Sarda News
  • Notizie in Sardegna
    • Sarda News

West Nile: altri due casi in Sardegna, salgono a 26

12 Settembre 2025
© ANSA/EPATutte le persone contagiate risiedono nell'Oristanese...

Leggi tutto su Ansa Sardegna

Dal 16 inizia la campagna abbonamenti del Lirico Cagliari

12 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASia per la Stagione d'opera che per la Stagione di danza 2025/26...

Leggi tutto su Ansa Sardegna

"Cecchino che ha ucciso Kirk non è uno sprovveduto", l'analisi del generale

12 Settembre 2025
Charlie Kirk - Fotogramma/Ipa

(Adnkronos) - Un tiro non facile, da una distanza considerevole e, soprattutto, un risultato raggiunto con un solo colpo. "Di certo chi ha ucciso Charlie Kirk non è uno sprovveduto. Non necessariamente un professionista del settore addestrato nelle forze dell'ordine o nelle forze armate, ma sicuramente una persona formata da anni di tiri di precisione". E' il generale Luigi Scollo, tra i massimi esperti del ramo e autore di diversi manuali di dottrina del tiro di precisione per l'Esercito italiano, ad analizzare dal punto di vista tecnico con l'Adnkronos l'attentato che ha provocato la morte dell'attivista politico conservatore. 

Il fucile utilizzato, arma da caccia calibro 7,62, "garantisce ottimi standard di precisione ed è in grado concentrare una rosa di colpi entro un cerchio di 3 cm a 100 metri, circa 5 cm considerando la distanza di 180 metri che sembra intercorresse tra il tiratore e Kirk. Quindi, anche se ha mirato alla testa, non è da sorprendersi che abbia colpito il collo. C'è poi da considerare, osserva Scollo, che al 'cecchino' che ha colpito nel campus in Utah "è stato sufficiente esplodere un solo colpo. All'inizio la canna del fucile è fredda e solo nei successivi colpi va a regime termico, quindi è possibile ci sia stata una leggerissima deviazione dalla traiettoria".  

"Se nonostante questo il tiratore è riuscito a uccidere Kirk senza dover ripetere il colpo, vuol dire che siamo di fronte a un esperto, che presumibilmente si è esercitato a fondo nel tiro singolo, affinando la tecnica. D'altra parte - rileva Scollo, autore del libro 'A colpo sicuro - I tiratori scelti dell'Esercito Italiano dal secondo dopoguerra agli anni 2000' - negli Stati Uniti la gente non ha grossi problemi a reperire armi e munizioni".  

In questa vicenda ci sono due aspetti che suscitano la "perplessità" dell'esperto militare. "Innanzi tutto il fatto che l'attentato sia stato, nelle sue modalità, quasi una fotocopia di quello subito nel luglio scorso da Donald Trump. E poi è quantomeno singolare che le forze dell'ordine statunitensi non avessero predisposto un adeguato perimetro di sicurezza intorno all'evento. Per intenderci, sopra quei tetti ci dovevano stare loro di sorveglianza e non chi ha sparato". (di Marco Mazzù)  

 

Leggi tutto: "Cecchino che ha ucciso Kirk non è uno sprovveduto", l'analisi del generale

"Cecchino che ha ucciso Kirk è un esperto", l'analisi tecnica punto per punto del generale

12 Settembre 2025
Charlie Kirk - Fotogramma/Ipa

(Adnkronos) - Un tiro non facile, da una distanza considerevole e, soprattutto, un risultato raggiunto con un solo colpo. "Di certo chi ha ucciso Charlie Kirk non è uno sprovveduto. Non necessariamente un professionista del settore addestrato nelle forze dell'ordine o nelle forze armate, ma sicuramente una persona formata da anni di tiri di precisione". E' il generale Luigi Scollo, tra i massimi esperti del ramo e autore di diversi manuali di dottrina del tiro di precisione per l'Esercito italiano, ad analizzare dal punto di vista tecnico con l'Adnkronos l'attentato che ha provocato la morte dell'attivista politico conservatore. 

Il fucile utilizzato, arma da caccia calibro 7,62, "garantisce ottimi standard di precisione ed è in grado concentrare una rosa di colpi entro un cerchio di 3 cm a 100 metri, circa 5 cm considerando la distanza di 180 metri che sembra intercorresse tra il tiratore e Kirk. Quindi, anche se ha mirato alla testa, non è da sorprendersi che abbia colpito il collo. C'è poi da considerare, osserva Scollo, che al 'cecchino' che ha colpito nel campus in Utah "è stato sufficiente esplodere un solo colpo. All'inizio la canna del fucile è fredda e solo nei successivi colpi va a regime termico, quindi è possibile ci sia stata una leggerissima deviazione dalla traiettoria".  

"Se nonostante questo il tiratore è riuscito a uccidere Kirk senza dover ripetere il colpo, vuol dire che siamo di fronte a un esperto, che presumibilmente si è esercitato a fondo nel tiro singolo, affinando la tecnica. D'altra parte - rileva Scollo, autore del libro 'A colpo sicuro - I tiratori scelti dell'Esercito Italiano dal secondo dopoguerra agli anni 2000' - negli Stati Uniti la gente non ha grossi problemi a reperire armi e munizioni".  

In questa vicenda ci sono due aspetti che suscitano la "perplessità" dell'esperto militare. "Innanzi tutto il fatto che l'attentato sia stato, nelle sue modalità, quasi una fotocopia di quello subito nel luglio scorso da Donald Trump. E poi è quantomeno singolare che le forze dell'ordine statunitensi non avessero predisposto un adeguato perimetro di sicurezza intorno all'evento. Per intenderci, sopra quei tetti ci dovevano stare loro di sorveglianza e non chi ha sparato". (di Marco Mazzù)  

 

Leggi tutto: "Cecchino che ha ucciso Kirk è un esperto", l'analisi tecnica punto per punto del generale

Rottamazione, Paperoni e Ires: le ipotesi sul tavolo in vista della Manovra

12 Settembre 2025
Ministero dell

(Adnkronos) - Dalla pace fiscale selettiva all'Irpef più leggera per il ceto medio ma possibilmente anche l'Ires premiale e la detassazione dei premi di produttività. Le ipotesi sul tavolo in vista della manovra di bilancio puntano a new entries e riconferme ma tutto sarà condizionato dalle risorse disponibili. Come di consueto, a quanto si apprende, le misure del 'pacchetto fiscale' potrebbero convergere in un decreto collegato alla Legge di Bilancio, inglobando eventualmente il ddl sulla pace fiscale in discussione in commissione Finanze al Senato. 

 

Presentato lo scorso 11 febbraio in Senato, il ddl con la rottamazione generalizzata delle cartelle in 120 rate uguali e senza interessi è ancora in discussione in commissione Finanze a Palazzo Madama. La presentazione degli emendamenti, attesa per oggi, è slittata al 22 settembre. Intanto nella maggioranza e nel governo si ragiona all'ipotesi di interventi selettivi per i contribuenti realmente in difficoltà, estromettendo cosi recidivi e furbetti che pagavano solo la prima rata per bloccare fermi e pignoramenti. Si studia inoltre la possibilità di allineare il livello delle prime rate alle successive, rispetto alle ultime edizioni che prevedevano tranche al 10% del debito nei primi due versamenti e poi al 5%. Costi: una sanatoria generalizzata costerebbe oltre 5 miliardi di euro nel 2025, ma con le modifiche il conto scenderebbe. 

 

Il governo punta ad abbassare l’Irpef al ceto medio, portando l’aliquota intermedia dal 35% al 33% e cercando di ampliare lo scaglione ai redditi fino a 60mila euro. Costo totale dell'operazione 4 miliardi, ma potrebbe scendere a 2,5 miliardi se l'asticella si fermasse ai redditi fino a 50mila euro. 

 

Il governo in manovra punta per lo meno a confermare l'agevolazione fiscale al 5% sui premi di produttività. La misura coinvolge più di 15.000 imprese per oltre 4 milioni di lavoratori. 

 

La flat tax a 200mila euro per 15 anni per i Paperoni stranieri potrebbe essere vincolata agli investimenti nell'economia reale. In merito c'è una proposta del deputato leghista Giulio Centemero (Lega) per agganciarla sia agli investimenti che alla residenza. "Vedremo se si può fare, ma non su chi è già residente", ha risposto il vice ministro al Mef Maurizio Leo sul tema.  

 

Risorse permettendo, il governo punta alla riconferma dell'Ires premiale al 20% per le imprese che investono e assumono. 

 

L'incremento delle entrate erariali (+8,4 miliardi secondo l'ultimo bollettino Mef) e i risparmi di oltre 2,4 miliardi della spesa per interessi sul debito dovranno andare al taglio del deficit, con la realistica possibilità di anticipare il rientro sotto il 3% già quest'anno, invece che il prossimo, e quindi uscire dalla procedura Ue sui conti. In questo modo l'Italia entrerebbe tra i paesi 'virtuosi' che potrebbero derogare al nuovo target della spesa netta per gli investimenti in difesa e sicurezza. Per le coperture della manovra invece si potrebbe attingere dal gettito del concordato preventivo biennale che si è attestato intorno a 1,6 miliardi di euro, cifra che potrebbe quasi raddoppiare se il ravvedimento bis introdotto con l'ultimo dl fiscale sortisse i risultati sperati. L'Operazione si chiude il 30 settembre. 

 

La prima scadenza da segnare per i conti pubblici è il 22 settembre quando l'Istat pubblicherà i conti economici nazionali 2024: eventuali ritocchi potrebbero infatti impattare le previsioni di quest'anno. Entro fine mese è invece attesa la risoluzione del Parlamento sul documento programmatico di economia e finanza, mancando ancora all'appello la riforma della legge di contabilità. Prima di questo appuntamento però le opposizioni hanno chiesto che il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti vada in Aula a riferire sul quadro macro-economico. La nuova 'Nadef', il Documento programmatico di economia e finanza (Dpfp), sarà poi trasmessa alle Camere entro il 2 ottobre. La manovra dovrebbe invece arrivare entro il 15 dello stesso mese.  

Leggi tutto: Rottamazione, Paperoni e Ires: le ipotesi sul tavolo in vista della Manovra

Omicidio di Charlie Kirk, l'annuncio di Trump: "Arrestato il killer, spero lo condannino a morte"

12 Settembre 2025
Donald Trump e - Charlie Kirk

(Adnkronos) - "Penso, con un alto grado di certezza, che lo abbiamo in custodia. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro". Così in un'intervista a Fox and Friends il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'arresto del presunto killer dell'attivista conservatore, Charlie Kirk ucciso in un campus universitario nello Utah. 

''Spero che venga condannato a morte'', ha aggiunto Trump. "Kirk era un'ottima persona e non meritava questo".  

''Kirk era come un figlio'', ha aggiunto Trump, "un ragazzo brillante" che "mi ha aiutato con TikTok", aggiungendo che normalmente i repubblicani faticano a conquistare i giovani elettori. Trump ha quindi affermato di non aver voluto guardare il video della sparatoria, perché non voleva ricordare Kirk in quel modo. Il presidente americano ha aggiunto di aver sentito che il video era "orribile". 

Il sospetto killer di Kirk è stato segnalato alla polizia da "una persona a lui vicina", ha svelato Trump. "In pratica, qualcuno che gli era molto vicino lo ha denunciato. Qualcuno che gli è vicino riconosce anche una piccola inclinazione della testa, cosa che nessun altro farebbe", ha spiegato Trump.  

Leggi tutto: Omicidio di Charlie Kirk, l'annuncio di Trump: "Arrestato il killer, spero lo condannino a morte"

Corona (Crea): "Da situazione ambientale e geopolitica impatti su forniture del legno"

12 Settembre 2025
Corona (Crea):

(Adnkronos) - “L’approvvigionamento di legno è stato impattato dalla situazione geopolitica e climatica, pensiamo alla tempesta Vaia, alla guerra in Ucraina, alle sanzioni a Russia e Bielorussia. Questi eventi hanno portato delle ripercussioni dirette e importanti sul mercato del legno europeo, sia in termini di disponibilità di materia prima sia di prezzi. Tutto ciò ha avuto un riflesso diretto anche sul nostro Paese”. Sono le parole di Piermaria Corona, direttore del Centro di ricerca Foreste e Legno del Crea, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. “La necessità che si avverte a livello europeo di poter aumentare” i volumi di produzione di legno “richiede investimenti e tempi lunghi - spiega - Il settore forestale ha tempi particolarmente lunghi, legati ai cicli naturali di crescita degli alberi”, dunque serve tempo per “aumentare il proprio grado di autosufficienza”. 

“A seconda delle fonti informative, nel nostro Paese utilizziamo dal 20 al 40% di quello che è l’accrescimento naturale delle risorse boschive. I nostri boschi nell'ultimo secolo hanno avuto un incremento di qualità ambientale particolarmente importante - precisa Corona - e abbiamo infatti quasi raddoppiato la superficie forestale nazionale, così come è duplicata la quantità di biomassa per unità di superficie. Questa percentuale di utilizzo corrisponde a circa 15 milioni di metri cubi di materiale, il 70% circa del quale è utilizzato per fini bioenergetici. Il nostro Paese ha bisogno ogni anno di un volume di materia prima legnosa superiore ai 50 milioni di metri cubi per tutte le filiere produttive. Siamo un’eccellenza nel riciclo e riuso del legno, una pratica che vale circa 10 milioni di metri cubi di volume equivalente, però il restante 70% circa del fabbisogno lo dobbiamo importare”. 

“Negli ultimi anni non abbiamo avuto un incremento significativo dell'approvvigionamento di materia prima legnosa nazionale in termini ordinari - conclude - Abbiamo subito anche l’impatto dell’evento Vaia, che ha comportato l’immissione sul mercato di una grande quantità di materiale con serie problematiche, proseguite con il successivo attacco degli scolitidi (piccoli coleotteri parassiti che si annidano sotto la corteccia e nel legno degli alberi ndr). Sapevamo che una volta passata la tempesta avremmo avuto il problema di questi insetti ma l’effetto è stato di molto superiore a quello che ci si aspettava. Le valli della Lombardia ma anche quelle del Trentino ci dicono infatti che l’impatto è stato doppio rispetto al previsto”. 

Leggi tutto: Corona (Crea): "Da situazione ambientale e geopolitica impatti su forniture del legno"

Giraudo (Inseec): "Nella storia il legno è stato strumento di geopolitica internazionale

12 Settembre 2025
Giraudo (Inseec):

(Adnkronos) - “Nel passato, il legno ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei popoli ed era diventato uno strumento di guerra e di geopolitica internazionale”. Così Alessandro Giraudo, economista, storico e professore di Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi, al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. Giraudo, poi, nel corso del suo intervento ha illustrato alcuni esempi in cui il legno nell’antichità è stato oggetto di strumentazione geopolitica: “L’Antico Egitto non aveva legno utile per la costruzione delle navi, quindi doveva usufruire del legno di cedro nell'offshore libanese. Guardando, invece, al mondo dei califfati, nel Medio Oriente, sappiamo che anch’esso viveva in assenza totale di legno, essenziale per la loro espansione. La soluzione, quindi, era la raccolta di legno di mangrovia e la ricerca di altro legno altrove”. 

“Per quanto concerne, invece, la città pensiamo alla guerra dei 300 anni che si sviluppò fra Venezia e il mondo ottomano: i giannizzeri, cioè i soldati del mondo ottomano, avevano creato una speciale unità di guardie forestali, che avevano il compito di vigilare per proteggere le loro foreste, in modo che i cittadini non tagliassero gli alberi nelle ore notturne - sottolinea lo storico - Inoltre, questi uomini si occupavano di un’altra attività di protezione molto importante: dal momento che i veneziani facevano delle incursioni nelle forestale ottomane, in quanto distruggere una foresta significava togliere loro la possibilità di creare delle navi, questi soldati attaccavano a loro volta le foreste dei veneziani, soprattutto nel mondo della ex Jugoslavia”. 

“L’Inghilterra, che aveva le famose 13 colonie che si erano ribellate e aveva già deforestato in modo violento la foresta intorno a Londra, si riforniva di legno nel mondo americano tra Boston e New York e non nel Canada, perché era controllato dai francesi. Le 13 colonie avevano interrotto i flussi di rifornimento di legno e di conseguenza, gli inglesi chiesero a Caterina di Russia di mandare del legno oltre a 20mila soldati russi, che avrebbero dovuto combattere contro le colonie. Tuttavia, Caterina di Russia rifiutò, in quanto non volle cambiare gli equilibri mondiali dell’epoca. Quindi, gli inglesi dovettero rivolgersi al mondo scaldinavo per ottenere del legno e tutti i prodotti per calafatare (rendere stagna una struttura navale ndr) la British Navy”, conclude. 

Leggi tutto: Giraudo (Inseec): "Nella storia il legno è stato strumento di geopolitica internazionale

Tyson torna sul ring a 60 anni e sfida Mayweather in un match stellare

12 Settembre 2025
Mike Tyson nell

(Adnkronos) - Mike Tyson torna sul ring a 60 anni. La leggenda della boxe sfiderà il cinque volte campione del mondo Floyd Mayweather in un match-esibizione che già si preannuncia un successo in termini di pubblico, ascolti e ovviamente incassi. Succederà nel 2026. E sui social, gli appassionati di pugilato ormai non parlano d'altro.  

 

Per Tyson, non è una novità. Iron Mike si era visto sul ring l'ultima volta nel novembre 2024 ad Arlington, Texas, in un match multimilionario poi perso contro Jake Paul, youtuber diventato pugile professionista. Un match seguitissimo dagli appassionati. Ora il bis, contro un nome altisonante. Mike se la vedrà con l'ex campione del mondo Mayweather, 48 anni, ritiratosi ufficialmente nel 2017. Un pugile con una carriera stellare, imbattuto in 50 incontri e con in bacheca cinque titoli vinti in cinque categorie di peso diverse. L'ultimo match ufficiale di Mayweather risale al 2017, un altro show tra i più ricchi della storia della boxe, contro la star delle Mma Conor McGregor.  

"Sono il migliore nel mondo della boxe. Questa esibizione darà ai fan ciò che desiderano" le parole di Mayweather. Pronta la risposta di Tyson: "Sarà dannoso per lui, ma vuole farlo. Quindi abbiamo firmato e lo faremo".  

Leggi tutto: Tyson torna sul ring a 60 anni e sfida Mayweather in un match stellare

Estorce denaro all'amico per comprare droga, arrestato 41enne

12 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIntervento dei carabinieri a Sestu...

Leggi tutto su Ansa Sardegna

Giornalista cacciata dalla Flotilla, Tajani: "Brutto episodio censura"

12 Settembre 2025
Antonio Tajani - Fotogramma

(Adnkronos) - "Comprendo l'amarezza di Francesca Del Vecchio, la giornalista cacciata dalla Flotilla a cui do la mia solidarietà. Si è trattato di un brutto episodio di censura che viola il principio della libertà di stampa, elemento cardine del nostro sistema democratico". Lo ha scritto su X oggi, venerdì 12 settembre, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la vicenda della reporter del quotidiano La Stampa che ha denunciato di essere stata espulsa dalla Global Sumud Flotilla perché considerata "pericolosa". 

"Il voler raccontare questa iniziativa spontanea, alla quale partecipano 58 cittadini italiani, è una nobile e coraggiosa scelta professionale. Cacciare una giornalista dalla Flotilla è una scelta in contrasto con la natura stessa dell'iniziativa", ha proseguito il titolare della Farnesina, secondo cui "non si può essere in favore della libertà, della democrazia e del pluralismo solo quando fa comodo".  

"Diceva Voltaire: 'Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo'. Parole che devono far riflettere tutti coloro che credono nel pensiero unico e che cercano di tappare la bocca o di chiudere il computer a chi la pensa diversamente. Viva la Libertà!", ha concluso Tajani. 

 

Leggi tutto: Giornalista cacciata dalla Flotilla, Tajani: "Brutto episodio censura"

Giornalista cacciata dalla Flotilla: "Io giudicata pericolosa". Tajani: "Brutto episodio censura"

12 Settembre 2025
Antonio Tajani - Fotogramma

(Adnkronos) - Una giornalista de La Stampa è stata cacciata dalla spedizione della Global Sumud Flotilla verso Gaza perché giudicata "pericolosa". La denuncia arriva direttamente da Francesca Del Vecchio, reporter che sul quotidiano torinese ha raccontato di essere stata "espulsa" dalla missione umanitaria perché ritenuta "non allineata". " 

"Giornalista pericolosa'. È un'etichetta che non pensavo mi si potesse attribuire, quando ho accettato di raccontare l'avventura della Global Sumud Flotilla verso Gaza. Ma è ciò che è successo e che ha comportato la mia espulsione dalla missione". Immediata la solidarietà del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha parlato di "brutto episodio di censura". 

 

Del Vecchio racconta di essere stata invitata ad agosto "da un'attivista, conosciuta mesi prima, a partecipare come giornalista alla spedizione verso Gaza". L'obiettivo, spiega, "è raccontare la missione, luci e ombre. Provare a portare aiuti a Gaza è ammirevole, anzi doveroso. Ma è doveroso anche raccontare la verità. La cronista spiega poi che, arrivata a Catania, luogo di partenza della spedizione italiana e del training per i partecipanti, "viene chiesto a tutti di consegnare i cellulari. Nei giorni successivi verrà chiesto anche di lasciarsi perquisire. Motivi di sicurezza, dicono. Il corso, tuttavia, non inizierà prima di un'ora e mezza e chiedo se sia possibile mettersi a scrivere restando fuori ed entrando al termine del lavoro. La risposta è no. Quando il corso comincia, dentro ci sono altri giornalisti (estranei agli equipaggi) con tanto di macchine fotografiche e telecamere. Al termine della sessione – che comprende la simulazione di un abbordaggio e di un arresto – chiedo se ci siano contrarietà al fatto di scriverne. Mi viene detto di no, purché non entri nei dettagli. È accettabile. È la cronaca del primo giorno, con qualche vago riferimento di contesto. Ometto – perché non avrebbe aggiunto nulla – che gli organizzatori abbiano sorpreso un attivista con un sacchetto di McDonald's e abbiano chiesto ai testimoni di cancellare eventuali video. A posteriori, però, mi sembra indicativo del clima generale". 

Del Vecchio parla di sfiducia "palpabile": "nessuno vuole o può parlare, nessuno può avvicinarsi alle imbarcazioni, nemmeno accompagnato". "Chiedo di assistere a un turno di sorveglianza notturna alla flotta, con la promessa di scriverne solo dopo la partenza, una volta cessate le ragioni di sicurezza. Dopo un sì poco convinto, si passa alla latitanza: nessuno risponde più. Dopo pochi giorni, la mia presenza viene messa in discussione: me ne accorgo perché vengo rimossa dalle chat di gruppo". Dopo qualche insistenza, un membro del 'Direttivo' le spiega la ragione: "aver rivelato 'informazioni sensibili' che avrebbero potuto minare la sicurezza della missione". 

"Sono incredula. Ottengo di riparlarne a voce con Maria Elena Delia, il giorno dopo, mentre decine di altri cronisti (estranei alla missione) al porto filmano le barche, i kit di Starlink non ancora installati - racconta la cronista - Spiego le esigenze della mia professione. Mi dico consapevole che occorra cautela, ma insisto anche sul fatto che si debba trovare una sintesi. Concordiamo che, da quel momento in poi, ci sarà più dialogo. Penso che la crisi sia rientrata e mi avvio alla prima esercitazione in mare. Poco dopo, mi rincorre un altro attivista, Giuliano. Con lui c'è Simone e una ragazza del Direttivo che non si presenta e dice: 'Non possiamo fidarci di te'. I toni sono accesi. 'Sei una giornalista pericolosa, hai detto al mondo dove si tiene il nostro corso'. Le sfugge un dettaglio: il luogo del training era noto a molti esterni all'organizzazione, a colleghi, a fotografi. Provo a spiegare, ancora, il valore del racconto giornalistico. Ma hanno già preso la loro decisione. 'Sei pericolosa. Il tuo giornale ci ricopre tutti i giorni di m***a'. Ecco il punto. Capisco che potrei parlare per ore: non otterrei nulla. Mi restituiscono il passaporto – ritirato, come farebbe un organo di polizia –, mi cacciano letteralmente fuori dal porto, informandomi che non avrei potuto prendere l'autobus di ritorno insieme con gli altri". 

"Quando ho accettato di salire a bordo della Flotilla, speravo di poter fare quello che la mia professione comporta: osservare e riferire. Senza addomesticare. Né farsi addomesticare. Non è stato possibile. Eppure, per me resta chiaro che quanto è successo non scalfisce la bontà della missione, l'intento umanitario. Essere espulsa, però, mi ha ricordato una cosa, che riguarda il ruolo del giornalismo: quando uno sguardo viene allontanato, perché non lo si considera 'utile allo scopo', si perde un'occasione. Quella di capire, un po' meglio, il mondo che ci circonda", conclude Del Vecchio. 

 

"Comprendo l'amarezza di Francesca Del Vecchio, la giornalista cacciata dalla Flotilla a cui do la mia solidarietà. Si è trattato di un brutto episodio di censura che viola il principio della libertà di stampa, elemento cardine del nostro sistema democratico". Lo ha scritto su X oggi, venerdì 12 settembre, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la vicenda della reporter del quotidiano La Stampa che ha denunciato di essere stata espulsa dalla Global Sumud Flotilla perché considerata "pericolosa". 

"Il voler raccontare questa iniziativa spontanea, alla quale partecipano 58 cittadini italiani, è una nobile e coraggiosa scelta professionale. Cacciare una giornalista dalla Flotilla è una scelta in contrasto con la natura stessa dell'iniziativa", ha proseguito il titolare della Farnesina, secondo cui "non si può essere in favore della libertà, della democrazia e del pluralismo solo quando fa comodo".  

"Diceva Voltaire: 'Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo'. Parole che devono far riflettere tutti coloro che credono nel pensiero unico e che cercano di tappare la bocca o di chiudere il computer a chi la pensa diversamente. Viva la Libertà!", ha concluso Tajani. 

 

 

Leggi tutto: Giornalista cacciata dalla Flotilla: "Io giudicata pericolosa". Tajani: "Brutto episodio censura"

Trump e i dazi: l’Europa resiste, la Cina crolla

12 Settembre 2025
Trump e i dazi

(Adnkronos) - Quando Donald Trump ha annunciato il 2 aprile 2025 l’introduzione di dazi “reciproci” contro tutti i partner commerciali, l’effetto immediato è stato quello di scuotere i mercati e sollevare un’ondata di preoccupazioni in Europa. Le prime reazioni politiche e mediatiche parlavano di “capitolazione” dell’Ue di fronte al protezionismo americano e di rischio di collasso del commercio mondiale. A distanza di alcuni mesi, però, i dati raccontano una storia diversa. 

Secondo lo studio degli economisti Daniel Gros e Niccolò Rotondi per l’IEP@BU, Institute for European Policymaking dell'Università Bocconi (“First impact of Trump’s trade policy on the Eu”, Policy Brief n. 45, settembre 2025), l’impatto delle misure di Washington si è rivelato molto più contenuto del previsto. Nonostante l’escalation annunciata e le minacce di tariffe elevate su settori chiave come l’acciaio o l’automotive, l’Unione europea ha mantenuto le proprie quote di mercato negli Stati Uniti, arrivando addirittura a registrare un incremento di circa 40 miliardi di euro nelle esportazioni nel primo semestre dell’anno. 

Il confronto con la Cina è emblematico: mentre Pechino ha visto crollare la propria quota sulle importazioni americane dal 14% al 7% in pochi mesi, l’Europa è rimasta stabile al 14%, consolidando il suo ruolo di partner commerciale privilegiato rispetto a molti concorrenti asiatici. 

Il motivo principale, spiegano gli autori, è che i dazi effettivamente applicati sono stati molto più bassi rispetto a quelli annunciati: in media il 9-10%, contro il 40% circa che colpisce la Cina. Solo Canada e Messico, grazie agli accordi commerciali in vigore, godono di condizioni ancora più favorevoli, con gran parte delle loro esportazioni esentate dai dazi. Tuttavia, le dimensioni ridotte delle due economie ne limitano l’impatto competitivo sul mercato globale. 

Lo studio mette in evidenza anche un’altra dinamica: al di là dei toni muscolari di Trump, i dati confermano che le importazioni statunitensi non sono diminuite, anzi sono leggermente cresciute. Secondo l’Unctad, il commercio globale è aumentato di circa 300 miliardi di dollari nel primo semestre del 2025. In questo contesto, l’Europa ha beneficiato della pressione esercitata su Pechino, riuscendo a difendere le proprie posizioni senza dover inasprire la propria politica commerciale. 

Gli autori arrivano a una conclusione netta: “I dazi annunciati da Trump il 2 aprile 2025 erano potenzialmente incostituzionali, privi di fondamento fattuale come risposta a barriere commerciali estere e in chiara violazione delle regole del Wto. Eppure, al di là del clamore politico e mediatico, il loro impatto reale è stato molto limitato. Le importazioni statunitensi sono leggermente aumentate, il commercio globale continua a crescere e l’export europeo ha mantenuto la propria quota di mercato. In sintesi, l’abbaiare è stato peggiore del morso”. 

 

Leggi tutto: Trump e i dazi: l’Europa resiste, la Cina crolla

Altri articoli …

  1. Revenge porn, video choc ragazza di Foggia: "Mie foto fake su muri città, sto vivendo un inferno"
  2. Imprese, Federlegnoarredo: bene intesa per sviluppo della filiera del pioppo per rilanciare la produzione nazionale
  3. Armani, dalle zanne d'elefante alla tigre tappeto: in eredità anche l'arredamento animale
  4. Legno, Semeraro (Rilegno): "Consorzio impegnato ad ottimizzare risorse forestali"
  5. Legno, Bertolini (Iren Ambiente): "Impegnati a intercettare materiali per avviarli a recupero"
  6. Legno, Vacchiano (uniMi): "L’attività di fotosintesi è a rischio diminuzione"
  7. Voci su Ranucci verso La7? "Contatti con Cairo per libro con Solferino"
  8. Ufc alla Casa Bianca? Come potrebbe essere lo show di arti marziali miste con... Trump
  9. Meno auto e più pedoni, a Cagliari Settimana europea mobilità
  10. Donna prende a morsi un pitbull per salvare il suo cane: il video choc
  11. Jim Jefferies sbarca in Italia con il nuovo tour ‘Son of a Carpenter’
  12. Tumori, 485mila italiani con cancro prostata, Aiom: "Casi in crescita, potenziare prevenzione"
  13. Agroalimentare, Palazzo Reale di Napoli ospita 'Campania Mater' per futuro del settore
  14. Sanità, in Italia 70mila morti per sepsi nel 2020, esperti: "Riconoscerla salva vite umane"
  15. Anziano scomparso da tre giorni a Iglesias, avviate ricerche
  16. Ia, Zuppi a Digithon: "Servono regole del gioco, strumento non diventi mai nostro padrone"
  17. ActionAid nelle scuole: "Violenza fra pari a sfondo razziale diffusa tra studenti"
  18. Spagna e armi nucleari, la ministra: "Netanyahu ha travisato parole Sanchez"
  19. Sicurezza, efficienza e sostenibilità, le parole d’ordine di Gis 2025
  20. Stalking e maltrattamenti, arrestati tre uomini a Olbia
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12
  • 13
  • 14
  • 15
  • 16

Pagina 12 di 1265

  • Verissimo, da Raoul Bova a Katia Ricciarelli: tutti gli ospiti di oggi
  • Israele, Rubio oggi a Gerusalemme: "Attacco Idf a Doha non cambia natura relazioni con Usa"
  • Ucraina, drone russo sconfina in Romania: in volo due F-16 e i jet Nato
  • Atalanta-Lecce: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
  • Vuelta, oggi l'ultima tappa: orario, percorso e dove vederla in tv e streaming
  • Mondiali pallavolo, oggi Italia-Algeria: orario e dove vederla in tv e streaming
  • Mondiali di atletica, oggi seconda giornata: programma e dove vedere italiani in gara
  • Ucraina, Zelensky: "Droni russi in Polonia e Romania, guerra si allarga"
  • Fiorentina-Napoli 1-3, Conte primo con la Juve
  • Tim Music Awards, Achille Lauro annuncia il suo primo San Siro
  • Premio Campiello, vince Wanda Marasco con 'Di spalle a questo mondo'
  • Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 13 settembre
  • Londra, centinaia di migliaia in piazza per UK. Musk: "Subito nuovo governo"
  • Juve-Inter 4-3: chi è Adzic, l'eroe bianconero del derby d'Italia
  • Juve-Inter 4-3, Adzic lancia i bianconeri in testa alla classifica
  • Startup, Ettorre (Invitalia) a Digithon: "Vedere così tanta linfa su innovazione dà ottimismo sul futuro"
  • Ia, Arzarello (Meta): "Ue ha carte in regola ma ora cambio di rotta su quadro normativo"
  • Turista scomparso trovato morto in Costa Verde in Sardegna
  • Al via 'Il cuore di tutti', cardiologi offrono screening nei centri Caritas
  • Cuesta, 'bel Parma ma dovevamo concretizzare'

Sarda News - Notizie in Sardegna

Blog di Notizie, informazioni ed eventi in Sardegna. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.

Info line: info@sardanews.it  - facebook.com/sardanotizie - twitter.com/sardanews

Privacy Policy Cookie Policy

Sardanews.it  -  Sarda Web Network - Sardaweb.it  - Sardalavoro.it - RadioFusion.it - SinnaiNews.it