La norma 'madre' già cassata dalla Consulta...
Ora in caserma a Ozieri mentre i carabinieri cercano il fucile... Il proseguimento dell’impegno di Aeroporti di Roma per la fruibilità e l’accessibilità della cultura, che si concretizza nell’esposizione di opere d’arte negli spazi da cui tutti i giorni passano migliaia di viaggiatori, fa sì che “l’aeroporto diventi non solo un luogo di partenza o di arrivo, ma anche di osservazione e d’arte”. Sono le dichiarazioni di Federico Mollicone, presidente Commissione cultura Camera dei deputati, all’inaugurazione dell’opera ‘Apparato Circolatorio. Sei cuori, un solo battito’ dell’artista Jago, organizzata presso il Terminal 1, Area Transiti, dell’aeroporto di Roma Fiumicino.
Lo svelamento dell’opera è “la celebrazione della vocazione che ormai da qualche tempo ha Adr, prima con l’arte antica e archeologica, poi con quella rinascimentale e oggi con l’arte moderna, rappresentata dall’opera di Jago - aggiunge Mollicone. Tutti omaggi alla grandezza, alla bellezza e ai beni culturali italiani.
“Trovo quest'opera davvero significante perché il cuore è un simbolo che dagli egiziani in poi ha sempre rappresentato la sede dell'anima. La scienza oggi ci dice anche che è la sede di un secondo cervello - prosegue - ‘Apparato circolatorio’ rappresenta la capacità dell'artista contemporaneo di confrontarsi con l'intelligenza artificiale, con concetti e simboli alti e significanti, come appunto quello del cuore, e farlo in modo inedito, quindi con uno sforzo non da poco”.
Nel luogo in cui l’opera di Jago è stata posizionata all’aeroporto di Roma-Fiumicino “passano ogni anno milioni di cuori che partono, tornano, piangono e sperano. Ognuno dentro di sé ha gioia, nostalgia, voglia di futuro e di bellezza. Questo è sicuramente il luogo giusto per celebrare l'arte contemporanea e soprattutto il principio della sussidiarietà, che con Cultura Italia stiamo portando avanti insieme in Parlamento grazie a ‘Italia in Scena’, la legge di riforma che è stata approvata qualche settimana fa e che faciliterà iniziative come questa, declinando l'articolo 118 della Costituzione sulla sussidiarietà”.

"Penso che ci possa essere un momento in cui, per un attimo, i cuori di tutte le persone del mondo battono all’unisono e si sincronizzano. Potrebbe essere già successo, potrebbe star succedendo qui ora. Credo che nel mondo ci sia un ritmo, una pulsazione fondamentale che ci collega”. A dirlo è Jago, nome d’arte dello scultore Jacopo Cardillo, parlando del significato profondo della sua opera ‘Apparato Circolatorio. Sei cuori, un solo battito’, svelata al Terminal 1, Area Transiti, dell’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino ‘Leonardo Da Vinci’. “Noi passiamo in mezzo a questa pulsazione, magari anche distrattamente, ma siamo sempre immersi in questo battito - prosegue l’artista - Credo che l'armonia sia quando le cose vibrano in un modo che non va per forza descritto ma che si percepisce e si sente”.
L’opera sarà visibile a tutti i passeggeri e rappresenta una nuova tappa del percorso intrapreso da Aeroporti di Roma, società del gruppo Mundys, per trasformare lo scalo di Roma Fiumicino in una vera e propria piattaforma culturale in cui l’arte contemporanea è accessibile, fruibile e parte integrante dell’esperienza di viaggio.
“Mi sembra che ci sia un'amministrazione capace di avere una visione armonica - commenta Jago - Se continueranno a essere mossi da questi princìpi penso che continueranno a fare belle cose”.

La Commissione bilancio del Senato ha concluso l'esame del maxi-emendamento alla manovra su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Ora il provvedimento torna in Aula dove sono iniziate le dichiarazioni di voto. Confermato intanto lo stralcio di cinque misure prima del nuovo round in Aula.
Si tratta della norma che permetteva a quei datori di lavoro che non pagano adeguatamente i propri lavoratori di non corrispondere gli arretrati nel caso si siano comunque attenuti agli standard di alcuni contratti collettivi; lo stop all'inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali o locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle stesse; la norma che riduce da 3 anni a 1 anno il cosiddetto divieto di 'sliding doors', cioè il divieto per i dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di svolgere, alla cessazione del rapporto di lavoro, incarichi presso privati inerenti all'attività svolta nella Pa; le disposizioni in materia di magistrati fuori ruolo, tra cui la riduzione da 10 a 4 anni dell'anzianità di servizio per poter essere autorizzati al collocamento fuori ruolo; la revisione della disciplina del personale Covip.
Oltre 300mila passeggeri negli aeroporti, soprattutto italiani...
Sentito un boato in città, vigili del fuoco hanno lavorato per
tutta la notte... 
Maltempo, pioggia e neve anche a bassa quota. La settimana di Natale sarà decisamente movimentata e spesso instabile sull'Italia, con protagonista assoluto un profondo e tenace vortice depressionario che, per la sua tempistica: un vero e proprio 'ciclone natalizio', destinato a condizionare il tempo su gran parte della Penisola almeno fino a Santo Stefano, il 26 dicembre. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, martedì 23 dicembre, e per i giorni a venire.
Bianco Natale con neve anche in collina
Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma che il tempo non sarà molto clemente durante le feste. L'atmosfera natalizia ma instabile si farà sentire ovunque. Nelle giornate clou delle feste, ci aspettiamo piogge e rovesci a giro su quasi tutte le regioni, un indice di quanto sarà estesa e attiva la depressione.
La ventilazione si disporrà prevalentemente dai quadranti orientali con flussi sostenuti di Bora al Nord, in grado di far calare anche la quota neve. Le nevicate saranno copiose su tutto l'arco alpino occidentale oltre i 1200 metri di quota. Si stima che sulle cime alpine piemontesi gli accumuli nevosi possano toccare i 250 centimetri entro il 27 dicembre.
Occhio di riguardo, come spesso accade in queste configurazioni, al Cuneese: in questa zona la neve potrà spingersi a quote decisamente più basse, regalando fiocchi anche fino in collina e preannunciando, per diverse località pedemontane, un bianco Natale.
Per quanto riguarda proprio il giorno di Natale, anche l'Appennino settentrionale, in particolare tra Liguria ed Emilia, vedrà la quota neve scendere sensibilmente, con i fiocchi che potranno imbiancare le cime tra gli 800 e i 1000 metri.
È importante sottolinearlo: questa ondata di maltempo non sarà accompagnata da un'ondata di gelo siberiano. Le temperature, pur calando, si manterranno su valori che, seppur freschi o freddi, saranno in linea con una fase invernale tipica degli ultimi anni e umida.
Possiamo definire questa fase come un periodo di maltempo a tratti invernale, caratterizzato dalla forza del vento, dall'intensità delle precipitazioni (sia liquide che nevose) e dal sensibile calo delle temperature in quota.
Le previsioni nel dettaglio
Martedì 23. Al Nord: piogge sparse al Nordovest e in Emilia. Neve su Ovest Alpi. Al Centro: maltempo sulle Tirreniche. Al Sud: piuttosto instabile.
Mercoledì 24. Al Nord: piogge diffuse, neve su Alpi e Appennino oltre i 7-800 m. Al Centro: instabile ovunque, meglio in Abruzzo. Al Sud: piogge in Campania, più sole altrove.
Giovedì 25. Al Nord: piogge diffuse al Nord-Ovest, neve in montagna. Al Centro: instabile su Toscana e Marche. Al Sud: qualche pioggia sulle ioniche.
Tendenza: torna l’alta pressione, ma farà via via più freddo.

Un percorso professionale costruito nella ricerca scientifica e consolidato attraverso ruoli di crescente responsabilità porta oggi Sara Frattini alla guida di Bidachem S.p.a., polo chimico di eccellenza del Gruppo Boehringer Ingelheim in Italia, nel ruolo di Amministratrice Delegata e Site Head dello stabilimento di Fornovo San Giovanni (Bergamo). La carriera di Sara Frattini rappresenta un esempio di crescita continua, fondata su una solida preparazione scientifica e su un percorso formativo di alto livello. Dopo la maturità classica, si laurea in chimica organica presso l’università di Milano e consegue un master in sintesi chimica presso il Politecnico di Milano. Un percorso accademico che ha posto le basi per una carriera dedicata al settore farmaceutico, prima nella ricerca e successivamente nell’ambito produttivo.
Dopo una prima esperienza in Gsk, Sara Frattini entra in Boehringer Ingelheim nel 2000 presso il centro di ricerca di Milano, dove ricopre ruoli di crescente responsabilità fino a diventare principal scientist/head of laboratory, guidando progetti nelle aree cardio-metabolica, respiratoria e del sistema nervoso centrale.
Nel 2017 prosegue il proprio percorso professionale in Bidachem, assumendo incarichi sempre più rilevanti in ambiti strategici quali qualità, production excellence & technology transfer e produzione, ottenendo anche l’abilitazione come qualified person (QP) da Aifa. In Bidachem, ha coordinato progetti internazionali e cross-funzionali, contribuendo alla definizione e all’implementazione di processi produttivi affidabili, sicuri e pienamente conformi agli standard regolatori.
"È per me un onore e un privilegio assumere questo importante incarico all’interno di Bidachem S.p.a. e desidero ringraziare Boehringer Ingelheim per avermi dato, nel corso degli anni, l’opportunità di crescere professionalmente", ha dichiarato Sara Frattini, amministratrice delegata e Site Head di Bidachem S.p.a. "La mia storia, iniziata in laboratorio, è quella di molti ricercatori che credono nel valore della scienza per migliorare la vita dei pazienti e contribuire alla sostenibilità dei sistemi sanitari. Metterò a disposizione la mia esperienza per integrare competenze scientifiche e capacità gestionali, con l’obiettivo di continuare a garantire qualità, efficienza e innovazione", ha continuato.
Nel nuovo ruolo, Frattini guiderà le attività del sito insieme ai team, assicurando il perseguimento delle priorità strategiche del Gruppo e il mantenimento di processi produttivi affidabili e conformi ai più elevati standard internazionali.
"Nel panorama della ricerca farmaceutica, il nostro Gruppo si posiziona come un attore di primo piano, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e attenzione ai bisogni terapeutici ancora insoddisfatti", ha commentato Nedim Pipic, country managing director di Boehringer Ingelheim e head of human Pharma Italy. "Investiamo in aree che spaziano dalle malattie cardiovascolari a quelle respiratorie, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più innovative. La nomina di Sara Frattini riflette pienamente la mission dell’Azienda: le sue radici nella ricerca, unite a una solida esperienza manageriale, le consentiranno di integrare visione strategica e competenze scientifiche, con una particolare attenzione al dialogo con i diversi attori del sistema. Questa nomina conferma inoltre l’impegno di Boehringer Ingelheim nello sviluppare i talenti, valorizzare il potenziale delle persone e offrire concrete opportunità di crescita", ha spiegato. Con Sara Frattini alla guida del polo chimico, Bidachem consolida il proprio ruolo di hub di riferimento per il Gruppo Boehringer Ingelheim e conferma l’attenzione alla valorizzazione della leadership, anche femminile, costruita nel tempo attraverso la ricerca, la formazione continua e un percorso di crescita professionale strutturato.

E' stata presentata presso il Terminal 1 del 'Leonardo da Vinci' di Roma Fiumicino, l’opera 'Apparato Circolatorio' dell’artista Jago, tra gli scultori italiani più affermati sulla scena internazionale. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati Federico Mollicone e l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone.
All’interno dello scalo, l’installazione propone sei cuori rossi in ceramica, tratti dall’opera originaria di Jago del 2017 e simboli di valori universali: uguaglianza, empatia, memoria, accoglienza, speranza e coraggio. I cuori, disposti in cerchio, figura geometrica senza inizio né fine, e accompagnati da una videoproiezione che ne riproduce la pulsazione ritmica, rappresentano un invito per i viaggiatori a ritrovare, anche solo per un istante, il senso profondo dell’essere parte di un’umanità condivisa.
"Nel momento in cui Roma Fiumicino supera i 50 milioni di passeggeri annui e si conferma nell’élite degli hub a livello globale per qualità e connettività, continuiamo a investire per offrire a chi transita in aeroporto un ambiente accogliente, che celebri la straordinarietà e l’eccellenza dell’arte italiana valorizzando al massimo questa infrastruttura", ha dichiarato Troncone. "E' in questo orizzonte che si inserisce l’opera di un artista di assoluto rilievo sulla scena contemporanea, la cui presenza nel nostro scalo assume un significato che va oltre il valore estetico. Dopo aver rappresentato l’Italia nel tour del Vespucci e all’Expo di Osaka, Jago apre uno spazio di riflessione condivisa anche qui, al centro della mobilità globale. I cuori di ‘Apparato Circolatorio’ sono più di un simbolo: sono un messaggio di pace universale e un richiamo potente alla dimensione umana del nostro lavoro, che connette ogni giorno persone, esperienze, sogni e valori", ha concluso Troncone.
Apparato Circolatorio, ricorda la nota di Adr, sarà visibile a tutti i passeggeri e rappresenta una nuova tappa del percorso intrapreso da Aeroporti di Roma, società del gruppo Mundys, per trasformare lo scalo di Roma Fiumicino in una vera e propria piattaforma culturale, già arricchita negli anni da capolavori come il Salvator Mundi di Bernini e le tre vetrate attribuite a Giotto della Basilica di Santa Croce. Una progettualità che si fonda sulla volontà di integrare stabilmente l’arte contemporanea negli spazi aeroportuali, rendendola accessibile, fruibile e parte integrante dell’esperienza di viaggio.
In questa direzione, conclude la nota, l’obiettivo di Adr è ridefinire il ruolo dell’aeroporto come infrastruttura viva, in cui anche il tempo dell’attesa si trasforma in un’occasione di scoperta, bellezza condivisa e valorizzazione del Made in Italy.

E' stata presentata presso il Terminal 1 del 'Leonardo da Vinci' di Roma Fiumicino, l’opera 'Apparato Circolatorio' dell’artista Jago, tra gli scultori italiani più affermati sulla scena internazionale. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati Federico Mollicone e l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone.
All’interno dello scalo, l’installazione propone sei cuori rossi in ceramica, tratti dall’opera originaria di Jago del 2017 e simboli di valori universali: uguaglianza, empatia, memoria, accoglienza, speranza e coraggio. I cuori, disposti in cerchio, figura geometrica senza inizio né fine, e accompagnati da una videoproiezione che ne riproduce la pulsazione ritmica, rappresentano un invito per i viaggiatori a ritrovare, anche solo per un istante, il senso profondo dell’essere parte di un’umanità condivisa.
"Nel momento in cui Roma Fiumicino supera i 50 milioni di passeggeri annui e si conferma nell’élite degli hub a livello globale per qualità e connettività, continuiamo a investire per offrire a chi transita in aeroporto un ambiente accogliente, che celebri la straordinarietà e l’eccellenza dell’arte italiana valorizzando al massimo questa infrastruttura", ha dichiarato Troncone. "E' in questo orizzonte che si inserisce l’opera di un artista di assoluto rilievo sulla scena contemporanea, la cui presenza nel nostro scalo assume un significato che va oltre il valore estetico. Dopo aver rappresentato l’Italia nel tour del Vespucci e all’Expo di Osaka, Jago apre uno spazio di riflessione condivisa anche qui, al centro della mobilità globale. I cuori di ‘Apparato Circolatorio’ sono più di un simbolo: sono un messaggio di pace universale e un richiamo potente alla dimensione umana del nostro lavoro, che connette ogni giorno persone, esperienze, sogni e valori", ha concluso Troncone.
Apparato Circolatorio, ricorda la nota di Adr, sarà visibile a tutti i passeggeri e rappresenta una nuova tappa del percorso intrapreso da Aeroporti di Roma, società del gruppo Mundys, per trasformare lo scalo di Roma Fiumicino in una vera e propria piattaforma culturale, già arricchita negli anni da capolavori come il Salvator Mundi di Bernini e le tre vetrate attribuite a Giotto della Basilica di Santa Croce. Una progettualità che si fonda sulla volontà di integrare stabilmente l’arte contemporanea negli spazi aeroportuali, rendendola accessibile, fruibile e parte integrante dell’esperienza di viaggio.
In questa direzione, conclude la nota, l’obiettivo di Adr è ridefinire il ruolo dell’aeroporto come infrastruttura viva, in cui anche il tempo dell’attesa si trasforma in un’occasione di scoperta, bellezza condivisa e valorizzazione del Made in Italy.

Anche se i riflettori si sono abbassati sull'epidemia di Mpox, "tutti i cladi del virus continuano a circolare" nel mondo. A segnalarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), facendo il punto sull'epidemia multinazionale provocata dal patogeno un tempo noto come 'vaiolo delle scimmie' e oggi ribattezzato in chiave anti-stigma.
L'agenzia Onu per la salute, nel 61esimo rapporto diffuso sulla malattia infettiva, offre un aggiornamento della situazione e dei dati, ma anche della risposta operativa messa in campo fino al 17 dicembre 2025. Gli ultimi numeri disponibili mostrano che nel novembre 2025 in 48 Paesi di tutte le regioni dell'Oms sono stati segnalati in totale "2.150 nuovi casi confermati di Mpox, inclusi 5 decessi (tasso di mortalità 0,2%). Circa il 68% di queste infezioni è stato segnalato nella regione africana. Quattro regioni hanno osservato un calo dei casi confermati a novembre rispetto a ottobre 2025, ma la regione europea e quella del Pacifico occidentale hanno registrato un numero maggiore di casi rispetto al mese precedente", avverte l'Oms.
"Se le epidemie di Mpox non vengono rapidamente contenute e la trasmissione interumana non viene interrotta, sussiste il rischio di una trasmissione comunitaria prolungata - evidenziano gli esperti - Nelle ultime 6 settimane (dal 2 novembre al 14 dicembre) 19 Paesi africani hanno segnalato una trasmissione attiva, con 1.435 casi confermati e 7 morti (tasso di mortalità 0,5%). I Paesi che hanno segnalato il numero più elevato di casi in questo periodo sono la Repubblica democratica del Congo, la Guinea, la Liberia, il Kenya e il Ghana; mentre le segnalazioni di casi in Liberia mostrano ancora indicazioni di un aumento, il numero settimanale di casi negli altri Paesi è diminuito nelle ultime settimane".
Fuori dai confini dell'Africa, che resta una delle aree più interessate dai contagi, una novità è che "la Romania ha segnalato per la prima volta il rilevamento del clade Ib di Mpox, in un caso confermato nell'agosto 2025", rileva ancora l'Oms, aggiungendo che oggi "la trasmissione comunitaria del clade Ib continua in Spagna e nei Paesi Bassi".
Tornando in Africa, nella Repubblica democratica del Congo la trasmissione di Mpox continua in diverse province con la co-circolazione di cladi Ia e Ib, ed emergono trend subnazionali eterogenei e un accesso in calo ai test per i casi sospetti.
Ci sono poi tracce anche della presenza di un ceppo ricombinante del virus: è stato segnalato dal Regno Unito in un caso correlato a un viaggio. Il ceppo ricombinante in questione contiene "elementi genetici sia di clade Ib che di clade IIb di Mpox. L'entità della circolazione del ceppo ricombinante rimane sconosciuta".
Alla luce degli ultimi dati, l'Oms valuta il rischio attuale rappresentato da Mpox per la salute pubblica come "moderato per gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini con partner nuovi o multipli, per i lavoratori del sesso e per gli altri con partner multipli che potrebbero essere a rischio". Mentre viene valutato "basso" il rischio "per la popolazione generale in assenza di fattori di rischio specifici". Il monitoraggio dell'agenzia Onu continua e gli esperti ribadiscono "l'importanza di mantenere la sorveglianza e la capacità di risposta, incluso il sequenziamento genomico, in particolare nelle località in cui co-circolano più ceppi di Mpox".

L'alimentazione non è solo una chiave di prevenzione, ma può diventare un'alleata in modalità 'booster' nel percorso terapeutico di precisione contro il cancro. Specifiche molecole contenute in alcuni alimenti, tra cui anche cibi tipicamente natalizi, possono infatti agire come veri e propri interruttori per il sistema immunitario, potenziando l'efficacia dell'immunoterapia: dall'acido oleico contenuto nell'olio d'oliva e nella frutta secca, fino al fruttosio dei fichi secchi e dei datteri, al miele (alla base di struffoli e torrone), per concludere con l'acido trans-vaccenico che si trova nella carne e nei latticini provenienti da animali da pascolo. Prodotti, naturalmente, da consumare con moderazione, precisano gli esperti.
A fare il punto su quali siano gli alimenti 'alleati' e quali no, sono stati gli specialisti riuniti recentemente a Napoli in occasione della XVI edizione del Melanoma Bridge e della XI edizione dell'Immunotherapy Bridge, due eventi internazionali dedicati all'immunoterapia.
"Per decenni, la relazione tra dieta e cancro è stata spesso ridotta a divieti e avvertimenti - dichiara Paolo Ascierto, professore ordinario di Oncologia all'università Federico II di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma Onlus - Oggi, una serie crescente di ricerche scientifiche sta rivoluzionando questa prospettiva, dimostrando che nel cibo possono celarsi sostanze che agiscono da 'booster' dei trattamenti, potenziando l'efficacia dell'immunoterapia".
I benefici dell'olio d'oliva (e non solo)
Un recente studio apparso sulla rivista 'Signal Transduction and Targeted Therapy', del gruppo di Nature, ha rivelato come la qualità dei grassi assunti possa programmare la nostra immunità antitumorale. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Hong Kong ha scoperto che l'acido oleico, grasso monoinsaturo fondamentale della dieta mediterranea, è in grado di ripristinare la funzionalità delle cruciali cellule gamma delta T del nostro sistema immunitario, compromessa dall'eccessiva presenza di acido palmitico (un grasso saturo).
"Gli scienziati cinesi - commenta Ascierto - hanno scoperto che l'acido oleico, di cui è ricco l'olio d'oliva, e presente ad esempio anche nell'avocado e nella frutta secca (come noci e mandorle), è in grado di 'ricaricare' queste cellule T, potenziando la loro aggressività contro i tumori. Al contrario gli acidi grassi saturi, come l'acido palmitico presente in alimenti trasformati, olio di palma e carni grasse, tendono a promuovere l'infiammazione e lo stress ossidativo. In sostanza, la corretta scelta dei grassi nel nostro regime alimentare sembra determinare se le nostre cellule T saranno armate o disarmate nella lotta contro le cellule maligne".
Il ruolo del fruttosio
Se la bilancia tra grassi saturi e insaturi è cruciale, va considerato anche il ruolo rivalutato di uno zucchero semplice: il fruttosio. Per lungo tempo associato alla crescita di alcuni tumori, uno studio condotto a Shanghai e pubblicato su 'Cell Metabolism' ha rivelato una realtà più sfumata: una dieta ricca di fruttosio può essere in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro il cancro.
"Lo studio ha dimostrato che il fruttosio alimentare, che si trova in alimenti come i 'natalizi' fichi secchi e datteri, promuove l'immunità antitumorale delle cellule aumentando l'attività dei linfociti T CD8+, le cellule 'killer' responsabili di identificare e uccidere le cellule tumorali - specifica Ascierto - Questo potenziamento è mediato dalla produzione di leptina, l'ormone della sazietà".
Ma l'oncologo tiene a precisare: "Lo studio non indica che fare incetta di zuccheri aiuti automaticamente a contrastare il tumore. I risultati suggeriscono piuttosto che il fruttosio potrebbe essere sfruttato in modo mirato". Non a caso, Ascierto è impegnato in un progetto di ricerca Airc volto a migliorare la risposta clinica all'immunoterapia nel melanoma, perfezionando la composizione del microbiota intestinale attraverso la combinazione di dieta mediterranea e l'integrazione alimentare con fruttosio e fibre idrosolubili.
Un altro nutriente sotto la lente è l'acido trans-vaccenico (Tva), una molecola che l'organismo umano non può produrre da solo e che si trova nella carne e nei latticini provenienti da animali da pascolo. Uno studio dell'università di Chicago ha riabilitato, almeno in parte, il consumo di questi alimenti, scoprendo che il Tva è in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro il cancro. "Il meccanismo è duplice - spiega Ascierto - Il Tva inibisce un recettore (il Gpr43) solitamente attivato da acidi grassi dannosi, e contemporaneamente attiva il 'percorso Creb', che migliora la sopravvivenza e la differenziazione cellulare". I risultati clinici sono promettenti: i pazienti con livelli più elevati di Tva circolante nel sangue hanno risposto meglio all'immunoterapia, comprese le terapie con cellule Car-T. "Ciò che conta è il nutriente Tva e la sua eventuale assunzione nelle dosi giuste, non la sua fonte (carne e latticini) - sottolinea Ascierto - L'obiettivo non è eccedere nel consumo di carne rossa, ma utilizzare il Tva come supplemento alimentare per massimizzare l'efficacia dei trattamenti".
La dieta come medicina mirata
Questi studi, dal bilanciamento dei grassi alla modulazione operata da fruttosio e Tva dimostrano che l'interazione tra dieta e sistema immunitario non è un concetto banale, ma una complessa rete biochimica. "La ricerca si sta muovendo verso la definizione di una vera e propria 'dieta da combattimento' personalizzata - conclude Ascierto - Sono necessari ulteriori studi per comprendere esattamente se e come sfruttare nutrienti specifici per rafforzare l'azione del nostro sistema immunitario contro il cancro. L'obiettivo finale è trasformare il cibo in una medicina di precisione, ampliando le opportunità di trattamento per i pazienti oncologici".

In vista del Natale, torna ogni anno la curiosità su come chiamare la tradizionale rappresentazione della Natività: "presepe" o "presepio"? L'Accademia della Crusca, massima autorità linguistica nazionale, ricorda che entrambe le forme sono antiche e risalgono al XIII secolo, originando dal latino "praesepe", che indicava la mangiatoia, oggetto della vita rurale, prima di assumere connotazioni sacre legate alla nascita di Cristo.
Secondo uno studio dell'accademica Rita Librandi, professoressa di Storia della lingua italiana e Linguistica italiana presso l'Università di Napoli L'Orientale, pubblicato sul sito internet della Crusca, storicamente la forma "presepio" risulta più documentata in ambito ecclesiastico e nella tradizione natalizia, mentre "presepe" è quella più diffusa nell'uso comune, soprattutto al Nord, forse per la percezione di "presepio" come regionalismo meridionale.
Il termine ha subito uno straordinario slittamento semantico: da semplice mangiatoia a simbolo della Natività e, con Francesco d'Assisi a Greccio nel 1223, a intero genere figurativo, diventando una forma di racconto simbolico e artistico.Il presepe napoletano, tra i più famosi, è un vero "teatro del mondo", ricorda Librandi: accanto alla Sacra Famiglia appaiono botteghe, mercati, taverne, nobili e pastori, con regole precise per i personaggi. Tra i protagonisti più noti figurano Benino, il pastore dormiente, e il "pastore della meraviglia", che aprono e chiudono idealmente la scena tra sogno e consapevolezza del miracolo. Come ogni anno, quindi, mentre le luci natalizie illuminano le città italiane, l'Accademia della Crusca ricorda il valore di questa tradizione, simbolo di unione tra sacro e vita quotidiana, augurando a tutti un sereno Natale. (di Paolo Martini)

Il taglio delle tasse al ceto medio e la pace fiscale ma anche, la svolta sulle pensioni e gli stanziamenti per le imprese: arriverà oggi il primo via libera alla manovra in Senato dopo un esame fatto di false partenze, ritiri di proposte e ripresentazioni che alla fine hanno fatto rialzato l'entità del Bilancio dai 18,7 miliardi iniziali a circa 22 miliardi con il maxi-emendamento del governo - sul quale l'esecutivo ha posto la fiducia -, a saldi invariati. Il ddl approderà poi alla Camera per la discussione generale e il via libera definitivo martedì 30 dicembre. Ecco tutte le misure in arrivo.
Taglio tasse e pace fiscale. Misura 'regina' del ddl è la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro, come secondo step del percorso avviato lo scorso anno con il taglio delle tasse per i redditi più bassi nel quadro della riforma fiscale. Con la manovra parte una nuova stagione di pace fiscale. Con la rottamazione quinques nell'arco di 9 anni, con 54 rate bimestrali, sarà possibile rottamare le cartelle del periodo compreso tra il 2000 e il 2023 derivanti dall'omesso versamento di imposte o contributi previdenziali. L'esame in commissione Bilancio al Senato ha inoltre tagliato il tasso di interesse sulle rate dal 4% al 3%.
Banche e assicurazioni. Con le modifiche approvate alla manovra sale a oltre 12 miliardi di euro il contributo totale da banche e assicurazioni, un miliardo in più rispetto a quanto inizialmente previsto nello schema del governo. Nel dettaglio per le banche cala la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse delle banche, passando dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027 e dall'aumento dell'Irap del 2% si escludono i soggetti con minore base imponibile e si introduce una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta (+2%) solo per i periodi d'imposta 2027 e 2028. Una modifica approvata per le assicurazioni invece prevede il versamento come acconto dell'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente.
Rc auto. Sale al 12,5% l'aliquota sulla polizza rc auto per i rischi di infortunio al conducente e rischi di assistenza stradale per i contratti assicurativi stipulati o rinnovati a decorrere dal primo gennaio 2026.
Tobin tax. Da gennaio l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie passa dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza.
Dividendi holding. L'accesso al regime di esclusione è previsto solo con partecipazione diretta nel capitale superiore al 5% o di valore fiscale superiore a 500mila euro.
Imprese, iper ammortamento, transizione 4.0 e Zes. Prorogate al 30 settembre 2028 le agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali, nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave Transizione 4.0 o 5.0. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione "agli investimenti in beni prodotti in uno degli Stati membri dell'Unione europea" o in Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo, effettuati dall'1 gennaio 2026 al 30 settembre 2028. Arrivano 1,3 miliardi per il credito d'imposta Transizione 4.0, i cui fondi sono andati esauriti; e 532,64 milioni per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d'imposta per la Zes unica.
Ritenuta acconto imprese. Ritenuta d'acconto per le imprese dal 2028 con un'aliquota ridotta dello 0,5%, che sale all'1% dal 2029.
Benefici rinnovi contratti. Estesi ai contratti rinnovati nel 2024 i benefici della tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi corrisposti dal primo gennaio 2026, con platea di beneficiari ampliata ai redditi fino a 33mila euro.
Utili lavoratori. Prorogata anche per il 2026 l'esenzione del 50% dei dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti da azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato entro il limite di 1.500 euro annui.
Stop anticipo pensione con fondi complementari. Stop alla possibilità di accedere alla pensione anticipata di vecchiaia cumulando la rendita dei fondi complementari.
Aumenta taglio anticipo pensione per precoci. Aumentano i tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno raggiunto almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età. Il taglio ammonta a 20 milioni dal 2027, a 60 milioni dal 2028 e a 90 milioni dal 2029 al 2032, mentre per il 2033 la riduzione sarà di 140 milioni di euro e 190 milioni dal 2034.
Tfr all'Inps. Dal primo gennaio obbligo di versamento del Tfr al Fondo Inps anche per le aziende con 50 dipendenti. Dal 2032 le maglie si ampliano ancora includendo nell’obbligo di versamento le imprese con numero pari o superiore a 40 dipendenti.
Tfr neo assunti. Adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti del settore privato da luglio 2026. Entro sessanta giorni dall'assunzione il lavoratore può comunque optare per la rinuncia all'adesione automatica.
Ponte sullo Stretto. Vengono rifinanziati gli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, "alla luce dell’aggiornamento dell’iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell’anno 2025 in conto residui rinvenienti dall’anno 2024, prevedendo un incremento delle risorse negli anni 2032 e 2033 tali da lasciare inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate".
Piano Casa. Le risorse per il Piano casa in manovra calano a 200 milioni nel biennio 2026-2027 (100 milioni l’anno).
Affitti brevi. Aliquota al 21% sulla prima casa in affitto inferiore a 30 giorni e al 26% sulla seconda; oltre i due immobili diventa reddito di imposta.
Isee e casa. Sale a 200mila euro il limite del valore della casa per l'esclusione dall'Isee per le abitazioni delle famiglie residenti nelle città metropolitane (Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari).
Oro. Via libera all'emendamento alla manovra, proposto da FdI, che attribuisce la proprietà delle riserve auree conservate da Banca d'Italia al popolo italiano.
Tassa sui pacchi postali. Scatta il contributo di due euro sui pacchi postali in arrivo da paesi extra Ue di un valore entro i 150 euro.
Rai. Oltre 10 milioni di sforbiciata per la Rai.
Fondi Ue. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione viene ridotto di 300 milioni di euro per il 2026 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2027 е 2028.

Super influenza in agguato a Natale? La variante K monopolizza l'attenzione nei giorni che precedono le festività. La chiusura delle scuole, considerando la diffusione dei virus nella fascia 5-14 anni, potrebbe frenare la circolazione. Pranzi e cenoni, però, possono diventare occasioni di contagio. E' necessario allarmarsi per la 'super flu'? In realtà "la variante K non sembra essere più aggressiva rispetto a quelle che la hanno preceduta", spiega all'Adnkronos Salute Gianni Rezza, professore straordinario di Igiene e Sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
"Allora, dov'è la novità in mezzo a tanto clamore? Ebbene, quando compaiono delle mutazioni durante la stagione influenzale, com'è accaduto in Australia, la curva epidemica tende ad allungarsi a causa di un aumento della popolazione suscettibile", spiega.
"Quando poi il virus, leggermente mutato, inizia a circolare nell'emisfero Nord, lo fa più velocemente, specie fra i bambini sotto i 4 anni. Ne consegue che aumenta la probabilità che si infettino anche le persone più anziane che sono più a rischio di complicanze", dice ancora.
L'aumento dei casi non sorprende
In generale "come previsto, i casi di infezioni respiratorie acute sono in aumento in questo periodo. E fra questi sono ormai ampiamente predominanti quelli dovuti ai virus influenzali, e in particolare a H3N2. E sembra prevalere nettamente la cosiddetta variante K, che deriva da alcune mutazioni di questo sottotipo virale. L'andamento dei casi, però, sembra del tutto simile a quello del 2023-24, per cui nonostante i criteri allargati della definizione di caso (fino allo scorso anno si monitoravano solo i casi febbrili), non assistiamo né a un sorprendente anticipo, come quello verificatosi nella stagione 2022-23 (picco basso ma anticipato a metà dicembre) o quest'anno in Inghilterra e Giappone, né a un anomalo andamento della curva epidemica".
"Se la curva ricalcasse l'andamento di quella di due anni fa, allora potremmo aspettarci un picco intorno a fine anno e non, come lo scorso anno, a fine gennaio. Ma ciò, purtroppo non è prevedibile, in quanto dipende da come e per quanto tempo crescerà il numero dei casi", evidenzia Rezza.
Il vero problema
E poi, "anche dopo il picco la curva potrebbe restare relativamente elevata per un tempo più o meno lungo". Il vero problema si ha "quando le mutazioni rendono il vaccino meno protettivo, perché, allora, ammalandosi i grandi anziani e le persone fragili, può aumentare il numero di casi gravi e determinarsi la conseguente congestione delle strutture ospedaliere. È per questo che, oltre a vaccinare le persone anziane, non aspettandoci un'efficacia molto elevata del vaccino nei confronti della variante K (secondo i dati inglesi proteggerebbe gli anziani dalla malattia in poco meno della metà dei casi, il che comunque non è poco, ma potrebbe anche ridurre il rischio di casi gravi) è bene proteggerle prestando maggiori attenzioni, ad esempio evitare di contagiarle nel caso si abbiano febbre e sintomi respiratori", conclude Rezza.

Maltempo prima di Natale in Italia, con pioggia e neve nel quadro meteo che si estenderà da Nord fino a Roma e Napoli prima di scendere ancora più Sud oggi, martedì 23 dicembre.
La perturbazione di origine atlantica in transito sul Mediterraneo occidentale porta neve fino a quote alto collinari o di bassa montagna sul Piemonte centro-meridionale e sull'entroterra ligure di ponente. Nel corso della giornata il maltempo si allargherà a tutto il Centro-Sud, in particolare ai settori tirrenici di Toscana, Lazio e Campania e a quelli meridionali della Puglia, portando piogge o temporali sparsi.
La perturbazione e l'allerta
L'avviso prevede dal primo mattino di oggi, martedì 23 dicembre, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sull'arcipelago Toscano, sulle aree tirreniche di Lazio e Campania e sulla Puglia meridionale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di oggi, martedì 23 dicembre, allerta gialla sui settori occidentali di Umbria e Abruzzo, su quelli tirrenici della Campania e sull'intero territorio di Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Le previsioni
Il maltempo non darà tregua all'Italia fino a venerdì 26 dicembre. Piogge, ma anche raffiche di vento dai quadranti orientali e la Bora a Trieste, oltre al ritorno della neve a quote relativamente basse sull’Appennino settentrionale[1]. Sui rilievi al confine tra Liguria, Emilia e Toscana, si osserveranno nevicate oltre i 700-800 metri con accumuli oltre i 1000 metri di quota. Una coltre bianca si estenderà in tutte le aree sopra i 1000-1200 metri sul Piemonte occidentale e meridionale e in Valle d’Aosta con accumuli nelle aree più alte che potrebbero superare i 150 centimetri.

Conquiste inutili per alzare la posta nei negoziati. La Russia non sfonda nel Donetsk ma ha bisogno di carte da utilizzare nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Mosca, in un conflitto bloccato, continua ad alimentare la narrativa basata su continui progressi. Per sostenere pretesa, al tavolo dei negoziati, dell'intero Donbass e della creazione di una 'zona cuscinetto' lungo tutto il confine, Vladimir Putin ripete che i soldati "avanzano lungo tutto il fronte".
Il Cremlino e le conquiste senza peso
Non è così, a giudicare dall'analisi dell'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora la guerra quotidianamente. E quando i progressi in termini di avanzamento sono effettivamente misurabili, bisogna sottolineare il peso specifico dei passi avanti, spesso poco o per nulla rilevanti. D'altra parte, bisogna contrastare la strategia di comunicazione adottata da Kiev: il presidente Volodymyr Zelensky ha raggiunto Kupiansk, dopo che Mosca ne aveva rivendicato il controllo, documentando il suo blitz con un video che Putin ha provato a sminuire.
Le operazioni 'facili' a Nord
La tattica russa, da settimane, si snoda attraverso operazioni 'facili' in località sguarnite e prive di significato strategico, come le regioni settentrionali di Sumy e Kharkiv. Le procedure, le operazioni e le tecniche non sono quelle usate negli ultimi mesi da Mosca nei punti 'caldi' del fronte: nel Donetsk, per settimane, gli invasori si sono affidati a incursioni di unità di pochi uomini, da due a cinque, infiltrazioni e dispersione degli attacchi.
Per prendere a nord la località di Sotnytskyi Kozachok, dove non si combatte da oltre un anno, la Russia ha utilizzato un numero consistente di uomini che si sono mossi in formazione compatta e ben visibile. Un diversivo? Un errore? Per il momento, nulla lascia ritenere che azioni del genere possano fare da prologo ad un'offensiva ampia e strutturata. Il portavoce della Task Force delle Forze Congiunte ucraine, il colonnello Viktor Trehubov, ha affermato che le operazioni russe nella zone del nord non sembrano essere un tentativo di ottenere una svolta su larga scala o di condurre una grande operazione militare: sono, sostanzialmente, una provocazione locale.
La definizione si può allargare ad una serie di incursioni oltre confine in sezioni considerate 'dormienti' del fronte delle ultime ore, come riassume l'Isw ribadendo che "la linea del fronte in Ucraina non rischia un rapido collasso e che la vittoria della Russia non è inevitabile".
Mosca si prende villaggi che non contano
Nei giorni scorsi Kiev ha denunciato incursioni oltre confine delle forze russe a Hrabovske, nell'oblast di Sumy, lungo il confine, nella notte fra il 19 e il 20 di questo mese, tratto del fronte in cui non si registravano scontri dalla scorsa estate. Mosca ha nel frattempo rivendicato la caduta di Heabovske, un piccolo centro rurale a sud est di Sumy, e di Vysoke, poco più a sud. Kiev ha ammesso di aver ritirato le sue forze da diverse postazioni nei pressi di Hwabovke, precisando che i militari stanno cercando di stabilizzare la zona.
L'idea di una 'zona cuscinetto' al nord aprirebbe la strada, secondo gli analisti del think tank indipendente basato a Washington, all'estensione di tale zona anche a tutta l'Ucraina, attraverso negoziati e operazioni militari ibride.
Al momento "non ci sono elementi che indichino che le forze russe stanno preparandosi o siano in grado di condurre una offensiva significativa oltre confine nel nord dell'Ucraina", precisa l'Isw ricordando che forze dispiegate in questa zona sono state negli ultimi mesi spostate altrove, a Huliaipole e Pokrovsk, direttrici in cui invece si combatte.

"Siamo molto vicini a un risultato concreto". Al termine dei negoziati a Miami con la delegazione Usa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sembra essere - forse per la prima volta - ottimista sul destino della guerra che da tre anni il suo Paese sta combattendo contro la Russia di Vladimir Putin.
Il piano 'imperfetto' di Zelensky
Con il ritorno del suo team negoziale dagli Stati Uniti, e in attesa dei dettagli su quanto accaduto a Miami, il leader di Kiev parla di un piano che prevede 20 punti: "Non tutto è perfetto - ammette -, ma il piano è pronto. Ci sono garanzie di sicurezza tra noi, gli europei e gli Stati Uniti. Un documento quadro".
Il presidente ucraino ha poi menzionato "un documento separato tra noi e gli Stati Uniti: garanzie di sicurezza bilaterali". Le misure, spiega, "devono essere esaminate dal Congresso degli Stati Uniti, con alcuni dettagli e allegati che rimangono riservati" ma ad oggi, ha spiegato, "tutto sembra abbastanza solido e dignitoso. Per ora, tuttavia, si tratta di bozze di lavoro preparate dai nostri militari. È importante sottolineare che sono state elaborate da noi e dagli Stati Uniti d'America. Ciò indica che siamo molto vicini a un risultato concreto".
"Stiamo anche elaborando la prima bozza dell'accordo sulla ricostruzione dell'Ucraina. Strategia economica. Il nucleo di tutti i documenti è pronto. Quello fondamentale. Ci sono alcune cose che non siamo disposti ad accettare. E ci sono cose – ne sono certo – che nemmeno i russi sono disposti ad accettare. Gli americani stanno attualmente proseguendo i negoziati con i rappresentanti russi. Terranno dei colloqui e ci daranno i feedback", continua Zelensky, che poi annuncia: "Stiamo lavorando a un solido contratto con gli americani per l'acquisto di decine, diverse decine, di sistemi Patriot, che saranno forniti attraverso vari programmi" e "tutto questo lavoro è in corso e sono fiducioso che i risultati arriveranno".
Da Pokrovsk a Kupyansk, il punto sul fronte di Kiev
Al fronte, ha poi spiegato Zelensky, "la situazione è sotto il controllo delle nostre forze armate"aggiungendo di essere "molto grato ai nostri guerrieri". A Pokrovsk, spiega, "la situazione rimane invariata, cambiano solo i numeri. Secondo le nostre stime, ci sono circa 1.100 russi all'interno di Pokrovsk. Il nostro numero è più o meno allo stesso livello. Ce ne sono molti sia all'interno della città che nella periferia, ma stiamo parlando specificamente di quelli che sono entrati in città e contro cui stanno combattendo le nostre forze. Le nostre posizioni sono difese. Nell'ultimo mese la situazione non è cambiata, l'unica differenza è il numero di persone all'interno di Pokrovsk", le parole del leader di Kiev.
Per quanto riguarda Myrnohrad, "c'è una forte pressione da parte della Russia, ma le nostre forze stanno mantenendo le loro posizioni - ha proseguito -. Le nostre truppe sono avanzate a Kupyansk. Le operazioni di sgombero sono in corso su una distanza di circa mezzo chilometro. L'operazione lì si sta svolgendo correttamente. Oggi controlliamo Kupyansk. Ci sono russi lì; i nostri militari stimano che siano fino a 100 persone. Cioè, non ne sono rimasti molti, forse 80-100, ma sono tutti lì temporaneamente". "Per quanto riguarda Huliaipole, in breve: la situazione è rimasta invariata nell'ultima settimana. È stata difficile, ma ad oggi la situazione si è stabilizzata", sostiene.
L'allarme per Natale, rischio di attacchi "massicci"
L'Ucraina intanto si prepara a "massicci attacchi russi" durante il periodo di Natale e per questo Zelensky ha dato ordine di "rafforzare le difese" delle città. Parlando durante un incontro con i diplomatici a Kiev, secondo quanto riferisce Rbc Ukraine, il presidente ha sottolineato: "Quando la Russia dice che non ci sarà alcun cessate il fuoco natalizio, è sempre quello che dicono: un modo per enfatizzare le minacce. Dopo tali segnali, ho chiesto che i nostri servizi di intelligence siano potenziati al massimo". "Siamo consapevoli - ha aggiunto - che in questi giorni potrebbero essere sferrati attacchi massicci. Pertanto, la priorità numero uno è la difesa aerea: proteggere le nostre città, le nostre forze e le nostre comunità, in particolare il 23, il 24 e il 25".
La versione di Mosca: "Progressi lenti"
Da Miami intanto sta tornando anche l'inviato del Cremlino Kirill Dmitriev, pronto a riferire al leader russo Vladimir Putin sui colloqui in Usa. Nelle scorse ore Dmitriev aveva pubblicato su X un post in cui scriveva "Grazie, Miami. La prossima volta: Mosca", lasciando intendere possa tenersi nella capitale russa un futuro nuovo incontro tra delegazioni di Russia e Stati Uniti mentre prosegue la guerra. Nel post, che segue i colloqui degli ultimi giorni, anche una foto di Dmitriev che indossa una t-shirt con la scritta "Prossima volta a Mosca" e la firma di Putin.
La Russia intanto parla tuttavia di "lenti progressi" nei negoziati con gli Stati Uniti per un piano di pace, ha riferito il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, denunciando però i "dannosi ed estremamente nefasti tentativi di un gruppo di Paesi influenti che cercano di rovinare questo sforzo e di far deragliare il processo diplomatico".
Mosca, ha poi aggiunto il vice ministro, è disponibile a sottoscrivere un accordo giuridicamente vincolante in cui si impegna a non attaccare l'Unione europea e la Nato, dopo che il presidente ucraino ha avanzato la proposta della rinuncia, da parte di Kiev, all'adesione alla Nato in cambio tuttavia di garanzie di sicurezza "simil articolo 5" del Trattato del Nord Atlantico. Gli Stati Uniti hanno lasciato intendere la loro disponibilità a offrire a Kiev garanzie di tipo Nato.
(Adnkronos) - "In qualità di comandante in Capo, è per me un grande onore annunciare di aver approvato un piano per la Marina Militare volto ad avviare la costruzione di due nuove navi da guerra, le più grandi mai costruite". Così Donald Trump da Mar-a-Lago, con a fianco il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Marina, John Phelan. La prima delle corazzate si chiamerà "USS Defiant".
"Saranno le più grandi, le più veloci e cento volte più potenti di qualsiasi nave da guerra mai costruita", ha aggiunto Trump, sottolineando che faranno parte della nuova "Flotta d'oro" della Marina americana. "Come sapete - ha detto ancora - abbiamo un disperato bisogno di navi. Alcune delle nostre navi sono diventate vecchie e obsolete".
"Queste navi all'avanguardia saranno tra le più letali navi da guerra di superficie, prevediamo che queste navi saranno le prime di una nuova classe di corazzate che saranno prodotte negli anni a venire", ha spiegato il tycoon, affermando che saranno pronte "quasi immediatamente" - tra "due anni e mezzo" - e saranno usate "per contrastare tutti, non la Cina, ho un buon rapporto con il presidente Xi".
La nuova classe di corazzate della Marina sarà intitolata a Trump. Le navi da guerra 'classe Trump' diventeranno il fulcro della visione del presidente per una nuova 'Flotta d’oro', scrive il Wall Street Journal citando una fonte dell'amministrazione.
"Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale, dobbiamo averla", ha poi detto - e ripetuto più volte - Donald Trump, parlando con i giornalisti e commentando la nomina del governatore della Louisiana, Jeff Landry, a inviato degli Stati Uniti per la Groenlandia.
"Abbiamo bisogno della Groenlandia per la protezione nazionale, non per i minerali. Hanno una popolazione molto piccola... Dicono che la Danimarca fosse lì 300 anni fa con una barca. Beh, anche noi eravamo lì con le barche, ne sono sicuro", ha aggiunto Trump.
"Non sono mai stato sull'isola di Epstein. Questo caso serve solo per deviare l'attenzione dai nostri successi", quanto ha poi ribadito Trump, parlando della pubblicazione dei files del caso Epstein.
"Lo terremo e forse lo useremo nelle riserve strategiche", ha quindi risposto a chi gli chiedeva cosa farà del petrolio sequestrato al Venezuela. "E terremo anche le petroliere" sanzionate a cui gli Stati Uniti stanno 'dando la caccia' da giorni, ha aggiunto il presidente americano parlando da Mar-a-Lago.
E ancora: "Abbiamo formato un'armata enorme, la più grande che abbiamo mai avuto...Può fare quello che vuole, va bene... Se gioca duro, sarà l'ultima volta che potrà giocare duro", la replica rispondendo alla domanda sul perché il leader venezuelano Nicolas Maduro dovrebbe prendere sul serio le minacce che gli Stati Uniti fanno da settimane e che finora non hanno avuto alcun seguito. Sarebbe "intelligente" se Maduro si dimettesse, ha poi aggiunto.
La tragedia a Muravera, vittima un pensionato 70enne...
Sentenza del tribunale di Cagliari, Pili 'ha vinto il popolo sardo'... Altri articoli …
- A Quartu 10 nuovi esperti di intelligenza artificiale
- Terzo settore, giovani e co-programmazione: sempre più centrale ruolo in gestione beni confiscati
- Staminali, l'esperto: "Cellule dentali risorsa preziosa per terapie rigenerative'
- "Disposta perizia medica per Vittorio Sgarbi", l'annuncio del legale della figlia Evelina
- Natale con l'ombrello e col giubbotto pesante
- Negozi chiusi nelle feste comandate, Centinaio rilancia: 'Cerchiamo intesa trasversale'
- Mattarella firma cinque decreti di grazia: chi sono i detenuti e perché si trovano in carcere
- Dazi Cina contro la Ue, Pechino colpisce latte e formaggi europei sulla scia di Trump
- La Fondazione Mont'e Prama chiude il 2025 con oltre 190mila visitatori
- Todde, 'i nuovi manager delle asl in tempi brevi'
- Sardegna: presidente Consiglio, dal Governo ci aspettiamo lealtà su 41 bis
- Dall'album al concerto per un omaggio a Pino Daniele al Massimo di Cagliari
- È morto Chris Rea, la voce di 'Driving Home for Christmas' aveva 74 anni
- Corpi scambiati in ospedale nel Pisano, genitori vegliano per sbaglio l'amico del figlio
- Tentato omicidio nel Sassarese, è stato un agguato
- L'ex centrale elettrica di Sassari diventa il nuovo centro intermodale
- Concluso con successo a Salerno il meeting 'Co-programmare con i giovani'
- Manageritalia-Confetra, sottoscritto rinnovo ccnl dirigenti trasporto e logistica
- Heinz Beck: "Il mio piatto per Natale? Cuore di barbabietola alla cenere con tartufo nero"
- Minacce e lesioni alla ex, Enrico Varriale condannato a 7 mesi
Pagina 7 di 941



