per adulti, con ricavi annuali superiori a 1,3 miliardi di dollari.
Tra i membri del consiglio di amministrazione della Forest Road Company c'è Kevin Mayer, che è stato un dirigente della Disney per quasi 15 anni e ha anche gestito brevemente TikTok. Fenix invece è di proprietà di Leonid Radvinsky, un imprenditore ucraino-americano di 43 anni, che ha ricevuto dividendi per poco meno di 1,3 miliardi di dollari dal sito altamente redditizio dal 2020.
Ad oggi OnlyFans ha oltre 4 milioni di creator registrati che fanno pagare i propri abbonati per l'accesso ai loro contenuti e tengono l'80% dei proventi, lasciando il 20% alla piattaforma. Il sito conta invece 305 milioni di fan account, che possono acquistare i contenuti e inviare messaggi ai loro artisti preferiti. OnlyFans ha registrato un fatturato di 1,3 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 20% rispetto all'anno precedente.
Nonostante offra una vasta gamma di contenuti che includono comedy, lifestyle e materiale sulle celebrità, la piattaforma è considerata sinonimo di pornografia ed è vietato ai minorenni.
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(Adnkronos) - Alla tappa di Castelnuovo ne' Monti (Reggio Emilia) del Giro d'Italia, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sulla conoscenza e prevenzione del tumore uroteliale 'Non girarci intorno' di Merck, un'instant survey condotta su un campione di circa 170 persone ha offerto uno spaccato significativo sulla consapevolezza legata al tumore alla vescica. Ben 3 intervistati su 4 hanno dichiarato di conoscere la malattia, e il 63% ha individuato correttamente la presenza di sangue nelle urine come principale campanello d'allarme. E' risultata molto alta anche la consapevolezza dei fattori di rischio: l'80% sa che il fumo rappresenta una causa rilevante nello sviluppo del tumore. Tuttavia, emerge un dato preoccupante: più della metà degli intervistati non ha mai affrontato il tema della prevenzione oncologica con il proprio medico. Per questo - si legge in una nota - è essenziale intensificare l'attività informativa per favorire una maggiore sensibilità sul tema nella popolazione. Un segnale incoraggiante, però, arriva dal fatto che oltre il 50% del campione riconosce il valore delle associazioni di pazienti nel diffondere conoscenze e orientamenti utili sulle malattie oncologiche, confermandone il ruolo centrale nei percorsi di prevenzione e supporto.
"Oggi il cancro è tra le malattie croniche la più curabile e prevenibile - afferma Carmine Pinto, coordinatore della Rete oncologia ed emato-oncologica Emilia Romagna - A differenza di molte patologie degenerative, come quelle del sistema nervoso centrale, per il cancro abbiamo terapie efficaci e possibilità concrete di prevenzione. Il primo passo uno stile di vita sano: non fumare, evitare l'abuso di alcol, mantenere un peso adeguato, seguire una dieta equilibrata e praticare attività fisica. Questi comportamenti riducono in modo significativo il rischio, ma è fondamentale anche aderire ai programmi di screening nazionali: mammella, cervice uterina e colon-retto. Questi strumenti - evidenzia - permettono di diagnosticare precocemente o addirittura di intercettare i precursori dei tumori, aumentando le possibilità di cura e guarigione".
Ma "tutto questo - prosegue lo specialista - deve essere gestito da un sistema organizzato, come le reti oncologiche regionali, dove si parte dalla prevenzione primaria, dagli screening, alla diagnostica più avanzata - pensiamo a quello che può fare oggi la medicina nucleare e la biologia molecolare - alle cure più" efficaci. "Ma non solo, pensiamo anche alla riabilitazione, al follow-up a lungo termine dei pazienti guariti da tumore o con malattia 'cronicizzata'. Per quanto riguarda la terapia medica stiamo assistendo a un cambiamento epocale. Siamo passati dalla chemioterapia e dall'ormonoterapia a farmaci a target molecolari, all'immunoterapia con checkpoint inibitori, all'introduzione di anticorpi coniugati e radioligandi".
Attualmente, "tra i 3,5 e i 4 milioni di italiani vivono dopo una diagnosi di cancro - ricorda Pinto - e a loro dobbiamo garantire qualità di vita, reinserimento sociale e lavorativo, diritto all'oblio oncologico. Chi ha avuto una esperienza di malattia oncologica deve poter condurre una vita normale, dopo di essa. E chi ha ricevuto una diagnosi di cancro deve poter essere curato nel modo più adeguato ed appropriato". In Emilia Romagna la Rete oncologica ed emato-oncologica regionale ha proprio come obiettivo dare valore a tutte le strutture sanitarie in continuità tra ospedali, Irccs, università e territori, in un processo che è assistenziale, ma anche di introduzione delle innovazioni e sviluppo della ricerca. "Questa - sottolinea Pinto - è una regione che ha la più alta copertura degli screening a livello nazionale. Abbiamo la più alta sopravvivenza a 5 anni per tutti i tumori dalla diagnosi (68% contro la media nazionale del 63%) e abbiamo la possibilità di cure avanzate distribuite sull'intero territorio regionale. E' la prova che un sistema sanitario pubblico condiviso, integrato e governato può funzionare e garantire il diritto di accesso alle migliori cure per tutti i cittadini".
Il tumore della vescica è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata. In Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 31.016 casi. E' più frequente tra i 60 e i 70 anni e si manifesta circa 4 volte più negli uomini che nelle donne. "Il nostro obiettivo è quello di contribuire a costruire una cultura della prevenzione che coinvolga tutti, dai cittadini ai professionisti sanitari - dichiara Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia - Con il progetto 'Non girarci intorno' vogliamo portare questo messaggio di conoscenza e attenzione ai sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d'Italia, perché nella sfida ai tumori una diagnosi precoce può fare davvero la differenza. Si tratta di uno sforzo di comunicazione senza precedenti, che conferma il nostro impegno in ambito oncologico con un approccio a 360 gradi: non ci limitiamo infatti allo sviluppo e all'offerta di soluzioni terapeutiche all’avanguardia, ma andiamo 'oltre il farmaco' con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Facciamo ciò coinvolgendo tutti gli attori del sistema salute (medici e società scientifiche, associazioni di pazienti e istituzioni), e sperimentando formati e canali sempre diversi, per raggiungere il maggior numero di persone possibile".
La campagna 'Non girarci intorno' è patrocinata da Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere; Simg, Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie; Siuro, Società italiana di uro-oncologia e associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali.
(Adnkronos) - Adriano Panatta replica a Jasmine Paolini. Dopo la finale degli Internazionali di Roma 2025, l'ex campione azzurro, oggi commentatore Rai, aveva criticato il tennis femminile e in particolare l'atteggiamento in campo di Coco Gauff ("Una noia mortale, come la maggior parte del tennis femminile"). La toscana aveva risposto immediatamente: "Credo che ci sia poco da criticare onestamente. Io provo a fare del mio meglio, sperando che la gente lo apprezzi".
In un evento a Torino, Panatta è tornato sul tema argomentando: "Io alla Paolini ho fatto solo i complimenti. Si è arrabbiata? Non ha capito. Ho detto solamente che le sue avversarie non sono così intelligenti. È la verità. Le giocatrici, a parte lei che è intelligente e ha un senso tattico di prim’ordine, pensano solo a tirare colpi dentro-fuori, senza pensare. Per cui sono senza cervello. Ho detto così, poi l’ho detta in maniera più esplicita, però è quello che penso. Dico sempre quello che penso".
Leggi tutto: Panatta-Paolini, il botta e risposta continua: "Se l'è presa? Non ha capito..."
(Adnkronos) - Promosso dall’Associazione For Human Community, parte di Comunicazione Italiana, il Premio si conferma punto di riferimento nazionale per la valorizzazione dei progetti di innovazione sostenibile nei campi ambientale, sociale, economico e della Blue Economy.
UN PREMIO, UN PERCORSO, UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE
La call per candidarsi gratuitamente al Blue Green Economy Award è aperta fino al 30 giugno 2025. Il premio si rivolge a imprese di ogni dimensione, che abbiano sviluppato progetti innovativi in quattro categorie:
● Sostenibilità Ambientale
● Sostenibilità Sociale
● Sostenibilità Economica
I progetti candidati saranno valutati da una giuria indipendente composta da esperti, stakeholder, rappresentanti istituzionali e del mondo culturale presieduta da Gian Luca Spitella di ARERA.
Oltre al Premio, le aziende selezionate avranno accesso a visibilità gratuita, speech nei forum tematici, interviste editoriali e una cerimonia ufficiale di premiazione.
BLUE GREEN WEEK 2025: TRE GIORNI, TRE CITTÀ, UN’UNICA VISIONE
16 settembre | ROMA – Forum Mobility & Smart City Presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos, il forum sarà dedicato alla Co-Intelligenza Urbana, con focus su mobilità, smart city e governance pubblica.
17 settembre | NAPOLI – Cerimonia del Premio Al Salone Margherita, storytelling dei progetti vincitori, ospiti istituzionali, stakeholder e una cena riservata ai protagonisti dell’edizione 2025.
18 settembre | NAPOLI – Forum Cultura & Sostenibilità Al Palazzo Partanna, sede di Unindustria, una giornata sul ruolo della Cultura nella transizione sostenibile, con talk, sessioni tematiche e presentazione pubblica dei 9 progetti premiati.
CASTLE CUP: SOSTENIBILITÀ E VELA NEL GOLFO DI NAPOLI
Dal 19 al 21 settembre, la Blue Green Week si concluderà con la Sailing Castle Cup, che vedrà la vela protagonista del mare partenopeo con aziende e appassionati di vela, in attesa della prestigiosa America’s Cup.
LA CULTURA COME LEVA DI IMPATTO: NASCE “SOPHIA – THE EXHIBIT”
In continuità con la Blue Green Week, il 20 settembre a Napoli si inaugura anche “Sophia – The Exhibit”, mostra immersiva dedicata a Sophia Loren, ospitata a Villa Pignatelli fino a gennaio 2026. Il progetto culturale rappresenta la visione di Comunicazione Italiana e For Human Community: fare della cultura una leva strategica per la sostenibilità e la rigenerazione urbana.
Leggi tutto: A via Blue Green Week 2025, premio nazionale e una settimana di eventi
(Adnkronos) - Conto alla rovescia per RiminiWellness2025. Il palcoscenico internazionale dei trend per vivere in forma torna alla fiera di Rimini e sulla Riviera dal 29 maggio al 1° giugno con 6 aree tematiche, oltre 2mila ore di allenamento, 12 palchi e la presenza dei principali trainer e ambassador del settore, una community animata da ambassador, talk e training per un'esperienza unica di scoperta e innovazione sulle discipline più d'avanguardia per l'equilibrio fisico. Tra le nuove tendenze per il benessere integrato massaggi con il legno, riflessologia facciale, metodi e attrezzature per la coordinazione posturale e indoor cycling evoluto.
L'evento, firmato Italian Exhibition Group (Ige) - illustra una nota - amplia l'offerta per le discipline olistiche e per le pratiche ad alta e bassa intensità. Tra le tendenze di questa edizione il SoulCycl, esplosa negli Usa negli utlimi anni, sebbene l'indoor cycling è da sempre protagonista a RiminiWellness, dove continuerà anche quest'anno a offrire un'esperienza ad alto tasso motivazionale a ritmo di musica ed effetti di luce. La community Icyff® animerà le 4 giornate di fiera con sessioni di Groupcycling® e Cyclex®, focalizzati su resistenza, tono muscolare e benessere psicofisico. Nell'area brand experience di Les Mills si potranno scoprire gli iconici programmi del brand e le ultime novità, tra cui Les Mills Sprint e Les Mills Rpm, con workout virtuali in loop per gli appassionati del pedalare senza sosta.
Il cardio combinato torna con le sessioni di mobility, Hiit training e functional organizzate da Mypersonaltrainer e guidati da otto educator qualificati e di Tamboo, format multisensoriale che fonde ritmo e spiritualità attraverso la percussione. E ancora, Strong nation® porterà Circl Mobility™, allenamento innovativo ad alta intensità e mobilità a ritmo di musica, e Jill Cooper tornerà con i suoi trainer e training - tra cui SuperJump - sul palco di Levissima +, hydration partner della manifestazione. Sui palchi XXL targati R3bel activewear e RiminiWellness si alterneranno oltre 20 lezioni giornaliere, con presenter come Anastasia Alexandridi, Guillermo Vega e Ary Marques, 3 volte campione mondiale di aerobica. Inoltre, Rebel presenterà il suo nuovo progetto creativo PowerFlowers EcoVan, un'esperienza, artistica e sostenibile per rilassarsi e incontrare i presenter. Per chi ama ritmi lenti ma intensi, torna Thepole con la sua area experience dedicata a pole dance e discipline aeree. Al Fif Village debutta anche il contest You On Stage, con la finalissima il giorno d'apertura.
L'acqua si conferma protagonista con tipi di allenamento che fondono tecnica, ritmo e benessere. FluidX Flow propone un esercizio unico grazie all'FX Cube, uno strumento riempito d'acqua e regolabile nel peso che sfida il sistema cardiovascolare e i muscoli stabilizzatori. AcquaFly offre un allenamento mirato per migliorare equilibrio, forza e coordinazione. Zumba® sarà presente con le sue divertenti sessioni di Aqua Zumba® per bruciare calorie, affiancate da programmi fitness tradizionali e da Zumba Gold, pensato per un pubblico maturo con movimenti a bassa intensità ma funzionali.
RiminiWellness amplia l'offerta olistica e tra le novità spicca l'evoluzione del pilates reformer, la macchina inventata da Joseph Pilates, con l'arrivo in fiera di nuovi modelli studiati per un allenamento ancora più preciso grazie alla presenza dei top brand del settore e a un esclusivo talk di Fif sulla tendenza del TechnoReformer, format che unisce esercizi ispirati al pilates, musica elettronica pulsante e atmosfere immersive. L'Associazione professionisti pilates in Italia (Appi) proporrà un programma gratuito di lezioni di Matwork e attrezzi condotte dai direttori delle principali scuole italiane, con talk su temi professionali come previdenza e apertura di studi, mentre Simona Oberhammer, naturopata e ideatrice del metodo Biotipi Oberhammer, spiegherà come allenarsi secondo il proprio biotipo per un benessere duraturo in un appuntamento dedicato. Debutta Rotaction, sistema innovativo per migliorare simmetria e armonia corporea, integrato con il metodo Loney, ginnastica posturale evolutiva.
Nell'oasi del benessere si darà ampio spazio a pratiche olistiche e rituali antichi. Debutta Ubtàna, trattamento ayurvedico Rasayana Chikitsa a base di erbe e farine naturali, noto per proprietà purificanti e anti-age. Fa il suo ingresso Diện Chẩn, riflessologia facciale vietnamita che stimola autoguarigione ed equilibrio energetico. Confermata la presenza di Maderocare™, massaggio non invasivo con strumenti in legno, efficace contro cellulite, ritenzione e tensioni muscolari. Le 2 relax zone offriranno momenti rigeneranti con un’ampia area dedicata ai massaggi.
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(Adnkronos) - 'Un po'' si scrive con l'accento o con l'apostrofo? 'Qual è' ha bisogno dell'apostrofo oppure no? Si dice 'amàca o àmaca? Meteorologo e metereologo? Ubbidire o obbedire? Quando la punteggiatura è quella giusta? Sono questi alcuni tra i dubbi più ricorrenti in chi scrive o parla l'italiano, inciampi linguistici dietro l'angolo sia per chi padroneggia la nostra lingua sia per chi ne ha una competenza più limitata. A rispondere alle perplessità più frequenti è Giuseppe Patota, ordinario di Linguistica italiana all'università di Siena - autore insieme a Valeria Della Valle del volume 'La lingua verde' (Mondadori Electa nella collana Rizzoli Illustrati) - che stila una sorta di classifica delle perplessità più frequenti.
Conversando con l'AdnKronos, Patota premette subito che "il dubbio in sé è un fatto estremamente positivo perché denota attenzione nei confronti della nostra lingua. Guai a chi non sia colto dal dubbio in campo linguistico". Ma - avverte - attenzione alla punteggiatura: "nella scrittura c'è un uso indiscriminato della 'virgola tuttofare'".
Si scrive, quindi, 'un po' oppure un pò? "La parte più rilevante della comunità dei parlanti - risponde Patota - considera corretta, e dunque noi grammatici dobbiamo considerarla tale, la forma 'po'' con l'apostrofo e non 'pò' con l'accento. Questo non in nome di un diktat o di un atteggiamento da grammatico assolutista ma perché la forma con l'apostrofo nel corso del tempo è stata considerata la forma più in uso. E la norma la fa, come diceva Manzoni, 'il signor uso'. Viceversa un altro dubbio abbastanza ricorrente riguarda la forma 'qual è'. Va scritto con o senza l'apostrofo? Non c'è una persona che non si sia posta questo dubbio. La forma che va considerata corretta, in virtù della media degli usi più rilevanti della comunità dei parlanti, è sempre - comunque e dovunque - la forma senza apostrofo".
Ma i dubbi che inseguono gli italiani attengono anche gli accenti che, in alcuni casi, possono riprodurre dei suoi ben lontani dalla realtà. "Spesso e volentieri - osserva infatti il linguista - alcuni dubbi non riguardano lo scritto ma possono riguardare anche il parlato". Lo studioso si riferisce in particolare "all'accentazione corretta. Si dice 'amàca o àmaca? La pronuncia corretta è amàca. Qual è la pronuncia corretta tra Friùli o Frìuli? La pronuncia corretta è Friùli perché deriva dalla formula latina 'Forum Iulii"". E ancora si deve dire "Nòbel o Nobèl? La pronuncia corretta dovrebbe essere Nobèl. Aggiungo, però, che ormai la pronuncia Nòbel è talmente affermata che può essere considerata corretta perché la lingua va dove la porta chi la usa'.
"Un altro dubbio ricorrente riguarda l'opposizione tra "aeroporto o aereoporto". La forma corretta è la prima e questo vale per tutti i composti con l'elemento prefissale 'aero'. E poi si dice: 'complementarietà' o 'complementarità'? La forma corretta è 'complementarità'. Un altro dubbio - che riguarda sia il parlato sia lo scritto - è meteorologo (che è la forma corretta) e metereologo. Quest'ultima forma è un tratto dell'italiano popolare e non della norma".
"Nel nostro libro - oltre che rappresentare una specie d'istantanea dell'italiano contemporaneo che è inevitabilmente in movimento - abbiamo cercato di raccogliere migliaia di questi dubbi e ci siamo impegnati a dare una risposta certa. Ci sono molti casi - osserva - in cui si può dire, o scrivere, sia in un modo sia nell'altro. E questo dipende dalla mobilità e dalla varietà dell'italiano, ovvero dal fatto che l'italiano nel corso del tempo si è arricchito ed è cambiato. Un esempio? Si dice ubbidire o obbedire? Sono corrette entrambe le forme solo che ubbidire è molto più frequente" anche se possiamo accettare "tutte e due le forme. E ancora come dobbiamo scrivere 'alcol'? Con una o con due 'o'? Possono essere accettate tutte e due le grafie", afferma Patota.
Sul fronte, infine degli errori, il linguista segnala che "nella scrittura c'è un uso indiscriminato della 'virgola tuttofare'. In altri termini si adopera con grande frequenza la virgola anche laddove sarebbe corretto preferire usare o il punto, o il punto e virgola oppure i due punti. Il problema è che non si studia una grammatica della punteggiatura perché si tende a pensare che sia il frutto di scelte e gusti individuali. Non è così", conclude l'esperto. (di Carlo Roma)
Leggi tutto: Dubbi linguistici più frequenti tra gli italiani? Da qual è a un po', quali sono
(Adnkronos) - Pino Insegno torna per il secondo anno al timone di 'Reazione a catena'. Il conduttore, alla presentazione dei palinsesti estivi del Day Time della Rai, ha confermato il suo ritorno e ha fatto qualche considerazione sulle critiche relative agli ascolti che hanno caratterizzato la scorsa stagione.
"Dopo 44 anni di questo mestiere devo dimostrare qualcosa solo a me stesso rispetto alle persone che mi seguono da tanto tempo", ha esordito Insegno togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. "Reazione a Catena debuttò nel 1982 in prima serata su Rai2 il sabato sera - ha aggiunto Insegno -. Da lì, oltre 40 anni di mestiere. Dopo di che alla conduzione non ci sono più stato io, indagate voi il motivo, e ho fatto tanti altri programmi andati bene, a parte lo scivolone del 'Mercante In Fiera' che è stato un tentativo", scandisce l'attore e conduttore romano.
"Andavamo in diretta contro la partita, contro la finale di salto in alto, contro la finale di Coppa Davis e gli ascolti nonostante tutto avevano sempre il 2 davanti - ha detto Insegno -. Quest'anno confermeremo e andremo avanti, non ci siamo sempre noi contro tutti. Poi creare la polemica è facile".
Sul tema interviene, a difesa del conduttore, anche il direttore dell'Intrattenimento DayTime Angelo Mellone: "Non si può prendere come esempio la programmazione dello scorso anno perché è stata una corsa a ostacoli nella definizione e ridefinizione dei palinsesti - spiega -. Una concatenazione di eventi sportivi e internazionali che ha impedito a un programma storico di sedimentarsi. Quest'anno si torna su un terreno di normalità. Pino Insegno ha molti difetti, ma per quanto mi riguarda non ha nulla da dimostrare".
"Ci rivediamo a fine luglio e facciamo un bilancio - chiosa poi Mellone - Se gli ascolti saranno soddisfacenti, chiedo di considerare Pino per quello che è. Può essere simpatico o antipatico, per me è simpaticissimo, ma non esistono conduttori che non hanno flop alle spalle, quindi direi che la quantità di attenzione che ha ricevuto lui è stata abbastanza grande".
(Adnkronos) - Alla tappa di Castelnuovo ne' Monti (Reggio Emilia) del Giro d'Italia, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sulla conoscenza e prevenzione del tumore uroteliale 'Non girarci intorno' di Merck, un'instant survey condotta su un campione di circa 170 persone ha offerto uno spaccato significativo sulla consapevolezza legata al tumore alla vescica. Ben 3 intervistati su 4 hanno dichiarato di conoscere la malattia, e il 63% ha individuato correttamente la presenza di sangue nelle urine come principale campanello d'allarme. E' risultata molto alta anche la consapevolezza dei fattori di rischio: l'80% sa che il fumo rappresenta una causa rilevante nello sviluppo del tumore. Tuttavia, emerge un dato preoccupante: più della metà degli intervistati non ha mai affrontato il tema della prevenzione oncologica con il proprio medico. Per questo - si legge in una nota - è essenziale intensificare l'attività informativa per favorire una maggiore sensibilità sul tema nella popolazione. Un segnale incoraggiante, però, arriva dal fatto che oltre il 50% del campione riconosce il valore delle associazioni di pazienti nel diffondere conoscenze e orientamenti utili sulle malattie oncologiche, confermandone il ruolo centrale nei percorsi di prevenzione e supporto.
"Oggi il cancro è tra le malattie croniche la più curabile e prevenibile - afferma Carmine Pinto, coordinatore della Rete oncologia ed emato-oncologica Emilia Romagna - A differenza di molte patologie degenerative, come quelle del sistema nervoso centrale, per il cancro abbiamo terapie efficaci e possibilità concrete di prevenzione. Il primo passo uno stile di vita sano: non fumare, evitare l'abuso di alcol, mantenere un peso adeguato, seguire una dieta equilibrata e praticare attività fisica. Questi comportamenti riducono in modo significativo il rischio, ma è fondamentale anche aderire ai programmi di screening nazionali: mammella, cervice uterina e colon-retto. Questi strumenti - evidenzia - permettono di diagnosticare precocemente o addirittura di intercettare i precursori dei tumori, aumentando le possibilità di cura e guarigione".
Ma "tutto questo - prosegue lo specialista - deve essere gestito da un sistema organizzato, come le reti oncologiche regionali, dove si parte dalla prevenzione primaria, dagli screening, alla diagnostica più avanzata - pensiamo a quello che può fare oggi la medicina nucleare e la biologia molecolare - alle cure più" efficaci. "Ma non solo, pensiamo anche alla riabilitazione, al follow-up a lungo termine dei pazienti guariti da tumore o con malattia 'cronicizzata'. Per quanto riguarda la terapia medica stiamo assistendo a un cambiamento epocale. Siamo passati dalla chemioterapia e dall'ormonoterapia a farmaci a target molecolari, all'immunoterapia con checkpoint inibitori, all'introduzione di anticorpi coniugati e radioligandi".
Attualmente, "tra i 3,5 e i 4 milioni di italiani vivono dopo una diagnosi di cancro - ricorda Pinto - e a loro dobbiamo garantire qualità di vita, reinserimento sociale e lavorativo, diritto all'oblio oncologico. Chi ha avuto una esperienza di malattia oncologica deve poter condurre una vita normale, dopo di essa. E chi ha ricevuto una diagnosi di cancro deve poter essere curato nel modo più adeguato ed appropriato". In Emilia Romagna la Rete oncologica ed emato-oncologica regionale ha proprio come obiettivo dare valore a tutte le strutture sanitarie in continuità tra ospedali, Irccs, università e territori, in un processo che è assistenziale, ma anche di introduzione delle innovazioni e sviluppo della ricerca. "Questa - sottolinea Pinto - è una regione che ha la più alta copertura degli screening a livello nazionale. Abbiamo la più alta sopravvivenza a 5 anni per tutti i tumori dalla diagnosi (68% contro la media nazionale del 63%) e abbiamo la possibilità di cure avanzate distribuite sull'intero territorio regionale. E' la prova che un sistema sanitario pubblico condiviso, integrato e governato può funzionare e garantire il diritto di accesso alle migliori cure per tutti i cittadini".
Il tumore della vescica è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata. In Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 31.016 casi. E' più frequente tra i 60 e i 70 anni e si manifesta circa 4 volte più negli uomini che nelle donne. "Il nostro obiettivo è quello di contribuire a costruire una cultura della prevenzione che coinvolga tutti, dai cittadini ai professionisti sanitari - dichiara Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia - Con il progetto 'Non girarci intorno' vogliamo portare questo messaggio di conoscenza e attenzione ai sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d'Italia, perché nella sfida ai tumori una diagnosi precoce può fare davvero la differenza. Si tratta di uno sforzo di comunicazione senza precedenti, che conferma il nostro impegno in ambito oncologico con un approccio a 360 gradi: non ci limitiamo infatti allo sviluppo e all'offerta di soluzioni terapeutiche all’avanguardia, ma andiamo 'oltre il farmaco' con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Facciamo ciò coinvolgendo tutti gli attori del sistema salute (medici e società scientifiche, associazioni di pazienti e istituzioni), e sperimentando formati e canali sempre diversi, per raggiungere il maggior numero di persone possibile".
La campagna 'Non girarci intorno' è patrocinata da Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere; Simg, Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie; Siuro, Società italiana di uro-oncologia e associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali.
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