
(Adnkronos) - L'integrazione della blockchain e del Web3 nei programmi di studio tradizionali è sempre più cruciale. Sebbene molti studenti europei abbiano una conoscenza emergente delle criptovalute come Bitcoin, la comprensione della tecnologia alla base, delle applicazioni pratiche e del più ampio ecosistema Web3 è spesso limitata. Ne parla all’Adnkronos Labitalia Vugar Usi Zade, coo di Bitget, società Web3 tra i principali exchange di criptovalute al mondo. "Questa lacuna di conoscenza - afferma - è in gran parte dovuta alla scarsità di risorse educative complete. La maggior parte della formazione sulla blockchain, infatti, è relegata a corsi brevi, università private o diplomi post-laurea. Sono disponibili anche programmi di master accreditati e corsi gratuiti dedicati a questo argomento, ma ciò rimane raro in tutta l'UE”.
"La domanda di professionisti con competenze nella tecnologia blockchain - spiega - è in forte crescita. Una recente ricerca di Bitget ha previsto che il settore creerà 500.000 posti di lavoro entro il 2030, con applicazioni che si estenderanno dalla logistica, alla sanità, fino alla finanza. L’istruzione tradizionale fornisce una solida base, ma le competenze specialistiche in aree come sistemi decentralizzati, smart contract e crittografia non sono tipicamente coperte. Incorporando questi argomenti, si potranno preparare gli studenti alle carriere future, aiutandoli a sviluppare un nuovo modo di pensare al business e alla tecnologia".
Al di fuori del mondo professionale, queste tecnologie offrono anche nuovi modi per risparmiare, investire e effettuare transazioni. "Senza sapere come utilizzare questi strumenti - avverte Vugar Usi Zade - le persone rischiano di essere escluse dai sistemi finanziari emergenti che potrebbero offrire un maggiore controllo e nuove opportunità per la creazione di ricchezza". Diventa, inoltre, importante comprendere sia i benefici di questa tecnologia, ma anche i potenziali rischi per la sicurezza: con l'ascesa dell'Ia, strumenti come i deepfake e altre forme di disinformazione rappresentano una minaccia significativa. Per il coo di Bitget "è cruciale, quindi, che gli studenti imparino a capire come valutare criticamente le informazioni e come queste tecnologie possono essere sfruttate per truffe e frodi".
Insegnare ai giovani argomenti complessi come la blockchain e gli smart contract richiede approcci pedagogici innovativi e coinvolgenti. "I workshop pratici, ad esempio, consentono agli studenti - racconta - di partecipare attivamente e costruire la loro comprensione attraverso compiti pratici, andando oltre la conoscenza teorica. La gamification è un altro metodo efficace, come si vede nelle iniziative 'Learn2Earn' che premiano gli studenti con token digitali o badge per aver completato moduli educativi, rendendo il processo più interattivo".
"Allo stesso modo, l'apprendimento basato sul gioco trasforma concetti complessi in esperienze divertenti e memorabili. La Bitget Web3 Encyclopedia, con il suo formato A-Z adatto ai principianti e illustrazioni divertenti, esemplifica questo approccio rendendo argomenti come altcoin e zero-knowledge proofs accessibili ai giovani lettori", aggiunge.
"Per migliorare la qualità e la rilevanza dell'educazione sulla blockchain, è fondamentale un approccio collaborativo tra le istituzioni. Le partnership tra università e leader del settore possono portare alla co-creazione di corsi e programmi specializzati che affrontano direttamente il gap di competenze nel mondo del lavoro, garantendo che il curriculum rimanga attuale e allineato con le esigenze di un’economia digitale in continua evoluzione" conclude Vugar Usi Zade di Bitget.

(Adnkronos) - L’inizio delle scuole è alle porte e per venire incontro alle esigenze dei più piccoli, le aziende del settore dell’arredo propongono soluzioni per semplificare la vita e trasformare la casa in un luogo dove i bambini possano giocare, studiare e rilassarsi. Dalla cameretta con stile alla zona snack in cucina, le soluzioni sono molteplici e fanno tendenza.
“Potrà sembrare strano ma quando si parla di rientro a scuola - rivela Jessica Fistani, direttrice marketing del brand veneto Arredo3 - anche la cucina può contribuire a rilassare gli animi agitati dei più piccoli che a malincuore devono tornare tra i banchi. Per questo, possono essere utilizzati piani snack e postazioni home office: permettono ai nostri figli di uscire dalla cameretta per rilassarsi e fare un break o lavorare in un altro ambiente. Personalizzabili e disponibili in diversi materiali, si adattano perfettamente ad ogni esigenza garantendo comodità, confort e praticità. Un modo di concepire la gestione di spazi e tempi dei più piccoli confidando che questo li aiuti ad affrontare l’anno scolastico con il giusto spirito”.
Per il rifugio dei più piccoli, va di moda anche il trend orientale con abitudini diverse come, ad esempio, le dimensioni che altrove sono più importanti. Ne è la conferma il giovane brand indiano Diviana che immagina una stanza con “arredi caratterizzati da linee pulite, sensazione di equilibrio e attenzione alla qualità", come sottolinea Fabio Miotto, ad of Sales Italia. "La Q Collection - spiega - prevede anche un’originale postazione studio firmata dal designer italiano Marco Corti che si inserisce in camerette decisamente più grandi. In questo contesto, gli arredi sono protagonisti e creatori di momenti indimenticabili. Tutta la bellezza della tradizione indiana fatta di colori, tessuti e ispirazioni ma con il tocco europeo per poter soddisfare il gusto del Vecchio Continente. Un ambiente sofisticato ma semplice allo stesso tempo che trasforma lo spazio in esperienza tattile e di vita".
Punta invece su soluzioni capaci di incentivare l’apprendimento, Somma1867, marchio premium del Gruppo Gabel e sinonimo di eccellenza italiana nel mondo del tessile per la casa. “Per il back to school, il Gruppo Gabel - afferma Michele Moltrasio, presidente e ad del Gruppo - ha da sempre creato delle proposte tessili caratterizzate da una scelta di tessuti, sia per il letto che spugna per il bagno, di alta qualità, certificati e rigorosamente prodotti nei nostri stabilimenti in Italia (tutta la filiera produttiva Gabel è certificata Step). Per la nuova stagione Autunno/Inverno stiamo producendo dei designi pensati per i nuovi nati fino al target teen. L’offerta è contraddistinta da colori e stampe divertenti e vivaci sempre studiati per stimolare la curiosità, i sogni dei più piccoli di casa ed accompagnarli nella vita di tutti i giorni, come le lettere dell’alfabeto della linea Trudi di Somma1867, capaci di stimolare l’apprendimento come un gioco sia nel momento della nanna che dopo il bagnetto".
Molteplici e mutevoli sono le esigenze dei bambini e sistemi organizzativi durevoli e modificabili nel tempo sono la soluzione pratica e al tempo stesso sostenibile, per accompagnare i piccoli di casa durante ogni fase della crescita. “Usm Modular Furniture - ricorda Dario Caspani, Country Manager Italia - da 60 anni offre soluzioni modulari per tutti gli ambienti domestici, incluso la cameretta dei bambini. Grazie ai mobili Usm Haller è possibile progettare una cameretta funzionale e colorata, partendo dai primi giorni di vita fino ai teenager".
"Alla base della filosofia di Usm Modular Furniture c’è il desiderio di realizzare creazioni in continua evoluzione. I moduli possono essere sempre modificati a seconda dei gusti e delle esigenze, grazie all'inserimento di nuovi elementi e accessori, ideali come proposte per riporre anche il materiale scolastico e giochi. Infinite sono le possibilità di personalizzazione, un approccio sostenibile per chi preferisce un prodotto durevole negli anni in grado di crescere assieme al proprio bambino”, conclude.
Leggi tutto: Scuola, fra colori, praticità e benessere dal design un aiuto per il Back to school

(Adnkronos) - Si chiama 'Ex' il nuovo brano in cui collaborano Elodie e Irama. L'annuncio è stata fatto via social, sui profili dei due artisti, con uno scatto in bianco e nero che potrebbe essere tratto dal videoclip. Nell'immagine Irama ha una camicia aperta, beve da un bicchiere e ha le gambe immerse nell'acqua; Elodie è accanto a lui, con gli occhi chiusi, indossa un lungo abito e ha i capelli sciolti.
'Ex' "fuori questo venerdì", 29 agosto, sono le uniche parole condivise dai due cantanti. Ma bastano a mandare i fan in delirio.

(Adnkronos) - Ignazio Boschetto sta già contando le ore. Il cantante de 'Il Volo' e la moglie Michelle Bertolini sono pronti a diventare genitori. Con un post condiviso su Instagram, la coppia ha condiviso la gioia dell'attesa, mostrando il pancione della modella italo-venezuelana e scrivendo un messaggio dedicato al loro bambino.
"Prossima settimana ti avremo tra le nostre braccia. Ogni giorno ci chiediamo come sarai, a chi assomiglierai, se sarai calmo come la mamma o pazzo come papà. Manca davvero poco piccolo nostro", queste le parole.
Ignazio e Michelle avevano annunciato la gravidanza pubblicamente lo scorso aprile: "Fra pochi mesi arriverai e non vediamo l’ora di vederti, di crescerti, di farti conoscere il mondo e di conoscere il meraviglioso privilegio di essere papá e mamma. Nel nostro centro del mondo adesso ci sei tu Bianca". Inizialmente, infatti, la coppia credeva di aspettare una bambina che avrebbero chiamato Bianca. Ma dopo l'ecografia morfologica, che si effettua solitamente durante il secondo trimestre della gravidanza, e dai risultati i due hanno scoperto che ad arrivare sarà invece un maschietto. E il nome scelto per lui è Gabriele.
Leggi tutto: Ignazio Boschetto presto papà: "Prossima settimana ti avremo con noi..."

(Adnkronos) - Cagliari, 26/08/2025 - Il Learning Centre Helen Doron di San Sperate e Sestu riprende le attività didattiche dopo la pausa estiva e si prepara a una nuova entusiasmante ripartenza: da fine agosto, per tre settimane, la scuola organizza lezioni gratuite dimostrative dedicate a bambini e ragazzi, in attesa della ripresa ufficiale.
«Ci siamo ritagliati circa tre settimane, a cavallo tra agosto e settembre, per organizzare lezioni divise per fasce d’età: sono gratuite e servono per toccare con mano il metodo Helen Doron. E per chi si iscrive entro 24 ore dalla lezione dimostrativa ci sono vantaggi sull’iscrizione», esordisce Tiziana Trapani, responsabile del centro, mamma e insegnante, che nel 2019 ha scelto di portare questo progetto a San Sperate in provincia di Cagliari.
Il metodo Helen Doron è famoso in tutto il mondo: nasce oltre 40 anni fa da una linguista britannica e negli anni si è diffuso in 38 Paesi con oltre 3 milioni di studenti. Si tratta di un approccio didattico basato sull’ascolto quotidiano, sull’esposizione continua alla lingua inglese, sull’apprendimento naturale e sull’empatia. E viene aggiornato costantemente da un team di pedagogisti, neuroscienziati ed esperti di linguistica: «Dai 3 mesi fino all’adolescenza, ogni percorso viene adattato all’età e alla fase di crescita – illustra Trapani -. Tutte le lezioni si tengono in inglese e comprendono giochi, musica, movimento, danza, storytelling e App multimediali. Il bambino impara con gioia, fiducia e rinforzo positivo, senza alcuna pressione o forzatura. La grammatica si scopre giocando, gli errori non spaventano perché fanno parte del percorso».
Tiziana Trapani ha aperto questo centro dopo la laurea in lingue moderne: «Mi ha colpito subito l’idea che l’inglese potesse essere un veicolo di crescita personale e non soltanto una lingua da studiare: un modo per far acquisire ai bambini sicurezza in se stessi e curiosità attraverso una lingua straniera. Ecco perché ho voluto realizzare concretamente questa idea costruendo io stessa gli spazi. L’ambiente conta tantissimo: ho inserito colori vivaci, materiali naturali, angoli gioco, libri, musica e relax. I bambini entrano sorridendo, si divertono e imparano senza accorgersene. Qui l’inglese si vive, non si studia semplicemente».
Il fulcro del centro è il team: gli insegnanti vengono selezionati non solo per la loro preparazione accademica, ma anche per la sensibilità, la motivazione e la capacità di entrare in relazione coi piccoli.
«La formazione di una persona non si misura solo con un titolo – precisa Trapani -. Ogni nostro insegnante segue percorsi formativi continui. Lavoriamo con passione e attenzione, tenendo conto del temperamento di ogni bambino e delle sue inclinazioni naturali. Molte di noi sono anche mamme, per cui sappiamo quanto sia importante offrire un ambiente educativo sereno, pulito e rispettoso dei tempi di ciascuno. Infine, a casa, l’apprendimento continua grazie ad App dedicate come il Kangi Club, alla piattaforma digitale e a contenuti multimediali creati per rafforzare ciò che si apprende in aula. L’inglese diventa così un compagno quotidiano anche tra le mura domestiche».
Oltre ai corsi per bambini e ragazzi, il Learning Centre propone percorsi personalizzati anche per adulti, con laboratori pratici di conversazione e preparazione alle certificazioni Cambridge, portando l’inglese nella vita quotidiana di chi desidera una padronanza solida della lingua, per esigenze professionali o, semplicemente, per passione.
Contatti: Immediapress Contatti: https://www.helendoron.it/sansperatesestu/ A cura di:Pagine Sì! SpA https://www.paginesispa.it/ tel. 0744.431.927

(Adnkronos) - I religiosi cristiani che fanno capo al complesso greco ortodosso di San Porfirio e del complesso della chiesa cattolica della Sacra famiglia in cui operano le Sorelle missionarie della Carità di Madre Teresa hanno deciso di rimanere a Gaza City "e continuare a prendersi cura di tutti coloro che vi hanno trovato rifugio". Lo annunciano in un comunicato congiunto il Patriarcato greco ortodosso e il Patriarcato Latino di Gerusalemme - guidati rispettivamente da Teofilo III e dal cardinale Pierbattista Pizzaballa - perché "fra coloro che hanno cercato protezione fra le mura di questi siti, molti sono indeboliti e malnutriti a causa delle difficoltà degli ultimi mesi. Lasciare Gaza City e cercare di scappare a sud non sarebbe niente di meno che una sentenza di morte".
"Si è aggiunta più distruzione e morte in una situazione che era già drammatica prima di questa operazione", si sottolinea. "Sembra che l'annuncio di Israele che 'le porte dell'inferno si apriranno' stia assumendo davvero una forma tragica. Questa operazione non è solo una minaccia ma una realtà che ha già iniziato a essere attuata".
Dall'inizio della guerra, il complesso greco ortodosso di Gaza City "è un rifugio per centinaia di civili, fra cui anziani, donne e bambini". Nel complesso latino "ospitiamo da molti anni persone con disabilità, che sono affidate alle cure delle Sorelle missionarie della Carità. Come altri residenti a Gaza City, i rifugiati che vivono in questi siti dovranno decidere secondo coscienza cosa fare".
"Non sappiamo esattamente cosa accadrà sul terreno, non solo per la nostra comunità ma per l'intera popolazione. Possiamo solo ripetere quello che abbiamo già detto: non ci può essere un futuro basato sulla cattività e gli spostamenti dei palestinesi o sulla vendetta. Facciamo eco alle parole pronunciate da Papa Leo XIV alcuni giorni fa", sul rispetto dovuto a tutti, anche ai più piccoli e deboli, da parte dei potenti. "Non c'è ragione per giustificare il trasferimento di civili in massa deliberato e forzato", si denuncia inoltre.
"E' il momento di porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare la priorità al bene comune della gente. C'è stata abbastanza devastazione nei territori e nelle vite delle persone. Non c'è ragione per giustificare il continuare a tenere civili come prigionieri e ostaggi in condizioni drammatiche. E' il momento della guarigione per le famiglie di tutte le parti che soffrono da lungo tempo".
I due patriarcati sollecitano "con pari urgenza la comunità internazionale ad agire per porre fine a questa guerra senza senso e distruttiva e per il ritorno dei dispersi e degli ostaggi israeliani".
Leggi tutto: Gaza, la decisione dei patriarcati cristiani: "I religiosi non lasciano Gaza City"


(Adnkronos) - E' stato bloccato il presunto autore dell'accoltellamento del professore di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un giovane con seri problemi psichiatrici, individuato grazie alle telecamere di zona analizzate con il supporto della polizia locale. Portato in caserma, i carabinieri lo stanno interrogando.
L'aggressione è avvenuta ieri mattina, lunedì 25 agosto. Il 62enne, accoltellato alle spalle mentre passeggiava lungo viale XI Febbraio, una delle strade più trafficate del centro cittadino, è stato ricoverato nell'ospedale San Bassiano e poi trasferito al San Bortolo di Vicenza dove è stato operato per la rimozione di alcune schegge della lama vicino all'aorta.
L'accoltellamento di un professore di Bassano del Grappa "è un fatto sconcertante, ci ha lasciati tutti di stucco. Nel nostro comune vivono circa 42.000 abitanti ed è una realtà tranquilla, non abbiamo memoria di episodi simili", ha detto il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco all'Adnkronos parlando del caso dello "stimato professore del liceo 'Brocchi', tra i più anziani". "Se il motivo scatenante è stato il rifiuto di una sigaretta, siamo davvero alla follia. Poteva capitare a chiunque: un episodio in pieno centro città, a due passi dal liceo classico", ha aggiunto il primo cittadino che augura al ferito di "rimettersi quanto prima".
"Già nel prossimo bilancio, prevediamo ulteriori risorse sui sistemi di videosorveglianza. Ogni anno continuiamo a investire anche sul potenziamento dei controlli della forze dell'ordine, ma di fronte a una follia del genere non basterebbe nemmeno mettere una telecamera ogni metro. Non è un problema solo legato alla sicurezza, serve contrastare un disagio sociale che si sta diffondendo sempre di più", ha concluso Finco.
“Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale”, ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando quanto accaduto a Bassano del Grappa.
“La ferita - ha aggiunto - era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni, dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”.
Leggi tutto: Professore accoltellato a Bassano del Grappa, bloccato presunto aggressore

(Adnkronos) - Un team internazionale guidato da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Università di Roma Tor Vergata ha confermato e caratterizzato tre nuovi esopianeti della categoria 'Nettuniani caldi', pianeti extrasolari con dimensioni e masse simili a quelle di Urano e Nettuno ma che si muovono intorno alle loro stelle su orbite molto più stette (pochi giorni invece di un centinaio di anni). Le scoperte sono state rese possibili grazie al programma Hot Neptune Initiative e alle misure di alta precisione effettuate con gli spettrografi Harps all’Osservatorio La Silla dell’Eso in Cile e Harps-N installato sul telescopio nazionale Galileo dell’Inaf nelle Canarie, in Spagna, integrando i dati raccolti dal telescopio spaziale Tess della Nasa.
Tra i tre pianeti spicca Toi-5800 b, il nettuniano più eccentrico mai osservato all’interno del cosiddetto 'deserto dei Nettuniani caldi', una regione dello spazio dove si riscontra una marcata scarsità di pianeti di dimensioni simili a quelle di Nettuno ma su orbite molto vicine alle proprie stelle, scarsità che può essere causata da diversi fenomeni, come la migrazione planetaria, in cui l'orbita dei pianeti viene modificata, l'evaporazione atmosferica che porta a una diminuzione delle loro dimensioni o l'interazione gravitazionale con altri corpi relativamente vicini. In particolare, questa zona desertica comprende pianeti con raggi da circa 3 a 7 volte quelli terrestri e periodi orbitali inferiori a pochi giorni.
Nato da una collaborazione tra ricercatori italiani e statunitensi, il programma Hnei ha come obiettivo quello di scoprire e misurare con grande precisione le masse e le altre proprietà fisiche e orbitali dei candidati Nettuniani caldi identificati dal satellite Tess. Tali misure permettono di selezionare i migliori target da puntare con i telescopi di nuova generazione come il James Webb Space Telescope, per determinare la composizione chimica delle atmosfere di questi pianeti. La capacità di misurare le masse con strumenti di alta precisione consente di confermare la natura planetaria di questi corpi e di valutare la loro evoluzione dinamica e strutturale. I primi risultati del programma Honei sono stati presentati per la prima volta in due articoli scientifici appena accettati per la pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Come spiega Luca Naponiello, primo autore del primo articolo, ex studente di dottorato all’università di Roma Tor Vergata, ora post-doc Inaf e fondatore del programma Honei, “Toi-5800 b è un sub-Nettuno molto vicino alla propria stella, con un periodo orbitale di soli 2,6 giorni. Ha un raggio di circa 2,5 volte quello terrestre e una massa di circa 9,5 volte quella terrestre. Ciò che ne testimonia l’unicità è l’elevata eccentricità orbitale, inusuale per pianeti con orbite così strette che, per effetto delle forze mareali, di norma si ‘circolarizzano’ rapidamente. Questa eccentricità lascia ipotizzare che il pianeta sia ancora in fase di migrazione orbitale o influenzato gravitazionalmente da un altro corpo celeste nel sistema, ancora da individuare. Inoltre, Toi-5800 b si sta progressivamente avvicinando alla sua stella, perdendo momento angolare, e in futuro potrebbe stabilizzarsi in una regione ancora più interna del deserto dei Nettuniani caldi”.
Il secondo pianeta, classificato come Toi-5817 b, ha un’orbita più ampia di circa 15,6 giorni ed è ideale per studi atmosferici grazie alla luminosità della sua stella ospite. In un secondo articolo del programma Honei, con prima autrice Francesca Manni, dottoranda presso il dipartimento di Fisica dell'università di Roma Tor Vergata sotto la supervisione del professor Luigi Mancini, viene presentata la scoperta di Toi-5795 b, un “super-Nettuno caldo” in orbita con un periodo di 6,14 giorni attorno a una stella povera di metalli (ovvero di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio).
“L'esopianeta è stato scoperto dal satellite Tess intorno alla stella Toi-5795, a circa 162 parsec (ossia circa 528 anni luce) dalla Terra - spiega Manni - È stato poi osservato anche con lo spettrografo Harps, per misurare le variazioni di velocità radiale e quindi stimare la massa del pianeta. La stella è un po’ più grande del Sole ma più povera di metalli. Il pianeta ha un’orbita molto stretta e circolare, e caratteristiche da ‘super-Nettuno caldo’, ovvero massa e raggio superiori a quelli di Nettuno, ma temperature elevate".
“Questo pianeta - aggiunge Manni - si inserisce al confine del deserto dei Nettuniani caldi e la sua orbita quasi circolare e la composizione stellare pongono sfide ai modelli di formazione planetaria attuali, suggerendo che dinamiche successive alla formazione abbiano modellato la sua configurazione attuale”.
Dopo la scoperta del pianeta ultra-denso Toi-1853 b, "confermiamo l’interesse cruciale della comunità scientifica per il deserto dei Nettuniani caldi. Questi risultati gettano nuova luce sui processi di migrazione e perdita atmosferica, fondamentali per capire la formazione di questo tipo di mondi”, dice Luca Naponiello.
Tali risultati, ottenuti mediante l’impiego di spettrografi di eccellenza gestiti con il coinvolgimento rilevante di Inaf pongono solide basi per il futuro studio delle atmosfere planetarie con il telescopio spaziale James Webb e con telescopi terrestri di nuova generazione come l’Extremely Large Telescope e saranno fondamentali per comprendere la diversità dei sistemi planetari e la storia evolutiva del nostro stesso Sistema solare.
Leggi tutto: Spazio: tre nuovi esopianeti della categoria 'Nettuniani caldi'

(Adnkronos) - La nuova casa con otto camere da letto del principe e della principessa del Galles offre viste spettacolari sul Castello di Windsor e un'intrigante visione sul futuro della monarchia britannica. Dall'ultimo piano del Forest Lodge, la dimora in mattoni rossi di tre piani risalente al 1780, dove William e Kate si trasferiranno prima di Natale, potranno sorvegliare il castello abitato più antico e più grande del mondo, dimora storica di 40 monarchi, da quando Guglielmo il Conquistatore ne iniziò la costruzione nel 1070. Tuttavia, in rottura con la tradizione, la coppia, che prevede di trasferirsi dalla sua attuale casa con quattro camere da letto nel vicino Adelaide Cottage al Forest Lodge, in un angolo tranquillo del Windsor Great Park, non vivrà mai nel castello a poco meno di cinque chilometri di distanza. Non vivrà a Buckingham Palace o probabilmente in qualsiasi altro palazzo reale quando William diventerà re.
Il piano dei Galles è di diventare i primi re e regine a non vivere in un palazzo o in un castello in oltre mille anni di storia del regno nasce dal desiderio di creare una casa di famiglia il più normale possibile, non isolati nelle regge in cui i monarchi hanno vissuto per secoli, circondati da servi e cortigiani. Sotto il regno di William, si prevede che il numero di membri della famiglia reale in attività scenderà a cinque o sei, circa la metà del numero attuale e un terzo del numero impiegato durante il regno di Elisabetta II. "William non avrà cugini ad aiutarlo come ha fatto la Regina Elisabetta. Quindi dovrà lavorare in modo più intelligente", ha detto una fonte reale al The iPaper. È probabile che ciò significhi concentrarsi maggiormente su campagne ed eventi a breve termine che riuniranno diverse organizzazioni benefiche, piuttosto che sul re e sulla sua famiglia, ciascuno dei quali rappresentano centinaia di organizzazioni di volontariato.
Il principe George, dopo William prossimo erede al trono, assumerà i suoi doveri reali probabilmente dopo un periodo nelle Forze Armate, ma è ancora presto per dire con certezza se i suoi fratelli, la principessa Charlotte e il principe Louis, saranno membri lavoratori della famiglia reale. "William e Catherine sono genitori moderni. Possono avere le loro idee, ma credo che aspetteranno di vedere cosa vorranno fare i figli", ha detto un ex assistente della coppia, rifiutandosi – come molti altri – di escludere la possibilità che sia Charlotte che Louis possano in futuro intraprendere una carriera al di fuori della famiglia.
Un numero inferiore di membri della famiglia reale che lavorano e partecipano a meno impegni dovrebbe significare meno personale: i Galles attualmente impiegano 68 persone, circa la metà di quelle che lavoravano per Carlo quando era principe. Potrebbe anche significare un calo reale dei costi della monarchia e, potenzialmente, un risparmio per i contribuenti. Il Palazzo, già sensibile alle critiche sui costi della monarchia e preoccupato per la revisione del Sovereign Grant prevista per il 2027, sarà consapevole della necessità di risparmiare denaro.

(Adnkronos) - "La terribile situazione a Gaza ha mostrato a una nuova generazione quanto abbiamo bisogno di un'Europa più forte che promuove la pace". E' il richiamo che arriva dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini, enumerando le sfide a cui va incontro il progetto europeo, che "non è definito né completo", e il cui destino "dipende da ciascuno di noi".
"Sì, il mondo è cambiato. Sì, gli Stati Uniti sono più complicati di un tempo. Sì, la guerra in Ucraina aveva messo in luce la nostra dipendenza dalla Russia", enfatizza Metsola prima del riferimento a Gaza, sottolineando poi che "come ha detto Mario Draghi, la forza economica e il soft power dell'Europa non sono più sufficienti per garantire che resti un leader globale", ammonisce.
"Dobbiamo anche rivolgerci a un pubblico più giovane e più scettico sul ruolo dell'Europa nel tracciare una via d'uscita in Medio Oriente e a Gaza, dove la situazione resta orribile. Troppe vittime innocenti, gli ostaggi non sono ancora stati rilasciati, troppi bambini stanno pagando le conseguenze, ieri altri giornalisti sono stati uccisi. Questa situazione è intollerabile", scandisce la presidente. "Vogliamo che le uccisioni cessino, che la sofferenza finisca, che gli ostaggi vengano rilasciati. Non possiamo essere indifferenti. Lo dobbiamo questo a tutte le generazioni future, per aiutare a porre fine a questo ciclo di guerra perpetua. E questo è possibile", aggiunge.
Quindi torna a evidenziare che lo status quo dell'Ue "significa arrendersi, significa lasciare l'Europa ai margini. L'Europa non è stata mai spettatrice nel mondo e non dobbiamo mai abituarci ad esserlo. Siamo leader, dobbiamo solo avere il coraggio di prendere le decisioni necessarie. È tempo di smettere di guardare all'Europa così com'è e iniziare a costruire l'Europa come può e che può essere", prosegue Metsola, spiegando che all'Ue restano "solo due opzioni: un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l'irrilevanza. Io sostengo il cambiamento".
E per farlo l'Unione europea "deve diventare più agile, più veloce, più giusta, più capace di produrre risultati concreti per le persone", dice Metsola secondo cui "il primo passo per creare le condizioni per una crescita stabile e sostenibile" passa dal semplificare le regole, rafforzare il mercato unico e sviluppare il commercio".
"Approvare 13.000 provvedimenti legislativi nella scorsa legislatura contro solo 3.000 negli Stati Uniti frenerebbe chiunque dal poter guidare la strada verso il futuro. Chiunque", evidenzia la presidente del Parlamento europeo. "Su questo dobbiamo essere onesti con noi stessi, capire dove siamo andati troppo in fretta e dove invece non siamo andati abbastanza lontano", prosegue Metsola, sottolineando che "questa riflessione, questa consapevolezza che oggi deve guidare il nostro modo di governare, legiferare, il lavoro quotidiano che io e i miei colleghi svolgiamo nella vostra casa in Europa".
"L'Europa dovrebbe dare meno lezioni del tono moralista e agire di più", afferma la presidente del Parlamento europeo ricordando che le industrie europee "sostengono milioni di posti di lavoro".
"Io sono orgogliosa delle nostre industrie. Voglio sostenerle, non ostacolarle. In definitiva, il nostro principio è semplice: dove possiamo semplificare dobbiamo farlo, dove occorre correggerci e adattarci alle nuove realtà dobbiamo farlo. Questa è la direzione che stiamo dando al nostro lavoro", prosegue Metsola, riferendosi all'agenda di semplificazione.
"Lo stesso vale per il rafforzamento dei nostri mercati unici nei settori dell'energia, dei servizi bancari, dei mercati dei capitali, delle telecomunicazioni e della difesa. È così che potremo colmare il divario tecnologico con Stati Uniti e Cina: un'integrazione più profonda potrebbe sostenerla, ridurrebbe i costi, aumenterebbe gli investimenti e renderebbe più facile per le imprese operare in tutta Europa", spiega.
"Voglio essere inequivocabile: non esiste alleanza più solida, né sintonia democratica più profonda nella storia del mondo moderno, di quella tra Europa e America. Le nostre aziende sono fondamentalmente integrate, come sono i nostri stili di vita", aggiunge, spiegando che l'accordo commerciale provvisorio è un passo avanti per le nostre relazioni transatlantiche e per la fiducia tra i nostri due continenti" e promettendo che l'Eurocamera farà la sua parte esaminando a fondo l'accordo per garantire che funzioni per le imprese e i consumatori europei.
"Ma dobbiamo anche trasformare questa esperienza in un insegnamento. Dobbiamo guardare oltre, verso partnerships con Africa, con l'America Latina, basate su investimenti e relazioni commerciali solide. Questo è il messaggio che condivido in ogni Paese e che porterò al G7 dei presidenti del Parlamento in Canada la prossima settimana", aggiunge la presidente del Parlamento europeo.

(Adnkronos) - Sciolto il nodo del candidato governatore in Toscana, con l'investitura ufficiale del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, per il centrodestra restano ancora diverse partite da chiudere in vista delle prossime regionali. Una delle più delicate è quella del Veneto, Regione che la Lega punta a mantenere dopo lo stop alla ricandidatura del presidente Luca Zaia, fermato dal limite dei mandati.
Nonostante alcune aperture da parte di Fratelli d'Italia sull'ipotesi di un candidato leghista, la situazione resta in stallo, in attesa di un vertice tra i leader del centrodestra. Alla domanda se Fdi si sia decisa a sostenere un nome espresso dalla Lega, il senatore veneto Raffaele Speranzon, interpellato dall'Adnkronos, chiarisce: "Non mi pare proprio. C'è solo una frase che ha detto Luca De Carlo (intervistato da 'La Stampa', ndr): sarebbe uno straordinario atto di generosità verso la Lega. Come a dire: non lo escludiamo. Ma la questione non è affatto definita. Nella dichiarazione di De Carlo io mi ritrovo: nulla è escluso, ci mancherebbe. Fin dall'inizio abbiamo detto che non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno, tenendo però conto che Fdi, alle ultime elezioni, è stata la forza politica che ha raccolto la stragrande maggioranza dei voti di centrodestra in Veneto".
Il vice capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato rimanda la decisione al tavolo dei leader - Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi - che dovranno sciogliere definitivamente il nodo: "Rimandiamo tutto a quando, a livello di leader nazionali, si deciderà cosa fare. Da parte nostra, in questo momento, c'è grande serenità, con la convinzione che sarà scelto il miglior candidato possibile", spiega Speranzon, considerato a sua volta tra i papabili di Fdi insieme al coordinatore del Veneto De Carlo. "Non ne facciamo una questione di partito. L'unica certezza - insiste - è che il criterio per la scelta non sarà la casacca, ma le qualità del candidato".
Quanto all'ipotesi di una Lista Zaia - che la Lega, tra l'altro, avrebbe accantonato - resta lo scetticismo di Fdi: "Francamente - dice ancora Speranzon - non era mai successo che ci fosse una lista del presidente uscente senza che fosse candidato alla presidenza. Forse potrà esserci una lista del candidato presidente, ma è una valutazione che spetterà ai leader dei partiti". Diverso il discorso sulla candidatura di Zaia come capolista in tutte le province venete: "E' un'ottima notizia. La sua candidatura permetterà alla Lega di ottenere un ottimo risultato e al centrodestra, nel complesso, di non disperdere il consenso che Zaia ha saputo conquistare anche a livello personale. Ben venga".

(Adnkronos) - Un 64enne residente nel Campidano di Oristano è risultato positivo al virus della West Nile. Si tratta del nono caso umano di febbre del Nilo diagnosticato nel corso del 2025 nella provincia di Oristano. Come fa sapere la Asl di Oristano il sessantaquattrenne è ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano e le sue condizioni sono buone. Dopo l’accertamento, il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria, diretto da Maria Valentina Marras, ha fatto scattare immediatamente tutte le misure previste per il caso: indagine epidemiologica e circoscrizione dell’area dell’abitazione dell’uomo per consentire una disinfestazione più approfondita nel raggio dei 200 metri dalla stessa casa.
"Nelle scorse settimane erano risultati positivi al virus altri tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni, un ultraquarantenne e un ultranovantenne. Di questi otto contagiati, sei sono ancora ricoverati in diversi ospedali, mentre due sono stati dimessi e hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni", ricorda la Asl di Oristano sottolineando che "non esiste un vaccino per la febbre West Nile, né una terapia specifica. Per questo è fondamentale proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi adottando alcune precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara".
E' invece fuori pericolo la donna di 74 anni ricoverata la scorsa settimana nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Papardo di Messina per infezione da West Nile. I medici hanno sciolto la prognosi. "La paziente, ricoverata in degenza ordinaria e già da sabato in stato vigile - spiega Antonio Albanese, direttore dell'Uosd Malattie infettive del nosocomio - è stata sottoposta a ulteriori esami ematochimici e diagnostici, che hanno escluso la concomitanza di danni cerebrali importanti. Migliorata sia nell’orientamento sia nelle capacità vitali, resta ancora ricoverata per eseguire un ciclo di riabilitazione". Al pronto soccorso del Papardo la donna era arrivata giovedì scorso, dopo sei giorni a casa con febbre e rigidità alla nuca, una sintomatologia compatibile con un'encefalite. Esame sierologico e ricerca Rna virale sul sangue hanno fornito la diagnosi: infezione da virus West Nile. Immediata l'attivazione da parte della Direzione generale e della Direzione medica di tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali.
I campioni sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma ufficiale e il caso è stato segnalato all’Azienda sanitaria provinciale e all’assessorato regionale alla Salute per un'indagine epidemiologica. "La signora S.M. ha detto di risiedere in una zona infestata da zanzare e api", spiegano dall'ospedale Papardo, invitando ancora una volta i cittadini ad attuare le adeguate misure preventive come munirsi di repellenti per zanzare, indossare abiti coprenti, utilizzare zanzariere, evitare le ore critiche soprattutto all'alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive, eliminare i luoghi di riproduzione delle zanzare e svuotare i ristagni d'acqua.
"Le evidenze scientifiche nazionali e internazionali - concludono dall'ospedale - hanno dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza, volti al monitoraggio della circolazione del vettore infetto e alla sorveglianza attiva degli uccelli selvatici, nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus. La tempestività della diagnosi risulta cruciale per la cura e la guarigione del paziente".
Leggi tutto: West Nile, nuovo caso a Oristano: 64enne positivo al virus

(Adnkronos) - Un ritratto di famiglia al mare. Federica Pellegrini, in vacanza, ha condiviso un dolce scatto sui social che ritrae la piccola Matilde mentre osserva il papà, Matteo Giunta giocare a beach volley.
Matilde, nata a gennaio del 2024, sta crescendo in un ambiente dove lo sport è di casa. La mamma la porta spesso in piscina, non per spingerla a seguire le sue orme, ma per farle acquisire sicurezza in acqua fin da piccola. Matilde sta già muovendo i primi passi, o meglio le prime pinnate, senza l'aiuto dei braccioli. L'obiettivo, ha spiegato più volte la 37enne, è chiaro: "Sono una mamma che sa quanto importante sia imparare a nuotare bene e sapersi destreggiare in un elemento così complesso come l'acqua".
In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Federica Pellegrini aveva rivelato che il sogno di Matteo Giunta sarebbe quello di vedere la figlia alle prese con il tennis o con la pallavolo. E a giudicare dalla foto condivisa dalla campionessa non sembra affatto un'idea così lontana. Anzi, la piccola Matilde con lo sguardo fisso su papà e una posa curiosa e attenta, sembra già interessata al gioco.
Leggi tutto: Pellegrini, Matilde guarda papà Matteo giocare in spiaggia: l'orgoglio di Federica

(Adnkronos) - Con uno stand informativo e un evento aperto al pubblico, al Meeting di Rimini Acquirente Unico racconta la sua evoluzione e come continua a tutelare i consumatori, in particolare i più deboli. Dal 1° luglio 2024 è finita la 'Maggior Tutela': una svolta che ha riguardato milioni di famiglie, chiamate a orientarsi tra mercato libero, tutele graduali e servizi dedicati ai consumatori vulnerabili. "La sfida – ha spiegato l'Amministratore Delegato Giuseppe Moles – è stata comunicare in modo semplice concetti complessi, per accompagnare i cittadini in un cambiamento epocale". Da qui la campagna #Facciamoluce, diffusa su tv, radio, stampa e social.
Particolare attenzione è rivolta ai consumatori più fragili: over 75, famiglie con ISEE basso, persone con gravi problemi di salute o residenti in aree disagiate. Per loro, Acquirente Unico assicura forniture a prezzi equi e trasparenti, sfruttando strumenti come i contratti di lungo termine per proteggerli dalle oscillazioni del mercato.
Accanto a questo, i cittadini hanno oggi a disposizione strumenti digitali come il Portale Offerte, il Portale Consumi e lo Sportello per il Consumatore, utili per confrontare tariffe, monitorare i consumi e risolvere controversie in modo rapido. Sul fronte tecnologico, Egis Ligorio - Responsabile dell'Unità Sistema Informativo Integrato - ha posto l’accento sulla piattaforma che gestisce miliardi di dati tra fornitori, distributori e utenti."Il nostro impegno principale è la sicurezza – ha sottolineato – con investimenti in cybersecurity, intelligenza artificiale e formazione del personale".
La protezione, però, non è solo compito delle istituzioni. I cittadini devono fare la loro parte, imparando a riconoscere possibili truffe e a diffidare di chi chiede dati personali in modo sospetto. "Solo lavorando insieme – ha concluso Ligorio – possiamo costruire un mercato dell’energia più sicuro, trasparente e a misura di cittadino".
Leggi tutto: Energia, al Meeting Rimini Acquirente Unico illustra azioni tutela consumatori

(Adnkronos) - Si chiama verme a vite del Nuovo Mondo (New World screwworm), è una sorta di larva mangia carne, un parassita che divora tessuti vivi di animali a sangue caldo (uomo compreso). Nel Maryland le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno confermato la diagnosi di un raro caso umano e ora l'amministrazione Trump sta cercando di impedire la ricomparsa di questo parassita che era stato in gran parte eradicato dal bestiame negli ultimi 50 anni. Il caso, riporta il 'Washington Post' e diversi media Usa, è stato confermato il 4 agosto in una persona che era arrivata negli Stati Uniti da El Salvador. A spiegarlo è stato Andrew Nixon, portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani.
Il residente è guarito e non ci sono evidenze che abbia infettato altri esseri umani o animali, hanno puntualizzato le autorità sanitarie dello Stato in una nota.
A preoccupare, per il potenziale rischio di diffusione e l'impatto che avrebbe sull'industria del settore bovini, è però la recente epidemia di verme mangia carne del Nuovo Mondo (Nws) registrata in America Centrale. Le autorità sanitarie statali e federali hanno tenuto tuttavia a precisare che il caso del Maryland non è motivo di allarme e che i piani per un nuovo impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas mirano a mitigare le minacce globali derivanti dal parassita. "Il rischio per la salute pubblica negli Stati Uniti" legato al Nws "è molto basso", ha affermato Nixon.
Questo parassita può colpire soprattutto ferite aperte o non curate. Poiché non esiste un trattamento, "la prevenzione e la rapida rimozione sono fondamentali", secondo i Centers for Disease Control and Prevention. La scorsa settimana, il dipartimento Usa della salute e dei servizi umani ha autorizzato la Food and Drug Administration (Fda) a rilasciare autorizzazioni all'uso di emergenza per farmaci destinati a trattare o prevenire il verme mangia carne negli animali. Le recenti epidemie sia umane che animali in America Centrale e Messico hanno spinto le autorità statunitensi a intensificare nuovamente gli sforzi. La maggior parte delle infezioni negli Stati Uniti, incluso l'ultimo caso nel Maryland, viene contratta durante i viaggi nelle regioni tropicali e subtropicali, ricordano i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie).
"È qualcosa che abbiamo sconfitto una volta e che sconfiggeremo di nuovo", ha assicurato Phillip Kaufman, direttore del Dipartimento di entomologia alla Texas A&M University. Queste infezioni non sono contagiose, ha precisato. Una mosca femmina deposita fino a qualche centinaio di uova nella ferita di un mammifero e vola via. Le uova si schiudono in circa 12 ore e le larve si insinuano nella ferita e iniziano a nutrirsi di tessuto vivo, emanando un cattivo odore che può attirare altri insetti, ha illustrato l'eseprto. Una persona infetta dovrebbe recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico di base. Per gli animali, un veterinario deve estrarre meticolosamente le larve dalla ferita, disinfettare la zona, rimuovere il tessuto danneggiato e suturare la ferita, che dovrebbe chiudersi e guarire senza antibiotici.
Circa una settimana prima dell'identificazione dell'ultimo caso, il Dipartimento dell'Agricoltura ha annunciato un piano radicale per combattere il parassita, che il segretario all'Agricoltura Brooke Rollins si è impegnato a sradicare. A giugno, Rollins aveva reso noto il progetto da 8,5 mln di dollari di un impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas. Obiettivo: disperdere queste mosche sterili per impedire la riproduzione dei vermi. L'American Veterinary Medical Association ha esortato i veterinari e gli allevatori a cercare segni di infestazione, soprattutto negli animali che hanno partorito di recente, presentano ferite aperte o sono stati sottoposti a interventi chirurgici o procedure come la marchiatura.
Leggi tutto: Verme mangia carne, confermato caso umano di infezione

(Adnkronos) - “Sono profondamente amareggiata e molto delusa. Non solo da produttrice, ma da siciliana che ama la sua terra. Perché, adesso, sarò costretta a girare il film su Biagio Conte fuori dalla Sicilia”. Gloria Giorgianni, la produttrice a capo della società di produzione ‘Anele', non nasconde la sua delusione. Il progetto cinematografico dedicato a Fratel Biagio Conte, proposto dalla sua società, in collaborazione con Rai Fiction, prima non è stato ammesso al finanziamento da parte della Film Commission della Regione siciliana. Poi, fortemente voluto dal Presidente Renato Schifani, il finanziamento era stato inserito dalla Giunta nella recente manovra finanziaria. Ma in Commissione Bilancio furono stralciati una trentina di articoli, tra cui anche il finanziamento al progetto su Biagio Conte. E, alla fine, il film è rimasto senza finanziamenti. “La mia idea era di girare il film tutto in Sicilia – dice ancora Gloria Giorgianni in una intervista all’Adnkronos- fin dalla preparazione. Pensavamo di portare tutta la produzione a Palermo, con un indotto complessivo enorme. Invece, sono costretta a portare qui la produzione al minimo, forse per una settimana. Con quello che i nostri partner ci consentono. Il film lo riusciamo solo a fare grazie alla Rai e Rai fiction”.
“A questo punto dobbiamo girarlo in altro territorio- aggiunge - Significa rinunciare dal punto di vista imprenditoriale e delle risorse, rinunciare a un indotto e a una progettualità che dovrebbe partire dalle istituzioni. Questo è un film fortemente identitario. Non è la solita storia di mafia e antimafia”.
“Ho iniziato a pensare di fare il film nel 2024- racconta ancora Gloria Giorgianni - Essendo una palermitana, una siciliana, avevo pensato che fosse un film estremamente identitario per la cultura palermitana. Ma, soprattutto, perché è un racconto di solidarietà, di fratellanza, di comunità, perché Biagio Conte rappresenta questo. E ho sempre pensato che fosse importante raccontarlo soprattutto per un pubblico generalista, come è quello della Rai, e renderlo anche un momento per creare attorno al film, una progettualità. Che significa coinvolgere le scuole, fare dei progetti correlati. L’anno scorso avevo iniziato a cercare il Presidente per proporre il progetto. Dopo di che, abbiamo applicato il bando promulgato dalla Sicilia Film Commission. Il bando aveva un plafond di circa 3,6 milioni di euro e alla fine sono stati finanziato sette progetti su 22 progetti totali ammessi come finanziabili. Quindi, i primi sette sono stati finanziati, e gli altri 15, tra cui noi, sarebbero stati finanziabili perché avevano i punteggi corretti, ma non c’erano i soldi”.
Gloria Giorgianni ricorda ancora: “La Sicilia Film Commission ha un massimo di finanziamento fino a 750 mila euro a progetto, nelle altre regioni d’Italia le Film Commission danno somme inferiori ai film. In Calabria danno al massimo 500 mila, in Puglia al massimo 450 mila euro, in Piemonte 400 mila euro. Sarebbe stato opportuno, secondo me e anche secondo altri, magari distribuire le risorse e finanziare più film che la stessa Commissione ritiene finanziabile”. La Missione Speranza e Carità, l'organizzazione di volontariato fondata dal missionario laico morto nel gennaio 2023, dopo avere appreso della esclusione del progetto di Anele, aveva denunciato pubblicamente: “Siamo di fronte a una decisione incomprensibile, che lascia interdetti e solleva interrogativi profondi sia sulla visione culturale sia sulle priorità di chi è chiamato a valutare e sostenere le opere artistiche di rilievo sociale".
“Noi stiamo lavorando con la Missione Speranza e Carità- dice Gloria Giorgianni – e per questo li ringraziamo. Ci stanno raccontando tante cose di Biagio Conte, ci hanno messo in contatto con la famiglia. L’idea era di portare tutto il film a Palermo anche per un maggiore coinvolgimento della missione, usando le persone della missione come comparse, ad esempio”. Dopo la denuncia della Missione il Presidente della Regione Renato Schifani aveva assicurato che "nella prossima manovra finanziaria verranno inserite le risorse per finanziare il film". Ma l’articolo inserito dalla Giunta Schiani è stato poi stralciato in Commissione Bilancio all’Ars, insieme con altri articoli. Come apprende l'Adnkronos da ambienti della Regione, l’articolo "che prevedeva l’aumento delle risorse è già presente in un nuovo disegno di legge stralcio" che sarà all’esame "della Commissione Bilancio già dal 9 settembre". L'articolo in questione è il 17. “Ho incontrato Schifani a luglio – racconta – Giorgianni - l’ho ingraziato e mi ha confermato che avrebbe avuto intenzione di finanziare il nostro film, insieme con altri due, attraverso una manovra finanziaria. Da allora non ho più avuto modo di interloquire con il Presidente”.
“Facendo l’imprenditrice – prosegue Gloria Giorgianni - devo pianificare il lavoro. Il film si fa grazie alla Rai e al contributo della Fondazione Sicilia e della Banca Popolare di Ragusa, nostri partner, a dimostrazione che esistono anche delle interlocuzioni territoriali che portano contribuiti e delle adesioni. La mia intenzione era di portare il film tutto a Palermo e di fare una operazione non solo imprenditoriale ma anche narrativa, legata all’industria. Sono profondamente dispiaciuta e amareggiata del fatto che sono costretta a dovere impostare il film fuori dalla Sicilia e credo che per l’ennesima volta la città abbia perso una occasione di aderire a un racconto fortemente identitario e una operazione di imprenditoria culturale”.
“Prendo atto che in Sicilia non c’è cultura imprenditoriale - racconta ancora Gloria Giorgianni - Io faccio parte di quella generazione di chi è andata via dalla Sicilia. Ho provato a portare un film nella mia terra, un film che abbia un segno diverso dalla solita dialettica di mafia e antimafia. Questo è un altro elemento. Viene finanziata una miniserie su Matteo Messina Denaro. Constato che in Sicilia si fa molta fatica a fare impresa. Il fatto che non porto il film in Sicilia significa non coinvolgere maestranze locali. Fuori da Palermo e dalla Sicilia la storia di Biagio Conte non è molto conosciuta. Una storia di comunione, di pace, fratellanza”.
“Le Istituzioni politiche siciliane non si rendono conto del grande valore che ha il cinema, l’audiovisivo in questo momento storico – dice - le altre regioni lo stanno capendo e stanno creando un grosso indotto. Qui c’è ancora un grosso gap da colmare e dispiace che siano sempre quelli che accolgono, terra di conquista anche in questa settore”. E ricorda che questo film “ha il patrocinio del Comitato per le celebrazioni di San Francesco nel 2026, Biagio Conto è il San Francesco moderno dei nostri tempi, quale migliore occasione per raccontare una terra che sposa questo tipo di racconto. Io non mi aspetto niente. Purtroppo, oggi penso che chi fa imprenditoria in Sicilia è un vero eroe, e che le istituzioni siciliana riflettano sul fatto che fare impresa oggi è una delle forme di antimafia più alte, concreta. Non a parole”. E tornando sul finanziamento dice: “Mi aspettavo che anche le opposizioni potessero essere solidali rispetto a un tema così importante e urgente ma soprattutto verso una realtà, perché questo film vuole raccontare una realtà che esiste a Palermo e che molti non conoscono e che fotografa una delle necessità più urgenti del nostro tempo. Noi parliamo di un uomo che ha lasciato tutto per dedicarsi all’altro, per dare all’altro ciò che aveva lui. Sono valori su cui ha creato dei centri, che oggi accolgono centinaia di persone. Sono andata di recente a visitare la sezione femminile della Missione, e c’era una energia di pace e comunità, di positività. Questa è la Palermo che va avanti, di persone speciali come Biagio Conte e di persone che vanno avanti e che vanno raccontate”.
“Mi spiace che in regioni del Sud l’audiovisivo sia diventato uno dei settori più floridi - dice - Credo che vadano messe a punto le dinamiche che regolano questo settore ma soprattutto che si capisca che attorno a questo settore si possa creare tanto e meglio e che è il settore del futuro”. “E’ la prima volta che mi succede una situazione del genere - dice ancora Gloria Giorgianni - Ho appena fatto un film su Guareschi in Emilia Romagna, un film identitario, sono stata accolta. La Film Commission ci ha portato in giro a vedere i territori. Ha fatto in modo che ci mettessimo in contatto con gli stakeholder. I comuni si sono messi a disposizione. Come mai si arriva nella mia regione con un film che ha come produttrice me, palermitana, con una famiglia ben radicata in questa regione”. La regia è affidata alla palermitana Costanza Quatriglio, Daniele Ciprì, palermitano, alla fotografia e l’attore Alessio Vassallo. Sono tutti palermitani. Con Stefano Rulli alla sceneggiatura”.



(Adnkronos) - La trattativa di mercato tra il Milan e Victor Boniface è saltata pochi giorni fa, quando l'affare sembrava a un passo dalla chiusura. I rossoneri avevano sottoposto il giocatore a ulteriori test medici prima di decidere di evitare l'operazione, nonostante un accordo di massima con il Bayer Leverkusen per il trasferimento dell'attaccante a Milano. Il nigeriano, classe 2000, ha dovuto fare i conti con diversi infortuni in carriera. In particolare, con due rotture al legamento crociato del ginocchio destro. Una situazione che non ha convinto in pieno il Diavolo.
A spiegare il motivo dell'accordo saltato con il Milan è stato lo stesso Victor Boniface, al suo rientro in Germania dopo i test fatti a Milano: "Il trasferimento non ha funzionato a causa dei miei infortuni passati. Ho avuto due infortuni al ginocchio destro, e il problema persiste da molto tempo" ha detto il giocatore in una diretta sui social, come riportato dal quotidiano nigeriano Punch Sports Extra.
Boniface, nel corso della diretta in questione, ha anche raccontato le difficoltà superate in passato: "A un certo punto avevo rinunciato. Quando gli altri giocavano a calcio, io lavoravo solo per tornare a giocare. Dopo il mio secondo infortunio al legamento crociato anteriore, non volevo nemmeno più giocare a causa del dolore del primo e di quello che avevo passato durante il secondo. In quel periodo ho perso anche mia madre".
Leggi tutto: Boniface, il retroscena sul Milan: "Ecco perché è saltata la trattativa"


(Adnkronos) - Il castello delle principesse che svetta con le sue torri e le luci sfavillanti, l'incontro con Biancaneve e gli altri protagonisti delle favole più belle, la mitica carrozza di Cenerentola. "I sogni si possono avverare". Per tutti. "Volere è potere, un altro mondo è possibile", scrivevano a maggio 2024 sui social i genitori di Roberta, bimba di Milano - oggi 9 anni - affetta da una variante di una malattia rara, la displasia campomelica acampomelica. Le foto nel post la ritraggono sorridente nel suo abito da principessa con tutta la famiglia, durante la sua avventura francese a Disneyland Paris. Un sogno realizzato grazie al supporto dell'associazione 'Make-a-Wish Italia'. Quel viaggio è stato d'ispirazione per Maria Coppola e Fortunato Nicoletti, mamma e papà di Roberta, presidente e vicepresidente dell'organizzazione di volontariato 'Nessuno è escluso', i quali hanno deciso a loro volta di lanciare un progetto per altre famiglie: si chiama 'Anch'io… a Disneyland Paris!', prevede l'utilizzo del camper con cui l'ente ha già concretizzato il diritto alla vacanza di persone con disabilità e malattie rare, e sta già muovendo i primi passi.
"Tra agosto e novembre", infatti, "altre 3 famiglie che vivono una disabilità complessa potranno sognare" nel mondo colorato del parco divertimenti. "Una di queste è partita proprio ieri" e la protagonista del viaggio stavolta è un'adulta. Ma le richieste ricevute hanno già superato la decina, "anzi siamo intorno a quota 20". L'iniziativa, spiega Maria all'Adnkronos Salute, nasce da un'esperienza personale come tutti i nostri progetti, che poi vengono rimodulati e ripensati per le persone che ne usufruiscono. E' un'opportunità aperta a tutte le famiglie d'Italia. E' vero, noi facciamo capo a Milano, ma abbiamo anche vari delegati in altre città". Quando si convive con una disabilità grave o gravissima "sappiamo bene che ci sono delle difficoltà di gestione", "negli spostamenti ci si deve portare dietro una marea di presidi. Ecco, questa è stata la riflessione che ci ha spinto a ideare un progetto che prevede l'utilizzo del camper, in modo tale che la famiglia possa vivere in serenità questo momento senza avere il pensiero di dove mettere tutto quello che serve, cosa portare, e così via".
Viaggiare per queste famiglie è molto più complesso, scattano mille dubbi e domande. "Ti chiedi: 'Questo o quel presidio me lo faranno passare?'", racconta Maria. E poi le incombenze, "come le schede tecniche" e l'organizzazione dell'assistenza necessaria. "Per noi è stato impegnativo, soprattutto quando hai un aspiratore, un ventilatore, e in aeroporto ti controllano tutto e ti smontano tutto. Roberta, per esempio, è stata per 10 minuti senza i suoi ausili". Tutto questo "ci ha fatto scattare la molla, ed è scaturita la possibilità di avviare questo progetto", anche con l'aiuto e il lavoro di squadra di altre associazioni. Perché Disneyland? "Perché ci siamo resi conto che veramente è un posto magico - evidenzia la presidente di Nessuno è escluso - Rispetto ai vari parchi che ci sono è veramente accessibile, è pensato con accortezze che rispondono alle varie necessità delle persone con disabilità. C'è proprio questa contrapposizione: un parco giochi totalmente accessibile e una città, cominciando dalle metropolitane, molto meno accessibile".
Il messaggio è chiaro: "Tutti i bambini" hanno diritto a sognare e divertirsi. "Pensiamo che questa esperienza debba essere consentita anche a chi ha delle difficoltà logistiche, bambini che non possono prendere l'aereo, bambini che hanno una disabilità grave e pensano che non potranno mai vivere un'esperienza simile". Un modo per superare le barriere, i limiti, gli ostacoli che queste condizioni pongono e per realizzare concretamente il principio dell'inclusione. "Il viaggio a Disneyland Paris per Roby è stato il primo - racconta Maria - Mai avrei pensato che si riuscisse a farlo. E oggi dico che lo rifarei di nuovo, ma stavolta in macchina o in camper, con la sicurezza di avere tutto il necessario a portata di mano".
Il lavoro di squadra è stato la benzina del progetto. "Tutto questo - assicura la presidente di Nessuno è escluso - non si sarebbe potuto realizzare se non grazie ad un'altra mamma caregiver. Si chiama Barbara e ha una pagina social che si chiama 'Teo Story'. Lei ci aiuta nel percorso di agevolazione, di risoluzione dei problemi, per la riuscita del viaggio dalle prenotazioni all'accessibilità, dalle stanze alla conservazione dei farmaci e così via". Un'altra compagna di viaggio per il progetto è poi l'associazione 'Sofia nel Cuore', "che ci supporterà per una quota di questi viaggi, e va detto grazie alla scrittrice Valentina Mastroianni, mamma di Cesare", morto nel 2025 all'età di 6 anni per una malattia rara, la neurofibromatosi di tipo 1 (Nf1), che lo ha portato a sviluppare un tumore cerebrale, un glioma delle vie ottiche. "Valentina ha supportato il nostro progetto facendoci conoscere Sofia nel Cuore". E Cesare, scrive Nessuno è escluso nel suo profilo Fb, "vive ogni giorno nei cuori di tutti noi".
Le richieste ricevute da famiglie interessate al progetto 'Anch'io a Disneyland Paris' saranno valutate dando priorità proprio a chi ha delle necessità particolari per via di disabilità gravi. Viene pensato tutto nel dettaglio. "E' prevista, laddove è necessaria, un'assistenza infermieristica o di un operatore sociosanitario che accompagna la famiglia nella visita al parco divertimenti, o anche in certi casi assistenza telematica per far sì che, in caso di problemi, ci sia sempre h24, l'infermiera e il medico di turno per qualsiasi chiarimento e aiuto. Così ci si può sentire più tutelati, anche trovandosi in un'altra città".
L'impegno economico per realizzare ciascun viaggio è ovviamente significativo: "Per una famiglia di 4 persone siamo sui 2.500 euro, considerando il soggiorno di 3 giorni in hotel, l'ingresso al parco, e pappe, colazione, pranzo e cena. In più, se dovesse esserci la consulenza e l'assistenza di infermiere, oss o educatore, la paghiamo noi ed è un'altra voce a parte, pari a 3.000-3.500 euro", stima.
"Io e Fortunato - conclude Maria - crediamo che permettere a una famiglia che ha già delle grosse difficoltà di vivere momenti di spensieratezza e di magia sia veramente un carburante" per andare avanti anche nelle difficoltà. "Cosa speriamo? Che di questo progetto ne possano usufruire in tanti. Cercheremo di coinvolgere anche le istituzioni. E servono finanziatori. Il camper messo a disposizione è adibito per le esigenze della disabilità, l'abbiamo voluto allestire nel periodo del lockdown durante la pandemia di Covid. Ma in futuro ne vorremmo prendere uno di ultima generazione". Il progetto, insomma, va avanti. "E chi vuole aiutarci può farlo attraverso una raccolta fondi che abbiamo lanciato sulla piattaforma 'GoFundMe' (le informazioni sono sul sito di Nessuno è escluso, ndr)".
Altri articoli …
- Raro parto trigemino al Policlinico di Monserrato
- Sono 9 i casi di West Nile in Sardegna, contagiato un 64enne
- Russia, è crisi carburanti dopo raid Ucraina a raffinerie: isole Kurili senza benzina
- Bianca Balti, un anno dalla diagnosi di tumore: "Ora conosco il valore della vita"
- Neonato morto in casa a Cagliari, giovedì l'autopsia
- Dazi Usa-Cina, Trump minaccia "tariffe del 200%": negoziatore Pechino vola a Washington
- Lutto nel mondo dello sci, morta a 25 anni Chiara Arduino
- Italia-Belgio ai Mondiali di pallavolo: orario e dove vederla in tv
- Botulino, sequestrati dai Nas oltre 600 kg di conserve e succhi a rischio
- Scippano Rolex a turista a Porto Cervo, fermati due francesi
- Cagliari: Palestra in prestito dall'Atalanta, ora visite mediche
- Meeting Rimini, Engineering: Ia e tecnologie per transizione energetica efficace e sostenibile
- Sinner, oggi esordio con Kopriva agli Us Open: Jannik sorride nell'ultimo allenamento con Safiullin
- Gaza divide il Lido, nasce 'Venice for Israel' in risposa a 'Venice for Palestine'
- Us Open, il programma della terza giornata: da Sinner agli altri azzurri, i match di oggi
- Alcaraz: "Nuovo taglio di capelli? Mio fratello ha sbagliato con la macchinetta..."
- Attacchi antisemiti, Australia espelle ambasciatore Iran
- Rogo in azienda a Monastir, distrutti pagliaio e mezzi agricoli
- Terremoto al largo di Trapani, la scossa nel Tirreno Meridionale
- Israele, blocchi e nuove proteste dei parenti degli ostaggi. A Gaza "altri 20 morti dall'alba"
Pagina 277 di 803
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie