
(Adnkronos) - Berlusconi? ''La sentenza della Cassazione è inequivocabile, non ha avuto nessun rapporto con la mafia''. Forza Italia riuscirà a sfondare al centro dopo il fallimento del Terzo Polo anche senza il Cav? "Meloni ha bisogno di un partito che si contrapponga all’evidente filo-putinismo di Salvini". Il governo durerà l'intera legislatura? ''Meloni è andata bene" e andrà avanti ''sia per la sua capacità di comunicare con la gente, sia perché non ha sbagliato quasi nulla in politica estera'' ma anche "perché ha una opposizione di sinistra francamente imbarazzante''. Dopo la tregua tra Israele e Palestina Trump riuscirà a ottenere un cessate il fuoco in Ucraina con Putin? ''La partita è tutta aperta''. Fabrizio Cicchitto, esponente politico di spicco della stagione socialista, prima, e berlusconiana, poi, parla a 360 gradi rispondendo alle domande dell'Adnkronos sui temi di principale attualità politica e internazionale.
Cicchitto nasce socialista lombardiano, diventa craxiano, ex parlamentare di Fi-Pdl e della Ncd di Angelino Alfano dopo la rottura con il leader azzurro, per molti anni ha lavorato al fianco di Silvio Berlusconi. Per questo, non ha dubbi sull'estraneità del Cavaliere e di Marcello Dell'Utri dalle accuse di collusioni mafiose e considera l'ultima sentenza della Cassazione come l'ennesima riabilitazione post mortem del fondatore del centrodestra. A tal proposito cita una intercettazione da lui scoperta e pubblicata sull'ultimo libro 'Controcorrente' dove passa al setaccio uomini e fatti degli ultimi 80 anni di storia italiana. ''I testi della Cassazione -rimarca- sono inequivocabili sia su Berlusconi, sia su Dell’Utri nella esclusione di loro rapporti con la mafia. Al contrario, fanno fede sia la crisi di nervi del quotidiano giustizialista e putinista 'Il Fatto', sia il silenzio imbarazzato di tutti i grandi giornali che all’epoca passarono dalla guerra a Craxi a quella a Berlusconi".
''D'altra parte -sottolinea Cicchitto- se giornali e magistrati fossero stati in buona fede, sarebbe bastato il testo della intercettazione di un colloquio fra Berlusconi e l'avvocato Renato Della Valle del 1988 nel quale il Cavaliere affermava: 'Devo mandare via i miei figli all’estero perché mi hanno fatto estorsioni in maniera assai brutta. Mi hanno detto che se entro una certa data non faccio una certa roba, mi consegnano la testa di mio figlio ed espongono il corpo in piazza del Duomo. Per parte mia sono munito di scorta'. Di tutto ciò ho avuto modo di parlare in due libri: 'l’Uso politico della giustizia', a pagina 237, e in modo più generale nel recente 'Controcorrente'''.
Per Cicchitto Forza Italia, definito ''un partito moderato di massa'', sopravviverà al melonismo: ''Finora sta tenendo bene botta perché riequilibra al centro tutta la maggioranza di governo, che ha assoluto bisogno di una componente liberale, garantista, europeista e atlantica, chiaramente a sostegno della Ucraina". D'altra parte, "la stessa Meloni ha bisogno nella maggioranza di un partito che si contrapponga all’evidente filo-putinismo di Salvini...''.
L'ex capogruppo alla Camera del Pdl pronostica lunga vita per l'attuale governo ed esclude che la Meloni possa cadere vittima del principio in questo caso della 'donna sola al comando', anche se in politica estera qualche mancanza ce l'ha: ''Meloni finora è andata bene sia per la sua capacità di comunicare con la gente, sia perché non ha sbagliato quasi nulla in politica estera, sia perché ha di fronte una opposizione di sinistra francamente imbarazzante. Abbiamo detto 'quasi nulla' -precisa- perché dissentiamo dalla sua dichiarazione favorevole al mantenimento dell’unanimismo nella guida della Ue, che invece e’ del tutto negativo perché ne blocca l’agibilità politica e il dinamismo mentre invece c’è’ un gran bisogno di una Europa forte e dinamica capace di avere un rapporto alla pari con Trump e di misurarsi con la guerra ibrida condotta da Putin".
Trump riuscirà a ottenere una tregua in Ucraina con Mosca? ''La partita tra Trump e Putin è del tutto aperta", replica Cicchitto che spiega: "Finora è andata assai male perché Trump ha sottovalutato Putin che è uno spietato dittatore di destra. L'unico modo per convincere Putin a più miti consigli deriva solo dai rapporti di forza economici e militari". Di conseguenza, avverte l'ex parlamentare berlusconiano, "sono indispensabili durissime sanzioni e un grande appoggio militare a Zalenaky e alla Ucraina". Cicchitto sta per mandare alle stampe un nuovo libro dedicato a Craxi. E quando gli viene chiesto se Meloni farà rimpiangere l'ex leader Psi i in politica estera, taglia corto: ''Quelle della Meloni e di Craxi sono due storie totalmente diverse non paragonabili. Comunque il Craxi dei missili è quello di Sigonella ha un rilievo fondamentale, difficilmente raggiungibile...".

(Adnkronos) - Proseguono le indagini dopo il furto al Louvre e i due sospetti in custodia sono davanti ai magistrati. Intanto però i gioielli rubati non sono ancora stati ritrovati. A fare il punto della situazione dopo dieci giorni è la Procuratrice della Repubblica di Parigi, Laure Beccuau, in conferenza stampa.
Beccuau ha chiarito che i due sospetti in custodia "hanno parzialmente riconosciuto la loro partecipazione al furto", "sono attualmente davanti ai magistrati" per "essere formalmente accusati di rapina organizzata, un reato punibile fino a 15 anni di reclusione", e di "associazione a delinquere", che comporta una potenziale pena fino a 10 anni di reclusione, ha specificato. L'accusa - ha aggiunto - ha richiesto la custodia cautelare in carcere.
Dei sospetti in custodia si è intanto appreso che sono originari di Saint-Denis, conosciuti dai servizi di polizia, soprattutto per furti. Il primo, 34 anni, nazionalità algerina, risiedeva a Aubervilliers. Agli inquirenti ha dichiarato di aver lavorato come fattorino. Era già stato condannato per un furto. Anche il secondo, 39 anni, risiedeva nello stesso comune di Seine-Saint-Denis. Tassista illegale, poi fattorino, sulla sua fedina penale risultano furti aggravati. Uno di questi era sotto controllo giudiziario e sarà processato il prossimo novembre dal tribunale di Bobigny. Entrambi sono stati individuati dagli inquirenti grazie alle tracce di Dna trovate per uno su uno scooter, per l'altro su oggetti trovati dalla polizia dopo la loro fuga.
La procuratrice ha fatto sapere che "non esclude la possibilità" di un gruppo più ampio dei quattro rapinatori e ha sottolineato che "nulla permette a questo punto di affermare che i malfattori avrebbero beneficiato di una complicità all'interno del Museo".
I gioielli trafugati sono "tuttora introvabili" e la procuratrice ha chiarito che "non sono ancora in nostro possesso". "Le indagini proseguono - ha aggiunto - e ci sono ancora molti elementi da considerare".
Per quanto riguarda la corona dell'imperatrice Eugénie, abbandonata nella fuga di ladri del Louvre, Beccuau ha spiegato che il restauro "sarà delicato".

(Adnkronos) - “Oltre alla transizione energetica, questo decennio è interessato dalla transizione idrica. Insieme a Intesa Sanpaolo, oggi, presentiamo due importanti novità nell’ambito del nostro accordo: il secondo report congiunto del Centro Studi Acea - Intesa Sanpaolo, che parla dell'acqua e sensibilizza sul suo utilizzo nella filiera agroalimentare, e l’annuncio del primo corso in Italia sui water manager”. Sono le parole di Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo Acea, in occasione dell’incontro ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico.
“Per noi è molto importante che la sensibilizzazione che deve essere fatta sul tema della risorsa idrica coinvolga tutti gli operatori economici e finanziari del Paese. Infatti, da ormai un anno, siamo impegnati con Intesa Sanpaolo per portare queste tematiche sui tavoli istituzionali delle imprese e ne stiamo parlando al World Economic Forum”, conclude Pastorello.
Leggi tutto: Pastorello (Gruppo Acea): "Transizione idrica si affianca a quella energetica"

(Adnkronos) - “Abbiamo affrontato il tema acqua e il tema dell'efficientamento della risorsa idrica forti di una consapevolezza: oggi l’acqua è una risorsa scarsa, esposta a discontinuità, molto spesso anche solo per fattori di natura climatica. Inoltre, quando è assente, può rappresentare anche un fattore di discontinuità aziendale, soprattutto in certi settori merceologici. Al fondamentale tema ambientale, quindi, si affianca quello produttivo, altrettanto importante”. Così Anna Roscio, Executive director Sales & marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, all’evento ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico.
“Nell’accordo con Acea, quindi, abbiamo voluto creare delle soluzioni ‘chiavi in mano’ per le imprese, in particolare per quelle del settore agricolo e manifatturiero - spiega Roscio - La banca e fornisce le risorse finanziarie per investire nell’efficientamento dei processi produttivi sotto l’aspetto dei consumi di acqua e Acea, dal canto suo, fornisce la consulenza, la tecnologia e il supporto tecnico alle imprese che hanno necessità di migliorare i loro processi”.

(Adnkronos) - Una "eredità che, come italiani, tutti abbiamo davanti e di cui dobbiamo essere orgogliosi" (FdI). "Celebriamo non solo un mito, ma riconosciamo l'esempio di una voce che ancora oggi ci chiede di pensare" (Lega). "Una voce unica, scomoda, lungimirante" (Nm). L'aula della Camera commemora Pier Paolo Pasolini e l'autore di 'Scritti corsari' riesce, a 50 anni dalla sua morte, a mettere tutti d'accordo e ad entrare, via Montecitorio, nel Pantheon sia della destra che della sinistra.
Inizia, per il Pd, Roberto Morassut. Che parla subito di un "Pasolini non classificabile" e quindi "figura tirata per la camicia da tutti". Il deputato, con al fianco la segretaria Elly Schlein che annuisce, ricorda il fatto che lo scrittore e regista "non fu amato dalla dirigenza del Pci, che preferiva il racconto del mondo proletario e guardava con sospetto al sottoproletariato". Ma Morassut mette anche in guardia: anche se "il suo ricordo si presta a molteplici riflessioni", per Pasolini "lo scandalo era la pressione del potere politico e clericale di allora e chi da destra oggi lo accarezza dovrebbe ricordarsi di questo".
Ma è proprio dalla destra dell'emiciclo che arriva il trasporto maggiore per il ricordo di Pasolini. Alessandro Amorese, per FdI, interviene applaudito dai suoi vicini di scranno: "Una figura troppo complessa per provare a strattonarla nel 2025", premette. Un "intellettuale disorganico", aggiunge. Il deputato meloniano lo ricorda, tra le altre cose, come "coraggioso su più fronti, l'aborto, lo stragismo" e con "la libertà di schierarsi nel '68 con i figli del popolo e non con i figli della borghesia". Pasolini ha avuto "un approccio irregolare su tanti fronti" e anche per questo, per Amorese, lascia una "sua eredità che tutti, come italiani, dobbiamo avere davanti e di cui dobbiamo essere consci e orgogliosi".
Pasolini è stato "probabilmente il più grande intellettuale del dopo guerra italiano. Uomo straordinario, unico", esordisce per la Lega Simona Loizzo. "Omosessuale, fu espulso dal Pci", incalza la deputata sottolineando: "Fu lui a mettere in guardia dal fascismo anti fascista" e "fu contro la destra ma anche contro le certezze autocelebrative della sinistra". La Loizzo non ha dubbi, di Paolini resta "un patrimonio da difendere ogni giorno" e per questo "celebriamo non solo un mito ma riconosciamo l'esempio di una voce che ancora oggi ci chiede di pensare".
Omaggi alla figura e al pensiero dell'autore di 'Petrolio' arrivano da Forza Italia ("la sua eredità ci appartiene come patrimonio comune", dice Paolo Emilio Russo); dal M5s ("uno degli intellettuali più influenti del secolo scorso", per Gaetano Amato); da Azione ("Pasolini apparteneva a una forma di pensiero e per questo stride un pò questa unanimità, avrebbe guardato a questa celebrazione con sospetto", ammette Valentina Grippo); da Avs ("la Radicale Mellini chiese conto a Cossiga del divieto di commemorazioni a un anno dalla sua morte", ricorda Luana Zanella); da Iv ("intellettuale coraggioso e anticonformista, figura controcorrente", dice Roberto Giachetti).
Ma il colpo di scena arriva con Maurizio Lupi, che racconta: "Nel maggio dell'82 organizzai una rassegna di film dal titolo 'L'imminenza di Cristo in Pasolini', ci accusarono di scippo culturale...". E invece, argomenta il leader di Noi Moderati, "don Giussani ci disse di leggere 'Scritti corsari' e arrivò a dire che Pasolini era l'unico, vero, intellettuale cattolico di quell'epoca". Era "fuori dalla collocazione a destra o a sinistra, ha criticato la nuova destra e la nuova sinistra sessantottina di allora". Anche per questo, per Lupi, "commemorarlo può aiutarci a capire i nostri tempi".
Leggi tutto: La Camera ricorda Pasolini, PPP finisce nel Pantheon di destra e sinistra
Chiusure notturne e a giorni alterni in molti comuni... 
(Adnkronos) - Ricevere una diagnosi di sclerosi multipla (Sm) significa trovarsi improvvisamente di fronte a un cambiamento radicale, che travolge ogni certezza. "Trasformare il maremoto emotivo di quel momento in un’esperienza che, elaborata insieme, può restituire senso e possibilità di futuro", perché la vita "non è solo malattia", per questo va "coltivata la speranza". È il percorso suggerito da Martina Borghi, psicologa del Centro regionale Sclerosi multipla dell’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino) e coautrice del libro ‘Vivere con la sclerosi multipla’, in un articolo pubblicato sul sito ‘livinglikeyou.com/it, dedicato al dialogo tra medico e paziente.
La diagnosi di Sm è "uno spartiacque profondo nella vita di una persona, spesso giovane e fino a quel momento in buona salute - spiega la psicologa - Il tratto cronico della malattia, il fatto che non si possa guarire, la sua imprevedibilità e l’andamento altalenante – con fasi di peggioramento e sintomi visibili o invisibili, come la fatica – segnano un cambiamento radicale". La malattia non colpisce solo il corpo, ma ha un inteso impatto emotivo. "Prevalgono reazioni come senso di impotenza per la percezione di essere ‘in trappola’, disorientamento, confusione, ansia per il futuro o, ancora, rabbia - racconta Borghi - Ci si confronta con un ‘prima’ e un ‘dopo’: il corpo non è più percepito come lo stesso, la quotidianità va rimodulata e il futuro viene spesso immaginato in scenari di grave invalidità. Tutto questo genera angoscia", si legge nel sito specializzato.
Ma non è solo la persona con sclerosi multipla a essere travolta. Anche la famiglia, gli amici, le persone più vicine vivono un momento di forte disorientamento. "Nei genitori di ragazzi o giovani adulti, ad esempio, emergono ansie fortissime per il futuro, insieme alla paura di non poter essere d’aiuto. Il rischio – illustra l’esperta – è che si adottino atteggiamenti iperprotettivi che, invece di sostenere, finiscono per creare frizioni". Anche le amicizie possono entrare in crisi.
"Spesso gli amici non sanno come comportarsi e, per timore di ferire, preferiscono tacere - osserva - Ma il silenzio rischia di far sentire la persona sola e non compresa. Una comunicazione aperta e sincera, senza pietismi, è invece il primo passo per un sostegno autentico”. In questo percorso, il supporto psicologico diventa uno strumento prezioso, richiesto oggi “sempre più spesso anche dai pazienti stessi".
Certo, oggi però la sclerosi multipla si colloca in un contesto terapeutico molto diverso rispetto al passato: i trattamenti sono più efficaci, e i pazienti hanno un ruolo più consapevole e partecipativo. "Questo favorisce anche un processo di cura condiviso tra medico e paziente, la cosiddetta shared decision making. Il paziente, sostenuto anche dallo psicologo - chiarisce Borghi - è incoraggiato ad assumere un ruolo attivo: comprendere le terapie, affrontarne gli effetti collaterali, partecipare alle scelte sulla propria salute. Tutto ciò aumenta il senso di controllo e riduce il vissuto di impotenza".
Al centro del lavoro psicologico ci sono parole chiave come resilienza e autoeficacia, cioè la "capacità di mantenere un controllo sano sulla propria vita e sulla propria malattia", precisa l’esperta. A questo si aggiunge "l’attribuzione di senso", quindi "trovare nuovi significati, ridefinire obiettivi, non restare bloccati sulla malattia", ma vivere. Un passaggio particolarmente delicato riguarda le donne, spesso colpite in giovane età. "Può accadere di dover mettere in pausa alcuni progetti, come la gravidanza, per potersi occupare della malattia. È un sano processo di revisione delle priorità - riferisce - Oggi, però, grazie alle nuove terapie, il desiderio di maternità non è impossibile: può essere semplicemente posticipato". L’invito della psicologa è semplice ma potente: "Affrontare le questioni, evitare l’evitamento, e soprattutto non perdersi d’animo. Nei momenti bui, quando la malattia peggiora e sembra che tutto sia perduto, è fondamentale ancorarsi ai ricordi positivi: gli obiettivi raggiunti, i momenti felici vissuti anche con la malattia. La vita non è sempre stata – e non deve diventare – solo malattia", per questo, rimarca, vale la pena "coltivare la speranza”. L’articolo completo è sul livinglikeyou.com/it.
Leggi tutto: Salute, psicologa Borghi: "Oltre la sclerosi multipla un percorso verso il futuro"

(Adnkronos) - A 100 giorni dall’inizio dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026, Samsung Electronics Italia, partner olimpico e paralimpico globale, presenta il proprio team 'Samsung Galaxy', una squadra composta da 40 atleti azzurri che diventeranno protagonisti di un ponte emozionale tra tecnologia e sport. Samsung esalta lo spirito di ambizione, innovazione ed eccellenza, valori condivisi con gli atleti del team 'Samsung Galaxy' per l’Italia, che si preparano a scrivere pagine memorabili della storia sportiva italiana. Il team 'Samsung Galaxy', infatti, incarna il valore della squadra, dell’impegno collettivo e della determinazione: ogni atleta ha raggiunto i propri traguardi grazie al talento personale, ma anche al sostegno di allenatori, famiglie e supporter che hanno reso possibili i loro successi.
Tra gli atleti spiccano Federica Brignone, campionessa del mondo, la sciatrice alpina più titolata nella storia dello sci italiano; lo specialista della velocità Dominik Paris, uno degli azzurri più di successo di sempre, vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 2019 e di numerose gare di discesa libera; Dorothea Wierer, tre volte campionessa mondiale di biathlon; Marta Bassino, talento cristallino dello slalom gigante; la giovane promessa del pattinaggio artistico su ghiaccio Anna Pezzetta e Giacomo Bertagnolli, plurimedagliato paraolimpico con 8 medaglie alle Paralimpiadi, autentico fuoriclasse dello sci alpino paralimpico. A loro si aggiungono anche le stelle nascenti dello sci freestyle italiano, Miro e Flora Tabanelli, già protagonisti in Coppa del Mondo e agli X Games, e Ian Matteoli, astro emergente dello snowboard freestyle, che rappresentano la nuova generazione di sportivi pronti a portare l’Italia verso il futuro.
Con il team 'Samsung Galaxy', Samsung va oltre il semplice sostegno: propone una visione in cui l’innovazione sia strumento, alleanza e ispirazione per lo sport e per il grande pubblico. Le tecnologie Galaxy diventano mezzo per abbattere distanze, per raccontare storie di passione, per costruire comunità e per dare voce agli atleti, in ogni fase del loro percorso olimpico. "In qualità di partner olimpico e paralimpico mondiale, siamo orgogliosi di supportare il talento e la dedizione di questi straordinari atleti -dichiara Paolo Bagnoli, Mx marketing director di Samsung Electronics Italia-. Il team Samsung Galaxy dimostra come passione e impegno possano trasformarsi in risultati straordinari quando c’è una squadra alle spalle e supporter che credono negli atleti. Grazie a Samsung Galaxy Z Flip7 vogliamo avvicinare tutti a queste storie, permettendo di viverle e condividerle in tempo reale, perché l’innovazione può unire le persone e abbattere ogni distanza attraverso lo sport".
Dopo essere stato protagonista ai Giochi olimpici di Parigi 2024, Galaxy Z Flip7, con il suo design pieghevole e le avanzate funzionalità di registrazione e condivisione, sarà il compagno di racconto del team 'Samsung Galaxy'. Grazie alla flessibilità del formato e alla qualità delle immagini, ogni istante -dagli allenamenti alle gare- può essere catturato, condiviso e rivissuto, trasformando la tecnologia in un mezzo di connessione e partecipazione. Con questo dispositivo, Samsung rinnova la sua missione di rendere l’innovazione un’esperienza alla portata di tutti, avvicinando le persone al cuore delle storie olimpiche e permettendo di viverle in prima persona. Simbolo di versalità, apertura e innovazione, Galaxy Z Flip7 riflette lo spirito olimpico degli atleti che affrontano ogni sfida con coraggio e capacità di reinventarsi.
L’annuncio del team 'Samsung Galaxy' si inserisce nella lunga tradizione che lega l’azienda al mondo olimpico. Un percorso iniziato nel 1988 come sponsor locale dei Giochi olimpici di Seul e proseguito, dal 1998, come worldwide partner del Movimento olimpico e paralimpico. Da allora, Samsung ha contribuito a trasformare il modo di vivere i Giochi, introducendo soluzioni tecnologiche capaci di avvicinare atleti e fan e promuovendo valori universali di inclusione e condivisione. Oggi, con Milano Cortina 2026, Samsung rinnova il proprio ruolo di partner del cambiamento, impegnandosi a rendere i Giochi più accessibili e coinvolgenti che mai, confermando la convinzione che la tecnologia possa essere un motore di ispirazione e partecipazione collettiva, al servizio dello sport e delle persone.
Con il team 'Samsung Galaxy', l’azienda conferma la volontà di sostenere gli atleti italiani e di valorizzare il ruolo dei supporter, che rendono possibile ogni sfida e ogni vittoria. La tecnologia Samsung, capace di trasformare ogni momento in un’esperienza immersiva, diventa compagna di viaggio nel racconto di ogni sogno olimpico, unendo persone e passioni in una grande storia di sport, innovazione e condivisione. Per seguire il countdown verso Milano Cortina 2026 e scoprire le storie del team 'Samsung Galaxy', visita i canali ufficiali Samsung.
Gli atleti italiani che compongono il team 'Samsung Galaxy': Amedeo Bagnis - Skeleton, Corrado Barbera - Sci alpino, Elia Barp - Sci di fondo, Marta Bassino - Sci alpino, Giacomo Bertagnolli - Sci alpino paralimpico, Federica Brignone - Sci alpino, Giorgia Collomb - Sci alpino, Stefania Constantini - Curling, Elena Curtoni - Sci alpino, Renè de Silvestro - Sci alpino paralimpico, Lara Della Mea - Sci alpino, Simone Deromedis - Ski-cross, Leonardo Donaggio - Ski slopestyle, Roland Fischnaller - Snowboard cross, Arianna Fontana - Short track, Loris Framarin - Snowboard, Giovanni Franzoni - Sci alpino, Jole Galli - Ski-cross, Davide Ghiotto - Pattinaggio di velocità, Tommaso Giacomel - Biathlon, Daniel Grassi - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Alex Insam - Salto con gli sci, Nicola Liviero - Snowboard, Francesca Lollobrigida - Pattinaggio di velocità, Valentina Margaglio - Skeleton, Ian Matteoli - Snowboard slopestyle, Michela Moioli - Snowboard cross, Dominik Paris - Sci, Federico Pellegrino - Downhill sprint, Emanuel Perathoner - Snowboard cross paralimpico, Anna Pezzetta - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Laura Pirovano - Sci alpino, Matteo Rizzo - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Marta Rossetti - Sci alpino, Arianna Sighel - Short track, Pietro Sighel - Short track, Flora Tabanelli - Ski slopestyle, Miro Tabanelli - Ski slopestyle, Lisa Vittozzi - Biathlon e Dorothea Wierer - Biathlon.
Leggi tutto: Samsung celebra countdown verso Milano Cortina 2026 e svela team 'Samsung Galaxy'

(Adnkronos) - È stato inaugurato oggi a Casa Jannacci, in viale Ortles 69 a Milano, da Ninell Sobiecka, presidente e ad L’Oréal Italia - alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, di Iñigo Larraya, Chief Sustainability Officer Europe L'Oréal Groupe, di Hayatte Maazouza, direttrice del Programma Beauty for a Better Life, di Marco Vasario, Gm Divisione Prodotti Professionali L’Oréal Italia, di Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca, e di Eleonora Goretti, coordinatrice Medihospes per l'Ati di Casa Jannacci - il primo Salone ‘Beauty for a Better Life’ in Italia.
Il progetto è il frutto della collaborazione tra L’Oréal Italia, Fondation L’Oréal e la Casa dell’Accoglienza ‘Enzo Jannacci’ del Comune di Milano, cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Medihospes e Fondazione Progetto Arca. Il Salone Sociale nasce con l’obiettivo di creare valore condiviso in un luogo dove la bellezza diventa strumento di emancipazione e cambiamento sociale. Questo nuovo salone offrirà uno spazio accogliente e di supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili che potranno usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza personale. L’Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno.
I trattamenti all’interno del Salone Sociale saranno effettuati due giorni a settimana - il martedì e il giovedì, su appuntamento gestito dagli operatori della struttura - da figure professionali altamente qualificate, socio-estetiste e socio-estetisti e socio-parrucchiere e socio-parrucchieri formati presso il Beauty Hub L’Oréal Italia a Milano dal team formazione della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali sull’utilizzo di prodotti e accessori L’Oréal Professionnel - marchio professionale per la colorazione, il trattamento e lo styling dei capelli. Inoltre, hanno anche ricevuto una formazione socio-estetica da Fondation L’Oréal.
I percorsi di formazione creati da Fondation L’Oréal, si pongono l’obiettivo di formare professionisti che siano in grado di unire competenze tecniche e capacità di comprendere e guidare le esigenze specifiche di persone vulnerabili. L’obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in se stessi e migliorare il proprio benessere.
Il Salone Sociale è un progetto innovativo ispirato ai valori del programma 'Beauty for a Better Life'. Lanciato nel 2021, il progetto di Fondation L’Oréal vuole aiutare le persone in difficoltà economiche e sociali attraverso trattamenti di bellezza offerti gratuitamente.
Da circa dieci anni Fondation L’Oréal ha aiutato oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza e ha raggiunto in media 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere. Il 78% delle donne in situazioni precarie afferma che un aiuto come quello del programma 'Beauty for a Better Life' ha contribuito a farle sentire più integrate nella società.
Leggi tutto: Milano, L’Oréal inaugura il primo salone sociale in Italia

(Adnkronos) - Halloween si avvicina, fra travestimenti e menù 'da paura'. Ma oggi "c'è la tendenza sempre più diffusa a confondere la sera del 31 ottobre con una sorta di prova generale delle abbuffate natalizie. Trovarsi già a fine ottobre a gestire un'eccessiva convivialità, ricca di portate e alcolici fuori programma, significa far partire male il periodo di fine anno per definizione ritenuto il più propizio per appesantimenti e turbe metaboliche. Dovremmo imparare a evitare questi eccessi precoci. Il nostro corpo non è progettato per tollerare picchi calorici ravvicinati. L'Halloween degli adulti si conclude frequentemente con incontri conviviali di chi confonde questa ricorrenza importata dalla cultura celtica con la cena di San Martino che appartiene alle nostre tradizioni. Forse è proprio qui che bisognerebbe fermarsi: evitare gli eccessi precoci, non arrivare già carichi di chili e di disturbi alle tavolate di fine anno". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana all'università Lum.
"Perché in fondo, tra un dolcetto e uno scherzetto, la vera sfida è non farsi ingannare né dal gusto né dal calendario. Il corpo, più di ogni altro, non ama le maschere", ricorda l'immunologo che avverte su alcuni aspetti legati al 'menù di Halloween': "Il cuore del problema - spiega - risiede negli snack preconfezionati e nelle caramelle che, oltre a un carico glicemico elevato, spesso contengono grassi idrogenati, coloranti e conservanti che certamente l'organismo subisce. Il consiglio è quello di recuperare il piacere del dolcetto vero. Preparazioni casalinghe: biscotti fatti in casa, magari utilizzando farine integrali o a basso indice glicemico".
Ma quali sono le alternative naturali per i più piccoli? "Se proprio si deve cedere alla richiesta del 'dolcetto o scherzetto' - risponde l'esperto - optare per quantità misurate di frutta in guscio (noci, mandorle, nocciole non salate), piccole quantità di cioccolato fondente (sopra il 70% di cacao) o frutta disidratata e candita, purché con pochi zuccheri aggiunti. Sono opzioni che offrono fibre, vitamine e grassi sani, molto diverse dal vuoto nutrizionale delle caramelle gommose. Occhio alle etichette: leggere gli ingredienti".

(Adnkronos) - "Non possiamo e non dobbiamo rinunciare alla diffusione delle notizie scientifiche corrette: se gli scienziati rinunciassero sarebbe una grave sconfitta e significherebbe non dare a tanti la possibilità di ascoltare persone autorevoli e dare sempre più spazio a chi diffonde fake news o peggio posizioni antiscientifiche. Lancio un appello personale al professor Burioni e agli altri colleghi che stanno pensando di seguirlo: non dovete rinunciare perché con la vostra voce sui social la scienza è sempre più libera e scevra da pressioni di qualsisia tipo". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, intervendo dopo il post su Facebook del virologo Roberto Burioni che ha annunciato il suo prossimo addio ai social e il 'trasloco' su Substack.
"Il professor Burioni pone un problema serio e centrale della nostra società che è l'intelligenza artificiale, che ci interpella tutti e ci rilancia la domanda sulla società che vogliamo costruire. L'Ia può essere una occasione di grande sviluppo e sostegno per le persone fragili e per le persone con disabilità, cito solo la domotica. Però penso anche a quello che sono gli aspetti fraudolenti, la denuncia delle donne famose che si sono viste spogliate su alcuni siti, apprezzo il loro coraggio", ha concluso Vaia.

(Adnkronos) - A seguito del crescente e significativo blocco dell'afflusso di carburanti su tutti gli assi stradali verso il Mali, ad opera di gruppi terroristici, si registra una grave penuria di carburante in tutto il Paese, con impatti significativi sull’erogazione di elettricità, che potrebbe causare un ulteriore peggioramento del quadro di sicurezza anche nella capitale Bamako. Il ministero degli Esteri - si legge in una nota della Farnesina - sconsiglia di effettuare viaggi nel Paese, in ragione delle tensioni legate a tali criticità. I connazionali già presenti in Mali sono invitati a lasciare quanto prima il Paese e a verificare di aver segnalato la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a Bamako, sul sito DoveSiamonelMondo.it oppure sull’App Viaggiare Sicuri.
Leggi tutto: Farnesina agli italiani in Mali: "Lasciate il Paese"

(Adnkronos) - “Sì, è vero, Sangiuliano mi ha scritto per inoltrarmi il ricorso che aveva già presentato al Garante. Ma non c’è stata alcuna corsia preferenziale, né tantomeno io ho fatto alcun tipo di pressione. Se l’avessi fatta, sarei davvero uno sfigato, visto che la decisione è arrivata dopo più di un anno…”. Così Agostino Ghiglia, il membro dell’Autorità del Garante della Privacy ripreso in un video di Report mentre entra nella sede di Fratelli d’Italia il giorno prima della decisione sul caso Sangiuliano, risponde in un'intervista al sito di Repubblica alla nuova anticipazione del programma di Sigfrido Ranucci. In particolare, secondo Report, nell'ottobre 2024 l'ex ministro avrebbe girato a Ghiglia i ricorsi suoi e della moglie sul caso Boccia: "Ghiglia coinvolge un membro della sua segreteria: la moglie di un deputato FdI e i reclami diventano 'urgenti'", si legge sui social della trasmissione di Raitre.
"Sfido chiunque a dire che c’è stato un favoritismo”, aggiunge Giglia, negando di essere intervenuto a favore di Sangiuliano: “Ho votato come mio dovere. E, tra l’altro, il mio voto non è stato nemmeno decisivo”. Il membro dell'Authority nega di aver fatto sollecitazioni in merito: "Il ricorso è del 13 ottobre 2024. La decisione del 23 ottobre 2025. È passato più di un anno. Ci abbiamo messo gli stessi tempi tecnici di tutti gli altri casi. È stato deciso un ordine cronologico: che favoritismo avrei fatto?”.
“Non ho mai fatto alcuna pressione - sottolinea -. Ho chiesto soltanto ai miei uffici di capire lo stato dell’arte, anche perché il provvedimento rischiava di scadere. Sono tutte cose che posso documentare. E vorrei farlo anche con Sigfrido Ranucci, a cui sono pronto a rispondere in diretta alle sue domande".
Sardi senza vittoria da oltre un mese. Deiola non recupera... 
(Adnkronos) - "In arrivo un inasprimento dei controlli relativi alle agevolazioni previste dalla legge 104 per i lavoratori che assistono un familiare disabile (caregiver familiare)". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, ricordando che "lo scorso 22 ottobre ha preso ufficialmente il via l'esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2026. Il testo, dopo aver ricevuto il 'bollino' della Ragioneria Generale dello Stato, è stato presentato al Senato, dando il via a un iter che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere entro il 31 dicembre 2025".
"Il profilo del caregiver familiare - spiega - è stato riconosciuto e delineato normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018 (art.1, L. n. 205 del 2017), che al comma 255 lo definisce come persona che assiste e si prende cura di specifici soggetti, quali: il coniuge o una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto; il familiare o affine entro il secondo grado e anche un familiare entro il terzo grado, nei casi individuati dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, (di seguito Legge 104) che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, ovvero gli sia riconosciuto un grado di invalidità in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, definita come handicap grave".
"L'handicap - precisa - è grave quando si profila come riduzione dell'autonomia personale, anche correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La Legge 104/1992 rappresenta un vero e proprio pilastro del welfare nazionale, un punto di riferimento fondamentale per chi si trova a dover assistere un familiare con disabilità. Diverse sono le agevolazioni a favore dei disabili e dei familiari che li assistono riconosciute da questo provvedimento e fra i benefici rientrano i permessi 104: permessi retribuiti, che permettono di astenersi dal lavoro per assistere una persona con disabilità grave".
"La normativa - osserva l'avvocata Lilla Laperuta - pone un collegamento di tipo funzionale tra il godimento del permesso e le necessità e i doveri che caratterizzano l’attività di assistenza delle persone disabili in situazione di gravità. Di conseguenza, si concreta un abuso quando manca completamente un nesso causale tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. Adesso proprio al fine di contrastare l'uso irregolare dei benefici della legge 104 per i dipendenti statali, la futura Legge di Bilancio 2026 potenzia i controlli da parte dell'Inps, interessando anche i medici della sanità militare".
"Nella specie - afferma - il referente normativo si rinviene nell’articolo 129 rubricato 'Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa'. Si prevede che il datore di lavoro possa richiedere all’Inps di accertare la permanenza dei requisiti sanitari per i quali sono riconosciuti i permessi 104, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (comma 8). A sua volta l’Inps potrà avvalersi, per effettuare i predetti accertamenti del supporto del personale di Asl, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn così come dei medici della sanità militare. Bisognerà attendere un successivo decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali per definire le modalità di attuazione delle nuove modalità di controllo".
"Al fine di potenziare - avverte - il sistema dei controlli anche sulla fruizione del beneficio dei congedi straordinari e parentali di cui all’articolo 42 D. lgs 151/2001 nonché di quelli di cui all’articolo 8, comma 4, della legge 22 maggio 2017, numero 8, spettanti ai lavoratori pubblici e privati, le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì ad inserire nell’ambito delle denunce mensili le informazioni relative sia all’evento fruito e sia al relativo dante causa, ovvero la persona o bambino cui si è prestata assistenza. E ciò al fine che ci siano 'duplicazioni' da parte di più soggetti nel beneficiare della medesima agevolazione".
Leggi tutto: Legge 104, in arrivo inasprimento controlli su caregiver familiari, cosa c'è da sapere

(Adnkronos) - Luciano Spalletti, allenatore del terzo scudetto del Napoli, passa agli storici rivali della Juventus. "Io al suo posto non sarei mai andato al club bianconero. Io appartengo a un calcio dove esistevano le bandiere ma il calcio è cambiato quindi non sono sorpreso da questa scelta di Spalletti. Non è un dramma e non ne farei un caso", è il commento all'Adnkronos dell'ex capitano del Napoli Giuseppe Bruscolotti.
E aggiunge: "Se Spalletti, come sembra, dovesse andare alla Juventus non lo considererei un tradimento al Napoli. È un professionista, ha un'opportunità importante e la coglie. Ci sta. So che in passato aveva detto che non avrebbe allenato in Italia un'altra squadra che non fosse il Napoli e si è tatuato lo scudetto del 2023 sul braccio e lo stemma azzurro ma non è il primo né l'ultimo che nel calcio si rimangia quanto detto. Potrei citare decine di altri casi".
D'altra parte, aggiunge Bruscolotti, "i fatti parlano da soli. I giuramenti non li ho fatti io, ma ogni tanto si dimentica ciò che si dice. Non so come farà ad allenare con quel tatuaggio, perché non è semplice coprirlo, è molto vistoso e colorato, forse dovrà toglierlo". "Prendiamola a ridere - sdrammatizza l'ex capitano del Napoli - Una volta si facevano gli accordi sulla parola, ma capisco che i tempi sono cambiati e ci sono tanti fattori. Non voglio giudicare, per carità, ognuno si assume le sue responsabilità. Anche se ha fatto quelle dichiarazioni, ognuno può cambiare opinione".

(Adnkronos) - Nel procurement dei materiali indiretti (Mro) in Italia è in atto una metamorfosi: le aziende investono su digitalizzazione, competenze e processi strutturati, mentre riconoscono all’ufficio acquisti un ruolo sempre più centrale nella governance. Il 74% delle imprese indica la digitalizzazione del processo d’acquisto come priorità, il 67% identifica l’ufficio acquisti come referente principale per gli approvvigionamenti Mro e l’81% stipula accordi di lungo periodo. Il tutto in un contesto che resta sfidante: il 72% segnala la riduzione dei budget operativi, il 61% quella dei budget Mro e il 42% lamenta scarsa visibilità dei fabbisogni e della spesa complessiva. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla ricerca 'Il procurement dei materiali indiretti in Italia 2025', quarta edizione dell’indagine sui processi di acquisto degli Mro promossa da Rs Italia e Adaci-Associazione italiana acquisti e supply management), in collaborazione con l’Università europea di Roma.
"Il procurement Mro -spiega Massimiliano Rottoli, managing director di Rs Italia- si allontana sempre più da un passato che l’ha visto relegato a ruolo periferico per affermarsi come leva per efficienza, resilienza e sostenibilità. I dati mostrano una funzione acquisti più integrata, digitale e capace di creare valore oltre il mero saving, con metriche come il cost avoidance e obiettivi Esg sempre più presenti. Come partner della filiera, il nostro impegno è aiutare le aziende a superare vincoli, sfide e pressioni, per trasformare questi segnali in risultati misurabili, semplificando la complessità e accelerando l’adozione di tecnologie e best practice".
L’indagine, condotta tra aprile e agosto 2025, conferma segnali concreti di maturazione organizzativa, ed evidenzia un peso della spesa Mro non trascurabile: oltre il 55% delle aziende destina in media dal 3 al 20% del budget totale a questa categoria, mentre circa il 6% supera il 35%. Pressioni e criticità restano rilevanti. Oltre ai vincoli di costo, la quantificazione dei fabbisogni è complicata dalla numerosità dei codici prodotto (71%), dalla gestione di emergenze come rotture e fermi macchina (55%) e da collaborazioni interfunzionali non sempre efficaci (55%). La razionalizzazione è frenata da procedure non chiare (57%) e dall’eccessiva eterogeneità degli asset (52%). Per reagire, le imprese indicano tre leve prioritarie: digitalizzare i processi (74%), ridurre e razionalizzare la base fornitori (64%) e rafforzare le competenze dell’ufficio acquisti (58%).
"I dati quest’anno restituiscono un quadro di crescente maturità nella gestione degli acquisti indiretti e, nonostante le sfide di budget e discontinuità operative, emergono segnali incoraggianti: il 67% delle imprese riconosce un ruolo strategico agli acquisti, il 74% investe nella digitalizzazione e il 58% punta sulla formazione -evidenzia Emanuela Delbufalo, professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese dell'Università europea di Roma-. La tecnologia mostra un grande potenziale trasformativo, mentre l'Ai è percepita come leva chiave futura. Questi risultati raccontano un cambiamento che richiede investimenti mirati e visione sistemica, e che la ricerca accademica può e deve accompagnare offrendo strumenti analitici, evidenze empiriche e modelli interpretativi utili per orientare le decisioni".
L’indagine mostra come le competenze tecniche (in particolare l’analisi dei dati) siano indispensabili per una corretta raccolta e gestione dei fabbisogni. Il 59% utilizza i fabbisogni generati dai sistemi informativi aziendali, il 56% analizza lo storico ordini e il 46% impiega rendiconti e carte di controllo. Tuttavia, il 42% dichiara di non adottare metodi strutturati, procedendo per stime. Sul versante delle relazioni di fornitura, la maggioranza diversifica i canali ma consolida i rapporti: l’81% stipula accordi di lungo periodo; restano però logiche fortemente orientate al prezzo, con il 72% degli accordi prevalentemente price-based, il 62% che mette i fornitori in concorrenza e solo il 26% che si affida a un unico fornitore per l’Mro. Anche la posizione dell’ufficio acquisti si rafforza: nel 40,3% dei casi riporta direttamente alla governance, nel 25,4% è a un solo livello, ed entra più spesso nella pianificazione e definizione dei fabbisogni (20,9%).
La digitalizzazione dei processi è già un fattore chiave per gli acquisti indiretti, che può aiutare le imprese a gestire in modo più accurato i fabbisogni di MRO e a prevenire situazioni emergenziali. Ampia la diffusione di sistemi informativi integrati (73%) ed e-procurement (60%). Più contenuto l’uso di soluzioni avanzate: IIoT (17%), cloud (19%) e intelligenza artificiale/big data (20%). La digitalizzazione è più spinta nelle fasi di fatturazione (77%), quotazione prezzi (66%), invio delle offerte (61%) e order tracking (61%). Guardando invece alle barriere all’adozione, si evidenzia la mancanza di un investimento strategico dedicato (64%) e il processo d’acquisto viene ancora percepito come area 'non core' (60%). Tra le aziende più evolute emergono sfide di integrazione con i partner (60%) e di qualità/aggiornamento dei dati (52%).
Come già visto, nel contesto degli Mro emerge una tendenza a diversificare i canali di fornitura, costruendo però con essi relazioni di lungo periodo. Tuttavia, solo il 50% del campione afferma di trovare presso i propri fornitori cataloghi digitali ampi e aggiornati, e un numero ancora più ridotto (37%) dichiara di coinvolgere abitualmente i fornitori di Mro nei propri processi decisionali. Tra i criteri di scelta, emergono con forza elementi di sostenibilità e servizio: il 55% premia fornitori certificati e socialmente responsabili, il 64% privilegia packaging sostenibili e fornitori locali, il 54% l’uso di rinnovabili; il 67% apprezza il consolidamento degli ordini per ridurre le spedizioni e il 70% i servizi a valore aggiunto.
Le qualità più richieste sono disponibilità (88%), affidabilità (87%), puntualità (85%) e prezzo (83%). Il vendor-managed inventory è ancora poco diffuso (29,9%), ma dove adottato porta benefici tangibili: maggiore disponibilità dei prodotti (43%), minore complessità di gestione (41%) e più efficienza (40%). Guardando alle ragioni che limitano la diffusione di approcci strategici e collaborativi, si evidenziano la diffidenza della governance (64%), i costi fissi da ammortizzare (61%), il timore di perdita di efficienza (52%) e la paura di aumentare la dipendenza da un solo fornitore, con conseguente incremento degli switching costs (60%).
Capitolo a parte per l’Intelligenza artificiale, tecnologia alla quale l’indagine 2025 dedica per la prima volta un focus specifico. Esiste una strategia di adozione nel 19,4% delle imprese, mentre il 26,9% è in fase di valutazione; l’uso avanzato e integrato riguarda il 10,4% e un ulteriore 20,9% applica l’Ia ad attività specifiche (es. analisi dati). Gli ambiti più promettenti per il breve-medio periodo sono previsione della domanda e gestione scorte (60%), automazione e digitalizzazione dei pagamenti (58%) e misurazione dell’impatto ambientale dei processi (51%). Tra le principali barriere, spiccano la difficile integrazione con i sistemi esistenti (71%), resistenza culturale (64%) e la necessità di sviluppare competenze interne (50%).
Il quadro che emerge rivela dunque un'evoluzione significativa della funzione acquisti nelle imprese italiane. L'ufficio acquisti si afferma come referente principale per gli approvvigionamenti Mro nel 67% delle aziende, con procedure sempre più formalizzate e, in alcuni casi, tramite budget di reparto con voci dedicate agli Mro (54%). La maturazione della funzione si riflette nell'adozione di logiche strategiche avanzate: il 43% applica criteri di total cost of ownership e il 42% utilizza logiche di portfolio.
Importante il cambio di paradigma nella valutazione: il 56% considera non solo il cost saving ma anche il cost avoidance. La maggior parte delle imprese conferma la crescita qualitativa, giudicando positivamente capacità di aggregazione (60%), razionalizzazione della spesa (62%) e qualità del servizio (65%). Il 51% partecipa a team interfunzionali, evidenziando maggiore integrazione aziendale. Guardando invece alle sfide future, le aziende si concentrano su gestione dei rischi nella supply chain (79%), sul controllo dell'inflazione (77%) e su investimenti tecnologici (75%).
"Accogliamo con grande piacere questa quarta ricerca sul procurement Mro, ormai tassello fondamentale nell'evoluzione della funzione acquisti in Italia -afferma Fabrizio Santini, presidente Adaci-. I dati confermano che una metamorfosi è in atto, e le imprese stanno investendo nella qualificazione del personale, riconoscendo all'ufficio acquisti un ruolo strategico. È attraverso la formazione continua che abilitiamo questa trasformazione. Adaci continua a promuovere iniziative di aggiornamento perché solo con professionisti preparati costruiamo un procurement moderno e capace di generare innovazione, sostenibilità, valore".
Leggi tutto: Imprese, l'indagine: "Procurement Mro da voce di spesa ad ambito che genera valore"

(Adnkronos) - "Valeva un candelabro...". Replica così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, uscendo dal Senato, ai giornalisti che gli domandano delle parole del presidente Ignazio La Russa, che ieri sera, mentre era alla Buvette, in compagnia dello stesso Nordio, aveva detto: "Giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela...".
"Io personalmente sono stato tra gli artefici della separazione delle funzioni, che non separava le carriere ma rendeva, com'è tutt'ora, difficile il passaggio da una carriera all'altra - ha affermato La Russa - Per cui è giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela. Mentre invece l'aspetto dei due Csm è un tentativo, vediamo se riesce, di ridurre il peso delle correnti, non so se riesce...".
Leggi tutto: Nordio a La Russa: "Gioco non valeva la candela? Valeva un candelabro"
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