
(Adnkronos) - Andrea Delogu è una concorrente della nuova edizione di Ballando con le stelle in onda stasera, sabato 27 settembre, su Rai 1. La conduttrice televisiva è in coppia con il maestro Nikita Perotti.
Andrea Delogu è nata a Cesena il 23 maggio del 1982. Di origini sarde, ma è cresciuta nella comunità di San Patrignano, dove i suoi genitori, Walter Delogu e Titti Peverelli, si sono conosciuti durante il percorso di recupero. Un’infanzia particolare che Andrea ha sempre raccontato con orgoglio e consapevolezza: "Non sono una vittima. Con la droga i miei genitori hanno fatto un errore, ma lo hanno pagato al posto mio. Sono fiera di loro".
Andrea Delogu ha avuto un percorso artistico sempre in crescita, passando dal corpo di ballo alla conduzione televisiva e radiofonica. Nel 2002 debutta in tv come una delle ‘Letteronze’ di Mai dire domenica (Italia 1, Gialappa’s Band). Con Ema Stokholma crea il duo Stokhlogu, con cui lavora a Aggratis! (Rai 2) e Jump! Stasera mi tuffo (Canale 5). Tra le altre conduzioni si ricordano: ‘TIM Summer Hits’ (2022–2025), al fianco di Stefano De Martino, Nek e Carlo Conti. Il ‘Primafestival’ nel 2023. E ‘La Porta Magica’ dal 2024 su Rai 2.
Nel 2018 ha ricevuto il Premio Fabrizio Frizzi, riconoscimento alla sua versatilità e autenticità.
Nel 2016 ha sposato l’attore Francesco Montanari, noto per il ruolo del Libanese in Romanzo Criminale. La coppia si è separata nel gennaio 2021. Nel 2022 ha reso pubblica la relazione con il modello Luigi Bruno, più giovane di 16 anni.
Leggi tutto: Ballando con le stelle, chi è Andrea Delogu: l'infanzia a San Patrignano e la carriera

(Adnkronos) - Un gol di Cabal al 33' della ripresa replica al vantaggio di Sulemana realizzato nel recupero del primo tempo e Juventus-Atalanta termina in parità sull'1-1. All'Allianz Stadium di Torino i bianconeri partono forte e vanno in più di un'occasione vicini al vantaggio ma nel recupero della prima frazione passa la Dea. Nella ripresa ospiti vicini al raddoppio ma subiscono il pari per un clamoroso errore difensivo e subito dopo restano in dieci per il rosso a De Roon. Forcing finale dei padroni di casa che non porta ai tre punti. In classifica la Juve sale a quota 11 ed è seconda a -1 dal Napoli, mentre l'Atalanta aggancia Milan, Roma e Cremonese al terzo posto con 9 punti.
La partita
Parte forte la squadra di casa, subito pericolosa al 2'. Dagli sviluppi di un calcio angolo la Juve manovra e arriva al cross da sinistra con Yildiz. Sul secondo palo stacca Kalulu di testa e prende il palo. Al 4' Koopmeiners ruba palla a Pasalic e si invola, arrivando davanti alla porta un po' defilato sulla destra: cerca ugualmente la conclusione ma trova solo l'esterno della rete. Al 7' va al tiro Openda ma anche lui non trova la porta. Al 10' replica la Dea: Ahanor recupera palla su Adzic a centrocampo e innesca il contropiede, lanciandosi verso la porta. Krstovic ne premia l'inserimento e sulla conclusione di Ahanor dal limite è decisiva la chiusura di Bremer. Al quarto d'ora Krstovic tenta la girata di prima dal limite, col destro, palla che sfila rasoterra non lontana dal palo alla sinistra di Di Gregorio. Al 18' tiro di Adzic dal limite dell'area con Carnesecchi che si allunga e devia in corner.
Un minuto dopo ci prova Thuram con un gran destro da fuori area deviato da Pasalic. Carnesecchi, spiazzato, resta immobile e vede sfilare la palla alla sua destra, a pochi centimetri dal palo. Poco dopo la mezz'ora Adzic ci riprova dalla distanza, sempre provando a piazzare il pallone di precisione con un interno destro verso l'angolino. Palla a lato, Carnesecchi era comunque sulla traiettoria. Al 33' giallo a De Roon per un fallo su Thuram. Al 38' iniziativa sulla sinistra di Sulemana che vince un contrasto e poi con un'accelerazione incredibile entra in area dal lato corto, la difesa di casa lo chiude in angolo. Al 44' Yildiz ha l'occasione per calciare dalla 'sua' zolla, con il tiro a rientrare ma la palla non prende il giro giusto e finisce centralmente tra le braccia di Carnesecchi. Al 46' passa l'Atalanta. Tutto nasce da un errore di Adzic, Sulemana sulla trequarti ruba palla e fa tutto da solo: accelerazione, sterzata al limite per saltare Gatti e Thuram e diagonale vincente.
Al 6' della ripresa la Dea a un passo dal raddoppio. Pasalic da sinistra cerca Krstovic, Bremer buca l'intervento e l'attaccante nerazzurro può andare indisturbato verso la porta, cerca il diagonale con il sinistro ma sbaglia completamente la mira. Al 13' i primi cambi di Tudor, dentro Vlahovic per Adzic e McKennie per Thuram. Dopo pochi minuti altro doppio cambio per la Juve: fuori Gatti e Openda, entrano Joao Mario e Zhegrova. Juric inserisce De Ketelaere al posto di Sulemana.
Al 19' ancora l'Atalanta pericolosa. De Ketelaere a sinistra punta Joao Mario e trova il fondo, crossando verso il centro. Bellanova di testa e tutto solo arriva in corsa e indirizza in porta, ma sulla traiettoria c'è Cambiaso che salva la sua porta. Al 31' Bremer chiede il cambio ed esce. Dentro Cabal. Nell'Atalanta entra Musah per Samardzic. Al 33' pareggia la Juve proprio con il neo entrato Cabal. Erroraccio di Kossounou, che liscia il pallone, Cabal interviene alle sue spalle e trova l'1-1. Al 35' espulsione per De Roon che si prende un secondo cartellino giallo. Cambio immediato di Juric che toglie Krstovic e mette Brescianini.
Al 43' chance bianconera per il sorpasso. Da angolo, spizzata di Kalulu e girata di McKennie al volo, praticamente solo e a due passi da Carnesecchi, che si ritrova il pallone addosso ma è bravo a tenerlo, perché c'era Vlahovic pronto alla facile ribattuta. Nel recupero Zhegrova dal vertice destro dell'area fa partire il sinistro, Zappacosta si oppone e la palla si impenna pericolosamente, bravo Carnesecchi a toglierla dall'incrocio
Leggi tutto: Cabal risponde a Sulemana, 1-1 tra Juventus e Atalanta

(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e a un pianeta che cambia, questa è la grande sfida dell'architettura di oggi". Lo ha osservato Carlo Ratti, Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
"Molto spesso non si pensa al fatto che le città in cui viviamo sono ricche di patrimonio culturale, beni particolarmente fragili che sono la nostra memoria. Bisogna avere attenzione perché il cambiamento climatico può avere un impatto fortissimo" ha concluso Arianna Traviglia, Coordinatrice Center for Cultural Heritage Technology CCHT.
Leggi tutto: Clima, Ratti: "Incentivi e sperimentazione per salvaguardia patrimoni culturali"

(Adnkronos) - Sulla linea Av Roma-Napoli la circolazione oggi, sabato 27 settembre, è fortemente rallentata per un inconveniente tecnico alla linea nei pressi di Cassino in provincia di Frosinone. Come si legge sul sito di Trenitalia, nelle informazioni sulla mobilità, i treni Alta velocità possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti, subire limitazioni di percorso ed essere instradati sui percorsi alternativi via Cassino e Formia.
Leggi tutto: Guasto sulla linea dell'Alta Velocità fra Roma e Napoli, ritardi fino a 120 minuti

(Adnkronos) - “Oggi è stato impressionante sentire dai più grandi esperti e scienziati che noi rischiamo di perdere il patrimonio culturale che abbiamo ereditato. Se non ci adattiamo al cambiamento climatico, e non adottiamo le misure necessarie, verranno travolte o cancellate non solo le memorie ma i luoghi viventi di ciò che siamo". Lo ha spiegato Francesco Rutelli, Presidente Soft Power Club durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
"La scienza, la tecnologia e la politica devono mettersi a lavoro perché dentro alla lotta contro i cambiamenti climatici travolgenti e per l’adattamento razionale ci sia subito un impegno importante per il patrimonio culturale”, ha aggiunto Rutelli.

(Adnkronos) - Per la tutela dei beni culturali "l'architettura e l'ingegneria devono sperimentare". Lo ha detto Marco Lombardi, l'amministratore delegato di Proger, prima società indipendente “no captive” di Engineering & Management in Italia, durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
“La biennale di architettura è un laboratorio, un grande esempio di sperimentazione. Così come uno dei più audaci casi di innovazione ingegneristica sarà proprio il Ponte sullo Stretto di Messina, di cui Proger è uno dei progettisti. Messina sarà il primo ponte sospeso a campata unica più lunga di tutto il mondo - ha aggiunto Lombardi -. L'ingegneria deve portare la cultura del fare. Come dice il direttore di Biennale Carlo Ratti, proprio perché un’opera non è stata ancora fatta, per questo ci interessa. Perché ci interessa quella parte di mondo che va verso il progresso”.
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(Adnkronos) - Trascura il proprio malore per curare i propri pazienti, la dottoressa Maddalena Carta muore a 38 anni. Lutto a Dorgali, in Sardegna, per la scomparsa del medico di famiglia che ha perso la vita per assistere i suoi pazienti. Era l'unico in servizio nel paese del Nuorese e ha trascurato un malore per continuare a lavorare, ma la situazione è degenerata ed è morta. A Dorgali, funerali e lutto cittadino proclamato dalla sindaca Angela Testone "quale segno di vicinanza e rispetto verso una donna che ha donato tanto al paese".
Il Comune di Dorgali ricorda che "la perdita della dottoressa Maddalena Carta lascia una ferita profonda nella nostra comunità. Con professionalità, umanità e dedizione ha svolto il suo lavoro accompagnando tante vite con attenzione, cura e sensibilità". Questo fine settimana a Dorgali non si ferma la manifestazione "Autunno in Barbagia", si va avanti "ma nel segno della sobrietà che il lutto impone".
La sindaca e l'amministrazione comunale hanno deciso di andare avanti e ricordare il medico di base che non ha lasciato i suoi pazienti. "L'edizione di quest'anno sarà dedicata alla memoria della dottoressa Carta - annunciano -, che con generosità e spirito di servizio ha garantito negli anni la sua presenza nelle postazioni di pronto intervento durante le giornate di Cortes Apertas, offrendo sicurezza e serenità ai partecipanti".
"Maddalena Carta era rimasta l’unico punto di riferimento sanitario per migliaia di cittadini, a Dorgali, Nuoro, in un contesto già segnato da gravi carenze di personale - spiega Luciano Congiu, segretario regionale per la Sardegna del Sindacato medici italiani (Smi) -. Il suo sacrificio rappresenta, con realismo, l’insostenibile peso che oggi grava sui medici di famiglia, spesso costretti a scegliere tra la propria salute e il dovere professionale. Le persone che lo conoscevano, raccontano, che la dottoressa avrebbe trascurato un malessere, probabilmente per non lasciare da soli i suoi assistiti e i cittadini, vista l’assenza per malattia degli altri due medici di famiglia nell’area territoriale".
"Quella di Maddalena è una morte sul lavoro, inaccettabile in un Paese civile - denunciano i camici bianchi -. Non possiamo limitarci al cordoglio: occorre che le istituzioni regionali e nazionali assumano immediatamente decisioni concrete per tutelare la salute dei medici e garantire il diritto all’assistenza dei cittadini. Non si può più tollerare che si riconosca, ancora, ai medici di medicina generale le tutele previste per tutti gli altri lavoratori e professionisti. Sosteniamo da tempo che i medici di famiglia debbano poter usufruire del riconoscimento da parte dell’INAIL dell’infortunio sul lavoro e degli indennizzi economici adeguati nel caso di decesso dovuto a cause di lavoro. Per questo, in ambito nazionale, abbiamo presentato numerose proposte legislative". Il sindacato Smi dopo la tragedia di Dorgali porta avanti una vertenza per tutelare i medici di famiglia: "La scomparsa della collega Maddalena Carta non deve essere vana".
Leggi tutto: Sta male ma continua a curare pazienti, medico di famiglia muore a 38 anni
'Insieme possiamo fare dell'Isola un faro della ricerca'... 
(Adnkronos) - "Siamo già in una guerra ibrida con la Russia". E' quanto ha affermato il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, parlando a France 24. Gli obiettivi di Mosca, secondo il commissario, "si estendono oltre l'Ucraina. Vediamo ogni tipo d'azione: disinformazione, sabotaggi e l'immigrazione clandestina usata come arma".
"La Russia è accusata di pianificare quasi un attacco all’Alleanza Atlantica e ai Paesi dell’Unione europea. Il presidente Putin ha ripetutamente smontato queste provocazioni: la Russia non ha e non ha mai avuto tali intenzioni" ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il ministro ha però avvertito che "qualsiasi aggressione contro il mio Paese sarà affrontata con una risposta decisa. Non ci siano dubbi su questo nella Nato e nell’Ue".
"Non abbiamo nulla da nascondere. Non attacchiamo mai civili né infrastrutture" replica alle accuse di presunte violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi dell’Ue e della Nato nelle ultime settimane. "Gli incidenti accadono - ha aggiunto il capo della diplomazia russa - ma non conduciamo mai fuoco mirato contro di loro. Non prendiamo mai di mira con i nostri droni o missili i Paesi europei, siano essi membri dell’Ue o della Nato". Rispondendo alle accuse della Polonia, secondo cui droni russi avrebbero violato il suo spazio aereo la notte del 9 settembre, Lavrov ha dichiarato: "Abbiamo proposto un incontro immediatamente, ma nessuno ha mai voluto discutere i fatti".
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che la Russia rimane disponibile a negoziare per porre fine al conflitto in Ucraina. "Come il presidente Vladimir Putin ha ribadito più volte, la Russia è stata e rimane aperta ai negoziati per eliminare le cause profonde del conflitto", ha affermato Lavrov nel discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il capo della diplomazia russa ha precisato che la sicurezza della Russia e i suoi interessi vitali devono essere concordati in modo affidabile e che "i diritti dei russi e dei russofoni nei territori ancora sotto il controllo del regime di Kiev devono essere pienamente ripristinati". Su questa base, ha aggiunto, Mosca è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Ha definito, poi, "inaccettabili e illegali" gli sforzi occidentali di reintrodurre sanzioni all'Iran per il suo programma nucleare. Il capo della diplomazia del Cremlino ha inoltre accusato l'Occidente di voler "sabotare" la diplomazia attraverso le sanzioni.

(Adnkronos) - Abbraccio tra numeri 10 prima di Juventus-Atalanta. Alessandro Del Piero, allo Stadium come commentatore per la Cbs, nel pre-partita è stato 'puntato' da Kenan Yildiz. Il talento turco della formazione bianconera ha interrotto il riscaldamento per qualche secondo ed è piombato alle spalle di Del Piero, che era impegnato nella presentazione del match.
Dopo l'abbraccio e i saluti, appuntamento alla fine della partita: "Ci vediamo dopo", ha detto Yildiz nel siparietto ripreso dalle telecamere di Cbs Sports.
Leggi tutto: Juve-Atalanta, Del Piero-Yildiz e l'abbraccio prima del match

(Adnkronos) - Il nuovo re dei narcos è un ragazzo di 20 anni che ha ordinato omicidi efferati di coetanei. In America Meridionale, è caccia a 'Pequeño J', il capo di un'organizzazione criminale ramificata tra traffico di stupefacenti e omicidi. Il boss è stato identificato come Tony Janzen Valverde Victoriano, di soli 20 anni. Il giovane, il cui volto ora campeggia su foto segnaletiche diffuse dai media, è nato nel dipartimento di La Libertad, circa 600 chilometri a nord di Lima.
Pequeño J, riferisce il quotidiano argentino Clarin, è stato localizzato in Argentina, nel Barrio Zavaleta di Buenos Aires, e nella notte tra mercoledì e giovedì ha evitato la cattura sfuggendo ad un blitz delle forze dell'ordine. L'operazione ha preso di mira in particolare un bar, meta abituale del narco, ma non ha prodotto i risultati sperati.
Il ventenne ricercato starebbe cercando di lasciare l'Argentina. Il giovane è ricercato anche per aver ordinato 3 omicidi: i delitti di tre ragazzi - due ventenni e un quindicenne - sarebbero stati 'un messaggio' ai membri dell'organizzazione. Nell'ambito dell'indagine sono stati compiuti altri arresti, con la cattura di almeno un esecutore materiale degli omicidi compiuti con particolare efferatezza.
Leggi tutto: Il nuovo re dei narcos ha 20 anni, caccia a Pequeño J
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La ricetta perfetta per rigenerare qualcosa, sia questo un comparto, un settore o più in generale un territorio, non può prescindere da un ingrediente fondamentale: l’innovazione. Innovare infatti vuol dire introdurre qualcosa di nuovo, migliorare ciò che già esiste, plasmare opportunità, idee, prodotti, trasformare un sistema.
“Guardiamo l’esempio del comparto del gambling, ovvero il settore del gioco d’azzardo pubblico e legale. Fino a qualche anno fa era un comparto di nicchia, con un giro d’affari limitato e scarso impatto sul tessuto economico nazionale. Adesso, invece, grazie all’innovazione, alla tecnologia e al digitale è una delle industrie più in forma del panorama italiano”. A parlare così è Silvia Urso della redazione di Giochi di Slot, che spiega come il mondo del gioco pubblico abbia investito tutto su tre grandi aspetti: l’innovazione, la formazione e il contrasto al gioco illegale.
“In questa maniera un settore percepito come antiquato e, per certi versi, rimasto indietro nel tempo è riuscito ad aprirsi a una nuova era - continua Silvia Urso - un’era fatta di digitale e di omnicanalità, di sicurezza e di protezione dei dati, di accessibilità e di vicinanza all’utente”. Così si spiegano i numeri di un settore in costante crescita: lo scorso anno la raccolta ha superato la quota dei 65 miliardi di euro, di cui quasi 50 miliardi tornati nelle tasche degli utenti sottoforma di vincita.
L’innovazione, insomma, è il segreto per far ripartire l’economia. E per rimettere in moto un territorio. Di questo si è parlato in occasione della prima Assemblea Generale dell’Albo nazionale gestori ambientali in Sardegna, organizzata con il supporto della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano. L’assessora regionale all’Ambiente, Rosanna Laconi, ha ribadito l’importanza di considerare la tecnologia non come un fine, ma come uno strumento al servizio delle comunità locali. L’innovazione, infatti, deve essere orientata a rafforzare il dialogo tra istituzioni, enti e imprese, creando una rete capace di pianificare lo sviluppo ambientale sulla base di dati condivisi e affidabili.
In questo quadro, la Sardegna si candida a diventare un laboratorio avanzato di sostenibilità, puntando sulla digitalizzazione come leva strategica. L’implementazione del Sistema Informativo Regionale Ambientale rappresenta uno degli strumenti più significativi: grazie al progetto “SIRA-EVOLUZIONE 2025”, l’isola investirà in nuove funzionalità digitali, nella reingegnerizzazione dei procedimenti autorizzativi e nella migrazione al cloud regionale. Un percorso supportato da risorse dedicate – oltre 2,7 milioni di euro nel 2025 e ulteriori fondi fino al 2027 – e integrato con iniziative come la data strategy regionale e il progetto RAS Digital Twin.
Interventi che vanno nella direzione di una governance ambientale più trasparente ed efficiente, rafforzando la capacità di monitoraggio e gestione delle risorse naturali. In questa maniera l’innovazione può aiutare a cambiare il volto di un territorio, trasformando le sfide della sostenibilità in opportunità di crescita equilibrata. “D’altronde la sostenibilità è un altro grande fattore innovativo - conclude Silvia Urso di Giochi di Slot - che va di pari passo alla responsabilità. Concetti cardine per il gioco pubblico e legale, ma anche per tutta l’economia italiana”. Un’economia che ha un bisogno urgente di innovazione.

(Adnkronos) - L’ex finanziere statunitense Howard Rubin - ex trader obbligazionario per Merrill Lynch, Bear Stearns e Soros Fund Management - è stato arrestato con l’accusa di traffico sessuale insieme alla sua ex assistente Jennifer Powers. Sono accusati di aver sfruttato e aggredito decine di donne, tra cui ex modelle di Playboy, nel loro attico a New York in una stanza insonorizzata descritta nei documenti giudiziari come "The Dungeon". Lo riportano vari media americani. Secondo l’accusa, il 70enne Rubin e Powers hanno reclutato donne tra il 2009 e il 2019 inducendole a recarsi a New York in cambio di denaro, facendole consumare droghe o alcol e costringendole a subire atti sessuali e fisici senza il loro consenso, causando traumi psicologici e lesioni fisiche.
I pubblici ministeri hanno indicato che Rubin e Powers hanno speso oltre un milione di dollari per organizzare gli incontri, gestire la stanza insonorizzata e reclutare le vittime, imponendo accordi di non divulgazione. Rubin è stato arrestato a Fairfield, Connecticut, mentre Powers a Southlake, Texas. Se condannati, potrebbero affrontare una pena minima obbligatoria di 15 anni, fino all’ergastolo. La coppia era già stata citata in giudizio nel 2017 per traffico sessuale, ma era stata ritenuta non colpevole; il caso è attualmente in appello.
Leggi tutto: Usa, media: ex gestore fondo Soros Howard arrestato per traffico sessuale
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(Adnkronos) - Potrebbe non essere stato un incidente, ma un femminicidio quanto accaduto martedì scorso alla 34enne Simona Bortoletto, quando è stata investita e uccisa nella zona di Isola Sacra da un'auto alla cui guida c'era il compagno.
Il reato contestato, nel fascicolo coordinato dal procuratore Alberto Liguori, per ora resta quello di omicidio stradale. Maggetti, risultato con valori dell’alcoltest lievemente superiori ai limiti consentiti, verrà ascoltato solo dopo questa prima fase di indagini.
Sentito il figlio della vittima
I pm di Civitavecchia hanno sentito, in modalità protetta, il figlio di 8 anni che si trovava con la madre. Il racconto del bimbo, insieme con gli altri accertamenti avviati, tra cui l'analisi del telefoni cellulari, servirà a capire se si sia trattato di un incidente o di un femminicidio. Nella zona non sono presenti telecamere di videosorveglianza.
Leggi tutto: Fiumicino, donna investita e uccisa: ipotesi femminicidio

(Adnkronos) - Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine oggi, sabato 27 settembre, al corteo pro Palestina di Torino. Partito da piazza Crispi, il serpentone ha percorso le vie della periferia nord del capoluogo piemontese e si è poi diretto lungo la strada dell’aeroporto per raggiungere lo scalo di Caselle. Ma un ingente schieramento di forze dell’ordine ha impedito ai manifestanti di proseguire.
Qui è scattata la guerriglia con lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi e sassi contro gli agenti che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni.

(Adnkronos) - Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine oggi, sabato 27 settembre, al corteo pro Palestina di Torino. Partito da piazza Crispi, il serpentone ha percorso le vie della periferia nord del capoluogo piemontese e si è poi diretto lungo la strada dell’aeroporto per raggiungere lo scalo di Caselle. Ma un ingente schieramento di forze dell’ordine ha impedito ai manifestanti di proseguire.
Qui è scattata la guerriglia con lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi e sassi contro gli agenti che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni.

(Adnkronos) - Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine oggi, sabato 27 settembre, al corteo pro Palestina di Torino. Partito da piazza Crispi, il serpentone ha percorso le vie della periferia nord del capoluogo piemontese e si è poi diretto lungo la strada dell’aeroporto per raggiungere lo scalo di Caselle. Ma un ingente schieramento di forze dell’ordine ha impedito ai manifestanti di proseguire.
Qui è scattata la guerriglia con lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi e sassi contro gli agenti che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni. Bloccato, il corteo ora sta marciando verso il centro della città.
Una cinquantina di manifestanti pro Palestina, che si erano dati appuntamento a Borgaro Torinese, hanno raggiunto l'aeroporto di Caselle e si sono avvicinati alle reti attraversando i campi limitrofi.
La manifestazione pro Palestina che nelle intenzioni voleva raggiungere l'aeroporto di Torino Caselle non ha creato disagi all’operatività dello scalo dove, però, nel terminal possono entrare solo coloro che sono muniti di biglietto. L’aeroporto, tuttavia, è molto affollato poiché molti passeggeri, seguendo le indicazioni pubblicate da un paio di giorni sul sito che invitava a recarsi con largo anticipo per motivi di ordine pubblico sono già presenti nell’aerostazione.

(Adnkronos) - Raimondo Todaro è stato ospite oggi, sabato 27 settembre, a Verissimo per parlare apertamente della fine della sua relazione con la moglie e collega Francesca Tocca. "Io non la vedevo più felice, sorrideva poco", ha dichiarato il ballerino smentendo con fermezza le voci circolate in questi mesi su presunti tradimenti.
"Non c'entrano terze persone, nemmeno la gelosia. Nessun flirt, niente di tutto ciò. Il rapporto è finito semplicemente perché doveva andare così", ha aggiunto. Raimondo ha aggiunto: "Ho la serenità di dire che ci ho provato, abbiamo fatto entrambi di tutto. Non ho rimorsi o rimpianti. Ho dato tutto, è andata così".
"Io ho fatto tanti errori, come tutti... ma non avevo più benzina ed energia per mandare avanti il rapporto. Lei inoltre ha un carattere particolare, anche lei ha le sue fragilità, non è stato facile starle vicino". E alla domanda di Silvia Toffanin se ha sofferto, Raimondo ha detto: "È meglio così. Voglio andare avanti, la vita va avanti e ho la fortuna di avere un lavoro che amo. Quella è la mia bolla".
Raimondo ha parlato anche della sua lotta contro il tumore, la stessa malattia di suo papà: "Mi sono operato a ottobre dello scorso anno, per la seconda volta. Ho dovuto rimuovere altri due tumori sempre nello stesso punto, uno era benigno fortunatamente. A ottobre devo rifare i controlli, sarà così a vita". La malattia, fortunatamente è sotto controllo: "Hanno trovato un farmaco che funziona, adesso sto bene, ma devo controllarmi sempre", ha aggiunto Todaro.

(Adnkronos) - Unire competenze e risorse per rafforzare l’assistenza in hospice e a domicilio, migliorare la qualità delle cure e costruire un sistema più sostenibile. È lo spirito che anima l’Osservatorio cure palliative (Opc), promosso da 'Liuc-Università Cattaneo-Business School’, 'Federazione cure palliative' e 'Uneba Lombardia'. Una realtà che si arricchisce della presenza della 'Fondazione La Pelucca' di Sesto San Giovanni che ha ufficializzato in queste ore l’adesione al progetto, diventando così la ventinovesima realtà di un network che raccoglie dati, confronta, analizza modelli organizzativi e promuove buone pratiche a beneficio di pazienti, famiglie e operatori.
Ad oggi l’Osservatorio monitora informazioni relative a oltre il 30% dei posti letto complessivi disponibili in Regione Lombardia, sia negli Hospice che nelle Ucp Dom (Unità di cure palliative domiciliare). "L’idea dell’Osservatorio - spiega Roberto Pigni, docente di Liuc Business School – nasce per creare un luogo di incontro super partes per i gestori in cui affrontare sfide di interesse trasversale con il supporto scientifico. Grazie alla raccolta e all’elaborazione di una mole consistente di dati possiamo cogliere differenze, punti di forza e criticità delle varie strutture, aiutandole a migliorare i propri modelli organizzativi e assistenziali".
"Siamo orgogliosi di entrare a far parte di una rete che mette al centro la condivisione di conoscenze ed esperienze per affrontare in modo concreto le criticità del nostro settore", sottolinea Giuseppe Nicosia, presidente di Fondazione La Pelucca. "L’Osservatorio - aggiunge il direttore generale e sanitario Giuseppe Minutolo - ci permetterà di alimentare un flusso costante di dati e analisi tra le diverse realtà coinvolte, creando un circolo virtuoso che avrà un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza. I veri beneficiari saranno i pazienti e le loro famiglie". L’Osservatorio, dunque, ha tra gli obiettivi quello di condividere esperienze, produrre evidenze scientifiche a supporto delle politiche di settore: dal confronto tra residenzialità e domiciliarità, alla valutazione dei servizi pubblici e privati, fino all’indagine sul benessere del personale e alle ricerche sulle performance assistenziali.
Leggi tutto: Cure palliative, accordo Osservatorio Liuc Business e Fondazione La Pelucca

(Adnkronos) - Alta tensione tra Ucraina e Ungheria, i rapporti tra Kiev e Budapest si complicano per il 'caso drone' sollevato ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Kiev ha denunciato lo sconfinamento di un drone ungherese, che ha varcato il confine e sorvolato il territorio ucraino per motivi al momento non chiari. Davanti alla posizione ungherese, che ha negato responsabilità nell'episodio, Kiev ha institito.
Oggi è arrivato il post del ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, che si è rivolto espressamente "ai funzionari ungheresi" pubblicando anche la rotta seguita dal velivolo: "Ecco la rotta esatta dell'incursione di ieri di un drone dall'Ungheria nello spazio aereo ucraino. Le nostre Forze Armate hanno raccolto tutte le prove necessarie - ha aggiunto Sybiha nel post in è stata allegata una mappa - e stiamo ancora aspettando che l'Ungheria spieghi cosa ci faceva questo oggetto nel nostro spazio aereo".
Le relazioni diplomatiche tra Ungheria e Ucraina sono caratterizzate da tensioni da anni. Budapest - membro di Ue e Nato - non ha mai appoggiato la fornitura di armamenti a Kiev o per il sostegno alle sanzioni europee contro la Russia. Il primo ministro magiaro Viktor Orban da tempo accusa l'Ucraina di discriminare la minoranza ungherese nella regione della Transcarpazia e di minare la sicurezza energetica dell'Ungheria attraverso attacchi all'oleodotto Druzhba, che garantisce petrolio russo verso l'Europa centrale. Il botta e risposta diventa rovente mentre l'Ue prova a varare il 'muro anti drone' che dovrebbe proteggere il fianco orientale dell'Europa con il contributo decisivo di entrambi i paesi.
Da Budapest, a Zelensky ha risposto in maniera polemica il ministro degli Esteri Peter Szijjarto: "Il presidente Zelenskyy sta perdendo la testa per la sua ossessione anti-ungherese. Ora sta iniziando a vedere cose che non ci sono".
Nelle ultime ore, la nota di Balazs Orban, direttore politico dell'omonimo premier, con una nota diffusa sui social. "La provocazione del Presidente Zelensky è un altro tentativo di minare la posizione pro-pace dell'Ungheria", ha detto Balazs Orban, accusando Kiev di utilizzare un nuovo strumento di pressione nei confronti dell'Ungheria. L'attuale strategia, ha aggiunto, consiste nel ricorso alla disinformazione di carattere bellico: "Le forze di difesa ungheresi non hanno ricevuto ordini di effettuare voli di droni attraverso il confine ungherese-ucraino, né li hanno effettuati. Non abbiamo inoltre ricevuto rapporti ufficiali dalla parte ucraina di un tale incidente. Lasciateci fuori da una guerra che non ha nulla a che fare con il popolo ungherese e non attaccate l'oleodotto che è vitale per la nostra sovranità energetica. Per quanto riguarda le provocazioni del presidente Zelensky, non ci cascheremo".
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