(Adnkronos) - Il Chelsea torna in campo al Mondiale per Club. Oggi, venerdì 20 giugno, i Blues di Enzo Maresca affrontano il Flamengo nella seconda giornata del Gruppo D. Gli inglesi arrivano dal successo per 2-0 contro il Los Angeles Fc, mentre i brasiliani hanno battuto l'Esperance Tunisi con lo stesso risultato. Ecco orario, probabili formazioni e dove vederla in tv e streaming.
Ecco le probabili formazioni di Flamengo-Chelsea, in campo stasera alle 21 ora italiana:
Flamengo (4-2-3-1): A. Rossi; Varela, Leo Ortiz, Leo Pereira, Ayrton Lucas; Pulgar, Jorginho; Luiz Araujo, De Arrascaeta, Gerson; Pedro. All. Filipe Luis
Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; James, Adarabioyo, Colwill, Cucurella; Caicedo, E. Fernandez; Neto, Palmer, Madueke; Jackson. All. Maresca
Flamengo-Chelsea, come tutto il Mondiale per Club 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva da Dazn. Il match sarà visibile anche attraverso la piattaforma streaming di Dazn.
Leggi tutto: Flamengo-Chelsea al Mondiale per Club: orario, probabili formazioni e dove vederla
(Adnkronos) - Donald Trump prende tempo e congela l'ingresso degli Stati Uniti nella guerra contro l'Iran. Il presidente americano fa sapere che deciderà entro 2 settimane. Israele, quindi, potrebbe optare per il piano B e provare quasi da solo a sferrare il colpo decisivo al cuore del sistema nucleare di Teheran. L'intervento degli Usa consentirebbe di utilizzare la bomba GBU-57, l'unico ordigno che può puntare a distruggere il sito di Fordow. La bomba da 13,6 tonnellate viene trasportata dai B-2 americani.
Israele non dispone dei bombardieri stealth ma potrebbe ripiegare su un 'normale' C-130: l'aereo da trasporto non è invisibile per i sistemi di difesa e vola ad una quota inferiore al B-2. I rischi, insomma, in teoria non mancano. Israele però da giorni rivendica il controllo dei cieli iraniani e potrebbe creare le condizioni per una missione.
Il C-130 lancerebbe la bomba da una quota inferiore, l'impatto dell'ordigno sarebbe meno devastante e diventerebbe più complesso sfruttare il peso della GBU-57 per sfondare le difese della fortezza di Fodrow. Un aspetto a lungo dibattuto fra i militari è che per compensare questa perdita di forza cinetica potrebbero essere necessari, e sufficienti, più ordigni. Il coinvolgimento americano sarebbe quindi solo limitato alla fornitura delle bombe. Ci sono già precedenti in materia: nella guerra del Vietnam lanciò la Blu-82 Daisy Cutter per bonificare zone di atterraggio e nel 2017 in Afghanistan una GBU-43.
La GBU-57A/B Massive Ordnance Penetrator (MOP), soprannominata 'bunker buster' per la capacità di distruggere strutture sotterranee, contiene 6 tonnellate di esplosivo. La sua efficacia nella 'sfida' con Fordow non è assicurata. Non è chiaro, infatti, a che profondità si sviluppi il sito iraniano, protetto da una montagna a una trentina di chilometri dalla città di Qom. L'impianto, essenziale per l'arricchimento dell'uranio, potrebbe trovarsi a 80-90 metri di profondità: non è scontato, quindi, che una sola bomba sia sufficiente.
Oltre al Piano B - bomba americana e aereo israeliano - non si può escludere nemmeno una strategia totalmente diversa, contemplata da un Piano C tutto da scoprire. In questo senso, è utile ricordare le parole di Yechiel Leiter, ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, a Merit TV.
"Ci sono altri modi per gestire Fordow. Quando la polvere si posa, vedrete sorprese. Faranno sembrare quasi semplice l'operazione dei cercapersone", dice riferendosi all'attacco che Israele ha portato a settembre contro Hezbollah, in Libano, con esplosivo inserito nei pager e nei walkie talkie usate dai miliziani.
Leggi tutto: Iran, Trump frena e Israele pensa a 'piano B' per colpire Fordow
(Adnkronos) - Dagli aerei agli autobus, dai treni alle navi, oggi venerdì 20 giugno per gli italiani sono previsti disagi sui trasporti. Ritardi e cancellazioni sono dovuti allo sciopero nazionale, indetto da diversi sindacati di base, tra cui USB, CUB, SGB, FISI e FLAI. Ecco nel dettaglio chi si ferma e quali sono le fasce di garanzia.
L'agitazione ha diverse motivazioni, dalla richiesta di aumenti salariali alla riduzione dell'orario di lavoro, dalla richiesta di maggiori investimenti in sanità, istruzione, trasporti e sicurezza sul lavoro a quella di un cessate il fuoco in Palestina.
Per Ferrovie dello Stato, Italo e Trenord lo sciopero è già iniziato ieri alle ore 21 e prosegue fino alle 21 di oggi venerdì 20 giugno. Sono garantite le corse nelle fasce orarie 6–9 e 18–21, con una serie di treni assicurati (l'elenco è a questo link). Prima di andare in stazione l'indicazione è sempre quella di verificare sempre sui siti ufficiali delle tre compagnie. Dalle 13 alle 21 di oggi si fermano anche i dipendenti di Captrain Italia, società che si occupa di trasporto merci su ferrovia.
L'agitazione include anche il settore marittimo e portuale, con stop di 24 ore nei principali porti italiani per navi e traghetti, con conseguenti variazioni nei collegamenti marittimi, in varie modalità.
Lo sciopero del personale degli aeroporti dura invece dalla mezzanotte alle 23:59 del 20 giugno, e interessa gli addetti ai bagagli, gli autisti dei bus navette e il personale di assistenza a terra. Saranno garantiti i voli operativi nelle fasce protette 7–10 e 18–21, oltre a una serie di tratte indicate sul sito dell’Enac. Il personale delle autostrade invece è in sciopero dalle 22 di ieri, 19 giugno, alle 22 di oggi 20 giugno e sono possibili chiusure di piste manuali, ritardi nei servizi di assistenza e mancanza di operatori ai caselli.
Ita Airways segnala la possibilità di alcune modifiche dell’operativo dei propri voli e anticipa di essere stata "costretta a cancellare 34 voli tra domestici e internazionali, di cui 32 previsti nel giorno dello sciopero". La lista dei voli cancellati è disponibile a questo indirizzo e la compagnia invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.
Come d'abitudine a livello di trasporto pubblico locale, le modalità dello sciopero variano da città a città. A Roma l'agitazione interessa la rete Atac e i bus periferici gestiti da operatori privati (Roma Tpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis) e Cotral. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di sub-affidamento. Il servizio èassicurato da inizio corse diurne e fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20.
A Milano il servizio ATM non è garantito dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. A Napoli, invece, EAV assicura il servizio dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. A Torino e nella prima cintura del capoluogo piemontese il servizio è garantito solo nelle fasce di garanzia, ovvero dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 12 alle 15.
Anche a Venezia per l'agitazione dell'Actv il servizio di trasporto di navigazione, tranviario e automobilistico in terraferma e isola è a rischio. Salve le fasce di garanzia dalle ore 6 alle ore 8.59 e dalle ore 16.30 alle ore 19.29 per autobus e tram, oltre ai servizi minimi di collegamento per i vaporetti e alcune corse di nave traghetto per fasce orarie riservate ai possessori di tessera Venezia Unica su prenotazione obbligatoria.
Sciopero nazionale anche dei metalmeccanici, proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Ul per otto ore (dopo le 32 già affettuate), con manifestazioni regionali e a sostegno del rinnovo dei Ccnl scaduti in categoria. La proclamazione, fanno sapere i sindacati, "si è resa necessaria per rimuovere il blocco della contrattazione collettiva nazionale e superare l'intransigenza delle associazioni datoriali, Federmeccanica e Assistal ma anche Unionmeccanica-Confapi, che nei fatti stanno impedendo l'avvio di un vero negoziato sulla base delle piattaforme democraticamente approvate dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici".
Leggi tutto: Sciopero dei trasporti in tutta Italia oggi, a rischio treni, aerei e bus
(Adnkronos) - Francis Kaufmann, alias Rexal Ford - indagato per l'omicidio di Anastatia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate morte a villa Pamphili, a Roma - avrebbe ottenuto dal ministero della Cultura italiano oltre 800mila euro di tax credit per un film nel 2020. Una notizia che per il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, "raddoppia lo sgomento e la rabbia di fronte a un sistema di finanziamenti al cinema che ha consentito in passato leggerezze e sprechi. Si tratta di ‘distrazioni’ imperdonabili, un’eredità che i governi precedenti ci hanno lasciato rispetto al tax credit".
"Siamo già intervenuti e stiamo intervenendo -ha continuato- con maggiore decisione per riformare una normativa nelle cui pieghe si sono arricchiti truffatori e forse persone addirittura peggiori. Tutto ciò a danno dei contribuenti italiani e dei numerosi operatori dello spettacolo che lavorano in piena legittimità. Non permetteremo più che questo accada, accerteremo ogni responsabilità e ci comporteremo di conseguenza: con rigore e discernimento, per tutelare l’onorabilità del Cinema italiano e debellare ogni sacca di parassitismo".
La notizia è stata lanciata da Open, il quotidiano online diretto da Franco Bechis che riporta anche tutti i dati e le tempistiche. Secondo il quotidiano il film "Stelle della notte", commedia scritta e diretta da Ford, ha ottenuto un tax credit di 869.595,90. Un credito valido per l'anno 2020, a fronte di una spesa dichiarata di quasi 3 milioni: 2.790.210,88 per la precisione. Il decreto risale al 27 novembre 2020 ed è firmato da Nicola Borrelli, che nel governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte, vedeva Dario Franceschini a capo del dicastero "per i beni e le attività culturali e per il turismo".
Secondo Open inoltre il progetto del film di Ford "è stato presentato da una società di produzione internazionale di Malta, la Tintagel Films Llc, che è appunto quella che si è inventato Kaufmann con la falsa identità di Rexal Ford. Al ministero ha inviato un progetto definito del film, la necessaria revisione contabile dei costi sostenuti, la richiesta di finanziamento e il suo passaporto americano. Che oggi sappiamo falso" e che l'americano "per avere l’ok della direzione cinema del ministero, si è fatto assistere da un co-produttore italiano, la società Coevolutions con sede a Roma e a presentare la domanda è stato il titolare, Marco Perotti. Nel piano c’era scritto che il tax credit sarebbe stato utilizzato l’anno successivo, nel 2021. Da verifiche fatte da Open con il ministero in realtà la domanda definitiva è stata presentata nel 2023, utilizzando anche un buco nella vecchia normativa: le opere internazionali avevano accesso al tax credit senza obbligo di depositare copia del materiale già girato del film per dare prova tangibile dei costi di produzione. Secondo quanto risulta ad Open una volta ottenuto il via libera definitivo dal ministero, il tax credit è stato effettivamente utilizzato perché risulta una cessione del credito in banca dopo regolare istruttoria dell’istituto di credito".
(Adnkronos) - Soffiano meno potenti i venti di guerra tra Usa e Iran. Al termine di una giornata che ha visto violenti attacchi incrociati tra Israele e Teheran, Donald Trump ha 'congelato' momentaneamente la decisione di entrare nel conflitto, concedendo all'Iran due settimane di tempo per negoziare.
"Basandoci sul fatto che c'è una possibilità concreta di trattative, che potrebbero avvenire o meno con l'Iran nel prossimo futuro, prenderò la mia decisione nelle prossime due settimane", le parole del tycoon riportate da Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, nel briefing con la stampa. Per Trump la possibilità di "negoziare" con l'Iran è "sostanziale", ha aggiunto.
Ma il presidente Usa insiste sull’interruzione immediata dell’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran, condizione fondamentale per evitare l’azione militare.
Secondo l'Aiea, Teheran non starebbe lavorando per lo sviluppo del nucleare a fini bellici. Ma Trump è convinto che l'Iran sia vicino alla produzione di un'arma: "Ha tutto quello che serve per produrre un'arma nucleare, è a due settimane dal traguardo. Manca solo la decisione della Guida Suprema, la bomba atomica costituirebbe una minaccia esistenziale non solo per Israele e Stati Uniti, ma per tutto il mondo", dice Leavitt.
La portavoce evidenzia che dopo gli attacchi israeliani l’Iran è "debole e vulnerabile". E Trump "preferirà sempre la diplomazia”, ma aveva già dato all’Iran un termine di 60 giorni per una proposta: “Israele ha agito al 61esimo giorno" E se non ci sarà l’accordo sul nucleare, “ci saranno conseguenze”. Gli Stati Uniti, assicura, dispongono della forza più potente al mondo.
La portavoce di Trump ha poi esortato i sostenitori di Trump a "aver fiducia nel presidente". "Il presidente ha un istinto incredibile, ha mantenuto l'America e il mondo al sicuro durante il primo mandato garantendo la pace attraverso un'agenda di politica estera basata sulla forza", ha aggiunto, con un messaggio teso a rassicurare la base Maga dopo che alcuni importanti sostenitori dell'America First hanno pubblicamente criticato l'ipotesi di un coinvolgimento diretto degli Usa nell'attacco all'Iran.
Leavitt conferma, senza fornire dettagli, che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, "ha continuato i contatti con l'Iran", senza fornire ulteriori dettagli. La notizia era stata anticipata da fonti diplomatiche le cui dichiarazioni sono state rilanciate tra gli altri dal Times of Israel ed il Guardian. Secondo le fonti, il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi ha detto a Witkoff che l'Iran potrebbe mostrare flessibilità sulla questione nucleare se gli Stati Uniti facessero pressioni su Israele per mettere fine alla guerra.
Leggi tutto: Iran, Trump: "Decisione su attacco entro 15 giorni, si può negoziare"
(Adnkronos) - Caldo, caldo e ancora caldo. Dopo qualche giorno di tregua, le temperature rialzeranno la testa oggi, venerdì 20 giugno, con bollino arancione (allerta di livello 2, ovvero condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute) in 3 città: Roma, Bolzano e Brescia.
Mentre sabato ci sarà una breve pausa, con un calo del livello di allerta e saranno 10 le città con bollino giallo (livelli 1 di allerta, condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione): Bolzano, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, secondo quanto riporta il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute.
Già dalla giornata di lunedì 23 giugno la vasta area di alta pressione di origine subtropicale è pronta a tornare e dominerà la scena su buona parte dell'Europa centro-occidentale.
Tutto questo avrà degli importanti effetti sul nostro Paese e si tradurrà in una fase climatica rovente: oltre alla diffusa stabilità, con tanto sole, sono previsti picchi massimi di temperatura fino a 34-36°C sulle pianure del Nord, fino a 38-40°C sulle zone interne del Centro e in Puglia; punte pure sopra 41°C sulle due Isole Maggiori.
Il tutto sarà accompagnato anche dal fastidio provocato dall'afa: le correnti calde in risalita dall'Africa si caricheranno infatti di umidità attraversando il mar Mediterraneo e ciò renderà il clima ancor più insopportabile.
Attenzione però, non avremo solamente sole e caldo per tutta la settimana: specie nelle giornate di lunedì 23 e giovedì 26 giugno non escludiamo lo scoppio improvviso di violenti temporali, in particolare sulle Alpi. A causa del calore accumulato nei bassi strati e della tantissima energia potenziale in gioco i fenomeni potranno risultare particolarmente violenti con il rischio anche di grandinate fin verso le pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Altrove non sono previste precipitazioni di rilievo; per una svolta o un break temporalesco più deciso dovremo aspettare almeno l'avvio del mese di luglio.
Leggi tutto: Bolla rovente sull'Italia, l'anticiclone africano torna più forte di prima
(Adnkronos) - "Ho provato tutto. Sono comunque soddisfatto, ora pensiamo a Wimbledon". Jannik Sinner risponde alle domande di tv e radio tedesche dopo la sconfitta negli ottavi di finale del torneo Atp di Halle. L'azzurro, numero 1 del mondo, ha ceduto in 3 set al kazako Alex Bublik. "Ora mi riposo, devo recuperare mentalmente e fisicamente".
Leggi tutto: Sinner, dopo k.o. Halle testa a Wimbledon: "Va bene lo stesso" - Video
(Adnkronos) - "L'ho battuto, ragazzi". Alex Bublik stavolta ce l'ha fatta, il kazako si gode il successo ottenuto contro Jannik Sinner negli ottavi di finale del torneo Atp di Halle, sull'erba tedesca. Bublik celebra l'exploit con un post su Instagram: "I got him", "L'ho battuto". Nessuna esultanza eccessiva, niente presunzione. Bublik, uno dei personaggi più estroversi del circuito, concede il bis dopo un post ironico pubblicato un paio di settimane fa.
Al Roland Garros, nel match dei quarti di finale, contro Sinner ha raccolto appena 6 game in 3 set: una partita senza storia. Dopo la lezione di Parigi, Bublik è riuscito comunque a sorridere: "L'ho quasi battuto", ha scritto su Instagram dopo il nettissimo ko. Oggi, dopo il capolavoro di Halle, può cancellare il 'quasi' dal messaggio.
Leggi tutto: Sinner, Bublik vince e stavolta la festa su Instagram è vera
(Adnkronos) - Giornata no per Jannik Sinner. Il fuoriclasse azzurro è stato eliminato al secondo turno dell'Atp di Halle. Oggi, giovedì 19 giugno, il numero uno del ranking ha perso contro il kazako Alexander Bublik, autore di una prova da fenomeno sull'erba tedesca, di nuovo fortunata dopo il successo del 2023.
Ottima partenza per Sinner, che vince il primo set con il punteggio di 6-3 in 27 minuti. Bublik viene però fuori alla distanza e mostra un gioco spettacolare e solido, vincendo il secondo set 6-3 e chiudendo il terzo sul 6-4, con un break decisivo nel settimo game. Grande amarezza per l'azzurro, che saluta il torneo al secondo turno da campione, dopo 2 ore e 2 minuti di battaglia colpo su colpo.
Il kazako, dalla sua, interrompe la striscia di Jannik di 66 vittorie di fila contro giocatori fuori dalla Top 20, con la prima vittoria in carriera con un numero 1. Per la prima volta da Bercy 2023, Sinner non raggiunge almeno i quarti di un torneo. Ora avrà una decina di giorni per preparare Wimbledon e ripartire.
Leggi tutto: Sinner si spegne, sconfitto da Bublik al secondo turno di Halle
(Adnkronos) - Se gli Stati Uniti entrano nella guerra tra Iran e Israele, cosa cambia per l'Italia? Il presidente americano Donald Trump prende tempo, deciderà nel giro di 2 settimane. Se dovesse annunciare l'entrata in scena degli Usa, cosa succederebbe sullo scacchiere internazionale? "Sicuramente l'Italia non pensa di entrare in guerra con l'Iran, non penso ci saranno mai soldati italiani o aerei italiani che potranno bombardare l'Iran", dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista a Dritto e rovescio su Rete 4. "Questo mi pare evidente e chiaro. Non solo perché è costituzionalmente impossibile, ma non c'è neanche la volontà", spiega.
Gli Usa potrebbero chiedere di utilizzare basi in Italia? "Le basi aeree americane in Italia" e il loro utilizzo "sono disciplinate da un accordo del 1950, 1952, 1954, molto antico, e prevede che loro possano utilizzarle, soltanto spiegando per cosa vogliono utilizzarle, dopo l'autorizzazione del governo italiano. Non è stata mai chiesta, non è stata ancora chiesta questa autorizzazione".
In "un'intervista di un anno e mezzo fa, quando la gente era preoccupata di un attacco nucleare di Putin, dissi 'io se sono preoccupato di un attacco nucleare non sono preoccupato sicuramente in Europa, ma sono molto più preoccupato in Medio Oriente'. E mi riferivo proprio alla corsa dell'Iran all'arricchimento dell'uranio, alla corsa dell'Iran verso la bomba atomica, dicendo che questa corsa è la cosa che può avvicinarci di più all'utilizzo di una bomba atomica", ricorda il ministro.
"Io mi auguro non arriverà mai. Se l'Iran probabilmente l'avesse, una delle bombe che abbiamo visto cadere avrebbe potuto essere una di quelle bombe, però non ce l'ha. Mi auguro che Israele, che invece ha l'arma atomica, non la userà mai. Il punto di arrivo è quello della decisione dell'Iran di smettere di cercare la bomba atomica, basterebbe quello per cessare questa guerra: il tavolo americano voluto da Trump era nato per quello, mi auguro possa riprendere quel tavolo, se arrivi alla definizione definitiva dell'uscita dell'Iran dal programma di ricerca per la bomba nucleare a quel punto si potrà ritornare almeno in quel territorio alla pace precedente", afferma ancora.
Leggi tutto: Iran-Israele, Crosetto: "Italia non entrerà in guerra con Teheran"
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorsodel Superenalotto di oggi, 19 giugno 2025. Centrati invece otto '5' che vincono 19.480,51 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 15,6 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Ecco la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 4, 6, 11, 31, 69, 73. Numero Jolly 9, numero SuperStar 26.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente 19 giugno
(Adnkronos) - Davanti alle stelle del nostro cinema, numerose personalità istituzionali, e del mondo della cultura questa sera è stata inaugurata, sulla terrazza del Rhinoceros a Roma, la nuova Fondazione Roma Lazio Film Commission, un percorso di riforma strutturale con l’obiettivo di diventare il polo del cinema e dell’audiovisivo di Roma e del Lazio, punto di riferimento per tutto il settore, che vede la Regione Lazio al primo posto in Italia per imprese attive nel settore e al secondo posto in Europa per investimenti a favore di cinema e audiovisivo con 2.400 imprese attive nel settore audiovisivo e 13mila addetti nel settore della produzione di film, video e programmi televisivi. Il rinnovamento della Fondazione parte dal nuovo Consiglio di amministrazione, appena nominato dai Soci Regione Lazio e Roma Capitale, che vede la presidente Maria Giuseppina Troccoli, Christian Uva come vicepresidente, e Lorenza Lei con il ruolo di amministratore delegato.
“Le produzioni hanno bisogno di certezze e noi possiamo fare la differenza”, dichiara Lei ad un gruppo di giornalisti presenti all’evento. Tra gli asset fondamentali c’è la formazione. A partire da un progetto di eccellenza, finanziato con il Fondo Sociale Europeo, che diventerà parte integrante della Fondazione: la Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, con corsi gratuiti per le principali professionalità del cinema. Inoltre, la nuova governance punta a rafforzare il ruolo centrale di Roma Lazio Film Commission nello sviluppo del cinema e dell’audiovisivo nel territorio, sostenendo le imprese locali, promuovendo la crescita professionale degli operatori e favorendo nuove opportunità a livello nazionale e internazionale, con una strategia innovativa e di lungo periodo che vuole raccogliere nuove importanti sfide.
“È importante per noi puntare sui talenti di domani per far sì che il cinema possa continuare mettendo in risalto il talento non solo di registi, sceneggiatori e attori ma tutte le maestranze, che ci invidiano in tutto il mondo”, sottolinea Troccoli. Nel corso della serata – a cui hanno preso parte, tra i tanti, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano , Lorenzo Zurzolo, Vittoria Puccini, Romana Maggiora Vergano, Barbara Chichiarelli, Barbora Bobulova, Stefano Sardo e Astrid Meloni, Daniele Vicari, Lunetta Savino, Francesco Montanari, Lea e Damiano Gavino, Francesco Foti, Eleonora Daniele, Donatello Finocchiaro, Michele Placido e Federica Vincenti, Aurora Ruffino, Stefano Chiantini e Laura Luchetti e Lidia Vitale – sono stati annunciati percorsi di sostegno sia a livello di contributi sia a livello di assistenza tecnico-organizzativa per rispondere alle esigenze della produzione e della distribuzione.
In quest’ottica si colloca l’apertura di sportelli territoriali nel Lazio, per favorire uno sviluppo più diffuso e capillare del settore, con un approccio integrato più efficiente e innovativo, che mira a facilitare il lavoro delle produzioni, anche grazie a una guida alla produzione intelligente e una guida alle location ‘film friendly’. È di strategica importanza, per avere un settore forte e competitivo, è il coinvolgimento dell’intero comparto, dalle professionalità più specializzate alle meno conosciute, con particolare attenzione alle maestranze e ai lavoratori del settore, agenti, casting director, location manager, che saranno coinvolti attivamente in diverse attività, perché la Fondazione intende diventare una piattaforma condivisa per raccogliere e affrontare le sfide del futuro, con l’obiettivo di favorire un sistema più coeso, innovativo e aperto alle opportunità. Per la nuova governance “crescere insieme vuol dire sostenere lo sviluppo economico, culturale e sociale di Roma e del Lazio con uno sguardo aperto e internazionale”.
L’impegno è promuovere e sostenere le coproduzioni internazionali anche attraverso la presenza nei principali mercati e festival di settore, per mostrare le potenzialità del territorio e creare nuove opportunità di crescita e innovazione per tutte le figure professionali coinvolte, con un impegno che vedrà la Fondazione in prima linea per attrarre nuovi progetti, investimenti e collaborazioni “per creare insieme nuovi orizzonti”. La Fondazione “accompagnerà le produzioni sia al livello di assistenza che di logistica”, conclude Lei.
Leggi tutto: Cinema, la scuola Volontè entra nella Fondazione Roma Lazio Film Commission
(Adnkronos) - Donald Trump deciderà entro due settimane se intervenire accanto a Israele nella guerra in corso contro l'Iran. La decisione del presidente degli Stati Uniti viene annunciata dalla portavoce della Casa Bianca, Jennifer Leavitt, nel briefing del 19 giugno.
Leggi tutto: Guerra Iran-Israele, Trump deciderà entro 2 settimane: l'annuncio - Video
Pagina 156 di 789