
(Adnkronos) - Chi guarda il calcio in tv con il pezzotto rischia di dover pagare un risarcimento a chi detiene i diritti. L'azione di contrasto alla pirateria digitale non si ferma e porta a segno un altro risultato importante che si concretizza in un'azione risarcitoria che i titolari dei diritti del calcio in Italia potranno promuovere nei confronti degli utenti illegali.
I titolari dei diritti hanno formalmente richiesto all'Autorità giudiziaria competente, e ottenuto, i nomi degli oltre duemila utenti (in 80 province italiane) abbonati a IPTV illegale già sanzionati dalla Guardia di Finanza negli ultimi mesi. Nei loro confronti potranno ora essere avviate azioni risarcitorie per i danni arrecati.
Gli utenti coinvolti erano stati identificati nell’ambito di un'operazione condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, coordinato dalla locale Procura. Le indagini avevano permesso di smantellare un’infrastruttura IPTV che trasmetteva contenuti in violazione della Legge sul Diritto d’Autore (n. 633/41), risalendo agli utilizzatori grazie a un’analisi dettagliata di dati anagrafici, bancari e geografici. L’autorizzazione della Procura competente ha consentito la trasmissione dei dati ai titolari dei diritti, che ora dispongono delle informazioni necessarie per poter agire in sede civile e amministrativa. Da inizio anno, sono quasi 2.500 gli utenti pirata sanzionati e oltre 3.000 sono quelli attualmente in fase di identificazione.
"Guardare illegalmente contenuti mette a rischio chi lo fa e colpisce lo sport alle radici. Non è furbo. Non è gratis. Non è senza conseguenze” commenta Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia. "Un’azione risarcitoria, che può ammontare a diverse migliaia di euro, equivale a circa dieci anni di abbonamenti legali. Tifare dallo stadio o da casa in modo legale è una scelta sicura per chi guarda e l’unico modo per tenere vivo lo spettacolo che amiamo. Un sentito grazie alle forze dell’ordine ed a tutte le istituzioni per il loro lavoro".
"La lotta alla pirateria non riguarda soltanto chi gestisce le piattaforme illegali: anche chi sceglie di utilizzarle deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto, con conseguenze reali", commenta Andrea Duilio, Ceo di Sky Italia. "Questi comportamenti illeciti non solo danneggiano i titolari dei diritti, ma minano interi settori economici e mettono a rischio il lavoro di tante persone. Solo una maggiore consapevolezza può contribuire a una svolta culturale che è ormai indispensabile".
"Si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che ‘chi sbaglia paga’ - ha affermato l'AD della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo -. Da oggi, infatti, chi sceglie di vedere contenuti piratati, oltre a essere perseguito e multato dalla Guardia di Finanza, dovrà risarcire i licenziatari dei diritti sfruttati illegittimamente. Finalmente volge al termine l’epoca dell’impunità: il cerchio intorno ai pirati digitali si stringe di mese in mese attraverso un cambio di passo decisivo nella lotta alla pirateria".
“Occorre segnalare un positivo effetto che il Corpo ha rilevato durante le fasi di notifica a domicilio delle sanzioni”, commenta il Gen. B. Crescenzo Sciaraffa, Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi, “emerge, infatti, la volontà di collaborare del sanzionato che, in alcuni casi, oltre a regolarizzare il pagamento della sanzione all’Erario, ha responsabilmente comunicato alle Fiamme Gialle nuovi dati e notizie sugli organizzatori delle illecite attività, consentendo di attualizzare le investigazioni sulla pirateria. La pirateria, infatti, costituisce un moltiplicatore di illegalità: alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata e danneggia il tessuto produttivo tecnologico nazionale, gli operatori corretti e gli utenti regolari”.
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(Adnkronos) - Tornano a crescere i suicidi in Europa: nel 2021 il suicidio ha rappresentato il 18,9% dei decessi tra le persone tra i 15 e i 29 anni, superando gli incidenti stradali (16,5%). "L'Italia, però, come altri Paesi dell'area del Mediterraneo, ha tassi più bassi rispetto all'Europa del Nord e dell'Est, dove sono in aumento. Nel nostro Paese registriamo un tasso di 7 suicidi ogni 100mila, con una differenza importante tra gli uomini - la maggior parte - e le donne. Sul perché nel Nord dell'Europa ci sono comportamenti suicidari più alti ci sono varie teorie: una rete sociale meno densa, il clima e le temperatura, in più anche il ruolo della religione che nei Paesi cattolici è ancora forte e impatta sullo stigma e quindi sulla scelta. Va però ricordato che per ogni suicidio ci sono 100 'sopravvissuti' che fanno i conti con la scomparsa delle persone e hanno effetti psicologici a seconda della vicinanza il numero è molto maggiore". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Maurizio Pompili, professore ordinario di Psichiatria presso Sapienza università di Roma e direttore dell'Unità operativa complessa di Psichiatria presso l'azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di Roma, che oggi è intervenuto in videocollegamento all'evento al Senato dedicato alla Giornata mondiale della prevenzione del suicidio, promosso da Telefono Amico Italia.
"Il punto centrale dal quale è fondamentale partire - spiega Pompili - è la piena consapevolezza che gli individui a rischio di suicidio, in realtà, non vorrebbero affatto morire; vorrebbero soltanto che il loro dolore mentale, diventato insopportabile, venisse alleviato. La prevenzione del suicidio, quindi, è possibile e il primo passo è riconoscere questa sofferenza e impegnarsi per alleviarla". Secondo lo specialista, un filtro importante è il lavoro sul territorio dei pediatri e medici di famiglia: "Si è visto in uno studio svolto in una piccola isola, quindi con una comunità ridotta e monitorata, che la loro formazione nella prevenzione ha un impatto sui tassi di suicidio e può fare la differenza. Ma in Italia c'è bisogno di fare cultura della prevenzione del suicidio, nelle scuole ad esempio, nei centri di aggregazione, mirando la comunicazione in base al target. Formazione e sensibilizzazione sono cruciali, perché più rendiamo gli operatori e la collettività consapevoli della problematica suicidaria, più stiamo lottando per ridurre questo fenomeno".
In Europa quali esperienze vanno nella direzione della prevenzione? "In Germania hanno puntato a un programma per contrastare gli istinti suicidari legati alla depressione - risponde lo psichiatra - Si è visto che nelle città dove veniva svolto un programma di formazione ai medici, ai caregiver e a vari gruppi a rischio i tassi di suicidio diminuivano".
In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, grazie a Telefono Amico i monumenti di alcune città italiane si accenderanno di luce blu, il colore simbolo dell'associazione. L'organizzazione ha presentato gli ultimi dati delle richieste d'aiuto e ha rilanciato alcune richieste alla politica. "In Italia, mediamente, ogni giorno si tolgono la vita 10 persone, oltre 300 al mese. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, il fenomeno è in costante crescita: il tasso registrato negli ultimi 2 anni analizzati dall'istituto di ricerca (0,40 suicidi ogni 10mila abitanti) è il massimo osservato dal 2015", ha evidenziato Telefono Amico.
Tuttavia, l'Italia attualmente non dispone né di un piano nazionale integrato per la prevenzione del suicidio né di un sistema di monitoraggio in tempo reale. E proprio questa è la richiesta di Telefono Amico: mettere in atto azioni concrete per prevenire il fenomeno dei suicidi, a partire dall'ascolto in tutti i settori. Nello specifico, Telefono Amico Italia propone: l'istituzione di un numero di pubblica utilità 24/7 per la prevenzione del suicidio; l'avvio di un piano nazionale con azioni coordinate tra scuola, sanità, lavoro e forze dell'ordine; una campagna nazionale anti-stigma e informativa; protocolli clinici nei pronto soccorso e nei centri di salute mentale per l'identificazione precoce, la valutazione, la gestione e il follow-up delle persone affette da comportamenti suicidari, e il coinvolgimento delle realtà del Terzo settore nei tavoli decisionali in modo che possano mettere a disposizione l'ampio bagaglio esperienziale costruito in decenni di relazioni dirette con persone che hanno tentato il suicidio, che sono state attraversate da pensieri suicidari o che hanno subito dei lutti a causa del suicidio.


(Adnkronos) - In Italia vengono registrati ogni mese 300 suicidi. "Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, il fenomeno è in costante crescita: il tasso registrato negli ultimi 2 anni analizzati dall'istituto di ricerca (0,40 suicidi ogni 10mila abitanti) è il massimo osservato dal 2015". A fare il punto oggimercoledì 10 settembre, a Roma in una conferenza stampa al Senato è stata l'associazione Telefono Amico Italia, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio che si celebra oggi.
"In particolare, nell'anno più recente monitorato, il 2022, sono stati registrati 3.934 suicidi; nel 2021 erano stati 3.870 e nel 2020 3.748. Nel 2022 c'è stato un incremento di casi di suicidio in quasi tutte le fasce di età, tranne quella 65-79 anni. Tra i più giovani - ha ricordato Telefono Amico Italia - l'ulteriore incremento registrato tra il 2021 e il 2022 ha fatto seguito a un aumento molto rilevante osservato tra il 2020 e il 2021 (+16%)". Tuttavia, l'Italia attualmente non dispone né di un piano nazionale integrato per la prevenzione del suicidio né di un sistema di monitoraggio in tempo reale. E proprio questa è la richiesta di Telefono Amico Italia: mettere in atto azioni concrete per prevenire il fenomeno dei suicidi, a partire dall'ascolto in tutti i settori.
Nello specifico, Telefono Amico Italia propone: l'istituzione di un numero di pubblica utilità che funzioni h24 7 giorni su 7 per la prevenzione del suicidio; l'avvio di un piano nazionale con azioni coordinate tra scuola, sanità, lavoro e forze dell'ordine; una campagna nazionale anti-stigma e informativa; protocolli clinici nei pronto soccorso e nei centri di salute mentale per l'identificazione precoce, la valutazione, la gestione e il follow-up delle persone affette da comportamenti suicidari, e il coinvolgimento delle realtà del Terzo settore nei tavoli decisionali in modo che possano mettere a disposizione l'ampio bagaglio esperienziale costruito in decenni di relazioni dirette con persone che hanno tentato il suicidio, che sono state attraversate da pensieri suicidari o che hanno subito dei lutti a causa del suicidio".
In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, Telefono Amico Italia organizza due appuntamenti per sensibilizzare sull'importanza di aprire un dialogo sul tema. Nella serata di oggi i monumenti di alcune città italiane si accenderanno di luce blu, il colore simbolo dell'associazione.
Domenica 14 settembre i volontari di Telefono Amico Italia scenderanno nelle piazze, con la nuova edizione dell'evento 'Non parlarne è 1 suicidio', per incontrare le persone e aiutarle a buttare quello che pesa e coltivare quello che fa fiorire. Ai passanti sarà chiesto di scrivere su un foglio ciò che nella loro vita è più difficile da affrontare (uno stato d'animo, ciò che li rende meno sereni) e di buttarlo in un cestino. Al contempo, su un foglio colorato potranno scrivere ciò che li aiuta a recuperare il proprio benessere, qualcosa che quindi deve essere seminato e curato come una piantina. Le persone avranno così modo di prendere consapevolezza di ciò che fa stare male e, allo stesso tempo, di pensare alle strategie che attuano per affrontare questi pensieri negativi. In cambio, verrà regalato loro un sacchettino di semi, come simbolo di rinascita e cura di se stessi.
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(Adnkronos) - Anche Federica Pellegrini è caduta nella trappola dei 'Labubu', i pupazzetti da collezione che negli ultimi mesi hanno fatto impazzire gli appassionati di tutto il mondo.
Tornata a casa dopo un giorno trascorso in viaggio per impegni lavorativi, la campionessa olimpica ha trovato ad attenderla una piccola, inaspettata sorpresa: il marito Matteo Giunta le ha regalato uno dei celebri pupazzetti alti 10 centimetri, riconoscibili per i denti aguzzi.
"Mio marito ha il potere di sorprendermi... ogni tanto. E alle 2 di notte dopo una giornata in viaggio... era proprio quello di cui avevo bisogno", ha scritto la Divina a corredo del video dove mostra il momento della 'rivelazione' del regalo.
Federica Pellegrini non rinuncia all'effetto sorpresa, nel video si copre gli occhi e poi scopre che il colore è bianco. Tra una risata e l'altra, si rivolge al marito: "Quanti soldi hai speso per questa min***ata?", ha detto shcerzando.
Un siparietto che ha conquistato tutti i follower di Pellegrini: "Scene di splendida normalità", ha scritto un utente. "L'errore di molti mariti è quello di dimenticarsi che a casa, oltre i figli, c'è anche la moglie da sorprendere con un regalino", ha aggiunto un altro.
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(Adnkronos) - Il tumore del seno, il più frequente in Italia in tutta la popolazione, in 10 anni ha fatto registrare un incremento dell'11% dei nuovi casi: erano 48mila nel 2014, ne sono stati stimati 53.686 nel 2024. D'altro canto, l'innovazione e i programmi di prevenzione hanno permesso di raggiungere risultati importanti, anche nella malattia metastatica dove la sopravvivenza mediana è migliorata di circa il 30% rispetto a 10 anni fa. Nei carcinomi mammari che esprimono la proteina Her2 e in quelli con recettori ormonali positivi, la sopravvivenza mediana nella fase metastatica supera i 5 anni. Alle principali novità nella diagnosi, chirurgia, radioterapia e trattamenti sistemici del carcinoma mammario è dedicata la 21esima edizione del convegno 'Advanced International Breast Cancer Course', che si apre domani 11 settembre a Padova, con la partecipazione di circa 150 esperti e la discussione multidisciplinare dei casi clinici.
"Nella neoplasia in fase iniziale, il potenziamento dell'efficacia della terapia ormonale si sta confermando come la strada da seguire - afferma Valentina Guarneri, direttore del convegno, direttore dell'Oncologia 2 dell'Istituto oncologico veneto Irccs e professore ordinario di Oncologia medica all'università di Padova - In particolare, lo scenario del trattamento adiuvante (cioè successivo alla chirurgia) del tumore della mammella con recettori ormonali positivi nel setting precoce si è molto arricchito. Oggi è possibile andare oltre la terapia adiuvante standard costituita da chemioterapia e terapia ormonale grazie all'arrivo di una nuova classe di farmaci, gli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti. Nelle pazienti a rischio intermedio-alto, in questo modo è possibile ridurre ulteriormente di circa il 25% il rischio di recidiva rispetto allo standard di cura". In questo contesto, sottolinea la specialista, "è fondamentale porre attenzione anche al tema dell'aderenza. Sappiamo infatti che molte donne interrompono prima del tempo la terapia ormonale. Dal primo al quinto anno dall'inizio della cura, la percentuale di adesione diminuisce del 25,5%, con conseguenze negative sulle probabilità di guarigione. La causa principale è rappresentata dagli effetti collaterali, che però devono essere sempre riferiti al clinico per modificare eventualmente la terapia. L'aggiunta degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti alla terapia ormonale adiuvante aumenta la complessità del trattamento. Per questo è fondamentale migliorare il livello di consapevolezza delle pazienti sull'assunzione delle cure nelle dosi e nei tempi indicati dall'oncologo".
"Stiamo andando verso la personalizzazione - prosegue Guarneri- anche nel trattamento neoadiuvante, che precede l'intervento chirurgico e che nei tumori con recettori ormonali positivi di solito è costituito dalla chemioterapia per le pazienti ad alto rischio. Oggi abbiamo la possibilità di individuare i pazienti che non necessitano di chemioterapia attraverso la valutazione dei profili di espressione genica con i test genomici. Questi test sono utilizzati nelle pazienti già operate, ma studi clinici ne stanno valutando l'utilizzo anche per la scelta del trattamento nel contesto neoadiuvante. Questo può aprire prospettive importanti, anche considerato che oggi abbiamo la possibilità di potenziare il trattamento endocrino neoadiuvante con l'aggiunta degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti o con nuovi farmaci antiormonali".
Un'altra nuova frontiera è rappresentata dagli anticorpi farmaco-coniugati, che stanno entrando in tutte le fasi del trattamento del tumore della mammella. "Combinano un anticorpo monoclonale con un chemioterapico e sono altamente selettivi per le cellule tumorali, riducendo le tossicità sistemiche - illustra l'oncologa - Oggi sono approvati nella malattia metastatica, ma la prospettiva di utilizzo anche nelle fasi iniziali è importante, grazie alla loro efficacia".
Nella neoplasia metastatica sono stati compiuti "importantissimi passi avanti", rimarca Guarneri. La chiave è "la scelta delle cure in base alla caratterizzazione molecolare e alla corretta sequenza delle terapie. Oggi - chiarisce - si possono utilizzare algoritmi di trattamento di prima, seconda, terza e quarta linea". I vantaggi per le pazienti sono evidenti. Infatti, "la sopravvivenza mediana di una donna con malattia metastatica è migliorata del 30% rispetto a 10 anni fa. E gli studi dimostrano che la sopravvivenza aumenta progressivamente in relazione alla disponibilità dei nuovi farmaci, a sottolineare l'importanza dell'innovazione. Oggi, soprattutto nel tumore Her2 positivo e in quello con recettori ormonali positivi, è possibile raggiungere sopravvivenze mediane nella fase metastatica che superano i 5 anni". Nella forma triplo negativa "sono più lenti i progressi, anche se si stanno evidenziando risultati significativi, grazie anche alla combinazione degli anticorpi farmaco-coniugati con l'immunoterapia in prima linea".
Il convegno Advanced International Breast Cancer Course approfondisce inoltre il ruolo della prevenzione attraverso stili di vita sani, fondamentale anche per le pazienti che hanno già ricevuto una diagnosi di tumore del seno. "I corretti stili di vita hanno un impatto sui risultati clinici delle cure - evidenzia Guarneri - Ad esempio, l'attività fisica può ridurre il rischio di recidiva nelle pazienti con malattia in stadio iniziale e può migliorare la sopravvivenza nella fase metastatica. Vi sono tipi particolari di dieta in grado di influire sull'efficacia della chemioterapia. Più in generale, è dimostrato che, soprattutto nei tumori a recettori ormonali positivi, il controllo del peso corporeo attraverso l'alimentazione corretta e l'attività fisica costante è associato a risultati clinici migliori. Il tessuto adiposo, infatti, è sede di produzione estrogenica e può limitare l'efficacia della terapia ormonale".
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(Adnkronos) - Si sono ritrovate a Monaco di Baviera le 40 Regioni appartenenti all'Automotive regions alliance (Ara), la realtà europea che raggruppa i territori manifatturieri più importanti del Continente e che hanno una presenza significativa di aziende del settore Automotive. A capo dell'Ara c'è la Lombardia con l'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi.
Le regioni si sono ritrovate per l’incontro annuale, la firma del nuovo Manifesto e in occasione dell'Iaa Mobility e soprattutto alla vigilia del grande appuntamento, la riunione strategica del settore, che si terrà il prossimo 12 settembre a Bruxelles e che vedrà, insieme a Ursula von der Leyen tutti i più importanti protagonisti dell'industria dell'auto; tutti ad esclusione di uno; un’esclusione che ha fatto notizia visto che si tratta proprio l'Automotive regions alliance. Una scelta molto criticata dalla Lombardia e da tutta l’Associazione, considerando soprattutto l’incidenza delle regioni sul Pil europeo, addirittura del 40%.
Per Guidesi è stata l'occasione sia per tracciare un primo bilancio del suo anno di presidenza sia per indicare le priorità sempre con l’obiettivo di difendere l’industria Automotive messa in grave difficoltà da decisioni 'ideologiche', come le ha definite lo stesso Guidesi, da parte della precedente Commissione e non corrette dall’attuale: Innanzitutto -ha spiegato durante il suo intervento- è importante sottolineare il fatto che la squadra si sia allargata arrivando a quota 40 regioni che nel loro complesso rappresentano l’Europa dal punto di vista geografico ma anche economico visto che sostanzialmente le 40 regioni insieme rappresentano praticamente la metà del Pil europeo. All’interno dell’Alleanza abbiamo creato sinergia e sintesi; allo stesso tempo si è riusciti a proporre alla Commissione europea documenti con idee e suggerimenti per raggiungere l’obiettivo di una mobilità sostenibile senza distruggere la competitività".
"Al momento, però -ha osservato Guidesi- la Commissione non è passata dall’ascolto alla concretizzazione e infatti, per ora, quasi nulla delle nostre proposte è stata messa in campo". Sul versante invece delle priorità, molte delle quali inserite nel nuovo Manifesto dell'Ara, il presidente Guidesi ha sottolineato quanto ormai sia doveroso e non più rimandabile l’attuare il principio di 'neutralità tecnologica'. A tal proposito una novità significativa introdotta nel nuovo Manifesto sottoscritto da tutte le 40 Regioni è la richiesta indirizzata alla Commissione di considerare anche i carburanti alternativi, come ad esempio i biocarburanti, nel raggiungimento di una mobilità sostenibile; una battaglia 'lombarda' che oggi trova ampia condivisione in Europa.
Altro elemento significativo inserito nel Manifesto e condiviso da tutti i partecipanti riguarda la dura presa di posizione rispetto all’esclusione di Ara alla prossima riunione strategica del 12 settembre: "Grave -si legge nel documento- che l’Alleanza non sia stata pienamente inclusa nel dialogo strategico sul settore automobilistico, nonostante il suo ruolo essenziale nella rappresentanza degli interessi regionali, e si ritiene che ciò costituisca un'occasione mancata per garantire che le istanze territoriali siano adeguatamente rappresentate"; anche in questo caso la Lombardia è stata tra i primi a denunciare la decisione definendola 'un pessimo segnale'.
Un ulteriore passaggio significativo sottolineato da Guidesi e ripreso, anche in questo caso nel documento, riguarda le 'auto storiche': "Si rimarca -si legge- che il quadro giuridico dell'Ue che fissa gli obiettivi climatici nel settore del trasporto su strada non si applica alle auto d'epoca, che svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione del patrimonio storico e culturale delle regioni automobilistiche d'Europa".
Altro elemento chiave della 'tesi lombarda' inserito nel Manifesto è quello sul metodo di calcolo delle emissioni: "Importante considerare -è il paragrafo specifico- il ruolo strategico della valutazione del ciclo di vita (Lca) nell'orientare lo sviluppo tecnologico; allo stesso tempo si ritiene fondamentale che l'Ue investa ulteriormente nell'innovazione relativa ai biomateriali, alla progettazione circolare e ai metodi di produzione a basso impatto per sostenere gli obiettivi climatici e il rinnovamento industriale regionale sia per i componenti automobilistici e l'assemblaggio di veicoli che per i componenti delle batterie e il loro assemblaggio".
"La Commissione europea -ha dichiarato il presidente di Ara- ora deve decidere se salvare l’industria automotive europea oppure fare morie l’intero comparto; o si cambiano le regole e l'impostazione attuale oppure lasceremo ai costruttori cinesi il monopolio; l'Europa invece si troverà a gestire tanti disoccupati visto che questo settore, tra diretti e indiretti, vale 13 milioni di posti di lavoro. Con il 'solo elettrico' -ha concluso- gli obiettivi ambientali si raggiungeranno solamente attraverso la desertificazione industriale. La Commissione decida, tempo non ce n’è più".
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(Adnkronos) - Novità per la Serie A. La partita Juve-Inter di sabato 13 settembre, in programma alle 18, sarà l'occasione per un debutto storico. Quello della Refcam, uno strumento che permetterà ai tifosi di sapere cosa vede l'arbitro in campo. Si tratta di una telecamera ultramoderna che consente di assistere all’evento-partita dal punto di vista privilegiato del direttore di gara. Il motivo? Lega Calcio Serie A è una delle Leghe professionistiche europee che è stata selezionata per la sperimentazione dell’utilizzo della Refcam nelle dinamiche di ripresa in occasione delle Competizioni ufficiali, in ottemperanza ai protocolli redatti da FIFA e IFAB, già testati nel recente Mondiale per Club.
"La micro-camera ad alta risoluzione, con il peso di soli 6gr., verrà montata alla base dell'archetto del microfono del Primo Ufficiale di gara - spiega la Lega Calcio in una nota - e sarà utilizzata nel corso del warm-up, in live durante il match, in occasione della preparazione dei calci di punizione e situazioni analoghe, o per mostrare replay dall’alto tasso di spettacolarità. Essendo la stessa ricompresa nel novero di camere a disposizione della produzione televisiva, sarà regolarmente consegnata come segnale isolato al Var".
“L’introduzione della Refcam nel nostro campionato rappresenta non solo un ulteriore passo nel percorso di innovazione che stiamo portando avanti con costanza e determinazione, ma soprattutto fornisce finalmente ai tifosi la reale prospettiva della vista dell'arbitro delle differenti azioni di gioco – ha spiegato Luigi De Siervo, Ad di Lega Calcio Serie A -. Il nostro obiettivo è, infatti, offrire al pubblico un’esperienza sempre più coinvolgente e immersiva, valorizzando lo spettacolo del calcio con prospettive inedite ed immagini esclusive. La Lega è da sempre in prima linea nell’adozione delle nuove tecnologie, consapevole del ruolo centrale che esse rivestono nell’evoluzione della fruizione televisiva, nella promozione del nostro prodotto a livello globale e nella trasparenza delle decisioni assunte dai direttori di gara".
Leggi tutto: Juve-Inter, debutta la Refcam: ecco come i tifosi sapranno cosa vede l'arbitro in campo

(Adnkronos) - È cominciato oggi, mercoledì 10 settembre, negli uffici del gabinetto regionale di polizia scientifica all’interno della Questura di Milano un nuovo ‘round’ dell’incidente probatorio, disposto dalla gip del tribunale di Pavia, Daniela Garlaschelli, nell’ambito della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi che vede indagato Andrea Sempio.
La giudice lo scorso 23 luglio ha conferito l’incarico al dattiloscopista Domenico Marchigiani per l’esaltazione delle impronte sulla spazzatura trovata nella villetta della famiglia Poggi, già analizzata nei mesi scorsi dalla perita genetista Denise Albani. Sui reperti sono state trovate solo tracce biologiche di Chiara Poggi e di Alberto Stasi, l’allora fidanzato condannato in via definitiva per l’omicidio.
“Andremo alla ricerca delle impronte latenti ma io credo che, se mai troveremo delle impronte, saranno corrispondenti a quelle dei Dna già rinvenuti. Quindi non la vedo una giornata così importante”, ha ammesso entrando in Questura Giada Bocellari, la legale di Alberto Stasi. Concorda Luciano Garofano, l’ex generale dei Ris oggi consulente di Andrea Sempio. “Visti i risultati che abbiamo ottenuto attraverso l’analisi del dna sul contenuto della spazzatura, siamo fiduciosi che non ci sia nulla riconducibile ad Andrea Sempio”, ha detto. “Non so ovviamente che cosa uscirà, però sono abbastanza sicura, anzi totalmente sicura, che non potrà uscire niente a discapito del nostro assistito che, ripeto, è innocente”, ha ribadito l’avvocato Angela Taccia, difensore del 37enne amico del fratello della vittima, oggi indagato per l’omicidio.

(Adnkronos) - Infortunio per Bad Bunny. Il cantante portoricano, icona mondiale del reggaeton con oltre 78 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, ha avvertito un forte dolore al ginocchio sinistro mentre si esibiva sul palco davanti a più di 20.000 spettatori del Coliseo di San Juan a Porto Rico.
Il momento dell'incidente è stato ampiamente condiviso sui social media: il cantante, vestito con una camicia gialla a pois blu e un paio di pantaloncini corti, stava saltellando sulle note di uno dei suoi successi quando, dopo un movimento brusco, si è fermato bruscamente, portandosi le mani al ginocchio e voltandosi di spalle al pubblico, visibilmente provato.
Nonostante il dolore, Bad Bunny - il cui vero nome è Benito Antonio Martínez Ocasio - ha stretto i denti ed è riuscito a portare a termine l’intero concerto, ricevendo il plauso dei fan per la sua determinazione. Tuttavia, nessun comunicato ufficiale è stato rilasciato fino ad ora sulle condizioni del suo ginocchio o sulle eventuali ripercussioni sul resto della tournée.
Il concerto di lunedì 8 settembre rientrava nell'evento "No Me Quiero Ir de Aquí" ("Non voglio andarmene da qui"), una serie di 30 spettacoli consecutivi a Porto Rico, iniziata l'11 luglio e in programma fino al 14 settembre. Di queste, nove date sono riservate esclusivamente alla popolazione locale, un gesto molto apprezzato dai suoi concittadini.
Secondo il 'Wall Street Journal', la serie di concerti ha avuto un impatto economico superiore ai 200 milioni di dollari sull'economia locale, confermando lo status di Bad Bunny come uno degli artisti più influenti al mondo.
Nei due mesi della di eventi, numerose celebrità hanno fatto la loro comparsa al Coliseo di San Juan. Tra i presenti, anche le star del calcio Kylian Mbappé e Achraf Hakimi, oltre agli attori Penélope Cruz, Javier Bardem, Austin Butler e Jon Hamm.
In attesa di sapere se l'infortunio comprometterà il calendario futuro, i fan europei si preparano già per il suo arrivo nel Vecchio continente: Bad Bunny si esibirà il 1° luglio 2026 alla Défense Arena di Parigi e il 4 luglio allo Stadio Vélodrome di Marsiglia. La forte domanda ha spinto l'organizzazione ad aggiungere una seconda data parigina il 5 luglio, dopo che oltre 500.000 persone hanno tentato di acquistare i biglietti.
Per ora, i fan sperano in un pronto recupero della superstar del reggaeton, augurandosi che l'incidente di San Juan resti solo un piccolo contrattempo in una carriera costellata di successi.
Leggi tutto: Paura per Bad Bunny, infortunio al ginocchio durante il concerto

(Adnkronos) - Dopo Capri e Ponza, il viaggio di "D'Autore" approda in Liguria. Venerdì 12 e sabato 13 settembre la cornice di Villa Tigullio a Rapallo ospiterà la terza edizione di Liguria D'Autore, rassegna ideata e curata da Valentina Fontana e promossa da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico fondata dalla stessa Fontana insieme a Tiberio Brunetti. Patrocinata dal ministero del Turismo, con il supporto della Regione Liguria e dal Comune di Rapallo, la manifestazione conferma la formula che unisce contenuti, connessioni, notizie e luoghi iconici, chiamando a raccolta leader politici, rappresentanti del mondo delle imprese, intellettuali e giornalisti per interpretare le "mutazioni" che attraversano il nostro Paese e il mondo. Non semplici cambiamenti politici o sociali, ma vere e proprie mutazioni culturali, che ridisegnano linguaggi, identità, appartenenze e nuove forme di potere
Liguria D'Autore affronterà il tema contaminando registri e linguaggi: una prima serata molto focalizzata sull'attualità - politica, economica e geopolitica - e una seconda che amplia lo sguardo, portando al centro anche le storie, i paradossi, le ironie e le contraddizioni del nostro tempo. Perché raccontare il presente significa dare voce non solo ai numeri dell'economia e ai palazzi della politica, ma anche a quelle dimensioni sociali e culturali che definiscono l'Italia di oggi. Venerdì 12 settembre i lavori si apriranno alle 18 con i saluti del sindaco di Rapallo Elisabetta Ricci. Subito dopo, il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini sarà intervistato da Davide Desario, direttore dell'Adnkronos, sul futuro del Made in Italy, tra dazi, innovazione e competitività. Temi che rimarranno al centro del confronto tra Luca Colombo, Country Director Italy di Meta, Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance, e Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano e autore di "Disordine - Le nuove coordinate del mondo".
Poi spazio al confronto politico con Claudio Scajola, ex ministro e sindaco di Imperia, intervistato da Sabrina Scampini e Davide Desario, cui seguirà il confronto con Paola De Micheli, deputata del Pd e Maria Cavo, deputata di Noi Moderati. Sempre Sabrina Scampini intervisterà anche il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, a un anno di distanza dal suo insediamento in Regione. La prima giornata si concluderà con due momenti di alto profilo: la lectio di Massimo Deandreis, direttore generale di SRM Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, sugli scenari geopolitici legati all'economia marittima del Mediterraneo, e l'intervista al professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'IRCCS Policlinico San Martino di Genova e autore del libro "Essere Medico - Come l'empatia aiuta a guarire", sul rapporto tra scienza, opinione pubblica e comunicazione.
Sabato 13 settembre, sempre alle 18, la serata si aprirà con un confronto d'eccezione tra Paolo Mieli, fresco autore de "Il prezzo della pace", e Matteo Renzi, leader di Italia Viva e autore de "L'influencer", sul "prezzo" della politica. Seguirà l'intervista al Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, condotta da Davide Desario e da Michele Brambilla, direttore de Il Secolo XIX, sul ruolo dell'Italia come hub infrastrutturale e logistico nel Mediterraneo. Un tema cruciale oggi che le reti e le infrastrutture non sono più semplici cornici tecniche, ma diventano nuovo spazio pubblico, sociale ed economico, capace di ridisegnare la comunicazione, sostenere l'economia globale e plasmare una società sempre più interconnessa.
A seguire spazio all'ironia pungente di Federico Palmaroli, autore di "Nun fate caso ar disordine" noto al grande pubblico come Osho, e al dialogo su "La Repubblica dell'ipocrisia" con Giuseppe Cruciani, con il nuovo libro "Ipocriti", e Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia e autore di "Perché l'Italia è di destra", moderati da Sabrina Scampini e Lucia Scajola. Il gran finale sarà invece dedicato a un confronto sul rapporto tra informazione e costume con Simona Ventura, Giovanni Terzi e Gianluigi Nuzzi, che rifletteranno sul rapporto tra informazione, spettacolo e costume raccontando l'Italia attraverso la cronaca di tutti i colori, in una conversazione che intreccerà televisione, giornalismo e vita pubblica.
"Con Liguria D'Autore - spiega Valentina Fontana, Ad di Vis Factor - portiamo nella Riviera di Levante la nostra formula di dialogo e approfondimento, che unisce luoghi esclusivi e protagonisti delle grandi trasformazioni del nostro tempo. Dopo Capri e Ponza, la Liguria rappresenta un nuovo tassello di guesto percorso culturale che racconta l'Italia nelle sue sfide e nelle sue eccellenze".
Leggi tutto: Al via venerdì 'Liguria d'autore': tra gli ospiti Bucci, Renzi e Rixi

(Adnkronos) - 'Il Diavolo veste Prada' arriva a Milano. La città della moda si prepara ad accogliere il sequel di uno dei film più iconici di sempre. Secondo quanto rivelato da Milano Finanza, dall’1 al 16 ottobre 2025 le riprese de Il Diavolo Veste Prada 2 si terranno nel capoluogo lombardo.
La produzione sarebbe alla ricerca di circa 2000 comparse e i casting sono già aperti. La selezione, tuttavia, non è aperta a tutti ma richiede dei requisiti specifici. I candidati devono avere più di 30 anni e devono essere professionisti già attivi nel settore della moda, della comunicazione o dell'organizzazione degli eventi.
Una scelta coerente con lo stile del film, che punta a ricreare un contesto autentico.
Leggi tutto: 'Il Diavolo veste Prada' arriva a Milano, si cercano 2000 comparse: i requisiti

(Adnkronos) - L'articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico su cui è stata fondata la Nato prevede che "le parti si consulteranno ogni volta che, a giudizio di una di esse, sia minacciata l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti". A invocare la consultazione dei Paesi nel Consiglio del Nord Atlantico (il Nac), è stato il Premier polacco Donald Tusk nel suo intervento in Parlamento dopo le violazioni dello spazio aereo la notte scorsa da parte di droni provenienti dalla Bielorussia.
Secondo l'Alleanza Atlantica, l'articolo 4 è stato invocato solo sette volte dalla creazione della Nato nel 1949 e l'ultima volta è stato il 24 febbraio del 2022, il giorno in cui è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina da Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia. La prima volta, era stato il 10 febbraio del 2023, quando la Turchia aveva chiesto consultazioni sull'assistenza difensiva della Nato nell'evento di una minaccia alla sua popolazione o territorio in seguito al conflitto in Iraq.
Il Nac, il consiglio in cui sono rappresentati tutti i Paesi alleati previsto dall'articolo 9 del Trattato, ha autorità politica effettiva e potere decisionale, supervisiona i processi politici e militari relativi alle questioni di sicurezza che interessano l'intera Alleanza. Le decisioni vengono adottate per consenso. "Il Consiglio - recita l'articolo - deve essere organizzato in modo di riuscire a riunirsi tempestivamente in qualsiasi momento".
Leggi tutto: Droni russi in Polonia, Varsavia invoca articolo 4 della Nato: cos'è e cosa prevede


(Adnkronos) - Sono aperte le selezioni per la nuova edizione dell’Academy di Fnm Autoservizi, una proposta per nuovi autisti rivolta a persone con età minima di 21 anni che prevede un’assunzione a tempo determinato part time per tutta la durata del periodo di formazione finalizzato al conseguimento della patente D e Cqc, con costi totalmente a carico dell’azienda, la successiva trasformazione a tempo indeterminato full time e un premio di ingresso di 3.000 euro. I nuovi autisti che completeranno il percorso dell’Academy, che vedrà il suo avvio entro gennaio, saranno inseriti in servizio sulle linee di Fnma nelle province di Como e Varese.
Il percorso formativo ideato da Fnma, che si svolgerà presso le sedi di Saronno e Tradate, prevede una iniziale assunzione a tempo determinato con contratto part time come operatore di esercizio con il parametro 140 del contratto Ccnl Autoferrotranvieri per conseguire la patente D e Cqc con tutti i costi sostenuti dall’azienda. La retribuzione prevista è di circa 800 euro mensili. Al termine di questo periodo, a coloro che avranno superato positivamente gli esami e ottenuto l’idoneità, verrà proposta l’assunzione a tempo indeterminato.
Al nuovo assunto verrà richiesto di sottoscrivere l’impegno di restare in servizio presso Fnma per almeno tre anni e sarà riconosciuto inoltre un premio di ingresso di 3.000 euro che sarà corrisposto in tre diverse tranche: 1.000 euro all’assunzione dopo il conseguimento della patente, 1.000 euro al 18esimo mese successivo all’assunzione, l’ultima tranche di 1.000 euro al 36esimo mese dopo l’assunzione. Un significativo pacchetto welfare che comprende ticket restaurant, servizi per la salute, l’educazione dei figli, la formazione e il tempo libero affianca e completa la retribuzione per i nuovi autisti. La selezione aperta da Fnma è rivolta a tutte le persone con 21 anni compiuti, dotate di diploma di scuola secondaria di primo grado, patente B, conoscenza della lingua italiana e idoneità fisica e psico-attitudinale alla mansione. Si richiedono inoltre la disponibilità a lavorare su turni, passione per la guida e una buona predisposizione alle relazioni interpersonali. E' possibile candidarsi alla selezione compilando il form dell’annuncio pubblicato online: https://joblink.allibo.com/ats3/job-offer.aspx?DM=1954&ID=97248&LN=IT&FT=554&SG=2
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(Adnkronos) - I giovani nativi digitali, ossia coloro che appartengono alle generazioni z e alfa, affrontano situazioni di difficoltà e dinamiche molto diverse da chi era adolescente quando la televisione era ancora quella con il tubo catodico. Che si tratti infatti di relazionarsi con i coetanei e con gli adulti, di confrontarsi con gli altri o di dinamiche affettive, l’avvento delle nuove tecnologie, social network in testa, e il mutamento della società hanno profondamente cambiato gli equilibri che un tempo caratterizzavano l’età dell’adolescenza.
Il confronto non è più solo con i compagni di classe, ma con un ventaglio infinito di influencer e creators dalle vite apparentemente perfette, fatte di vacanze esotiche ed abiti di lusso, che instillano in alcuni un senso di inadeguatezza e insoddisfazione crescente; il bullismo non è più limitato alle mura della scuola o al cortile dell’oratorio ma è anche digitale - il cyberbullismo appunto - e spesso celato dietro l’anonimato; il dialogo con gli adulti di riferimento, come genitori e insegnanti, è spesso messo in crisi dalle incomprensioni e la scarsità di educazione rispetto alle relazioni affettive e sessuali complica ulteriormente la strada verso l’età adulta.
Per aiutare i giovani a vivere con maggior serenità un presente complesso e farli sentire ascoltati e compresi, ActionAid entra nelle scuole medie e superiori con il progetto Youth4Love, sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e parte del programma decennale della no profit per la prevenzione e il contrasto delle disuguaglianze educative. Le attività di Youth4Love hanno le città di Roma, Milano e L’Aquila nell’anno scolastico 2024-2025. Dal dialogo con gli studenti nelle scuole della Capitale è emersa in modo particolare l’esigenza di una formazione sull’educazione all’affettività e alla sessualità, rivolta non solo agli studenti e alle studentesse, ma anche al personale docente e scolastico.
“L’educazione sessuale e affettiva non si affronta nelle scuole italiane - spiega una studentessa dell’Istituto Cine Tv Rossellini di Roma - e questo è veramente deludente e deprimente”. Avendo maggiore educazione e informazioni in merito “si evitano gravidanze indesiderate e anche malattie sessualmente trasmesse - aggiunge - È quindi molto importante avere un’educazione sotto questo punto di vista. Poter avere nelle scuole un consultorio, con una persona esterna qualificata ad ascoltare e guidare i giovani “ci permetterebbe di sentirci tutti più tranquilli, ci aiuterebbe ad esprimerci e a raccontare anche quello che non vogliamo dire ai genitori o ad altri familiari”. Una riflessione condivisa da circa il 90% degli oltre 14mila ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni intervistati da ActionAid e Webboh. Solo il 10,2% del campione ritiene invece che le istituzioni rappresentino il loro punto di vista in tema di educazione alla sessualità, all’affettività e alle relazioni. La stragrande maggioranza è invece convinta che sarebbe necessario integrarla nei programmi didattici, creando così nelle scuole un ambiente sicuro dove potersi confrontare e sentirsi ascoltati da professori ed esperti in materia.
Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto di ActionAid ha mostrato infatti grande sensibilità verso il tema, esplorando anche possibili connessioni con i servizi presenti sul territorio che durante i laboratori ha avuto occasione di incontrare, come spiega Alessandro Personè, educatore di ActionAid Italia coinvolto nel progetto: “Quella dell’educazione all’affettività e alla sessualità è la principale richiesta venuta dagli alunni, una richiesta che i nostri decisori politici stanno ignorando. I giovani vorrebbero riceverla da figure esterne, esperte e laiche, che possano aiutarli e accompagnarli in questo percorso, che non deve essere incentrato solo in ambito biologico ma che parli anche di consenso e rispetto. Con questi giovani abbiamo intrapreso un percorso di crescita, le loro fragilità sono diventate una potenza collettiva. Il sogno più grande che ci portiamo a casa è quello che, magari dopo questo progetto, la scuola possa prendere seriamente in carico queste richieste e trasformarle in azione”.
Dalle richieste degli studenti, ActionAid ne ha infatti formulate di politiche, che prevedono “la formazione obbligatoria co-progettata per docenti e alunni di tutti i cicli scolastici con personale esperto, autonomo e laico” e che sia garantito “l’ascolto e la reale partecipazione degli studenti nella definizione di azioni, strategie, programmi e politiche a livello scolastico, locale e nazionali”.
Leggi tutto: Roma, ActionAid promuove educazione affettiva e contrasto a violenza nelle scuole
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