(Adnkronos) - Cinque persone risultano indagate perché ritenute responsabili a vario titolo di sfruttamento di lavoratori stranieri, lesioni personali colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro e subappalto non autorizzato.
Il nucleo di Polizia economico finanziaria Biella, con la collaborazione di altri Reparti del Corpo delle province di Torino, Vercelli, Genova, Rovigo, Bologna, Macerata, Napoli, Caserta, Potenza e Cosenza ha dato esecuzione a un provvedimento di perquisizione nei loro confronti.
Circa 60 i militari della Guardia di finanza impegnati nelle perquisizioni condotte in 19 diversi luoghi, tra abitazioni, sedi di imprese edili e cantieri pubblici di Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Campania, Basilicata e Calabria, finalizzate a individuare e sequestrare ulteriore documentazione probatoria, anche informatica.
L’operazione, 'Stella verde' è nata dalla vicenda vissuta da un operaio di origine maghrebina che, nel dicembre 2024, dopo essere stato vittima di un grave incidente sul lavoro, patendo la subamputazione di un dito della mano durante l’utilizzo di un martello pneumatico, aveva deciso di rivolgersi alle Fiamme gialle biellesi per denunciare le ingiuste condizioni di lavoro a cui lui e diversi suoi connazionali erano sottoposti nel cantiere per la manutenzione della diga dell’Ingagna di Mongrando.
Le indagini hanno consentito di formulare, sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, ipotesi di reato per caporalato, poiché diversi stranieri in stato di bisogno, muniti di regolare permesso di soggiorno, sarebbero stati costretti a lavorare con turni prolungati ben oltre i limiti fissati dai contratti collettivi, senza pause, giorni di riposo e ferie adeguati, in condizioni igieniche precarie e in mansioni pericolose senza la fornitura di idonee protezioni individuali, a fronte di retribuzioni arbitrarie, soggiacendo a minacce e violenze laddove intendessero protestare, e illecito subappalto di alcuni lavori e prestazioni, in assenza delle comunicazioni e autorizzazioni previste dalle leggi vigenti.
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(Adnkronos) - “Per la nostra azienda è importante partecipare al Congresso nazionale degli ingegneri. Da oltre 45 anni Kimia opera al fianco degli ingegneri: produce, ingegnerizza e distribuisce prodotti tecnici per l’edilizia e in particolare per il mondo del rinforzo strutturale, del recupero monumentale, civile e infrastrutturale”. Lo dice, all’Adnkronos/Labitalia, Alessandro Belli, amministratore unico di Kimia, a margine del Congresso nazionale dell’Ordine degli ingegneri, che oggi fa tappa in Croazia.
“Per cui i nostri interlocutori quotidiani - sottolinea - sono gli ingegneri, sia dal punto di vista progettuale, per offrire soluzioni innovative, per conoscere le loro esigenze e quindi siamo qui per cercare di capire insieme qual è il futuro di questo mondo e come poter contribuire al miglioramento dei prodotti, dando soluzioni per il futuro del settore”.
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(Adnkronos) - “La riforma delle professioni è un momento decisivo per tutte le professioni, in particolare per quella degli ingegneri, perché è da tempo che aspettavamo un riordino sia delle norme che riguardano l'esercizio delle professioni, sia l'accesso alla professione che la formazione in servizio. Quindi è una riforma straordinariamente importante che riguarda anche le competenze degli ingegneri e non solo degli ingegneri, ma anche di tutte le professioni attinenti alle attività che sono di competenza degli ingegneri, per cui è l'impegno che noi assumiamo per il futuro”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni (Consiglio nazionale ingegneri), a margine del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia che oggi fa tappa in Croazia.
Una puntualizzazione poi sul tema della prevenzione per i rischi idrogeologici: “La prevenzione per i rischi idrogeologici è assolutamente fondamentale, anche perché gli interventi post-evento, come noi sappiamo, costano almeno 5-6 volte di più degli eventi che vengono preventivamente fatti in questo campo”.
“La prevenzione - ha detto ancora Perrini - deve però partire dalle scuole elementari, perché dobbiamo essere tutti abituati a sapere che esiste il rischio e conseguentemente bisogna adottare delle misure preventive. Non è possibile ridurre a zero il rischio, anche i bambini devono sapere questo e quindi sia la politica che le professioni devono lavorare in questa direzione”.
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(Adnkronos) - Si alza il sipario sulla 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma tra attualità, cronaca, musica, conflitti e serialità. Dal 15 al 26 ottobre all'Auditorium Parco della Musica, e in altri luoghi della Capitale, sono in programma oltre 150 film da 38 Paesi partecipanti e serie nazionali e internazionali. Ad aprire la kermesse è 'La vita va così' di Riccardo Milani con Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Geppi Cucciari, che racconta il conflitto tra lo sviluppo immobiliare e la salvaguardia di un territorio, ispirandosi a una storia reale avvenuta in Sardegna.
I film del concorso Progressive, con presidente di giuria Paola Cortellesi, sono 18. Di cui quattro italiani: '40 secondi' di Vincenzo Alfieri con Francesco Gheghi che ricostruisce le ventiquattr’ore che precedono l’omicidio di Willy Duarte Monteiro, giovane capoverdiano di 21 anni ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020 mentre difendeva un amico (venerdì 17 ottobre); 'Gli occhi degli altri' di Andrea De Sica sul delitto Casati Stampa del 1970 con protagonisti Filippo Timi e Jasmine Trinca (sabato 18 ottobre); il documentario 'Roberto Rossellini - Più di una vita' di Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara, Raffaele Brunetti (giovedì 23 ottobre); e il doc 'Sciatunostro' di Leandro Picarella sull'amicizia fra due bambini in un'isola nel cuore del Mediterraneo (domenica 19 ottobre).
Tra le star internazionali annunciate - e attese - Jennifer Lawrence, protagonista di 'Die My Love' di Lynne Ramsay (lunedì 20 ottobre), il regista Ari Aster con 'Eddington' (giovedì 16 ottobre) e il cast di 'Dracula. L'amore perduto' di Luc Besson con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz, Zoë Bleu, Matilda De Angelis, Ewens Abid e Guillaume De Tonquedec (venerdì 24 ottobre).
I conflitti contemporanei passano dalla lente della 20esima edizione. Giovedì 16 ottobre è in programma 'Put your soul on your hand and walk' di Sepideh Farsi. La regista iraniana restituisce un ritratto di Gaza costruito attraverso mesi di videochiamate con la ventiquattrenne fotogiornalista palestinese Fatma Hassouna, uccisa poi lo scorso aprile durante un attacco israeliano.
Venerdì 24 ottobre arriva alla kermesse 'Once upon a time in Gaza' di Tarzan e Arab Nasser. Nel diluvio di immagini dell’assedio, la vita e l’immaginazione dei gazawi restano invisibili. Arab e Tarzan Nasser le riportano in scena mescolando revenge thriller, western urbano, satira e cronaca per restituire con forza il presente e la memoria di quella Gaza City che non vedremo mai più. Quella del 2007.
Restando in Medio Oriente, il doc di Brandon Kramer, 'Holdin Liat' (alla Festa lunedì 20 ottobre) racconta la vicenda di Liat Beinin Atzili, una donna israelo-americana rapita insieme al marito durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Attraverso lo sguardo dei genitori Yehuda e Chaya, il film racconta un dramma famigliare e lo trasforma nella lente attraverso cui provare a comprendere le ragioni di un conflitto così crudele.
E si parla anche del conflitto russo-ucraino. Il doc 'Cuba & Alaska' di Yegor Troyanovsky (venerdì 17 ottobre) segue Yulia 'Cuba' e Oleksandra 'Alaska': due dottoresse ucraine che lavorano sulla linea del fronte di guerra e '2000 meters to Andriivka' di Mstyslav Chernov (lunedì 20 ottobre), che segue un plotone ucraino incaricato di percorrere una foresta disseminata di esplosivi e di liberare Andriivka, un villaggio collocato in una posizione strategica e ormai ridotto in macerie.
Tra i protagonisti dei titoli della Festa anche i casi di cronaca che hanno colpito l'Italia negli anni. Oltre '40 secondi' e 'Gli occhi degli altri', sabato 18 ottobre è in programma 'La camera di Consiglio' di Fiorella Infascelli con Sergio Rubini e Massimo Popolizio, che riporta il pubblico al 1987, precisamente all’atto finale del più grande processo penale della storia: il Maxi processo di Palermo.
Domenica 19 ottobre, Netflix presenta 'Il Falsario'. Il film di Stefano Lodovichi - con Pietro Castellitto, Giulia Michelini, Andrea Arcangeli, Pierluigi Gigante, Aurora Giovinazzo, Edoardo Pesce e Claudio Santamaria - è ispirato alla storia del falsario Tony Chichiarelli ed è ambientato nella Roma degli Anni 70. Lunedì 20 ottobre, 'Re-Creation' di Jim Sheridan e David Merriman, film ispirato al caso reale dell’omicidio della regista francese Sophie Toscan du Plantier e immagina un processo mai celebrato contro il presunto colpevole Eion Bailey. Giovedì 23 ottobre, l'anteprima del documentario 'La verità migliore' di Lorenza Indovina, che indaga sulla strage di Montagna Longa del 1972, in cui morì suo padre, il regista Franco Indovina. Nello stesso giorno, si va nella periferia di Napoli con il doc 'La diaspora delle Vele' di Francesca Comencini, che racconta il 22 luglio 2024 quando uno dei ballatoi nella Vela Celeste di Scampia è ceduto provocando la morte di tre persone e dodici feriti.
La musica è grande protagonista del ventesimo compleanno della Festa. Attesi i documentari 'Willie Peyote - Elegia sabauda' di Enrico Bisi (giovedì 16 ottobre), 'It's Never Over, Jeff Buckley' di Amy Berg (venerdì 17 ottobre), 'Allevi Back to Life' di Simone Valentini (sabato 18 ottobre), 'Brunori Sas - Il tempo delle noci' di Giacomo Triglia (domenica 19 ottobre), 'California Schemin'', l'esordio alla regia dell'attore James McAvoy che racconta la storia del duo rap scozzese Silibil N' Brains (domenica 19 ottobre), 'Rino Gaetano sempre più blu' di Giorgio Verdelli (martedì 21 ottobre), 'La chitarra nella roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano' di Tommaso Ottomano (sabato 25 ottobre).
Grande spazio alle serie. Dai romanzi di Emilio Salgari, venerdì 17 ottobre, è attesa 'Sandokan' di Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo con protagonista Can Yaman. 'La preside' di Luca Miniero (in programma martedì 21 ottobre) con Luisa Ranieri nei panni della preside di Caivano Eugenia Carfora. Carlo Verdone porta alla Festa la quarta e ultima stagione della serie Paramount+ 'Vita da Carlo', dopo aver presentato la terza lo scorso anno alla kermesse diretta da Paola Malanga.
Tra le serie più attese anche quella targata Netflix 'Mrs Playmen' (mercoledì 22 ottobre) di Riccardo Donna con Carolina Crescentini nei panni di Adelina Tattilo, alla guida di 'Playmen', la prima rivista erotica italiana. Giovedì 23 ottobre Daniele Luchetti arriva con la saga familiare 'Prima di noi' con Linda Caridi, Andrea Arcangeli, Maurizio Lastrico, Matteo Martari, Diane Fleri, Benedetta Cimatti, Fausto Maria Sciarappa, Romana Maggiora Vergano, Elena Lietti. Lunedì 20 ottobre l'anteprima di 'Guerrieri: La regola dell'equilibrio' di Gianluca Maria Tavarelli con Alessandro Gassmann nei panni di un avvocato che affronta cause disperate senza mai perdere il suo sguardo ironico. Inoltre, sono premiate leggende come Lord David Puttnam, Jafar Panahi e poi Richard Linklater: un inglese, un iraniano e uno statunitense uniti da una sola lingua, quella del cinema, che sa attraversare le frontiere ed essere universale. In programma anche tanti titoli monografici su grandi personaggi italiani della letteratura e del cinema del passato, come Roberto Rossellini, Luigi Pirandello, Anna Magnani e Gabriele D'Annunzio.
Anche quest'anno, in concomitanza della Festa, torna Alice nella Città con la sua 23esima edizione. Tra i momenti più attesi del festival il ritorno di Daniel Day-Lewis che, a otto anni dal suo ritiro dalle scene, torna al cinema diretto da suo figlio Ronan con il film 'Anemone' in calendario il 17 ottobre, a cui segue un incontro con il pubblico dal titolo 'Father & Son' il giorno successivo, 18 ottobre, alle ore 15 all’Auditorium della Conciliazione.
Alice celebra anche il regista Daniele Luchetti con il restauro in 4K de 'La scuola' a 30 anni dall’uscita al cinema, in programma per le scuole il 15 ottobre. Il giorno dopo, il 16 ottobre, è la volta del commovente 'Per Te' (in co-produzione con la Festa), film di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo, che racconta un caso di Alzheimer precoce attraverso la vera storia di Mattia Piccoli, nominato giovane alfiere della Repubblica all'età di 12 anni per come si è preso cura del suo papà (nel film interpretato da Edoardo Leo).
Il 17 ottobre alle 10.30 al Cinema Adriano l’attrice e regista Valeria Golino, il regista Luca Guadagnino e la sceneggiatrice Francesca Manieri presentano al pubblico il restauro in 4K di 'Piccoli fuochi' di Peter Del Monte, realizzato da Cinecittà a 40 anni dalla prima uscita al cinema.
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(Adnkronos) - Israele avrebbe annullato le sanzioni previste contro Gaza mentre Hamas accelera la restituzione dei corpi degli ostaggi morti. Secondo quanto si legge sul Times of Israele, il governo avrebbe deciso di azzerare le sanzioni previste per oggi, che includevano la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto.
Le misure erano state annunciate martedì dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi morti detenuti nella Striscia dai terroristi palestinesi. Secondo l'emittente pubblica Kan, Israele avrebbe annullato le misure poiché Hamas ha restituito nella serata di ieri quelli che sostiene essere i corpi di altri quattro ostaggi. I corpi sono stati portati in un istituto di medicina legale, dove il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni. Hamas non ha reso noti i nomi di questi quattro ostaggi.
Inoltre, Hamas ha informato i mediatori che consegnerà altri quattro corpi di ostaggi deceduti in Israele nel corso della giornata di oggi, secondo quanto riferito al Times of Israel da un diplomatico mediorientale e da una seconda fonte informata sulla questione. Pertanto, secondo Kan, il valico di Rafah riaprirà oggi e gli aiuti umanitari potranno entrare a Gaza senza restrizioni, come previsto.
Prima della consegna degli quattro corpi da parte di Hamas, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva per lanciato un avvertimento: "Tutti i venti ostaggi sono tornati, un grande peso è stato sollevato, ma il lavoro non è finito", ha scritto il tycoon su Truth Social, sottolineando che tutti i resti degli ostaggi morti "non sono stati restituiti come promesso". "La fase due inizia proprio ora", le parole del presidente americano, che ha poi ammonito Hamas sul disarmo.
Leggi tutto: Gaza, Israele annulla le sanzioni e riapre il valico di Rafah per consegnare gli aiuti
(Adnkronos) - Israele avrebbe annullato le sanzioni previste per oggi contro Gaza. Sanzioni che prevedevano la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto.
Le misure erano state annunciate martedì dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi morti detenuti nella Striscia dai terroristi palestinesi. Secondo l'emittente pubblica Kan, Israele avrebbe annullato le misure poiché Hamas ha restituito nella serata di ieri quelli che sostiene essere i corpi di altri quattro ostaggi.
Inoltre, Hamas ha informato i mediatori che consegnerà altri quattro corpi di ostaggi deceduti in Israele nel corso della giornata di oggi, secondo quanto riferito al Times of Israel da un diplomatico mediorientale e da una seconda fonte informata sulla questione.
Intanto due delle quattro salme consegnate ieri da Hamas sono state identificate: sono quelle del soldato Samir Nimrodi, sequestrato dalla base del valico di Erez il 7 ottobre del 2023, a 19 anni, e Uriel Baruch, 35 anni, rapito al festival Nova. La restituzione della salma di Samir è la prima conferma della sua morte. La famiglia ha denunciato, in un comunicato diffuso nelle ultime ore, che "era stato rapito crudelmente dalla sua base e ucciso da Hamas durante il sequestro".
Uriel era insieme all'amico Michel Yoav al rave. I due erano riusciti subito a fuggire sull'auto di Uriel ma una cellula di Hamas aveva aperto il fuoco contro la macchina al Mafalsim Junction. Video diffusi in quei giorni avevano mostrato le immagini di Michael, morto nell'auto, e di Uriel, steso a terra fuori. Ma non si era più saputo nulla di lui. La famiglia era stata in un primo momento informata dai militari dell'Idf che era stato probabilmente portato a Gaza. In seguito, nel marzo dello scorso anno, nuovi elementi di intelligence avevano indicato che Uriel era stato ucciso il 7 ottobre e che a Gaza era stato portato il suo corpo già privo di vita.
La terza salma restituita da Hamas ieri sera appartiene ad Eitan Levy, 53 anni, Levy, taxista di Bat Yam, era stato considerato come disperso per 40 giorni dopo il sette ottobre, prima di essere riconosciuto come ostaggio. Dopo 62 giorni, l'Idf aveva informato la famiglia che era stato probabilmente ucciso e che il suo corpo era stato portato a Gaza. Levy aveva lasciato un cliente al kibbutz di Beeri poco dopo le sette del mattino del giorno degli attacchi. Ha subito chiamato il figlio per dirgli dei razzi di Hamas e il figlio ha sentito gli uomini di Hamas arrivare e aprire il fuoco prima che la chiamata fosse chiusa. La quarta salma invece potrebbe non appartenere a un ostaggio, secondo i primi esami effettuati in Israele.
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(Adnkronos) - Torna in campo Jannik Sinner. Il tennista azzurro esordisce oggi, mercoledì 15 ottobre, sfidando il greco Stefanos Tsitsipas, numero 24 del mondo, nei quarti di finale del Six Kings Slam, il ricchissimo torneo esibizione di scena a Riad, in Arabia Saudita. Sinner è reduce dal ritiro per crampi al terzo turno del Masters 1000 di Shanghai, mentre pochi giorni prima aveva vinto l'Atp 500 di Pechino.
Jannik arriva al torneo saudita da campione in carica, dopo aver conquistato la scorsa edizione battendo in finale Carlos Alcaraz, che lo ha superato in testa al ranking Atp al termine degli ultimi Us Open. In caso di vittoria Sinner sfiderebbe in semifinale Novak Djokovic, già qualificato, proprio come Alcaraz, al penultimo turno del Six Kings Slam grazie al maggior numero di Slam vinti in carriera tra i partecipanti.
La sfida tra Sinner e Tsitsipas è in programma oggi, mercoledì 15 ottobre, alle 18.30 ora italiana. I due tennisti si sono affrontati in nove precedenti, con il greco che conduce con un parziale di sei vittorie a tre. L'ultimo incontro risale alla semifinale del Masters 1000 di Montecarlo del 2024, quando Tsitsipas si impose in tre set.
Sinner-Tsitsipas, come tutte le partite del Six Kings Slam, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Netflix, visibile tramite smart tv. Il match si potrà seguire anche in streaming sulla piattaforma web e sull'app di Netflix..
Leggi tutto: Sinner-Tsitsipas: orario, precedenti e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Stasera, mercoledì 15 ottobre, Silvia Toffanin torna in prima serata su Canale5 con 'This is me', un viaggio unico per celebrare il talento e la determinazione di chi ha coltivato la propria passione ed è riuscito a trasformare la sua storia personale in un esempio per tanti. Lo show celebra talenti dello spettacolo, della musica e dello sport divenuti eccellenze nelle loro discipline. I protagonisti raccontano la loro storia, rivivono i momenti più importanti della loro carriera e le tappe di un percorso che li ha portati a far diventare il loro sogno realtà, la loro passione la loro professione.
L'appuntamento di domani vede sul palco la partecipazione di fuoriclasse del calibro di Laura Pausini, Zlatan Ibrahimović e Gigi D’Alessio. Presenti anche la bandiera italiana del tennis campionessa degli Us Open 2015, Flavia Pennetta, il poliedrico attore, regista, cantante e showman Christian De Sica, le leggende italiane dello sci Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, l’eccellenza della danza nel mondo Eleonora Abbagnato e la brillante ironia di Vincenzo De Lucia.
A raccontarsi in questa prima puntata saranno Zlatan Ibrahimović, icona mondiale del calcio e simbolo di carisma e determinazione, vincitore di oltre trenta trofei e realizzatore di più di cinquecento goal nei club più prestigiosi d’Europa. Laura Pausini, straordinaria pop star di fama internazionale con oltre 70 milioni di album venduti. Ha all’attivo più di 220 dischi di platino e ha vinto premi di prestigio mondiale tra cui un Golden Globe e un Grammy. E Gigi D’Alessio, seguitissimo cantautore e musicista che ha collezionato 3 dischi di diamante e più di 100 dischi di platino e che con le sue canzoni continua a unire e coinvolgere intere generazioni e a riempire gli stadi e le piazze sia in Italia che all’estero. Solo nel 2025 ha registrato sold out con oltre 100.000 persone presenti allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli e in varie città europee, tra cui Bruxelles, Zurigo, Malta e Tirana.
Non mancheranno Alberto Tomba, campione olimpico di sci in grado di trasformare ogni gara in un evento nazionale che teneva incollata alla tv l’Italia intera per tifare per lui e festeggiare i suoi successi, tra cui: tre ori olimpici, due ori mondiali e 50 vittorie in coppa del mondo; Deborah Compagnoni, regina dello sci italiano tre volte campionessa olimpica, tre medaglie d’oro ai campionati mondiali del 1996 e 16 volte vincitrice della Coppa del Mondo nelle gare individuali, affermandosi così come una delle atlete più vincenti dello sci alpino italiano; Eleonora Abbagnato, simbolo dell’eleganza della danza classica nel mondo, étoile dell’Opéra di Parigi e dal 2015 direttrice del Teatro e del corpo di ballo dell’Opera di Roma; Christian De Sica attore, regista e showman, figlio d’arte e volto simbolo della commedia all'italiana, artista amato e celebrato da generazioni di spettatori per la sua versatilità nell’interpretare sia ruoli comici che profondi ed impegnati e Flavia Pennetta, leggenda del tennis italiano, prima azzurra nella Top10 Wta e vincitrice degli Us Open nel 2015.
A raccontare e snocciolare le storie di vita dei protagonisti, Silvia Toffanin che, con la consueta eleganza e sensibilità, conduce questo viaggio umano e professionale tra storie uniche e autentiche capaci di appassionare e coinvolgere il pubblico. Ma Silvia, si concede anche momenti di leggerezza con le divertenti gag dell’attore/imitatore Vincenzo De Lucia che, munito di immancabili lacrime e fazzolettini di carta, veste in maniera magistrale i panni della padrona di casa.
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(Adnkronos) - Si riuniscono oggi, al quartier generale della Nato di Evere alla periferia nordorientale di Bruxelles, i 32 ministri della Difesa dei Paesi membri, per la ministeriale di ottobre. Sul tavolo dei ministri, ha spiegato lunedì a Lubiana nel corso dell'assemblea parlamentare il segretario generale Mark Rutte, la questione di "come rafforzare ulteriormente la nostra posizione di difesa e deterrenza, anche alla luce dei recenti incidenti".
Nelle ultime settimane si sono susseguite violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi alleati come la Polonia, l'Estonia, la Danimarca e la Romania, ma anche in Germania, ad opera di aerei e droni, russi o di provenienza non accertata. Non è la prima volta che aerei e droni russi sconfinano nei cieli dei Paesi Nato e Ue, ma la violazione registrata in Polonia è stata senza precedenti per dimensioni, mentre quelle registrate in Danimarca, ripetute e impunite, hanno preceduto il Consiglio Europeo informale sotto la presidenza danese del Consiglio Ue.
In Danimarca, in particolare, neanche un drone è stato abbattuto, cosa che ha impedito, tra l'altro, di accertarne la provenienza. Copenhagen è stata costretta a chiedere aiuto ad altri Paesi per poter tenere il summit del Consiglio Europeo, e quello della Comunità Politica Europea, in sicurezza. Queste violazioni, e l'ìncapacità di alcuni Paesi di farvi fronte adeguatamente (come la Danimarca), sottolineano ancora di più l'urgenza di porre rimedio a decenni di tagli alla difesa.
All'Aja nel giugno scorso gli alleati Nato si sono dati, dietro la spinta decisiva di Donald Trump, l'obiettivo di aumentare la spesa nella difesa propriamente detta al 3,5% del Pil entro il 2035, più un altro 1,5% nella categoria più ampia di 'sicurezza'. Oggi i ministri, ha aggiunto Rutte, "discuteranno i piani per raggiungere il nuovo obiettivo di investimento nella difesa", cosa che richiede "piani credibili" per arrivarci.
I ministri parleranno anche degli sforzi per "aumentare la produzione di difesa". Tutto questo "contribuisce a garantire che restiamo pronti e in grado di difendere i nostri cittadini", ha detto Rutte.
Il programma della ministeriale è fitto e parte alle 7.30 di mattina, con gli arrivi dei ministri e il tradizionale doorstep del segretario generale alle 8, seguito alle 8.30 da dichiarazioni congiunte di Rutte e del segretario alla Guerra degli Usa, Pete Hegseth. La ministeriale propriamente detta, a porte chiuse, dovrebbe iniziare alle 9, seguita alle 12.30 da un Consiglio informale Nato-Ucraina. Intorno alle 14.15 Rutte dovrebbe tenere la conferenza stampa finale.
In seguito si riuniranno il gruppo di contatto Nato-Ucraina, intorno alle 15, seguito, verso le 17 da dichiarazioni congiunte del segretario generale e del ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal. In seguito è prevista una conferenza stampa dello stesso Shmyhal, insieme al segretario britannico alla Difesa John Healey e al ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.
Non è finita, perché in serata i ministri dei Paesi Ue si riuniranno all'Europa Building per una cena di lavoro del Consiglio Esteri Difesa, presieduto dall'Alta Rappresentante Kaja Kallas, che proprio lunedì è stata a Kiev, dove si è detta favorevole all'invio in Ucraina di missili a lungo raggio Tomahawk. In agenda una discussione sulla "prontezza nella difesa", il 'rebranding' del piano di riarmo ReArmEu, che ha subito una serie di variazioni lessicali da quando è stato lanciato, nel marzo scorso, da Ursula von der Leyen.
La giornata di lavori alla Nato sarà, come accade regolarmente dal febbraio 2022, concentrata anche sulla guerra in corso in Ucraina. La tregua imposta da Donald Trump nella Striscia di Gaza ha ravvivato le speranze che qualcosa di simile possa avvenire anche per il conflitto tra Ucraina e Russia, come ha detto lunedì Rutte: "Speriamo che questo si ripeta in Europa il prima possibile. Abbiamo ancora molto lavoro da fare in Europa, ma possiamo costruire su questo successo".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso a Washington, dove venerdì prossimo si vedrà se Trump riuscirà a bissare il successo che ha ottenuto nel Medio Oriente. Ma la Russia di Vladimir Putin ha un rapporto con gli Usa molto diverso da quello che con Washington ha Israele.
(Adnkronos) - Altre quattro bare con i resti di altrettanti ostaggi morti consegnati da Hamas a Israele. E' questo, in ordine di tempo, l'ultimo aggiornamento da Gaza arrivato ieri sera, quando i feretri sono stati trasferiti prima nella base delle Idf nella Striscia per poi varcare il confine israeliano, dirette verso l'Istituto Nazionale di Medicina Legale di Tel Aviv per le procedure di identificazione, che potrebbero durare anche due giorni. Nel mezzo, una piccola cerimonia in loro memoria officiata da un rabbino militare.
Seguito nelle prime fasi dalla Croce Rossa, il rilascio è avvenuto nella tarda serata di ieri dopo l'annuncio di Hamas sulla nuova consegna. Annuncio arrivato in seguito alla decisione di Israele di chiudere il valico di Rafah, limitando così il quantitativo di aiuti umanitari per la Striscia fin quando non saranno stati riconsegnati tutti i restanti corpi dei rapiti che ancora si trovano a Gaza e che, secondo Tel Aviv, sono in possesso di Hamas. Che però prenderebbe tempo ritardando la consegna rispetto a quanto previsto dagli accordi del piano di pace.
Il movimento palestinese, ha spiegato infatti il Cogat, l'ufficio del governo israeliano che coordina le attività nei territori, "ha violato l'accordo riguardo alla consegna dei resti degli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza" e per questo "come risultato, la leadership politica ha deciso di imporre una serie di sanzioni all'accordo umanitario che era stato raggiunto". Così, il Cogat ha annunciato che a partire da oggi, "solo a metà del numero concordato di camion, 300, verrà permesso di entrare a Gaza".
Inoltre tutti i 150 camion di aiuti dovranno essere "dell'Onu o Ong umanitarie, con nessun coinvolgimento del settore privato". "Nessun tipo di carburante o gas sarà fatto entrare nella Striscia, a parte quello per le specifiche necessità relative alle infrastrutture umanitarie", si legge ancora nel comunicato.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ritiene tuttavia che servirà tempo - giorni o settimane - prima che Hamas restituisca le salme di tutti gli ostaggi deceduti, come stabilito nei 20 punti del piano Trump per "la fine del conflitto a Gaza", che prevede anche la riapertura del valico di Rafah. La motivazione sta nella difficoltà di trovare i resti tra le macerie dell'enclave palestinese, martellata da due anni di operazioni militari israeliane scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023.
Intanto, prima della consegna dei quattro corpi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha per lanciato un avvertimento ad Hamas. "Tutti i venti ostaggi sono tornati, un grande peso è stato sollevato, ma il lavoro non è finito", ha scritto il tycoon su Truth Social, sottolinenando che tutti i resti degli ostaggi morti "non sono stati restituiti come promesso". "La fase due inizia proprio ora", le parole del presidente americano, che ha poi ammonito Hamas sul disarmo.
"Se non cedono le armi - le parole del presidente -, li disarmeremo noi", e questo "succederà in modo rapido e forse violento. Sanno che con me non si scherza", l'avvertimento del leader Usa al movimento palestinese.
Intanto i corpi di 45 palestinesi deceduti trasferiti da Israele al Complesso Medico Nasser di Khan Younis non sono stati identificati, ha spiegato alla Cnn il reparto di medicina legale dell'ospedale.
Non è ancora chiaro dove, quando o come siano morti, ma intanto il ministero della Salute palestinese a Gaza ha affermato che Israele non ha fornito un elenco dei nomi delle salme. Il ministero ha quindi ipotizzato che Israele conosca i nomi, ma si rifiuti di fornirli, o che Israele abbia recuperato i corpi durante la ricerca di ostaggi israeliani e non ne abbia accertato l'identità.
Tutti i corpi sono arrivati alla struttura con mani e gambe ammanettate, ha affermato l'ospedale. I resti erano conservati in celle frigorifere in Israele e recavano un numero di identificazione, anziché un nome, secondo l'ospedale. L'ospedale ha affermato che chiederà aiuto alle famiglie delle persone scomparse per identificarli.
(Adnkronos) - Il miele non è solo un alimento naturale: può parlare la lingua dei geni epigeneticamente. Una ricerca tutta italiana apre nuove prospettive sul miele come alimento funzionale capace di dialogare con il nostro sistema immunitario. Non più solo dolcificante naturale, ma fonte di molecole bioattive che "parlano" al corpo umano. La ricerca, condotta dal team di ricerca della prof.ssa Erika Cione, di cui fanno parte Olubukunmi Amos Ilori, Paola Tucci, Maria Cristina Caroleo e Roberto Cannataro, ha individuato nel miele di acacia specifici microRna, piccole molecole di Rna non codificante che resistono ai processi digestivi e potrebbero modulare le difese dell’organismo.
Mielizia, unica vera filiera apistica italiana impegnata nella promozione della ricerca scientifica sulla nutrizione - riporta una nota - presenterà i risultati di questa scoperta durante Spazio Nutrizione 2025, con uno speech che sarà illustrato sabato 18 ottobre alle 9.30 dalla dottoressa Diana Marisol Abrego Guandique. L’evento, al NH Milano Congress Centre di Assago, riunisce medici, nutrizionisti, biologi e ricercatori interessati alle nuove frontiere della nutrizione funzionale e dell’immuno-nutrizione.
Lo studio - si legge - è stato condotto sotto la guida di Erika Cione, utilizzando un modello di digestione in vitro (protocollo Infogest 2.0) che evita l’impiego di animali da laboratorio. Grazie a tecniche avanzate di biologia molecolare, il gruppo di ricerca ha osservato che specifici microRna presenti nel miele mantengono una sorprendente stabilità dopo i processi digestivi, suggerendo un possibile ruolo funzionale di questi piccoli Rna di origine alimentare. "Questi risultati – spiega Cione – aprono nuove prospettive sull’uso del miele come fonte naturale di microRna bioattivi, con potenziali applicazioni in strategie nutrizionali legate all’immuno-nutrizione e preventive. Lo studio conferma l’importanza di esplorare il ruolo degli alimenti come veicoli di segnali epigenetici e di considerare il miele non solo come alimento energetico, ma anche come potenziale strumento terapeutico immuno-regolatorio".
La ricerca ha analizzato diciassette microRna nel miele di acacia, confermandone cinque mediante qPCR - dettaglia la nota-. Dopo la digestione in vitro, solo uno di questi è risultato degradato. Le analisi bioinformatiche hanno evidenziato un arricchimento nei pathway regolatori del sistema immunitario, suggerendo che il miele di acacia potrebbe contribuire a modulare le difese dell’organismo. I risultati confermano e ampliano le precedenti osservazioni sul miele millefiori, dove i microRna erano già stati riconosciuti come molecole bioattive stabili, uguali a quelle presenti nel latte materno e capaci di influenzare processi biologici fondamentali. Insieme, le due ricerche rafforzano il concetto di miele non solo come dolcificante naturale, ma come alimento funzionale e potenziale alleato del sistema immunitario.
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(Adnkronos) - Piogge e temporali in arrivo sull'Italia, scatta oggi l'allerta gialla per maltempo in cinque regioni. Stavolta ad essere colpito sarà in particolare il Sud, che si troverà alle prese fin dal mattino con rovesci di forte intensità, fulmini, ma anche grandinate e forti raffiche di vento.
Come sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, "un’area di bassa pressione, proveniente dal Mar Mediterraneo occidentale, si sta avvicinando al nostro Paese, spostandosi gradualmente dal Mar di Sardegna al mar Tirreno meridionale, e andrà a determinare condizioni di spiccata instabilità sulle isole maggiori e su parte delle regioni meridionali, in particolare sulle zone ioniche", spiega la Protezione Civile che, sulla base delle previsioni disponibili, d'intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che segue ed estende quello precedente.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.
L’avviso prevede dal mattino di oggi, mercoledì 15 ottobre, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco sulla Sicilia, in estensione dal pomeriggio alla Calabria e alla Basilicata, specie sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata quindi valutata per la giornata di oggi, allerta gialla sui territori di Sicilia e Calabria, su parte di Basilicata, Campania e Lazio.
Leggi tutto: Piogge e temporali sull'Italia, scatta l'allerta in gialla in cinque regioni
(Adnkronos) - Piogge e temporali in arrivo sull'Italia, scatta oggi l'allerta gialla per maltempo in cinque regioni. Stavolta ad essere colpito sarà in particolare il Sud, che si troverà alle prese fin dal mattino con rovesci di forte intensità, fulmini, ma anche grandinate e forti raffiche di vento.
Come sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, "un’area di bassa pressione, proveniente dal Mar Mediterraneo occidentale, si sta avvicinando al nostro Paese, spostandosi gradualmente dal Mar di Sardegna al mar Tirreno meridionale, e andrà a determinare condizioni di spiccata instabilità sulle isole maggiori e su parte delle regioni meridionali, in particolare sulle zone ioniche", spiega la Protezione Civile che, sulla base delle previsioni disponibili, d'intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che segue ed estende quello precedente.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.
L’avviso prevede dal mattino di oggi, mercoledì 15 ottobre, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco sulla Sicilia, in estensione dal pomeriggio alla Calabria e alla Basilicata, specie sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata quindi valutata per la giornata di oggi, allerta gialla sui territori di Sicilia e Calabria, su parte di Basilicata, Campania e Lazio.
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