
(Adnkronos) - "Mi restano due grandi sogni. Essere al via come atleta e avere l'onore di sfilare con la bandiera italiana durante la cerimonia di apertura a Milano, la mia città natale. Vivere un'Olimpiade in Italia è qualcosa di straordinario. Per me sono sicuramente un grande obiettivo". Federica Brignone non si nasconde. E pochi mesi dopo il brutto infortunio al ginocchio, torna a parlare del sogno Milano Cortina 2026 in un'intervista a Sky Sport.
Brignone sta lavorando tutti i giorni per rimettere gli sci ai piedi: "Il mio percorso sulla neve ricomincerà non prima di metà novembre, solo allora potrò essere più precisa. Prendo la mia energia dalle sfide e dal desiderio di volermi migliorare tutti i giorni ed è questo quello che mi dà più forza. Non sono una persona che crede molto nella fortuna, ma credo nel duro lavoro e nel costante impegno giorno dopo giorno per riuscire migliorarsi sempre".
Leggi tutto: Brignone: "Milano Cortina? Sogno di esserci, vorrei sfilare con la bandiera italiana"

(Adnkronos) - I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, su disposizione della procura di Monza, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Monza per un valore di oltre un miliardo di euro, esattamente 1.291.758.703,34, nei confronti di Lagfin, holding di diritto lussemburghese, principale azionista di Davide Campari-Milano, per i reati di 'dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici' e per "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche".
L'indagine, sviluppata dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano, ha preso avvio da una verifica fiscale nei confronti della predetta holding la quale, a seguito di un'operazione straordinaria di 'fusione per incorporazione', ha assorbito la propria controllata italiana, detentrice del pacchetto azionario di maggioranza di Davide Campari Milano. Gli approfondimenti hanno permesso di constatare che, all'atto della fusione, non sono state dichiarate le plusvalenze da 'exit tax' per oltre 5,3 miliardi di euro, maturate in capo alla società italiana oggetto di incorporazione e non tassate al momento della loro fuoriuscita dal territorio nazionale come previsto dalla normativa fiscale.
In particolare, il gruppo societario, attraverso una serie di complesse operazioni, ha solo formalmente trasferito gli asset, detenuti dalla società italiana a una branch domestica neo costituita, mentre la gestione effettiva del ramo d'azienda finanziario veniva esercitata a livello di casa madre estera.
Il sequestro è stato integralmente eseguito attraverso l'apposizione del vincolo sulle azioni ordinarie della società partecipata dalla holding lussemburghese, fino a concorrenza dell'importo disposto nel decreto, corrispondente all'imposta non versata all'atto del trasferimento all'estero della società incorporata.
Leggi tutto: Campari, indagine per evasione fiscale: maxi sequestro da oltre un miliardo in azioni

(Adnkronos) - Una foto con fucile automatico in pugno e una minaccia diretta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha già buttato la nostra casa, io butterò la sua; tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura". E' il post pubblicato su Facebook, e poi cancellato, dall’account Silvio Silvietto, riconducibile a un appartenente a un clan attivo nell’area di Rocca Cencia.
Immediate la reazione della giunta capitolina che si è stretta attorno al primo cittadino. "Le minacce rivolte al sindaco Gualtieri, a cui va la mia solidarietà, sono un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle Istituzioni - afferma l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi -. Chi pensa di imporre con la violenza la propria legge deve sapere - avverte Zevi - che Roma reagisce unita e compatta, senza arretrare di un passo, nella difesa della città e della legalità”.
Di "un episodio grave che non intaccherà la determinazione con cui si sta portando avanti un lavoro per riaffermare la legalità e restituire fiducia ai cittadini", parla la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli. "La Capitale - ricorda Celli - ha già dimostrato di essere più forte di chi tenta di minacciare o intimidire le istituzioni e proprio per questo continueremo a impegnarci e a difendere, insieme, il valore del vivere civile e del rispetto delle regole”.
Le minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri "sono un atto vile e inaccettabile. Colpire chi si impegna ogni giorno per riportare la legalità nei quartieri di Roma significa colpire il lavoro di un’intera amministrazione che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e di affrontare con coraggio situazioni di degrado e abusi tollerati per troppo tempo", scrive in una nota il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi affermando che "chi minaccia il Sindaco o tenta di intimidirlo non fermerà questo percorso".
"Le gravissime minacce rivolte al sindaco Gualtieri e alla sua famiglia dal clan Hilicic, storicamente legato ai Casamonica, sono intollerabili e devono trovare risposta in provvedimenti immediati". Dichiara Luciano Nobili, consigliere regionale del Lazio e dirigente di Italia Viva esprimendo "tutta la mia solidarietà e quella di Italia Viva al sindaco di Roma, e tutto il nostro sostegno alla battaglia di legalità che ha portato all'abbattimento di due ville abusive in zona Rocca Cencia, simbolo da troppi anni dell'arroganza criminale di chi pensa di poter vivere al di sopra della legge e delle regole e di controllare interi quadranti della città".

(Adnkronos) - Una foto con fucile automatico in pugno e una minaccia diretta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha già buttato la nostra casa, io butterò la sua; tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura". E' il post pubblicato su Facebook, e poi cancellato, dall’account Silvio Silvietto, riconducibile a Silvio Hilic, appartenente a un clan attivo nell’area di Rocca Cencia.
Sulla vicenda interviene, via social, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo postando la foto della conferenza stampa insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo la missione dell’organismo parlamentare a Ostia. "Caro sindaco Roberto Gualtieri - scrive Colosimo - siamo al tuo fianco, qui eravamo ad Ostia ma saremo in ogni luogo di questa città che lo richiede. La più ferma condanna per la minaccia, alcuni sembrano non arrendersi, lo faranno",scrive ribadendo di essere "pronta ad andare a Rocca Cencia". Quindi si rivolge all'uomo che ha minacciato Gualtieri: "Silvio Hilic lo Stato vince".
''Desidero esprimere solidarietà al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per le gravi minacce ricevute oggi, tramite social, da un uomo che, secondo quando riporta la stampa, sarebbe vicino ai clan sinti - scrive su X la premier Giorgia Meloni - . Un’intimidazione inaccettabile, nei confronti della persona e dell’istituzione che rappresenta, che va stigmatizzata con fermezza''.
Immediata anche la reazione della giunta capitolina che si è stretta attorno al primo cittadino. "Le minacce rivolte al sindaco Gualtieri, a cui va la mia solidarietà, sono un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle Istituzioni - afferma l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi -. Chi pensa di imporre con la violenza la propria legge deve sapere - avverte Zevi - che Roma reagisce unita e compatta, senza arretrare di un passo, nella difesa della città e della legalità”.
Di "un episodio grave che non intaccherà la determinazione con cui si sta portando avanti un lavoro per riaffermare la legalità e restituire fiducia ai cittadini", parla la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli. "La Capitale - ricorda Celli - ha già dimostrato di essere più forte di chi tenta di minacciare o intimidire le istituzioni e proprio per questo continueremo a impegnarci e a difendere, insieme, il valore del vivere civile e del rispetto delle regole”.
Le minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri "sono un atto vile e inaccettabile. Colpire chi si impegna ogni giorno per riportare la legalità nei quartieri di Roma significa colpire il lavoro di un’intera amministrazione che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e di affrontare con coraggio situazioni di degrado e abusi tollerati per troppo tempo", scrive in una nota il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi affermando che "chi minaccia il Sindaco o tenta di intimidirlo non fermerà questo percorso".
"Le gravissime minacce rivolte al sindaco Gualtieri e alla sua famiglia dal clan Hilicic, storicamente legato ai Casamonica, sono intollerabili e devono trovare risposta in provvedimenti immediati". Dichiara Luciano Nobili, consigliere regionale del Lazio e dirigente di Italia Viva esprimendo "tutta la mia solidarietà e quella di Italia Viva al sindaco di Roma, e tutto il nostro sostegno alla battaglia di legalità che ha portato all'abbattimento di due ville abusive in zona Rocca Cencia, simbolo da troppi anni dell'arroganza criminale di chi pensa di poter vivere al di sopra della legge e delle regole e di controllare interi quadranti della città".

(Adnkronos) - Una foto con fucile automatico in pugno e una minaccia diretta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha già buttato la nostra casa, io butterò la sua; tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura". E' il post pubblicato su Facebook, e poi cancellato, dall’account Silvio Silvietto, riconducibile a Silvio Hilic, appartenente a un clan attivo nell’area di Rocca Cencia.
Sulla vicenda interviene, via social, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo postando la foto della conferenza stampa insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo la missione dell’organismo parlamentare a Ostia. "Caro sindaco Roberto Gualtieri - scrive Colosimo - siamo al tuo fianco, qui eravamo ad Ostia ma saremo in ogni luogo di questa città che lo richiede. La più ferma condanna per la minaccia, alcuni sembrano non arrendersi, lo faranno",scrive ribadendo di essere "pronta ad andare a Rocca Cencia". Quindi si rivolge all'uomo che ha minacciato Gualtieri: "Silvio Hilic lo Stato vince".
''Desidero esprimere solidarietà al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per le gravi minacce ricevute oggi, tramite social, da un uomo che, secondo quando riporta la stampa, sarebbe vicino ai clan sinti - scrive su X la premier Giorgia Meloni - . Un’intimidazione inaccettabile, nei confronti della persona e dell’istituzione che rappresenta, che va stigmatizzata con fermezza''.
Anche i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani esprimono la loro vicinanza al primo cittadino. ''Nessuna tolleranza per minacce e violenze. Solidarietà e vicinanza al sindaco di Roma Gualtieri'', scrive il leader della Lega Salvini sui social.
Mentre Tajani parla di ''minacce inaccettabili" ed esprime a Gualtieri "la mia solidarietà e quella di Forza Italia''.
Immediata anche la reazione della giunta capitolina che si è stretta attorno al primo cittadino. "Le minacce rivolte al sindaco Gualtieri, a cui va la mia solidarietà, sono un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle Istituzioni - afferma l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi -. Chi pensa di imporre con la violenza la propria legge deve sapere - avverte Zevi - che Roma reagisce unita e compatta, senza arretrare di un passo, nella difesa della città e della legalità”.
Di "un episodio grave che non intaccherà la determinazione con cui si sta portando avanti un lavoro per riaffermare la legalità e restituire fiducia ai cittadini", parla la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli. "La Capitale - ricorda Celli - ha già dimostrato di essere più forte di chi tenta di minacciare o intimidire le istituzioni e proprio per questo continueremo a impegnarci e a difendere, insieme, il valore del vivere civile e del rispetto delle regole”.
Le minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri "sono un atto vile e inaccettabile. Colpire chi si impegna ogni giorno per riportare la legalità nei quartieri di Roma significa colpire il lavoro di un’intera amministrazione che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e di affrontare con coraggio situazioni di degrado e abusi tollerati per troppo tempo", scrive in una nota il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi affermando che "chi minaccia il Sindaco o tenta di intimidirlo non fermerà questo percorso".
"Le gravissime minacce rivolte al sindaco Gualtieri e alla sua famiglia dal clan Hilicic, storicamente legato ai Casamonica, sono intollerabili e devono trovare risposta in provvedimenti immediati". Dichiara Luciano Nobili, consigliere regionale del Lazio e dirigente di Italia Viva esprimendo "tutta la mia solidarietà e quella di Italia Viva al sindaco di Roma, e tutto il nostro sostegno alla battaglia di legalità che ha portato all'abbattimento di due ville abusive in zona Rocca Cencia, simbolo da troppi anni dell'arroganza criminale di chi pensa di poter vivere al di sopra della legge e delle regole e di controllare interi quadranti della città".

(Adnkronos) - Una foto con fucile automatico in pugno e una minaccia diretta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha già buttato la nostra casa, io butterò la sua; tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura". E' il post pubblicato su Facebook, e poi cancellato, dall’account Silvio Silvietto, riconducibile a Silvio Hilic, appartenente a un clan attivo nell’area di Rocca Cencia.
Sulla vicenda interviene, via social, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo postando la foto della conferenza stampa insieme al sindaco di Roma dopo la missione dell’organismo parlamentare a Ostia. "Caro sindaco Roberto Gualtieri - scrive Colosimo - siamo al tuo fianco, qui eravamo ad Ostia ma saremo in ogni luogo di questa città che lo richiede. La più ferma condanna per la minaccia, alcuni sembrano non arrendersi, lo faranno",scrive ribadendo di essere "pronta ad andare a Rocca Cencia". Quindi si rivolge all'uomo che ha minacciato Gualtieri: "Silvio Hilic lo Stato vince".
Dopo le minacce al sindaco è scattato un blitz interforze a Valle Martella, dove hanno trovato sistemazione le famiglie sgomberate dalle case abbattute in via Arzachena, a Rocca Cencia.
''Desidero esprimere solidarietà al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per le gravi minacce ricevute oggi, tramite social, da un uomo che, secondo quando riporta la stampa, sarebbe vicino ai clan sinti - scrive su X la premier Giorgia Meloni - . Un’intimidazione inaccettabile, nei confronti della persona e dell’istituzione che rappresenta, che va stigmatizzata con fermezza''.
Anche i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani esprimono la loro vicinanza al primo cittadino. ''Nessuna tolleranza per minacce e violenze. Solidarietà e vicinanza al sindaco di Roma Gualtieri'', scrive il leader della Lega Salvini sui social.
Mentre Tajani parla di ''minacce inaccettabili" ed esprime a Gualtieri "la mia solidarietà e quella di Forza Italia''.
Immediata anche la reazione della giunta capitolina che si è stretta attorno al primo cittadino. "Le minacce rivolte al sindaco Gualtieri, a cui va la mia solidarietà, sono un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle Istituzioni - afferma l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi -. Chi pensa di imporre con la violenza la propria legge deve sapere - avverte Zevi - che Roma reagisce unita e compatta, senza arretrare di un passo, nella difesa della città e della legalità”.
Di "un episodio grave che non intaccherà la determinazione con cui si sta portando avanti un lavoro per riaffermare la legalità e restituire fiducia ai cittadini", parla la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli. "La Capitale - ricorda Celli - ha già dimostrato di essere più forte di chi tenta di minacciare o intimidire le istituzioni e proprio per questo continueremo a impegnarci e a difendere, insieme, il valore del vivere civile e del rispetto delle regole”.
Le minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri "sono un atto vile e inaccettabile. Colpire chi si impegna ogni giorno per riportare la legalità nei quartieri di Roma significa colpire il lavoro di un’intera amministrazione che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e di affrontare con coraggio situazioni di degrado e abusi tollerati per troppo tempo", scrive in una nota il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi affermando che "chi minaccia il Sindaco o tenta di intimidirlo non fermerà questo percorso".
"Le gravissime minacce rivolte al sindaco Gualtieri e alla sua famiglia dal clan Hilicic, storicamente legato ai Casamonica, sono intollerabili e devono trovare risposta in provvedimenti immediati". Dichiara Luciano Nobili, consigliere regionale del Lazio e dirigente di Italia Viva esprimendo "tutta la mia solidarietà e quella di Italia Viva al sindaco di Roma, e tutto il nostro sostegno alla battaglia di legalità che ha portato all'abbattimento di due ville abusive in zona Rocca Cencia, simbolo da troppi anni dell'arroganza criminale di chi pensa di poter vivere al di sopra della legge e delle regole e di controllare interi quadranti della città".

(Adnkronos) - Il tribunale di Biella ha condannato a un anno e tre mesi, pena sospesa, il deputato Emanuele Pozzolo, ex Fratelli d'Italia, per lo sparo nel Capodanno 2024 nella Pro Loco di Rosazza, durante una festa. I giudici hanno ritenuto colpevole Pozzolo per l'accusa di porto illegale di arma, mentre lo hanno assolto dall'accusa di munizionamento da guerra, con la formula "perché il fatto non sussiste".
La difesa del deputato annuncia ricorso in Appello. "Siamo convinti che Pozzolo non abbia commesso alcun reato - afferma all'Adnkronos l'avvocato Andrea Corsaro - e che il fatto non sussiste neanche per questa imputazione, che non è prevista dalla legge come reato".
Leggi tutto: Sparo di Capodanno, Pozzolo condannato a un anno e tre mesi per porto illegale d'arma

(Adnkronos) - Si conclude con un appuntamento di grande suggestione il ciclo di incontri 'Roma, come stai?', promosso dal Municipio I Roma Centro in collaborazione con la Sapienza Università di Roma. Un percorso che, attraverso dialoghi tra studiosi, operatori culturali e cittadini, ha esplorato il rapporto unico tra Roma, la sua memoria storica e le prospettive del suo futuro urbano e sociale. L’ultimo incontro, dal titolo 'Geometrie d’acqua. Forma e ingegneria nell’idraulica romana', si terrà sabato 8 novembre alle ore 18.30 presso il Museo Ninfeo di Piazza Vittorio. Protagonista sarà Paolo Carafa, professore di Archeologia Classica presso la Sapienza, che guiderà il pubblico alla scoperta delle straordinarie opere idrauliche dell’antica Roma, espressione di un sapere tecnico e artistico capace di unire funzionalità e bellezza.
L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali di Orazio Carpenzano e Giulia Silvia Ghia, e introdotto da Massimo Zammerini. La serata sarà impreziosita da un preludio musicale offerto dal MuSa Jazz Saxophone Quartet, diretto da Roberto Spadoni, con musiche di Joplin, Spadoni e Rota.
“Questo ultimo appuntamento di Roma, come stai? rappresenta il momento conclusivo di un percorso che ha unito conoscenza, arte e partecipazione - dichiara l’assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro - Abbiamo voluto creare un dialogo vivo tra il patrimonio storico di Roma e la sua dimensione contemporanea, per comprendere come la città possa continuare a essere un laboratorio di bellezza e innovazione. Le Geometrie d’acqua ci ricordano che dietro ogni opera antica c’è una visione del futuro: quella stessa visione che oggi dobbiamo ritrovare insieme, come comunità culturale e civile". Prenotazione obbligatoria al link: https://www.comune.roma.it/partecipa/pub/index.php/993487?lang=it
Leggi tutto: 'Geometrie d'acqua', l'8 novembre ultimo appuntamento con 'Roma, come stai?'

(Adnkronos) - Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell'Irccs San Raffaele di Roma, ha ricevuto il premio 'Energie per Roma - Salute' "in riconoscimento della straordinaria dedizione, della visione e della capacità di guida dimostrate nel campo della sanità e della salute pubblica, grazie alle quali ha saputo coniugare passione, professionalità e competenza, contribuendo in modo determinante al miglioramento dei servizi e al benessere della comunità romana e valorizzando l'immagine scientifica ed assistenziale delle principali strutture universitarie ed ospedaliere italiane incluso, in anni recenti, l'Istituto di ricovero e cura San Raffaele di Roma, sia a livello nazionale che internazionale". La cerimonia si è svolta ieri nella Capitale allo Spazio Europa, sede dell'Ufficio in Italia del Parlamento europeo. L'iniziativa è promossa dal Centro europeo di studi culturali e patrocinata dall'Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma.
"Dedico questo premio ai miei pazienti, alla mia famiglia, ai miei collaboratori e al mio istituto di ricerca ed assistenza", ha commentato Rossini a margine della cerimonia. "Sono questi gli ingredienti che nei miei primi 50 anni di attività professionale mi hanno spinto sempre sulla strada della cura come servizio a chi soffre e su quella della curiosità nel cercare soluzioni innovative per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione delle principali malattie neurologiche", ha aggiunto. Neurologo di fama internazionale, tra gli scienziati più influenti al mondo secondo la classifica stilata dalla Stanford University - ricorda l'Irccs San Raffaele di Roma in una nota - Rossini si è sempre distinto per il suo contributo fondamentale nello studio, nella diagnosi precoce e nella cura delle patologie neurodegenerative, con particolare attenzione alla malattia di Alzheimer, e per i suoi studi nel campo delle tecniche neurofisiologiche applicate alle funzioni del sistema nervoso centrale umano. Tra i progetti più importanti che da anni lo vedono coinvolto come coordinatore c'è 'Interceptor', promosso e finanziato dal ministero della Salute e dall'Agenzia italiana del farmaco, grazie al quale si è sviluppato un modello predittivo in grado di identificare con elevata accuratezza le persone con declino cognitivo lieve (Mci) che hanno maggiori probabilità di sviluppare una demenza, e il progetto europeo 'Ai-Mind' che si propone come strumento decisionale di supporto per l'identificazione precoce dei soggetti a rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, attraverso l'applicazione dell'intelligenza artificiale a innovativi strumenti di indagine neurofisiologica, neuropsicologica e genetica.
Il premio 'Energie per Roma - Salute' celebra i protagonisti che, con impegno e visione, contribuiscono al benessere fisico e mentale della comunità, si legge nella nota. L'iniziativa riunisce rappresentanti del mondo politico, scientifico e sociale per valorizzare le eccellenze della Capitale nel campo della salute, dell'innovazione e della solidarietà. La cerimonia - articolata in 3 categorie (Salute e prevenzione, Innovazione sanitaria e Impegno sociale e volontariato) - ha offerto un momento di riflessione condivisa su temi centrali come l'accesso ai servizi, la ricerca e la cura delle persone fragili. In questo contesto, il riconoscimento al professor Rossini rappresenta un tributo al valore del capitale umano e alla forza della ricerca scientifica come motore di progresso e inclusione sociale.
Leggi tutto: Medicina, al neurologo Rossini premio 'Energie per Roma - Salute'

(Adnkronos) - "Vogliamo rappresentare in Eicma e portare a Milano la magia del deserto e la magia di questa gara eccezionale". Così il presidente dell'Esposizione internazionale delle due ruote, Pietro Meda, spiega la scelta di ospitare all'82 edizione di Eicma, in programma dal 4 al 9 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, la mostra 'Desert Queens'.
Il percorso espositivo, allestito nella porzione a Est e interamente dedicato alle moto e alle persone che hanno scritto la storia della leggendaria competizione rallistica, è stato sviluppato da Eicma con la collaborazione di Aso (Amaury Sport Organisation), organizzatore della Dakar. "In mostra ci saranno le grandi regine del deserto, quelle moto che in oltre quarant'anni hanno rappresentato un'epoca e rappresentano anche il futuro del fuoristrada", anticipa Meda.
'Desert Queens' però non si limiterà all'esposizione dei veicoli più iconici - oltre trenta le moto in mostra - ma sarà arricchita anche con memorabilia, foto e video. Saranno poi offerte al pubblico experience interattive, come l’incontro diretto con i piloti dakariani e gli approfondimenti divulgativi su navigazione, sicurezza e l’evoluzione dell’equipaggiamento tecnico, per "rappresentare in Eicma e portare a Milano la magia del deserto e la magia di questa gara eccezionale".
Leggi tutto: A Eicma mostra 'Desert Queens', Meda: "Portiamo a Milano la magia della Dakar"

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, venerdì 31 ottobre, il fuoriclasse azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi. Jannik è reduce dal successo agile contro Francisco Cerundolo, mentre l'americano (numero 6 del ranking Atp) arriva dalla vittoria contro Rublev. In caso di successo in questo torneo, Sinner potrebbe tornare numero uno al mondo almeno fino alle Atp Finals di Torino.
Dove vedere il match? Sinner-Shelton viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match è visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Chi vince affronterà in semifinale uno tra Medvedev e Zverev.
Leggi tutto: Parigi, oggi Sinner-Shelton ai quarti - Il match in diretta

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, venerdì 31 ottobre, il fuoriclasse azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi. Jannik è reduce dal successo agile contro Francisco Cerundolo, mentre l'americano (numero 6 del ranking Atp) arriva dalla vittoria contro Rublev. In caso di successo in questo torneo, Sinner potrebbe tornare numero uno al mondo almeno fino alle Atp Finals di Torino. L'azzurro ha vinto il primo set contro Shelton con il punteggio di 6-3 in 34 minuti.
Dove vedere il match? Sinner-Shelton viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match è visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Chi vince affronterà in semifinale uno tra Medvedev e Zverev.
Leggi tutto: Parigi, Sinner 'passeggia' contro Shelton e vola in semifinale

(Adnkronos) - Fabio Romito, il consigliere della Regione Puglia, della Lega, uscente e ricandidato alle elezioni del 23 e 24 novembre prossimi, ha pubblicato una foto sulla sua pagina Facebook che lo ritrae con una persona che ha una somiglianza marcata con il conduttore di Report. "Anche Sigfrido Ranucci, a cui va la mia solidarietà, vota per noi. In realtà è il mio amico Pino di Corato, che gli assomiglia assai".
Dietro la coppia il manifesto di propaganda elettorale dello stesso Romito che è stato un possibile candidato alla presidenza della Regione e che l'anno scorso fu sconfitto nel ballottaggio, dove correva per il centrodestra, valevole per la carica di sindaco di Bari. A qualche commento critico Romito ha risposto che si tratta di "ironia e non di fake news".

(Adnkronos) - MotoLive, l’arena di Eicma, compie vent'anni. "Un traguardo eccezionale", dice il presidente dell'Esposizione internazionale delle due ruote, Pietro Meda, anticipando che il compleanno verrà festeggiato "con un'estensione record: oltre 60mila metri quadri di area, di cui una parte coperta da terra per eccezionali evoluzioni e gare in fuori strada". Dal 6 al 9 novembre prossimi, a Fiera Milano Rho, l’area esterna dell’Esposizione internazionale delle due ruote, si trasformerà così ancora una volta nel palcoscenico più atteso per gare, show mozzafiato, intrattenimento dal palco centrale e stunt acrobatici. "Eicma si ripete e cresce e festeggia i vent'anni di 'MotoLive', un'area che ci contraddistingue e continuerà a farlo per i prossimi anni", promette Meda.
Tra i contenuti più attesi di 'MotoLive', c’è il ritorno della Champions Charity Race, con duelli a inseguimento che metteranno in sella più di quaranta piloti, tra cui vere e proprie leggende del motorsport, divisi in due categorie: Rally e Legend. "MotoLive troverà e riabbraccerà tanti campioni, che vengono a correre la nostra storica Charity Race. Dopo i grandissimi ritorni dell'anno scorso, quest'anno tornerà a correre Kevin Schwantz", anticipa il presidente di Eicma, assicurando che durante tutte le giornate dell'Esposizione ci saranno "un parterre di altissimo livello e grandi sfide".
L'entry list 2025 della categoria Legend, che corre sabato 9 e domenica 10 sulle monocilindriche specialistiche da flat track, include oltre 35 titoli mondiali, con campioni dell’asfalto tra cui Troy Bayliss, Carlos Checa, Marco Melandri, Alex Gramigni, Jeremy McWilliams e Thomas Chareyre. Gli specialisti del fuoristrada rispondono, invece, con Stefan Everts, Christophe Pourcel, Chicco Chiodi, David Philippaerts e Marco Belli. In pista anche le Case ufficiali: Beta, Tm, Yamaha e Ducati, che porterà in gara una speciale Desmo450 Mx da flat track affidata al sei volte campione del mondo della specialità Francesco Cecchini.
Dopo il successo dell’Edizione 2023 e 2024, giovedì 7 e venerdì 8 tornano in pista anche le maxienduro bicilindriche, le regine del mercato. Per questo segmento, stessa formula con gare a inseguimento e la presenza di ben 16 marche differenti, che schierano i loro piloti scelti tra ambassador e migliori specialisti dell’off-road legati ai rispettivi brand. Le Case ai cancelletti di partenza: Aprilia, Benelli, Bmw, Cfmoto, Fantic Motor, Harley-Davidson, Honda, Kove, Ktm, Moto Morini, Mv Agusta, QJ Motor, Triumph, Voge e Yamaha. Infine, special guest di Eicma 2025: Kevin Schwantz, che per l’intera quattro giorni scenderà in pista a capo della parata finale dopo ogni gara.
Leggi tutto: L'arena di Eicma 'MotoLive' compie vent'anni, Meda: "Traguardo importante"

(Adnkronos) - Si scaldano i motori per l'82esima edizione di Eicma, l'Esposizione internazionale delle due ruote, in programma dal 4 al 9 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho. "Mancano pochi giorni e, siccome l'impegno, il lavoro e la volontà che ci mettiamo ci portano sempre a sorpassare noi stessi, ci aspettiamo un nuovo record", anticipa il presidente di Eicma, Pietro Meda. Sono oltre duemila i marchi che saranno rappresentati all'Esposizione, 730 gli espositori presenti, provenienti da oltre cinquanta Paesi del mondo. E poi "nuove sfide e nuove aree ancora più grandi delle precedenti per un'Eicma in miglioramento costante, che continua a evolversi e a crescere", dice Meda.
Dei cinquanta Paesi presenti, dieci sono al debutto: esporranno quest'anno per la prima volta in Eicma imprese di Estonia, Georgia, Irlanda, Messico, Panama, Perù ed Emirati Arabi, accanto alle più consolidate presenze europee e asiatiche. Ancora consistente e qualificata la compagine del Made in Italy, le cui aziende rappresentano il 30% degli espositori 2025, a rappresentare un Paese che in Europa è il primo per mercato e produzione.
'That's Amore' lo slogan scelto per l'Edizione numero 82. "E' il premio all'amore di tutti i nostri clienti, di tutti gli espositori e di tutte le persone coinvolte nel mondo delle due ruote per questi oggetti che ci piacciono e che ci fanno sognare. Ed è un amore che abbiamo voluto rappresentare con un cuore sulla pelle", che simboleggia "la forza indelebile delle due ruote che ognuno di noi si porta nel cuore", chiarisce il presidente di Eicma.
Leggi tutto: Dal 4/11 l'82esima edizione di Eicma, Meda: "Ci aspettiamo nuovo record"
Progetto, 2 comuni potrebbero rifornirsi da acquedotto Coghinas... 
(Adnkronos) - Venerdì 7 novembre 2025, alle ore 10.30, presso la nuova Aula Magna della Torre Rossi, si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026 dell’Università Lum Giuseppe Degennaro.
L’appuntamento di quest’anno riveste un significato particolarmente importante poiché ricorre il 25° anniversario del riconoscimento ufficiale della Lum da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. Nel corso della Cerimonia, la nuova Aula Magna verrà intitolata al fondatore della Lum, il senatore Giuseppe Degennaro, in memoria della sua visione e il suo straordinario contributo alla crescita dell’ateneo.
Ospite della cerimonia Jean Bouquot, presidente Ifac (International federation of accountants), che offrirà un contributo di alto profilo scientifico e istituzionale.
Leggi tutto: Università Lum, venerdì 7 novembre cerimonia di inaugurazione anno accademico
Dal burnout al mobbing, quando il lavoro diventa 'tossico'. L'allarme sociale raccontato in un libro

(Adnkronos) - Insulti verbali, violenze, turni massacranti e pochi riposi. Il corpo e la mente che accusano il colpo. E' la vita di tanti operatori sanitari, ma non solo. Sono molte le professionisti, dipendenti e non, che sempre di più manifestano problematiche. Quando fare il proprio lavoro diventa un percorso ad ostacoli, difficile e ci si ammala. La giornalista Isabella Schiavone ha indagato e raccontato in 'Lavoro tossico. Quando l'ambiente professionale avvelena' (Nutrimenti) tante storie di lavoratori, dalle aziende ai ministeri, dagli ospedali alle università, colpiti dal bullismo dei colleghi, soverchiari dal burnout, dal mobbing, dal subire l'ostilità prolungata del superiore. Il libro è stato presentato a Roma all'Associazione Stampa Romana.
"C'è un allarme sociale che non è ascoltato ed è sottovalutato. Esiste poi un problema sistemico, per questo ho deciso di scrivere questo libro che poi è diventato un'inchiesta", spiega l'autrice all'Adnkronos Salute. "Ci sono tanti casi che mi hanno colpito negli ultimi anni, persone che conosco personalmente - sottolinea Schiavone - vittime di mobbing, di esaurimento emotivo, fisico e mentale, e questo mi ha spinto ad indagare e approfondire con specialisti il vuoto normativo che c'è in Italia rispetto al lavoro divenuto sempre più 'tossico'. Lo stress legato al lavoro è la seconda malattia più diffusa in Europa, segue i problemi posturali". In Italia le leggi impongono al datore di lavoro di essere il responsabile principale della salute e sicurezza sul lavoro, con obblighi definiti come la valutazione dei rischi, ma questo resta sovente solo sulla carta. Negli uffici la storia è spesso diversa. C'è tanta insoddisfazione cronica, "il 40% degli italiani vorrebbe cambiare lavoro", ricorda l'autrice. Cosa fare? "C'è la necessità di rallentare e cambiare vita, la cultura del lavoro così come la stiamo vivendo non va bene. La continua ricerca della performance, il processo culturale che divinizza il lavoro - rimarca - sono segnali di una società malata e questo riguarda tutti i lavoratori, dal basso verso l'alto". Secondo Schiavone, "è una società che non premia la gentilezza e l'educazione", anzi.
I giovani? Soffrono come i genitori le insidie del mondo del lavoro? "Nel libro si parla molto della 'generazione Z': è la prima che rifiuta questa tossicità, preferisce lavorare meno e vivere meglio - risponde Schiavone - Probabilmente l'emergenza Covid è stata uno spartiacque, lo smartworking ha fatto capire che si può stare lontano da un contesto mediamente tossico. E pensare che era la generazione che veniva additata come quella dei 'bamboccioni' o nullafacenti. I ragazzi hanno capito che la salute mentale viene prima di ogni di cosa".
"Ho intervistato un medico del lavoro, Nicola Magnavita - racconta l'autrice - che mi ha spiegato le condizioni in cui arrivano le persone da lui, soprattutto che le vittime di mobbing o burnout sono quelle che si impegnano di più. In Italia il mobbing deve essere riconosciuto da una struttura pubblica e ci sono attese anche di 10 mesi. La situazione è complicata anche dal fatto che molti medici non sono in grado di riconoscere e affrontare il problema, non sono preparati, non allontanano i pazienti dal contesto tossico del lavoro, ma suggeriscono il contrario citando magari i rischi per la carriera".
"Un intero capitolo è dedicato alla consapevolezza - conclude l'autrice, che è istruttrice mindfulness - Servono interventi psicosociali per gestire lo stress insieme a terapie di natura psicologica, ma il problema nel mondo del lavoro deve essere affrontato dai sindacati e dalla politica. Le persone che si trovano in difficoltà hanno bisogno di aiuto e di cambiare sguardo rispetto al problema, devono ritrovare un equilibrio perso".
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(Adnkronos) - Ezio ha 53 anni, è lucano, vive con una tracheotomia e una Peg. La sua vita è segnata dalla sclerosi laterale amiotrofica, una malattia implacabile che non lascia scampo. Eppure, Ezio non si arrende: venerdì 7 novembre sarà in piazza a Potenza, davanti alla sede della Regione Basilicata, per chiedere ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto a vivere con dignità. Con lui ci saranno le altre famiglie lucane colpite dalla Sla, insieme ai volontari e ai cittadini che hanno deciso di stringersi attorno a un appello disperato ma civile. La causa della mobilitazione è chiara: il Fondo regionale Sla - denuncia Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica - non è stato ripristinato, gli assegni di cura rimangono bloccati e ridotti a 500 euro, e le cure domiciliari non hanno prospettive di rafforzamento. "Da mesi - spiegano da Aisla - più di 50 famiglie lucane vivono in un limbo di silenzio e incertezza, con promesse di dialogo e attenzione che non si sono mai concretizzate".
Secondo Aisla, quello della Regione Basilicata non è un semplice ritardo burocratico, ma una scelta politica e istituzionale. "Non è accettabile che le persone più fragili debbano scendere in piazza per vedere riconosciuti i propri diritti - dichiara Mimmo Santomauro, referente Aisla Basilicata - Ogni giorno di silenzio pesa come un torto sulla vita dei cittadini più vulnerabili". "Abbiamo scritto, chiesto, sollecitato incontri e risposte - rimarca Pina Esposito, segretario nazionale Aisla - e nulla è arrivato. La Regione ha scelto di non decidere. Questo silenzio non è neutrale: è una precisa responsabilità politica che pesa sulle famiglie, ogni giorno".
Dal febbraio scorso Aisla ha inviato pec, lettere e richieste di incontro formale con l'assessorato alla Salute, senza mai ottenere risposte concrete, riferisce l'associazione in una nota. Il 15 luglio era stata ricevuta, con promesse di attenzione mai mantenute. A settembre un nuovo appello formale era stato inviato al presidente della Regione, Vito Bardi, e all'assessore alla Salute Cosimo Latronico, senza alcun riscontro. Ieri sera, fino all'ultimo, Aisla ha rinnovato un appello disperato al presidente Bardi e all'assessore Latronico: il Fondo Sla deve essere ripristinato immediatamente, con risorse stabili e adeguate. "Se una Regione non è in grado di rispondere a poco più di 50 famiglie, come può pensare di governare? - chiede Aisla - Sono 50 famiglie che ogni giorno lottano contro una malattia implacabile, eppure vengono ignorate, lasciate sole, costrette a rivolgersi alla piazza per vedere riconosciuto un diritto fondamentale".
"Le istituzioni parlano del diritto alla morte, ma qui c'è una comunità che sta chiedendo semplicemente di poter vivere - dichiara Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla - Chi lotta ogni giorno contro una malattia che toglie tutto non può essere lasciato indietro. La vita è il primo diritto da difendere".
La manifestazione pacifica del 7 novembre, che si svolgerà dalle 11 alle 15 in via Vincenzo Verrastro 4 a Potenza, non è solo una protesta - avvertono dall'associazione - E' un atto di responsabilità civile, un monito morale, perché se lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini fragili, è la comunità tutta a subire la sconfitta. Aisla ha informato prefettura, questura, Anci Basilicata, Province di Matera e Potenza, sindaci dei Comuni interessati, organizzazioni sindacali, Ordini professionali, Forum del terzo settore, università di Basilicata, Provveditorato agli studi e Conferenza episcopale di Basilicata.
"Saremo in piazza con Ezio e tutte le famiglie - conclude Santomauro - per chiedere ciò che non può più essere rinviato: il ripristino immediato del Fondo Sla con risorse stabili e adeguate. La dignità non si negozia e la vita non può attendere". Aisla invita la cittadinanza a scendere in piazza: la mobilitazione non è solo delle persone con Sla, ma di tutti coloro che credono che diritti e dignità siano sacri e inviolabili.
(Adnkronos) - La Regione Abruzzo presente a Milano, con l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca, alla nuova edizione degli Stati generali della Space Economy ospitati al Pirelli Hangar Bicocca. Appuntamento annuale che intende valorizzare la filiera nazionale e il sistema di Regioni e Distretti come motore dell’economia dello spazio.
“Aerospazio un settore in grande crescita sia in termini di fatturato e sia in termini di occupazione. L’Abruzzo è stato coprotagonista qui a Milano – ha commentato l’assessore Magnacca – dove ha potuto raccontare della esperienza di coordinamento e di supporto nell’attività del Daab, il neo distretto abruzzese dell’aerospazio avviato nel giugno di quest’anno. Abbiamo recuperato, grazie al sostegno del presidente Marsilio, un ritardo ventennale, e oggi abbiamo finalmente presentato agli Stati generali il nostro Distretto".
L’economia dello spazio fa registrare numeri costanti di crescita, così come ha riferito Cristina Leone, presidente del Cnta, con un impegno europeo in termini di risorse di oltre 130 miliardi di euro. “Abbiamo avuto la conferma non solo dei numeri importanti a livello di fatturato e di occupazioni già fatti dalla economia dello spazio, ma soprattutto la certezza della rilevanza di quelli futuri, considerando che questo settore ci consentirà non solo di mettere insieme in Abruzzo – aggiunge l’assessore Magnacca – le aziende high-tech e digitali, ma anche di integrare aziende no-space, cioè aziende che non solo non sono tradizionalmente legate a questo settore ma che addirittura ne sono lontanissime”.
“L’aerospazio – aggiunge Magnacca – ha intrigato e deve ancora integrare le tante aziende dell’automotive che operano nella nostra regione con la sua spinta alla forte vocazione all’innovazione tecnologica, consentendo così anche di diversificare i settori tradizionali oggi in stallo anche nell’indotto legato al comparto automobilistico. Non solo. Un rapporto di buon vicinato tra le imprese può favorire per l’economia dello spazio aziende del settore che non vengono ancora del tutto mappate in Abruzzo. Si pensi alle imprese tessili che possono lavorare per lo spazio come ad esempio quelle della moda per un’interazione spazio-no spazio”.
Il Daab è importante anche per il ruolo finalizzato a condurre il grande lavoro sulla consapevolezza del valore che “Regione Abruzzo dà all’innovazione per tutto il settore produttivo, perché solo questo è il vero fattore di competitività e di resilienza a disposizione per il futuro delle imprese. Il lavoro congiunto con il Presidente Marsilio sarà certamente quello di far crescere di più questo segmento, insieme alla capacità di capacità di innovare, attraverso la ricerca e sviluppo, la vera chiave di volta di cambiamento per il sistema economico regionale”.
L’assessore Magnacca ha evidenziato nel corso dell’assemblea plenaria conclusiva a Milano come “aerospazio per l’Abruzzo sia al centro di un ecosistema importante che coinvolge imprese, ricerca e innovazione e quindi università e centri di ricerca e istituti di formazione, con l’auspicabile apertura verso patti e intese con altre regioni e anche a livello internazionale attraverso la cooperazione. Insomma la nostra idea della strategicità di questo settore nasce dalla capacità di creare trasversalità fra i vari settori produttivi, che coinvolga università, scuole, istituzioni per garantirci crescita ma anche indipendenza tecnologica nel futuro”. Infine l’assessore Magnacca concludendo ha affermato: “Aerospazio è un settore che potrà occupare nuova forza lavoro nella misura in cui si comprenda che ciò abbiamo bisogno è la formazione dei ragazzi e delle ragazze seguendo percorsi di formazione e di specializzazione. Non solo ingegneri, ma anche periti e diplomati in accademy o negli Its, con la necessaria conoscenza dell’inglese e competenze di base della digitalizzazione”.
Leggi tutto: Spazio: anche l'Abruzzo a Milano agli Stati generali della Space Economy
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