
(Adnkronos) - "Possiamo essere orgogliosi dei risultati che, in un contesto di grande incertezza, il nostro Paese ha conseguito". Lo ha affermato oggi il ministro dell'Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in collegamento al Salone del Leasing 2025, in corso a Milano.
"Non sono in sé i miliardi di interessi passivi risparmiati, non sono le promozioni delle agenzie di rating, non sono neanche i tassi di crescita sempre in terreno positivo - ha sottolineato il ministro -. A renderci orgogliosi deve essere la consapevolezza di avere intrapreso il percorso giusto e che quindi dobbiamo consolidare con responsabilità e serietà. Continueremo a farlo per il tempo che abbiamo davanti e contiamo sul vostro supporto".
"Nel primo semestre del 2026 dovranno completarsi gli interventi del Pnrr. Da questi potrà avvenire un'ulteriore accelerazione degli investimenti. E la necessità di investire non si fermerà certo a giugno del 2026".
"Voglio richiamare l'importanza del percorso di risanamento finanziario che porterà il deficit sotto il 3% e, auspicabilmente, l'Italia fuori dalla procedura europea per il deficit eccessivo, speriamo già nel 2026, così come il miglioramento del rating sovrano e la discesa lineare dello spread ridottosi di 170 punti base in tre anni. Anche le sottoscrizioni dell'emissione del Btp valore che sono un segno tangibile della fiducia degli italiani proprio verso il nostro Paese" ha aggiunto. Se anche il quadro geopolitico e commerciale "si stabilizzasse", le aspettative "potrebbero ulteriormente migliorare e tradursi in una espansione più forte dell'attività economica, che i nostri fondamentali giustificherebbero in modo pieno"ha concluso il ministro.
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(Adnkronos) - L'innovazione tecnologica sta ridefinendo il modo di pensare, organizzare ed erogare l'assistenza sanitaria, con un impatto diretto e profondo sui servizi alla persona e nel welfare sanitario. Affronta questo tema la terza diretta della serie di webinar promossa da Cadiprof - dal titolo 'Sanità digitale, telemedicina e intelligenza artificiale. Trasformazione tecnologica e innovazione', in collaborazione con Adnkronos, per celebrare '20 anni di impegno e tutele per i lavoratori degli studi professionali'. Dopo aver parlato di 'Prevenzione e corretti stili di vita' e di 'Sostenibilità e non autosufficienza', l'iniziativa della Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori degli studi professionali - venerdì 24 ottobre alle 13 online sui canali web e social di Adnkronos e Cadiprof, dove sono disponibili anche le puntate precedenti - apre una finestra sul futuro della sanità dove il fascicolo sanitario elettronico, le piattaforme di telemedicina, i sistemi di monitoraggio remoto e gli strumenti predittivi grazie all'intelligenza artificiale diventano i tasselli di un unico disegno: un sistema sanitario più proattivo e vicino alle persone.
In studio, a confrontarsi sulle nuove prospettive di assistenza
sanitaria ci sono: Sergio Pillon, vicepresidente Aisdet -
Associazione italiana dell'associazione sanità digitale e
telemedicina; Giampaolo Stopazzolo, medico esperto per la
transizione digitale in sanità; Gaetano Stella, presidente
Cadiprof; Michele Carpinetti, vicepresidente Cadiprof. Nel corso
della diretta - a cui sarà possibile intervenire inviando domande e
osservazioni al numero WhatsApp 347.4412645 o all'indirizzo mail
Nel corso della diretta si chiarirà anche il ruolo dell'intelligenza artificiale, le cui applicazioni spaziano dalla diagnostica per immagini alla medicina predittiva, dall'analisi dei dati clinici alla pianificazione dei percorsi terapeutici personalizzati. L'appuntamento per scoprire come la digitalizzazione consenta di spostare il baricentro dell'assistenza dall'ospedale al territorio, dal trattamento alla prevenzione, dalla reazione alla previsione, è per venerdì 24 ottobre alle 13 in diretta sui canali web e social di Adnkronos e sul sito e canale YouTube di Cadiprof, per il webinar 'Sanità digitale, telemedicina e intelligenza artificiale'.
Leggi tutto: Telemedicina e Ia, un webinar sull'evoluzione tecnologica che cambia il welfare

(Adnkronos) - A settembre l'Agenzia medica e biologica della Federazione Russa ha annunciato che il vaccino a mRna 'Enteromix' contro il cancro aveva superato gli studi preclinici con "risultati promettenti". Ora la Serbia, con il ministro per la Cooperazione economica Nenad Popović, ha annunciato che sarà il primo Paese a testare il vaccino.
Secondo 'Gazeta Tema', il progetto fa seguito a un accordo diretto tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente serbo Aleksandar Vučić. Un team russo ha già ispezionato gli ospedali di Belgrado e le sperimentazioni congiunte inizieranno dopo che i medici serbi si saranno formati a Mosca. Le dosi iniziali, secondo quanto riferito da Popović, saranno prodotte dall'ospedale Torlak di Belgrado dal 2026.
Sul vaccino russo, che sarebbe destinato alla cura del melanoma e di alcuni tipi di cancro ai polmoni, gli esperti internazionali rimangono freddi soprattutto perché la sperimentazione umana è iniziata solo a giugno con 48 volontari. E' ancora nella memoria l'annuncio, in piena pandemia di Covid, del vaccino Sputnik che alla fine non ha confermato le promesse. Anche in quel caso la 'diplomazia dei vaccini' aveva avvicinato Russia ed Europa.
Traccia inedita live in una grotta di Masullas...
Vini di Sardegna tra degustazioni e laboratori l'8 e 9 novembre...
Fdi, 'la competenza è dello Stato. Leggi simili già impugnate'...
Lunedì 24 il convegno in Ateneo a Sassari sulla Carbon farming... 
(Adnkronos) - Esordio tutt'altro che indimenticabile per Alessandro Florenzi nella Kings League Cup. L'ex Roma e Milan, oggi con la maglia dei 'Bigbro', ha fallito il rigore decisivo nello shootout finale, regalando così la vittoria alla squadra avversaria, i Caesar, capitanati da Damiano Er Faina ed En3rix.
Il match inaugurale del torneo di calcio a 7 si è concluso 6-7 per i Caeser, ma il vero colpo di scena l'ha dato proprio Florenzi, suo malgrado, protagonista dell'ultimo atto, quello decisivo, della partita. Il suo errore ha permesso così agli avversari di conquistare i primi due punti della stagione.
Un errore da 'principiante' quello di Florenzi. E mentre la squadra avversaria esultava per la vittoria, il calciatore non riusciva a rassegnarsi per non aver compreso prima le regole del gioco. "Io non avevo capito, non avevo capito le regole del gioco", ha esclamato Florenzi dopo l'errore del dischetto. "Io pensavo che dopo gli shootout c'era la descalada", ha urlato ancora con frustrazione.
Leggi tutto: Kings League, Florenzi sbaglia rigore e confonde le regole: "Non avevo capito"

(Adnkronos) - Affrancamento degli extraprofitti, aumento dell'Irap, interventi sulla deducibilità degli interessi passivi e delle perdite sui crediti, e la sospensione della deduzione dei componenti negativi connessi alle Dta. Sono queste, in sintesi, le misure contenute nel pacchetto 'dedicato' alle banche presente nella legge di bilancio 2026. Si tratta di interventi che, secondo le stime, arriveranno complessivamente a generare introiti a copertura della manovra per 4,24 miliardi di euro. Le misure ipotizzate, che ancora non trovano la piena unanimità nel governo, sono da giorni sul tavolo di discussione aperto con l'Abi, con l'obiettivo di arrivare a un accordo che da una parte garantisca le coperture previste ma che dall'altra non generi 'irritazione' da parte degli istituti bancari e non invii segnali negativi al mercato da parte di un settore che oggi, in Italia, gode di ottima salute.
Secondo quanto calcolato da fonti bancarie interpellate dall'Adnkronos, sul fronte degli extraprofitti, il governo ha previsto la possibilità di affrancare i 6,2 miliardi di euro accantonati dagli istituti nel 2023 per sottrarsi al prelievo straordinario del 27,5% sui profitti eccedenti. L'aliquota di affrancamento, fissata al 27,5% per il 2025, è destinata a salire al 33% dall'anno successivo. Per rendere di fatto obbligatorio il versamento, l'esecutivo ha inserito una presunzione automatica di utilizzo del fondo a partire dal 2028, trasformando quello che sembrava un'opzione in una necessità contabile. Questo affrancamento, spiegano comunque le fonti, non comporta automaticamente la distribuzione di dividendi, che resta prerogativa degli organi amministrativi delle singole banche. Di conseguenza, anche l'eventuale gettito derivante dalla tassazione delle rendite finanziarie per circa 1,2 miliardi di euro, che graverebbe sugli azionisti in caso di distribuzione, non può essere contabilizzato con certezza tra le coperture della manovra. L'operazione nel suo complesso dovrebbe generare un gettito di 1,7 miliardi di euro.
Sul versante dell'imposta regionale sulle attività produttive, l'Irap, le banche vedranno aumentare il proprio onere contributivo. L'aliquota, già maggiorata dello 0,75% rispetto a quella ordinaria, secondo quanto ipotizzato dal governo passerebbe dal 4,65% al 6,65%, con un incremento di due punti percentuali. Si tratta di una misura temporanea, circoscritta a un triennio, che il governo ha presentato come un contributo solidaristico del sistema finanziario al consolidamento dei conti pubblici. L'intervento dovrebbe assicurare entrate addizionali per circa 900 milioni di euro.
Quanto alle deducibilità, prosegue il dossier visionato dall'Adnkronos, una delle novità più rilevanti riguarda il trattamento delle perdite su crediti. Il meccanismo attuale, che consente la deduzione integrale nell'esercizio in cui viene effettuata la svalutazione a bilancio, viene sostituito da una dilazione quinquennale: il 20% potrà essere dedotto nell'anno di competenza, mentre la quota residua dell'80% sarà spalmata sui quattro esercizi successivi. Sebbene l'intervento si presenti come fiscalmente neutro nel lungo periodo, la sua natura è quella di un differimento temporale del vantaggio fiscale. Per gli intermediari creditizi questo si traduce in un anticipo della pressione impositiva e in un impatto negativo sul risultato economico di breve termine, pur mantenendo inalterati gli effetti sul patrimonio nel medio-lungo periodo. L'operazione garantisce all'erario un afflusso immediato stimato in 500 milioni di euro.
Circa la disciplina relativa alla deducibilità degli interessi passivi ai fini Ires e Irap, la percentuale scende dal 100% al 96%, allineandosi al trattamento già previsto per le società di gestione del risparmio. L'intervento, di natura tecnica ma con ricadute concrete, penalizza maggiormente gli istituti che fanno ampio ricorso alla leva finanziaria, rendendo meno conveniente il ricorso all'indebitamento. La ratio della norma è quella di armonizzare la normativa italiana con le direttive europee contro l'erosione della base imponibile (Atad), riducendo le asimmetrie tra diversi comparti economici. Gli interessi passivi oggetto della norma comprendono quelli relativi ai depositi della clientela, alle obbligazioni emesse, ai finanziamenti interbancari e alle operazioni di rifinanziamento presso la Banca centrale europea. La misura dovrebbe produrre un gettito di 440 milioni di euro.
Il tassello finale, analizza il documento, è quello della determinazione del reddito imponibile degli istituti di credito. Per gli esercizi 2026 e 2027 viene introdotto un limite alla deducibilità di alcuni componenti negativi: perdite fiscali pregresse, Aiuto alla Crescita Economica (Ace) e attività per imposte anticipate (Dta). Nel dettaglio, tali strumenti potranno essere utilizzati solo entro il 45% del reddito imponibile nel 2026 e il 54% nel 2027, con rinvio agli anni successivi della quota eccedente. L'obiettivo dichiarato è evitare che l'elevata disponibilità di crediti fiscali neutralizzi l'efficacia delle altre misure contenute nella manovra. In pratica, si tratta di un differimento contabile che rafforza temporaneamente le entrate pubbliche, ma al contempo accresce la pressione fiscale immediata sulle banche con maggiore dotazione patrimoniale. Il gettito atteso ammonta a 700 milioni di euro.

(Adnkronos) - "Il Curiosity Cube è un'iniziativa Merck Life Sciences che abbiamo sposato tre anni fa. Quest'anno, con il patrocinio del Comune di Ivrea e di Confindustria del Canavese, siamo riusciti a installarlo in Piazza Ottinetti, una delle piazze principali e più belle della nostra città. In questi 3 anni, l'iniziativa ha riscosso un grande successo, con la partecipazione di oltre mille giovani studenti delle scuole elementari e medie di Ivrea e di tutte le aree limitrofe. Solo quest’anno abbiamo visto la partecipazione di 400 studenti". Lo ha detto Stefania Bertone, Site Head Merck Ivrea, alla tappa finale del Curiosity Cube, l’innovativo laboratorio scientifico mobile della farmaceutica, alimentato a energia solare, che chiude il tour europeo del progetto per l’edizione 2025.
L’iniziativa offre un’esperienza educativa immersiva per avvicinare gli adulti di domani alle Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) sfruttando i "potenti mezzi tecnologici che hanno già a disposizione, come telefoni cellulari, personal computer e tablet, che troppo spesso, purtroppo, li portano all'isolamento e a un utilizzo fuori controllo dei social media", sottolinea Bertone. Il 'cube' propone attività costruttive che "stimolano l'interesse dei giovani e - spiega - con il coinvolgimento dei nostri scienziati, riusciamo a mostrare alle nuove generazioni come una carriera nelle discipline Stem non solo sia possibile, ma anche interessante, stimolante, divertente e con un grande valore per la società". La risposta molto positiva di alunni e genitori evidenzia "l'importanza di offrire esperienze pratiche nella formazione scientifica dei nostri giovani. I ragazzi e i bambini - aggiunge - mostrano grande entusiasmo e interesse, pongono domande e partecipano in maniera attiva a tutte le attività proposte".
"La collaborazione tra scuole e comunità è fondamentale per creare un ambiente di apprendimento stimolante - sottolinea Bertone - In Merck tutti abbiamo un ruolo importante per il processo di crescita, sviluppo e formazione. Per questo, la nostra azienda ha sviluppato programmi di grande valore come Curiosity Cube e Spark, che permettono alle scuole di creare momenti ludico-formativi di grande contenuto scientifico, gratuiti, con il supporto dei nostri dipendenti. Investire nelle discipline Stem - osserva - significa investire nel nostro futuro. È necessario lavorare insieme per garantire che ogni bambino abbia l'opportunità di esplorare e sviluppare le proprie capacità in queste aree, contribuendo così ad una società più innovativa e prospera”. I giovani "sono il passato, il presente e il futuro - afferma - tutto deve partire da loro. In un mondo così complesso, così difficile, alle volte anche aggressivo, c’è bisogno di dare un'opportunità ai ragazzi, far capire loro che possono farcela. Devono solo crederci e rincorrere i loro sogni. È il più grande investimento che noi, come genitori, come comunità, come insegnanti e soprattutto come azienda, possiamo fare".
Leggi tutto: Ricerca, Bertone (Merck): "A Ivrea oltre mille giovani in tre anni al Curiosity Cube"

(Adnkronos) - Come possiamo rendere il nostro Servizio sanitario nazionale più vicino ai bisogni delle persone, più efficiente e pronto ad affrontare le sfide del futuro? E' da questa domanda che nasce Health+, un progetto promosso da Novartis con il supporto di Iqvia, che propone un nuovo modo di monitorare l'assistenza sanitaria in Italia, in linea con le recenti evoluzioni della sanità, facendo leva su buone pratiche internazionali e su un consensus multi-stakeholder.
Partendo da un confronto con 6 Paesi (Danimarca, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Canada) e dal lavoro di un gruppo di esperti provenienti da diverse aree del sistema sanitario, della ricerca e della gestione delle politiche sanitarie - spiega una nota - Health+ ha individuato tre strumenti chiave per migliorare il nostro sistema sanitario: 1) Modelli predittivi: la stratificazione della popolazione e il population health management permettono di intervenire tempestivamente, riducendo costi e sprechi sanitari; 2) Monitoraggio dei risultati e dei processi di cura, per migliorare l'appropriatezza della presa in carico e la continuità assistenziale; 3) Ascolto dell'esperienza dei pazienti (PREMs), per migliorare l'aderenza ai percorsi di cura, della qualità percepita e favorire una sanità più vicina ai bisogni reali. I risultati mostrano, nel contesto attuale, l'urgenza di rivedere gli attuali modelli organizzativi e di valutazione della sanità, per garantire l'accesso dei pazienti all’innovazione.
Passare da una logica di breve termine a una di più lungo termine è stato il file rouge dell'analisi condotta, che evidenzia la necessità di un'evoluzione dei modelli di monitoraggio concentrati sull'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e sulla valutazione delle performance clinico-assistenziali.
Health+ - prosegue la nota - è frutto dell'impegno di Novartis a fianco di tutti gli attori del sistema salute, un impegno che si è tradotto nel percorso 'Partner per il futuro' avviato nel 2023 per contribuire alla costruzione di un Servizio sanitario nazionale più moderno, equo e sostenibile, partendo dall'ascolto delle nuove generazioni. Tra le priorità emerse da questo percorso condiviso, spicca la necessità di aggiornare gli strumenti con cui si valutano le performance della sanità: un tema centrale per Health+, che propone soluzioni concrete per migliorare il monitoraggio del Ssn e renderlo più vicino ai bisogni reali delle persone.
"Il progetto Health+ risponde alla nostra volontà, come azienda, di reimmaginare la salute del futuro e contribuire all'evoluzione del Ssn verso nuovi modelli, in grado di garantire un accesso equo e tempestivo all’innovazione per i pazienti, realizzando il binomio tra innovazione e sostenibilità - commenta Roberta Rondena, Value&Access Head di Novartis Italia - L'evoluzione del sistema di monitoraggio delle performance sanitarie rappresenta un passo avanti imprescindibile per favorire una programmazione sanitarie più efficace, sostenibile ed equa. Le soluzioni esistono e il gruppo di esperti coinvolti nel progetto Health+ ha delineato chiare priorità strategiche, che mi auguro possano guidare un cambiamento concreto, a beneficio dei pazienti e dell’intero sistema salute".
L'indagine al centro di Health+ ha comparato i Paesi in base a 7 dimensioni fondamentali: efficacia, sicurezza, centralità del paziente, accesso, costo, efficienza ed equità. L'analisi ha rilevato margini di miglioramento significativo nell'ambito della centralità del paziente nel monitoraggio sanitario, terreno di analisi in cui l'Inghilterra si distingue come modello di riferimento, grazie alla consolidata cultura del monitoraggio di PROMs e PREMs. Il nostro Paese, insieme a Francia e Canada, presenta inoltre delle limitazioni in termini di ampiezza della tipologia di malattie monitorate. Altri ambiti su cui lavorare, secondo gli spunti emersi dall'indagine, sono il monitoraggio dell'equità e dei percorsi assistenziali, che rappresentano un’area ancora poco sviluppata nella maggior parte dei Paesi analizzati.
"Questa analisi rappresenta un punto di partenza per ragionare sull'evoluzione del monitoraggio dell'assistenza sanitaria in Italia - dichiara Simone Parretti, Manager Implementation Science di Iqvia Italia - A oggi il Ssn si affida principalmente a due strumenti di valutazione: il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) e il Piano nazionale esiti (Pne). Tuttavia, il contesto attuale offre l'opportunità di ampliare il quadro degli indicatori, rendendolo più aderente alle trasformazioni in atto. L'adozione del Fascicolo sanitario elettronico e l'evoluzione del Nuovo sistema informativo sanitario (Nsis) stanno migliorando la disponibilità e l'accuratezza dei dati. Allo stesso tempo, la diffusione di nuovi setting assistenziali e la crescente cronicizzazione di numerose patologie impongono il superamento di una misurazione centrata esclusivamente sull'ospedale e sulle acuzie. L'opportunità risiede dunque nell'orientare il monitoraggio verso l'intero percorso assistenziale, valorizzando la continuità delle cure e l'efficacia complessiva dell’intervento sanitario".
La tipologia di indicatori, le modalità di raccolta e condivisione dei dati e le tendenze evolutive dei sistemi di misurazione sono tra i punti focali individuati dal gruppo di lavoro per l'aggiornamento del sistema attuale, con focus sulla centralità del paziente, l'efficacia dei percorsi assistenziali e l'equità nell'accesso alle cure. Le prospettive di evoluzione a breve termine includono l'aggiornamento e l'ampliamento degli indicatori esistenti, mentre quelle a lungo termine mirano alla costruzione di un sistema di monitoraggio integrato e sostenibile, capace di garantire un servizio sanitario sempre più inclusivo, efficace e orientato al paziente.
Il gruppo di lavoro che ha partecipato al progetto: Mattia Altini, presidente della Società italiana di leadership e management in medicina (Simm); Paolo Bonaretti, presidente del consiglio direttivo Clust-ER Health, Advisor Novartis Italia; Daniela D'Angela, università degli Studi di Roma Tor Vergata, Carlo Favaretti, presidente della Società italiana Health Technology Assessment (Sihta); Paolo Petralia, vicepresidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso); Luciano Pletti, vicepresidente della Confederazione associazioni regionali di distretto (Card); Giulio Zucca, Advisor Direzione generale Welfare Regione Lombardia.
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(Adnkronos) - Festa del Cinema di Roma, giorno 8. Grande protagonista di oggi è il regista iraniano Jafar Panahi alla kermesse per presentare ‘Un semplice incidente’ e ricevere dalle mani del regista Giuseppe Tornatore il premio alla Carriera. Carolina Crescentini è alla 20esima edizione come protagonista della serie Netflix ‘Mrs Playmen’ nei panni di Adelina Tattilo, la fondatrice della prima rivista erotica italiana, che contribuì scardinare i tabù sul corpo della donna e a promuovere l'emancipazione femminile nell'Italia conservatrice degli Anni 70. Il regista Stefano Mordini porta alla Festa ‘La Lezione’, film tratto dal romanzo di Marco Franzoso. Al centro della storia - con protagonisti Matilda De Angelis e Stefano Accorsi - c’è il tema dello stalking. Infine, Micaela Ramazzotti protagonista di ‘Elena del ghetto’ di Stefano Casertano. Il film ripercorre la vera storia di Elena Di Porto, una donna ebrea romana che ha sfidato il regime fascista per salvare molte vite.
Dal 23 al 25 ottobre a Sassari XV edizione di FAScinA... 
(Adnkronos) - Resta in prognosi riservata, intubato con supporto rianimatorio avanzato, il bimbo di 11 anni arrivato a Roma dalla Calabria con la famiglia per assistere a una festa di laurea. Precipitato dalla finestra al terzo piano del b&b in via Beniamino de Ritis, in zona Tiburtina, dopo essersi sporto per salutare la sorellina in strada, era stato trasportato ieri in gravissime condizioni all'ospedale Bambino Gesù e sottoposto a un intervento chirurgico per una emorragia.
Durante la tarda mattinata di ieri, il bambino ha visto la sorella uscire dal portone d'ingresso e l'ha voluta seguire con lo sguardo fino in strada. Per questo, intorno alle 11.40, si è affacciato dalla finestra al terzo piano, ma si è sporto troppo ed è precipitato. Sul posto l'arrivo immediato di soccorsi, poliziotti e Scientifica, che hanno sentito la mamma, nel b&b al momento dei fatti.
"Ho visto che questo ragazzino si affacciava dal terzo piano ed è successo all’improvviso, non l’ho visto cadere però", ha raccontato ieri all’Adnkronos una signora, poco lontano dal luogo dei fatti.
Il palazzo ha sette piani, al secondo abitano tre studenti che hanno le "scrivanie che affacciano alla finestra. Io non ho visto niente perché mi trovavo in un’altra stanza, ma il mio coinquilino stava studiando e ha detto di avere visto un’ombra che cadeva nel vuoto", spiegava Giuseppe, studente di giurisprudenza all’Università La Sapienza. "Come tutti quelli che hanno assistito alla scena anche noi abbiamo chiamato il 118, poi siamo corsi giù dalle scale - continua il ragazzo - a quel punto abbiamo visto la madre e il padre".
Antonella, una condomina che si trovava al primo piano, spiegava: "Sono scioccata, ho sentito le grida e un grande boato, visto che il bambino prima di arrivare a terra è rimbalzato su un camion parcheggiato sotto".
Leggi tutto: Bimbo precipitato da finestra a Roma, condizioni stabili per l'11enne

(Adnkronos) - Il rifiuto di Jannik Sinner alla Coppa Davis continua a far discutere. Il tennista azzurro ha scelto di non rispondere alla chiamata dell'Italia per la Final Eight del torneo per nazionali in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna. Oggi, mercoledì 22 ottobre, il capitano Filippo Volandri ha lanciato un ultimo appello a Sinner, mentre Lorenzo Musetti ha 'snobbato' l'assenza del numero due del mondo.
"La squadra rimane molto forte. È ovvio che ogni capitano vorrebbe avere la rosa al completo con il suo giocatore più forte a disposizione. Ma proprio perché sono il capitano della Davis e ho giocato, cerco di normalizzare la cosa", ha detto Volandri in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, "è una decisione che fa male, ma non è né la prima né l’ultima volta che succede. Capita a tutti i giocatori, anche ai grandissimi. Ci sono stagioni che ti portano ad arrivare in determinati momenti in condizioni fisiche e mentali diverse. Siamo pur sempre a fine stagione, e ogni anno è diverso. Per Jannik questa è stata una stagione particolare, e lo sappiamo tutti".
C'è ancora speranza di vedere Sinner a Bologna? "Tecnicamente la possibilità di convocarlo c’è, ma quando un team di quel livello prende una decisione di questo genere sulla programmazione poi è difficile cambiare in corsa. Noi restiamo disponibili, la porta è aperta, ma non mi aspetto un cambiamento", ha concluso Volandri.
Chi non pensa all'assenza di Sinner è Lorenzo Musetti: "Io credo che non c'è nessun capofila qui. In una competizione di squadra tutti hanno un ruolo: chi tifa, chi sta in panchina, chi scende in campo", ha detto l'azzurro a SkySport, "credo che ognuno ha la stessa importanza e anche il capitano lo sa questo, ce lo ha sempre detto. Io sono onorato e contento di giocare la Davis e cercherò di esserci al meglio".

(Adnkronos) - In occasione della X edizione della Settimana Anticontraffazione 2025, si è svolto, oggi, il convegno “Educazione digitale: come minori, genitori e docenti possono difendersi dalla contraffazione”. Dall’indagine commissionata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al Moige-Istituto Piepoli e condotta a metà anno 2025 su 2.123 studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, solo il 30% dei ragazzi italiani tra gli 11 e i 17 anni riesce a dare una corretta definizione di merce contraffatta, mentre il 33% non ha alcuna percezione del falso.
Tali dati, che fotografano un fenomeno sempre più diffuso, evidenziano quanto sia fondamentale rafforzare l’educazione dei minori sui rischi della contraffazione, promuovendo un consumo responsabile e consapevole. Proprio con questo obiettivo, il Moige, Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit, promuove costantemente iniziative formative per ragazzi, genitori e docenti, puntando a promuovere la conoscenza dei rischi della contraffazione, con particolare riguardo all’ambiente digitale e al consumo consapevole.
La contraffazione è un fenomeno percepito dagli adolescenti in modo parziale o superficiale e ben il 33% non ha alcuna percezione del falso. I ragazzi ne intuiscono i tratti principali ma non sempre sono consapevoli delle conseguenze reali. L'idea diffusa è che i prodotti falsi siano facilmente reperibili e riguardino tutti i settori (73%) ma soprattutto abbigliamento, accessori e tecnologia. La percezione, però, tende a ridurre la contraffazione a una questione di "costo minore" o "imitazione innocua" (13%), senza cogliere a fondo gli aspetti legali, i rischi per la salute e per la sicurezza. Alla domanda se si tratti di un fenomeno circoscritto al nostro Paese, la maggior parte degli adolescenti (70%) riconosce che la contraffazione è diffusa a livello globale.
È possibile reperire i prodotti contraffatti sia offline che online (50%), con internet che rappresenta uno dei principali canali di accesso. Gli adolescenti dichiarano di imbattersi frequentemente in offerte sospette sui siti di e-commerce e sui social media, spesso a prezzi troppo bassi per essere prodotti originali (46%). Molti ragazzi ammettono di non avere strumenti adeguati per distinguere un prodotto autentico da uno falso, soprattutto sulle piattaforme online.
Quando si parla di conseguenze, i giovani citano soprattutto la scarsa qualità e la minore durata del prodotto (67%). Più rari sono i riferimenti ai rischi legati alla salute e alla sicurezza o ai danni economici per le imprese e i lavoratori. Il 25% dichiara che non c’è alcun rischio. La dimensione legale è ancora meno conosciuta: solo una minoranza sa che acquistare merce contraffatta può comportare sanzioni anche per il consumatore. Il 35% coloro che ritengono che l'acquisto di un prodotto contraffatto sia solo un comportamento scorretto.
Tra le attività di prevenzione del fenomeno, il 37% degli adolescenti indica il controllo delle recensioni online come principale attività di tutela, superando il controllo diretto di siti o venditori rispetto alla precedente rilevazione del 2023.
L'e-commerce e i social network sono oggi tra i principali veicoli di diffusione dei prodotti contraffatti, soprattutto tra i ragazzi. Online si tende ad acquistare principalmente abbigliamento (66%) o tecnologia (20%), ma anche cosmetici (16%) e persino cibo (6%). Molti adolescenti (in maggioranza con genitori) si imbattono in offerte sospette. Gli store ufficiali sono ancora il percorso preferito (50%), ma molti si affidano a motori di ricerca e link offerti da influencer (9%).
Una volta terminato l'acquisto, sono soprattutto problemi tecnici (41%) ad allertare sul sospetto, ma in molti (19%) ammettono di utilizzare il prodotto anche se contraffatto. Emerge anche una quota di “vergogna”, un decimo degli intervistati preferisce non dire a nessuno di essere stato truffato. La maggioranza compra online per “fare l'affare” (35%), risparmiare tempo (27%) e avere maggior scelta (40%). Al netto di quanti (non pochi) acquistano, di proposito, merce contraffatta, la maggioranza si imbatte in truffe inattese. I contraffattori sfruttano strategie sempre più sofisticate che combinano ingegneria informatica e manipolazione psicologica. Si tratta di tecniche diffuse ma non troppo note ai giovani (solo 3 su 10 dichiarano di conoscerle a sufficienza). Il 72% non conosce le strategie dei contraffattori.
Il convegno, che ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto del Mimit, Federico Eichberg e del cofondatore e direttore generale del Moige, Antonio Affinita, ha visto gli interventi di: Livio Gigliuto, presidente Istituto Piepoli; Andrea Tognoni, Case Handler Protection of minors online- DG Connect della Commissione europea; Antonio Natali, Direttore dell’Ufficio di Gabinetto Ministero dell’Istruzione e del Merito; Eva Spina, Capo Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie Mimit e Presidente del Comitato consultivo per l’alfabetizzazione mediatica e digitale; Roberto De Vita, Commissario Capo della Polizia di Stato – Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica, Metis di Meo, autrice ed attivista per i diritti umani e Fabrizio Politi, influencer.
Leggi tutto: Contraffazione, Indagine Mimit-Piepoli: il 33% dei minori non ha percezione del falso

(Adnkronos) - A Bruxelles dove il Comitato Europeo di Normazione (Cen) ha approvato la pubblicazione del primo standard a tutela dei consumatori di giochi e scommesse online e la notizia è accolta con favore dall’Associazione Europea dei Giochi e delle Scommesse (Egba) promotrice dell’iniziativa. Esprimono soddisfazione anche l’Ente Italiano di Normazione (Uni) e LOGiCO soprattutto per il ruolo da protagonista dell’Italia durante i tavoli del Comitato tecnico che ha lavorato sul progetto avviato due anni fa. L’approvazione dei 'marker of harm' - si sottolinea in una nota - "è avvenuta grazie al consenso della stragrande maggioranza degli organismi nazionali di normazione e non ha precedenti a livello continentale".
“L’Italia è sempre stata all’avanguardia nella protezione dei giocatori – ricorda Moreno Marasco presidente LOGiCO che ha rappresentato l’UNI all’interno del Comitato – e negli ultimi mesi, a livello nazionale abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. I marcatori di danno (marker of harm), parte fondamentale di questo standard, sono gli indicatori comportamentali sviluppati dall’EGBA che permettono ai concessionari del gioco legale di individuare tempestivamente i sintomi della compulsione nei giocatori o scommettitori e di intervenire in tempo per prevenirli e contrastarli. La loro adozione contribuirà a una migliore comprensione dei comportamenti problematici legati al gioco e a una prevenzione più efficace dei danni in tutta Europa”. “Per questo motivo – conclude Marasco - siamo soddisfatti di aver potuto portare un contributo utile alla nascita di questi standard e dei marcatori di danno. Se in tutti i Paesi Europei si alzano le difese per gli utenti ne beneficiamo tutti”.
“La sicurezza, il benessere e la salute delle persone sono l’obiettivo finale di buona parte dell’attività di normazione tecnica volontaria: questo è un caso nel quale – inoltre – abbiamo l’opportunità di dare concreta applicazione ai principi di responsabilità sociale UNI EN ISO 26000 sui quali abbiamo improntato il nostro modello di governance” afferma Marco Spinetto, presidente UNI. Il processo di approvazione dello standard sarà perfezionato attraverso la sua pubblicazione da parte del CEN entro febbraio 2026 e l’adozione come norma nazionale UNI entro giugno 2026. Nel frattempo, i lavori del Comitato tecnico continuano con l’analisi della recente proposta di standardizzazione in materia da parte della Cyprus National Betting Authority.
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(Adnkronos) - "Commento solo gli atti" . Così Liborio Cataliotti, avvocato di Andrea Sempio, commenta la notizia riportata da alcuni quotidiani che parlano di un testimone che smentirebbe lo scontrino del parcheggio di Vigevano come alibi del 37enne, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Come riferiscono diversi quotidiani, il biglietto in questione - un euro per un'ora di sosta in piazza Sant'Ambrogio, emesso alle 10.18 del 13 agosto 2007, giorno dell'omicidio - è da sempre al centro di polemiche e dubbi. Sempio lo consegnò ai carabinieri di Vigevano il 4 ottobre 2008, oltre un anno dopo il delitto, durante il secondo interrogatorio. Il ticket, nella prima indagine di Pavia del 2017, era stato uno dei punti cardine della archiviazione firmata dal gip Fabio Lambertucci. Ma ora la nuova testimonianza rischia di smontare l'alibi di Sempio, coinvolto anche in un'indagine per presunta corruzione in atti giudiziari che vede indagato l'ex procuratore aggiunto Mario Venditti.
"Ho letto sui giornali, ma il mio modus operandi e quello della collega Angela Taccia è di commentare gli atti. Non voglio mettere in dubbio quanto scritto, ma per noi quel verbale non esiste ancora, non ne abbiamo disponibilità. Serve una gigantesca prudenza: l'esperienza mi insegna che talvolta trasudano notizie che dovrebbero essere riservate sia una scelta per misurare le reazioni e reazioni da parte mia e dell'avvocata Taccia non ce ne saranno", dice il legale.
A chi gli chiede se sta valutando la possibilità di chiedere di trasferire gli atti sul caso Garlasco da Pavia a Brescia perché connessi con l'inchiesta sulla presunta corruzione che vede indagato l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, l'avvocato risponde: "Abbiamo già studiato il tema prima e indipendentemente delle sollecitazioni legittime di altri difensori. La questione è strettamente giuridica e le prime impressioni non vanno in questa direzione: nel breve-medio termine questa prospettiva non è all'orizzonte".
"Stiamo cercando i precedenti sul caso" che chiamerebbe in causa l'articolo 11 del codice di procedura penale, "fatemi approfondire se è fondata ed eventualmente proporrò la questione. Per noi il giudice naturale è Pavia. Non vogliamo sottrarre il caso a un procuratore capo che è una garanzia e ai dei pm di cui apprezzo il lavoro, salvo che il codice di procedura ce lo imponga. Non cerchiamo escamotage, ma ci atteniamo ai motivi giuridici. Non dò lezioni a nessuno e spero di essere all'altezza del compito" conclude Cataliotti.
Intanto la genetista Marina Baldi è entrata come consulente della difesa di Sempio. La nomina, svela Cataliotti, è stata depositata stamane a Pavia, "dopo un lunghissimo confronto con la mia collega Angela Taccia".
Sollecitato sull'incidente probatorio in corso da mesi, l'avvocato ribadisce che non commenta indiscrezioni. "Il quesito è molto composito e articolato, sarebbe semplicistico dire che è stata trovata la prova regina o che non è emerso nulla. Aspettiamo la perizia che sarà depositata il 18 dicembre o qualche giorno prima e che difficilmente darà responsi definitivi. Non è nostra consuetudine anticipare nulla".
Durante la notte in azione due ladri con i volti coperti... 
(Adnkronos) - Una donna di 55 anni è stata aggredita questa mattina, poco prima delle 10, in via Grassini a Milano. Secondo le prime informazioni, la signora sarebbe stata accoltellata al volto da un aggressore del quale non si conosce ancora l'identità. Soccorsa dai sanitari dell'Areu 118, la donna non sarebbe in pericolo di vita. Sul caso indaga la polizia locale che è al lavoro per rintracciare l'aggressore.
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(Adnkronos) - "Bisogna costruire un futuro di sostegno all’economia produttiva. Per questo, lo strumento delle garanzie venga aggiornato perché è uno strumento importante per lo sviluppo delle imprese e della società". Lo ha detto oggi il presidente di Abi (Associazione Bancaria Italiana), Antonio Patuelli, intervenendo in collegamento al Salone del Leasing 2025.
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