
"Il timore è che prenda piede la narrazione di una sanità talmente malata da far pensare che sia meglio lasciarla morire. E' una profezia che rischia di auto-avverarsi, e dobbiamo evitarlo". Lo ha detto Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenendo alla tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma
Mandorino ha ricordato come "la sanità pubblica, nella sua storia, abbia superato molte crisi grazie a chi l'ha difesa: non solo i cittadini, ma anche gli operatori e i professionisti che ogni giorno ne tengono viva la missione". "La situazione attuale non è casuale - ha sottolineato - ma il frutto di anni di disinvestimenti e scelte politiche inefficaci". Secondo la segretaria di Cittadinanzattiva, "se vogliamo che la sanità sopravviva, dobbiamo scegliere consapevolmente di tutelarla".
Mandorino ha infine invitato a "passare dalla teoria alla pratica, puntando sul protagonismo di cittadini, professionisti e istituzioni", e a "coinvolgere realmente chi ogni giorno tiene in piedi il Servizio sanitario nazionale".

Roma, cuore antico di memorie millenarie, respira oggi una nuova promessa di qualità nel Rione Campitelli, territorio simbolo dove la storia ha scritto le sue pagine più nobili tra il Campidoglio e il Palatino. È qui che tre amici cresciuti nella ristorazione romana hanno scelto di scrivere un nuovo capitolo della ristorazione capitolina con 'Tribuna Campitelli'. Francesco Brandini e Roberto Bonifazi, chef entrambi classe 1992, e Daniele Gizzi, maître e sommelier del 1989, si conoscono da sempre. La loro amicizia, nata tra i banchi di scuola e cementata nelle cucine e nelle sale dei ristoranti romani, è cresciuta alimentandosi di un sogno comune: restituire al centro di Roma qualità autentica, cura artigianale e umanità.
Dopo anni di gavetta e di esperienze formative in giro per l'Europa, hanno trasformato una promessa reciproca in un ecosistema che, da Bottega Tredici (2018) e dal Tartarughe Bar e Bottega (2023), approda oggi a Tribuna Campitelli, il loro progetto più maturo. I tre soci hanno accolto la sfida più ambiziosa: aprire un ristorante in un palazzo storico del 1585, nel quadrante più centrale della Capitale. Qui hanno costruito un 'salotto' contemporaneo dove ogni dettaglio promette coerenza tra ciò che si vede e ciò che si vive , dove il classicismo e la memoria dialogano con l’eleganza.
Aperto ufficialmente a settembre 2025, Tribuna Campitelli nasce come sintesi coerente di tradizione e contemporaneità, con circa 80 coperti tra il dehor sulla piazzetta e l’interno, dove si aprono piccole sale pensate per garantire intimità e un servizio sartoriale. Il progetto di interior dello spazio è firmato da Square Architects e si inserisce nel tessuto del Rione Campitelli, trasformando vincoli storici in un racconto d’insieme che unisce estetica, funzione e un forte impianto narrativo. Tribuna Campitelli è l’evoluzione matura dell’ecosistema dei tre soci, che coniuga cucina contemporanea, cocktail e distillati serviti al tavolo, una carta vini importante (composta da 500 referenze, di cui 60 solo di champagne) e sale privatizzabili in un “salotto” contemporaneo dal carattere internazionale. La promessa al pubblico è di una coerenza completa: ciò che l’esterno lascia intuire si ritrova nei piatti, nei drink e nel servizio, puntando su comfort e cura del dettaglio.

Nel corso della tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma, il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone, in collegamento, ha sottolineato la necessità di riorganizzare la sanità territoriale partendo dalle persone. "Il bisogno di salute oggi cambia profondamente - ha detto - ma deve continuare ad avere al centro il nostro Servizio sanitario nazionale universalistico".
Alparone ha poi evidenziato come "negli ultimi anni si sia investito molto sugli strumenti, ma troppo poco sul capitale umano". Per costruire "una vera medicina territoriale serve investire sulle persone e organizzare il sistema intorno a loro". Per valorizzare gli operatori "non possiamo continuare con contratti vecchi, nati in contesti diversi: servono strumenti adeguati ai bisogni di oggi", ha evidenziato, annunciando la volontà di chiudere l'Acn 2022-2024 e di avviare subito il nuovo accordo. "Solo lavorando in rete, con medici di famiglia, farmacie dei servizi e operatori territoriali - ha concluso - possiamo garantire una sanità di prossimità ed eccellenza, accessibile a tutti".

Voli temporaneamente sospesi, la Borsa aprirà con un'ora di ritardo mentre i genitori preparano altari per le preghiere. Accade in Corea del Sud, nel giorno dell'esame di ammissione all'università. Esame, noto localmente come 'Suneung' e considerato davvero molto difficile, fondamentale per l'ammissione alle migliori università, è considerato come una porta d'accesso alla società, alla sicurezza economica e persino a un buon matrimonio.
Con così tanto in gioco, il governo sudcoreano non vuole correre rischi mentre gli studenti, dall'aria ansiosa, salutano i propri genitori in quello che molti considerano il giorno più importante della loro adolescenza si legge su channelnewsasia.com.
Durante la prova di ascolto in lingua inglese è stato imposto un divieto di volo a livello nazionale della durata di 35 minuti, salvo casi di emergenza, mentre le banche e gli uffici pubblici hanno chiesto ai propri dipendenti di andare al lavoro un'ora più tardi per evitare il traffico sulle strade.

Il presidente russo Vladimir Putin vuole utilizzare "l'inverno come arma" contro l'Ucraina, bombardandone le infrastrutture energetiche, e "ancora una volta deve fallire". Lo ribadisce la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la miniplenaria del Parlamento a Bruxelles.
"In un solo giorno la scorsa settimana - afferma - la Russia ha lanciato oltre 40 missili balistici e da crociera e quasi 500 droni contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Due importanti centrali elettriche sono state distrutte. Non essendo riuscito a fare progressi sul campo di battaglia, il presidente Putin sta di nuovo cercando di terrorizzare il popolo ucraino. Di usare l'inverno come arma. Di congelare l'Ucraina fino alla sottomissione".
Putin, aggiunge von der Leyen, "ancora una volta, deve fallire. Pensa di poterci prendere per stanchezza. Ma l'Europa continuerà a rafforzare la resistenza dell'Ucraina. Ripareremo i danni causati dagli attacchi russi. Stabilizzeremo la rete energetica ucraina, con oltre 2 gigawatt di esportazioni di elettricità dalla nostra Unione all'Ucraina. E proteggeremo le infrastrutture critiche, ad esempio, con nuovi equipaggiamenti anti-droni. Quest'inverno plasmerà il futuro della guerra e la nostra risposta deve essere all'altezza della sfida. Insieme all'Ucraina, sconfiggeremo il terrore russo", afferma.
Secondo von der Leyen un prestito dell'Ue basato sui beni congelati alla Banca centrale russa è l'opzione "più efficace" per sostenere finanziariamente l'Ucraina nei prossimi anni. "Accolgo con grande favore - dice - l'impegno del Consiglio Europeo di coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi due anni. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Belgio e tutti gli Stati membri sulle opzioni per rispettare questo impegno. E' chiaro che produrremo risultati e che copriremo il fabbisogno finanziario di Kiev per i prossimi anni: discutiamo sul come farlo. L'opzione uno è quella di utilizzare il margine di bilancio per raccogliere fondi sui mercati dei capitali. L'opzione due è quella di stipulare un accordo intergovernativo, in base al quale gli Stati membri raccolgono autonomamente il capitale necessario. L'opzione tre è quella di avere un prestito di riparazione basato sui beni russi immobilizzati".
Questo prestito, ricorda, "si baserebbe sul saldo di cassa dei beni immobilizzati. Noi concediamo un prestito all'Ucraina, che l'Ucraina rimborsa se la Russia paga le riparazioni. Questo è il modo più efficace per sostenere la difesa e l'economia dell'Ucraina. E il modo più chiaro per far capire alla Russia che il tempo non è dalla sua parte. Dimostreremo che, se necessario, staremo in questa situazione per il lungo periodo. Che l'Europa sosterrà l'Ucraina per tutto il tempo necessario", conclude.
Zelensky: "Serve maggiore pressione sulla Russia, vogliono guerra su larga scala"
"Abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. A giudicare dalla situazione sul campo di battaglia, non ci sembra che la Russia voglia fermarsi. Il problema è che, osservando l'industria militare, vediamo che sta aumentando la sua produzione. E la nostra valutazione è che vogliano continuare questa guerra", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Riteniamo che, con una forte pressione, i russi avranno bisogno di una pausa. Ma dobbiamo riconoscere che vogliono una guerra su larga scala e prepararci a essere pronti nel 2029 o nel 2030 – questo il lasso di tempo – ad iniziare una guerra di tale portata. Sul continente europeo. Consideriamo questa una sfida davvero grande", continua.
"Penso - conclude - che dobbiamo pensare a come fermarli ora in Ucraina. Ma anche a fare tutto il possibile per ridurre le loro capacità. Non dare loro denaro, che possono ancora ottenere dall'energia. E non dare loro armi. Quindi, questo è il problema su cui dobbiamo riflettere".
Mosca: "Intercettati e distrutti 130 droni su nostro territorio"
Il ministero della Difesa russo ha annunciato questa mattina di aver "intercettato e distrutto 130 droni ucraini" che hanno sorvolato il suo territorio durante la notte.
Di questi 130 droni, la Russia afferma di averne intercettati 32 nell'oblast di Kursk, 32 nell'oblast di Belgorod, 20 nell'oblast di Voronezh, 17 sul Mar Nero, sette sulla Crimea, cinque sul Kraj di Krasnodar, tre sull'oblast di Rostov, e due sull'oblast di Bryansk. Pochi altri sono stati intercettati su oblast un po' più lontani dal confine russo-ucraino: Orel, Tambov, Tula e Mosca, secondo la stessa fonte.

"Dobbiamo prima di tutto trovarla, questa barca, e cercare di non annegare nel frattempo", ha esordito il vicepresidente di Fiaso (Federazione italiana azienda sanitarie e ospedaliere), Paolo Petralia, nel suo intervento alla tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma. Petralia ha sottolineato che "il primo step per passare dalla teoria alla pratica è restituire tempo alla cura e, soprattutto, alla relazione di cura".
"Nella parola relazione - ha spiegato - si trovano molte risposte: è lì che si costruisce l'alleanza tra medico e paziente e si restituisce pieno valore alla dignità della persona e del cittadino". Per Petralia, "l'integrazione significa interprofessionalità, non solo multidisciplinarietà".
Il vicepresidente di Fiaso ha poi richiamato l'attenzione sui rischi di un uso acritico delle tecnologie: "Digitale e intelligenza artificiale sono strumenti utili, ma dobbiamo governarli per evitare il deskilling, la perdita progressiva di competenze. Il tempo che recuperiamo - ha precisato - deve essere restituito al paziente: solo così la nostra barca potrà avanzare nella stessa direzione".

"Un anno fa, proprio al Congresso Sumai, annunciai l'avvio di un'indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie. L'indagine è andata avanti ed è stato fatto un grande lavoro fino ad arrivare al disegno di legge che contiene la misura per la riforma delle professioni sanitarie. Le risorse sono fondamentali, ma senza le riforme non si mette mano ai problemi e non si va da nessuna parte. Nel provvedimento si valorizzano le competenze professionali con un sistema di certificazione e riconoscimento dell'esperienza acquisita. Ci sta inoltre a cuore la semplificazione della burocrazia perché il tempo clinico è molto più prezioso del tempo amministrativo". Così Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali della Camera, intervenendo oggi a Roma al 57° Congresso Sumai, il Sindacato degli specialisti ambulatoriali, in programma fino al 13 novembre.
Il deputato di Forza Italia ha illustrato i punti chiave del Ddl delega sulle professioni sanitarie approvato a inizio settembre. "Il cardine del provvedimento è la ridefinizione della responsabilità professionale - illustra Cappellacci - Si tratta di una norma di giustizia ed equilibrio attesa da anni. Se il professionista segue le linee guida e buone pratiche potrà rispondere penalmente solo per colpe gravi. Resta il diritto al risarcimento danni per il cittadino quando dovuto - aggiunge - ma questa riforma vuole ridurre la cosiddetta medicina difensiva ed evitare cause infondate. La medicina difensiva oggi costa al Paese 9 miliardi".
Tra gli obiettivi del provvedimento anche "migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro e a combattere la violenza e le aggressioni ai professionisti sanitari". Sono presenti anche "i principi che puntano a definire una maggiore attrattività del sistema sanitario nazionale - conclude Cappellacci - con percorsi di carriera e sviluppo professionale che non spingano i nostri giovani, formati in Italia, a trasferirsi all'estero".

Una donna di 68 anni è stata aggredita da tre cani boxer fuggiti da una proprietà privata mentre camminava lungo la strada nel comune di Orciano Pisano nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre. I cani l'hanno azzannata più volte, procurandole ferite gravissime alla testa e agli arti.
Il proprietario, accorso in suo aiuto, è stato a sua volta morso. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, che hanno trasportato la donna in codice rosso all'ospedale di Cisanello di Pisa. L’uomo, sotto choc, è stato portato al pronto soccorso.

Ci sono sintomi conosciuti di un possibile tumore: la sensazione di un nodulo al seno, sangue nelle urine, un cambiamento nelle abitudini intestinali, una tosse cronica. Questi possono segnalare, rispettivamente, un cancro al seno, alla prostata, al colon-retto o ai polmoni. Poi ce ne sono altri meno noti e per certi versi "sorprendenti', insoliti e rari". A descriverli sul 'Washington Post' è Mikkael A. Sekeres, responsabile del Dipartimento di Ematologia e docente di Medicina al Sylvester Comprehensive Cancer Center dell'università di Miami.
Il dolore dopo un bicchiere di vino
"Uno di questi sintomi lo riferì una paziente. Aveva un dolore al petto che durava un giorno o 2 ogni volta che beveva un bicchiere di vino - racconta Sekeres - Una Tac del torace ha rivelato una grossa massa nei polmoni e, come previsto, una biopsia ha confermato che si trattava di linfoma di Hodgkin. Molte persone - spiega il medico - avvertono dolore o una sorta di irritazione nella parte inferiore del torace o dell'addome dopo aver bevuto alcol a causa di un'infiammazione dell'esofago o dello stomaco, condizioni chiamate esofagite o gastrite, che spesso possono essere alleviate con antiacidi o inibitori della pompa protonica. Ma il dolore in una zona circoscritta del corpo che si manifesta costantemente dopo l'ingestione di alcol, come a un linfonodo o nella parte bassa della schiena, può essere un segno di linfoma". In uno studio, il fenomeno è stato riscontrato in almeno il 5% delle persone a cui è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin.
Una frattura sospetta
Per il secondo dei 4 sintomi rari di cancro, lo specialista cita un altro caso: "Una frattura ossea dopo un lieve trauma accade raramente nei giovani adulti. Questi tipi di fratture possono, in alcuni casi, indicare un tumore sottostante che ha origine nell'osso o si diffonde all'osso. Può indebolirne la resistenza, portando a fratture 'patologiche' - evidenzia l'oncologo - Tra le persone con tumore osseo, circa l'8% subisce una frattura patologica. Questi tipi di fratture ossee hanno una probabilità 500 volte maggiore di verificarsi a causa di un cancro che si diffonde all'osso rispetto a un tumore osseo primario, con i tumori più comuni che originano da seno, polmone, tiroide, rene e prostata".
Troppo calcio nel sangue
C'è poi il caso di livelli altissimi di calcio. "Diverse condizioni possono portare a questo scenario, come anomalie della ghiandola paratiroidea, ipertiroidismo o persino determinati farmaci. Tuttavia - riferisce Sekeres - in uno studio su oltre 50.000 persone, chi presentava livelli di calcio elevati aveva anche un rischio più che doppio di ricevere una diagnosi di cancro nell'anno successivo rispetto a coloro che presentavano livelli normali, sebbene il numero totale di persone a cui era stato diagnosticato un cancro fosse basso. Il rischio di ricevere una diagnosi di cancro aumentava con livelli di calcio progressivamente più elevati. I tumori più comuni che causano alti livelli di calcio includono alcuni tipi di cancro ai polmoni, al seno, ai reni, alla vescica, alle ovaie, linfoma e il mieloma multiplo".
La mastite può essere un campanello d'allarme
Infine, c'è un altro sintomo insolito nella lista stilata dall'oncologo americano: "Il seno gonfio e dolorante, magari con secrezioni dai capezzoli, è una condizione benigna chiamata mastite ed è più comune nelle donne che allattano. La mastite - precisa - è un processo infiammatorio doloroso che può richiedere cure mediche, ma non è un cancro. Se però non si sta allattando e si manifestano questi sintomi, potrebbe essere un campanello d'allarme del cancro al seno infiammatorio, che rappresenta dal 2 al 4% dei casi di tumore al seno negli Stati Uniti. L'esordio può essere rapido ed è caratterizzato da alterazioni cutanee 'a buccia d'arancia', in cui la pelle del seno cambia e assomiglia alla superficie leggermente butterata del frutto. Si deve consultare il medico e potrebbe essere necessaria una biopsia mammaria. E' più probabile che la secrezione sia causata da un tumore quando si verifica in un solo seno, è intermittente e persiste nel tempo".

Stasera, giovedì 13 novembre, in diretta su Sky e in streaming su NOW, torna X Factor con il quarto Live Show di quest’anno che sarà Hell Factor e scriverà un capitolo importante, forse decisivo, di questa edizione con una puntata ad altissima tensione e soprattutto caratterizzata da una doppia eliminazione.
Si inizierà con la manche più spettacolare della stagione, la Giostra, l’esibizione senza soluzione di continuità di tutti gli artistin gara (quest’anno powered by McDONALD’S) che in pochi minuti creeranno un loop musicale frenetico e potentemente scenografico da lasciare senza fiato; dopodiché si proseguirà con il meccanismo classico, gli artisti divisi in due manche.
A fine serata, il concorrente meno votato di tutto il quarto Live sarà eliminato direttamente; il penultimo e il terzultimo nella classifica complessiva si sfideranno poi al giudizio del Tavolo formato da Achille Lauro, Francesco Gabbani, Jake La Furia e Paola Iezzi: da qui arriverà il nome del secondo eliminato.
Come sempre, a tenere le redini in questa serata che si preannuncia particolarmente calda sarà Giorgia.
Il palco dell’X Factor Arena è pronto quindi ad accogliere una puntata che potrebbe segnare un punto di svolta in questa stagione dello show Sky Original prodotto da Fremantle. Dopo la Giostra, in cui gli artisti in gara rieseguiranno uno dei brani che più hanno lasciato il segno tra quelli eseguiti fin qui, per la seconda parte della serata queste sono le assegnazioni di questa settimana: Achille Lauro ha scelto per i suoi artisti due brani epocali della musica italiana e complicatissimi da eseguire: per LAYANA 'Ancora ancora ancora' di Mina e per eroCaddeo 'La cura' di Franco Battiato.
Anche Francesco Gabbani alza l’asticella per i suoi ragazzi con tre brani conosciutissimi della nostra musica: ha dato a tellynonpiangere 'Io sono Francesco' di Tricarico, a PierC 'E tu…' di Claudio Baglioni e a MICHELLE 'Rimmel' di Francesco De Gregori. Ma sarà uno scoglio decisamente insidioso anche per gli artisti di Jake La Furia: TOMASI avrà 'I giardini di marzo' di Lucio Battisti, mentre DELIA canterà 'La notte', brano del 1965 di Salvatore Adamo, inserito in un mash-up sorprendente.
Infine, due brani molto conosciuti, pur se di due epoche lontanissime, per i cantanti della squadra di Paola Iezzi: a VISCARDI è stato assegnato 'Il cielo in una stanza' di Gino Paoli, a rob 'Bring Me to Life' degli Evanescence.
Un ospite speciale salirà sul palco dell’X Factor Arena per questo quarto Live: tornerà a X Factor Mika, uno dei cantautori più originali e iconici della sua generazione, capace di costruire un universo sonoro gioioso, raffinato e intriso di pop alternativo, nonché giudice dello show per 5 edizioni. 20 milioni di album venduti in tutto il mondo, più di 3 miliardi di stream e 1 miliardo di visualizzazioni video, che si aggiungono a dischi d’oro e di platino ottenuti in 32 Paesi, dopo quasi vent’anni di carriera con sei album in studio, Mika presenterà il suo prossimo album in arrivo nel 2026 e anticipato dal nuovo singolo 'Modern Times'.

Un bambino di nove anni è stato ucciso dalla madre nella tarda serata di mercoledì. Il piccolo mostrava ferite da taglio alla gola. E' avvenuto nella loro abitazione a Muggia, in provincia di Trieste. E' stato il padre a dare l'allarme perché non riusciva a contattare la donna. Sono interventi gli agenti della squadra mobile, ma per il bambino non c'era più nulla da fare.
La coppia era in fase di separazione.

Una donna ha ucciso il figlio di 9 anni tagliandogli la gola. E' accaduto nella tarda serata di mercoledì nella loro abitazione di Muggia, in provincia di Trieste. E' stato il padre a dare l'allarme perché non riusciva a contattare la donna. Sono interventi gli agenti della squadra mobile, ma per il bambino non c'era più nulla da fare.
La ricostruzione
La Polizia è intervenuta intorno alle 22 di ieri dopo che il padre del bambino, triestino di 58 anni, aveva lanciato l'allarme perché non riusciva a contattare la donna, 55enne di origine ucraina, e il figlio al momento della riconsegna del minore prevista per le 21. I due erano separati e seguiti da diversi anni dal servizi sociali del Comune di Muggia.
Con l’aiuto dei Vigili del fuoco gli agenti sono riusciti a entrare nell’abitazione rinvenendo il corpo esanime del bambino che presentava ferite di arma da taglio al collo e la madre, in stato di choc, con dei tagli sulle braccia, per i quali è stata presa in cura dai sanitari e trasportata presso l'ospedale di Cattinara.
Gli immediati accertamenti della Squadra mobile hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti attribuendo la responsabilità del gesto alla madre, che ha tentato successivamente di togliersi la vita che sarà accompagnata presso la Casa circondariale di Trieste.
Lutto cittadino a Muggia
"Ho appena proclamato il lutto cittadino e non sappiamo ancora se durerà 1 o 3 giorni. Davvero una tragedia immane per tutta la comunità", ha detto all'Adnkronos Paolo Polidori, sindaco di Muggia. "La città si stringe intorno alla famiglia, a mezzogiorno abbiamo organizzato un picchetto con la Polizia Locale con un minuto di raccoglimento, per dimostrare la più forte solidarietà al padre, ai compagni di classe e alla squadra di calcio", ha continuato il primo cittadino.
A Muggia in questi giorni "si sta allestendo la Sagra di San Martino, l'organizzazione è già in moto ma, ovviamente, si toglieranno tutte le parti di inaugurazione", ha spiegato Polidori.
La situazione complicata della famiglia viene confermata anche dal sindaco che dichiara di avere "già avuto una riunione con gli assistenti sociali che questa mattina sono andati a comunicarlo alla scuola. Vorrei sottolineare - ha spiegato - che la situazione era seguita da anni sia dagli assistenti sociali sia dal tribunale, ma non ci sono mai stati dei segnali di tragicità, era una questione di separazione. Rimaniamo in contatto costante con la Questura", conclude.
Il parroco: "La situazione era complicata"
"Conoscevo bene la famiglia, almeno si vorrebbe chiamarla così, perché era una situazione davvero molto complicata", ha detto all'Adnkronos il parroco della Diocesi di Trieste, Andrea Destradi. Il parroco ha raccontato di avere visto il padre del bambino "in piazza Marconi a Muggia ieri verso le 21.30. Non mi sono fermato a parlare con lui perché era al telefono e stava cercando di mettersi in contatto con la mamma che non rispondeva, in casa non rispondeva nessuno".
Il parroco sostiene di avere visto "l'ultima volta insieme il padre con il figlio sabato sera a messa. I due coniugi erano separati da molti anni e, solo di recente, la donna di origini ucraine aveva avuto la possibilità di rivedere il bambino senza gli educatori". Destradi ha affermato che la donna "aveva molte fragilità. Veniva spesso da me in parrocchia a chiedere aiuto. Voleva una casa, un lavoro ma noi, che come parrocchia aiutiamo un sacco di gente, non riuscivamo ad affrontare queste problematiche che erano di tipo medico, non bastava trovare un impiego".
"Si tratta di un dramma enorme - ha continuato il parroco - come parrocchia la prima cosa che faremo sarà quello di pregare anche con il sindaco e il vescovo, per stringerci attorno alla famiglia. Probabilmente oggi o domani saremo in Duomo ma nessuno si poteva aspettare una cosa di questo genere", conclude.

Sequestrati oltre 2 milioni di euro a Giancarlo Tulliani, residente a Dubai (Eau) e attualmente latitante. A eseguire il decreto di sequestro il Servizio centrale investigazione criminalità organizzata della Guardia di finanza (Scico).
L’attività trae origine da una precedente inchiesta giudiziaria che nel 2017 portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Roma nei confronti dei componenti di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale, dedita alla commissione dei reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Il profitto illecito dell’associazione, oggetto di riciclaggio, veniva impiegato, oltre che in attività economiche e finanziarie, anche nell’acquisizione di immobili da parte della famiglia Tulliani, in particolare Giancarlo: dopo aver ricevuto, direttamente o per il tramite delle loro società offshore, ingenti trasferimenti di denaro di provenienza illecita, privi di qualsiasi causale o giustificati con documenti contrattuali fittizi, trasferiva le somme all’estero, utilizzando i propri rapporti bancari. Questi proventi illeciti venivano reimpiegati in acquisizioni di beni immobili e mobili, sottoposti a sequestro dalla Guardia di Finanza.
A conclusione dell’iter processuale di primo grado, Giancarlo Tulliani è stato condannato alla pena di 6 anni di reclusione per il reato di riciclaggio; contestualmente è stata disposta la confisca dei beni, pari ai proventi illecitamente accumulati (sentenza di condanna del 30 aprile 2024 del Tribunale Ordinario di Roma - Quarta Sezione Penale).
A seguito di tale condanna, la Procura di Roma-Dda ha delegato lo Scico a svolgere indagini finalizzate all’applicazione di misure di prevenzione sul conto di Giancarlo Tulliani. Le indagini economico-patrimoniali e finanziarie hanno dimostrato la rilevante sperequazione economica tra i redditi leciti dichiarati rispetto al suo tenore di vita e al valore dei beni (mobili, immobili e finanziari) di cui lo stesso risultava titolare o di cui ha avuto la concreta disponibilità nel periodo 2008-2015. Pertanto, il Tribunale di Roma–Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro di una villa a Roma, conti correnti accesi in Italia e all’estero e due autovetture di cui una di lusso, per un valore complessivo di circa 2,2 milioni di euro.
Whoopi Goldberg, dalle pompe funebri a imbrogliona da Oscar: oggi i 70 anni di un'icona di Hollywood

La sua ironia l’ha resa libera in un'industria patinata e conformista come Hollywood. È tutt'ora un manifesto di verità in un mondo che vive di apparenze. Non solo è riuscita a emergere come attrice, ma ha contribuito a ridefinire l’immaginario femminile: la vera bellezza risiede nel talento, non nella perfezione. Lei è Whoopi Goldberg che oggi, giovedì 13 novembre, compie 70 anni ed è ancora la voce fuori dagli schemi in un'America che cambia troppo in fretta (e troppo poco). Attrice, comica, conduttrice, produttrice e attivista, è una delle poche a poter vantare l’Egot: ha vinto in tutti e quattro i premi principali nell'ambito dell'intrattenimento statunitense, Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Ma, soprattutto, una carriera costruita sfidando ogni stereotipo.
Caryn Elaine Johnson, questo il nome all'anagrafe, è nata a New York nel 1955. Ha cominciato a calcare i palcoscenici dalla tenera età di 8 anni. Ha esordito al teatro Helena Rubistein Children's di Nyc. Appassionata della serie televisiva 'Star Trek' (da grande ha recitato in 'Star Trek: The Next Generation'), grazie a Nichelle Nichols (interprete del tenente Uhura) ha capito che il suo futuro era nella recitazione tanto che all'inizio degli Anni 70 ha abbandonato la scuola per partecipare ai musical di Broadway. Ma la consacrazione nel mondo del cinema arriva grazie alla sua interpretazione ne 'Il colore viola' di Steven Spielberg. Il ruolo di Celie Harris le ha permesso di conquistare un Golden Globe e la nomination agli Oscar come migliore attrice. Prima del successo, però, per mantenersi ha lavorato come muratrice, lavapiatti e truccatrice per un'azienda di pompe funebri.
Dopo Spielberg, ha iniziato a collezionare una serie di successi che l'hanno trasformata in una vera icona degli Anni 80-90. Indimenticabile la sua interpretazione della sensitiva Oda Mae Brown in 'Ghost' (con Patrick Swayze e Demi Moore), che le è valsa il premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Grazie a questo riconoscimento, è diventata la seconda attrice afroamericana della storia a ricevere un Academy Award a 51 anni dalla vittoria di Hattie McDaniel per 'Via col vento'. Forse il ruolo più iconico di Goldberg è quello di una 'suora per caso', Maria Claretta, in cui ha unito le sue doti attoriali con quelle musicali. Panni che è tornata a vestire in 'Sister Act 2 - Più svitata che mai', che l'ha definitivamente trasformata in un volto amato in tutto il mondo. In questi anni vissuti sulla cresta dell'onda, ha ottenuto successi anche sul fronte musicale. Whoopi ha vinto un Grammy Award con il disco 'Whoopi Goldberg: Original Broadway recording' e un Drama Desk Award per il musical 'Whoopi Goldberg'. Nei primi Anni 90 è diventata la prima donna a presentare gli Academy Award, esperienza che poi ha ripetuto nel 1996, 1999 e 2002.
Sempre in quegli anni è stata la protagonista di 'Una moglie per papà' al fianco di Ray Liotta e ha ricoperto il ruolo dell'infermiera Valerie in 'Ragazze interrotte' di James Mangold con Winona Ryder e Angelina Jolie. Tra i riconoscimenti ottenuti, anche un Emmy per il miglior film tv 'Beyond Tara' e un Tony per il miglior musical con 'Millie'. E anche la stella sulla Hollywood Walk of Fame nel 2002. Volto amato del grande e del piccolo schermo, negli anni è diventata una delle colonne portanti dei talk show televisivi con 'The View' su Abc.
Attivista nel campo dei diritti umani e diva convenzionale. Non è mai stata una di quelle star smaniosa di scegliere il look giusto per soddisfare i fotografi o le etichette nelle serata di gala. Whoopi ha sempre seguito il suo gusto ribelle, mandando un messaggio tra le righe: 'siate alla moda, ma a modo vostro'. Una consapevolezza che l'ha portata a fondare una sua linea di moda, inclusiva per i corpi e anche per le tasche. Goldberg ora è pronta (di nuovo) a riconquistare l'Italia. La pluripremiata attrice e icona internazionale è entrata nel cast di alcuni episodi del daily drama di Rai 3 'Un posto al sole'[1], in onda nel 2026. Anno in cui lo show celebrerà i 30 anni di programmazione. Ma l'attesa è anche per 'Sister Act 3', da lei stessa interpretato e prodotto. "Sarebbe bello girare alcune scene del terzo capitolo di 'Sister Act' in Italia", aveva ammesso prima dell'estate ospite da Fazio a 'Che tempo che fa'. Sette decenni di carriera e una sola certezza: chi osa essere sé stesso, come Whoopi, non passa mai inosservato. (di Lucrezia Leombruni)

Al via il bonus elettrodomestici 2025. Dalle 7 di martedì 18 novembre, i consumatori potranno presentare la domanda di adesione tramite l’app Io oppure sul sito dedicato: www.bonuselettrodomestici.it.
Quanto vale e come funziona: il voucher
Il bonus consiste in un contributo erogato sotto forma di voucher, destinato all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica da parte degli utenti che sostituiscono apparecchiature obsolete. Obiettivo della misura è favorire il risparmio energetico e promuovere il corretto smaltimento dei vecchi apparecchi.
Il voucher copre fino al 30% del costo di acquisto, con un massimale di 100 euro per nucleo familiare e di 200 euro per i nuclei con Isee inferiore a 25.000 euro annui. Per il 2025, le risorse complessive destinate agli utenti finali ammontano a 48,1 milioni di euro, a valere sul fondo istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Sulla app o sul sito www.bonuselettrodomestici.it puoi consultare anche la lista degli elettrodomestici che rientrano nel bonus[1].
Come richiederlo
La piattaforma informatica per la presentazione delle domande è gestita da PagoPa, mentre le attività istruttorie sono svolte da Invitalia, individuati dal Mimit quali soggetti gestori della misura. E' possibile richiederlo dalla sezione Servizi di Io. Al termine delle verifiche, si riceverà sulla stessa app l’esito della richiesta.E' molto importante che l'applicazione sia aggiornata all’ultima versione disponibile. La domanda per il voucher può anche essere fatta sul sito www.bonuselettrodomestici.it accedendo con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
Per presentare la richiesta sarà necessario: effettuare l’accesso all’app IO o al sito web dedicato; seguire la procedura guidata; dichiarare di essere in possesso di un Elettrodomestico obsoleto da sostituire con un nuovo Elettrodomestico della stessa categoria commerciale di classe energetica superiore; dichiarare le informazioni relative al valore dell’ISEE 2025 in corso di validità.
Sarà possibile fare richiesta finché le risorse non saranno completamente esaurite: le nuove richieste andranno in lista di attesa e saranno gestite in ordine cronologico. Il contributo sarà erogato fino all’esaurimento delle risorse disponibili e fino alla conclusione dell’iniziativa.
Quanto si risparmia
Ma quanto è possibile risparmiare sulla bolletta elettrica cambiando gli apparecchi?[2] Per rispondere alla domanda, Facile.it ha analizzato i consumi dei principali elettrodomestici presenti nelle nostre case.

Italia e Albania. Roma e Tirana. Giorgia ed Edi. Insieme, per rinsaldare una lunga partnership e rilanciare un'amicizia che travalica le dinamiche politiche e abbraccia anche la sfera personale. Oggi, nella cornice di Villa Pamphili a Roma, la premier Giorgia Meloni riceverà il primo ministro albanese Edi Rama per il primo vertice intergovernativo tra i due Paesi. Al bilaterale farà seguito la sessione plenaria di lavoro con le rispettive delegazioni governative.
Il 'team' italiano sarà composto dai ministri Tajani, Piantedosi, Nordio, Crosetto, Pichetto Fratin, Giuli, Schillaci, Musumeci e dai sottosegretari Freni e Ferrante. Nel corso dell'incontro, i due capi di governo firmeranno l'accordo intergovernativo, cui seguirà lo scambio di altre quindici intese, tra accordi bilaterali e protocolli tecnici. E affronteranno anche le priorità in cima all'agenda europea ed internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina.
Dai siparietti al "salto di qualità nella cooperazione"
Dal gesto teatrale di Rama che, nel maggio scorso a Tirana, si inginocchiò davanti a Meloni sul tappeto rosso - accolto con la battuta ironica "lo fa solo per sembrare alto quanto me" - fino alla sciarpa come omaggio e alla canzone di compleanno intonata da Rama a gennaio durante un summit ad Abu Dhabi. Dietro i sorrisi e i siparietti, però, si muove una strategia precisa: consolidare il ruolo dell'Italia nei Balcani e nel Mediterraneo e rafforzare l'immagine europea dell'Albania, candidata all'ingresso nella Ue col sostegno convinto di Roma. Obiettivo dell'evento di oggi, spiegano fonti italiane vicine al dossier, è far compiere "un salto di qualità alla cooperazione" tra i due Paesi.
I temi e le intese sul tavolo
Il vertice di Villa Pamphili rappresenta dunque non solo un appuntamento diplomatico, ma anche la tappa simbolica di un rapporto bilaterale sempre più stretto. A partire dalla questione migratoria, al centro del memorandum di intesa siglato nel 2023 che ha portato alla costruzione, in territorio albanese, dei centri per i migranti salvati in mare da navi italiane: accordo finito sotto la lente della magistratura e della Corte di giustizia europea, con ricorsi che ne hanno già sospeso o ritardato l'applicazione.
Il protocollo Italia-Albania, sottolineano le stesse fonti alla vigilia del summit, "costituisce una delle soluzioni innovative in materia migratoria, che sta riscontrando sempre maggior interesse sia da parte della Commissione europea che degli Stati membri". Proprio sulla questione migratoria la Commissione Ue ha presentato nelle scorse ore la sua relazione annuale, riconoscendo che l'Italia, insieme ad altri Paesi come Grecia, Cipro e Spagna, è sottoposta a una forte pressione migratoria a causa del notevole incremento degli arrivi registrato nell'ultimo anno e potrà quindi accedere al Solidarity Pool, lo strumento di solidarietà Ue, quando il Patto su migrazione e asilo entrerà in vigore a metà del 2026. Un atto "doveroso e atteso", sottolinea il ministro per il Pnrr e le Politiche europee Tommaso Foti, "dopo anni in cui l'Italia è stata lasciata sola ad affrontare l'emergenza migratoria".
Ma non ci saranno solo i migranti sul tavolo del vertice intergovernativo italo-albanese. Nel summit di Villa Pamphili faranno capolino altri temi, dalla collaborazione economica e infrastrutturale a quella della difesa e della sicurezza, dalla cooperazione in campo energetico e ambientale, fino alle sinergie in materia di salute, innovazione e formazione: sul fronte energetico, tra l'altro, è già attivo un accordo a tre Italia-Emirati Arabi Uniti-Albania, firmato lo scorso gennaio ad Abu Dhabi, per la produzione di energia rinnovabile in Albania e la realizzazione di un'interconnessione sottomarina verso l'Italia. Tra i progetti prioritari il Corridoio europeo VIII, che punta a connettere il Mar Adriatico al Mar Nero.
Le intese tecniche punteranno invece a valorizzare la collaborazione nel campo della difesa, dell'energia e della salute. Al centro anche il rafforzamento delle capacità nell'ambito della protezione civile, il sostegno alle piccole e medie imprese, la lotta al narcotraffico e la collaborazione nel campo della progettazione e formazione museale. Sul piano commerciale, invece, Roma si conferma il principale partner di Tirana, con un interscambio di oltre 3 miliardi di euro e una quota di mercato del 20%.
Sul tavolo dell'incontro di oggi anche la questione dell'ingresso dell'Albania nella Ue, un processo sponsorizzato dal governo italiano soprattutto in vista dell'imminente apertura dell'ultimo capitolo negoziale. Per Roma, come affermato da Meloni nel vertice della Comunità politica europea lo scorso maggio a Tirana, l'allargamento della Ue ai Balcani occidentali "è un investimento strategico per la sicurezza dell'Europa". Un concetto ribadito anche in occasioni successive, dove la premier ha sollecitato l'accelerazione di questo processo per dare "segnali concreti a Nazioni che stanno facendo il massimo per essere parte della nostra famiglia". Parole che Rama non ha potuto che apprezzare. (di Antonio Atte)

Dopo il voto favorevole della Camera dei Rappresentanti sul pacchetto già approvato dal Senato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato la legge che pone fine al più lungo shutdown mai sperimentato dagli Stati Uniti: 43 giorni. "Oggi stiamo inviando un chiaro messaggio, che non cederemo mai al ricatto", ha detto Trump alludendo ai suoi avversari democratici, prima di firmare il testo tra gli applausi dei funzionari eletti repubblicani riuniti intorno a lui nello Studio Ovale.
“Questo non è il modo di governare un Paese. Spero che siamo tutti d'accordo sul fatto che il governo non dovrebbe mai più essere chiuso”, ha detto Trump in una trasmissione in diretta. E ha promesso di approvare una legge per porre fine alla possibilità dei politici di ricorrere all'ostruzionismo e ha detto che il governo federale “riprenderà ora le normali operazioni”.
Il voto alla Camera dei Rappresentanti ha fatto registrare 222 sì - tra loro quelli di sei deputati Democratici - e 209 no, compresi quelli di due Repubblicani. Sei deputati democratici hanno fornito il loro sostegno al presidente della Camera Johnson per far approvare la misura dopo che due repubblicani, Thomas Massie (Kentucky) e Greg Steube (Florida), si erano opposti al disegno di legge. Si tratta di Jared Golden (Maine), Marie Gluesenkamp Perez (Washington), Adam Gray (California), Don Davis (North Carolina), Henry Cuellar (Texas) e Tom Suozzi (New York). Seguendo le indicazioni del leader della minoranza alla Camera Hakeem Jeffries, gli altri deputati democratici hanno votato in modo schiacciante contro il pacchetto di spesa, citando l'assenza di disposizioni relative alla scadenza dei sussidi dell'ObamaCare.
Trump ha reiterato le sue accuse nei confronti del Partito democratico, attribuendo loro l'aver inflitto "enormi danni" al Paese, con la cancellazione di 20.000 voli, la privazione degli "stipendi" a "più di un milione di dipendenti governativi" e lasciando "milioni e milioni di americani in difficoltà" privi di sussidi alimentari.
Il presidente Usa ha avvertito che l'impatto complessivo del blocco non sarà immediatamente determinabile. "L'effetto totale dei danni causati dalle loro azioni richiederà settimane e probabilmente mesi per essere calcolato accuratamente, compresi i gravi danni che hanno arrecato alla nostra economia, alle persone e alle famiglie", ha aggiunto. Il blocco, protrattosi per diverse settimane, ha compromesso servizi critici e sottoposto a stress le agenzie governative su scala nazionale.

Torna in campo l'Italia. La Nazionale azzurra affronta oggi, giovedì 13 novembre, la Moldavia - in diretta tv e streaming - allo Zimbru Stadium di Chisinau, nella penultima giornata del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026, di scena la prossima estate in Stati Uniti, Canada e Messico. Il ct Gennaro Gattuso arriva al match dopo le vittorie contron Estonia e Israele, che hanno certificato l'accesso 'almeno' ai playoff, e con il secondo posto a 15 punti, a -3 dalla Norvegia capolista.
Moldavia-Italia, orario e probabili formazioni
La sfida tra Italia e Norvegia è in programma oggi, giovedì 13 novembre, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni:
Moldavia (3-4-3): Avram; Baboglo, Mudrac, Dumbravanu; Platica, Ionita, Bodisteanu, Reabciuk; Caimacov, Nicolaescu, Postolachi. Ct. Clescenco
Italia (4-4-2): Donnarumma; Bellanova, Mancini, Gabbia, Cambiaso; Orsolini, Ricci, Tonali, Zaccagni; Retegui, Pio Esposito. Ct. Gattuso
Moldavia-Italia, dove vederla in tv
Moldavia-Italia sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, sui canali Rai. Il match si potrà seguire anche in streaming su RaiPlay.

Lorenzo Musetti torna in campo alle Atp Finals di Torino. Oggi, giovedì 13 novembre, il tennista azzurro sfida lo spagnolo Carlos Alcaraz - in diretta tv e streaming - nell'ultima partita del girone Jimmy Connors, con la lotta per la qualificazione in semifinale ancora apertissima. Musetti è reduce dall'entusiasmante vittoria contro Alex De Minaur, che ha rilanciato le sue speranze di passare il turno dopo la sconfitta all'esordio con Taylor Fritz. Alcaraz invece ha battuto sia l'australiano che l'americano nelle due partite precedenti.
Musetti-Alcaraz, orario e precedenti
La sfida tra Musetti e Alcaraz è in programma oggi, giovedì 13 novembre, non prima delle 20.30. I due tennisti si sono affrontati in otto precedenti, con lo spagnolo che conduce con un netto 7-1 nel parziale. L'ultimo incontro tra i due risale alla semifinale del Roland Garros, quando Musetti è stato costretto a ritirarsi a causa di un problema fisico nel quarto set.
Musetti-Alcaraz, dove vederla in tv
Musetti-Alcaraz sarà visibile in diretta e in chiaro su Rai 2, ma anche sui canali Sky Sport. Match visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv.

Jeffrey Epstein ha menzionato Donald Trump per nome più e più volte nella corrispondenza privata degli ultimi 15 anni. A rivelarlo sono state le mail pubblicate dai Democratici della Commissione di Vigilanza della Camera, missive tra il pedofilo suicida e i suoi collaboratori che confermerebbero come il tycoon sapesse in qualche modo del traffico sessuale con giovani donne messo in piedi dall'imprenditore suicida, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori.
In mail indirizzate alla compagna e collaboratrice di lunga data Ghislaine Maxwell - anche lei condannata per traffico sessuale dopo la morte in carcere dell'uomo - e allo scrittore Michael Wolff, Epstein afferma che Trump avrebbe trascorso molto tempo con una donna, che i Democratici della Commissione di Vigilanza descrivono come vittima di traffico sessuale. Le email includono anche un messaggio in cui Epstein afferma che Trump "sapeva delle ragazze", apparentemente in riferimento all'affermazione di Trump di aver cacciato Epstein da Mar-a-Lago per aver adescato giovani donne che lavoravano nel resort.
Le email sono state pubblicate ieri dai dem della Camera, che le hanno ottenute dopo aver citato in giudizio gli eredi di Epstein all'inizio di quest'anno, proprio poche ore prima che la commissione guidata dal Partito Repubblicano pubblicasse altre migliaia di documenti degli eredi.
Trump non ha ricevuto né inviato nessuno dei messaggi, che risalgono in gran parte a prima del suo mandato presidenziale, e non è stato accusato di alcun illecito penale in relazione a Epstein o Maxwell.
Il presidente Usa e la Casa Bianca hanno quindi bollato la questione come una "bufala", con la portavoce Karoline Leavitt che ha affermato che le email "non provano assolutamente nulla, a parte il fatto che il presidente Trump non ha fatto nulla di sbagliato".
"Trump per ore con una ragazza a casa mia"
In una mail datata 2 aprile 2011 esaminata dalla Cnn, Epstein scrisse a Maxwell: "Voglio che tu capisca che quel cane che non ha abbaiato è Trump...", parlando quindi di una ragazza - il cui nome è stato nascosto - che "ha trascorso ore a casa mia con lui...". Maxwell in quell'occasione rispose: "Ci ho pensato...".
I membri repubblicani della Commissione di Vigilanza della Camera hanno identificato la persona come Virginia Giuffre, una delle più importanti sopravvissute a Epstein morta suicida ad aprile, e hanno accusato i Democratici di aver nascosto il suo nome solo perché non aveva accusato Trump.
Nel suo libro, Giuffre ha raccontato che suo padre, che lavorava alla manutenzione a Mar-a-Lago nel 2000, le trovò un lavoro come addetta agli spogliatoi, spiegando che "Trump non avrebbe potuto essere più amichevole, dicendomi che era fantastico che fossi lì. 'Ti piacciono i bambini?', mi ha chiesto. 'Fai da babysitter?'. Mi ha spiegato che possedeva diverse case vicino al resort che prestava ad amici, molti dei quali avevano bambini che avevano bisogno di cure." Nel libro "Nobody's Girl", Giuffre non ha mai accusato Trump di illeciti.
Circa tre anni prima dell'email, nel giugno 2008, Epstein era stato condannato a 18 mesi di carcere di minima sicurezza dopo essersi dichiarato colpevole di accuse statali di induzione alla prostituzione e di induzione alla prostituzione con minore di 18 anni. Fu rilasciato dal carcere nel luglio 2009, dopo aver scontato solo 13 mesi. Anni dopo, il suo patteggiamento sarebbe stato oggetto di attenzione mediatica e di diffuse critiche per la troppa indulgenza nei suoi confronti.
"Sapeva delle ragazze, ha chiesto a Ghislane di smettere"
Il documento dei dem include anche mail tra Epstein e Wolff, tra cui una del gennaio 2019, durante il primo mandato di Trump, e circa sette mesi prima che Epstein si suicidasse in prigione.
Secondo l'email esaminata dalla Cnn, Epstein avrebbe scritto a Wolff apparentemente per rispondere all'affermazione di Trump secondo cui avrebbe chiesto a Epstein di dimettersi dal club del presidente Usa a Mar-a-Lago.
"Trump ha detto di avermi chiesto di dimettermi - le parole di Epsterin -. Non sono mai stato un membro... ovviamente sapeva delle ragazze, visto che ha chiesto a Ghislaine di smettere".
La Casa Bianca ha tuttavia affermato che Trump ha escluso Epstein dal club "perché si comportava in modo strano"mentre lo stesso Trump ha affermato che Epstein avesse "adescato" giovani donne che lavoravano alla spa del resort, spiegando al contempo perché la loro relazione fosse finita. Nel suo interrogatorio con il vice procuratore generale Blanche, Maxwell ha poi negato di aver reclutato ragazze a Mar-a-Lago.
La terza mail: "Domande su di te? Puoi rovinare Trump"
In una terza email pubblicata dal comitato di vigilanza e visionata dalla Cnn, Wolff – che ha pubblicato un libro sulla West Wing di Trump nel 2018 – ha scritto a Epstein con l'oggetto "avviso" il 15 dicembre 2015. Quel giorno si teneva un dibattito sulle primarie repubblicane della Cnn, ma nella trascrizione non si fa alcun riferimento a Epstein.
"Ho sentito che la Cnn ha intenzione di chiedere a Trump stasera del suo rapporto con te, anche in diretta", avrebbe scritto Wolff a Epstein. E il finanziere, stando all'email, avrebbe risposto: "Se fossimo in grado di fornirgli una risposta, quale pensi che dovrebbe essere?".
"Penso - la replica di Wolff - che dovresti lasciarlo suicidarsi. Se dice di non essere salito sull'aereo o di non essere andato a casa, allora questo ti dà un prezioso vantaggio in termini di pubbliche relazioni e di valore politico. Puoi rovinarlo in un modo che potenzialmente genera un vantaggio positivo per te, oppure, se sembra davvero che possa vincere, potresti salvarlo, generando un debito. Certo, è possibile che, quando gli verrà chiesto, dica che Jeffrey è un bravo ragazzo e che ha ricevuto un trattamento ingiusto ed è vittima del politicamente corretto, che dovrebbe essere messo al bando".
Wolff ha dichiarato pubblicamente di aver intervistato Epstein, mentre il Daily Beast ha riferito di aver ottenuto registrazioni in cui Epstein parlava a lungo di Trump con lo scrittore affermando che i due erano amici intimi. Secondo il Daily Beast, i trumpiani hanno definito le registrazioni "false diffamazioni".
"Fottutamente pazzo", le critiche di Epstein al presidente Usa
In seguito alla pubblicazione dei dem delle email scambiate con Wolff e Maxwell, il comitato guidato dal Partito Repubblicano ha pubblicato altre 20.000 pagine ricevute dagli eredi di Epstein, inclusi messaggi in cui il finanziere pedofilo criticava il suo ex amico dopo l'insediamento.
"Donald è fottutamente pazzo", scrisse Epstein in un'email del gennaio 2017 a un giornalista del New York Times, una settimana dopo l'insediamento di Trump. In un altro scambio di email del dicembre 2018 con l'ex Segretario al Tesoro Larry Summers, definì il presidente "al limite della follia". Nello stesso mese inviò un'email all'ex consigliere della Casa Bianca di Obama, Kathryn Ruemmler, in merito al comportamento di Trump.
"Potresti dire ai tuoi amici democratici che trattare Trump come un boss mafioso significa ignorare il fatto che ha un potere enorme e pericoloso", le parole di Epstein. "Stringere il cappio troppo lentamente rischia di creare una situazione molto brutta. Gambino non è mai stato il comandante in capo. C'era poco che Gambino potesse fare mentre le mura si chiudevano. Non è stato così con questo maniaco".
Non è chiaro perché Ruemmler ed Epstein stessero scrivendo in quel momento. Tuttavia, il Wall Street Journal ha riportato nel 2023 che un portavoce di Goldman Sachs, dove Ruemmler lavorava allora, aveva affermato di avere un rapporto professionale con Epstein in relazione al suo ruolo presso lo studio legale Latham & Watkins LLP.
Ghislane Maxwell 'scagiona' il tycoon
Prima della diffusione delle mail, Maxwell aveva sostanzialmente sollevato Trump dalle responsabilità, dichiarando al vice procuratore generale Todd Blanche in un interrogatorio rilasciato all'inizio di quest'anno di "non aver mai visto il Presidente in alcun contesto inappropriato" e di non ricordare di aver mai visto Trump a casa di Epstein. Ha invece affermato di aver visto i due uomini insieme in contesti sociali. "Il Presidente non è mai stato inappropriato con nessuno", ha detto Maxwell. "Quando ero con lui, era un gentiluomo sotto tutti gli aspetti".
La reazione della Casa Bianca e del tycoon
La portavoce della Casa Bianca ha intanto criticato i democratici della Camera per aver diffuso i messaggi, sostenendo che "hanno fatto trapelare selettivamente email ai media progressisti per creare una falsa narrazione volta a diffamare il presidente Trump".
"Queste storie non sono altro che tentativi in malafede di distrarre l'attenzione dai successi storici del presidente Trump, e qualsiasi americano dotato di buon senso vede chiaramente attraverso questa bufala e questa chiara distrazione dalla riapertura del governo", ha affermato.
A farle eco è poi stato lo stesso Trump con una serie di post su Truth Social, dove ha accusato i Democratici di "cercare di tirare di nuovo in ballo la bufala di Jeffrey Epstein perché farebbero qualsiasi cosa per distogliere l'attenzione da quanto male hanno fatto sullo Shutdown e su tanti altri argomenti", per poi lanciare un avvertimento ai Repubblicani.
"Solo un Repubblicano molto cattivo, o stupido, cadrebbe in questa trappola", ha aggiunto, mentre diversi legislatori repubblicani hanno aderito alla richiesta della Camera di imporre un voto che obblighi alla pubblicazione dei file del Dipartimento di Giustizia relativi a Epstein. "Non dovrebbero esserci deviazioni su Epstein o su qualsiasi altra cosa, e tutti i Repubblicani coinvolti dovrebbero concentrarsi solo sulla riapertura del nostro Paese e sulla riparazione dell'enorme danno causato dai Democratici!", lo sfogo del tycoon.
Il rapporto Trump-Epstein e la tempesta politica
Il legame tra Trump e Epstein è da tempo di dominio pubblico, sebbene il presidente degli Stati Uniti abbia negato qualsiasi illecito e intentato una causa per diffamazione contro l'editore del Wall Street Journal e i giornalisti che avevano scritto un articolo su una raccolta di lettere donate a Epstein per il suo 50° compleanno nel 2003, tra cui un biglietto con il nome di Trump e la sagoma di una donna nuda.
Il rapporto di Trump con Epstein è stato oggetto di analisi nel mezzo di una tempesta politica a Washington sulla questione del se - e quando - il governo federale pubblicherà i suoi documenti sul defunto finanziere, morto in prigione nel 2019. La controversia si è inasprita all'inizio di quest'anno, quando il Dipartimento di Giustizia di Trump ha dichiarato di confermare la sua precedente conclusione, secondo cui Epstein si era suicidato, e di non avere intenzione di fornire ulteriori informazioni sul caso.
Le parole del Dipartimento di Giustizia hanno così scatenato proteste al Congresso e tra alcuni membri della base MAGA di Trump, dando nuovo impulso agli sforzi per ottenere nuove informazioni. La Commissione di Vigilanza della Camera ha ottenuto con successo materiale dagli eredi, e al Congresso è in corso un altro tentativo per imporre un voto per ottenere la pubblicazione di ulteriori documenti dal governo degli Stati Uniti.

Un canale di comunicazione segreto tra il Regno Unito e il presidente russo Vladimir Putin, cercato dai britannici in un momento di forte preoccupazione per la linea di politica estera dell’allora appena eletto presidente americano Donald Trump. E' questo che il consigliere per la sicurezza nazionale Gb Jonathan Powell avrebbe tentato di fare - senza successo - lo scorso gennaio. A rivelarlo è il Financial Times, secondo cui Powell - veterano dei negoziati di pace in Irlanda del Nord - avrebbe contattato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, nel tentativo di far arrivare a Mosca la posizione del Regno Unito e dei principali alleati europei. La conversazione però "non andò bene" e rimase un episodio isolato.
La conferma del Cremlino
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dal Moscow Times, ha poi confermato la notizia spiegando che "c’è stato effettivamente un contatto", ma che "il dialogo non è proseguito". Secondo Peskov, durante la chiamata "l’interlocutore ha mostrato un forte desiderio di illustrare la posizione europea, ma nessuna intenzione o disponibilità ad ascoltare la nostra. Poiché uno scambio reciproco di vedute si è rivelato impossibile, il dialogo non si è sviluppato oltre".
La reazione europea
Fonti europee citate dal quotidiano britannico precisano che l’iniziativa non faceva parte di un’azione coordinata del G7, ma di un tentativo autonomo di Londra, sostenuto da alcuni partner europei. "La preoccupazione - ha affermato un funzionario - è che si stiano delegando agli americani le discussioni con i russi". Downing Street non ha commentato direttamente la telefonata, ma ha sottolineato che è "normale per il Regno Unito mantenere contatti regolari con il governo russo, anche tramite l’ambasciata a Mosca".
Le nuove accuse di Mosca all'Europa
Intanto Mosca ha lanciato ieri nuove accuse all'Europa, che ritiene si stia preparando alla guerra con la Russia. Peskov in un'intervista al giornalista russo Alexander Yunashev, ha aggiunto inoltre che, "in effetti, i sentimenti filomilitaristi sono molto forti nei paesi europei".
Peskov ha osservato che l'aumento dei bilanci militari dei paesi europei comporta un sovraccarico delle loro economie e conseguenze più gravi nel medio termine. Allo stesso tempo, la Russia ha sempre considerato il pericolo della guerra e ha adottato misure per garantire la propria sicurezza.

Si allarga lo scandalo corruzione in Ucraina. I ministri della Giustizia e dell'Energia hanno rassegnato le dimissioni, richieste dal presidente Volodymyr Zelensky sullo sfondo di un vasto sistema di tangenti nel settore energetico scoperto nel Paese.
"I ministri hanno rassegnato le dimissioni in conformità con la legge", ha dichiarato su Telegram la premier Yulia Svyrydenko. La sostituzione del ministro della Giustizia, Herman Galushchenko, e della ministra dell'Energia, Svitlana Gryntchuk, deve ora essere approvata dal Parlamento.
Il caso di corruzione riguarda principalmente Galushchenko, quando era ministro dell'Energia, e Timur Mindich, uno stretto collaboratore di Zelensky che ha lasciato l'Ucraina poco prima dello scoppio dello scandalo.
"È assolutamente inaccettabile che, in queste circostanze, continuino a esistere alcuni stratagemmi nel settore energetico", mentre l'Ucraina è segnata "da interruzioni di corrente, attacchi russi e perdite", ha denunciato il presidente in un comunicato.
Invece, la ministra dell'Energia non è stata citata ufficialmente nell'indagine, ma secondo i media ucraini è considerata una persona di fiducia del suo predecessore.
All'inizio della settimana, le autorità anticorruzione ucraine hanno annunciato di aver smantellato un vasto sistema di corruzione che riguarda un presunto sistema di tangenti per circa 100 milioni di dollari (circa 86 milioni di euro) legato in particolare alla società statale Energoatom e che sarebbe stato orchestrato da Mindich. Secondo l'indagine, Galushchenko vi avrebbe preso parte quando era ministro dell'Energia.
L'annuncio è arrivato domenica sera dopo diversi mesi di tensioni tra agenzie e governo. "Il lavoro svolto ha prodotto migliaia di ore di registrazioni audio, che costituiscono la prova delle attività di un'organizzazione criminale di alto livello operante nei settori dell'energia e della difesa", ha annunciato l'Agenzia Nazionale Anticorruzione (Nabu) in una nota.
La Nabu ha specificato che l'Operazione Midas, condotta dopo un'indagine durata 15 mesi in collaborazione con la Procura Speciale Anticorruzione (Sap), ha portato alla luce un sistema criminale che estorceva fondi ai subappaltatori della società nucleare statale. Energoatom ha detto di voler collaborare alle indagini, senza commentare le accuse di corruzione.
I media ucraini hanno riferito che l'Ufficio Nazionale Anticorruzione ha anche perquisito le abitazioni dell'ex ministro dell'Energia e attuale ministro della Giustizia e di Mindish.
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