A fuoco un ufficio in via Nuoro a Siniscola... 
Barbara D'Urso barcolla, ma non molla. La conduttrice, attualmente in gara a Ballando con le stelle con Pasquale La Rocca, sta affrontando un momento delicato a causa di un infortunio al braccio. "Non ce la faccio più", ha scritto D'urso nella didascalia di un video pubblicato sui social in cui si mostra in sala prove accanto al maestro di ballo.
Barbara ha confessato di sentirsi piuttosto "demoralizzata" in vista della puntata che andrà in onda domani, sabato 6 dicembre. "Questo ballo è molto complicato", ha ammesso la conduttrice che ha dovuto ridimensionare i passi e le movenze a causa del tutore che deve portare al braccio sinistro per 7 giorni.
Per fortuna, al suo fianco c'è Pasquale La Rocca che ha provato ad alleggerire la tensione: "Sorridiamo, va bene? Potrò dire che ho ballato con Barbara D'Urso senza un braccio", ha sdrammatizzato il ballerino, provando a strappare un sorriso alla sua Barbara.

Vladimir Putin continua a parlare dei negoziati in corso per la fine della guerra in Ucraina. "Potrei condividere molti dettagli sugli eventi in corso in Ucraina. Stiamo discutendo, insieme ad alcuni partner, tra cui gli Stati Uniti, di una possibile dichiarazione pacifica. Grazie per l'attenzione nel trovare soluzioni a questa situazione", ha detto il presidente russo incontrando il premier indiano Narendra Modi.
Il capo del Cremlino è arrivato ieri In India per una visita di due giorni e oggi è andato in scena l'incontro con Modi a Nuova Delhi. I due leader hanno avuto modo di parlare anche ieri, in occasione di un incontro informale. "L'India non è neutrale ma dalla parte della pace. Sosteniamo sempre la pace. Una soluzione pacifica del conflitto" in Ucraina, ha dichiarato Modi all'inzio del vertice.

E' tornata a casa nella notte a Nardò, in provincia di Lecce, Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa dal 24 novembre scorso e ritrovata viva in uno stanzino accanto a una mansarda sempre nella cittadina salentina, a pochi metri dalla sua abitazione.
La giovane, accompagnata dal fratello Vladimir e dai carabinieri che erano riusciti a rintracciarla dopo aver sottoposto a interrogatorio l'amico Dragos Gheromescu[1] e aver perquisito la mansarda dove quest'ultimo vive, è stata visita all'ospedale Vito Fazzi di Lecce dai sanitari. Poi ha potuto rientrare in famiglia.
Ancora da chiarire le circostanze della scomparsa: fra le ipotesi al vaglio un sequestro o un allontanamento volontario. Secondo quanto avrebbe detto Gheormescu ai carabinieri, sarebbe stata lei a organizzare tutto. Una versione che sarebbe stata confermata anche dalla stessa Tatiana.
Tatiana era scomparsa da Nardò dalla sera del 24 novembre. L'amico 30enne che era stato l'ultimo a vederla. Ieri la svolta con il ritrovamento della 27enne in uno stanzino attiguo alla mansarda dove vive Dragos Gheormescu. Secondo quanto si apprende da fonti investigative la permanenza in quel locale potrebbe non essere stata forzata.
Il 30enne, poco prima del ritrovamento, era stato portato in caserma dai carabinieri. A lui Tatiana avrebbe detto di essere intenzionata a partire verso Brescia dove però non è arrivata. La ragazza non è rientrata nella sua abitazione.
"E' stato un regalo di Natale. L'abbiamo ritrovata sana e salva. C'è suo fratello con lei", ha detto commosso il padre, Rino Tramacere, ai giornalisti assiepati davanti alla casa di Nardò, dove vive insieme alla moglie Ornella e alla figlia.

Aurora Ramazzotti festeggia oggi, venerdì 5 dicembre, il traguardo dei 29 anni. A celebrarla in questo giorno così importante, la madre Michelle Hunziker che ha condiviso sui social una serie di scatti del passato, tenerissimi momenti madre-figlia accompagnati da parole colme d'affetto.
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Un post condiviso da Michelle Hunziker (@therealhunzigram)[1]
"Oggi ha 29 anni il mio musetto bellissimo e la cosa fantastica è che rimane invariato. Si è solo trasformato in una bellissima donna e una mamma meravigliosa della quale vado molto fiera. Il mio cuore vedendoti così felice e realizzata scoppia di felicità". La conduttrice ha poi definito quelle foto 'precious memories' spiegando che rappresentano perfettamente la figlia, per poi concludere con un dolce messaggio: "Auguri amore mio ti amo", taggando la figlia e l'ex marito, papà di Aurora, Eros Ramazzotti.
A unirsi ai festeggiamenti, anche il compagno e futuro marito di Aurora, Goffredo Cerza: "Crescere insieme, buon compleanno amore", ha scritto a corredo di uno scatto tenerissimo: una foto intima e spontanea che ritrae i due abbracciati ancora assonnati.

Oltreplastica è una mostra sul mutamento in atto nella plastica contemporanea e sul ruolo che il design svolge nel ripensare la materia, il progetto, la responsabilità.
Lo si legge in una nota. Curata da Frida Doveil e prodotta da Adi Design Museum con il supporto di Eni, Main Partner del museo, la mostra esplora i percorsi di transizione che accompagnano la plastica “oltre” la sua natura, mettendo a fuoco il rapporto tra cultura materiale, innovazione industriale e sostenibilità ambientale. “Oltreplastica è qualcosa di più duraturo di un titolo di mostra” osserva la curatrice “È un neologismo. Vuole mettere in evidenza uno stato di fatto: la plastica come l’abbiamo sempre conosciuta è cambiata. Questo richiede modi nuovi di nominarla, di classificarla, ma soprattutto di utilizzarla. Oltreplastica ci suggerisce una nuova tassonomia di una materia in mutazione, e ci racconta dell’innovazione di design come vero volano culturale capace di favorire questa trasformazione”
Più di trent’anni dopo l’appello di Carl Sagan a custodire “il pallido puntino blu”, simbolo della fragilità del nostro pianeta, la Osaka Blue Ocean Vision del G20 (2019) segna il primo impegno internazionale per azzerare entro il 2050 la dispersione di rifiuti plastici nei mari, attraverso un approccio globale al ciclo di vita della plastica. Un atto di responsabilità che, al di là della tecnica, chiama in causa l’intero sistema industriale e la Cultura del Progetto: un nuovo modo di pensare la materia, le sue forme, i suoi cicli vitali.
“Progettare per la contemporaneità pone problemi di ruolo e di metodo: superate le illusioni del Modernismo, ci resta oggi l’idea di un progetto riformatore di design come modificazione continua del contemporaneo, un progetto che si carica di senso solo all’interno di un più vasto contesto sociale e acquista valore attraverso il dispiegarsi disciplinare nelle sue applicazioni concrete”. Commenta il presidente Adi Luciano Galimberti. “Scienza e tecnologia hanno oggi bisogno di nuove domande per poter elaborare nuove risposte orientate ai valori del progresso sociale. Solo una disciplina consapevole che il progetto di design non può limitarsi a prudente misura della distanza dagli obiettivi, ci aiuterà a capire i caratteri dinamici che la modificazione continua del contemporaneo impone.”
Oltreplastica non celebra né condanna la plastica: ne indaga piuttosto la metamorfosi. Da simbolo del progresso moderno e della produzione di massa, materia leggera, versatile, accessibile, la plastica si trova oggi al centro di una ridefinizione radicale, nella quale design e scienza dei materiali agiscono insieme per riscriverne il destino. Attraverso una costellazione di prodotti, materiali e processi pionieri, la mostra racconta un percorso ancora in itinere, fatto di sperimentazioni concrete e invenzioni di progetto che testimoniano la possibilità di una plastica responsabile, capace di superare i limiti della propria origine. Il racconto si apre con un richiamo alle origini, quando i primi polimeri sintetici divennero materia dell’innovazione e del sogno moderno, con la sezione “La plastica degli inizi”. Cinque plastiche iconiche – poliuretano, resina poliuretanica, polietilene, polipropilene, acrilonitrile butadiene stirene, SAN stirene acrilonitrile – rievocate attraverso altrettanti oggetti premiati con il Compasso d’Oro tra il 1954 e il 2004, tracce tangibili di un’epoca in cui la plastica era “la materia dell’invenzione” per eccellenza.
Da questa premessa storica si dipana una classificazione delle plastiche contemporanee, articolata in cinque profili di trasformazione e circolarità: rivitalizzata, la plastica che rinasce dal riciclo chimico e meccanico; a massa bilanciata, derivata da materie prime alternative; bio-based, prodotta da fonti biologiche rinnovabili; rigenerata, ottenuta da scarti e residui organici, biofabbricata, creata da organismi e cellule viventi.
Cinque sezioni dove la materia non è più un’entità inerte, ma un campo di relazioni tra tecnologia, biologia e progetto. Collocando la lettura del cambiamento nella realtà concreta della produzione, Oltreplastica restituisce un panorama di imprese, ricercatori e designer che interpretano la materia come agente attivo di trasformazione. Il design emerge qui come pratica evolutiva, capace di generare bellezza a partire dallo scarto, di ridefinire gli standard estetici, di prefigurare un futuro in cui la plastica, pur restando plastica, diventa “plausibile” dal punto di vista ambientale, tecnico e culturale. Questo processo è inarrestabile: si muove in modo organico e rapido, attraversando scienza, industria, società e immaginario. Un’evoluzione che non riguarda soltanto i materiali, ma la nostra stessa idea di contemporaneità. La mostra è realizzata con il supporto di Eni, Main Partner.

L'anticiclone dell'Immacolata porta sole e caldo anomalo sull'Italia. Dopo le ultime settimane di freddo e maltempo, è prevista una "forte spallata" di alta pressione, che riguarderà gran parte del Continente, e porterà a un deciso miglioramento nelle condizioni climatiche, come anticipato da iLMeteo.it.
Nelle prossime 24 ore ancora ci saranno diffuse perturbazioni, con qualche pioggia da Nord a Sud: un minimo di bassa pressione si sposterà dal Mar Tirreno Centrale al Sud, provocando precipitazioni soprattutto nella fascia tirrenica e sulle Isole Maggiori. La perturbazione si attarderà sulle regioni meridionali, per poi sparire nel weekend.
Da sabato infatti il meteo offrirà belle giornate, seppure un clima un po' uggioso nelle regioni del Sud, in particolare Sicilia tirrenica, Calabria e basso Adriatico, con qualche acquazzone sparso che potrebbe arrivare anche nella giornata di domenica, quando invece sono attese nevicate in Valle d'Aosta. Niente paura però per l'8 dicembre, per la festa dell'Immacolata il tempo sarà bello ovunque e accompagnato da temperature miti.
Nel weekend assisteremo quindi a un deciso ribaltone, con le temperature che saliranno ben sopra le medie di dicembre con tanto sole e cieli azzurri. La pioggia dovrebbe sparire per circa una decina di giorni, salvo in Liguria e alta Toscana, grazie all'arrivo dell'anticiclone africano, che porterà una fase stabile e, insolitamente, calda.
In sintesi, avremo un deciso ribaltone nel weekend ed entreremo in una fase strana ma non stranissima: le temperature saliranno ben sopra le medie di dicembre, avremo tanto sole e cieli azzurri, non pioverà probabilmente per una decina di giorni salvo pioviggine tra Liguria e Alta Toscana; arriverà l’anticiclone africano nel cuore di dicembre a portare una lunga fase stabile e decisamente calda per il periodo.

Maxi operazione antimafia all'alba a Roma. Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio di reparti speciali e specializzati dell’Arma, dalle prime luci dell’alba, stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip. del Tribunale di Roma, che dispone la custodia cautelare in carcere per 14 persone, accusate, a vario titolo, di tentato omicidio, porto e detenzione illecita di armi da sparo, estorsione aggravata dal metodo mafioso e in alcune ipotesi, dal fine di agevolare le attività del clan Senese, tentato sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una più ampia attività investigativa avviata dai militari del Nucleo Investigativo di Roma, dietro il coordinamento della Dda. della Procura della Repubblica di Roma che ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari circa le responsabilità riguardanti due tentati omicidi avvenuti a Roma; attività di spaccio di stupefacenti; un tentativo di estorsione nei confronti di un gioielliere della Capitale su cui convergevano gli interessi anche del clan Di Lauro, attivo nella provincia di Napoli, da parte di un malvivente romano che, nell’ambito della condotta delittuosa, lasciava falsamente intendere di essere un emissario della famiglia Senese, così determinando la reazione violenta sia del sodalizio campano che di quello capitolino, rappresentato da Angelo Senese, fratello del più noto Michele, con conseguente richiesta risarcitoria; un tentativo di sequestro di persona. Perquisizioni sono tuttora in corso alla ricerca di fonti di prova.

La Casa Bianca ha come obiettivo quello di annunciare la transizione alla seconda fase del piano di pace per Gaza, vale a dire l'istituzione di una forma di amministrazione e di un meccanismo di sicurezza nella regione in sostituzione ad Hamas, entro due settimane, rende noto Israel Times, citando una fonte israeliane.
Sarà Donald Trump ad annunciare l'elenco dei Paesi e le personalità coinvolte nel meccanismo. Sono ancora in corso le trattative dei mediatori Qatar, Egitto e Turchia con Hamas, che continua a opporsi alla cessione del potere a entità straniere, sul disarmo e l'abbandono del potere del movimento.

The voice senior torna stasera, venerdì 5 dicembre, con la quarta e ultima puntata di 'Blind' su Rai 1.
I quattro coach - Loredana Bertè, Clementino, Arisa e le new entry Nek e Rocco Hunt - dovranno selezionare i 24 concorrenti, 6 per team, che passeranno al 'Knock Out', la semifinale, in cui i talenti di ciascuna squadra si sfideranno con un brano assegnato dai rispettivi coach. Saranno sempre i coach a decidere, poi, chi far andare avanti nella gara. Solo 3 concorrenti per team accederanno alla 'Finale' dove sarà il pubblico da casa, tramite il televoto, a decretare il vincitore.
Nella fase delle 'Blind', i coach potranno contare su due 'armi': il tasto 'Blocco', che impedisce a un altro coach di scegliere un concorrente, e il tasto 'Seconda Chance', che permette a ciascun coach di far esibire nuovamente, in una delle puntate successive, un artista che non è riuscito a convincere nessuno al primo tentativo.
Oltre alle performance dei concorrenti – che proporranno al pubblico una selezione del miglior repertorio canoro italiano ed internazionale - non mancheranno le esibizioni delle 'guest star' di puntata e gli ormai irrinunciabili duetti dei coach con i concorrenti impreziositi quest’anno dall’arrivo di Nek e Rocco Hunt.

Sarà una staffetta duplice quella che accompagnerà il percorso della Fiamma Olimpica nei confini della Capitale e della provincia di Roma con le forze e i corpi di polizia che tuteleranno ogni step di un percorso a tappe che, articolandosi in cerimonie istituzionali, eventi di intrattenimento e lo spostamento lungo le aree urbane, offrirà una cornice d’eccezione per l’avvio del cerimoniale italiano della Fiamma Olimpica, fino all’arrivo a destinazione. Il piano di sicurezza è stato messo a punto e dettagliato in occasione del tavolo tecnico che il Questore di Roma ha presieduto nel pomeriggio odierno in via San Vitale, mentre la Fiamma Olimpica arrivava nella Capitale per il successivo primo spostamento alla volta di Palazzo del Quirinale.
In occasione delle cerimonie istituzionali, in programma nella giornata di oggi in piazza del Quirinale e domani sabato 6 dicembre presso lo Stadio dei Marmi, sono stati concepiti dispositivi di sicurezza che prevederanno l’attivazione di aree riservate alle quali, con un lavoro sinergico tra forze dell’ordine ed organizzatori, sarà garantito l’accesso al solo pubblico accreditato.
L'itinerario
Per ciò che concerne l’itinerario che la Fiamma Olimpica incrocerà all’interno dei confini della città di Roma il 6 dicembre e dell’hinterland il 7 dicembre, il corteo ufficiale - nella cui cornice i tedofori si muoveranno cedendosi il testimone -, sarà assicurato da un perimetro di sicurezza e mobilità affidato, con una cellula ravvicinata, alla Polizia Stradale ed agli atleti delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. A medio raggio, equipaggi moto-montati della Polizia di Roma Capitale assicureranno, con un protocollo operativo modulare, la mobilità del convoglio, mentre ulteriori equipaggi moto-montati della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri garantiranno una bonifica di profondità al fine di intercettare eventuali criticità.
La sicurezza
Il mosaico della sicurezza si arricchirà di contingenti della Forza pubblica, che, dislocati lungo i siti nevralgici dell’itinerario, saranno poi rimodulati in virtù del progredire del tracciato olimpico capitolino e per far fronte, anche in questo caso, ad eventuali esigenze emergenti. Non mancheranno momenti di intrattenimento destinato al pubblico di Milano Cortina 2026, allorché, nella serata del 5 dicembre, presso lo Stadio dei Marmi, si svolgerà un concerto con l’esibizione di artisti nazionali ed un pubblico di circa 10.000 persone, mentre in piazza del Popolo, il 6 dicembre, dalle ore 17:00, in attesa dell’arrivo della Fiamma Olimpica, sono in programma appuntamenti destinati al pubblico.
Le tappe 'olimpiche' della scena capitolina andranno a comporre un complesso mosaico rilevante sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, in una scena in cui la città di Roma sarà impegnata da ulteriori eventi, tra cui si richiama, dal 6 dicembre, l’inizio della kermesse Atreju presso i giardini di Castel Sant’Angelo, nonché, in occasione del 6 dicembre, a tacer d’altro, la sovrapposizione con lo stimato straordinario numero di presenze che interesserà la Capitale, in vista anche del periodo festivo che precede la ricorrenza dell’Immacolata Concezione.
La pianificazione del dispositivo è stata ispirata ad un lavoro sinergico intrapreso nel corso delle settimane con gli organizzatori degli eventi, e vedrà, ancora una volta, la sua proiezione operativa affidata ad una logica di sistema collaudata in cui Forze e Corpi di Polizia, enti organizzatori, società deputate alla gestione dei profili di safety, nonché Ares 118 e Protezione Civile lavoreranno con un approccio sincrono sotto la regia del Centro per la gestione della sicurezza dell’evento attivo presso la Sala operativa della Questura di Roma.

Farwest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile, torna stasera, venerdì 5 dicembre, alle 21.25 su Rai 3 con un’intervista esclusiva a Pasquale Morgese, ex socio di Chiara Ferragni, che rivela retroscena inediti sulla gestione societaria da parte dell'imprenditrice sulla vicenda del 'pandoro – gate', per cui i magistrati hanno di recente richiesto per la Ferragni una condanna a un anno e otto mesi per truffa aggravata.
'Farwest' indaga, poi sul, centro sociale più discusso d’Italia, l' Askatasuna: un viaggio nel mondo antagonista che ha di recente organizzato l’assalto al quotidiano La Stampa. A seguire, la vicenda di Mohamed Shahin, imam di Torino, al centro di un decreto di espulsione che ha scatenato tensioni e proteste nella comunità islamica, mentre cresce il dibattito pubblico. Infine, si torna sul caso Garlasco, con tutti gli aggiornamenti che collecherebbero sempre più Andrea Sempio sulla scena del crimine. Basterà tutto questo a riscrivere la verità sul delitto?

Oggi, venerdì 5 dicembre, prendono forma i Mondiali di calcio 2026. A Washington, negli Stati Uniti, verranno definiti i gironi del torneo, in programma dall’11 giugno al 19 luglio 2026 tra Usa, Messico e Canada. Le 42 squadre già certe della qualificazione e le 6 squadre che a marzo parteciperanno agli spareggi conosceranno così il loro cammino nella manifestazione con la divisione iniziale nei 12 gironi. Ecco orario della cerimonia, dove vedere il sorteggio e tutte le regole da sapere.
Sorteggio Mondiali, orario e dove vederlo
Il sorteggio dei Mondiali di calcio 2026 inizierà oggi, venerdì 5 dicembre, alle 18 ora italiana e sarà visibile in diretta su Sky Sport, ma anche in streaming su NOW, Sky Go, Fifa+ e Dazn.
Sorteggio Mondiali, come funziona
La procedura finale di estrazione prevede che i paesi ospitanti - Canada, Messico e Stati Uniti - saranno assegnati al primo Pot, mentre le altre 39 squadre qualificate saranno distribuite nei quattro Pot di dodici squadre ciascuna, basate sulla classifica mondiale Fifa maschile pubblicata mercoledì 19 novembre 2025. Infine, i due posti riservati alle squadre del torneo di qualificazione ai Mondiali FIFA 2026, così come i quattro posti relativi alle qualificazioni europee, saranno assegnati al quarto Pot.
Pot 1: Canada, Messico, Stati Uniti, Spagna, Argentina, Francia, Inghilterra, Brasile, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio e Germania
Pot 2: Croazia, Marocco, Colombia, Uruguay, Svizzera, Giappone, Senegal, Iran PR, Repubblica di Corea, Ecuador, Austria e Australia
Pot 3: Norvegia, Panama, Egitto, Algeria, Scozia, Paraguay, Tunisia, Costa d'Avorio, Uzbekistan, Qatar, Arabia Saudita e Sudafrica
Pot 4: Giordania, Capo Verde, Ghana, Curaçao, Haiti, Nuova Zelanda, Qualificazioni Europee A, B, C e D, Qualificazioni Fifa 1 e 2
Calendario Mondiali, i criteri
I tre Paesi ospitanti hanno già una posizione assegnata: Messico nel Gruppo A, Canada nel Gruppo B e Stati Uniti nel Gruppo D. Le altre teste di serie verranno distribuite nei restanti gironi. Per garantire l'equilibrio competitivo, sono stati istituiti due sorteggi separati fino alle semifinali del calendario. Per ottenere una distribuzione equilibrata delle squadre, sono state applicate le seguenti restrizioni al sorteggio per le prime quattro squadre del ranking Fifa: la squadra migliore in classifica (Spagna) e la seconda più alta (Argentina) saranno assegnate casualmente alle squadre opposte. Lo stesso principio si applicherà alle squadre classificate terza e quarta (rispettivamente Francia e Inghilterra). Quindi, se le prime due squadre del ranking mondiale concludessero la prima fase al primo posto nei rispettivi gironi, non si affronterebbero prima della finale.
Sorteggio Mondiali, le insidie per l'Italia
Nei Pot 2, 3 e 4, la posizione delle squadre in ciascun gruppo sarà assegnata secondo uno schema predefinito. In linea di principio, nessun gruppo conterrà due squadre della stessa confederazione, con l'unica eccezione della Uefa, rappresentata da 16 squadre. Ogni gruppo avrà almeno una e al massimo due squadre Uefa. Per quanto riguarda i posti nel Torneo di Qualificazione Fifa, per rispettare il principio secondo cui due squadre della stessa confederazione non vengono sorteggiate nello stesso gruppo, questa limitazione si applicherà anche alle tre squadre in ciascun tabellone del Torneo di Qualificazione Fifa che si contendono i due posti nel Pot 4. Ecco quali potranno essere le sei squadre mancanti nel tabellone dei Mondiali 2026:
Vincente playoff europeo percorso A (ITALIA/Irlanda del Nord/Galles/Bosnia ed Erzegovina)
Vincente playoff europeo percorso B (Ucraina/Svezia/Polonia/Albania)
Vincente playoff europeo percorso C (Turchia/Romania/Slovacchia/Kosovo)
Vincente playoff europeo percorso D (Danimarca/Macedonia del Nord/Repubblica Ceca/Irlanda)
Vincente Playoff Interzona 1 (Nuova Caledonia/Giamaica/Repubblica Democratica del Congo)
Vincente Playoff Interzona 2 (Bolivia/Suriname/Iraq)

Torna in pista, per l'ultima volta in stagione, la Formula 1. Oggi, venerdì 5 dicembre, il Mondiale si sposta ad Abu Dhabi per le prove libere - in diretta tv e streaming - dell'ultimo Gran Premio dell'anno, che assegnerà il titolo Piloti. Si riparte dal trionfo di Max Verstappen a Dubai, che ha preceduto la McLaren di Oscar Piastri e la Williams di Carlos Sainz.
Quarto il leader della classifica generale Lando Norris, che precede l'olandese della Red Bull, distante 12 punti, e il compagno di scuderia australiano, a -16.
Formula 1, oggi prove libere Gp Abu Dhabi: gli orari
Le prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi sono in programma oggi, venerdì 5 dicembre. La prima sessione andrà in scena alle 10.30 ora italiana, mentre per la seconda bisognerà aspettare le 14. La terza e ultima sessione è invece prevista domani, sabato 6 dicembre, alle 11.30.
Formula 1, dove vedere prove libere Gp Abu Dhabi in tv
Le prove libere del Gp di Abu Dhabi saranno trasmesse in diretta televisiva, e in esclusiva, sui canali SkySport. Le due sessioni si potranno seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.

Un Dna compatibile con la linea paterna di Andrea Sempio, ma il cui risultato non è un dato scientifico attendibile. La perizia affidata, nell'ambito dell'incidente probatorio, alla genetista Denise Albani non fornisce risposte certe sulla nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi e la battaglia tra le parti - in merito alla traccia genetica trovata sulle unghie della vittima - è pronta a riaccendersi sull'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco[1]. Le posizioni restano distanti, tanto che a leggere i commenti dei difensori del condannato Alberto Stasi e del nuovo indagato si ha l'impressione che le relazioni consegnate siano differenti. In oltre 90 pagine l'esperta poliziotta mette in fila gli elementi di partenza, chiarisce la metodologia utilizzata e fornisce le sue conclusioni.
Unghie
Sono nove i margini ungueali della vittima che erano stati conservati: cinque della mano destra e quattro della sinistra. Per la perita l'attribuzione singola dei margini "non è verosimilmente riconducibile alla certa distinzione anatomica delle cinque dita in quanto tutti i margini ungueali di ogni singola mano sono stati inseriti all’interno del medesimo contenitore". In sintesi non è possibile indicare con certezza su quale dito preciso c'è presenza di Dna maschile. I Ris di Parma nel 2007 avevano escluso la presenza di materiale biologico sotto le unghie e l'inchiesta che ha portato alla condanna di Stasi ritiene che la vittima non si sia difesa.
Perizia De Stefano
L'esperta Albani critica alcune metodologie utilizzate dal perito Francesco De Stefano e condivise con i consulenti di Stasi e Poggi. Un'analisi che portò a consumare tutti i margini ungueali della vittima per poi decretare che quei due Dna maschili misti non erano attribuibili all'imputato Stasi. Sempio, nel 2014, non era neppure un sospettato. Per l'attuale perita il cui approfondimento si è svolto 'sulla carta', "non è possibile" considerare le tre sessioni di tipizzazione Y fatte da De Stefano come repliche con il "limite oggettivo di non possedere alcun risultato consolidato". Le procedura adottate "hanno di fatto condizionato le successive valutazioni" perché non hanno consentito di ottenere un risultato "che fosse certamente affidabile e consolidato o, diversamente, certamente non interpretabile perché caratterizzato da artefatti".
Conclusioni Albani
Il cromosoma Y non consente di arrivare all'"identificazione di un singolo soggetto" è la premessa. In questo caso si tratta di "aplotipi misti parziali" trovati sulle unghie di Chiara Poggi - uno riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio e uno ignoto - per i quali "non è possibile stabilire con rigore scientifico" se quel risultato deriva da un materiale biologico "depositato sotto o sopra le unghie della vittima" e "da quale dito" provengano. Né si può dire se la traccia è dovuta a "contaminazione" o "per trasferimento diretto o mediato" e ancora "quando" è stata lasciata. Qualsiasi valutazioni, di fronte alle "rilevanti criticità" dei risultati, sarebbero "suggestive" vista l'assenza "di dati scientifici granitici" scrive la perita. Resta quindi valida l'ipotesi, che già nel 2017 portò all'archiviazione, che Sempio abbia trasferito il suo Dna su un oggetto di casa Poggi, oggetto (non lavato) utilizzato in un altro momento dalla sorella dell'amico Marco.
Compatibilità
L'utilizzo di uno specifico software - utilizzato dalla difesa Stasi e dai consulenti della Procura di Pavia - è la vera novità della perizia. Una procedura di cui la Albani critica per le "limitazioni in termini di conoscenze e applicativi attualmente disponibili nella comunità scientifica internazionale", tra cui l'assenza di un database "che contempli la popolazione locale d'interesse". Per la legge dei numeri se ne ricava che l'ipotesi che Sempio (e i soggetti imparentati con lui per via patrilineare) abbia contribuito alla traccia trovata su un'unghia della mano destra di Chiara "è approssimativamente da 476 a 2153 volte più probabile" rispetto a quella che la traccia appartenga a due ignoti. Tali valori si traducono in un supporto che va "da moderatamente forte a forte (sulla base della popolazione di riferimento)". La stessa ipotesi "è approssimativamente da 17 a 51 volte più probabile" per la traccia trovata sull'unghia sinistra, valore traducibile "in un supporto moderato".
Impronte in casa
Nessuna impronta, né traccia di Dna di Andrea Sempio è emersa dall'incidente probatorio. "Da tutti i prelievi realizzati sugli acetati (sessanta, ndr), risultati negativi alla ricerca di sostanza ematica umana, non è stato estrapolato alcun profilo genetico utile a fini identificativo- comparativi" sono le conclusioni di Denise Albani, commissario capo tecnico biologo della Polizia di Stato. Le tracce sul tappetino del bagno sono riconducibili al padre della vittima, Giuseppe Poggi, altre non sono utili o troppo degradate. L'analisi sul sacchetto dei cereali o sui vasetti di fruttolo hanno restituito il Dna della vittima, mentre sulla cannuccia Estathè è stato estrapolato un profilo genetico maschile: è "estremamente forte l'ipotesi che Alberto Stasi abbia contribuito al profilo genetico estrapolato dal prelievo biologico".

I negoziati in corso con gli Stati Uniti sull'Ucraina sono "complessi", ma è necessario "impegnarsi" piuttosto che ostacolarli. Lo ha detto Vladimir Putin nella sua intervista a India Today, parlando di "un compito complesso e di una missione ardua che il presidente (Donald) Trump si è prefissato". "Raggiungere un consenso tra le parti in conflitto non è facile, ma credo che il presidente Trump ci stia sinceramente provando - ha continuato il presidente russo - Penso che dovremmo impegnarci in questo sforzo piuttosto che ostacolarlo".
Il leader del Cremlino ha poi scandito che mentre "l'Ucraina ritiene che l'adesione alla Nato sia vantaggiosa per lei, noi diciamo che questo minaccia la nostra sicurezza". ''Vediamo le cose in modo diverso'', ha detto Putin riferendosi a Zelensky senza nominarlo. ''Quando questo signore è salito al potere, ha detto che avrebbe perseguito la pace a tutti i costi, utilizzando tutti i mezzi possibili. Ma ora segue lo stesso schema dei suoi predecessori, anteponendo gli interessi di un ristretto gruppo nazionalista, in particolare dei nazionalisti radicali, a quelli del popolo'', ha sostenuto il leader del Cremlino.
Putin ha quindi ribadito che la leadership ucraina "assomiglia davvero a un regime neonazista", ma "non hanno ottenuto molto successo". Putin ha aggiunto che ''per loro sarebbe meglio che si rendessero conto che il modo migliore per risolvere i problemi è attraverso negoziati pacifici".
La questione della Crimea
Parlando della Crimea, Putin è tornato a ribadite che la Russia non l'ha annessa, ma ha piuttosto teso una mano alla sua popolazione, che non voleva rimanere in una situazione creata da un colpo di Stato dalle conseguenze incerte. "Non abbiamo annesso la Crimea. Voglio che questo sia chiaro - ha scandito - Siamo semplicemente andati in aiuto di persone che non volevano vedere le loro vite e il loro futuro lasciati alla mercé di coloro che hanno orchestrato il colpo di Stato in Ucraina".
"C'era una minaccia reale, non solo di pressioni, ma di rappresaglie dirette contro il popolo della Crimea - ha insistito il leader del Cremlino, in un riferimento a quanto successo nel 2014 - La Russia è intervenuta per sostenerlo. Come avremmo potuto agire diversamente? Chiunque la pensi diversamente si sbaglia profondamente. Difenderemo sempre i nostri interessi e il nostro popolo".
Alla domanda sull'apparente interesse russo per il porto di Sebastopoli, Putin ha risposto che non c'era bisogno di conquistare questa posizione strategica, poiché era già sotto il controllo russo: "La nostra marina era di stanza lì in base a un accordo con l'Ucraina: questo è un dato di fatto".
Il sogno dell'immortalità
Rispondendo a una domanda sul sogno dell'immortalità, dopo che nei mesi scorsi, durante una visita a Pechino, il presidente russo e il presidente cinese Xi Jinping erano stati sorpresi a parlarne fra di loro, Putin ha detto che "Tutto ha una fine, solo Dio è immortale". "Alcuni prevedono che in questo secolo gli esseri umani potranno vivere fino a 150 anni", aveva detto Xi, mentre Putin sosteneva: "Con lo sviluppo delle biotecnologie, gli organi umani possono essere continuamente trapiantati e le persone possono vivere sempre più giovani, fino a raggiungere l'immortalità".
Zelensky: "Pronti a qualsiasi sviluppo, in Usa per report su Mosca!
Da parte sua Zelensky ha sottolineato che ''l'Ucraina è preparata a qualsiasi possibile sviluppo e, naturalmente, lavoreremo nel modo più costruttivo possibile con tutti i partner per garantire il raggiungimento della pace''. "I rappresentanti ucraini proseguiranno i loro colloqui negli Stati Uniti con il team del presidente Trump'' per ''ottenere informazioni complete su quanto detto a Mosca e sugli altri pretesti escogitati da Putin per prolungare la guerra e fare pressione sull'Ucraina'', ha scritto su 'X'. Il presidente ucraino ha aggiunto che ''solo una pace dignitosa garantisce vera sicurezza e comprendiamo pienamente che ciò richiede – e continuerà a richiedere – il sostegno dei nostri partner''.
L'incontro con Modi
Putin oggi è giunto in India per una visita di due giorni. Ad accoglierlo a Nuova Delhi il premier indiano Narendra Modi: "Sono lieto di dare il benvenuto in India al mio amico, il presidente Putin. Quella tra India e Russia è un'amicizia collaudata che ha portato grandi benefici al nostro popolo", ha scritto in un post su X Modi.
Modi e Putin si sono recati dall'aeroporto alla residenza del Primo Ministro indiano a bordo del veicolo ufficiale di quest'ultimo. Sebbene l'incontro odierno sia di natura informale, con gli eventi ufficiali di protocollo della visita di stato previsti per domani, il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov ha sottolineato l'importanza della discussione di oggi, sottolineando che "può essere considerata l'evento chiave del viaggio, poiché tali contesti informali solitamente affrontano le questioni più importanti e delicate".
Secondo quanto riferiscono fonti della Difesa indiana citate dal Times of India, sul tavolo dei colloqui tra i due leader c'è la vendita di circa 280 missili per il sistema di difesa aerea S-400, utilizzato con successo dall'India contro i caccia dell'aeronautica militare pakistana a maggio. Prevista anche ''la revisione dei caccia Su-30, che in partnership con la Russia consisterebbe di aggiornare le capacità dei Su-30MKI e di portarli agli standard più recenti", hanno dichiarato fonti della difesa all'agenzia di stampa Ani.
Durante la visita di Putin in India si parlerà anche della possibile fornitura di missili aria-aria a lungo raggio R-37 con una gittata di oltre 200 chilometri e la cooperazione sui sistemi di difesa aerea a lungo raggio S-400/500 e a cortissimo raggio Verba.

Come fare per bollire l'acqua più velocemente? La domanda riguarda una delle azioni più comuni nelle cucine italiane, che sia per preparare un piatto di pasta o un tè. Risparmio di tempo e anche di gas, che può incidere sulla bolletta, sono alcuni dei vantaggi che può portare accorciare i tempi di bollitura. Ma quali sono i segreti per farlo?
I fattori che influiscono
I fattori che contribuiscono a far bollire l'acqua in maniera più veloc esono diversi. In primis la temperatura dell'acqua che si mette sul fornello. Più alta è la temperatura, prima arriverà all'ebollizione. Questo è un fattore da considerare, bisogna fare attenzione quindi a non utilizzare acqua fredda.
A influire poi possono essere le dimensioni della pentola utilizzata e il materiale della stessa. Un contenitore piccolo, e quindi con meno acqua al suo interno, bollirà prima rispetto a uno più grande e pieno. Pentole in rame o alluminio inoltre si scaldano più velocemente rispetto a quelle in acciaio inox.
I segreti per far bollire prima l'acqua
I segreti per far bollire prima l'acqua sono principalmente due. Il primo, piuttosto conosciuto, è coprire la pentola con un coperchio. 'Intrappolare' il calore all'interno permette alla temperatura di alzarsi più velocemente, favorendo l'ebollizione. Il secondo 'trucco' invece è aggiungere il sale nell'acqua. Modificando le proprietà dell'acqua stessa, il sale le permette infatti di bollire più rapidamente.

L'intelligenza artificiale di WhatsApp nel mirino. La Commissione europea ha annunciato l'avvio di un'indagine antitrust per determinare se il modo in cui Meta sta implementando le funzionalità di intelligenza artificiale nella popolare applicazione di messaggistica violi le regole di concorrenza europee. La preoccupazione dell'esecutivo europeo è relativa a una politica di Meta, annunciata di recente, che potrebbe impedire ai fornitori di servizi Ia di terze parti di offrire i propri servizi attraverso WhatsApp, come si apprende da un comunicato ufficiale.
Come disattivare l'Ia su WhatsApp?
L'intelligenza artificiale di Meta era già finita sotto i riflettori degli utenti per dubbi e timori legati alla tutela della privacy. La domanda che molti si sono posti è 'si può disattivare?'.
L'integrazione di Meta AI su WhatsApp risale ad alcuni mesi fa, con il debutto di un assistente basato sull'intelligenza artificiale: molti utenti desiderano almeno nascondere il pulsante dedicato. Per i dispositivi Android, la procedura standard prevede l'accesso alle impostazioni di WhatsApp, selezionando Chat o Impostazioni chat, dove dovrebbe trovarsi l'opzione 'Mostra pulsante Meta AI' da disattivare; tuttavia, la disponibilità di questa opzione varia di regione in regione e potrebbe non essere disponibile ovunque.
Su iOS, il percorso è simile: 'Impostazioni' > 'Chat' > 'Mostra pulsante Meta AI', e la disattivazione dell'interruttore dovrebbe nascondere il pulsante. Meta, però, non offre un'opzione ufficiale per la rimozione completa di Meta AI, quindi le alternative praticabili si limitano a silenziare le notifiche, archiviare la chat di Meta AI o evitare i suggerimenti nella barra di ricerca.
Alcuni utenti hanno tentato approcci alternativi, come la modifica dell'APK (Android) o la cancellazione della cache (iOS), ma queste pratiche comportano rischi per la sicurezza e la stabilità dell'app. Altre opzioni includono bloccare e restringere il profilo Meta AI o disinstallare e reinstallare versioni precedenti di WhatsApp, comunque azioni sconsigliate.
La variabilità delle opzioni disponibili rende difficile fornire istruzioni universalmente valide, e in caso di problemi di stabilità dell'app, si consiglia di verificare la presenza di aggiornamenti o rivolgersi all'assistenza clienti di WhatsApp. È fondamentale essere consapevoli che, attualmente, la rimozione completa di Meta AI dall'app di messaggistica non è possibile.
Le mosse per tutelare privacy
Negli scorsi mesi WhatsApp ha cambiato ancora la propria app per renderla il più sicura possibile per gli utenti. Dopo l'implementazione per sostituire i numeri di telefono con degli username, si annuncia disponibile presto una nuova funzione per proteggere maggiormente la privacy, riducendo in modo significativo il rischio di conversazione indesiderato e potenziando, di conseguenza, la sicurezza delle comunicazioni.
Secondo i siti internazionali dedicati alla tecnologia, la nuova funzione si chiama 'Privacy Checkup' e rende più semplice e veloce agli utenti la gestione delle impostazioni di privacy. Si potrà scegliere con maggiore precisione a chi mostrare la propria foto profilo e lo stato dell'ultimo accesso, si potranno controllare con più facilità le proprie informazioni e gestire con più attenzione la partecipazione a gruppi.
Con il nuovo aggiornamento, gli utenti hanno a disposizione quindi una nuova sezione, accessibile dalle impostazioni di WhatsApp, per il controllo della privacy, che potrà essere modificata nel dettaglio ogni qualvolta l'utente lo riterrà necessario. Cliccando su 'Privacy Checkup' si apriranno quattro opzioni: 'Scegli chi può contattarti', 'Controlla le tue informazioni personali', 'Aggiungi più privacy alle tue chat' e 'Proteggi di più il tuo account'.

Il mieloma si può combattere anche a tavola. Uno nuovo studio internazionale guidato dal gruppo di Matteo Bellone, responsabile dell'Unità di Immunologia cellulare dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, e da Urvi A. Shah, ematologa-oncologa del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, suggerisce che "una dieta ricca di fibre e basata su alimenti vegetali può modificare" in positivo "alcuni dei meccanismi biologici in grado di ritardare la progressione verso il mieloma multiplo". Gli autori del lavoro, pubblicato su 'Cancer Discovery', indicano che "intervenire sull'alimentazione può trasformarsi in un 'interruttore biologico' capace di influenzare metabolismo, immunità e flora batterica intestinale".
"Per la prima volta abbiamo dimostrato che un intervento nutrizionale strutturato può incidere sui meccanismi alla base della progressione del mieloma", spiega Bellone. "La maggior parte dei pazienti che presentano condizioni pre-mielomatose - aggiunge Shah - vengono semplicemente monitorati e questo può generare molta ansia. Il nostro studio è il primo a dimostrare che un'alimentazione ricca di fibre e prevalentemente vegetale può migliorare la salute dell'intestino, il metabolismo e la funzione immunitaria in questi pazienti, e potrebbe contribuire a rallentare la progressione verso il mieloma. Sapere che un semplice cambiamento alimentare a basso rischio può fare la differenza può essere davvero incoraggiante.
Cos'è il mieloma
Il mieloma multiplo - ricordano dall'Irccs del Gruppo San Donato - è un tumore del sangue che colpisce ogni anno più di 160mila persone nel mondo e circa 5mila in Italia. Quasi sempre nasce da due condizioni precancerose, Mgus (gammopatia monoclonale di significato incerto) e Smm (mieloma multiplo asintomatico), che interessano oltre il 5% della popolazione sopra i 50 anni. Sono stati definiti 'stati di attesa biologica' perché non provocano sintomi, ma possono evolvere nel corso degli anni in un mieloma conclamato. Capire come rallentare questa evoluzione è una delle sfide più urgenti della ricerca ematologica. Già nel 2018 il gruppo di Bellone aveva firmato una delle prime scoperte che collegavano il microbioma intestinale alla progressione del mieloma. All'epoca, lo studio mostrò come determinati batteri fossero in grado di alimentare processi infiammatori e immunitari che accelerano la malattia. Quel lavoro ha gettato il seme per l'intero filone di ricerca: "Se il microbioma può spingere la malattia in avanti, forse può anche frenarla", è l'intuzione da cui è nato il nuovo studio che ha visto scienza clinica e biologia sperimentale convergere su un'unica domanda: può la dieta diventare uno strumento terapeutico?
La sperimentazione clinica denominata 'Nutrivention', monocentrica e a braccio singolo, guidata da Shah al Memorial Sloan Kettering, ha coinvolto 23 persone con Mgus e Smm e con un indice di massa corporea elevato, che per 12 settimane hanno seguito una dieta ricca di fibre e a prevalenza vegetale senza alcuna restrizione calorica. L'obiettivo non era mangiare meno, ma mangiare diversamente, privilegiando frutta, verdura, legumi, cereali integrali. Contrariamente a quanto ritenuto finora - sottolineano gli autori - lo studio ha dimostrato che una dieta ricca di fibre non solo è sostenibile, ma provoca anche fastidi limitati e ben tollerati. Un risultato che ha convinto oltre il 70% dei pazienti a proseguire il nuovo regime dietetico ben oltre le 12 settimane.
I dati, ottenuti grazie anche a un diario alimentare compilato dai partecipanti allo studio - riferisce una nota del San Raffaele di Milano - hanno mostrato che, gradualmente, l'organismo sembra tirare il freno. Il peso corporeo si riduce, la sensibilità insulinica migliora, l'infiammazione si attenua e la flora batterica si arricchisce di specie capaci di produrre butirrato, una molecola nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antitumorali. Anche se lo studio non era disegnato per fornire informazioni sull'andamento della malattia, negli 8 pazienti valutabili per questo parametro la traiettoria della componente monoclonale (M-spike), il principale indicatore di progressione da una condizione precancerosa a una di mieloma multiplo, si è stabilizzato e in 2 pazienti è addirittura migliorato. "E' come se la malattia, abituata a correre lentamente, ma inesorabilmente, avesse trovato un ostacolo imprevisto sul percorso", commenta Bellone.
Cosa succede nell’organismo: la “catena di effetti”
Il cuore della ricerca guidata dallo scienziato - svolta principalmente da Laura Cogrossi, all'epoca dello studio dottoranda all'università Vita-Salute San Raffaele e ora al Cancer Research UK Manchester Institute - è stato non solo mostrare che la dieta di per sé cambia i parametri clinici associati con la progressione della malattia, ma anche spiegare perché lo fa. Nei laboratori del San Raffaele i ricercatori hanno alimentato dei modelli murini con una dieta ad alto contenuto di fibre e monitorato nel tempo ciò che accadeva nel loro organismo. Hanno così osservato che la dieta ricca di fibre ha modificato la composizione del microbioma intestinale dei topi, aumentando in particolare la produzione di acidi grassi a catena corta come il butirrato. Queste molecole hanno ridotto l'aggressività della malattia nel modello animale, mentre hanno rallentato la proliferazione delle cellule tumorali in coltura, un modello in vitro della patologia. La dieta ha inoltre rimodellato le caratteristiche delle cellule immunitarie nel midollo osseo (sede d'origine del mieloma multiplo) degli animali, reindirizzandole verso un'azione potenzialmente antitumorale. Grazie a questi cambiamenti, nei topi l'evoluzione verso il mieloma conclamato veniva drammaticamente posticipata.
Analizza Bellone: "E' come se il microbiota, riprogrammato dalla dieta, avesse modificato l'intero microambiente tumorale, rendendolo meno favorevole alla proliferazione delle cellule di mieloma e più capace di sostenere una risposta immunitaria efficace. Una possibile spiegazione è che le molecole come il butirrato, prodotte dai batteri intestinali con la fermentazione delle fibre, abbiano raggiunto il midollo osseo dove potrebbero aver reindirizzato il comportamento delle cellule immunitarie verso un'azione antitumorale e rallentato la proliferazione delle cellule maligne. Una sorta di effetto a cascata: dal cibo al microbioma, dal microbiota al sistema immunitario, dal sistema immunitario al tumore".
Cosa succede ora
Alla luce di questi risultati si aprono nuovi orizzonti: studi clinici più ampi, interventi personalizzati e possibili combinazioni tra dieta e terapie già esistenti. Quello suggerito dai ricercatori "è un approccio che non sostituisce i trattamenti oncologici - puntualizzano - ma potrebbe affiancarli, accompagnarli e persino potenziarli, agendo su un terreno biologico spesso trascurato: lo stile di vita". In questo contesto è stato attivato in Italia un nuovo studio clinico multicentrico, di cui il San Raffaele è capofila con Tommaso Perini dell'Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo, per ampliare e corroborare i risultati del lavoro. Il progetto si inserisce nel quadro delle attività del Comprehensive Cancer Center del San Raffaele, che integra ricerca, clinica e innovazione tecnologica per accelerare la traslazione dei risultati scientifici ai pazienti. Con il nuovo studio, sostenuto da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, gli scienziati si propongono di dimostrare che diete a base vegetale alterano significativamente il microbiota intestinale, aumentando la produzione di acidi grassi a catena corta nei pazienti con Smm, a prescindere dal peso corporeo.
"Il nostro obiettivo - conclude Bellone - è trasformare un gesto quotidiano, come mangiare, in uno strumento di prevenzione scientificamente solido. E' una strada che richiede rigore, ma che può cambiare la qualità e la prospettiva di vita di migliaia di persone". La ricerca pubblicata su 'Cancer Discovery' è stata supportata, oltre che dall'Airc, anche da Blood Cancer United, Paula and Rodger Riney Foundation, National Institutes of Health - Nih, Parker Institute for Cancer Immunotherapy, International Myeloma Society, Swedish Research Council, e da ulteriori fondi istituzionali e collaborazioni accademiche internazionali.

I funghi di Chernobyl contengono il segreto per viaggiare nello spazio? Il 'Cladosporium sphaerospermum' è una delle specie di funghi più studiate dagli scienziati per la loro capacità di prosperare nelle aree con livelli estremi di radiazioni, caratteristica che potrebbe essere cruciale per migliorare la protezione degli astronauti e garantire una maggiore sicurezza nelle future missioni spaziali.
La scoperta e le 'abilità' dei funghi di Chernobyl
Le prime osservazioni su questa specie di funghi neri, in realtà, risalgono agli anni '90, quando un team di ricerca ne identificò diversi attaccati alle pareti del reattore della centrale nucleare di Chernobyl, danneggiata dal disastroso incidente del 1986. Gli studi successivi hanno evidenziato come questa specie non solo riesce a resistere alle radiazioni, ma mostra anche di poter crescere, in una maniera considerata insolita, negli spazi la cui ionizzazione distrugge le molecole essenziali per la vita della maggior parte degli organismi conosciuti.
Questo comportamento sarebbe legato all'elevata concentrazione di melanina nelle pareti cellulari dei funghi, che subiscono cambiamenti strutturali quando esposti a radiazioni ionizzanti, diventando così un vero e proprio convertitore di energia.
Alcuni studi hanno descritto questo fenomeno come una "radiosintesi", sebbene non sia stato ancora confermato in maniera definitiva. Ricerche successive hanno inoltre evidenziato come il fungo aumenta la sua crescita del 10%, un comportamento che però non è uniforme.
Le implicazioni con lo spazio
Campioni del fungo nero di Chernobyl sono stati quindi inviati alla Stazione Spaziale Internazionale, dove sono stati sottoposti a un esperimento che li vedeva esposti per mesi all'impatto costante di radiazioni cosmiche. I sensori hanno registrato una crescita addirittura superiore a quella registrata 'sulla Terra' e, inoltre, hanno notato una parziale riduzione del flusso radioattivo.
Da questi risultati è nata l'idea di sviluppare dei materiali derivanti dalla biomassa del fungo che possano essere usati come una barriera protettiva, leggera e auto-riparante, per gli astronauti impegnati in future missioni nello spazio. L'utilizzo di questi materiali ridurrebbe inoltre il peso trasportato dalla Terra e faciliterebbe così la creazione di habitat sicuri per gli astronauti.

Sposi felici, sposi magri. Scienziati di Ucla Health - università della California di Los Angeles hanno scoperto che "relazioni sociali solide e matrimoni di alta qualità possono contribuire a proteggere dall'obesità influenzando un complesso sistema di comunicazione tra cervello e intestino". Lo studio Usa, pubblicato sulla rivista 'Gut Microbes', è il primo a dimostrare come i legami sociali influenzino il peso e i comportamenti alimentari attraverso un percorso integrato che coinvolge le funzioni cerebrali, il metabolismo e l'ossitocina, il cosiddetto 'ormone dell'amore'. I risultati della ricerca suggeriscono che la qualità delle relazioni potrebbe essere importante per la salute tanto quanto fattori noti come l'esercizio fisico e la dieta.
"Sappiamo da anni che le relazioni sociali hanno un impatto sulla salute e i legami di supporto aumentano i tassi di sopravvivenza anche del 50%", spiega l'autrice principale del lavoro, Arpana Church, neuroscienziata di Ucla Health. Se finora "i meccanismi biologici che spiegano questa connessione sono rimasti sfuggenti, il nostro studio individua un nuovo meccanismo per cui il matrimonio e il sostegno emotivo letteralmente 'entrano sottopelle' e influenzano il rischio di obesità".
La ricerca e i risultati
La ricerca ha coinvolto quasi 100 persone nell'area di Los Angeles. I partecipanti hanno fornito dati fra cui stato civile, indice di massa corporea (Bmi), etnia, età, sesso, stile-qualità della dieta e stato socioeconomico, e sono stati sottoposti a vari test: imaging cerebrale durante la visualizzazione di immagini alimentari, analisi di campioni fecali per valutare i metaboliti, esami per misurare i livelli di ossitocina nel sangue, valutazioni cliniche e comportamentali compresa un'indagine sulla percezione del sostegno emotivo ricevuto dalla rete sociale. Church e colleghi hanno osservato che "le persone sposate con un maggiore supporto emotivo percepito avevano un Bmi inferiore e mostravano meno comportamenti di dipendenza dal cibo rispetto ai partecipanti sposati con un basso supporto emotivo".
L'imaging cerebrale - dettaglia il lavoro - ha mostrato che gli sposi felici, "durante la visualizzazione di immagini relative al cibo, presentavano una maggiore attività nella corteccia prefrontale dorsolaterale", area "che gestisce il desiderio e l'appetito. Al contrario, le persone non sposate con e senza un forte supporto emotivo non hanno mostrato gli stessi schemi cerebrali, potenzialmente a causa di reti di supporto sociale più diversificate e meno coerenti". Non solo. "Il supporto sociale - riportano gli autori - ha anche mostrato cambiamenti significativi nel metabolismo intestinale. Le persone con un maggiore sostegno hanno presentato cambiamenti positivi nei metaboliti del triptofano, composti prodotti dai batteri intestinali, che regolano l'infiammazione, la funzione immunitaria, l'equilibrio energetico e la salute del cervello. Questi metaboliti sono anche coinvolti nella produzione di serotonina e di altri composti che possono influenzare l'umore, il comportamento sociale e il metabolismo".
Il ruolo dell'ormone dell'amore
La 'regista' dei risultati registrati dagli scienziati sembra essere l'ossitocina, considerando che "i partecipanti sposati con un forte supporto emotivo hanno mostrato livelli" di questo ormone "più elevati rispetto alle persone non sposate". L'ipotesi degli esperti è che "l'ossitocina può agire come un messaggero biologico che potenzia simultaneamente le regioni cerebrali coinvolte nell'autocontrollo, promuovendo al contempo profili metabolici intestinali più sani". Church ricorre a una metafora: "Pensate all'ossitocina come a un direttore d'orchestra che guida una sinfonia tra cervello e intestino". L'ormone dell'amore "rafforza la capacità del cervello di resistere alle voglie alimentari, promuovendo al contempo processi metabolici benefici nell'intestino. Fattori che contribuiscono entrambi a mantenere un peso sano".
"Il matrimonio - commenta Church - può fungere da 'palestra per l'autocontrollo'. Mantenere una relazione a lungo termine richiede di superare costantemente gli impulsi distruttivi e di allinearsi con obiettivi a lungo termine, il che può rafforzare gli stessi circuiti cerebrali coinvolti nella gestione del comportamento alimentare". Secondo la neuroscienziata, la ricerca apre potenziali strade per la prevenzione e il trattamento dell'obesità, integrando la necessità di costruire solide relazioni sociali insieme a una dieta sana e all'esercizio fisico. "Questi risultati - rimarca l'autrice - sottolineano l'importanza fondamentale di costruire relazioni durature, positive e stabili per promuovere la salute generale. Le relazioni sociali non sono solo emotivamente appaganti: sono biologicamente radicate nella nostra salute".
Gli autori evidenziano diverse limitazioni dello studio. La ricerca - precisano - ha raccolto dati in un unico momento e non può stabilire con certezza rapporti di causa-effetto. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti era sovrappeso o obesa e i partecipanti sposati tendevano a essere più anziani. "Sono necessarie ricerche future con campioni più ampi e diversificati, e con disegni longitudinali - suggeriscono gli scienziati - per confermare questi risultati e comprendere meglio i meccanismi coinvolti".

Pace fatta tra Massimiliano Allegri e Marco Ianni, il vice di Maurizio Sarri, prima della sfida degli ottavi di Coppa Italia tra Milan e Lazio. A una manciata di minuti dall'inizio del match, i due si sono salutati con cordialità, mettendo da parte con grande sportività le polemiche della sfida di campionato di pochi giorni fa, vinta dai rossoneri a San Siro. Nel concitato finale di quella partita, c'era stato un faccia a faccia tra Allegri (colpevole di aver messo troppa pressione all'arbitro Collu, durante la revisione al Var dell'episodio relativo al possibile fallo di mano da rigore di Pavlovic) e il vice di Sarri. Oggi, tutto è stato messo alle spalle con sorrisi distesi tra Max e Sarri nel pre-partita, prima della vittoria per 1-0 della Lazio grazie al gol di Zaccagni.
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