(Adnkronos) - Sono iniziati i funerali di Beatrice Bellucci, la ventenne morta sulla Cristoforo Colombo in un tragico incidente avvenuto una settimana fa. La cerimonia si svolge nella Basilica di San Pietro e Paolo all'Eur. Nelle immagini, l'arrivo della bara bianca per la funzione.
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(Adnkronos) - 92 miliardi di euro di ricchezza generata e 24 mila nuovi posti di lavoro in 10 anni. A dimostrare quanto la birra in Italia si sia evoluta da semplice bevanda estiva dissetante a vero e proprio pilastro per l’economia del Paese arriva l’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys strategic consultants. Il lavoro, che ha analizzato il valore condiviso generato dal settore birrario negli ultimi dieci anni, è stato presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti che, per prima, ha avviato il percorso di analisi e misurazione economica della filiera.
Dallo studio emerge che, nonostante le crisi globali dell’ultimo decennio, il settore brassicolo pur confermandosi ciclico nel breve periodo si è dimostrato stabile e generatore di valore nel lungo termine. Dal 2015 al 2024 la filiera della birra ha infatti conosciuto uno sviluppo continuo, che ha portato il valore condiviso generato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi annui, con un incremento del 33%. Questa crescita si riflette anche in altri indicatori: la produzione è aumentata del 20,5%, i consumi del 13,6%, mentre l’export ha registrato un balzo del 31%. Numeri che confermano la birra come uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano.
Della ricchezza generata dal settore brassicolo non beneficiano solo i produttori, anzi. L’analisi mostra infatti quanto la birra sia un importante moltiplicatore di occupazione. Dal 2015 al 2024 ha generato oltre 24 mila nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati del comparto da circa 88 mila a circa 112 mila (+27,5%). Ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra genera 31 posti di lavoro lungo la filiera. Non sorprende quindi che la birra rappresenti lo 0,42% dell’occupazione nazionale. Anche sul fronte delle retribuzioni si registra un balzo: i salari lordi corrisposti lungo la filiera sono passati da meno di 2 miliardi nel 2015 a 3,2 miliardi nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera.
L’evoluzione del gusto e la crescente consapevolezza e curiosità degli italiani verso questa bevanda hanno trasformato la birra da prodotto unico e indifferenziato a universo di possibilità. Oggi si è passati “dalla birra alle birre”: un mondo variegato che spazia dalle classiche lager agli stili più caratteristici come Ale, IPA, Bock e Weiss, fino alle interpretazioni più local che esaltano gli ingredienti del nostro territorio - erbe aromatiche, spezie, riso, agrumi. La birra si è così affermata come un vero caleidoscopio di sapori, capace di incontrare le abitudini alimentari degli italiani e di inserirsi con naturalezza nella convivialità in abbinamento al cibo. A questa crescita culturale corrisponde anche la nascita di nuove professionalità qualificate: dai mastri birrai ai beer specialist, dai tecnologi alimentari ai sommelier della birra, testimoni di un comparto sempre più articolato, qualificato e connesso con la tradizione gastronomica italiana.
“La birra oggi in Italia non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità e di convivialità. Grazie alla sua accessibilità, alla sua informalità e alla sua straordinaria versatilità negli abbinamenti, è ormai entrata a far parte delle abitudini di consumo degli italiani a tavola, accanto ai piatti della nostra tradizione. È questo il segno più evidente di una trasformazione profonda, che ha reso la birra una protagonista della quotidianità del nostro Paese”, afferma Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti. “In questi dieci anni - continua - Fondazione Birra Moretti ha diffuso conoscenza sulla birra, sul suo consumo corretto, a pasto e responsabile. E ha dato importanza alla birra mettendo in luce la ricchezza generata dal comparto per il Paese”.
Nel percorso di crescita della cultura birraria Fondazione Birra Moretti ha avuto un ruolo centrale. Nata nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare la birra a tavola, la Fondazione ha accompagnato l’evoluzione del settore diffondendo conoscenza attraverso studi e ricerche e promuovendo, al tempo stesso, un consumo consapevole e responsabile. Ne è un esempio il progetto Responsibility in Education, rivolto agli studenti maggiorenni delle quinte classi degli istituti alberghieri: un’iniziativa che dalla sua nascita ha già coinvolto 39 scuole e oltre 6.600 studenti, con l’obiettivo di formare i futuri professionisti dell’ospitalità e della ristorazione come ambasciatori di una cultura del bere responsabile, in armonia con la tradizione gastronomica italiana.
Per il futuro, Fondazione Birra Moretti si pone l’obiettivo di intercettare e interpretare sempre più le nuove tendenze del mercato, offrendo un punto fermo ai consumatori desiderosi di approfondire le proprie conoscenze su caratteristiche, qualità, servizio e degustazione delle birre, ma anche disorientati da un mercato in continua evoluzione. Non solo: attraverso ulteriori studi e ricerche, Fondazione Birra Moretti continuerà a intercettare tendenze, a dare visibilità all’impatto della birra sulla vita sociale ed economica del Paese, e ad accompagnare l’evoluzione della cultura di prodotto perché diventi sempre più una leva di crescita per tutto il comparto, capace di generare ricchezza e occupazione qualificata.
“Nei prossimi anni - conclude Alfredo Pratolongo - l’abbinamento chiave della birra sarà l’informalità. L’informalità è il nuovo valore della convivialità italiana, un cambiamento che riflette la voglia crescente di libertà e autenticità espressiva nei momenti di socialità, dove la compagnia e il piacere di stare insieme superano la ricerca di una perfezione formale negli abbinamenti”.
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(Adnkronos) - Meg Ryan, l'attrice statunitense regina delle commedie romantiche, ha dichiarato di essere felice che il pubblico trovi conforto in questo genere cinematografico. "Molti mi dicono che guardano i miei film quando sono malati", ha raccontato ieri ospite al Tribeca Festival di Lisbona, il gemello europeo del celebre festival cinematografico newyorchese fondato da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff.
Parlando del successo di titoli diventati cult come 'Harry ti presento Sally' e 'Insonnia d’amore', Meg Ryan ha detto: "Quando giravamo quei film, non pensavamo di essere in una sorta di età dell’oro". Tuttavia, ha aggiunto di essere felice che il genere ha resistito alla prova del tempo e continua a conquistare nuove generazioni.
Ryan ha citato sua figlia come esempio, spiegando che la ragazza apprezza le commedie romantiche per il senso di rassicurazione che trasmettono. “Penso che ami la sensazione che in quel mondo tutto vada bene, che le persone si innamorano. E lo trova confortante,” ha osservato.
Nel 2023, Ryan ha diretto la commedia romantica 'Coincidenze d’amore', di cui è stata anche interprete accanto a David Duchovny. Il film è stata la sua opera seconda da regista, dopo il suo debutto dietro la macchina da presa con 'Ithaca' nel 2015. “Avrei voluto farlo prima. Mi ha reso un’attrice migliore”, ha detto riguardo alla regia. Ha aggiunto che dirigere fa parte di un bisogno costante di reinventarsi.
“Mi sembra che sia ciò che le persone fanno. Cresci e cambi, cresci e cambi, non mi sembra affatto strano”, ha detto Ryan spiegando che al momento sta frequentando un corso di design. L'attrice ha recentemente recitato accanto a Natalie Portman, Rashida Jones e Mark Ruffalo in una nuova commedia romantica diretta da Lena Dunham, che arriverà su Netflix prossimamente.
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(Adnkronos) - Uno spazio distribuito su tre livelli, un investimento superiore al milione e 200 mila euro e 18 dipendenti che a regime arriveranno a 30, ossia a inizio 2026 quando il locale, al momento aperto solo la sera, dovrebbe esserlo anche per il lunch. Sono i numeri di 'Crazy Pizza', il nuovo locale di Flavio Briatore che dopo l'apertura, il 16 ottobre scorso, è stato inaugurato ieri sera a due passi da piazza Castello, nel cuore di Torino.
Già presente a Londra, New York, Monte Carlo, Milano, Roma, Ibiza e Saint-Tropez, dopo Torino, ‘Crazy Pizza', brand del Gruppo Majestas, aprirà a dicembre a Saint Moritz. A fare gli onori di casa, l’imprenditore cuneese, pullover e pantaloni blu, occhiali da sole con lenti azzurre e cappellino. "Perché Torino? Perché no", risponde ai cronisti. “Non capisco lo stupore, Io manco da quarant’anni da questa città ma perché non dovrebbe essere pronta, è una città molto bella, ha tantissime cose, ora anche il tennis e tante altre cose, forse dovrebbe valorizzare un po' di più le sue capacità e le sue priorità”.
Poi, il suo locale, un concept nato nel 2019 dove oltre alla pizza è possibile scegliere piatti della tradizione italiana e un’ampia selezioni di vini, il tutto accompagnato da musica e intrattenimento con camerieri pizzaioli che prima di esibirsi si allenano per almeno due settimane a Dubai .
“Ho ristoranti difficili un po' ovunque, volevo fare qualcosa di facile, in quel caso la scelta è tra l’hamburger e la pizza e io ho scelto la pizza che piace a tutti. Siamo partiti da un’idea semplice e abbiamo creato una realtà, la creatività di un imprenditore e’ quella di creare posti di lavoro e noi creiamo opportunità anche se il problema che abbiamo in Italia è che si perdona tutto tranne il successo e questo succede a chiunque”.
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(Adnkronos) - Una bimba sarebbe stata legata a una sedia con una sciarpa durante il pranzo a scuola, per questo un'operatrice di un asilo di Napoli è stata licenziata.
I carabinieri della stazione Pianura e i militari del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti ieri in una scuola d’infanzia paritaria del quartiere dopo la richiesta di una donna: la signora aveva saputo che il giorno prima, mentre era a mensa, sua figlia sarebbe stata legata alla sedia da un’educatrice dell’asilo con una sciarpa. La piccola non ha riportato lesioni. Sul posto presente anche la direttrice della scuola che ha comunicato di aver già licenziato la collaboratrice che era stata assunta da soli 4 giorni. La madre della bimba, evidentemente rassicurata, non ha sporto denuncia.
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(Adnkronos) - "Dono un rene a uno sconosciuto". Jesse Eisenberg sorprende tutti durante la sua partecipazione al Today Show. L'attore 42enne, che in carriera vanta una nomination agli Oscar, inizialmente non viene preso troppo sul serio quando annuncia l'imminente intervento. "Sto davvero per donare un rene in 6 settimane", dice Eisenberg, ospite dello show per parlare del suo nuovo film 'Now You See Me: Now You Don't'.
"Non so perché. Sono stato contagiato dal virus della donazione del sangue. A metà dicembre farò una donazione altruistica. Sono così emozionato all'idea", dice l'attore, che in passato ha interpretato Mark Zuckerberg in 'The Social Network', il film che ricostruisce la nascita e l'ascesa di Facebook.
Eisenberg donerà l'organo a una persona sconosciuta, affetta da una patologia in stato avanzato. "È essenzialmente privo di rischi e totalmente necessario. Penso che la gente capirà che è una scelta ovvia, se si ha il tempo e la voglia", aggiunge. L'attore spiega l'iter nel dettaglio: "Supponiamo che la persona X abbia bisogno di un rene a Kansas City e che suo figlio o chiunque avrebbe dovuto donarglielo non sia, per una serie di motivi, compatibile. Io invece in qualche modo lo sono", dice. "Quella persona può comunque ricevere il mio rene e, si spera, il figlio di quella persona magari donerà comunque il suo. L'organo andrà in una banca e si potrà trovare una persona compatibile che lo riceverà".
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(Adnkronos) - Un pacco con dentro una bomba spedito a una agenzia di recupero crediti. Per questo, la polizia di La Spezia ha eseguito, su delega della locale procura, una perquisizione personale e locale a carico di un sessantenne italiano residente a Faenza, ritenuto responsabile della spedizione di un pacco contenente un residuato bellico rinvenuto lo scorso 16 luglio in un'agenzia spezzina che opera nel recupero creditizio.
L’attività di indagine dei poliziotti della Digos della Spezia e di Ravenna, con la collaborazione del Nucleo Artificieri della questura della Spezia, è iniziata dopo il ritrovamento di un pacco sospetto nella sede spezzina della società. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, coordinati sul posto di poliziotti della Digos, che hanno prima evacuato lo stabile, e accertato che si trattava di una bomba da mortaio, carica e dalla capacità micidiale potenzialmente letale nel raggio di decine di metri.
La richiesta di intervento della società era scaturita dopo il ritrovamento di un pacco analogo, con lo stesso mittente nella sede legale della società dove era stato aperto un involucro contenente del materiale bellico. Dalle indagini immediatamente avviate, dirette ad acquisire informazioni preliminari sulle spedizioni recapitate alla società, è stato accertato che entrambi i pacchi in questione erano stati spediti da un ufficio di Poste Italiane di Faenza. L’attività investigativa si è poi concentrata sull’acquisizione di dettagli informativi dagli impiegati dell'ufficio postale, con particolare riguardo alle circostanze di tempo e di luogo di spedizione e l’eventuale descrizione del soggetto individuato dagli addetti quale presunto autore.
E' stato poi richiesto alla società un elenco di controparti versanti in posizione passiva residenti nella provincia di Ravenna, concentrando lo sforzo investigativo nell’incrocio tra i dati restituiti dall’azienda con le acquisizioni informative sino a quel momento raccolte, riuscendo a seguito di una dettagliata analisi info-investigativa a isolare un profilo ritenuto nell’immediatezza di particolare interesse investigativo. Alla luce delle evidenze investigative raccolte, la procura ha iscritto il 60enne nel registro degli indagati con la contestazione provvisoria di detenzione e porto abusivo di arma da guerra e minaccia aggravata dall’utilizzo di armi, emettendo decreto di perquisizione personale e locale volto alla ricerca di armi e altro materiale riconducibile alle spedizioni.
A seguito della perquisizione sono stati rinvenuti in un terreno agricolo fuori dal centro abitato di Faenza frequentato dall’indagato due ulteriori ordigni, uno dei quali perfettamente analogo per natura, dimensione, peso e caratteristiche tecniche ai residuati spediti alla società. La posizione dell’indagato, che non ha precedenti, è al vaglio della procura.
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(Adnkronos) - L'Amministrazione Usa ha deciso di cancellare l'incontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin che era in programma a Budapest per le rigidità russe nelle richieste rispetto all'Ucraina. A rivelarlo è il Financial Times citando fonti ben informate, spiegando che la decisione di annullare il vertice è stata presa dopo una telefonata tesa tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Al termine del colloquio Rubio ha informato Trump che la Russia non era seriamente intenzionata a negoziare un accordo.
Tra le richieste russe più intransigenti citate dal Financial Times c'è quella della cessione di territorio, da parte dell'Ucraina, in cambio del cessate il fuoco.
Nell'articolo si legge che, pochi giorni dopo che Trump e Putin avevano concordato di incontrarsi nella capitale ungherese per discutere su come porre fine alla guerra in Ucraina, il ministero degli Esteri russo ha inviato un promemoria a Washington con le richieste per affrontare quelle che il leader del Cremlino definisce le "cause profonde" del conflitto. Ossia la necessità di concessioni territoriali, una drastica riduzione delle forze armate ucraine e garanzie che non entrerà mai a far parte della Nato, scrive il Financial Times.

(Adnkronos) - Jannik Sinner scende in campo anche oggi, venerdì 31 ottobre, nel Masters 1000 di Parigi. Il fuoriclasse azzurro gioca per il terzo giorno consecutivo nel torneo francese, dopo aver battuto Bergs e Cerundolo nel secondo e nel terzo turno. Ma è possibile? Cosa dice il regolamento, calcolando che in caso di vittoria oggi Jannik poi tornerebbe in campo domani per la semifinale e, con un altro successo, anche domenica?
I tifosi si interrogano sui social e il dubbio sorge anche alla luce di quanto visto nel Six Kings Slam, il torneo esibizione che l'azzurro ha vinto recentemente in Arabia Saudita. La cosiddetta 'regola dei tre giorni' non vale per i tornei del circuito Atp o per i tornei del Grande Slam, ma per le esibizioni. Come accaduto in Arabia, in cui Sinner e Alcaraz hanno per esempio beneficiato di un giorno di riposo prima della finale. I tornei del Grande Slam, invece, hanno un regolamento standard che non include questa pausa 'obbligatoria'.
Nei tornei ufficiali Atp, come il Masters 1000 in corso a Parigi, non c'è un divieto rigido. Il calendario è progettato per bilanciare intensità e recupero dei tennisti. Permette così più partite consecutive (per Sinner potrebbero essere 5 in caso di finale), ma per equità tutti affrontano lo stesso schedule.
Leggi tutto: Sinner, 3 match in 3 giorni a Parigi: cosa dice il regolamento

Il Comune di Sinnai, con l'Assessorato alle Attività Produttive e Tradizioni Popolari e l'associazione VAB Sinnai, presenta la seconda edizione della rassegna enogastronomica e solidale "Calici d'Autunno". L'appuntamento è per sabato 8 novembre 2025 in Piazza Sant'Isidoro a partire dalle ore 17:00.
Una serata tra solidarietà, buon cibo e tradizione
L'evento celebra i profumi e i sapori dell'autunno con un ricco programma enogastronomico e musicale. Ospiti speciali della serata saranno i maestri caldarrostai di Aritzo, che delizieranno i partecipanti con le loro specialità. Leggi programma completo
Leggi tutto: Sinnai pronta a brindare con la seconda edizione di Calici d'Autunno

(Adnkronos) - "Toni più bassi sul Ponte dopo il pronunciamento della Corte dei conti? Perché lo voglio fare, non mi interessano gli scontri". Così il vicepremier Matteo Salvini, ospite di Rai 1 Radio Anch'io, parlando del Ponte di Messina. "Il ponte unisce 5 milioni di italiani all'Italia", ha poi detto il ministro delle Infrastrutture.
Il Ponte, aveva spiegato Salvini all'indomani della 'bocciatura' della Corte dei Conti, comunque si farà. "La maggioranza è compatta. Andiamo avanti con il progetto e siamo convinti che, dopo 160 anni, i cantieri partiranno", le parole dopo il no al visto di legittimità alla delibera del Cipess sull'opera. "Abbiamo appena concluso una riunione con Meloni e Tajani, che mi hanno dato mandato di proseguire lungo il percorso che vi ho appena illustrato. Ci tengo a dire ai siciliani e ai calabresi, ma anche a tutti gli italiani, che andiamo avanti. Ci viene richiesto un supplemento di produzione e di documentazione: lo faremo. Abbiamo aspettato un secolo, aspetteremo un secolo e due mesi". 
Salvini si è detto "assolutamente tranquillo e determinato". "Abbiamo già calendarizzato i prossimi passi - spiega - al primo Consiglio dei ministri, nei prossimi giorni informerò i colleghi su come intendiamo procedere. L'obiettivo è mettere in sicurezza i fondi necessari per quest'opera, che siamo decisi a portare avanti. Attendiamo con la massima serenità i rilievi della Corte dei Conti, ai quali siamo convinti di poter rispondere punto per punto".
Leggi tutto: Ponte sullo Stretto, Salvini: "Toni più bassi? Non mi interessano gli scontri"

Maracalagonis si prepara ad accogliere la sesta edizione di "Spássiu in Bixinau", l'evento che valorizza le tradizioni sarde e lo spirito di comunità. L'iniziativa è organizzata dall'associazione culturale "Baliu Tundu" in collaborazione con il vicinato Carroi/Sa Mura.
leggi il programma

(Adnkronos) - Gli Stati Uniti avrebbero offerto ai membri di Hamas un passaggio sicuro dalle zone della Striscia di Gaza controllate da Israele a quelle sotto il controllo dell'organizzazione. A rivelarlo è Axios citando fonti israeliane e americane, secondo le quali l'obiettivo della proposta, presentata dai mediatori egiziani e qatarioti, è stato quello di stabilizzare il cessate il fuoco prevenendo scontri tra Hamas e le Idf. In ogni caso un alto funzionario dell'Idf ha dichiarato che nessun agente di Hamas ha effettivamente oltrepassato la cosiddetta "linea gialla".
Un funzionario americano ha inoltre riferito ad Axios che mercoledì gli Stati Uniti hanno informato Hamas, tramite Egitto e Qatar, che tutti gli uomini armati che si trovavano nell'area a est della "linea gialla" avrebbero dovuto abbandonarla entro 24 ore. In caso contrario, Israele avrebbe potuto attaccare obiettivi di Hamas oltre la linea. Secondo la fonte, anche Egitto e Qatar hanno dato la loro approvazione a questa decisione.

(Adnkronos) - Maxi truffa da 80 milioni di euro nel fotovoltaico, scatta oggi il sequestro di conti correnti e criptovalute. La Polizia e la Guardia di Finanza hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del pm Marco Imperato della procura di Bologna. Un’azione corale che ha visto impegnate in prima linea anche le sezioni operative sicurezza cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della fiamme gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa e Arezzo.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo con struttura piramidale tipica del network marketing multi level dedito alla consumazione di un numero indeterminato di truffe, perpetrate in danno anche di persone in stato di minorata difesa, tipicamente attinenti al Schema Ponzi (modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime della truffa). La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori a investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro. La procura di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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(Adnkronos) - Si aggrava il bilancio delle vittime dell'uragano Melissa, con quasi 50 morti nei Caraibi di cui 19 in Giamaica. Lo ha riferito il National Hurricane Center (Nhc) degli Stati Uniti, che prevede che le inondazioni si attenueranno alle Bahamas, anche se l'acqua alta potrebbe persistere a Cuba, in Giamaica, ad Haiti e nella vicina Repubblica Dominicana.
"Il bilancio confermato delle vittime dell'uragano Melissa è ora di 19", di cui nove a Westmoreland e otto a St. Elizabeth, entrambe nella parte occidentale dell'isola caraibica duramente colpita, ha dichiarato il ministro dell'Informazione Dana Morris Dixon ai notiziari locali, tra cui il Jamaica Gleaner. In Giamaica e a Cuba, l'accesso alle comunicazioni e ai trasporti rimane in gran parte interrotto. A Haiti, l'agenzia di protezione civile del paese ha dichiarato che il bilancio delle vittime è salito a 30, con 20 feriti e altri 20 dispersi. Secondo quanto riferito, più di 1.000 case sono state allagate e circa 16.000 persone hanno trovato rifugio.
Nella parte orientale dell'isola di Cuba, alle prese con la peggiore crisi economica degli ultimi decenni, la gente si è sforzata di percorrere strade allagate, fiancheggiate da case allagate e crollate. La tempesta ha rotto finestre, abbattuto i cavi elettrici e delle comunicazioni mobili e ha strappato tetti e rami degli alberi.
Le autorità cubane hanno dichiarato che circa 735mila persone sono state evacuate, principalmente nelle province di Santiago de Cuba, Holguin e Guantanamo.
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(Adnkronos) - È tutto pronto per la finale di Italia’s Got Talent, in programma oggi, venerdì 31 ottobre, alle 21:15 in diretta su Disney+. Per la prima volta nella storia del programma, il pubblico potrà votare il vincitore in tempo reale tramite l’App ufficiale di Italia’s Got Talent, disponibile su App Store e Google Play.
In attesa dell’ultimo atto dello show prodotto da Fremantle Italia, i giudici Mara Maionchi, Frank Matano, Elettra Lamborghini e Alessandro Cattelan, insieme ai conduttori Aurora e Fru, sono stati messi alla prova dai fan in un video speciale che ribalta i ruoli e li vede impegnati in sfide bizzarre e imprevedibili.
Alessandro Cattelan ha affrontato un quiz a raffica mentre correva su un tapis roulant in salita, testando la sua prontezza sotto pressione. Frank Matano ha provato a suonare l’Otamatone, strumento giapponese dal suono buffo, cercando di mantenere la serietà durante l’esibizione.
Elettra Lamborghini si è calata nei panni di una ladra acrobatica, cercando di attraversare una griglia di laser per salvare il portafortuna dello show senza far scattare l’allarme. Mara Maionchi ha gestito una serie di telefonate surreali, tra richieste assurde e scherzi orchestrati – anche da Frank Matano.
Aurora e Fru, infine, hanno affrontato una sfida linguistica: presentare diversi format televisivi senza poter usare parole chiave, improvvisando soluzioni sempre più creative.
Un contenuto ironico e originale che anticipa la serata finale, dove saranno i fan a decidere chi merita la vittoria. Su Disney+ è già disponibile l’intera edizione per chi volesse rivivere i momenti più divertenti e le esibizioni più emozionanti.
Leggi tutto: Italia's Got Talent, stasera la finale per la prima volta in diretta su Disney+

(Adnkronos) - Quando si pensa ad Halloween, probabilmente vengono in mente zucche intagliate, costumi macabri, falò ardenti e strane presenze che vagano al calar della sera. Non è forse così noto, però, che molte di queste tradizioni risalgano all'antica Irlanda: a una festa pagana chiamata Samhain (pronunciata 'sauin') che si è trasformata in quella che oggi conosciamo come Halloween.
Nata più di duemila anni fa, celebrava la fine della stagione del raccolto e segnava il passaggio verso quella dell’inverno. "Samhain è davvero il segno della fine di una stagione", afferma Kelly Fitzgerald, direttrice della Scuola di Studi irlandesi, celtici e folcloristici dell'University College di Dublino, che aggiunge: "È strettamente legato alla natura e segna la fine del raccolto, indicando che stiamo entrando nella parte buia dell'anno".
Non si tratta, però, solo di oscurità fisica: molti credevano che a Samhain il confine tra i vivi e i morti diventasse più labile, consentendo agli spiriti dell'Aldilà di tornare nel mondo degli umani. "A Samhain, e anche a Bealtaine, il primo maggio, si ha la sensazione che l'Altro Mondo e questo mondo siano più vicini che mai", prosegue Fitzgerald. E come sottolinea la studiosa sono periodi in cui tutto sembra cambiare: la luce, l’aria, i ritmi della natura. Chi è sensibile lo percepisce: piccoli segnali, intuizioni, strane coincidenze. È come se l’energia del paesaggio, inteso non solo come luogo fisico ma come spazio vissuto, si caricasse di qualcosa di diverso. In quei momenti, ciò che è straordinario può mescolarsi con l’ordinario, diventandone parte per un istante fugace ma reale.
"A Samhain c'era anche la credenza che gli spiriti si aggirassero tra gli umani e che i morti potessero tornare", sottolinea Clodagh Doyle, custode della Irish Folklife Collection del National Museum of Ireland. "La gente preparava delle cose per loro, per dar loro il benvenuto. Credevano anche che le fate si spostassero dalle loro dimore estive a quelle invernali. E quando gli spiriti si spostano e c'è la sensazione che i morti siano in movimento, ci sono molte cose di cui aver paura. Di conseguenza, la gente metteva lanterne spaventose alle finestre per proteggere la casa", racconta.
È interessante sapere che anticamente le lanterne per proteggere la casa venivano intagliate nelle rape, piuttosto che nelle zucche come si usa fare oggi: la riproduzione di un'antica (e inquietante) rapa intagliata di Samhain è in mostra al Museo Nazionale d'Irlanda, a Turlough Park e vedendola si capisce molto bene perché potesse far paura. "Nei riti tradizionali, proteggersi significava soprattutto spaventare le forze maligne o confonderle, così da tenerle lontane dalla casa. Quindi quelle lanterne di zucca hanno un aspetto malvagio, ma sono anche un modo per usare la luce contro l'oscurità", continua Doyle. Con il tempo, la zucca ha sostituito la rapa: furono i numerosi emigrati irlandesi negli Stati Uniti a iniziare a usarla, perché era più facile da trovare e da intagliare.
Il fatto che questa festa fosse anche una celebrazione del raccolto spiega perché i frutti e le bacche di stagione facessero parte delle tradizioni: perché erano abbondanti, si giocava, per esempio, a prendere con la bocca mele fatte galleggiare in un secchio e, un po’ più avanti nei secoli, per fare dispetti si tiravano cavoli contro le porte. Anche i falò sono un elemento centrale delle celebrazioni e la loro origine risale ai primissimi Samhain. "I falò sono tradizionalmente associati al Samhain e rappresentano il fuoco contro l'oscurità, l'idea che si può combattere l'oscurità con un fuoco luminoso. Perché nell'oscurità si annidano sia le cattive azioni sia il soprannaturale", dice Doyle.
Molte delle usanze che sono popolari oggi in Irlanda nel periodo di Halloween affondano le loro radici nelle antiche tradizioni celtiche. L’usanza di lasciare offerte fuori dalle porte risale all’epoca celtica, quando durante Samhain si credeva che gli spiriti dei morti tornassero tra i vivi e andassero onorati o placati. Anche travestirsi aveva un ruolo: serviva a confondere le presenze soprannaturali o a mimetizzarsi tra loro. Nei secoli successivi, queste credenze si intrecciarono originando, per esempio, pratiche cristiane come il souling, in cui si andava di casa in casa a chiedere cibo o dolci in cambio di preghiere per i defunti, dando origine all’attuale “dolcetto o scherzetto”. Anche il popolare barmbrack - un pane dolce alla frutta secca in cui vengono inseriti oggetti simbolici per predire il futuro - ha un legame con Samhain, la festa che segnava la fine del raccolto. In quel periodo, la frutta era abbondante e, dato il confine sottile tra il mondo dei vivi e quello del soprannaturale era sottile, si praticavano rituali di divinazione, spesso accompagnati da offerte propiziatorie di cibo.

(Adnkronos) - Oggi, 31 ottobre, si celebra Halloween, festa sempre più amata e italianizzata nonostante le origini irlandesi. La notte delle streghe infatti verrà festeggiata da circa 11 milioni di italiani di ogni età, fra travestimenti, musica, balli e l’immancabile arrivo a casa di bambini compiaciuti nel ricordarci la frase cult di questo evento: dolcetto o scherzetto? E a godere del successo della festa sono anche le vendite di caramelle e zucche.
La ricorrenza vede protagoniste anche le caramelle, il prodotto dolciario più consumato durante questa festa (65%), superando cioccolatini (56%), snack (38%) e biscotti (32%). Un alimento che proprio durante il periodo di Halloween vive il momento di massimo consumo tra i nostri connazionali. Come emerge da un’elaborazione Unione italiana food su dati Niq, nel 2024 le vendite di caramelle nel mese di ottobre sono state più alte del 13% rispetto alla media mensile, per un valore di oltre 55 milioni di euro. Un settore, quello delle caramelle, che nel 2024 ha raggiunto un valore di oltre 586 milioni di euro pari a 56 milioni di kg di caramelle vendute, risultato che dimostra una sostanziale tenuta in un momento di evidente e diffusa difficoltà dei consumatori.
Un comparto all’avanguardia capace di intercettare i gusti dei consumatori moderni, anche giovani, proponendo nuovi prodotti e gusti. Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 10-15 nuove caramelle, a fronte di circa 35-40 ricette realizzate. Prodotti con gusti o formati diversi, ricette rivisitate negli ingredienti, fino a veri e propri nuovi concept. Un lavoro di sinergia che coinvolge diverse aree aziendali e figure professionali al punto che dall’ideazione alla produzione di una nuova caramella passa circa 1 anno, per arrivare in alcuni casi anche a 2.
“Le caramelle sono un prodotto dalla storia pluricentenaria, ma con una costante capacità di guardare al futuro", afferma Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto Piacere, Caramelle. “Ogni giorno le aziende dolciarie lavorano per trovare il gusto perfetto e nuove combinazioni di sapore che possano assecondare il piacere di provare questo prodotto. Gli ultimi trend innovativi hanno riguardato, in particolare, le caramelle senza zucchero e soprattutto quelle nutraceutiche, in grado di coniugare gusto e benefici per il benessere delle persone, in quanto contengono nutrienti come vitamine, minerali e probiotici in dosi concentrate per supportare funzioni fisiologiche dell'organismo”, aggiunge.
Secondo una recente indagine commissionata da Unione Italiana Food ad AstraRicerche, nel nostro Paese quasi la totalità della popolazione (95%) consuma caramelle e circa 1 italiano su 3 (31%) lo fa almeno 3-4 volte a settimana. Tra chi le consuma spesso, troviamo soprattutto abitanti di Sicilia (37%), Lombardia (35%), Campania (33%) e Puglia (33%).
Il gusto di caramelle più amato dai nostri connazionali? È quello agli agrumi (44%), che si piazza in testa alla classifica dei sapori più apprezzati, seguito dalla menta forte o balsamica (39%) e dalla liquirizia (36%). Completano la top dei gusti più desiderati il gruppo composto da menta, eucalipto, anice (34%) e dai frutti di bosco (27%).
Dal campo alla tavola, dall’intaglio al turismo, la "Zucca economy" per Halloween ha superato il valore di 30 milioni di euro, secondo l’analisi della Coldiretti diffusa in vista della festività di Ognissanti. Rispetto allo scorso anno la stagione delle zucche ha avuto un andamento produttivo migliore con un raccolto che dovrebbe aggirarsi sulle 40mila tonnellate, anche se le rese si sono mantenute basse a causa degli effetti dei cambiamenti climatici. Tra le principali regioni produttrici, sia in Emilia Romagna sia in Lombardia si registrano quantità in linea con le aspettative e qualità alta. Situazione buona anche in Puglia con l’aumento del 20% della produzione rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle aree irrigate, e una qualità molto buona. Produzione irrigua determinante anche in Umbria. Andamento buono pure in Sicilia, dove si registra un aumento del raccolto e in Campania, così come in Sardegna.
Complessivamente in Italia sono circa 2.000 gli ettari coltivati, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana. Sono stimati in aumento anche i consumi, con la diffusione di decine di ricette, molte delle quali ispirate alla tradizione contadina, per valorizzarle al meglio in cucina. Il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale quest’anno si aggira sui 2 euro al chilo, ma può arrivare anche a raddoppiare o triplicare se sbucciata e tagliata, secondo l’analisi Coldiretti.
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da 'competizione'. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli in Italia sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa. Ma la zucca è anche il piatto forte autunnale degli agriturismi di Campagna Amica.
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(Adnkronos) - Si terranno oggi, secondo quanto apprende l'Adnkronos, i funerali di Beatrice Bellucci, la ventenne vittima dell'incidente avvenuto sulla Cristoforo Colombo nella tarda serata di venerdì scorso. La cerimonia sarà celebrata alle 10 nella basilica di San Pietro e Paolo all'Eur.
Beatrice Bellucci - 'Bibbi' su Instagram - aveva 20 anni. La giovane, che viveva all'Infernetto, studiava giurisprudenza a Roma Tre. Dai social emerge la sua passione per la squadra della Roma, per il volley e le vacanze al mare in Sardegna, a Porto Cervo. Grande fan di Justin Bieber, Beatrice frequentava lo stabilimento balneare VLounge a Ostia.
Un fratello più grande, Federico di 24 anni, e il padre dirigente di banca della Bcc, Beatrice è morta poco dopo essere stata portata all'ospedale San Giovanni. Gli amici sulla sua pagina Instagramla ricordano come una ragazza "solare, con un bellissimo carattere", "grande ascoltatrice e molto sicura di sé".
La ragazza era a bordo di una Mini, lato passeggero, e alla guida si trovava una sua amica, rimasta ferita. La loro auto è stata colpita da una Bmw che è arrivata a forte velocità e proprio sulla dinamica dell'incidente, avvenuto all'altezza di piazza dei Navigatori venerdì 24 ottobre, sono in corso gli accertamenti della polizia locale: non si esclude infatti che all'origine ci sia una gara di velocità clandestina fra la Bmw e altre auto.
Beatrice Bellucci è morta nell’incidente avvenuto venerdì sera in via Cristoforo Colombo, è deceduta per un politrauma toracico-addominale. È quanto emerso, a quanto si apprende, dall'autopsia eseguita presso l'istituto di medicina legale di Tor Vergata dopo l’incarico conferito dai pm della Capitale, titolari del fascicolo in cui si procede per omicidio stradale.
Mentre prosegue l’analisi delle immagini delle telecamere acquisite dagli inquirenti lungo la strada non è escluso che i magistrati possano affidare una consulenza per accertare la velocità a cui procedeva la Bmw che ha impattato contro la Mini su cui viaggiava la vittima e una sua amica alla guida, ricoverata in ospedale. Gli investigatori sono al lavoro, infatti, per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto anche prima dell'impatto tra le due auto e i video permetteranno di capire se l’auto che ha travolto la Mini stesse facendo una gara con altre auto.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, venerdì 31 ottobre, il fuoriclasse azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi. Jannik è reduce dal successo agile contro Francisco Cerundolo, mentre l'americano (numero 6 del ranking Atp) arriva dalla vittoria contro Rublev. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
La sfida tra Sinner e Shelton è in programma oggi sul Court Central non prima delle ore 19. Sono sette i precedenti tra i due e il parziale è di 6-1 per Sinner, che ha vinto l'ultima sfida ai quarti di Wimbledon.
Sinner-Shelton sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv.
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(Adnkronos) - A cinque giorni dal voto, si fa più accanito il duello per la poltrona di sindaco di New York, con Andrew Cuomo che riduce relativamente la distanza da Zohran Mamdani, il candidato democratico che si definisce socialista e sta facendo sognare la sinistra dem, non solo newyorkese.
Secondo l'ultimo poll della Quinnipiac University Poll in vista delle elezioni del 4 novembre, l'ex governatore, che corre da indipendente dopo la cocente sconfitta nelle primarie dall'allora praticamente sconosciuto Mamdani, è al 33%, mentre il 34enne candidato dem è al 43%, con un vantaggio di 10 punti consistente, ma dimezzato rispetto ai 20 punti di un mese fa.
Segue a distanza, con il 14%, il candidato repubblicano Curtis Sliwa, il fondatore del gruppo di vigilantes anti-crimine newyorkese, Guardian Angels, che non sembra dare a ascolto ai ripetuti, pubblici, appelli a ritirarsi da parte di Donald Trump: il presidente la scorsa settimana ha detto che "è meglio avere un democratico che un comunista" alla guida della sua città natale, riferendosi al fatto che senza il repubblicano in corsa Cuomo avrebbe più chance di battere il 'comunist' Mamdani. Infine i pollester della Quinnipiac University sottolineano che rimane un 6% di indecisi, con una percentuale più alta rispetto all'ultimo rilevamento, cosa "che suggerisce che c'e' spazi per dei movimenti nello sprinti finale".
Gli appelli di Trump erano stati invece ascoltati dal sindaco uscente, Eric Adams, l'ex poliziotto finito al centro di indagine per corruzione che è stata poi archiviata dal dipartimento di Giustizia in cambio della cooperazione da parte del primo cittadino dem alle operazioni anti-migranti, ritiratosi il mese scorso dalla corsa, contribuendo quindi alla risalita di Cuomo nei sondaggi.
Sul non tanto velato sostegno di Trump a Cuomo, Mamdani continua a martellare: "Questa è una campagna per i commessi dei negozi e i proprietari delle bodega, la campagna di Andrew Cuomo è per i miliardari finanziatori di Donald Trump e i loro conglomerati", ha detto ieri, incontrando i rappresentanti di United Bodegas of America, che riunisce i proprietari dei piccoli negozi, che hanno dato il loro endorsement al candidato dem, dopo aver nei mesi scorsi criticato una delle proposte chiave del suo programma, quello di creare una rete di cinque supermercati gestiti dalla città con prezzi calmierati ed accessibili.
La chiave del successo di Mamdani - nato in Uganda da genitori indiani di fede musulmana, la regista Mira Nair e l'africanista della Columbia Mahmood Mamdani, e diventato cittadino americano nel 2018 - è la promessa di "abbassare il costo della vita per la classe lavoratrice di New York" definita "una città troppo costosa" nel suo programma elettorale che delinea risposte concrete ai problemi di tutti i giorni dei newyorkesi non milionari: casa, spesa, trasporti, bambini.
Oltre alla rete dei supermercati pubblici - "il costo del cibo è fuori controllo per quasi nove newyorkesi su 10" - il programma promette il congelamento degli affitti per gli oltre due milioni di newyorkesi che hanno il "rent stabilized", una sorta di equo canone, e l'avvio di progetti per l'edilizia a basso costo. Per i trasporti, si promette di eliminare il costo del biglietto degli autobus per i newyorkesi e rendere più veloce ed efficiente il sistema, attualmente "uno dei più lenti del Paesi". Infine l'assistenza all'infanzia, "che dopo l'affitto è il costo maggiore per i newyorkesi" si legge nel programma in cui si promette un sistema di asili gratuiti per i bambini tra le sei settimane e i 5 anni.
Un piano di pochi punti e allo stesso tempo ambizioso, che, secondo le stime del New York Times costerebbe 7 miliardi all'anno, 6 solo per gli asili pubblici, praticamente più di quanto si stanzia ora per il dipartimento di polizia, 6,3 miliardi. Bisogna ricordare che New York City ha un bilancio enorme, di quasi 116 miliardi di dollari, e quindi Mamdani sostiene che ci sia lo spazio per sostenere le sue priorità.
Soprattutto perché il programma del giovane socialist, come viene definito in America chi ha in realtà posizioni da noi da socialdemocratico, prevede un gettito fiscale aggiuntivo di 9 miliardi di dollari, aumentando di due punti l'aliquota dei contribuenti newyorkesi più ricchi - sopra il milione di dollari - e portando dal 7,5% all'11,5% la corporate tax per imprese e società. L'aumento delle tasse dovrebbe comunque ottenere il sostegno dell'Assemblea legislativa e la leadership dem di New York appare divisa, con la governatrice Kathy Hochul, che ha dato il sostegno a Mamdani, che è contraria all'aumento delle tasse.
Cuomo, che nel 2021 ha lasciato la guida dello stato all'allora sua vice Hochul perché travolto da accuse di molestie sessuali, ha così puntato a raccogliere il sostegno della potente comunità del business newyorkese allarmata dal programma di Mamdani. E ha profetizzato come una vittoria del candidato socialista che l'ha umiliato lo scorso giugno farebbe "scomparire la New York che conosciamo".
"A parte l'impatto sulla criminalità, il crollo del mercato immobiliare, l'immagine nel resto del Paese e nel mondo, New York City diventa socialista - ha detto a un gruppo di imprenditori - vedremo produttori di ricchezza lasciare la città, aumentare la spesa pubblica, e nella peggiore delle ipotesi una replica della crisi finanziaria degli anni settanta". Non solo, il democratico che corre da indipendente ha previsto anche con Mamdani alla guida della città Trump cercherà di "prendere il controllo" di New York, provocando "una carneficina".
La corsa di Mamdani per la guida della principale, e più iconica, metropoli americana appare rivoluzionaria, e per alcuni inquietante, non solo per le posizioni politiche 'socialiste' del candidato, ma anche per la sua fede religiosa, che in caso di vittoria farebbero di lui il primo sindaco musulmano di New York. Subito dopo la sua vittoria alle primarie di giugno, Mamdani aveva provocato le proteste e l'allarme della comunità ebraica newyorkese per aver difeso lo slogan, ritenuto antisemita, "globalize the intifada", globalizzare l'intifada, salvo poi qualche settimana dopo, parlando ad un gruppo di business leader newyorkesi, prendere le distanze dallo slogan. "Mi fa soffrire essere chiamato antisemita", disse in quell'occasione ai giornalisti.
La questione di Gaza è stata al centro di uno duelli televisivi tra i candidati, con Cuomo che ha accusato Mamdani di rifiutarsi di "denunciare Hamas", riferendosi ad un'intervista rilasciata a Foxnews in cui il democratico accusava Israele di "genocidio", mentre avrebbe evitato di rispondere riguardo al disarmo di Hamas.
"Certo che credo che debbano deporre le armi", ha replicato all'attacco Mamdani, rivendicando di essere stato uno dei primi "a chiedere un cessate il fuoco, che significa che tutte le parti interrompano il fuoco e mettano giù le armi", ha poi aggiunto. "E chiedo questo non solo per mettere fine al genocidio ma anche per avere un accesso senza ostacoli degli aiuti umanitari, come molti newyorkesi spero che il cessate il fuoco tenga", ha aggiunto.
Parole denunciate da Cuomo, che sta raccogliendo un crescente sostegno dalla vasta comunità ebraica newyorkese, in termini elettorali e di finanziamenti, come un "messaggio in codice", che celerebbe il fatto che Mamdani crede che Israele "non abbia il diritto di esistere come uno Stato ebraico". A questo il candidato dem, che dalla sua ha il sostegno dei gruppi di ebrei newyorkesi, in particolare i giovani che si sono mobilitati contro la guerra a Gaza, ha risposto accusando l'ex governatore di aver agito come "team di difesa" di Benjamin Netanyahu "durante il genocidio".
Infine, il duello di New York potrà avere un grande significato per il futuro del partito democratico ad un anno dalla vittoria di Trump. Nei giorni scorsi a sostenere il candidato dem, che ha ottenuto solo nei giorni scorsi l'endorsement del leader della minoranza alla Camera, Hakeem Jeffries, ma non di quello del Senato, Chuck Schumer, sono arrivati Bernie Sanders e Alexandra Ocasio-Cortez, il volto storico e quello del futuro della sinistra dem, che vedono nella potenziale vittoria a New York l'inizio di una riscossa contro Trump, con candidati liberal "dalla California al Maine", come ha detto l'anziano due volte candidato alla Casa Bianca.
Leggi tutto: Duello per New York, Cuomo incalza ma Mamdani rimane avanti di 10 punti

(Adnkronos) - La legge è stata appena approvata, la data del referendum ancora non c'è ma il mood della campagna è già squadernato. Dall'una e dell'altra parte. E se nel centrodestra la premier Giorgia Meloni punta i giudici che 'bloccano il Paese', le opposizioni di rimando accusano la presidente del Consiglio di volersi mettere al di sopra della legge. "No ai pieni poteri", il cartello esibito oggi nell'emiciclo di palazzo Madama dalle opposizioni. Concetto su cui insiste Elly Schlein, che ha convocato una conferenza stampa al Senato con i capigruppo Pd, subito dopo l'ok alla riforma. ''Lo ha chiarito la stessa presidente Meloni, con le sue dichiarazioni sul Ponte di Messina: questa riforma serve ad avere le mani libere e porsi al di sopra della Costituzione''.
Giuseppe Conte è sulla stessa linea: "Meloni attacca l'indipendenza dei poteri? Credo sia un obiettivo politico quello di sottrarsi a qualsiasi controllo della magistratura, a pesi e contrappesi". E pure Avs: "Il suo unico obiettivo è quello di minare e indebolire l’indipendenza e l’autonomia della magistratura per sottoporla al controllo politico del Governo", incalzano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Si articola diversamente invece il 'centro'. Carlo Calenda vota con il centrodestra (l'altro senatore di Azione Marco Lombardo si astiene), mentre Iv si astiene ma Matteo Renzi mette in guardia le altre opposizioni: "Se pensate di costruire una piattaforma sulle rivendicazioni della Anm state cacciando dal centrosinistra un sacco di gente riformista". Anche Più Europa è critica: la riforma, dice Riccardo Magi, "non fun-zio-ne-rà ma a questa destra serviva piantare una bandierina costituzionale senza porsi troppe domande e soprattutto senza dare risposte''.
Intanto, partirà la raccolta firme tra i parlamentari per il referendum. Lo hanno già annunciato Pd, M5S e Avs. "Di fronte a questa svolta autoritaria abbiamo il dovere di mobilitarci nella società - dicono Bonelli e Fratoianni - e per questo raccoglieremo le firme tra i parlamentari, insieme alle altre forze dell’opposizione, per promuovere il referendum e cancellare con il voto popolare questa controriforma".
Non c'è ancora alle viste una iniziativa comune per la campagna referendaria. Ieri c'è stato anche un corto circuito quando i dem hanno annunciato la conferenza stampa di oggi provocando un certo stupore tra i 5 Stelle. Era in preparazione una nota congiunta per la raccolta firme che è saltata. Al netto dell'episodio, Pd con M5S e Avs si dicono pronti a una battaglia unitaria. "Non c'è una scadenza, oggi inizia un percorso. Avremo tempo di coordinare anche la campagna referendaria", spiega Conte e quindi Schlein: "Abbiamo affrontato questa battaglia con le altre forze di opposizione e continueremo a lavorare insieme, ma ancora non c'è una discussione di dettaglio sulle forme organizzative".
Intanto, però, almeno sulle parole d'ordine le opposizioni si muovono più o meno sulla stessa lunghezza d'onda: quella della destra non è una riforma della giustizia, ma il tentativo di assoggettare il potere giudiziario a quello politico. Questo il messaggio. "Ci impegneremo per una grande campagna per il referendum, per spiegare che questa non è una riforma della giustizia'", dice Schlein. "Non è un modello quello della democrazia illiberale di Orban per un Paese come il nostro", insiste la segretaria del Pd che non si sottrae dal confermare le parole dette ad Amsterdam su cui era intervenuta duramente la premier Meloni.
Le parole sull'allarme democrazia "le ho appena ripetute e ne sono convinta. Quello che ha detto ieri Meloni -dice Schlein- mi dà sostegno e ragione e spero di leggere qualche editoriale sulla gravità delle parole della Meloni. Confermo pienamente quello che ho detto, la democrazia non è quella di Orban o Trump". Quanto ai distinguo nel Pd sulla riforma, a partire da Goffredo Bettini che voterà sì al referendum, la segretaria dem rilancia: "Il Pd è stato compattamente in tutti i passaggi in commissione e in aula al Senato e alla Camera contro questa riforma. La linea del Pd è questa, è compatta e ci impegnerà nella direzione del referendum".
Per Conte siamo in presenza di "un disegno sistematico", un disegno "di scardinamento della Costituzione e da questo punto di vista non c'è un discorso tra destra sinistra, non è uno scontro ideologico: è uno scontro tra chi vuole difendere i pilastri della Costituzione, e lì ci saremo noi col Movimento 5 stelle, e chi li sta scardinando per rivendicare piena libertà del potere politico di turno del governo di turno di andare al di sopra della legge''.
Semmai, osserva Schlein, chi politicizza il referendum è la premier. "Mi sembra che quella che sta politicizzando sia Meloni. Noi continueremo con la forza dei nostri argomenti ad andare avanti. Non ci sarà bisogno che si dimetta Giorgia Meloni, perché tanto la batteremo alle prossime elezioni. E, per quanto riguarda me, dovrà continuare a sopportarmi ancora a lungo".
Renzi invece sminuisce l'impatto di quella che definisce una 'riformicchia'. "Nel confermare il nostro voto di astensione, ribadiamo -ha detto il leader di Iv intervenendo al Senato- che noi siamo favorevoli da sempre alla separazione delle carriere, una cosa giusta e un principio sacrosanto. Oggi ci asteniamo perché pensiamo che la montagna abbia partorito il topolino, una riformicchia. Oggi non si fa né la storia, né un golpe".
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