(Adnkronos) - Funzionari del Cremlino e il ministero della Difesa russo hanno annunciato che le forze di Mosca hanno raggiunto il confine tra l'oblast' di Donetsk e la regione, non ancora dichiarata annessa dalla Russia, di Dnipropetrovsk, dove stanno conducendo operazioni offensive. Il ministero ha reso noto che elementi della 90ª Divisione Corazzata russa hanno raggiunto il confine occidentale dell'oblast', dove continuano a portare aventi la loro offensiva.
L'Institute for the Study of War (Isw), nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, mette a confronto il nuovo successo di Mosca con le parole del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che sempre ieri ha confermato che le forze russe "hanno iniziato un'offensiva" nell'oblast' di Dnipropetrovsk e soprattutto ha minacciato che coloro che non riconoscono le attuali 'realtà della guerra' sul campo di battaglia durante i negoziati riceveranno nuove realtà sul campo". In altre parole: "Meglio che, in sede di trattativa, Kiev si 'accontenti' della situazione 'de facto', prima che sia costretta ad accettare condizioni ben peggiori, con altri territori da cedere a Mosca".
I funzionari del Cremlino hanno ripetutamente affermato che qualsiasi negoziato per porre fine alla guerra deve considerare le "realtà sul campo" (un riferimento all'attuale linea del fronte in Ucraina) - ricorda il think tank americano - per chiedere che l'Ucraina ceda alle richieste della Russia sotto la minaccia di ulteriori richieste russe. Un milblogger russo ha affermato ieri che le forze russe hanno raggiunto il confine tra l'oblast' di Donetsk e Dnipropetrovsk a nord-ovest di Horikhove (a sud-est di Novopavlivka) e sono avanzate a sud-est di Muravka (a nord-est di Novopavlivka), a ovest di Kotlyarivka (a est di Novopavlivka) e a ovest e sud-ovest di Bohdanivka (a sud-est di Novopavlivka). Al momento della stesura di questo documento, l'Isw non ha rilevato prove geolocalizzate di queste presunte avanzate in prossimità del confine dell'oblast' di Dnipropetrovsk.
L'Isw aveva previsto nel novembre 2024 che il comando militare russo potrebbe avanzare nella parte più sud-orientale dell'oblast' di Dnipropetrovsk per interdire le linee di comunicazione terrestri ucraine che supportano le posizioni di Kiev nell'oblast' di Donetsk e per circondare queste posizioni a supporto della più ampia campagna russa per la conquista dell'intero oblast' di Donetsk".
"Il portavoce del Gruppo di forze ucraino Khortytsia, il colonnello Viktor Trehubov - prosegue l'Isw - ha dichiarato ieri che i combattimenti continuavano in direzione di Novopavlivka, ma solo nell'oblast di Donetsk. Il portavoce di una brigata ucraina operante nell'area ha affermato che le forze russe non hanno attraversato il confine tra l'oblast di Donetsk e Dnipropetrovsk. Il quotidiano ucraino Suspilne ha riportato che il rappresentante dello Stato maggiore ucraino Andriy Kovalev ha dichiarato che le affermazioni secondo cui le forze russe avrebbero attraversato il confine sono 'disinformazione russa' e non vere. I dati del Fire Information for Resource Management (Firms) della Nasa mostrano anomalie termiche e infrarosse rilevate dai satelliti lungo il confine tra il Donetsk e il Dnipropetrovsk, e le immagini satellitari raccolte il 7 e l'8 giugno mostrano la comparsa di nuovi crateri di artiglieria vicino al confine con il Dnipropetrovsk".
"I dati Firms e i crateri di artiglieria vicino al confine indicano missioni di artiglieria nell'area e non sono incoerenti con le dichiarazioni ufficiali ucraine sulla continuazione dei combattimenti nell'oblast' di Donetsk a est del confine. L'Isw ritiene che l'attuale attività tattica russa nelle vicinanze dell'oblast' di Dnipropetrovsk sudorientale sia una continuazione degli sforzi offensivi russi in corso nel Donetsk sudoccidentale, non l'inizio di una nuova importante operazione offensiva per conquistare territorio operativamente significativo nel Dnipropetrovsk. Funzionari russi hanno ripetutamente segnalato che il Cremlino nutre ambizioni territoriali più ampie in Ucraina, incluso il Dnipropetrovsk".
"I funzionari russi hanno chiesto alla Russia di controllare le aree del fiume Dnipro che attraversano l'oblast di Dnipropetrovsk e invocano regolarmente il concetto di 'Novorossiya' del Cremlino, che include tutta l'Ucraina orientale e meridionale. Isw ha osservato che nel maggio 2025 la Russia stava definendo le condizioni per stabilire un controllo permanente sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi, suggerendo che Mosca potrebbe pianificare di occupare e annettere l'oblast di Dnipropetrovsk. Il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino, il colonnello Pavlo Palisa, ha anche dichiarato il 5 giugno che la Russia intende occupare l'intera Ucraina sulla riva orientale del fiume Dnipro, compresa l'oblast orientale di Dnipropetrovsk, entro la fine del 2026".
Leggi tutto: Ucraina, Russia potrebbe chiedere nei negoziati annessione Dnipropetrovsk: l'analisi
(Adnkronos) - Leone d'oro alla carriera dell'82esima Mostra internazionale d'arte Cinematografica della Biennale di Venezia (27 agosto-6 settembre 2025) alla leggendaria attrice statunitense Kim Novak ('La donna che visse due volte', 'Picnic', 'Una strega in paradiso').
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera. Per l'occasione, sarà presentato in prima mondiale il documentario 'Kim Novak's Vertigo' di Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell'attrice. Kim Novak, 92 anni, nell'accettare la proposta, ha dichiarato: "Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d'oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia".
A proposito di questo riconoscimento, il direttore Alberto Barbera ha affermato: "Assurta al ruolo di diva senza averne l'intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall'esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles, non molto tempo dopo. Un sistema che l’attrice non ha mai smesso di criticare, scegliendo i suoi ruoli e anche il suo nome. Costretta a rinunciare a quello di battesimo, Marilyn Pauline, perché associato alla Monroe, si batté per conservare il cognome, accettando in cambio di tingersi di quel biondo platino che fece epoca. Indipendente e anticonformista, creò una propria casa di produzione e scioperò per rinegoziare uno stipendio molto inferiore a quello dei suoi partner maschili".
"All'esuberante bellezza, alla capacità di dar vita a personaggi ingenui e discreti ma anche sensuali e tormentati, al suo sguardo seducente e talvolta dolente - continua Barbera - deve l'apprezzamento di alcuni dei maggiori registi americani del momento, da Billy Wilder (Baciami stupido), a Otto Preminger (L'uomo dal braccio d’oro), Robert Aldrich (Quando muore una stella), George Sidney (Incantesimo, Un solo grande amore, Pal Joey) e Richard Quine, con il quale diede vita ad alcune indimenticabili commedie romantiche (Criminale di turno, Una strega in paradiso, Noi due sconosciuti, L'affittacamere). Ma la sua immagine resterà per sempre legata al doppio personaggio di La donna che visse due volte di Hitchcock, diventato il ruolo della sua vita. Il Leone d’oro alla carriera intende celebrare una star libera, una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia prima di ritirarsi in un ranch nell’Oregon per dedicarsi alla pittura e ai cavalli".
Kim Novak, l'ultima delle grandi stelle del cinema dell'epoca d'oro, che fu la star numero uno al box office mondiale nel 1958, 1959 e 1960, vive oggi come una felice leggenda. A dispetto della sua fisionomia glamour, pochi sanno che è stata la prima donna ad avviare una propria società di produzione nel 1958. Sapeva che così poteva avere il controllo, e non le interessava essere una marionetta di Harry Cohn alla Columbia. Cohn diceva di aver "fabbricato Novak per rendere nervosa Rita Hayworth".
La sua brillante interpretazione in 'La donna che visse due volte' di Alfred Hitchcock, con James Stewart, è diventata indimenticabile e continua oggi a emozionare e ossessionare il pubblico. 'La donna che visse due volte' è stato definito il miglior film mai realizzato dal BFI e da altri autorevoli sondaggi, ed è stato il primo film a diventare parte della Library of Congress. I film di Kim Novak sono oggi considerati dei veri classici: 'Picnic' (1955), 'L'uomo dal braccio d'oro' (1955), 'Pal Joey' (1957), 'La donna che visse due volte' (1958), 'Una strega in paradiso' (1958). Tutti questi titoli hanno contribuito a rendere Kim Novak la star numero uno al box office mondiale tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60. Le sue performance toccanti e segnate dalla "vita vera", non sono mai state tratteggiate per il periodo in cui furono realizzate. Purtroppo il suo lavoro di attrice non è stato sempre apprezzato dalla critica dell'epoca. Tuttavia, Novak viene tuttora considerata autentica e importante, sopravvivendo così alla prova del tempo per il pubblico di tutto il mondo. Negli ultimi anni, i critici hanno cambiato idea e hanno precipitosamente riscritto le loro opinioni sulle sue interpretazioni.
E' diventata una leggenda vivente, guadagnandosi la giusta collocazione nella storia del cinema, con il rispetto e la stima della critica e dell'industria. Kim Novak è stata premiata dal Festival di Toronto nel 2015, dal Festival di Praga nel 2014 e dal Festival di Cannes nel 2013. È stata anche insignita dell’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino. Nel 2003 le è stato assegnato l'Eastman Kodak Archives Award per il suo contributo al cinema (in precedenza erano stati premiati Greta Garbo, Audrey Hepburn, James Stewart, Martin Scorsese e Meryl Streep). È apparsa due volte sulle copertine delle riviste Life, Look e Time e in tutte le principali pubblicazioni dal 1955 ad oggi. Kim Novak non ha mai scelto di diventare un'attrice.
Da giovane ricevette due borse di studio grazie alle quali frequentò il prestigioso Chicago Art Institute. Durante il suo secondo semestre al Wright Junior College nella sua città natale, Chicago, accettò un impiego estivo viaggiando da una grande città all'altra, lavorando come modella con il nome di Miss Deep Freeze. Quando il tour finì a San Francisco, lei e un'altra modella decisero di fare una deviazione a Hollywood, dove ottenne un ruolo da modella nel film La linea francese (1953), con Jane Russell. Lì fu notata da un talent scout che le offrì un contratto con la Columbia Pictures. Cosa insolita per una nuova attrice appena scritturata, le sono stati assegnati nel suo primo anno di attività, dal capo della Columbia Harry Cohn, i ruoli da protagonista in Criminale di turno (1954) e 5 contro il casinò (1955). Cohn, una persona molto dura, era interessato a lanciare la sua carriera come minaccia per la sua stella ribelle, Rita Hayworth. Invece, Novak e Hayworth diventarono amiche, entrambe con carriere di grande successo.
Dopo la morte di Harry Cohn, lo studio frenò per un certo periodo, incapace di trovare o offrire sceneggiature di qualità degne della Novak. Lei valutò attentamente le insidie della perdita della propria identità, così come il possibile rischio di perdere la vita stessa, come accadde con Marilyn Monroe. Pertanto, trovò il coraggio di abbandonare fortuna e fama alla ricerca di un proprio io, volendo dimostrare che una donna indipendente valeva abbastanza per farcela da sola. Si è stabilita in una dimora sulla scogliera sull'Oceano Pacifico vicino a Carmel, in California, chiamata Gull House, dove ha lavorato per sviluppare il proprio talento come artista visiva. Ha sposato il suo primo marito, l'attore britannico Richard Johnson, nel 1965. Hanno divorziato dopo un anno. Dopo diversi anni vissuti da sola, ha sposato il dottor Robert Malloy, l'amore della sua vita, un veterinario equino. Hanno creato un paradiso personale che hanno chiamato Wingsong sul fiume Rogue, nel sud dell'Oregon, rispettando e prendendosi cura della natura selvaggia che hanno esplorato a cavallo, insieme ai loro cani e ad altri animali. Le opere d’arte di Kim Novak sono state esposte e omaggiate in una retrospettiva sul suo lavoro dal prestigioso Butler Museum of American Art a Youngstown, Ohio, dove alcuni dei suoi pezzi sono in mostra permanente. Le sue opere sono state esposte anche alla San Francisco Historical Society e al Museo Nazionale di Praga. Il Butler Museum ha pubblicato un libro sulla sua vita e sulla sua arte nel 2020. Kim Novak ha dipinto opere che simboleggiano l'influenza che su di lei hanno avuto sia l’infanzia travagliata, sia il periodo a Hollywood. È stato solo dopo la fine della sua carriera nel mondo dello spettacolo, che le è stata diagnosticata la bipolarità. Dopo la morte del marito nel 2020 per un tumore, ha dedicato la sua vita alla pittura e alla scrittura di poesie. Ha pure continuato a coltivare il sogno di cavalcare il suo cavallo preferito, Poet, e a vivere in casa con i suoi tre cani da salvataggio.
Leggi tutto: Mostra Venezia 2025, la leggendaria attrice Kim Novak Leone d'oro alla carriera
(Adnkronos) - Salvare i pronto soccorso toscani e la rete del 118 per garantire a tutti i pazienti una presa in carico sicura ed efficace. E' l'appello lanciato dal sindacato dei medici Cimo che ha organizzato a Firenze, insieme all'Anaao Assomed, sindacato dei medici dirigenti del Ssn, e con il patrocinio dell'Ordine provinciale dei medici, l'evento 'Una rete emergenza urgenza tra territorio e ospedale: soluzioni per oggi e per domani'. Nel corso dell'evento, rappresentanti dei sindacati di categoria, delle società scientifiche, delle aziende sanitarie, politici e medici dell'emergenza-urgenza hanno raccontato cosa significa oggi lavorare in un pronto soccorso o su un'ambulanza.
Numerose - si legge in una nota - le proposte avanzate dalla Cimo alla Regione per risolvere criticità ormai strutturali che potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti che chiedono supporto e assistenza ai servizi d'emergenza, sia ospedalieri che sul territorio: l'istituzione di un quarto Lea (Livelli essenziali di assistenza) dedicato esclusivamente all'emergenza-urgenza, che racchiuda in un'unica filiera, con finanziamenti adeguati, il 118, i pronto soccorso, la medicina d'urgenza, gli Obi (Osservazione breve intensiva) e i reparti di terapia semintensiva; un'adeguata valorizzazione del personale sanitario in modo da rendere nuovamente attrattivi, per i professionisti, i pronto soccorso, consentendo al contempo ai medici che operano sulle ambulanze di poter diventare dipendenti, ma di continuare a lavorare sul territorio; la previsione di postazioni del 118 anche nelle aree più periferiche e disagiate e non solo negli ospedali, per garantire a tutti i cittadini toscani interventi tempestivi e sicuri.
"I servizi di emergenza-urgenza, sia in ospedale che sul territorio, sono di fondamentale importanza per garantire la salute dei cittadini, perché in queste circostanze è in gioco la vita stessa dei pazienti - afferma Morando Grechi, segretario Cimo Toscana - I mezzi di soccorso avanzato devono essere in numero congruo, avere personale adeguato. Non possiamo pensare che chiudere delle postazioni di soccorso, come sta avvenendo sempre più spesso, non abbia conseguenze. Si allungano i tempi per dare assistenza a chi chiede aiuto: è la sopravvivenza stessa del paziente ad essere a rischio. E se la situazione dell'emergenza territoriale è critica - sottolinea - è ancora più drammatica quella dei pronto soccorso, dove i medici in servizio sono la metà di quanti dovrebbero essere e mancano posti letto: sono le conseguenze di un decennio di tagli alla sanità. In queste condizioni non si riesce più a dare un'adeguata risposta alle esigenze di salute della popolazione. Molti pazienti rinunciano per le lunghe attese".
"Non è un problema nuovo - aggiunge Lorenzo Preziuso, presidente regionale della Federazione Cimo-Fesmed - il personale manca da oltre un decennio. Tutti i provvedimenti presi finora non hanno portato a risultati concreti. Non possiamo accettare che servizi essenziali come questi si basino ormai solo sull'adesione volontaria dei medici a turni aggiuntivi. E' fondamentale che su questi temi si avvii un confronto immediato con le istituzioni regionali e siano presi provvedimenti coraggiosi e concreti, se vogliamo continuare ad assicurare a tutta la popolazione cure adeguate, soprattutto nelle situazioni critiche e urgenti".
"La rete dell'emergenza-urgenza in Toscana - conclude il sindacalista - va evidentemente riformata, ma questo non può essere fatto senza tenere in adeguata considerazione il punto di vista dei medici e dei professionisti sanitari che la animano. Ci auguriamo - conclude - che il vivo dibattito scaturito da questo convegno arrivi alle porte di Palazzo Strozzi Sacrati, e che si avvii immediatamente un percorso di riforma che ponga al centro la tutela della salute dei cittadini".
Leggi tutto: Sanità, sindacato medici Cimo: "In Toscana pronto soccorso e 118 in crisi"
(Adnkronos) - Sono 155 i pedoni morti dal 1° gennaio 2025, con 102 maschi e 53 femmine, di cui ben 78 avevano più di 65 anni, la metà del totale. Sono stati 43 i decessi a gennaio, 31 a febbraio. A marzo 32 vittime. Ad aprile 19, con un trend in calo rispetto al 2024, quando in tutto il mese furono 24. Maggio chiude con 22 decessi, con tendenza in calo rispetto al maggio 2024 quando furono 36. Otto i decessi all'8 giugno. Complessivamente nei primi 5 mesi dell'anno 2025 sono deceduti 147 pedoni, a fronte dei 169 dell'anno precedente, con un calo del 12%. Sono i dati dell'Osservatorio Pedoni Asaps - Sapidata. Nel 2023 sono morti 485 pedoni, come comunicato da Istat, mentre la stima preliminare Asaps del 2024 ha portato 475 decessi sulle strade italiane.
In testa per numero di decessi c'è il Lazio (27 di cui ben 18 a Roma), poi la Lombardia con 23. Seguono la Campania e l'Emilia Romagna con 13, e Sicilia con 11. Gli investimenti mortali avvenuti sulle strisce pedonali sono stati complessivamente 72 dal 1° gennaio. Nell'ultima settimana 7 i decessi tra gli utenti più vulnerabili. Dodici gli episodi di pirateria contati da Asaps da inizio anno, con il conducente fuggito dopo aver investito il pedone.
(Adnkronos) - Potrebbe essere stata uccisa, soffocata, la neonata di circa sei mesi ritrovata morta sabato pomeriggio a Villa Pamphili a Roma. È questa al momento l'ipotesi degli inquirenti alla luce dell'autopsia svolta ieri.
Risposte sull'identità e sulla possibile parentela tra la neonata e la donna trovata anche lei senza vita nella villa a breve distanza sono attese nelle prossime ore dall'esame del Dna. Sul corpo della donna, ritrovata coperta da un sacco, sono presenti vistosi tatuaggi, uno con un teschio su un surf e un altro floreale. Dall'esame autoptico sulla donna non sono emerse lesioni esterne evidenti.
Sul caso vertice in Procura oggi a Roma tra inquirenti e investigatori. Presenti alla riunione il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, il pm Antonio Verdi, titolari dell’inchiesta, e i vertici della Squadra Mobile.
Leggi tutto: Neonata trovata morta a Villa Pamphili, forse strangolata
(Adnkronos) - Sostenibilità ambientale e innovazione nella logistica: sono questi i cardini della partnership tra Barilla, Nicolosi Trasporti e Vulcan, che da anni collaborano per ridurre l’impatto ambientale della filiera alimentare. Dal 2020, le spedizioni su gomma verso la Sicilia e parte del Nord Italia firmate Barilla sono affidate a Nicolosi Trasporti, realtà siciliana, oggi Società di Benefit, che ha scelto di investire in una flotta interamente alimentata a Gnl e Bio-Gnl, quest’ultimo ottenuto da scarti agricoli.
Con circa 5.000 viaggi all’anno, Nicolosi contribuisce in modo significativo alla riduzione delle emissioni climalteranti, rendendo tangibile l’impegno green di Barilla. Un ruolo chiave lo gioca anche Vulcan, storico operatore italiano con oltre 50 anni di esperienza nella distribuzione di gas naturale liquefatto e pioniere nella creazione di una filiera certificata del Bio-Gnl. È grazie alla sua infrastruttura - tra cui numerose stazioni di rifornimento in Italia e in Europa - e al sistema di tracciabilità Vulcancard, che Barilla può contare su dati trasparenti e certificazioni ufficiali.
Il sistema consente infatti di intestare all’azienda i certificati di Garanzia d’Origine emessi dal Gse, documentando con precisione la riduzione dell’impronta carbonica del trasporto. Il percorso di Vulcan verso la sostenibilità è stato segnato da tappe importanti, come la prima distribuzione di Bio-Gnl in Italia nel 2020, trasportato direttamente da una bioraffineria. Oggi Vulcancard è accettata in oltre 150 stazioni in Italia e 150 stazioni europee.
Da parte sua, Nicolosi Trasporti integra il suo impegno ambientale con un modello logistico che comprende la produzione di energia rinnovabile. I depositi, tra cui quello di Catania, sono alimentati da impianti fotovoltaici, mentre il primo impianto privato di Lng in Sicilia, di proprietà dell’azienda, rappresenta un ulteriore tassello nella transizione ecologica del settore.
Negli ultimi due anni, l’uso di centinaia di tonnellate di Bio-Lng da parte di Nicolosi - anche grazie alla collaborazione con la Società Italiana Gas Liquidi Spa Vulcan - ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti, come le Garanzie d’Origine, che attestano l’utilizzo di fonti rinnovabili e il relativo recupero energetico in termini di MWh.
Sfide attuali e prospettive future del trasporto sostenibile sono state al centro dell’evento del 4 giugno dal titolo: 'Trasporto: sfide e cambiamenti in atto', organizzato da Barilla, Nicolosi Trasporti e Vulcan. Dopo un momento conviviale presso la stazione di servizio bio-Lng gestita da Tanzi Aurelio Petroli, l’evento è proseguito presso l’Academia Barilla di Parma, dove si è svolta una tavola rotonda incentrata sulle opportunità e criticità del trasporto sostenibile.
Leggi tutto: Sostenibilità, Barilla-Nicolosi Trasporti-Vulcan: insieme per logistica alimentare
(Adnkronos) - Un ragazzo di 29 anni è caduto in un canale in via Camerona, a Cerano (Novara) ed è annegato. Inutili i soccorsi. Sul posto i sanitari del 118 e i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo. In corso le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti.
(Adnkronos) - Da oggi, lunedì 9 giugno, arriva il nuovo trio di agenti immobiliari toscani di ‘Casa a prima vista’. Dieci puntate inedite in onda dal lunedì al venerdì alle 20:30 su Real Time e disponibile on demand su discovery+.
Dopo il successo con gli agenti di Milano e Roma - Ida, Gianluca e Mariana, Nadia, Corrado e Blasco - ‘Casa a prima vista’ arriverà anche nella patria di Dante e del genio di Leonardo da Vinci, tra colline verdeggianti, litorali mondani e città medievali, nelle quali il nuovo trio di agenti – Moira, Nico e Matteo – si sfiderà per soddisfare le richieste di clienti in cerca della casa dei loro sogni in Toscana.
La formula del programma è sempre la stessa, che ha reso ‘Casa a prima vista’ il programma rivelazione dell’ultima stagione, rivalutando nel pubblico la figura dell’agente immobiliare, grazie alla professionalità, alla determinazione e all’ironia dei suoi protagonisti.
In ogni puntata, una volta raccolte le indicazioni di clienti molto esigenti, i tre agenti – divisi tra Roma, Milano e ora anche la Toscana - si metteranno alla ricerca della casa ideale: mentre ognuno di loro presenterà la propria proposta, gli altri due colleghi, appostati poco distanti nel van del programma, commenteranno la visita, svelando retroscena e segreti del mestiere. Alla fine, chi tra i tre agenti avrà convinto di più l’acquirente vincerà la puntata, aggiudicandosi il premio in denaro.
Saranno tante le location a fare da sfondo alle ricerche dei tre nuovi agenti: Moira Quartieri, una 'peperina' con trent’anni di carriera alle spalle, una folta massa di ricci, uno stile che non passa inosservato e una personalità diretta ed empatica.
Nico Tedeschi, figlio d’arte - lavora nell’agenzia immobiliare di famiglia - ragazzo ironico, eclettico e versatile, con la battuta pronta e un’attitudine a rispondere alle critiche con una certa disinvoltura.
Matteo Nencioni, sognatore e appassionato del proprio lavoro, con un passato da dj alle spalle, era un predestinato del mondo immobiliare fin dall’infanzia, quando i suoi amici disegnavano navicelle spaziali, lui case.
Leggi tutto: 'Casa a prima vista' arriva in Toscana, da oggi su Real Time: chi sono gli agenti
(Adnkronos) - Raffica di droni ucraini sulla Russia, secondo quanto riferisce Mosca. Il ministero della Difesa ha reso noto che i sistemi di difesa aerea russi ieri sera hanno abbattuto 49 droni ucraini in sette regioni russe. "Nella notte del 9 giugno, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto e intercettato 49 velivoli senza pilota ucraini", ha affermato il dipartimento.
Raid di droni di Kiev anche contro una fabbrica di componenti per l'elettronica nella regione russa della Chuvashia, mille chilometri a nord est dal confine con l'Ucraina. Non ci sono state vittime. Il lavoro è stato sospeso brevemente dopo che due droni si sono schiantati sul sito della Vniir, uno dei maggiori produttori di componenti per l'elettronica del Paese, e altri due in un campo agricolo nelle vicinanze, ha reso noto il governatore, Oleg Nikolaev. La fabbrica si trova a 600 chilometri a est di Mosca.
Mentre i militari russi hanno colpito una base aerea ucraina nella regione di Rivne, dove erano dislocati aerei lanciamissili a lungo raggio e un arsenale missilistico, secondo quanto riferito alla Ria Novosti da Sergei Lebedev, coordinatore della resistenza filorussa di Mykolaiv.
Leggi tutto: Ucraina, raffica di droni sulla Russia. Mosca colpisce base aerea
(Adnkronos) - Cina e Stati Uniti di nuovo al tavolo dei negoziati. Dopo i colloqui di Ginevra di maggio e la telefonata tra Xi Jinping e Donald Trump, delegazioni delle due superpotenze si incontrano a Londra nel tentativo di allentare le tensioni nella guerra commerciale dopo la fragile tregua di 90 giorni nello scambio di dazi e controdazi e nel contesto di continue frizioni. La sede dei colloqui non è stata resa nota. A rappresentare gli Usa ci sono il segretario al Tesoro, Scott Bessent, il segretario al Commercio, Howard Lutnick, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer. La delegazione cinese è guidata He Lifeng, vicepremier e zar dell'economia cinese fedelissimo di Xi che resterà nel Regno Unito fino a venerdì.
"Vogliamo che Cina e Stati Uniti continuino ad andare avanti con l'accordo raggiunto a Ginevra", ha detto a Fox News la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Nei giorni scorsi Trump ha accusato la Cina di violare l'accordo di Ginevra. "L'Amministrazione ha monitorato il rispetto dell'accordo da parte della Cina e speriamo si vada avanti per colloqui commerciali più approfonditi", ha aggiunto Leavitt.
E in queste ore alla Cbs il capo del Consiglio economico nazionale, Kevin Hassett, ha spiegato che gli Stati Uniti vogliono ripristinare il flusso di minerali critici, alla base di molte tecnologie, ai livelli precedenti l'escalation della guerra commerciale. "Le esportazioni di minerali critici sono a un ritmo superiore rispetto a quanto fosse, ma non ai livelli che abbiamo concordato a Ginevra", ha precisato. Un portavoce del governo britannico ha ricordato che il Regno Unito, che ospita i colloqui dopo la Svizzera, "sostiene il libero scambio". "Siamo sempre stati chiari sul fatto che una guerra commerciale - ha ripetuto - non è nell'interesse di nessuno". Per la Cina l'esito dei negoziati dipenderà dalla "sincerità" degli Stati Uniti, come ha scritto il tabloid nazionalista Global Times, citando He Weiwen del Center for China and Globalization.
Pagina 219 di 769