Intervengono gli artificieri dei carabinieri... 
Tra le polemiche e le proteste, accentuate dallo scandalo della bambola sessuale dai tratti infantili venduta online dal gigante asiatico dell'e-commerce, Shein inaugura oggi il primo negozio fisico al mondo, nel cuore di Parigi, al sesto piano dello storico grande magazzino Bhv, con tanto di polizia antisommossa schierata a presidio del centro della capitale.
Nelle vicinanze, un gruppo di attivisti per i diritti dei bambini ha organizzato una protesta, mostrando i cartelli 'Proteggete i bambini, non Shein'. Proteste che si aggiungono a quelle sulle condizioni di lavoro adottate nelle fabbriche di Shein e per l'impatto ambientale del suo modello di business ultra-fast fashion, alla base dell'opposizione all'arrivo in Francia di Shein da parte di politici, sindacati e grandi marchi della moda.
Poi, il più recente caso della bambola sessuale dall'aspetto infantile[1], su cui la procura di Parigi ha aperto un'indagine che riguarda tanto Shein quanto i rivenditori online rivali AliExpress, Temu e Wish. Shein si è impegnata a "collaborare pienamente" con le autorità giudiziarie francesi e ha annunciato l'imposizione di un divieto su tutte le bambole sessuali. Il portavoce di Shein in Francia, Quentin Ruffat, ha attribuito la vendita delle bambole a "un malfunzionamento dei nostri processi e della nostra governance".
Per tutto questo, Frédéric Merlin, direttore della società Sgm che gestisce Bhv, ha ammesso ieri di aver valutato l'interruzione della partnership con Shein ma di aver poi cambiato idea e di essere fiducioso riguardo i prodotti Shein che saranno venduti nel suo grande magazzino. Shein, che ha 25 milioni di clienti in Francia, ora programma di aprire cinque negozi in altre città francesi, tra cui Digione, Grenoble e Reims.

Resta molto critica la situazione a Pokrovsk, lo snodo logistico-ferroviario del Donetsk, nell'est dell'Ucraina, che i militari russi potrebbero puntare ad usare come piattaforma di lancio per nuove offensive in direzione del Dnipropetrovsk. A constatarlo è DeepState, il gruppo nato per iniziativa di alcuni volontari, vicino all'esercito ucraino e che mappa regolarmente la linea del fronte: l'esercito russo "continua ad ammassare forze in città", scrive in un post pubblicato su Telegram, dove parla di una "città gradualmente assorbita, con le forze russe che hanno già preso il controllo di alcune aree, stabilito posizioni, creato siti di stoccaggio e mantenuto libere le vie di rifornimento logistiche in vista di ulteriori infiltrazioni in città". Alcune unità inoltre stanno tentando "di prendere il controllo dell'area tra Pokrovsk e Hryshyne, con tentativi simultanei di raggiungere quest'ultima", situata leggermente più a nord.
La battaglia potrebbe essere entrata nella sua fase finale e Pokrovsk potrebbe diventare la prima importante località ucraina conquistata dall'esercito russo dalla presa di Avdiivka, nel febbraio 2024, secondo alcuni analisti. Ma - constata DeepState, le operazioni ucraine contro i russi continuano con attacchi di droni e, più in generale, numerose immagini pubblicate su Internet "testimoniano un lavoro costante sulle posizioni nemiche".
Nella tarda serata di ieri l'intelligence militare ucraina (Hur) aveva diffuso il filmato di quella che descriveva come un'operazione speciale in corso nella città.
Il video mostrava riprese aeree e terrestri di attacchi con droni, carri armati, fanteria, elicotteri e artiglieria, a testimonianza della portata della lotta contro l'avanzata delle forze russe. "Sono in corso aspri combattimenti con gli occupanti russi", aveva dichiarato l'Hur.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato ieri "nel settore di Pokrovsk"[1] per visitare diverse unità "che garantiscono la difesa" della città, come ha dichiarato sul suo canale Telegram. "Questo è il nostro Paese, questo è il nostro fianco orientale e faremo tutto il possibile per garantire che rimanga ucraino", ha affermato.
Se il capo di stato maggiore russo, Valery Gerasimov, sostiene che migliaia di militari ucraini sono circondati a Pokrovsk, sono diversi gli esperti che confutano questa affermazione e per i quali nel nord della città resta sotto controllo ucraino un corridoio largo da uno a tre chilometri. L'accerchiamento dunque non sarebbe totale ma la zona è sotto il fuoco costante dei droni russi, che attaccano i veicoli che cercano di rifornire le unità ucraine ancora posizionate a Pokrovsk e a Myrnohrad, che assieme formano una conurbazione un tempo abitata da 100mila persone.
La "Battaglia di Pokrovsk" è iniziata un anno e mezzo fa, ricostruiscono gli analisti, ma i tentativi di assalto frontale hanno incontrato una forte resistenza. Mosca ha cambiato tattica l'estate scorsa, quando ha impegnato le sue unità di droni contro la logistica militare ucraina, mentre prendeva la città con un movimento a tenaglia da nord. Bersaglio di attacchi da due anni, la città si è svuotata ormai di quasi tutti i civili, ma non è stata rasa al suolo, e la guerra strada per strada potrebbe in teoria durare mesi. Il taglio dei rifornimenti mette però le forze di Kiev in una posizione insostenibile.

Un uomo ha investito deliberatamente con la propria macchina dieci persone, tra cui pedoni e un ciclista, sull'isola d'Oléron, a ovest della Francia. Lo riporta Le Parisien. Tre persone sono rimaste ferite in modo molto grave, ha riferito la gendarmeria nazionale. Altre due in modo lieve. L'automobilista è stato arrestato. Secondo le prime informazioni, l'uomo avrebbe gridato "Allahu Akbar" (Allah è grande), prima di investire le persone. Tuttavia, la procura antiterrorismo "non è coinvolta in questa fase", ha dichiarato il procuratore generale di Le Rochelle, Arnaud Laraize, il quale ha comunque specificato che è stata aperta un'inchiesta per tentato omicidio.
I fatti si sono svolti stamattina intorno alle 8,45, quando l'uomo alla guida del suo veicolo ha investito diverse persone tra due villaggi dell'isola di Oléron, Dolus-d'Oléron e Saint-Pierre-d'Oléron. Pochi minuti dopo il suo gesto, è stato fermato dagli agenti di polizia mentre tentava di appiccare il fuoco al suo veicolo. Nell'auto sono state trovate delle bombole di gas, che, secondo Le Parisien, hanno preso fuoco solo parzialmente. L'uomo è stato immediatamente arrestato presso la stazione di polizia di Saint-Pierre-d'Oléron. E' un cittadino francese sulla trentina residente a La Cotinière, un villaggio sulla costa occidentale dell'Île d'Oléron. "È noto per le sue numerose trasgressioni, in particolare per il consumo abituale di droghe e alcol", ha dichiarato al giornale il sindaco di Saint-Pierre-d'Oléron, Christophe Sueur.
In un messaggio pubblicato su X, il ministro dell'Interno, Laurent Nuñez, ha dichiarato che si recherà oggi stesso sul posto, "su richiesta del Primo Ministro". Il ministro dell'Interno ha confermato l'apertura di un'indagine.

Nel 2022 Ring ha presentato Ring Intercom, una soluzione innovativa pensata per offrire a chi vive in appartamento maggiore comodità e tranquillità, permettendo di gestire l’ingresso del proprio edificio in modo semplice e sicuro. Da allora, sempre più persone in tutta Europa si affidano alla tecnologia di Ring Intercom per trasformare e semplificare l’accesso alle proprie abitazioni. Oggi, Ring annuncia la disponibilità in Italia di Ring Intercom Video, la nuova generazione della gamma di dispositivi Ring per la sicurezza domestica intelligente. Chi dispone di un citofono video compatibile può contare su un controllo visivo ancora più completo dell’ingresso del proprio edificio: grazie a Ring Intercom Video, infatti, è possibile vedere e parlare con chiunque si trovi all’ingresso e autorizzare l’accesso anche da remoto, ovunque ci si trovi.
Che ci si stia rilassando sul divano o ci si trovi in viaggio, con Ring Intercom Video si ha sempre sotto controllo ciò che accade davanti all’ingresso di casa, direttamente dal palmo della propria mano.
La funzione Live Video View e l’audio bidirezionale permettono di vedere, parlare e, se necessario, aprire la porta ai visitatori tramite l’app Ring. Inoltre, chi possiede un dispositivo Echo Show, può usufruire di ancora più comodità con il monitoraggio video e la comunicazione a mani libere.
La funzione di streaming di Ring Intercom Video consente agli utenti di verificare visivamente chi è all’ingresso prima di sbloccare da remoto l’accesso all’edificio, ovunque si trovino. Grazie allo streaming video, è possibile sapere sempre chi si trova alla porta, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza alla quotidianità in appartamento. La perfetta integrazione con l’app Ring permette lo streaming video in tempo reale dall’ingresso dell’edificio, offrendo una visione immediata per verificare chi sta suonando alla porta.
Ring Intercom Video è progettato per essere installato facilmente in autonomia, in meno di un’ora e senza bisogno di modifiche strutturali: la soluzione ideale sia per proprietari che per inquilini affittuari. Il dispositivo è anche compatibile con la verifica automatica per le consegne di Amazon, che consente ai clienti di Ring di fornire un accesso controllato e temporizzato ai corrieri Amazon verificati per accedere all’edificio e consegnare i pacchi in modo sicuro, anche quando non si è in casa.
Ring Intercom Video rivoluziona la gestione degli accessi agli edifici, rendendo la vita in appartamento più semplice e sicura. Chi viaggia spesso o chi passa molto tempo fuori casa, può ora vedere, parlare e gestire l’accesso ai visitatori in qualsiasi momento, per una tranquillità senza compromessi.
Ring Intercom Video è da oggi disponibile su Amazon.it . Dal 2 dicembre, chi possiede già un citofono compatibile e ha acquistato Ring Intercom in passato, può aderire al programma di permuta. Per ulteriori informazioni, visitare il sito qui[1] .

Julio Velasco, allenatore della squadra italiana femminile di pallavolo campione del mondo e considerato tra i più grandi allenatori della storia della pallavolo mondiale, terrà un discorso in occasione dell’evento di chiusura del corso di formazione della Lum school of management per dirigenti della pubblica amministrazione dal titolo 'Competenze manageriali per sviluppare la pa'.
All’incontro, che si terrà domani, giovedì 6 novembre dalle ore 9.30, presso la sala 2 della Fiera del Levante di Bari, prenderanno parte il Rettore della Lum Antonello Garzoni, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Ciro Giuseppe Imperio, direttore del dipartimento personale e organizzazione della Regione Puglia, Benedetto Giovanni Pacifico, dirigente sezione organizzazione e formazione personale della Regione Puglia, Angelo Rosa, professore associato in organizzazione aziendale alla Lum e Elio Sannicandro, direttore generale Asset.
17 della maggioranza, 'addio ci sorprende ma riapriamo dialogo'...
In Aula l'esame della pl 146, per i comitati 'non giova a nulla'... 
Si è tenuta volutamente lontana dai riflettori sin dalla vittoria a sorpresa delle primarie democratiche del marito Zohran Mamdani, Rama Duwaji l'artista nata 28 anni fa in Texas in una famiglia siriana che diventerà la nuova 'first lady' di New York. Non ha fatto campagna elettorale in questi mesi al fianco del marito, né apparizioni televisive o interviste. Nelle scorse ore era sotto i riflettori al Brooklyn Paramount Theater.
Sui suoi social, l'illustratrice e fumettista promuove il suo lavoro incentrato sulle donne in Medio Oriente e le sofferenza dei palestinesi. Nell'Election Day, dopo aver votato con Mamdani, su Instagram ha pubblicato una foto con la scritta "Let's go NYC". In un post su Instagram, dove sfiora i 270mila follower, nel giorno della vittoria alle primarie lo scorso giugno di Mamdani affermava "non potrei essere più orgogliosa". Ci sono poi le foto, assolutamente newyorkesi pubblicate da Mamdani sui social, del matrimonio della coppia, all'inizio dell'anno alla City Hall, con le immagini della sposa in abito bianco corto, stivali e un mazzo di fiori, lo sposo in abito da cerimonia indiano, in un vagone della metropolitana.
"Rama non è solo mia moglie, è un'artista incredibile che merita di essere nota per quello che fa", scriveva Mamdani, replicando a chi l'accusava di nascondere la moglie, dell'artista laureata alla School of Visual Arts di New York. Prima del matrimonio civile la coppia si è sposata in una cerimonia religiosa a Dubai, dove vive la famiglia Duwaji. Duwaji sarà la first lady newyorkese esponente della Gen Z, che tradizionalmente si trasferisce a Gracie Mansion, la residenza del sindaco di New York.

Roberta Morise ed Enrico Bartolini sono diventati genitori per la seconda volta. La coppia ha annunciato l'arrivo di un maschietto con una storia condivisa su Instagram: "Ieri mattina alle 8 in punto è arrivato Geremia. La sua vita è un dono, e io la mamma non vediamo l'ora di viverla insieme". Queste le parole a corredo di una foto in bianco e nero che ritrae la manina del neonato mentre stringe le dita dei due genitori.
Roberta Morise ed Enrico Bartolini sono diventati genitori di Gianmaria il 24 maggio del 2024. E pochi mesi dopo si sono uniti in matrimonio. La showgirl, in un’intervista rilasciata a Gente, aveva confidato le sue sensazioni riguardo la seconda gravidanza: “Sono stata assalita dalle sensazioni. Prima dallo stupore, poi da smarrimento e paura. Ero felice, certo, ma anche spaventata. Forse non mi sentivo pronta ad avere un altro bambino. Guardavo Gianmaria così piccino...", aveva detto Roberta Morise.
La conduttrice aveva condiviso alcuni scatti sui social che annunciavano la gravidanza: "Papà, mi prendo cura della mamma mentre tu sei via. Tengo d'occhio anche quel simpatico birbante di mio fratello Gianmaria. Ci manchi, ti aspettiamo, tuo Enea", recitava la didascalia. Inizialmente, infatti, il bambino avrebbe dovuto chiamarsi Enea, ma la coppia deve aver cambiato idea scegliendo poi di chiamare il bambino Geremia.

Si chiama doxiciclina ed è un antibiotico ad ampio spettro comunemente usato per trattare diverse infezioni batteriche e l'acne. Secondo una nuova ricerca, questo farmaco comunemente prescritto potrebbe contribuire a ridurre il rischio di schizofrenia in alcuni giovani. Gli esperti che firmano lo studio pubblicato sull''American Journal of Psychiatry' - scienziati dell'Università di Edimburgo, in collaborazione con l'Università di Oulu e l'University College di Dublino - hanno scoperto che i pazienti dei servizi di salute mentale per adolescenti trattati con doxiciclina avevano "significativamente meno probabilità di sviluppare la schizofrenia in età adulta rispetto ai pazienti trattati con altri antibiotici".
Gli esperti affermano che i risultati evidenziano il potenziale di riutilizzare un farmaco esistente e già ampiamente usato come intervento preventivo per gravi malattie mentali, come appunto la schizofrenia, che in genere si manifesta nella prima età adulta ed è spesso associata ad allucinazioni e convinzioni deliranti.
Lo studio
Per comprendere meglio i possibili modi per prevenire questa condizione, i ricercatori hanno applicato modelli statistici avanzati ai dati di registri sanitari su larga scala provenienti dalla Finlandia. Il team ha analizzato nel dettaglio le informazioni relative a oltre 56mila adolescenti a cui erano stati prescritti antibiotici e che si rivolgevano ai servizi di salute mentale, e ha rilevato che quelli trattati con doxiciclina avevano un rischio di sviluppare schizofrenia inferiore del 30-35% rispetto ai coetanei che avevano ricevuto altri antibiotici. Quale potrebbe essere il meccanismo alla base di questo risultato? I ricercatori hanno ipotizzato che l'effetto protettivo potrebbe essere collegato all'impatto della doxiciclina sull'infiammazione e sullo sviluppo del cervello.
I risultati
Studi precedenti suggerivano già che questa molecola può ridurre l'infiammazione nelle cellule cerebrali e influenzare la potatura sinaptica (o pruning), un processo naturale in cui il cervello affina le sue connessioni neurali. Un pruning eccessivo è stato associato allo sviluppo di schizofrenia. "Circa la metà delle persone che sviluppano schizofrenia aveva precedentemente frequentato servizi di salute mentale per l'infanzia e l'adolescenza per altri problemi di salute mentale - evidenzia Ian Kelleher, responsabile dello studio e professore di psichiatria infantile e adolescenziale all'Università di Edimburgo - Al momento non disponiamo di interventi noti per ridurre il rischio di sviluppare la schizofrenia in questi giovani.
Questo rende i risultati dello studio d'interesse. Poiché è uno studio di natura osservazionale non possiamo trarre conclusioni definitive sulla causalità, ma è un segnale importante per indagare ulteriormente l'effetto protettivo della doxiciclina e di altri trattamenti antinfiammatori nei pazienti psichiatrici adolescenti come un modo per ridurre potenzialmente il rischio di sviluppare gravi malattie mentali in età adulta".
Denunciata imprenditrice agricola nell'Oristanese...
Un minuto di silenzio davanti alla questura per Aniello Scarpati... 
Ridurre le emissioni climalteranti dell'Ue del 90% nel 2040 rispetto ai livelli del 1990. Questo l'obiettivo dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Ambiente sulla revisione della legge climatica. Lo riferiscono fonti Ue, prima che il testo sia disponibile.
L'intesa - che prevede che il contributo nazionalmente determinato (Ndc nel gergo climatico) alla riduzione delle emissioni climalteranti che l'Ue presenterà alla Cop30 di Belèm, in Brasile, è nella forchetta precedentemente annunciata, tra il 66,25% e il 72,5% al 2035 - è arrivta dopo oltre 20 ore di Consiglio.
Questo obiettivo potrà essere raggiunto con una riduzione dell'85% delle emissioni interne e con un 5% di crediti internazionali di alta qualità per la riduzione delle emissioni climalteranti effettuate da altri Paesi extra Ue. Ieri la ministra francese Monique Barbut ha spiegato che è una clausola utile, dato che l'Ue oggi conta appena per il 6% delle emissioni globali, quota destinata a scendere al 4% tra qualche anno: quindi, anche se l'Ue azzererà le sue emissioni climalteranti, l'impatto sul riscaldamento globale sarà pressoché "nullo", ragion per cui ha senso lavorare sulle emissioni di altri Paesi.
La Commissione, inoltre, valuterà la possibilità per gli Stati membri di utilizzare ulteriori crediti internazionali fino al 5% per i loro obiettivi successivi al 2030. La ministra del Clima spagnola Sara Aagesen ha sottolineato che l'obiettivo del 90% "resta giuridicamente vincolante" e che le clausole di revisione potrebbero anche portare a obiettivi "più ambiziosi". La Spagna ha "combattuto per un testo più ambizioso", ma quello sul tavolo è comunque "molto buono", anche se "non è perfetto", trattandosi di un compromesso.
Viene rinviata di un anno, quindi al 2028, l'entrata in vigore dell'Ets 2, il sistema di scambio di quote di emissione che estenderà l'Ets anche al riscaldamento domestico e ai carburanti per veicoli, aumentando i prezzi al consumatore finale in entrambi i casi (era previsto che entrasse in vigore nel 2027: è già legge).
L'Ets 2 è stato concepito per penalizzare i carburanti più inquinanti, ma prima dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha provocato forti rincari nell'energia in Europa, cosa che ha penalizzato sia le imprese che i cittadini. Per il primo ministro polacco Donald Tusk, che è stato presidente del Consiglio europeo, se l'Ets 2 entrerà in vigore, "tutti i governi europei cadranno. Vedete voi se ne vale la pena", aveva ammonito a Strasburgo all'inizio della presidenza polacca. Viene riconosciuta la necessità di garantire l'accesso alle tecnologie innovative in tutti gli Stati membri, tenendo conto dell'"equilibrio geografico". Inoltre, la Commissione terrà conto del ruolo dei carburanti "a zero emissioni, a basse emissioni e rinnovabili" nella decarbonizzazione dei trasporti. Viene prevista la possibilità di applicare un "freno di emergenza", ma solo dopo la prima revisione (le revisioni cadono ogni cinque anni).
Ogni cinque anni, in sede di revisione, la Commissione europea può valutare la possibilità di consentire agli Stati membri di utilizzare il 5% per raggiungere gli obiettivi post 2030. Questo 5% aggiuntivo non rappresenterebbe il 5% delle emissioni totali dell'Ue, ma solo quelle coperte dagli obiettivi degli Stati membri, ovvero una quota inferiore. È volontario, quindi gli Stati membri possono utilizzarne una quota ancora inferiore.
Per la ministra svedese al Clima, Romina Pourmokhtari, la situazione era "molto difficile" e per Stoccolma quello che contava era avere un obiettivo "giuridicamente vincolante" di riduzione del 90% delle emissioni al 2040. "Abbiamo dimostrato che l'Ue non discute se raggiungere gli obiettivi, ma come raggiungerli", conclude la ministra.
Per l'Italia l'accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un "buon accordo", un "buon compromesso", che riconosce le "istanze" presentate dal nostro Paese. Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al termine del lunghissimo Consiglio che ha consentito di chiudere, dopo oltre venti ore di lavori, un'intesa sulla revisione della legge sul clima, dalla quale discende il contributo dell'Ue alla riduzione delle emissioni per la Cop30 (Ndc in gergo) che inizierà a giorni a Belèm, in Brasile.
"Abbiamo approvato sia la legge clima che l'Ndc per la Cop 30 - dice il ministro - è stata una trattativa intensa: la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Ha riconosciuto le istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets 2". Inoltre, "per la prima volta", vengono citati nella normativa "i biofuel, i biocarburanti".
Inoltre, continua Pichetto, "ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi, in fase di revisione, un ulteriore 5% a valere su quelli che sono i crediti domestici". C'è poi "tutta una serie di altre valutazioni che riguardano la parte di commercio internazionale" che erano emerse nel "Consiglio Europeo". Insomma, per il ministro "le istanze che sono pervenute dai vari Paesi sono state accolte, pertanto si è trovato un buon accordo".
L'Ets 2, continua il ministro Pichetto, "dovrà essere anticipato finanziariamente perché parte del fondo clima". I biocarburanti, prosegue, "li abbiamo inseriti nella proposta che va al trilogo della legge clima. Naturalmente dovranno essere inseriti nella discussione, che partirà i primi giorni di dicembre. L'ipotesi è il 10 dicembre". E poi, conclude il ministro, "è una questione di equilibri, di trattative tra 27 Paesi che dovranno andare avanti".

"Allo stato attuale Markus Kirchler e Marco Di Marcello risultano ancora ufficialmente dispersi e continuano le ricerche per il loro soccorso": a renderlo noto sono fonti della Farnesina parlando della tragedia sulle vette himalayane del Nepal, dove valanghe improvvise hanno travolto diverse spedizioni internazionali causando almeno nove morti, la maggior parte dei quali italiani.
"Il Consolato Generale a Calcutta ha inoltre ricevuto conferma del decesso del connazionale Paolo Cocco, il cui corpo è stato recuperato", precisano.
Cosa è successo
Nella giornata di lunedì, una valanga ha investito un gruppo di dodici persone presso il campo base del picco Yalung Ri[1], nel Nepal centrale, in prossimità del confine con la Cina. In questa tragica circostanza, sette persone hanno perso la vita tra cui Paolo Cocco[2]. Secondo Phurba Tenjing Sherpa, rappresentante dell'organizzatore di spedizioni Dreamers Destination, gli italiani morti sarebbero 5. Sherpa, la cui compagnia aveva curato l'organizzazione della spedizione per parte del gruppo, ha confermato di aver "visto tutti e sette i corpi". I restanti membri del gruppo sono stati tratti in salvo e trasportati in elicottero nella capitale Kathmandu nella mattinata di oggi, come riferito da Gyan Kumar Mahato, alto funzionario di polizia del distretto di Dolakha.
Farronato e Caputo morti sul Panbari
In un altro incidente, avvenuto venerdì 31 ottobre durante il tentativo di scalata della montagna Panbari, hanno perso la vita Stefano Farronato e Alessandro Caputo.[3] Il loro decesso è stato confermato dalla Farnesina. I due alpinisti, che sono stati trovati nella loro tenda sepolti da tre metri di neve, facevano parte di una spedizione di tre membri. Il capocordata, che si trovava al campo base, è stato salvato domenica da un elicottero.

Il mondo dei motori è in lutto per la scomparsa di Andrea de Adamich, ex pilota di Formula 1 e celebre telecronista, morto all'età di 84 anni. A dare la triste notizia è Sportmediaset sul proprio sito ufficiale.
Il friulano, che aveva debuttato nelle competizioni automobilistiche nel 1962, ha avuto una carriera ricca di successi. Prima come pilota Alfa Romeo: dopo il titolo italiano di Formula 3 nel 1965, fu ingaggiato dall'Alfa Romeo, con cui vinse due Campionati Europeo Turismo (1966-67) a bordo della Giulia GTA. E poi l'esperienza in Formula 1 e Prototipi: disputò cinque stagioni in F1 a partire dal 1968, correndo per scuderie di prestigio come Ferrari, McLaren, March, Surtees e Brabham. Alternò la massima categoria al Mondiale Prototipi, ottenendo due vittorie con l'Alfa Romeo.
Ritiratosi nel 1974, de Adamich divenne un noto volto televisivo di Mediaset per i motori, ricoprendo il ruolo di telecronista dal 1978 al 2009 insieme a Guido Schittone. Nel 1991 fondò il Centro Internazionale Guida Sicura, proseguendo la sua storica collaborazione con Alfa Romeo. Per i suoi meriti, il 2 giugno 2022 era stato nominato Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

È stato senza dubbio re Carlo a decidere di privare il fratello, l'ex principe Andrea, dei suoi titoli reali. Ma il monarca ha avuto il sostegno dell'intera famiglia, coinvolta attivamente nelle discussioni che hanno portato alla decisione. Buckingham Palace ha rilasciato l'annuncio ufficiale il 30 ottobre, affermando: "Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea". Tuttavia, una fonte ha detto a People di ipotizzare che la regina Camilla e Kate Middleton fossero più che coinvolte nella decisione. "E' stata una decisione di famiglia, ma penso che la Regina abbia avuto un ruolo in tutto questo - ha detto al tabloid - Ci sarebbe stata una spinta da parte di Camilla e Catherine, e c'è stata pressione da parte di William, che non avrebbe voluto ereditare il grattacapo".
"William è stato molto forte e sono stato molto orgoglioso quando l'ho sentito. Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati e rimarranno rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di ogni forma di abuso", ha aggiunto la fonte riferendosi alle accuse di molestie sessuali contro Andrew Mountbatten Windsor, da lui ripetutamente negate, e al suo noto legame con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein. Una fonte che conosce il re, a proposito della decisione del monarca, ha affermato: "Ne sarebbe stato davvero esasperato. Ad Andrea erano state date così tante possibilità e opportunità per fare la cosa giusta, e lui sarebbe stato esasperato dal dover prendere una decisione difficile al suo posto. Prenderla è stato molto doloroso".
La Regina è da tempo sostenitrice di cause legate alla violenza domestica, allo stupro e alle aggressioni. Qualche tempo fa ha rivelato di essere stata vittima di violenza sessuale da adolescente, ha scritto una lettera personale alla sopravvissuta allo stupro francese Gisèle Pelicot e ha parlato con le vittime di violenza domestica e sessuale in un potente documentario del 2024. Hetti Barkworth-Nanton, presidente dell'organizzazione benefica 'Refuge', ha elogiato le conversazioni della Regina con le donne che hanno sofferto di abusi nel documentario intitolato 'Her Majesty The Queen: Behind Closed Doors'. "Non c'è prezzo per quello che fa per le vittime, perché le aiuta e le fa andare avanti. È incredibile", ha detto con entusiasmo. "Le aiuta a capire che possono andare a testa alta, che non hanno bisogno di vergognarsi. Tutto questo fa parte del processo di riparazione".
Tre persone sono state arrestate per l'omicidio di Stefano Cena, il giostraio 65enne di Capena, comune alle porte di Roma, morto il 14 ottobre dopo una violenta aggressione subita nella notte tra il 5 e 6 ottobre.
A eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due 19enni e un 24enne italiani, gravemente indiziati del reato di omicidio volontario aggravato in concorso, i carabinieri della compagnia di Monterotondo, sotto la direzione e il coordinamento dalla procura di Tivol.
I tre sono considerati responsabili, insieme ad altre persone non ancora identificate, del pestaggio di Stefano Cena, deceduto una decina di giorni dopo l'aggressione.
Secondo quanto emerso, l’episodio violento sarebbe scaturito da futili motivi, preceduti già nel pomeriggio da una prima discussione tra la vittima e uno degli aggressori. Nella serata, la situazione è degenerata, coinvolgendo il nucleo familiare della vittima, fino a culminare nella violenta e fatale aggressione ai danni di Cena.
L’uomo in un primo momento è stato circondato e colpito ripetutamente da un gruppo di giovani, tra cui i tre indagati, tutti collaboratori nella giostra gestita dal fratello della vittima. Nonostante le numerose percosse, la vittima è riuscita inizialmente ad allontanarsi, ma, notando la moglie in pericolo, ha cercato di allontanarsi per soccorrerla, subendo una nuova e violenta aggressione, cadendo in terra e venendo colpito ripetutamente e brutalmente in parti vitali. Solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri, allertati da alcuni presenti, ha permesso di evitare ulteriori gravi conseguenze, bloccando l’inseguimento che i presunti aggressori avevano intrapreso anche nei confronti del figlio della vittima, accorso in aiuto dei genitori.
Gli arrestati sono stati trasferiti nella Casa circondariale di Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini continuano per individuare tutti i partecipi al gravissimo episodio di sangue.

'La Notte nel Cuore' su Canale 5 è stato il programma più visto del prime time di ieri, con 2.361.000 telespettatori e uno share del 16,6%. Al secondo posto la programmazione di Rai1 che ha visto in onda, prima 'La Forza che Unisce', il programma dedicato alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (visto da 2.419.000 telespettatori con uno share dell’11,5%) e, a seguire, la replica de 'Il Commissario Montalbano' (1.989.000 telespettatori e il 13,1% di share). Testa a testa per il terzo posto tra 'Belve' che su Rai2 ha interessato 1.367.000 telespettatori (share del 9%) e 'DiMartedì' che su La7 ha realizzato 1.377.000 telespettatori e l’8,4% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: su Italia1 il programma 'Le Iene' è stato seguito da 1.140.000 telespettatori (share del 9,3%) mentre su Rai3 'Amore Criminale' ha totalizzato 639.000 telespettatori e il 3,4%. Su Tv8 'X Factor' ha realizzato 611.000 telespettatori e il 4,2% mentre su Retequattro 'È Sempre Cartabianca' ha interessato 496.000 telespettatori pari al 3,8% di share. Sul Nove 'Only Fun – Comico Show' è stato visto da 339.000 telespettatori (share del 2%).
Nell'access prime time su Canale5 'La Ruota della Fortuna' ha ottenuto 5.543.000 telespettatori pari al 25,9% battendo 'Affari Tuoi' che su Rai1 ha realizzato 4.454.000 spettatori (20,7% di share). Ancora su Rai1 'Cinque Minuti' è stato seguito da 3.975.000 spettatori pari al 19,2% di share.

“Vediamo che i veicoli elettrici sono sempre più importanti. Abbiamo sempre creduto in questo settore e negli ultimi anni abbiamo raddoppiato il volume di vendita di motorizzazione elettrica. I nostri veicoli sono particolarmente adatti all’elettrico perché leggeri, limitati in velocità e utilizzati molto nei centri urbani”. Così Tom Faget, Direttore Generale di Aixam Mega Italia durante l’82esima edizione di Eicma.
Aixam, leader europeo nella produzione di minicar, partecipa ad Eicma per la seconda volta presenta le novità del 2025 tra cui il modello e-City GTO che rappresenta un’opzione di mobilità sostenibile ideale per il segmento giovane, grazie alle sue prestazioni elevate e alla possibilità di scegliere l’ABS come optional, disponibile anche per altri modelli elettrici.
“Vediamo che la clientela si diversifica - spiega Faget - non solo i ragazzi, ma anche adulti e professionisti che cercano delle soluzioni agili per muoversi in città. Il segmento minicar sta crescendo e seduce sempre più clienti. Si tratta un mezzo molto sicuro e anche per questo motivo viene scelto. Notiamo la progressiva “democratizzazione” del quadriciclo rispetto alle due ruote”.
Aixam, in Italia da oltre 30 anni, sta vivendo un 2025 ricco di soddisfazioni: “Nel 2025 avremo una crescita del 15%, una quota di mercato di quasi il 30% e venderemo più di 4.500 veicoli, il numero più alto che abbiamo mai raggiunto in Italia. Siamo cresciuti più del doppio rispetto a 5 anni fa. Per questo siamo molto felici della performance del nostro marchio sul mercato italiano” conclude.

Terminata l’estate, con l’avvicinarsi del periodo autunnale – caratterizzato da un’ondata di shipping che parte da Black Friday e Cyber Monday e che culmina con le spese per Natale – aumentano esponenzialmente gli acquisti e la corretta gestione delle spedizioni di prodotti ingombranti e di valore diventa cruciale, per i rivenditori ma soprattutto per i clienti finali. Un mercato in crescita che richiede un servizio specializzato. Il mercato dell'e-commerce continua a crescere e molte più persone, oggi, prediligono l'acquisto online anche di beni grandi e costosi – pensiamo, ad esempio, agli elettrodomestici, alle attrezzature sportive o ai prodotti di arredo – che richiedono professionalità e cura nel trasporto perché non basta far arrivare un oggetto a destinazione, è indispensabile farlo nei tempi concordati e in modo sicuro. In un momento in cui la qualità e l'affidabilità della consegna possono fare la differenza tra un cliente soddisfatto ed un reso, offrire un servizio impeccabile è sempre più un’esigenza imprescindibile, molto più importante del suo costo.
“Chi acquista prodotti di valore o particolari – precisa Raffaele Ghedini, economista e presidente di Oikyweb, azienda specializzata nella gestione e movimentazione di prodotti grandi e di valore, da oltre 25 anni nel settore dell’home delivery – si aspetta che nel movimentarli ci sia una grandissima cura e che il servizio rispetti (e, se possibile, superi) le sue aspettative. Per Oikyweb è fondamentale garantire un’esperienza di consegna di alto livello e, per questo motivo, l’azienda si occupa di tutto: consegna all’interno dell’abitazione, montaggio, installazione, collaudo del prodotto, assistenza tecnica post-sale ed estensioni di garanzia. L’impegno quotidiano è che l’esperienza di acquisto si concluda nel migliore dei modi. In tutti questi anni sul campo, Oikyweb ha sviluppato un modello operativo che crediamo sia la chiave del suo successo: personale altamente qualificato, sistemi e tecnologie sempre alla frontiera, tutti rigorosamente sviluppati internamente, e gestione meticolosa di ogni fase del processo”, continua.
In previsione del grande shopping autunnale, Oikyweb ha preparato una guida per aiutare i consumatori a non commettere errori e a scegliere il partner giusto a cui affidare i propri acquisti, indipendentemente da cosa si compra, in quale negozio (online e offline) e dove debba essere consegnato. Pianificare tutto nel dettaglio, scegliendo il partner logistico più adeguato alle esigenze specifiche che si hanno.
Non fidarsi semplicemente, come fa la maggior parte dei privati, del servizio messo a disposizione dal venditore. Prima di effettuare qualsiasi acquisto, controllare bene le caratteristiche tecniche dei prodotti e le condizioni richieste dalla loro movimentazione, e scegliere un partner logistico che offra garanzie rispetto ad esse. Selezionare il partner logistico è molto facile: sottoporre semplicemente alcune domande permette di valutare, nelle risposte, la competenza dell’operatore.
La tecnologia è importante per avere informazioni sempre aggiornate e puntuali, ma la relazione umana lo è di più: avere la possibilità anche di interfacciarsi con operatori competenti che possano supportare i clienti in ogni esigenza è un plus importante, soprattutto quando si sta aspettando un oggetto particolare o di valore elevato che, di certo, non può essere lasciato a bordo strada. Fare attenzione ai picchi di acquisto. Durante i momenti ad alta densità di shopping, eventuali ritardi possono aumentare a causa dell'elevato volume totale dei flussi. Meglio muoversi per tempo, se possibile.
Quando si riceve un prodotto, è fondamentale verificare lo stato dell’imballaggio e, se non è perfetto, apporre una riserva sul modulo di accettazione che viene fatto firmare. O, meglio ancora, si può chiedere al partner logistico la garanzia sull’integrità del prodotto all’arrivo. Assicurarsi sul mantenimento di temperatura e umidità. Quando i prodotti che si ricevono sono sensibili a temperatura e/o umidità, è importante assicurarsi che siano stati mantenuti in luoghi idonei e movimentati con mezzi dotati di adeguati sensori. In caso contrario, si rischia di ricevere un prodotto compromesso.
“Abbiamo sviluppato piattaforme proprietarie – conclude Ghedini – perfettamente integrabili con i vari tool aziendali presenti sul mercato e normalmente utilizzati dai dealers, che mettiamo a disposizione delle imprese e dei gestori di e-commerce per la gestione complessiva del processo di acquisto: dall’acquisizione dell’ordine alla gestione del magazzino, dalla spedizione alla consegna in casa del cliente con tracciamento in tempo reale di ogni singola operazione. Non si tratta soltanto di portare a destinazione un prodotto, ma di trasformare il concetto di spedizione: da semplice trasferimento di un oggetto da un luogo ad un altro, a servizio integrato di altissima qualità sulla sua movimentazione. E subito, per le aziende che ci credono e ci investono, ciò che fino a ieri era un problema diventano un’opportunità e un punto di forza straordinari”.
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